A richiesta il supplemento «Le Scienze Astronomia» €3,90
Novembre 2011
edizione italiana di Scientific American
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NUMERO SPECIALE
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La crescita inarrestabile delle grandi metropoli può offrire soluzioni ai problemi globali di oggi e migliorare domani la vita di tutti noi
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Sommario Entro II 2050, 11 70 per cento della ~lone mondiale sara uroamz.zata. In futuro qUindi le città affronteranno sfide epocali da CUI però possono emergere soIl1liorli a problemi globali, come spiega questo numero speciale. (Foto di Dan 5aellinger)
38
1.2
Saggezza urbana
no'"embre 2011 nUUlero 510
78
di /)lIt'id Eidlo
Per affrontare le sfide più ambiziose occorre panire dalla cinà
la via migliore per ridlJI"re l'impano ambientale della vita urbana è aumentare la sostenibilità delle dnà in cui abitiamo
Cittàl)rotagoniste di Alessandro Rosinn
82
La rete sociale di C'arlo Rom e Anihony Turrn.wlld
Rispeno ai capi di governo, i sindaci hanno più opponunità per tagliare le emissioni di gas serra
86
In tuno mondo si sta sperimentando una vasta gamma di soluzioni creative per ridurre consumo energetico e idrico. rifiuti ed emissioni urbane, rendendo allo stesso tempo la vita più facile agli abitanti
Motori di innovazionc di Eduard Clae.rer La maggioranza degli abitanti del pianera vive in una mclro-
88
poli. Un fano che alimenta il successo della nostra specie
62
Gli attacchi dell' 11 settembre sembravano aver decretato la fine dei grattacieli. Dieci anni dopo. questi giganti stanno vivendo un periodo di espansione senza precedenti
tli ('urme/o &mifa.::i
68
96
BaZa1lr globale
Quali innovazioni e quali interventi pOirebbero rendere più vivibili le nostre cina? Ecco le proposte di urbanisti politici ed espeni italiani e stranieri
A sorpresa, le baraccopoli si rivelano luoghi di innovazione
Ricetta contl"O il declino
Le città che \'ogliamo opinw"i roccol/e dII Polco C'/aur!l: .llid/(lpl Ea.Y!f'I'!' Go"y SIi.l"
dilluberl.\e..:irl/I
76
Castelli in nria di .Ilari: LlIlI1s/rr
tU igrnzioni di casa nostra le cina italiane, dalle migrazioni interne degli anni del boom all'immigrazione suaniera dei giorni nostri
La città efficiente di .I/a"k f'iSc11C!N
Per sfrullare il potenziale creativo e innovativo di una cina si devono collegare i cittadini in rete lasciandoli liberi di agire
56
Tutto il clima è locale di ('gn/llia Roscll..-rceig
DaJ Neolitico aJla rivoluzione digitale, come ~ cambialo con le cinà e neile città il nostro modo di vivere I~O
Com'è \'erdc la città
a ("/11'(1 deI/li rn/a::ione
100
"i\'CI"C U
.lletl.l Cit)'
di &h..-ard Glae..,-er
di IIII/i(llll (iih:JlJfI
ISlruzione e libera impresa sono gli strumemi migliori per reinventare i centri urbani
l'umanità si muove lungo una linea di confine della SC"tlta e il mondo alla Disneyland
W"ww.lps('if'nzf'.il
Ira
J .1'
l'anarchia
Scienze 3
Sommario Rubriche 7
Editoriale (Ii .l/arco Callol/{'Q
8
In edicola
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Borsa di studio
12
lntcnista Se la notizia e più veloce dei neutrini
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Made in lIal)" I signori deJfaria pulita
1(;
di Lelizii, Cabaglio
Scienza e filosofia La lezione di OPERA
18
diG;(Jf'(l1l1tiSpalllro
di 1:.1nw Caslella,,;
Appunti di laboratorio Ma allora quanto siamo Iitxri? di Edoaroo &1U:im-l1i
20
Il matematico iml)ertinente Un Nobd quasicristallino
22
,\stri & Pa rticell(' Velocità smodata
2<1
di Roberlo Bal/fs/on
Homo sapiens Le bordate di Gould
103
di (ì/millo .I/al1;:/
Coordinllt(' Computer comm C'e1V<"1Ii
IO"
r/iPU-tl!iorgioOd!fnxldi
di l/ar/,- F1:frhetti
Rudi matematici l..a calla (anzi il dado) dei vini di RotIo{fo C/~riro. Pirro Fahhri e f'rollasca OrlefClo
10(; 112
Libri & tempo Libero PO\'~ra
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Se lo vroo non ci credo di PaoloA1ticissimo 113
Pentole & pro"ette Cristalli salati indispensabili
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Un nuovo antenato per H. sapims? obd da non em:tert • l"univerw va vC'l~ • Il reticolo cristallino che non doveva esistere • Un premio aJrimmunità
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Una stella con i dubbi esistenziali
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efTt>ni quantistici Rifrazione negativa ascita della placenta le siltUine allungano la vita?
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di Dario 8ressani"j
l"ormone della memoria So quel che vMi
Aborigeni: i primi esploTiuori della Terra L'Europa apre aUe embrionali Brevissime
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Editoriale
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quell'anno. a quasi 15.000 anni dall'inizio del processo di sedentarizzazione delle comunità umane. gli abitanti delle cinà hanno superato per la prima volta quelli delle aree rurali. E secondo le proiezjoni delle Nazioni Unite nel 2050 due abitanti della Terra su tre vivranno in cina. Inoltre. se già oggi almeno 100 città cinesi superano il milione di abitanti. intorno al 2030 saranno una trentina le metropoli in cui si ammasseranno più di IO milioni di esseri' umani. con Tokyo in testa. a quota 36 milioni O giù di li.
dove il barano divenne la prima forma di commercio. Ed è da quelle primitive esperienze di convivenza che mosse i suoi passi ciò che i Greci chiamarono po/is. i Romani IlrbS o civillJS. e noi, oggi. chiamiamo cirrà. Fu dunque da un progeno col1cHivo che presero fonna le arti. le lettere e le scienze. In una parola. la cultura. Ed ecco spiegato in un amen perc:he un mensile di divulgazione scientifica dedica un intero numero al futuro delle cinà. Perche i cenTri urbani s0no stati. sono e sempre più saranno il motore evolutivo della nostra conoscenza e il luogo dove questa troverà applicazione. Che ne sarà. allora, delle cinà del futuro? Per scoprirlo dobbiamo guardarci attorno.
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spono e le nostre strade non sono cambiati in modo rivoluzionario. e questo potrà forse influire negativamente sull'organizzazione urbana del XXI secolo. Sono profondamente mutati. invece. i nostri modi di comunicare. sono cambiati i luoghi della sociaUtà. Oggi facciamo acquisti in immensi cenrri commen"iali. che hanno preso il posto dei mercati. passiamo illempo libero in giganteschi teatri e cinema multisala dove spesso ci ritroviamo soli. e invece inconuiamo i nostri amici in luoghi vinuaJi. Domani. se la scienza (' la tecnologia terranno fede alle promesse. la nostrd vita quotidiana sarà compleramcme diversa rispetto alle generazioni che ci hanno preceduto. Se sarà meglio o peggio. dipenderà da noi.
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Ma facciamo un passo indietro. Con la fine dell"uJtima glaciazione. grazie alle migliori condizioni climatiche. alcuni gruppi di Homu sapiells. proh
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In edicola
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U libro di dicembre, inedito in Italia L'ullimo mi.Ytero dell'eredittIl'ietti -II potenziale è sfupefacente...Lera dell'epigenetica è arrivata-, titolava un numero del settimanale -lime- del gennaio 2010.11 termine epigenetica si riferisce alla recente scopena secondo cullo stress ambientale può avere un impano cosi profondo sulla tisOOgia di un Individuo che le sue modifJCaZioni biologiche possono essere ereditafe per generazioni a seguire. Per esempio un recente studio ha dimostrato che gli uomini che iniziano a fumare roto precocemente, durante la pubertà. hanno figli con un'alta Incidenza di obesità. E l'obesità potrebbe essere soltanto la punta dell'iceberg. Molti ricercatori ritengono che nell'epigenetica si nasconda la chiave per capire il cancro. l'AlZheimer. la schizofrema e molte altre maJalbe cile colpiscono con estrema freQuenza ai glOnll rmtn. L'ultimo mIStero detl'erer1iIarietà, il libro dello scnttore e bIOkIgo RlChard C Francis IO edicola con -Le Sc.enze- dì dtcembre,lnedJto in Italia, è una delle pome opere divulgauve su questa flUCMj, attasci"\ante materia di stucHo. Prendendo spunto da casi speclfìei. Francis Illustra Quanto siamo riUSCItI ascoprire sull'epigenetica in Questi pochi anm. e Quanto CI resta ancora da chianre sul mOOo in cui l'ambiente e I nostri comportamenti possono lasciare tracce indelebili sul nostro DNA.
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non'lIlbn' 2011
Intervista di Giovanni Spataro
Se la notizia è più veloce dei neutrini Colloquio con Antonio Ereditato, coordinatore della collaborazione internazionale OPERA che ha rilevato i neutrini superluminali, sul tema della comunicazione
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ei neutrini inviati dal CERN al Gran Sasso siano davvt:ro più veloci della luce è ancora tema di discussio-
ne ~ riflessione. come potete leggere in alcune rubriche di questo numtro di .Le Scienze- (si veda a p. 16 t: a p. 22). Mentre è ceno che in questa vicenda la velocità
delle comunicazioni. tra scienziati e tra scienziati c opinione pubblica, ha avuto un ruolo determinante. In molte redazioni i risultati della collaborazione internazionale OPERA. secondo cui i "eurrini possono viaggiare più veloci dei fotoni nel vuoto, erano nOli
almeno una settimana prima della loro pubblicazione. per non parlare dei ricercatori. che grazie al Web e allemail hanno avuto modo
di conoscere e discutere ancora prima dei giornalisti le misurazioni potenzialmente rivoluzionarie onenute tra la Svizzera e l'Abruzzo. La veniginosa velocità con cui si scambiano le informazioni può influire pesantemente sul modo in cui si fa ricerca in un mon~ do sempre più competitivo e sul rappono con il pubblico? Ne abbiamo parlato proprio con il coordinatore di OPERA. il fisico italiano Antonio ereditato.
Se lo aspettava questo clamore? In fondo la scoperta è di quelle che potrebbero rivoluzionare il corro della fisica ... Prima di tuno vorrei dire che non abbiamo mai parlato di sco~ pena. lo avere scrino voi giornalisti. Noi abbiamo fano una mi~ surazione precisa. accurata. che però divent'a scoperta solo se ci sono confenne indip<,ndenti. e per questo. come sapete. ci vuo~ le del tempo che va oltre i tempi giornalistici. Quindi bisogna esse~ prudenti e asptttare. Poi. e chiaro. il clamore un po' ce lo aspettavamo. perché e un risultato che tocca le corde dell'immaginario collettivo. dunque tuni si semono in dirino-dovere di dire la lo~ ro. Probabilmente la risonanza mediatica è andata oltre rispeno a quanto pensavamo.
Ma avevate preventivato il tutto, pensato a qualche strategia? Altrimenti è sempre colpa dei giomaJisti che gonfiano la notizia...
Beh. un po' questo e vero. Abbiamo fano una comunicazione scientifica nel modo standard in cui si comunica la scienza. non abbiamo inventato niente. Se vuole. quello che abbiamo aggiun~ to eche nella nostra prtSe:ntazione. un paio eli seminari molto cauti dal punto di vista scientifico e apprezzati daJJa comunita dei ricercatori. abbiamo aggiunto una domanda. Cari colleghi. abbiamo questo risultato che potenzialmente è di grande impano, abbiamo fano tuno quello che potCV3mo fare. ora chiediamo il vostro aiuto per capire e interpreta.re insieme quello che abbiamo trovato. Non accuso i giornalisti. fanno il loro lavoro. Però il risalto dei media e stato eccessivo. lo abbiamo visto tutti. Ma tenderei a se~ parare l'aspetto di comunicazione scientifica. che per me è andata benissimo. dalla comunicazione mediatica. che non è che andata bene o male. semplicemente ha canoni diversi.
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LeSdcnze
Non trova che ci sia stato un corto circuito di comunicazione del vostro lavoro, in cui hanno avuto un ruolo importante, per non dire fondamentale, blog e social network? la notizia circolava, anche su Internet, già da un po' di tempo. Non pensa che questo sia stato un elemento di novità? Faccio questo lavoro da tanti anni. e il modo in cui comunicavamo i risultati e venivamo a conoscenza di quelli dei colleghi era diverso, Si andava in biblioteca. si leggeva un preprinl magari con una settimana di ritardo. poi eventualme.nte si rispondeva al col~ lega con una lenera. Non c'erano le mai!, i tempi erano dilatati e il clima era diverso, anche un po' più rilassato per discutere. Og~ gi è tutto rapidissimo. e devo dire che la novila. come dice lei. so~ no i blog. lo dico questo: i blog sono legittimi. sono una forma di demo~ craz..ia. un Fano positivo della nostra società. Per quanto riguarda la comunicazione scientifica però bisogna stare un po' più anenti. La scienza non è direttamente digeribile come invece lo sono altri aspetti della nostra società. La comunicazione scientifica è un la~ varo da fare prima di tuno rra pari c poi tra addetti e non addetti ai
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Antonio Ereditato ha conseguito laurea e dottoralo all'Università -Federico II- di Napoli, dove è nato nel 1955, in lìslca delle particelle elementan con una tesi sui neutrini. Dopo esperienze lavorative a Strasburgo, CERN, Nagoya e Napoli. nel
1998 diventa Dirigente di ricerca dell'I· stituto nazionale di fisica nucleare (INFN). Dal 2006 è professore ordinano di fisica all'Università di Bema, dove è direttore dell'Istituto di fisica delle alte energie. Coordina l'esperimento OPERA (acro-
nimo di Oscillation Project with Emulsion-IRacking Apparatus) ai laboratori nazionali del Gran Sasso deIl'INFN. Esperto di fisica del neutnno, ha firmato oltre 200 pubblicazioni, è editor del ..New Journal of Physics- e reteree per vane riviste scientifiche internazionali.
lavori. Ecco. credo che qui occorra start' un po' più anenti. Però per me lunga vita ai blog! Sono una sorgeme di democrazia.
Noto che spesso i blog fatti da scienziati per altri scienziati scatenano discussioni. In quel caso diventano luoghi in cui si discute tra pari. Non pensa che stia cambiando qualcosa anche da questo punto di vista, nel meccanismo della peer-revielll! Guardi, la scienza purtroppo non è una cosa sui cui rutti possono dibanef(' l' din' la loro. lo sogno un mondo del genef(', ma le scienza è complessa, non per nulla c·è bisogno di una competenza acquisita in tanti C1nni di ICivoro e di srudio. Non è pensabile che il messaggio scientifico sia immediatamente discutibile dall'opinione pubblica. questa e un'illusione. Ciò non toglie che i risultati che produciamo non appancngono a noi, ma alla società che deve avere i mezzi per capire il più possibile. Quale sia il modo per onenere la comprensionc da pane della società è un problema anche questo complesso. su cui rutti dovremmo riflencf('.
Che cosa direbbe ai colleghi che pubblicano i risultati sui blog? Non dico nulla. perché non ho la bacchetta magica. Dico solo che e necessario che gli addetti ai lavori discutano seriamente tra loro sulla comunicazione scientifica. argomento sempre più importante perché in questo mondo sempre più mediatizzato è opportuno c necessario che il messaggio di comunicazione o di traduzionf dal linguaggio tccnico in linguaggio comprensibile sia fano in maniera corretta. Sarà difficile da fare. ma rutti dobbiamo contribuire.
e rl8ultatl. Uno dei seminari al CERN sui risultati di OPERA. Sono. magneti dell'esperimento CNGS, sempre a Ginevr.l. da mi hanno origine i neutrini ril~ati da OPERA. in Abruzzo. .~8perimeDti
Questa maggiore velocità di comunicazione sta cambiando il modo di fare ricerca? Sta aumentando la competizione tra gruppi di scienziati? Sta aumentando la pressione? No. nella comunità scientifica parliamo sempre le stessa lingua. e pressione non e il termine adano. Aumenta soltanto la velocità di comunicazione tra noi. una volta i tempi eremo più dilatati. Ora basta un telefonino. Non vedo gli aspetti negativi. non capisco che cosa significa competizione.
Alimentare competizione tra i gruppi di ricerca per risultati. .. No. La competizione. se c'e. c'e indipendentemente dalla rapidità di comunicazione.
Non c'è un minimo di umana voglia di arrivare prima degli altri? Ma e ovvio. Abbiamo ottenuto questo risultato e lo abbiamo messo sul piano. Adesso arriveranno altri esperimenti. ovviamente dopo. perché esiste un rappono dj causa-effeno. che confenneranno o meno il nostro risultato. Ma se non lo dovesscJQ confermare non è che mi cambia la vita. Fa pane del meccanismo della scienZa. la scienza avanza in questo modo.
www.lesci{.llze.it
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Made in Italy diletWa Gabagllo
I signori deH'aria pulita ata come modesta bottega artigiana, oggi l'azienda trentina lAMA è leader in Italia nel settore della depurazione dell'aria ed esporta prodotti in tutta Europa
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rasformare una bonega anigiana in una grande azienda con sedi aJrestero non e banale. Giovanni Caletti ci è riuscito. e nel passaggio non ha perso né grinta né fantasia. caratteristiche che fin dalri-
nizio lo hanno accompagnato nella sua avventu-
ra. Oggi la sua creammo lAMA. acronimo di TITnologir Avanzarr Migliorc:lmento Ambientale. è leader in Italia nella progettazione e nella produzione di gruppi filtranti. componenti c sistemi per impianti di depurazione dell'aria e abbattimento polveri in campo industriale. Ha apeno due sedi alrestero. in Francia e Spagna. ed cspona prodotti in tuna Europa. Un balzo non indifferente per chi r partito da Mollaro di Taio. vicino Trento. sede dell'azienda. Tuno r- iniziato ncl 1985 quando. dopo aver concluso gli studi professionali, Coletti inizia a lavorare nel ramo dell'installazione di impianti di depurazione dell'aria.•All'inizio eravamo in due. la nostra era una piccolissima impresa anigiana •. racconta il presidente di lAMA. che oggi ha circa 60 dipendenti. Anno dopo anno, un cliente dopo l'altro. i due instalJatori acquisiscono kllOW-/low e rompetenze. e capiscono che senza investire in ricerca c innovazione non c'c possibilità di crescita.•Ogni anno. fin dall'inizio. abbiamo rimesso in discussione LUno alla luce delle analisi di mercato e delle novità della ricerra •. spiega Coletti.
1111 l \
TA.'IlA Fatturato 2010 , Omilioni di euro
~
Investimenti in ricerca 10 per cento del fatturato
Q;;!
Dipendenti/collaboratori
~f) \ 60, di cui 4 impiegati In
ricerca e svilLqlO Brevetti rilasciati ~ dato non dlSJDllbile
~aigionni La svolta arriva intorno alla metà degli anni novanta. quando anche in Italia 1:1 sensibilità verso la qualità dell'aria sui luoghi di lavoro comincia ad affermarsi, e l'artigiano decide di collaborare con ingegneri ed esperti ambientali.•Ho sempre puntato sui giovani l' sulle loro competenze: a loro ho affidato la responsabilità del repano ricerca e sviluppo, del management. e li ho lasciati lavorare in autonomia. mantenendo solo la supe.rvisione-. prosegue Coleni. .A pa.n.i.rt' dal 1990. poi. abbiamo invtStito tuni gli anni in ricerca c oggi siamo arrivati circa al IO per cento del fatTUraro•. lnsienle all'innovazione. l'altro chiodo fisso dell'ex artigiano e il rappono con il c1ienre. in panirolare la personalizzazione dci prodotti. .Fino dalrinizio abbiamo cercato di lavorare a misura del cliente, realizzando su ordinazione filtri indipendentemente dalle loro dimensioni e dall'uso che se ne doveva fare-. ricorda Coletti.1n questo modo, oltre a venire incontro alle esigenze degli acquirenti. lAMA ha sviluppato rompelcnze per realizzare sistemi di depurazione per diversi SC1lori: dal mcralmC'<.Taniro all'alimentare. dalla lavorazion(' ddla lamiera. della plastica, del cemento al farmaceutico. In fondo. è il ragionamento di Coletti. tutte le imprese: che devono abbarrere i livelli di polveri. fumi e gas sprigionati dai processi produttivi hanno bisogno di depunwone e fùtraggio. I clie.nti sono prevalente.me.nte grandi aziende italiane ed estere. ma non mancano realtà piu piccole. L·inllovazione da una pane e la versatilità dall'altra hanno conscntito a TAMA di crt'SCere v('-
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J-A:·~'ll'll:t.l'
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no'"clIlhrf" 2011
Co........ pohfli. Qui accanto, un filtro a maniche sviluppato da TAMA utile a dcpur.ue l'aria da polveri medie. fini e impalpabili. In basso,la asquadra. di TAMA al completo. A rmnte. in alto lo stabilimento ddJ"azienda trt:ntina. in basso progettazione al computer di un componente.
locemente. soprattutto negli ultimi anni. Sul fronte delle soluzioni innovative. TAMA lavora pe.r esempio alla realizzazione di sistemi all'avanguardia dal pumo dj vista dell'efficienza e dell'impallo ambientale. come la gamma di prodoni Energy Saving.
Fino a
Shan~hai
II primo di questi prodoni e il filtro E-Laser. un prodotto specifico per il sellore del taglio laser. tecnica molto diffusa di lavorazione dei materiali che sfrulla la potenza di un fascio dj luce: si natta di un dispositivo silenzioso. con una superficie dj filtraggio estesa. ad alla efficienza e ridono consumo. Un dispositivo che e valso a TAMA la partecipazione all"iniziativa Italia degli innovarori che. ncl2010, ha portato all'Expo di Shanghai alcuni dci migliori esempi di innovazione e creativita italiane. egli anni precedenti ("azienda si era aggiudicata il premio Imprese per !'innovazione di Confindustria risultando fra le prime realtà delle piccole e medie imprese italiane. Ci sarebbe di che essere soddisfatli. ma Coletti non e tipo che si accontenta facilmente. e nrl cassetto ha una ricerca piunosto innovativa: rendere i tiltri an-
w\\'w.k"sdCIIZt·.il
tiesplosivi.• Lo sa che in Europa ogni secondo esplode un fJ.Jtro per la depurazione detrarla?, ci confida. .Uno dei problemi principaH in questO settore è proprio rendere: stabili questi sistemi., L'instabilita è dovuta alle reazioni che avvengono nel vonice d'aria fra i matcriaJi che sono filtr3ti.•Facciamo un esempio: anche lo zucchero. che pombbc apparire innocuo. in una miscela con altre sostanze può scatenare un·csplosione:-. spiega Coletti. Si tratta di una ricerca molto complessa. che lAMA sta conducendo insieme alla FondaLione Bruno Kessler. istituto di ricerca di livello imemazionale. grazie al sostegno di TrenÙDo Sviluppo. \'agenzja creata dalla Provincia autOnoma di Trento per favorire !'imprenditorialità. Di esplosioni, d'altronde. l'azienda si occupa fin dal 2003. quando ha iniziato a produTn' gruppi filtranti desrinati a lavorazioni in atmosfere pot'enziaJmeme esplosive.• Nel nostro campo la cosa più importante è stare al passo con le norme di impano ambientale e sicurezza suJ lavoro. e se possibile anticiparle. Questo si può fare solo investendo molto sulla ricerea, svolgendone una parte in casa ma collaborando anche con istituti nazionali e internazionali., conclude Colerti.
Scienza e filosofia di Bena Castellani pr<jessore assoaalD. 0qlat1im0nID di _ ... l)wersità di Fi'enze
La lezione di OPERA Riflessione su metodo scientifico, «scienza veloce» e neutrini più veloci della luce
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I caso dci Ilcutrini che. secondo il recente risultato dell'esperimento OPERA. viaggerebbero da veri superman su-
perando la velocità della luce. è di fatto un'autentica manna. Innanzi tutto una manna per la scienza. se il risultato verrà davvero confermato: le novità. d~ i risulta-
ti inaspenati. sono uno dei motori principali del progresso scientifico. Significano che il quadro teorico a disposizione per "ambito d'indagine in cui c emersa .nuova scienza_ non ~ sufficiente per prevederla: deve essere ampliato o correno o. evenrualmente. cambiato. Le novità. quando sono veramente taJi. implicano sem-
ramente l'ambito di validità. sono tutte questioni tradizionalmente dibattute nella filosofia della scienza. Il caso qui offeno rappresenta un'ottima e nuova occasione per vagliare le risposte fomite a tali questioni dalle principali proposte metodologiche sul tappeto. Il caso, infine. fornisce ricco materiale alla sociologia della scienza. Già solo per le modalità dell'annuncio del risultato e il fiorire immediato di un gran numero di articoli sia giornalistici sia scientifici. Ce qualcosa di preoccupante nella velocità (anche questa notevole) di questa produzione .Ietteraria. sui ncutrini. specialmente se di natura scientifica. La notizia è che il grande Einstein ha sbagliato: data cosI. questa si che è una notizia che fa scalpore. e agganciarsi subito a essa aprl: la possibilità di un gran numero dj citazioni. per esempio.
pre periodi di intenso e stimolante lavoro scientifico. CITando cosi nuovo inu:re:sse e nuovo entusiasmo per lo studio della natura. n che. in un momento come questo e in particolare nel nostro paese. potrebbe significare anche un po' piu di attenzione da pane dell'opinione pubblica (lasciamo stare la polirica...) per la ricerca scienrifica e i fondi e le condizioni di cui avrebbe bisogno per andare avanti. Anche filosofi e sociologi della scienza. d'altra pane. possono trarre beneficio da un caso come quello dei neutrini superluminali. E questo anche se la .scoperta» risultasse poi fruno di errori di qualche tipo. Il case sfudy è già fornito: che il risultato sia in seguito confennato o meno. successo qualcosa che comunque offre materiale interessante per chi rinena sulla scienza e i suoi metodi. Infatti il caso dei neunini ha già fano molto discutere. addirittura anche nei quotidiani. di questioni come quella del metodo scientifico e della conferma delle teorie. OD solo OPEB.,L I ncutrini sono oggeno di ricerca in diversi esperimenti in tutto il mondo. Quante conferme indipenden- Oui sopra i rilcva(ori di IceCubc. che in Antartide studiano neutrirti provenienti dallo spazio. ti possono dare ragionevole fiducia nell'esistenza di neutrini piu veloci della luce? Come si fa a esseNella triste epoca in cui il merito è codificato essenzialmente re sicuri che [Uni gli errori siano esclusi? E. se anche si trovassesulla base di criteri quantitativi come il numero di citazioni o alro ulteriori confenne. sarebbe per questo invalidata davvero la tetri parametri bibliometrici (il famoso indice Hl. la velocità con cui oria della relatività ristrena fondata sul valore limite della velocità si pubblica diventa rilevante. Cosi. per andare troppo veloci. non della luce? Fioriscono già varie ipotesi per accomodare il fenomesi ha più il tempo di rinenere, Ma. per dirla traducendo dal manino in modo teorico. come quelle che fanno riferimento a una strutfesto della slow sciencr. 'Ila scienza ha bisogno del tempo pu potura discreta dello spazio-tempo o a dimensioni nascoste che funter pensare. del tempo per leggere e de:ltempo per sbagliare... la zionerebbero da scorciatoie per i neutrini. Che valore dare a un società do~bbe dare agli scienziati il (empo di cui hanno bisoesperimento apparentemente falsificanre. come considerare le ipogno e. soprattutto, gli scienziati devono prendersi il tempo di cui tesi che nascono per spiegare il fenomeno. quando considerare un hanno bisogno». Purtroppo non sembra che questa sia la direzioquadro teorico .falso» o. più esattamente. come delimitarne esatne s(·guita. oggi.
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Appunti di laboratorio di Edoardo Boncinelli L01IYeM\ Vila·Salute San Raltaele, MIano
Ma aDora quanto siamo liberi? Alcuni esperimenti metterebbero in discussione l'esistenza del libero arbitrio e neuroscienze stanno rivisitando sistematicamen- da premere. Analizzando !'intero cervell con la risonanza magnetica funzionale. questi ricercatori hanno potuto osservare uno spete le parole piu comuni della nostra vita e ne stancifico evento cerebrale con qualche secondo di anticipo sul comno ridefinendo ambiti e significati. Dopo aver consipimento detrazione e certamente con grande anticipo rispeno a derato c riconfigurato concetti consueti (' venerandi quando il soggetto affermava di aver preso la decisione. Anche come memoria. desiderio. coscienza e lo. ora stanno questa serie di esperimenti estata però oggeno di critiche. non fosdibanendo l'esistenza stL"Ssa della libena c del cosiddcno libero arse altro perche la scelta non poteva essere prevista più del 60 per bitrio. cioè la possibilità di prendere una decisione cosciente sulla cento delle volte. Una ftlosofa che si occupa dj questo problema ha facoltà a cui iscriversi o. moho più prosaicamente. sull'ordinare al commentato che nella migliore delle ipotesi fUno ciò non dimobar un l'am- 0PPUR" un cappuccino. Conoscere più a fondo i meccanismi "curali e. pio in grnerale. biologici. alla base delle nosrrc stra altro che esistono fanori fisici che possono influire sulle nostre azioni ha avuto l'effeno di menere in dubbio la noSTra Iibenà di scelte. ti! che è tuno fuorché' sorprendente-. Ma Haynes non si è dato per vinto e ha fano due nuovi espedecidere in piena autonomia, come l'approfondimento dd m€."'C"Cé1rimenti. In uno ha raffinato ulteriomlente la metodologia di innismo d'azione dei geni ha gettato un'ombra sulla nostra capacità dagine. aumentandone la nsodi intendere e di volere autonoluzione, nell'altro ha chiesto al mamente. almeno in alcune cirsoggeno di prendere un divercostanze. A scanso di equivoci. so tipo di decisione: sommadiciamo subito che enrrambc lepreoccupazioni non hanno alre oppure sottrarre un numero cun fondamento, ma è salutare da una lista prcscnratagli sullo riflenoo su. schenna di un computer. Anche per questo caso più complesConsideriamo il plllIisC'colarr problema del libero arbirrio. che so di decisione 1"esito può esturri pensiamo, con maggioscrr previsto con un anticipo di re: o minore sicurezza, di av('quamu secondi. re ed esercitare, Trent'anni di Dal punto di vista sperineuroscienze ne hanno messo mentale le cose stanno a queseriamente in discussione resisto punto, ma l'interpretazione stenza, Tuno è cominciato con dei risultati è ancora abbastangli esperimenti di Benjamin Liza controversa. O'aJtra parte. Sf bel. nl"uropsicologo dell'Uniquesti dati escludono veramenversità della California a San te resistenza del libero arbitrio Francisco. che all"inizio deoppure no dipende anche molgli anni onanta analizzò reletto da una sua defmizione. come troeDcdalogramma di una perpure dall'avere preliminamllwsona che doveva decidere se ~ W I risultati eh«- mmono in dubbio illibnu arnitrio sono te:- chiaritO che cosa voglia dire premere o non premere un pulconU'Oversi e risenlono della definizione stessa di Iibenà di ~lta. tquesta è una mia decisione~ e sante. Ci si rese conto allora che ca decidere sono stato io~. una pane del ("crvello del soggt:no in questione mostrava un seSe il mio lo si estende a luno il corpo. allora non ("è dubbio che gnale di tipo tmotoriol più di mezzo secondo prima che quello a decidere sono sempre io, ovviamente in assenza di coercizioni premesse effettivamente il pulsante e un terzo di secondo prima esterne. Se invece il mio lo è qualcosa di incorporeo e spirituale di quando il soggeno stesso si dichiarava convinto di aver preso e ogni mia decisione implica rintervento di un'anima individuaquella decisione. Si trattò di una serie di esperimenti moho discus· le o simili. allora resistenza del libero arbitrio è rsrremamensa. anche perché er.mo Sfati rcaHzzati quando le tecniche per metre improbabile. o quanto mrno messa in dubbio da quesTi Stutere in risalto gli eventi cerebrali erano ancora primordiali. Il dubdi sperimentali. Negli Stati Uniti sta per essere lanciato un grande bio però era Stato insinuato, progeno quadricnnale suJrargomcnto, denominato Big Questions A Lipsia. John-Dylan Haynes e il suo gruppo hanno ripreso il in Free Will, con uno stanzia mento di più di quattro milioni di problema nel 2008. usando tecniche dive~ e chiedendo al sogdollari. E questa è cenamente una decisione cosciente. anche se gena di fare anche una scelTa alternativa fra due diversi pulsanri colletTiva.
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Il matematico impertinente di Piergiorllio Odifreddi professore ordì'\éwio di Iogw;:a matematICa a11'Lniversrtà di Tonno e....nng profe= al~ ComeIlkWerSllY di ltI1aca (New YOf1
n obel quasicristallino La struttura geometrica del materiale Nobel per la chimica ha un'antica tradizione Ancora meno ovvio (o che esistano piastrelle che permettono di cl 1891 il cristallografo russo EvgrafFcdorov ha pavimentare l'imero piano. ma soltanto in maniera non periodica: dimoslTato che esistono esattamente 17 tipi divercioè, senza mai ripetere all'infinito la stessa configurazione. la losi di mosaici. che ammettono soltanto le simmero esist~nza fu dimostrata nel 1966 da Roben Berger. ma in mame rotazionali derivale dalle piast:rellazioni regolari del piano (triangolari. quadrate o esagonali): niera complicata e indiretta. Nel 1974 Rog(r Penrose semplificò radicalmente l'esempio di cioè. quelle corrispondenti ad angoli di 60. 90. 120 e 180 gradi. a destra o a sinistra. Sorprendentemente. quasi turti i 17 tipi sono Berger. usando due serie alternative di due sole piastrelle ciascuna. stati usati sia negli alfrcschi egizi dclJe tombe nella valle dei Re sia onenute entrambe dal triangolo aureo. le piasrrclle di una delle due nc!lc decorazioni morcsche dell'Alhambra. Fedorov ha poi ana- serie sono semplice:menre due rombi. che si possono anche considelogamente dimostralO che esistono esattamenle 230 tipi diversi rare come il risultato di due ovvi t(ntativi di piastre:llazioni pentadi cristaUi. E poiché nelle tre direzioni spaziali i cristaHi esibisco- gonali del piano: il primo esemplicememe quello di Diire.r a cui abno simmetrie planari. le possibili rotazioni ch~ li lasciano invariati biamo alluso sopra. e il secondo una sua versione .dual~. Naturalmente. ciascuno dei due rombi di Penrose può ricoprire possono solo essere le stesse dei 17 tipi di mosaici. corrispondenti agli stessi angoli. da solo il piano in maniera pe:Nel 1982 il cristallograriodica. come qualunque quafo israeliano Daniel Schechtdrilatero. 11 trucco di Penrose man ha però scoperto una leè stato di inscrirvi scanalature ga di alluminio e manganese che permenono soltanto alcula cui strunura molcrolare esine delle loro possibili combibisce una simmetria pentanazioni. in modo da forzare le gonale. corrispondente a un piastrelle a espandersi radialangolo di 108 gradi. Queste mente in forma pentagonale. strunure sono state chiamate oppure secondo la spirale gequasicristalli. e costituiscono Q(~rata dal triangolo aureo. Da versioni spaziali di particolaun lato. questo permette che ri pavimentazioni planari non l'intero piano venga pavimenperiodich~ cioè senza simmetato. Dalraltro lato. impedisce trie traslazionali. la scoperta però che la pavimentazione sia di Schechtman gli ha [nma,o periodica. il premio NobeJ per la chimiBenché questi risultati rica di quesfanno. che gli verrà salgano alla seconda metà del consegnato in dicembre. Novecento. recentemente si e Che ci siano pavimentazioscopeno che le pavimenlazioni non periodiche del piano (o Ili non periodiche erano già ovvio: basta considerare piastate trovate e usate nel Quatstrelle che ricoprano il piano Eppure esUte. Modello di quasicristallo. struttura ritenuta impossibile trocento dagli Arabi. Questa espandendosi in maniera rada osservare in natura e invece scoperta nel 1982 in una lega. volta. però. non in Spagna. diale. oppure spirali forme. Un bcnsl in Turchia. iran e Uzbeesempio del primo tipo si trova già nel Trarraro sulla misura con kistan. a testimonianza della loro versatilità in queste faccende. riga r compasso di Albrcrht Diire:r. del 1525. e un esempio del sePoiché. come C noto. il premio Nobcl non può essere assegnaronda tipo si può facilmente ricavare da esso. to postumamentc. gli Arabi non potevano pretendere di condiviMeno ovvio e che esistano piastrelle che permenono di pa- dere que.1l0 di quest'anno per la chimica. Ma Penrost: forse si. se vimentare !"intero piano. ma soltanto in maniera non simmetrinon altro perché la sua scopena precede di un decennio qudla ca: cioè. la piastrella è unica. ma non può essere usata sempre aldi Schechunan: anzi. le immagini dei quasicristalli vengono speslo stesso modo. la loro esistenza è stata dimostrata nel 1935 da so usate per fornire esempi in natura delle sue piastrellazioni. Ma Heinrich Heesch. E un esempio fu illustrato nel 1971 da Escher nel tant'e. sappiamo che i matematici non sono mai stati panicolarsuo ultimo lavoro. Fantasmi. dove si nma appunto che alcuni fanmente graditi a Stoccolma. a partire da Poincaré. c Pcnrose dovrà tasmi sono raggruppati. mentre altri sono isolati. farsene una ragione.
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Astri & particelle di Roberto Battiston Professore ordinano di fisoca spenmentaIe aII'lfflefsltà di Perugoa 'NNW robertobattisto.11
Velocità smodata I risultati di OPERA vanno visti senza pregiudizi, tra qualche mese ne sapremo di più I mese di senembre 2011 rimarrà famoso per l'annuncio da pane deJrcspcrimcmo OPERA che i "currini corrono più veloci della luce. 1 neurrini sono una particella strana: abbondanti ncl cosmo quanto i fotoni. vivono però una vita parallela. dato che inte:ragiscono molto debolrnrnte con la materia ordinaria. Non solo. ma avendo una massa molto picco-
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la fa lungo si era pensato che fosse nulla} e per lo più anche energie molto basse. anche i loro effetti gravitazionali a grande scala sono trascurabili: non sono loro la materia oscura. Sono le particelle che piu violano la parita: un "Culrino gira su se stesso in ~nso
antiorario e se si guarda allo specchio vede un neutrino che
a venire a capo di un effeno cosi significativo: anche se si trana di parti per 100.000, l'effetto è enonne. c al momento inspicgabiJc. Occorre però guardare a questo risultato senza pregiudizi. la fisica è fonre di grandi sorprese. lo sresso neumno era una panicella imprevista. La misurazione di OPERA basara su tre elementi: la misurazione del tempo di produzione detrintenso fiono di neutrini al CERN da parte dei fasci di protoni assorbiti in una densa targhetta (1()20 protoni in un periodo di tn' annil,la misurazione del tempo di riievazione dei pochissimi neutrini (circa 16.000) rivelati al Gran Sasso e la misurazione della distanza cra la sorgente e il rive:larore. Il risuJraro sono 60 milianlesimi di secondo di anticipo rispetto al
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gira in senso orario. qualcosa che però non sembra esistere in natura. Allo stesso tempo. i tre tipi di neutrini noti. elettronico. muonico e tauonico oscillano continuamente tra loro. come se andando al merrato comprassi un sacchetto di mele e tornato a casa vi trovassi anche banane e pere. Panicelle cosi difficili da studiare e con proprietà tanto straordinarie potrebbero nasconder<' altri effetti inanesi che aspettano solo di esscre scoperti. La misurazione ddla loro velocità superluminale. se confennala. avrebbe ramificazioni profonde in molti settori della fisica. È vero che la teoria della relatività ristretta richiede che ci sia una velocirà massima e non specifica che sia necessariamente quella della luce. Ma una particella elementare è uno stato fisico che inleragisce più o meno fortemente con il vuoto qua ntistico attraverso lUne e quattro le interazioni fondamcntali. Quindi. se si propagassero ncl vuoto o in un mezSarà weragloria.F Il rivelatore OPERA ai laboratori nazionali del Gran Sasso deU'INF zo a velocità diversa. pane dell'enerChl' avrebbe misurato nl'utrini con velocil:à superiore a quella dclla luet' nel VUOIO. gia verrebbe irradiata. come una panicella carica di alla energia emette luce Cerenkov attraveIS3ndo un tempo che impiegherebbe la luce: è un numero molto piccolo. i somezzo in cui la luce va più lentamente. li effetti di relatività generale considerati nelle correzioni quotidiaQuesto effeno è stato segnalato dal 0be:1 per la fLSica Sheldon ne dei segnali GPS sono 1000 volle più grandi. Anche l'accuratezza lee Glashow in uno delle centinaia di aniccli apparsi dopo la pub- della misurazione della distanza deve essere ottima. cirra 20 cemiblicazione dci prrprinr di OPERA. L'effetto è cosi rilevante che domerri sui 735 chilometri percorsi nella crosta tem.'St'rt'. vrebbe ridurre l'energia dei neutrini sparati dal CERN di un buon Ora è in corso un'intensa anività sperimentale tesa a verificare 30 per cento, fenomeno che non i: stato osservato. I neufrini dol'cffcno di OPERA sia all'interno della collaborazione sia da pane vrebbero quindi emettere coppie elettrone-positrone {antipanicel- di altri esperimenti al Gran Sasso, negli Stati Uniti e in Giappone. la dell'elettrone} lungo la loro traienoria, a un ritmo tale che sarebdove esistono fasci analoghi di neutrini. Entro pochi mesi sapremo bero rilrvabili. QU<'S1e e altre considerazioni troriche non riescono quindi se EinSTein aveva o meno ragione,
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lIo"clIlbN' 2011
Homo sapiens di Gk)rgio Manzi
Insegna paIeoantropoIog presso i DipaI1imenlO d ilooIoll'l a m _ dell'lkwerSità -La SapienZa- di Roma. dove dìrige 11 Museo di antropOlogia -GIuseppe Sergio
Le bordate di Gould La battaglia scientifica del paleontologo Stephen J, Gould contro gli ultradarwinisti i siamo lasciati a onobrc con rimplicita promesta della tcoria sintetica. E le bordate furono fra loro coerentemente sa di esplorare un po' meglio il contributo dato da rivolle a individuare altre forze, altri meccanismi e altre modalità Stephen Jay Gould. il grande paleontologo scomdelrevoluzione. pur tenendo il timone fermamente nella scia della parso quasi dieci anni fa. al nostro modo di vedere selezione naturale posta come nucleo esplicativo da Charles Darwin e da Alfred Russel Wallace un secolo prima. e studiare l'evoluzione umana. Non era un rompiLe principali bordale che panirono d vascello di Gould e degli to facile c. come vedrete. il noStro percorso non finisce qui: lo concluderemo il mese prossimo. altri .eretici_ furono: il modello cosiddeno _degli equilibri puntegAbbiamo già riassunto l'eredità di Gould come biologo cvoluziogiati., per cui ne1rcvoluzione non si osserva gradualismo filetico nista e. più in generale, come divulgarorc. Spazziamo ora il cam(gradi di mUfazione progressiva), ma c'c una tendenza a lunghi pepo dall'affermazione. che possiamo ave.r sentito o lena da qualche riodi di stasi, intervallati da localizzali fenomeni di rapido e radicale cambiamento (speciazione); il conceno di uaptalioll. per rui parte. secondo cui Gou1d sia stato un oppositore di Darwin e del -darwinismo•. St.mmai. si contrappost: alla visione ultradarwinista, gradualista e adattazionista scaturita dall'impalcatura della fcoria sintetica dcii 'evoluzione o «si mesi moderna. (così la chiamò JuJian Huxlcy nel 1942). Come sappiamo. questa era emersa dalla riconciliazione fra l'evoluzionismo per selezione naturale di matrice ottocentcsca e la nuova scienza della vita del XX secolo, la genetica, sviluppatasi a partire dalla riseopena delle leggi di Mendel e dall'applicazione delle nuove conoscenze a livello di popolazioni. Ne risultò un'opera corale. a cui hanno contribuito biologi di varia estrazione. comc Theodosius Dobzhansky, EmS! Mayr, George G. Simpson, Sewall Wright e allri. e che. per sua natura. si è rivolta principalmente alle modalità del fenomeno che possiamo osservare e analizzare su scala popolazionistica. cioè alla cosiddena «miCTOeVoluzione-. L'idea, detta in modo volutamente ballale, er,,) che dalla microevoluzione intraspecifica si passi a un fallare di scala più E8em.plo dJ exeptatJolL Le penne sono strutture che nel corso dell'evoluzione sono emerse grande, cioè alla «macroevoluzione- (quella inizialmente con una funzione tcnnoregolatricc c solo in seguito sono state cooptate per il volo. della formazione di nuove sp«ie e poi su, fino allo sviluppo di nuove linee filetiche), semplicemente quando il cambiamento non e sempre adattativo e. comunque. l'adanale stesst: forze e i medesimi meccanismi vengano applicati su lemmento può essere dovuto al nuovo uso di strunure comparse in pi lunghi. qurlli geologici della palrontologia. precedenza e in altri contesti ecologici. ora cooptate per nuove e più complesse funzioni: la fondazione di una moderna combinaProprio in quanto paleontologo. Gould - e quelli che furono con lui. paleontologi come lui: in primo luogo Niles Eldredge ed zionc fra ontogcnesi (il processo di accrescimento e sviluppo) e Elisabeth Vrba - si accorse che il meccanismo non funzionava befilogenesi (l'evoluzione. appunto), che ha preso il nome breve di evo-dtVO (t,'olurioll più dn,'e/opmtlU). ne per i fenomeni della macroevoluzione e. elemento forse ancora peggiore (per uno che ha passato la vita combattendo ogni forma Fra un mese vedremo come questi ~ elementi. oltre a pervadedi preconceno), che la dottrina si era fatta onodossia e l'onodosre !'intero percorso dell'evoluzione umana. si combinino virtuosasia era diventata in certi casi dogmatica. Dal vascello dci palCOntOmente fra loro in un momcnto speciale (e cruciale) di questo stesso lago. Gould si dedicò allora a sganciare bordate contro la rorazzapercorso: la comparsa della nostra spt'Cie. Homo sapil't1s.
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novembre 2011
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Scienza news RICerc.), tecnologIa e medicma dll labOfillorJ dr lullo II mondo
PAlEOANTROPOlOGIA
Un nuovo antenato per H. sapiens? La collocazione di Australopithecus sediba nel nostro albero genealogico fa discutere Dita da man.ipolatore. Lo scopritare di A. s~iba. Ltt Bergt"r. mostra il cairo de'Ila mano fossilI:" ritrovala in Sudafrica fre anni fa. Nell'immagine risulta evidenle la particolare dimensione dci pollice. più lungo del nostro. St"gno di un adanamemo all"uso di pieln~ e slrumt.'nli.
Se non le avessero trovate insieme. non avrebbero sospettato che erano le ossa di uno stesso scheletro. È il commento più comune tra chi ha esaminato Ausrra/opirht"Cus sediba. una nuova specie ritrovata tre anni fa in Sudafrica nclle grone di Malapa. vicino a Johannesburg. Questo mosaico di uani arcaici e moderni. risalenlc a 1,98 milioni di anni fa. promenc di far luce su un periodo dell'evoluzione umana cruciale e poco documentato: la transizione Lra
l'australopiteco e l'uomo. Cosi almeno spera lo scoprilOre. lee Sergl'r. dell'Unive~ità del Witwatersrand a Johannesburg. che con un team internazionale ha presentato su cScicnee- la prima analisi di due scheletri. un giovane di 12-13 anni e una femmina. l! cervello è appena più grande che nello scimpanzé. ma rispeno ad altri australopitechi mostra una riorganizzazione che andrebbe nella direzione di Homo. con l'espansione dei lobi fromali e del giro fromaJe inferiore. legalO al linguaggio e alla sociaHtà. La mano. il piede e la caviglia fanno pensare a un'alternanza di vita arboll'a (' bipcdismo - un trano distintivo di Homo - ma con una camminata unica. che poggia sul primitivo lallone appuntitO anziché su quello piano umano. I pollici. allungati ancora di più dei nostri. e le altre dita già cane. indicano un adattamento originale anche alla capacità di rompere rocce t afTerra.re suumemi. Il bacino femminile è ingrandiTO come negli umani moderni,
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ma con un canale del pano ancora ridono. vista la piccola testa: un segno che l'ingrandimento sarebbe awenulO solo per garantire un'efficiente locomozione bipede. e non anche - come si credevaper lasciar passar\' il cranio dci nconati. Per Berger la commislione di Iran i arcaici e innovativi fa di A. sediba il più probabile antenato di Homo. scalzando da questo ruolo la specie di Lucy. A. lIfarctlsis. Lucy risale a 3.2 milioni di anni fa. e il primo fossile umano, una mascella. a 2.3 milioni di anni fa. A. sediba può quindi essere un membro tardivo della specie che aveva generato Homo. O fol"S(' quei primi fossili isolati non sono davvero di Homo, azzarda Berger. che ha fano la sua carriera in Sudafrica e aveva già lentato invano di spodestare l'etiope Lucy a vantaggio di una specie locale. A. lIfricLJllus. sollevando grandi polemiche. Stavolta nessuno discute l'imponanza di A. sediba. ma molti pensano che Berger corra rroppo. Il cervello e il bacino. per esempio. sono stati confrontati solo con alcuni australopifechi. (' i critiei invocano un confronto più esteso per convincersi della loro originalità. E mani e piedi indicano che atrcpoca si sperime.ntavano di oggetti e la stazione en~na. e varie soluzioni evolutive per non necessariamente che A. 5ediba sia un precuISOfe di Homo.
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Giol'Dmli Sabato
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Scienza news
obel da non credere Quest'anno premiate ricerche che agli esordi avevano destato notevole scetticismo Era talmente improbabile la struttura prodona da Da" Shechtman che il suo direnore (e due volte premio Nobel) Unus Pauling gli fece recapitare un manuale di cristallografia. perché tornare a studiarsi i fondamenti della materia. Oggi. a trent'anni dalla scoperta dci quasicristalli, si gode il meritato premio della sua perseveranza, considerato che fu egli stesso il primo a dubitare che
quell'oggeno potesse esistere. Se questo è il caso più clamoroso. pero. va detto che anche gli altri due Nobel scientifici del 2011 anivano per ricerche che avevano lasciati perplessi gli stessi scopritori. E non solo. la scopena dell"ac-
celerazione dcll'espansione cosmica. infatti. oltre a piovere come una doccia fredda su scienziati che in reallil speravano di dimostrJre che prima O poi l'universo sarebbe collassato in un big c"mcll. ha scatenato furibonde controversie tra i due gruppi di ricerca che se ne cOnlendevano il merito. Un'alzata di sopracciglia aveva accolto anche !'idea di Ralph Stcinmann secondo cui le cellule dendritiche avevano un ruolo nel sistema immunitario. Sleinrnann aveva ragione, ma il riconoscimento è arrivato lardi E per la prima volta nella storia un Nobd sar.i assegnato alla memoria. LA trdazionf
l'universo va veloce Quando snroo Insieme aSloccoIma per ritirare i NobeI per la Iisica, di quest'anoo mette
i tre _
acetJli lpCMJl lato la paternità deIa scoperta grazie a 0Ji hanno ottenuto il premio p;ù ambito da d1i fa ricefca. Spesso si dimentica che gi scienziati sooo essere umani come glì attri, QUindi in caso di competizione con i ooIleghi, per esempio, i klro otliettivo può essere tagliare il traguanlo per pri:ni. Questo era lo spirito con cui nel 1998 saul PerlmuttOf, del L.awrence Berkeley Nalional LabofatOl)' e dell'Università della california a Berkeley, BrIan P. Schmldt, della Australian Nalional University, eAdam G. Riess, della Jo/Y1S HopIIUm, i libro aJlegato a -Le SCienza. di agosto. la aonaca i1Yece il1lOflO di illustrare oome i tre hamo_o che l'espansione dell'""""""" è accelerala, cosb b""" Illo la COIIllritl scientifica aripensare le teorie sull'evoluzione del cosmo. Tra la fine degli anni ottanta e i pOmi anni novanta, due gr\.Wi dì ricefca, i SUpemova CosmoIogy Projed, coordinato da Pllflmutter, e l'High·z Supemova 5earch team, guidato da Schmidt e con un importante contributo di Riess, avevano iniZiato a stI.ie ai ....,,; sensori i ai svItuppo recooIogico è stato premiato nel 2009 sempre con i NobeI per la Iisica, """'" mostrato che la loro Iul>l era P;ù _ I I quanto atteso il hmiooe della loro distanza rispetto alla Terra. L:ineYitabile conclusione è stata che oon SOlo l'ooiverso si sta espandendo. oome sappiamo da amai 00 seooIo, ma che l'espallSioo" sta acceIerardo. 0uaIe sia la causa di questa accelerazione ancora oon è noto, ma c'è da giurare che m materia da NobeI. Giovanni Spataro
Dall'America all'Australia. Sopra Saul Perlmutter aU1Jni~ità ddJa
California a Berkeley. Accanlo. Adam Riess. ddJa Johns Hopkins Univcrsity. Sono, Brian Schmidt immortalato nella casa di Canberra, in Australia. I t~ sono stati prtmiati ~r la scopena dell'espansione accclernta dell'universo,
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Scienza news Il reticolo cristallino che non doveva esistere -Eyn chaya kazoo, fu il primo pensiero di Dan Shechtman la mattina dell'8 aprile 1982. Aveva appena sollevato lo sguardo dalle Immagini prodo"e da un microscopio elettronK:o del National InstiMe of Standards and Technology (oggi National Bureau of Sfandard) a GaithefWurg, in Marytand, puntato su una lega di alluminio e manganese. eaveva osservato un reticolo di atomi che secondo i libri dell'epoca era impossibiie. -Eyn cllaya kazoo, ripeteva nella sua testa Shechtman, che poi in ebraX:o vuoi
dìre più omeno: -Una cosa del genere non può esistere-. Tuttavia, nneglio un rimorso che un rimpianto, deve aver pensato a mente fredda Il ricercatore israeliano. oggi all'lsrael InstiMe of Technology di Haffa. Ecosi decise di comunicare la scoperta del reticolo cristallino -impossibile-, rinominato -quasicristaJIoao, grazie al quale ha ricevuto il premio Nobel per la chimica del2Dl1. Ma non subilo. SUlle prime l'accoglienza della comunità scientifica fu tiepida, per non dire ostile, tanto è vero che Shechtman pubblicò i risultati della sua scoperta epocale solo nell9B4. Gli stt>:li di Shechtman riuscirono a fare
breccia anche grazie al lavoro teorico del fisico e matematico britannk:o di Roger Penrose. Enon solo, visfo che, come racconta Piergiorgio Dclilredd nella sua rubrica (si veda a p. 2q, la bizzarra struttura dei QUaSicristaJ~ si osserva anche In opere architettoniche e artistiche di molti secoli fa. SI tratta di strutture con un Ofdine intermedio tra lo stato amorfo tipico dei vetri e quello regolare tipico del cristalli dovuto auna simmetria pentagonale del reticolo Quasicristallino. Questa simmetria, osservata per la prima YOIta da Shect1tman, fa si che i quaslcristalli mostrino schemi regolari di organizzazione dogi atomi che tuttavia, ed è questa la differenza con i cristalli, non si ripetono neilo spazio. Oa11982 a oggi sono stati sintetizzati centinaia di quasicristalli in laboratori di tutto il mondo, e 0012009 è anivata la prova regina: la scoperta del primo Quasicristallo naturale. in campioni di minerale (lCOSahedrite) composti di alluminio, rame e ferro estratti dal fiume Khatyl1ta, in Russia.
Giovanni Spataro
Un premio all'immunità Il Nobel per la medicina o la fisiologia di quest'anno passerà alla storia anche per il dibattito seguito alla oomlna di Ralph Steinmann, della Rod<efeller Univefsity di New Y<>1<, che insieme a Bruca A. Butler, dello lJniversity of Texas Southwestem Medicai cenler di Dallas e dello SCripps
Research InstiMe, e a Jules A. Hoflmann, dell'Università di Strasburgo, ha ricevuto il riconoscimen1o dall'Assemblea Nobef del KaroIinska InstiMet. Il regolamento vieta di assegnare premi alla memoria, e al momento della comunicazione Stelnrnann era deceduto da Qualche giorno a causa di un tumore che aveva tentato di curare anche con una terapia ancora in fase sperimentale da lui stesso elaborata. L'Assemblea ha deciso di confermare ii Nobel affermando: -La decisione di assegnare il premio Nobei a Ralph Stelnmann è stata presa in buona fede, basandosi sul presupposto che il premio Nobef fosse vivo I...) La decisione presa dall'Assemblea Nobef del Karolinska lnstitutet rimane Quindi invariata-o Alla consegna uffICiale del premio In dicembre a Stoccolma, quindi, non ci sarà lo scienziato che ha scoperto le cellule dendritiche e ha fatto luce sul loro ruolo nel sistema immunitario, come recita il comunicato dell'istituto svedese. Mentre ci saranno Butler e Hoffmann, premiati -per le loro scoperte sui meccanismi di attivazione dell'immunità Innata·. La scoperta delle cellule dendritiche risale al 1973. Da subito Steinmann aveva ipotizzato che Queste cellule potevano attivare altre cellule del sistema immunitario, le cellule T, che hanno un ruolo chiave nell'immunità adattiva, che si acquisisce con l'esposiZione a specifici agenti patogeni e nella memoria Immunologica. AccoItl inizialmente con scetticismo, i risultati di Steinrnann sono stati poi confermati. Motti anni dopo. tra il 1996 e i11 gga, Butler e Hoffmann hanno pubblicato le loro scoperte sui recettori in graoo di riconoscere patogeni eQuindi scatenare una risposta grazie all'immunità innata (non specifica e sempre presente).
Acqulslta e innata. Sopra, Ralph Steinmann. In basso. Bruce Butler (a sinistra) e Jules A. Hoffinann. I tre sono stati premiati per le loro scoperte sull'immunità acquisita e su quella innata.
Giovanni SpataTO
www.lesciC.llzt.·.i1
LI.' Sciellze
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Scienza news ASTROfiSICA
Una stella con i dubbi esistenziali La composizione di 5D55 J1 02915+172927 contrasta con i modelli sulla nascita stellare Secondo i modelli teorici, una stella cosi non do"",bbe esistere. Infatti SDSS J 1029t 5+ 172927
è una stella piccola e composta quasi completamente da idrogeno ed {'Iio. du{' proprirtà che la confinano in una .zona proibita_ dci processi di formazione stcUare. La comunità scientifica ha quindi accolto con grande sorpresa le ultime analisi dell'astro. condone da un team guidato da Elisabetta Caffau dell"Università di Heidc:lberg e dell'Osservatorio di Parigi. poiché lo srudio. pubblicato su .Nature-. porrebbe rivoluzionare gli anuali modelli sulla nascita delle stelle. Il primo tratto curioso di questa slcllina di 0.8 masse solari la sua composizione chimica estremamente povera di metalli. L'abbondanza dei metalli ha un fone impano sulla nascita di una st'ella da una nube di gas C' polveri. poiche favoriscono la dispcrsionr del caJorr. pennerrendo alla gravità di vincere piu facilmenl{' la pressione del gas c iniziare il collasso della nube. La metallici'. di SDSS J 102915+ 172927. 20.000 volte inferiore a quella del Sole. è cosi bassa che
e
la nube iniziale non avrebbe nemmeno poruto condensarsi, La met'allicità della stella ha pennesso anche di stimamc l'l'tà: porrcbbl' t'rarrarsi di una drllc più vecchie stelle conosciute, Infatti gli elcmeOli piu leggeri si fonnarono subilO dopo il big bang. mentre i piu pesanti vennero prodoni all'interno delle stelle e dispersi nello spazio dalle esplosioni supemova. Stelle a bassa metaUicità come SDSS J102915+ 172927 devono essere nate- da un mezzo interstellart" non ancora contaminato da clementi pesanti. drca 13 miliardi di anni fa. Ma le bizzarri l' di qucsta stella non finiscono qui. I rict.rcalOri hanno infatti evidenziato una strana carenza di lirio. caraneristica anomala per una stella cosi anziana. che merita quindi un'indaginl' ancora più approfondita. Nel Franempo e gia iniziata la ricerca di altre' possibili .cugine_ di SDSS J 102915+ 172927. che porranno aiutare gli astronomi a capire meglio le stclle c i loro dubbi esistenziali. Massimi/iono Razzullo
Istantanee degli effetti quantistici FoIograJare g6 effet1J della meccanoca QU3fltISlJCa nel roondo ItliLlllSUO\lkXl.un grande nsùtato elle poIrebbe essere presto reaJiZzatlile in I1lOItIlaOOatoo. grane a un nuoyosndo appaJM sui -P1oceedi1ags of I!le National Acaderny of SCiences-.un team coordlllato da MichaeI Vanner del Genter lo< lluantum SCience and TechnoIogy di V'10M3 ha infatti rnoslrato elle è possibile strunare sequenze do ,mpulsllasef per i1loo1tnare gli oggetti l113Cf1lSCOllic e nprendere ·istantanee. capaci di evidenziare i cambiamenti indotti dagli effetti Quantislicl. Ouesta nuova tecnica permetterà di capire meglio l'imponanza della meccanlC3 quantistica nel
roondo f113Cnl5lXlPico e di sllldIare l'uso di dispositivi meccamci macroscopici nelle teenoIogie QU3f1lIslid1e di domani. una delle sfKle i>ù affasdnan1i della fISica moderna è capire fino a elle punto la mea:anica quanlistica ",nuen23 i f"""""", ltliLlosoopici. se infatti le leggi quan1JStiche gowmano il roondo atomico e sullatomico. per descri'Iere Il ~ dei capi macroscopici è sufficiente la fisica classica. La meccanica quantistica ci insegna infatti che Il valore
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1.(' Scienzi'
di ltn3 grandezza Iislca, per esempio la posizione di ltn3 par1JCeIIa. non è urwocamente delenmnato ma ~ da ltn3 densità di probabilità. Osservando " rnarlera connnua ltn oggetto. si può misuare Il valore medoo di ltn3 grandezza Iisica. ma I dettagli SUla sua _ _ di probabIità vengono cancellati ~ .., tenomeno elle , fisICi
dlIamano decoerenza, cioè la perdita di coerenza fra gli stati quantistici del sistema iniziale, in manie11l anaJoga a quando
otteniamo una fotografia mossa di un'auto in corsa, Possiamo però ottenere immagini più nitide con scatti più brevi. ed è proprio Questo lo stratagemma sfruttato da Vanner e colleghI. Utilizzando rapidissimi impulsl di luce visibile. i ricercalon hanno mostrato elle e possibile illumirwe in sequenza dei nsonatori Ii liCl Di i 1eCt4flICi. CIOè piccoli dispositivi meccanici vibranti. GrazIe a questi .fIash. Iasef è 00Sl possibile oa>ngetare.loslato quantjstJCOdi un oggeno ltliLlosropico. svelando come le bizzarre leggi della meccanlC3 quanlistica "lIuenzano la nostra vita QUOtidIana.
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Scienza news OTIICA
Rifrazione negativa Una tecnica sperimentale fa comportare la luce in modi imprevisti Sfruttando una tecnica innovativa. ricerca1Ori della Scuola di ingegneria e scienze applicate della Harvard University hanno indorto la luce a comportarsi in un modo che sfida le secolari leggi che descrivono il percorso di un raggio di luce che viaggia da un mezzo a un altro (per esempio, aria e vetTO). Fin dai tempi antichi nolO che la luce viaggia a velocira diverse atttaverso superfici con densità diverse. U fenomeno della rifrazione avviene quando la luce passa da un materia1f a un altro. Nel passaggio. l'angolo di incidenza della luce cambia direzione. Le leggi della fisica classica prevedono che gli angoli di rinessione e rifrazione dipendano solo dall'angolo di incidenza della luce e dalle proprietà fIsiche dei due mezzi. Ma i ricercatori hanno impiantalO sul bordo che separa due materiali microamenne ("apaci di inrrappolan: la luce trattenendola. in ogni punto del bordo. per tempi diversi a seconda del pumo. Ogni antenna è un piccolo risonatore che intrappola la luce. traltenenùola per un (.'eno periodo di tempo.
e
Il fenomeno che ne deriva
ela generazione di
fasci di luce che si rinettano e si rifrangono in mankra arbitraria. in un modo non previsto dalle leggi dell'ottica classica. ln pratica. il raggio di
luce può piegarsi prima ancora di iniziare a propagarsi arnave~ la seconda superficie. mmc se il bordo tra i due materiali agisse come un terzo tipo di materiale.
.Quello che abbiamo fano e creare un'imerfaccia che inrrappola la Iute-. di~ Zeno Gaburro. coautore dello srudio. Poiché' la luce segue sempR' il percorso più vdoce. introducendo ri!'ardi variabili essa prende direzioni diverse in punti diversi. In un'interfaccia naturale tra due mezzi. invece. non c'è ritardo e quindj il fenomeno non si verifi-
ca.•Noi inLroduciamo un'interfaccia che rallenta la luce e lo fa in modo diverso in un punti diversi. in modo che l'angolo finale di rifrazione (" diverso da quello previsto dalle leggi delrollica•. La luce cambia infatti direzione già prima di passare nel secondo mezzo.
Lnura Margol'ti";
Gli au'orl della rlcerea in una simulazione dell'immagine che apparirebbe in uno specchio a cui cstata applicala la nuova tecnica.
Idee per imparare. Nicola Armaroli Vincenzo Balzani
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Nicola Ludwig Gianbruno Guerrerio
La scienza
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Scienza news GE"ETICA
ascita della placenta Frammenti «egoisti» di DNA alle origini dell'evoluzione della gravidanza nei mammiferi Se possono stare per nove mesi tranquilli e protetti nell'utero materno. i feti della nostra spede devono ringraziare un gruppo particola~ di frammenti .egoisti. di DNA: i trasposoni. capaci di saJta~ da un punto all'altro del genoma me.nm.- si duplicano. In pratica. una copia del frammento rimane nel punto di panenza. mentre l'altra si trasferisce a caso nel genoma. spesso alterando l'equilibrio dei geni di quella zona. A legare lrasposoni e gravidanza è uno studio pubblicato su .Narurc Gcneticst dal gruppo del biologo evolutivo Gtinter Wagner. della Yale Univcrsity. Gli studiosi hanno confrontato il pro-
filo di rsprcssione dri geni delle cellule endometriali che rivestono la parete uterina di tre mammiferi: l'opossum. che è un marsupiale con una placenta rudimentale e pano~ piccoli che devono completare lo sviluppo in una tasca esterna, l'annadillo e l'essere umano. i quali, avendo invece una placenta completamente efficiente. ospitano lUna lo sviluppo del feto nell'utero.
I ricercatori hanno trovato 15J2 geni espressi nelle cellule endometriali di armadillo e uomo. ma non in Quelle di opossum: tutti geni legati al differenziamcnto a cui vanno incontro le cellule dell'endometrio Quando si instaura una gravidanza. rendrndo possibile "anccchimrnt'O dell'embrione. lo sviluppo dcila placenta e la fina
vascolarizzazione della parete uterina. II dato interessante. però. è che nella regolazione di gran pane di questi geni è coinvolto un trasposone. indicando chc l'evoluzione della placenta è dipesa daU'ime.JVcnto di questi frammenti di DNA. Pcr Wagner c colleghi. ciò avrebbe un significato evolutivo generale: .Di solito si ritiene che l'evoluzione di un carattere dipenda da pic· cole alterazioni dci DNA che si acrurnulano nel tempo_o scrivono. dn questo caso siamo di fronte a un cambiamento fnmo di un even{Q radicale: la massiccia riorganizzazione di una rete di geni mediara dall'attività di un rrasposone-. Vaknrina Murrlli
Le sirtuine allungano la vita?
L'ormone della memoria
Le sil1ui1e, proteine a>inIIoIte neI'espressione genica e nella riparazione del DNA, sono responsalliI dell'aumento (j Iongevilà prodotto dalla restrizione calorica? L'ìpolesl si è affennata grazie a espet Ìi IIelIti in cui 1ieWo. verme GaenorfJatxjtjs eJegans e drosofila. manipolati per produrre più sirtuine, vivevano (j più. Ma David Gems e Unda Partridge, dello L\1iver.lity College di LorxIra, SOSteflgOllO su -Nature- che gli studi su vermi e drosofile erano sbagliati: gli esemplari di controllo non erano geneticamente identici In ogni altro aspetto. La 1<>'0 replica con controlli adeguati non ha rivelato vantaggi. Gli autori degli studi, Leonanl Guarente del Massachusetts 1nstitu1e of Technology e Stephen HeIfand della Brown lkWersity, arrvnettono la S'IlS1a, ma affermano che I benefid dole sirtuine, PLI' ridotti, sono slati confermati repi(3XIo gi espel illenti con c0ntr0lii impeccalliIi, nel 2009 In drosoIìIa eora, sullo stllSSO runero di -Nature-, nel YeITT1e. commentatori i idipeo m,ti. le sirtuine hanno senz'aItro un più complesso del p
L\1 ormone della crescita, iGf·2. è in grado (j espandere, come nel compUter, la memoria a lungo termine del """","". La scoperta, pub/JlIca1a su -Nature-, è li un gruppo (j ricelt:a1llI1 del Mount Sinai Medica! Center (j NevI Yor1<, guidati dalla neuroimmunologa Italiana Cristina Alberini,l gflllPO ha
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In un secondo studio. puIlbIicalD su ,lo stllSSO gruppo (j ricerca ha dìt, _ aID che gli astrocili, a dispetto del loro axnpito (j
SI.WQIIo troIico e metabolico del neuroni, interwogono anche nel coosoIidamenlD deIa memoria a lungo termine tramite illaltalD, un compostn del rneta!loIIsmo del gIialgeno presente nel cervello solo In queste cellule. Davide Pamucci
Scienza news MUROSCIE..aE
So quel che vedi Grazie all'analisi dell'attività cerebrale, un programma visualizza in un filmato ciò che si osserva Per filmare i pensieri, i ricercatori dell'Università dclla California a Berkeley ci hanno messo la lesta. Allo stesso tempo. sperimentatori e volontari hanno elaborato un programma che rrasfonna l'attività cerebrale in un film. Cosi. monitorando l'attività del cervello,
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hanno dimostrato che è possibile visualizzare ciò che una persona sta osservando o immaginando. Come si legge su ,Currenl Biologyll. per prima cosa i ricercalOri hanno registrato con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) l'alLività della loro coneccia visiva mentrt guardavano Irailrr di rù.m. e per affinare l'analisi hanno scomposto la coneccia in unità chiamale voxcl. Gli scienziati hanno poi ideato un programma per associare ogni video al corrispondente schema di attività dei voxcl. A quesia puntO hanno calimentato- il programma con nuovi filmati per onenert" i corrispondenti schemi di attività ~bral('. che sono stati poi confrontati con quelli registrati dal vivo con la fMRI dal ce.rvello degli sperirncmatori mentre osservavano nuovi trailcr. Erisultato che se combaciavano gli schemi anche le immagini corrispondevano: ciò che guardavano i rietrcatori corrispondeva ai filmati inseriti nel programma (nt'lIa Jorol. La prova che la tecnica funziona (' potrebbe filmare i pensieri di chi non può parlare.
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Martina Saporiti
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Gli iscritti ai Maslers sono esonerati dall'obbligo E.C.M. ai senSI della Circo Min. Salute n. 448 del5 marzo 2002 (G.u. n. 110 de/13 maggio 2002) DipartJmento di 8Iochwnlca, BKllogia e Genetica Unrversrta PolneO'lICa delle Marche VIa Brecce BIanche· 60 131 Artcona
I l Ateneo in Italia
lA",,"'"'' .'.' CIMUS'"
Università Politecnica delle Marche
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Scienza news GENETICA
Aborigeni: i primi esploratori della Terra Il DNA estratto da una ciocca di capelli riscrive la storia delle prime migrazioni umane
L'Europa apre alle embrionali
Agli inizi del XX secolo un aborigeno donò una ciocca dei suoi capelli a un etnologo britannico. Dopo che è rimasta chiusa in un museo per quasi novant'anni. un gruppo di ricerca coordinato da Monen Rasmussen. dell'Università di
Copenhagen. l'ha riponara in vita: ne ha estratto il DNA. l'ha analizzato c ha riscrino la storia delle migrazioni umane. Si scopeno infatti che. al contrario di quamo sosteneva la maggior parte dei ricercatori. i primi uomini ad abbandonare l'Africa non furono gli antenati di europei e cine-
e
si. ma antenati degli aborigeni che. circa 70.CX>O anni fa. si avventurarono fuori del cominen-
te africano e raggiunsero l'Australia dopo quasi 20.(X)() anni. Solo molto tempo dopo i progenitori degli eurasiatici seguirono le orme dei primi esploratori dando il via a un secondo viaggio fuori dai confini africani. In altre parole. come spiegato su cScicnC'Cll. i popoli moderni non sono figli di un'unica migrazione, ma di due differenti nussi migralOri. Le prove a favore di questa ipotesi sono affidabili: la ciocca di capelli analizzata appanenl"Va a un aborigeno che non ha antenati di altri grup-
e
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pi umani e nel cui genoma non sono state trovate tracce di DNA europeo, Ciò significa che il proprietario della ciocca discendeva dalle prime popolazioni australiane. vissute quando ancora non c'era 5t3tO mescolamento tra le etnie, Dopo aver estrano il DNA dai capelli. i ricercatori lo hanno confromato con quello di europei e cinlosi. Cosi hanno scopeno che gli eurasiatici hanno molti più geni in comune tra loro che non con gli aborigeni, prova della duplice origine dei due gruppi. Usando un orologio molecolarc. i ricercatori sono risaliti al tempo dci distacco dei due gruppi dal comune amenato: 62.000-75.000 anni fa per gli antenati degli aborigeni, 25,00038.000 anni fa per quelli di europei e cinesi. Ciò significa che gli aborigeni australiani sono una delle popolazioni più vecchie della storia dell'uomo. I dati. Od l'altro. sono coerenti con ritTOvamcnti archeologici che provano la presenza di uomini moderni e dei loro utensili in Australia gi~ 50.000 anni fa. quando gli aborigeni raggiunsero la grande isola trd Oceano Indiano e Oceano Paci fico.
Un'azienda statunitense. Advanced Geli Techoology di Manborough, in Massachusells, ha ricevuto dalie autllfi1à britanniche l'autortzzazlone ad awiare in Europa il primo biaI dmico con cetluJe staJmnali embrioflaji umane. 1primi paz)enti a essere coinvolti saranno 12 malati dì distrofia maculare di Stargardl, una malattia attualmente incurabile che colpisce fra i 1Oe i 20 anni di età causando una progressiva perd·ta della vista. Gli scienziati del Moorfields E1" Hospital e delia Univernity College di Londra inietteranno nene cellule epiteliali pigrnentall della retina staminali embrionali umore ricavate da Advanced Geli Technology. Nelie cavie il trattamento ha mostrato di fermare la malattia. o addiritbXa di fana regredire. Ela stessa ~rnentazione cile l'anoo scorso negli Stati Uniti aveva già ottenuto l'approvazione della Food end Orug Administration. Una volta valutati i nsullati del primo !riai, la Advanced Geli Technology prevede di chiedere
l'autortzzazione per un secondo triaI, su pazienti che soffrono di degenerazione maculare. Fmo a oggi i primi due pazienti stallnttensi ad aver ricevuto lo scorso luglio cellule staminali della Advanced Geli TechnoIogy, uno con la rnIDattia. di Stargardt
euno con degenerazione maculare collegata all'eIà, harm fornito incocaZlorll positive agII scienziati. Stefano Pisani
Marrina Saporiti
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Scienza news Come la miracolina rende dolce l'acido
La passione cinese per gli insetti sociali
Evolutivamente fiduciosi
Una corsia prefermziaJc per il ~urnziamen lo del genoma degli insetti sociali più. importanti: è: qUe5lO il progeno alla base della lista stilata da ricercatori internazionali coordinati dal cinese Beijing GenomiC$ lnstilute (BGO. uno dei
maggiori centri di genomica del mondo. Si trana di quasi 200 api, vespe. tenniti. fonniche e altre specie di insetti che sono state scelte sulla base
Svelato l meccanismo moIecoIare
ha "-"" I meccanismi moIecoIar1 cl questo effetto. La responsabile è una proteina d'liamata mirac:ljina: fino a 000i si era creduto cile agisse sul recettori per Mdolce, cile si troYano sulla lingua e cile normalmente reaglSCOOO solo a SOS1anZe dolci, rendendoIl sensibili anche a SOS1anZe acide. Ayako Koizumi, deI~clT~,ha
"-"" cile le cose oon stanno <x>sI: è la rniracoIW1a stessa ad attaccarsi ai recettorf per l dolce. In Clllldi2ioni neutre, cioè né acide né alcaline, la miracoina sopprime l'alllvazione dei recettori
del loro ruolo «ologico: sono infatti indispensabili perché impollinano. predano parassiti. ncl caso del veltno delle ves~ forniscono mol~o le all'industria farmaceutica. Ma sono anche interessanti perché hanno evoluto sistemi sociali molto complessi. Per esempio i sistemi gCl"3rchici che si osservano in un tennitaio o le caste di alcune specie di vespe, Sono stati presi in considerazione anche aspetti come i comportamenti sessuali. le fanne di simbiosi con altre specie oppure il ruolo nella filogenesi di comportamenti sociali, Per circa SO delle specie obiettivo dei cinesi sono già in corso progetti di sequenziamento in altri centri di ricerca dci mondo, mentre altre 125 sono in lista d'attesa. Il BGt che sta già lavorando al sequenziamento di diversi insetti. si impegna a menere a disposizione le proprie strutture tecnologiche per sequenziare i genomi di queste specie in collaborazione con le altre istituzioni che vorranno panccipare al progeno.(A1De)
REAKT: progetto europeo per ridurre il rischio sismico Si chiama AfAKT Mprimo pmgettD etJrDPOO cile mira
a coniugare le rnettxXb;j1e cl riduzione in tempo reale
8aI1Y.-.no
prima """" e modelli cl preyIsIone Pli""""adei_._dapoco,AfAKT _ 36 mesi e lDrMlIgenl23 parow scIeo1i1ici et.fOplli _ _ da 15 paesi. A ~ MpmgettD è il centro cl competenza MaIisi e i 1101 m aggio rischio _ 5caJ1lMflA); per l'Itala sooo rappresentati anche l~ _ _ lo cl Napoli
e i [J;partimen1o deIa protezione ciYiIe.
e questo spiega perché
.t:eal1y waming è .., sistema cl anerta sismica
normalmente IlnJtti stessi
prwx;e lanciata appena sooo registJate le prime onde di.., len'emoIo, cile hanro ..,'~ molto pia:ola e oon producono dami., spiega Paolo Gasparini, coadinalore cl AfAKT epresidenle cl ANflA. La Con1n1ssIone Eu-opea oonsIdera AfAKT t>'1O dei più ambiziosi progetti cl ricerca sulla riduzione dei rischi naturaJi, tirlanziar'mIo ron circa 7 milioni ci euro netl'ambi1o del sellimo Programma Quadro. (S1l'I)
hanro.., sapae <x>sI1nsipido. se però l'aniJiente è _ , la miaalIi1a oSOYrllCC3I1ca.
le proleme de1 recettori al1ivandole per rispondere In modo vigoroso ai più pIccoio segnale di sapae dolce. (NlSg)
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L(' St.. il'IIZI'
Se chiediamo agli automobilisti di valutare le proprie capacità. la maggior parte risponderà di ritenersi al di sopra ddla media, Allo stesso modo, la maggior pane delle' ~ne' sopravvaluta le' proprie' capacità cognitive e rninimizza i rischi a cui si espone. Si tratta di una distorsione psicologica che colpisce molte persone. non solo chi soffre di disturbi narcisistici o megalomania, Solo i depressi sembrano obiettivi nel giudirarsi. Come può questa esrrema fiducia in sé stessi sopravvivere al processo di selezione naturale? James Fowler, dell'Università di Edimburgo. ha risposto a questa domanda con un modello basato sulla teoria dei giochj e pubblicato su «Nature•. n modello afferma che, contrariamente a quanto ci si può aspettare. un eccesso di fiducia porta a prendere le d<.'Cisioni più giusre rispetto a una valutazione oggettiva delle proprie capacità. poiché i vantaggi che si acquisiscono sono rali da controbilanciare i rischi dovuti a comportamenti sp~iudicati. l'eccessiva sicurezza di sé rappresenta quindi un vantaggio evolutivo. (EnPr)
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no\·cmbre 2011
Scienza news
Il programma che ha sconfitto Turing, forse... Alan Turing di~a cht la prova che un comput'er ha raggiunto la nostra intelligenza si avrà quando una persona non riuscirà più a capire se sta comunicando con una macchina o con un essere umano. Sembra che il programma Cltverbol, ideato dall'informatico Rollo Carpentcr. sia già arrivato a tanto. Durante Techniche, festival di informatica tenutosi di recente a Guwahati, nell'Assam, Stato dell'India orientale. 1334 volontari hanno dialogato al computer per quattro minuti. con un cqualcuno- che nella metà dei casi era un essere umano e nelraltra metà Oeverbolo indicando poi alla fine ~ secondo 10ro. avevano parlato con un uomo o con una macchina. Ebbene. il 59 per cento di chi aveva comunica-
to con Oeverbot si r convinto che fosse un essere umano. una ~ruaJe vicina al 63 ptt ~nto registrato fra quelli che avevano in efTeni dialogato con una persona. Carpenter specifica che il suo software non {particolarmente intelligente. ma solo abile a imitare una conversazione casuale. Però, dopo aver fano la prova di persona on fine con Clevcrbot, hnp://www.deverbot.com/. e lena le sue risposte spesso surreali. si resta sorpresi che tame persone lo abbiano scambiato per una persona reale:. Forse chi rispondeva in parallelo a Oeverbot durante: il festival indiano era persino me:no convincente di lui... Provare per credere. (AISa)
I rischi del minimo solare
Anche per tIOOpIine che lMlC3Rl immagii poIYerose, oome la nomerdaIt.n degli orgarismi,! tempI.....-.o.
IlXldice inIemazionaIe di nool6i daltxa per alghe, fur9hi e piante, che disciplina
Raggi cosmici galattici e particelle energetip~iorare i futuri viaggi di astronavi e aerei: nei prossimi dl"CCnni la maggiore intensitil delle radiazioni potrebbe addirittura impedire una missione umana su Mane fino al 20SO. n gruppo di scienziati dell'UnivelSità di Reading ha Studiato la corre.lazione fra attività del Sole e variazioni di raggi cosmici e particeUe e.nergetiche nelrarro di centinaia di anni nel passato. È infani il Sole ad avere il maggior impano sulle condizioni del .dima. deUo spazio. NeUo studio, pubblicato su .Geophysical Rese:arc.h Leners», si legge che in tempi di scarsa attività solare la Terra era investita da molti raggi cosmici, mentre erano poche le particelle solari a colpire il nosuo pianeta. ma erano dotate di maggiore energia. Anualmentt.' l'attività solare sta gradualmente: diminuendo verso un minimo, il cbe esporrebbe gli astronauti diretti verso Marte Oa NASA pensa al decennio 2030) a una dose di radiazioni almeno doppia rispeno a quella anuale. (Stf'1l cht solari pot:rt:bbero
Stesso evento per Russia in fiamme e Pakistan allagato Nel kJgIio 201 o.... sia:ilà estnlma ha _
Tassonomia non solo più lidina
.., terzo dei raa:oIti russi, giorni dopo _ devastanti hamo allagato.., terzo del PakIstan, Come saiIlo su.Hydrometeorolog da WIIiam Lau, della NASA. questi we_ soro coIegati. Lo spostunenID """'" i poli della calda aria tropk:aIe è trasfamato dalla roIa2ione terrestre in onde, dette di Rosby, che si spostano da 0YeSt """'" est, aa:ornpag1ate da anle di alta e bassa pressione. Nell'estate del 2010 "onda di Rosby che oormalmente transita sull'Eurasia in quattro giorni si è bloccata contro.., .11lUfOo di aria calda che risaliva dall'Atabia YOfSO l'Artico,'" cosicIdetIo·bIocco a omega., Parallelamente, a est, un flusso di aria fredda scendeva dalla Siberia """'" l'india Il primo ha sea:ato campi e talga, innescando violenti Incendi in RussIa, il secondo ha bloccato ecoodensato sui nord del PakIstan l'umidità oceanica portata dal monsone, scatenando piogge YioIente. Non si sa se questi·blocdi·, che sembrano _ più frequenti, siano legati al cambiamento cilmalico O00 altri fattori, oome l'aumento della fuliggine, che _ l a lamazione di nuvole.lAISal
a:me va desa1t:tD trll"l.J:M) lam7. è rMsto 0jJ1I sei imi in occasione dei allll1ess1 botanici intema2ionaIi. ~lJtml, _ in Auslralia a MeIba.rne, ha introdolID we imYaziori non da poco, che Vllfl'l) decisa Id 4e re segoo deIo S\itlCdliai i lei 1kI. LA prima lI>Iità ricmosce che
l1CIl c'è sm:> ti! carta: saramo
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oome deoatzIoni
ufliciaIlWld1e le P' ........... oo .... 1Ud1é il POf (O'" tuIt.Iità, con
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imita _tella.Slr.mO valide giO dal gemaio 2012, e (JJildi per garan1ìe che tutli
ne vengano a lXIlQSC8I"Il3 sonoslate ~ su .... (Jindicina di _ dei seI1ool. Altre modiflche milofj _ a
MeIxune i ispetta a.1O inYec:e ! const.eti tempi di preawiso, entrando in Yigore a partire dal
2013. (!liSal
1.A' Sci('1l7.e
37
cmA de sofferenza umana. Eppure anche una periferia degradata e povera offre benefici che non si possono trovare in un villaggio o in un fanarla. Spostarsi dalla campagna. per ~mpio. pona a un drastico cambiamento nella vita di molte donne.
Come ha soualincato Kavita N. Ramdas. del Glo-
227 • runero COI1'4 di _ cile lB1no _idood le ba....,...oo • partire dai 2000, secondo !
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bai Fund for Women. nel libro U,w cura per la Terra di Stewan Brand (Codice edizioni, 2010): .In un villaggio. lUno quello che può fare una donna è obbedire al marito e ai parenti. macin~ il miglio e cantare. Se si sposta in città invece può trovare un lavoro. cominciare un'attività e da~ un'istruzione ai propri figli•. In efferti la città ha iniziato ad apparire come un'opportunità per risolvere: i problemi più che come una fonte di problemi Gli investimenti per migliorare le condizioni igieniche e per distribuire l'acqua hanno tnlSformato molte città nei paesi sviluppati da ricenacoli di malanie e infezioni in roccaforti della salute. La popolazione urbana è a minor rischio di mone per un incidente stradale e per suicidio con arma da fuoco (seb~ne sia più SU'e5sala). Dal punto di vista della metropoli. il cambiamento climatico se.mbra più risolvibile: i residenti in città usano meno le auto private e vivono in abitazioni più compane rispetto a chi vive fuori e quindi tendenzialmenre hanno un minore impano sull'ambiente in termini di emissioni di gas serra. La sfida ora è estendere l'efficienza tipica dci centro urbano a una conurbazione più vasta. comprendendo il centro città. le periferie e le città satelliti. Sebbene la soluzione del problema climatico vada oltre le nostre capacità. il modo in cui si costtuiscono le città e il livello di efficienza che si raggiunge nella vita urbana i si sta delineando come il fattore più imponante del- l. nostra risposta. Tunavia l'effeno più impanante potrebbe esse- :I re quello suUa mente: gli esseri umani sono anima-I" li sociali. e traggono stimoli dai propri simili con i quali entrano in contatto. Platone e Socrate visse- .; ro entrambi nell'Atene del V secolo a.C.. una città- 'i stato. Galileo e Michelangelo vissero nella Firenze del Rinascimento. Steve Jobs e Steve Wozniak so- ~ no cresciuti in un'area conurbata degli Stati Uniti ~ occidentali che comprendeva la Silicon Valley. Probabilmente le giovani e agili menti al lavoro sulla 15 prossima grande idea ora sono su Twiner: vivono. come sonolinea William Gibson nel suo articolo a pagina 100, in una sona di meta-città digitale. Ma e probabile che vivranno anche in una metropoli reale. La tecnologia sta "plasmando la vita in città rendendola intellenualmcntc più produttiva. ma non ii riuscirà a sostituire tanlo facilmente lo scambio di- .§ retto di idee che deriva dalla vicinanza con i propri simili. la pietra angolare su cui è costruita la vi- ila urbana. A Questo numero di d.t Scienze. cdebra la città come soluzione dei problemi della nostra epoca. Ab- 15 biamo di pmenrarlo nell'autentico spirito urbano: largo alle idee migliori. •
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40 Le Scienze
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1l00TO Nossoo paese è mal
r1uscito • sostenere la crescita economk:a
oenza urbanlzzazlone
Aree urbane con popolazione dl un miliooe di abitanti o piu nel211J9
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1-5 milioni
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5-10 milioni 10 milioni o più
Le 10 più grandi aree urbane
1975 2IIJ9 2050 (prol!monel
. Coi_.w 1'... 111"'",,*_ di _ I Coi_.w 1''''lIIe'alleAi!.''. di LuoAngeles-lung 8eadl-SanIa Alla t Coi_.w l'... di Osaka-l
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La città che ci aspetta Verso Il picco. 5econdo la revisione del 2009 del World Utt>anizatxJn l'ms/>lddelkl Nazioni la percentuakl di _ che vivono in aree urbane continuerà ad aumentare nei prossimi decenni (dlscI1/lJianchie b/ÙJ. L'ONU prevede un avvicendamento nella classifca delle dieci città più popolose nel 2050 (sterene b/ÙJ. _ Tokyo prometta di mantenere il primato.
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ILDATD Pechino è la città più egualitaria nel garantire l'accesso alle abitazioni e ai servizi di base
IL DATO Ad Amman, in Giordania,
un residente
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ILDATD Tre citlà
sudatricane hanno la più elevata dlsparttà di reddito Interno al mondo
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Le Scienze
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cmA Dal eolilico alla rivoluzione digitale, come è cambiato con le città e nelle città il nostro modo di vivere
Ci
(h Alessandm Rosina
e città sono da sempre al centro dci cambiamenfo. le maggiori discontinuità e rivoluzioni nella storia dclruomo
hanno di Fano sempre avuto le cinà co-
Nella s10ria della C!vilta umana SI
possooo Identificare Quattro momenti ctllave In OJJ le CIttà hanno un ruolo di protagOniste' il NeoIlUCXl.1a l'lYOIuzJooe dei ComunI. la nvoIuzione Industriale e la nvoluzione digitale In passato, ciascuno di Questi passaggi nvoIuziooan ha modìfìcato IO modO radK:aIe sia le ctt:ta SIa il nostro mooo (j VlYE!fe. LD stesso potrebbe verifìcafSl <XW1l'anuale ~dognale.che
mira a far diventare -Intelligenti-le cmà In un mondo Wl CUI la PQIlOiaZione urt>ana e dlYenta1a la
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42
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me protagoniste. Possiamo vederlo attraverso qualtro momenti chiave delle trasformazioni che hanno cambiato il nostro modo di vivere: il Neolitico. la rivoluzione romunal..cirradina che pone le premessr del Rinascimento. la rivoluzione industriaJe. per finire con la rivoluzione digitale in corso. Per runa la storia dcII 'uomo. fino alla fine del primo decennio di queslO nuovo secolo. gli abitanti delle aree rurali sono stati la pane nettamente prevalente della popolazione mondiale. Ancora nel 1950. quando le uniche meoopoli del mondo sopra i IO milioni di abitanti crano New York e Tokyo. viveva neUe cinà meno di un terzo degli abitanti del pianeta. Il 50 per cento è SlatO superato solo nel 2009. e le previsioni ci dkono che a metà XXI secolo la popolazione urbana potrà arrivare a essere il doppio nspella a queUa rurale. Nonostante il fone impulso recente. il processo che ha ponato le cinà a imporsi (" a ospitarr ora la parte quantirarivamenre pTTValenre della vita umana ha però radici lontane. Già alla fine dci Ple:isu)ce-ne i nosLri antenati si trovavano diffusi praticamenle in ogni pane del globo terrestre. adattandosi alle situazioni ambientali piu diverse. Ma solo con la rivoluzione del Neolitico inizia la vera storia della civiltà. Forse anche sollecitato da un cambiamento climatico che rrstringe in moltl' all."{' la possibilità di sostenersi tramite caccia c raccolta. l'uomo inizia a coltivar\' la terra e ad allevare animali. Divema progressivamente stanziale. costruisce abitazioni in villaggi sempre piu ampi e cinti da mura sempre piu aJte e solide. Aumenta quindi. la popolazione. e nascono i primi agglomerati urbani. Dai circa cinque milioni di abitami sparsi sul pianeta. si 531(" fino a olm i 250 milioni all'epoca ddla Roma imperiale. Questo vivere: in modo stanziale in comunità dense. vantaggioso sotto molti aspetti. peggiora però le condizioni di sopravvivenza. Rispetto ai cacciatori. ~ la dieta degli agricoltori diventa infarti più pover.l e imeno vana. basata sopratruno sui cereali. Inoltre. la -i
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cmA maggiore densità di popolazione e il continuo con-
lana con gli animali aumentano i rischi dj insorgen-
__ è prntessae
za e diffusione di malattie infettive. Ma è soprattutto in questa nuova fase che nasco-
no e si consolidano profonde disuguaglianze territoriali e sociali. Prima del Neolitico ciascun essere umano viveva di caccia e raccolta, procurandosi
giorno per giorno il cibo necessario per sopravvivere. Qualsiasi attività veniva compiuta usando sola-
mente la forza delle gambe e delle braccia del singo-
di demogfafia
lo. Non ci sono differenze sociali e territOriali: tutti
aJl'lJ1MlIsiti Cattolica di Milano. Ha publlOCalD articoli e libri sulla
gli uomini si trovano ovunque nelle stesse precarie condizioni di sussistenza. È solo dopo la rivoluzione del Neolitico che il
coMiZictle dE; gioYani, sui rapporti tra generaooni. sulle relazioni tra
mondo progressivamente si popola di re e regine. san'rdoti e soldati. sudditi e schiavi. Nascono i primi
uasformaziol;
defrografict'o esvil~
nuclei di città. con istituzioni sociali. regole di convivenza. caste, ma anche stimolo al confronto, alle relazioni commerciali. alla conoscenza e all'innovazione continua. Nella polis l'uomo diventa un animale cpolitico.: ciascuno con un suo ruolo e una sua funzione all'interno di una comunità sempre più complessa e stratificata. E proprio grazie alla specializzazione e all'organizzazione gerarchica del lavoro diventano possibili cose che prima erano considerate umanamente irrealizzabili. Piramidi. cattedrali e castelli possono essere costruiti grazie alla possibilità dell'animale politico di andare oltre la semplice energia prodotta dai propri muscoli e di usare anche la forza di altri uomini sottoposti e di altri animali addomesticati. Le città diventano il laboratorio per la costruzione di un nuovo mondo, più simile alle ambizioni dell'uomo che ai vincoli di natura.
Rivoluzione comunal-cittadina
3 SU4 la quola di popolazione
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agricole alla fine del 5eialnto. Forau~lIIIr"
d'6np. M LM a.:d, l.à7a. 8IrI, l!l!1B.
Un altro momento chiave dell'imporsi delle città e del loro impulso sullo sviluppo economico e sociale è quello che si produce in Italia poco meno di 1000 anni fa. Lo storico economico Carlo Maria Cipolla parla. non a caso. di rivoluzione comunal-cittadina. È la rivoluzione che traghetta l'Europa fuori dal sottosviluppo per riponarla al centro dei commerci, della cultura, dell'ane e dell'innovazione tecnica, ponendo anche le premesse sia del Rinascimento sia della rivoluzione scientifica. Attorno all'anno 1000 l'Europa era un'area sottosviluppata. decisamente arretrata rispetto al mondo arabo e bizantino. La produttività della terra era scarsa e le difficoltà di trasformazione e commercializzazione dei prodotti rendevano l'agricoltura strutturalmente debole. Tuttavia. tra XI e XJlI secolo la situazione muta radicalmente. L'Europa esce dall'atteggiamento di sfiducia verso il mondo esterno e il mercato che caratterizzava l'economia cunense alto medioevale. L'Italia centro-settentrionale si pone al centro di questo processo e le sue città divengono il motore di un nuovo p~ di sviluppo. La struttura sociale si arricola superando la tradizionale dicotomia che contrapponeva i nobili proprietari fondiari alla plebe. Si affennano nuovi ceti soprattutto
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su impulso della crescita dei settori più dinamici. come quello mercantile e manifatturiero. Nel mondo cunense medievale a lavorare erano i servi, o comunque gli appanenenti ai ceti inferiori. Con la rivoluzione comunal-cinadina si affenna una nuova scala di valori all'interno della quale lavoro e profitto assurgono a posizioni di assoluto rilievo. Tra i grossi mercanti e le classi più basse si apre anche sempre più spazio per ceti intennedi composti da un'ampia presenza di artigiani e di professionisti di vario tipo. In questa fase il tasso di urbanizzazione. considerando come soglia i 5(X)() abitanti, sale oltre al lO per cenro. contro valori inferiori al 5 per cento delle epoche precedenti. In alcune aree dell'Italia si arriva al 20 per cento. ma solo con la rivoluzione industriale l'urbanizzazione potrà fare un nuovo salto di qualità.
Dal Settecento all'Unità d'Italia Prima ancora della macchina a vapore, un elemento di discontinuità (" accelerazione dci passaggio tra il mondo di allora e quello che verrà dopo è costituito dalla scomparsa delle catastrofiche epidemie. Spari. con il venir meno della peste. il maggiore elemento regolatore del rappon.o tra popolazione e risorse del passato. Le città e gli Stati italiani non furono fin da suhito in grado di cogliere questa nuova sfida. ed entrarono in una fase di ripiegamcnto. Il Senecento è per nostra la penisola un secolo complessivameme di stasi o declino dei grandi centri. A porsi invece come paese guida di questa nuova stagione fu. come è noto. !'Inghilterra. Da qui pani l'emancipazione dal secondo grande vincolo dell'antico regime. Dopo l'affrancamento dalla peste inizia anche. attraverso le premesse della rivoluzione industriale, la fine della dipendenza dalla disponibilità della terra. n regime demografico ed economico nato dalla rivoluzione dci Neolitico si avvia, dunque. verso la conclusione. La quota di popolazione impegnata in attività agricole a fine Seicento era attorno a tre su quattro, Risulta già scesa a circa uno su quattro nell'lnghiltelT3 di metà Ottocento. Il prodono interno lordo pro capitt> sale del 20 per cento tra il 1785 e il 1820 e aumenta dell'85 per cento dal 1820 al 1870. Nel corso del Settecento si stima un incremento pari a circa il 75 per centO della popolazione inglese. Supera il 50 per cento anche la crescita dell'Europa occidentale, mentre il valore relativo al Nord Italia non raggiunge il 30 per cento. I numeri sull'evoluzione demografica ci consentono allora di dire che mentre nel Nord Italia la popolazione. non sorretta da un'economia in crescita, aumentò assai meno rispetto alle potenzialità apene dalla conclusione del ciclo della peste. In Inghilterra, invece. la popolazione aumentò sensibilmente. più di quanto attribuibile alla sola scomparsa delle grandi epidemie. Londra cresce a dismisura. diventando la prima città della nuova era a superare il milione di abitanti. Nel 1800 l'urbanizzazione in Inghilterra risulta
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Le St:it'IIZl'
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cmA già superiore a quella italiana. La crescita suce~i va è poi impressionante: a metà dci XIX secolo l'Inghilterra ha valori cht" vanno oltre il 40 per cento. mentre l'Italia r poco sopra il 20 per cento. Nel corso del Settecento nel nOStro paese l'espansione deUe cina risulta meno intensa rispeno al resto d'Europa.
ma va considerato che si paniva da livelli più elevali. Nella prima parte deJrOnocento !'incremento della popolazione u.rbana apparr invece mediamente in
linea con quanto accade nel resto del continente. In questa fase a distinguersi è sopranuno Torino. che-
1961 anno in cui in tfajia il censimento ha registrato il sorpasso del numero di addetti nell'industria su quelli in agr1coltura, dato che riflette il processo di
urbanizzazione che ha la massima intensità negli anni cinquanta,
moltiplica per olrre tT'e volte la sua popolazionr dal 1800 al 1861, passando da meno di 50.000 a olrre 180.<XXl abitanti. L'unificazione dell'Italia segna un punto di acce1c.razione nel processo di crescita delle cinà. Al momento deJrUnità i 13 centri urbani più impananti della penisola non arrivavano. rurti insieme. ai 2 milioni di abitanti, con un'incidenza sul totale pari a poco più del 7 per cento. Nel 191 l qucsta incidenza egià salita olrre il IO per cento. Favorite sono le aree di maggior sviluppo industriale. i centri posti sui no-
di del nuovo sistema ferroviario e delle potenziate vie di comunicazione'. ma anche le citta che diventano capoluogo con i vantaggi C' i privilegi connessi. Napoli. che per vari secoli era stata la cinà più popolata dclla penisola, nella prima pane.' del Nove<:enlO è superata sia da Milano sia da Roma. Le tre cinà più popolate rispettivamente del Nord, Cenrro e Sud Italia arrivano a oltre 500.000 abitanti prim:l della GrandC' Guerra, AI primo censimento dr! se('ondo dopoguerra le troviamo già tune C' tre sopra il milione di abitanti.
GI.i italiani
\'IlIUtO
in ciltà
li lungo processo di urbanizzazione del nOStro paese tocca la sua massima intensità proprio negli anni cinquanta del XX secolo. periodo in cui il tasso di crescita dei maggiori comuni urbani risulta più del triplo rispetto al resto della nazione. È questa la fase di maggiore acceJerazione del fenomeno ddJ'.bbandono dcii. lerra, dcii. corsa verso le cina j;
industriali, oltre che delle emigrazioni verso l'estero. Con il censimento del 1961 si registra il sorpasso degli addetti nelrindusuia rispetto 3 quelli nell'3gricoltura. Nt"1 corso degli anni cinquanta e sessanta la crescita della popolazione italiana e di fatto quasi runa assorbita dalle otta. La popolazione residcnte nei Comuni con ohre 250.000 abitanti sale a olrre il 20 per cento nel 1971. mentre quella nei centri con meno di 20.000 abitanti scende per la prinla volta sono il 50 per cento. Risulta così compiuto il passaggio da una società tradizionaJmcntC' agricola a un'economia altamcnH.' indusrrializzara. dominata dai modelli e modi di vita umana. Negli anni senanta il ciclo si chiude: con l'esaurirsi dei fattori che hanno sostenuto oltre un secolo di urbanizzazione. l'industrializzazione non assorbe più comI:' nei de<:enni p~edenti e smet'tr di cssere uno dei motori dcll'anrazionC' nelle grandi cina.
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Le Scienze 4-7
cmA D'altro canto la crescita tumuhuosa dei grandi agglomerati urbani è avvenuta spesso a scapito delle
condizioni di sicurezza e di vivibilità. I costi stessi delle abitazioni lievitano con la riduzione degli spazi edificabili. L'ultima fase di rinnovato impulso alla crescita delle città è quella che stiamo vivendo. Una crescita quantitativa travolgente. se si pensa sopranulto ai paesi in via di sviluppo. Ma globalizzazione, tra-
sformazioni demografiche e innovazione tecnologica stanno soprattutto trasformando qualitativamente la funzione delle città nei paesi della modernità
avanzata.
Le sfide dell'era digitale
30 cirt:a le rnegaIoIJoIi coo oltre 1Omilioni di abitanti previste peril2030,conC8l1bate sopmtutlo in Asia, Africa
• AmeIica LatIna. Fa*,- Ht:n1Ut:w11la11iJ1 ~
T1Je 2IXI9 RIMJJl:n, NmrIIlhte, 2010
Come abbiamo delto. siamo da poco enlrati neU'epoca in cui gli abitanti urbani sono diventati la maggioranza. Inoltre. secondo le previsioni delle Nazioni Unite la crescita complessiva della popolazione mondiale nei prossimi decenni. che salirà dagli anuali 7 miliardi a più di 9 nel 2050, sarà tutta da attribuire alle cina. Un'espansione delle aree urbane che interesserà prevalentemente Asia e Africa. Nel 1975 le megacity. con una popolazione superiore ai IO milioni di abilanti. erano solo New York. Tokyo e Città del Messico. Oggi sono più di 20. ed entro il 2030 si prevede saliranno quasi a 30 e saranno sempre più concentrate in Asia. Africa e America Latina. Un'urbanizzazione accelerata. quella dei paesi più poveri. che presenta luci e ombre. Da un lato il contesto urbano of'fre maggiori opportunità di lavoro e di accesso a servizi essenziali, attraendo quindi popolazione dalle zone rurali. D'altro lato. larga pane della popolazione si ritrova sospinta ai margini, a vivere in condizioni spesso precarie e insalubri. Sono circa un miliardo, secondo alcune stime,le persone che vivono in bidollville. slum efal'c-
las (si veda l'articolo a p. 68).
l" l" La popolazione italiana. Bakti S. eCagiano De Azevedo R.. u Mulino. Bologna, 2005.
rur1lanizzazione del mondo. Véron J.. ' M~ino. Bologna.
1998. La popolazione italiana dal Medioevo a oggi. Del Panta L., Uv; Bacci M., Pinto G.e Sonnino E.• Laterza, Bari. 1996.
Ma oltre alla sfida quantitativa, pankolarmente delicata per i paesi più poveri, le cinà affrontano sempre di più anche quella qualitativa, che vede in prima fila soprattutto i paesi più avanzati e quelli emergenti. L'ambizione è far diventare le città più _intelligentit. nel senso di interconncsse. attrattive. sosl'enibili. confonevoli e inclusive, Ridisegnate per essere strutturalmente orientate al miglioramento del benessere e della qualita della vita dei propri abitanti. Alla base dello sviluppo delle smart ciry ci sono sopranuno la crescente sensibilità ambientale, da un alto, e le potenzialità offene dalle nuove tecnologie, dall'altro (si veda l'articolo a p, 50). Un aspeno centrale riguarda qualita ed efficienza, a panire dai servizi pubblici, dal traspono e dall'uso ottimizzato delle risorse energetiche. Alcuni esempi positivi in questa direzione esistono gia anche nel nostro paese, Nel suo Rappono Cittalia 2010 - Cittadini sosu'nibili, l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANO) rileva «un cambiamento. infim, nei comportamenti individuali dei singoli cinadini. Si manifl"Sfa una sempre più cvi-
'1-8
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dente Mcoscienza ambientale" lontana da mode passeggere, [...] Il ruolo dei cittadini attivi e coscienziosi è il primo passo, a costo zero, verso città più sostenibili e in maggior misura vivibili. L'ambiente come valore diventa l'imperativo del cambiamento. un'esigenza strutturale imprescindibile per il miglioramento della qualita della vitat, Oltre a promuovere e incentivare comportamenti virtuosi verso l'ambiente e la convivenza civile. le cinà intelligenti cercano anche di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie utili per: potenziare la mobilità pubblica e le informazioni per un suo miglior impiego: creare alternative convenienti come le auto elettriche; monitorare on Hne l'uso dell'energia nelle abitazioni con possibilità di veicolare infonnazioni personalizzate per risparmi e un uso più efficiente; consentire di svolgere da casa o da video-sportelli diffusi e accessibili le pratiche amministrative; aumentare la panecipazione e la responsabilizzazione arriva dci cirradini nclle decisioni pubbliche. L'innovazione tecnologica diventerà sempre più importante anche come risposta ai nuovi bisogni legati al crescente invecchiamento della popolazione, Nelle citta del XXI secolo non cresce solo il numero di abitanti, si vive anche sempre più a lungo. e l'ambizione è vivere meglio anche in eta avanzata. Se fino al recente passato l'anziano doveva adattarsi alle condizioni esistenri o rischiava di essere marginalizzato. la sua presenza nella societa è destinata a diventare sempre più rilevante nei prossimi decenni. Una sfida panicolarmente imponante per il nostro paese, che è una delle punte più avanzate al mondo del processo di invecchiamento demografico, Le cinà vanno quindi anche ripensate in questo senso. favorendo la condizione attiva e una presenza di qualita della crescente componente matura dei suoi abitanti. Questo vale anche per la parte più problematica, quella dei grandi anziani spesso in condizione di non piena autonomia. Nelle smart city ci saranno sempre più smart home. Un'abitazione intelligente migliora le condizioni di vita di rutti. ma ancor più di chi ha bisogno di assistenza nelle sue operazioni quotidiane, Una casa intelligente è un ambiente monitorato, sicuro, che si adatta alle esigenze di chi la vive e ne facilita le attività, Nelle versioni più avanzate il digitale è incorporato negli oggetti di uso quotidiano e consente a essi sia di tdialogaret con chi li usa sia di essere in relazione dinamica con gli altri oggetti, Si tratta di un settore in ampia espansione. sul quale le imprese 1Iigll rcch stanno investendo molto anche in tcnnini di ricerca. con ricadute potenzialmente positive per tutta la popolazione, L'intelligenza è il salto evolutivo che fino a oggi è mancato ai nostri agglomerati urbani, ma che sembra in corso e destinato al successo. Alla base c'è il riconoscimento che persone e ambiente siano le risorse principali da valorizzare per qualsiasi crescita di qualità. _
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no,·clllbn· 2011
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La rete sociale Il modo migliore per sfruttare il potenziale creativo e innovativo di una città è collegare i cittadini in rete lasciandoli liberi di agire
di Cado Ratti e Anthony TUlcmsend
l 25 gennaio le strade del Cairo sono state lo sfondo dt:lla rivolta conrro il ~me dell'allora p~idt.nte Hosni Mubarak. Nelle successive 12 ore il governo ha bloccato Internet e ~lIulari in tuno il paese. nel temativo di pom fine alla ribellione, ma inutilmente: convrrsazioni via Facebook.. attacchi via
Twiner e piani d'azione via chat avevano già unito milioni di abitanti dci Cairo. che cosi hanno prose-
guito l'insunttione. Il governo t ritornato sui propri passi. ripristinando le comunicazioni per mantenere r~nomia del pa~
a un livello di sussistenza. ma
le masse hanno continuato a manifest.are fino alle
dimissioni di Mubarak.. 14 giorni dopo.
goyemo si può aumemarela aeativrtà li lJ\ii dtti, la sua effi:ienza e i
Solo qualche settimana prima. durante la _rivoluzione del gelsomino., in Tunisia. il blogger dissidente e organizzatore della protesta 5lim Amamou aveva usato l'applicazione cdJulare Foursquare per allenare gli amici del suo aIT6to avvenuto il 6 gennaio. Proprio grazie alla descrizione vinuale del carcere: in cui era tenuto prigioniero postata su Fowsquart':, Amamou rivelò la sua localizzazione a una rt'te globale di sostenitori. ottenendo immediatamente visibilità internazionale. La notizia scatenò ulteriori rivolte. c il presidente Zine el Abidine Ben Ali. da lungo tempo in carica. fu cosU'ttlO alle dimissioni. Nei tanti luoghi in cui le rivolte della _primavera araba. hanno preso forma. i cittadini hanno usalO nuove applicazioni Internet (' telefoni cellulari per iniziare una battaglia in difesa dell'anima delle loTO città. muovendo le risorse avanti e indi etTO dal cyberspazio aJ -cityspazio•. Confrontate queste t13sformazioni con alcuni progetti di grande sviluppo urbano che si contendono la COTOna di modello di _città intelligente- del futuro. Al primo posto c'è Ma-
'"'" senIlZ1
sdar. negli Emirati Arabi Uniti. prog<'ltata per 50.000
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Avremo città.
Wltelligenti quandogi _ eI loro dospositM elettronici saranno
impiegati come sensori in tempo reale della VIta quotidìana.
Creando una rete con tutti I sensori presenti e collegandoli
a banche dati del
residenti nel descno fuori Abu Ohabi. in cui ogni edi-
ficio, lampione e dispositivo elettronico personale è stato pTl"programmato e pm:aricato con un equipaggiamento ad alta tecnologia. sopranuno per massimizzare il rendimemo energetico. A Masdar. come a
New Songdo City in Corea del Sud e a Planlt Valley in Ponogallo. imprenditori immobiliari. aziende di infonnntion trchnology e governj stanno costruendo centri urbani pattendo da zero. dotandoli di infrasuu~ e servizi avanzati. I progettisti affmnano che le loro grandi~ id~ defe:nnine:ranno il modo in cui le città saranno costruite in fururo. Ma. come modelli. questi progeni _daJl'alto. impallidiscono a confronto con la forma di intelligenza che sta emergendo da milioni di cittadini connessi in rete di recente. Le città dawero intelligenti - é reali - non sono un esert.'ito che procede a passo di marcia secondo gli ordini dd comandante: sono più come un mutevole S(Qrmo di uccelli o un banco di pesci. in cui gli individui rispondono a sonili suggerimenti sociali e di componamento che arrivano dai propri vicini Sebbene la fol1a del Cairo e di Tunisi sia sembrata priva di disciplina. le sue azioni sono state il risultato di un coordinamento digitale deJranività umana a una scala senza precedenti. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza Tahrir al Cairo perche chiamate con 5M5 e messaggi su Twitter. mostrando così una democratica. organica e potentissima visione alternativa di città intt:lligente. Invece di concentrarsi sull'installazione e il controllo di hardware di rete. le amministrazioni. le aziende tecnologiche e i loro consulenti di progettazione urbanistica possono sfruttare un approccio .dal basso verso l'alto. per creare cina ancora piu in· teUigenti in cui siano le persone a prodUlTl" i cambiammti. Con strutture di suppono adeguate, i cittadini possono affrontare problemi come il consumo energetico. il traffico. l'assistenza sanitaria c !'istruzione
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cmA in modo più efficace di quanto farebbero con norme cenU'alizzate. Inoltl1: gli abitami in rete possono usare rintclligenza disuibuita per dare forma a nuove attività e a un nuovo tipo di cittadinanza attiva.
Oltre l'efficienza urbana
Clw10 RalIl è_o ilgegneJe e
_del SUlSEaòIe CRy lJIboraDy del Massadluset1s
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An1hony Townsend è dfrettln di ncen::a aII'lnstitute for the
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Future di Palo Mo, ~
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e scenal1 strategici. Stl sa1IIendo
un libro sul futuro ~ t.rbaniz2a2iooe eprogrammazione Informatlca per W.W Norton.
36,7 di per.me abitano neII'area urbana di Tokyo--..ma, la più popolata del mondo. -,.".",..
Perché le nazioni procedono ~nza uno schema nclla realizzazione di cinà intelligenti? Perché IBM prevede un mercato di IO miliardi di dollari in questo serrOI1: entro il 2015? Quanto sta accadendo a Iivrllo urbano esimile a ciò che è accaduto vent'anni fa nella Formula Uno. Fino ad allora il SUC'CC5S0 su un cimlito era anribuito principalmente alla m~niC3 dell'auto e alle capaciti del pilota. Poi si è sviluppata la tdemetria. L'auto è stata trasformata in un computer monitorato in tempo mie da migliaia di srosori. diventando .intdligente- e più flessibile nel rispondere alle condizioni di gara. In modo analogo. nei dieci anni passati le tecnologie digitali hanno preso piede nelle nostre città. formando la struttura portante di infrastrutture intelligenti a larga scala. Fibre ortiche a banda larga e reti di te!ecomunicazione senza fili supponano cellulari. smartphone e tablet che sono sempre più aUa ponata di tutti. Allo stesso tempo banche dati liberamente accessibili - soprattutto governative - stanno rivelando ogni tipo di informazione, e punti di accesso e schermi pubblici facilitano il compito a perwne con e senza conoscenze informatiche. Se si aggiunge una rete in continua crescita di sensori e tecnologie di controllo digitale, il tutto tenuto insieme da computer economici e potenti. le nostre città si trasformeranno in un .computer a cielo apeno•. La grande quantità di dati che sta emergendo è il punto di partenza per rendere programmabili infrastrutture efficienti in modo che le persone possano ottimizzare la vira di una città. Per esempio, ottenere informazioni sulla situazione stT3dale in tempo reale può ridum il traffico e migliorare la qualità dell'aria. A Stoccolma le telecamere del sistema di pagamento dei pedaggi identificano la targa dei veicoli che entrano in centro e addebitano sul conto comnte degJi automobilisti fino a 60 corone (6,60 euro) al giorno. a .seconda di dove sono diremo Questo sistema ha ridono il tempo di attesa dei vt.icoli che attraversano il camo fino al 50 per COlto e le emissioni inquinanti fino al 15 per cento. Tecoologie simili possono ridurn: l'uso dell'acqua e fornire servizi migliori. Due receoti progetti ideati dal 5EN5Eabie City laboratory del Massachusetts InstilUte ofTechnology illusttano il UveUo di inteUigenza che è possibile raggiungere. Trash Track rivela quanta spazzatura viaggia nel sistema di trattamento de.i rifiuti di una città. indicando come creare una .catena di distruzionea (invece che di rifornimento] piu efficiente. Etichette elettroniche che trasmettono informazioni lungo reti cellulari sono anaccate a campioni di spazzatura per capire dove vanno a finire. In un test a Seanle il laboratorio ha tracciato oltre 2<XX> campioni del genere, inclusi materiali riciclabili comc vetro. mctallo
52 Le Scienze
e plastica; rifiuti pericolosi come batterie ricaricabili: oggetti elettronici come monitor. Alcuni hanno viaggiato per gli Stati Uniti (la canuccia di una stampante ha percorso 6152 chilometri!). Alcuni sono finiti nei luoghi previsti dalla legge, altri no. Il risultato mosrra come minimizzare le emissioni di anidride carbonica attraverso il trasporto più efficienrc dci rifiuti. Inoltre Seanle pot:n.':bbc sfruttare queste informazioni per incoraggiare i cittadini a ricic.lare di più o a smaltire i materiali pericolosi in modo correno. 11 secondo progetto, UVE Singapore. usa dati in tempo reale registrati da numerosi dispositivi di comunicazione, microcontrollori r srnsori neU'ambiente urbano per analizzare lo stato della città momento per momento. I risultati mostr.l.no nuovi modi di interpretare e rendere più efficiente la città. in ultima analisi aiutano le persone a viverla come mai prima. li software a pianafonna aperta di UVE Singapore consente di sviluppare applicazioni diverse in modo inrerattivo. li lavoro è partito con applicazioni che suggeriscono ai pendolari come rientrare a casa più ve!QC'('mentr. e ai cinadini come ridum il consumo energetico del quartiere e come procurarsi un taxi quando un temporale si sta abbattendo sull'isola e tutti i mezzi sembrano scomparsi. Upotenziale per un u1teno", sviluppo di queste infrastrutture è notevole. c: una buona pane può essere messa in moto attravtrSO sistemi intdligenti. Non sorprende quindi che molte grandi aziende. come lBM, Cisco Sysrerns. Sie.mens. Accenture. Ferrovial e ABB guardino con attenzione allo spazio urbano.
Lezioni dal passato in rete li farto che Il Cairo sia diventata un modello moderno di trasformazione urbana ha una sua logica. perch~ il mondo antico ha la chiave per capire che cosa faccia fiorire una città. L'invenzione dell'agricoltura 10.000 anni fa ha portato ai primi insediamenti stabili. Poich~ le coltivazioni producevano piu
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cibo di quanto ne fosse necessario per la sopravvivenza. dnà e villaggi svilupparono forza lavoro spedalizzata e istituzioni. Mercati. templi e palazzi crearono una rete sociale organizzata per commercio. culto e governo. Nel corso del tempo le interazioni tra queste reti divennfTO più complesse e srratificate. Ciò mostra che è la socializzazione. non l'efficienza. la vera applicazione di suc'ccsso per le dm. Inoltre, sebbene i palazzi simbolo ci aiutino a capire la storia di molte metropoli. la maggior pane degli oggeni delle città stata realizzata da persone comuni. la cosouzione della cina era fortemente democratizzata. decentralizzata. spontanea e adattiva, proprio come la sua vita economica e sociaJe: un ricco arazzo di architettura comunale i cui successi di progettazione erano il risultato di uno sforzo della collettivita invece che di celebri architetti. Questa crescita organica delle cinà classiche ha molto da insegnare aUe fut~ dnà intelligenti. Anziruno, imponendo uno sche.ma preordinato, spesso i progenisti .dalraltol falliscono nel c~are una città che deve essere a misura delle esigenze degli abitanti. riflenerr la loTO cultum o creare un ricco insieme di attività proprio dei luoghi imponanti. Inoltre i progeni centralizzati presumono quello che le persone vogliono, e questo rende i progetti stessi fragili rispetto ai cambiamenti. In passato. molte proposte di -case intelligenti_ hanno fallito proprio pe.rche i progettisti sono paniti da convinzioni sbagliate su come le persone avrebbero voluto integrare la tecnologia nella vita quotidiana e non hanno pensato a soluzioni che si adattassero a imprevisti. Jnolt~ le visioni _dall'altol ignorano il potenziale innovativo degli sforzi provenienti -dal basso•. Siamo stati testimoni di come la decentralizzazione della progettazione abbia trasformato il Wortd Wide Web in un ambiente affascinantr di interazione sociale. I progmisri dall'alto si sono privati di ogni ca· pacità di concepi~ nuovr idee per migliorare le cit-
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www.lescien1.e.il
tà perché hanno ritenuto di pote.r costruire il tessuto materiale e sociale di cinà più intelligenti con soluzioni finite invece che con nuove soluzioni. Se paragoniamo lo spessore delle idee uscite dai concorsi per applicazioni informatiche sponsorizzati dalle città, come il New York City's BigApps, con le vaghe promesse su come le videoconfercnze in alta definizione saranno usate a Ncw Songdo City. r chiaro che le principali innovazioni arriveranno dal basso. Infine. concentrarsi solo sull'efficienza significa ignora~ obiettivi fondamentali come la coesione sociale. la qualità della vita, la democrazia e il ruolo della legge. Aumentare la socialità con la tecnologia. tuttavia, mira a queste necessità e svela nuovi approcci alterna dell'efficienza. Per esempio. l'applicazione Dopplr consente agli utenti di calcolare r condjvide~ )'impronta di carbonio del loro viaggio e potrebbe ispirare un comportamento più sostenibile.
~trada spianata.
Controllata da uno smanphonc. la
Copenhag
assistenza e invia in tempo reale a una banca dati informazioni relative a temperatura. umidità. inquinamento acustico e atmosferico. A sinistra sono mostrati i livdli di ossido di azoto a
Copenhag
Costruire dal basso Se ci concentriamo sulla socializzazione come punto iniziale per la progettazione e sui cittadini come fonte di innovazione. come si fa a creare una città più intelligenle? Un inizio ideale è sfnmare la gamma crcsccnt(' di dispositivi personali intelligenti che tulti noi usiamo e impiegare le persone come sensori della città. invece di cont~ solo su sistemi formali integrati nelle infrastrutture. La funzione del traffico su GoogJe Maps è un buon esempio. Invece di costruire una costosa rete di appositi sensori lungo le strade. Google interroga costante.mente una grande rete di volomari anonimi i cui dispositivi cellulari riponano lo stat'O dell'ultima ora. rivelando cosi dove il traffico t scorrevole. rallentato e: bloccato.l'informazione t inviata agli automobilisti attraverso applicazioni di mappatura in diversi modi: strati colorati che indicano la velocità del rraffico, stime dei tempi di pe:rromnza l,:he indicano i ritardi o un fanorr prr d('Temli-
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cmA nare percorsi alternativi. Questi dati consentono agli utenti di analizzare la rete di circolazione della città in tempo reale e capire quanto tempo è necessario per andare dal punto A al punto B. Sebbene Gaogle sia senza dubbio una piattaforma non di base. questo esempio mostra come la condivisione di dati alrintemo di un gruppo possa avere un impatto enorme nell'aiutare la gestione delle infrastrutture urbane. Questo scenario ilIusna inoltre il modo in cui le città intelligenti possono essere sia un luogo in cui sociaIizzarc sia un luogo più efficiente senza imporre ordini dall'alto; scegli il percorso mi-
P8hsap;g10 llM"iutto. Sensori e attuatori a Saragozza. in Spagna. disanivano specifici getti d'acqua quando si avvicina un pedone.
un esempio di architettura responsiva.
gtiaTe sulla base deUe ossclVazioni di persone come te. invece di essere din.-no da ingegneri del traffico. L'applicazione per il rraffiC'o di Google influenza una vasta base di apparecchi che i consumatori gia hanno. Approcci al rilevamento .dal basso» possono però fornire anche un rapido. economico impiego di nuovi tipi di sensori che misurano e registrano dati su attività umane, movimenti. periferie e salute. Nel 2009 Parigi aveva meno di una decina di stazioni di monitoraggio dell'olOno. Al fine di espandere notevolmente questo flusso ufficiale di dati, il progetto Green Watch. diretto da esperti di Internet che lavorano per Fing. ha distribuito 200 apparecchi intelligenti ad altrenanti parigini. Questi apparecchi rilevavano i livelli di ozono e di rumore delle persone che li indossavano durante le loro attività quotidiane. e i continui rilevamenti erano condivisi pubblicamente attraverso il motoR' Citypulse.
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Le Sci{'tlz\'
Nel corso del primo test. in un solo quaniere della città sono State fatte oltre 130.000 rilevazioni. L'esperimento ha mostrare che una rete di rilevamento a base popolare può essere messa in azione in un istante e a un costo moho più basso rispetto a quello necessario per espandere le vecchie stazioni fisse della città. LI progetto ha anche mostrato che i cittadini possono essere coinvolti pienamente nel monjtoraggio e nel controllo urbano. Infine. i sensori per le reti a base popolare sarebbero inseriti in oggetti di uso quotidiano: telefoni. veicoli. abiti. Gli approcci dal basso influenzano anche le modalità di socializzazione nelle città, modificando il modo in cui le persone agiscono. Vista la popolarità in forte espansione delle reti di negozi locali, come mostrano Groupon e LivingSocial. collegare le attività commerciali e gli abitanti delle città attraverso reti sociali mobili catalizza l'azione. Questi nuovi modi di descrivere la città possono inoltre creare modalità di contatto sociale più durevoli. La rete sociale di Foursquare che Amamou ha usato in Tumsia può anche diventare una specie di gioco per c lulari. Il frequentatore più assiduo di ogni catTeneria. bar e ristorante è incoronato «sindaco.: un riferimento ai .personaggi autoproclamatisi pubblicamente. descritti nel 1961 dall'umanisl'a Jane Jacobs nel suo Vira e morte delle grandi cina. Come le chiacchiere per strada. che secondo Jacobs sono state cruciali per la coesione di quartiere e la sicurezza delle strade. i sindaci dj Foursquare ci ricordano che addirittura le più intelligenti fra le città digitali sono vitali perché abitate da persone interessanti e aperte. Un altro modo di mettere i cinadini al posto di guida è munire edifici, piazze e perfino sculture di sensori e attuatori integrati. Questi apparecchi permetteranno ai passanti di detemlinare iI comportamento delle città. Per esempio, il Padiglione d'acqua digitale a Sa ragazza. in Spagna, è una scultura pubblica i cui muri sono fatti di geni d'acqua che reagiscono alla presenza di persone. Quando i pedoni camminano nell'area. i geni si attivano e si disattivano consentendo di passare senza bagnarsi. Questo mondo programmabile si estenderà oltre la città flSica. Oggi molte città offrono servizi di assistenza telefonica chiamando un determinatO numero, che fornisce ai cittadini rapido accesso alle informazioni e ai servizi del governo cittadino, nonché la possibilità di inoltrare rapporti su questioni di vita quotidiana, Questi sistemi si evolveranno in contenitori di informazioni simili a Wikipedia e consentiranno ai cittadini di fare gruppo e aiutarsi reciprocamente. Usando l'applicazione 311 di Boston (soprannomi nata Citizen's Connectl. per esempio. un cittadino ha risposto alla richiesta d'aiuto di spostare un opossum finito nel bidone della spazzatura di un altro bostoniano in meno di mezz'ora, cioè in mollO meno del tempo necessario all'intervento dell'Animai Contrai Unit cinadjna. Quanto allo .sfratto» dell'animale. il buon samarirano ha lasciato un commento sul sistema 311, in cui diceva che il problema
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era stato risolto. Quando i sistemi di informazione che consentono ai c:inadini di aggiungere (' modificare informazioni saranno più diffusi. innoveranno le modalità di erogazione e il manrenimenro economico dei servizi nei senori dell'assistenza. dell'istruzione e in altri ambiti di non emergenza. 11 successo dei giochi sociali 011 Ulle può insegnarc:i come motivare e ricompensare i volontari. I cinadini devono essere sicuri. pero, che iJ governo della cinà non consideri il lavoro .da fonte popola,-e. come un modo conveniente per scaricarr i propri obblighi. Inte.rfacce informatiche più naturali consenliranno ai non lecnici. ai disabili e a coloro che non hanno conoscenze informatiche di panecipan: più pienamente alla vita della cinà. rendendola ancora più intelligentc. sebbene le intcrfacce che riconoscono i volti delle persone siano recenri. nnstirure far Creative Technologics della Southem California UnivcBity ha sviluppato un comrollo gestuale per Gmail che, combinalo alla sintesi e riconoscimento della voce. potrebbe consentire ai meno abbienti senza com~ tenze informatiche. agli anziani e ai disabili di usare la posta elenronica e navigare nel Web. Quando queste tecnologie si diffonderanno nei cybercafè delle comunità urbane povere. come la rete nazionale dei Pontos de Cultura nellejavelas brasiliane. che conta più di 600 punti. vedremo eme.rgere un movimento di servizi urbani intelligenti tuno compreso. le cina sono rese intelligenti anche da un sistema di controlli e contrappesi. e le cina in rete stanno cambiando il modo in cui i cirt3dini moniror.mo l'attività delle istiruzioni locali. Siti web di informazione ad alta specificita territoriale. come EveryBlock. combinano il contenuto con dati pubblici su ciascuna strada, si occupano di problemi locali e seguono le amministrazioni con più anenzione rispetto ai giornali e alla lelevisione. Siri web come Oaldand Crimespotting permenono ai cittadini di analizzare e creare mappe interarrive denagliate dei dati relativi alla criminalità mediante informazioni ottenute in tempo reale dalle reti sociali e da banche dati govermllive. Da te.mpo ormai sistemi di informazione criminale simili al New York City's CompStat hanno permesso ai dipanimenti di polizia di produrre mappe precise delr:mività criminale. runavia un accesso migliore ai dati relativi alla criminalità consentirà ai cittadini di analizzare il mantenimento dell'ordine e la pubblica sicurezza. ponando magari a una diversa organizzazione deUa citta in distretti di polizia con agenti di quartiere.
Un pianeta di laboratori ch·ici Se il rischio di visioni come quella di Masdar è l'elitarismo c la sola concentrazione sull'efficienza. iJ loro vantaggio è la chiarezza dell'obiettivo. la cinà intelligente dal basso e in continua evoluzione. ma la sua nessibilita intrinseca è anche il suo maggior difeno. Tunavia. come laboratori civici per l'innovazione urbana questi luoghi apparentemente caotiei stanno diventando parte di un movimento globa-
www.lt.SCienzt·.it
le, Per onenere rapidi progressi dobbiamo costruire metodi di Studio. valutazione e incrocio proficuo di buone idee. cioè metodi per diffondere le modalità migliori perche i servizi pubblici siano resi dalle pe.rsone o i cinadini siano impiegati come se.nsori, proprio come in passato è accaduto per i bus a traspono rapido o il bikr 51,ari'19· Equi che sindaci. architeni. progettisti ed esperti di tecnologie dovrebbero avere il ruolo più importante nel dare forma a cinà davvero inrelligenti. attraverso !'impiego e l'intcgrazione delle grandi risorse ingegneristiche degli approcci dall'alto con le innovazioni delle iniziative a base popolare. le amministrazioni di città anche molto diveBe come New Yorle. Londra. 5ingapore e Parigi stanno facendo i primi. timidi passi. rendendo pubblici alcuni dati. Queste risorse stanno spingendo le imprese a produrre applicazioni chC' incontrano i bisogni dei cittadini. Ma non è chiaro come faranno a sostenen' questi sforzi. Coloro che sviJuppano questi sistemi a base popolare ci meltono creatività e impegno, ma è necess.lrio che imprese e politici sostengano i grandi sistemi che derivano dalle innovazioni. Dopo runo le rivolte del Cairo e Tunisi si sono basate su un'infrastrunura di telefonia mobile costruita da Vodafone e altre compagnie globali. È anche compito delle autorità ascoltare i cittadini ed elaborare insieme a loro la visione della propria cinà intelligente, Ogni comunita affronta situazioni specifiche e uniche. come specifiche e uniche sono le risorse da impiegare. Alcuni esperimenti locali si tramuteranno in _migliori pratiche», insiemi di dati. modelli informatici e visualizzazioni che si pctT3nno riproporre ovunque. ma molte delle soluzioni urbane migliori saranno proprio come le realtà urbane migliori: uniche. locali e irripetibili
Città intelligenti per sempre Ma Masdar è davvero una finestra su come vivremo domani? O avrà lo stesso destino delruniverso meccanico di Mcrropolis. il film di Fritz Lang del 1927, cioè sara un'altra visione ispiratrice che alla fine non si concretizzerà? Forse Masdar è un po' entrambe. È un modello reale su come usare l'elaborazione pervasiva per ottimizzare i sistemi urbani. dai trasporti aJrenergia. Ma dopo cinque anni e oltre un miliardo di dollari Masdar sta anchc mostrando i punti deboli dell'approccio rentralizzato: un'anivilà di ripianificazione a larga scala la rrasformera effenivamente in un progeno edile più convenz..ìonale. Pe.r ~derla .inteUigeme- sono però necessari sistemi intelligenti che migliorino l'efficienza. Una prospeniva più _dal basso_ sullo sviluppo effettivo dc1lc cinà offre l'opponunità di ripensare radicalmente aspetto, progenazione. costruzione e vita delle future comunità intelligenti collegate in rete, Aiutando le persone a decidere come gestire la propria vita quotidiana nel modo più intelligente. possibile possiamo rendere luna la comunita. la vera incarnazione di una cinà. più intelligente. •
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GrowIh. 1nno'Iation. 5caJing, and the Pace of Uta in Citles. Betteocourt LMA ealtri, ~ Ihe Ha"""'" AcaOemy d StiencesVoI. 104,n. 17,pp. 7301·
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IBM Sings Uo Rio. L.nsday G., In·Fast. COrnPaJ'lv-, 27 dlCel1lbfe 2010. www.
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CITTA La Jln Jlao Tower, OmeraJme:nte. .edificio della dorata prospmtà.). giganteggia con i suoi 88 piani sui 23 milioni di resida.ti di Shanghai.
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La maggioranza degli abitanti del pianeta vive in una metropoli. Un fatto che contribuisce ad alimentare il successo della nostra specie
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rimine. traffico e inquinamemo affliggono tuM le cinà. da Los Angeles a Mumbai. Ma c'è un'altra forza. che controbilancia e gli inconvenienti della vita urbana: le cinà ci danno l'opponunità di creare ric-
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chezza. e ispirazioni creative che possono risuJtare solo dal contano di.n-tto e personale con gli altri. La prasione di tante pasone che vivono tanto vicine alimenta proprio il tipo di col-
laborazione creativa che ha prodono alcune delle migliori idee dell'umanita. come la rivoluzione industriale: e l'era digitale. N~i anni che verranno ci possiamo anendere che questO modo di collaborare contribuisca a risolvere i problemi più pressanti del pianeta - povertà. scarsi là di energia. cambiamenlo i" dd clima - t a promuov~ transizioni politicht pro- ~ fonde come quella avvenula di recente al Cairo. Perché le cinà tirano fuori il meglio di noi? La . tecnologia ci consente ormai di riunirei vinual-
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00Yut0 far sparire le distanze. ~ le Cltlà rm cui vive ormai la metà della specie umana) c:ontinuaro a prooperare sembra che tutto Iunzionl meglio si sta vicini; a suggefIare un affare. o
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ooa retaZJone amorosa. possono essere solo una stretta di maoo, o un baCIO l'lnterscambio di idee che SI verifica negli smèStXab aogIomerati urtlanl del pallSl in "'" di S'Iiuppo può contribuire afard trMIe una via d'uscita dalla poYef1à.
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cmA Le città più grandi fanno di più con meno Nuove ricerche rivelano perché le città diventano più produttive e più efficienti man mano che crescono di dimensioni di I_uis Beffellcourt e Geo.D"rey B. " "est ~ citlà sono state dipolle
per secoil axre agglomef1lti umani imalUl1lli, patologoe axre la aimnalJtà.1e epidemie,la Yi
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l1festaIj da
sì sta via via costruendo una scienza multidisdplinare defIe città oomincia a rivelare la nsposta: le città concentrano, accelerano e diversifICarlO le attività sociali ed economiche. t numeri dimostrano che chi risjede nelle città produce più invenzioni e crea maggiori opportunità di crescita economica. Spesso le grandi città sono anche I posti più -VIlfl1j- del pianeta perché tipicamente le persone dle YIYOnO IO hallrtat più densi hanno u,ùmpronta enetgetica più ridotm, nchiedono _ infrastrutture e ronsumano _ quantità di risoo;e
pro capite. In _ o alle aree 5ltlurtJane o a quelle nr.llIle città fama di piU alIl """". E piU sono p>di più le citlà di'Ientano proOOttive e d _ .
La forza della popolazione Questa nuova scienza delle città nasce dalla dispcnbilità aescente di
informazioni Quantrtative - statistiche ufficiali, ma anche nl.JOYl modi di misurare le attMtà umane e sociali - relative alle città e alle aree metropolitane di ogni parte del mondo. La nostra analisi di questo COfjlO di dati, dle riguarda migliaia di sistemi urbani di MtD Il mondo, ha fatto eme
III_
diYefSlta tra regooni metropoitane " paesi dle vamo dagli Stati lhti alla Dna, al BrasiM! e attre naziool antOOl. atDamo li:SOJilbabJ 1I1 ooteYoIe grado li' unl"l'erSalitil nel moOO In OJI certi parametri crescono con la popoIazìone cittadina. Pel esempio, se la popoIazìone di una città raddoppia. dle si vada dai 40.000 agii 80.000 abitanti o da 4 a 6 milioni, si vede sistematicamente una crescita di circa i115 per cento di vaJori come I salari e il numero dì brevetti per abitante. se otto milioni di persone vivono tutte nella stessa città. i loro prodotlo, in tem>iri economici, sani tipocarnente del 15 per cento circa SlIlefl(lrl! a quello dle si avrebtle se gli stessi 6 miro di persone vivessero in due città grandi la metà. NoI chiamiamo questi fenomeni -effetti di scala Sl\leflineali-. le propoietà socioecoo Ollidle _ città aescono piU in fretta di quanto _ pt.......oote un _ _ (cioè lineare) alIl i runero del
loro DwltJ (si _l'*''''>'azioIle a fronte). I dati rivelano dle le economie di scala segoono anch'esse una legge analoga. Quando le dimensioni di una città raddoppiano,le sue infrastrutture flSlChedle vanno dal numero di benzinai alla lunghezza totale delle tubazJoni. delle strade o del cavi elettrici - non fanno lo stesso. Oueste quantità salgono invece più lentamente del~ dunensloni della popolazione: una città di 8 milioni di abitanti ha tipicamente bisogno del 15 per cento in meno di infrastrutlure di due citlà di 4 mil",", CIaSCUna. In questo caso si parta di effetto di scala sublineare. Nel ~, piU l18flde è Iacitlà piU è efficiente il suo uso _ _e, alIl ~ rispami in temlinl di matenali, """'lI'" ed inQLinanti. dimostrano inoI1re dle questi andamen1I di maggior produt1M1à e mlflOfi rosti pennangono anche in paesi assai differenti per
etnlSSlOfll
~ nostre anaisi
livello di sviluppo, teellOIogia e ria:hez2a. Benché siano disporibiIi molte più infonnazIOri relative alle pani del mondo piU ria:he. i dati di a.o dispooJamo per i paesi oggi in via di rapido svill.\lllO. dle per ora sono meno deltaglia~ ma stanno migliorando, sembrano alIlfonni allo stesso modello. il prodotto Intetno 10«1o di molte città in Biasile e in Cina, per esempio, segue
da vicino la medesima alNa supetlineare dle mostrano le città dell'Europa occidentale e del Nofd Ametica, por panendo da un livello di base più basso. A nostro avviso, l'andamento rinane valido perché sono a11awro gli stessi processi sociali ed ecooomIci di base. nelle tavelas di sao Paulo del Brasile come sotto i cieti cand1i di smog di Pechino o netIe strade Ofdinate di
Copenhagen. Anche se gli effetti di scala supet1inean delle citta, dle rapptesentallO i <XlfllIl(lftame medlo idealiZzato di una città di una certa dimensiione, sono quetJi dle prevalgono naie varie parti del mondo,le città reali presentano in vana misua delle deYiazioni dal progresso del 15 per cento alIl i raddoppiamento delle dimensioni di ali dicevamo sopra. I dati dettagliati r~tM a un periodo di 40 annI mostrano. per esempio, che san Francisco e Boslon sooo più ria:he di quarllO indichetebtlero le loro dimensioni. mentre _ (Alizona) o Ri1Ier.iide (Cainomia) lo sono molto meno. Curiosamente, qooste deYiazioni persistono per in:efi decenni: le città _ a restare sulle llfOIJfie traiettOfie di prestazioni migliori o peggiori detIa media in . - notevolmente stabile. Pet esempio le città dle hanno cercato dllTlIgloorare la propria situazione aeando le oondIlJOfll per una (fJall:he -nuova Silicon Valtey. hanno spesso otterulo nsultati deludenb. Le nostre ncen:he fama pensare dle le chl8\ll perché SI producano CllroIt VlI1UOSI di _ e aeaziooe di na:I1elZa siano intangibili qualità detIa d,,"mica sociale, più dle lo sviluppo dell'infras1ruttuta materiale. Questi pfOcessi, come la aescita dello spirito locale di imprenditotiali13, di una reputaZione per le novità e l'avanguardia teenoJogç" e di una alltura dell'eccellenza e della competitivttà, sooo difficili da progettare con specifiche politiche di InteM!l1to, perché si basano su dinamiche del tessuto soaaIe della città che componano un gran numetQ di dimensioni. NoI ci attendiamo che i risultati già ottenuti in questo entusiasmante """"'" di ricen:a CI coodurranno a miglion -ri:ene· per lo sv+Iuppo SQCioecoi iOi i IÌCO sostenibile Quel dle possiamo dire alIl eenezza, oomunque, è dle l'acaescimemo della popoIazìone tJpicamente pron1U(Ml una maggi>re _ e traquenza delle intetazioni sociali, i dle il correlato a piU alti tassi di produttMtà e illflOvaZJOllll, nonché a lJ"lil pressione sociale che serve a eliminare le fanne di ineffdenza in una citlà In cui i1IMlIIo degn affitti è allo, _le attMtà dle COITlIJ(lfblno un forte valore aggiunto P'JSSOOO fare profitti e aver successo. Oueste pressioni economiche ponano la popolazione urbana aescogitare uner'ai novità nelle forme organizzative, nei prodotti e nei servizi a maggior valore aggiunto. A sua voIta,la maggiore redditività, Il livello di eccellenZa e la ricchezla di scelte disponilin attraggono 1/etSO la città aJtri talenti, dle alimentano uItetionmente i bisogno di trovare attMtà 8IlCOf pou proOOttive. Questo mea:anismo di retraazJOOe, in sintesi, è il motìYo principale per CUlle erttà accelerano 1 ' _ e al teIT1PO stesso _ e intensificano l'attività sociale
ed eaJllOmica.
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Le ScienlA'
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Più dense ma più verdi Malgrado le crescenti opponunitit economiche che si aprono in posti come Rio de Janeiro. Città del Messico.~, NairOOi o Mumtlai, per chi vive in aree più ricd1e le condl2lOOÒ di queste città sooo spesso un shod<: vere e proprie orde di gente in arrivo che finiscono per 'IiYere in situazioni temtlili, spesso in _ bofgale segnate da Inqumamen10 e malattie. Ma queste spaven\D5e oordzioni alla mente i passato t>1lano dei
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paesi svil~ti. Cuando 01ar1es Cickens scriveva della vi1a nella lJJOOa della metà dell'Ottocento oJacob Riis fotografava il distretto della &M'ery nel Lower East Side di _ York verso la line dello stesso secolo, le condlZiooi che descrivevano non erano diverse. Ca allool queste città sooo cresdute in modo espIosiYo - di QUaSi 5 vette in 50 anni Londra. e di 1Oin altrettanti anni
_Yor\<. Le città moderne, se ben amminisltate. hamo dimostrato che ""'" mai non sooo inevi1abiIi.• problema deriva prircipalmente dan'inesisten2a o l1SUfficienza li pianilicazione urtlana edalla mancanza di 000na
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svllup\x> socioecOllOlllico deU 'intero paese. Alcuni benelici, ricd1eZ7a e _ a pane, amvano anche senza legislaZione. lì> ~ _ è l'impatto delle città suII'amboente. Solo oggi stanro llITlefgendo dati li 000na <JJaIiIà ma si può giil_ che le più grandi città degli Stati Uniti sooo quelle che hamo le _ emisslo", di _ di carbonio per abitante. Questo vantaggio è principalmente un . prodot1D secoodario, non previsto o piaMicato, della maggio< densità di popolazione, perché gran parte del nsparmio viene dal traspo!to pubbiioo, di atta efficienza eoergeOCa, e dal fatto di andare a piedì invece che in maccruna, attività a intensità energetica quasi dieci volle maggiofe. La sfida deli'effdenza ambientale si la più difficile per i paesi in YIil di sviluppo come l'India o la Cina. in cui gran parte dell'infrastruttula Ul1laIla marca ancora, anche se eqliillri e alIltropartite del rapporto Ila bisogno di rapido sviluppo e intetVenti per una cresata pulita sooo tutlDnl kln1an1 dall'essere cI1iaJi.ArocI>J oosI, 1'_010 potrebbe essere la soluzione p;ù sostenibile alle sfide ambientali del nostro pianeta. La crescita incontroilata può comunque dare origine a crisi che, in casi estremi, potreObe1o portare una città al collasso se non
emergono imoYaZioni tali da stimolare noovi cicli di crescita. In c,JeStO senso, le dtti non sc:m mai il 000 stato di equllblo stabile. EsIstono Wl una sorta di biIanciamenlD dinamioo Ila le fo<2e che le tengOIlO assieme e quelle che potre!ltlero disgregal1e. Questa lenslOOll è un 'aItJa delle ragioni per cui le cit1à sumoIano l'iroovazione: molle delle p;ù grandi invenzJool della civiltà sooo alIlseguenla della necessità. La sfida perenne posta dalla crescita urtlana è se l'umana creatività riesce a mantenere un ritmo di innovaziooe abbastanza rapido da sostenere una popolazione urbana in contInUa espaJ1SK'IOe diminuendo i consumi pro capite di risorse e 1'llT()atto sul pianeta. FIIlChé questo andamento potrà proseguoe, le cit1à d"",,,eranno sempre PIÙ grandi e COStitUiranno il futuro inevitabile di un umanità più creativa e più prospera.
Luis MA. Bettsncourl e Geoffrey 8. west sooo tisici teorici presso il santa Fa Institute e il Los Alamos Na/ion;J/l1JIJoratrxy
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amministrazione. Lo svilt()pO di Questi tratti organizzativi. in realtà. è foo;e il più imjXlrtante eduraturo effetto dell'urbanesimo, perché apre la strada allo
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MagIore p o p o - , JIIIlIPori dlvideDdl. Il confronto tra aJ't"e metropolitane {in Qmnciollt~ i dari drgli Suui Uninl mostra che in media le cina più grandi producono più ricchezza e innovazione di quelle piccole. Via via che la popolazione aumenta (da si"istm a destra). i salari (pia"o oriuonrald e i brevetti (piano 1.'C'nicald crescono ancora più veloct'llleDte. X questi
indicatori C!'15CtSSCJ'O con lo stesso riano della popolazione (proporzionalità diretta), i punti si distribuirebbero più vicino alla linea blu. Un esempio: SI. Louis e Baltimora. con circa 2.5 milioni di abitanti ciascuna. generano in wno salari per 118 miliardi
WWW.ll·M:icnzc.it
cmA ment'e, e internet ci tiene in contatto 24 ore su 24. ma nessuna delle due può sostituire il tipo di indizi sociali (come un'espressione del viso che segnala
comprensione. o confusione) che la gente si scambia
DHAKA nel8ang1adesh, è q centro urbano più densamente popolato del moodo: 35.000 persone per chilometro
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quanto si incontra in ufficio. al bar o in palestra. Le' cinà ci danno quei casuali scambi di intuizioni da cui nascono nuove idee per risolvere anche i problemi più difficili. Giovani lavoratori. che si trovino a Wall SlIeelO negli uffici di Google a New York. riescono a cogliere inattesi brandelli di conoscenze dai successi e dai fallimenti di chi hanno attorno. Esempre stato cosi. Si pensi alla brillante catena di idcr che si diffuse per le cittadine deJrInghilterra del xvm secolo fino a darci la rivoluzione industriale. La tecnologia del filatoio a rulli prese il via con Lewis Paul e John Wyatl a Birmingham, passò a John
Kay e Thomas Highs e poi fini nelle mani di Richard Arkwright grazie a una discussione in compagnia di qualche bicchiere poco fuori Manchester. Spingendo al massimo lo scambio delle idee, le città alimentano la prosperità economica. !"innovazione. la salute e per.;ino nuovi modi di autogoverno.
n'autostrada di idee
HANOI è la cittl da cui ci si attende la massima cresci1a del P1L tra oggi e Il 2025
L"interscambio costante di idee e servito alle città del mondo in via di sviluppo per trovare una via per uscire dalla povenà e avviarsi alla prosperità. Nei paesi prevalentemente urbanizzati il reddito medio tocca un livello più che quinruplo rispetto a quelli in cui la maggior pane della popolazione è tuttora nelle campagne. Confrontando fra loro i distretti deIrlndia, i guadagni medi individuali salgono di circa il 20 per cento quando raddoppia la densità di popolazione, anche quando restano costanti retà e il livello di isrruzione dei singoli. Nella loro qualità di centri nevralgici del commercio mondiale. le cinà facilitano inoltre !'integrazione dci commercio mondiale. Nei paesi in via di sviluppo c'e gente che può prosperare se riesce a vendere il proprio t'cmpo - trasformato in beni e servizi - a mercati in cui circola più denaro. In sostanza, le città collegano i paesi poveri ai mercati più ricchi. Un esempio significativo e quello di N.R. Narayana Munhy, uno dci milianlari che hanno fondato Infosys. il gigante indiano del software.laureatosi negli anni sessanta presso rUniversità di Mysore e !"Indian lnstirute ofTechnology KanpuI. A quei tempi. una laurea in ingegneria presa in India non garantiva un reddito alto. Murthy andò a lavorart' alla Pami CompUlers (oggi iGate Pami). i cui fondatori avevano vissuto negli Stati Uniti e avevano capito come beneficiare della fame di software degli americani. Riponarono quindi le proprie conoscenze in India, si unirono a Munhy e organizzarono a Pune un'attività di back-office per le aziende degli Stati Uniti, collegando cosi talento indiano e mercati americani. Nel 1981 fondarono una propria società di software, lnfosys appunto, che ("anno dopo trovò il suo primo cliente statunitense. Un anno più tardi si trasferirono a Bangalore. per collaborare con un'a-
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zienda tedesca che produceva candele per motori a scoppio e voleva Infosys nelle sue vicinanze. Quasi trent'anni dopo. Infosys e un fenomeno che ha dalO miliardi di dollari ai suoi fondatori e ha formato migliaia di indiani. aiutandoli a vendeI"{' il proprio talento ingegneristico in luno il mondo. Il suo successo ha avuto ripercussioni in rutto il resto della -catena a1imemare. di Bangalore. fino ai ristoranti e ai taxi. creando migliaia di alni posti di lavoro. Un altro caso sensazionale di questo mondo sempre più piccolo e emerso non lontano da Hong Kong. A Shenzhen c'era poca industria negli anni onanta, sono l'allora rigido controllo della Repubblica Popolare Cinese. quando divenne una zona economica speciale destinata ad al'trarre gli investimenti stranieri nel senore manifanuriero. Per incoraggiare quegli investimenti furono concesse esenzioni ftscali e normative. Gli industriali furono attirati daIrovvia opportunità di produrre merci con manodopera a basso costo: e gli operai arrivarono perché il lavoro in fabbrica offriva opportunità economiche assai migliori della vita nella Cina rurale. La prima azienda americana a trasferirsi a Shenzhen fu la Pepsi. che andò a imbottigliare bibite per i consumalOri di Hong Kong pagando salari che erano una frazione di quelli Hong Kong. Poi sono arrivate altre aziende internazionali, a fabbricaTt' giocattoli, borsene e scarpe da ginnastica, e di recentc anche prodotti più complessi e avanzati. Oggi nell'area vivono 9 milioni di persone. e il McKinsey G10ballnstitule prevede che Shenzhcn arriverà al dt'Cimo posto fra le economie urbane del mondo entro il 2025.
Idee salutari Oltre alla produttività economica. le cinà possono promuovere anche la salute. L'aspettativa di vita oggi a New Yori: e di circa due anni più alta della media nazionale degli Stati Uniti. Perché i newyorkesi più anziani godano di miglior salute non e del tuno chiaro. C'e chi ne attribuisce il merito al fatto di andare a piedi e chi parla delle relazioni sociali rese possibili dalla densità umana. Ma se parliamo dei giovani. invece, le ragioni non sono affano misteriose. A uccidere le persone sono i 35 anni sono principalmente gli incidenti stradali e il suicidio. e tUtt'e e due le cose sono assai meno frequenti nelle grandi cinà. A New YOR.. la mon:alità da incidenti suadali del 75 per cento più bassa di Quella del paese nel suo complesso. Semplicemente. prendere la metro dopo aver bevuto qualchc bicchiere e molto più sicuro che guidare ubriachi. Un altro modo in cui le città possono promuovere la salUle dell'umanità è la produzione di conoscenze, John Snow. uno dei fondalOri deJrepidemiologia. ottenne un grandissimo risultato nella Londra del XIX secolo. quando la cina stessa gli offri le infonnazioni necessarie per capire il problema su cui stava lavorando. Studiando la mappa urbana di un'epidemia di colera, riuscì a collegare la malattia a una pompa di sollevamento dell'acqua, e a capire il rappor-
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to Lra acqua contaminata e malattia. Più di recmte. i primi successi della scienza nel campo dell'AIDS sono arrivati quando ricercatori parigini hanno intuito lo schema di diffusione dell'infezione alrintemo della città. le conoscenze che possono offrire le città sono spesso la nostra miglio~ arma contro le malattie. Le città dei paesi in via di sviluppo sono ancora insalubri. anche perché i governi non sono riusciti a realizzare le infrastrutture di base necessarie. Ma a trovare le soluzioni possono essere le città stesse. È nelle città. spesso. che germogliano i semi delle rivoluzioni contro i cattivi governi, e vivere molto vicini gli uni agli altri facilita quel coordinamento che permette ai cittadini di creare movimenti di riforma capaci di insorgere e cacciare i dittatori. le sollevazioni urbane non finiscono sempre in democrazie stabili, ma la maggior pane delle democrazie ha beneficiato, in un qualche momento, di una sollevazione urbana. La prima repubblica dell'Europa moderna. quella olandese, affonda le radici in secoli di ribellioni popolari delle città laniere delJe Fiandre. come Bruges. Nella piazza centrale di Bruges c'è una statua che rappresenta un tessitore e un macellaio. artigiani cittadini celebrati non per la loro professione ma per Uloro conuibuto nell'organizzare i membri delle gilde di cui facevano pane nella lona contro il regime del re di Francia. n 18 maggio 1302 organizzarono un'insurrezione c massacrarono i cavalieri francesi che occupavano la loro città, Quasi due mesi più tardi, i disciplinati amgiani di Bruges. con i loro alleati. distrussero il fior fiore della cavalleria francese nella barraglia degli Speroni d·Oro. Ci voUero secoli prima che da queste vittorie avesse origine un governo repubblicano, che giunse soIa quando !'incendio della riforma protestante. ormai diffusosi nclle città del Naro Europa. diede alla ribellione un ulteriore di motivo di carattere religioso. Nel 1S56 i Paesi Bassi erano caduti nelle mani degli Asburgo di Spagna. che cercarono di sottoporre quei cittadini alle loro tasse e alle loro leggi. Ancora una volta. le città riuscirono a coordinarsi ed entrare in azione, prima con una ventata di disouzione delle immagini religiose del culto cattolico e poi con una rivolta. L'insurrezione andò avanti per decenni. c alla fine le Fiandre restarono sono la Spagna. ma il risultato finale fu una repubblica urbana - quella olandese - che divenne il centro di un impero globale di commercio e conquista. e il modello di molte delle repubbliche successive. Anche la sollevazio",= che cond~ alla nascita degli Stati Uniti pani dalle strade affollate della Boston del XVU1 secolo. che mixro in collegamento futuri rivoluzionari come Samuel Adarns e John HancocL Hancock aveva un interesse comm~a le nel mettere in agitazione le foUe contro le politiche britanniche: Adarns sapeva come riunire le folle. Insieme. e insieme agli altri loro alleati di Boston John Adams. Paul Revere e tanti altri - divennero il nucleo della lona per la sovranità popolare,
www.lcsciCllzc.i1
La rivoluzione di Facebook La capacità delle città di diffondere le idee di libertà e di coordinare le azioni delle masse ha condono a innumern'oli rivolte. da quella di Parigi del 1789 a quella di San Pictroburgo nel 1917. fino a quella del Cairo del 2011. Il rovesciamento di Hosni Mubarak è stato definito la Rivoluzione di Facebook.. ma certo l'uomo fone del regime non se ne sarebbe andato se la gente si fosse limitata a bloccargli l'accesso alle loro pagìne su Faccbook. Hanno dovutO ocrupare piazza Tahrir. L'umanità continua ad avere di fronte sfide immense. dalla povertà endemica al riscaldamento globale. ma i passati successi della nostra specie urbana mi spingono a essere ottimista. Ho una grandissima fiducia nella capacità di compiere miracoli di Homo sapit:'IIs, quando la geme riesce a lavorare insieme. li nostro dono più grande è la nostra capacità di imparare l'uno dall'altro. di lavorare insieme. di risolvere i problemi mettendo in campo la nostra intelligenza collettiva. I nuovi mezzi di comunicazione elettronici possono facilitare questo processo di collaborazione. ma lo stesso vale pe:r i contatti faccia a faccia ~i possibili dalla vicinanza fisica consentita dalle città. le città sono quelJe che hanno risolto le principali sfide che ha avuto di fronte la nostra specie pe:r millenni, e con runa probabilità continueranno a farlo ancora per secoli. •
I centri u.rbanJ di tuttO il mondo anraggono i lavoratori piu qualificati. dalla cui collaborazionecrt'aliva emergono alcunedelle- idee- piu brillanti
PI Tlle Rise or the Sl
GIaeser EL e Saiz A., in - . . AeseM> Bri al ~"""""'lI~.
2003 htlpHIdeas.tepOC.
OfWp/1ip/!edpwp/04-ZJrtmI Triooll>h or the CIty. Glaeser E.L. Pengt.o1 Press. 2011 Lha raccoI1a
economìcs.harvard.eduI lacutty/~/papef$_
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I.A' Scien;o..e
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Le città itaUane, dalle migrazioni interne degli anni del boom all'immigrazione straniera dei giorni nostri di Con'ado Bonfftt::i
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mondo occidentale le città. specie le più grandi. sono storicamente i luoghi di maggior dinamismo. dov~ prima e con più intensit';' si manifestano le tra-
sformazioni che. a panire dalla sfera economica. vanno a modificare e a volte a stravolgere la struttura e gli assetti portanti della .società. Di conseguenza le cinà sono anche i luoghi dove gener.tlmeme risuJta più intensa
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Dal dopoguena, 'Italia ha conosauto ooe wnponantl ondate fl'llgrCItone che ne
han", oro!ondamente cambiato le CIttà.
Tra il 1950 e il 1970,
o spost.afTlel1to e stato Interro. in partICOlare
dal Mez2oglomo ""'" I grandi centri urbani l'immtgrazione straniera degH ulUmi vent anni sta Invece modificando ancIle ~ Sl1lJltlJra deIoografica
del cemn PIù PlCCQtI e delle aree rurali
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e anicolata la mobilità spaziale della popolazione. Le migrazioni sono state. per esempio. un elemento essenziale dei processi di urbanjnazione che. con le loro fasi di concentrazione e dispersione della popola-
zione, hanno accompagnato e caratterizzatO le tappe salienti dell'evoluzione della società italiana. rifletrendo, artravcrso il modificarsi della distribuzione spaziale di popolazione e risorse. i cambiamenti nei rapponi tra urbano e rurale, tra settori economici e t:r3 classi e gruppi sociali. In panicolart:. città e mjgrazioni hanno avuto un ruolo essenziale nello straordinario processo di industrializzazione e crescita economica che il paese ha conosciuto tra il dopoguerra e le crisi petrolife.re degli anni senanta e continuano. in forme nuove, ad averlo ancora oggi ndle trdsformazioni detenninare dalla globalizzazione dell'economia mondiale. Cenamenle. il binomio città-migrazioni è oggi qualcosa di completamente diverso e straordinariamente più complesso di queUo che cm negli anni cinquanta. I confini delle cirta si sono dilarari c si
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1I11\'4-'llllln' 2011
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cmA sono fanj piu inceni. vi è stato un radicale cambiamento nelle ~Iazionj tra gli spazi geografici e nello stesso ordine gerarchico tra luoghi. Ai tradizionali (" più direni rapporti di dipendenza tra centro e periferia si è infarti affiancata (' sovrapposta una fina trama di legami tra realtà vicine e lontane che travalica spesso confini amministrativi e statali. Ma anche se il quadro di riferimento è profonda-
mente mutato le migrazioni restano. sul piano demografico. l'de'mento con cui i rapporti tra spazi geografici trovano la loro concreta manifestazione. Quello che è radicalmente cambiato. dagli anni cinquanta a oggi. r !'intensità. la direzione. le caratteristiche e la stessa funzione dei nussi migratori. Del resto, l'interazione tra la mobilità spaziale c le mutevoli forme de.lrurbano è UIlO degli elementi decisivi nel caratterizzare i momenti e i cambiamenti più significativi dei fenomeni migraton. E non è un caso che, da quC'Sto punto di vista. i sessant'annj considerati hanno visto il nostro paese artraversare le principali fasi che conrraddistinguono l'evoluzione di un sistema migratorio nazionale. ~Iuo\'ersi
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Uft'Seia è una della città italiane con la più alta JX"~nruale di residenò strani~ri sul totale della popolazione, Sopra. il negozio di un immigralo.
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entro i propri confini
Alla fine del secondo connino mondiale l'ltalia era un paese prostr.ltO dalle conseguenze degli eventi bellici e ancora essenzialmente agricolo e rurale. Nel 1951 i143 percenro della forza lavoro era ancora occupato ne\l'agricoltura, un quarto della pOI)Olazione viveva nelle campagne e il sellore industriale non era ancora cresciuto in modo da cambiare completamente la strunura economica e sociale del paese. eU'immediato dopoguerra la ripresa dell'emigrazione verso l'estero. dopo gli anni del connitto e il rallentamento imposto dalla crisi economica mondiale e dalla politica anti-emigratoria dci fascismo, fu una scelta praticamente obbligata. La grande novità. che iniziò a manifestarsi già durante i primi anni cinquanta, fu lo sviluppo intenso e rapido di poli di attrazione interni che arrivarono a rappresentare, per la prima volta. una valida alternativa agli sp0st3menti oltre confine. Le migrazioni interne interripartizionali e la forte crescita delle grandi città sono. con ogni probabilità. le due conseguenze più. significative di questO processo. In realtà è tuno il paese a conoscere livelli di mobilità st:nza p~enti. Per un ventennio la società italiana sarà trasformata dalle migrazioni interne, cbe ne ridistgneranno la geografia umana. spostando masse ingenti di persone dalle campagne alle cinà, dalle zone inlerne a quelle costiere. dalle monlagne e dalle colline alle pianure (' dalle aree economicamente svanlaggiate a quelle più dinamiche. Migrazioni di breve, medio e lungo raggio percorrono tutto il paeR. con prevalenza degli spostamenti dal sud al ce:ntro-nord e dal nord-est al nord-ovest Tra il 1955 e il 1975 si banno complessivamente 32,1 milioni di trasfe.rimenti di residenza tra Comuni. Il Mezzogiorno. in questi anni. perde per effetto del movimento migratono interno 2.5 milio-
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ni di abitanti, il nord-est 200.000. Dalraltro lato. le regioni del triangolo industriale hanno un saldo positivo pari a 2.2 milioni e il Lazio a 569.000 uniti. Le migrazioni interripanizionali rappresentano senza dubbio raspcno più noto deUa più generale ridistribuzione della popolazione tra campagna e d"à e dai centri di minore ampiezza demografica a quelli più grandi. Negli anni cinquanta si t infatti in presenza di una mobilità diretta soprattuno verso i capoluoghi di Provincia e i centri urbani di maggiori dimensioni. Un nusso tanto intenso da ampliare o ridulTt': fOl1emente i ritmi di accrescimento naturale della popolazione, annulla~ nci centri maggiori gli effetti dell'emigrazione verw reste.ro e rafforzarli. invece. in qud1i più piccoli. Tra il 1951 e il 1961 i Comuni capoluogo del ""ntro-nord hanno un saldo migratono positivo di quasi 1.7 milioni di unità (si veda qui ajianco il grafico 1). pari alI'80,6 per ""nto della crescita complessiva della popolazione che registrano nel decennio. Anche nel Mezzogiorno i Comuni capoluogo negli anni cinquanta hanno un saldo migratono positivo. anche se di appena 88.000 unità. Una fone perdita si registra nei Comuni non capoluogo. in cui il defidt migratono interno va a sommarsi a quello verso l'estero. annullando quasi completamente gli eJfetti della dinamica demografica naturale. n risultato è che dei 3 milioni di incremento demografico tra il 1951 eill961 i191 per cento èanribuibile alla crescila dei capoluoghi. Nello stesso decennio i Comuni con meno con meno di 20.000 abitanti perdono oltre un milione di persone. e qudli con più di 100.000 ne guadagnano 2.8 milioni. Metà di questa crescita è attribuibile a cinque soIe metropoli: Torino, Milano. Genova. Roma e Napoli. Torino aumenta in dicci anni di 306.000 abitanti, Milano di 308.000. Genova di 95.000, Roma di 536,000 e Napoli di 172.000. Solo nel caso di Napoli il contributo delle migrazioni a qu~ta crescita t modesto. Nelle quattro grandi città del centro-nord considerate. invece. durante gli anni cinquanta le migrazioni hanno rappresentato l'elemento trainante dell'aumento di popolazione (si vedD il grafico 2), Non va poi dimenticalO che buona pan'e della mobilità di breve distanza del periodo nasceva da cause simili a quelle che spingevano ai movimenti di più lunga distanza. Lo sviluppo delle stnmu~ produttive e degli agglomerati urbani attirava lavoro e perwne verw i centri maggiori prima dalle aree più vicine. poi da quelle della stessa regione o della stessa ripartizione e, infine. dalle aree più lontane, Durante gli anni sessanta rallenta la crescita dci grandi centri metropolitani del triangolo industriale e di Napoli. per effetto di una progressiva saturazione de.llo spazio urbano e del parallelo allargamento della cinà ai Comuni della cintura. Tra il 1961 e il 1971 la popolazione di Torino aumenta dj 141.000 unità. quella di Milano di J 49.000. quella di Genova di )3.000 e quella di apoli di 44.000, A Roma. grazie all'ampiezza del territorio municipale. la cresci-
www.1t.SCicnze.it
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saldo naturale e mlgratorio del capoluoghi di provincia e degli altri COOluni nelle ripartizioni, 1951-1 971 (vaioli assoluti in migliaia) Cetttro-Nord MezzoglOfT'lO Cetttro-Nord a MezzogIOl11O altri
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Le Scienze
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CITTA ta rimane nell'ambito comunale e supera quella del decennio precedente. arrivando a 593.000 unità. So-
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(1APPS). S. occuoa In oarticoIare di mlQfaZ01llOteme e
Tra il \9.5' ~ Il'96'
l'emigrazione interna. dovuta principalmente aUe opponunità di lavoro nelle fabbriche delle grandi cini. fa aumentare di 2.8 milioni la popolazione dei Comuni italiani con piu di 100.000 abitanti e ne
fa perdelT un milione ai Comuni piu piccoli. con ITlcno di 20.000 abitanti.
ca migJ'alOria ha dato un contributo più. modesto rispetto al decennio precedente o addirittura negativo. come nei casi di Milano e Napoli. Nd complesso. negli anni sessant.a i Comuni con meno di 20.000 abitanti perdono un altro milione di persone. quelli con piu di 500.000 abitanti vedono scende~ l'incremento da due a un milione. menrrc aumenta di 2.7 volte la crescita dei Comuni tra 100.000 e 500 000 abitanti. che passa da 822.()(X) unità a 2.2 milioni. l capoluoghi del centro-nord vedono ridursi il loro surplus migratono a 911.000 unità. mentre quelli del Mezzogiorno non riescono più a compensare le perdite verso le allJ'C ripanizioni e reSfero con gli arrivi dalle aree più prossime. dando così luogo a una perdita di 215.1))) unità.
La creseitu dell'hinterland Cambia invece in dirt:zione opposta la bilancia migratoria dei Comuni non capoluogo del centronord. che da fonemente negativa diventa positiva per 291.000 unità. Sono i segni di un cambiamento che diverrà ancora più ncno negli anni seguenti. con lo spostamento della dirt:zione prevalente ddla mobilità dal capoluogo agli altri Comuni. LA fone crescita che le città con più di un milione di abitanti registrano tra ì11961 e il 1971 è soprattutto concentrata nella cinrura più che ncl capoluogo. A Milano e Napoli il tasso di crescita dei primi edi 7.8 volte più elevato di quello del Comune centrale. a Torino di 6.8 volte. e a Roma. che peraltro ha una confonnazione territoriale decisamente panicolare. di 1.3 volte. Nel decennio successivo i Comuni centrali inizieranno a perdere popolazione. mentre qudli delln cintura continueranno a crescere. tanto intensamente da determinare comunque un aumento degli abitanti delle aree metropolitane. la riduzione dell'afflusso ve.rw le grandi città appart dallo stesso volume dell'immigrazione interna. che risulta tendenzialmente decrescente dopo il picco dei primi anni sessanta (si IJeda il grafico] a p. 65). Negli anni senanta si avvia un imponante processo di trasfonnazione della struttura produniva del paese. U modeUo di sviluppo fordista. basato sulla grande fabbrica e sulla crescita del1e grandi città. mostra vistosamente tutti i suoi limiti. Nella seconda meta del decennio si ha infatti una fone contrazione delle migrazioni interregionali dal sud al centro-nord del paese. e inizia a delinearsi una più equilibrata distribuzione sul territorio delle attività produttive. Inizia soprattutto a prendere forza un modello di sviluppo basato sui sistemi di piccole e medie imprese. organizzati in veri c propri distretti industriali. spesso caratterizzati da una fone specializzazione produttiva e localizzati soprattutto in quella che sarà definita Terza lralia e che comprende in linea di massima le regioni nord-orie.ntali e cenoali. Le grandi aree metropolitane si caranerizzano per una perdita di abi-
66 Le Scicll1.c
tanti da pane delle aree centrali a favore di quelle periferiche o dei cenlri urbani della corona. Nei flussi tra aree vicine le motivazioni strettamente economiche hanno ormai lasciato il posto a motivazioni più articolate. legate al fonnarsi de.lle famiglie, alla nascita dei figli alle scclte residenziali aUe dive~ esigenze e bisogni che caratterizzano le varie fasi della vita. Ciò determina una progressiva differenziazione tra le migrazioni di raggio più breve e quelle che c0prono distanze maggiori. che rimangono più legate alle detcnninanti economiche dci fenomeno. Queste tendenze di fondo caratterizzeranno anche i decenni seguenti. la ridistribuzione della popolazione si realizza dal centTo delle aree metropolita· ne alla loro periferia e dai sistemi urbani più grandi a quelli intennedi. L'elemento centrale di quest'i processi territoriali appare proprio il fone dinamismo dei sistemi di dimensione intermedia. la cui crescita diventa ancora più intensa negli anni novanta. Una tendenza. peraltro. in sostanziale accordo con l'andamento di fondo dell'economia nazionale. che vede nei distretti industriali e nci sistemi di piccole e medie imprese il vero elemento trainante. Una situazione che innuenzerà profondamente anche le modalità con cuj si distribuirà sul territorio !'immigrazione stra.niera che. a paTtire dagli anni onanta. rapprese.nla il vero fano nuovo delle migrazioni italiane.
Da terre lontane I primi flussi di immigrati stranieri arrivano nella seconda metà degli anni settanta. ma è a partire dagli anni novanta che il fenomeno cresce rapidamente di intensità. fino a raggiungere negli anni recenti dimensioni davvero notevoli. Il numero di stranir-
.'H9
no\'cl1lbn' 2011
ri residenti nel nostro paese è passato. infatti. dalle 356.()(X) unità censite nel 1991 agli 1.3 milioni della rilevazione del 2001 e ai 4.6 milioni della stima anagrafica di inizio 2011. È evidente che dietro ritmi di crescita cosi intensi si trova l'azione di profonde cause StlUnurali di narura demografica. economica C' sociale che caranrnzzano la rnltà italiana. Dal punto di vista territoriale !'immigrazione straniera prese,nta in Italia un profilo particolare. È 50pralt'utto concentrata nel centro-noro. che accoglie più dell'85 per cento di tutti gli stranieri residenti. investe le grandi aree metropolitane e i centri di dimensioni medie. ma presenta forti concentrazioni anche nelle realtà più piccole. tanto che i comuni capoluogo accolgono poco più di un terzo di tuni i residenti stranieri. Le stesse aree rurali sono rimaste tull'altro che escluse dal fenomeno. anzi l'agricoltura è uno dei senori di attività t'Conomica dove illavaro straniero t stato più utilizzato. sia per le occupazioni più gravose. specie deJrallevamento e della pastorizia. sia per quelle a carattere stagionale. L'andamento fonemente crescente del peso della popolazione straniera sul totale degli abitanti delle tre grandi città del centro-nord e di due significativi esempi di realtà urbane di medie dimensioni rende evidenti le tendenze di fondo dci fenomeno (si Il,da il gmjica 4 a p. 65). In primo luogo, emerge lo straordinario aumento dcJrimmigrazione netrultimo ventennio. nel complesso del paese e. sopranuno. in alcune località. lo secondo luogo appare Mdente come. nel caso italiano. abbiano agilO due importanti fanori di attrazione. uno collocato nelle grandi aree metropolitane e raltro nei centri di dimensione intermedia a fone vocazione industriale.
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I grandi agglomtrati urbani manttngono una capacità di richiamo notevole., anche se gli immigrati non trovano più lavoro nei grandi impianti industriali ma si dirigono sopranuno verso le occupazioni del tcrziario. In linea generale i nussi garantiscono l'appon:o di forza lavoro di alto livello indispensabile al funzionamento delle attività finanziarie e del terziario avanzato. nonché a tune quelle funzioni di comando e di gestione connaturate al ruolo delle cinà globali aU'interno delreconomia mondiale. Assicurano anche la disponibiliril di lavoro in lUne quelle mansioni di basso livello, e spesso a ele-vata PreGlrietà. necessarie sia per le anività dei settori centrali ddl'economia che per qudle del terziario e dell'industria a basso costo. Gli effetti di queste dinamiche sono ben Mdenziati dal peso raggiunto dalla componente straniera sul totale della popolazione dci tre principali comuni metropolitani dell'Italia centro senentrionale: a Milano siamo arrivati al 16.4 per cento. a Torino al 14.1 e a Roma. dove neU'u1timo decennio si e registrat'O un incremento sostenuto ma inferiore a quello ddle alO'e due città. al 10,7. Nel caso italiano il fenomeno ha trovato però una sua collocazione importante anche nei centri urbani di dimensioni medie c piccole. sia perché alcuni fanori di at'trazione sono il risultato di deficienze strutturali comuni a tuno il paese (come la carenza di servizi di assistenza ai bambini e agli anziani e alla conseguente necessita per le famiglie di provvedere per proprio conto), sia perché una struttura urbana e produttiva articolata e decentrata come la nostra tcnde. per sua natura. più a diffondere i fenomeni sul territorio che non a concentrarli in artt delimitate e cirroscrine. In un primo momento il fenomeno ha interessato soprattutto le sedi universitarie. ma si e presto esteso anche alle altre realtà urbane, La presenza straniera si è cosi allargata alle diverse fasce urbane del paese, anche se i fattori di anrazione appaiono ben differenziati da un punto di vista geografico. Molto spesso nelle città del centro e del nord gli immigrati si sono insaiti nelle occupazioni industriali. mentre in quelle del Mezzogiorno sono stati i lavori domestici il principale elemento di attrazione. Al centro-nord sono state le aree di industrializzazione diffusa. specie della Terza Italia. a caranerizzarsi come il principale polo di assorbiment'O. In queste realtà. i cui sistemi produttivi hanno generalmente costituito nell'ultimo ventennio la pane più dinamica deU'economia nazionale. J'imrnigrazione ha contribuito a colmare le necessità che l'offena di lavoro locale non era in grado di soddisfare. tenendo conto dei bassi livelli di disoccupazione. dci redditi elevati e di una congiuntura demografica decisamente sfavorevole. li risultato e stata una crescita tamo intensa da ponare in alcuni casi. come quelli di Prato e di Brescia. la quota di popolazione straniera a valori più che doppi della media nazionale e spesso anche a supe:ra~ quelli che si registrano nelle • grandi cinà.
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Itafiani e stranieri neUo spazio Ul1lan
Franc:oAngeli.2O'0 The _ _ grow1h
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Distribuzione della ~azlone, migrazioni interne e urbanizzazione in
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datI'espansione al
contenimento.. SoMm E.,lf'l sr.m deII''''''' repWbIicana. VoI. 2. La trasiDmJazJone
deII·ira..
EinaucI. '995.
LeSdcnze 67
cmA
Bazaar A sorpresa, baraccopoli, favelas e
jlwpadpattis si rivelano luoghi dove fiorisce l'innovazione di Robert Newirfh
edonne manovrano rozze canoe giù per ~
vicoli d'acqua stagnante. lmmer-
gono piano le pagaie. scivolano lente
Una persona su sette nel pianeta vive in baraccqx>li o comunità abusive. Più della metà dei lavoratori del mondo si guadagna la vita lavorando in nero, Ouel mercati, e Quei quartieri, danno alloggio e lavoro che governi esettore privato ufficiale non riescono adare. I governi devono collaborare con queste comunità,_ ignorane o reprimerIe come è avvenuto finora,
68 U' Sdl'n'l.l'
oltre le baracche costruite con materiali di recupero su scheletrici pali di sostegno alti appena quanto basta a tenere fuori l'alta marca. Da qualche abitazione spunta una testa per vedere chi o che cosa sta passando. Sulla riva della piccola rada dove le donne tirano in secca le imbarcazioni brulicano i lavori. Oualcuno riempie i bassifondi, intasando strati su strati di rifiuti pressati per strappare al fango qualche brandello di terra solida. Poco distante. sotto il teno di paglia di un padiglione ereno su uno di questi lotti sottratti al mare. una donna accende un fiammifero e lo applica a una pila di nudoli di legno e segatura ai suoi piedi. Nell"aria polverosa s'innalza pigra una tenue cortina di fumo. Benvenuti a Makoko. una delle comunità irregolari più famjgerate di una delle più famigerate città del mondo: Lagos., in Nigeria. una metropoli immersa in un vonice tra modernità e miseria. Con centinaia di Bancomat, dozzine di centri Internet e milioni di telefoni cellulari. questa cinà indaffarata. pazzesca. sempre intasata, con un numero di abitanti che va da 8 a 17 milioni (a seconda di dove si mettono i confini. e di chi è a fare i conti) è totalmente collegata alla rete globale. Centro iperattivo di imprcnditoria e scambi internazionali, e tradizionale capitale commerciale del più popoloso pacsr dellA-
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Il{)\"cmbn' 2011
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CITTA frica. Lagos attira. secondo le stime. circa 600.000 nuovi arrivati ogni anno. Eppure i suoi quanicri so-
no per la maggior pane senz'acqua. senza fogne e
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Robert NetJWirth, giornalista e
sarttore. ha
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traseaso cile lml lmlcalpoI
OaQuesta esperienza è nato il
soo libro CIttà oniJta, l1a!l!Ii> nelle _del""..., (Fusi orari. 2007). I suo ultUTlO libro, "titolalO Siea/ItJ ot NaIJons: 7he G/oI>lI RIse 01 the IntormaJ fa>Joo>y uscirà negli Statllhti enuo~ fine deI'anno
PUNTI DI SVOLTA la popolazione lleIIe aree meno Ulballiuale del mondo, Asia e Atr1ca, diventeril più cittldina che rurale rispeIlIvamenle nel 2023 • nel 2030
senza elettricità. Makoko - in pane sulla Icrrafenna. in pane 5OSp(S3 sulla locaJe laguna - è una delle comunità più povere di questa megalopoli Comunità abusive come questa esistono in tuna il mondo. le 600 favdas di Rio de Janeiro scendono fino alla baia di Guanabara e risalgono i fianchi delle
alrure che sovrastano spiagge famosr come Copacabana e lpanerna. E ti ahim il 20 per centO ddla popolazione. Gli innumen:volijhopadpattis di Mumbai si allineano sulle rive maleodoranti del Mahim Cl"l"ek. occupano i marciapiedi di Reay Road e premono sui binari deUe ferrovie che portano in cinà i pendolari. Metà degli abitanti di Mumbai vive abusivamente in luoghi su cui non ha alcun titolo di proprietà. K.ibera. in Kenya. ospita circa un milione di per:sone. il che ne f3 uno dei più vasti sobborghi di capanne di fan-
go dcll'Afiica subsahariana: i: poco distante dal cenlIO di Nairobi, ma non ci sono elettricità. fognature e impianti igienici. e l'acqua potabile costa tino a 20 volte di più che nei quartieri legalmente riconosciuti. Benché in luoghi di questo genere vivano tra 800 e i 900 milioni di per:sone - una su ono nel pianNa in tuno il mondo i governi li considerano da sempre con disprezzo e condiscendenza. Quando non li hanno demoliLi. o rasi al suolo. si sono componati come se non esistessero. Un esempio: per decenni le mappe ufficiali del terrilOrio del comune di Nairobi hanno riporrato il sobborgo di Kibera. che è vecchio forse di cent'anni e ospita un quinto degli abitanti. come una foresta anziché' come un il'lSediarnento abitativo. Data l'assenza di servizi e l'ostinato rifiuto dci governi anche solo di prendere allo della realtà. questi luoghi sono diventati per necessità alveari di inventiva. anività e imprtnditorialità autonoma. A dispeno di povertà e privazioni. queste comunità illegali sono il crogiolo dci nostro futuro globale. I governi devono abbracciarle. non ripudiarle.
~Iercati galleggiunti
Quando si abita in un quaniere che si estende sull'acqua come Makoko. non si può uscire di casa e andare a piedi al negozio aJrangolo, Sono i prodotti che devono raggiungere le abitazioni. e le donne che remano nella laguna di Lagos sono l'equivalente rivierasco di un mercato all'apeno. Alcune di loro ponano i cibi base dell'alimentazione locale come il garri (maniaca fermentata e tostata). ilfufu (un altro farinaceo. fano principalmente di ignarne macinato), pane e riso, Altre vendono bibil'e e birra. Altre ancora attraversano l'acqua cariche di scope e detersivi. Le canoe di cui si servono sono fabbricare da artigiani locali. che ne lavorano a mano le rozze tavole per assicurare che resistano all'azione corrosiva deU'acqua di mare. Anche le abitazioni sono oggetto di una precisa anività artigianale: a costruirle sano esperti che sanno bene fino a che punto devono conficcare i pali sul fondo c quanro peso possono
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reggere questi fragili sostegni. Anche il riempimento della linea di costa è un'attività organizzata: provate a chi~erlo ai giovanotti che arrivano parecchie volte al giorno in barche srracariche di limo che poi spargono sopra i rifiuti pressati. Anche quel fuoco fumoso - che. se fosse lasciato senza sorveglianza. potrebbe divorare in breve l'intera comunità - è un'azienda, Li, con tre grandi griglie. senza la minima licenza o autorizzazione. su un palo di terra che fino a qualche tempo fa non esisteva nemmeno. Ogun Dairo affumica il pesce. Non lo pesca lei. lo compra da un magazzino frigorifac nei pressi della sua abitazione. E neppurr lo vende. lei non fa altro che ficcare la coda in bocca al pesce per ottenere un anello compano. esporlo per qualche ora ai trucioli fumanti e sistemare il prodotto finito in apposite scarole. le sca(ole - ne riempie da cinque a sette al giorno - vanno a un distributore all'ingrosso, che a sua volta le vende ad altre donne (~r strada, a vendere pesce affumicato. sono solo donne) che smerciano il prodono al minuto per tutta la città. tU margine di profino non è granché». mi ha detto Ogun. usando le stesse parole che potJebbe adoperare un piccolo imprenditore in qualsiasi pane del mondo. eSi lavora sui volumi,. le ho chieslO da dove venissero i pesci. aspenandomi di sentire che la laguna. qui tanlo inquinata. era più pulita a monte, o verso il mare. O fo~ venivano da qualche altra pane dell'Africa. o magari da una remota regione dell'interno. Ma non mi aspettavo di sentinni rispondere: eOalI'Europa... I pesci, catturati nel Mare del Nord. vengono congelati li e poi spediti a lagos, dove passano dal pono a uno dei quartieri più tossiti e inquinati per essere affumicati. e poi venduti con un profino di pochi centesimi di euro ciascuno per le strade della megalopoli. Queste attività economiche non sono censite, non sono autorizzate e non entrano nelle statistiche ufficiali sui posti di lavoro. Restano celate in una zona d'ombra deUa politica e dell'rronomia. Eppure a livello globale sono la nonna. Più della metà dei lavoratori del mondo. circa 1,8 miliardi di persone, si guadagna la vita fuori dalle regole. E il loro numero cresce. Entro il 2020. secondo rOrganinazione per
la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE)
re-
conomia informale comprenderà due terzi della forza lavoro globale; per di più. le stime dicono che quasi metà della crescita economica mondiale dei prossimi 15 anni verrà dalle prime 400 cinà dei paesi di economia emergente, Il centro di gravità urbano - anzi. il centro di gravità globale - si sta spostando ver:so i paesi in via di sviluppo. e questi enonni mercati di strada fai-da-tc, questi quanieri autocostruiti, sono una visione del futuro urbano che ti anende.
Di propriu iniziutivu A pianificatori e funzionari governativi. tuno questo suona spaventoso, la loro preoccupazione è che questi quartieri e questi mercati cosi instabili possano produrre metastasi, che questi sterminati
,,)19
IIU\I'llIhn' 2011
Dhara\ i ~ Wla deUt." banu."t.'OpoU più famOM" di Mumbai. divenuta familiare al pubblico cinematografico di runo il mondo grazif al film 1'hr Milliollairr. Cimi un milione di ~rsone vive in un·an.-a grandf quanto iJ Prospect Pari;. di Brooklyn (Lrt vollf la SUperficif di Villa Borght'St' a Roma). Gli abitanti hanno bonificalo una palude di mangrovie e vivono di rt'Cupero c ricidaggio dei rifiuli e industria leggera. Due quinti dci residenti sono di religione islamica. gli altri induisti. N~li alloggi comuni dormono fino a 35 persone ~r stanza. La zona ~ oggttto di un romroverso piano di recupem.
Le Sdt'1l1.t.:
7'1
cmA labirinti di Stnluu..re precarie e imprese mai registrClte ri~ano a trascinare con st le dnà nell'abisso. ln effetti, come ammene apename.ntc chi ci vive, abita-
stare qui" mi ha detto Erastus Kioko mentre l'oscurità avvolg~a l'unica stanza del suo alloggio a Kjbe:ra.•Se avessimo soldi. non rima.rremmo qui•. Poi. dopo aver fissalo lo sguardo sulle pareti sbilenche
avuto un grandissimo successo. La disponibilità stabile di energia elettrica ha fano meraviglie anche in ambito sanitario. perché i baraccati di Rio usano rubi di plastica e pompe elettriche per sottram: acqua agli impianti municipali. Sarà purt: un funo anche questo. ma intanto dà acctSSO all'acqua potabile a più di milione di abitanti della città.
della sua casupola di fango. ha aggiunto: .Non posso dire di avere un futum.,
Il popolo degli ombrelloni
re sopra un estuario inquinato o senza acqua corrente non è !'ideale per il XXI secolo. tNon desideriamo
Eppure, con tune le difficoltà che incontra. in
rt'-
aJtà le sue prospettive sono migliori a Kibcra che se abitasse in qualche altro quaniere di Nairobi. Que-
sto perché l'appanamento monocamera meno costoso di un quaniere l~aJe della capitale del Kenya costa quattro volte quel che costa in mMia una ca-
5
Le ctItà più popoIooe nel...
1._\brt< 2. Tokyo 3. Londra 4. Parigi 5. Mosca 1. Tokyo 2. DeI1i 3. Sio PauIo 4.Mumbai 5. Città del Messico
gli abitanti accenClSSr:ro l'installazione dei contatori. e di pagare l"eJenricità che usavano. Il programma ha
panna di fango a IGbera. Punroppo. nessun governo e nessun investitore privato è disposto a costruin> alloggi che siano alla portata di 1G0ko, o di quasi runi gli abitanti di lGbe.ra (e. in realtà, di ogni altra baraccopoli del mondo). Solo gli abitanti abusivi. che costruiscono per sé. hanno nngegnosilà e il desiderio di far funziona.rt: queste comunità. Nei paesi sviluppati, la gente usa quel che possiede per ottenere un mutuo. comprare i materiali e affidare a un'impresa nncarico di costruire la casa, rutta in una volta, Gli abusivi non possono perrncttcrsi questo lusso. Il loro mutuo è il tempo di lavoro che sono in grado di impegnare per costruire e ricostruire costantemente la propria casa, A Mumbai. chi vive in una casupola a volte passa anni a fare e rifare la sua abitazione. una parete per volta: assi riciclate dai caneUoni pubblicitari, paletti arrugginiti, marroni di recupero e piastrelle mezze consumate diventano tutte risorse di valore. Quando i governi negano a queste comunità il dirino di esistere, la gente migliora le case lentamente, Per esempio, quando negli anni sessanta le autorità di Rio de Janeiro dichiararono guerra alle favelas. la gente aveva paura di esser cacciata o di vedersi bruciare la casa, e quindi investiva poco. La maggior pane delle favelas restò cosi molto primitiva. Ma quando i politici hanno moderato il loro atteggiamento ostile e hanno preso a impegnarsi nel lavoro con la comunità, le favelas sono uscite allo scopeno. Una volta accettati, i residenti hanno rapidamente buttato giù le vecchie baracche per sostituirle con edifici a più piani di mattoni e cemento armato. Squadre di installalOri nonurni - i cosiddetti gOloso i gatti - offrivano agli abitanti l'opportunità di rubart' l'elettricità dalle linee di distribuzione municipali (e ancora si vedono le tracce del loro lavoro sui pali della luce da cui pendono festoni di fili elettrici strappati). A panire dal 1997. però, l'azienda elettrica locale ha cominciato a re.ndersi conto che chi vive in una fave1a i.' contento deUe limitazioni e dei roni ci.mJjti inevitabili negli aUacri pirata. l'azienda ha trovato un accordo con molte comunità, offre.ndosi di collegare le favelas alla reTe elettrica purrhé
72 J.A" SdC'o1..C
Proprio come gli occupanti delle borgate sono quelli chr cosnuiscono i quartieri del futuro, i vendilori ambulanti e tanti altri operalori privi di ogni autorizzazione o licenza stanno creando i futuri posti di lavoro. Ne:ssun governo. nrssuna organizzazione benefica globale senza fini di lucro e nessuna azienda multinazionale può seriamente pretendere di sostituire il miliardo e 800 milioni di posti di lavoro creati dall'economia sommersa. In effcni. la miglior speranza di crescita per la maggior parre delle economie emergenti sta proprio nell'economia-ombra, A Lagos. per esempio, i mercati degli ambulanri sono cresciuti fino a diventare enormi centri di commercio che fiancheggiano le strade. Alaba lmernatio-
nal
Marke~
Ikeja Computer Village. Ladipo. o Auto
Spare Pans and Machine Dealrn Association Market hanno stabilito sofisticatr reti di commercio internazionale. I commerdanti viaggiano in lungo e in largo (la maggior pane degli scambi, anualmente. awic'ne con la Cina) alla ricerca di prodoni e profitti. Sono loro a impanare la maggior pane dei telefoni cellulari. dell'elettronica di consumo e dei ricambi d'auto venduti nel paese, e le loro attività hanno fano saltare i confini economici che in genere sono associati ai mercati di stnIda. Remi Onyibo e Sunday Eze. due dirigenti dcii 'associazione dci commercianti di Alaba. mi hanno deno che il merrato ha un giro d'affari di oltre) miliardi di dollari all·anno. Dati questi livelli di forLa economica. molte grandi aziende di primo piano si sono ~ conto di poter sfruttare anch'esse il potere dell'imprenditoria non autorizzata. Il senore della telefonia mobile i.' un buon esempio. In Nigeria, il mercato e dominato da multinazionali come MTN (con base in Sudafrical. Zain (con base in Kuwait) e Globacom (basata a lagos. ma che ofTre i suoi seNizi in gran pane deU'Africa occidentale). Queste organizzazioni multimiliardarie in dollari ricavano gran pane del loro denaro dallo smercio di ca n'e per la ricarica telefonica anraverso un'enorme e disorganizzata rete di vendita, fana di ambulanti che si pia12ano su banchetti improvvisati sono grandi ombrelloni ai bordi delle strade. _II mercalo degli ombrelloni oggi io un mercato molto, moho imponanle., dice Ak..inwale Goodluck. dirigente del ramo nigeriano della MTN. _Nessun operatore serio può perrnenersi di igno~
il popolo degli ombrelloni•. In effeni. la donna che vende in uno di questi banchi mi ha deno che in questo senort" c'e da fart'
.W)
no,"cmbn' 2011
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La rau~la di ~anta Marta. o Dona Mana. è una de.lle più ripide - e un tempo deUe pii! pericol~ - dj Rio de Jan~ro. I disagi si sono attenuati quando lo Stato ha cominciato a porta~ anche qui i servizi pubblici.
www.lcscicllze.it
Le Scienze
73
cmA dei bei soldi. Lei ha cominciato con appena 34 dal-
lan 01 ncancnc. e ne! guu 01 .seI mesi na mompllca-
Più salute per le innumerevoli masse urbane di Gonlo1l McGrolloholl e David Salterl!nr:oite La maggior parte di coloro cI'e si trasferivano a loodra, New VOlI<. Chicago, Beltino nnoocsava aRa propria salute in carrbo cl saJari nugIion. Atfollamen1D. acqua potabde alIltaminata. cattive fognature, condi2iori c11aYoro dunssune e inqUinamento industnale rendevano queste persone più soggette alle malattie del parenti rimasti in campagna. e ne accorciavano la vita. Aparore dal _ centrali dell'Ottocento, pelÒ. le rifanne statali e i ll'owecImenti
e laIlte altre grandi otIà nel XIX
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delle autorità L.tlane cominciarono a lI1Y8ftire la situazione sanrtaria cl quelle CItta alIl llMlStimenIl in mpmti odna, ~ture, nmozione dei rilìuli. istruzione e a/tn) arx:ora. le città ricche. oggi, sono tra i posti più salubri in cui vNere. Epersino in motti paesi a reddito rr.- chi rislede nelle zone L.tlane trascorre la ll'OIl'la esistenza largamente al nparo dalle anlJChe~. Per gli BOO o 900 _ cl PI'f"OO8 cI'e YMlflO negli _ informaIi cI'e COSlitUlSCOOO le baracalpoti del nostn tempi, Invece, questi miracoli sono arx:ora lontani.
Nel frattempo, soffrono per gli effetti di sovraffollamento, alIltaminazione dell'acqua e mancanza di cure sanitarie a costo accessibile. In molti di questi luoghi un bambino su "" muore pIima di lX>fT1lICfe I dnque .... di età. e la Sll"fllIllll di Yila è appena la metà dl quella dì chi YM! nelle CIttà pou salubn. La srtuazione noo lT1!gliorerà flOChé I goyem noo SI assumeranno _ responsai)tli13
per la salute dei più poveri. Ma in realtà gran parte del problema nasce spesso proprio dai goyem e dalle am_locaII. La maggior parte degli insediamenti più poveri SlJlI8 su zone eccupate o SWdiYise rlIegaJmente, e questo consente alle buroctazJe L.tlane dì ignorarne resostenza.
Inoltre. leggi e isIiIuzioni termali tendono a dare per scontato cI'e la gente possa permettersi di vtYef8 In case salubn, e QUindi spesso operano piO per emarginare le comunità cI'e YMlflO a1111rute della SUSSIStenza cI'e per aJutarIe.1n più. i!jOll8lTllll1ti sono spesso resti a entrare In rappor1O alIl gli _ cI'e Incoolgglano I resKlenti più poveri a organizza"; per riYendicare miglioramenti, ma queste PI'f"OO8 in grado di organizzare le masse sono proprio quelle da rollYOlgere se si vuole che i programmi goyemativi messi In opera abbiano QUalche spe
Tuttavla. quaJche Sltuaoooe posrtiva esiste. AIa.ne arnm&r1istralni locali stanno oggi rilitxll""'..... """"ICi>OO gli insediamenti informaIi. e cotIabofaflO con gft abttanti per InSIaMarttlle strutture sanitane e I servm necessan. Una delle iniztative più effiCaci è i1ll'ogramma di SlCUfezza abnanva gestito daJI'lstJ1lJto per lo SVIluppo delle organi22azioni dì base della Thailandia. cI'e ha sostenuto centinaia dì ll'OQ8t1i dì mlQlioramento proposti dalle 00llllMlit\ stesse, fra cui il finanziamento di migIiorie alle reti idriche e tognarie e di prestiti ai llnccatJ perché migliorino le ~ aillta2>ori. Fede!a2iori di baraa:ati e alJuSlYi coIlallorano alIlle autorità per cambiare le COIldilionI di vita in più di 20 a11ri paesi. Come dimostrano questi P
Gonlon McGranahan ~ pmapaJ researcher rJeIIo Huma115ett/emen1 Grc1tfJ dell'lntemaliooallnslitutlllor ErMror>merJl anel DeYeIopmenIIli Londra. llavId 5atterthwaite è /Il senior fel/ow dello stesso istituto.
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gli affari di 60 volre. arrivando a guadagncm 270 dollari oeni al mese. cinque volte il salario minimo stabilito all'epoca dal govcmo. Eppure. malgrado sia una venditrice responsabile e di successo. le multinazionali di cui vende le rieariche la tengono a distanza. Vendono le loro cane ai distributori. che poi le rivendono agli ambulanti degli ombrelloni. sostenendo che questO valoroso esercito sparso per le strade è un'armata di appaltatori indipendenti con cui non hanno alcun rappono e per cui non riconoscono alcuna rt'Sponsabilità. E. purtroppo. il governo dello Stato di lagos si è imbarcato in una campagna per distruggere molti dei mercati che prospe.rano ai bordi delle strade. rendendo molto più difficile al popolo rlt'gli ombrelloni condum i propri affari. Questa politica apparr punitiva c controproducente, poiché. in base alle stesse stime governa rive. Ira il 70 e \'80 per cenl'O dci lavonuori in cina fa pan'e dell'economia informale. le aziende dell"ombra. intanto. continuano il crescere. Oharavì. un tempo la piu grossa comunifà abusiva di Mumbai. oggi ha collegamenti con il commercio mondiale. Qui si cuciono borse di cuoio e camicie che saranno vendUle in runo il mondo. In Kenya. anche se non sono arrivati ai mercati globali. gli abitanti di Kibera posseggono o gestiscono con successo un gran numero di piccole imprese. Le strade fangose della comunità sono fiancheggiate da negozi. bar. panencrie. saloni di bellezza. case da tè e chiese, c c'è chi abita a Kibcra ma ha un'impresa di successo nd centro diradino. Sono imprese innovative sul piano sociale. oltre: che economico. e molti fTa gli imprenditori di maggior successo sono donne, che tradizionalmente non avevano alcuna possibilità di onenere un ceno grado di indipendenza e potere:. lO
Uscire dall'ombra l'opinione piu comune e diffusa sui senori informali della vita sociale - che si parti di comunità abusive o di mercati di strada - è che siano un'area di criminalità, di nemici di una società civilizzata. Eppure, a pane il fatto che occupano terre che tecnicamente non appartengono loro. la maggior parte degli abitanti delle baraccopoli sono cinadini che rispettano le leggi. Allo stesso modo. anche se non pagano le lasse. la maggior pane di coloro che lavorano in nero sono membri utili e produttivi deUa società. In effetti. una delle idee piu inesatte che circolano sull'economia informale è che nei paesi sviluppati non esista. Ma la verità è che' in ogni periodo storico gli abusivi hanno avuto una pane nella costruzione di molte delle grandi cirrà del mondo. Un tempo molte capitali europee erano circondate da un andlo di grandi insediame.nti abusivi. Un secolo e mezzo fa San Francisco fece il sallo che ponò un sonnolento vi1laggio di pescatori a divemare l'affollata cinà della corsa all'oro deIJa C;rlifomia legalizzando migliaia di occupanti abusivi. A New York. in-
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teri quartieri sono paniti come insediamenti abusiVl. L ultima granoe comunna abUSiva al Manhaltan. il $unken Village della 62 a Strada Ovest - a metà tra Centrai Parle e il punto in cui ora sorge il Lincoln Center - fu sgomberata solo nel 1904. Nei paesi sviluppati. l'opinione pubblica associa il sottobosco economico ad attività criminali come lo spaccio di stupefacenti. ma la maggior pane della gente che guadagna denaro in nero e coinvolta in senori più benigni. dalredilizia in nero ai venditori ambulanti di cibo. fino ai disegnarori di moda che smerciano le loro creazioni on Hnc. Il risultato di queste idee fuorvianti c che i responsabili delle scelte politiche hanno tracciato divisioni nette che conducono a soluzioni semplicistiche: legale e illegale. produnivo e improduttivo. buono e (arrivo. Queste opposizioni binarie menono in pericolo la sopravvivenza di oltre un miliardo di persone e minacciano di bloccare uno stadio im1)Cn:ante dello sviluppo globalc. Deve esserci una via di mezzo. qualcosa che. senza ammelLere ogni tipo di semi-legalità. lasci ai mercati la possibilità di funzjonare con modalità molteplici e diversificate. Alfonso Morales. docente di pianificazione umana dell'Università del Wisconsin a Madison. avanza una proposta di questo genere. Morales. che si io mantenuto agli studi dopo la laurea lavorando anche come ambulante per le strade di Chicago. suggerisce che le amministrazioni comunali del mondo intero dovrebbero offrire ai venditori di strada - a un prezzo piuttosto notevole - licenze d'arrività in cambio delrescnzione dagli obblighi fiscali. Per come stanno oggi le cast". i venditori senza licenza corrono un rischio ogni volta che vanno per strada. Avere una licenza vorrebbe dire: non poter più essere importunati dalla polizia. e secondo Morales sarebbero disposti a pagare un prezzo piultosto alto per questo tipo di protezione. Anche l'amministrazione ne avrebbe un chiaro beneficio: ricaverebbe qualcosa da questi commerciami clandestini che altrimenti non danno alcun contributo alle finanze pubblichl·. Non sarebbe una soluzione ideale - e ceni settori. come la vendita di alimentari. dovrebbero comunque rispettare regolamenti sanitari e allft' nonne ma segne.rebbt> un importante passaggio. dalla criminalizzazione al coinvolgimcnto. Non si può dire che la storia passata delle scelle dci governi sia piena di grandi risultati di collaborazione con la gente la cui sopravvivenza dipende dal tener nascosto il posto dove abita e i propri guadagni a quegli stessi governi Quello indiano. per esempio. ha una commissione minisleriale dedicata al se1lorc informale. ma quCSlo non ha impedito alle amminisrrazioni locali di perseguire politiche punitive contro abusivi e venditori ambulanti. Eppure.. una speranza è offerta dalle iniziarive dal basso. Comunità abusive e mercati di strada hanno saputo sviluppare proprie istituzioni cooperative. A Mumbai. le donne deijhopadparris e dei mercali inrormali stanno organizzando programmi di rispa.rmio
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comune e piani assicurativi congiunti. Nelle favelas. gruppi di famiglie si uniscono in mUliroc.·s - società di muruo soccorso per la costruzione di abitazioni che condividono la manodopera e consentono loro di costruirsi insieme la casa. A Kibera le donne costituiscono _giostre- in cui menono insieme i propri soldi. che poi vanno di settimana in settimana a una delle partecipanti. un'infusione di denaro COOlaOle che ha aiutato molte donne a far crescere la propria anivita e a sviluppare un'indipendenza finanziaria. A lagos ogni mercato spontaneo ha la sua associazione di autogoverno. e spesso anche un suo tribunale chc gestisce Ir disputc. Per un governo illuminato. ciascuna di qUCSle associazioni nate spontaneamente offre un'opportunità. I mutiroes possono evolvere in cooperativI.' di costruzione che rispettino le norme: edilizie: le giost:n." e i programmi di rispannio possono uamularsi in casse cooperative c societ3: di microcrcdilO: e le associazioni dei mercati possono passare agli invesrirnt'nti inrrastrurrurali (" fornire in proprio servizi pubblici come la raccolta della spazzatura e la pulizia delle strade. Possono sembrare cose da poco. ma il loro impano cumulativo può diventare significativo. Anche se queste iniziative di cooperazione rimangono piccole, più riescono a diventare istituzionalizzatc e permanenti e più sara facile per esse costruire legami frunuosi con le pubbliche amministrazioni. Solo lavorando con i gruppi locali. d'alrro canto. i governi possono portare un ccno IiveUo di sviluppo e di inclusione alle parti più trascurate e calunniate dd mondo urbano. Attraverso la combinazione delle azioni dall'alto e delle iniziative dal basso. residenti abusivi (' venditori di strada potranno condurrt' le cinà a più rapida crescita verso il furum. •
lIlwria f' Indu"JtriO!tltà: i pescatori costruiscono le proprie case sulle acque luride della laguna di Lagos nel distretto di Ebu(t' Mena. a nord del centro della metropoli nigeriana.
Is IntormaJ NormaI? Towards More and Betler Jobs in lleYetoping Countnes.
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EcooomICO (0CSEl, 2009. State 01 the Wortd's Cities 201012011: Bridging the lJrt>an Divide. DNU-HaIl41at 201Ù
Urban Wor1d: Mapping Ihe Economie Power 01 Cities. DobOs A ealtri. McKJnsev GIOOaIInStrtute 2011
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Ricetta contro il declino Istruzione e libera impresa sono gli strumenti migliori per reinventare i centri urbani di Edward Glaeser t stato un (~mpo in cui la città di Detroit aveva 1.850.lXX> abitanti: ora ne ha meno di 740.000. Cleveland e St Louis hanno subito la stessa 5On('. dimezzando le loro dimensioni rispcno agli anni cinquanta. Dall'alITa pane dell'At-
lantico, liverpool e lipsia si sono molto ridimen-
sionate. Agli urbanisti si pone allora una questione fondamentale: perche alcune cinà sono destinate al declino mentre molte altre stanno esplodendo? Una prima risposta è che l'asces.1 t' il dC"Clino delle cirtà seguono le trasformazioni della tecnologia. Detrait (' le 31fT'(' cinà dell'area dci Grandi Laghi si af-
fermarono come crocevia dei trasporti agricoli prima della gueJT3 civile americana, In seguito conobbero una seconda fase di c:rescita quando rindustria si stabili lungo le vie d'acqua per un migliore accesso a materie prime come le miniere di ferro. Ma nel corso del XX secolo, quando il costo del rrasp,mo ferroviario delle merci è crollato di più del 90 per cento, i vantaggi geografici sono andali via via diminurndo. le manifatture si sono cosi spostare in aree in cui il costo della manodopera era inferiore, Il declino economico S1a10 spesso accompagnato da episodi di malcontento, come la sommossa di Detroit del 1967. durame la quale furono distrutti 2()()() edifici. I conflini sociali sono spesso arrivati anche a determinare la politica: i sindaci di Dcrroit Roman Gribbs e Coleman Young sono stati visti come rappresentanti di specifiche categorie sociali. In realtà. il fatto sorprendente non è tanto che le città subiscano un declino. ma che si anivino per re:invent.aJ:5L QuaranCanni fa i pesanti tagli al personale della Boeing. all'epoca uno dei principali datori di lavoro di Seanle, sembravano aver segnato il destino della città. ma oggi, nell'cra dell'informazione, Seanle è diventata sinonimo di successo. I due pilastri di questo processo vinuoso sembrano ~ l'istruzione e la libera impresa. come si deduce da alcune cifre. Nelle aree metropolitane del Nordest o del Midwest degli Stati Uniti. dove negli anni senanta meno del 7.5 per cento degli adulti aveva frt.quentato l'università. la popolazione è cresciuta dclJ'S per cento tra il 1970 e iI2()()(). Nelle:' zo-
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Il Downsizing Cities. Rybczynskj W.. In -TheAtlantìc-, Vol. 276, n. 4,~. 36-47. ottobre 1995. /Ve Cities Ilying? GIaeser EL Ifl ..JoumaI cf Econome PerspecIJYes. Vt; 12, n. 2, pp '39-160,~1998.
WhiclI PIaces /Ve Gmwing?
GIaeser El, ~ >lstiIuteITalbrnan Center, marzo2011
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Lt' Sc:it'IIZI'
ne in cui più del 15 per cento degli adulti aveva una laurea o un titolo di studio equivalente la popolazione è cresciuta del 53 per cento. Prima del 1970. la crescita era cOm"lata al tasso di istruzione secondaria più che a quella di livello universitario; dopo il 1970 invl"Cc l'universirà è diventata un fanore decisivo. le cinà con maggiore tasso d'istruzione hanno quindi più SUcctSSO o, viceversa. le cina di suc«sso attraggono persone più istruite? Una risposta a questo interrogativo arriva dalle statistiche storiche, che rivelano come illivello di istruzione della popolazione di una cinà non vari di molto nel corso dci tempo. La percentuale di adulri con una laul'("a al college nel 1940 io fonemente correlata ai livelli di istruzione del 1970 e attuali. e anche all'alto reddilo e alla crescita della popolazione degli ultimi decenni. La presenza di college pubblici nell'area metropolitana prima del 1940 io associata oggi a redditi più alti e a una crescita più alta. Perciò è l'istruzione a generare succ'csso. non il contrario. Di grande importanza è anche la cultura della libera imprna. I dati relativi al consumo di energia e alla dimensione media delle aziende sono corrdati alla capacità di rigenerazione delle cinà. Come nel caso dell'istruzione, sembra che \'imprenditorialità sia un Fauol'(" predittivo di successo. Cinà con un tasSO di imprt'nditorialità re:lativamrnte basso nel 1900. come quelle dominate dalle grandi compagnie estrattive o manifanurirre. continuano ad averlo basso: sono ancora dominate da grandi compagnie di servizi destinati all·cspon'azione. che rimangono fonemente in ritardo dal punto di vista teanomico. Sfortunatamente. è solo da poco che si è iniziata ad apprezzare !'imponanza dell'istruzione. Per gran pane dei cinquant'anni passati il governo Federale ha avviato grandi progetti infrastrutturali per le città in declino, che però non si sono rivelati soluzioni valide: dalle mie ricerche non sono emcrse connessioni tra politiche di rinnovamento urbano e rigUlerazione delle cinà. O futuristico FbJpl~ MOI~r di Detroit (un sistema automatizzato di traspono urbano su rotaia). per esempio. scivola silenzioso lungo strade desolate. Sono le capacità. non le strutture, il miglior antidoto contro il declino urbano. •
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nU\"l'lllbrt, ~0I1
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Comè, verde la ci La via migliore per ridurre l'impatto ambientale della vita urbana è aumentare la sostenibilità delle città in cui abitiamo di David Biella
vrtbbe dovul'O essere il paradiso urbano d~rmitivo. Centinaia di pagine di piani. mappr e tabelle illustravano la costruzione di Dongtan,lo stato dell'anc delle .eco-cinà_, da realizzare sull'isola cinese di Chongming, alla [ocr del fiume Yangtze. Si sarebbero costruiti edifici ad alta efficienza energetica vicini fra loro per incoraggiar< i r<sidenti a spostarsi a piedi e sarebbero sta-
te ammesse solo auto elettriche o a idrogeno. 11 cibo
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La pianificazione
di nuove eco-crttà ha generato mano
interesse. ma il semplice rinl"lCNamento delle metJ'OPQli del glOrm nosui. per fenderle più amIChe dell'amtliente. sarebbe
la "" poù effiClerne alla _enilJdità, perché gl3
ospotano buona "'"'" deII'umanrtà. Preparare le città li oggi al futuro nctuede carnbcamennSla acI atta SIa a bassa Intensità tecnologICa.
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Le ScirllZC
sarebbe arrivato da fanorie biologiche costruile nci dintorni. I"elenricità sarebbe: stata generata grazie alle brezze marine e alla combusòone dei residui della coltivazione del riso. Canali e bacini S3~bbe:ro tati integrati nelle zone umide. fornendo una vista rilassanti agli uomini e un rifugio agli uccelli migratori. Eppu.re. nonostante questi obiettivi. la futura isola-cinà dcve ancora csscrc costruita. Non è chiaro se la Cina abbia abbandonato il progeno. Il suo completamento CI7I previsto per il 2010. ma non si è andati oltre la costruzione. nel 2009. di un tunnel c di un ponte destinati a unire Chongming alla terraferma. Quella cinese e solo una delle numerose eco-città progettate nel mondo che però non sono state realizzate. principalmente a causa dei costi. Ma anche se ogni eco-cinà fosse stata costruita il loro effetto globalC' sui consumi energetici e sulle emissioni sarebbe stato minimo. perchr la grande maggioranza della popolazione urbana vive in cinà già esistenti. Tune queste ragioni suggeriscono che non possiamo contare sulla costruzione di nuovi cenui urbani -ecologici. per affrontare la sfida di alimentare. ospitare e trasponare i cittadini in modi ecologicamente accenabili. Serve un'altra soluzione.
Questa soluzione dovra tenere conto di che cosa ci riserva il futuro. Oggi le città sono più verdi delle loro aree suburbane perché. tra l'altro. gli abitanti delle città usano meno energia ed emenono meno anidride carbonica per nucleo familiare rispetto alle loro controparti suburbane. vivendo in zone più densamente abitate e usando di più i mezzi pubblici. Ma non è sufficiente essere verdi. le cinà devono anche essere sostenibili Ovvero. come ha dichiarato la United Natioos's World Commission on Environment and Oeveloprnenl dcvono soddisfare ci bisogni dci presente senza compromettere la possibilità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni_o le metropoli esistenti non saranno in grado di sostenersi. ~ continueranno a operare su1Ja base del businas as usual. cioè se non si fa nulla per cambi~ la situazion~; la loro domanda di risorse lrnvolgerebbe l'off~rta. dato che il numero di persone nelle cinà passerà da oltre 3 miliardi di oggi a oltre 6 miliardi nel 2050. Le tante cinà non ecologiche che Sfanno nascendo come funghi in Cina. India e altrove dovranno affrontare lo stesso problema. In teoria le nuov~ cinà pot:n.':bbero essere sostenibili fin dall'inizio. come era pianificatO per Dongtan. Ma ci sarebbe una conve.nienza ancora maggiore nel modific3T'C' in senso sostenibile le cinà esist'enti. visto il loro numero. -Senza dubbio dobbiamo lavoraT'C' con le città esistenti•. afferma la sociologa Sask.ia Sassen. della Columbia University. che ha costruito la sua carriera proprio studiando i ceneri urbani. Un approccio simiJe sarebbe meno costoso del costruire cinà dal nuJla e potrebbe farci risparmiare enormi quantità di energia. acqua e rifiuti. permettendo alle città attuali di prosper.lT'C' per i secoli
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cmA a venire. Per raggiungere questi obiettivi. ing~eri. urbanisti e autorità porrebbero ricavare alcune buo-
ne idee dai progetti di eco-cinà. che. sebbene abbiano fallito come centri urbani. sono state incubatri-
ci di innovazioni. Cambiamenti più semplici. come formare gli amministratori di condominio all'uso di pratiche sostenibili. saranno utili nell'aiutare le città
a sostenerci in modo adeguato in fururo.
Risparmiare energia Le priorita per le cinà che si adattano a un mondo trasformato dal riscaldamento globale sono l'au-
mento dell'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas st:rT3. in modo da tvitare cambiamenti climatici persino più catastrofici. -Come centri primari delle attività economiche del mondo, le: città sono significative consumatrici di energia, e sono re-
sponsabili di quasi ~ quarti delle emissioni mondiali di anidride carbonka-, ha deno Michae.1 Bloomberg, sindaco di N~ Yorl, durante una riunione di
UN TONO PiÙ ALTO Le Ci.· !l'e (Plncs "..., che vivono in cilIà l3llano a frequenze più alte per ..... senti1e sopra l'ilite n
_libano.
suoi collc.-ghi del C40, un gruppo composto da 59 grandi città impegnate ndlo sforzo di combanerr il cambiamento climatico. Uno dci principali punti di intervento dd C40 t dotare i vecchi edifici di tecnologie che ne aumentino l'efficienza energetica. Negli Stati Uniti. in media un edificio - grattacielo, casa o chiesa che sia - risale agli anni settanta. La sostituzione dei tetti di nero camme con coperture bianche che riflettono la luce solare e mantcngono più fresco l'edificio in estate. per esempio. o !'installazione di pannelli solari termici per l'acqua calda si tradurrebbt in grandi risparmi energetici: sccondo il Department ofEnergy. solo il riscaldamento dell'acqua è responsabile del 17 per cento dell'energia consumata negli edifici statunitl~nsi. C40 ha quindi stabilito un accordo con la Banca Mondiale per il finanziamento di progetti simili di ristrunurazione. insieme ad altri piani di azione contro il cambiamenti climatico nei centri urbani. Le cinà attuali potrebbero trarre vantaggio anche dall'uso di sistemi di traspono concepiti per le ecocittà. Negli Stati Uniti, ogni anno dai tubi di scarico escono 1.7 miliardi di anidride carbonica. insieme a un mix di altri fumi tossici. AI contrario. il sistrma di auto elrttriche proposto pe:r Fujisawa City. in Giappone. non produrrebbe emissioni da tubi di scarico. l trasponi basati su mazi elettrici richiedono però infras!runure dedicate, in panicolare qucJJe che permettono la ricarica delle automobili. A Tokyo. l'azienda Bencr Piace ba testato con successo un sistema di veicoli elettrici alimentati da batterie che una volta scariche si possono sostituire con facilità (" rapidità nelle stazioni di servizio. Nel prossimo futuro cambiamenti meno estrrnli. come la conversione d~i autobus a metano anzicht gasolio. potn'bbao sia ripulire l'aria sia aumentare l'efficienza energetica urbana. Lniziative del genere hanno già co~tito a De.nver, negli Stati Uniti. di rispanniarr oltre 91 milioni di litri di benzina fra 2005 e 2009. Le città non devono solo rispanniare energia c li-
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mitare le emissioni, ma anche diversifica.re le fonti energetiche. Di ~nte New York. odio sforzo complessivo di migliorare la qualità dcJJ'aria, ha reso obbligatorio il passaggio dal gasolio da riscaldamento. a combustibili piilleggeri, che inquinino meno. Decisioni del genere possono sembrare ovvie, ma in realtà richil"dono compromessi difficili: David Bragdon. direttore dell'Ufficio per la pianificazione a lungo tennine e la sostenibilità dell'Amministrazione Bloomberg, nota che New Yort. ha problemi nel conciliare l'aumento dell'uso di gas naturale con la volontà di Mtare l'impiego nel suo bacino fluviale de:lfrorking. ciot deU'estrazione di gas naturale tramite fratturazione idraulica delle rocce profonde. che può contaminare le falde acquifere.
Acqua c ririuti Un altro compito difficile che la comunità internazionale dovrà affrontare riguarda la fornitura sostenibile di acqua potabile alle crcsce.nti popolazioni urbane. Vaste aree nel mondo si stanno già spingendo ai limiti dcJJa loro disponibilità idrica. fu esempio i centri urbani lungo tutti gli Stati Uniti occidentali. da Oenva a Phoenix. stanno già sfruttando più del flusso normale del fiume Colorado. E rintemationaJ Food Policy Researcb lnstilUte stima che nel 20SO la metà della produzione mondiale di cereali sarà a rischio a causa della scarsa disponibilità idrica. Per ridum i consumi d'acqua il C40 ha elaborato una lista delle pratiche più efficaci basata sullo studio delle strategie impiegate da alcune cinà: da Austin, in Texas. a Tokyo. Austin, che ha landato il suo programma di efficienza idrica nel 1983 in risposta a una repentina crescita di costruzioni residenziali e commerciali, offrl" un numero di incentivi volti a tagliare l'uso dell'acqua, come sgravi fiscali per chi installa sistemi di """pero della pioggia o WC a basso consumo. Tokyo t invece Il"ader mondiale nell'individuare e riparare le perdite della rrte idraulica. Si t guadagnata questo titolo riparando o sostituendo sistematicamente i tubi per bloccare le perdite lo stesso giorno in cui sono individuate. Invece Masdar. negli Emirati Arabi Uniti (che non fa parte del gruppo C4O). usa un approccio alla Grande Fralello: Il" dOC'{"C si chiudono sistematicamente dopo pochi minuti. e l'uso dell'acqua e detrenergia di ogni residente t controllato da una rrle di computer che permette all'operatore di interven.it'e se l'utente consuma troppo. L'acqua fornila ai dnadini dovrà anche essere pulita. Per raggiungere qu~tO obiettivo, la maggior pane delle dnà non potrà continuare come oggi, ma dovrà migliorare parecchio la propria fornitura idrica. visto che. secondo le Nazioni Unite, atrualmente quasi un terzo dei cinadini del mondo vive in baraccopol~ in gen~ prive di accesso ad acqua potabile, gabinetti e fognature, ed ~ quindi esposto a colera e altre malattie causate dall'acqua infetta. Una gestione inefficiente di scarichi e rifiuti non è un problema solo per la qualità delle acque. New
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YorX. per esempio. ha chiuso le sue discariche di Stateo Isla.od e Brooklyn. e ora paga fino a 100 dollari per tonnellata per poltare la sua spazzatura a centinaia di chilometri di distanza. Nemmeno il riciclo è una panacea. Dubuque. in lowa. ha bloccato il programma di ridclo del vetro perche, secondo il sindaco Roy BuoI. ponare il materiale con i camion fino a centri di tranamento lontani aumentava le emissioni della città rispetto a conferire il vetro in discarica. Ancora meglio. invece di smaltire o ridclare i rifimi dovremmo sfrunarli per qualcosa di utile. Proprio una rrasfonnazionc di questo tipo sta avvenendo in una zona industriale vicina alla cinà di Rizhao. in Cina. dove !"industria biochimica Luxin linhe ricava acido citrico per bevande da maniaca. mais e patate dolci. Gli scani finiscono in serbatoi dove microbi li trasformano in metano da bruciare per usi industriali. come generare elettricità. e in un residuo solido che si può convertire in mangime per animali. In effetti. canurart il metano dalle discariche una delle vie più convenienti per tagliare le emissioni di gas serra. creando anche una nuova .risorsa naturale..
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Semplici rimedi Senza dubbio le città avranno bisogno di tecnologia avanzata per riuscire a raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità. Ma anche innovazioni amministrative e soluzioni a bassa tecnologia possono avere un ruolo imponante. per esempio cambiare i regolamenti edilizi per obbligare a una maggiore efficienza energetica da raggiungere anche con un miglior isoLamento tennko. In effetti. la banaglia per rendere una città più sostenibile potrebbe essere vinta conquistando le menti degli amministralOri di condominio. che solo a
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New York gestiscono circa un milione di edifici. Da questa idea deriva il programma Green Supers,. realizzato dal Oepanrnent of Energy per formare i gestori degli edifici nella scelta di interventi di manutenzione .verdi,. che recentemente ha diplomato la sua prima classe.•Avevo !'impressione che queste tecnologie fossero troppo costose. lo realtà ~ saIo questione di tempo, di crederci e di applicarle-. ha detto l'amministratore di condominio Vietor Nazario nel suo discorso ai compagni di corso. durante la cerimonia di consegna dei diplomi. Questi concetti si stanno diffondendo in runo il mondo grazie a organizzazioni come C40 e ICLEILocal Govemmem far Sustainability che riuniscono le città leader del settore permettendo la condivisione dei progetti che funzionano. e quando le cinà agiscono i governi nazionali prendono nota. ispirandosi a 259 città della Cina che stanno lavorando per riduTTl' le emissioni di CO 2• il ministero cinest' per la casa e lo sviluppo urbano-rurale sta studiando piani per incoraggiare l'uso di una maggiore efficienza energetica e di materiali da costruzione di lunga durata. che potrebbero migliorare la sostenibiHm delle cinà del pa~ in rapida espansione. I centri u.rbani sono un'espressione della nostra volontà collettiva. una miscela potente di scelte economiche e ambientali, di visioni private c sogni pubblici. Aumentare la loro capacità di fornire energia pulita, trasponi. alimenti. acqua e smaltimento dei rifiuti sarà la strategia chiave per assicurare un futuro migliore all'umanità. Ma quando si tratta di costruire nuove eco-città, spesso si finisce per dare la precedenza all'estetica rispetto ai bisogni reali delle persone. E sono proprio le persone che alla fine renderanno una cinà sostenibile o meno. •
'>ogno ecoIOKil.... Questa illustrazione mostra come sarebbe dovuta apparire Dongtan. cinà sostenibile che la Cina ha progettato ma non costruito.
PI i Eco-Cities of the Future. _ D" In .ScIeotific Amelican Earth 3 O" senerrtlre 2008 CItti dell1\4lPO 000
www.c4Ocities.org.
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sci~nzjati hanno esonato pe.r anni i politici ad aITrontare il problema del cambiamento climatico. dalo che misure efficaci di prevenzione richiedono azioni coordinate tra nazioni. Ma come hanno testimoniato i negoziati sul clima degli ultimi 15 anni la maggior pane delle nazioni è ancora riluttante a ridurre in modo sign.ificativo la produzione di gas serra e ad afTrontare argomenti come aiutare i paesi in via di sviluppo a proteggersi dagli effetti cstremi del cambiamento climatico. Frusrrari dallo stallo. sempre più amministrarori locali hanno deciso di assumersi il compiro di affronrare questi remi. adottando soluzioni già esistenti o invemandone di nuove. per limitare le emissioni di gas serra e prepararsi agli effetti del crescente riscaldamento globale. Gli amministratori locali stanno prendendo !'iniziativa perche hanno una percezione più acuta dell'influenza dei cambiamenti mtteorologici suJ fururo economico e politico delle loro cinà. Come ha detto Barbe! Dieckmann nd 2001. quando era sindaco di Bonn, .Ie città stanno vedendo morire le persone a causa di alluvioni. ondate di calore. erosione delle coste e inquinamento da ozono., Secondo un rappono del 2009. dalla meta degli anni novanta neU'Oceano Atlantico r aumentato il numero di uragani di forte intensità e negli Stati Uniri occidentali è aumentata l'estensione degli incendi boschivi. Con l'aumento delle temperarure. questi eventi estremi potrebbero diventare più frequenti e gravi. La maggior parte delle metropoli è stata fondata lungo fiumi e C'oste. quindi è esposta ad allagamenti sempre più frequenti dovuti a precipitazioni più inteflS('.
Molti amminisrratori indicano l'uf3gano Katrina e la devastazione che ha causato a New Orleans nel 2005 come il momento in cui hanno aperto gli occhi. In quell'occasione hanno osselVato che i ccdimcnti di infrasrrutture vecchie e inadeguare sommati a una pianificazione carente hanno aumentalO di molto il numero delle vittime di una catastrofe prnista da tempo. In effetti. pochi mesi dopo Katrina sono stati fondati due imponanti gruppi che riuniscono sindaci con l'obien.ivo di comb;:Jttere il cambiamento climatico. Il gruppo oggi conosciuto come C4O. chiamato in pf'l'CC'denza Large Cities Climate Leadership Group. stato fondato a Londra nell'onobre 2005. il World Mayor Council on Climare Change (WMCCC) è nato a KyolO a dicembre dello stesso anno, Nel giugno 2011 oltre 190 sindaci e aJtre autorità locali in rappresentanza di circa 300 milioni di persone in runo il mondo hanno firmato il pano proposto dal WMCCC per riduTTl." le emissioni di gas serra, In qualche modo. le cinà potrebbero essere in una posizione migliore dei governi nazionali per intervenire sull'ambiamento climatico, Secondo stime prudenti. le città emetlono non meno del 40 per cento di gas serra come anidride carbonica. metano. ossido nitroso e gas fluorurati. Secondo un rappono del 2011 dc1rlntcmationallnstitu!c for Environment and Devclopment. le cinà sarebbero in realta responsabili dell'BO per cento C'Ìrt'a delle emissioni. se si considerano i consumi di elettricità. generi alimentari e altre merci che richiedono altrove l'uso di combustibili fossili. Se le città del C40 fossero una nazione. la sua popolazione sarebbe di 290 milioni di persone. e rappresenterebbe il quano più importante emettitore di gas serra del mondo. dopo Stati Uniti. Russia e Cina.
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cmA Le cinà Stanno già valutando i rischi più gravi che corrono a causa del cambiamento climatico ed elaborano risposte alle sfide più immediate. Scienziati e ingegneri collaborano a questo sforzo, adattando i programmi esistenti e valutando le iniziative alla luce delle migliori conoscenze scientifiche disponibili. Chi guida questa impresa ha ancora molto da imparare. sopranutto su come integrare gli sforzi di molteplici anori provenienti sia dal settore pubblico sia da quello privato. Ma è già chiaro che le cina hanno il potere di ridUll't' le fonti dj riscaldamento globale e di limitare le conseguenze di qualunque cambiamento meteorologico estremo che sia annai inevitabile.
Aumentare gli sforzi Ogni centro urbano deve affrontare la propria combinazione di problemi legati al cambiamento climatico. rischio di danni varia in funzione delle caraneristiche geografiche (per esempio se la città è costruita su un delta fluviale o in una pianura alluvionale). della strunura urbana (C'Ompana ad alta densità abitativa o vasta e circondata da aree suburbane) e di come l'ambiente sia stato alterato (quantità e posizione delle superfici impermeabilizzate influiscono sullo scorrimento delle acque durame le piogge). Chi pianificherà gli interventi di mitigazione dovrà anche sape~ con precisione quali quartieri e servizi siano i più vuJnerabili. Comunque lc città stanno già iniziando ad affrontare quattro problemi interconnt.'SSi fra loro: Ridurre le emissioni. Gli edifici sono responsabili di una pane significativa dell'uso dell'ene.rgia. La combinazione fra crescenti costi energetici e preoccupazioni per il cambiamento climatico spinge molte cin~ a contenere le emissioni migliorando l'efficienza energC'fica delle nuove costruzioni e modificando quelle già esistenti. Per csempio. circa il 75 per cento delle emissioni di anidride carbonica di Ncw York edovuto all'energia consumata negli edifici. li sindaco Miehael Bloomberg ha affrontato questo problema con un programma che valuta l'uso dell'energia nelle costruzioni più grancti della città, indicando miglioramenti economicamente sostenibili dell'efficienza energetica. Per ridurT'l" emissioni. consumo idrico e acrumulo di calo~. le cinà possono aumcntart' l'uso di fonti rinnovabili. Per l"SCmpio Oak.land. in California. copre il 17 per cento del fabbisogno con elettricità generata da sole. vento e centrali geotemliche. Nelle cinà dei paesi in via di sviluppo la mancanza di accesso a fonti energetiche affidabili è un problema chiave. In molti casi il miglioramenro dei sistemi energetici è fondamenrale pii! per lo sviluppo che per combatte.re il cambiamento dimatico. Ma se si incoraggia l'uso delle rinnovabili le due cose potrebbero andare di pari passo. Alcune cinà sono più avanti di altre nella riduzione delle emissioni di gas serra. In media. un abitante di Denver emette ogni anno l'rquivalente di 21,5 tonnellate di anidride carbonica; ciascun residente di New York ne produce cirra 10.5 tonnellate. A New
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dei urbani nelle nazioni rioche vive lungo coste che rischiano di essere sommerse dalla crescita del livello dei mari. lo stesso vale per il 56 per cento dei Cittadini nelle naziooi di reddito medio-basso e per il 41 per cento di quelli in nazioni a basso reddito.
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York.. la maggiore densità di popolazione, gli inverni meno freddi e un minore uso delle auto da pane dei pendolari pennellono ai suoi abitanti di produrre meno di un terzo della media pro capite statunitense di emissioni dj gas serra. Ma d: chi fa meglio. I cinadini di Amsterdam emel1ono ogni anno 6.7 IOnndlate di anidride carbonica: altre città europee ne emettono addirittura meno. Amsterdam. come pane del piano per la riduzione della sua «impronta di carboniol del 60 per cento fra il 1990 e il 2025. genera calore ed elettricità dalla combustione di spazzatura e fanghi fognari, e sta installando nuove turbine eoliche ncl porto e sta potenziando quelle esistenti. Risparmiare acqua. La maggior parte dei modelli del cambiamento climatico prevede a lungo termine un declino della disponibilità di acqua dolce nel sud-ovest del Nord America. in Europa meridionale. Medio Oriente e AfTica meridionale. Grazie a un programma di conservazione delle risorse idriche iniziato nel 1983. Austin. in Texas. ha aperto la strada all'uso a larga scala di WC a flusso ridotto, a sgravi fiscali per i cìnadini che cambiano il prato all'inglese con piante locali. pii! adatte alla skcità. e a tariffe idriche progressive per i residenti. ehe diventano cioè più onerose in proporzione all'uso. Le cinà possono anche usare le acque grigie. ovvero acque di scarico depurate abbastanza da poter essere scaricate nei fiumi. ma non potabili, per innaffiare i parchi invecc di usare acqua pulita. Dal 2002 Mclboume. in Australia. ha risposto alla continua diminuzione delle precipitazioni con vincoli sempre più stringenti riguardo l'uso dell'acqua. Gli ufficiali sanitari. però, prevedono che la brusca diminuzione del flusso di acque di scarico, combinata con la crescita delle temperature. ~nderà gli scarichi più caldi e concentrati. aumentando la possibilità di corrosione dci condom. Per compensare questo effeno. dovranno quindi cambiare i programmi di ispezione e manutenzione della rete fognaria. Sistemi di trasportA> in moTÌDlentA>. Le infrastrutture di traspono fondamentali sono spesso vicine a corsi d'acqua o coste. e quindi sono vulnerabili alla crescita del livello dei mari o alle alluvioni. Quando tunnel. rampe di accesso o condoni di ventilazione si allagano. sono necessarie pompe con cui prosciugare l'acqua. si devono rimuovere i detriti e si devono riparare o sostituire elementi essenziali dei sistemi. come motori. relè. resistori e trasformatori. Gli allagamenti dopo piogge violente stanTIO diventa.ndo un problema sempre più comune per i sistemi di ferrovie sonerranee di New York e di Londra. mentre a Taipei. Taiwan. le entrate della metropolitana sono state rialzate' per evitare le inondazioni causatl' da temporali improvvisi c alle maree. Le tempe.rature sempre più bollenli dilatano linee eletlriche aeree e ferrovie, facendole abbassare o deformare. Installare trasformatori e cavi elettrici che funzionino adeguatamente anche a tempernturr più alte' e fare in modo che gli impianti restino asciuni sono solo i primi piccoli passi.
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- 2050 - 2040 Anno -2030 Tagli pianificati delle emissioni ObiettiVO! 2020 di gas sem (percentuale sull'anno di riferimento)
Anno di riferimento
Proteggere la .a1ute pubbUca. Probabilmente la crescita delle temperature globali ponerà a un inasprimento dei problemi di salute tipici delle a.1tt urbane. come quelli l"l'Spiratori legati alla scarsa qualità delraria. e creerà nuove difficoltà, come I"aumento dell'estensione di aree in cui sono trasmesse malanie da zecche o altri venori animali. Forse però l'effetto più immediato saranno ondate di calore più intense e frequenti. già oggi la prindpaJe causa di mone legata a eventi meteorologici negli Stati Uniti. A questo proposito. Chicago e Parigi stanno pianificando interventi. ma sono pochi gli studi che suggeriscono alle aUlorilà quali siano le azioni migliori. dall'aprire rifugi con aria condizionata a identificare in anticipo gli individui più wlnerabili. per salva-
re vite umane c ridurre l'ospedaIizzazionc a causa di colpi di calore. Alcune strategie di adanamenLO possono ave~ un dI'etto simultaneo su più fronti: per esempio aumentare l'efficienza energetica limita la n~ità di generare elenricità in città. riducendo sia le emissioni di calore e di fumi inquinanti sia i casi di colpo di calore e di asma. Oltre ad avere un quadro chiaro dei rischi che corrono le loro cinà. gli amministralori hanno bisogno di una strategia che metta in ordine di priorità le varie iniziative possibili. Con i miei colleghi. Ii incoraggiamo a concentrarsi su azioni che centrino più obiettivi alla volta, Per esempio piantare vegetazione sui tetti assorbe anidride carbonica. limita lo scorrimento delle acque piova ne e agisce da isolante termico. riducendo i consumi energetici dell'edificio, riducendo di conseguenza il calore liberato dalle centrali dettriche cinadine. .1.iutarsi ad al"ere ~ucce~'to. Molte città non hanno le capacità necessarie sia per stimare accuratamente i rischi che corrono per il cambiamento climatico sia per sviluppare un piano di risposta. Vari gruppi di ricerca. fra cui l'Urnan Oimate Change Resrarch Nerwork (UCCRN). sono nati per colmare la
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2010
j 2000 1990
distanza fra studiosi e persone deputate a decidere. Il primo srudio dell'UCCRN, riguardante quasi 50 cinà. fra cui Buenos Aires. Delhi e Lagos. estalo pubblicato quesfanno e ha rivelato. fra l'altro, che per quanto riguarda nntcrruzione delle forniture di energia e di acqua potabile le alluvioni gravi possono essere dannose come le siccità prolungate. Questi rapporti fanno un'analisi scientifica delle sfide che arrendono le città a causa del cambiamento climatico e valutano quali progeni di adanamento potrebbero limitarne gli effetti o almeno evitare di peggiorarli. Procedendo in questa direzione. avrebbe senso sviluppare standard di misura comuni. con cui riportare le emissioni di gas serra e le loro riduzioni. gli impatti del cambiamento climatico sui centri urbani e gli sforzi per fatti per ridurre le perdite di vite umane e i danni aUe proprietà. Questi parametri condivisi permenerebbero alle città di misurare in modo obiettivo i progressi. confrontare i risultati con quelli di altre città e condividere le innovazioni più efficaci. Altrenanto impanante è il coinvolgimento di gruppi sempre più grandi di cinadini. specialmente quelli dei quartieri più poveri e vulncrabili. perché probabilmente saranno loro a soffrire di più a causa del cambiamento climatico e potrebbero aver bisogno di strategie di adattamento cruciali. Per esempio Quito. capitale dell'Ecuador. sta fornendo suppono tecnico a contadini poveri per passa~ dalla coltivazione di patate e mais a quella di varietà originarie delle Ande. come la quinoa. che richiedono meno al'· qua e riducono l'erosione del suolo. Nei sei anni trascorsi da Katrina. le iniziative contro il cambiamento climatico messe in ano da alcune delle più grandi città del mondo hanno mostrato che i progressi sono possibili quando panne:r motivati lavorano insieme. C'e molto da fare. e le cinà di molte nazioni devono ancora essere coinvolte. Ma il movimento sta accelerando. Speriamo non sia troppo tardi per salvare vite umane e tutelare il noSITO futuro. _
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Città leader: Per mitigare il cambiamento climatico, Seanle ha pianificato un taglio dell'BO per cento delle emissioni di gas serra entro il 2050 rispcno ai livelli dci 1990 (all'~srmna
sillistra).
Melbourne (all'esrmna destra) ha pianificato una riduzione del 100 per cento, zero onissioni nene, entro il 2025, obiettivo che potrebbe richiede~ il ricorso alla compensazione deUe emissioni.
GklbaJ Report on Human Settlement 2011: Cttles and C1lmate Change, UN-HABITAT, 20 Il. www.unhabitat.org/ pmss. Cllmate Chanoe and Citles: Arst Assessment Repor1 01 the Ul'ban Climate Chanoe Research Netwonl. Rosenzwetg C.• 50Iedd WO Hammer SA e Metlrota S (a .,.... Camllndge lhvefsi1y Press.2011
lMlan amate Change Researth NeI'Mll'k. www.
uccm.org. Lrbanization allCl GIobal EJMnnneotal Change: www. ugec.org.
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La città efficiente In tutto mondo si sta sperimentando una vasta gamma di oluzioni creative per ridurre consumo energetico e idrico, rifiuti ed emissioni W'bane, rendendo allo stes o tempo la vita più facile agli abitanti ENERGIA lW.llONDE Dlìndri Vlnco&ati
tra
loro e ancorati al fondo
manno sono sptnti dalle onde e aDonano turbine sulla costa. producendo
elettricità IOr1
PORTE AHTl1Bo1PESTA Porte costruite alla bocca dì fiumi. estuari e canali si chiudono quando d si aspettano tempeste o maree eccezionali per evrtare che glllmpwrti dì depurazione siano traVOlti dalla nsalita
Al:QllA CAUlA SOlNlE
di Mark Fiscliefti
sertJatol sui tetti
e scaldati dalla luce SOlare torntscono acqua cakSa al posto delle caldaie (Rizllao, CIna)
PEI.UClll.E SOlAII Film fotowttak:i r1coprono le facciate esposte a SUd dei palazzi generando eletbicità (Bet1ino)
del """'" delle acque (Rottert1am: Londra)
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n-E SOTTllMAIWlE Turbine coIkJcate sul fondo marino o ne4 letto degli estuari sono fatte ruotare dal flusso
quotidiano delte maree. producendo elettricità
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PARCIlEGGIO lNTR1JGEIITl:
Parthimetri digitali
avvertono. tramite ~Ia cetlulare
o applicaZIoni per navçaton. quando SI
libera uno spazio,
PMCItEGGl---,. SOTTBlRAHEI Garage sotterranei. vk:lno alle de5tinazJonl dei pendolari, etimmano l ' _ d i spazIO '" superficie da parte deile auto (Parigl)
nducendo il traffico causato dagti aolOO1Ol>iIisti che vagano in cerca di parcheggio ILondra) UN PREZZO PER LA COHGEST1OHE Far pagare un prezzo più atto per guidare nei Quartien piO congestiona1i nduce il traffico (Stoccolma: Singapore)
TIlASI'ORT1 SOTTBlRAHEI Treni pendoian, metropolitane e strade pnncipali sono fatti COlTere In grandi tunnel.
lasciando la superficie al meno ingombrante e motto più pulito traffico di pedoni e di bicidette (Portland,Oregon)
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RA5TREWERE ECORSIE PER IIICXl.ETTlO Grandi COISIe cK:lal>lli e rastrelliere incoraggl3flO plIJ persone a usare le biciclette al posto delle auto, migliorando anche la salute dei cittadini (Mlnneapolis. Minnesotal
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LD SCARICO DI ACQUA FWESTllIO AD ALTA
EfRCIEJIZA Rnestre supensolate
ENEIlGIA sotAIlE Pannelli generano elettricitl al posto delle centrali elettriche e fanno anche ombra ai tetti. riducenm i ronsumi necessari per rinfrescare l'edificIO. (Redlands, California)
QUadrupllCal10 ~ prestazioni termiche dei doppi vetri e si possono reaJìzzare modificando i vetri di
FATTOIllE VBmCAU Le cottiYazioni in serre urbane riducono l'uso di acqua dolce e di fertilizzanti,
finestre già installate (Empire State
Building, New Yo
CEMENTO ate CATTUIIA LA co, llsandol'_ carbonica emessa da centrali elettriche, materiali da costruzione realizzati localmente potrebbero ridurre le emrssoo di gas serra (In Wl di sviluppo)
RICICl.O Il TRE lXlNTtMTOAI RichJedefe alle imprese e al residenti di separ.n la parte ricidablle e quella ewvanica dalla spazzatura evitl l'apertura di nuove discariche, mentre il cak) del peso dei rifiuti fa diminuire le tariffe per la raccol1a (san Francisco)
accorciano i trasporti e ricidano le acque
renue. che attrimenti
PIO\IAHA SI PAGA Tassare I proprietan dì immobili in base al ~ume ~I'acqua piovana che esce dalle loro proprietà promuove l'adozione di tecnologie che riducono l'afflusso di acqua agli imPiMlti dI depuranone (Ptliladelphla)
finirebbero negli im~rrtidi
depuraDone 00 via di sviluppo)
TETTl YEIlDI La vegetazione fatta crescere sui tetti isola gli edifici dal caldo e dal freddo. assorbendo anche acqua piovana (Chicago)
Edifici residenziali e commerciali reaJimlb nel tenitorio urbano con il più atto standard ambientale, il leadershJp In Energy and Environmental Deslgn (lEED I.lanoo
risparmiare energia. materiali ed emissioni (Rockvil1e. in Maryland)
TETTlIIIAHCHI I tetti dipinti di btanco riducono I rosti di condizionamento di un edificio el'accumulo di calore da parte della citti (WasNng1Dn)
TAXlIIlIID Convertire buona parte della nona di taxj a veicolì ibridi riduce l'inquinamentode",aria e le emi:ssioni di gas serra (San Francisco; New York)
S8MZI SOTTBlRANEI Tl..IfVleIdedicati a e~acqua.caVl
lRRIGA2IllIIE SATRJJTARE Un sistema dI controllo satellìtare dell'irrigaziooe di parchi e prati privati taglia i consumi idrici e dì energia per il pompagglO dell'acqua (losAngeles)
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llNiHI A BASSO RUSSO WC e docce a basso consumo, installate In tutti gli edifici, fanno risparmiare miltoni di litri ogni anno (San FranciSCO; Ausbn. tn Texas)
telefonici e per la banda larga Internet mimmiZzano i danni dovuti al mattempo e rendono pII) facili le riparazIOni (Londra)
INCBERa4EJlTO DEI FNOI DlllEI'URAZIOHl: I rifiuti solidi estratti dalle acque fognarie negli impianti di depurazione sono bruciati
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ricavame e!ellnCità (Nashvit1e, Tennessee; Buffalo. Stato di New Yo
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Castelli • • mana Gli attacchi dell'n settembre sembravano aver decretato la fine dei grattacieli. Dieci anni dopo, questi giganti stanno vivendo un periodo di espansione senza precedenti di Mark Lamstel'
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Mark lamster
èunostonco dell'architettura e redanore della rMsta -Architectural
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690.000 è il numero delle COOle nei primi nove mesi del programma di blkesharing di WOShingtoo, che permette agli utenti di noleggiare una bicidetla in un pun10 della città e di restiluifla una volla arrivati a destinazione.
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n quella manina di dieci anni fa. quando tutto cambiò. les Robcl1Son cm quasi dall'altra pane del mondo. a cena in un ristorante di Hong Kong. Gli squilli dci cellulari lasciati sul tavolo. una pessima abitudine. indicavano che qualcosa era em.r.no in collisione con le Twin Towers. Alrinizio Robertson. vent1d(o ingl'gnere responsabile del progena strutturale delle rorri. mostrò disime~. clmmaginai che un elicottero si fosse scontTalO con il World Trade (cnte,., 'piega oggi parlando dal suo ufficio al quaranlaseuesimo piano che si affaccia su Ground Zero. Quell'evento. per quanto sfortunato pOlesse essere. era entro i limiti di tolleranza per cui le rom erano progettate. Pochi minuti dopo però. quando i telefoni iniziarono di nuovo a squillare con la nolizia di un secondo impano. Robenson capi che la situazione era moho diversa, e si congedò per seguire gli eventi in aJbergo. elle settimane successive, !'ingegnere declinò ogni richiesta di parlare in pubblico della tragedia, anche perche l'innovativo progeno struITUrale delle torri divenne oggetto di dibattito pubblico, cln quel periodo ero convinto che la mia carriera fosse finita., continua. Sembrava che di colpo la sua prorcs:>ione potesse diventare obsoleta, gli allacchi sembravano segnare la fine dell'era dei grattacieli. I quotidiani cominciarono a riempirsi di storie angoscianti. cMolte persone ora temono che i loro uffici ai piani elevati siano pericolosi più che prl'Stigiosi». scrisse il .. Wall Srreet Joumah il 19 settembre. e lo stesso giorno .USA Today. ru meno equilibrato nei toni: .La scorsa settimana non estato distrutto solo il World Trnde Center. A vacillare potrebbe essere il futuro dei grattacieli come segno distintivo degli Stati Uniti•. ei giorni successivi la stampa riferì di alcune proposte. sonoposte anche all'ufficio brev<.'rri dl"gli Stati Uniti. per faciJitare la fuga da edifici in fiamme: paracadute, ..guinzagli. e veicoli di salvataggio. Inoltre gli attacchi moltiplicarono i casi di venigine in tuno il mondo. Oltre alla preoccupazione sulla sicurezza, ci fu la sensazione diffusa che nell'rra digitale la cinà, r con essa il grattacielo. sarebbe diventata un fossile del passato. Solo cinque giorni dopo l' 1J settembre Henry Petroski professore di ingegneria alla Duke University e autore di numerosi libri sulla progettazione. espresse questo conceno in modo enfatico sul .Washington POSh, nel saggio Ouu'ord bUI Perhaps NoI Upward. Secondo PctrOski. le telecomunicazioni veloci e agevoli pennesse da Intem<.'T avrebbero ,ridotlO la necessità di spazi compatti e contigui•. Come si è poi dimostrala. i diversi pronostici della fine del grattacielo sono risultati sbagliati, a ecce-
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zione di un breve prriodo di rinessione...Ci furono numerose previsioni o dichiarazioni sul fano che i granacieli pOiessero essere pericolosi per la vita delle persone-. spiega Carol WiIIis.foll/lding director dello Skyscraper Museum di New York. cMa sono i terroristi a uccidere, non i grattacieli•. Dopo l'II settembre 2001. in tuno il mondo la c0struzione di grattacieli ha sperimentato a malapena una banuta di am:sto. l'impetuosa urbanizzazione verificatasi in lutta l'area dell'Oceano Pacifico ha prodotto un'enorme domanda di nuovi grattaci i. dn Cina, Medio Oriente e Asia nessuno si e concesso una pausa•. aggiungeTJ. Gottesdiener. managing partner di Skidmore. Owings & MerriU. studio di architettura specializzato nella progettazione di grattacieli per grandi società...Avevamo ancora progMti in fase di sludio. e tutti sono andati avanti •. Da quel giorno. in realtà. è cambiata drasticamente la nostra concezione del grattacielo: ora sappiamo che edifici molto alti possono essere qualcosa di più che un elemento pretenzioso delle nostre skylillr. Porrebbero cssC're il modo più efficientr e sostenibile per affrontare le ondatr di urba.nizzazione in luna il mondo.
Verso l'li Ilo In effetti. gli ultimi dieci anni hanno segnalO il periodo di maggiore espansione nella storia dci grattacirli, Secondo il Council on Tali Buildings and Urban Habitat. organizzazione che segue lo sviluppo di questo particolare sellare. dal 2001 sono stati costruiti 350 grattacieli, che hanno così raddoppiato il loro numero globale. Ed è raddoppiato anche il numero di edifici _ultra-alti., ovvero da strutture alte più di 300 metri. Qucsro espansione sta acrelerando. L'anno scorso a Dubai è stato completato il Burj Khalifa, che con i suoi 828 metri ora e ("edificio più alto del mondo. visto che ha supenuo il TaJpei \01. completato nel 2004, di 320 metri. cioè circa l'altezza del Chrysler Building di New York. Nessun edifico la cui costruzione è temlinara quest'anno o lo sarà. l'anno prossimo raggiungerà ahezze simili, tunavia il 2011 è stato l'anno in cui è statO costruito il maggior numero di edifici alti. con olrre 97 granacicli oltre 200 meni (di cui 22 super-alti) in via di complctaml'nto (si "('da r;1lU5trazion~ a p. 92). .U termine che si seme ripetere è Miconico sottolinea WiIIis. .1 clienti chiedono edifici iconki e vogliono che siano ahi: è il modo più efficiente per ottenere un ritorno dci proprio investimento•. In effetti, la maggior pane dei granacieli superalti non può essere giustificata in termini strettamente economici. Una volta che l'edificio ha raggiumo circa 70 piani (il numero esatto dipende dal M
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Spazio u~~.1 grattacieli moderni come l'edificio della Bank of America a New York sono stati costruiti con tecnologie che p~rmetl()no di risparmiare energia.
(iII primo lJimlO)
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cmA luogo), in genere i costi aggiuntivi richiesti per garantire la stabilità strutturale e la necessità di spazio ulteriore per gli ascensori e per altri servizi precludono ogni profitto diretto immediato. La stragrande maggioranza di questi ambiziosi granacieli ultra-alti sta sorgendo fuori degli Stati Uniti.•Le città usano le skyline per aUlopromuoversi•. spiega Antony Wood. direttore esecutivo del Council OD Tali Buildings and Urban Habit3L .La skyline (vista come un simbolo imporrante del fano che il paese che l'ha concepito è arrivato sulla scena mondiale e che appamene al Primo Mondol. Dei 20 edifici più alti costruiti nel 2010 solo uno. il LegacyTowerdi Chicago. si trova negli Stati Uniti. ed e il penultimo della classifica. Il ODe World Trade Center. noto anche come Freedom Tower. e solo quano in ordine di altezza tra quelli in costruzione globalmente. e alla fine raggiungerà un simbolico valore di 541 metri. La rapida espansione dei grattacieli è guidata dalIa Cina. Secondo un rappono dci 2009 del McKinsey Globallnstitule, entro il 2025 le città del gigante asiatico ospitcranno 350 milioni di abitanti. Come tenni ne di paragone si consideri che in epoca segregazionista l'emigrazione degli afroamericani dal sud degli Stati Uniti ve"" le città del nord tra il 1915 e il 1970 ha coinvolto solo sei milioni di persone. Sebbene non siano più costruiti negli Stati Uniti. gli edifici ultr3-alti sono ancora un'icona statunitense: il senore de.lla progenazione è dominato dagli studi di architemua e di ingegneria degli Stati Uniti. .Chi sta per spe.nde.re tre miliardi di dollari per uno di questi granacieli - chiarisce WilIis - vuole qualcuno che ne abbia già progenati prima... Dato questo aneggiamento conservatore. non dovrebbe essere difficile capiTt" che negli ultimi dicci anni i progressi m-Ila progettazione e nell"ingcgncrizzazione della struttura di base di questi edifici sono stati il mmo di una lenta rvoluzione più che di cambiamenti radicali.•ln tennini di pensiero. nei progetti delle stnmure c'è assai poco di nuovo-o aggiunge RobertSOn. Il granacielo più innovativo dal punto di vista visivo porTt"bbe essere una luccicante torre residenziale da 76 piani e 265 metri di altezza a Lower Manhanan progenata daIrarchiteno Frank
Skyline del 2016 Nel 2001 le Petronas Towers. due torri gemelle costruite " Malaysia, condividevano i plimato di edificio P;u alto del moodo, ma già alta metà di questo decennio non era· 00 plù nella classifoca globale dei diea grattacieli plù aIti.1n Muro gli edifICI Dggi Il costruzione doYrebbero collocarsi dal secondo al setti"" posto di QUeSta ClaSSIfiCa (per il momento il primato del Bu~ Khalifa non è in discussione): un alU1l indice deil'appetito globale per i grato tacieli prestigiosi. Qui sotto illustriamo l dieci grattacieli che saranno i più alti nel 2016 ealtri edifici interessanti. •
Tra I dieci più alti entro 112016
Altro grat1adeIo Interessante •
Completato
•
In costruzione
Pentomlmum Cubai. Emirati Arabi Uniti 516 metri 2013
.
Bankot America Tower
NewYol1<. Stati Uniti
15
366 metri
$edeCCIV
2009
Pechino, Cina
234 metri 2011
800 metri 600
400 -200
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Le classifiche delle altezze dei gr.ntaci~1i tengono conto di elementi come It' guglie. ma non includono antenne o aste di bandiera. Questa distinzione co~nte aJ lWTC di supt"raT't' il Pt:ntominium CD. chf' ha un ultimo piano piit alto.
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Cnsdta coatinua. AH'inizio del millennio. al mondo
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PlngAn Intemational Finanee Center Shenzhen, Cina 660 metri 2015 U
Petronas TowOl> Tillpei 101 KlJaJa Taipei, Lumpur, Taiwan
Malaysia, 508 metri 452 metri 2004 1998
www.lescienzl ..it
Burj Khalifa Dubai, Emirati Arabi Uniti 828 metri 2010
c'ernno solo 22 edifici ullra-alti (cioè edifici alti più di 300 metri). Solo nel 2011 ne verranno completati
40
_
20
1970
1980
1990
2000
2010
O Shanghai
C
OneWOf1d Trade tnternational Center Commerce
NewYo<1<, Stati Uniti 541 me1li 2013
60
200-300 metri di alteua più di 300 metri di altezza
-
altrenanti.
1960
O
Grattacieli completatI ogni anno
Centre Hong Koog,
Cina 484 metri 2010
Tower ~
Willis (Sears) Tower Chicago, Stati Uniti 442 metri 1974
41) Shanghai World
Financial Genter Shanghai,
Cina 492 metri 200B
Shanghai,
Cina 632 metri 2014
o
Mecca RoyaJ Clock Tower Mecca, Arabia Saudita 601 metri 2011
8
Busanlone Wor1dTower Busan, Corea del Sud 510 metri, _ 2015
Le Scienze
03
cmA Geluy (il quale ha paragonato la facciata in acciaio piena di increspature CI una scultura del Bernini), che ha una suunura abbastanza standard. I terremoti pongono ancora seri problemi agli ingegneri strunurali. Gli edifici cosl'ruiti in 3Jl."'e sismiche devono essere abbastanza rigidi da reggere l'uno il peso del grattacielo. ma anche abbastanza nessi-
bile da oscillare quando il terreno si muove. I progeni con -massa elevata c notevole rigidità peggiorano le cose. infatti in caso di lerremOlO le forze
sismiche ch(' agiscono su un roificio ono determinale proprio dalla massa dell'edificio., sottolinea Leonard Joseph. ingegnere strutturale dello studio
TIlOrnton Tomaseni. Le srrurture più leggere e flessibili richieste per le
10 le città più ricche del moodo, seoondo il prodott1l interno lordo pro capite nel 2025
1. Oslo, Norvegia 2. Doha,Oatar 3. 8efgen, Norvegia 4. Macao, Cina 5. Trondheim, Norvegia 6. Brklgepcrt. Stati Uniti 7. Hwaseong, Corea del Sud 8. Asan. Corea del Sud 9. san José. Stati Uniti 10. Yeosu, Corea del Sud Fcnr~
litaln&ue
zone sismiche devono anche resistere alla spinta del vento. Tra le risposte più fantasiose a questo problema c·t- sicuramente lo smorzatort' a massa risonanle progettato da Joseph e dal suo gruppo dello srudio Thomton Tomascni per il Taipci 101. che fino aIranno scorso era l'edificio più alto del mondo. Si muta di una sfera d'acciaio da 660 tonnellate sospesa dal novantaduesimo piano in grado di minim.iu:are le oscillazioni. La sfera oscilln in opposizione al movimento dell'edificio. comprimendo e allungando enormi ammortizzatori che convenono l'energia cinetira in calore innocuo. Sebbene !'idea possa sembrare eontrointuiliva, attualmente in caso di scosse sismiche gli edifici elevati offrono alcuni vantaggi rispetto a queUi più bassi. «Quando il terreno si muove
PreJlararsi al
Jle~io
l'll senembre ha inst-gnato che gli edifici elevati devono affiont'are qualcosa di più che terremoti e tifoni. Tuttavia c'è un limite invalicabile alla possibilità di menere gli edifici al sicuro dagli anacchi terroristici a livello di progenazione, specialmente a causa delle dimensioni e della velocità degli aerei. Il World Trade Center era stato progenaro per resisTere all'impatto di un Bacing 7f11, che pesa solo il 20 per cento di un Airbus A380, anualmente il più grande aerro passeggeri del mondo. Un mese dopo gli anacchi. Robt.nson si rrovava ancora a Hong Kong. COSTretto a spiegare questa 1\'altà a nervosi esponenti di un comitato per lo sviluppo urbanistico. le senimane trascorse dalla tragedia gli avevano pcnncsso di at'quisire un minimo di prospettiva. perciò era preparato a perorare la causa degli edifici elevati.•Dissi al comitato che l'obiettivo era tenere gli aeroplani lomani dagli edifici. non progcttare gli edifici per a ll'rolltJ re circosUlnz(' simili», sonolinen.
9-1
L(' Scienze
Architeni e ingegneri. però. hanno ancora qualche freccia alloro arco. Il miglioramento dei sistemi di comunicazione pt'r i vigili del fuoco è diventato una priorità assoluta, affrontata anche collocando ripetitori radio lungo lurte le scale antincendio. .Senza dubbio. come risultato dciI' 11 senembre l"è stata una maggiore considerazione per le misure di sicurezza salvavita•. sonolinea Gonesdiener. D'altra pane, pochi dei pi' travaganti sistemi di emergenza che hanno onenuIO il brevetto trovano il favort' dei progettisti. el migliore dei casi gli ingegneri strutturaJi considerano qucs"((' misure come poco applicabiJi.•L'etlificio deve garantire alle persone la possibilità di uscire in modo convenzionalt"t, ha spiegato Guy Nordenson, professore di architettura alla Princeton University.•E occorre che chiunque sia in grado di farto in modo sicuro•. Un sistema in grado di aumrntare la sicurezza che solo ora sta per essere adOtTfllO prevede !'impiego di ponti sospesi tra gli edifid, una soluzione che riprende alcune interpretazioni futuristiche dei primi anni del XX secolo. Molte proposte non realizzate per Ground Zero usavano in vario modo questi passaggi. l'esempio più evidenre è la sede della Chinese Cenrral Tclcvision (CClV). fonmHa da due torri che si collegano in cima formando un arco a sesto aculo. l'effetto è di grande impatto visivo, l'inoltre offre alle persone molte vie di fuga in caso di incendio o di altre calamità.•Da qualunque punto all'interno dell'edificio è possibile scendere e uscire oppure salirt' e usciret. sonolinea Nordenson, che ha progettato una struttura ancora più ambiziosa sempre a Pechino: il complesso linked Hybrid. con linee: simili. Concepito dall'architctTo newyorchcse Stevcn Hall. Linked Hybrid è una struttura che comprende 644 appartamenti. un hotel. un cinema e anche una scuola Montcssori. distribuiti nelle otto toni di cui è composta. tutte collegaTe da cammini sospesi. I software con cui sono progenati gli edifici visivamenre più alravanguardht stanno cambiando non solo l'aspetto. ma anche il modo in cui funzionano i grattacieli. I modelli aJ computer pennenono agii architetti di correggere il progetto in corso d·opera. Di grande impano è stata l'introduzione dci programma Building Infonnation Modeling. che permette agli architcrri di integrare fin dai primi stadi dci processo di progetT3zione i complessi sisTemi meccanici del gr.ntacielo. quali il sistema di riscaldamento e di condizionamento dell'aria o quelli che hanno la funzione di trasponare le persone fuori e dentro l'edificio. la stessa tecnologia permetterà anche a chi gtstisce gli edifici di verificare in che modo le persone reagirebbero in situazioni limite. come nel caso di un aJlannc incendio. migliorando le prt'ST3zioni.
Fattore di scala Però la trasformazione piti consistente che ha riguardato i grattacieli negli ultimi dieci anni potrebbe non avere nulla a che vedere con la progettazione degli edifici o ron le loro dimensioni, ma potrebbe
.'>I!)
non.'mlm' 1011
I ~
riguardare il modo in cui li pensiamo. Non mollo tempo fa c'è stato un periodo in cui il grattacielo era pensato per essere l'equivalente immobiliare di un SUV. con un consumo spropositato di energie c di risorse ambiemali. .l'idea che i grattacieli siano ~verdi~ è molto lonlana rispetto alla concezione s13ndard che avevamo solo una decina d'anni fa ... spiega Terence Riley. curatore di un'imponantc mostra sui grandi edifici t('nutasi nel 2004 al Museum of Modern An di New York.•Per molte persone vivere in modo ecologico significa vivere in campagna... In realtà è vero proprio il contrario: i fl.-sidemi delle dnà con nuclei urbani come New York o Chicago usano molta meno energia pro capite rispetto alle persone che vivono in artt ruraJi. .L'alta densità e la riduzione dell'espansione urbana incontrollata. definendo gli spazi per vivere e lavorare all'interno di un'arca limita la. ponano evidenti benefici ambientali ... commenta l'architetto britannico Nonnan Foster. il cui studio è impegnato nella progettazione di numerosi edifici super-alti. La sua Commerzbank Tower di Francofone. completata nel 1997. è universalmente considerata il primo grattacielo «verd~. in particolare per il suo sistema di ventilazione naturale, per i suoi piani occupati da giardini c per l'esposizione dei suoi spazi di lavoro alla luce solare.•Quanto piu è alto l'edificio. tanto più si riesce a sfruttare l'economia di scala... aggiunge Foster.•E integrando diverse funzioni è possibile bilanciare le necessità energetiche di tutti i servizi. generando uJteriori benefici ambientali... l'aspcno forse più impanante: è che il grattacielo coslruito nel centro della città incordggia lo sviluppo dei sistemi di uasportO pubblico. L'edificio destinato a uffici più sofisticato dal pumo di vista ambientale è la Bank of America Tower. una tOTTt" alta 366 metri C'on tetto asimmetrico a un solo isolato di distanza da Times Squart:o a rw York.. Si trana del primo rdificio elevato a destinazione commerciale che ha ricevuto la cenificazio ne ..platino. deUa Leadership in Ene.rgy and Environrnemal Design (UfO). il più alto riconoscimento anribuilo dallo V.S. Grcen Building Council. La Bank of America Tower produce due terzi dell'energia che consuma grazie a un generatore a gas. filtrd i composti volatili dall'aria che cll[ra (' ridda l'acqua piovana. le finestre a tuna altezza isolale (ermicamente e le pareti divisorie interne in vetro diITondono la luce naturale in tulto l'edificio e assicurano che tutte le persone abbiano una vista verso l'esterno. Nei sonerranei c'è uno dei più voluminose csccrhiclli da ghiaccio.. del mondo: ogni notte i refrigeratori congelano 44 fnormi vasche cilindriche. ciascuna alta tre metri e con un diametro di 2.5 metri. Durante il giorno queste .barrerit. di ghiaccio Condono. contribuendo in significativo a raffreddare l'aria del sistema di condizionamento. spostando il consumo nelle ore di chiusura. Nonostante !'importanza di rurti questi sistemi ad
www.lcscicllzl·.it
alta tecnologia. se si chiede a Roben F. Fox. Jr.. socio dello studio Cook + Fax Architects responsabile del progetto dclla Bank of America Tower. quale sia la caraneristica più importante per la sostenibililà deU·edificio. vi risponderà con la parola d'ordine di qualunque agente immobiliare: la posizione.•Non è più concepibile che una persona usi la macchina per andare aJ lavoro e per tornare a casa consumando combustibili fossili ... spiega.• ln futuro. costruire edifici con tre piani nelle artt suburbane non garantirà la necessaria densità abitativa. ne un accesso soddisfacente al traspono pubblico t' ncmmeno. tra l'altro. la possibilitil per molre persone di incontrarsi e lavorare insieme... Tuno questo e comprensibile. In apeno contrasto con le fosche previsioni di Petroski immediatamente successive ali' 11 settcmbre. sembra che nonostante !'incredibile successo dei sodal t1erwork. o forse proprio pcrche vi dedichiamo troppo tempo. è più forte che mai il dl"Sidcrio di contano umano pemlcsso dalle città. e dai granadeli che ospitano. È significativo il fano che di recente Gaogle. alfiere dell'economia digitale. abbia speso 1.8 miliardi di dollari per una nuova sede a Manhattan (sebbene di 'soli .. 15 piani). Sempre piu persone dunque stanno cercando questo ripo di contano umano. o almeno inseguono un posto di lavoro che si rrovi in città. Serondo il Council on Tali Buildings and Urban Habitat. ogni settimana in tutto il mondo circa un milione di persone si muove verso i centri urbani. .le città devono svilupparsi in venicale-, conclude Wood. Ed è quello che stanno facendo. •
Larlnaodta. Dopo anni di anesa. finalmcnle il One World Trclde Cenler SIa crescendo rclpidamt'nlt'. A mela luglio gli operai avevano raggiunto il piano numero 47. su un torak di 104.
Il Form FoUows Financ;e: Skyscrapers and 5kylines in New Yonc and Chtcago. Wllhs C., Pnnceton IvChitectural Press 1995 Glì edrtid plu atti del mondo.
Pel1i C. Thornton C e _ L Il "le SCIenze· n. 354. fettraio 1998 Skysaapers: Structure and Design. Wetls M., Yale
l.'1_
Press. 2005
Councll on Tali Boikllngs ard I.Irban Habrtat www.ctbuh.org. The Skyscrapef Museum www.skysCfaper.org.
Le- S('j('lIze 95
cmA
Le cittàche vogliamo Quali innovazioni e quali interventi potrebbero rendere più vivibili le nostre città? Ecco le proposte di urbanisti, politici ed esperti italiani e stranieri Opinioni mccolte da Fo/co Clalldi, Michael Easter e Gary Stix
Più servizi igienici Nei paesi in via di sviluppo drca un miliardo di persone vive In quartieri degradati. e un altro miliardo si aggiungerà nel prossimi decenni. Le toro necessità più urgenti sooo acqua potabile e servizi igienici sicuri. Per questo la Bill & Melinda Gates Foundation aiuta 21 Istituti, dal Caltech a università tKasiliane e Slldafr1cane. a creinventare i servizi
I bambini, motore del cambiamento 11raslUtD PLtiJIico dlMebbe essere una priorità e prewdere, peripendolalismo quotiliano, piax>Ie auto
rm ÌllJliIl3I1ti iltegrate il .., sistema di 1rasIJOr1O PLtiJIico, rosi come fece Parigi mn l sistema di tikB5l'>ril1Yé1ib. In secoodo kJogo,le
per.;one deo.
P"f'l'9'Jire 1 ' _di una città sostl!l1illi1e """"" meno l'auto, ""ll'Rldo I ritlJti oomesticI,_
W:ino al kJogo di """'" e trasl itettelldo aie l'lDtte QeIlefll2i<Ji ucoocetto di
sostenibllità: 1 _ sono .., fenomenale motOfe di carrbiamento. Jaime Lemer, ex sindaco di CUriliba,ln Brasi..
96
Le Sdt'1l1..<'
igienlcl-,
Stewart Brand,
Sono un fanatico dell'efticienza energetica già da prima che si scoprissero I rischi del cambiamento climatico. Quando mi trasferisco In LWla nuova casa, controllo che abbia un adeguato Isolamento e installo un termootrto programmabile. Questi accorgimenti fanno parte di una pratica che amo definire -risparmiare denaro risparmiando energia-o Nel p
l'effJetenza energetica è come I3CC09liere.., frutto ca terra. Nel prossIml anni \/OITai consentire a milioni di famigile statunitensi di abbattere I costi _ boIIeIte rendendo le 10m abIIa2ionl e 110m elet!rodomestici più efficienti, e al tempo stesso aumentando Il comfort. Sensorl antllngorghi _ CIu, segretario per l'energia degli Stati l)liti
fondatore Whoie Earth
GalBlogue
Si poIIebi>ero Integrare il ..,'LI1ica rete diIIe1l;i tipi di seosori, teleloni cellulari, sistemi di SOfVe!lIianZa, tag di identificazione sutle auto ti così via. I dati ricavati poIIebi>ero essere elaborati da aJgoritmi per modi1icare l'aa:ensiooe del semaJorI il modo da prevenire ingorgti e _ dellrafflCO,
Transito personale
un progetto che potrebbe avere un enorme
Impatto è quello del-transito rapido personaIeo, sostanzialmente
.., sistema di metropcjIana Jll'f'OI\3Iiz2ala. che usa piax>Ie carrozze che trasporIano gruppi di per.;one direltamente da un PL01IO a.., altro, senza stazioni intermedie e senza tennate. Fa::ilitando l'attraversamento delle metropoIJ si promLlOYtnJ le relazioni PoUtlebe di apagIlanza Ira gH a/JItaIlti e di conseguenza Le città rm polranno diYentare più viYIlJiU e la vMlliJità e la produttiYiIà S
.lutoNtt ade III luce ~ tempo cile la banda larga anivi in tube le case ti il tulti gli uffid.11 passaggKl dal modem telefonico al C3'IO Ieee da traino per l'economia. trasformò ard1e le _ di Interaziore Ira le perllOflll, La _ mollo
'ua
elevata garantita dalla oltJC3 conseotJrà di reallz2are
ulIe
--,
sindaco di seame
."ilO
novcmbl"(' 201 J
Un nuovo rapporto con la natura
Le poIi1idle e la proge!tl2ione dole ocresala 1Illeligenten:oraggìano 00 l'lJ(M) ~ di
abrtazioni e
utficj da collocare_
e fuor1 i centro urtlano. Por esempio, nel 1997 nel MaryIand l'ex g
I cordoni deUa borsa in mano ai cittadini Il .bOOget partecipato. coinvolge direttamente i cittadini nella definizione delle priOOtà di spesa,
con decisioni decentralizzate e fondi suddivisi a seconda delle aree,
L:esperienza mostra che Il " " _ porta a 111 più _ t e uso dei fondi pulJlllicI, a maggiore ronsenso sugli inYestJmen1i destinati alle periferie _deYono ...... non servite in modo adeguato e a lJ"I3 allocaii IlondI per le drastica rIette di cambiare le regole del gioco, pooando indMduI inalIaggIa kl"-- o I reCl.\lOfO d e I _ e QnJIllli finora esckJsI dai processi e COI1lI'b.Isat a deDsionaIi al taYolo delle tta!l3liYe 1I&1Iei e e le aree VIIRI e fOO"leOOo ooa struttura intorno aie citlà, alternativa per incefltivare la collaborazione. ~-. Buoni Nonheastem Jank:e Periman, esempi agii l)WernIty presidente Anti.-u del Maga-Cities Duella che auspico è una Project totale trasfurma2ione, Le citlà sono responsabili di quaso l'eo per cento delle emissioni di carbonio, A Sydney abbiamo deciso di rI
""""""" nel pressi dole cillà di aree a linanzIamenID priorrtario
(che combinano gener32lone di energia. rondi2ionamento dell'aria e _ t o ) , trattamento delle acque di recupero e raccolta e ricidaggio dei rifIUti, SeblJene queste idee e tecnologie
prese singolarmente oon siano una novità, la costruzione dell'.infrastruttura verde- che le integra fino alla scala cittadina è un primato australiano. ASydney l'energia è rlcavala da impianti di poIenza a carbone situati a più di 200 chilometri di distanza I nostro obietliYo finale è svilcolarela citlà dalla rete _
nazionale: lJ(Il1iarno aottenere Il 70 per cento d e I ' _ da impianti locali decentrati e i res1ante J() per cento da tecnologie _11,1 rapporti ad interim mostrano che la rele di lrigenernzione da sola potrebbe _nere le emissioni di gas serra negfl edifici dole citlà del 40eo per cento ed evitare parte degli alti costi di trasporto dell'elettricità dalla caJT1JOQI1a ....... 1a città, cnsI cune la necessità di aumentare le presta2ioni dola rele per fare
Ironte alla domanda crescenle, Clover Moonl. sindaco di Sydney, Australia
Ritengo che la sfida di questo decem60 sia trt:ware nuove tipologie di ~Ia che includano un raworto moI1o forte con la natura, in modo da rewperare non solo una vicinanza coo essa, ma anche un QUOtidiano rapporto materico e concreto all'interno del vissuto urtlano, Non si tralla quindi di realizzare semplicemente un glardilo con un po' di alberi oun'aiuota in sIiIe ottocentesco, ma orti o spazi verdi il ai siano gli stessi c:itlaIiri a 0CQJPMSi dole maootenziale, Direi che oon ablliamo bisolJ1o di più tel:r1OOgIa, ma piuttosto di silenZIO, di P'D', di terra, di ornIlfa, " di qualcosa che possa controbilandare il q--.o motto alido che spesso si vive nelle metropoli. Sophle AgaIha_se, architetto paesagglsta, lJJgano, Sviz2efa
Energia ovunque Nei paesi pover1 i centr1 urbani 5000 savraffollati a causa della mancanza dI Infrastrutture neUe aree rurali. Imtcrogenerator1 CHP (Combined Heat and Powerl, che usano rombustibiU _ , dal solare termico al biogas, rendln> le aree ruraI più vivibil_e di lIl'inlrastnrttl6a_ in grado di ridlm il sovraffoilamenlO dei centJ1 IJI!lari e miglionara la qualità della vita. Iqbal Z. Cuadir, direttom dellegallJm Gentor !or Davelopment and
EntrepreneulShlp
presso i MIT di Boston
U.~ ... COIRpieto
31_
i centro dole città. sposte g 1 i _ dal traspor1D privaID a (JJOIo pOOIllIaJ e _ l e strade il case, pan:hi e aree agricole _ . Ripensare coc'lliellWnelile la - - . . di -dttà· e poanllìcare di cnnseguenza Dobbiamo vedere ~ città ccme ecosistemi lITI3f1i cortlieti e rica lOSCei e che la WiWleIlte proc:kJttiva CQI'TlPtemeIltae (e presumibilmente piU ""llOrtaJ11e) dell'ecosistema umano urtlano è l'illera ,",ea il ai la città reperisce le risme, bplcamente centinala di...ne più ampia della metropoli e ~ più diffusa at1JaYer.lo il gkiJo. la vera .i~ ecologica- dola città è ben più ampia del centro Lfllano. 0ues1a -grande impronla- è essenziale per la sopra".+ienza della ""tropoll ma è spesso ignorala o dala "'" acquisila WII1Iam _ . L\livelSity 01 Bntish CoIum1Jia
CIiudere
Riconqu.l8tare la campagna la reIa2ione tra città e campagna sta _ ~ più ilteresse. sopratl1JttO per l'Italia. _ nel dopoguerra la aesciIa dola città è s1ala spesso _ econ scafSa pIanificaziooe. SI è cnsI cancelala almeno il parte la reIa2Jone secoIlI'e dole reattà urbana con la sua caJT1JOQI1a. L\l tema che
sta emetllOlldo è f'approwigimmento delle ma_ pn"" aIimentlIi, cioè la capacti dei _ d o l e città di nutnre la città stessa, Perdlé avvenga, sia i nudeo urtlano sia Ilossuto agrario cirtostante deYono avere un'identità forte; ... emerge la necessità di ricocnporta sul.-J1o di quelle grard città d'Europa che hanno la loro campagna, distinta dalla città ma in strettissima reiazione con essa. Costanza Pratesi, ufficio ambiente e paesaggio delFoOOo Ambiente llallano (FAI)
Le SdCIl7.e
97
cmA Vincere 000
La tecnologia
l'intelUgenza
non è tutto La leCrologla può !are qualcosa, ma occorre accettare la diffICOltà Intrinseca di chi si troYa
in uno spazio urbano, un luogo abitato da persone da tempo lunghissin'
cento, duecento oanche mille annI. Ogni intervento
viene fatto in un tessuto che ha una lunghissima tradizione. Non vedo possibilità di tenninl esdusivamente tecnologici: ciò oon signffica che sia contrario alla tecnologia, ma questa deve essere parte di un intervento più complessivo; ocx:orre poi tenere conto che spesso la tecnologia entra nel vivere quotidiano in modo invisibile o poco visibile. Le proposte nel campo della viabilità, come le auto elettriche o il car sIlaring, possooo aiutare. ma è Illusorio sperare di cambiare le n'
svolta'"
• modo in cui decidiaroo OOW collocare le nos1nl infras1rutture - le
zone residenzialj, il sistema stradale, la rete idrica, i pareti e Iulle le altre WiipOil8ilti che messe insieme lam., una citlà - ha un ~ enorme ....- . _ un atlIlggiamento più strategico su questi importanti irMlstimenti è possibile _ un ambiente più puIi10 e salubre, quartief1lllMl è più
facile Jl a b-Jin e atbi in1XXtanti vantaggi, e tuUo con costi rnInor1 perl_.
Usap.""""" lm11inislratore deUa Environmental Protectlon lV;jeocy (S'Al degli Stati Uniti
l'uni:o vero intervento risolutivo per ~ tutte le citlà del mondo, e Quindi anche per la mia, è un cdi più" di intelligenza: spesso i sistemi tecno1ogld più sofisticati e il1flO\'lltivl si rivEMano deboli e incapad di offrire miglioramenti significativi per la vita dei cittadini, se fl(J1 c'è un forte sostegno di princiPI cond'lVIsi, di valori culturali diffusi e t1I una crescita nell'uso della tecnologia stessa. la vera tecnologia vlncente - per dirta oon una battuta - è l'intelligenza. Ciò significa che occorre un impegno da parte di tutti e soprattutto da parte di chi govema e dei cosiddetti staXeholder, un impegno che si J,XlSSa trasfonnare in una proposta di modalità di vita e di valori. Esiste ancora l.W'l potenziale enorme nelle nostre comunità urbane. e il -di più. dI Intelligenza di cuI abbiamo bisogno può essere ottenuto stlmolando e premiando i comportamenti sostenibili: penso alla mobilita elettrica, alla riduzione delle emiSSioni Inquinanti derivanti dal riscaldamento urbano, alla raccotta differenziata e, per Genova, a una sostenibllità del porto e quindi delle emlsstoni delle navi. Quello che vedo come più a portata di mano è lo sviluppo di una mobilità urbana e1ettJica. che migliorerebbe rapidamente la qualità della vita. E per quanto riguarna l'intelligenza cerchiamo di attrezzarci .
Traftico, energia e coesione sociale Non basta un intervento. ne occorre una serie. AI primo posto metterei il problema del traffico, che credo si possa risoNare con una strategia globale che preveda un sistema di metropolitane. ma anche stratIe sopraelevate, owiamente rispettando Il contesto. Il secondo spunto viene dafla ricerca sui nuovi combustibili e sulle nuove tonti energetiche, per esempio lo sviluppo della propulsione a idrogeno. Insomma. i traffico e il sistema energetico sono alla base del vivere bene. Detto questo, bisogna sempre tenere presente che la campagna non si può .importare- nella città. e viceversa: si tratta di reattà. per definizione antitetiche. Non credo fX)SSaOO avere successo interventi come la -facciata ~ di cui si dtscute da anni: gli esperimenti sono stati fatti, e ne sono un esempio le facciate vegetali di Patrick BIanc a Parigi, ma non hanno avuto seguito. Preferisco un edificio che mostri la sua anima cosi come amo un albero che mostri la sua struttura. Infine, occorrerebbe ricreare una coesione sociale, anctle se questo è un processo mo«o lungo, in cui hanno profonda influenza i fattori economici, la produzione dell'energia e il sistema di retazioni tra i cittadini: non basta l'infOfmatica. Masslmllfano Fuksas, architetto, Roma
98
Le Scienzc
Marta Vincenzi. sindaco di Genova
tino lIpU'IIo crItIee
lteme _ _ non_ ....... _sut
rrMgI_ .... <*lgicu: la toenokJgta _ _ una
sue logica 1nlrinseca; . . . - . . migIIonIl.-o vNere ma sI",",- secondo ..... poco prewdIlII.lJ<Memn' traspcm: l'_è un l118l2O ....... e pertcoIoeo, ma oon c'è la lDMlIienZa lllXIIIOITlica e politica p e r - . d- . 1 teI2D pmto_taIe è l'uso deI_: bisogi.._ ..... ICllI1IlIIIiO di tInlnl dole ..... e dire che .... è dita e cile cosa oon '" è. SI
.-.a inYece III'lINliguità II_in cui la ~ viene invasa dole costruztonI, rrentre si cen:o Il portare la _ in citlà,""'" _ ben.. in cile dIre2ione pnx:edere. 1kI uttin10 _ è queiIo deII'alIlI:camento alla propria clttl,
11_
che può venire meno, per esempio, in una rnetropOO oome Miano,In ai gli abitanti. a un SlJOSSO eedamano: .Non _ neanche Il essere a Mi_. AgaelIno 6l1Gh. ... studio di an:hilBttura Cttyedge, Milano
beI_.
rdI-....
1)19
nO\'cmbre 2011
Sistemi idrici migliori
Lo smartphone ha cambialo la vivibilit\ tMbana. grazie alla cosiddetta awareness, owero la coscienza di queIo che-...o intomo,la possibilitl di sapere quaJi negozi ci sono intorno a 001 o qual è il benzinaio più vicino, e Il fu1lJro dei sodal media oon sarà tanto nel dire Che cosa c'è intomo a noi ma piuttoslDalO chi è possiliIe -.giro in _ reale con
Le anticI1e metropoli rome ParsepoII, Alene e Rana avevano spettac:olari sistemI l1t lflSln1llaione deil' acqua e di fognature. Nel mio paese la _l!tlana può ...... mislsata dal runem di ~ di acqua potabile nelle case, o da Quello degli impianti per kl smaltinento delle acque reftue e II trattamento _ acque nere.
rapporb molto fugad
Per q.resto le mie
Parlando Quindi di una realtil teCl iOlogica che ~ In meglio la nostra vita viene da pensare a un _ più che
preferenze
un hardwar1l: ceòD,l'hardware segUrà la sua eYOiuZlone, ma sarà un software a pennet1e<e la ooIIaborazione tra le """""": la città è una cosa talmente fT1lmmentaria che occorre qualcosa che permetta la ~ delle esigenZe di tante persone, pe< esempio alO la nnodal'rtà di Groupon, gra2Ie a CUI CI ~ può associare per fare un acquisto dì massa di un determinato JroOOtto o di un servizio. con una convenienza sia per ~ venditore sia pe< \'acquòente, e questo è possibile solo attravet'SO Internet Lo stesso lero'neno potr_ i n _ e anche Il car shatinge la nnobililà In generale. Joseph GrIma, àretrore della lMSta .iJomL&
di_ idJica. sia per Rcxnsumo umano sia per l'ilTigazione, perché si tratta di Imvazicfi che rellllOno qualunque città del mondo
Scommetto sul software
vanno a migIDi SISIemi
decisamente
più vMbiIe. PradiplD
Banerj... VTT UnNersity, Vellore. India
SeI_frirt bltellJpntl Ll1' -.pia dIIIuslone detta lecrologia dei sensorI consentJrelDe di rendere più fluido i traffico o di misurare e ridooe le emossioni di sostan2e inQulralIi, o amJIll di manilDrare lo stato di_dei _ _e le coodiZIOnI _ _. a tutto vantaggio della _ _ città.
Paraa-' ricercatore, New American Foondation
Fioesà'e fotovoltaicbe In tutto il mondo,le città sarebbero più vivibili se le finestre llegIi edtici fassero sostrtUlte cm panelli soIaIi trasparenti o semitrasparenti, ",I
mercato ormat da motti arn almeno a tiveIIo di~. L:eIetIricilà generata ~ aIJmentare la città, 00Jcend0 I costi dell'energia e la fllll>!SSIlà di bnx:iare eartlone, cotteeK.iJ le ernissaoridi _ caI1Jonica. L:energia ~
essere sfruttata
anche pe< Il traspor1D publlIlCO, alO _ vantaggi economici, rosi rome pe< lo svikJWJ di reti
V13Iie. una reca di \r.lSPlJti pubblici aa:essibile ed estesa ~ fortememe i traffico - . . privato, 00Jcend0 con ciò anche le emtSSionI di co,. HoIlyUber, storico eattivista. Melboume, Australia
Trasformare l'esistente In un'01li:a oooIogica.1I recupero,la mllJga2Jone dell'impatto. il riuso e il ncIdaggio degli spazi urtlani (ossia la riQualificazione di aree abbandonate, degradale o che hanno pelliO le loro fun2ioni inlzlaln sono senz'altro ~Ii anche alla nascita di eccezionali, ma innaturali, ecociry. Perattro In maniera meno scenografica e 5pettalDare, molte reaItil tocaIi europee hamo awialo progetti interessanti ed efficaci pe< migtiorare le per10rmaflce ambieotaIl di Intere città o di alcuni quartieri. ~ i caso deIe alle senz'aulD di ~ oAmsterdam, d e l _ o di HelsinkI e Qo>eil3gle" detta corretta gestione dei rifiuti di molte metropoli dell'Unione Europea, delta soiarizzazione del tetti fortemente incentivala in Spagna. Anche pe< l'Italia, doYe pe< 0111 non c'è una diffusa aJttura della trasformazione dell'esistente, sarebbe auspicabile un approccio progettuaJe che si sfooI di dare un \IllIfD llUOYO alle città, a partire dalla _ , daI'energia, dai rifiuti. dal ronsumo di risorse e di sooIo. VIttorio CogIiati Dezza, presidente di Legambiente
Vlot.eroet deUecose 0CC000n0 più servizi intelligenti. Le città dala prossima generllZIOfle
doYranno aYere 00 aa:esso
diffuso all'informazione. grazie a lf'la maggiore comes5IOfle alO I ~ e con i sistemi infomlalid. 0IJestD aJllSOllIirà anche una maggiore capacilà di reazìone e, lO definitiva, di azione. Parte di questa trasformazione è già sotto gli occhi di 1ulti: la cosiddetta _
delle oose- reroera
possibile fare ricerche nen'ambiente in cui ci troviamo allo stesso modo in ai oggi Iacoamo una """"" sul Web; già 0111, attravet'SO l'uso degli smartphone,
i cittadiru creano dab utili agli altri, codifiCati in base alla posizione geografICa in _ , . . e a bosso a>sto. Nel lungo penodo, una città più intelligente poUebbe aiutarci a gestire molti aspetti della vita ~ea
personaIimre i seMzj in base alle nostre preferenze e abitudinI. La chiave pe< raggiungere queslo~
sarà nel progettare questa nuova rete
di informazìone urbana in modo da aeare lIla città 1TlIgQe. e caraltenl2al1a con
una trasparenza suffidente a garantire una Mela efficiente e personaJi2zata della nostra privacy
lmaeun, diretrore di ciI)V\B e docente di archllettura aI'LiWersI1à dala l:aIiIomia
a L.os Angeles LcScicn...
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cmA
_del mownento ~erario_~
nel suoi romanll William Gibson ha
descritto scenarl urbano _ _ cile
Vivere a Meta Ci
sono alla base dell'ommagonano del'.,. dell'mformazione
L'umanità si muove lungo una linea di confine tra l'anarchia della scelta e il mondo alla Disneyland di Witliam (h'bson
a mia prima città è stata la Londra di Cona" Doyle. in compagnia di Hol-
mes r: Warson. Mia madre mi regalò un'edizione omnibus quando avevo dieci anni. Londra era un vasto. acroglicnte. popoloso dispositivo. un confoname meccanismo a orologe-
ria. Stranieri e criminali facevano da spezie. a sonoli"care I"ordine e la stabilità della capitale dell'Impero
(ammesso di avere un posto confonC'Voie nella società. e in Cona" Doyle uno tendeva ad averlo). Vivevo in una zona rurale della Virginia meridionale; le cinà più vicine erano a parecr.hie ore di distanza ed erano anche piuttosto piccole. Poco di quel che vedevo in televisione trasmetteva granché del senso della vita urbana. forse perché era ancora difficile girare fùm nelle grandi cina. Salvo che per Las Angeles. e di quella ne ho visto un sacco. e Las Angeles non è mai entrata davvero a far pane della mappa delle cinà della mia immaginazione. Lavorando a ritroso. mi costruii un concImo della vita urbana a panire dal ricco e fascinoso (e accogliente) costrutto di Doyle. Camminavo attraverso il paese che era casa mia. e immaginavo che fosse una cinà. Quello che stavo immaginando. adesso lo vedo, era un aumento non delle dimensioni ma del numero di scelte. Le citta offrivano più sceltc dci villaggi. aumentando il numero e la casualità dei potenziali contani umani e culturali. Le cina erano vasti motori multislratificati di scelte. popolati principalmente da estranei. Non sai mai chi potresti incontrare, in cinà. In un paesino e- più improbabile imbanersi in persone, cose o situazioni mai incontrate prima. Questc persone. cos(' o siruazioni possono essere meravigliose oppu-
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Le Sdt'II:1A'
re orribili. nella cina come in paese. ma dalla pane delle cina c'è il numero. il ricambio. Per uno scrirrore di narrativa è cstn..:mamente pratico che una cinà sia in grado. più o meno credibilmente, di maschera nle coincidenze eccessive, di produrre. come mi ha insegnato Conan Doyle. rutto ciò di cui può avere bisogno la trama. E. casomai il popoloso meccanismo della città delle storie narrate mancasse di produrre fenomeni di sufficiente stranezza. la nostra leneratura del fantastico si volge spesso, com!' per un riflesso automatico, verso le cinà mone. i nostri anefatti più profondamente infestati di spiriti e presenze. Molte cinà abbandonate e desene non sono mai state. probabilmente. motori di scelta. Basta trovarsi neUa vasta piazza della città precolombiana di Monte Alban. per esempio, per capire che il senso di quel posto era ridum le sceltr. rrsrringerle. Monte Alban era una macchina per il controllo. un ambirnte acusticamente perfetto dalle Iint"C di vista magnifiche: un teatro dcI potere. Non sappiamo pe.rche sia stata improwisamente abbandonata. come pare sia successo. Forse alla fine lo spenacolo non riusci più ad andare in scena. e non ce n'erano altri disponibili. o possibili, entro una struttura così inOessibile e univoca. Equesto il pericolo della riduzione delle scelte. del controllo che cala dall'alto. E la maledizione dcllr attrazioni rinchi~ dietro cancelli e boneghini. il fato che attende da uIùmo rune le Disneyland: non si può cambiare la destinazione d'uso di un parco tematico. Le ci(l~. per sopravvivere, devono essere capaci di lunghe fughe di riadattamento. Solo le città più adolescenti non hanno ancora mai visto le proprie rovine. 1.<' ha viste Berlino. le ha viste Roma. le hanno viste Londra. Tokyo. Ne'W York. Una cena rovi-
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non'mbl't-, 1011
"a. un relativo abbandono, è un frequente stadio di complessa e necessaria crescita urbana. Le cirril. riuscite (cioè quelle che continuano ad andare avanti) sono cOS01Jire, come le lacche cinesi. da strati innumerevoli: di vite. di scelte incontrate e fane. I più cruciali di questi strati sono quelli delle va-
rie tecnologie essenziali. che devono {Une: essere in
i j
•
I
un qualche senso presenti e funzionali perche una città possa durare. Non abbiamo costruito città finché non siamo stati in grado di assicurarci cibo a sufficienza. il che in genere significava coltivarlo e immagazzinarlo. Per CTl'SCCI"C ollTt' una cena dimensione bisogna padroneggiare la tecnologia delle fognature. La città evolve come una piramide di tecnologie. alcune essenziali. altr't incidentali. le città possono lOccare il massimo di ricchezza esperienziale nci periodi di relativo scoUamento. Città che per un certo verso sono in qualche modo disfunzionali possono essere brillantemente funzionali per altri. La cina che ci vuole. quando sei una persona giovane e creativa. è parziaJmente in rovina. segnata da quanieri semi-moribondi. Affitò bassi. poca polizia. libertà di mettersi a fan: saldature qua e là lungo i marciapiedi. La Manhattan degli anni settanta. un tempo e un luogo che la geme della mia età riguarda con dubitosa nostalgia. era piena di rovine. di edifici abbandonati. le notti illuminate dagli incendi appiccaò per prendere rassicurazione. Osservandola per la prima volta. nel 1979. proposi in tono semiserio di far rimettere a posto le cose ai giapponesi. lasciarli liberi di fare quel che volevano delle proprietà urbane. I newyork.esi sogghignarono deUa mia ingenuità. di campagnolo. loro che sapevano che la Bowery sarebbe sempre stata la Bowery. Oggi la Bowery non somiglia più in nulla alla Bowcry.
\\""·w.lesdcltlA·.it
Le città possono farlo, uscire a marcia indietro da una situazione di scolla mento. cambiare marcia di nuovo e lanciarsi in avanti. Anche se ncl farlo corrono il rischio di farsi Disneyland. di cristallizzarsi troppo permanentemente ndla visione che un ceno giorno hanno avuto di quel che dovevano e:s.sert:. Per bella e amabile che sia. Parigi a me da il senso di aver fano proprio questo, con New York e Londra che si affrenano a correrle appresso. Nel franempo. però. alcuni dci più grandi insediamenti urbani del mondo sono non solo posti in cui i possono fare saldature sui marciapiedi. ma posti che hanno aggirala molò dei modi in cui europei e nordamericani danno da sempre per scontato che debbano lTl'SCert: le cillà. Rio. Nairobi. Islanbul. Cillà del Messico... Vaste conurbazioni di abusivi. semi-neomedievali per strutture e condizioni. Il futuro emergerà da questo genere di cina. sicuramente non meno che dalle città disneylandizzate di un Vecchio Mondo che onnai comprende il Noni America. U futuro de.lle cinà sarà di due modalita differenti. combinale entro quella mela-citta ageografica e ancora largamente non riconosciuta che Internet. Da ragazzo. sono andalo verso le cinà più. in fretta che polevo. e da a.l1ora vi ho sempre vissuto. Quando viaggio. ora viaggio soprattuno verso una cinà. e tendo a tornare in quelle che conosco. e trovo un piacere ~mpre più profondo in questa esperienza ~ riale. L'idea di visitare una città affascinante una volta sola mi rattrista. e raramente mi capita di lasciare una cinà che sono giunto a conoscere senza chiedermi se tornerò a rivederla. Ma nella nostra esistenza ageografica non sono mai per intero non a Londra. mai per intero non a Tokyo. Oggi abitiamo tuni a Meta City. qualunque sia il nostro indirizzo fisico. •
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L'ultimo libro CIi Gibson: zero His1ory. Bel1dey.2011 Sito weO deI'aum. www. willlamgibsonbooks.com. Acxxu1t Twttter:
OGreatDismaJ.
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Coordinate
Computer contro cervello I computer sono veloci e hanno molta memoria, ma il cervello è più efficiente Gli tdenziatj impepati nello sviluppo dei aJIIIIIlder hanno _to prr cI«mni di oostIUi, '" macchiM con vdocità di alcolo • lIImIOria maggiori dd e:trvdIo umano. E alla fine banno vinto. Oggi il supm:omput.,. più potmtr dd mondo, il
Rudi matematici di Rodotfo CSerico, Piero Fabbri e Francesca Ortenzio
La carta (anzi il dado) dei vini
O
gni gruppo di esseri umani ba le proprie regole e convenzioni: sono anzi il collante del gruppo Stesso. l'elemento identificatore; quello cbe. in una parola. dà un reale significato al pronome Inoi•. QUCSlo vale sopranuno per le occasioni di festa: ogni religione ha le sue feste capitali. nelle quali si rilrovano {' si riconoscono tutti i fedeli: ogni popolo ha le sue fesle nazionali. che seIVono a ricordare a tutti rappane.nenz3 a una stessa bandiera. E. quasi senza eccezione. anche tutte le altre piccole o grandi feste sono fatte per essere condivise tra festeggiati c festeggiami. Addirinurn l'unità di gruppo dei tTr' protagonisti de.lle piccole storie che raccontiamo su questc pagine è rimarcata da una fcsra: ma si tTana di una ct'lrbrazione che. guarda caso. manca del runo dei festeggiati. La scena si apre con Alice. Rudy e Doc insolitamente ben vestiti e insolitamente seduti al tavolo di un ristorante di lusso. mentre ascoltano in religioso silenzio i sommessi consigli di un segaligno sommtlitr dai baffi alla David Niveo. Scena dci rutto amabile e tranquilla. se non fosse che coranta bonaccia era pura tempesta non più di un·ora avanti. •Sì può saJX'l'C che cosa diavolo state combinando, vestiti ancora come straccioni e in ciabatte?. La voce di Alice ha solitamente i morbidi toni di un caldo contralto. ma in questo caso specifico aveva raggiunto ottave frequentate solo dai soprano più acuti. Splendida. nel suo abito da gra"d soim. emeneva lampi dagli occhi tanto chiari da fare invidia al tonante Zeus. Prima che i due pantofolai potessero avere il tempo di capirc e provare una difesa d·ufficio. altri fulmini verbali uscivano dalla gola della novella Callas. •Dovevo aspenannelo! luridi maschi inaffidabili che non siete altro. vi siete scordati anche stavolta della festa più impon'ante! Ah. questa me la pagatel Schizzate subito nelle vostre stanze e rendetevi presentabili in non più di sene minuti! Marsch!•. Rudy e Piotr si scambiavano occhiate perplesse e indagatrici. avendo però la saggezza di farlo mentre correvano. senza obiezioni ne proteste. a obbedire agli ordini de:l Giove pluvio in abito da sera. In pochi secondi si ~ndevano conto di avere dimenticato la sacra Festa di Non-Compleanno. massima celebrazione di casa. resa in onore di Lewis Carroll e della -sua. Alice. Superfluo di~ che la -loro. Alice ci teneva moltissimo. ed è statO così che in un batter d'occhio si sono ritrovati elegantemente assisi a un desco raccomandato da tune le guide gastronomiche della regione. Dopo gli ultimi bisbigli. il David Niven annata di tastevi" si allontana in silenzio. lasciando Rudy corruccialO. .Lo sapevo. Anche lui non ha voluto dinnelo•. _Din:i cosa. Ge?. Alice sorride smagliante e curiosa: niente c0me una bella sfuriata rende le fanciulle serene e affascinanti. «Il motivo per il quale i vini rossi sono sconsigliati per il pesce. Ci sono rvidrnti eccezioni. ma la domanda diretta viene sempre elusa da una banale alzata di sopracciglia, quasi avessi chiesto di dimostralT ripotcsi di Riemann... EppulT ci sarà pure una ragione scientifica. chimica. e non solo organolen:ica•.
IO I
1.1' Sc..-i(·llzr
.Dai. Capo - intervient Doc sorridendo - stiamo festeggiando. sono vietati i problemi matematici. vorrai mica cimentan:i con quelli chimici. no?. .Già. già... Gli accordi erano questi. niente quiz. Però abbiamo un problemi no pratico da risolvere lo stesso. Lo spilungone con i baffeni. poco fa. mi ha garantito che ci sono otto vini ugualmentC' ottimi per il secondo che abbiamo ordinato. E mi ha deno di sceglicrne liberamente uno secondo il mio estro. Ma il mio estro mi dice di affidanni al caso. e allora...•. cAllora rosa?'t chiede Alice senza piiJ sorridere: la parola .caso. le ha già tolto una bella fena di buonumo~. Rudy tira fuori da taschino un minuscolo dado d·avorio. .Beh. volevo far scegliere al dado: ma le bottiglie sono ono. e questo e un nonnalissimo dado a sei facee. Mi chiedrvo se foss<'
5HJ
non-mbre 2011
La soIUZJOOe del ~ esposto In queste pagine sara ptJX)!Icata in tonna breve sul numero dI dJCel11bre e In forma estesa sul nostro SIto. W'o'ffl.lescleflZe. Il. Potete mandare le vostre nsposte all',oolRUO e·mai!: [email protected]
C'è da scegliere un vino da una lista di otto, e i Rudi si affidano al caso usando un dado, che però ha solo sei numeri ... Il.. PROBLEMA ili 01'TOBRt:
Il mese scorso Alice e Ooc erano chIamati a togliere a turno. da una delle due estremità. una moneta da una lunga fila di pezzi di valori divefsl.lK1a strategia vincente per il pomo giOCatore - e cioè Alice - è sommare meno talmente tutti I valori delle monete di posto pari e Quelli delle monete di po. sto dispari; infatti, essendo il totale de!le monete sul tavolo in numero pari (62). il primo glocalOre può sempre giocare in modo di prendere tune le monete di posto pari o lutte Quelle di posto dlspar1, garantendosi la vittoria
comunque possibile anuare per suo tramite un soneggio equo per la scelta onupla...•. Mentre Doc sbianca, imitando ìl suo tovagliolo incongruamente infIlato nd colleno della camicia. Alice si concentra per qualche secondo. con l'Md(nt( imenzion( di tacita re alla svelta il perfido Rudy che anche questa volta è riuscito a piazzare un quesito di natura matematica. In breve. il volto di Trt'Ccia si rischiara. e bisbigliando come il somrntlier monnora a Rudy: .10 farei cosi...•. Doc si protende verso i due cercando di origliare la riSpOSla, ma senza riuscirei. Sta per proteslare. quando vede Rudy annuire e congratularsi. .Nieme da dire. donoressa Riddle. cosi funziona. Pero...•. •Pero?. ripete Alice. il cui sorriso soddisfano si è subito spento. .Però una signora elegante come te non può pcrme'ITersi di far-
www.lcscicnz(.·.it
nel caso le due somme siano diverse o. alla peggKl. il pareggio. Per esem· pIO, se Alice avesse calcolato che la somma maggIOre e data daUe monete di posto pari, WlI2lerebbe dotta moneta numero 52. lasciando a P10tr solo la scena tra la l e la 61 ,e così 1M. Il metodo non è otllmale perché è statICO, ma garanusce la VIttoria; e si può ottimlZZaf"e la vincita ncak:oIando di volta In yolta le somme pan·dispari residue, ed eventualmente cambiando in coro so d'opera la serie prescelta.
si v~e:re mentre lancia più voi t'e un dado su una tovaglia cosi fine. Non riesci a fare di meglio? Non vorrei veder rololare questo dado più di un'unica e rapida volta•. Dcc guarda ripctuta.menlc l'uno l" l'aJtra. .E davvero un piacere. cenare con voi. Tuno un pissi-pissi-baobao ai miei danni. la prossima volta porto a cena Gacranagnesi. la lascio scegliere tra ono tipi di cibo per gatti. e assocero la sua scelta al mio vino. Sempre meglio di voi due complottisti•. .Dai Doc. non tenere il muso - sorride Alice - prova piuttosto a risolvere il quiz insieme a me. Anche perché lo sai benissimo che la famelica Ga(lanagnesi si sbaf(rebbe tuU( e ono le scatolette in un amen...•. Un lampo malizioso passa negli occhi di Piotr: .Diamine. Cproprio quello che spero che faccia. no?.
Le Sdt'Il7A'
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Libri & tempo libero
Qllando a indignarsi è lo scienziato Il biologo furioso di earto AJberto Redi Sirtn, MIlano, 2011. pp 2241et.ro 18.00l
arlo I\ll>cno Rl'tli fim13 un libro dal lilO10 indicativo: /I biologo fllrioso. Ci sono due livelli di lettura molto interessanti. Nel primo Redi - docente di zoologia all"Università di Pavia. socio corrispondenle delrAccademia nazionale dei Lincei. già membro dcII;) Commissione nazionale di srudio sulruso delle cellule staminali. membro dci Comitato nazionale per la biosiC"Urcrza. le biOlecnologie e le scienze della vita c allro ancora - riassume una serie di qUC5tioni con cui ci stiamo confrontando e dovremo confrontarci: staminali. vita artificiale. OGM. scienza e dinno. Riepilogando questi temi. cercando di rimenere ordine nel bailamme delle dichiarazioni. eslernazioni. indignazioni. insomma. esaminando. il freddo, quello che si è deno sui giornali. Redi giunge al1a. per così dire. naturale. (' sronsolante. conclusionr che. in halia. esiste un baratro tra fani scientifici - ossia evidenze oltenute seguendo un metodo condiviso e coerente - c opinioni comuni. Per quanto il metodo scientifko tende a ricercare misure sempre più precise per inquadrare i problemi e cercarne. poi. le soluzioni. le nostre opinioni. al contrario. risultano soggette a ricatti di incerte idrologie. Il probkma, e qui passiamo al.scrondo livello di lettUra quello. appunto. furioso - e proprio qucsto: la difficoltà tutta italiana a mam.-ggiare con competenza gli slnlmenti che la scienza mene a disposizione. Il dibattito pubblico scaJYggia. non siamo abituati a fare i conti con la metodologia scientifica. Siamo troppo creativi. facciamo troppo teatro e inventiamo la realtà di continuo. La conseguenza più ovvia è anche quella piu letale: in Italia gli opi"iotl makt'rsono in gr.1n pane poco competenti; risultano. quando va brnt.". massimalisri. quando va male esoterici. Ma puruoppo occupano spazi non reciamari da altri. Quindi alla fine gli opinionisti di rui sopra finiscono per imporsi e landa re messaggi semplificati e ricanatori. Gli esempi sono molteplici. Dice Redi: •Si e creata una confusione di ruoli inaccenabile. Politici. filosofi. tcologi e pensatori di varia estrazione. si occupano di natura umana (che compete alla sola biologia), anziche di condizione umana. con un bagaglio di cultuTil biologica basata non su testi autorevoli e riconosciuri. ma su riroli di giornali scandaJistici e su convinzioni personali. pregiudizi ideologici e rcligiosi: fuori il curriculum!•. Vero. Solo di recente. su un caso serio come quello di Eluana Englam. si sono espressi e hanno avuto parecchia innuenza sull'opinione pubblica scrittori. cantanti. giornalisti. politici e religiosi di ogni ordine e grado. e pochissimi medici con competenze in l'ano di coma vegetativo. I giornali di grandr riratura hanno preferito ospiTare la Il'nC'ra di Cfll·ntano. forse una delle più brune mai scritte. dove invitava il padre di Eluana a convenirsi. Giornalisti e scrinori hanno avallato dati falsi o incompleti. Maurizio Belpierro in una puntata di Ballaro. il 10 febbraio 2009. dichiarò che il SO per er.nto dei pazienti nelle condizioni di Eluana Englaro si risvegliava. È un dato incompleto. bisognava dire che si risvegliavano dopo i primi mesi. Dopo rrc anni. stando ai risultati scientifici pub-
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Carlo Alberto Redi
Provocazioni d'autore tra scienza e politica
blicati. la percentuale dei risvegli diventa indistinguibiJe da zero. Mai nessuno. nella storia medica. si è risvegliato dallo stato vegetativo a distanza di \0. 15 o 17 anni. Stessa dinamica su staminali c OGM: un 1110le di dari imprecisi. incompleti. decontestualizzati. Insomma regna la confusione, o la nostalgia per un approccio romantico e sentimentale ritenuto più naturale. c quindi più sano. Alla fine Rcdi trae una conclusione: una pane di responsabilità è attribuibile agli scie.nziati che. magari scoraggiati o troppo impegnati. non hanno voglia di pam:ripare al dibattito. Non c'e dubbio. contestare ogni volta affermazioni false è un lavoro impegnativo. ci vuole un ufficio stampa e buoni canali di comunicazione. ma d'alrra pane senza una continua divulgazione. chiara e autorevole. l'opinione pubblica non coglie le differenze e i valori fra due scelte in contrasto. In un paese confuso e arrabbiato come il nostro. sarebbe dawero un sogno se uno scienziato chiedesse. melodicamente. ospitalità. diciamo due volte al mese. a un giornale o a un telegiornale e con pazienza ci aiutasse a mene~ ordine nel nostro scompiglio giornaliero.
Antonio Pascalc
.iHJ
rlU\'l'mbn' :l011
La battaglia contro il cancro raccontata da un protagonista
L'imperatore del male dì Siddhartha Mukherjee NerI Pozza, Vicenza, pp.
726 (euro' 9.001
Oltre 700 pag,ne sulta stona del cancro potrebbero sccraoolMe chiunQue, ano che Nlenore ptù incallito. Ma basta sfogliame qualc:una per capire che SI tratta dì un libro part:ico&are, in cui la narrazione SI dipana ilei secoli attraverso storie di medICi. ncercatOl'i, ammalati, associaZloni e governi. Un lungo raccooto corale dI una battaglia per la vittona (la cura definitiva) che ha bisogno dello sforzo congiunto di più protagonisti. Lo stesso autore è uno di questJ: oocoIogo alla CoIumb13 UOIvefSity di New Ylll1<. parte dalla sua espenenza personale dI medico a rontano con l panentJ e dI ri· cercatore alle prese con cotn.we dì cellule tumorali In laboratono per andare a lndtetro nel tempo Illustrando epISOdi epocali e aneddob all'apparenza bana~ che hanno segnato la stona della Iona contro il cancro fioo ai giorni nostn, scr prattuno In ambientaZIone esageratamente statunitense. Una scrittura incredl bilmente awincente. pur nella delicata tematica, che ha fruttato a Siddhartha MukherJee il premio Pulitzer per la non IìclJoo del 2011 ,una scrittura a tratlJ CInica per un lettore dell1ecctllo Continente. NIente tnontalismi con i buonI che amvano sempre in tempo a salvare QUalcuno dal cattM. Un libro che probabilmente sarebbe piaciuto a Susan Sontag, la saittnce stawnitense che ha passatO gli ultimI decenni della sua vita a cornbattere un tumore al seno e le SlCCeSSfVe rnetastasi, per la sensibilità nell'affrontare temI dok:x"osJ insieme a un'estesa rassegna di dati sdentlflCi per capre che cosa si nasconda dietro una pa.rOO: che, fino a poctll decenni fa, era impreponl bile perfino sulle pagIne del Quobdiam degli Sla~ Uniti.
Il centro della 'l'erra passa IJer Napoli Lo studio delle profoodità del nostro pianeta è una delle frootiere più affascinanti della ricerca. Ed è particolarmente importante per paesi come il nostro, dove vulcani e terremoti SI faMD sentire spesso, o potretbero farsi sentire In un futuro noo lontano COO esiti drammaoci (nella foto l'ultima l!OJl1llOf! del Vesuvio, avvenuta nel 1944). AQuesta frontiera è dedICato VI8U!JIO al centro della Terra,
Angela Si"""'"
Conle delllolire il mito pericoloso ed errato delle razze wnane
L:errore della razza di Gianfranco Btondi e Olga Rickards carocci. Roma. 2011, "" 200 laro 18,50)
WWW.lC·M·j(·IIZC.it
Ci sono Idee che si annidano nelle pieghe dell'ignoranza e della semplificazione. Una delle più pericolose e odiose è Quella di razza: usata erroneamente dal· la scienza per un lungo penodo, mutuata dalla poIibca per fini discrlmmaton, stenta ancora 0Q9l a scomparire dal linguaggio. l errore soentifico. come ti svela Il hbro di Gianfranco Biondi, docente d, antropologia aJl'lJnMl<sità dell'Aq..la. e Diga RJd<ards, docente di antropolog13 moIealIare aJl'UntvelSlta d, Roma TIY Vergata. nsaJe alla nascita deU'antrOPOlogla fiSICa e al pensiero del suo fondatore, Johann Friedrlch Blumenbach. secondo il quale la variabilità biologIca dell'umanità doveva essere considerata organiZzata In entità discrete, le razze appunto. Un postulalo su CUI si è tentato di costrUire lo studio della nostra specie. Ma P«JllI1O l'ifTllOSSibilrtà di dimostrare l'esistenza delle razze attraVefSO ctassifocazionj ha svelatO nel co<so del secoli l'tlfTt>ne1ta del paradigma. Tuttavia. VISto che il concetto è semplice e CCll'lSCliatono - soprattutto se SI ap. partIene alla razza giusta - Invece di abbandonano è stato declinato secondo &gmficati diversi: ·Razza In Quanto sinonimo di sonaspeae, gruroo etnico e popolazIOne: e razza nel contesto politiCO, religioso. hnguistlCO ed econormc:o. come per esempio razza italiana. razza ebraica, razza indoeuropea e razza di mercanti. Ecosì Via fino al piu imbarazzante di tutti. capita intatti - ed è capitato - che SI parti o si scriva di ra22a umana... Ma la moderna antropologia moleooIare, come spoegano con hnguagglO accessd>1e Ellondi e RJd<ards, non lasCIa dubbi: le dIfferenze morfologlChe fra le popolazJonl sono di natura ambientale. e quelle genetiche dopendono dai mo"'neott migratori seguiti da Homo sapIeOS dopo aver abbandonato l'Africa orca 70.000 ami fa. Letizia GabagllO
eventoospitatodall'11 al 27 novemll<e rte9h spazi della Città della SCienza di Napoli nell'ambito di -FU1tJrO Remoto-, mannestaziOfle do dìYuIgazione della cultura SClOOlJfoca e tecrologoca. Le mostre che è passibile Visitare sono tre: una dedicata all'eruzione del 79 d.C. che seppelli Pompei, riproposta ·in diretta.. ai ViSItatori; un'altra dedicata all'Islanda, la cui attività geologICa (ncca di vulcaru altM e geyser) offre uno sguardo ravvicinato sul~ at1JVità interne della Terra; un'altra al"lCO(3 dedicata a un espcrm'lenlO un~al~cherlguarda
l'attività dei Campi Flegrei. Il tutto accompagnato da conferenze e If"ICOl'ltn con soennatl. Tutte le Infonnazioru su www cittadetIascìeo rt (gsj
lA' Sd(·1l7.('
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Libri & tempo libero L'ISTINTO MUSICALE
Perché la nlusica ci affascina, ci emoziona ed è cosa unlana Un libro da leggere con lo stereo acceso. Perché II bello detla mUSICa è che non ha blsogno di giustiflC3ZJOOi scientJfiche PIlf essere appre=ta. Ma sopratnmo perché è vero anche ti contrario: per Quamo si possa capire a fondo come furmona, la musica non smene di Incantarci. Ècon QUesta tdea che Philip Bali, nel suo poderoso ma VlV3Ce L'istinto mUSICale. passa al micmscopKl tutti (o Q~l gli aspetti deIa nostra musiealità e del nostro'- di oos1nJlre e ascoltare la musica: .la Più notevole comblnazione di arte e sdenza. logica ed emozX>oe. fISICa e psicologia che
conosciamo-, L:istinlo musicale diPhilip Bali EClizlonj Dedalo Bari. 201 1 po. 508 (etro 22.00).
La musica, sostiene Bali, è un prodotto della nostra mente, che impara spontaneamente a costruire schemI. a sbrogliare dati sensoriali, a comunk:are con gli altri e anche a costruire e ad apprezzare ritmi e metodìe. Ma è un prodotto inevitabile. che non si può pensare ~to dalla nostra cultura. come non si può pensare alla nostra cuttura senza ffiUSIC3. Tanto che c'è chi, come Jean·Ja(XJues Roosseau. l'ha posta lungo la linea di separazione tra gli oomlni e gli altri animali, insieme al suo compagno di sempre: illinguaggio. Bali riconosce la componente naturale del nostro istinto musicale. che per alcuni sctenziati è preponderan· te. Ma punta il dito soprattutto sulla cultura: apprezziamo
Quello che impariamo ad apprezzare. dice. EQuindi, per
esempIO, non c'è nessuna ragIOne per ritenere una muslca migliore delle altre. l'approccio relatJVistico di Bali percorre tutto il libro. Da Quando spiega la grammatica essenzIale della musica classica a Quando affronta l'Importanza del timbro. la YQce con cui viene suonata una melodia: ·11 rock senza un timtro roc:k è ame un getato vegan-. Così il suo saggio si presenta come una dona dissenazione, rocca di descri2JOnt denagliate sulla leona musicale rilette con occhio scientifico, e piena di esempi che tIrano dentro da Mozart a Bob Dylan. dal game/an indoneslano a Kam,.inz Stockhausen. Del resto, Bali è un eclettico vero: chimico laureato a Qx. ford. con un dottorato in fislca, già edffcxdi .. Nature- e autore di una biografia dell'acQua e di una dei colori. rooche di un libro sulla nascita del gotico e di uno sulla vita di Paracelso. Qui. con il titoo. fa il verso a Sleven Pinker che scrisse CisMto ciel hnguagglO. ma è proprio da Ptnkef che Bali comIncia i suo viaggto nella musica. da quelta famosa frase del linguista statun ense per cui la ffiuska non è al· tra che uno zuccherino udlttvo, un soflucchero senza scapo per il nosuocervello. Che lo sia o meno. dice Bali, non è puro edonismo: fa pane della nostra vtta ed è sempre qui, accanto a noi. Allora perché non studiarta meglio? Silvia Bencivelli
Storia di una donna c delle sue cenule dalla vita eterna
La vita immortale di Henrietta Lacks di Rebecca SkkK:lt Adelptll. Milano. 2011
po. 504 (euro 26.001
108
1.-('
'ienu'
Una storia toccante, per la donna che ne è protagonista; un'awenlura scientifica straordinaria, per le applicazioni medìche che ne sono Il risultato; una vk:enda che solleva problemi etici e deontologICi. Tutto QUeSto è stato, ed è an· cora, la vita di Henriena l.éK:ks e daPe cellule che dal suo rorpo malato furaro prelevate nel lontano 1951 . O1iuOQUe abbia un JXI' di dimestichezza coo la biologia ha sentito parlare delle cellute HeLa, le pnme cellule Immor· talì umane usate per decenni nello studio di diYefsi tipi di tumore, di vaccUli, per la cIcJnazK)ne,la mappatura geneoca e la fecondazJorte '" ~tro. tanto per fare quald1e esempio Dietro Questa sigla ~ nasconde il nome, e la vita, di una donna di colore mona di tumore alla cervice alla Quale fu prelevato un campione di tessuto, senza peraltro richiede· re il suo consenso. che dimostrò una caranelistica mal osservata prima: le cellule tumorali cootinuavano a cresce· re anche fuori dal rorpo, nelle poastre di Petri" CUI i medici le avevano confinate. la linea eeuutare fu presto commer· CIaIiZZ313 e venduta a tutti i Iaboraton del mondo. Henriet13 ovviamente non lo seppe mal, ma neanche i suoi ')gli, che vennero aconoscenza dell'Immortalità della madre saIo vent'anni più tardi, e che ancora oggi non ncevono un dollaro dallo strunamento di (JJeS!o materiale biologico.
Chi era Henriena? Chi sono e come Vivono i SUOIfamll an oggi? Come SI è svolta questa vicenda che ha dell'inverosimile? Rebecca SkIoot. biologa e giornalista, sI è tanto appassionata a Questa storia da dedicare dieci anni allo studio di documenti e repenl e a rintracciare e intervistare i membri della famiglia lacks. Uno sforzo sfociato nel· la creaoone della Henrietta Uld<s Foundatioo. che ~ bane perché siano aiutate econormcamente le persone bisognose che hanno dato un impor1ante cooltilluto alla saenla senza trame vantaggi, e nel libro La y;ta immortale di Hennetta Lacks. Una lettura aWlncente - per IO Stlle e le scette deU'autrice rese sapientemente dal tradunore, Luigi CNalleri - che solleva non poche Questioni etiche di strena attualità: dal consenso informato ai diritti sui tessuti, passando per I bfevetti sul malenale biologICO. Dì chi sono I campioni di sangue o le cellule prelevati per un esame dIagnostIco, per esempio quando 51 fa una biopsIa al nel? Dovremmo sapere per quah esperimenti sono usan ed eventuaImeme negare Il consenso se SI trat· la di ricerche a cui siamo contran, per esempio la cklnaZIOOe? Domande a cui la comunità, SCientifica e poImca., dl:M3 dare una nsposta In tempi bfevi. LeMa Gabag/io
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nO\'embn' 2011
Grande ritorno per gli Etruschi AI Museo delle Scienze di Trento è possibile immergersi nella cultura di questo antico popolo italico grazie a tecnologie multimediali avanzate
C
il gusto per le cose belle e raffinate. l'abilità ncl commercio, l'espansionismo non bellicoso c !'inspieO" il loro misterioso alfabeto.
gabile scomparsa. o meglio assi-
milazione da pane dci Romani. loro ingombranti vicini. gli Etruschi hanno sempre affascinato e incuriosito i popoli europei del passato.
E continuano a farlo ancora oggi. come: dimostra questa originale mostra itineranre che giung<" a Trento dopo sci mesi di successo a Bruxelles c una prenotazio-
StIle di vita. Dobbiamo al
ne da gennaio ad agosto 2012
cullo dei morti quasi tutte le nostre conosct:nze sullo stile di vita degli Etrusebi. Gli affn:schj della Tomba de:gli Auguri a Tarquinia (sopra) rappn:senrano le C'trimonie in onore del defunto: il sarcofago degli Sposi evide.nzia il ruolo pantano della donna nella società etrusca.
per Stoccolma. Realizzata da Hi-
storia. un'associazione naIa a Viterbo per favorire la divulga-
zione e la conservazione dei beni culturali d'lralia. la mostra si è valsa delle capacità tccniche della Fondazione Bruno Kcsslcr di Trento. specializzata nclle più avanzate tecnologie dell'informazione. tra cui documentazione e modellazione tridimensionale dei siti archeologici. Grazie a questa collaborazione. il visitatore può vivere un'esperie:nza davvero unica: non solo rincontra ravvicinato con i repeni piu famosi dell'iconografia etrusca - conse:ntito dalla tecnologia anaglifica 3D, quella che richiede gli appositi occhiali bicolori forniti con il biglietto - ma anche la sensazione di aggirarsi. invece che nei pur suggestivi sotterranei del palazzo che ospita il museo trentina. all'interno delle necropoli di Cerveteri e di Tarquinia. entrambe dichiarate Patrimonio dell'umanità daII'UNESCO. o di entrare in tombe chiuse ai visitatori per non inlaccarne il fragile equilibrio. Ma non basta. U visitatore può provare la cosiddetta 'realtà aumentata ... ovvero la sensazione di tenere in mano i preziosi e intoccabili oggeni esposti al Museo di Chianciano, gl'3-
www.1cscicnz(·.it
zie a una postazione realizzata dall'azienda No Real di Torino. Naturalmente: non mancano fanne piu tradizionali di comunicazione: accompagnati dai testi di Elisabetta Siggia del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia. a Roma, ci sono filmati e animazioni che fanno conoscere i vari aspetti della culrura etrusca (' i tempi e i modi della loro scopc:'r1.a. Una mostra che ha dunque molti meriti. compreso quello. si spera. di indurre: il visitatore a programmare un viaggio nei luoghi che la realtà vinuale gli ha fauo conoscere. Fonunatamenle l'odore della terra. i gradini sconnessi e l'emozione di scoprire la vivacità di un affresco vecchio di 2500 anni non sono riproducibili,
Adriana GiDlUlilli
Dove & qUtlDdo: ETRUSCHI IN EUROPA dal IO settembre 2011 al9 gennaio 2012 Museo delle Scienze Via Calepina 14. Trento info: 0461270311 www.mISll.ln.it
1,,(' Sd..'llze
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Libri & tempo libero
n lungo cammino diHomosapiem AI Palazzo delle Esposizioni di Roma, una mostra curata da esperti internazionali racconta da dove viene la nostra specie e come è riuscita a conquistare il pianeta pcnsarci. per un arrimo ridea può far girare la testa: lutta la storia dell'umanità. la SlanCI di ogni civiltà che il mondo abbia mai conosciuto è iniziata meno di 200.000 anni fa. in una precisa regione dell'Africa per poi toccare ogni lembo di terra crncr:sa. Euna storia di successive migrazioni. di continue fondazioni di gruppi di colonizzatori. di incontri con alue specie che non hanno saputo adanarsi o sono state sterminate e. soprattutto. di un'indomabiIe istinto di esplorazione, In poche parole. è la storia di Homo sapiells. la nostra storia. perché è la specie a cui lutti appaneniamo: il filo rosso che ci mostra da dove veniamo. La mostra curata da Luigi Luca Cavalli Sfon3 e da Telmo Pievanì che apre "II novembre al Palazzo delle Esposizioni di Roma. intitolata proprio Homo sapiells. è la prima collaborazione tra espeni internazionali di discipline diverse per realizzare un pe.rcorso narrativo ed espositivo che osservi le vice.nde di Homo sapiens da punti di vista differenti. con spunti che spaziano dalla genetica alla linguistica. alla paleoantropologia. Ormai s
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Nella pagina a frontt". in all'O. Tabula~ Asiot' VJJJ. una mappa tratta dalla Geograpl'iQ Ullil'ersolis di
TolaOlco: sono, l'ano di una specie di Moa della uova Zelanda estintasi con l'arrivo dei primi uomini sull'isola: in basso a sinistra. ruota lignea dell'Eta del bronzo: a destra lo lemi, unico esemplare esistentedi -idolo" antillano. in cotone. di epoca precolombiana. tcstimone della grande culrura. onnai scomparsa. dei Taino. Qui a fianco. in alto. il progt"ttO dell'installazione del ragazzo del Turkana: in basso. l'installazione dedicata alla sezione italiana della mOStT3. nl.' delle varie specie di ominidi. di cui solo una, Homo sapit'Jls. si è evoluta fino a di-
Do,·c& quando: HOMO SAPlENS. La grand< storia ddla diven:ità umana
dalI' 11 novembre al 12 febbraio 2012. ralazzo ddle
Esposizioni. Roma www.homosapiens.net
www.lcscacIlZ(·.it
ventare unti specie di successo planetario. Oggi sappiamo parecchie cose della nostra storia. tuttavia sono ancora molti gli interrogativi sulrandamenro degli eventi evolutivi che hanno segnalO questi 200.000 anni. Interrogarivi che rappresentano alcune delle sfide più affascinanti per capire chi siamo. la questione principale però riguarda probabilmente il fanore che ha determinato il successo di Homo sapiens a scapito delle altre specie: (qualcosa che bisogna cercare nella biologia. magari nell'organizzazione del cC'rvello. di Homo sapil'lIs? Oppure è un fanore che riguarda il completamento ddrapparalO fonatorio che ci ha permesso di sviluppare il linguaggio? O ancora si tratta di un elemento cu1turnif che bisogna cercare nell"origine delle arti. degli ornamemi corporei. dci simboli c dci riti? Forse si trana di una miscela di questi e altri fanori ancora. ma quel che conta oggi è che finalmente disponiamo degli SlIUmenti per indagare la nostra storia come mai prima d·ora.
Marco Boscolo
Le SCi(·Il1).'
III
Povera scienza di Paolo Attivissimo Giornalista informatico e sWdioso della disk1tormazione nel media
Se lo vedo non ci credo Il cervello può elaborare gli stimoli visivi in modo errato anche se ne siamo coscienti alte illusioni ottiche celebri hanno un difetto: una volta spiegato il meccanismo perdono la propria efficacia. un po' come i giochi di prestigio. Ma alcune sono tanto potenti da continuare a ingannarci anche dopo che il loro trucco. per così dire. ci r stato svelato. In qucsti rari momenti abbiamo la sensazione disorientante che la realtà sia impazzita e non cre-
M
diamo ai nostri Ol"thì. In realtà bisognerebbe affermare che non crediamo al nostro sistema occhio-cervello. ma questo modo di dire non è mai diventato popolare per manifesta prolissità. Quando osserviamo il mondo. non lo registriamo passivamente come fa una macchina fotografica: il cClVcllo interpreta costantemente lo stimolo visivo per dargli un senso. usando processi automatki basa l'i in gran par1l' sulresperienza. Se guardiamo in prospettiva una fila di case uguali. non pensiamo che si tratta di case progressivamente più piccole con bizzarre pareti romboidali. ma deduciamo (di solito correttamente) che le case sono a dislanze crescenti. Se notiamo che le colline circostanti sono più o mrno sfumate nci denagli. deduciamo giustamente che quelle meno nitide sono più lontane. Ogni tanto, pero. questo finissimo meccanismo di interpretazione s'inceppa. Molti lenori conoscollo l'illusione dell'ombra sulla scacchiera. proposta da Edward Ade1son. del Mass..1chusens Instinlte ofTechnology: dur caselle A e B. una in luce e una in ombra. ci st"mbrano differenti ma in realtà sono della stessa tonalità di grigio. Quello che forse molti non sanno è che questa illusione è cosi potente che è possibile costruirne facilmenle un modello che è efficace anche dopo che ne è Sfato spiegato il trucco, Il modello richiedr solo un cilindro di carta ncra e un foglio su cui riprodurre la scacchiera con una normale stampante. 11 trucco è che l'ombra è' disegnata. non reale. ma il nostro cervello la interpreta come un'ombra v~. presume che una forma geometrica ripetitiva come una scacchiera abbia due colori alternati e quindi -schiarisce- la casella B che gli st"mbra stare in ombra. facendocela percepire come se fosse differente da A. Questa illusione sottolinea la vaSla St'rir di assunti usati dal nostro sistema visivo per interpretare la realtà, Questi assumi non si limitano al senso della vista: il cosiddeno effeno McGurk.. pubblicato su cNatuJ'e- nel 1976 da Harry McGurk e John MacDonald. dimostra un'inlerazione inattesa fra il sistema visivo e quello uditivo. che sfocia in uno sconcenante predominio del primo sul secondo. Se si guarda un video di una persona le cui labbra formano la parola cfase- mentre l'audio riproduce
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U' ScK'Ili''('
la parola cbase-. il nostro cervello corregge l'audio e ci fa sentilT il fonema che abbiamo visto invece di quel10 che abbiamo udito. Riascoltando l'audio senza guardare !'immagine sentiamo invece la parola effenivamente presente nella traccia sonora. Anche l'effettO McGurk. come l'illusione della scacchi~ra. sopravvive potente~ mentI:' alla rivelazione del trucco. La conoscenza di fenomeni del genere non è un semplice diverlimento: a volte gli assunti automatici del sistema visivo possono
Stessa tonalità. Basla S<'guirc le due barre ron tonalità ("ostante per capirt' che i quadrati A e B hanno la stessa tonalità di grigio. essere letali. Poco tempo fa l'asLronauta Charlie Duke mi ha spiegato che mentre era sulla Luna decise. con il collega John Young, di prelevare un campione di un masso a pochi decine di mt"rri da loro. Parecchi minuti dopo non erano ancora arrivati a destinazione. perché in realtà il masso era un macigno lontano 200 metri, ma l'assenza di atmosfera aveva eliminato l'offuscamento dei dctlagli che normalmente avt"ebbe indicalo la reale distanza e dimensione degli oggetti. Fu una sorpresa rischiosa. pcrche la deviazione intaccò le riserve d·ossigeno. Se vogliamo csplorart' ambienti nuovi. dobbiamo conoscere gli inganni dei nostri sensi.
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nO\"l'lIlhrr' 2011
Pentole & provette dì Dario 8ressarlini chimico. divulgalOre easpirante cuoco Iflteressato all'esplorazione sclentl1ìca del cibo. Autore di Pane e Bugie e OGM tra leggende erealrE
Cristalli salati indispensabili
-
Il sale è l'unico minerale che mangiamo ed è fondamentale per il nostro organismo
L
uomo si ciba da sempre di vegetali e di anima-
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li. Ma c'è solo un minerale che mangiamo con regolarità: il sale. o piu correttamente il cloruro di sodia (la cui ronnula t NaCI). È una sostanza indispensabile per il normale funzionamento
del nostro organismo e non a caso siamo dotati di sensati. chiamati .. m.-ettori•. per potcr percepire il sapore salato. uno dei cinque sapori fondamentali. Il sal(' è con runa probabilitil il secondo composto chimico identificato dall'uomo (il primo è l'acqua) e quindi la sua .scoperta. si perde nella none dci tempi. In t'Ucina ha moltissimi usi: insaporilore. conservante. disidratante, per preparare salamoie e molto altro. Ucomune sale da cucina io cloruro di sodia con una purezza che solitamenre supera il98 per cenro. le impu-
ta la quantità di sale e critica e bene pcsarto: la grandezza e la forma dei cristalli innuenzano l'impaccamento perché riempiono lo spazio diversamente e quindi un cucchiaio di sale grosso o di sale fino salano diversamente perché contengono quantità diverse di
cloruro di sodio. Mettendo sale grosso e sale fino sulla lingua abbiamo la sensazione che abbiano un potere salante diverso. Addirittura che il ctipOt di sapore salato sia diverso. QUCSto non e dovuto alla composizione chimica, che e praficamente identica, ma alla diversa superficie a disposizione dei cristalli di sale di dimensioni differenti grazie a cui intcragiscono con i rccenori suJla nostra lingua. Ecco perché a volte gli elleJsce.lgono sali con cristalli di dimensioni
rezze. presenti in traccC'. hanno valore nutrizionale scarso o nullo. L'unico elcmento in tracce che a volte assumiamo con il sale e ha benefici provali sulla salute lo iodio. che però aggiunto in fase di produzione perché anche nel sale marino integrale si trova in quantità trasrurabili. Il sale può essere estrano dall'acqua di mare e purificaro per cristallizzazione. Ne:! nostro paese ci sono saline che operano da secoli per produrre il sale marino. sfnmando l'energia solare per evaporare l'acqua e lasciare i preziosi cristalli bianchi. Può anche essere estrano da depositi sonerranei: in questo caso si parta di salgemma. Questo salt' consideralo da alcuni meno _naturale- e distinto da quello marino. dimenticando in realtà che anche i deQtIeIlo di casa oostra. Lavorazione dd sale onenuto per evaporazione dell'acqua di mare positi di salgemma hanno origine marisull'isola di San Pamalco, conosciuta anche con il nome di Mozia, non lontana da Trapani. na, Solo che rrvaporazione dell'acqua avvenuta milioni di anni fa. Non c'e quindi differenza sostanziale e forme diverse, magari anche aromatizzati. da menere all"ultimo tra i due sali, e l'acqua per la pasta è salata in modo identico. Posmomento su un piano per poter onenere la sensazione desiderata sono variare invece le impurezze presenti. e donare alla salgemma sulla lingua. Se li sciogliete in acqua. però. scompare ogni tipo di colorazioni variopinle rosa. rosse. azzurre o di altri colori. differenza. In commercio si trovano anche sali in cui le impurezIn genere nelle nostre cucine abbiamo a disposizione il sale ze sono presenti in percentuali impanami. e possono alterare. rengrosso e quello fino. Indipendenlemenle dalla loro origine, da sadendolo più amaro, il sapore del sale. lina o da miniera. se li sciogliamo in acqua hanno lo stesso poteC'è chi si macina il sale rino da sé. a panire da quello grosre salante: l'unica cosa che li differenzia è la grandezza dei criso. solo al momento dell'uso, temendo che il trascorrere deltemstalli. che innuenza la velocità con cui il sale si scioglie in acqua. I po lo possa cossidare-. Einutile: una sostanza inorganica stabile. piccoli cristalli dci sale fino hanno, il parita di peso, una superficie e questO non può accadere: usate pure sale gia preparato con la dipiù elNata. e quindi si sciolgono più ve!occmenlc. Se in una ricctmensione voluta, se lo desiderate.
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1-A.'''M:i(,llJ;t,
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Prossimo numero
a dicembre
Il lato oscuro dI'ila "ia Lattl'a di /,{'olJlil::
la matcria oscura è uno dci grandi enigmi del nostro tempo. ma ha pennesso di risolvere altri misteri. Per esempio sembra che possa spiegare perche il disco della Via Lattea presenti una pronun-
ciata deformazione del bordo esterno. Un allIO interrogativo a cui permene di dare risposta è perché la Via Lattea ha meno galassie satcllite di quanto prevedono i modelli: in realtà. probabilmente qUei,,: galassie ci sono. ma porn.-bbem essere composte quasi interamente da materia OSCUr.i1. e quindi difficili da individuare.
La ('orsa alla ronquista del Polo Sud di F-
nm J.IAr:~JII
Cento anni fa. nel giugno 1911. la spedizione guidata da Roben F. $con iniziava il suo drammatico viaggio verso il Polo Sud. Ma. grazie al rifiuto di Scon di rinunciare ai progetti di ricerca. l'impresa riuscì a riponare imponanti contributi scientifici.
.-\sl)ettando il bosone di Higgs di Ti", f'olgrr SliJ
Il te ottobre scorso il Tevatron. un tempo il piu potente collisort di particelle al mondo. ha cessato le operazioni Ma i fIsici ne stanno ancora studiando i dati. nella speranza di trovare indizi del bosone di Higgs. mentre al Fermilab si spera di realizzare la cosnuzione di un nuovo acceleratore - chiamato Project X - entro il 2020.
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WWW Jcgjrnzr il
Suprn:uioltr edirorialc: Ihnkla lIamaui Dirmorr rrspoJUObilt
MaR"O CananfO RrdiuioM O;u.Kha Di Gàorgio (capomlanorn. Giovanna SaJvini IC1lp05tTnLIO yrajicot. Cinzia Sghm. Alt> Sordi (gm.fit'al. Giovanni Sp'llam Colla&onuionr mluiaNJIr
Folco Oaudi Gianbnmo Guamio XgmniD di mltuiollt:-: Lucia Rnlacci ~ttlJ grujiro:
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Rrgi.str.woM dd Tnbunak di Mila.ao n. 48(70 d~J 5 frbbraio 1970. Rivisla mrnsilt'. pubblicata da lr Scimze! S.pA Prin!rd in ltaly - ottobn: 201 J
p~ 1~ 5tdt dr V~ Cmloforo Colombo. 90. 00141. Rom~~ 51000 bancbr ltIti di 1$I1t'duioiWt.. Pn complm::zza.. SI ~
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SCIEN1'IFJC AMERlCAN Editor in Chirf M:lrim~ Dialri~lina: fut:olllil't t'dilOr: frrd GUlerl: I\fa"aglng tdiror: Kiclti L Rusting: Boonl o/Edito,.,: Mm AlpM. Strwn Ashlty. Sluan F. Hrown. D;I~ Casldvrcrtu. Gr.lham P. Collins. Mar\ Fischmi. W. Wayt Gibbs. Margu~nlr Holloway. St~t: MiDky. Michad Moyrr. Grorgt' M~,. Christic' Nkhol~n. Mkhdlt' Pras. John RmnJt'. ~1Jchad SbmDn. Sanh Simpson. Ouistinr Soam.. Gary 5tix. Kalt: Wong..
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Hanno collaboralo a qu('§to nume:ro Ptr Ir tradulionr; Folco Claud!: Soggtua IIrbOlta: Ricd10 Oltri d«:lilto. LA cìna clic 1'09/io,"o. Ca.nclli ilt orio: Sltfanl" Glanfrancnco: LA rett soriok: Ala San.gosa: Co",'t' l'CTdC la mia "fla.TllflO Il di",a i' locok. La drra cDkicnlc; Alfredo Tuono: Morori di iltltOIUZiollt. &utulr Globalt. Vii,""" MrraGt)·.
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nO\'pmbre 2011