Le iUustrazioni all'interno del volume 5000 lrane dall'Atlante di Battista Agnese (...
2477 downloads
3528 Views
6MB Size
Report
This content was uploaded by our users and we assume good faith they have the permission to share this book. If you own the copyright to this book and it is wrongfully on our website, we offer a simple DMCA procedure to remove your content from our site. Start by pressing the button below!
Report copyright / DMCA form
Le iUustrazioni all'interno del volume 5000 lrane dall'Atlante di Battista Agnese (<
II racconto dell'isola sconosciuta
Titolo originale 0 Conto do Iiha De,eonhecida
© 1997 Jose Saramago and Editorial Caminho By arrangement with Dr. Ray-Glide Mertin, Literarische Agentur, Bad Homburg, Germany,
© 1998 Giuli o Einaudi editore s, p,a., Torino www_einalldi _it tSBN 88-06-151 59-2
I
Un uomo ando a bussare alia porta del re e gli disse, Datemi una barca. La casa del re aveva molte altre porte, ma quella era la porta delle petizioni. Siccome il re passava tutto il tempo seduto davanti alia porta degli ossequi (degli ossequi che rivolgevano a lui, beninteso), ogni volta che sentiva qualcuno
chiamare da quella delle petizioni si fingeva distratto, e solo quando il risuonare continuo del battente di bronzo diventava, pid che palese, chiassoso, togliendo la pace aJ vicinato (cominciavano tutti a marmorare, Ma che razza di re abbiamo nai, che non risponde), solo aliora clava ardine al primo segretario di and are a informarsi su cosa mai volesse il postulante, che non c'era modo di far tacere. II primo segretario, alIora, chiamava il secondo segretario, questi chiamava il terzo, che trasmetteva l'ordine al primo assistente, che a sua volta 10 trasmetteva al secondo, e COSI via
fino alia donna delle pulizie, Ja quale, non 3
avendo nessuno a cui comandare, socchiude-
va la porta delle petizioni e domandava dalla fessura, Che cos a volete. II postulante manifestava il proprio desiderio, e cioe chiedeva quanta aveva da chiedere, poi si piazzava in un cantuccio della porta, in attesa che Ia ri-
chiesta percorresse, dall'uno all' altro, il cammino inverso, fino a giungere al reo Occupato com'era sempre con gli ossequi, il re
tardava a rispondere, ed era gia non piccolo segno di premura per il benessere e la felicita del suo popolo quando decideva di chiedere un documentato parere scritto al primo segretario, il quale, inutile dido, passava l'incombenza al secondo segretario, questi al terzo, l'uno dopo I'altro, fino ad arrivare di nuo-
vo alla donna delle pulizie, che trasmetteva un sf 0 un no a seconda dell'umore del momento.
Tuttavia, nel caso dell'uomo che voleva una barca, Ie cose non andarono proprio cos1.
Quando la donna delle pulizie gli domando dallo spiraglio della porta, Che cosa volete, l'uomo, invece di chiedere, come facevano tutti, un titolo, una decorazione, a semplicemente denaro, rispose, Voglio parlare con il fe, Sapete bene che il re non puo venire, e al-
Ia porta degli ossequi, rispose la donna, Allora andate a dirgli che non me ne vado finche 4
non viene, personalmente, a informarsi su
quello che voglio, concluse ruomo, e si sdraio sulla soglia, avvolgendosi nel mantello per via del freddo. Si poteva entrare e uscire solo passandogli sopra. Orbene, questa era un bel problema, se consideriamo che, in base alla prassi delle porte, si poteva ricevere sol tanto un supplice alla volta, con il risultato che, fino a quando ci fosse stato Ii qualcuno in attesa di risposta, nessun altro si sarebbe potuto avvicinare per esporre Ie proprie necessira o i propri desiderata. A prima vista, chi ci guadagnava con questa codicillo del regolamento era il re, in quanto, essendo menD numerosa la gente che veniva a disturbarlo con Ie proprie lamentele, a lui restava pili tempo, e pili calma, per ricevere, assaporare e gradire gli ossequi. A ben ri£letterci, pere, il re ci perdeva, e molto, perche Ie pro teste pubbliche, dal momento che la risposta cominciava a tardare pili del giusto, facevano aumentare seriamente 10 scontento sociale, il che, a sua volta, avrebbe avuto immediate e negative conseguenze sull' afflusso degli ossequi. Nel caso che stiamo raccontando, il risultato di una ponderazione fra i benefici e gli svantaggi condusse il re ad andare, in capo a tre giorni, e nella sua regal persona, alIa porta delle petizioni per informarsi su de che voleva 5
quell'intruso che si era rifiutato di inoItrare Ia richiesta per Ie competenti vie burocratiche.
Aprite la porta, disse il re alla donna delle pulizie, e lei domandi), Tutta, 0 solo un poco . II re ebbe un attimo di incertezza, daro che per la vedta non gradiva molto esporsi all ' aria della strada, ma poi fece una riflessione, sarebbe sembrato brutto, oltre che indegno della sua maesta , parlare con un suddito attraverso una fessura, quasi ne avesse paura, e 50-
prattutto davanti alla donna delle pulizie che assisteva al colloquio e che si sarebbe affrettata a raccontare Dio sa che cosa, Spalancata, ardine.. L'uomo che voleva una barea si alZQ
da! gradino quando corcincio a sentire il rumore delle serrature, ripiego il mantello e si
mise ad aspettare. Questi segnali, che finalmente qualcuno stava venendo ad aprire e
che, pertanro, il posto si sarebbe ben presto liberato, feeera avvicinare alia porta un certo
numero di pretendenti alla liberalita del trona che si trovavano Ii interna, pronti ad assaltare il posta appena si fosse reso vacante.
L'inopinata comparsa del re (una cos a che non era mai accaduta da quando aveva la corona in testa) provaco un'immensa sorpresa, non solo ai suddetti candidati, rna anche ai vicini che, attratti dalla repentina agitazione,
si erano affaodad aile finestre delle case, dal6
,
,I>
)Jr J;t. nlfl. ~lq"JU\.A
•
•
"
l' altro lato della strada. L'unico a non mostrarsi sorpreso fu proprio l'uomo che era ve-
nuto a chiedere una barca. Aveva calcolato costui, e aveva colto nel segno, che il re, seppure avesse tardara tre giorni, avrebbe dovuto sentirsi curiosa di vedere la faccia di chi,
senza batter ciglio, e con notevole audacia, l' aveva fatto chiamare. lncerto, dunque, fra la curiosita che non era riuscito a reprimere e il fastidio di vedere tanta genre riunita, il fe,
ne! peggiore dei modi, gli rivolse tre domande una dietro I' altra, Che cosa volete, Perche non avere detto subito che cosa volevate, Pen-
sate forse che io non abbia altro da fare , ma I'uomo rispose sol tanto alIa prima, Datemi una barca, disse. La sgomento lascio il re a tal punto sconcertato che la donna delle pulizie si affretto ad avvicinargli una sedia di paglia, proprio quella su cui lei stessa sedeva
quando doveva lavorare con ago e filo, giacchI', oltre aile pulizie, a palazzo erano di sua competenza anche alcuni lavori di cucite, co-
me ram mend are Ie calze dei paggi. Seduto scomodo, percheS la sedia di paglia era molto pill bassa del trono, il re stava cercando il modo migliore di sistemare Ie gambe, ora rao-
nicchiandole ora allungandole di lato, mentre I'uomo che voleva una barca aspettava con pazienza la domanda che sarebbe seguita, 7
E voi, ache scopo volete una barca, si pue sapere, £u quello che il re effettivamente gli domandC, quando finalmente riusci a sistemarsi, con discreta comodita, sulla sedia del· la donna delle pulizie, Per andare alia ricerca dell 'isola sconosciuta, rispose l'uomo, Che isola sconosciuta, domando il re con un sorri· so malcelato, quasi ave sse davant i a se un matto da legare, di quelli che hanna la mania delle navigazioni, e che non e bene contrariare fin da subito, L'isola sconosciuta, ripete l'uomo, Sciocchezze, isole sconosciute non ce ne sono pili, Chi ve l'ha detto, re, che isole sconosciute non ce ne sono pili , So no tutte sulle carte, Sulle carte geografiche ci sana soltanto Ie isole conosciute, Equal e quest'isola sconosciuta di cui volete andare in cere a, Se ve 10 potessi dire allora non sarebbe sea nosciuta, Da chi ne avete sentito parI are, do· mande il re, ora pili serio, Da nessuno, In tal caso, perche vi ostinate ad affermare che esi· ste, Semplicemente perche e impossibile che non esista un'isola sconosciuta, E siete venu· to qui a chiedermi una barca, Sf, sono venu· to qui a chiedervi una barca, E chi siete voi, perche io ve la dia, E chi siete voi, per non darmela, So no il re di questa regno, e Ie barche del regno mi appartengono tutte, Piutto· sto appartenete voi a loro e non loro a vo i, 8
Che volete dire, domando il re, inquieto, Che voi, senza Ie barche, non siete nulla, e che lora, senza di vai, potranno sempre navigare, Ai miei ordini, con i miei piloti e i miei marinai, Non vi chiedo ne marinai ne pilota, vi
chiedo solo una barca, E quest' isola sconosciuta, se la traverete, sara per me, A vai, re, interessano solo Ie isole conosciute, Mi ioteressano anche queUe sconosciute quando non 10 sono pili, Forse questa non si fara. cono-
scere, Allora non vi do la barca, Me la darete. Nell'udire queste parole, pronunciate con tanta tranquilla fermezza, gli aspiranti alia porta delle petizioni, nei quali, un minuto dopa l' altro, fin dall'inizio della conversazione, continuava ad aumentare l'impazienza, pili
per liberarsene che per solidale simpatia, decisero di intervenire a favore dell'uomo che voleva la barca, cominciando a urlare, Date-
gli la barca, dategli la barca. II re apri bocca per dire alia donna delle pulizie di far venire la guardia di palazzo a ristabilire immediatamente I'ordine pubblico e imporre la disciplina, rna, in quel momento, i vicini che assistevano dalle finestre si unirano al coro con eo-
tusiasmo, urlando come gli altri, Dategli la barca, dategli la barca. Oi fronte a una tanto ineludibile manifestazione della volonta popolare e preoccupato per cio che, nel frat9
tempo, poteva aver perduto alia porta degli ossequi, il re alzo la destra per ottenere il silenzio e disse, Vi daro una barca, rna l'equipaggio clovrete trovarlo voi, i miei marinai mi servono per Ie isole conosciute. Le urla di
plauso del pubblico non permisero di cogliere il ringraziamento dell'uomo che era venuto a
chiedere una barca, e del resto il movimento delle labbra avrebbe potuto indicare un Grazie, mia signore, come pure un Mi dovro arrangiare, rna quello che si udi distintamente
fu cio che disse il re, Andate al molo, chiedete del capitano del porto, ditegli che vi mando io, e che vi dia la barca, gli porterete il mio biglierto. L'uomo che avrebbe avuto una barca lesse il biglietto da visita, su cui sotto il nome
del re c'era scritto Re, ed eeeo Ie paro-
le che il sovrano aveva vergato appoggiandosi alia schiena della donna delle pulizie, Consegnate al latore della presente una barca,
non e necessaria che sia grande, rna che navighi bene e sia sicura, non voglio avere rimorsi
di coscienza se Ie cose andranno male. Quando l'uomo alzo la testa, e questa volta si suppone che avrebbe ringraziato per il dono, il re si era gia ritirato, c'era soltanto la donna delle pulizie, che 10 guardava con una faccia di circostanza. L'uomo seese dal gradino, segno
che gli altri candidati potevano finalm ente 10
avanzare, e non varrebbe neanche la pena spiegare che ci £u una con£usione indescrivibile, con tutti che volevano arrivare al suo posto per primi, ma iovano, perche la porta
era gia di nuovo chiusa. II battente di bronzo torno a chiamare la donna delle pulizie, rna la donna delle pulizie non c'e pili, ha fatto iI giro ed e uscita con iI secchio e 10 spazzolone da un'altra porta, quella delle decisioni, che viene usata di rado, ma quando viene usata, 10 e per davvero. Adesso S1, adesso s1 puo comprendere il motivo della £acda di circostanza con cui Ia donna delle pulizie I' aveva guardato, ed era state in quel preciso momento che aveva dedso di seguire l'uomo quando lui si fosse diretto al porto a occuparsi della barca. Aveva pensato che non ne pateva pili di quella vita a pulire e lavare palazzi, che era giunto il momento di cambiar lavoro, che lavare e pulire barche, quell a 51 era la sua autentica vocazione, in mare, almeno, l' acqua non Ie sarebbe ffiaocata maio L'uomo non se 10 sogna neppure che, quantunque non abbia ancora comindato a reclutare l'equipaggio, ha gia dietro di se che 10 segue la futura incaricata di lavaggi e pulizie varie, proprio come del resto anche il destino suole comportarsi, e gia dietro di noi, ha gia allungato la mano per toccard la spalla, e noi siamo ancora Ii a morII
,
marare , E finita, non e'e nient' altra da vedere, tutto uguale. Cammina cammina, I'uama giunse al por-
e
to, si reeD aI malo, domandD del capitano, e mentre aspettava che arrivasse cerco di indovinare quale poteva essere, fra Ie tante imbarcazioni che c'erano, quella che sarebbe stata la sua, grande si sapeva gia che non 10 era, il biglietto da visita del re era chiarissimo su questa punto, di conseguenza si potevano escludere i piroscafi, Ie navi da carico e quelIe da guerra, ne d' altro canto poteva essere tanto piccola da non resistere aile forze del vento e alle inclemenze del mare, anche su questa punto il re era stato categorica, Che navighi bene e sia sicura, erano state queste Ie sue parole formali, escludendo cos! implicitamente Ie lance, Ie feluche e Ie scialuppe, che, pur essendo buoni natanti, e anche sicuri, a second a della condizione di ciascuno, non erano nate per solcare gli oceani, che e dove si tTovano Ie isole sconosciute. Un po' discosta, celandosi dietro certi bidoni, la donna delle pulizie passD in rassegna con gli occhi Ie imbarcazioni attraccate, Per i miei gusti, quella, penso, rna la sua opinione non cantava, e non era neppure stata aneora assunta, rna prima sentiamo che cos a dira il capitano del porto. II capitano arrivD, lesse il biglietto, 12
,
morare, E finita, non e'e nient'altro da vedere, e tutto uguale. Cammina cammina, l'uomo giunse al porto, si reco ai moio, domando del capitano, e mentre aspettava che arrivasse cerco di indovinare Quale poteva essere, fra Ie (ante imbarcazioni che c'erano, guella che sarebbe stata la sua, grande si sapeva gia che non 10 era, ii biglietto da visita del re era chiarissimo su questa punto, di conseguenza si potevano eseludere i piroscafi, ie navi da carico e queIIe da guerra, ne d ' altro canto poteva essere tanto piccola da non resistere aIle forze del vento e aIle inclemenze del mare, anche su questa punto il re era stato categorica, Che navighi bene e sia sicura, erano state queste ie sue paroie formaii, escludendo cosl implicitamente ie iance, Ie feluche e Ie sciaiuppe, che, pur essendo buoni naranti, e anche sicuti, a second a della condizione di ciascuno, non erano nate per solcare gli oceani, che e dove si trovano Ie isole sconosciute. Un po ' discosta, celandosi dietro certi bidoni, ia donna delle pulizie passo in rassegna con gli occhi le imbarcazioni attraccate, Per i miei gusti , quella, penso, rna la sua opinione non contava, e non era neppure stata ancora assunta, rna prima sentiamo che cos a dira il capitano del porto. II capitano arrivo, iesse il biglietto, I2
squadro l'uomo da capo a piedi, e gli rivolse la domanda che il re aveva dimenticato di fare, Sapete navigare, avete la patente nautica, al che l'uomo rispose, Imparero in mare. II capitano disse, Non ve 10 consiglio perche io, che pure sono capitano, non mi avventurerei con una barca qualsiasi, Allora datemene una can cui io possa farlo, no, non una di queUe, datemi piuttosto una barca che io rispetti e che possa rispettare me, Questo e parlare da marinaio, rna voi non siete un marinaio, Se parlo come un marinaio, allora e come se 10 fossi. II capitano rilesse il biglietto del Ie, poi domando, Potete dirmi il motivo per cui vo· lete la barca, Per andare alia ricerca dell'isola sconosciuta, Isole sc'onosciute non ce ne 50, no pili, E la stessa cos a che mi ha detto il rt;, Quel che sa di isole l'ha imparato da me, E strano che vai, llomo di mare, mi diciate questo, che isole sconosciute non ce ne sono pili, e che io, llomo di terra, non ignori che totte Ie isole, anche queUe conosciute, sana sconosciute finche non vi si sbarca, Ma vai, se ho ben capito, andate alia ricerca di una dove non sia mai sharcato nessuno, La sapro quando ci arriver<), Se ci arriverete, Sf, a volte si naufraga strada facendo, rna, se mi dovesse capitare, dovreste scrivere negli annali del porto qual e stato il punto in cui sono arriva-
to, Volete dire che, quanto ad arrivare, si arriva sempre, Non sareste chi siete se gia non 10 sapeste. II capitano del porto disse, Vi, daro l'imbarcazione che fa per voi, Qual e, E una barca con una lunga esperienza, ancora del tempo in cui tutti andavano aHa ricerca di isole sconosciute, Qual e, Forse ne avete gia incontrata qualcuna, Quale, Quella. Appena la donna delle pulizie capi dove il capitano indicava, usci correndo da dietro i bidoni e , urIo, E la mia barca, e la mia barca, bisogna perdonarle l'insolita rivendicazione di proprieta, a tutti i titoli abusiva, semplicemente la barca era quella che Ie era piaciuta. Sembra una caravella, disse l'uomo, Pili ° meno, ne convenne il capitano, un tempo era una caravella, poi ha subito modifiche e adattamenti che l'hanno un po' alterata, Ma sempre una caravella e, Si, nell'insieme ha conservato il suo vecchio aspetto,'E ha alberi e vele, Quando si va a cere are isole sconosciute e la pili affidabile. La donna delle pulizie non riusci a trattenersi, Per me, non voglio altro, Chi siete voi, domando l'uomo, Non vi ricordate di me, Assolutameute no, Sono la donna delle pulizie, Quali pulizie, Quelle del palazzo del re, Quella che apriva la porta delle pelizioni, Non ce n'erano altre, E perche non siete al palazzo del re a pulire e aprire Ie porte, Per-
che le porte che desideravo veramente sana gia state aperte e perche da oggi in poi pulir" solo barche, Allora siete decisa a venire con me a cereare l'isola sconosciuta, Sono andata
via dal palazzo uscendo per la porta delle decisioni, Stando cOS1 le cose, salite sulla caravella, vedete un po' com'e, dopa cosi tanto tempo avra bisogno di una bella lavata, e fate attenzione ai gabbiani, che non c'e da fi· darsi, Non volete venire con me a vedere dal·
l'interno la vostra barca, Avete detto che era vostra, Scusate,
e stato solo perche mi piace-
va, Piacere e probabilmente il migJior modo di possedere, possedere dev' essere il peggior modo di piacere. Il capitano del porto inter-
ruppe la conversazione, Devo consegnare Ie
chiavi al padrone della barca, all 'uno 0 ali'altro, decidetevi, per me fa 10 stesso, Le barche hanno la chiave, domando ruomo, Per entrare no, rna dentro ci sono i depositi e Ie stive,
e la scrivania del comandante con il diario di bordo, Si occupera lei di tutto , io vado a re-
clutare l'equipaggio, disse l'uomo, e si allon, tano.
La donna delle puJizie and" nell'ufficio del capitano a ritirare le chiavi, poi sali sulla barca, a quel punta due cose Ie furono di aiuto,
10 spazzolone del palazzo e l' avvertimento contro i gabbiani, non aveva aneora finito di '5
attraversare la passerella che collegava la murata al molo che gia Ie maledette bestie Ie si precipltavano addosso stridendo, furiose, con
il becco spalancato, quasi volessero divorarla. Non sapevano con chi avevano a che fare. La
donna delle pulizie poso il secchio, s'infilo Ie chiavi in petto, pun to hene i pied; sulla passerella e, facendo vorticare la scopa come fosse uno spadone di tempi remoti, sbaraglio 10 stormo assassino. Ma solo quando sali sulla barca comprese l' lra del gabbiani~ c'erano ni-
di dappertutto, molti abbandonati, altri ancora con Ie uova, e qualcuno con del piccoli dal becco spalancato, in attesa del dbo, Ebbene sf, rna
e meglio se vi trasferite, una bar-
ca che va in cerca dell'isola sconosciuta non puo avere questa aspetto, semhra quasi un pollaio , disse. Butto a mare i nidi vuoti, quanto agli altri Ii lascio stare, poi vedremo. Dopo si rimbocco Ie maniche e si mise a Iavare il ponte. Terminato que! duro compito, ando ad aprire la stiva delle vele e procedette a un esame minuzioso dello stato delle cuciture, dopa tanto tempo senza andare per mare e seoza sopportare Ie salutari tensioni de! vento. Le vele sono i muscoli delle barche, basta vedere come si gonliano quando si sforza no, rna, e ai musea!i succede proprio questa , se non si teogono in allenamento con
,6
regolarita, cedono, si rammolliscono, perdono di tono, E Ie cuciture sono come il tono
delle ve!e, pense la donna delle pulizie, contenta di imparare tanto in fretta I' arte de!la marineria. Trovo alcuni orli sfilacciati, rna si limite a prenderne nota, vista che per questo lavoro non potevano servire l' ago e il filo can cui un tempo rammendava Ie calze dei
paggi, cioe ancora ieri. Quanto aile altre stive, vide subito che erano vuote. Che quella della polvere da sparo fosse sguarnita, salvo qualche residuo di polvere nera ne! fondo, che sulle prime Ie parve piuttosto cacchetta di
e
topo, non Ie importe nulla, in effetti non scritto da nessuna parte, per 10 meno fin dove riesce ad arrivare la sapienza di una donna
delle pulizie, che andare in cerca di un'isola sconosciuta debba essere per forza un'impresa di guerra. Pere I'ha infastidita, e mol to,
I' assoluta mancanza di rnunizioni per bocca nell' apposita stiva, non tanto per lei, pili che
abituata al pessimo vitto del palazzo, rna per l'uomo a cui hanno dato questa barca, Fra poco tramontera il sole, e mi comparira davan-
ti protestando che ha fame, e quanta dicono tutti gli uomini appena entrano in casa, come se fossero soltanto loro ad avere uno stomaco
e a soffrire per il bisogno di riempirlo .. . E se poi si porta appresso i marinai per I'equipag'7
gio, che sono dei veri lupi quanto a mangiare, aHara non so davvero come ce la caveremo, disse la donna delle pulizie. Non valeva la pena preoccuparsi tanto. II sale era appena scomparso nell'oceano quando, dall' altra parte del malo, comparve l'uorna che ora aveva una barca. Teneva un fago tto in mano, ma camminava da solo e a capo chino. La donna delle pulizie ando ad aspettarlo sui pontile, e prima che potesse aprir bocca per informarsi su com' era andato il resto della giornata, lui disse, State tranquilla, ho da mangiare per tutti e due, E i marinai, domando lei, N on e venuto nessuno, come potete vedere, Ma Ii avete ingaggiati, almena, insistette lei, Mi hanno detto che di isole sconosciute non ce ne so no pili e che, anche se ci fossero, non hanna nessuna intenzione di lasciare la tranquillita delle loro case e la bella vita delle navi da crociera per imbarcarsi in avventure oceaniche, alIa ricerca dell'impossihile, come se fossimo ancora al tempo del mare tenehroso, E voi, che cosa gli avete risposto, Che il mare e sempre tenebroso, E non gli avete parlato dell'isola sconosciuta, Come avrei potu to parlare di un'isola sconosciuta, se non la cooosco, Ma siete sicuro che esiste, Tanto quanta e tenebroso il mare, In questa momento, visto da 18
qui, con quell' acqua del colore della giada e il cielo tutto, infuocato, di tenebroso non ci trovo nulla, E una vostra illusione, anche Ie isoIe a volte sembra che £luttuino sopra Ie acque, rna non e vero, Che pensate di fare, senza equipaggio, Aneora non 10 so, Potremmo restare a vivere qui, io mi offrirei di lavare Ie harche che entrano nel bacino, e vai, E io, Avete di sicura un mestiere, un'attivita, una professione, come si dice aclesso, Ce l'ho, ce l' avevo, ce l' avro se sara necessaria, rna voglio trovare l'isola sconosciuta, voglio sapere chi sono quando ci sara, Non 10 sapete, Se non esci da te stesso, non puei sapere chi sei, Il fi10sofo del re, quando non aveva niente da fare, veniva a sedersi accanto a me, mi guardava rammendare Ie calze dei paggi, e a volte si metteva a ragionare, diceva che ogni uamo e un'isola, rna io, siccome la cosa non mi riguardava vista che 50no una donna, non gli davo importanza, voi che ne pensate, Che bisogna allontanarsi dal1'iso1a per vedere l'iso1a, e che non ci vediamo se non ci allontaniamo da noi, Se non ci allontaniamo da noi stessi, intendete dire, Non e la medesima cosa. L'incendio del cielo si andava smorzando, l' acqua all'improvviso s'imporporo, adesso neanche 1a donna delle pulizie avrebbe dubitato che il mare fosse davvero tenebroso, '9
per 10 meno a certe are. Disse 1'uomo, La-
sciamo Ie filosofie al filosofo del re, che 10 pagano per questa, adesso andiamo a mangiare , rna Ia donna non era d'accordo, Per prima cosa, dovete vedere la vostra barca, la conoscete solo da fuori, Che cos a avete trovato, Ci
sono a1cuni orli delle vele che hanno bisogno di un rinforzo, Siete scesa nella stiva , avete
trovato acqua, SuI fondo se ne vede un po' , intorno alIa zavorra, rna pare che sia norma-
Ie, anzi, fa bene alia barca. Come sapete queste case, Cost, COS1 come, Come voi, quando
avete detto al capi tano del porto che avreste imparato a navigare in mare, Ancora non siarno in mare, Pero siamo gia in acqua, Ho sempre avuto l'idea che navigando ci siano soltanto due veri maestri , uno il mare, e
e
I'altro ela barca, E il cielo, state dimentican-
do il cielo, S1, chiaro, il cielo, I venti , Le nu-
vole, II cielo, SI, il cielo. In meno di un quarto d'ora aveva conclu-
so il giro dell 'imbarcazione, una caravella infatti, anche se mpdificata, non concede gran -
di passeggiate. E bella, disse I'uomo, rna se non riusciro a trovare abbastanza marinai per rnanovrarla, dovro andare a dire a1 re che non
la voglio pili, Vi perdete d'animo alia prima contrarieta, La prima contrarieta
e stata di
aspettare il re per tre giorni, e non ho desi20
stito, Se non troverete marinai che vogliano venire, ci arrangeremo noi due, Siete matta,
due persone da sole non sarebbero in grado di governare una barca come questa, io dovrei stare sempre al timone, e voi, non vale nean-
che la pena parlarne, sarebbe una foliia, Poi vedremo, rna adesso andiamo a mangiare. Sa-
lirono suI castello di poppa, mentre l'uomo protestava ancora contro quella che aveva de-
finito una follia, poi la donna delle pulizie apr! il fagotto che lui aveva portato, un pane, un pezzo di formaggio duro, di capra, olive,
una bottiglia di vino. La luna era gia mezzo palma sopra il mare, Ie ombre del pennone e dell',albero maestro gli si proiettarono ai piedi. E veramente bella la nostra caravella, disse la donna, e subito si corresse, La vostra, la
vostra caravella, Ho il sospetto ehe non 10 sara per molto tempo, Che voi ci navighiate 0
no, e vostra, ve l'ha data il re, Gliel'ho chiesta per and are a cercare un' isola sconosciuta,
Ma queste cose non si fanno da un giorno alI'altro, richiedono tempo, gia rnio nonno diceva che chi va per mare se la sbriga a terra, e per giunta non era marinaio, Senza equipaggio non potremo prendere il mare, L' ave-
te gia detto, E c'e da rifornire la barea con tutto il necessario per un viaggio come questo, che non si sa dove ci condurra., Ovvia21
mente, e poi dovremo aspettare che arrivi 1a bella stagione, e uscire con la marea buo na,
e che qualcuno venga al molo ad augurarci buon viaggio, Mi state prendendo in giro, Non prenderei mai in giro chi mi ha fatta uscire dalla porta delle decisioni, Scusatemi, E non la varchero di nuovo, succeda quel che
succeda. II chiaro di luna illumin,ava in pieno il viso della donna delle pulizie, E bella, e veramente bella , penso l'uomo, e ques ta volta non si stava riferendo alla caravella. La donna, invece, non penso niente, doveva aver pensato tutto durante quei tre giorni, quando
di tanto in tanto socchiudeva la por ta per vedere se lui era ancora la fuori, in attesa. Non e avanzata nemmeno una bricio1a di pane 0 di formaggio, ne una goccia di vino, i noccioli
delle olive Ii hanno lanciati in acqua, il pavimento e pulito come 10 era quando la donna delle pulizie l'ha ripassato con l'ultima slrofinata. La sirena di un piroscafo che prendeva illargo lancia un lamento potente, come dovevano essere quelli delleviatano, e la donna disse, Quando tocched a noi faremo menD rurnore . Nonostante si trovassero all'interno
del bacino,l'acqua s'increspa al passaggio del piroscafo, e l'uomo disse, Ma beccheggeremo molto di pili. Risero tutti e due, poi tacquero, dopo un po' di tempo uno di loro suggeri che 22
sarebbe stato meglio andare a dormire, Non che abbia molto sonno, e l' altro aggiunse, Neanch'io, poi tacquero di nuevo, mentre la luna continuava a salire, e a un certa punto la
donna disse, Ci sono delle cabine giu di sotto, l'uomo disse, Sf, e solo allora si alzarono e scesero sottocoperta, dove la donna disse, A domani, io vado da questa parte, e Puomo rispose, E io da quest'altra, a domani, non dis-
sero babordo
tribordo, certamente perche erano aneora aIle prime armi. La donna tarno indietro, Me n'ero dimenticata, trasse dalla tasca del grembiule due moccoli di candela, 0
Li ho trovati rnentre stavo pulenda, rna non
ho fiammiferi, Ce Ii ho io, disse I'uomo. Lei tenne Ie candele, una per mano, lui aecese un
fiammifero e poi, riparando la fiamma sotto la cupola delle dita incurvate, I' avvicino con la massima cautela aile vecchie candele, la luce si aecese, aumento lentamente come £a il chiaro di luna, inondo il viso della donna delle pulizie, e non ci sarebbe Qeppure bisogno di dire cia che lui penso, E bella, mentre quello che penso lei, sl, Si vede benissimo che ha occhi soltanto per l'isola sconosciuta, eeca come Ie persone s'ingannano suI significato
di uno sguardo, soprattutto all'inizio. Lei gli porse una candela, disse, A domani, buon riposo, lui volle dirle la stessa cosa in maniera 23
diversa, Sogni felici, furono Ie parole che gli llscirono, e fra poco, quando sara sottocoperta, sdraiato nella sua cabina, gli verranno altre frasi, pili spiritose, e soprattutto pili insinuanti, come ci 5i aspetta che siano queUe di
un uomo quando 5i trova da solo con una donna. Si domandava se si fosse gia addormentata, 0 se avesse stentato ad abbandooarsi al sonno, e poi s'immagino che andava a cercarIa e non la trovava in nessun posto, che si erano smarriti tutti e due su un'imbarcazione enorme, il sonne un abile prestigiato-
e
re, modifica Ie proporzioni delle cose e Ie 10ro distanze, separa Ie persone, rna loro sono insieme, 0 Ie riuolsee, e quasi non si vedono,
la donna dorme a pochi metri e lui non saprebbe come raggiungerla, mentre sarebbe tanto facile and are da babordo a tribordo. Le aveva augurato sogni felici, ma fu lui che passi> tutta la notte a sognare. Sogno che la sua caravella procedeva in alto mare, con Ie tre vele triangolari gloriosamente spiegate, faeeodesi strada sulle oode, mentre lui mano-
vrava la ruota del timone e I' equipaggio riposava all'ombra. Non capiva come potevano trovarsi Ii quei marinai che nel porto e in citta si erano rifiutati di imbarcarsi con lui
per andare alia ricerca dell'isola sconosciuta, probabilmente si erano pentiti della volgare 24
ironia con cui l'avevano trattato. Vedeva be-
stiole qua e Iii in coperta, anatre, conigli, galline, i soliti animali domestici, che becchettavano il granturco a masticavano Ie foglie di cavolo che un marinaio lanciava loro, non ricordava quando Ii aveva portati sulla barca, comunque era naturale che si trovassero Ii, immaginiamo che l'isola sconosciuta sia, come 10 e stata tante volte nel passato, un'isola deserta. sempre meglio and are suI sicuro,
e
sappiamo tutti che aprire uno sportello della conigliera e afferrare un coniglio per Ie orecchie e stato sempre pili facile che inseguirlo per ma nti e valli. Dal fonda della stiva arriva adesso un coro di nitriti di cavalli, di muggi-
ti di buoi, di ragli d'asino, Ie voci dei nob iIi animali necessari allavoro pesante, rna come . .. . Cl sono arrIVatl, come possono trOV3ISl su una
caravella dove a stento pub starci I'equipaggio umana, e all'improvviso il vento giro, la vela principale sbatte e ondeggib, e dietro c'era quello che prima non si vedeva, un gruppo di donne che, pur senza contarle, s'indovinava fossero tante quanti erano i marinai, tutte
intente aile lora faccende di donne, non e ancora il momenta che si occupino d'altro , e chiaro che puo essere soltanto un sagno, nella vita reale non s' mai vista un viaggio COS1.
e
L'uomo al timone ha cercato can gli occhi la
donna delle pulizie e non l'ha vista, Forse
e
nella cabina a prua, a riposarsi dopo aver 1a· vato il ponte, ha pensato, rna e stato un pensiero fiote, perche 10 sa bene, lui, quantun-
que non sappia come fa a saperlo, che all'ultimo momento non e voluta venire,
e balzata
suI molo dicendo, Addio, addio, giacche non avete occhi che per l'i501a sconosciuta io me oe vado, e non era vero, aneora adesso i 5liol
la stanno cercando e non la trovano. In quel momento il cielo si rannuvolo e comincio a piovere, e, dopo la pioggia, ioiziarooo a ger-
mogliare Ie piante dagli innumerevoli sacchi di terra allineati lungo la murata, sono Ii non perche si sospetti che non vi sia terra abbastanza nell'isola sconosciuta, rna perche cosl si guadagna tempo, il giorno in cui ci arrive-
remo dovremo soltanto trapiantare gli alberi da frutto, seminare i chicchi delle piccole messi che poi matureranno, abbellire Ie aiuo-
Ie con i fiori che sbocceranno da queste gemme. L'uoma al timone domanda ai marinal che riposano in caperta se per caso han no avvistato qualche isola disabitata, e loro rispondono che non hanno vista un bel nieote,
rna che stanno pensando di sbarcare sulla prima terra popolata che compaia loro davanti, purche vi sia un porto dove attraccare, un'asteria dove here e un letto dove riposare, 26
perche qui non si puo, con tutta questa gente ammucchiata. E l'isola sconosciuta, domando l'uomo al timone, L'isola sconosciuta e qualcosa che non esiste, non e che un'idea della vostra mente, i geografi del re sono andati a controllare sulle carte geografiche e hanno dichiara to che isole da conoscere non ce ne sono pili da un sacco di tempo, Oovevate restare in citta, invece di venire a ostacolarmi la navigazione, Eravamo in cerca di un posto migliore dove vivere e abbiamo deciso di approfittare del vostro viaggio, Non siete dei marinai, Non 10 siamo mai stati, Oa solo, non saro in grado di governare la barca, Avreste dovuto pensarei prima di chiederla al re, il mare non insegna a navigare. Allora I'uomo al timone vide una terra in lontananza e volle passarci davanti, fare finta che fosse il miraggio di un'altra terra, un'immagine giunta dall' altro capo del mondo attraverso 10 spazio, rna gli uomini che non erano mai stati dei marinai protestarono, dissero che volevano sbarcare proprio Ii, Questa e un'isola della carta, urlarono, vi ammazzeremo se non ci porterete fin lao Allora, da sola, la caravella volse la prua in direzione della terra, entro nel porto e ando ad accostare al molo, Potete andarvene, disse l'uomo al timone, e subito sbarcarono, prima Ie donne, poi gli uomini, '
rna non da soli, si portarono via Ie anatre, i conigli e Ie galline, si portarono via i buoi, gli asini e i cavalli, e perfino i gabbiani, uno dopo l' altro, spiccarono il volo e se ne andarono via trasportando nel becco i loro piccoli, un'impresa che non era mai stata compiuta, rna c'e pur sempre una prima volta. L'uomo al timone assistette alla grande fuga in silenzio, non fece niente per trattenere coloro che 10 abbandonavano, almeno gli avevano lasciato Ie piante, il grano e i fiori, can i rampicanti che si avviticchiavano all' albero maestro e pendevano dalla murata come festoni. Nella confusione della partenza si erano rotti e rovesciati i sacchi di terra, sicche la coperta era diventata una specie di campo arato e seminato, ci vorrebbe soltanto un altro po' di pioggia perche sia una buona annata agricola. Da quando il viaggio verso l'isola . , .. . , . sconosclUta e comlnclato non SI e ancora Vlsto I'uomo al timone mangiare, dev'essere perche sta sognando, sta solo sognando, e se ne! sogno gli venisse voglia di un pezzo di pane 0 di una mela, sarebbe pura invenzione, niente di pili. Le radici degli alberi stanno gia penetrando nell' ossatura dell' imbarcazione, fra poco non serviranno pili queste vele issate, basted che il vento soffi fra Ie dme ,degli alberi e porti la caravella verso la meta. E una 28
foresta che naviga e si mantiene in equilibrio sopra Ie onde, una forest a dove, senza sapere come, han no cominciato a cant are gli uccelli, dovevano essere Ii nascosti e all'improvviso
hanno deciso di uscire allo scoperto, forse perche Ie messi sono ormai mature e bisogna
mieterle. L'uomo, allora, blocco la ruota del timone e seese nel campo con la falce in ma-
no, e fu solo dopo aver tagliato Ie prime spighe che vide un'ombra accanto alIa propria ombra. Si sveglio abbracciato alia donna delle pulizie, mentre lei 10 abbracciava, confusi i corpi, confuse Ie cabine, non si sa se a babor-
do 0 a tribordo. Poi, poco dopo il sorgere del sole, l'uomo e la donna andarono a dipingere sulla prua dell'imbarcazione, da un lato e dall'altro, a lettere bianche, il nome che ancora
bisognava dare alia caravella. Verso mezzogiorno, con Ia marea, L'Isola Sconosciuta prese infine il mare, alIa ricerca di se stessa.
29
Sumpato da E!emo"d J.p .II ., EdilCri AllOCiati preno 10 SUJbilimenf4 di Marldidgo, VtrletUJ /fe/ m~ di novnnbre 19'}8
Rinampo
Anno