LE FAVOLE DISNEY
LA BELLA E LA BESTIA
In un paese lontano della Francia, nel 18° secolo, viveva nel
suo
splendido
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LE FAVOLE DISNEY
LA BELLA E LA BESTIA
In un paese lontano della Francia, nel 18° secolo, viveva nel
suo
splendido
castello
un
giovane
principe.
Era
viziato, cattivo ed egoista.
Durante una fredda notte d'inverno una vecchia mendicante si presentò al castello e chiese al giovane riparo dal freddo, offrendogli
in cambio una bellissima rosa, ma
lui la cacciò. La mendicante era in realtà una bella fata che aveva voluto mettere alla prova il giovane principe e,
per
punizione
gettò
un
incantesimo
sul
castello:
trasformò il principe in una bestia orrenda, e gli lasciò la rosa incantata che sarebbe rimasta in vita fino al suo 21º compleanno. Solo se entro quella data il principe avesse trovato una fanciulla che lo ami, nonostante il suo
aspetto
annullato.
orribile,
l'incantesimo
sarebbe
stato
Così il principe Bestia rimase nel suo castello con i domestici che erano stati trasformati in oggetti animati, che parlavano e si muovevano. Passarono gli anni
e il principe ed il suo castello
incantato, vennero dimenticati. In un villaggio vicino, si era trasferita da poco tempo Belle, una ragazza bellissima e ammirata da tutti, figlia di un inventore di nome
Maurice.
Tutti gli abitanti del villaggio, credevano che fosse una ragazza strana, sicuramente era diversa da loro perché non le piaceva spettegolare, pensava sempre ai fatti suoi e la sua passione era la lettura:
amava tanto leggere e, quando aveva un libro in mano non si
accorgeva
neppure
di
Gaston,
un
uomo
ignorante
presuntuoso
e
arrogante,
idolo
di
tutte
le
ragazze,
capace soltanto di fare il gradasso, che proprio non capiva come Belle potesse leggere dei libri in cui non c’erano illustrazioni.
Egli pensava che Belle, benché strana, fosse la ragazza più carina del paese, perciò aveva deciso di sposarla senza
aver
convinto
nemmeno
che
chiesto
nessuna
il
potesse
suo
parere,
resistergli;
tanto
la
era
ragazza,
però, lo trovava terribilmente noioso. Il padre di Belle, un bel giorno stava sperimentando una curiosa macchina spaccalegna da presentare a una fiera. "Funziona!" gridò, quando lo strano marchingegno si mise in moto. Maurice partì con un carro e col cavallo Phillippe, verso la
fiera
vicina,
convinto
premio e diventare famoso. avesse
avuto
cambiata.
A
fortuna, lei
non
di
vincere
il
primo
Belle era felice: se il padre
forse
piaceva
sognava qualcosa di diverso.
poter la
loro
stare
in
vita quel
sarebbe
paesino
e
Ben presto, Maurice si accorse di aver sbagliato strada. "Andiamo di qua, Philippe,"disse l'inventore rivolto al cavallo,ed entrò nel bosco. Ad un tratto degli ululati minacciosi spaventarono Philippe, che fece cadere il suo padrone e scappò. Erano lupi! Inseguito
dalle
belve,
anche
Maurice
fuggì
e
arrivò
davanti a un cancello altissimo. Lo spinse e riuscì ad aprirlo mettendosi in salvo. In fondo al viale vide un castello.
Sembrava abbandonato e aveva un aspetto pauroso. Ma la notte era fredda ed era scoppiato un temporale, perciò l'uomo decise di entrare. Quando entrò chiedendo se c’era qualcuno,
venne
gentilmente
accolto
dal
candelabro
Lumiére (l'ex maggiordomo) e dall'orologio da caminetto Teckins.
Già, quello era proprio il castello in cui viveva la Bestia. Da quando la fata gli aveva fatto l'incantesimo, si
vergognava
del
suo
aspetto
e
aveva
ordinato
che
nessuno potesse vederlo. Così
non
appena
si
accorse
di
Maurice,
si
infuriò:
quell'uomo era venuto per curiosare.
Allora sarebbe rimasto lì per sempre, e chiuse l'uomo in una prigione.
Intanto Belle era alle prese con Gaston. Certissimo preparato
di la
presentato
a
essere festa casa
accettato,
per di
questi
il
suo
matrimonio
Belle
per
comunicarle
aveva e
già
si la
era
bella
notizia: stava per sposare l’uomo più famoso e importante del
villaggio.
Naturalmente
Belle
cacciò
via
quel
maleducato.
Lei sognava una vita diversa, piena di avventure, in un paese lontano………….
Quando, però, Philippe tornò a casa da solo, i sogni di Belle svanirono in un soffio. La ragazza capì che doveva essere successo qualcosa di brutto:
"Dov'è papà?" chiese
agitata. Philippe non poteva rispondere, ma... poteva portarla da lui!
Arrivarono
al
castello
e
Belle
si
stupì:
com'era
possibile che suo padre fosse arrivato fin laggiù? Appena varcato il cancello trovò il cappello del padre, così
con
coraggio
entrò
nelle
sale
buie...
dove
gli
oggetti incantati, vedendola, sperarono subito che lei potesse
spezzare
il
maleficio,
e
senza
farsi
notare,
fecero strada a Belle. Camminando lungo i
corridoi, Belle arrivò dove la Bestia
aveva rinchiuso Maurice. "Devi andartene subito!" cercò di spiegargli il padre, preoccupato. Troppo tardi... il mostro era già lì!
“Sono
venuta
per
mio
padre.
La
prego,
lo
liberi!"
supplicò Belle, ma la Bestia non ebbe pietà: "Rimarrà dove si trova!" Generosamente la ragazza, vedendo che il padre era malato e non sopportando di vederlo chiuso in una cella, propose alla Bestia di prendere il posto di suo padre. La Bestia accettò
a
patto
che
Belle
rimanesse
al
castello
per
sempre. "La prego, risparmi mia figlia!" continuava a chiedere Maurice,
mentre
la
Bestia
lo
trascinava
via.
Tutto
inutile: il padrone del castello non lo ascoltava, e l'inventore fu costretto a ripartire da solo, su una carrozza stregata. Ritornata da Belle, la Bestia condusse Belle in una bella stanza
del
castello,
dicendole
di
sentirsi
libera
di
muoversi per il castello, ma proibendole tassativamente l’ingresso nell’ala ovest. Tornato
al
villaggio,
Maurice
corse
alla
taverna
per
chiedere aiuto, raccontando che la sua Belle era stata
rapita da un mostro gigantesco, ma nessuno dei presenti, nemmeno Gaston, volle credere alla sua storia. In quel momento al castello, la teiera Mrs. Bric, la tazzina Chicco, cercavano
di
Tockins e gli altri oggetti animati
consolare
Belle,
che
si
sentiva
molto
triste.
La ragazza non voleva aver niente a che fare con la Bestia. Gli oggetti, sapendo che il loro padrone, in fondo, aveva un animo sensibile, cercarono di convincerlo a comportarsi da gentiluomo: se fosse riuscito ad amarla e
a
farsi
amare
da
lei,
avrebbe
potuto
spezzare
l'incantesimo! Ma quando la Bestia provò a invitarla a cena,
lei
rifiutò
perché
non
era
stato
per
niente
gentile, facendo così infuriare la Bestia così tanto, da lasciarla senza cena! Solo più tardi Belle si decise a uscire dalla sua camera per cercare qualcosa da mangiare. Gli oggetti incantati furono felicissimi di vederla entrare nel salone e fecero a gara per farla sentire a suo agio e in suo onore prepararono una tavola fantastica!
Dopo la cena, Belle, ancora agitata per tutte quelle novità, passeggiò nelle sale del castello, attratta dal mistero di quel luogo incantato. Arrivata all'ala ovest, ricordò che la Bestia le aveva proibito di entrare, ma non riuscì a resistere alla curiosità. Si trattava di stanze in cui tutti i quadri erano distrutti, gli specchi infranti, mobili rotti ecc.
Alla fine, sopra un tavolino scoprì la rosa fatata! Stava perdendo i suoi petali a uno a uno...
Affascinata da quello spettacolo, non si accorse che la Bestia era lì vicino! "Perchè
è
proteggendo
venuta la
qui?"
rosa
con
le una
chiese zampa.
pieno Belle
di non
rabbia, poteva
saperlo, ma quel fiore rappresentava l'unica speranza di salvezza per la Bestia. Ancora una volta la Bestia la spaventò. Ormai la ragazza ne aveva abbastanza: balzò a cavallo di Philippe e fuggì.
Tra gli alberi, però, i lupi erano sempre in agguato! Circondata
da
quei
feroci
animali
aveva
perso
ogni
speranza.
Ma all'improvviso arrivò la Bestia e, lottando duramente, mise in fuga i lupi. Nello scontro la Bestia era rimasta ferita e ora giaceva a terra.
Era il momento giusto per
fuggire.
di
Belle,
però,
decise
restare:
lui
l'aveva
salvata rischiando la vita. A fatica lo caricò su Philippe e lo riportò al castello. Più tardi Belle curò le ferite della Bestia e per la prima volta i due parlarono sul serio.
Sì,
lei
era
spaventata!
fuggita,
ma
solo
perché
lui
l'aveva
"Grazie per avermi salvato la vita," mormorò Belle alla fine. La Bestia rimase molto colpito da quelle parole gentili. Dolcezza e buone maniere: ecco quello che a lui mancava, ma voleva cambiare... e cambiò perchè in fondo aveva un animo nobile.
Prima era sgarbato, poco socievole, ora invece era timido e cercava sempre di essere educato, cercava di mangiare compostamente
e
di
farla
felice
in
tutti
i
modi,
un
giorno regalandole tutti. LA
sera
sedevano
vicini
leggeva per la Bestia.
accanto
al
camino,
e
Belle
Tutti i domestici si accorsero del cambiamento, mentre la Bestia si affezionava sempre di più alla ragazza. La domanda era: Belle sarebbe riuscita ad amarlo e a vedere sotto le apparenze? Intanto al villaggio, Gaston medita su come farsi sposare da Belle, e ripensando alla storia raccontata da Maurice, gli viene un’idea: Belle farebbe qualsiasi cosa per suo padre, quindi se il direttore del manicomio, andava da Belle per far rinchiudere il padre, Belle sarebbe stata disposta
a
sposarlo,
pur
di
ottenere
il
suo
aiuto
e
lasciare il padre libero.
Un
giorno,
per
festeggiare
l’arrivo
di
Belle,
venne
organizzata una bellissima festa, con il castello tutto illuminato,
una bellissima cena, gli orchestrali: c’era
un’atmosfera magica. Quando ballarono insieme, Belle non aveva paura, anzi era molto più imbarazzato la Bestia: infatti aveva paura di spaventare Belle.
Quando la Bestia le chiese se si sentiva felice, lei rispose di si, ma le mancava suo padre. Se almeno avesse potuto vederlo e assicurarsi che stava bene. La Bestia le diede allora uno specchio magico, con il quale Belle potè vedere Maurice: era solo nel bosco ed era in pericolo! Oh, se solo avesse potuto raggiungerlo!
La
Bestia
era
innamorato
di
Belle;
la
rosa
stava
sfiorendo, ma la felicità della ragazza contava più di ogni altra cosa. Le donò lo specchio magico e la lasciò andare.
Belle ritrovò il padre nel bosco. Era venuto da solo a salvarla, ma il freddo l'aveva indebolito. La ragazza lo riportò a casa, e qui Maurice si riprese in fretta. La felicità, però, durò poco... Gli abitanti del villaggio, guidati da Gaston, arrivarono per portare Maurice in manicomio, dicendo che aveva perso la testa: parlava di castelli, di bestie... La ragazza sapeva che Maurice aveva detto la verità! La Bestia esisteva davvero e lei poteva dimostrarlo, grazie allo specchio magico.
Quando
gli
uomini
videro
il
padrone
del
castello
ne
ebbero paura, allora Belle cercò di spiegare che non era affatto malvagio. Gaston si accorse che la ragazza si era affezionata a quella strana creatura e ne fu geloso. Organizzò allora una spedizione contro il castello, col pretesto
di
salvare
i
bambini
dal
mostro
e
chiuse
a
chiave Maurice e Belle, perchè non potessero avvertire del pericolo la Bestia, che venne però informata dai domestici.
Gli uomini, guidati da Gaston, partirono per il castello decisi ad attaccare la Bestia. Usando il tronco di un albero, riuscirono a sfondare il portone del castello. La battaglia
stava
per
cominciare!
Gli
oggetti
animati
difesero il castello con tutte le loro forze. Chicco, nel frattempo, quando aveva sentito che Belle se ne voleva andare si era nascosto fra le sue cose, e vedendo in un angolo l’invenzione di Maurice, riuscì a metterla in funzione e a sfondare la porta dietro cui erano rinchiusi Belle e suo padre.
Intanto
Gaston
cercava
la
Bestia
nelle
sale
e
nei
corridoi. E presto lo trovò: pieno di tristezza per la partenza di Belle, sembrava non preoccuparsi minimamente di
quello
che
stava
succedendo.
Quando
Gaston
tese
l'arco, non si mosse, e quando fu colpito non reagì. Gaston spinse la Bestia sul terrazzo del castello, ma lui ancora non si difendeva.
All'improvviso Belle entrò a cavallo nel cortile sotto di loro. Era tornata! Nel vedere la ragazza la Bestia sentì rinascere la speranza e
cominciò a lottare.
Anche
se
adesso
aveva
una
gran
paura,
Gaston
non
smetteva di stuzzicare il suo rivale: "Sei innamorato di lei,
Bestia?
Pensavi
davvero
che
avrebbe
voluto
te,
scale
del
quando poteva avere uno come me?" Belle
intanto
stava
salendo
di
castello... Durante la lotta, la
corsa
le
Bestia aveva afferrato
Gaston per il collo. Questi lo supplicava di lasciarlo andare: "Farò qualunque cosa!" "Vattene!" rispose allora la Bestia, appoggiandolo sul cornicione. Belle era già sul terrazzo: "Sono qui!" gridò felice. La Bestia si arrampicò accanto lei e fu allora che Gaston lo colpì alle spalle!
La sua malvagità fu punita: tentando di colpire ancora la Bestia, perse l'equilibrio e precipitò nel vuoto. Era finita per lui.
Sul terrazzo, Belle era disperata: la Bestia era ferita molto gravemente.
" Non lasciarmi, io ti amo!" disse piangendo, e prima che la Bestia chiudesse gli occhi per sempre, la rosa fatata perse
l'ultimo
cominciarono
a
petalo.
In
scendere
quel
dal
momento
cielo...
luci
Una
magiche
pioggia
di
scintille cadeva sul corpo della Bestia, che fu sollevato nell'aria. Belle non lo sapeva, ma l'incantesimo si era spezzato. L'amore aveva vinto! Si, la Bestia era riuscita ad amare e a farsi amare prima che
la
rosa
principe.
sfiorisse...
e
così
tornò
ad
essere
un
Lei, che era innamorata della Bestia, per un attimo non capì.
Ma
poi
vide
negli
occhi
del
giovane
la
stessa
dolcezza che aveva conquistato il suo cuore e finalmente lo riconobbe. Subito dopo anche gli altri abitanti del castello furono liberati dall'incantesimo.
Quel giorno, sotto lo sguardo commosso di papà Maurice, Belle e il principe danzarono a lungo.
La gioia ormai era di casa nel castello e non se ne sarebbe andata più.