Indice
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Allo studente
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Prefazione aiia seconda edizione americana
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Capitolo 1 L'antropologia e lo studio deUa cultura
Perché I'ant ropologia? Pcrch6 studiarc l'antropologia? Definizione del concetto di criltun 'I'rasmissiorie di cultura e relarivismo culturale Litniti del concetto di trasmihsione di ciiltura Diffiisione Aspetti rncntali e comportamentali delle culture
I-a diversità dcllc teorie anrropologiche Riepilogu
19
Capitolo 2
Geni, evoluzione e cultura
Selezione naturale contro ia lotta per la soprawjvcnza Selezione naturale e comportamento L'evoluzione dell'apprendimento Cultiira non umana Culrure rudinienrali presso i grandi primari Perché la culturà è così rud.imentale ira i non umani? A1 principio era il piede Decollo ciilt iirale Lingua e decollo culturale Razziologia scieiiriiica Sociobiologia (:reazionisrno scientifico Iiicpilogo
43
Capitolo 3 Lingua e cultura
4 Produttività 44 Distanziamento Arbitrarietà 46 Duplicirà di stnitrure
Indice
Sistcirii foncniici Morfcmi Gramiiiatica: rcgolc che governano la costruzianr di rnorfemi Grariiniatica: siritassi Srriitt urii profonda ~lcq~iisizione del linguaggio Esistono lingue superiori e inbcriori? I.irigua: classe sociale, etnicità Lingua, pcnsiero e causaiirà Elitarismo C sessismo obbligatori Mutaniento linguistico Lingua e coscieiiui Riepilogo 62
Capitolo 1 Produzione Evoluzionc della produzione di energia Modi di produrre il cibo I .'influenza dell'anibientc Portata aiiibicntale e lcggc delIa ridiitione delia prduttività Espansione, intcnsificazione e mutamento tecnologico Ecologia della caccia-e-raccolta 'l'eoria ottimale di appron'g' ' 1 ionamcnto Sistemi taglia-e-brucia di produziorie di energia alimentare Il del cibo animale Agricoltura i,rrigiia lincrgia cd e\~oluzionecult~irale Sistenii encrgetici produttivi di cibo industriale Riepilogo Capitolo 5 Riptoduzione Relazione tra prodrizione e riproduzione Costi e benefici dcll'allevan~cntodei bambini I1 modo di riproriuzione industrialc Pratiche di controIlo
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C
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Capitolo 6 Organizzazione economica
101 104 105
Definiziotie del concetto di economia Aspetti economici infrasirutturali contro aspetti economici strutturali Scambio Scambi rcciproci I1 problema dello scroccone Reciprocità e commercio
105 106 107 VI
11 commercio Kula Scambio ridistrihutivo Reciprocità rvhtro ridistribuzione La base inhastrutturale della ridistribuzione e della reciprocitii L'origine dei potlatch distruttivi Ridistribuzionc srratificata Scambio a prezzo di niercato: comprare e vendere T1 danaro Capitalismo «Capitalisnio priniitivom? I1 caso dei Kapauku Proprietà della terra La divisione del lavoro A,ldciii di lavoro Riepilogo
129
Capitolo 7
L'organizzazione della vita domestica
La sfera culturale doniestica La famiglia nucleare Alternative alla famiglia nucleare Poligamia C famiglia nucleare La famiglia estesa Gruppi doniescici con un solo genitore Cos'è il matrimonio? Legittimità Funzioni Jel niatrimonio I1 matrimonio nelle famiglie cstesc I gruppi domestici e i I rifiuto deU'incesto 17atrraggi sociali e nil!zrruli dcll'r,sognm~u Matrimoni ~refireriziali Kiepilogo
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15 1
Capitolo 8
Parcnrela, residenza e discendenza
Parentela Discendenza Regole di discendenza (;ruppi a discendenza cognatica: varietà Gruppi a discendenza cognatica: varietà Gruppi a discendenza unilineare &,Io<-lelli d i residenza posrniatrimoniale Cause della discenderiza bilaterale Elementi deierniinanti dei lignaggi e dei Elementi determinanti dei lignaggi C dei Cause della patrilocalità Cause della rnatrilocalità Cause dcll'a~unculocalità Terminologie di parentela T~rnrik?/o~za Esrhi~nese Terminologia l-lowaiiona . Terr?zInolozia 1rocbcs.s~ Riepilogo
bilaceralc ambilineare
clan cognacici clan unilincari
171
Capitolo 9 Legge, ordine e guerra nelle societi egualitarie Legge C ordine in societa di piccoli gruppi e di villaggio «Cornunisrno primitivo)> La mobilitazione della pubblica opinione: duelli canori La mobilitazione dell'opinione pubblica: accuw di strcgoncria L'autorità del capo Faide di sangue Associazioni nnn parentali: sodalizi La guerra presso cacciatori e raccoglitori Attività bellira nei villaggi agricoli Qual è IO SCOPO della guerra? Selvaggina e guerra: gli I'anomaruo Attività bdlica e regolanicniazioiie della crescita demogratìca Riepilogo
193
Capitolo 10 L'economia politica deiio stato La figura del «big mari» I1 «big man» e la guerra Capi c domini: abitanti delle 'l'robriand e indiani Cherokec Gli ubitanri ilelle isole 7'robri;lnd Gli hdiani Cberokep Limiti al potere ,del capa: i Tikopia Le origini degli stati Un re africano: il Bunyoro Feudalesimo Un impero inrligeno americano: gli Inca Lo stato C il controllo ideologico Controllo ideologico in contesti moderni Lo stato c la cocrcizione fisica Il destino dei piccoli gruppi C dei villaggi prc-statuali Riepilogo
215
Capitolo 11 Gruppi stratificati: classi, caste, minoranze, etnia Classe e potere Sesso, età e classc Etnica. etica e coscieriza di classc Sfruttanicnt o economico Classi contadine Modello di profitto limitato Classe e stile di vita Mobilità di classe La cultura della l~overtà E adesso, di chi è la colpa? Minoranze c niaggioranze Assimilazione contro pluralismo Lc caste in India 1.a casra rlall'aho vcrso il basso e dal basso vcrso l'alto Riepilogo
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I
343
Capitolo 12
Religione
Animismo Xnimntismo e mana Satiirale e soprannatutale Sacro C Magia e religione L'organizzazione delle crcdenze e delle pratiche religiose Credcnze e rituali individuali: gli Eschirnesi Struttura delle credenze e dei rituali individuali Culti sciamanici Ciilti comunitari &ci comunitari di solidarietà: il totcmismo Riti corniiiiitari: riti di p:issaggio Culti ecclesiastici La religione degli h t e c h i Cannibalismo azrcco Religione e economia politica: dèi superiori Rcvivalisnio iviovinienti revivalisti degli indigeni amrrirani I culti dcl caiyn Tabìi, religione ed ecologia La vacca sacra Riepilogo
283
Capitolo l 5 Arte
Che cos'è l'arte r a n e cotne categoria culturale Arte e in\~enzionc C strutture cultiirali Arte e religione Artc e politica L'evoluzione dclla musica e della danza La conipIcssità JeIl'arte primiriva: In retorica dei Campa Mito e contrasii binari
Ane
Riepilogo 301
Capitolo 14
Personalità e sesso
C:ulrura e I-.ormaziune infantile e personalità ?40(1elli e temi Personalità di basc e carattere nazionale Edipo C personalità Ci~lturfie rnalattia meritale Definizioni ciilturali di maschio e femmina U n coiirplesso di supremazia maschile? PoIirica sessiiale Religione e politica sessuale Kuoli sessuali cd ctnografia Le isole Trobriand rivisitate
320 322 321 324 326 328 329
IMasc-hilismo rivisitato Attivitl bellica e complesso di supremazia maschile Mascolinità, guerra e complc-sso di Edipo Varietà dell'cspericnza sessuale Oniosessua~ita Ruoli sessuali nella società industriale Riepilogo
333
Capitolo 15 Antropologia applicata
Che cos'è l'antropologia applicata? iùccrca, teoria
C
azione
Che cosa possono otirirc gli studiosi rti aritropologia applicata? Individucr:~onrdrlì'ernocrntrrsmo Un put~todi G'lsfu o!zstico [Jil 'oftrcadica c i ~ / l ' o r ~ ~ a t ~ i : : a z ~ ~ n ~ Sviluppo dell'agricol[ura Il progetto Vicos Il progctto di aErofoxstazione ad I-laiti La rivolilzione non tanto verde 1.a seconda Rivoluzione \:erdc del hlessico Marijiiana in Giamaica hlarijuana in Costa Ioca Ubriacarsi s Trilk: i nguemicri Jcl u~cekenda Kuni: il caso della malattia clie ia ridere Il caso delle associazioni scomparse Il caso della clinica non iitilizzata La difcsa d'ufficio come intervento antropologico liiepilopo
363
Capitolo 16 L'antro~logiadi una società industriale Sistema produttivo ed economia politica Socialjsmo di stato Capitalismo olig~~~olistico Burocrazia industriale c alienazione Srratificazionc di cliisse C'è una classe dumiriante negli Stati Unici? Concentrazione di ricchezza Povertà e possibilità di ascesa sociale ncgli Stati Uniti I perdigiorno, W'ashiiigton. D.C. Contrasto ira setiaristno razziale ecl etnico da una pane C coscienza di classe ddl'altra Valori e famiglia matrifocale: i «Flatshb I Icgami con il criinine Connessinnc con lo stato assistenziale Famiglia iperindustriale e riioli scssriali Fertllrta Indicz di mmrrlr/m»,iioe d~ drrocio S!ru!turu finlihare Nuoor ruoli stssr,gli e rtuoL;eforme di sessual~fd Una rcorio sui mutamenti ciilturali negli Stati Uniti Religione
391
La chiesa elelrronica
397
Riepilogo
301
Appendice
Storia
delle teorie cultunili
L'il~uminismo L'e\loluziane del secolo Dawinismo sociale L'evoluzione niarxista La reaziotie all'n~uluzionismodel XIX secolo Diffusionisrno Fi~nzionalismoinglese e funzionalismo strutturale Cultura e personalità Il nuovo a-oluzionismo Materialismo dialenico klaterialismo culturale Strutturalismo
4 15 433
Bibliografia Indice analitico
I
Allo studente Questo libro vuole fornire la chiave per comprcndcre, in termini di globalità e corriparazione, le origini e gli orizzonti del mondo moderno. A Icggere le sue pagine se ne saprà sicuramente di pii1 sili costumi e sulle credenze delle persone: sia vivcnti oggi sia vissute ieri, sia che abitino i grandi centri urbani delle superpotenze sia clie vivano a piccoli gruppi nel dcscrto C in remoti villaggi della giungla. Si avrà modu di incontrare una singolare varietà di abitudini e credenze. Alcune riusciranno intriganti-divertenti, altre sconcertanri-sconvolgenti. M a non è questo iI punto. L'obiettivo. infatti. è più arnpiamcnte strategico, e coincidc con il mio intento di spiegarc - nei limiti delle nozioni attualmente disponibili e d e l e ultime teorie scientifiche - perché usanze e crcdcnte cambiano da una sotierh ali'altra e perché, nonostante tali differenze, esistono notevoli punti di contatto ne1 modo di vivere di esseri uriiani che risiedono in luoghi cstrcmamente distanti l'uno dall'altro sul pianeta Tcrra. Mi sono sforzato per quanto possibi-
le di rendere facile la lettura. Tuttavia, la materia dell'antropologia culturalc è vasta c complessa. Quando si fa un serio lavoro di ricerca scientifica non si può rinunciare a un certo grado di concentrazione mentale. Noli voglio scusarmi. Credo che questo libro recherà al suo lettore un notevolc vantaggio. Non dice soltanto che cos'è l'antropologia culturalc ma anche qualcosa di ben più importante. Spiega le stcssc usanze e credenze del lettore: come si sono Eormatc, perché sussistono, perché stanno cambiando. In altre parolc, fornisce un ampio numero di informazioni su chi è, appunto, questo lettore, e perché questo lettore, i suoi familiari, i suoi amici, i suoi concittadini la perisaiio e agiscono in un certo modo, e non in un altro. Owiamcntc, nonostante l'impegno speso nel rendere accessibile la stesura del testo, resta ancora uii largo margine aiia possibilità di migliorarla. Chi abbia suggerimenti da darmi in proposito mi scriva. Cercherò di tencrtie conto in future edizioni. Marvin FIarris
Prefazione alla seconda edizione americana b
Questa edizione di Anrmpologia culturak è costitiiita da un testo interamente rivisto. H o cercato di rendcrlo più aggiornato, coerente e leggibile possibile. Per migliorare ulteriormente la continuità e l'organizzazione del testo ho aggiunto due nuovi capitoli, Produzione (Cap. il) e Riproduztone (Cap. 5). GIi argomenti trattati partono, in tnatiiera chiara e logica, dagli elementi fondamentali, sia biologici che euolutivi, della cuItura, per giungere agli aspetti infrasttutturali, strutturali e sovrastrutturali dei sistemi socioculturali. AIlo studente vengono forniti i morivi per cui si procede in questo modo nella presentazione di tali temi e viene mosrrato come detti argomenti, trattaci nella parte iniziale del testo, sono in connessione con altri, analizzati in una parte scgutnte. Per soddisfare le richieste dei revisori, ho anche aggiunto un capitolo di linguistica antropologica (Cap. 3 ). Benché alcuni docenti non dispongano del ternpo necessario per utilizzarlo nella sua totalità, il materiale è messo a disposizione in modo che possa essere operata una scelta. OItre ai due nuovi capitoli, questa edizione presenta un numero di argomenti complccamente nuovi o intcraniente aggiornati e migliorati. Le tematiche nuove o riviste sono: Scimpanzé che insegnano ad altri animali della loro razza a trasmertere attraverso il linguaggio gesruale: parte rivista. Creazionismo scientifico: parte nuova.
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Teoria ottimale di approvvigionamento: parte nuova fondata si gli studi pii1 recenti. -! 1 Test empirici deIla «leggcn ui ~ e s l i e \mite sull'evoluzione: parte nuova. Kula rivisitato: parte rivista e fondata sugli studi più recenti. l ! del lavc e nuova, ! lavorati ve: partc: nuova, fon.. - -.. ---: - -1:aara sugli studi pii1 rcccnti a uisposizioiie. Danaro a Rosse1 Island: pane rivista basandosi sugli studi più recenti. PerchC esiste la guerra?: E)arte nii<>va. Le origini degli Stati: part e nuova,, fon-a-. data sugli studi più recenci. Cannibalismo azlteco: p&rte rivista in base agli studi più rcce:riti. -- . . Omosessualità: pane rivista contenente i dati più reo dalla Nuova Guinea Progetto di rifotestazione ad Haiti: patte nuoiva conctm e n t e i~n'applicazione di a.ntropolc)gia posir:ivamente riuscita. J,a seconda rivoluzione verde del hlessico: parte nuova su di un problema applicato. Concentrazione di ricchezza: parte rivista, fondata sugli studi più recenti. Famiglia iper-industriale e moli sessuali: parte nuova, comprendente i dati più recenti circa il matrimonio, la fertilità, il divorzio, la struttura della fatiiiglia e la sessualità negli Stati Uniti. Una teoria sui cambiamenti culturali degli Stati Uniti: patte nuova con una versione rivista delle relazioni esistenti tra la femminizzazione della - -
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forza lavoro e lo sviluppo dell'cconomia nei settori dei scwizi e dell'iniormazionc. Un'altra importante novità è I'iiso di schede che interrompono dei liinghi paragrafi, forniscono delle definizioni, Jelle Ictture opzionali o delle citazioni importanti e chiarificatrici. Le nuove scl~edecoriiprendono i seguenti atgomenti:
~Rjcchezzaalimcncare per alcisni, scarsità per le masse» (citazione tratta da Rillie De \\'alt). aprodotto nazionale lordo, liegli Stati Uniti». «Pareri femtninili sulla condizione dclla duniia, USA» (ricerca del «New York Tiines»).
Spero che questa cdizionc vada oltre la prin-ia, nel tentativo di eliminare le vestigia di pregiudizi teorici rnaschili <
(desunto dalla rivista delI'Associazione tiecessità di uno specifico problema, come qiiello caratteristico delle classi e Antropologica Americana). «Ctia spiegazione intuitiva della teoria dellc caste, e verso vari punti di vista, sensibilità maggiore di quella dimostraottimale di appro\~-igionamento,,. «Immissione di energia nella lavorazio- ta da altri testi introduttivi. Inoltre, nesne e nella confc7ione di cibi indu- sun altro libro di questo tipo riserva una uguale attenzione ai problemi della gestriali~. «Aggressione c guerra» (citazione tratta rarchia e della stratificazione e alla comprensione di clualc sia lo scopo priticida Brian Fcrguson). «Due tipi di retroazione~(pusiti~rae nc- pale di una ricerca antropologica. Poiché la netta e sempre crescente separagativa). aLc tre anime dci Jivaro» (adattato da zione tra gli strati sociali e l'indifferenza sempre piìi grandc verso le condizioni Michael Harner I. «Come Icanancowi diventò lino sciama- di vita dei membri nieno fortunati deIla no» (citazione tratta da Charles [Va- nostra specie sono sempre p i ì ~marcate, i testi introduttivi sono sempre più tcgley ). aCura delle malattie attraverso il vomi- nuti a «trattare tale argomento». Infine, vorrei coglierc l'opportu~iità ton (citazione tratta da Charles Wadi ringraziare Alan Mc Clarc e Joan gicy I. «T1 lombrico stregone Intichiilma» Gregory della Casa editrice Harper & Row e Susan Joseph per il loro particola(classica cerirno~iiaArunta). ~Lirconcisione presso gli Ndembun re impegno dimostrato nel rendere tale edizione un testo di cui sia l'autore che (adattatu da Victor Turner). l'editore possono dirsi orgogliosi. Vor«I1 calendario axteco». «Simbolisino sessuale nel Bangladeshn rei atiche ringraziare David Price per il szio aiuto nell'aggiornamenro dei dati (adattato da Shirley Lindenbaum). «Assenza di olismo: un fallimento nelle del niatcriale bibliografico, I'hyllis DuAnde» (caso di applicazioiie antro- rell per il materiale srampa, e MadeIine Harris per aver svolto tutti i lavori fastipologica). diosi che nessun altro avrebbe altrimen« Iiidividuare il demone responsabile della deforestazionem (citazione trat- ti fatto. ta da Gerald A'iiirray). Marvin Ilarris
Capitolo 1
L'ANTROPOLOGIA E LO STUDIO DELLA CULTURA Q
uesto capitolo spiega di cosa tratta I'antropoIogia, in che rnodo gli atitropologi svolgono la loro professione e quali sono gli scopi di questa disciplina. Fornisce anche una definizione del concetto di cultura ed anricipa certi aspetti generali di quelle che saranno analizzate nel corso di questo testo per descrivere e spiegare differenze e somiglianze culturali.
l/L'arrrropnlogia r /v turlro della n~//ura
! I
1
L'antropologia consistc nello studio della razza umana, dei popoli antichi e moderni e dei loro modi di vivere. Poiché tale materia è ampia e complessa, vari settori di questa disciplina concentratio la loro attenzione su diversi aspetti o sulla differente portata dell'esperienza umana. Alcuni antropologi studiano in che modo la nostra specie, scientificamei-ite denominata Homo sapien.~,si sia evoluta da specie preesistenti. Altri analizzanu come 1'Tfomo sapiens abbia acquisito quella facolti specificamente uniana che 2 il linguaggio, in che rriodo Ic lingue si siano c ~ o l u t ee differenziate e coine quelle moderne soddisfino i bisogni della cornunicazione umana. Altri ancora accentrano il loro interesse sulle tradizioni acquisite del pensiero c del comportamento urnani, note come rultztre. Studiano in che modo le antiche culture si sono sviluppatc e diversificate e come e perché mutano o rimangorio inalterate le niuderne. Nei dipartimenti di antropologia delle maggiori università degli Stati Uniti, i differenti orientamenti antropologici sono di solito suddivisi in quattro campi di studio (Fig. 1.1):antropologia culturale (detta, a volte, antropologia sociale), archeologia, linguistica antropologica, antropologia fisica (Fried, 1972; Goldschinidt, 1979)". I vari settori dei maggiori campi sono indicati nella Scheda 1.1. AL'antropologla culturale si occupa della descrizione e dell'analisi deUc culture - cioè le tradizioni socialmente acquisite - delle epoche passate e presenti. Comprende una sottodisciplina, I'etnografrir, chc descrive in modo sistematico le culture contemporanee. I1 confronto fra di esse fornisce la base per ipotesi e teorie circa le cause dei vari modi di vivere del genere umano.
* V. p. 415
per una spiegazione del sistema
di
Anche se questo libro tratta in primo luogo del lavoro degli antropologi culturali, le scoperte di quelli degli altri settori sono essenziali per molti degli argomenti da analizzare. I- 'archeologia fornisce un apporto fondamentale a1 lavoro degli antropoiogi culturali. Portando alla luce resti delle civiltà del passato, gli archeologi sono in grado di studiare lunghi periodi di evoluzione sociale e culturale in diverse condizioni naturali e culturali. Il contributo degli archeologi alla comprensione delle odierne carartcristiche dell'esistenza umana e alla verifica delle teorie di causalità storica è indispetisabilc. La linguistica antropologica considera un'altra prospettiva essenziale: lo studio della grande varietà di lingue parlate dagli esseri umani. T linguisti antropologi tentano di ricostruire la storia di queste linpiie e di intere famiglie linguistiche. Essi si interessano al modo in cui la lingua influenza altri aspetti della vita umana cd è inflrienzata da essi, alle relazioni esistenti tra l'a~uliizionedclle lingue e quella dell'Homo Sapiens ed anche al legame tra l'evoluzione delle lingue e quella dellc diverse culture. L'a~~tropologiu~sica fornisce agli altri campi di ricerca antropologica i concetti di base dclle nostre origini animali c della determinaziune biologica deiia nostra cultura. Gli antropologi fisici cercario di ricostruire il corso dell'evoliizione umana studiando i reperti fossili. Essi tentano anche di rintracciare la diffusione delle variazioni ereditarie nelle attuali popolazioni, oltre che di distingiiere e valutare i relativi apponi dati alla vita umana dell'ereditarietà, l'ambiente e la cultura.
Perché l'antropologia? Oltre all'aritropologia, moltc altre discipline si interessano allo studio degli esseri umani. La nostra natura animale è oggetto di approfondite ricerche da
Fig. 1.1 ANTROPOLOGI AL LAVORO (a) L'archeolm Ralph Sotecki a Nahr Ibrahim. in Libano, ciove gli scavi hanno ra!>giunto livelli della cultura dt?I Paleolitico Medio. ri:salenti a più di 50 000 arini fa. ( b ) h , l l~nqu~sta con indigeni dalla linaua fino a quc$1 momentovicino al ccmonte Hagen. in Nuova GuineaI. ( C ) L'antropologo fisico FIichard Leakey che
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esamina un fossile appena scnperio a Koobi Ford, in Kenya. (4L'etnografa Margaret Mead ira gli isolani Manus (arcipelago Bismarck, Melanesia).
parte di biologi, genetisti e fisioIogi. Nel solo campo mcdico, ccntinaia di altri specialisti studiano i1 corpo umano; psichiatri e psicologi, in ranghi compatti, esplorano l'essenza della mente e dell'anirno umani.Eiolte altre discipline studiano il nostro comportamento culturale, intellettuale ed esretiCa Esse com. prendono: sociologia. geografia umana,
psicologia sociaIe, storia, scienze politiche, economia, linguistica, teologia, filosofia, musicologia, arte, Ietteratura ed architettura. Ci sono anche molti a p e ciafisti settoriali,, che stutfiano le lingue e i costumi di determinati popoli, nazioni e regioni: «I,atino-Aniericanisti~«Indianisci» «Sinologi~e via dicendo. E allora, in cosa si distinguono gli antropologi? Il lavoro degli antropologi si differenzia grazie all'ottica globale C al punto di vista coml3arativo deli'antropoloaltre Jisc:ipline, focalizzate sullo 1,: , , , , gstli i a c fOF OCI tJvtJuli. tendono ad analizzare solo un partic ttore del l'esperienza umana, ma part icolare ...:l ..-, ,bioloepoca o fase del I l u 3 L l " sviilippu gico o culturale, mentre [e deduzioni
Scheda - -1.1
r
Schemaantropologico ---
I Di solito gli antropologi si riconoscono in uno o più settori specializzati dei quattro campi principali. La k t a qui ammesse è solo indicativa.
Archealogia senoriale. Conduce ricerche archeologiche in merito a situazioni di impatto ambientale e di protezione dei luoghi storici.
Antropologia culturale
Linguistica amoporogrca
Antropologia appiicata. Conduce studi e fa proposte per risolvere problemi pratici e valutarne i risultati. Antropologia medica. Studia fattori culturali e biologici nel campo della salute oltre che le malattie e il trattamento a cui sotroporre il malato. Antropologia urbana. Studia la vita negli agglomerati urbani. Antropologia dello sviluppo. Studia le cause del sortosviluppo e dello sviluppo delle nazioni meno progredite
Linguistica stofica. Ricosrniisce le origini di determinate lingue e famiglie lin-
Archeologia Archeologia storica. Studia culture del passato recente, cervendosi congiuntamente di repeni scritti e di scavi archeologici. Archeologia industriale. Utilizza le tecniche dell'arche~lo~ia storica per studiare a fondo gli insediamenti e le attrezzature industriali.
antropologiche non sono mai fondate sullo studio di uti solo popolo, d i un'unica razza, tribù, classc, nazione, epoca o zona. Prima di tutto, gli antropologi sostengono che conclusioni basate sull'analisi di un solo gruppo umano o di una determinata civiltH possono contrastare con testinionianze riscontrate presso altri gruppi o civiici. Di conseguenza, le deduzioni antropologiche varino al di là delle peculiarità di ogni particolare tribh, razza. nazione o cultura. Nell'ottica antropologica, ogni popolo ed ogni cultura sono ugualmente degni di attenzioiie. Quindi, l'antropo-
guistiche.
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t i i s t i c a descrittiva. Srudia la grammatica e la sintassi delle lingue. Sociolinguistica. Studia l'attuale utilizzazione della lingua nel comportamento comunicativo della vita quotidiana.
Antropologia fisica (biologica)
Primatologia. Studia la vita sociale e la biologia deUe scimmie. grandi scimmie antropomorfe e altri primati. Paleontologia umana. Ricerca e studia reperti fossili delle prime specie umane. Antropologia criminak. Individua le vittime di assassini o incidenti. Genetica dei popoli. Studia le differenze ereditarie nelle popolazioni umane.
logia è in contrasto con il punto di vista di coloro che vorrebbero considerare se stessi, e nessun altro. i rapptesentanti tlell'\irnaniri. ritti sulla vetta dcl progresso, o !& eletti da Dio o dalla storia pcr modellare il mondo a loto inirnagirie. Gli antropologi ritengono che si possa acquisirc una solida conoscenza del pcnerc urriano unicaniente attraverso lo studio di paesi sia vicini che lontani cotne di epoche antiche e modertie. Adottanclo questo ampio punto di vista rispetto alla globalita delle csperienzc umane, noi uomini possiatrio, forse,
sbarazzarci dei paraocchi clic i nostri personali ed etniche e in qualità di stessi stili di vita ci hanno irriposto e esperti di gestione azicndale per ditte vederci cotiie siamo in realti. multinazionali, oltre che come membri Grazie alla sua ottica biologica. ar- di équipes di ospedali e fondazioni. cheologica, linguistica, culturale, comIn riconoscimento della crescente parariva c iglobale, I'atitropologia forni- importanza di questi impieghi non acsce la cliiave a molte domande tonda- cademici quali fonte di lavoro per gli rnentali. iLrli antropologi hanno dato im- antropologi, molti dipartimenti iiniverI contributi alla comprensione sitari di antropologia hanno iniziato o ciei stpiiificato dell'credità animale del ampliato prograinmi di antropologta apgenere umano e, parteiido da questa ba- plirnta (v. Cap. 15). Questi programmi se. alla definizione di cosa sia spccifica- integrano i tradizionali studi anrropoloinenre iimario nella natura clell'uomo. gici con corsi di statistica, linguaggi di rtrez- computers ed altre specializzazioni atte 1,'antropologia è strategica zata per valiitare I'imporiranza di ugn i a risolvete problemi pratici nel campo . .. . gruppo etnico nell'evoluzionc delle cul- CIclJc relazioni umane in prcscnza di diture e nel modo di vivere dcll'esistenza \rerse con[dizioni iiaturali C ciilturali. moderna. Essa fornisce anche la chiave xono$;tante l'aumento delle possibi. .. di comprensione delle origini della dise- htà di applicazione in vari campi, lo stuguaglianza sociale sotto torma di razzi- dio dell'antropologia rimane prezioso smo, scssisnio, sfruttamento, povertà e non canto per le occasioni di lavoro che sottos\-iluppo internazionale. esso offre, quanto per il suo contributo alla coniprensionc basilare dei mutamenti e dei rapporti umani. Così come Perché studiare l'antropologia? Ia maggior parte degli studenti di matcmatica non diventano dei niatcmatici, 1.a maggior parte degli antropologi allo stesso modo la maggioranza di esercita la propria professione inse- quelli di antropologia non diventano gnando nelle univcrsità, negli istituti degli antropologi. Nci vari campi cotiuniversitari e in quelii di istriizione se- cernenti i rapporti utnani, quali legge, condaria superiore, oppure conducen- medicina, assisteriza sanitaria, istruziodo ricerche in ambito universitario. ne, amministrazion e govermativa, psicoTuttavia, un numero notevoIe c sempre logia, cconomia t: gestionle comrnerciacrescente di antropoIogi trova lavoro in le, l'antropologia ha un ruolo da svolgesettori non accademici. T musei, in par- re fondamentale quanto quello della ticolare di storia naturale, di archeolo- inatematica. Solo scnsibilizzandosi nei gia, e quelli di arte e folclore, si sono confronti delle dimensioni dell'csistenawalsi a lungo deile conoscenze degli ZR umana e imparando a rapportarsi antropologi. Negli ultimi arini, essi sono con esse, si può sperate di rendere in stati richiesti in una sempre più vasta modo eftettivamcnte ottimale in ognugamma di impieghi pubblici e privati: no di questi campi. Come dice Federica de Lagiina in uffici governativi che si occupano dell'assisrenza sociale, deii'abuso di «L'antropologia P la sola disciplina che droghe, della salute mentale, del rap- offra uno schema concettuale deiì'inteporto con l'ambiente, dell'edilizia, del- ro contesto della esperienza umana [...l l'istruzione, degli aiuti ai paesi stranieri è come una struttura portante sii cui si e dello sviluppo agricolo. Nel settore possono adattare tutte le molteplici diprivato gli antropologi sono richiesti co- scipline di una formazione culturale me consulenti nel campo delle relazioni urnanistica e, bilanciandone il carico,
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renderla più maneggevole e in grado di essere utilizzata» (1968, p. 475).
Definizione del concetto di cultura
mc tncrnbro di una società. La condizione dcUa cultura nelle varie socictà del genere umano, nella misura in cui può essere indagata suila scotta di principi generali, P un argomento che si presta allo studio delle leggi del pensiero e JeU'agire umani (1871, p. I; trad.
it..
p. i ) .
I1 termine nrl~uraindica le tradizioni socialmente apprese ed acquisite c i mZCoiilunque. alcurii antropologi circodi di vivere dei - membri di una societa, scrivono il significato del termine cultiiivi inclusa l? loro inaniera yrutturata e ra esclusivamente alle regole mentali screiterata di Densare> :,entire ed agire guite per agire C parlare e condivise dai
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(cioè, di comportarsi). Questa definizione ricalca quella, precedente, formulata da Sir Edward Burnett TyIor, il fondatore deil'antropologia accademica nei paesi anglofoni e autore del primo trattato di antropologia: La cultura [...l intesa nel suo arnpio sen:io etnografico, è quell'insicme coniplessa ctle -- I ane, la include la conoscenza, le credente, morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall'uomo cot 9 - L -
membri di una determinata società. Queste regole sono viste come costitutive di un certo tipo di codice comportamentale. Quindi, Ic azioni sono considerate come fenomeni «sociali» piuttosto che «culturali,>. È questa la distinzione che intendono fare alcuni antropologi quando scrivono di antropologia sociale, distinguendola dall'antropologia culturale (Goodenough, 1970), Non può derivare alcuna confusione dalia definizione, pih estesa, usata in questo
ECNICHE DI NUTRIZIONE
Fig. 1.2
L'influenza della trasmissione di cultura e estremamente evidente n diversi modi di mangiare. Queste bambine cinesi stanno mangiando riso e legumi.
libro, dato che ci si 8 premutati di chiarire se vengono analizzate le idee e i sentimenti culturalmente determinati della gente, oppure le attività comportamentali esterne, culturalmente determinate, delle loro persone fisiche, o entrambe. Vi t un altro tipo di distinzione, anch'essa piuttosto diffusa, tra <~socialc* e «culturale». Alcuni sociologi e antropologi usano il termine «sociaIe» in riferimento aUc relazio.iesistemitta-g~pi tà. Per questi ail'interno di -scienziati s o d i , la-ciilturacanskenei modi di vita dei ,membribi una-sodetà, a p r e s ~ i n d ~ a d d a a m t t gdia gruppo della società! Nell'oricntarnento scgriito in questo libro, i gruppi sociali e le relazioni di ognuno di essi con ogni altro saranno considerati come aspetti della cultura. Ad esempio, la famiglia è un gruppo sociale che segue e manifesta una particolare cultura sociale di vita familiare. In cosa consiste, allora, la definizione di società?pna g c i & è un gruppo di persone che condividono un habitat comune e che dipendono l'una dall'altra per la propria so rakvivenza e per il proprio benessere. In base al fatto che molte grandi società sono composte da classi, gruppi ctriici, regioni ed altri importanti sottogruppi, è spesso opportimo far riferimento a delle sottocultrrre e studiarle come tali. Ci si può, ad esempio, riferire alla sottocultura dei negri d'America, a quella suburbana o alla sottucultura dei contadini brasiliani.
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Trasmissione di cultura e relativismo culturale Sotto molti aspetti, la cultura società tende a rimanere simile generazione ail'altra. In parte, continuità del modo di vivere è nuca dal processo conosciuto
di una da una questa mante-
s ~ s s i o n di c m l ~ r aSi. trafra Ai iin'psperienza di apprendhento sia rynscia che -alla s u a i e L g . e n e hconscia,razie razione più a m k a h d 1 1 r PA ~ ahhliga quella pii1 giovane ad adattare forme d i z i o n a l i di pensiero e di comportamento. Di conseguenza, i bambini cinesi usano bacchette (Fig. 1.2) invece di forchette, parlano una lingua tonale e detestano il latte perché gli è stata trasmessa cultura in un contesto cinese e non in queilo degli Stati Utiiti. La trasmissione di cultura è in primo luogo basata sul controllo che la generazione ptu anziana esercita sui mezzi per premiare e punire i bambini. Ad ogni generazione si insegna non solo a ripetere i comportamenti della precedente, ma anche a premiare quelli che si conformano ai modelli della sua personale esperienza di trasmissione di cultura e a punire, O se non altro a non premiare, i comportamenti che non vi si conformano (Fig. l .zl\,. I1 concetto di trasmissione di cultura (nonostante i limiti esposti qui di seguito) occupa un posto fondamentale nell'ottica caratteristica della moderna antropo1ogia.G mancanza di comprensione del ruolo della trasmissione di cultura nelI manceriimento dei modelli di compor tamento e di pensiero di ogni . gruppo e iTeiementocentrale del fenomeno conosciuto come dnocentrismo. L'etnocentrismo cotlsistc nella convinzione che i propri modelli di comportamento siano sempre normali, naturali, buoni, belli o importanti e che gli stranieri, nella misura in cui vivono in mudo diverso, si conducano secondo schemi di comportamento selvaggi, inumani, disgustosi o irrazionali. Le persone intolleranti verso le diffe ilturali tto: se ignorano, di solito, il seg gh fosse stata trasmessa la cultura da un altro gruppo, quei modi di vivere ritenuti selvaggi, inumani, disgustosi o irrazionali ora sarebbero i loro. Tutti gli antropologi culturali sono tolleranti e
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Fig. l.3 PASSAGGIO W CULTURA A Bali (a) un uomo legge ai
suoi nipotr da un manoscritto redatto su di una stretta striscia di bambù. In Afghanistan (b) padre e figlio leggono il Corano. A Mosca (C) una lezione di danza. A Taas ne Nuovo Messico, (4 il padre insegna al figlio a danzare.
curiosi verso le differenze culturali. Comunque, alcuiii si sono spinti oltre ed hanno adottata un punto di vista noto secondo c o r n e ~ I u ~ i v i r mnrfturdl~ o yiiale ogni modello cultur e--A-.è intrinsecamcntc degno di rispetto qu-anto-tutti . -gJl'nche se il relativismo cultura.le è un modo scientificamente accettalile di cntrare in contatto con differenze cultiirali, nqn e-iLs~Ioatteesianeiito scientificamente aniinks&ic. Come chllinque altro, gli antropologi formulano g-iiihizi etici -sul15importanza dei di-
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versi tipi di niotieiI[ culturali. Non è necessario considerare il cannibalismo, la guerra, i sacrifici umani e la povertà come iinportaiiti conquiste culturali, per realizzare uno studio obiettivo di questi fenomeni. NC c'è nulla Ji sbagliato nell'iniziare un'analisi di alcuni modclli culturali perché si Jcsidera canibiarli. L'obictt ività scientiiica non nasce dall'assenza di pregiudizi - tutti ne hanno - ina dal far sì che queili di ciascuno non influenzino il risultato del processo di ricerca (Jorgensen, 197 1).
Fig. 1.4 CULTURA, GENTE, SOLE Il rapporto fra la gente e il sole e mediato dalla cultura I bagno di sole (a) e ~n'invenzionemoderna. Culla spiaggia di Villerville. nel 1908, (b)soltanto cani idrofobi e glt Inglesi si esponevano al sole di meuogrorno- senza un parasole
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Limiti del concetto di trasmissione di cultura +NeUe attuali coiiclizioni mondiali, non ci vuolc un particolare intuito per capi-
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re che la t r a m o n e di cultura non spicgare una pran p+c-deIrnx~dci vivere dei gruppi swiali. E evidente che la riproduzione di modelli culturali da una gencratione aii'altra non è miai completa. 1 vecrhi modeiii non ssor1 0 senlprc fedelmente ripetuti nelle generazioni successi\:c C--v giunti nuovi modelli o innovazioni (invenzioni conscie o inconscie chejriteressano manufatti n cuargeftYnenri) tempi il rirmo ciclle innovazioni ncllc società industriali ha raggiunto proporzioni allarmanti per quegli adulti che erano stiiti educati . a d attendersi una continuità generazionalc. Questo fenomeno è stato definito divurio generazionrrle?così come t spiegato da Margarec Mead:
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In nessuna parte del rnoncio, oggi. ci sono anziani che sappiano queiio che sanno i l~anibini,per quanto isolate o semplici siario
le società in cui questi ultirni vivono. In passato, r'erano sempre degli anziani che avcvano più conoscenze di qiialunque bambino, grazie all'esperienza d'csscrsi formati ali'interno di un sistema c~iltiirale.0g.g'i non ce n'è nessuno, non solo per il fatto che i gcnitori non svolgono più a liingo la loro funzione di guida, ma anclie perché non ci sono
giiidc, che le si cerchi nel' propNrio paese o all'e stero. No n ci sono anziani cll e sappiaino ciò (:he sanric coloro Che sono s;tali alle\?:at i . ucgli ,J. . - .. -..- -nel C-.UIW ultimi, .V.C I-. I L I a l 1 1 1 1 L I I C ~ I il mondo in cui i primi erano nati (1980, pp. 77-78). )
Ovviamente, la trasmissionc di cultura non può spiegare il divario generazionale; semmai, bisogna partire dal presupposto che vi s',ia stato un arresto della trasniissione di culrura e che un ;adulti iioii sernprc maggior nunnero .. di . siano stati efficienti nell'indurre i propri figli a ripetere i loro modelli di pensiero e di comportamerito (Fig. 1.5). Quindi, la trasmissione di cultura spiega solo la continuità culturale, ma non può spiegare I'cvoluzione culturalc. Anche riguardo alla continuità, la trasmissione di culrura presenta limiti notevoli. Ogni modcllo riprodotto non è nccessariarnentc il risultato di una -programmazione da parte di una generazione sull'altra. Molti modclli riprodotti sono il risultato della risposta di generazioni siiccessivc a simili condizioni di vita sociale. L,.a progra mmazione riccvu ta può ai1che essere ci ivcrsa dai rnodellli effettiv4; in a Itrc parc)le, si può trasrnlctterc uria . culcura pcr cui ci si comporta in iin dato modo, ma si può essere obbligati ad agire in maniera diversa da condizioni che sluggono al controllo. I'er cscrnpio, la trasmissione di cultura è responsabile della ripetizione dei modelli di comportamento associati alla guida di un'aiito. Uii altro inodello riprodotto consiste nel blocco del traffico. Ci sono forse automobilisti programmati per creare ingorghi stradali? Assolutamente no, anzi, essi sono propramriiati per manrenersi in movimento ed aggirare gli ostacoli. Eppure gli ingorghi stradali sono iin fenomeno culturalc con uii'alta frequenza di ripetizione. 11 fcnot~ienodella povcrtà necessita di un'analisi simile, corne vedremo in
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Fig. 1.5 I LIMITI DEL TRASMlSSlONE DI Cui. TURA (2)Non si pub dire che 2 generazione di Michael Jackson sia stata tracm cultura musicale da qu (b) di Frank Sinatra.
un prossimo capitolo. Molti povcti si ritrovano ad abitare in casc, a nutrirsi, a lavorare e ad allevate la propria famiglia secondo modclli che riproducono la sottociiltiira dei loro genitori, non perché questi ultinii \rulessero far loro seguire tali modelli, ma perché essi si troed vano di fronte a condizioni economiche simili (v. Cap. 1 1 }.
Diffusione
culturale fra di esse. Tuttavia, qiicstc somiglianze non possono essere setnpliMenrre la trasmissione di cultura con- ccmente attribuite ad una qiialche aucoccrnc il passaggio di caratteristiche ~ 1 1 1 - matica tendenza alla diffusione delle catteristichc. Bisogna tener presente clie turali da una pcncrazione all'altra, la ~cietàche occupano una stessa zona /k.rio)7e concerne il passaggio di cara ristichc cuIturali da u n a cultura e da tendono con ogni probabilità ad inseuna società all'altra (Fig. 1.6). Questo diarsi iti aiiihienti simili; da qui il fatto processo è talmente comune da potersi che le loro son~i~lianzc possono essere affermare che la maggior parte dcllc ca- generate dagli effetti di condizioni amratterjstiche riscoiltraw in ogni società bicntali simili (Harner, 1970). D'altra hanno avuto origine in un'altra. Si può parte vi sono numerusi casi di società, dirc, per esempio. che gran parte della in stretto contatto pcr centinaia d'anni, striittiira governativa, delle religioni, che mantengono modi cli vita radicalInca del leggi, regimi alinientari e della lingua inente diversi. Per esenipio, gli _ .,___r__ degli Stati Uniti è stata «presa in pre~ti- k r i i avevano un governo imperiale, etitre le società della toresta co~itinan-' to» da altre culture o diff usa da c &no prive di qualunque tiEZT&iPertanto, le religioni giuda u.ni&&u, agricoltori: quello d e z i n gono da anrichc C lontane civilrà e I'in- diatii Pueblos, chc abitano in «condoglese deriva dalla fusione di molte e di- minio, e dci loro vicini Apaches, nomaverse lingue europee. di C saccheggiatori, nel sud-ovest delAgii inizi del sccoio (v. p. 405) Ia ]'Anietica. In altre parole, la resistenza diffusione era considerata da molti an- alla diffiisione è- comune quanto la sua tropologi come la viu esaurieiite spiega- accettazione. Se non fosse così, non ci zione deUc: soinigli;anze e differenze so- sarebbe lotta fra cattolici e protestanti ciocult ural i. Gli efiFetti a lungo termine nella Irlanda del Nord, i tnessicani pardi questa P L L I ~ I C J J ~sono ancora visibili lerebbero inglese ( o gli americani spanei tentativi correnti di spiegare le so- gnolo) e gli ebrei riconoscerebbero la miglianze fra le maggiori civiltà come il natura divina di G e s ì ~Cristo. Inoltre, risultato della derivazione di una dall'al- anche accettando il concetto di diffusiotra - quella della Polinesia dal Perù o ne come spiegazione, rimane aperta la viceversa; q u e h della pianura del Me- questione del perch4 il modello siiccessoarnerica" dagli altopiani mesoanieri- sivamente diffuso si sia formato nel suo ogo di origine. Infine, la diffusione cani o viceversa; quella della Cina l'Europa o viceversa; quella del Nu )n può spiegare i numerosi C notevoli casi in cui popoli, che notoriamente non Mondo (le Amcriche) dal Vecchio e sì via. Negli ultitni anni, comunque, la hzinno maiI avuto alcun contatto, hanno diffusione ha perso terreno in quanto in ventaro I~tcnsilie tecniche simili e sviprincipio esplicativo. vero che, in ge- Iuppatu Ciurme analoghe di matrimonio nerale, più due società sono vicine l'una e di credenze religiose. In sintesi, la teoall'altra, più grande sarà la somiglianza ria della difhsionc non è più esauriente di quel.la della trasmissione di cultura, come spiegazione di caratteristiche culturali siniili. Se fossero in disciissjone soltanto i principi di diffusione e di tra-.
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smissione di cultura, dovremmo aspettarci chc tiittc Ic culture fossero le stesse C rimanesscto tali, mentre, ovviamente, Ic cose non stanno così. Comunque, non si deve concludere che la diffusione non abbia alcun ruolo ndlJe\701uzione socioculturale. La vicinanza di una C:ultura aIl'altra infliienza spesso l'entità 3 l'orieni :amenro del mutamento, così come plasma specifici dettagli culturali, anche se non dctermina i caratteri distintivi generali delle duc culture. Per esempio, l'abitudine di fumare tabacco è nata fra la popolazione indigena dell'emisfcro occidentale e, dopo il 1492, si è estesa nelle zone più reniote del globo. Ciò non sarebbe accaduto se le Americhe fossero rimaste isolate dagli altri conrinenti. Tuttavia il solo contatto non spiega tutta la questione, dal niomento che centinaia di altre caratteristiche degli indigeni amcricani, come vivere in I:etide o cacciare con arco e frccce, noli siono stare ugualniente imitate dai coloni che vivevano fjarico a fianco con la popolazione indigena deI1'America.
Aspetti mentali e comportamentali delle culture
DIFFUSIONE vado di ricostruire klla diffusione 3tt1e delle anivita in queste 1 (a) Un capotribù n, in Australia, a gente del suo 1 incnntro con una atile solare; loli rnongola; qna brasiliano.
Parlando con la gente, gli anttopologi scoprono iin vasto ed interiore mondo mentale di pensieri e sentimenti. Questo mondo interiore esiste a vari livelli di coscienza. In primo luogo, ci sono modelli profondaniente sepolti in essa. Lc rcgole grammaticali sono un esempio di queste «strutture profondc~.In secondo luogo, vi sono modelli più vicini al livello di coscienza, formulati chiaramentc nel momento in cui vengono posrc le domande appropriate. Di solito la gente è in grado di stabilire valori, norme e codici di comportamento pertinenti ad attività qiiali svezzare lattanti, corteggiare un compagno o iina campagna, scegliere un capo, curare una rna-
Iattja, intrattenere un ospite, stabilire gradi di pateritela, vencrarc Dio e migliaia cii ulteriori attività di tipo comune. Ma tali regole, scherni e valori possono essere stabiliti o in modo non ordinato oppure non cssere conipletamente coscicnti. In terzo luogo, vi sono rcgole di comportamento, criteri di valori, progetti, scopi e aspirazioni ugualrnen~e . . numerosi, pienamente (roscientl , espliciti c formali, che si pos:cono tra1:tare nel corso cli tiorrnali corive rsazioni, scrivere in codici giuridici o esporrc in pubbliche assenibiee (cioè, regole per lo smaltimento dci rifiuti, per ottenere un deposito bancario, pcr giocare al calcio, per comminare contravvenzioni, ecc.). Infine, passando ad una materia più complessa, te culture hanno regole non solo per dctcrrninare certi comportamenti, ma aiiche per infrangcrc alcunc leggi comportamentali - coine nel caso in ciii si parcheggia di fronte ad un cartello che dice «13archeggio vietato» o comc quando si rischia non acqiiistando iin biglietro (Fig. 1.7). D'altronde, gli scambi verbali iion sono l'unica fonte di conoscenza antropologica a proposito della cultura. 01tre a fare ciò, gli antropologi osservano, ono apvalutai110, foto;grafatatio e pretid~ punti su ciò Che la gente fa nel corso delle sue cici iche attività giornaliere, settimanali o annilali. Osservano il verificarsi delle nascite, assistono ai fiinerali, segiiono le battute di caccia, stiidiano ceri~noiiiematriiiioriiali e presetiziano a migliaia di altri avvenimenti e attività, così come essi si manifestano cffcttivarncritc. Questi aweriiinenti ed attività reali costituiscono l'aspetto comportameritale della cultura.
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riel sccondo caso, utilizzano concetti e scrizione di una cultura nel siio com- distinzioiii significativi ed appropriati in plesso. I1 problema sta ne1 fatto che sia rapporto agli osservatori. I1 prirno moil pensiero che il comportamento di co- do di srudiare una ciiItilra ì: detto cmicci loro che la condividono possono essere e il sccondo ctico ( v . p. 48 per la dcrivae considerati da due differenti punti di zione di questi termini da .h~eet~?ica vista: da qiiello degli stessi meiiibri del- /;ltruticd). La vcriiica dell'attendibilitf la cultura in questione e Ja quello degli dellc descrizioni e delle analisi emichc si osservatori esterni. In ambedue i casi, basa SUI!:^ loro corrispondenza con utia sono possibili dediizioni scienticiche ed visione del mondo che gli indigeni ricooggettive riguardanti il campo mentale noscorin come reale. significativa o appropriata. Nel condurre ricerche emiC comportamcntale. Ncl primo caso, gli osservatori utilizzano concetti e distin- che, gli nntropologi tentano cli acquisire ziotii significativi ed appropriari in rap- una coriosccnza delle categorie e cielle porto ai membri della cultura studiata; regole che bisogna sapere per pensare
nc cli cosa costiriiisca un'esauricntc de-
ed agire come un indigeno. Essi cercano schi tendono a morire più delle femmidi imparare. ad esempio, quale regola ci ne, ma attribuiscono questa differenza sia dietro l'uso del-mine pa- alla specifica «debolezza» dei primi. «I rcn_talc per .- madre e zia materna tra i niasrhi_~-ma!a~iliiilii~.sso~-dicoBatonga, o y u a n d o sia consentito umi- no. Richiesti di spiegare perché questi si liare ospiti della casa fra i ~wak&tl, ammalino pii1 frequentemente, alcuni -. oppure invitare iin ragazzo o una ragaz- allevatori ipotizzano chc cssi mangino za ad un appuntamento fra gli adolc- meno delle femminc. Infine, -a . . scenti americani. no__-anche ch4j,jn~s,chi_mangiana meno Comunque, la verifica dell'attendibi- perché n.mgLiene+.ermcsso- ~ I C l i t i delle conclusioni etiche risiede sem- c h i a ~ d a w i ~ ~della o l imadre per --. più plicemente nella loro capacita di pro- d i p & u e a d i . Ma nessuno oserebbe durre teorie scientifiche sulle causc del- affermare che, esselidovi scarsa richele differenzc c somiglianze sociocultura- sta di animali da r r n i i i o n e l d , i li. Piii che utilizzare concetti di farto maschi sono eliminati cJ~f:cmmjrlr,i,nreali, sigilificativi e appropriati secondo --vece, vengono &te. L'ernia della il punto di vista dd'indigcno, gli antro- situazione consiste nel fatto che n p s u pologi si servono attualmente di carego- i o abbrevierebbe s t i c m a m ~o di rie c regole derivate dal linguaggio b%yn grado la vitad-L&. Ghllescientifico. spesso non familiare al nati- &ori continuano a s o s t c a c u ~ & q n u . . . . vo. Le ricerche etiche comprendono n & d i g q ' ; l h ; l & n hquenternente la valutazione e la giu- d . U , ma l'etica di que;tapposizione di attività ed avvenimenti sta situazione sta nel fattoche i rapporti che gli informatori indigeni trovano ina- n#dei.havi ni, - - ' a - - m r > - c 4 s datti o privi di significato. a,sono s i s t e m a t i c a m d a t t a t - i - b i s . i d e k o k a e dell'econornia locali, attraverso un «hwicidio» prevaEmica, etica e rapporti numerici I m t e maschile, Anche se gli indcdei bovini secondo il sesso siderati vitelli noli vengono soppressi, L'csempio seguente dimostra quanto molti di cssi sono pii1 o meno affamati a sia importante la differenza tra discipli- morte. T n ~ l t r?ami ~ A d h d i a , dove na emica ed etica negli aspetti non l i i i - prevalnono diverse condizioni ecoloniguistici deila culturà ~ e distretto i di &e ed econoiiiiche,I'etbca;;bviciria» è Trivandrum, dello stato di K e r a l a , . ~ ! praticata più nci confronti deIle femmi-m d
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30LE PER !ALTRE ento culturale ?e
to dalla 11 un semplice jofe.
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abbreviat o la vita idi unod_eeiJ~o-anima- che, facendo un rapporto niinierico fra li X: non ne 2~yrebb.m-n?~-iirciso 60vini adulti secondo il sesso (v. il Cap. unoj6Jo a l : x ~ - ~ e ~ a m atamorue iht d i 12 per un'analisi piu approfondita delfame - riaffermando in ral modo la tra- I'emica e deii'etica dei bovini in India). dizionale proibizione hindu circa I'iicci1
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sione dci bovini. Tuttavia, fra gli allevatoti di Kerala l'indice di mortalirà& vitelli maschi è circa il doppio di~_upllo delle fcrnrnine. Infatti, un vitello da O a .. I anno è in schiacciante minoranza rispetto aile femmine deUo stesso gruppo, in un rapporto di 67 a 100. Gli stessi allevatori sono consapevoli che i-ma-
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Modelli universali Per mcrtcrc a confronto una cultura con un'altra. I'antropologo deve raccogliere e riordinare dati ciilturali concernenti aspetti o parti ricorrenti, «rransculturali», dell'intero complesso
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sociale e culturale. Tali aspetti o parti ricorrenti sono chiamati modelli universali. La t~iaggiorparte degli antropologi sarebbe d'accordo sul fatto che il modeUo iiniversale comprende comportamento e pensic:ro conn essi con il modo di trarre sostentament~ o dau'ambiente, avere bambini, organizzare scambi di merci e di lavoro, vivere in gruppi famiIiari c in comunità pih ampie ed esplnrare gli aspetti creativi, espressivi, ludici, estetici, morali c intellettuali della vita umana. Comunquc, non vi è accord o su quante sottodivisioni di qucstc categorie dovrebbero essere riconosciute o su quale priorità si dovrebbe stabilire nel condurre la ricerca. Tn questo I ibro versrà utilizzato un modello univeirsale, cositituiro da tre di. r visioni principair - intrastruttura, struttura e sovrastruttura. 1.
1. Infrastruttura. Consiste nelle at tività etiche e comportamentali con cui ogni società soddisfa i bisogni minimi di sussistenza - il modo d i prod~zione- e con Ic quali ogniina regola la crescita dclka popolazione - il modo di riprodu-
zione. 2. Struttura. Consiste nellc attività economichc, politiche. etichc e comportamentali con cui ogni società si organizza in gruppi che ripartiscorin. regolano e scambiano merci e lavoro. A secorida sc il nucleo dell'organizzazionc si basa su gruppi familiari o su relazioni interne ed esterne all'intera società, si può parlarc di economiufuntiliare O di economia polilica, intcsc come componenti iiniversali a un livello strutturale.
3. Sovrastruttura. Consiste in comportamento e pensiero volto ad attiviti artistiche, ludiche, religiose e intcllettuali, oltre che in tutti gli aspetti mentali ed eniici di una struttura cd infrastruttura culturale.
La diversità delle teorie antropologiche Anchc se turti gli antropologi sottoiineano l'importanza di un approccio a più dimensioni, ampio, con-iparativo e globale, cssi sono spesso in disaccordo sul n-iodo migliore di spiegarc e comprendere la condizione umana. Alcuni ritengono che la cultura non possa e non debba cssere studiata nello stesso tnodo con cui gli scienziati analizzano i fenomeni naturali; altri, invccc, pensano che l'antropologia possa individuare i processi causali, così come i biologi scoprono le cause dell'evoluzione biologica o i rncteorologi individuano quelle dei fenomeni atmosferici. Comunquc, anche fra antropologi convinti che esistano cause ben definite delle istituzioni c dei modi di vita, c'è disaccordo su quali siano qucstc caiise. I tipi di ricerca che gli antropologi conducono e le conclusioni che essi evidenziano sono note\?olmente influenzati dai presupposti chc cssi formulano circa le cause dell'evoliizione culruralc. Detti presupposti, formulati da antropologi appartenenti a diversi orientamenti teorici, vengono definiti s/yutegle di ricerca. Non è concepibilc che si possa scrivere iin manuale in grado di esporre tutte le attuali strategie di ricerca, privo di pegiudizi verso ognuna di esse e ugualmente esauriente nei confronti di tutte. Nei capitoli seguenti l'autore si è coscienteinente impegnato per inserire piinti di vista alternativi su problemi controversi. Malgrado ciò, la personale strategia di ricerca dell'autore domina inevitabilmente l'esposizione. La strategia seguita in questo libro mette l'accento sull'int'rastruttura. vista conie causa di struttura e sovrastruttura ed è chiamata ntrirenalismo nilt~rrale.Si potrà trovare una descrizione dei principi di base del rnatcrialismo culturale e delle strategie alternative di ricerca antropologica in Appendice.
Riepilogo L'antropologia è lo studio della razza umana. I suoi quattro maggiori campi sono: l'antropologia culturale a sociale, l'archeologia, la linguistica antropologica e l'antropologia fisica. L'elemento distintivo del suo approccio è inserito in un'ottica globale, comparativa e a più dimensioni. Konostantc che la maggior parte dcgli antropologi operino in ambienti accademici, un numero semptc crcscentc si impegna nell'antropalogia applicata a vari campi del comportamento e delle relazioni umane. 1.a stiidio d e l l ' a n t r ~ p o l o ~ i èa prezioso per chiiinqw progetti di esercitare una professione in un campo interessato alIa dimensione cuIturale dell'esistenza umana. Una cultura consiste nel inodi socialmente acquisiti di pensare, sentire ed agire dei membri di una particolare società. Le culturc mantengono la propria continuità attravctso il proccsso di trasmissione di cultura. Nello studio delle differenze culturali è importante guardarsi dall'abito mentale chiainato etnocentrisino, che deriva dall'incap-ncità di i-iconosccre gli cffctti di vasta portata clclla trdsmtssione di cultura sulla vita iirriana. Comunque, tale trasmissione di cultura non è in grado di spiegare coine e perché cambiano le culture. Inoltre, non tutti i ricorsi cultiirali nclle cliversc gericraziorii sotio frutta della trasinissione di ciiltura. 11lcunE qono il risultato di rea~iotiia condizioni o situazioni siniili. hlentre la trasmissione di culrura indica il processo con il qiialc la cultura è trasmessa da una generazione all'altra, la diffilsione indica quello con cui 13 cultura viene trasmessa da una societi all'aftra. La ditiusione, come la trasmisè automatica e non sione cii c u l ~ u r a non ,
puR, da sola, costituire un principio di spiegaziune. Società confinanti possono .. avere entrambe culture niolto Umili, cornc anche rnoltci dissimili. ' La crilti~ra,così comc vienc definita iii questo testo, è. costituita sia ( l a a w e nimenti che si verificano nella mente di un popolo sia da comportanie~itiche si rcalizzanu intorno ad-.esso. Lyi esseri umani possono descrivcrc i loro pcnsicri e comportanienti J a l proprio punti, di vista. Di conseguenza, nello studio 7 delle cultiirc umane si deve chiaramente indicare sc vicne esposto il punto di vi~ G ~ p o p o l a z i o indigena ne facente p a r t e t a rLlI2~oO=Lquei lo -;Lettivamente, si tratta di punti di vista emici o etici. I termini ernico ed etico sono tratti daIla tiistirizione linguistica fra fonctica c foiieiiiicà. Sia gli aspetti tnentali che comportamentali di una cultura possono es.sere - a~vicinatida iin ynta_di_.iUsia.eniico o etico. Lc vcrsiuni, einica e d etica, 'ZHTElrcaltà spesso ciiffcriscono considcrei>olmetite, benche vi sia di solito un certo grado di corrispondenza fra cssc. Oltre agli aspetti emici, etici, nienrali c curnportamc.ntali, tutte le culture conJiviclono un inodcllo iinivcrsalc. Quello utilizzato in questo testo è formati, dii ire componenti principali: infrastruttura, struttura e sovrastruttura. A loro volta, esse consistono, rispettivamente, nci modi di produzione c riproduzione; iti economie fan~iliat-ie politiche e in aspetti cregtivi, espressivi, estetici e intdlettuali della vita urriana. La definizionc di queste caregorie è essenziale per I'organizzazionc dclla ricerca. Gli antropologi segriorio molti e diversi tipi di strategia di ricerca. Quelkslg u i t ~in questo libro pone I ' a c c e n ~ o - ~ ~ l T i ~ n p o f T n GZ G i aI c dd-riitturn ed è nota come materialismo cultwalc. L -
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Capitolo 2
GENI, EVOLUZIONE E CULTURA Q
ucsto capitolo tratta del rapporto tra i processi biologici evolutivi e I'erricrpenza di una cultura come caratteristica esclusiva degli esseri urriani. Vi si dimostra ch& cultura codificata nel cei-vello c nun nei ovvero .-'* le unità dell'eredirhiologica. Vengono esanlinate le teorie dci crea zionisti scientifici e confurate le loro critiche all'evol uzionisrno in biologia ei antropologia.
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La capacità iimana di acquisire cultura è frutto di processi biologici e~~olutivi, il piìi efficace dei quali t noto come selerione natuiakr, che si realizza in quanto risultato della capacità di riproduzioiie, potenzialmcntc infinita, della vita, delI'cffcttiva natura finita dello spazio c dell'cnergia, da cui dipende la vita sccs sa. La selezione naturale intenlicnc sullt unità di informazioni ereditarie, o geni, dislocate nelle cellule riproduttive di ogni organismo e agisce in tal senso, aurneritando o tiiminuendo la frequenza delle varianti genctichc, di cui le mutazioni sono la causa~"principale - cioè gli «errori» che si verifica no durarite il processo di tiprcduzione dei gen i. Alcune di queste vari,anti accrcescono bI capacità . . di ad attamenito (fitness) degli individili che 11E posseglgono. altre la riducono. In quest a sede, l'espressione «capacita di adattamento,, sta a indicare unicamente il numero dì discendenti in cui iina particolare variante penctica appare ncllc generazioni successive. I geni portatori della capacità di adattamento più elevata sono definiti «adartativi», quelli della più bassa, <(nonadattativi». La capacità di adattamento ì: associata a molti e diversi tipi di fattori: essa piiò csscre collegata alla capacità dell'organismo di resistere alle malattie. di concluistarsi o occupare più saldamente un territorio e di ottcnerc energia in quantità maggiore o più costante. Può snche essere connessa all'accresciuta efficjcnza C affidabilità di qualche aspetto dello stesso processo riproduttivo. Attraverso successi riprodiittivi differenziati, la selezione naturale può drasticamentc alterare la frequenza dei tenotipi (cioè, dci tipi di geni) nell'arco di pochc ciecinc di generazioni. Un esempio della capacità della sclczionc naturale di accrescere la frequenza di uti gene raro è I'e~~oluzione di razze di batteri refrattari alla penicillina. I geni portatori di questa resistenza sono presenti in normali colonie di batteri, ma solo in -
una piccola percentuale di individui. In ogni caso, il risultato del successo riprodiittivo differenziato di tali individui è che la razza di batteri refrattaria diventa immediatamente il genotipo più comune.
natura1e conti la lotta per la soprawivenra
Durante il XIX secolo, i Dawinisti Sociali;' consideravano la «lotta per la sopravvivenza» di h1althus come la causa prima dell1eVoluzione,sia biologica che cult~~rale (v. in Appcindicc, p. 101).Di conseguenza, la selez:ione nat iirale era impropriamente rapplresentataI sia come la lo1tta dirett a tra sin goli individui per acca]yrrarsi Idelle riscirse limitate e dei iali, sia, ;incor più erroneapanrlers sess~ mente, conie la caccia e la distruzione reciproche da pane di organismi della stessa specie. Anche se, all'interno di ognuna di cssc, l'iiccisione e la compctizionc svolgono a volte un ruolo nell'evoluzione biologica, i fattori che promuovono i successi riproduttivi differenziati sono per lo più non connessi alla capacità di iin organismo di distruggere altri membri dcl siio griippo o ia quella idi ostacolarli nel procurarsi so'stcntarnt:nto, spazio e cnmpag:n!. A ttualmen te i biologi ammettono che la sclczionc naturale favorisce la coopcrazionc e l'altruismo, all'interno dellc specie, c:on la stcssa freqiienza con cui stimola la competizione. Spesso, nelle specie sociali, la perpetuazione dei geni di un individuo dipende tanto dal successo riproduttivo dei suoi parenti stretti qiianto dalla sua stessa soprawia
* Corrente di pensiero che applica le teorie evoluzionisre di Dawin in campo sociale e politico [:V
d. 1'.I.
venza e riproduzione. rld esempio molti insetti sociali hanno perfino «caste» stcrili, che si garanriscono l'affermazione genetica allcvnndo la progcnic dci loro fratelli fertili.
ticamente presentara in questo modo: vecchio genotipo + «errore genetico» -,deviazione cornportamentnle + selezione -,nuovo genotipo
Selezione naturale e comportamento Non solo la selezione naturale niodella l'anatomia e la fisiologia degli organismi; essa è anche in grado di plasmare le loro caratteristiche componamentiili. Per esempiu, peni specitici faranno si che certe specie di moscerini della frutta volino verso l'alto o verso il basso in caso di minaccia da parte di un predatore, determineranno la deposizione delle uova di una vespa in iin particolare tipo di bruco, i rituali di accoppiarnento dei pcsci, la tessitura della ragnatela dei ragni, ii comportamerito specializzato di caste di insetti ed innumerevoli altre tendenze e istinti catartcristici di specie animali. È importante comprendere come si instaiira tale comportamento: gli organismi cornrnettono degli «errori» coniportamentali, che tradiscono la presenza di altrettanti «errori» nei loro geni. Ad escrnpio, nelle isole Galapagos vi sono delle specie di iguana che niiotano e si tuffano fra le onde per procurarsi il cibo. Queste lucertole si sono evolute da spccie geneticarnente «programmate>> per cacciare sulla tcrrafcrma, ma nel programma si sono verificati degIi «errori», che hanno permesso ad alcuni individui di spingersi più vicino al mare. I geni devianti erano adattativi, probabilmente perché aumcntavano le risorse alimentari di cui potevano iiutrirsi le iguatie chc si avventuravano in mare. Essendosi selezionate positivamente nel corso di molte generazioni, Le iguane che oggi si spiiigorio in mare sono diventate prograrninate per nuotare e tuffarsi, più chc per cacciare sulla terraferma. In tal caso, la scqiienza può essere schema-
L'evoluzione dell'apprendimento Sebbene sia molta utile per gli organismi essere forniti di un determinato
programma di risposte comportamentali codificate nei geni che è proprio della specie. c'è uti altro tipo di comportamento che presenta dei vantaggi rispetto alla programmazione genetica: si tratta del comportamerito prograininato in quanto frutto dell'apprendimento. Quest'ultimo fa sì che gli organismi si adattino e traggano vantaggi più consistenti da una gamma di possibilità di ottenere un successo riproduttivo più ampia di quanto sia possibile attraverso la programmazione genetica. Per esempio, i gabbiani imparano a riconoscere e a seguire i battelli da pcsca, la dislocazione di ristoranti tast-food, deile discariche cittadine di rifiuti e di altri depositi di imniondizie: in tal rriodo migliorano grandemente la loro capaciti di sdatt amcnto smzu cumhiarc~il loro genotipo, così corne P schcrnatizzato in questa scqucnza: vecchio gcnotipo -, risposte apprese ; , selezione + vecchio genotipo In effetti, si potrebbe dire che è essenziale, per la capaciri di adattamento dei gabbiani, che I'acquisizior testc nuove risposte comportamipiitali no,n sia - -1 _ _. genoticonnessa ad una variazione_ nel po. Un gabbiano gcneticamente pro-
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grammato per rimanere sui litorale noli sarebbe in gradu di trarre vantaggio dalle possibilità che gli si presentano scguendo dei battelli da pesca in alto mare o aspettando che gli awentori di un fast-food spargario le loro patatine fritte nell'area di parcheggio. La capaciti di irnpararc è stata selezionata positivamente in rnoltc specie animali più evolurc, proprio perché l'apprendimento è un metodo, più flcssibile e pii] rapido dell'evoluzione gcnetica, di rcaljzzarc un successo riproduttivo. Detto apprendimento fa ssì che un gruppo si adatti a nuove possibilità. o tragga vantaggio da esse, in una sola generazione, senza dover attendere l'apparizione e la diffusione di miitazioni genetiche.
Cultura non umana La selezione finalizzata all'aumentara capacità di apf3rcndirnc:nro ha condizioni per ché la ci~ l t u r aeririergesse . . C - .di reperrorr come un'imporranrt: ronte ifi appresi (cioè modelli compor!amenf~ reiterati di corriportanicmto che possono - . I t .. aaatce). Queessere attivati iri. .occaslorir sta capacità ha una base neurologica: cssa dipendc dall'evoliizione dei cervelli più grandi e più complessi e deIle specie più «intelligenti». Molte specie non umane lo sono quanto basta per possedere delle tradizioni irudimcnitali. Ad esempio, gli uccelli ciinori harino gorgheggi tradizionali, che variano da una comunità all'altra all'interno di una data specic, Molti animali percorrono sentieri che conducono a specchi d'acqua o terreni da pascolo abbandonati da generazioni; altri etiiigrano verso tradizionali luoghi di nidifrcazionc. Gli esempi più complessi di culture non umane sono stati riscontrati, come era prevedibile, presso i parenti più stretti della nostra specie: le scimmie e i
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grandi primati. T primatoIogj dell'Istituto di Ricerca sui Primati dell'università di Kyoto haniit> scoperto iiri'ampia gamma di tradiziorii presso i locali branchi di scimiiiie. .\A C3Cll~pio,I miischi di alcuni gruppi fanno a turno per sorvegliare i piccoli meiitrc le loro madri si nutrono. Questa cura dci cuccioli è caratteristica unicamente dei branchi di Takasaki-yan-ia C di Takahashi. Si sono rilevate anche altrc differenze culturali: quando le scimmie di Takasaki-vaina matigiano il frutto dell'albero muk~i,gettano il duro nocciolo interno. oppurc lo ingoiano c lo csp eliono dcfccando, nientre le sciriimie Cli Arishi-yania lo rompono con i -l---: uciiri e ne mangiano la polpa interna. Alcuni branchi si nutrono di molluschi, altri no. Si sono ariche notate delle differcnze culturali per quanto riguarda sia la distanza caratteristica che le scimmie mantengono fra loro mentre si nutrono, sia l'ordine in cui si dispongono maschi, femmine e giuvatii, in formazione di marcia, quando alcuni branchi si spostano nella foresta. Gli studiosi dell'lst ituto di Kicerche sui Primati soiio stati i n grado di osservare il processo effettivo- con cui le innovazioni comportamentali si trasmettono da un individuo all'altro e vanno a far parte della cuItura di un branco, indipen clentementc dalla trasmissione geneticaI. Per att,irare le scimmie vicino alIl scopo di osservarle meglio, la riva. aiio .gli studiosi hanno sparso delle patate dolci sulla spiaggia. Un giorno, una giovane femmina ha cominciato a ripulirle dalla sabbia, immergendole in un piccolo ruscello che scorreva attraverso la riva. Qucsto comportamento si è diffuso in tutto il gruppo ed ha gradualmente sostituito la prccedentc abitudine di sfrcgarlc. Nove anni dopo, 1'80-90% dcgli aniinali lavava le proprie patate, alcuni riel ruscello, altri nel marc (Fig. 2.1 ). All'inizio, quatido fu sparso il grano sulla spiaggia, le scimmie di Koshie . .
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Fig. 2.1 CULTURA
DELLE SCIMMIE GIAPPONESI Una scimmia femmina del branco di Koshima che lava una patata dolce.
ma incontrarono scric difficoltà nel rip u l i r ~i chicchi dalla sahbia. Comunque, ben presto, la stessa giovane femmina inventò un per separarla dal grano cd anchc qiiesto comportamento fu assunto dagli altri. Il iiietodo consisteva nell'immergere il grano nell'acqua (Fig. 2.2): il primo galJepgia, la sabbia affonda [Itarni, 1961; Itami e Nishimura, 1973; 31iyadi. 1967).
Culture rudimentali presso i grandi primati J a n e Van Lawick-Goodaii e i siioi collaboratori hanno studiato per molti anni il comportamento di una singola colonia di scimpanzé a110 stato brado nel Parco Nazionale di Gombc in Tanzania (Fig. 2.3). Una dcUe loro più notevoli
scoperte è che gli scimpanzé «pescano>> formiche e termiti (Fig. 2.4). Per «andare a caccia di tcrmitih bisogna in primo luogo strappare uri raiiioscello o iin rainpicantc, ripulirla dalle foglie e dai rami laterali e, poi, localizzare iin temitaio adatto, chc C duro quanto resistente ed impenetrabile, tranne clie attraverso alcune gallerie di accesso scarsamente protette. Lo scimpanzé gratta via la sottile copertura cc1 inserisce il ramoscdlo. Le termiti all'interno nc mordono la punta. Lo scimpanzc In escrae e lccca le termiti attaccate. Colpisce in modo parricolare il fatto chc, prima, gli scimpanzk preparano il rarrioscello, e poi, tenendolo in bocca, vanno da iin nido all'altrci mentre cercano una gallcria d'acccsso adatta (Van Lawick-GoocIall. 1968). «L'andare a caccia di formiche» ? iiri'iiiteressante variazione su
questo tema. Gli scimpanzé di Gombe «pescilno» u n a razza di aggressive formichc nomadi, lc quali possono infliggere iin morso doloroso. Una volta localixzato il loro temporaneo nido sotterraneo, gli scimpanzé costruiscono un un ramo verde e lo
inseriscono neu'ingresso del fortiiicaio: centinaia di formiche furiose si arrampicano sul ramo pcr respingere l'invasore:
Gli scimpanzé n e controllano l'avanzata e, cjuando lc formiche hanno quasi raggiunto
le loro mani, I'utensilc viene ra~idameiitc
Fig. 2.3 JANE VAN LAWICK GOODALL L'antropologa,mentre fa amicizia con un giovane scirnpanze, nel Parco Naz~onaledi Gombe. in Tanzania.
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H€ !IN0 ranco di ,arano il ~ia iiscuglio in immia al iiccuglio tra. Le due D piano iae il grano
Fig. 2.4 UNO SCIMPANZE A CACCIA DI TERMITI Un ramoscello, accuratamente sfrondato dalle foglie, e introdotto nel nido. Lo scimpanzé lecca le termiti che vi si attaccano quando viene ritratto.
ritratto. In i.ina frazione di seconrlo. l'altra mano spazza rapidainentc l'atrrczzo per tutta la sua lungliezza [...I ag~uanrando in -I'iiucchio l(:forinich e h a il pcdlicc. t. I'ir d i c e . I E:ssc vengi no, poi. ficcate ni:Ila ~ C Ci spaI;a n c a t a cdI ~ncrgic;irnente n'iasticate iin un solo boccone (Mc(;rew, 1977, p. 278).
Gli scimpanzé fabbricano anche :spugne» per attingere acqua dalla cavit i di un albero. Strappano un pugno di foglie da 1111 arbusto, le mettono in bocca, masticano per un po', immergono la manciata d i foglie nd'acqua, le lasciano inzuppare, le portano aiia bocca e succhiano il liquido. Una spugna simile è isata per asciugarsi il pclo, per tirar via ostanze appiccicose e per ripulire l'ano lei piccoli. Gli scirnpanzb di G o m b e itilizzano anche dei bastoni come leve e ttrezzi di scavo per razziare i formicai fagli alberi e per allargare l'entrata di alveari sotterranei. In altri luoghi, si sorio osservati degli scimpanzé, nel loro habitat naturale, schiacciare o battete frutti dal guscio duro, semi e iiocciole, con bastoni e pietre. Uno scimpanzé della forcsta di Budongo, in Uganda, ha usato una foglia attaccata ad un ramo per cacciar via le mosche (Sugiyama, 1969). Risulta che gli scinipanzé si sono spinti pii1 in la d i altri primati nell'uso di armi e proiettili. Lanciano pietre, feci e bastoni con notevole precisione. Jn
condizioni di parziale controllo, si è 0ssenlato che maneggiano lunghe mazze con mira micidiale. Un ricercatore (Kortlant, 1967) costruì un leopardo impagliato, di cuii testa e :oda potevano essere inosse meccanicamente, e lo installò in iin tcrrerio allo scoperto abitato da scimpanzé. Q pesti comparvero animò le parti deli'anirnale. Gli scimpanzé lo ati 3 con pesanti bastoni, lo fecero e trascinarono via i resti nella boscagiia. Non risulta che ci sia alcun gene specifico a cui attribuire il fatto che gli scimpanzé cacciano termiti e formiche, o gli altri coinp~ ortamcnc[i precedenccrnenre rilevati. È vero che, perché essi si verifichino, dwono essere presenti, nel giovane scimpanb, capacità geneticamente determinate di imparare, di maneggiare oggetti e di iiiangiare inserti, ma queste capacità c predisposizioni biologiche non possono spiegare la caccia alle ~crrnitie alle formiche. Se ci fosscro soltanto gruppi di giovani scimpanzd, ramoscelli e tcrmitai, la caccia a questi aniinali non avrebbe probabiln~entcluogo. Ldlelemerito mancante sarebbe I'informazione su di essa. immagazzinata nei cervelli degli scimpanzé adulti. 'l'ra gli scimpanzé del fiume Gombe, i giovani non iniziano la caccia alle termiti fino aIl'ctà di 18-22 rriesi. All'inizio, il loro cornponatiiento è maldestro e inefficiente ed essi non diventano abili fino ai tre ariiii circa. Van Lawick-Goodal1 ha fornito testimonianze di molti casi di piccoli che osservawanu attentamente quando gli adulti andavatio a caccia di termiti. Spesso i principianti recuperavano hastoni già utilizzati che erario stati scartati e cercavano di usarli da soli. J.,a caccia alle termiti richiede un apprendimento pii1 lungo, poiché coiilporta il rischio di essere morsi. I1 pih giovane scinipanzk in possesso di questa capacità aveva circa 4 anni (McGrew, 1977, p. 282). La conclusione
che la caccia alle formiche è una caratteristica culturale è rafforzata dal fatto che scimpanzé di altri luoghi non si nutrono delic formiche cacciarrici, anche se quesra specie è largamente prcsentc in tutta !'Africa. Allo stesso tempo, differenti branchi mangiano altre specie di formiche C in modi del tutto diversi dalla rradizionc di Goinbc. Per esempio, gli scimpanzé dei monti Mahali, I70 chilometri a sud,. introducono ramoscelli e corteccia nei nidi di formiche arboricole. che sono ignorate dai primati di Gonibe (Nishida, 1973).
Perché la cultura e così rudimentale tra i non umani? Sviluppare tradizioni re1 a fabbricazione e ali'iiso di utensui sarebbe molto importante per ogni specie intelligente. Perché, allora, queste tradizioni sono rimaste ad uno stadio così rudimentale fra tutte le specie, tranne la nostra e quella dei nostri antichissimi antenati che ci hanno direttamente preceduti? La spiegazione si ricollega alla necessità Ji unire un'intelligenza avanzata ad un'appropriata confurmazione di arti, dita C pollici. Beiiché i prii io abbastanza «intelligenti» da cosrruire ed usare degli utensili, la loro anatomia e il loro abituale modo di vivere noti li stimolano in nessun modo a sviliipparc ampie tradizioni neil'uso di attrezzi, I'resso scimmie e primati la mano non è mai stata molto usata per maricggiare oggetti, dal monicnto che gli arti superiori sono essenziali per camminare e arrampicarsi. È questa, probabilmente, la ragione per cui il comportamento più diffuso, per quanto riguarda l'uso di utensili presso molte e diverse specie di scimmie e primati, corisiste ncllo scacciare gli intrusi con un tiro di sbarramento di nocciole, pigne, rami, frutta, feci o pietre. Lanciare questi oggetti richiede solo una mo-
inentanea perdita dclla capacità di fiiggirc arrampicarsi in caso di pericolo.
Al principio era il piede La frattura tra la continuità cvolutiva ptristoricil. che ha condotto agli esseri umani, e quella chc ha portato agli attuali p n d i primati. si 6 probabilincntc: vcrillcata fra gli 8 e i 14 niilioni di anni fa (Kav. 1981. p. 1501. 3 inilioni di ;inni fa c'crano almeno due tipi di otninidi (trienibi-i della fi~mi~lia um~rial, uno chiamato Australopifhenn, che finì con I'cstinguersi! c l'altro Iio~ilohnbilis, che era un antichissimo antenato della nostra specie. 11 fatto riotevole. in tutti e dile i tipi di primi ominidi, e che essi avevano dei cemclli rion pii1 grandi di quello di uno scimpanzE. Si sa che erano uminidi, perchc i loro arti e i loro corpi crano gia corripletamente adattati alla stnzioiie crctta - ci sono impronte risalenti fino a 3 inilioni di anni fa, che lo provano (Fig. 2.5). Ail'inizio, fra gli ominidi la sclczione non dipese daiia loro intelligenza, ma bcnsì dalla loro particolare andatura eretta. Il perché essa, deiinita bipeclfs~~zo, fosse selezionata positi\:ameiite t ancora materia di discussione, ma C chiaro che, iina volta che le matii non scnrirono pih per cam-
Fig. 2.5 PRIMISSIME IMPRONTE DI OMINIDI Scoperia a Laetoli ranzania) da Mary Leakey, una serie di queste impronte dimostra l'esistenza di orninidi bipedi più di 3 milioni di anni fa.
rninare o correre, l'uso di utensili poté diffondersi iiiolto di più di quanto non sia accaduto presso scimmie C primati. A quel punto, attrcni quali clave, bastoni per scavare, martelli C coltelli di ptctra poterono essere portati iri mario, senza compromettere la capacità di esplorarc. spostarsi e sfiiggirc al pericolo. 1a, fabbrica7ione c l'uso di questi utcnsili potC quindi avvantaggiarsi delle csperien~c,condivise, di molti individui. Qiiatido l'liso di attrezzi acquisì niaggiorc importmza, la selezione naturale favorì individui p i ì ~intelligenti, che erano più abili nell'elaborare e nel trasmcttere tradizioni cumportamentali. A sua \lolt:i questo portò ad un maggior iiunrcro di utensili di migliore qualità e a far senipre pii1 assegnamento sulla trasrniqsionc cli cultura intesa come origine di validi coiilportaineriti; di conseguenza. tutto ciò produsse varietà di oniiiiidi ancora più intclligetiti. Tn tal modo, per molti milioni di anni I'e\7oluzione culturale C quella del ccrvdlu c del corpo umani in unu strumenù to di apprendimento semDrc ~ i etfiunico pr'ocesso ciente costituire evolutivo. Gli a i pietra, grazic .,.-."-'..dcj priall'intervenco del lapt>ic>ciiliiiiii missimi ominidi. dotati di un cervello grande come qiiello di un primate, di\lentarono pii1 coniplessi, furono costruiti con maggiore perizia e diveniiero pih specializzati per usi particolari: tagliare, scavare, lanciare, sia quando all'f-lonro hahiiis iFig. 2.6) subentrò l'l-iomo erectzrs, circa 2 miliotii di anni fa, sia nel momento in cili a quest'ultjmo successe ['l lomo supiens (Fig. 2.71, circa 10 000 anni fa. L
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Decolla culturale Con l'apparizione dell'Homo sapiens (esseri uiiiani rnodcrni), il Icgarne tra I'cvoluzione biologica e quella culturale subì un miitarncnto profondo. Nel cor-
Fig. 2.6 HOMO HABILIS
Fig. 2.7 L'NaLUZlONE DEGLI OMINIDI (Procedendo dall'atto verso il basso). Australopithecus: Homo erectus: Neanderthal classico: Homo sapiens.
so degli ultimi 100 000 anni le dimensioni medie del cenlello umano non si sono accresciute (in effetti si sono un po' ridotte! ). Tuttavia la complessità e il ritmo di mutatnento dei sistcrni socioculturali umani sono aumentati. di. molti ordini di grandezza. Da ciiò si decluce cl~iaramenrcche, per capire gli ultimi 100 000 anni di ewluziorle cultuirale, bisogna attribuire un'impi damentale ai proce ssi cultuirali piutt~ OS~O che biologici. La selezionem..a t.u r a le e -" auiru alla . l'evoluzione organi~n base della cultura ma, una volta che la capaciti di acquisirla si fu pienamente s\ iluppata, un gran numero di ddfercnze e soniglianzc culrurali puterono delinearsi o scomparire in modo del tutto indipendente
Lingua e decollo culturale
presente o futuro, sia effettivo che possibile, rtalc o immaginario, vicino o lontano. Per esprimere in altro modo lo stesso 1 concetto, si può dire che umano è infinitamente p ~ o c l t ~ ~ t ~ v , o ~ ~ d a l punto di vist;1_scmamico (Hockctt e Ascher, 1964). Ciò significa chc ad ogni messaggio che inviamo, possiamo senipre aggiungerne un altro, il .cui .significato non può essere predeterininato dail'inlormazione contenuta in rnessaggi vuol dire andie che possiamo continuare ad ampliare tali rnessaggi senza che l'efficacia con cui questa informazione e codificata ne risenta mi~iitnainentc.Una -trattazione . pih dettagliata delle con~ponetitidell'univcr~liià -. . . semaiitica C presente nel Cap. 3. Negli ultimi anni una rivoluzionaria serie di esperimenti ha rivelato che il divario tra le capacità linguistiche umane C quelle dei primati non è tanto grande quanto si era precedentemente creduto. 'l'utcavia, questi stessi esperimenti hanno dimostrato che fattori innati e caratteristici dclla specie impediscono che taIe divario venga colmato. Sono stati fatti molti vani tentativi per insegnare agli scimpanzb a parlare come $i essere umani ma, dopo sei anni di intenso allenamento, lo scimpanzé Viki aveva imparato a dire solo «mamma», «papà» . sc-rì,, ch&Ia2e «tazza?>*.Quando si pararo vocale .- dei primati wn-puà emettere - -. .-i- suoni -. necessari pctJiinflaggiG ..--umano, G t e n z i F si cpost6-sul tentativo di i n s e g n _ a r e l d m . . u n n& gG iajli geSriaal~&qgaee-CC~esc (Ei.2.8).Washoe, uno scimpanzé femmina, imparò 160 diversi gesti standard di Ameslan (da American Sign Language - Linguaggio Americano Gestilale per Sordomuti). Washoe usava questi gesti in modo produttivo: imparò pcr
Strettamente connessa al decollo culturale è la facoltà. unicamente m a , di acquisire il lin&=io c gli schemi di pensiero che ne sono la struttura port a n t e E n t F g1 1 aitri pr?maFl usano complessi sistemi di segnali per agevolare la vira sociale, i linguaggi umani dif-feriscono qualitativamente da tutti_gli altri sistcmi di comunicazione aniinal2 --.-.~Le caratteristiche, in sé uniche, dei-Knguaggi uiiiani sono indubbiamente nate da mutamenti gcnctici, connessi alla crescente dipendenza dei primissimi otninidi dnlle'tradizioni di 11s; di utensili e da altre attività sociali, rese pii1 facili dallo scambio_edallarattsre comuiie delle informazioni. Per riassumere le speciali carattcristiche del linguaggio umano, si può dire chc abbiamo conseguito una aniversalità seinantica» (Greenberg, 1968). Uii ;istema dl coniunicazione che abbia dctt a untvrrsa/tti sern~nrtca, puii trasrnetteré informazioni ' riguardanti aspetti, settori, caratteristiche, luoghi o * Esperimcnro coiidoito negli anni '50,in Amea\~,enimcnti appartenenti al passato, rica. da Catheritic c Keii h Haves [N.d.T.3. -A_.
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primo quello che vuol dire «aperto/a», applicato ad una determinata porta e poi estese spontaneamente il suo uso. andando al di là dell'iniziale contesto di addestramento, a tutte lc porrc chiiisc, poi ai contenituri chiiisi, quali il frigorifero, le credenze, i cassetti, le borse, le scatole e i barattoli. Quando Susan. un'assistente di ricerca, calpestì, la bambola di Washoe, questa trovò inolti modi per esprimerle il suo pensicrc: «Sii, Susati; sii Susan; mia, per favore sii; darnmi barnhina; per favore, scarpa; mia mia; su, per favore: per favore, su; più SU; bambina giù; scarpa su; bambina sii; per favore, alza» (Gardner e Gardner, 1971, 1975). David Preniack ( 1971, 1976) usò una serie di pczzettj di plastica per insepnare ad iina scimparizé di nome Sara il significato di LUI insieme di 130 simboli con cui cssi potevano comunicare tra loro. Prcn~ackpoteva rivolgere a Sa12 domande piuttosto astratte, del tipo <
RoIx:rt Ycrkcs. tino dei più
grancli priniarologi americani. prjichc I'eyxriniento aveva luogo ncllo Ycrkcs Prirnaie Ceriier
dell'Università della Gcurgia [:V.d.T.1.
Fig. 2.8 NIM CHIM (letteralmente: Piccoi scirnpanz6 Nim)'CHI TRASMETTE CON Il LINGUAGGIO GESTU aA ME (dammi) IL CAPPELLO.. A HERk TERRACE
-3
l P,"
Fig. 2.9 LANA #Eh' USA IL LINGUAGGM YERKISH PER COMUNICARE CON COMPUTER Può leggere e *#sc!ie. schede (o lessigrarrr
favore. macchina, tai aprire la finestra», distinguendo correttamente tra frasi che iniziano o meno in modo appropriato e che pcrinettorio o proibiscono conibinazioni di tcrniini Yerkish in una Il nome attribuii sequenza a sua voIta permcssa o proihi- ricercatore fI. Tem vnlnntaria e schem ta iRambaugh. 19771. .. . . Sia V1ash%eche Lucy, una scirnpanmiologo ""l ''l ''"'l'" N o a m C'/ z t dlcvata da Roger Fouts, impararono ,,,,v assertorcj, . . -. a generalizzare il gesto che significa del linpuagg*; «sporco» da quello per dire «feci». [x.A.T.I. 1 ':
ri umani, Loulis ha acqiiisito l'uso di 5 5 gesti. Ancor piii notevole è il fatto chc '"'ashoe, Loulis c altri sciinpaiizé pae ha nno soni del linguaggio gestu:~ l lo golarmeirte usato per cornunicare fra - ~ ~ . umani ui loro, anche quando gli esseri non erano prcscnti. Questc aconversazioni». come registrato su videotape, si sono verificate da 118 a 649 volte in un mese (Fours C Fouts, 1985). E chiaro, comunque, che permane ancora un notevole divario fra la rcsa linguistica degli uniani e quella dci primati. Nonostaiite tutti gli sforzi fatti per inscpnare loro a comuriicare, nessuno ha acquisito l'abilità liiiguistica che si da per scontata rici bambini di tre anni (Terrace. 1979). Ciò che tutti questi esperimenti hanno dimostrato è che si piib considerare, in rnodo del tutto plausibilc, la selezione iiaturale corne fonte dclla capacità uiiiana di acqiiisire I'uiiivcrsalitj sernanrica, attravcrso la selcziunc di abiliti inrellettuali già presenti, in torma ri~dimentale,tra i nostri antenaci orninidi simili ai primati (Parker, 1958, p. 622). - - -
'ig. 2.10 KOKO
(okQmenfrecomunica alfa ;ua insegnante Francine )atierson 11 gesto che scgnitca: .,versare-Bere..
itog\i dal tace, è la osa para11010
se-
;hoinsky,
dcll'uniO
iimano
Lucy lo usb per indicare Fouts, quaildo lui rifiiitb le sue richicstc C inventì, an-
che le cotnbjnazioni . . «pianto, .. bruciore. cibo» pcr indicare i ravancili c « trut ta candita» per l'anguria. Koko, una gorilla addestrata da Francine Pattetsoti, detiene fino ad oggi il rccord di 300 terinini Arneslan (Fig; 2.101. Koko ha dctto, con il lingiiaggio gestuale: ubraccialetta per dito* pcr indicare un anello; «tigre bianca» per una zebra; «cappello coli occhi* per una n~aschera.I Ia anche cominciato a parlare dei suoi scntimcnti intiiiii, esprimendo a gesti klicità! tristezza, paura e vergogna iFIill, 1978, pp. 98-99i. Un risultato notevole di questi studi è l'aver diniostrato che con il linguaggio gestilale gli scimpanzk possono trasmettcrc atl altri scimpanzé che non sanno farlo, la loro capacità di esprimersi a gesti senza la mcdiaxione degli esseri umani. Loulis. tino sciiiipanzc di dieci mesi, f u dato a \i('ashoe, che adottò il e iiriziò subito a comunicare a gesti con lui. Iri capo a 3 6 iiiesi, I.oiilis usava 28 gesti che aveva imparato da Washoe. Dopo circa 5 anni di apprcndimento del linguaggio gestuale con \Vashoc e con altri due scimpanzé che si ~sprirnevanoa pesti, ma non con esse-
Razziologia scientifica Secondo I'orientainento adottato in qucsro libro, le cause delle sotnigliaiize C ticlle differcnzc socioci~lturalivanno ricercate principalmente nel1:i ciilcura stessa, più che nella biologia. Vedremo che si possorio costruire dcllc teorie culturali, pIa~.isibilic vcrit'ii-abili, per spiegare n-iolti aspetti ricorrenti e mutevoli della vita sociale uniana. Nel SIS secolo, quasi tiitti gli occidentali colti erano convinti sostenitori delle teorie di ru~ziologiuscient f i c a . Essi ritenevario che gli asiatici, gli africani e i nativi americani potesscro realizzare una scicietà industriale solo lentamente e iti rriodo inadeguato. Gli studiosi del X I S secolo sostenevano di possedere
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prove scientifiche della superiorità intellettualc dci bianchi e afferinavario chc un invalicabile abisso li separava dal resto dcll'un-ianità (I IaIler, 1971). Essi amniettevano la possibilità di un occasionale indigeno americano, asiatico o africano «geniale», ma riteilevano fermamente che le capacità ereditarie medie dellc razze fossero profondamente diverse. Queste teorie razziologichc erano basate sul tatto che. ne1 X1X secolo. gli Europei, attraverso lotrc, raggiri e ncgoziati, v a n o arrivati a povcrnare quasi tutte le razzc umane. I.'apparentc incapaciti degli asiatici, africani e nativi arncricani di resistere all'usurpaziorie degli cserciti europei. dei commercianti, dei missionari C degli ammiiiistratori era interpretata come una prova vivente delia supcrioritP biologica degli curopci. La spiegazioile razziale della supremazia politica europea cra un comodo alibi per il colonialismo. lo sfruttamento e l'asse~jmento d i popoli incapaci di ditendersi dagli escrciti europei, tecnoIogicamcntc avanzati. Ai nostri giorni. pochi scienziati seri oserebbero attribuire la temporanea siiperiorità tecnulogica europea C nordamericana a fattori genetici, poiché l'Europa non ha sunpre posseduto la tecnologia più avanzata. Nclle vdrie fasi dell'evoluzioric culturale, popoli non europei. in Asia o in Africa, hntii-io temporai-ieamcnte detcnuto il potere. Inoltre, a segiiito della disintegrazione Jci grandi imperi coloniali, sarebbe estremamente azzardato, da parte delle liazioni industrialmentc avanzate, pensare che la loro eredità gcne tic;^ le proteggerà dal crescente potere politico cd economico del Terzo Monclo. Attualinente, I'emcrgcre del Giapponc come antagonista economico asiatico degli Stati Uniti scoraggia chiunque dal ritcnere che jt conseguimento di tecnologic avanzate possa essere attribuito a geni più comuni i11 una razza, piuttostu che in un'altra (Fig. 2.11). Le intcrprc-
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tazioni genetiche della storia e dell'evoluzione c~~lturale comportano il problema di non riuscire a spiegare gli alti C bassi di varie aree geografiche e razze, se non aggiungendo o sottraendo ipotetici geni pcr inotivare gli uni e gli altri. 'Tanto per fare un alitro csempio, nel XIX secolo gli Inglesi c.redevanc) che gli Irlandesi fossero una <(Lu~l.n,, ,,iferiorc. Pcr spiegarc il successo economico di questi ultimi nel Nuovo Mondo, un razzista avrebbe presunto che i loto geni erano improvvisametite mutati, o che c'era qualcosa di speciale in quelli di coloro che erano emigrati. Tali spicgazioni sono scientificamente inacccttabili, perché dipendono daila presenza o asscrlza di geni portatori del successo economico, che nessuno ha mai identificato C che possono benissimo non esistere. Le spiegazioni culturali degli alti e bassi di divcrse popolazioni umane sono scientificarnentc preferibili a quelle razziali. perché le prime dipendono da fattori comc la caduta della pioggia, le condizioni igieniche c la derisiti della popolazione, ben p i ì ~concreti c visibili di ipotetici geni chc predispongono all'abilità tecnologica c al successo economico. La spiegazione per l'affermazione del Giappone, iti quanto grandc potenza industriale, cliventcrebbe inu/ilmrtt/e complicata C, di conseguenza, scientificamente ii~accettabilese, oltre a fattori culturali ed ecologici, si ipotizzassc l'improvviso apparirc di geni giapponcsi scleziotiati positivaiilente pcr la costriizionc di tr~nsistorse acciajcrie. La stessa critica può essere rnossa alIc spiegazioni gcrietichc di caratteristiche quz~lile gcnealogie matrilineari o patrilineari. i gruppi cr)n sisterna di disccridenza bilaterale, le famiglie nuclcari o poliganie, Ic tcrininologic di parentela, la reciprocità, li! riclistribiizione, il teudalcsiino, il capitalismo e quasi tutte le :iltrc variazioni culttiraii che saranno trartatc in questo libro. La sripposizione chc esisrano geni per ognuna di clueste *.,"-,n,.
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Fig. 2.11 UNA CATENA DI MONTAGGIO CON MECCANISMI ROBOTIZZATI, A L U NISSAN (indusfia
automobilistica) Il Giappone ha preso il m a n d o nel campa dell'automazione. In questa catena di montaggio i robots stanno facendo una saldatura a punti. Spesso gli operai danno loro un nome - di solito, quello di famose attrici del cinema.
caratteristiche t: contraddcrta dà htti mero di popoli ha ripetutamente dimobcn Jeterrilinati, riguardanti i processi strato la capacità di acquisire ogni condi ttasmissionc di ciiltura e diffusione. cepibilc aspetto dell'inventario ciilturaSi sa che bambini adottati e allevati in le rnoncliale: nativi americani, alle\*atiin ciilturc diverse rispetto ai loro genitori Brasile, inscrihcorio complessi ritmi afrinaturali acquisiscono quella degli adot- cani nelle loro cerimonie religiose; negri tivi, così come è notu che caratteristiche arncricani che ficqiientano le scuole forinatesi in una determinata cultura adatte, diventano dei divi dell'opcra lipossono difforidersi iii tucto il mondo e rica europea; ebrei allevati in Germania fra tiittc le culture, in modo troppo ra- prctcriscono la cucina tedesca; quelli pidci perché si possa verificate alcun originari dello Yernen, i piatti del Memutamento senetico. Bambini allevati dio Oriente. Sotto I'infliicnza dei riiisseparatamcntc dai loro genitori acquisi- sionari cristiani fondamentalisti, i poposcono scmprc le cultiire dei popoli pres- li sessualinente disiilibiti della Pvlincsia so i quali sono stati educati. Figli di corniticiarono a vestire le loro ciunne americani bianchi di lingua inglcsc, alle- con lunghe gonne e a rispcttarc regole vari da genitori cinesi, crcscono parlan- di stretta castità prematrimoriiale. Gli do uti perfctto cincsc. irsano corretta- indigeni australiani allevati a Sydney mente lc bacchcttc e tioii hanno aicun non mostrano alcuna propensione per desiderio di mangiare in un f-àst-food la caccia a1 canguro o la mutilazione dei della catena A~lcDonald.Bambini ci- genitali, ni: provano il bisogno irrefrencsi, allevati in famiglie americane di nabile di cantare degli stregoni-vermi c razza bianca, parlano Ia lingua inglese dci loro antenati Emu (v. p. 257). Gli corrente dei loro genitori adottivi. non indiani Mòhawk dello stato di New sanno usarc le bacchette e non rimpian- York si sono specializzati nell'industria goiio la zuppa di nidi di rondine o l'ana- edile e hanno collaborato aiia costruziotra alla pechinese. Inoltre, un gran nu- ne delle strutture d'acciaio dei gratta-
nie e ilutrendo e pre~idendosicura dei fratelli e cicllc sorclle fertili. ogni indiviciiio sterile auirienta la ciia càpacitlì cli itdattanietito complessiva. Ariche altre carattcri~richc*altruiste» cii spccie soc i ~ l possono i essere spiegite in cluesto riludo iBarash, 1977; \S!ilson, 1973). Bcnclié la sociobiologia,aia una strntegi'i di ricerca che sottolinea l'importariza basilare dci fattori genetlcl-cwc elementi dcrci-niinanri - - - - della vita - .sociale --ilii1anri. i suoi sostenitori non accettario necess e le teorie diitL~.cii~sisccoriclo azze. e ciassr ciiffcriscono iielle .-. C - ~ ,., L , L I~itellt.ttuali IL~ e in-altre-inipgrt-ti caratteristiche comportmentali - a- causa .di -gcnotipi cliffcrgnti. I n efietti, la ~iiagpiorparte dei sociobio~ogi sc>ttolineal'uiiità del biogrfinzmd umano - l'eredità gcnctica di base che detcrn~ina la n;itur;i umana - e si è mosrrata a110 stiidio delLannulllr>kigicl è una strategia di ricer- sciirsàrnerite iri~crcssàt;~ I'cvenriialità che ogni rilzza nc abbia ca che ccnde a spiegare alcune differeniiiio piitticolare. Si c h e fare attenzione. ze e somigliailze socioculturali in termicpiiidi. a non coiilondere incliscriminani di selezione naturale. Essa si bayd.ìu una concezione più articolata di que- tamcnrc i sociobiolugi con i razziologi st'ultinla, nota conie f l j r i n c i io M a scientifici i razzisti politici. canaciii 6 oiloiiomcrr io ~ , l u ~ D / ~ se~ i ~ ' o .1primi non iiegano chc I'insicme delle risposte umane sociali sia, per J'apcqndo il qiiale la sclczionc natiirale favurisce caratteristiche che diffondono-i punto, socialmente appreso e, quindi, non dirertarnente sotto controllo gcnctigeni di-un inGi-jn~an*n . . .. . . . . co. Il sociobiologo E.O. Wilson ( 1977, solo 11 nurnem-cleisuoi discenderit , ma - Ip. 1331 scrivc: anche quel10 dei suoi parenti stretti, ... ad esempio ---.-dei fratelli e delle sorelle, portatori di molti d ~ l stcssr i genb. QiGndi, E ncttarncntc cvi~lcntcche uuasi tutte le si &@unge i1 controllo dell'e'evoluzione differenze ka cilltiire. iiriche sc non-proprio biologica sc una caratteristica aumenta tutte, sono basate srz1l'aPprcn~limcnto eel;l so_C-"~a~jon~. pii1 che sui gcni. il totàlc complessivo dci gcni di un individuo nclle generazioni successive e non Anche il sociohiologo Richard AIeu n i c a p i t e il numero dei suoi discensander 11976. p. 6 ) affertila: denti111 principio dcUa capacità di adatt a r n r n ì ~ o i n ~ ~ l e s s èi vstato a utiliz~ato Che si diniosircrl come I.cnornlc Per spiega'' alcune carat'e'i"ich' '0j di C u l r urrli in prcaiu ciali tipiclic fra gli iimani C chc tradi- ,1 r,oi,ola7jnni contcin,,orancc. non ;,bbia in zioiiali interpretazioiii deUa fin ilci roilti niilla a ,-hc spasrirc con le loro naturale consideravano rliffcrenze geneiichc. cseinpio, csso spiega Pochi sociobjohgi, per non dire nesste sterili presso insetti sociali iludii api e formiche: nun avendo una sua proge- suiio, si intcrcssano alle variazioni nel cicli. Quarido carnmitiano su strette rravi, a 80 piani dal livello stradale, non soiio minimnn~cnreturbati dall'frnpellente hisogrio di costruire tcndc. piuttosto che palami per uffia. L'evidenza della trasir>issioIiee della diifusionc di cultura i11 ogni cor~tincntc e presso tuttc le più im ponanti razze e Popolazioni prova chc I'enorn-ic niolc del repcrtoi-io di rispustc di ogni nuclco u112ati0 puO essere acquisita dà qualuiique alrro, :ittrnvcrso processi di apprendimento c scnza il minimo scambio 0 mutamento di geni. (Si veda l'Appendicc per iin'iilteriore trattmione della ra7zlologia scientifica nella storia delle tenrie culturali).
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comportamento sociale umano in rcla- Creazionismo scientifico zione alle irequenze variabili con ciii i gcni risultano preseriti nelle diverse po- La teoria dell'evc~~iizionismo è attaccata polazioni. in tlmerica dai fondamentalisti religioBisogna riconosccrc che I'in-se si, chc si autodcfiniscono acreazionisti n e I l ' i c 1 e n t i i ~ ; ~scientifici». f~ dci sociobiolovi Il loro scopo k di costringel~ ulilana ~ L I Òportarc rc le sciiole pubbliche a d insegnare c h e stanti ~ l c l nacur;~ --ucro>i la Bibbia contiene uti'alternativa, sciena d una conoscenLd cT «invo esterno, -. tanto per usare utià nictaa fora tificamente credibile, alle teorie evolusuggerita da E.O. \iililson ( I Iarris e W'd- zioniste. I creazionisti scieritifici ccrcason. 19/81. all'interrio clel clualc 2 stata no di screditare la teoria dell'evoluzione fiilo ad ora costretta l'e\-olu7ione cult~r- per il modo cori cui essa spiega quella ralc. DI f,itro, tutti gli ;intropologi con- dell'universo. dcllc galassie, delle stelle vengono chc csistc una riatiira uliiana. e dei pianeti, oltre che della Terra, dei ccirrisporidenre al1'ercditi genetica del- suoi minerali, oceani e contincnti ed ail. 121 inaggior p a n e di che l'e\wluzione dclla vita, delle piante, I'Ilurnri . v r q > r i . ~ i ~ma . . cssi dissente d a i sciciobiulopi per rluan- degli animali, della specie umana e, ultit o rigtiaicia l'attribuzione di alcunc pra- mo ma non meno importante, quella tichc culrtirali. qusli la guerra o ia sii- della cultiira, ivi incliisc la tecnologia, la premazia ii-iaschiic. direttamente all'e- lingua, l'organizzazione familiare e polispressione dclla natura umana. Inoltre, tica, la religione e la stessa scienza. è chiaro che quest'ultima putì spiegare I'oich6 la Costituzione degli Stati soltai.it« i tratti universali della culcura c Uniti proibisce l'insegiiamento deila non I'enoriiic g;inirYia tli variazioni in Bibbia (o di qiiali~nquealtro testo saogni e scuole puhblicro) come ~ r l i ~ i o nnelle . -parricolarc monimto storico. Quando . -. h nosrra specie . conquistò che. i crcazionisti tentano d i aggirarc la 1'ui.iivcrsalitl seniantica e [~arcòla soglia separ2xiot-ic fra stato e chiesi1 rrasformando i miti, le leggende c le allegorie dcTJc-Ttiirale, coinpIZGtia transizione v q r E !!j~li\?ello-di esistenza dcl libro dclla Genesi in quelle che essi itnunrr;intc q~ia&l. pr-oOcis~soOdlrrea- sostengono essere delle teorie scientifi~ h n ~ ì c l materia la dall'energia,.-o della che: vogliono c h e la Bibbia sia insegnavira dalla materia., - . L'iiomo sdpleizr non ta come scic~nza.Disegni di legge che 6 solo ui1 altro animale da studiare. co- richiedono o promuovono I'assegnaziome le formiche o i castori. Siamo l'unico ne di un iiguale numero di ore di insecsserc \'ivente sul12 terra ( e anche ncl gnamento per il crcazioriismo ~scientifiraggio di alrncno iina dozzina di anni co» in corsi di scienze, sono stati preluce i-icUo spazini i1 cui fonclamentale seiitati in quasi cutte Ic legislature di modo di s ~ i l u p p a r cnuovi ~ n e t o d ipcr ogni stato (iilolte sono statc dichiarate affrontare i problcmi dclla s o p r a \ ~ i v c n - leggi incostituzionali). A prescindere t a e dclla riprodiiziorie clipcndc, in madal successo che i crcazioiiisti possono nicra prcdominarite, dalla selezione cul- aver avuti) ncll'ottenere l'approvazione turale pii1 chc. da qiiclla nitturaIe. La d i queste leggi, la loro pressione politica cultiiia non t: codificata nei geni, ma ha prodotto un effetto agghiacciante subcnsi rielln mente. Quindi, non si posso- gli editori rli miinuali e siii comitati scono spiegare Ic diffcrcnzc c Ic soiiiiglii~n- lastici, entrambi iilolto sensibili ai grupzc culturali con il principio della capacipi di pressionc unidirezioiiali. t$ di adartamento complessiva. I creazionisii scielitifici tendono a raggiungcrc un preciso scopo: ottenere uri egual riurncro di ore di lezioni scolap .
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sticlic, dcfiricndo l'evoluzioiiistiio corne (
sti affermano anche che 8 000 anni fa tutta la Tcrra in 40 gioriii fu ricoperta dalle acque, fino a un'altezza di oltre 5 O00 metri. Dopo iin anno, tutta quest'actqua fluì riei bacini oceanici, che prim ;1 non c:jistwano. Tutte le attuali - - - -spccic-. aiiiinali tcrrcstri filrono salvate da qtiesto diliivio vennero prcsc a bordo cii iin'imbarcazione di legno, che soprawissc da sola ai venti e alle onde apocalittici che spazzarono tutto il globo (Godhcy, 1981; McKim, non datato; klorris, 1974ii, i974b). T creazionisri non dispongono di irna consistente serie di prove a sostegno di ncssuna di qucstc teorie. I'er esempio, l'universo avrebbe solo 10 000 anni? Qiiesta è unhatfrrnazione verificabile, . . . nia I creazionisti iion posseggono ncsSUII IIC~OVCI st runiento, né haiiiio alcun nuovo metodu sistematico di ricerca matematica (3 empirica per calcolare una simile data. Se tie dispoiiessero, i geulcigi, gli asrronoini, i biologi e gli antropolog-i di rutto il moiido se ne servirebbero a tempo pieno, invece di impied i di soligare gli strumenti e i t ~ ~ e r oche to usano. Questi ultimi fornisco~iocostantemente dati cronologici che oscillano fra milioni e miliardi di anni. Mancando di tecniche proprie, i crcaionisti cercano di gettare dubbi sulle date fornite da queIlc radiometriche, che si basano sulla durata di elementi quali uranio/ piombo, potassio/argon, rubidio/stronzio c carhoii io '"/carbonio 12. Anche se le taraiure di questi controlli, quotidianamentc cscguiti in centinaia di laboratori in tutto i1 mondo, ~ V C S S C M un margine d'errore 10, l'iiniverso sarebbe ancora vecchio di inilioiii Ai anni, e noti cfi A
10 000. Uno dcgli argomenti piìl convincenti a favore dell'estrcma antichiti dejl'universo ì. la sua imniensa estensione. Poiché la vclocità dclla luce è stata determinata sperimentalmente e lo spazio fra stelle e galassie può essere dedotto dalla foriilula che rapporta I'oscurità alla di-
stanza, è chiaro che la Iuce provenjcnte da oggetti molto lontani deve aver corniticiato il suo viaggio verso la Terra moIto prima di 10 000 anni fa. Per la veriti, Ia lucc provcnicntc dai corpi più lontani c che attiialmenre raggiunge la Terra deve aver iniziato a viaggiare miliardi di anni fa. Pcr ncgarc qiiesta realt i , i creaziotiisti affermano che la velocit i della luce non è stata misiirata correttatriente. 'Tuttavia essi non hanno condotro, in proprio, nessun esperimento per coiifutare quelli, numerosi, che i fisici hanno effettuato allo scopo di dcterminare la vclocità della lice. Altri crcazionisti ipotizzano che l'universo sia stato creato con fotoni, provcnicnti da corpi stellari loritani, già sul posto nel . . verso la Terra. Insomma, loro viaggio Dio ci avrebbe iiigaiiiiari, facendoci credere che dei raggi di lucc abbiano viaggiato per miliardi di anni, quando, di fatto, la Iiicc non csistcva prima di 10 000 anni fa. Qucsta ipotcsi sfida tutte le teorie di base della fisica e dell'astronomia. Inoltre, di~versamenteda esse, non solo non C vcrificiita. rna noil è neandie vcrificabilc. (Sc si pane dal presupposto che iiori c'è alcuna relazione tra luce. spazio e tempo. non si può iisare tiessuna prova clic comporti là loro misurazione per dimostrare che la teoria k sbagliata). Scccintio 1'Ictitlito per la Ricerca Crcazionista, al momento dclIa creazione i bacini occanici non esistevano e la Terra cra irirno estesa e ad un li\rello inferiore rispetto ad oggi. Si siipponc chc la riiaggior parte dell'acqua del bo fosse contcnuca in una «volta celeste,>di vapore. iiell'atmosfera superiore, C in bacini sotterranei. 1 1diluvio iniziò a causa dell'eruzione viilcanica delle acque sottcrrancc. che provucarono tiirbolenza ~icll'ariiiosfcrae iiifransero ala volta celeste contenente l'acqua». Quasi tutti gli animali terrestri morirono, le creature iiccise dal dilut.io furori0 poi trascinate nelle depressioni, seppeilire
da scdirncnti C fossilizzatc. L.c prime furono gli orgariisrrii chc vivevario stil fondo del iiiare - niolluschi ed altri invertebrati; poi vennero sepoIti i pesci, quindi gli anfibi c i rettili (perché vivevano in «zone pii1 clc\ratc») ed infine, i inamirlialli1 loro inagk r i C gli uccelli (<
no. Inoltre, gli strati geologici contengono riumerose lormazioni che non potrebbero realisticamente essere state prodottc da violente acque diluviali: ad eseinpio. i deserti di arenaria, con depositi salini, forniscono I'indicaziotie coniplessiva di essere frurco non di diluvi, nia dell'evaporazione di antichi laghi; strati successivi di scogliere coralline in.. tatte, ognuna delle quali :ivrebbe irichiesto decine di migliaia di anni di limpide, calme acque per formiarsi; intc3rc fo. . . teste di alberi fossilizzati in p~edi,dritti coinc fusi, perché furono sepolti non da violcnti diluvi, ina da successivi depositi cii cenere vulcanica, uno strato dopo l'altro e uno sull'altro. Tuttavia questc obiczioi~i iinpallidiscono davanti allo stupefacente tentativo di spiegare in strati modo esauriente il fatto che p i ì ~profondi contengono le forrne pii1 scrnplici di vita. cioè clic, di solito. i fossili \lcrtebrati compaiono sopra gli irivcrtcbrati, gli atiiihi sui pesci, i rettili sugli anfibi, i maminifcri sui rettili e via dicendo. Perchi. i mammiferi terrestri avrebbero dovuto sopraw:iverc ai 40 giorni di pioggia dilu\liatite meglio degli squali, i cui reperti fossili sono rinvenuti primi, ben più in profondità di quelli clci mammiferi? Lo stcsso vale per i rettili fossili, compresi i dinosauri iicquaticj e i giganteschi coccocirilli e tartarughe. Con-ic avrebbero potiito sopra\vi\?crei rnarnrnifcii terrestri, che arrancavano con difficoltà lungo i pendii dclle montagne piìr alte (contro torrenti cli acqua bollente e salniastra che scrosciava su di loro), inentre gli squali. i irano a11negati tati sepFbelliti? non incontra. o\~iariie ntel alcu na difficoltà 3. spiegarc le rispei:tive po!;izioni d i inverte~brati, pesci. rettiii, mannmiferi e,CIesseri i~imani ' I str:ati geologici della '1-erra - o \ ~ c iiebl' ro la su ccessionc secoi-irlo la quale si so110 evtjlut i. Di qiiali prove dispongono i ci-eazioa .
nisri scicfiritici a sostegno dell'ipotetica coesistenza dei moderni tipi iiniaiii con specie da lungo ternpo estinte, qiiali i diiiosaiiri? Essi hanno girato dei film e sciirto rlci libri sulIc cosiddette aoriiie iirniirien e «tracce umane» trovate nel .. -. f lume l' alusy, vicino Glen Rose, nel Tcxas ~hlc mis, 1980; Taylor! 1973). Tali orme C tracce sono i risultati fiintasiosi .. - . di clir LI uole creclere che le proprie illusioni sia no vere (Scheda 2.1). A seguito di indq:irii .. siil C:ainpo, conclottc da un gruppo di antrapologi (Godfrey c- Cole, 1985 ), il film creazionista Orine ,?ci/a picrra,. arnpiatnei~tc diffuso, è stato riti. rato dal la circolazione t'Imaulor,1985) e si è rico~nosciuroche «alcurie impronte classitic:atc uri tempo come umane prcsentano caratteristiche complctamentc diverse» owero qiiclle delle ormc di clinosauro e non d'uoino (hforris, 1985, p. II). C'1: anche il problema di come gli esemplari
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Scheda 2.1 Le orme del fiume-Paluxy pp
I Fin dagli anni '30, degli scienziati hanno esplorato la regione circostante il fiume Paluxy, presso Glen Rose, nel Texas, rinvenendo centinaia di tracce di dinosauri (Fig. 2.12).La geologia e Ia paleontologia deUa zona sono ben note. T creazioiiisti scientifici affermano di aver trovato impronte umane tra quelle di dinosauri, il che, se fosse vero, metterebbe in dubbio Ie interpretazioni degli woluzionisti. Contrariamente a quanto affermano Ia televisione e i fumetti sugli *uomini delle caverne*, in cui i dinosauri risultano essere loro contemporanei, gli esseri umani si sono evoluti milioni di anni dopo i'estinzionc di questi animali e repeni degli uni e degli altri non sono mai aati rinvenuti insieme. E allora, che cosa si può dire a proposito delle «orme umaneu del fiume Paluxy? In alcune di esse, raffigurate nei libri creazionisti, si possono vedere vaghe tracce delle dita laterali di un piede. Qucste impronte suggeriscono i'idea che si tratti in effetti di quetle, erose, di un dinosauro. Esse mostrano segni di anigli al «calcagno~dell'orma numanan, un'uIteriore indicazione che si tratta di un'impronta di dinosauro erroneamente identificata. Inoltre, in almeno un'immagine dell'orma, le tracce di dinosauro e quelle
Fig. 2.12 LE *IMPROHTEu DEL FIUME
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I creazionisti hanno cons-deratoa :ungo questa ~lmpronta..come una impronta umana inserita in quella di un brontosauro. Nwi si tratta ne dell'una né dell'altra. ma soltanto di un semplice feriomeno di erosione naturale.
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umane si alternano. O gli esseri umani si sono molto rapidamente evoluti dai dinosauri per poi regredire di nuovo, o le impronte «umane» sono deUe tracce indistinte di dinosauri! A queste orme di dinosauro mancano le caratteristiche anatomiche di quelle umane, anche se alcuni creazionisti affermano di aver potuto individuare ugrandi dita del piede*, «avarnpiedi» e «arcate p h n t a r i ~nei fori di erosione sulla riva del fiume. Comunque, se si osserva i'intero argine, si può constatare che ci sono centinaia di cavità erose e di zone dilavate dall'acqua. Le formazioni irregolari somigliano a dei test fatti con macchie d'inchiostro*: vi si può immaginare ogni sorta di figure. Le orme uumaneu, desunte da questi fenomeni di erosione, sono gli esempi più rappresentativi e scelti per meglio descrivere le proiezioni dei desideri e delle speranze dei creazionisti scientilici di vedere ciò che essi desiderano che sia vero.
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L'autore si riferisce ai test analitici basati sull'interpretazione deiie macchie d'inchiostro. che furono ideati da Hermann Rorschach (psichiatra svizzero - Zurigo 18841922) [N.d.T.].
iion ossono no essere verificate e perciò non sono accettabili come teorie scientific.h.he. Analogamente, secondo i creazionisii, ad iin dato momento la gente che prima inreiraparlato la stessa Iil>gua cominciò impr0mvisamente ad esprimersi in idiomi rwiprocan,cnte incomprensibili. Inoltre, i creazionisti sostengono che questa ilicomprensibilità fu la causa dell'emigr:izione dei popoli dalla loro terra dqòriginc vcrso distanti zone del pianeta, ma li011 vi k nessuna prova che testimoni tale awenimcnto; aiizi, esso è
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contraddetto da tutto ciò che si conosce sulla storia delle lingue. Come vedrcrno (p. 59), la scienza della linguistica storica ha pazientemente ricostruito le fortne più antiche delle maggiori famiglie linguistiche del globo. Le lingue che osserviamo oggi si sono gradualmente evolutc da queste remote protolinguc, con un ritmo che richiede molte gencrazioni di divergenti mutamenri fonetici e di ristrutturazione grammaticale, provocati da separazioni geografiche e da dispersioni. Si tratta di un processo che ii stato studiato e documentato i t i niodo approfondito con l'aiuto di materiali scritti. I creazionisti sostengono anche che l'Antica Età della Pietra non è durata 2 milioni di anni (o più), come affermano gli archeologi, ma solo 3 000, a partire dalla dispersione provocata dalla Torre di Babdc fino alla ricomparsa di civiltà avanzate al di fuori del Medio Oriente. Non viene fornita nessuna prova a sostegno di qiicsta teoria e, anzi, i creazionisti asseriscoiio che se l'Antica Età della Pietra fosse durata uri inilione di anni, la popolazione mondiale sarebbe molto più niimerosa di quanto non sia oggi. Essi dicono che «i. assoIutamentc incredibile clic ci siano state 25 000 generazioni di esseri umani, da cui risiilta una popolazioile di soli 3 tniliardi c mezzo», dal inomcnto che la famiglia media «doveva avere alnieno 2.5 figli),. Come vedremo (p. 931, per& una ricca letteratura antropologica dimostra che le popolazioni preistoriche mantennero dei livelli danografici molto bassi, grazie alla continenza sessilale, alI'aborto, all'allattamento prolungato e a forme dirette e indirecte di infanticidio. Di consegueriza, non c'è motivo perche la Lmiglia media dovesse avere elmcno 2,5 figli chc vivevano fino all'ctà della riproduzione. Inoltre, la teoria creazionista, second o la qualc tutte le civiltà possono esse-
le più importanti scoperte archeologiche del XX secolo - cioè il fatto che Ic socictà-stato precolonibiane del Messico e del Pcrù si sono evolute da cornunità di base di cacciatori e raccoglitori, indipendenteniente da rilevanti influenze del Vecchio Mondo. Gli archeologi hanno trovato gradualmente prove dci nietodi con mi piante cc1 animali originari dell'Amcrica c ignoti nel Nuovo Mondo, i lama, gli alpaca, i porcellini d'India, le patate, la maniuca, il granturco c l'amaranto, sono stati addomesticati ed inseriti nelle culture preistoriche indigene americane. Furono queste piante e qucsti animali a fornire l'cnergia-cibo di base necessaria per I'evoluzione dei gruppi in villaggi, dei villaggi in doniini, dei dominl in stati e degli stati negli imperi de1l'Amcrica precolonibiana. Alla fine del secolo scorso, eminenti filosofi, teologi e scienziati riuscirono a stabilire una trcgiia neiia guerra tra scietiza e religione che aucva infuriato fin da qiiando Giordano Bruno era stato bruciato sul rogo per aver detto, nel Xirl secolo, che la Terra non era il centro dell'universo. Scienziati e teologi di varie fedi religiose hanno finito con l'accettare l'idea che non c'era alcun motivo di conflitto tra di loro, fin tanto che non fossero state presentate come teorie scientifiche le credenze religiose che la scienza non poteva verificare empiricamente. Da allora in poi, persone di proh n d a convinzione religiosa hanno trovato perfettamente compatibile con la loro fede iti Dio. Cristo, Krishna, Allah e con la loro credenza nel paradiso e ncll'itnniorta!ita, l'accettazione di teorie scientifiche di base sulle origini e sull'evoluzione della Terra, deUa vita, dcll'umanità e della cultura. Inoltre, degli scienziati, alcuni dei quali condividono la stessa fede, hanno trovato egualmente conipatibile con la loro ricerca evitare del tutto attacchi scientifici all'cssenza, non empiricamente verificabile, del-
pii1 intelligenti, la cultura è codificata ne1 cervello e non nei geni. Un comportamento cultiirale come quello di prodiirre e di iisarc utensili è presente in molte specie non umane, in particolare fra le scimmie e i grandi primati, eppure pcrsino prcsso questi animali, le tradizioni di liso di utensh restano ad uno stadio rudimentale. Ciò dipende dal fatto che sia le une che gli altri usano gli Riepilogo arti anteriori per arrampicarsi e camminare e, quindi, non possono trasportare 1,a capacirà umana di acqilisirc culti~ra facilmente utensili. I primi omi~iidi,cor? UII della selezione ~iaturale, me I'Homo habilzs e gli a~rstralopitechi un processo che altera i genotipi atrra- possedtvano un cervello di dirnensio~ii llcrsn successi riproduttivi differenziati uguali a quello dei primati, ma avevano e che non si idcntiiica nell,i lotta per la assunto la stazione eretta. Di conscsoprawi\zcn;.a tra indivrdiii La cspacità gucnza l'e~roliizionedel piede neiia nodi :tdattarriento può derivare con ilpuale stra specie gccrò le prime basi per un'ulfrcqucn7a sia cialla cooperazione che teriore evoluzione dcl ccrvello umano e dall'altruihrnu. Le caratteristiche sia della condizione di dipendenza, unica anstoniichc chc curnpurtamcntal~pus- nel suo genere, dell'uomo daiia cultura. sono csscrc formate cialla selezione na- La crescente incelligcnza dell'Homo turale c in-ipresse nci yc-tii. T1 comporta- errctt4s e delI'Homo sapzens portarono rncnto vrcnc codificato attraverso la se- ad un legame sempre pii1 stretto con la qucriza: ciiltura e qucst'ultimo produsse una sempre crescente intelligcrtza. Questo vecchio genotipo + crrorc genetico processo fu drasticamence alterato circa dcviazinne 100 (100 anni fa, quando la cultura adecomportamen~ale . cullò». sililuw~andoun ~ r a nnumero. di . -* selezione tradizioni a ritmo acccletatcs, ccnza alniiovo genotipo cun significativo tnutaiiiento nelle dirnensioni del cen7eIIo. L'apprendimento è un processo di miiUn elemcnto fondamentale in questo t L ~ m c n tcoinportarneritale o del tutto difki-cntc d:i quello indotto daii:i ~rlezione decollo fu lo sviluppo della capacità naturale r permette agli organismi dj umana di acquisire I'universalità sernanadatrarsi ;i niiuve situarioni coritingenti tica. Come dimostrato da numerosi c insolite possibiliti o di trarre vantag- esperirnenti, si può inscgn:rre agli scimpio d;z case, indipendenterrirt~tcdai inu- panzé e ai gorilla ad usare parecchie centinaia di gesti. Coinunque, se conrament i genetici: iroritati con bambini di tre anni, i prii!ccchio genotipo + nuovo mati posseggono solo capacità rudicoinportanlcnto rncntali di nroduttività e di «distanziasclczrone mento9 (v. Cap. 3 , Disturtziamen~o). + uccchio pcnotipo Nel XIX secolo la posizione di preI,';ipprcndirnento è la base delle t radi- dominio poIitico delle potenze europee zioiii culturali. Bciiché la capacità di ac- fu vista come la prova della superiorità quisirle sia formata dalla selezione natu- della razza bianca. Il principale ~ r o b l e rale e abbia atteso I'cvoliizionc di spccic ma posto da tali interpretazioni genetile odiernc religioni mondiali. Tuttavia, se i crca~ionistiinsistono nel mettere in discussione il nuclcci, evoluzionista della scienza inodcrna, qiicst'ult ima non ha altra scelta che combattere la stessa anima religiosa del creazionisrno (v. Spuhler, 1983 per iin'esauricntc trattazione della contruversia crcazionista).
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che della storia e dell'moluzionc culturale è che esse non possono spiegare la mutevole dislocazione dei cambiamenti tecnologici e politici, se iion ipotizzand o l'esistenza di variazioni rielle frequenze dei gcni. Tuttavia, 6 puramentc i ultimi esistano. ipotetico (.l miglianzc e le diffe11 fatto ( sianc renze culturali 3 fondamentalmente . . .. indipendenti dalla determiriazionc Renctica è dimostrato dalla capaati di individui, come di iiitcre popolazioni. di variare i loro repertori culturali attraverso la trasmissiunc e la diffiisioile di cultura in una sola gerierazione. La sociobiologia è una strategia di ricerca, basata sul principio dcll'èreditarietà, che si distirigue abbastanza nettamente dalla razziolu~iascietitifica. Essa si interessa dell'influenza della natiira umana siilla cultiira c cerca di spiegare le somiglianze crilturali ed alcuile diffcrenzc grazie al principio della fitricss complessiva. Questo principio mette in rilievo la valutazione del succcsso riproduttivo di individui strettamente imparentati fra di loro inteso come elemento
chiave della selezione natiirale nelle specie sociali. Nel rnondo conosciuto, il dccoIlo culturale si è verificai:o solo t ra gli esseri umarii cd t stato iinportanite quanto la formazione della rr all'encrgia o dclla vita dalla materia. Come affermano aiiche eminenti sociobiologi, la grande quantità di variazioni culturali non può csscrs spiegata con iin intctvcnto della cclczionc naturalc sui gcni umani. Le teorie dcl creazioriismo scientifico non costituiscono un'alternariva accettabilc all'cvoIuzionismo o perché esse non sono verificabili o perché vengono contraddette dalle prove a nostra disposizione. Le teorie evoluzioniste sono state rigorosamente controllate e si è ris che esse sono compatibili con le prove di cui disponiamo. Sc si creazionismo conic uiia crePr1 denza religiosa non verificahiie, aliora può non esserci alcun colitrasto tra di csso e l'evoluzionismo, ma gli scienziati hanno il dovere di contestarlo se viene contrabbandato cornc una valida teoria scicntiiica.
Capitolo 3
LINGUA E CULTURA
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i~ttstocapitolo intende csscrc una sintetica introtluzioiie alla linguistica atitropologica: esso inizia con ciri'analisi delle carnttcristiche delle lingue utnane che rc-ricIonu possibile I'acquisizione dell'u~-iivcrsalitàseinantica, c itiolrrc t r a t t a dclla disrinzionc tra unità funetiche C fonciniche. Viene anche arializzato il Icgan-ie tra lingua C cultura e, infine, I'incitlenza della coscienza nclle variazioni culturali è evidcnziata attraverso i processi del mutamento
' GemianicoSen.
'Greco
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Portoghesa
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Iranico
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Produttività
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di cedere un leopardo»; «È su quel-
1'2 iIbcro». Inoltre,
I n p a n e , lc lingue umane consegu ono I'universaIità seniantica pcrché posseggono una caratteristica nota come produrrit~irà(Hockett C Ascher, 1964).L o mc si è gi,à detto 1precedentcrnente (p. 29), ad ogni rnessaggio che inviamo possiamo sempre aggiungerne un altro, il cui significato non può esscrc predeterminato dal!'inforinazione contenuta in messaggi precedenti. LC linguc non iirnarie hanno solo delle limitate capacità di produttività. ],'ormai classico studio di C.R. Clarpentcr sul linguaggio dei gibboni (1940) mostra i limiti dclla produttiviti nelle lingue dei primati rion umani iti anibientc iiatiirale. Carpentcr trovb che i giktioni avevano tiove tipi principali di richiamo. Essi trasrncttcvatio informazioni socialmente iitili, quali: «Serio qriiu; «Sono arrabbiaro»; «Seguimi»; aQui c'e tici cibo»; «Pericolo! »; «Sono ferito». Poiché ogni richiamo può essere ripetuto n differenti voitimi c avere urla diversa durata. il sistema dei gibboni possiede un ridotto indice di produttività. Per esempio, essi possono dire <(Pericolo?,> con differenti gradi tii enfasi, più o iiieno cquklalenri alla serie: <(Pericolo!o: c
queste car;itteristiche. sé uniche, di produttività non sono in circoscritte alla limitata gainina di argorneiiri di cui «chiaccliicrano» i gibboni e altri primati. anzi. noi possiamo produrrc un iiifinito nuinero di messaggi rigiiardanti iin illimitato numero d i argomenti.
Distanziamento
L'n altro elcmcnto de1l'iiniversalità semantica è la caratteristica nota corrie dis f u ~ ~ z l r l (Mockett ~ ~ ~ t ~ ~e Aschcr, ~ f ~ ) 1964). I?ri incssaggio t. edistariziato~quando sia i,l mittente chc il ciestinarario non hanno un immediato e diretto contatto sensurio con le circostarizc o gli aweiiimcnti a cui il messaggio si riferisce. Ad esempio, noi non iricoiitriaino alciina difficoltà ncl parlare l'iin l'altro di a n 7 e nimenti come le partite di calcio, d o p o chc sono state disputate, o di incontri C appuntamenti. prima che abbiano luogo. I,a lingiia urriaria in g a d o di cornuriicare iin'infinità di informazioni su di un numero illiniitato di argomenti «distanziatin e in ciò cliffcrisce da tutti i sistemi d i comunicazione non i.iriiatia. Per eseinpio, tra i primati solo chi ascolta diinostra, di solito, un certo grado di ((distanziainerito>>,cornc nel caso in cui un n~cusiiggiocli apcricolo» è rcccpito a distanza. nia colui che trasrnctce deve essere iri contatto scnsorio con la funte di pericolo per lanciare uii a l a r m e appropriato. Un gibbone non dice «Pericolo! Potrebbe esserci un leopardo sull'altro lato di quest;i colliriar>. Invece, nella cornunicazionc umana, sia il mirtcntc che il ricevente trasmettono spesso s livello «distanziato». Pnrlianio abitualmente di persone, Iiioghi e cosc visti. sentiti o conosciuti nel passato o che vedren-ro. sentirrrno o conosccreino ncl tucuro. di cui ci hanno parlato altri o la cui esistenza C puramente fantastica.
Il «distanziamento» è la caratteristica a cili pensiamo di solito quando ci riieriamo alla capacità del lingiiaggio umaainfzrmazioni a s t m grandi motivi di \mro i?GIl'csisrcnza umana - conlprcsc la poesia, la Icttcratiira tt la scicnza - diperidono da questa capacità, come pure alciitii dci più vergognosi aspetti della nostra specie - bugie e false promesse. Coriie dicr San Giacomo: Aia
iicin
piiì), l'uomo. la lingua addonicsti-
L-ar~: ì' 111-1 diavolo ribcllc. pierirt Ji veleno mortale i...] dalla stesse bocca escono henedizioni C i-iialcdizinni r Giacomo. 3 . 6 - 111.
cciii attirario spesso i predatori lontano dal nido, fingendo di avere un'ala rotta, e molti animali «fanno il morto». Fino a poco teinpo fa, si pelisava che questo tipo di inganno si verificasse solo tra meiiitri di specie diverse. Invece, ora si sa che alcuni uccelli lanciano ndei falsi allarmi» ad altri dcI1a stessa specie per averc un albero da frutta tiitto per sé C che gli scimpanzé mascherano le espressioni facciali per evitare che gli altri, aggressivi, si accorgano della loro paura (dc W'aal, 1983).
Arbitrarietà Un'altra sorprciideiitc carattcristica dclle lingile umane 6 il livello, senza precedenti, a cui cssc sono giunte, derivando da suoni. la cili forma fisica (cioè grafica c tonetica) c il significato non sono stati prograniiiiati nci nosrri geni. La maggior parte dei sistemi di corniinicazione infraumana consiste in segnali geneticamcnte stereotipati, i1 cui significato dipende da un comportamento di dccodificazionc. anch'esso gcneticamente stereotipato: pcr esempio, nel cornunicarc In siiil disponibilità sessuale. una cagna
emette segtiali chimici, la cui interpretazione è geneticamente progranimata in tutti i cani maschi scssualrncnte adulti. I rnodelli di richiariio dei primati, come quelli dei gibboni di Carpenter, sono un po' rneno legati a specifici programmi genetici e si sa che variano fra gruppi locali della stessa specie. 'Tuttavia, il repertorio dei segnali fondamentali dei siscemi di comunicazione dcj primati S..^. caratteristico della specie stessa. Le espressioni facciali, il gesticolare delle mani, Ic grida, i larnentj e gli strilli degli scimpanzé costituiscono un repertorio gelieticaiiiente controllato, che è condiviso da tutti. Lc cose vanno diversainente con le lingue uinanc: 2 abbastanza vero che la generale capacità di acquisir:e il linguaggio è anch'cssa caratteristica della specie, ciof che l'abilità di conseguire l'univcrsalità sen-iantica i. geneticamente decerrninata, tuttavia gli effettivi elementi che costitiiiscono i codici del linguaggio limano sorio in pt-dcica liberi da costrizioni genetiche (se si escludono caratteristiche come la fisiologia dcll'orccchio e dell'apparato vocale). Ne sono un cscmpio il francese e l'inglese: non esistono tlei gerli che facciaiio dire agli inglesi <ealatrri>(acqua). « d o p (cane) o «Iioiisc» (casa). Queste parole sono arbitrarie perché: 1 ) non sono presenti nel comportainento linguistico della niaggiot. partc dcgli esscri umani; 2) lc popol;izivni liinitrofe della Francia, cori . ciii c'è un consistente scambio di geni, iisano acaui,,
rcgolarc legame fisico con gli awenimenti e le caratteristiche che essi comunicano, ovvero, noil c'è alcuna insita ragionc fisica perche il termine <(uvater» (acqua) indichi l'acqua. Invece, molti sistemi di comunicazione animale sono basati sii elementi di un codice che somigliati~o sono analoghi agli oggctti a cui si riferiscono, oppure ne fanno parte. Ad esempio, le api rintracciano la dislocaziorie di tonti di nettare fiutando i grani di polline che rimangono attaccati alle zampe dei loro compagni di sciame. Gli scimpanzé esptimono minacce di violenza strappando rami e brandendoli o lanciandoli. Benclié anche noi umani comunichiamo frequentemente per inezzo di analoghi ri~??holi ironogrt~ficz- agitando i pugni o additando un oggctto dcsidcrato - raramentc gli elementi nel linguaggio parlato conteiigono nient'altro che un arbitrario nesso con il loro significato. Anchc parolc come abau-baum o «ssssss» (sibilo del serpente) sono arbitrarie. «Dingdong» può suggerire il siiono di una campana a degli anglofoni, ma non a dei tedeschi. secontlo i quali le campane fanno «biin-bam*.
Duplicità di strutture Si ortieile l'universalità semantica uinana grazie sd un nurnero notc\rolmente ridotto di suoni arbitrari, detti finemi. . .
Essi vengonc1 perccp iti conie distinti da coloro che parlano la propria lingua in icon trastc cori altri rnadre - owgero . . suoni. Presi isolatamicnte, i f onemi sor10 privi di senso, rna, q~iando so.no coorclinati in deterininare :sequenze:, trasme:ttono u n significato ben preci so. Di p1er sé i suoni contrastivi neUa pairola «caiI» (gatto), sono aseniantici ma , uniti f ra -. loro , indica!no un piccolo animale. Conibinari in successione inversa (taclk), cignificano un piccolo chiodo (bulletta) o una manovra marinara (bor~
data). In tal modo gli elementi di base del linguaggio umano posseggono una dilpllnrà di ~trutturr,perché gli stessi suoni contrastivi si combinano e ricorn!#i binano fra loro per- formar diversi. In linea puramente tcorica, si dovrebhe poter ottenere I'universalith sctnaiitica con un codice di duplicità di strutture fotidato su due soli elementi distintivi. CiO avviene, di fatto, con il punto-linea dell'alfabcto Morse e con il calcolo binario 10/1) dei computers digitali, ma una lingua naturaie, che disponesse di due soli fonemi, richiedercbbc combinazioni molto più lunghe (li questl ultimi per ogni messaggio medio, rispetto ad un'altra che ne possiede parecchi. I1 più ridotto numero di fonemi (131, di cui si abbia conoscenza iii una lingua natiirate, è quello hawaiano. L'inglese nc ha fra 30 e 40 ( a seconda di quale fonte sl prenda come ptinto di riferimento). Nel caso in cui vi siano più di 10 foiiemi, o giù di h, non è necessario produrre delle combinazioni ecccssivamentc lunghe per ogni messaggio. Acl eseiiipio. si piiò combinrare un Irepertorio di 10 fonemi, in mc,do da fc)rrnare 10 000 parole
Sistemi fonemici
I fonemi consistono in suoni etici (cioè con valore non soggettivo: cfr. Cap. 1, p. 14 per I'uso di «etico» in riferimento alla cultura), detti foni (suoni vocalici o consonantici). Perché costituiscano un efficace codice di elemcnri, i foni di una lingua devono essere nettamente distingiiibili. Un modo per ottenere un ben definito gruppo di suoni vocalici o consonantici P mettere, per quanto possibi-
le, ciascuno di essi in contrasto con ogni altro. Ma quand'è che qucsto avviene? Due foni non contrastano mai anaturalmcntcn fra di loro. Se riusciamo a distinguere uii toiiema Jall'altro, ciò è dow ~ t osolo al fatto che. parlando la nostra lingua rnadrc, abbiamo imparato ad accettare c riconoscere come contrastivi alciini suoni vocritici e consonantici, piuttosto che altri. Ad esempio. -i popoli di lingua inglese considerano automaticaG K di-aJi -. -.- - - -. -- .- .-..-- . .. «-d&EL>-.(nascondie;lid come suoni coii. -tiiGivi (un s i i n 7 0 fra parentesi quadre iridica un suoi10 vocalico o consonantico). Tuttavia. questi due suorii lianno, di fatto, moltc caratteristicheJi -T )retiche - cioè acustiche - in comune. E la cultura, -natura. a renderli significativaniente diversi. Qual è la differenza sostanziale fra [t] e [ d l pcr gli anglotoni? Esaminiamo lc loro cnr~tteristichea r ~ i c o h t j ~-ecioè il modo con cui questi due foni (consonantici) vengono emessi dall'apparato .. vocale (Fig. 3 . l j. Bisogna tener presente che cluando si prodiice ognuno di questi suoni, l'apice della lingua preme contro la mrona alueolar~.proprio dietro la radice dei denti. Ricordiamo anche che quando ciascun suotio vierie emesso, il flusso d'aria proveniente dai poi tnotii è teniporaneamente interrotto .>
Cavità nasale
t
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,.T
Palato duro
Corona dvmiare
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a
Dent! Episbnttide Aree della lingua A. Apice 0. Parte piana
1
Fig.3.1 PARTI DEL PASSAGGIO ORALE
C. Centro 0, D , E. Radjce
I
1
7 !el', , \ \.* \'.:l
L~...
i
Lingua
i .
. Cwdc votai,
e poi nuovamente liberato, solo per articolare i restanti suoni della parola. In chc modo, allora, essi sono diversi? La principale differenza articolativa tra [t] e [d] consiste nel modo in cui il flusso d'aria passa attraverso le corde vocali. Ln loro vibrazione produce un effetto sonoro ncl caso di [ci], ma non per [t]. Ambedue sono toneticamente definite co-onsonanll occlusive alveolan, ma [d] è sonora, mentre [ t ] è sorda. L'uso di consonanti occlusive alviwlari sonore c sordc per distinguere l'articolazione di i(ten»-«cleri», «tock» (voce onomatogei&)-ador cill-udockn (molo); (fare); «train» (treno)-«drain» (fogna), è una tecnica.- assolutamente. ...arbitraria, caritreristica dell'inglese, ma assente in rnolti altri idiomi. Quindi, il sistema fonemico di una determinata lingua consiste in una serie di suoni vocalici o consonantici arbitrariamente e inconsciamente percepiti come contrastativi da coloro che la parlano. La struttura del sisrrma fo~cm2codi un dato lingriaggio - il suo s d i suuni-in c o ~ ~ a s -t ovi.ene i d d w esnrninando variazioni foncUchc,osservate d'interno del c o n ~ . t o . A x c q q u e d i j a r o l e che hanno-,un-swn&rnile sotto tutti g!&.sp~~ti, tranne uno. La verifica consiste, in p a r t e x e r e a coloro che parlano la propria lingua inadre se individuano un mutarncnto nel signiiicnto. È qucsto il risultato ottenuto nel confronto tra wten» e eden». Chiedendo alla popolazione localc di confrontare coppie analoghe di parole, si può individuare la maggior parte dei contrasti fonemici in inglese. Ad esetnpio, si 6 individuato un altro caso in cui la presenza/assenza di sonorità dctcrmina un contrasto fonemico, nei termini «bar,, (randc1Io)-«pat» (colpetto affettuoso, pacca). Anche in questa occasione, i suoni iniziali sono consonanti occlusive, ma questa volta sono prodotti premendo fra di loro le labbra e vengono definiti consonanti occhsive bilabia-
-
-
..-a
L
li. Ancora una volta, una di esse, [b], è mente uguali pct quanto concerne l'arsonora, mentre l'altra, [p], è sorda. E ticolazione e l'etfetto acustico. Quindi, solo il fatto che questi due foni (conso- un dcterrninato fonema indica una strie nantici) siano contrastivi secondo il punto di vista di coloro che parlano la propria lingua iiiadre a rendere valida la loro cl;issificazionc coiiie fonemi diflcrenti ed 6 questo fatto ad essere generalizzato quancio i termini emzm da Joncn-rico e etico da finetico vengono applicati ad altri settori culturali (v. p. 141, All'orecchio alleriato del linguista, molte diffcrcnze di sutrni, che sfuggono all'actenzione di chi parla Ia propria Iingiia, appariranno come possibili concorrenti alla quaIifica di fonemi. Ad esempio, la rimozione deU'occlusione labiale nella pronuncia «pat» è accompagnata da uri debole soffio d'aria, che non si riscontra d'inizio di abatn. Qucsta caratteristica fonetica è nota come aspirazlonr e pu6 facilmente essere individuata mcttcndo la mano vicino aiic labbra e pronuriciando prima «bar» e poi «pat», inolte volte di seguito. Pcrci8, per urla pii1 prccisa descrizione fonctica di [p l in ccpat», bisogna dire che si tratta di iina corisonante occfz4sit.d rzspira~nhilul7iule sondn, il cu i simbolo I . . fonetico 2 [p"]. h a /p/ che /s/, rispettivamente aspirara C non aspirata, sono presenti in inglese. (Un simbolo fra barre indica iin fonema). Quindi, le consonanti occliisive 13ilabiali in usap» (linfa). «flip» (colpetto) e «hip» (anca) non sono aspirate. Da qui nasce il probieiiia se [p] e [ p h ] costituiscanu o meno fonerni separati. In inglese non esistano significative articolazioni fonctichc in cui la sostituzione di Ip l cori [p'] alteri il significato di una parola. Piuttosto, [p] e LPh] sono ripnrfifemmplemetzfariamenle. cior' ricorrono regolarmente in diversi contest i sonori. Suoni fortemerire simili, ma noti distintivi, come [p] e [p"] sono definiti allofuni. I t i un ccrto senso, ogni spcciiico esempio di ciascun detcsminato foneriia è un allofono, perché riiai diic pronunzie risultano esattai
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p
P
o una classe di aiiotoni. Foni che ricorrono regolarmcnre in una lingua possono essere del tutto assenti in rin'altra. Quando lo stesso suono, uocalico o consonantico, è prescrite in due lingue, può essere fòncmico in una lingua e non ~iell'altra.Se dei foni sirnili sono fonemici in due lingue, possono prcsentare una differente seric di aiiotoni, liberi o condizionati, A41 esempio, in cinese le [t3 non fonemiche, aspirate e non, dcll'inglese «tick» (ticchettio) e «stick>>(bastone) sono forieniiche. Inoltre, il cinese usa diftercnze tonali
.
L,c più piccole unith linguistiche con un significato definito sono chiamate mor/rmi. Come ogni foncma, così cinscun morfcma indica una classe di unità fondamentali. In questo caso, gli clementi che la costitiiiscorio sono dctti modi. Di cotiseg~icnza,così come i fonemi sono una classe di aliofuni, i morfeini lo sono di allot~ar/i.Ad esempio, i prefissi «in,> e <,così coine vengono usati nei termini ainsatien (in-sensato) e «unsa(e>>( in-sicuro), sono morf appartenenti ad iin morfema che vuol dire no/tton. I niorkmi possono essere costituiti da singoli foncmi o da loro seric, in molte e differenti combinazioni e variazioni. Dei morfcmi possono csscre pre-
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~;ramrnolica:sinlussi
-
--
p
senti da soli, mentre alcuni possono aistere solo in connessionc con ahri. «Hellow (salve), «stop» (alt), «sheep» (perora) sono rnorferni [iberÌ, perche costituiscono la totaliti di iin messaggio completo. («Quelle sono capre o pecorc?» «Pecore»). Invece, ii suffisso/-cd/ (aro),che seme per coniugarc il verbo al Passzito (Prossimo/Kemoto/Participio) in «talkcd» [da (ro) taik ed = parl1 O elookedm [da ato (oltre che «parl;ìi»~ (to) look + cd = guard-aco (oltre che aguarclai»)l e il suffisso / - e d (tordantc) di «speaker» [da (toj speak er = annu~icia-tore]e di «singer» [da (to) sirig + er = caiit-ante] sono morfemi ohhligrili, perché non possono mai Còrmare messaggi compleri da soli. Le lingue hanno uti rapporto molto vario con i rnuriemi liberi o obbligati: ad esempio. morfemi il cinese dispone di liberi, mentre il turco ne ha molti obbligati. Le parole sono o morfemi liberi op~mrcconihinazioni di morfemi, che possono formare mcssaggi completi (secondo questa definizione. I'animlo determiriatiìro inglese «the» [il, lo, la. i, gli. le] non t. una parola, ma un morferna obbligato).
mente dalle regole del polacco, quelle dell'inglese iion permettono l'associazione di suoni del tipo «zb». Allo stesso modo, i popoli di lingua inplcse sannh, grazie ad una regola inconscia, che parole come «btop» e «ndakb, iion possono esistere in inglese, pcrché cornportano associazioni proibite di suoni.
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Grammatica: regole che governano la costruzione di moderni
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La grammatica consiste in uii itisierne di regole inconsce per raggruppa re i fonemi in morfemi e qlle~tjdtimi in frasi appropriate Alcuni linguisti considerano nnc\lc, come facenti parte della grammatica' le rggolc per comprendere il significato delle parole C quclle per esprimersi in modo consono aci iin particc,larc colitesto. L'esistenza di rcgolc che goilcrnano la formazione di sequenzc pcrmessc di fonemi può esscrc vcrificata nclla reazione di popoli aiiglofoni rispetto a nomi come z & g i e u v m n ski, molto cornuiii in Polonia. Diversa-
Grammatica: sintassi Analoghe regole inconsce governano l'associazione di morfcmi in frasi. Questa sezione della grammatica è chiamata ri?ztassi. Coloro che parlano la propria lingiia madrc soiio in grado di distinguere tra frasi grammaticalmente corrette e non, anche ncl caso in cui non abbiano mai sentito prima determinate associazioni di mortemi. Un cscinpio classico C il segucntc: a ) lncohri, uerdi idee dont~onofuriosanrevrle. b) F~iriosamet~le ùorrnono idee verdi in
l
La maggior parte degli anglofoni individucrrì nella proposizione a una frase grammaticalmente corretta e scarterà la h perché sgriirnrnaticata, pur essendo ambcduc ugualmente prive di senso. * In :imbcduc 1c frasi la traduzione 6 volutamenic Icrlcralc c rispetta l'ordine drllc parolc iri inglc-~c.I'cr un anglofono iiiiarti la seconda frase i "(.w~~-ff" ~erdje: a) inizi;, con un avverbio mc&le, cllcva invece sempre psl.iosto al vcrho a ciii si riteriscc; t ) il s ~ g c t t110n ~ precede il vcrbo, cnmr C ci'ohhligo in inglese; agsn il sclrtrnrivo,
di
\'olendo fornirc iin cscnipio abbastanza simile. ywr i , ii:,lirnn, ci $ipii<,
gu,=nre:
,,
a1 Mnnai3mo in piatti rotondi di carta srintillan-
,,
);
b) Sciniillsnie mangiamo di carta in roton
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L
Di rado chi parla la propria lingua madre è in grado di enunciare le regole che governano la produzionc di costruzioni grainmaticalrnente corrette. Perfino la differenza fra nomi singolari e plurali è difficile da formulare, come regola a livello conscio. L'aggiunta di y r i a L (corrispondente d'idamu&+cambia la parola «car» (gatto/a) in «cats» (gani/e), «sIap» (schiaffo) in «slaps» (schiaffi),
«housesbr (case), «rose» (rosa) - wroses* I pronunrinia
1
marn
prunuli.riria
(rose}, «nose» (naso) - «Mises» (nasi)* 1 rniita
5 pronunciar*
e, ancora, nel caso di «C rag» (pic:co) «crags» (picchi) e «harid» (mano) «hands» (mani'). (Vengono usati tre diversi allomorfi /-s/, / - e d e /-z/, secondo una complessa regola chc la maggior parte degli anglofoni non è in grado di spiegare a parole). L'insieme di regole strutturali inconsce e la loro condivisionc da pari:e dei membri di iina comuniità linguiistica ..,i A: , , pcrn)ettono agli esseri umaiii "1 i,iodilrre e interpretare un nurn~ ero potenzialniente infinito di messaggi, nessurio dei i ~csar~ainente quali ha bisogno di r i p c t c.,. qualiinqiie altro messaggio precedente. Noam Chomsky ha così descritto questo comportamento: ? . . a " -
Il iiorinale coinportatnento linguistico [...l di clii parla, Icggc o ascolta si n~an:~--*I,ella inagljior parte dci casi, :nei conlccmi di LICJLI,
r1uovc COI;truzioni. che non ....." C u i i i r EviLiiglian~a, sia da iin ..A*..
presenta!no -.....-A.
puiito
alui vista
': In matricrn a l b s i s n z : ~srialopa. :tnchc sc uvvianlcnic i i o i i idciirica, c per moiiili filol(rgici Jiucrsi, in italiano si ha: «iinrno/iinrnini,, uh~ic/buni»[N.Q. T 1,
di queiìe esperienze di chi ascolta o, sotto qiiest'aspetto, nella storia del linguaggio, per quanto ci risiilta (1973, I'. 1181. fisico chc formale, con nessuna
neUc
Struttura profonda Comc è possibile, per noi, produrre così tanti messaggi diversi e riuscire comunque a farci capire? Nessuno possietle una risposta dcl tutto sicura a questa domanda. Una delle teorie più note è quella proposta da Chomsky, secondo il quale ogni costruzione possiede una riruuuru ruperfiriule ed una pro,fov/du. Quelle superficiali posso1lo apparire divcrsc, tuttavia le profonde possono essere identiche. Ad esernpio, la frase 2 sangue sono gra.diti ai leoni» è * superticiaimente AiX,~.-C" da: «I leoni gradiscono carne e sangue*, ma ambedue sono modellate su una terza: «I leoni gradiscono la carne e i leoni gradiscono il sangue». Qucst'ulrima rispecchia più da vicino la «struttura profonda», che può essere trasformata in niolteplici versioni superficialmentc dissimili. Qiial è la struttiira profonda di una frase come: «John knows a ktnder person than Billa? (La traduzione può essere «doppia»: a. john conosce una persona più gentile di Bill; b. John conosce una persona più gentile di quelle chc conaace Rill). Da notare che il senso . e ambiguo: John conosce una persona più gentile di quelle conosciute da Bill, oppure una pii1 gcnrilc dello stesso Biii? In questo caso devono esserci due dirutture profonde, confuse in ' , ambigiia strrittiira superficial iL. u a , u ~ a n d oa ritroso, attraverso un certo numero di interferenze, il linguista perviene alle due strutture profonde distintive: ,
..
John conosce una personduna persona è gentildpiìi di quanto non lo sia Biii. John conoscc una persona/una persona è gentile
Esistono Irrrguc .(uperiiri r inkriorf?
pii1 di un'altra conosciuta da Bill (Karz, 1971, pp. 79-81)',
In teoria, una cena conoscenza delle regole di trasformatione dovrebbe portare anche all'identificazione delle strutture profonde. che si trovano alla base di modi apparentemente diversi di dire la alessa cosa. Purtroppo, non si è ancora dimostrato possibile identificare tutte le regole di trasformazione presenti in una determinata lingua e molti linguisti ritengono che vi sia una differenza di significato tra le frasi a strurtura profonda e le loro trasformazioni in struttura superficiale (Silvetstein, 1972, p. 376). Un aspetto essenziale dciia concezione della graininatica di Chornsky è che tutte le lingue untane. ai livelli piì~profondi, condi\ridono una comune struttura innata, caratteristica della specie. È la sira esistenza a far sì che i bambini imparino a parlare in tenera età e che sia possibile tradurre ogni lingua umana in un'altra. Tuttavia, altri esperti dubitano dell'esistenza di una grammatica innata e attribuiscono al normalc processo di apprendiniento I'acquisizjone delle capacità linguistiche da parte dci hambirii.
mcrsi ascoltando semplicemente gli altri parlare. Un bambino dotato di normaIi capacita uditive ed intellettive, ma con padre C madre sordi che comunicavano in Ameslan, guardava ed ascoltava Ia televisione ogni giorno, per cui i stioi genitori speravano chc imparasse l'in.glcsc. Esscndo asmatico, lo avevano tenuto a casa e intratteneva rapporti unicamente con persone che comunicavano attraverso il linguaggio gestuale. All'età di tre anni, si esprimeva spcditarnentc in Arneslan, ma non capiva e non parlava l'inglese. Ciò dimostra che, per imparare una lingua, i bambini devono poter verificare all'esterno i loro tentativi di conoscenza dei fonemi, dei morfcmi e della grammatica e migliorarli, interagendo con altre persone. In altre parole, anche se gli esseri umani posseggono una capacità di acquisire il liilguaggio che si è sviluppa;ra come una caratteristica in sé unica dcrlta loro specie, non si inizieri mal automaticamente a parlare, non appena si ascoltano gli altri clic lo fanno. Impariamo la nostra liiigua servendoci di loro, per formulare le nostre richieste C pcr rispondere a quelle altrui (Moscowitz, 1978, p. %h).
Esistono lingue superiori e inferiori? Acquisizione del linguaggio I linguisti curopei del XIX secolo erano Conie fanno i bambini ad imparare a parlare una deterniinata lingua? Studi recenti iliostrano che l'acquisizionc dcl linguaggio procede gradualmente da qiiclla dei foncmi a morfemi e regole gramniaticali semplici, per arrivare poi ad un lessico e a delle regole strutturali scmprc più complesse. Si è constatato chc i bambini non imparano ad ecpriUn'arnbig~iiii airnilc ai ha nella frase italiana n110 conosciuro la figlia del mio rncclico, che è molto inrclligentc» (La figlia o il medico?) [N d T ] .
convinti che tuire le lingue del mondo potessero essere classificate in ordine gerarchico. Essi conferivano inuariabilmentc la palma dell'efficienza, eleganza e bellezza al latino: in Occidente, la pai dronanza della sua grammatica f ~ per lungo tempo un requisito indispensabile per riuscire negli studi. Coiiiunque, quando si iniziò a studiare le lingue degli indiani d'America, i linguisti antropologi, guidati da Franz Boas, dimosrrarono che la convinzione della superiorità dellc grammatiche «civilizzate» era insosteiiibile. Si scoprì che
zionarne solo 50- 100. Paradossalriiente, le popolazioni urbane posseggono, di regola, un insiemc di termini generici, coiiie pianto, albero, arhzrsto e ramptcan/ P , pii1 complesso di quello dei membri di piccoli gruppi e degli abitanti di villaggi. per i quali queste pneralizzazioni sono tli scarba utiliti pratica (\Vitowski I'er qucl che rigiiarda la fornia linguistica. e Rrown, 1978, pp. 445-146). L'inglese, Plai.one canimina a \>raccettn col pnrcaro che dispone di termini per molti mezzi macedone, e Confucio con il selvaggio cac- di trasporro particolari - barroc~io,letticiatore di testc dcll'Assa~n(trad. it.. p. 237'1. p.rlzi/o, slitta, spazzanevr - non ne ha uno, generico, pcr indicare i veicoli su Si cirario spesso altre forine di Jiffe- ruote. Tuttavia. questo fatto non impercnze linguistiche, coine prova del fatto diwe. in caso di bisogno, di riferirsi ad che un idioma è più «primitivo» di un essi, disringuendoli dalle slitte e dagli altro. Ad esempio, nelle lingue degli in- clicottcri. Analogamente, l'assenza di digeni brasiliani l'upi vi sono numerosi termini per cifre più elevate significa, di tcrinini per indicarc differenti razze di solito, che vi sono poche occasioni in pappagalli, ma non ne esisrc nessuno cui si rivela utile indicarc con precisione per la specie iri gctieralr.. Questo fatto è delle grandi quantità. Nel momento in stato attribuito ad una presunta capaci- cui tali eventiialità diventano piìl freri linguistica di tipo primitivo. D'altra quenti, ogni lingua è in grado di risolveparte, certe lingue sembrano essere pri- re il problema dclla numerazione, ripeve di termini specifici: a d escinpio, ve tendo i numerali più alti o iiiventandotie sono alcune che non ne posseggono ne di nuovi. Si è coristatatu che società di ridottc Fber i num erali oltre il cinque. Le quantidimensioni tendono ad :tvere linguaggi t:h superi<)ri a questa cifra sono indicate 1. . setnpiicciilente con il tcrrnine <(molti/c». con un nilmero di termini crornatici miAnche qucsta carzitteristici3 è stata attri- nore di quello delle società p i ì ~cornbuita ad una prcte!sa carcn za linguiistica. plcsse. Alcune lingue posseggono vocaQueste valutazioni trascurano LI1 fatto boli distinti solo per indicare i contrasti che il livcllo di specificità o di genericità di colore inarcati, come quelli creati dal del discorso riflette il bisugno. cultural- bianco c nero. Parallelamente all'evolmente defitiito, di essere, per l'appunto, versi di società più complesse, le lingue generici o specifici, e non la capacità di tendono ad aumentare le distinzioni una data lingua di trasmettere ~nessaggi cromatiche in una successione regolare: concernenti fenomeni dell'uno o dell'al- rosso -, verde oppure blu -+ marrone tro tipo. Un indiano brasiliano non ha 4 rosa. arancio, porpota. L'emergere un gran bisogno di differenziare, in ge- di questi termini crornatici differenziati ncrale, i pappagalli dagli altri uccelli; è probabilmente legato al crescente egli deve essere, piuttosto. in grado di coiitrollo tecnologico sulle materie codistinguerne uno dall'altro, dal morncn- loranti e sullc vertiici (Witowski e to che ogni varietà 2 apprezzata per il Brown, 1978). Analogamente, molte suo piumaggio. L'individuo medio di linguc dispongono di un unico vocabouna società di ridotte dimensioni puO lo per indicarc «mano» e ubraccio~e di citare C riconoscere da 500 a l 000 spe- uiio solo per «g;iniba» C «piede». Si è cie di piante diverse, mentre, di solito, il constatato che questa mancanza di difcittadino inoderno medio riesce a men- ferenziazioiie è connessa a Iinguc parlale regole grammaticali coprono l'intera gamma che va dai sistemi semplici a quelli complessi, presso popoli con ogni livello di sviluppo tecnologico e polirico. La conclusiunc del grande linguista antropologo Ednrard Sapir ( 192 1, p. 2311 rimane incontestata:
te da popoli che risiedono ai tropici, dovc I'abbiglianiento è ridotto al miniino. I'resso coloro che vivono in climi più rigidi e che indossano indumenti particolari (guatiti. stivali, maniche, pantaloni, ecc.) a seconda deile diverse parti del corpo. si tende ad indicare le singole membra con tcrrriini distinriui t\Ylitou.ski e Brown, 1985 I. In ogni caso, queste differenze sono esscnzialmentc superficiali, in quanto la produttifità senlanrica e illimitata in tutte lc lingue conosciute. Nel moinerito in cui se nc presenta la necessità speciale. ogriuria di essc è in grado di sviIi~pparctermini adatti alla civiltà indusrrialc. Si può tar ciò o mediante il prestiro diretto di vocaboli da una Iitigua afl'altra (sputj~ik- «csploratore,i in russo; hlitzkrieg - «guerra lampo» i i i tedesco; garage - eautorrmessa* in francese) o creando dei neologisnii basati su nuove combinazioni di gruppi di morfemi già esisrcnti ( radiomerrico, .rfraduferral a , giort17oli*). Nessuna cultura resta mai a corto di parole, oivcro. non per molto tempo.
Qurindo la variante dialettalc di un scttorc cii iina coniunità linguistica più
arnpin C classificata come «incolta», si ha a che fare. di solito, coti un fenomcno politico, più chc linguistico (Hertzler, 1965; South\vorth, 1969). La rctroccssione dei dialetti ad un livello interiore è comprensibile solo se intesa come parte di i ~ r processo i generale con cui le classi dotninanti cercano di mantenere la loro posizione di prcdominio (V.Cap. 2 ) . Da un punto di vista linguistico. la tonologia C la grammatica delle classi povere r senza istrcizionc sono cfficaci quanto quellc dei ceti ricchi, colti C potenti. Questo problema non va confuso con quello dcllc differenze del lessico funzionale. Gruppi sfruttati e dcprivati mancano spe5so di parole e concetti chiave, teciiici e specializzati, a causa della loro limitata esperienza di acculturazione. Ci8 costituisce un effettivo svantaggio riella coiicorrenza per iin posto di lavoro, m a non ha nulla a che vcdcrc con il problema dell'adeguatezza dei sisterni fonologicj e grammaticali del proletariato e dci dialetti etnici (Fig.
3.2).
Lingua, classe sociale, etnicith Un altro modo in cui si manifesta la pretesa superiorità
* In inglese «nn\~pape:rIsl>> (da i
Pedagogisti beli iritenzionaci sostengono spesso che i bambini poveri e dei glictti sono allcvati in un ambiente alinguisticamcntr deprivato». In un approfondito studio sull'effettivo componainento linguistico dei negri dei ghetti del nord Jcgli Stati Uniri, William Labov ( 1972 a e b ) Iia dimostrato che qucsta convintionc riflette i pregiudizi etnocentrici dcgli inscgtiariti e dei ricercatori dclla classe media, piuttosto che una vera e propria lacuna ncDa striittura logica o granirnaticale del dialetto del ghetto. L'inglese sgramrnaticato del ghetto negro - l'inglese negro dialcttalc - concicnc delle strutture inaccettabili negli ambienti sociali della media borghesia di razza bianca. Le pii] comuni soiio: I'invcrsione della negazione «don't nobody know» (nessuno non lo san-
no) invece di «nobodu k n o n w (nessun o lo sa); la concordanza (ovvero ripctizione) negativa «you ain't goin' to no hcavcn» (tu non andrai n o in paradiso) invece d i ayori aren't going t o heaven»; l'uso d i «bc» (cssere) non cot.iiugato awhen they b e sayin» (quando essi dire) invece d i aurhen they are savingm; l'uso improprio di «it» (csso/ciò) invece di «there» (c-ilvi) «it ain't no heaven [non (C') k n o paradiso] invece di cthcre isn't hcsivcn~;l'omissione della copula in «if you bad), [se tu (sei) cattivo] invece di «if o u arc bad».+. Tuttavia, l'uso d i queste formc non impedisce n6 blocca in nessun modo I'espressjonc di conccrti complessi in strutture concise e logicamente coerenti, come risulta da una conversazione con un adolcsccntc di colore sul tema della vita d o p o la morte: Appenzi niuori, la tua anima ti lascia (E dove va?). Mah' dipendc. (Da cosa?). Sai, come dicono alcuni, se sei buono e altre stronzatc la tua anima andrà in paradiso ... ehin se (sei) cauivo, aridrà all'infcrno. che stronzate! La tua anima aiidrji all'inferno in ogni caso, buona o cartiva. (Perchi?). Perché? Te lo dico io perclié. 'rchE. vcdi, nessuno non c'è a sapere veramente che cosa i. Dio, sai, 'rché, voglio dire, ho visto Dèi negri, rosa, bianchi, di rutti i colori e non lo sanno nessuno cosa c' veramente un Dio. E quando t i dicoiio se (sei) buono andrai in paradiso, sono stronzate, 'rché tu non andrai mica no in paradiso, 'rchC non ce ne è paradiso pcr andarci t u (Lahov, I972a, pp. 214-2 15).
Le caratteristiche grammaticali della lingua scorretta non sono variazioni casuali C arbitrarie; piuttosto, esse seguon o leggi che generano regolari differen-
Tutti i dialetti inglesi possiedono i mezzi equivalenti per esprimere lo stesso contenutci logico:
Quali che siano i problenii che i banibini del I>roletnri:~to possono avere nell'esegiiire operazioni Iopichc. cssi non vanno biasimati »tir la struttura dclla loro lingua. Non vi è .a Alcuni di questi errori grarnrnaiicali non irovario csaua corrispor~denzain italiano, ma equi- nulla, nel dialetto. che interferirà con lo svivalgono a frasi corntt a10 gli dico» invece cli <,Io luppo dcl pensiero logico. poiché la logica le dico», o au'uso massiccio C indiffemnziato del- dcl'inglesc corretto non può essere distinta la congiunxionc «e# invece di «ma», spoicbéa, da qirella di nessun altro dialctto, pcr quante verifiche si possano fare (ihidrm, p. 229). «quindi», ccc. [ N . d . T . ] .
I
My Fair Lady, un adattamento dellbp teatrale di George M Shaw. Pigmalrone.u1 Harrison e Julie Ad? come avori protagm
I.;nx~cu.pensiero .op causrt~ild
Lingua, pensiero e causalità
EE
'MERCI jegna a :he modo una sociale ji riferisce a I
l'opera le Bernard le, con Rex Andrews
agonisti.
I
certo coritcnuto o un dato argomento fanno parte di iin aweniinento, localizUn probleina sul qiialc i linguisti hanno zato in u n tempo d n o sp;tziu definiti. fatto ricei-chc per molti anni P il segucn- Sia l'uno che l'alrro possono esscrc mite: in che misura le differenti catcgoric stirati e suctdivisi in unità. Tuttavia, neldi \~ocabolic Ic diverse regole gramma- le frasi degli indiani d'America Hopi gli ticali prodilcono, di solito, degli schemi avvenimenti noti sono definiti in rapdi pensiero inconipatibili tra popoli che porto al tcmpo ma, piuttosto, in relazioappartengono a distinte comuiiità lin- ne alla categoria dcll'aessere~,opposta giiisriclit. (Hymes. 1971; Kay e Kem- ;I qiiclla cicl «cjivenirc» (Fig. 3.3). L'inpton. 19541. Al centro di cluesra contro- glese porta a pctisarc al tempo come ad versia c't. il confrontci fatto dnl Iing~iista iin ncynicnto Jivisihile, che inizia nel antropolopo Bcnjamin \Y7hori tra Ec lin- passato, att ravcrsa il presente c contigue cicgli indigeni aniericani e quelle nua nel futilro - da qui derivano i tre rlclla faniiglia linpiiistica jndocuroped, tempi verbali di qiicsta lingua [Passato (in tutte Ic sue accezioni: Prossimo, Rei i r i ceppo cornprcndcntr l'inglese. molte lingue deii'Europa, I'hiiidii, il persia- rnoto, Trripcrfctto. l'articipio), Prcscnte no e altre. Secondo \X'hort; se due sistc- e Futuro]. Invece, la graminatica I-Iopi mi lingiiistici dispongono di un lessico e distingue uiiicamcntc tutti gli awenicii uria gratrirnatica radicalmente diversi, menti che si sono gih cvidenziati da le rispettive popolazioni vivono conce- quelli ancora in via di realinazione e zioni del mondo conipletaniente ciiffc- rion possiede alcuna struttura equivarcriti. Si può dire che perfino categorie lente ai tempi suddetti. Questo signififonriamentali. qiiali lo spazio t il tempo, ca, forse, che uii indiano Hopi non è in sono sentite i11 modo diverso, conse- grado di specificare sc irn avvenimento guentemente agli aschcmim linguistici ha avuto luogo il mese scorso o si sta veriiicaiicio proprio adesso o se capiterà chc vincolano il pensiero: La forma rnentslc di un individuo è control- clomani? Ovviamente no, n-ia la teoria di lata rla catcRorichc lcggi che itinpono cla \Fliorf ii chc il sistema verbalc inglese modcllo, senza chr la persona stessa ne sia renda pii1 facile misurare i1 tempo ed cosciente. Tali archrtipi costitiiiscono le si- egli ipotizza l'csisrenza di un qualche stcniatizzazionj. ina\~crtitc e complesse. legame tra la struttura dei tempi verbali della sua stessa liiigiia - rese evidenti, quan- dcllc lingue indoeuropee e la tendenza to hasta, grazie al confronto C alla contrap- dcgli euroamericani a leggere orari ferposizione. ogpetiivi. con altre. lingue C . in roviari, a fare p:igameiiti dilazionati c a particolar, con quelle appartenenti ad iina timbrare cartellini di presenza agli orofarnigli;i liiigiiistica Jivcrsa. Il pcrisiero stcslogi segnatempo. so C insito in una lingua -- in ingicce, in Per contro, altri linguisti hanno sotsanscrito. in cinese - e ognuna di esse forma tolineato che il sisteiiia verbalc a tre iin vasto sistcina di inodclli. tiiversi da altri, tempi, che si ritiene renda possibile in c-ui vengono culturalrnentc ordiniitc lc il tempo, in realtà non esiste concepire forme e le catcporie per mezzn delle quali la In primo luogo, non vi t alin inglesc. pcrsonalii à drll'indiuiduo non so10 coinunica, ma analizza anclie la natura, osserva o cuna specifica forma verbale che indichi ignora differenti tipi di connessioni c fcno- il Ltiiro, in questa lingua: si usano ausiiiieiii, iiicanala il proprio raziocinio e co- liari come wrll (lerteralinentc: volere) r struisce l'edificio della sua consapevolezza shall (letteralmente: clovcre). Inoltre, gli f 1956. p. 252). anglofoni si servono spesso del presente Securido \?Vhorf, le frasi inglesi sono e anche del passato, per parlare del fuformate in modo da indicarc che un turo cclMangio alle sci, stasera»; «Se te lo
Fig. 3.3 INDIA NO Un pariicc tempo?
d i c m i , faresti qualcosa?». CiO vuol dire che l'uso dei tempi in inplc7ie, è inolto piìi clastico e nrnbigtio di quanto non suggeriscano le gramiiiatiche della sciiola superiore. Per chi fosse iii cerca dell'occasioiie di confondersi sul tempo, l'ingjese foriiiscc ostacoli affatto rari (Haugeti, 1975). Un'obiczione più importante al piiiit o d i vista d i K h o r f che csso distorce implicitainente il fondamentale rapport o di causa cd effetto tra lingua c cultura. Ncssiino negherebbe mai clic l'assenza d i calendari, orologi c t;ibeIIe orarie deve aver iiidotto ncllc società preindustriali, come quclla FTopi, un arteggiatneilto, nci cotifronti del tempo. molto diverso d a quello delle società dell'epoca industriale, ma non vi sono prove a sostcgno della tcoria seconcio la quale I'indiistria1izz;tziune ì iti ogni niodo agevolata o protrc.ocatadall'avcre un tipo cli grainmatica piuttosto che un'altra. L'interesse verso r calciidari ed altri riicccanisrni per calcolare il rcnipo t un
aspetto ricorrente dellu sviluppo sociaie c politico. legato a popoli le cui lingiie c~iiicrisconoquanto quelle degli Egizi e dei hlaya. In verità, i cinesi hanno coiitribuito all'invenzionc dci rrioderni oroioni meccariici quanto gli europei. D'altra pàrtc, I'assenza di inttressc a calcolare il tempo 5 una caratteristica dei pupoli prciridustriali in genere, clalla Patagonia alla Terra di Uaifin (Arncrica scttrnti-ionale, di trontc :illa Groenlandia) C (lall;i S u o v a Guinca al Jeserto del Kalahari (Africa meridioriale, Botswana) oiveru popoli chc parlano un migliaio d i lingue clivcrsc. Ciò chc avviene con il computo del tempo si verifica anche con altri aspcni dclla cultura. Gli Aztechi, il cui potente stato segna il punto più alto deilo sviluppo politico fra le popolazioni aborigene del Nord America, parlavano iina lingua strettamente imparentata con quclla degli Ute, cacciatori e raccoplitori di cibo. ReIigioni così diverse fra loro, coinc I'induismu. il cristianesimo e il
buddisnio. sono fiorite presso popoli che parlano tutti delle lingue indoeuropee. 11 maleo-polinesiano, il bantii e I'arabo sono serviti tutti ugualmente bcnc. come niezzo di diifiisionc dell'islamismo, tnentrc il cinese. il russo e lo spagnolo hanno smlto la stessa funzione pcr il rnarsismu. In Giapponc e negli Staci Uniti il capitalisi~ioindustriale prcsenta molti aspetti comuni, benché le liriguc di qiicsti duc paesi si soniiglina pochissiino.
Elitarisma e sessismo obbligatori
Lt linpiie si differenziano perché hanno ìGI0 rnso del
alcuric categorie obbligatorie. struttiiratc nelle loto regole grammaticali. In inglc-se bisogna specificare il plurale. Coloro che parlano lingue romanze dmono indicare il sesso (gencrc) di tutri i norni (ed aggettivi). Alcurie lingue dcgli indiani anicricani (ad esempio, quejla dei Kwakiiitli devono speciiicare sc uri oggetto è vicino o lontano rispetto a clii parla e se è visit~ileo mcno. Con ogni probabilità. queste categorie obbligatoi-ic non sono indicative di alcuna marcata propensione psicologica verso il numero, il genere o la disIocaziorie di persone o oppctti. Tuttavia. non si deve .dedurre che le con\renzioni gramiiiaricali sono sempre futili. Alciine categorie rilorfologiche obbligatorie rispccchiiino con assoluta fedeltà la vita socialc. Esaminiamo l'uso dei pronomi personali soggetti e dclle forme verbali da partc di persone di pari conciizione sociale iiei confronti dei subalterni. ncllc lingue rurnanzc. Poichk csistc una scconda persona singol;tre. iina forma «confidenziale», nella coniugazione lrerbalc ncolatina, coloro che parlano frai-iccsc o spagnolo devono spesso tener conto del rispettivo livello sociale dcIIe persone coinvolte nella conversazione e , di cot.iscguenza, espli-
citarlo. Artiialniente, queste forme della seconda persona singolare, confidenziali [ad esempio, tu habias, fu parles - in spagnolo e francese, corrispondenti approssimai ivamente a utl-iou speakethb * (tu parli) in inglese] sono principalmente usate con i bambini, gli animali domestici, gli amici molto intimi e le persone amare. Sussiste, per8, anche un altro tipo di uso, particolarmente in alcune zone deU'Atnerica Latina, dove i proprietari terrieri e i fiinzionari usano il Izr sia con i servitori, il proletariato e i contadini che con i bainGni e gli snimali domestici. Queste forme riflettono chiaramente sia una effettiva coscienza classista che delle distitizioni di censo e coniportano un significato sociale ben lungi daii'essere banale o puramente convenzionale (Brown e Gilman, 1960; Southworth, 1971). Analogainentc, sembra che alcune catcgoric obbligiitorie de:Il'inglese corretto riflcttano u na massiccia tendenza sociale verso orientarncnti ed attività con un'ottica prcvaleriteiilente maschile. &llolti sostanti\ri e pronomi/aggettivi possessivi ritcriti agli esseri umani difettatio di genere- bambino, ~ u ~ t ~ / o f i n u n n , C ~ ~ C I J ) I Upt'r.wna, , cittadino, americano, rinrano e via dicendo. Gli insegnanti dcll'iiiglese corretto erano soliti imporre il maschile, piuttosto che il femminile, nell'iiso di pronorni riferiti a qiieste parolc. Di conseguenza, era considerato «corrcttci» dire: «Ognuno deve ricordare di prendere con sé il proprio"* spaz-
nticord iri
ri
uso nelle preghicre e prcsso i q~iacchc-
[ S . d .'r 1.
In inglcsc corrisporidono iiitti n «bis» (suo di lui) c n o l i a c,licr» (sua di Ici). In it;tliano il proI~lcixianon si pone. pcrchk l'aggettivo ~x~ss
zolino da denti», anche se il gruppo a cui ci si riferiva era formato da maschi e femmine. I cronisti dei quotidiani avevano l'abitudine di scrivere: «L'americano medio è innainorato della sua auto» e le grammatiche deiic scuole superiori insistevano abitualmente che si dovesse dire: «Tutti i ragazzi e le ragazzc erano perplessi, ma nessuno intende~ta alzare la propria mano» (Robcns, 1964, p. 382). Ovviamente, si può facllrncnte trovare un'alternativa, intelligibile e imparziale dal punto di vista del genere, nel pronome/aggettivo possessivo pIuraIe loro. In effetti, attualmente quasi tutti usano loro neUc loro [sic)" conversazioni quotidiane (Newmeyer, 1978). Le cotivenzioni a orienramcnto maschile della lingua iiiglesc non possono essere così ariodine e superficiali come ritengono alcuni antropoIogi maschi [Lakeoff, 1973; Philips, 1980, p. 531). Ad eseriipio, sembra probabile che l'uso dei prononii Lo e Egli per indicare Dio ritletta il fatto che per tradizione i sacerdoti dell'ebraismo C del cristianesimo sono uomini. Franklin Southnlorth lia dimostrato, nel suo studio sui mutamenti nell'uso di forme obbligatorie di approccio in Iiidia (1973). che è facile opctarc puri e semplici mutamenti l i t i guistici, così facile, in effetti, che a volte essi fungono da «maschere di potcrc», creando una sulxrficiale sensazione di democrarizzazione. Bisogna senz'altro guardarsi cial tentativo di cambiare il mondo con semplici parole inagiche ma sc un particolare termine o una data regola fcriscono o offendono la gcntc, perché continuare ad usarli?
Mutamento linguistico ,1 .
La lingua, come tutti gli altri aspetti della cult~ira,it. costant emente sottoposta a mutamenti che risu ltano da lievi variazioni fonolcogiche, rnorfeiniche o gram-. niaticali. All'inizio, sono spesso identifi.cribili come differenze «dialettali», del tipo di quelle che distinguono la parlata tiegli americani clcl sud dal niodo di esprimersi degli abitanti del New England o di Londra. Se nuclei dei tre gruppi fossero trasferiti in isole separate e i~itcrrornpesseroqualunque contarto linguistico reciproco e con la propria terra d'origine, i loro idiomi finirebbero col diventare rispettivamente incomprensibili. ~ u a n t opiù a lungo tlurasse la separazione, miiiori sarebbero le probabilità di somiglianza fra essi. Il processo d i foriiiazione dei dialetti e quello dell'isolarnento geografico sono responsabili di molte deiie principali differenziazioni linguistiche. Molte lingue odieriie, reciprocamente incomprensibili, sono «figlie» che discendono
zehn
tiri Zinn (stagno) xu to (a)
toe
Zehe
(dito del piede) tooth (dente)
Zahn
Queste corrispondenze derivano dal fatto che sia l'inglcsc che il tcdcsco sono hnmlmenie, in indeu, figli di una coniune lingua madre, nota Gioco
.
quista rotliaiia dell'Europa occidentalc, il latino si 6 euo1uto iil tutta una frimigIia di lingue, Ic cui principali rappresentanti sono il francese, l'italiano, il portog l i ~ il~ rumeno ~. e lo spagnolo. Se i linguisti tion sapessero del lafino grazie a dociimenti storici. do\.rebbero ipotizzarne l'esistcnza. stilla base delle corrispondenze fonetiche aìi'inrerno delle lingue romanze. È o ~ ~ che i o tutte Ic lingiic parlate oggi non sono altro che la versione modificata di un dialctro derivante da una Iinpiia pii^ antica e, anche in iissenza di docutneliti scritti, esse possono essere raggruppate sulla base della loro «discendenza» da un antcnato comune. Quindi' in un'epoca più antica, il Proto Germanico Occidentale non si distingueva da un gran numero di linp~ic,ivi incluse le versioni arcaiche del latino, dell'hiiidi, del persiano, del grcco, del russo e del gaelico - facenti partc dcUa famiglia linguistica indoeuropea. Deduzioni, basate sulle corrispondenze ira le lingue indoeiiropee, hanno coridotto i lin~uistia ricostriiirc i sistemi fonetici delli lingua madre dn
cui. in dclinitiva, esse derivano tutte. Qiiesta lingua è chianiata Prolo Indo E M Y O ~ P(Fig. U 3 .-i). Le lingue possono anche cambiare, senza chc si verifichi alcuna separazione geografica di differenti settori di una comunità lingiiistica. Ad eseiiipio, nell'arco di 1 OOO aririi. l'inglese si è cvolutu dd'antico al moderno a seguito di niutamenti nella pronuncia e di prestiti di vocaboli provenienti da altre lingue. I! scgucntc passo, tratto dalle Cronache angIosassoni, scritte tiel 1066 dopo Cristo, dimostra che il camhiarr~entosi 6 spinto tilnto lontano da rendere, di farto, le due lingue reciprocamente incomprcnsibili [si danno qui di seguito i due testi, in inglese antico e moderno per consentire una comparazione, N.d.T.I:
[..-lbe he cyning nracs, he for ut rnid scrip-hereto canes WiUelme; and ba hudc con) Tosri corl into Hiimbraii tnid 60 scipiim. Eaduvinc cc~rlcom rnid liind-ficrdc and ciraf hine ut; and bn butse-ciirlas liine forsocon, and Iie fnr tn ScotlaiiAe niid 12 snaccum. and hinc cmcttc IIarild sc On bissiim eare
Baltico slavo
-\ Slavo Meiid.
Bulgaro
Russo
S*Croato
Gemwntco Cctt.
-
Mavegesc?_-----N Svedese Danese
L
/?manico
I
Olandese Tedesco
/'"" Occ.
, : T . /
Perstano
Gaeltco --77+ Gallese /
Kurdo
Pashto
Ilalico
,/.'
/.-. Ponoghese
- ..
~anccrit~ /
Fio. 3.4 FAMIGLIA DELLE LINGUE
Francese
INDOEUROPEE
Rumeno
-_
''n'' Bengalese Pun~abi
l Singalese
l l
l
Norrena cyning mid 300 scipiirrI , and Tosii
'~gia,per datare Ia separazione di no[(
him robeag. And man c'od e Harolcde
una lingiia daU'aIt. a. Questo metodo si basia sull'assutito che, a seguito d i preterni, circa il 14% stiti c mutai tntali riel Icssico di dci termini una lingua vcrra sostituito ogni 1000 anni.
cyiiing hu hit wacs baer edon and e\vordc . . . . - .. ,n. com rnid mi(:luni herie Engliscra anci he ' inan na and C:metTe hi nr aet SitaengfordCC brycge and hi~ iie ofslog, and bonci eorl Tosti. .-Il-,. L,.- - I .. L - l : - - -l-. :ind ciii~iic i,r,ric n c r c eririicc ort F a r u ,hai hc [I-Iarold] v:ns king, 1hc . witli n flcer iigainst \Y!.illiam; ...* . -.arid meanwhllc Larl losti came into thc I-iiirnbcr urith sixty sliips. Earl Edwin cainc with a 1:ind force nncl drove him 0111; and thcii thc s:iiInrs forsook him [Tostil. and hc went to Scorlaiid with wclve smaI1 boats. and FIar:ild. thc Norufcgian king. met hini with thrcc hiindrcd ships, and Tosti siibmirtcd to him. And rhcv told King Harold urhat had been donc atid had bcfallen there, and he cainc uvith a large arniy of Englishnien and met h i m [tl-ie Korulegiari king] at Sfamhrtl Bridge and s l m ~hini and Earl Tosti. and couragcously overcainc the \vhoIc arniy. 111tl.iis
U'CIII I out m
.m
m
In qucst'anno in cui egli [Jiarold] era re. USCI per mare con una florta contro William; e. frattanto, il Conte 'l'osti arrivò alla foce dclllHun?ber [cstim i o dci se e Trc~ii.,sulla costa ori eiitale cle :rral C,011sessanira navi. I1I Cotite E, ne coi1 forzc terirestri c Ic scacciò: ed allora i mari iiai lo ak~banclona, rono [Tnsti] ed egli and<j in Scozia coi1 do(Aici piccolr irnbarca3 1: x zioni e Ilarola, rc ui idon~egia,gli and6 incontro, con trecento navi e Tosti gli fcce atto di sortoiiiissione. E fu detto al re Harolcl cosa t-ta stato fatto e cosa era accaduto cd egli vcnne coli un grande escrcito di inglesi c lo affrontò Ti1 re di Non:cgia] al ponre di Sianiford e uccise Iiii e il Conte Tosti e coraggiosarnciitc sconEissc l'intero esercito. Come dimostrano questi cambiamenti, l'inglese moderno p u ò essere considerato una forma «corrotta» dell'antico. 111 vcrith, tutte 1c linguc moderne sono «corruzioni» di altrc più vccchie, il che non impedisce le formazione d i comitati pci- salvare «l'inglese del re» o per proteggere 1;1 «purezza» del francese. In ogni caso, la previsione di mutamenti litiguistici è così scontata, che gli studiosi di questa materia hanno elaborato una tecnica, chiamata glutrocro- -
Lingua e coscienza La lingua e il mutarnerito linguistico ilIiistrano le cospicue espressioni che possono emergere nella cultura uinana senza I'intcnzione coscientc di coloro che vi partecipano. Come sottolinea Alfred Kroebcr:
I continui processi di rnutamcnto nella
liti--
gua sono principalmente inconsci o nascosti o. almcno. impliciti. I risult ari del canibiameiito possono esscrc riconosciuti da coloro che parlano le lingiic soitopcjstc a var iazionc; nella riiaggior iarte dcllcr situazio ni, la realizzazione gradi^:ilc del miutarliento e, in particolare, le sue cause, si v c-ificano ~ seriza che clii parla la linigiia ne s ia cosciente [...l Quando un tamhi:amento h;a iriiziato iid . -. intdtrarsi. può csscre taciramenre acccttato. oppure stiidiato e coscienteincntc osteggiato pcrché scorretto. volgare o st.raniero, tna Ic ragioni protonde Jegli oppositori e Ic inotivszioni degli innovatori sono, con ogni probabilità. iigualmentc sconosciute a loro stessi [ 1948. p. 2-13 ). -~
Questo aspetto del iiiutamento linguistico p u ò essere esteso ai cambiamenti in tutti gli altri settori dei sistemi sociociilturali. Come ha affermato, molto tempo fa, Adam F c r p s s o n , u n grand e filosofo scozzese del XVIII secolo, le forme di societi, «anche in queiic che vengono definite epoche illuminate, son o nsalizzatc con pari cecità nei confronti del futuro». I sistemi culturali sono «in rcaltà, il risultato dell'attività umana, ma non la realizzazione d i un qualsiasi progetto limano». vero che siamo i soli esseri viventi in grado di parlare di noi stessi e d i
k
analizzare coscieiitemente i nostri problemi. Solo noi abbiaino iin'autoconsapcvolezza cosciente, che molti considerano come la caratteristica pii1 importante della natura umana. Tuttavia si tralascia, di solito. qualcosa quando si esalra la coscienza come il sommo vanto della nostra specie. Ciò che si dimentica spesso i: il fatto che la nostra mente è sottoposta s rcstrizioni che non colpiscono la vita mentale degli altri organismi. Poiclit viviamo grazie alla cultiira, il nostro cervello formato e goveniato d a essa. Ne deriva che il dono dell'universalith semantica comporta rnolri efkctri collarerali: la capacità di esprimersi attraverso il linguaggio nori ci procura automaticamente la libertà d i pensiero, ma anzi ci intrappola spesso in illusioni e miti. Poiclié vic~iamograzie alla cuhura C la nostra mente ne C modellata. siamo tenuti a d essere più corisapevoli delle altre creature. Solo noi dobbiamo lottare per capire in che modo la cultura controlla ciò che accade ne1 nostro cervello. Senza questo ultcriore livello di consapc\lolezza, la rncnte umana non può essere definita pienamente coscientc.
Riepilogo La lingua umana è la sola a possedere l'universalità scmantica, ovvero la capacità di produrre uii iiumcro illiniitato di niiovi iilessaggi senza che I'informnxione perda la sua efficacia. Ad esempio, diversamente dai richiami dei gibboni, Ia lingua uniana ha una capacita produtriva senza litniti. Uno dei principali mezzi pcr conseguirla cS I'arbitrarietà degli elciiienti che trasmettono I'informazionc. Nonostantc l'incidenza dell'eredirà generica nell'acquisizione del Iinguaggio, le attuali lingue parlate dipendono intcrarnente dalla trasiiiissionc di cultura; inoltre, le parole non hanno, di solito, alcuna somiglianza fisica o icono-
grafica cori i loro refercnti. Un altro elemento importante, nel conseguimento dell'iiniversalità semantica, è la driplicità di striitcure si intende, in qucsto caso, l'uso di elementi faccnti partc di un codice arbitrario e riuniti in diverse combinazioni, per produrre messaggi differenti. Gli elementi fondamentali deI codicc Jelle lingue urnane sono i fonemi, ovvero serie di toni contrastivi. Un foncma consiste in un insieme d i allofoni, contrastivi rispetto a quclli di altri fonerni. Le varie lingue possiedono repertori ampiamente diversi cii foni, fonerni e allofoni. Sessuno cii questi elementi conricne isi s2 un significato. La duplicith di strutture è ulteriormente esemplificata dalla comhinazionc di fonemi in morfemi, ovvero le più piccole unitR di suoiio fornite di un significato. Esse sono delle se rie di fonemi e conte~igonovar ic forme, cliiarnate aliomorfi. I morfemi possono essere liberi o obbligati, a seconda se essi sono in grado, o meno, di esistere da soli e formare delle costruzioni complete. I n una lingua umana, la capacità di inviare e ricevere messaggi dipende dalla condivisione delle regole per combinare h n c m i e morferni in frasi. Dette regole fanno parte della grammatica di una lingua e soiio, di solito, assimilate incotisciamcnte. A livello fonemico, essc indicano le comtina7ioni di fonenli periiiesse o proibite; a quello morfemico, specificano Ic sequenze di morfemi e allornorfi richieste per formare costruzioni coinplcte. L'insieme di queste regolc è chiamato stntassi. La conoscenza delle iiorme sintattiche rende possibile la produzione di strutture del tiitto niiove c p u r tuttavia comprerisibili. Una teoria esplicativa di questa caratteristica dclla sintassi è quella della struttura prolonda. a cui possono essere ricondotte varie costruzioni superficialmente divcrse. Le nuove frasi sono delle tra-
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de e possono cssere comprese hcendole risalire ai loro componenti fondamenrali. Tutte le ling ue urnarie sono reciprocamente t radut.-ibili e rion vi è alcuna prova che alcuine dispo iigano di gram. . .. . matiche pii] valide di altre. Categorie e lessico differiscono ampiamente. ma queste diversità non indicano alcun difetto insito nella lingua stessa, né una qualsiasi inferiorità intcllcrtualc da parte di coloro che la parlano. Serie di categorie generiche e specifiche quali nuincri, classificazioni di piante e termini ciornatici, riflettono la necessità pratica di fare distinzioni generiche o specifiche in particolari condizioni culturali e naturali. La t1coria sccondo la quale alcuni dialetti di lingue conformi alle norme ufficiali sono csprcssioni lingiiistiche cinfcriori» riflette pregiudizi etnici e di classe. Draletri come l'inglese della gente di colore non impediscono, in e per se stessi, la formulazione di un pensiero chiaro e logico. Non hanriu avuto successo i tentativi di ciiiiicxtrare CI?e le differenze grammaticali d eterminaino il modo di pensare e di comportarsi della gente nelle diverse c~iltiire.Vi sono pochissime correlazioni, per non dire nessuna, tranne il lessico, di cui si può diinostrare l'esistenza,
tra la lingua c le principali forme di realizzazionc dcmografica, tecnologica, economica, ecologica, famiiiarc, politica e religiosa. Ciò non vuol dirc che le catcgoric lingiiistiche obbligatorie, come qucIic concernenti sesso (genere) età e diffcrcrize d i classe, siano aspetti secondari della vita sociociilturale. Qucsre manifestazioni linguistiche devono esserc pwsc in scria considerazione ed esaminate per i loro possibili effetti nocivi. Le lingue. come ogni altro aspetto della cultura. sono soggette a mutarncnti costanti, a scguito di processi sia intcrni clie cstcrni. 'I'utte le lingue sono c
i
Capitolo 4
PRODUZIONE
Q
uesto capito10 descrive Ie principali varietà di sistemi per produrre il cibo. Senrendosi dell'energia come di un'unità di misura in entrata e in uscita, si esaminano le interrelazioni tra la tecr xoduttr-ice di cibo e l'ambiente naturale. Di conseguenza, questo caj inge da introduzione ad alcuni aspetti fondamentali dell'infrastruttura.
i -
La e* [
è una conseguenza delI'applicazioiie del lavoro e della tecnologia umani alle risorse naturali e d s u o piìi importante prodotto 2 l'ene*. La vita C la cultura umane non possono esistere senza che le società si approprino deii'energia disponibile nell'ambiente e la trasformino. La quantità di energia prodotta c il metodo di produzione dipendono, a loro volta, da un'interazione tra la tecnologia produttrice di energia di cui dispoiie una cultura ad iin dato punto dclla sila cvoluzionc. c Ic possibilità di sfruttaniento del suo habitat, owero la luce solare, il suolo, le foreste, la pioggia oppure le risorse niinerarie, a cui detta cultura ha accaso. Dal momento che non si possono cambiare rapidarneilte o illiiiiitatainente 112 la tecnologia né le caratteristiche amm a dientali?0 -p cscrcita una p o t q t c forza di costri~ionesujl'intero srile di vita di un o 010. interazione tra tecnologia e ambiente, durante il processo produttivo di energia, è inoltre fondamentale per compretidere l'ecalopiu ummn (a volte detta ecologia c u l t u d , ovvero lo studio di coine le popolazioni umane e le loro attività sono influenzate dalle caratteristiche organiche ed inorganiche dell'ambiente e di come esse, a loro 1101ta, subiscono l'iiiflueiiza detl'uorno e delle sue azioni.
T-=-
Evoluzione della produzione di energia - .
All'epoca dei ,itutta l'energia - uriiizzaca per la gestione deila vita sociale proveniva dal cibo. A g+udicare dai frammenti di carbonc scoperti tici depositi fossili in Unphcria C in Cina non sembra che l't-lomo erectirs abbia raggiiinto la padronanza dcl fuoco priina di una d a t a c i l l a n r e tra i 5 000 000 C un tiiilione di anni fa. Inizialtnenrc il
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fuoco venne usato per cuocere, per riscaldarsi, per temperare la punta delle lance e per spingere la selvaggina giù dalle rupi o in imboscate e, ove possibile, per perrnettcre la crescita deile specie di piante volutc. (10 000 anni fa gli animali iiiiziarm a fornire eiier~ia,sorto forma di forza miiscolare. a-ati -a legati a slitte e a v c k d i su ruote. Più o meno conternporatieatnen-te, si utilizzò una grande quantità di legno e carbone conibustibile per produrre del vasellaine. Con il sorgere dei primi stati (v. p. 199),si cominciò ad usare l'energia eolicn per le navi a vela e quella termica prodotts daUa combustione dcl legno per fondere e forgiare i metalli. In Europa, fino al Medioevo, non si sfruttò estcnsivamente l'energia idrica ed C soltanto negli ultimi 200-300 anni che i comhusribili fossili - carborie, petrolio e gas - hanno iniziato a dominare gli ecosistemi umani. Le nuove forici di energia si sono susseguite, una dopo l'altra, in una progressione logica, in cui il controllo della forma piiì recente dipendeva da queIIo delle precedenti. Ad esempio, sia nel Vecchio che nel Nuovo Mo~ido,la successione delle invenzioni che hanno portato ala metallurgia dipese dalla realizzazione, prioritaria, dei forni e delle fornaci a legna ad alta temperatura, che servivano per la cottura delle ceramiche; lo sviliippo di questa tecnica derivò dalla capacità appresa di controlare il fuoco di legna durante la cottura. L'esperienza rnctallurgica a basse temperature, con il rame e lo stagno, ha quasi obbligatorianiente preceduto l'uso del ferro e deu'acciaio. A sua volta, il controllo di qiiesti metani è stato ncccssariainente antecedente allo sviluppo delle macchine estrattive che h a m o reso possibile l'uso di carbone, petrolio e gas. Infine, Io sfruttamento di questi combustibili fossili ha prodotto la Kivoluzione industrialc, da cui deriva la tccnolopia per l'attuale energia nucleare.
Questi progressi tecnologici hanno costantemente aumentato la quantità rnedia di cncrgia disponibile pro capite, a partire dal Puleolirico (definizione archcologica che designa il lungo periodo comunemente noto come Antica Età clclla Pietra) per piiingerc fino ad oggi. L'aumento deii'energia non vuole necessariarncnre dire che la capacità della spccic timana di controllarc la natura sia aiirneritata costanttmcnte, né che l'accresciuto uso d'energia per ogni essere umano abbia automaticamente portato acl un più alto livello di vita o ad una minore quantità di la\>oropro capite. Inoltre, bisogna distinguete tra la quantità totale di energia disponibile e l'efficacia cori cui essa è prodotta ed usata.
Modi di produrre il cibo Dappcrtiirto, per la maggior parte dell'umanità prescnte sulla T u r a , la produzione di cibo era universalmente basata sulla caccia e sulla pesca, oltrc che sulla conservazione o Ia raccolta di piante selvatiche. Gli antropologi definiscono questo modo di produrre il cibo cacci> r raccolta. Cacciare C raccogliere erano il solo modo di produrre ciho durante il Paleolitico. 1 cacciatori-raccoglitori sono orgapico, in piccoli grupnizzati. in pi, detti 1 m p o s t e da 20 a 50 persone. 'Tali bande consistono in singole famiglie che si accampano iiisierne per periodi variabili da pochi giorni a parecchi anni, prit ostarsi verso altri luoghi di acc nto. La loro a quella del vita è del tutto d vdaggio, essendo quest'ultima tipicamente associata con modi di produzione agricola. Quella delle bande è urla vita essenzialmente migratorin, con rifugi temporanei e pochi averi. Tuttavia bisogna fare attenzione a non generalizzarc eccessivamente, dal inomento che i
cacciatori-raccoglitori occupano un'ampia estensione dell'ainbiente circostante. Gli Esquirnesi - cacciatori-raccoglitori dell'Artico - hanno owiamente un'ecologia e una cultura alquanto diverse da quelle di gruppi che risiedono nei deserto. Inoltre, alcuni cacciatori-raccoglitori che abitano zone ricche di piante selvatiche e animali vivono in vilaggi stabili, come quelli scoperti fra le popolazioni della costa nord-occidentale del Pacifico. M'incirca tra i I5 000 e i 10 000 anni fa, la produzione di cibo, basata sulla coltivazione di piantc non più selvatiche e sull'aiievamento di animali addomcsticati cominciò ad integrare o a sostituire la caccia e la raccolta. GIE archeologi chiamano questo periodo di passaggio a modi di produzione basati sulla coltivazione di piante e suil'allevamcnto di animali, hreolifico (letteralmente «nuova età della pietra»). Nel caso specifico, le popolazioni agricole vivono in insediamcnti più stabili di quelli dei cacciatori-raccoglitori ma, anchc qui, non tutte le società di agricoltori sono uguali. Vi sono molti tipi di agricoltura, ognuna coli le sue implicazioni ccologiche e culturali. L'agricoltura ppluviale si serve di precipitazioni naturali come fonte di umidità; quella d'irrigazione dipende da dighe e canali costruiti artificialmelite per portare l'acqua ai campi. Molte varietà di queste due agricolture devono inoltrc essere differenziate, ognuna con le sue iiiiplicazioni ccologiche e culturali. Se si pratica quella pluviale, bisogna risolvere il problema di reintegrare gli elementi nutritivi di cui il suolo 6 stato privato a causa dei raccolti successivi. Una delle soluziotii più antiche, ancora oggi ampiamente praticata, è quella chiamata ~aglia-e-brrrcia.Si taglia un settore della foresta e lo si lascia seccare; poi vi si appicca il fuoco e quindi le ceneri, che contengono una ricca scorta di elementi nutritivi, sono sparse suila
zona da piantare (Fig. 4.1). In regioni ad alta piouosita, un campo taglia-e-brucia non può essere riserninato per più di due o tre stagioni prima che Ie sostanze nutrienti deUe ceneri si csauriscano. Allora. si ripuliscc c si brucia iIn nuovo settore della forcsta. Di consegiieriza, questo mctocio, richiede airipie estensioni di terreno da lasciare incolto. in attesa che ricrcsca la vegetazione atta ad essere bruciata. Una soluzione dcf tiitto diversa del problcrna di inaritctiere la ferrilità del siiolo e quella di allevare anima,il-l contcrnporatlcamcnrc alla coltivazione di raccolti r di usare il letamc (lei pcitni coinc: fcrtilinrantc. Si tratta, i ln questo caso, di agricol/ufa m ~ t de, un tempo, cssa cra caratreristica delle piccole famiglie di coltivatori europei e americani. Con I'acvcnto dcll'cpoca industriale, la fertilirà del suolo si è trovata a dipendere principalmente dai fertilizzanti chimici, eliminando la nccessirà di ailcvare aniinali e coltivare raccolti nella stessa fartoria. Nell'agricoltura di irrigazione la fertilirà della terra è un problema minore, perché l'acqua incanalata contiene spesso limo e sostanze niitric-nti che vcngono automaticamente sparsi SI.li campiI. Tuttavia, questo tipo di agriccAtura va ria rnolto i ~ c imodi e ilelle diimcnsionii . . (Fig. 1.2). Alcuni sistemi di irrigazione sono circoscritti a tcrrazzc poste sulle pareti di valli montane, come ticlle Filippine. Altre si estendono su pianure alluvionali di grandi fiumi, cornc il Nilo e il Fiunie Giallo. Un altro tipo di irrigazione comy:botta la C(ostriizione di argini: il farigo è r-accoIt~(da laghi poco proforidi e ailini2issato per formare lince di ono piantaci i rac displ uvio tra cui vcng~ colti, COITIC I>ei ben ri 01 i ch1n6rnrpns de Messico (Fig. 4.3). Ni21 Medio Oriente enorini acque :terranel, detti qdnats, portano l'acqua dai torrenti mon: aree agricole in mezzo al tani ;I lontane - - -deserto. In India, l'acqua per irrigare è '
*
1
quasi dappertutto attinta, per mezzo dei buoi, da profondi pozzi con le pareti rivestite di mattoni; da qualche tempo è pompata elettricaniente, attraverso tubi perforati.
L'influenza dell'ambiente Ogni elemento della tecnologia deve intcragirc con i fattori presenti in un dato ambiente. Tecnologie simili in ambienti diversi possono portare a differenti rese cnergaiche: ad cscmpio, la produttività dell'agricoltura di irrigazione caiiibia a seconda dcll'entità e della regoIarità deII'approvvigionaniento idrico, della disponibilità di terreno pianeggiante e della quantità di minerali neii'acqua. Analogamente, la produttività deil'agricoltura taglia-e-brucia C in rapporto alI'cstcnsione di foresta disponibile da hruciare e alla velocità con cui quest'ultirna i: in grado di rigenerarsi. Di consegucnza. non C realmente possibile parlare astrattaiiiente di tecnologia; piuttono. ci si d w e sempre riferire all'interazione tra essa e le condizioni caratteri-
IAUIONE SIA
mahuaca astone cla re del bruciatc
Fig. 4.2 AGRICOLTURA DI IRRIGAZIONE Esistono parecchi tipi di questa fonna di agricoltura, cgnum w n una sua particolare influenza sulla vita sociale. (a) Massicce opere di irrigazione cinesi. (b)Le terrazze coprono niolte delle terre coitivate glavanesi.
stiche di un ambiente naturale specifico. Nelle società industriali risulta spcsso chc I'intliienxa ambientale è subordinata a quella esercitata dalla tccnologia, Iiia è sbagliato credere clie queste socict i si siano liberate da tale intluenza o che, attualmcntc, la nostra specie domini o controlli l'ambiente (Clevcland e! o/., 1984). l? vero che copie dei sobborghi americani soiio state costruite nei dcserri dell'Ai-abia Saudita e sulle nevi dcll'Alaska c che possono esscrc edificate anchc suiia Luna, rna l'eiiergia e i matcriali spesi in qucstc inipresc provengono daiie intcrazioni tra tecnologia
e ambiente rcalizxate nelle miniere, nelle fabbriche e neiie fattorie in varic parti dcl mondo, dovc si stanno esaurendo irisostituibili riserve di petrolio, acqua, suolo, foreste e minerali metallici. Allo stesso modo in tutti i Iiioghi dove la moderna tecnologia estrae o trasforma le risorsc naturali oppure dovc si manifesta iina qualunque forma di produziorie o costruzione industriale si pone il problcma dell'eliminazionc dei rifiuti derivati inquinanti C di altri sottoprodotti biologicamente rilevanti. Attualnientc, si stanno facendo dcgli sforzi, in molte nazioni industriali, per ridurre
Fig. 4.3 CHINAMPAS DI
XOCHIMILCO Ovviamente gli orli non galleggiano. come si può vedere dagli alberi che vi crescono. Da notare il grano che spunta nei
campi.
t01 ille Filippine)
costruite su mi e a delle
neristiche
I'iiiquinamei~todell'aria e dcll'acqua e per irnpedii-c l'esauriiiientu e I'a\vclcnamento ainbieiitali. l costi di questi storzi dimostrano la costante importanza dell'intcrazionc tra tecnologia e arnbicnte. Essi continueranno ad aumentarc, visto che siaino soltarito agli inizi c1ell'cr;t i~idustrialc.S e i secoli a veiiirc gli abitariti di dt'terininatc regioni paphera~inoprobabilmente il prezzo dell'indi~stri;~lizzazione in modi attualmenrc iion prevedibili.
Portata ambientale e legge della riduzione della produttività Fattori quali l'abbondanza di selvaggina, la qualità del suolo, l'entità delle piogge e I'csteiisione di foreste disponibili per la produzione di energia, detcrrninano il limite iiisssirno della quantità di talc energia. che pub csserc cstratta da uii dato ambiente grazie ad iina detcr-
minata tecnologia che la produce. A sua volta, dcrro limite comporta un numero definito di esscri ilmani in grado di vivere ne1I'ambiente in qiiestione e chc è chiariiato portata ambientale. 3isogn;i essere molto cauti prima di decidere che una singola cultura può «f:jciliiientc» alzare la produzione aumentando l'entità dciia sua forza lavoro o l'ammontare complessivo del tempo risenmo ad esso, dal momento che la portata è difficile da misurare (Glosson., 1978; Strect, 1969).Spesso Ic valiitazioni di uii potenziale ambientale non sfruttato non sono basate su periodi di ossemazione abbastanza lunghi. Moltc diificoltà nella produzione di cibo derivano dalla necessità di adattarsi a crisi ecologiche ricorrenti, hcnchE rare, come siccità, inondazioni, gelate, uragani c malattie epi
sce che #li orgariismi comunitari si adattano alle condizioni minime di soprawivcnza vitale del loro habitat, piuttosto che a quellc medie. Una definizione di questo principio è nota comc l c a e del minimo di Liebi', li1 qualc alfcrina che la crescita L= limitata dalla disponibilità rninima di un fattore essenziale, piuttosto che dall'abbondanza di tutti quelli necessari. L'ossei~?azionea breve termine degli ccosistcrni umani porta, con ogni probabilità. a notare le condizioni rncdic c rion già quellc estreme e quindi trascura, con uguale probabilità, i fattori liillitanti. Nonostante ciò, vi sono alciine prove che la produzione di cibo presso le popolazioni preinduscriali spesso dà solo un terzo di quello che potrcbbc fornire se la piena resa della portata ambientale fosse sfruttata con i mezzi deHa tecnologia disponibile (Sahlins, 1972). Pcr capire perché si verifica questa «sottoproduzionc», bisogna distinguere tra l'effetto del superamento deiia portata ambientale e queilo che si verifica quando si oltrepassa il punto di riduzione della prou'nttività (Fig. 4.4 ). Quando si supera la prima, la produzione cumincia a decrescere, come risiiltato di un danno irreversibile apportato all'ambientc: I'impnverimento del suolo è un esempio dclle conscgucnzc di tale comportamento. Comunque. se si oltrepassa il punto in cui la produttività inizia a diminiiire, quest'ultima può rimanere stabile, e perfino continuare a salire, anclie se il prodotto sarà minore in rapporco ad ogni unità di sforzo. in conseguenza dell'aumentata scarsità o dell'accresciuto impoverimento di uno o pii1 fattori ambientali. Le attuali condizioni delIc zone di pesca oceanica nel mondo sono iin cscmpio di ciò che accade quando si super; il punto di riduziotie della produttività. Dal 1970, l'indice di resa per ogni ., unità di sforzo impiegata è diminuito quasi della metà, anche se la quantità complessiva di pe-
70
sce pescato è rimasta stabdc (L. Brown, 19781. Una situazione analoga esiste rispetto all'agricoftura mondiale e per quanto riguarda la produzione di pctrolio e di gas (v. oltre). La gente, tranne quando è sottoposta a forme di pressione politica, cercherà di manceiiere iI rapporto fra energia in ingresso cc! cnergia in uscita al di sotto del punto di riduzione della produttività, limitando l'espansione dei propri sforzi produttivi; nessuno è disposto di buon grado a lavorare di piìl per ottenere di meno. Di conseguenza, si può avvertire la necessità di cambiare i propri ritmi e di realizzare innovazioni culturali motto prima di raggiungere il Iimitc della portata ambientale.
Espansione, intensificazione e mutamento tecnologico Se la tecnoIogia si niantienc ad un livello costante, In produzio~icpuò essere accresciuta impiegando pii1 gente o facendola lavotare più a Iungo o p i ì ~rapidamente. Se si verifica questo aiimerito di energia in ingresso senza esteridere l'area in cui ha luogo la produzione di cibo. abbiamo una rtr~enrI/;c~z~onc. Se comunque vi è una crescita proporzionale in turtn l'area intcrcssata, in modo che l'energia in ingresso per ettaro o per chilometro quadrato resta invariata, allora il sistema è in c~panrzorieo in aumento. ma non vicnc intensificato. Poiché tutti i rriotli di produzione (per la veriti, le attività di ogni tipo)
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Per spiegare questo comportamento no, ma, attraverso tentativi ed errori riselettivo, gli ecologi hanno elaborato un petuti, si rendono conto in modo piutinsicme di norme noto come feona otri- tosto preciso sc vale la pena o meno di male di approvvrgior~amento( Scheda catturare una data ipecie (vistio che i 4 . h Cssa sostienc cile caccratori e rac- leoni e i lupi SCI)noin gr;ido di sviiluppare co litori cacceranno o raccoglieranno questo compoirtatnentu1 selettiw3, lo soso o qiic c specie che forniscono il mas- n o scnz'altrcì anche gli csscri umanr). Per spiegarci meglio, supponiamo simo indiccdi_appono-caloricojuelache 17i siano so10 tre specie animali in z h-- ~ m p impiegato o_ per app:o_wi--gir>narsi7Ti sarà scmpre alnieno una una data foresta: maiali selvatici, forrriic-s vcrrà presa in considerazione chieri e pipistrelli e immaginiamo anchc nel momento i11cui ci si imbatte in essa, che, in quattro ore di ricerca, un indivicioè una con l a . . alta percentuale di duo inI caccia r)ossa prevedere Cli inconrcsa in calorie, prÒporzionatarnente
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i Se si fcrma Imnnaginate 4di essere in una foresta ....- : alberi . dovc -1 airuiir hanno biglietti di banca da un dollaro appesi ai rami più alti, ed altri banconote da 20. Vi arrampichereste su ogni «albero del danaro» che trovaste per caso, o so10 su quelli da 20 dollari? -La risposta dipende d d a quantità di albai di questo secondo tipo. Se ce ne sono molti, sarebbe uno sbaglio arrampicarsi su quelli da un doiiaro. D'altra pane, per quanto scarsi potessero essere gli alberi da 20, vi fermereste sempre ad arrampicarvici sopra, se vi capitasse di trovarne uno.
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anche a prendcrc un formichiere, si arriverà a: 20000+10000ca~oric--30000 4+2+2orc: 8 - 3 750 calorie 1 ora &
Egli non trascurerebbe i formichieri, perché 3 757 è superiore a 3 333, ma cosa accadrebbe con i pipistrelli? Supponiamo che anchc per essi il tempo di trattamento sia di due ore, ma l'apporto calorico di sole 500 calorie. Si fermerà per iin pipistrello?
20 000 f 19 000 t 500 calorie =--30 500 - 3 050 caIorie
10
1 ora
Se si fermasse per questo animale, invece di insistcrc neUa caccia ad un formichiere o ad iin animale selvatico, «sprecherebbe energia*. poiché 3 730 è sciperiore a 3 050. teoria ottimale -- .- di --.In altrejarole,Va approwigronarnent~ .. & Z. i.s c-e che &loso che vanno in cerca di cibo continui: rayho ad aggiungere èlementi aIIa loro diet;t--%Io fin quando ogni nl:iovo alimento aumenterà ( o non rrdurrà) I'effi. .* . cacia csrnples: 3 loro ar tività di 2uesta v:alutazio?l'Pro wigiona iie è particolarmente interessante per quanto concerne il problema di come l'abbondanza di un dato elemento nutritivo - ad cscmpio una specie di insetti - pussa influenzarc in maniera positiva o negativa la sua stessa ~Iassificazionein un regjnie alimentare ottimale. Elemeri. . ti ridu~trvi del! inrllcp .. I apporto darica-n-uiiti a h l i s t a , per quanto abbondanti possano diventare. Solo una gran quantità di sostanze a più alta classificazione nutritiva può far sì che l'elenco si allunghi: quaiido una di cssc comincia a scarscggiare, ne vcngorio aggiunte altre, in precelenza considerate troppo poco efficienti per csscre inseritc iiella lista. Ciò è motivato dal fatto che, dovendo impiegare piìi tempo prima di imbattersi in un elemento ad alta classificazione, l'indice medio di apporto calorico dell'intero elenco si sposta verso il basso, in modo da evitare un più lungo spreco di energia fermandosi per prcndcre elenietiti tiutritivi che hariiio un basso livello di apporto calorico. In uno studio sugli effettivi indici di resa calorica degli indiani Aché del Paragiiav orientale i Fig. 4.6) Kristen Hamkes e i suoi collaboratori hanno scoperto che solo 16 specie erano prese 1
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3-
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in considcrazionc durante Ie spedizioni di approwigionamento (Hawkes, I-FiII e O'Connell, 1982). Il live110 medio di apporto calorico, dopo essersi imbatturi in 16 fonti di cibo, oscillava fra le 65 000 caloric all'ora per i pecari dal colletto, e le 936 calorie orarie per una specie di friitto di palma. Come già detto, nonostaiite il fatto che ogni elemento nutritivo fosse sempre meno efficiente, se misurato in termini di calorie orarie dopo ogni avvistaniento, il suo inserimento nella dieta aumentava l'efficacia complessiva del sistema di approwigionamento degli Aché. Ad esempio, se avessero catturato solo k diie specie in testa alla lista - pec ari cial cc~llcttoC cervidi la loro efficitfnza cornplessiva di approvvigionamcnto sarebbe stata solo di 1-18 caloric all'ora, dal momento che, nonostante il loro alto apporto calorico, qiieste specie scarseggiano e Ic si trova raramente. Aggiungendo il terzo ed il quarto elemento nutritivo dciia classificazione - paca" e coati (orsetto) - I'ef'ficicsnza complccsiva di approwigionamento sale a 403 calorie all'ora. Poiché si sono apgiiintc tutte !C rimanenti specic di minor valore, l'indice complessivo rncdio di apporto calorico continua ad aumentare, ma con incrementi miniini. La lista rcrmina con una spccie di fnirto di che produce 946 calorie per ora. Si presume che gli Aché non iricludano altre specie perché hanno scoperto, dopo tentativi ed errori, che tutte quc2lc disponibili abbasserebbero la loro efficienza totale di approwigionamento (rircn 872 calorie d ' o r a per tutti e 16 gli elementi nutritivi). Perciò, la teoria ottimale di approvvigionamento prcscnta una spiegazione per che, alrritnenti, dovrebbe essere considerata una immotivata indifferenza da parte di rnolre socictà verso migliaia di specie animali e vegetali
A~lammiferoroditore nottunio
[N.d.T.1.
Fig. 4.6 CACCIATORI ACHE (a)Tiro con l'arco; (b)di ritmo dalla caccia con I pecari ucciso.
conimestibili, nel Ioro hebitat, e fornisce anche una prevedibilc struttura per possibili cambiamenti. passati e futuri, nella lista di prodotri consumati da coloro clx si procacciano il cibo, cambiamenti basati su fluttiiazioni qilantitative dcllc più efficaci fonti di cibo. Se, ad esempio, i pecari dal colletto e i cenidi dovesscro diventare semprc piU abbondanti, gli Aché scoprirebbero subito che è tino spreco di energia raccogliere i frutti di palina; in conclusione, essi smetterebbero di mangiare le lame della palma e, se la frequenza di ritrovamento di pecari dal coiletto e di cenridi aumentasse al punto che fermarsi a catturare qualcos'altro ridurrebbe l'indice complessivo di apporto calorico, essi prenderebbero soltanto questi animali. Per contro, sc pccari C ccnlidi divcntassero semprc pii1 scarsi, gli Aché non smetterebbero certo di catturarli ogni volta chc si imbattcsscro in uno di loro, ma non considererebbero più come uno
spreco di energie fermarsi e raccogliere risorse - coiliprese alcune specie di insetti - che essi ora disdegnano. La-teoria.ottimalc-dii-approwigionamento contribuisce a spiegare perché popoli con diete alimentari insufficienti possano com -ascurare ti come gli inst ermi di terra -.ch. e abbondano ne'loro habitat.\Non è l'abboridanza -o la - scarsezza*diln-dato-ali: mento a detcrminare,~o~mcno,il~suo inserimento nella dieta, ma piuttosto-il suo_contributo . _ - . . .ali'efficacia _ _ C _ _ coin_plessivad I _ della produzione--di-c i b d A questo punto è necessaria, tuttavia, una ccrta prudenza: nqnci deve_conciudereche 1n ;-i co fattore -determinante- del-regime-alimcntare dei cacciatori-raccoglitori urna--, ni sia l'efficacia cnergctic$ Anche molti altri, coine le proteine, il grasso, i minerali e la composizione vitaminica dei cibi, possono determinare le specie preferite. Tuttavia, l'efficacia energetica restasempre un elcmcnto importante e costi-
tuisce il tattorc che, fin qui, è stato valutato con più succcsso dagli antropologi.
Sistemi taglia-e-brucia di produzione di energia alimentare RoyAapp+a-port ( 1968, 1984 i ha cscgiiito un accurato stiidio sui sisreiiii di prodiizione di eiiergia ,ilinlentare dei Tscnibziga Maring, u n gruppo che vive i r i villaggi sumipermaneriti ~ u l l e pendici settentrionali dcllc montagne centrali dclla Nuova Gilrnea. Circa i11 204, essi coIrivano raro, tgname (pianta rampicante con radici commestibili), patate dolci, manioca, canna cia zucchero e inolti altri raccolti in piccoli orti ripuhi e fertilizzati con i1 mctodo del taglia-ebrucia (Fig. 4.7 ). -Si_tratta-di un modo più efficiente di procurarsi Ic calorie necessarie piuttosto che cacciare, poiché ne proJuce 18 in uscita per ognuna in entrata. Di consegiicnza, i -'I'sembapa riescono a soddisfare le loro necessità caloriche con un investimento notevolmente ridotto di tempo lavorativo - solo 380 ore aii'anno per ogni - -produttore -di cibo, impiegate nella coltivazione dei . raccolti. Contemporaneamente, essi sotio in grado di nutrire un numero di persone quasi dicci volte superiore a qiicllo dci IKuiig e pussono vivere in casc semipermanenti (tranne qiiando vi sono disordini provocati daUa guerra). Tuttavia, i modi di produzione tropicali del taglia-e-brucia soiio limitati da problemi ambientali. In primo luogo, C'? quello dclla rigenerazione della foresta. A causa del dilavameiito del terreno, provocato da copiose piogge, e dell'invasionc di insetti ed erbacce, la produttjvit à dei campi t aglia-e-brucia decresce rapidamente. dopo due C) tre anni di uso, e bisogna ripulire dcll'altro terreno, pcr evitarc una brusca riduzione nell'efficienza lavorativa e nell'energia in uscita (Clarke. 1976; Janzcn, 1973).
La produttività ottimale è raggiunta quando gli orti sono ripuliti da iina tevole crescita secondaria di grandi alberi. Se si proccde al disboscamento dci campi qiiando la crcscita secoiidaria non ha ancora raggiiinto la maturità, I'inccndio prodiirrà solo uiia piccola quantità di cenerc di legno tertilizzanre. D'altra parte, se gli alberi raggiungono il punto massimo di sviliippo della foresta. sarà molto difficile ragliarli. In alcuni luoghi la rigenerazione ottimale può richiedere dai 10 ai 20 anni e più, a seconda dcI suolo e dei clima locali. Quindi, a lungo termine, gli ecosisteini esauriscono iina considerevole quantirà di foresta pro capite nia, ogni anno, si può mettere etfettivamcntc a coltivaaionc solo il 5°/0 del territorio complessivo (Roserup, 1965, p. 31). Ad esempio. i 'I'scmbaga pianrano soltanto . 42 acri (circa 17 ettari) all'nnino e noinostante ciii ne sono stati coItivati circa 864 (350 ettari circa) del loro terricoi Questa è all'incirca, l'estensione di fa sta di cui essi avrebbero bisogno se loro popolazione si mantenesse appros-
simativamente sulle 200 persone e se bruciassero i luoghi di coltiva-~ioiica crescita secondaria ogni 20 anni. Rappaport ritiene chc i Tscmbaga abbiano a loro disposizioiic uti'cstcnsionc imcstale in grado di sostenere altre 84 persoric, senza danni permanenti alle capacità rigenera,rive dell:a foresta . Comunq LIC il nucleoi dclla loro rcrra si cstcnde . al di sopra o al di sotto dei li\-clIi di altitiidine ottimali per - le loro coltirrc principali e. di cotisegiieiiza. perderebbe notevolinente in efficienza se fosse sfruttata. Tuttj i popoli chc praticano l'agricoltura taglia-e-brricia sono semprc di fronte allo spettro di ((mangiarci la foresta» (Condotnina~~ 19571. abbreviando il periodo in cui il terreno viene lasciato incolto fino al punto in cui erbe C erbacce rirripiazzanoalberi. hlrneno, qucsto t qiicllo chc C accadiito ad altri popoli della Kiiova Guinca non canro lontani dai Tsembaga (Sorcnson, 1972; Sorenson e Kenmorc. 1974). Nonostante ciU, vi sono situazioni, come nella giiingla amazzonica, dove rirnangono vaste risei17c arboree non sfruttate e in cui la densità demografica è così bassa che la rigenerazioiie di alberi conibiistibili non può costituire il fattore limitativo della portata ambientaIe o determinare il punto di ridiizione di produttività.
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la fase I ciclo
11 problema del cibo animale Un altro problema connesso con i modi di pi-oduziu~iedell'agricoltiirn taglia-Cbrucia tropicale, è qiicllo dcll'csaiirinientci delle specie aiiimali ed è particolariiicnte acuco laddovc i prodotti di basc piìi importariti sono dei raccolti di radici cleficitari di proteine come le patatc dolci, la piantagginc, l'igname, la inanioca e il raro. Le foreste naturali tropicali forniscuno una gran quantità di biotnassa ~:egetalcper ettaro, ma producono una ridotta bioiiiassa arrznzalr in
mnfrtinto, per esempio, alle pratcric e agli ecosisterni marini (Richards, 1973). Gli animali che abitano le foreste tropicali tendono ad esscre piccoli, furtivi e arboricoli. Qualido la densità deila popolazione umana aumenta, cssi cominciarlo rapidaincntc a scarseggiare ed è ditticile trovarli. La bioinassa animale cornplcssit?;~- il pcso di tutti i ragni, insetti, vermi, serpenti, mammiferj e via dicendo - in iin ettaro dcUa forcsta tropicale dell't2mazzonia centrale è di 45 chili, in confronto ai 304 delle foreste di boscaglia spinosa dell'aiida Africa orientale. Nelle priiteric della savana di questii parte dell'Africa si sono riscontrati 627 chili di grandi erbivori per ettaro e tutti superano ampiamente, in pcm, gli animali, grandi e piccoli, di ~ i n ' a n a l o ~ aestensione in Amazzonia I Fitrkaii c Klinge, 1973, p. 8). Anche se il cibo vegetale può fornire un regime alimentare adeguato-dal punto di vista -nutritivo, sc assunto in.tejmiii'-q.ua~tativamente -e_qiiantitativarncnte a n ~ p i , , j a carne è, rispecto ai vcgctali c a parith di __-(un- --chilo), una fonte piìi efficace di sostanze nutrienti essenzlali. Da qui si è dcdotto chc u n o dei più i mportanti fattori limitativi nell' cspansio'ne dei si.. stcrni di produzione di encrgi a taglia-ebrucia sia la disponib ilità di cibo animalc tGross, 1975, 19t31; Harr . . is, 1984). Q u a le che p< re la ragione- etica, 9 a k di tutto -ciò, ecolc3gica e non vi è alcc o che i Tsembaga coiiie in pratica ogni altro gruppo umano, apprezzano notevolmente .il cibo animale, in particolare sotto forma di carne grassa ( i vegetariani, che non ne mangiano, gradiscono di solito il grasso animale nel latte o ~iello yogurc). I Tscmhaga, la cui densità demografica è G 1 K 6 7 persone ogni-T3 k m ' , c o l o meno di una ogni 1,5 km3, presso i IKung San, hanno esaurito gli animali seh~aticidel loro territorio. 'l'ra di loro la quantità giornaliera di cariic mangiata oscilla, neUa maggior parte dei casi, (
fra O C 30 grammi scarsi. Frutta e vege- si sono distinti pcr migliaia di anni. tali costituiscono, appross~mat~amen- Un accurato studio sull'immissionc te, il 99% del totale del ione di forza lavoro e sii1 risiiltato, in peso, quotidiana abituale di cibo. vuesre ci- della produzione agricola in epoca pref r.e non Comprenc sporadichc e comunista è stato condotto dagli antroChe i Tseiii- pologi t:ei FTsiao-t'iing e Chang chih-I otcvoli c baga consuinano in occasioni di speciali (1917) nel villaggio di Luts'iin della fesrivitl (Rappaport, 1984, p. -1481. F di ì'unrian. Per ogni caloria pesa nei campi se ne ottenevaQue~s~oc~cQrnpens~to_ la C scarsità_._---.di cacciagione rifotncndo la zo- no piu ai 50. I raccolti principali consina cii animali addomesticati - i maiali. stcvano i n riso (che rappresentava il ~ u e l l idei ~iernba~a-sijr6cGranoda I '5% del totale), soia, grano, nianioca e . rc~razic all'alta produttività della soli dellcradici -durante.il giorno ma parare. i 700 abitanti di Lur j e ~ r a D o ~ ~ u e r ~ e u i w ~ a s t o - d i loro - ~ * cagricoltura. e ts'un prnduce~~ano cibo in quantità cin..dolci e-avanzi-di-cibo.-Unmaiale.medio que volte superiore al proprio consupesa_._ quanto un-Tsembaga medio e Rap:.= - . paport ritiene che ognuno di essi consu- ino. Dove finiva I'rccedrn za? Era starm - i- Un&uan~tà~~IyYr~d&t
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Fig. 4.8 UCCISIONE DI UN MAIALE I maiali hanno una notevole immrtanza rituale in tutta la Nuova Guinea e la Melanesia Gli indrgeni della fotografia sono dei Maring Fun~ai.vicini del Maring Tsembaga
in cibo corrirnestibile per gli esseri uma- maggiori v a l i tlu\fiali. Essendo spcciani. Sc con questi cereali si nutrono gli lizzati nell'attività zootecnica, i pastori aniriiali, invece della gcntc. c poi se ne nomadi possono spostare le loro greggi mangia l;.\ carne. si perde! in media, il su lunghi percorsi e trarrc vantaggio dai 90% dell'cnergia prcscntc nei suddetti pascoli migliori. cercali (Niitioiial Research Council. Comunqiic, _i-, popoli-dediti-aiia .pa: 1974). La pcrdica di efficacia. unita aUa storizia devono procurarsi i cereali intetrasforinazione clel cibo vcgctale attra- -grativi_della.loro dieta di latte, formagverso l'iiitcstino degli iiriiriiali domcsti- gio, sangue C carne (qucst'ultima rapci, spiega la relativa scarsità di culture il presenta sempre una parte relativanieii. cui modo Ji produziorie alimentare è te piccola Jclla dieta quotidiana), poichiamato paslorizla nomade (Fig. 4.9 1. I ché l'allevamento di bestiame non basta C da solo a sostenere una folta popolaziopopoli ché la praticano ,- -' -. --: ,.. ---- pienamente so. . ne. no quelli chc ailcvano a n i ~ a l ~ d o r n e s t ~ i Di solito, si ottengono i cereali attra----- verso commerci con vicini agricoltori e che non dipc&no dalla caccia, la chc ~IcsiJcranoprocurarsi pelame, furraccolta c 121 ccoltis;iziu;e de-l i-c.c-c------una grossa Darte del loro reeinic alirncn- i.riaprrio. . lattc C altri prodotti animali di tare. nornadi pastori-risiedono, gem- difficile approvvigionamerito in qualun- - =---P_ quc sistema agricolo preindustriale che -i;iGnic, iii nriclc. pr:iterie e steppe - . domailtenga iina popolazione elevata. I C p r e c l ~ ~ ~ t eriche-sono m o s pastori cercano spesso di migliorare la troppo- rade .o irregolayxersos~enere ~ n ' a ~ r i c o l t u rplii\liale, a e in zone che propria iorza di contrattazione razziari- _*a.i. _ " neri- ,possono ccscrc irrigare perché do i villaggi stabili c portando via le troppo clcvatc o troppo lontane dalle scorte di cercali senza pagarle. Spesso
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agiscono iinp~inemcnte.poiché il fatto
di possedere aniniali conic cammelli e cavalli confcriscc loro una notcvole mobilità C li reiide militarmente efficienti. I1 loro continuo successo nelle razzie può portare le popolazioni agricole alla convinzioric che qiiele dedite alla pastorizia siano i loro signori. Ripetiitainente, ncila storia del Vccchio iLIonrlUIJ, ippi rcla tivameiit C piccoli di non1adi pa:;tori - d i cui mongoli c arabi sonio i d u t c a u i i p i t i l L. .i 1L,,-..4 1 1 1-~ sono ~ i riusciti a" Au ottcnerc il controllo di grandi civ iltà fondate su1lYagricoltura di irrigazio ne. La conseguenza inevitabiic di quexc conquiste fu coriiunque che i vincitori vennero assorbiti dal sistema agricolo quando provarono ;I ntitrirc Ic immense popolazioni cacIutc rotto il loro controllo (Kl~azanov.1981; Lattirnore. 1962; Lecs e Rates, 1974; Salzmari. 197 1 ). n .-'
5
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Energia ed evoluzione culturale Secondo Leslic IYJhite una legge fondamentale governa l'c\~olrizioneculturale: Rimancncio costanti altri fattori. la cultura si evolve call'aurnentarc della rluantità di cncrgia cattiir;ita c sfrutrata prn capire per anno. o coil'aumentarc dell'cfficienza dei mezzi strumentali adibiti ~ll'inipiego dcll'cncrgia (1939. pp. 368-369: tra({. it , p. 333 i. Sembra che la prima parte Ji questa legge sia comprovata dall'enrrgia in uscita pro capitc dell'agricolt~iraAi irrigazione cinese e da quella dei !Kung c dei Tsembaga, coiilc risulta dalla Tab. 4.1. LAseconda partc della legge di \!%ite nun C alcrcttan~ocliiara. E vero che. se si considera soltanto I'irnmissione dj h r z a lavoro umana, il rapporto fra cnergia in ingresso ed in uscita sale a l I per i ! Kung, a 18 per i Tsernbaga c a 54 per Luts'un IHariis, 197 1, p. 204 e ss.), ma queste cifre non comprendorio l'energia «sprecata» dai Tscmbaga per rrasformare il 'cibo vegetale in carne di
Come ha dimostrato 'Simothv Bayliss-Srriirh ( 1 3 T T i iri un suo tentativo di vcrificarc la lcggc (li \X%ite.le coniunità dei mari del Suti /Oceano Pacifico mcridionale) che partecipano ad alcuiii aspetti dei moderni nietodi di produzionc iridustrialc, producono molta più cnergia alimentare pro capite ma la loro efficacia rion mostra alcuria chiara tendenza ad aumcncare. Intatti. SC' si consirlcra il totale di encrgia in ingresso r in uscita della produzione alimentare nelle società completaniente industrializzate, la tendenza, nell'efficacia con cui detta encrgia vicne utilizzatà nel lavoro, va contro I'nffcrtnazionc di White.
Tabella 4.1 Energia pro capite-prodotta . . daii'agricoltura - -- - - -
-
r
1 Tota ~nlorieimmesse (in nlipiiaiaJ --.- - -
.... ..h
-
J11C
t""1 capite
(in t nigliaia) --
-
73
iim
h70
Tsemha Luts'iin
Sistemi energetici produttivi di cibo industriale
Tuareg con prezioso.
E difficile valutare il rapporto fra l'cnsrpia in ingresso e quella in uscita nell'agricoltura industriale, poiché là quantità di lavoro indiretto speso nella produzionc alimentare supera quella del lavoro diretto (Fig. 4.10). Ad esempio, un coltivatore di grano dello Towa svolge L) ore di lavoro per acro, con un prodotto di 81 stai (circa tre tonnellate) di grano, che equivalgono, in energia. a 8 164 8 0 calorie (Pimentel e/ ~ l,l 1973). Ne risulra un rapporto nominale di 3 O00 calo.. ric in uscita per una in entrata! Tuttavia si tratta di una cifra ingaiiricvole. In priino luogo, i tre quarti di tutti i campi coltivati degli Stati Uniti sono riscnrati alla produzione di mangimi animali, con una conscgucnte ridiizione del C)OO' del consuino calorico per gIi esseri umani. Per la verità. il btxtiarnc americano assorbe, in cibo, abbastanza calorie da nutrire 1,3 miliardi di persone (Cloud. 1973). In secondo luogo. ingenti quantità di lavoro uniano sono spese di trattori, autocarri, iiella niictitrebbiatrici. petrolio e gas. pesticidi, erbicidi e fertilizzanti utilizzati dal coltivatore di grano dello lowa. L'n aspetto dei sistemi di produzione di cncrgia alimentare industriale la cui valutazione è errata 6 la d i f f e ~ n z atra il prodotro massimo per acro e il rapporto fra l'energia in ingresso e quella in uscita. In conscsicnza dei rnodi di produzione sempre più intensivi. che cornpor-
-
tano raccolti geneticainente perfezionati, e di dosaggi piìi clcvati di fertilizzanti C pcsticidi chimici, il prodotto per ogni singolo acro è migliorato regolarmente (N. Tenscn, 1978). " 'a questo milioramen to è stai 8: )ossibile solo g'razie al Costante iiurnento .. .* defla quantità di energia combustibile investita, per ogni caloria di cncrgia alilnentare prodotta. Negli Stati Uniti si SIono inipilega, ti 15 tonnellate di niacchinari, nz litri di benzina, 92 tonnellate di fertilizzante e un chilo di insetticidi c pcsticidi, chimici, pcr acro, ogni anno. Questo è il costo annuale di 2 890 000 calorie di energia noi] alimentare per acro (Pimentel er al., 1975), iin costo che C andato regcslarnieiite auiiientsndo fin dall'iiiizio del secolo. Prinia del 1910 si ottenc\.aiio, dall'aaricoitura, più caloric di quante non sc ne investissero. Nel 1.970 si spendevano 8 caloric sotto forma di combustibili fossili per produrre una caloria di cibo. Attualmente, grandi quantità di cncrgia sono usatc unicarnentc per lavorare e corifezionare gli alimenti (Scheda 1.2). Se la popolazione indiana \lolesse cmularc il sistema di produzione aliiiientare americano, il suo intero biIancio energetico dovrebbe essere destinato unicamente e solo all'agricolt~ira(Stcitihart C Stcinhart, 1974). Sccondo Hoalard Odum (1970, p. 15): A-
..
L'na intera generazione di cittadini pensava che 1s porcata aml~ientaledella terra fosse proporzionsle alla qiiantità tli terreno rnesso a coltura e clic si snrcbhe nrrivati ad una
i
Fig. 4.10 AGRICOLTURA INDUSTRIALE Mietitrebbia per fagioli mentre raccoglie fagiolini di Lima nello stato di Washington. Gli uomin: della fotografia vi sernbwna dei coltivatori?
più elevata efficacia riell'uso dcll'cncrgia solare. B i~n'amarabcffa, p i c h é I'uonio industriale non mangia pii1 patate prodotte d;i questa cnergia; attoalmcntc si nutre di qielle fatte crescere dal petrolio.
Riepilogo L'analisi comparativa dei sistemi produttivi coniporta la i7aliitazionc degli aspetti quantitativi e qualitativi deiia produzione Ji energia e delle conncssioni ecologiche. La maggior partc dell'energia che fluisce attraverso i sistemi preindustriali è di tipo alimentare. La tecnologia della produzione di energia non pii6 essere alterata a caso. Essa si è evoluta attraverso stadi succcssi\.i di competenza tecnica, in cui Ia padronatiza di un insieme cii attrezzi e macchine stata costruita su quella dei prccedcnti. Attravcrso progressi tecnologici. è stabilmerite aumentata l'entrgia disponibile pro capite. Comuriquc, 1s tecnologia non esiste mai in astratto, ma solo in specifiche situazioni in ciii interagisce
con u n determinato ambiente e qualcosa di identificabile con una etccnologia» in astratto, che sia in grado di doniinare o di controtiare questo arnbiente. Anchc negli ecosistemi industriali più avanzati, I'impcrverirnento e I'inquiiiamento dcgli habitat aggiungono costi inevitabili alla produzione e al consun10 energctico. La tecnologia, interagendo con I'aiiibiente, ne definiscc la portata, ovvero il limite massimo di produzione e, quindi, quello della densità demoprafica umaiia consentita, senza impoverimenti e danneggiamenti permanenti. Quando si supera la portata ambientalc, la produzione decresce con estrema rapidità. I1 farto clic un sistema produttivo di cnergia alimentare operi al di sotto dei due terzi deila portata ambicntalc tioii significa clie non vi siano liniiti ecologici. T sistemi c<energetici»tendono ad arrestare la loro crescita prima di raggiungere il punto di riduzione della produtti~~iti, o \ ~ ~ c ilt opunto in cui il rapporto ira energia in uscita e quella in
Scheda 4.2 Energia investita nella confezione e nella lavorazione alimentare industriale .- ---. . -,
,
-
Energia richiesta per produrre varie confezioni alimentari --
(
Energia spesa per lavorare vari ~rodotti
P -
Conteione
kcal
Cestino di fragole in legno Vassoio di polistirolo espanso (per 6) Vassoio di carta pressata (per 6) Sacchetto di polietilcne (455 gf
...--
-
Prodotto
kcavag
Caffè istantaneo Cioccolato
Cereah per la prima colazione Zucchero di barbabietola (presunto 17% in barbabietole) Cibi disidratati (liofilizzati)
Scatoletta d'acciaio, coperchio d'alluminio (220 g) Scatolena di rana per confezione
Zucchero di canna (presunto 20% di zucchero di canna) Frutta e verdura (congelati)
Scatoletra d'acciaio, coperchio d'alluminio (455 g) Barattolo di vetro (455 g) Bottiglia di Coca-Cola a perdere
Pesce (congelato) Prodotti cotti
(455 g)
Contenitore di alluminio per cibi precotti Scatoletta d'alluminio con apertura a strappo (220 g) Contenitore di latte in plasrica, a perdere (ca. due litri) Bottigiia di Coca-Cola a rendere [ca. mczzo litro) Bottiglia di polietilene ( u n quarto) Bottiglia di polipropilene
,
I)
Contenitore di latte in vetro. a rendcrr ( ~ adue . litri) .
Carne 1 643
Gelat~
2 159
Frutta e verdura (in scatola)
575
2 45 1
Farina (comprendente miscela dì farina) Latte
484
2 494
-.
354
2 75; 4 451
--
L
r<,..r .~ .. adattato . da Pinientel e I>imclitcl. 1965, pp. 3h'-39. h
entrata comincia a diminuire, pur rimanendo costante la tecnologia. Bisogna anche distitiguers tra gli effetti dclla crescita e quelli dell'intensificazione. La prima può cotitinuare a lungo. senza portare ad una riduzione del rapporto fra ingresso c uscita. Comunque, l'intensi ficazione, che viene definita come una aumentata immissiune di energia in una zona determinata. pub comportare impoverimenti critici, riduzione dclla produttività e danni irreversibili alla
portata ambientale dell'habitat. Bisogna valutare tutti i fattori inertmti alla produzione secondo l'orientamento della legge di 1.iebig. la quale afferma che sono i valori estremi, e non quelli medi, a definire la portata ambientale. Una comune reazione culturale umana al decrescere dcll'efficacia provocato dall'intensific azione è quella di alterare la tecnologia c quindi di adottare niiovi sistemi di p r o. .ul .....u ~:--iui~c. La caccia e la raccoIta furono l'unico
modo di procurarsi il cibo durante tutro il Paleolitico, che costituisce più del 90% dell'esistenza dell'umanità. Come risulta nel caso dci !Kurig San, mentre l'efficacia dcl rapporto ingresso/uscita dci cacciatori-raccoglitori è ridotta, in particolare nell'attività venatoria a carattcre esclusivamente mascliile, essi possono godere di un alto livello di vita poiché mantengono bassa la densità della popolaziorie ed evitano l'intensificazionc. L'efficacia energetic? svolge un ruolo importailte nella selezione delle specie di cui si cibano i cacciatori-raccoglitori. Secotido Ia ceoria di approtvigio ) ottimale, coloro che si proCUI :ibo si fermaiio a catturare solo queilc specie il cui trattamento aurncnta, o alnieno non riduce, l'efficacia complessiva del loro sforzo di approwigionamen to. I coltivatori cl~c, coine i Maring Tsembaga, praticano il metodo dcl taglia-C-brucia,soddisfano Ic proprie necessità di calorie in modo molto pih efficace dei !Kung San, ma hanno esaurito la selvaggina del loro habicat c devono contare su costosi maiali domestici per prociirarsi le proteine e i grassi animali. Praticando l'agricoltura di irriga-
zione, la popoIazione di Luts'un producc una considcrevoIe eccedenza. Presso di loro il rapporto fra l'energia in cntrata e quella in uscita, confrontato alla fatica uniana, è tre volte superiore a quello dei Tscmbaga. Lapastorizia, un altro modo di prodrixione ali'nientare prcindustriale, $ praticata solo in zone inadattc aii'agricoltura, poiché nutrire gli animali domestici con il cibo vegetale, piuttosto chc consumare direttamente i raccolti, comporta una riduzione del: 90% delI'efficacia di conversione della luce solare in cibo per gli esseri umani. Come previsto da Leslic White, c'è stato uno stabile aumento delta quantità di energia sfruttata pro capite quando le culture si sono evolute. Anche l'efficacia cnergetica è aumentata, come si ì. desunto dal profitto risultante dall'immissione di forza lavoro umana ma, se si includono fonti di energia diverse daUe calorie umane neiia valutazione de1l'ct'ficienza della produzione alimentare, si dimostra che i progressi tecnoIogici hanno dato luogo ad una riduzione di tale efficienza, conie tcstimonia l'immissione di enormi quantità rIi energia che caratterizza i sistemi agricoli.
Capitolo 5
RIPRODUZIONE
Q EGO
uesto capitolo completa l'introduzione allo studio dell'infrastruttura. essrnina le connessioni tra produzione e riproduzione per quanto curicernc costi e benefici dell'allevari~entodei bambini. Sono anche trattate Ic pratiche, culturalmente determinate, che prodiicono un aunicnto o urla diminuzione ~iell'indiccdi crescita dcmografica in assctiza di nioderni mctodi contraccetrivi.
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Relazione tra produzione e riproduzione
Jiittivo, condannafido quindi iina gran arte dd'urnanità alla miseria, alla faie c alla povertà perpetue. Comunque, La riproduzione è una forrna di produ- dalle testimonianze secondo Ie quali zione il cili «risultaito» sonc1 riuovi esseri molte socierà preindustriali mantengoun~ani.In condizicmi ottim ali, una don- no il loro livcllo produttivo ben al di .. na può avc:re, dura nte i suoli anni di fer- sotto della portatii ambienitale (v. Cap. tilità (che vanno, aipprossir nativamente. -11, risulta chiaro C:he Maltlhus sbagliava dai 15 ai 15), tra 20 e 25 ifigli nati \rivi in almeno un punt o fondannentaIe. lnol-. . . . ma, di tiiedia, in tiuttc le scicietà umane tre, è possibile rovesciare la sua teoria c le donne ne haiinio molti di meno. 11 considerare [a quantità di cibo prodotto record - S,97 bambini plcr donna - come determinata dal livello di increspetta agIi Hutteriti, una comunità reli- mento dernografico. Secondo questa giosa che risiede nel Canada occidenta- prospcniva, sostenuta con molta conle (Lang e G h l e n , 1985).Se ogni hain- vinzione da Ester Boserup (v. p. 71), la bino vivesse fino all'cti della riprodu- produzione alimentare tcndc a raggiunzione, ci sarebbe un potenziale incre- gere iI livello richiesto dalla crescita delmento di popolazione a partire dal ier- la popolazione. Quando qiiest'ultima zo figlio di ogni dc)nna (ferrno resta ndo aiumenta, si intensifica la prima e si svil'indice di rnorcalit,àì. Ancliie bassi ir!rdici 1~ippano inuovi metodi produttivi per l'accresciuta domanda di cibo. di aumento demografico possono produr - scjddisfare . Aiia luce delle moderne ricerche anre enormi popolazioni nell'arco di poche generazioni. Pcr esenipio, i !Kung han- tropologiche. l'orientamento che risulta no un ritnio di crcscira dello 0,5% al- più corretto è quello secondo il quale l'a inno e, s;e il mondo si fosse forniato produzionc C riproduzione sono iigual1C) 000 aririi fa, partendo da una coppia, mente importanti nel modellare l'andae la popol azione fosse aumentata dello mento dell'cvoluzione socioculturale e 0,5% all'al :]la riioncliale sare.bbe ognuiia detie due è causa dell'altra con pari intensità. La ripr-oduzione provoca ora di 604 1 000 o00 OOOOO 000 persone. C ;pansiont:demog rafi- la pressione dernogro/rcu (ower; costi ca non si e verificata perch i, aitravierso psicologici _e_fisiologici quali rnalnutrivarie comlinazion,i di fattc~ r inatur:a l i e zione e malattie), che porta aii'intensi.. -. - di produttività .ciilturali, la riprodi~ z i o n eè stata ma nte- ficazione, alla riduzione e all'impo\~efimento-irreversme -deln[ita entro i limiti imposti dai sistemi di l'ambiente, Inoltre, tali pressioni possoP1.oduzione. Vi sono molti pareri contrastanti cir- no essere presenti anche quando la poca la natura delle relazioni esistenti tra polazione non è in aurnentc), se il tenore produzionc C riproduzione. I sostenitori di vita t basso c i mezzi ,utilizzati per della teoria di Thomas Malthus. il h n - conteiiere la popc>!azione a un livello datore della scienza demografica (o!(ve- ridotto sono di per sé gravosi (ad esemro lo studio dei fenomeni < con pio, infanticidio e aborto - v. oltre). Di la popolazione) hanno sostcnuro a lun- conseguenza, mentre la produzione stago che il livello demogafic rmi- bilisce i limiti della crescita demografinato dalla quantità di cib)o prodcbtto. ca, la pressione demografica costituisce - ..--I.-: il motivo per superadi. Secondo i Malthusiani la popoiazlone La p r euione dcrmografi,ca introduce crescerebbe sempre fino al limite: di produzione; in effetti, essa tendercbbc U In elemen to di precarietà irI tutte le cul-. di t~ re urnan e. Spessc3 essa in[:eragisce con a riprodursi ancora più velocemente qualunque concepibilc aumento pro- cause naturali di instabilità (chiamate A .
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Fig. 5.1 PELO L Interpre
una del1 selvagg
dimens in €ufo
ultima !
~penurbazionin),come i mutamenti delle correnti oceaniclie e gli avanzamenti ed arretramenti di ghiacciai continentali, fino a determinare cambiamenti su larga - scala nei modi di produzinnr Ad esempio, è proprio questa combinazione-di prèssioni naturali-e culturali chepuò spiegare .il passaggio dai metodi produttivi del Paleolitico a quelli del Neolitico. Durante il tardo Paleolitico, i cacciatori-raccoglitori avevano finito col dipendere dalla cattura di selvaggi.na di grosse dimensioni, quale il cavallo, la renna, il-mammm, il biconte e i bovini selvatici (Fig. 5.1). Circa 12 000 anni faimponenti mutament&li-matici segnarono la fine deii'ultima glaciazione ~6~inEZjale.~erisuIt0~&T le 'foreste - .- ... --cominciarono a sostituire le pianure erbose, nelle quali pascolavano questi animali. Quande-i loro-branchisi-diradarono, umani rcagiro-.--alla - - i - cacciatori .. pressiont'-~~d(3cmogG~ica '.-'h tenii ficaiido Y%i~iCkà~na€oijà;..Sot 6 I'effet to com .-
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Fig. 5.1 MAMMUr A PELO LUNGO Interpretazione dell'artista di una delle specie di selvaggina di grandi dimensioni che si estirisero in Europa alta fine della ultima glaciazione.
binato cii una «decirnazione» e di mutamenti climatici, molte varietà di selvaggina di grosse dimensioni si estinsero nel Vecchio e Nuovo Mondo (Martiri. 1984). Qiiesti impoverimenti . - e-queste . . . . . . estinzioni gettarono le basi per I'adozioneT&0~;nio;i;rG6dtizionC>.i . y "ali comportavano la co c di piante e ~ ~ I I e ~ a r n e n;Fi t i i.i ' { ~ a c kCohcn, 1975, 1977). Come vearemo (Cap. 9), la pressione demografica ha svolto anche un ruolo importante nello svilup'Ci*
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po d e l l ' a n i ~ i t à + . b . e 4 i c ~ l l ~ v ~ l @ ~ e degli-stati (Cap. 10) e nella comparsa
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delle società industBdi,-----
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Costi e benefici dell'allevamento dei bambini «La pressione demografica», implica che le coppie siano sensibili ai costi e ai benefici che il proccsso di riproduzione comporta. I costi tiell'allevamento dei
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figli comprendono il cibo extra consumato durante la gravidanza, l'astensione dal lavcbro della madre incinta, le spese effettua tc per fcm i r e il latte materno e altro nutrrnirriro durante l'infanzia e la fanciullezza, il peso di portare i neonati e i bambini da un luogo all'altro e, nelle società più complesse, il danaro impiegato in abiti, alloggio, cure iiiediche e istruzione. Inoltre, il parto è in sé pericoloso e spesso mette a repentaglio la vita della madre. I vantaggi della riproduzione includono il contributo che ogni figlio dà alla produzione di cibo, al reddito familiare in generale, alla cura e alla sicurezza economica dei suoi genitori. I bambini sono anche molto apprezzati per il ruolo che svolgono negli scatnbi rnatrirnoniali e nelle allcanze fra gruppi (v. pp. 142/133 C 147) - owcro, in molte culrure i gruppi si scambiano i figli e le figlie pcr procurarsi mariti e mogli. Questi scambi servono per stringere alleanzc contro gli aggressori. Di conseguenza, laddove esiste uno stato cronico di bclligeranza, i gruppi pii1 grandi sono più protetti di quelli più piccoli. Owiamente, tutto ciò non toglie che la gente abbia figli anche per ragioni affettive. Gli esseri umani mostrano una tendenza, geneticamentc controllata e condivisa con gli alt ri primat:i, a considerare i banibini emoi:ivanient~ C attraenti e a . . trarre una g,ratificazione dall'occuparsene, dal coccolarli, guardarli C aiutarli a giocare e imparare. Quando i bambini crescono, anche il loro rispetto e amore verso i genitori può acquisire un notevole va:lore, ma è evidente che questa valutazione positiva di neonati e bambini, pur cssen d o inna ta, può essere così profondanlente rnedificata dalla cultura da far sì che inolte persone abbiano meno figli di quanti non potrebbero generarne da un punto di vista biologico e da indurne altre, come monaci, prcti, suore e perfino alcuni moderni cryuppies» contciiiporanei, a non -
averne per niente. Molte testimonianne recenti indicano che il numero dii banibinii avuti dai rispettivi genitori è ampiaiiieinte detetminato . .. dalla misura in cui averne uno in piu costituisce un guadagno netto, per ogni coppia media, ncl rapporto costohenefici (Cald\veII, 1982; Iiarris e Ross, 1986; Nardi, 1983). P'er escm1,io, nelle comunità di cacciatori-raccop:litori il numero . . I di bambini è limirato aal peso che i piccoli rappresentano per le madri, obbligate a trasportarli per molte migliaia di chilometri aU'anno durante le spedizioni di approvvigionamento. Secondo Richard L e , le madri !Kung San cercano di evitare nascite rawiciiiate per risparmiarsi il carico di due bambini contemporaneamente. Tra i cacciatori-raccoglitori, il vantaggio di avere altri figli è ulteriormcntc ridotto dd a facilità con cui le specie selvatiche, tanto 1~egetali quanto animali, sono esposte au'esaurimento. Quando le diinensioni del gruppo aumentano, la produpione alimentare pro capite tcnde a decrescere, poiché i membri del clan non dispongono di nessun modo efficace per creare un concornitante aumento nella popolazione animale e vegetale selvatica da essi usata come cibo. Infine, i bambini dei cacciatori-raccoglitori non producono più del loro consumo fino ad un'età relativamente avanzata deUa loro infanzia. Per queste ragioni, la densità demogtafica tra questi popoli auimenta ra ramente al di sopra di una pt.srsona p1cr ogni . . km' e mezzo. Se gli odierni cacciaroriraccoglitori possono es:Tere conisiderati in tutto e per tutto rapli resentat ivi delI'epca preinorica, 1'Homo saprms deve essere stato molto raro durante il Palcolirico. A quei tempi, c'erano forse solo 5 milioni di persone in tutto il mondo (IIassan, 1978, p. 78; Dumond, 1975) e di sicuro non più di 15 milioni (Mark Cohen, 1977, p. 54), in confronto ai 4 miliardi odierni. Che ci si riferisca alla stima più alta o alla più bassa, non c'è. -
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alcun dubbio che, per decine di migliaia di anni, l'indice di crescita della popolazione iimana fii molto lento (v. Tab. 5.1). Con l'avvento dell'agricoltura e degli animali domestici, I'ago della bilancia dei vantaggi e degli oneri deUa riproduzione si spostò a favore di una più elevata natalità. I bambini non dovevano piii essere portati in giro in braccio per lunghi percorsi, potevano eseguire molti iitili lavoretti, economicamente produrtivi, in tenera ctà e, poiché il ritmo riproduttivo di piante coltivate ed animali domestici poteva essere controllato, si poté realizzare un'intensificazione di considerevole portata C quindi una concomitante crescita dcmografica senza una riduzione pro capite dell'energia in uscita. In molte società agricole i bambini, dopo lo svezzamento, iniziano rapidamente a «guadagnarsi da vivere», cuntribuendo aUa produzione del loro stcsso cibo, degli abiti e dell'alloggio e, in condizioni favorevoli, possono cominciare a produrre eccedenze che superano le loro necessità di sostentamento a soli sei anni. Qucsto passaggio è accelerato da nascite successive, poiché i fratelli maggiori C gli altri bambini dei vono farsi carico di gran parte degli oneri nel g m r n a r e i minori e prendersi cura di loro. Sono stati fatti numerosi tentativi per niisurare il valore economico dei bambini neile odierne comunità contadine.
Benjamin Wliitc (1976) ha dimostrato che i ragazzi di 12-14 anni di un vilIaggio giavanese contribriiscono con 33 ore settimanali di lavoro economicamente valutabile e le ragazze di 9-11 con circa 38. Tutto considerato, i barnbini danno un apporto lavorativo di circa metà del totale prodotto dai membri della famiglia (Fig. 5.2). Gran parte del lavoro familiare comprende il possesso di abilità manuali, la partecipazione a piccole attiviti commerciali e la lavorazione di vari cibi da vendere. Questi dati si riferiscono al NepaI (Nag e/ al., 1978). Gli oneri sono molto più difficili da valutare, ma LVhite dimostra che i bambini giavanesi fanno loro stessi la maggior parte del lavoro necessario per allevare e mantenere i loro fratclli, rendend o libere le madri di dedicarsi al compito di produrre reddito familiare. Iii ogni caso, famiglie più grandi, nclla Giava rurale, rappresentano unità più efficienti nel prodiirre introiti, poiché richiedono, per rnantencrsi, un totale di tempo lavorativo proporzionalmente più ridotLo. Date queste condizioni, M i t e ( 1982, p. 605) rileva che le donne hanno circa cinque parti e quattro figli viventi «il che sembra ccistituirc una risposta del tutto appropriata». (Ciononostante, è una risposta che comporta un allarmante aumcrito del 2% anriuale del!a popolazione di Giava).
Tabella 5.1 Indice di crescita della popolazion~ - -- --. .. -. -
Peric
Paleolir ico Mesolitico Nenl it ico Antichi imperi
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Popoiazione mondiale aUa fine del periodo
Percentuale dell'indice annuo di crescita durante il periodo
5 O00 000 8 500 000 75 000 000 225 O00 000
0,OO 15 0,0330 0,1000 0,5000
FOKTE:: I Iassan, 1978. 197 1; Spcngler, 1974.
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Meade Cain 1977, p. 225) ha quantificato sia i benefici che i costi dell'avere figli maschi in un viiiaggio rurale dei Bangladesh (Fig. 5.3). Cain descrive Ic sue conclusioni:
I bambini maschi diventano prdtittori effettivi all'ctà di 12 anni al più tardi. Inoltre, entro i 15 lavorano per iin sufficiente numero di ore C con un indicc di produtti\~ith abbastatiza alto da compensare ciò che hanno consumato durante il foro ptimissimo periodo di dipendenza. Perciò, in generale I...] e madrc [...l realizzano con i maschi usi netto griadagrio economico, rispetto al durante il y a l e questi sono stati membri subordinati del nucleo farniliarc dci genitori.
Di conseguenza, contrariamente alla convinzione comune, secondo la quale i popoli dei paesi meno sviluppati hanno un gran numero di figli sempficemeiire perché non sanno come evitarne il concepiinetiro, vi sono parecchie prove che un gran niimero di bambini e nuclei familiari piir grandi significano, a breve termine, un livello di vita più alto, e non già più basso. Per chiarire perché non volevano associarsi ad alcun prograrnma di pianificazione familiare, gli abitanti di un villaggio del Punjab (India) spiegavano: «Perché pagare 2 500 rupie per delle braccia estranee? Perché non avere un tiglio? (Mamdani, 1973, p. 77). Con l'aumento delle occasioni di tavoro urbano, industriale, tecnico e impiegatizio, il guadagno netto derivante dall'allevamento dei bambini può essere aumentato, investendo in una proIe meno numerosa ma meglio istruita. Nel villaggro di Rampur, vicino alla capitale indiana di Nuova Dehli, il numero di figli per ogni madre è diminuito quando sono aumentate le occasioni di lavoro salariato al di fuori del viIIaggio (Das Gupta, 19781. Trattori, pozzi tulolari automatici e pornpc hanno ridono la do'manda Cli lavoro infantile e, inoltre, i nitori desideravano che i figli riceves&T .- . . - . una maggiore istruzione, per preseru
Fig. 5.2
LAVORATORE BAMBINO Un ragazzo giavanese ch si guadagna il pane.
pararsi a lavori qualitativarnente migIiori a Xuova Dehli. Nello Sri Lanka, in una situazione analoga (Tilakaratne, 1978)' i Jatori di lavoro salariato hanno iniziato a preferire i maschi adulti ai bambini, perché questi ultimi sono in grado di lavorare solo a tempo parziale in conseguenza del fatto che devono frequentare la scuola. Stanno diventando disponibili sempre più lavori impiegatizi per i quali i bambini sono inadatti, da1 moinento che non hanno conseguito i richiesti livelli di alfabetizzazione e di conoscenza deìia matematica. An-
Corti e brnrhci delliilleuamento &i bambmi
Fig. 5.3 LAVORATORI BAMBINI NEL
BANGLADESH
che nuclei faiiiiliari il cui capofamiglia è
dell'isrruzione sono state introdotte o un lavoratore manuale desiderano avere ampliate aii'interno dei villaggi (Calbambitii che siano assunti in lavori im- daell PI al., 1983). Analogamente, nel piegatizi ad elevato livcllo sociale e villaggio di Manupur, nel Punjab, Nag e quindi forniscono loro una maggiore Kak (1984) hanno riscontrato un bruistruzione scolastica. TI matrimonio sco aumento nel numero di coppie che ideale 5 diventato quello con un uomo o praticano la contraccezione e una rapiuna donna istruiti e con un buon impie- da riduzione in quello dei figli maschi go C ci8 pu8 essere ottenuto soltanto considcrati desiderabili (Fig. 5.4). Qucritardando Ic nozze cosa che. a sua vol- sti cambiamenti sono il risultato di muta, riduce il tiumero di figli per ogni tamenti nei sistemi di produzione che hanno abbassato la domanda di lavoro donna. Nei \?iriagsi indiani situati vicino alla infantile. Ad esempio, l'abbreviazione o città di BangaFore, tre sono i fattori che l'eliminazione del periodo durante il hanno motivato la ~endenxacontraria al quale un terreno viene lasciato incolto la\loru itifantilc: ( l i i poderi sono diveti- ha portato alla sparizione dei terreni da tati frammentati e troppo piccoli per pascolo all'interno del villaggio, in moassorbire il lavoro agricolo di ulteriori do che i ragazzi non possono più rcnbambini; (2) sono stare offerte n ~ ~ o v edersi utili tiell'accudire del bestiame. La opportunità di impiego iion agricolo mancanza di quest'riltimo e l'accrcsciuche richiedono la capacità di leggere e ta dipendenza dai combustibili e fertifar di conto; ( 3 ) Iacilitazioni nel campo lizzanti chimici ha anche abolito la man-
sione infantile di raccogliere sterco di vacca da iisare per questi due scopi (v. p. 276); con l'introduzione degli erbicidi industriali, non è più necessario che i bambini strappino le erbacce. Inoltre, c'è stato un sostanziale aumento nella percentuale di lavoratori di Manupur impiegati in settori industriali, comrnerciali C governativi. Nel frattempo, la meccanizzazione delle attività agricole, l'uso esteso del crcdito e la necessità di tenere libri contabili hanno reso i genitori di Manupur consapevolmente desiderosi di allargare gli orizzonti scolastici dei loro figli. L'iscrizione alla scuola secondaria è aumentata dal 63 a11'81% fra i ragazzi e dal 29 al 63% tra le ragazze. Attualmente, i genitori vogliono che almeno un figlio niaschio abbia un lavoro itnpiegatizio, in modo che la famiglia non dipenderà interamente dall'agricoltura; molti genitori desiderano che sia i maschi che le fernminc frequentino la scuola superiore.
Il modo di riproduzione industriale Mutamenti analoghi nei costi e benefici derivanti dall'allevamento dei bambini
sorio presenti anche a monte dclla «transizione demografica» che ebbe Iiiogu in Europa, negli Stati Uniti c in Giappone durante il XIX secolo. Questo cambiamento comportb un calo sia nell'indice di ~iatalitàche di rnorralità e un rallentamento del ritmo di crescita della popolazione (la Scheda 2.1 definisce alcuni impottanti termini dernografici). Coi1 l'indunrializzazione, i costi dell'allevamento dei bambini crebbero rapidarnl-nte, in special modo dopo I'introduzionc della legge sul lavoro minorile e di quelle sull'istruzionc. obbligatoria. Le competenze richieste per guadagnarsi da vivere comportarono un apprcndimento più lungo e, quindi, i genitori dovettero aspettare di piu, prima di ricevcre un vantaggio economico dai propri figli. Contemporaneamente, cambiò interamente la maniera in cui ci si era guadagnati da vivere fino ad allora: il lavoro smise di essere qualcosa fatto dai membri della famiglia, nella fattoria o nel negozio farrrili~ri;la gente guadagnava, piuttosto, dei salari in modo individuale, lavorando in fabbriche e uffici. La sola vera attività collettiva della famiglia era quella di consumare e il suo unico prodotto erano i figli. I benefici
Scheda 5.1 Alcuni fondamentali bambino, o nessuno e, con ogni probaconcetti . demografici - bilità, vi saranno sempre più singoli indiuidui'che considcreranno troppo gravose Ic tradizionali forme di aggregazioIndice di natalità assoluto. I1 numero di nascite, ogni mille persone, in un ne familiare, sessuale ed emotiva. Rianno. prenderemo l'analisi del mutamento nei Indice di mortaliti assoluto. I1 numeruoli sessuali e nell'organizzazione famiro di decessi, ogni mille persone. in liare negli Stati Uniti al Cap. 16. un anno. Indice di fertilità. Il numero di nati vivi, ogni mille donne comprese fra i Pratiche di controllo 15 e i 44 anni, in un anno. demografico Indice complessivo di €e&&. I1 numero medio di bambini nati da donCome si è visto, in opposizione alla teone che hanno concluso il loro ciclo ria di Illnithus, vi sono molte prove a riproduttivo. Fecondicà. La capacità fisiologica di sostegno ciella conclusione che le cultupartorire un bambino vivo. re preindustiiali regolavano le dimenMortalità. I1 decesso inteso quale fatsioni dclla famiglia per ridurre al miiiitore di stabilità o mutamento dernomo gli oneri c pcr clevare al massinio i grafici. ~rantaggidella riproduzione. In un'epoca priva di profilattici, diaframmi, contraccettivi. spermicidi,c c h e non conoche si ottcncvano in iin secondo tempo sceva il ciclo ovulatorio uiiianu, come dall'allcvare banibini finirolio col di- poteva realizzarsi questa regolarrientapendere semprc più cialla loro disponi- zione? Ci si 2 basati su quanto categorie bilità a darc una mano nel caso di pro-
il suo carico di lavoro (MacCormak, 1982, p. 8). Si cc I praticare l'aborto indiretto quanao vengono impo::ti alla dcmna incinta gravrosi coml3iti di
Ilavoro c un regi'me alimcrntare irisiiffi. .. 1 1' .. l aborto airemo si veriGca a cienLe. seguito di diete da fame imposte alla donna in attesa di un figlio e spesso comporta dei traumi, causati compriImendo l' addome della madre con stret1:C bendeI, saltandole sul ventre o fal l cencioie ingerire sostanze tossiche. In uno studio condotto su 350 società preindustriali George Devereux ( 1967, p. 98) ha constatato che l'aborto diretto era «un fenomeno assolutamente universale». Alcune forme di infanticidio sono ampiamente praticate come aborto. Anche qui vi è una sottile divisione per gradi, che va dai metodi indiretti a quelli diretti. Per sostentarc in modo soddisfacente un neonato bisogna che egli sia nutrito in modo da guadagnare peso rapidamente e che venga protetto dai rigori della temperatura e da cadute, ustioni e altri incidcnti. L'infant icidio indiretto comincia coli un nutrimento inadeguato e con un trattamento privo di premure e indiffcrcnte, in particolar modo quando il bambino si ammala. L'infanticidio dirctto comprende un'inedia più o meno rapida, disidratazione, esposizione alle intcinperic, soffocazione o colpi alla testa (S. Scrimshaur, 1983).Spesso noti vi è una netta distin
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non considerano i Sambini come csseri iirnani tino alla celebrazione di alcune cerimonie, cumc l'attrihuzionc del noirie o il taglio dei capelli. Difficilmente l'infanticidio e la morte provocata di bambini piccoli si verificano dopo tali ceri.rnonie (h,lintiirn e Stashak, 1982). Di conseguenza, sotto un profilo emico, quesce morti sono raramente considerare degli ornicidi.
Trattamento delle donne I1 trattamento delle donne può alzarr o abbassare sia l'età in cui queste cominciano ad essere i11 grado di generare bambini sia quella in cui non possono piìi concepirne. Esso può anche incidere sul numero tutale di gravidanze che le donne riescono ad iniziare. Le maIniitrite non sono fertili quanto qucllc con un regime alimentare adeguato, anche se vi è una notwolc disparità di pareri su quanto debbano essetc pesanti le privazioni prima che si verifichi iina rilevante diminuzione deUa fertilità. Si sa che la dcnutrizione ad un livcllo di grave carestia riduce la capacità di conccpirc del 50% (Bongaarts, 1980, p. 568). Comunqiie, Rose Frisch (1984, p. 183) sostiene che un IO-15% di perdita di peso è sufficierite a ritardare il menarca e ad interrompere il ciclo tnestruale. Bisognerebbe tener presente che questa controversia riguarda gli effetti della malnutrizione sulla fertilità. Queiii dello stress nutrizionale su macire. feto e neonato sono ben definiti. Una madre denutrita corre piìi rischi di partorire ptematuramente e dei bambini sottopeso: questi due fattori aumentano Ia mortalità fetale e posi-natale; inoltre, la denutrizione della madre diminuisce la quantità, se non la qualità, deiIvaUatcamento al seno, riducendo quindi, ancora di piìi le possibilità di soprawivenza del neonato (Hamilton er al., 1983, p. 388). A sua volta, anche la donna che resta incinta e produce ripctutarnente
latte materno da un corpo impoverito determinata dall'ctà in cui il !attantc codal punto di vista nutrizionale è sogget- mincia ad essere nutrito con leggeri cibi ta ad elevati indici di niortalità (Fedrick aggiuntivi e dalla frequenza degli ailate Adelstein, 1973; Jelliffe e JeIliFfe, tamenti. Mentre è ancora in discussione 1978; I'russell e Pebly, 1984). Questi l'importanza relativa di questj fattori effetti della niitrizione varieranno di (Rongaarts, 1980, 1982; Frisch, 1984) è niolto, interagendo con i1 Iiveiio di ten- chiaro che, in condizioni favorevoli, un siunc psicologica e fisica imposta alla allattamento prolungato può dar lirogo donna incinta e che allatta. La durata a nascite intervallate di tre o più anni, presunta deiia vita femminile può essere con un grado di affidabiliti paragonabiulteriormente compromessa da cecni- le a quello dei moderni contracccttivi che abortive tossiche e fisicamente trau- meccanici e chimici (Short, 1984, p. matizzanti: anche qui in interazione con 36). Tuttavia, bisogna guardarsi dalla convitizionc che ogni gruppo sociale sia il livello generale di alimentazione. Una marcata malnutrizionc e tensio- libero di modificare il suo indice di ferni fisiche e mentali possono anchc inci- tiliti, verso l'alto o il basso, semplicedere siilla feconclità maschile (v. Scheda mente inrcnsificando e prolungando 5.1) riducendo la libido (desiderio ses- l'allatcamento (Fig. 5.5). Esso non può sualc) e i1 numero di spermatozoi. Tut- realizzarsi a lungo senza deiie madri tavia, sc confrontiatno l'abbondanza di convcnienternente nutrite. Inoltre, poispermatozoi cori gli oviili e la fisiologia ché il latte umano manca di ferro, il suo femminile interessata dal parto e dall'al- uso come sola fonte di nutrimento mollattamento, ne risulta che il trattamento to oltre i sei mesi ptocurerà anemia al delle donne è di gran lunga più impor- lattante. tante di quello degli uomini per regolare la riproduzione. Alti indici di malat- Frequenza e programmazione tia e monalirà fra i maschi sono facil- del rapporto sessuale mente conrrobflaiiciati con la pratica, ampiamente diffusa, della poliginia (v. I.'astinenza sessuale può essere mantep. 133) e grazie al fatto che un solo ma- tiuca abbastanza a lungo da ridurre le schio può rendere gravide dozzine di gravidaiize C dei ritardi nell'inizio deldonne. l'attività sessuale sono in grado di abbreviare la durata della capacità riproduttiva della donna (Nag, 1983). Gli Al lattamento effetti della arnenorrea da allattamento L'amettorrea (interruzione del ciclo me- possorio essere rafforzati dall'astinenza struale) è un tipico effetto collaterale sessuale mentre la madre continua a nudell'allatramento al seno. Esso è asso- trire il figlio e varie forme di sesso non ciato aiia produzione di prolarrha, un riproduttivo possono influenzare gli inormone che rcgola l'attività mammaria dici di fertdità. L'omosessuaIità, la mae che, a sua volta. inibisce la produzione sturbazione, il coitus inrerruprtcs e tecnidegli ormoni che governano il ciclo che eteroscssuali clic escludono i1 coito o\:iilatorio OLo e \X1i!liam, 1985).Sem- nel conseguimento Jell'orgasmo possobra chc parecchi fartori bioculturali de- no tutti avere un ruolo nella regolamenterminino la durata dell'atnenorrea da razione della fertilità. L'età in cui ci si allattamento. In primo luogo, lo stato di sposa è un altro elemento variabile imsalute dclla madre e il suo regime ali- portante per il controllo demogr:ifico, mentare. UItcriori elementi variabili iiia il siio peso dipende dall'esistenza di comprendono l'intensità della poppata, un tabù circa i rapporti prematrimoniali
Fig. 5.5 ALlArnMEM AL SENO DI BAMBINIfl GRANDI Le donne San allattzris ognuno dei loro piuxi1.P 4 o 5 anni.
e le madri nubili. C o ~ n evedremo (pp. 112/143), molte società non considerano sposate le coppie chc non hanno avuto figli. In questi casi l'età del matrimonio notì può incidere sul numero di bambini che una donna avrà (\Yrilmsen, 1982, p. 3). Anche il tipo di matrimonio ha il suo peso, in merito alla fertiliti. Ad esempio la poligitiia (un marito e molte mogli) garantisce che quasi rutte le donne praticheranno un'atrivita sessuale di riproduzione (in assenza di contraccezione), ina essa comporta anche il risultato di prolutigarc l'astinenza sessuale e, ad uno scadio più avanzato. quello di rafforzare l'effetto dcll'amenorrca da allattamento. Inoltrc, la poliginia provoca, con ogni probabilità, un basso indice di rapporti scssuali per cigni donna quand o il marito invecchia (Bongaarts ef al., 1984, pp. 521-522) Da questa breve rassegna si capiscc chiaramente che le coppie, nelle società preindustridi, non sono mai state prive di mezzi per rcgolare i loro indici riproduttivi, in risposta ai limiti e alle possibilità dei loro modi di produzione.
L'influenza delta malattia e di altri fattori naturali Molte delle grandi e mortali malattie cpideniichc - vaiolo, fcbbre tifoide, influenza, peste bubbonica e colera - sono principalmente presenti in popolazioni ad alta densità più chc tra i cacciatori-raccoglitori, sparpagliati su vaste aree o nelle piccole culture di villaggio. Anche malattic come la malaria e la tcbbre gialla dovevano essere probabilmente meno imponenti presso popolazioni a bassa densità, in g a d o di evitare le zone che producevano zanzare di palude. (La consapevolezza del legame tra paludi e malattia è tnolto antica, anche se non si sapeva che le zanzare erano portatrici del morbo). Anche altre ma-
lattie, come la dissenteria, il rnorbdio, la tubercolosi, la pertosse, la scarlattina e il comune raffreddore erano probabiltnente mcno incisive presso i cacciatoriraccoglitori e i primi colrivarnri (Armelagos e McArdle, 1975; Black, 1975; Cnckburn, 1971; Wood, 1975). La capacità di guarire da qucstc infezioni è strettamente connessa al tono generale di salute dell'organismo, che 6 a sua volta notevolmente influenzato dal regime alimentare, in special modo dai livelli di proteine bilanciati N . Scrimshaw, 1977). I1 ruolo delJa malattia, come regolatore demografico umano a lungo termine, è quindi, in una certa misura, iina conseguenza del successo o del fallimento di altri meccanismi di controllo della popolazione. Solo se queste alternative si mostrano inefficaci, la densità demografica aumenta, l'efficienza produttiva decresce e il regime alimentare si i~ilpoverisce,alcune malattie svolgeranno un'importante funzione di controllo sulla crcscita della popolazione (Post, 1985). Vi sono alcune testimonianze second o le quali i cacciatori-raccoglitori del Palrolitico erano in migliori condizioni di salute c l ~ gli e agricoltori dcl Neolitico e i coltivatori contadini delle società-stato preindustriali. Al centro di molte ricerche ancora in atto vi è il tentativo di determinare esattamente quando e dove si verificò un detctioramento (Cohen c Armelagos, 1984; Cohen, 1986). Sembra probabile che, almeno per gran pane del Paleolitico Superiore, i controlli demogratici «artificiali», e non le malattie, costituissero i principali fattori di regolamentaziotie degli indici di crescita della popolazione (Handwerker, 1983, p. 20). Ovviamente, non si può negare che una componente, negIi indici di natalità e mortalità umani, riflctta la presenza di cause «naturali*, sulle quali le pratiche culturaIi hanno una scarsa influenza. In aggiunta a malattie mortali, le catastrofi
naturali, le siccità, le alluvioni e i terreinoti possono aumentare la mortalità e ridurre la natalità in modo da lasciare poco spazio agli interventi culturali. Vi sono, ovviameilte, deile limitazioni biologiche al numero di figli che una femmina uinana può avere, così come esistono limiti naturali alla durata della 17ita umana. Tuttavia, ad un livello insospettato anche quando si è di fronte a gravi crisi e deprivazioni, le pratiche culturali si basano sul lasciar morire alcuni e vivere altri, come vedremo nel paragrafo seguente.
Infanticidio indiretto nel nord-est del Brasile 11 nord-est del Brasile è una regione molto estesa, con siccità periodiche. malnutrizione cronica e povertà molto diffusa. L'indice di mortalità infantile è di circa 200 decessi ogni mille nascite, nel primo anno di vita (in confronto ai 10 scarsi nei paesi ad alto tenore di vita). Uno studio condotto da Nancy Scheper-Hughes (1984) in questa regione, rivela che almeno alcuni dei decessi post-natali e infantili riportati da un campiorie di 72 donne sono da definire, più opportunamente, come forme di infanticidio indiretto. Su un totale di 686 gravidanze (in media 9,5 pcr donna!), 85 si erano conclusc con aborti volontari o spontanei c ve ne erano 16 in cui il bambino era nato morto. Su 388 nati vivi, 251 erano morti tra O e 5 anni di età, ovvero una media di decessi postiiatali C infantili del 3.5 per donna. Questc morti erano concentrate all'inizio e alla fine del periodo di fertilità femniinile, uno scheina che Sclieper-Tiughes attribuisce all'inespcrienza delle madri con i primi nati e d'incapacità economica, fisica e fisiologica di far fronte ai bisogni dellluItimo figlio. (Una spiegazione più verosirnile della maggiore
mortalità fra i primogeniti è il fatto che essi erano stati concepiti da madri ancora in età adolescenziale e quindi in fase di sviluppo, cosa che aulmenta le probabilità che i loro piccoli n ascessercJ sottopeso e vulnerabili alle m alattie - Frisancho, hlatos e Flegel, 1983 ). Alcuti e donne mostravano di non ar:er volut(o i loro ultiinogeniti cd affermavano che «era una benedizione che Dio avesse deciso di prenderli durance la primissima infanzia~(Schepcr-Hughes, 1984, p. 539). Un elemento pi8 importante dell'ordine cronologico delle nascite nel dcterminare la teiidetiza matcrtia a trascurare completamente un particolare neonato era, da parte delle donne, d'intuizione della costituzione e del carattere innati del bambino» - secotido le loro stesse parole - verso «la prcdisposizionc o adattabilità a viverea. T,e madri inostravano la loro preterenxa per <
ln/aniictdtc~it7d:rrt:ri nc.: n/>rA-:a$!del Ura.rile
at~ipiomargine nel decidere y a l i dei loro iigli non siano anornialnicnte» predisposti alli1 sopravvivenza.
Qilando un bambino segnato da una di queste rnalattic fatali muore, le madri
Fig. 5.6 BAMBINI CONDANNATI, NORD-EST DEL BRASILE {a) La madre dice che il suo ~iccolodi 16 mesi ha una "airvenione>> per la vita e chi? non vivrà molto a lungo. Il cotore dei capelli e la mancanza di denti, nel rnbino, mostrano che ffredi un avanzato stato malnutrizione proteicolorico. (b}La bambina 6 emica. apatica e ainutnta. La madre dite e e per volonta di Dio e la piccola diventerà ben ecfo un angelo.
non mostrano dolore. Dicono che non c'era nulla da fare, che, anche se si cura la malattia, il piccolo <(nonsarà mai come si deve», che «e meglio lasciarlo morire» e che nessiino vuole prendersi cura di iin bambino così. Come fa notare Schcper-Hiighes, i si.ntorni popolari lemici, d d l e malattie infantili mortali nel nord-est del Brasile corrispondono a quelli etici «di malnutriziotie e infezioni parassitarie connesse ad uno stato di abbandono fisico e psicologico». I1 livcllo a cui le madri praticano l'infanticidio diretto ( o indiretto) attraverso l'abbandono? il frutto di iina reazione a condizioni di vita letali, che non Jipendono dalla loro volontà: penuria di cibo, approvvigionamento di acqua contaminata, malattie irifettivc incontrollate, mancanza di cure giortialiere per i figli delle tiiadri lavoratrici, impossibilità di permettersi iin'assistenza medica e altre piaghe c miserie dell'estrema povertà. Pur riconoscetido clie le madri affrettano la morte dei figli non voluti limitando le cure nei confronti di neonati e bambini, non bisogna cadere nell'errore di «condannare la vittima*. Queste donne non hanno accesso a nioderrie formc di contraccezionc o all'aborco sotto controllo medico ed esse stesse sono troppo denutrite per cuntenere le gravidanze prolungando I'allattanientu. Iiioltre, è difficile per loro praticare l'astinenza sessuale, a causa del bisogno di ottenere un appoggio maschile e un conipagno. Secondo quarito afterma Schepcr-I-Iughes,in conscguenza delle umiliazioni C delle condizioni inumane di vita che veiigono loro imposte, queste donne devono a volte «fare delle scelte e prendere delle decisioni di cui nessuna donna e inadre dovrebbe
essere costretta a farsi cai:ico» (1984. p. 531).
Riepilogo La produzionc stabilisce i limiti della riproduzione. Jti contrasto con la teoria sostenuta da Thomas Mdthus, le popolazioni non aumentano, iiorrnalmente, fino al limite niassimo di produzione. ti6 sono, Ji solito, limitate dalla inortc per fanic o da altre catastrofi. Al contrario, esse si maritengorio, di regola, bcn al tii sotto della portato ambientale. L a riproduzione conduce alla pressione de:. niografica, la quale porta all'intcnsificazione. all'in~puverinicritodell'ambiente C a mutamenti nei sistemi di ptoduzione. Tutto ciò è constatabile in varie fasi cronologiche che vanno dalla caccia alla selvaggin:r di grandi dimensioni, nel Paleolitico, all'agricoltura del Neolitico. Non si possono spiegare le variaziotii negli indici di riproduzione con il desidcrio universale di avere figli ma, piuttosto, detti indici riflettono i benefici e costi, scrnpre variabili, dell'allevare 1)arnbini nell'ambito di differenti sistemi di produzione. 'I ritmi riproduttivi dei cacciatori-raccoglitori sono influenzati sia dalla necessità, per le donne, di evitare il carico di pii1 di un bambino da trasportare contemporaneamente per liirighi percorsi, che dalla limitata possibilità di intensificazione dei modi di prc~duzionedi questi popoli. L,e comunità agricole sedentarie allevano più figli perchC questo permette di intciisificare l'agricoltura. i l pcso del trasporto di lattanti e piccoli chc muovono i primi passi viene ridotto, i bambini «si guadagnano da vivere» più presto e i figli maggiori si prendono cura dei fratelli minori. Dati provenienti da società contadinc contemporanee forniscono un sostegno al metodo di ricerca basato sul rapporto costi-benefici neiio srudio degli
indici di riproduzione. A Giatra, i bambini contribuiscano a circa meth di tutto il lavoro svolto dai menibri del nud e o familiare. Nc! Bangladesh, i maschi di 12 anni producono più di quanto non consumino e. in trc anni, ripagano tutte le spese pirecedentemente sostenutc per il loro niantcn~mento.Inoltre, con tra ti di^^^^,^^ iiUa convinzione poPO'are sccoid o la qiiale i niic:lei familiari Contadini più poveri hann,o più bam. binl, ,. =,lesso un ncssu p ~ s i t i vtra ~ un gran numero di figli C famiglie più Lencstanti. Con I'aurilento di attività urbane, industriali, tecniche e impiegatizie, i varitaggi dcll'alletlare meno figli, ma epiìi costosi». superano quelli che derivano dall'alievarne in nuinero m2iggiore ina «più economici,>. In India e nello !Sri __ I Lanka. l'indice di bambini per uonna è diminuito, poichf essi non svolgono piu un importante ruolo riell'agricoltura e i figli dci contadini ottengotio iin miglioramento sociale attraverso posti di impiegati e opportunità di lavoro che richiedono elevati Iivelli di scolarizzazione. Questi rnutamcnti negli oneri delI'allcvàmerito Ori figli, connessi n nuovi sistemi di produzione. sono simili a qiielii causati dalla «transizione dernogratica,,. che si verificò in Europa C negli Stati Uniti ne1 X I S secolo. Di coriseguenza, sempre in contrasto con la teoria di A:l:lalthus, le cultiire preindustriali controlIa\rario le dimensioni delfe loro laniiglie, in da ridurre gli oneri ed elevare a'I massim o i . vantaggi della riprodiizione. Anche non disponendo di moderne tecniche contraccettivc e abortive, esse non maricarono comunque mai di mezzi pcr controllare gli indici t i i nataliti e mortalità. Venivano usate quattro principali categoric di pratiche: cura C trattamenro dcl feto, dei lattanti e dei bambini; cura e trattamento delle ragazze C delle donne; intensità c durata dcll'allattarneiito e variazioni nella frequenza dei rapporti
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sessuali. Esiste una sottile divisione per gradi tra aborto, infanticidio e mortalità infantile indotta. Mlentrc è ancora molto controversa la teoria secondo la quale un'alimcntazione insufiicieiltc riducc la capacità fcmrninile di concepirc, non vi è alcun dubbio che cssa mctta iti pericolo la vita della madre. del feto e del bambino. L'amenorrca, connessa con I'ailattarnctito, è una forma molto meno cruenta di controllo della fertilitd, ampiamente praticata da popolazioni preiridiistriali. Infinc, varie forme di sesso non riproduttivo e d i astinenza sessi~alepossono incidere sull'indice di riprodiizione o riciurlo. Pur essendoci una componente m a turale» negli indici di riiortalita umana, l'influenza di clementi variabili naturalj è scmpre condizionata, ad uri certo livello, dallc pratiche culturali. Inoltre, non bisogna sopravvalutare il peso deUa
malattia negli indici di mortalità di piccoli gruppi e di società di villaggio. Anche quando si è di fronte a epidemie, siccith, carestie ed altre catastrofi naturali, le pratiche ciilturali si basano, ad un livello sorprcndcnte, sul lasciar vivere alcuni e tnorire degli altri. Un significativo esempio di questo modo di agire è riscontrabile nel nord-est del Brasile, dove madri indigenti e senza la possibiliti di usufruire di moderni metodi contraccettivi o d i aborto sotto controllo medico contribuiscono agli elevatissimi indici di mortalità post-natale e infantile attraverso un atteggiamento di abbandono sclettivo C l'infanticidio indiretto della loro prole indesiderata. Bisogna fare attenzione a non «condannare la vittima»: essendo sprowiste dei mezzi per allevare i propri figli, queste madri non hanno nessun modo di evitare una scelta tragica.
Capitolo 6
ORGANIZZAZIONE ECONOMICA In
questo capitolo la nosrra attenzione si sposta dall'infrastruttura aiia struttura. Iniziando con una definizione del termine economia, inteso sotto l'aspezro organizzativo della produzione, si procede ad identificare i vari tipi di struttura economica, attraverso i loro caratteristici modi di controllo della produzione e deiio scambio. Di quest 'ultimo, vengono indicati i generi principali ed è analizzato il suo legame con k condizioni infrastrutturaIi. Si passa, poi, alla definizione del danaro e viene sottolineata la distinzione fra economie basate su un prezzo di mercato o meno. I1 capitolo termina esaminando, da una parte, il nesso tra i mutamenti nella divisione deI lavoro e nella quantità di tempo ad esso riservato e, dall'altra, l'evolversi dei modi di produzione e riproduzione.
Definizione del concetto di economia In senso stretto, il termine economia si riferisce alla ripartizione di mezzi Iimitati per scopi concorrctiziali. La tnaggior parte degli ecotiomisti professionisti sostiene che, in generale, gli esseri umani tendono a «economizzare» - cioè a ripartire risorse limirate, in l nodo da ottenere il tnassimo nella realizzazione di determinati scopi con il minimo sforzo. Comunque, in setiso più ampio, un'economia consiste in attività da cui deriva l ' j . j p p r ~ i ' ~ i ~ ~ e n t o O d i isocietà u n a in beni C servizi:
Aspetti economici infrastrutturali contro aspetti economici strutturali
Riguardo alla definizione più ampia di cconottzza, è opportuno mantenere una distinzione fra quegli aspetti esaminati come modi di produzione (Cap. 4) e, quindi, coriie Facenti parte dell'infrastnittura. e quelli che possiamo piii correttamente analizzare come elementi del livello strutcilralc dei sistemi socioculturali. Cornc si è già visto, i metodi di produzione! sono ciirattcrizzati dal mol-d o in cui una aata tecnologia viene applicata a un deterniinato ambiente per --produrre l'energia da cui dipende la viG e c o n o m i a è un insicrne di aiivirii istiru- ta sociale. Le caratteristiche economiJ zionslirrutr che fondono risone naturali. che che esamineremo in questa sede solavoro Liinano c recnologia. per acquisire, no di natura organizzativa. Definite, a produrre e distribuire beni materiali e scnli- volte, relazioni prodzrttive, esse comzi specializzati, in inodo strutturato e ripeti- prendono elementi quali lo scambio e il tivci (Dalton, 1969, p. 97). -. consumo di prodotti e scnrizi, la proprieti e il controllo differenziato del laQucsre duc rfefinizioni dell'ecoi70- voro e I'acccsso alla tecnologia, Ic risotmia non sono neccssariame:nte inco~ni- se naturali e la divisione del lavoro *-l:-.."-, patibili. Gli antropologi sotruiiiicacio il StCSSO. fatto che potivazi,wi spccifiche Cosa g i ~ distinzione tra ecoC c.~nsumare-beni .produrreA& -..--nomia infr; ale c strutturale? La e servizi-vengono .madellaceda-t-? i-o: --.r-- .- risposta è la segueiirc: agendo in tal moculturali,- Le diverse culture rendo- do. gli antropoIogi studiano il grado di _ n1. -_--. no in considerazionc beni C servizi dif- prevedibilità dell'evoluzione delle caferenti e favoriscono o inibiscono di- rarteristichc organizzative dell'econostinti tipi di rapporto fra coloro che li mia, partendo dalla conoscenza dei moproducoiio, scambiano e consumano. di di produzione e riproduzione. Molti Per esempio, come vedremo fra breve, aspetti del livello strurturale dci sistemi alcune culture favoriscono I'acquisizio- socioculturali, comprese le organizzane e la spartizione comune della ric- zioni economiche, si sono evoluti in richezza, mentre altre privilegiano l'ap- sposta alle possibilità e limitazioni costipropriazione e l'accaparramento com- tuire da elementi fondamentali della petitivi. Determinate società sottolinea- produzione e della riproduzione, sulla no la proprietà comune. altre attribui- base di tecnologie e ambienti di tipo scono grande importanza a quella pri- specifico. È vero che produzione e rivata. È ovvio, quindi, che «economizza- produzione non possono essere portate re» comporta premesse e conseguenze a termine senza le componenti organizdiverse seconda dei differenti contesti mtivc dcll'economia ed è altresì vero sociali. che queste ultime impongono, a loro volta, dei limiti produttivi e riproduttivi. Tuttavia, come vedrcmo, le maggiori
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trasformazioni nell'organizzazione ecoRichard Lee ha scritto una concisa -, nomica della vita sociale non si verrfica- descrizione di corri-skeano per caso, ma solo in risposta a condi- lkzi presso i !Kung. A1 mattino, 16 dei zioni infrastriitturali precedenti, carac- 20 adulti, dovunque essi si trovino, Iateriscichc di particolari modi di produ- sciano J'accampamento per. trascorrere zioric e riprodiizionc. la, giomata~raccogliendo~o~~~acciando. Ritornano la sera, con ogni tipo di cibo che sono riu~citi~atrovare. Ogni-cosa Scambio riportata all'accampamento è condivisa equam - e -s e- , - iridiyende~tem&te-dal-btLa maggior parte di quanto viene pro- to --- che i destinatari-abbiano irnpi.egato-la dutro dai lavoro umano C distribuita at- .giornata-~olmendo-o-caccianrat~ivcrr.all'infan- (in costiinte scambio cli noci, bacche, radici zia senza ricevere oggetti C senyizi di un C ineloni da un fuoco familiare all'altro, finccrto iralorc da parte dei nusrri genitori. clié ugni resideritc ha ricevuto un'cqua porComunque. i modelli di scambio diffe- zione. I1 giorno seguente, un diverso grupl - Ji approwigioni~toriparte dall'accampariscono c o n s i d c r e v o i t i i e n t e ~ d ~ u ~ upo e a1 suo ritorno, verso la fine della mento tura all'altra. Ricliianiaridosi allo studio gioriiata. si ripete la distribuzione degli alidcnèconomista FCarfSohvi, gli antromenti (Lce. 1969, p. 58). pologi hanno finito per discinpucre-tre . . ~ odii modelli princigali:_re~1pro~~~~~--sfr~brrfivue Q> menrìfo. Alla fine, p t t i p P U t iavrannoraccolto o cacciato-edatq_o_ricevut?-la uantità di cibo, ma si possono Scambi reciproci : -e-. Z 2 k ~ ~ + . n .~.i i a r c ~ g ~ i i ~ . ~ : dare e l'avere ,per lunghi periodi, senza Una delle cararteristiche più singolari che qucsto fatto diventi oggetto di pardella>&a economEEdci cacciatori-rac) ticolari discussioni o azioni. . . Delle (orme di scambio reciproco 1 1 c dciit. socicra agricole di ric - -- _ -.- d imensir)ni-è-laap~evdenza di hanno luogo in--i u. ,t ~ ~ l k ~ , ~ & ~ c o Per csem-sciirnbi-condcitri secondo il,_prhupjo ,larrncnteJri~jy~ntj-e-ami~~. coiiosciuto cur$-t. 111 essi, il pio, neRIi Stati Uniti c nel Canada, ma-&Tuo ricevere prociotri e servizi non è riti e mogli, amici, fratelii, soreile-e altri soggetto ad una precisa contropartita. parenti governano e adattano i loro liLekarti inter~ssatealloscmbio pren- veli nici, ad iIn livello più ridotdono secondoipropri bisogni c r e n d o to, operand o trarisazioni di dare--.A-.-, 1._l! - -no scnza unitormarsi ad un insiemc,di -e-prenaere informali c non basate sul ~ego~e.basate,s.dtemp~~Osul~a-quantità~ calcolo. Gli adolcsccnti non pagano in
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Fig. 6.1 RECIPROCITÀ SAN Gli uomini aspettano che sia distribuita la carne di ur piccolo facocero.
niorieIa contante per i pasti in casa iic affittaiio l'auto dei genituri. Le niogli noti presentano il conto ai loro mariti per aver criciriato il cibo. Gli amici si fanno reciprocainente dei doni e dei regali di Natale o coinpleanno. Comunque, tali scambi costituiscono presso i riorc.latriericani solo una piccola parte del totale, dal momento che la tnaggioranza di quelli effettuati neiie culture moderne comporta contropartitc rigidamente stabilite, che devono essere rese a epoche prefissate.
!I problema dello scroccone Comc ci risulta dall'esperienza di prendere dai genitori o di offrire un regalo di compleanno o per una fcstivjtà, senza ricevere nulla in cambio. il fatto che qiialcuno non lo renda in qualche modo porterà, alla finc, R degli screzi anche tra parenti stretti, amici, mariti c mogli. Nessuno ama gti «scrocconi». NclJc cconomic governate dalla reciprocità. uno scambio fortemente sbilanciato non passa inosset~lato.Alciini finiranno
col godere delln rcpiitazione di bravi raccoglitori e valenti cacciatori, mentre altri acquisteràiino quella di scansafatiche e lavativi. Non esiste nessun rneccanismo specifico per obbligare i debitori A pareggiare il conto, tuttavia si applicano sottili sanzioni a chi sta diventando uno scroccone inveterato: il suo comportamento genera una sotterranea ma netta corrente di disapprovazione e i parassiti vcngono, alla finc, sottoposti ad una piinizione collettiva. Possono anche subirc delle violenze perché sospettati di essere stregati o di strcgarc gli altri per mezzu Ji iticantesitni (v. pp. 176/177}. Perciò l'elemento distinrivo dello scariibio reciproco non è il fatto che prodotti e senizi vengono semplicemente dati via, senza alcuiia aspettativa o presunzione di contropartita, ma, piuctosto. che ( 1 ) non c'è iina restituzione immediata, (2)non si calcola sistematicamente il vaIore dei servizi e dei prodotti scambiati e ( 3 ) ci si astiene apertamente dal valutare un saldo o dal farlo risultare. Allora non vi sono scnmbi che corrispondano a quejli, che Bronislaw Mali-
~imvskichiamava «un semplice clonou? me il sale, l e pietre focaie, l'ossidiana, Cerchiamo sempre motivazioni nasco- l%cra rossa, le frecce c il micTiCF;e"'ien--stc, cgoistiche c materiali quando i pro- gono procGtc o controllate ila gruppi dotti iiel lavoro passano da un indivi- con cui essi noti hari~iolegami di parendiio o gruppo all?altro? Nienre di tutto tela. Tra i piccoli gruppi e la gente dei ciò. Il fare regali senza alcuna rcciproci- villaggi, le trattative economiche -fra tà tangibile, per quanto riguarda servizi non parentesi% t~asanogull'assunto,che o prodotti, è un fenomeno unilversale. ogniirio cercherà di- uarre. il maggior Tuttavia, non c'è solo il problema pro ii.t t o dallo-s~amblo, attraverso-itnchc alcuni esseri umani in ogni popola- brogli e rubcric Di conseguenza, le zione, tendono a diventare degli scroc- sP;d;GZKDGinerciali sono facilmente coni, se glieiie si offre l'opportunità. tnolto rischiose e possono rassomigliare Xnchc se ogni modo di produzione può a degli scontri bellici. toller;3re un Cetto numero di parassiti, Un -interessante meccanismo per fabisog Ina pur f ssarc un limite. Di consc- c i l i ~ ~ s c a m b i f r a ~ p p & t a n t ~ è gueriza, nessuna cultura può basarsi c~urllo-Chuma t o , c o t n ~ w . i ~ d e n ~ ~ O s o ~ esclusivarnente su seni iuramen- Gli oggctti cIa scambiare vengono amte altriiistici per ottent )duzione massati in una radura disboscata, e il e distribiiziolie di beni e scnrizi. Ciò che primo gruppci si nascondc alla vista. I1 accade, in special modo a livello di pic- secondo esce dal SLIO nascondiglio, esacoli gruppi e società di villaggi pre-sta- mina le merci e depone per terra ci&che tuali, k che beni e seniizi sono prodotti considera un equo scambio dei propri e reciprocamente scambiati in modo da prodotti. Il primo gruppo ritorna e, se avere cognizione di concetti quali il sal- soddisfatto. prende gli oggetti commcrd o materiale, il debito o l'obbligo. in ciati. Se non lo è, lascia le merci intatte una posizione subordinata da un piinto per indicare che il saldo non è ancora pari. E in questo modo che i Mbuti deldi vista emico. Ciì, si realizza esprimendo Ia necessi- la foresta Ituri scambiano carne contro tà di scambi reciproci. intesi come ob- banane coi1 gli agricoltori Bantu, e i blighi parentali. Essi (v. Cap. i )stabili- \'edda dello Sri Lanka rnicle contro ferscono aspettative reciproche rispetto al ro con i Singalesi. Tra i viliaggi agricoli si stabiliscono cibo, al vestiario, all'alloggio e ad altri relazioni commerciali più sviluppate. bcni economici. Lc transazioni strutturate su base pa- Sembra che in Melanesia vi siano state rentale costituiscorio solo una piccola condizioni particolarmcntc favorevoli parte dei moderni sistemi di scatnbio, per lo sviluppo di mercati commerciali. mentre tra cacciatori-raccoglitori e A Malaita, nelle isole Salomune,Monne scarnbiai.io,reeplarmem~scecongruppi agrico1.i di ridotte diinensioni --_ quasi tutti gli scambi hanno luogo tra tro maiali e vegetali, sotto--la-protezione &. parenti o, almeno, compagni strctti, per armata dei loro uomini (Fk.6.2). 1i Nuova Guinea occideni quali dare, prendere e usare dei beni n~occiaenta7e;~nesia) lia iin significato sentimentale e personale. van O L O C ro_conchiplie . e- perline-(v. p. 1118), pare .. che $&o esistiti prima che si imponesse Reciprocità e commercia il controllo europeo (Fig. 6.3). CotnilnComunque, anche i c a c c ~ r a ~ e o g l ique, parlando in generale, l'attività di c il danaro usati come regolare mercato tori desiderag-. --=2tio>e,co-__C
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Fig. 6.2 MERCATO IN NUOVA GUINE4 L'uomo a siiiistra da ignarne in cambio di pesce (a destra).
Fig. B Ques usate Trobn lungh~
inodo di commcrciare sono associati all'evoluz~onedello staco (v. p. l IL)) e al consolidan~e~-ito dell'ordine per inczzo di polizia e soldati. Forse la soluzione più comune al problema di commerciare al di fiiori dei legami parentali o dei mercati controllat i dallo stato è quella di stabilire una speciale arsonazione commerciale. In questo caso, i componenti di diversi griijipi o villaggi si considerano, rispetrivamcrite, come se fossero parenti. I mcinbri di spedizioni ccsmrnerciali fanno affari esclusivamenre con i Inro associati, che li accoIgono come «fratelli» e danno loro cibo e ricovero. I n~embridi queste associa~ionitendono a fare reciprocamente affari seguendo il principio della rcci~rocita,rifiiitando ogni intcrcs:;e a trar rc il maggior profitto dalla COI>itrattaxin ne e offrendo le loro merci conic st: C-,. i ~ ~ a s e rdoni o (Hcider. 1969)
KAPAUKU DELLA NUOVA GUINEA OCCIDENTALE Gli uomini (con astuccio penico) stanno contando le conchiglie-morieta.
Fig. 6.3
co ucciderifak. Gli argonauti in qucstio-
Il commercio Kula
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ne sono gli abitanti deiie isole Tro-ciano COL-~@EG vibriand, che L'esempio classico di associazione com- cine rramirc:rischio:;i viaggi in canoa in . merciale 2 descritto ncl libro di Broni- mare aperto- 1r:irig. 6.4). slaw Malinourski Gfiargoriau~idelPuc~i-FZlpcw associato con P
Fig. 6.4 CANOE KULA Queste grandi canoe sono usate dagli abiianti delle Trobriand per viaggi su lunghe distanze.
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Sccondo gli storia, più preziosi diventano agli occhi uomini che compiono questi rischiosi degli abitanti dcUc T r 0 b r i a n d . b viaggi, o! s c o ~ od d n ~ ~ ~ l l naltri d i casi dimezzidi scambio%otari,&. SC' -menti di conchialic con_.i
p d a . Nel comniercio con
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&che vivono a sud-est, i_primi d a m o no In qucllo bracciali P r i r ~ i ~ ~collane. con le popolazioni risiedenti a sudo17cst,danno coiianc e ricevono braccia.. . 1i.f rliir r i i . > r n , , , , , , , n tson,o.commeri . . . . . . - s t a l a. .. . 1 1 r ~ i i i t i n r r r r o r ~d'o~o r d rii~ntoo n ~ o s t a a u d o verso il qualc e r a n o s t a t i t&.
Partecipare allo scambio Kula .. . p111?randl- -&innr I na . .\ passione- v& . . T vuygu'a sono stati pacaeon~tia ci~nelidi fa~iii~lia o ai gi0icll.i della cnroila. Più vecchi sono e più complessa 1: la loro
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vcngotio dare come regalo matrimoniale c come ricompensa ai costl_unori-dbanoe (Scoditti, 1983). Nella maggior parte dei casi, gli ornamenti sono sempliccmente usati per ottenere altri bracciali e . . collane. b r rrlrruaerriare i Y ~ V P N ' Uogni i i o ~ costituisce i~ delle mutue a w i a , . aioni viù o r n e n-o D . , . disrantil Di solito, Qs-ono trasmesse da iin parente nll'altro e i giovani vengono iniziati h n r n e r u o KuIa ereditando o ricevendo iin brac.. ciale o una collatia da (in afQuando la spedizione sbarca siilla spiagpia,\ioci in c o m e r c i u si salutano r - r o c a r i i e n t e P -rs cb a r i . Poi, ?li i s b Trn1.i~I. . -. .x<.anann i , -ti, rnti di-
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s o r s i rituali e pesti formali. intesi a stabilire il carattere onoreyolc e donativo dello scambio. Come avviene nel caso cii transaziotii reciproche au'interno della famiglia, il socio commerciale può non essere immediatamente in grado di fornire una conchiglia i1 cui valore sia equivalente a quella appena ricawta. Anche se il viaggiatore può far ritorno a casa a mani viiote, tranne che per quanto riguarda alcuni regali preliminari, egli non se ne lamenta perché si aspctta che il suo socio in commercio lavori duramente per compensare il ritardo, dona[idogli dclle conchiglic ancora più prcziose al loro prossimo incontro. Perche si fa tutra questa fatica aUo scopo di ottenere pochi gingilli di valore sentimentale o estetico?anriq. . ne spesso, gli aswetti etici del -ercio Kula differiscono da quelli emici. Le . . . . imbarcazioni che oartcciuano alle snedizioni Kula c~ommerciano an~colidi graridc valore ~ r a t i c onella vita && -. va*
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accarezzano e ammirano -1 c n z a pretzoai membri della smdiziong commerciano in articoli pratici: noci di cocco, farina della palma sagu, pesce, kname, panieri, stuoie, spade e bastoni di legno, pietra verde (diorite) per fabbricare utensili, conchiglic di iiiitili per fare coltelli, ratiipicanti e liane per le . . hni. er--rra -o-n lani Trobriand lo &no, i uavpu'u sono preziosi non u e r la lorocararteristi.ca di cirneli. - -. . . ..mabilc- u r n d a l c (Invin, 1983, p. 71 e ss.; Scorlitti. 1983.
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265). Si c in rendc anche meglio 1 commercio@?era parte del s ~ t ~ - i i l ec: a - iso1;iniTrobriand c dei loro &i per raggiungcrc o consolidare p9Quelli ch. . .. p.
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kono-di -solito &rapi-moIto-abili, provetti navigatori C. nei tempi passati, ar). Ciò spiega il fatto che il Kula sia sopravvissuto in e ~ o c amoderna. anche se la
quantità di articoli di uso pratico commerciata è diminuita. E per finire, perché-l~circolauc)ne dclle conchiglie ha luogo- sia in-senso orario che antiorario? Questa-cgrateriche il Kiila stica concorda con !&a ---sia un'istituzione per stabilire pacifiche relazioni tra Ic isole e facilitare il commercio. Impedendo ai pattners commerciali di scambiare braccialetti con braccialetti e coliane con collane, -a i'coinvolgimento di un gran numero di & o l ~ - ~ e lrete l a commerciale. (È possibile fare solo un limitato nurnero di viaggi iri canoa su lunghe distanze).
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Scambio ridistributivo Come vedremo nel Cap. 10, l'cvoluzione dei sistemi economici e politici..è . in larga misura una conseguenza del10 svi. . .-.coerc . luppò. - . ai - forrne scambio, che integran o O SU! 20 quasi -- cluriio 11complctamenLc rccipruco. Dettc forme coercitive non si sono manit'estate improvvisamente, in netta opposizione a quelle reciproche. Piuttosto, si sono prohabilmcnte molute, all'iriizio, attraL7crsoquella che sembrava esscre una semplice estensione di fortne di scambio reciproco a livello familiare. siste~aJigcam bio conosciuto.mI-d~~fribzf;~orzr - n i 1 . . o i,con~pre~zcumeunaforma~di y l e estenNelh s ~ a m b i ~ d i s c r i b u t i ~ , prodotti del lavoro di d i e dive& od-vindii ... centralizzato. su-i per o ~ n ~ rrr)ni, tati e poi distribuiti in modo wuale ai produttori e ai non produttori. È necessario un notevole sforzo organizzativo, se bisogna portare grandi quantità- di beni nello stesso luogo contemporaneaL-
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mente .e d i---.s t r j b u-i r l i i n ~ a r t iesatte Di tie dei festcggiamenti ridistributivi è .=-T -74 =o sono dei singoli individui, che l'attegniamento uana~loriosoe competifgwnn da +ltnr$ a realizzare &o dei ridistribuwi e Api I n r a t i : questa organizzazione. In modo tipico, nei confronti di altri individui o PW essi tendono consciamente ad aumenta- che hanno già dato delle feste\ Ciò è in netto contrasto con lo scambio rccipro. - con la re ed iritensificareJa produzione, qual cosa guadagnano prcstirigio aglioc- co. Diamo iin'occhiata più cia vicitio a questa differenza. chi dei loro compagni. Bisogna distinguere tra le forme pualitarie e &e-di ridisrribuzione. In un sistema cerialiturio di scambio, Reciprocità contro ridistribuzione erra è condotta e - ad lavorato più duramente di chiunque altro per produrre gli articoli che devoipiacimcnto e riconoscimento .. $0 esseredistribuiti, che ~ r w a r t ccicilo 6r;iierosità sono incompatibili con il cerimoniale di base degli scambi recip i ~ ~ p i c c ooppure la nulla e che -e, non possiede piu~icchezzemateriali di proci. Tra i Srrnai della Galesia centrale Quindi, in questa forma noti si dice ncanchc «grazie» f l Z l T Z r ridistribiizione risulta es- ne ricevuta da un altro cacciatore (Fig. sere semplicemente un'estremizzazione 6.5). Dopo aver lottato tutto il giorno della reciprocità; ii generoso fornitore per trascinare a casa la carcassa di iin distribuisce ogni cosa e, per il momen- maiale nella giungla soffocante, il cacto, non riceve nulla in cambio, tranne ciatore permette che la sila preda sia l'ammirazione di coloro che beneficia- tagliata in parti uguali, che vcngorio dino della transazione. stribuire all'intero gruppo. Come spiega .- Rabert Dcntan, esprimere gratitudine per la porzione ricevuta vuol dire chcf i proprio lavoro dal proces! Q&, 1il tipo di persona egoista che calcola I
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~ e n t a i ei r m & & e posso! -t ..-il significato etico del coo Spcsso la ridistribiizione li una Ccsta tenuta per celebrare qualche evento importaiite, comc un raccolto, la fine di un tabù rituale, la costruzione di una casa, una tnorte, una nascita o un matrimonio. [Una caratteristica diffusa nelle feste cti ~ridistribuzionein Melanesia è che gli .. . Cespiti si rimpinzano di cibo, si aiiontaLnano barcoUando tra i cespugli, si infila. . [no le dita in gola, wmitano e woi rirano a rnaWrt= con rinnovato cm ) U~i'aItracaratteristica comu-
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Dirc grazie in questo contesto è molto scortese! perché sottintende, in primo luogo, che si è valut;ita I'enrirn del regalo e, in se, le non ci s;i aspettavla che il donaroosì gcner,oso ( 1368I, p. 49).
Richiamare l'attenzione sulla generosità di qualcuno vuol dire che #li altri sono in debito e che ci si aspetta che Io ripaghino\ Ai popoli cmalitari ripugna perfino suggerire l'idea d i essere stati trattati coli Richard Lec spiega C<)me è ve:nuto a ( z a di questo a spetto Clella reci attraverso un awenirnento riveiarore.1'>Pr . .. compisccrfi d i c i . u. ~ . - !.~ u r i presso deva, decise di comprare u n graride bue
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iorni di ricerca
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presso i-vicini villaggi Uantu di agricol-tori. Der trovare il bue piìl grande e nih grasso della rcgione3 lntirie, ne comprò uno che serribrava un cseinplarc pcrietto, ma tutti i !Kunp, uno dopo l'altro, lo presero da partc c gli assicurarono rkc era stato ingarinato, perché aveva cornp r a t o ,un animalc a s s o l u i a m e ~ v o di valore. «Owiarnente lo inar-igercrrion dissero «ma non ci sazierà, lo manperemo e torneremo a casa a dormire con lo stomaco che brontola». Tiitravia. uiiancoperto d a uno spesso strato di grasso. Alla fine, L,cc riuscì a convincere i suoi informatori a sr~ieraraliperchk avevano afferma10 che si ti-attava -di i i i i dono senza vidore, pur sapendo sicurainenrc ~iiegliodi lui cosri c'era sotto ia Gllc >
Non è dpl verso I'um
-Economia
grandi wpl, questo paa
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Fig. 6.5 CACCIATORE SEMAI Tra i Semai prevale la reciprocità.
Sì, quando un giovanc uccide molta selvaggina comincia a credersi u n capo O un gratid'uoriio e pensa che tutti noi. gli altri, siamo i suoi seivitori o degli inferiori. Qiicsto non possiamt> accettarlo, r i f i u r i a i n n u h - 4 .. - .- ... k n 1 h r n t'I siio orgoglio lo porterà ad i~ccideret i i l h o . Quindi, noi parliamo sempre della sua nreda come di u p a ~ e i a - y d i x e .In tal modo egli rafircdda il siio cuore C diventa moderato (1960, p. 62). 9
americani che risiedono sulla Costa nordoccidentdc degli Stati L'niri c dei Canada (Fig. 6.6). S'cilc dcicrizioni rcsc famosc cla Kurli Bcnedict (I'at/enn ofCulfure - ivodelli di cultura) .l'indiano K ~ -a della ridistribun! flagrante violazione di queste p r e w zrorie risalta coine un nieealomane vero scrizioni di modesria applicate nepE . . . proprio. Ecco cosa doveva~indire di scambi reciproci! - - d se srccsi i capi di q u a q m p & n > n -1931, io l vc, c o m ~ o r t aD&.U&SnrnrlanA n i p. 190; trad. it., 1960. p. 193): e - hc n' 3 r!;ona eeni=a un grande rifornitore. T1 f: irto di vaintarsi è .. caratteristiche più salienti dei Io sono il gr;.iiirii_"capo che fa vergognare cii sC la gentc. ai uiiali p a r t e ~ i y a n oi nati\-i Io sono il grande capo clic fa vergognare di sC la geiitc. Il nostro capo richiarna la vergogna su tutte Ic hcce. Il nostro capo richinnia l'invidiri si1 tuttc le io lingua\kwaKiu%i~ termine indica grandi. faccc. smso enormi fesrr cicliche, cerimotiiali e ridi. . Il nostro capo fa sì che la gente si copra la &ve che coinvolrono. okni volta, numerubi -faccia davanti alle irnpresc che egli va , villaeai. oEnuno dci quali e, a turno, ospitante C continuamente compiendo nel mondo, ~spttiiro.Nr1l'insiesc coll
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bianco pub informazion
~ i g6.6 . KWAKIUR DEL NORD-OVEST, 1900 CIRCA I simboli sulle porte vogliono dire: 4aBoston. E il, Grande Capo di Arweele. E un vero indiano. Onesto. Non è colpevole di danni verso l'uomo bianco* e ~Economico.E uno dei grandi capi delle tribu di questo paese. L'uomo bianco puo ottenere informazioni-.
lo sono il solo grandc albero. io, il capo! IO sono il solo grandc albero. io, il capo! Voi siete i mici suriditi. tribù. Voi sedctc nella pane posteriore della casa. tribù.
La base infrastrutturale della ridistribuzionee della reciprocità -
Perchkl i ! Kun&engono in gran conto
c«loro che non a t t irario mai I'attenzipne suiia .pr.opria pcnerosirà, mentrc i Kwakiutl ed altri popoli che praticano la . . portate conta la ricchezia, ridist ribuxione stimano quelli che~ppspossa tcntarc. invano, di contare sono vantarsi di quanto- hanno d i s t r i ~ la ricchezza che il grai~deiahhricatore di _biiirn? Urla teoria a riguardo sostietie ranic, il capo, deve dar via. che la-reciprocità riflette un adattainen-- . to a modi di produziorie ia-cui'R'Km&D u r a ~ e J potlatckhli ospiti con& -%ione -P m m e n t e al . . \ nuano a comportarsi in niodo abbastan- punto di r i d u z i o ~ q u x u h u v i t aP za ssmije ai !,Kung di Lee. Brontolano e all'irnpoveriinen to amlicntale. SI lamentano e stanno attenti a non diI cacciatori e i raccoglitori raramene mostrare mai soddisfazione o stupore. hakno la possibiliti di inrensificare la Malgrado ciò, vi t stam un produzione scnza raggiungere rapisaconteggio pubblico di tutti i doni espo- mente 11 sudcietto punto] L'intensificai -s- t ~' (3.7). Sia gli ospitanzione rappresenta una grave minaccia ti 3he gli ospitati riten~onoche il s o b l -per questi popoli, sotto ior-ma di decimazione del1a taunq Incoraggiare il b n d o per far fronte all'obblig .contrar-) I a c c e t t a n d o. . i j , kacciatore !Kune a vantarsi v i m d d i ~ e err w n t r n , 4-i mettere in pericolo la soprawivcnza del cavciv<~lti?~ ruppy Iricilt re, la reciprocità com[ls>rIo sono il primo nel distribuirvi beni, tribù. lo sono 1s vostra Aquila, tribù.
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Fig. 6.7 POTLATCH Un portavoce fa un discorsa per conto del cp Kwakiutl, vicino alle coperi! da distribuire.
ta dei vantaggiper la maggior parte dei cacciatori-raccoglitori, poiché c'è un largo margine di \rariazioZpossibili nel successo di famiglie e individui da un giorno all'altro. =ha ossenlato Richard Goiild (1982, p. 76). «Più C elevato il grado di rischio, più grande è l'entità della spartiazionei>. In gericralc i villaggi agricoli hanno mapgiore libertà d'azione .nell'inctemcntare la produzione, poiché possono investire p i ì ~forza lavoroj Sono in grado . . . di elevare i loro liveili A I consumo se lavorano più duramente, senza pero amciirc a repentaglio enercretica coli- l'impoverimento dei loro habitat. Inoltre l'agricoltura è, di solito, un modo di produrre piìi- affidabile e ' .meno rischioso della Caccia e della raccolta. L n/-o'n s-ricoliori e - . traggono la oattedel Inrn W stentamento dalI'arinuale risalita dei fiu-
mi di salmoni e pesci-candela.i. Usando ?e loro tradizioriali reti a lancio i Kwa-
kiutl ed i loro vicini possono non incibere sul'Iammontare complessivo di ri. . produzione di queste specie. -. -Di conseguenza, essi fanno aflidatriento su di un sistema di pruduzione altament:e inten.,. ..--... sificahile. Jnohre, nientre vi soriu iazioni nelle dimensioni e l'altro (Langdon, 19791. . , vi sono pochi rischi nell'esistenza qutxidiana. Di conseguenza, era ecologic amente lfattibile, -- ui -1: - 1 per i Kurakiutl, tentait: cievare al iiiassimo la produzione ipensare con il prestigio e il priv ilegio di vantarsi coloro che svolgevano u.-~ ruolo i 1 - nel convincere tutti a lavorare più attivamente.
" Tboicichrhp Pacificu.t: pesce di ninre, carnrncstibile. dciia costa serientrionale del Pacifico, talinente oleoso da poter csserc utilizzato come candela dopo essere stato seccato [,\'d. T.].
L 'origine dei p ~ l o t c bJictr~trfivi
L'origine dei potlatch distruttivi I,a consuetudine del potlatch t .stata sottoposta ad un'analisi scientifica molt o tempo dopo che i popoli della costa nord-occidentale del Pacificc) erano c n trsti in commcrcio e avwanto stabili to relazioni di lavoro salariato CUI: t ">si. gli inglesi. i canadesi e i cittaidirli ameri cani. I,a riduzione ddla pop~olazionce .,L,-.", , un improvviso afflusso Ji riccirL&/a iittentiero l'eff 'etto con giunto di rcnderc porlatch sernpre piùI competitii~ie p distruttivi ul1: ~-..-l!: U C M dell'e~oca in CUI Frariz Roas alTcvacoininciato a studiar-li, aiia fine del secoli3 scorsaI (Rohnizr, *-:L:. L,. 1969).A quel tempo, l'I;,*,,, i i i r c l d LIIL,U 113icdeva presso Fort R~ipcrt,la stazione conimerciale della Cornpagnia della Baia del13Hudsone la tendenza, da partc di coloro che offrivano i potlatch, a superare gli altri era diventata una passione totalmente divorante. Coperte, bidorii di olio di pesce e altre merci di vaiorc venivano deliberatamente distrutte col fuoco o gettate in mare. In una data oc descritta da Ruth Beriedict in o/ Culture, un'intera casa L-. orucici. i-i . i. i. r-) alle fondamenta, quaindo verme vcrs;ato troppo olio di Pesce sul fu1 ktlatch che terrnina... - .. vano in qucsro moao erano considerati come grandi vittorie pcr coloro che li a\:evano offerti. Sembra probabile che, prima dell'arrivo degli europei, le feste potlatch dei Kurakiutl fossero meno distruttive e pii1 simili a queUe-melanesiane (v. p. 193). ~ n c h e- -l a rivalità Cli queste feste coinportava un-(lispendic1, l'incre mento nc 1 ' to della prouuzione complessiva era in grado ch superare la perdita dovuta al fatto di ingozzarsi-e..sciupare dei beni. Inoltre, dopo che i visitatori avevano mangiato a sazierà, rimaneva ancora molto cibo che queisti ultimi potevano portarsi a casa. I1 fatto che gli ospiti proveiigano da - --
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villagbi lontani comporta degli ulteriori e importanti vantaggi ecologici ed economici. Si è ipotizzato che la rivalità di queste feste fra gruppi aumenti la produttività in tutta la regione più che se ogni viUaggio organizzasse dci barichetti con i suoi soli prodotti. In secondo luogo, corne asseriscono Wayne Suttlcs ( 1960) e Stuart Piddocke ( 1945),a prodella costa nord-ocposito della cidentale, le ~uzioniriivali fra viI,,l laggi possoilv n i i i s r i-l;,,,i - a I r ; -mali effetti di ine prod uttive ci, 2 e natur alnte indotxe. La m della riscili.. .l"-,. dei salincliii 11, L i t : i , a l L i c u i a i L l:... I I U ~ potrcbbe minacciar J r a w iver178 tli alcuni villaggi, me ro vicini, su di un altro torrente. c"t:Llll"dl,u n ~ a r t u rare la quaritità solit:a. In tali circostanze, gli ahit anti dei villaggi impoveriti desidereranlILJ rdlLecipare al maggior nurnero di potiatch possibili e portarsi via quanti p iù approwigionarnenti vitali - . da 'L,, 1.....-. luaciranno a convincere il loro ospite a separars;L, CRMITientandogli quanto siano stati girandiosi i loro stessi potlatch negIi anni p,,,Ai-, c ~ ~ u c ~.È i t DOSS~i. bile, quindi, che qut:ste feste tra viilai siano state un modlo per soprawivere? . .* - -1. .------.-.... in cui il prestigio acuuisi~u uulaiiic un proprio banchetto f:a m a da controp$rtita. Qi~est'ultima veniva pareggiata -1: quando gli ospitati uivrri~avano ospitanti. Se il viUaggio non fosse srato in grado, per anni, di offrire il proprio potlatch, avrebbe perso il suo prestigio. Quando un gruppo impoverito e senza autorità non poreva più organizzare le sue feste, la gentc abbandonava il proprio capo-rid istributore fallito e andava a risiedere p~ressopa rcnti in villaggi più produttivi. Quindi, vantarsi, distribuire-e esporre ricchezza portava al reclutamento di un ulteriore potere lavorativo f o r a .lavoro raccolta intorno ad un ridistributorqxu.ticobrmente. efficiente. Ciò serve a spiegare perché i popoli della costa nord-occidentale profondevano cosi tanti sforzi , . n . .n
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riell;i produzione dei loro pali totemici. famosi in tiitto il mondo. Essi rappresentavano le #insegne>, del capo-ridisrributore, raffigurare come miriche figure scolpite; il rnotto dclle insegne era formulato sulla base dei noteroli potlatch realizzati. Qiianto piu grancie cra il palo e maggiore il potere conferito dal potlatch, più nurnerosi sarebbero stati i meinbri di vilJaggi poveri indotti a canìbiarc residenza e a raccogliersi intorno ad ilsi altro capo. &n l'arrivo degli europei, tuttavia, ci fu un t%entainento verso forme più distnittivc di rirlisttihuzime. L'irnparto con Ie malattie europee aveva ridotto la popolazionc dci K\vakiutl da circa 10 000 nel 1863 a circa 2 000 alla fine dello stesso sccolo. Contemporaneamente, compagnie cornrnerciali, conscrvicre, segherie C accarnpanienti per I'estrazione dell'oro introdussero un'insolita quantità di ricchezza nell'econotnia degli aborigeni. T,a percentuale di persone interessate a richiedere le irisegiie di realizzazione (dei potlatch) crebbe, mentre quella di coloro che erano disponibili a celebrare la gloria di chi offriva le feste diminuì. Molti villaggi vcnnero abtiandonati e quindi si intensificò la rivalità per assicurarsi la lealtà dei sopravvissuti. Un ultimo e forse più importante fattore nell'evoluzione dei potlatch distruttivi t'ii il muramenro nella temoiogia e I'intensificazione della guerra. Come sostiene Rrian Fergusori (1984), i primissimi contatti,-nel tardo XVTII secolo, tra europei enativi americani d& costa nord-occidentale del Pacifico,riguardavano il commercio deIIe pellicce. In cambio di pelli di lontra marina gli europei davano armi da fuoco ai Kwakiu8 e ai loro nemici tradizionali. Ciò ebbe un duplicc eEfetto: da una parte, L guerra diventò più mortale e, dall'alaa. portò i gruppi locali a combattere tra loro per il controllo del commercio,aiio scopo di procurarsi le munizioni da cui
dipendeva ormai la vittoria in guerra. Non c'è quindi da meravigliarsi se, quando la popolazione diminuì, i capi che offrivanci uii pot latch fossero disposti a buttar via o distruggere ricchezze. di nessuna importanza bellica per attirare potenziale umano da usare in guerra e nel commercio delle pellicce.
Ridistribuzione stratificata C'è una sottile linea di separazione fra le foririe cgualitaric di distribuzione c quelle stratiticate. Selle prime, il contributo al fondo cornune e volontario e coloro che hanno lavorato si fanno restituire tutto o la maggior pane di ciò che hanno messo in comune, oppure ricevono articoli di pari valore. Nella forma suatiiicata, coloro che lavorano devono contribuire al fondo comune o subire una punizione e non possono farsi ridare nulla. Altra differenza: neiia forma egualitaria, il ridistribiitore non p o s s i e d ~ i l potere di i m ~ o r r eagii altri un'iritensificazionie della p roduziorle e deve: dipendere clalla Iort3 buona volontàI. Nella forma scratiticata, colui o colei che ridistribuiscc ha questo potere e cliiclli che lavorano devono dipendere dalla sua dispoiiibilità. Analizzeremo nel Cap. 10 il processo responsabile dell'evoIuzione da una fortna cli ridistribuzione all'altra. Qui sottolinceremo soltanto il fatto che le forme completamente sviluppate -di ridistribuzione stratificata comportano l'esistenza di una classe domina nte con il potere di obbligare gli altri a uibbidire ai loro ordini. La manifc'stazione di qutsto potcre. nel campo della produzione e dcgli scambi. dà come risultato una siihordiiiaziont econo~iiicadclle forze lavoratrici e l'assenza parziale o tocalc, da partc loro, del contrailo sull'accesso alle risorse naturali, sulla tecnologia, sul luogo, sul tempo e sulla durata del lavoro.
Scambio a prezzo di mercato: comprare e vendere 1 luoghi di mercato si organinano in fortna nidjnientalc dovunque gruppi non imparentati fra loro e stranieri si . . io e commerciano un articolo 1r~unlscor tcon un alItro. Tra i cacciatori-raccoglitoIri c i senlplici agricoltori, i luoghi di transazione cotiiiilerciale comportano. di solito. il baratto di u11 prctioso anicolo di consumo con un altro: pesce contro i;-gname, noci di cocco coritro asce e v ia dicerido. In questo tipo di Iinercato? prirna dello sviluppo del danaro poliva-Icnte (v. p;~rapràfosiiccessivo 1. si scambiia solo i i il a limitata serie di bciii c set-vizi. La magigior patte delle transazioni effettuate tr ainhio ha Iiiopi fuori del niert ntinua a minvarie f reciprociti . eridistribi ,on l'apparizion E del danaro F te. tuttavia, gli sc:arnbi (
C.
Fig. 6.8 CACCIA E RACCOLTA NEGLI STA TI
UNITI
ad iin prezzo di mcrcato finiscono coll'imporsi su ogni altra forma. In uno scarribio di questo tipo, il prezzo dei beni e dei sen'izi coinmerciatj è determinato da compratori in competizione con altri compratori c da venditori in gara con altri vcntlitori. In pratica, ogni cosa prodotta o consiimata finisce con l'averc un prezzo c coniprare e vendere diventa la principale preoccupazione ciilturale, se non proprio un'ossessione (Fig. 6.8). E possibile panecipare ad uno scambio reciproco servendosi del danaro, conie nel caso in cui un amico fa un prestito e non specifica quando deve essere reso. 1.0 scambio ridistributivo può essere effettuato usando danaro, come nella riscossionc delle tasse C nell'esborso di spcse di guerra. Comunque, comprare e vcndere a prezzo di mercato è uii tipo particolare d i scambio, poiché comporta l'indicazione del momento,
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della quantità e del tipo esatti di pagamento. Inoltre, diversamente sia dalla rcciprocità chc dalla ridistribuzione. una volta effettuato il saldo in danaro. non esiste nessuna ulteriore obbligazione o responsabilità tra venditore e cornpratore che possono separarsi e non incontrarsi più. Perciò, gli scambi a un prezzo di mercato sono caratteristici pcr I'anonimità e l'impersonalità del processo di transazione e si poiigono in contrasto con quelli personali e pareiitali delle economie reciproche e ridistriGutive. Ora, esaniiriiamo più a fondo la natura di questa strana entità chianiatri danaro.
Il danaro L'idea c la pratica di attribuire ad un oggetto rnateriale la capaciti di misurare il valore socialc di altri oggetti mareriali, ariiiilali, persone e lavoro ricorrono quasi univcrsalmcnte. Questi <<mater i a l i ~cile stabiliscono il livello di valore sono ariipiamente scambiati con beni e servlzt. In gran pane dell'Africa, ad esempio, un giovane dà del bestiame a suo suocero e riceve una moglie in cambio (V.p. 142). In molte zone della Melanesia, si sci~rnbianoconchiglie con utensili di pietra, vasellame C altri manufatti di valore. Altrove vengono scambiati perlirie, piume, denti di pescecane e di cane o zanne di maiale con altri articoli pre. ziosi o vengono dati in risarcimento pel decessi e ferite e in compenso per semizi personali resi da stregoni, costruttor:I di canoe e altri specialisti. Salvo rare eccezioni, questi «materiali monetari» mancano di a Icune detue princ:ipali caratteristiche rle1 cianaro riscointrate in .. economic basacc su un prezzo di mercato. In queste ultime, il danaro 2 un elcmcnto commerciale oI di iner cato, un 1 . mezzo polivalente di scamixo, con le seguenti caratteristiche: -
1. Trasporiabiìitò. È di dimensioni e di fortna adatte ad esscre spostate da una transazione all'altra. 2. Diri~ibilità.Le SLIC diverse forme e i suoi differenti valori sono multipli nctti l'uno dell'altro. 3. Cònce~lihclitd.Una transazione operata usando un'unità di valore elevata può essere ugualmente effettuata con multip li di valore piu basso. I. Generalità. 1 1 1 pdiica, tutti i beni e i servizi hanno un valore monetario. 5. Anoninlikà. Per la inaggior pane degli acquisti, chiunque può concludere una transazione ad un prezzo di mercato. 6. Legalità. La natura C la quantità del danaro in circolazione sono controllate da un governo, Renché nierci di valore, destinate a scopi speciali, possano avere alcune di queste caratteristiche, soltanto il danaro poli~~alente le possiede tutte. Laddove: la reciprocità, la ridistribuzionc egualitaria e Ie relazioni fra associati cornmerciali costrtuisccono il modo di scambio doniinante, il danaro inteso nel senso --:- --.l banca tu tiioclerno non esiste e non può esistere. Ad esempio, il bestiame scambiato con una moglie non è quel tipo di valuta che si vorrebbe avere con sé :aUa cass:I di controllo del supermercato , non es C . .:I -'2 né molto trasportabjle ne racilC dirisibile. Così come viene usato r e u o deliu sposa (v. p. 142), esso è spessio non convertibilc, nel senso che u n t o ro grand C, bello e grasso e con iina buon a reputa zione locale, non può fa_ I l _ - - ..-ciimenre venire rimpiazzato da due aniinali piccoli e di poco valore. Inoltre, il bestiame non può essere generalizzato, perché può semire solo ad «acquistare» mogli e manc:a di a nonimità, ~ dal momento che a nessuno straniei-o che si L. presenti con la gtusra quantita di bovini verrà permesso di prendere semplice-
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niente ia e lasciare il bestiame. Esso E merce di scambio per ottenerc __l delle d o ~ i n. csoio fra gruppi imparentati, interessati a stabilire o a rafforzare preesistenti relaziotii sociali. Infinc, il bestiame viene inesso in circolazione da ogni singolc gruppc! familiare iri conseguenza del1o sforzo produttivo, non regolamentntoI cia un'autorità centrale. ilrri casi, del niat,eriale m(~netario ito a scc3pi spec:i& rnostra una 1 maggiore somiglianza con quello polivalente. Ad esempio, gli abitanti di Rosse1 Island, oltrc la costa orientale della Nuova Guinea, usano come danaro un tipo di conchiglie che. a volte, sono statc confuse con il danaro polivalente. Esse cono rrasponabili c sono suddivise in circa quaranta uriità stabilite, che vantio da un basso valore ad LIPO alto, attraverso uno medio. Le conchiglie di poco pregio possono essere usatc per comperare cibo, vasellame, iirensili c altri beni di tipo corrente, ma non p s s o no venire utili)z a t t per scambi importanti, come ncl caso dclla ridistribuzio1 ne di un maiale, ai matrimoni e di fiincrali. Perchb questi scambi abbiano luogo, il cpagamentob devc esserc effctruato con conchiglie di valore elevato. Le più preziose sono posse dute C ccxnmcrciate da «granili uomin i» (hfg nveri) (v. p. 194). Quelle poco pregiate, per nur>n permerose che pc di com perarne mettono in ncs una di grande vaiorc. Inoltre. ~ L L ~ , . time non vcngi se iii circolazioiri le riprendono ne, anzi, i loro 1 dopo i banchetti di carne di maiale, matrimoni o funerali, sostitiieiidole con una data quantiti di conchiglie di poco pregio, il cui valore è approssimativamente corrispo ndcnte a qucllo d[elle piu prezio:;e. Mcntirc ognuna di queistc è divisibile, nel scnso che ha un valore che pub es;sere esprcsso in termini di conchiglie poco prlegiate, nccssiina cii queste . ultime c acccttabife per scambi itnportanti, senza l'arrallo a la convalida delle -
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corichiglie di a Ito valore di un agrande uomo». Di coniseguenz:3 «la struttura di ---:-l. differenziazioric- sociaie è un fattore dominan te nella :>ne dello scambio. E 1 una stima che 1,ivellere~nc tutte ic cacegorie cli conchiglie, rendendo le misuriibili secc)rido un criterio di valc ine e un iforme» (Lick, 1983, p. > I J ) .
Capitafisrno Lo sca sato sii1 prczzo di merca--LV raggliingc 11 suo tnaggiore sviluppo quando è inserito nella forma di economia politica nota come capitalisnio. Nellc societi capitaliste, la compravendita per tnezzo di danaro polivalente si esrende aUa terra, alle risorse e alla casa. Il lavoro ha un prezzo, chiamato salario, così conic lo stesso da naro: I'interessc. Owiarncnte, iiion esistc:qualcosa di simile ad un niercatu complctarnente libero, in cui il prezzo è interasiiente stahilito dal rapporto domanda-ofierta e - . nel quale ogni cosa può esserc venduta. Comunque, nel confrotito con altre fotinc di economia politica, il capitalismo è appropriataniente dcfinito come una di quclle iti cui il danaro può comprare yiialunque cosa. Stando cosi Ic cose, ogniino cerca di acquisire quanto più danaro possibile C lo stesso scopo della produzione non i. più il scriiplice fatto di fornire bcrii e servizi ma, piuttosto, quello di aunientarc la qiianrita di danaro pos seduto - owero, ricavare un proirr A 91 ...,,. fitto e accumillarc capitale (FA,. L'indice della produzione capitalista dipende dal livello dei profitti ottenuti; questi ultimi, a sua volta, dipendono dalla frequenza cori cu i la gentlc acquista, usa, consuma e dist rugge beni e servizi. Quindi, si fanno storzi enormi per tiecarii irtù e i t lei pro1 da con8 consudotti, matoriI a tare ulteriori acqiiisti. Non si attribuisce prestigio aila person; i
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Fig. 6.9 SCAMi CAPITAL)AZ10fi
TOKIO La pubblica com,.
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di azioni di compagnie e società è una caratieristim fondamentale delle economie capitaliste.
più duramente o chc distribi~isct.la maggior parte della propria ricchezza ma, piuttosto. a quella chc possiede di pii1 e d.ie consuma a ritmo più elevato. In teoria le economie politiche socialiste t. comiiniste sono tenutc a sostituire il consumistno ri prezzo di mercato e l'ossessione capit;~listapcr il danaro con forme egualitarie (li ridistribuzione e di scambi reciproci. In realtà, tutte le società socialiste contemporanee operano secoiicio ecoriomic monetarie basate su di 1111 prezzo di mcrcato c moltc di loro sono orieiltate verso il possesso, come Ic socictà capitaliste. È anche contl-ovcrso se qualcuna di essc abbia consegiiito l'abolizione delle classi sociali. che e la mndrtlo rine yuu noi2 per reaIizzare \.ere e proprie fortiie cg~inlitariedi ridisrribuzione (v. Cap. 1 1 ). Il capitalismo porta incvicabilmentc a marcate diseguaglianze nella distribuzione della riccl~ezza,fondate su ditferenzc di proprieti o su uii diverso accesso allc risorse e all'infrastruttura produttiva. Cotne nelfc economie stratificate, il conrrollo ir tieccsgario per iin17013
120
pcdire che i poveri strappino ai ricchi la ricchezza e i privilegi. Tut twi,~.alcuni antropologi riscontrano niimcrose caratteristiche capitaliste in società prive di leggi aiilministratc dallo stato e che non ha~iiiomezzi di coiitrollo poliziesco-militari. Passiamo, perc18, ad esaminare il problemri del livello a cui il capitalismo si prefigrira nei piccoli gruppi e nelle società dt villaggio.
(Capitalismo primitiva>)? Il caso dei K a ~ a u k u Non vi è alcun dubbio che. in generale, piccoli gruppi c socict9 di villaggio manchino delle caratteristiche essenziali del ~apiralismopoiché, come abbiamo visto, i loro sistemi di scam---- - bio si basano su di un &porto . --. ci~rocitàe-& Uttosto che-su tino fondato sul prezzo-di-mGcato.. Cciriiu~ique,in alcuni casi, i sistemi cgualitari, reciproci c ridistributivi possono prcscntarc alcune caratteristichc chc ricordano fortemente il
&>e-
b
capitalismo contemporaneo. I Papua Kapaiiku dell'Irian - - -occidentalc (Nuoqa Guinea rndonesiana), sono un caso deI genere (v. Fig. 6.3). Secoiido Leopolc1 Pospisi 1 ( 1963 1, essi possegPno un'ec onon~ia4che è descritta il n-ieglio possib ilc come <'capitalisiiio primitivOD.Si sa che turt;a la terra coItivata di q11est0 p01,010 C p1osserluta ind~vidualmente; i pagamenti in danaro costituistono il mezzo regolare di- scambio; qucsto danaro, sotto forma di-conchiglie c perline di vetro,.può.essere usato per comprare .cibo,. animali domestici, raccolti e terra; inoltre., lo si può utili;.zare p e r g a g a o i l - l a v ~ r o Si sa anche che sono praticati il pagamento di un canone per l'affitto deiia terra e quello p. 122). degli ititeresci per cun prestitc1 (i?. TuttaviaI , un esa tccurato del ---__I rrtodo di posseoerc ia rcrra rivela differenze fondamentali tra l'ecorioriiia politica dei Kapauku e lc società contadine cnpitalistc (v. p. 222). Tanto per cominciare, non c'è una classe di proprietari terrieri. In realtà, ! h u s w A l a r e r r i i è controIIato-da gnippi-imparentat j f r a --(v. Cap. 8). loro, noti coiiie
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aspcttantiosi che il favore venga prontamerite ricambiato. (4) Ogni sottolignagè controllato dall'autorità di un gio-capo (v. Cap. 9): il cui potere dipenJe-dalla sua gcncrosità, in particolar modo verso i membri del suo stesso Puppo. UIn capo ricco nctn rifiuta di Prestarc ai suoi pai:enti qua lunque cosa di CUI CSSI :abbiano bisogrio per ottenere l'accesso a Il'ambier ?te, poic;h6 «un individuo cgoiisea? che accurnu113 danaro e manca di generosi tà, iion vedrà rnai il moiiiento in cui le sue npinioni saranno prese in consiclerazione c il suo parere e le sue decisioni rispettate, per quanto ricco possa divcntarc* (Dospisil, 1963, p. 49). Di conseguenza, è ben chiaro che la ricchc~zaCle1 capo non conferisce il potere che è associat(> alla proprietà capitalista. In 13rasile o in india, gli affittiiari e i mezzadri ~ o s s o t i ovedersi sbarrare l'accesso aUa terra e d'acqua senza che questo p r c g i l ; J ; c .T ; ; A f a T F ~ i i ' t ~ n ~-.& i Ibro_Iatifondisti. Negli -Stati-Uniti,sccond9 Ic. leggi. capkalisre .del possesso della- V terra,agli-sceriffi-e-adiiiageliti_di polizia chc no i col non znte che 1a banca ! 1 1 ~ u s p k i arrernia l. 1-C. .... . . cne ic aiseguaglianze neila di5 ne della ricchezza sono connesse a sorprendenti differenze 1.1 . cibo e che i bambini nel consumo «ci Kiipauku provenienti da famiglie povere sono scjttoalimemati, metitre i loro t.r .:ini tl sono ben nutriti. Comunque, questi ultimi non sotio inembri dello stesso soctolignaggio. Come rileva Po-spisil. i parenti che ne fanno parte «manifestano ,affetto reciproco e uii forte scnso di al,partene nza e di unità* C <
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possono usarc produttivamente I'intero ricavato del loro lavoro per ridurre Ic spese deIl'alIcvamento dci bambini o pcr eIerare il proprio tcinorc cii vita. Se cedono il loro prodotto, di solito è perché inancano del potere di trattenerlo. In qiicsto senso ogni affirco rappresenta un aspetto politico, poiché senza il potcrc di difendere i titoli di proprietà, raramente la locazione vcrrebbe pagata. Di conscgiicnza, c'c? una stretta somiglianza fra canone e tassazione, dal momento che ambedue dipendono dall'esistetiza di un potcrc cocrcitiuo, sotto forma di polizia c armi, di cui pu6 essere richiccto l'intervento se il tassaco o l'affittuario si rifiutano di pagare. In alcune società altamente ceritralizzate, cotne lo era l'antico impero Inca (V. p. 203), non c'è alcuna distinzione ira affitto c tasse, poiché non esiste una classe di proprietari terrieri. Piuttosto, è la burocrazia governativa ad avere il nionopolio dei mczzi di esazione sulla ricchezza dei cittadini produttori di cibo. Anche stari e imperi cscrcitano un controllo diretto siilla pro(iu./iioiie, stabilendo quote regionali o comunitarie per particolari raccolti e arruolando eserciti di cittadini perch; lavorino alla realizzazione di determinati progetti. La coscrizione al lavoro obbligatorio, nota come c o r v k ~ t, sempliccmcntc un altro tipo di tassazione. Come vedremo nel Cap. 10, tiitte qiicstc forme coercitive di esazione della ricchezza nci confronti di coloro che producono cibo si sono evulute, probabilmente. da forme eguaIitaric di ridistribuzione, in conseguenza dell'intensificazionc dclla pressione dcnioprafica.
del l u ~ o r oAd . eserripio, qual~inqueforma di economia distribuisce vari tipi di
lavoro tra bambini c adulti c tra maschi e femmine. Nclla maggior parte delle econoniic bnsnic sulla caccia o unicamente siill'agricoltura, gli uomini catrurano grandi animali o pesce, racculgono niiele e bruciano e dissodano foreste. Le donne c i bambini ccrcano conchiglie, piantc, piccoli anirnali, sarchiano, mietono e lavorano cereali e tuberi. Gli uomini eseguono lavori artigiariali con materiali duri, quali pictra, legrio e metalli, le donne filano fibre, tessono vestiti e fanno vasellitmc e panieri. In molte economie avatizatc di solito gli uomini arano e allevano grandi animali e in quasi tutte le socrieth le donnc si occupano in massima parte della cottura di cibi vcgctali, del trasporto dcll'acqila, della pulizia e di altri lavori dorriestici, oltre a prendersi cura di lattanti e bambini piccoli. In generale, nellc società preindustridi. gli uomini svolgono le attività che richiedono iin maggiore sforzo muscolare e una più grande libertà di rnor?imento. Appare probabile che la divisione di compiti fra maschi e femmine nelle economie basate sulla caccia e raccolta e iri qiiclle fondate unicamente sull'agricoItura aumenti l'efficienza della produzione alimentare. A causa dclla loro niuscolatura piìi wiliippata, gli uomini possono tendere archi più duri, scagliare più lontano le lance e brandire bastoni più grossi (V. p. 322). 11 fatto che gli uomini si allcnino più dclle donne nell'uso di qucstc arriii comporta un altro vantaggio: poiché le aririi della gucrra sono essenzialmente ilueile della caccia, I'allenamcnto degli uomini in questa attività li piep;ira aiitomaticamente ad csLa divisione del lavoro sere dci giicrrieri. Raramente, per non dirc mai, le donne vengono addestrate a Una delle caratteristiche organizzative combattere. Percib, è coerente con qucp i ì ~importanti di ogni economia 2 i'as- sto modcllo il tatto che gli iiomitii siano segnazione di compiri diversi a persone anchc specializzati nella produzione ardifferenti. Essa viene definita divi-
che più massiccia nelle società industriali. L.'Ufficio di StatiY;ica. del Lavoro degli Stari Uniti, ad esempio, documenta l'esistenza di 80 000 diversi tipi di iinpiego. È ch iaro che il processo c i i i sosteo ncrc un'ccurioriiia orpnnizzata suii'esistenz:i di specialisti ;I tempo picno.
Iegno, poichi. sono questi i materiali dai quali vengono foggjate Ic armi per la guerra e per la caccia. Solo iina piccola parte di cjuesta spiegazione si adatta aUa divisione del lavoro secc~ndoil sesso ticllc società industriali, i11 cui l'uso di macchine alinulla la maggior parte della suprerriazia inuscolare degli uomini sulle donnc (v. p. 328). Una dellc tendenze più evidenti nelI'~voluxioi-icculturale it la quantità sempre crpsccilte di spccii~Iizzazioncconncssa all'espansione de1I:i produzionc e alla crescita cJernogr:ifica. Nelle società di cacciatori-raccoglituri C in quelle di ridotte dirnei-isioi-ii.ogni adrilro maschio svolge, di fatto, lo stesso tipo di lavoro, così comc ogiii femmina adulta. Qiiand o la prodiizionc pro capite aumenta, un numero sempre maggiorc di adulti si specializza in una determinata abilità. prima a tempo parziale e poi a tempo pieno. Tn coilconiitanza con la nascita dello stato, un riotevole liiiincro di persone smette di lavorare dircttamcnte :illa prodiizione dei cibo e si dedica a tempo pieno ad attività anigianali coinc la ceramica, la tessitura, la metalliirgia. la costruzione di canoe e il coiiirriercio. Altri diventano scrivani, preti, governanti, guerricri e servi. 1.a tendenza all'aumcrito della ~ ~ e c i a l i z z a z i n nèe an-
Modelli di lavoro Liaspciro gradevoIc dell';assenza li spccializziizione nelle socict: i di cacc iatori. - ~. sull'araccoglitori Q basatc ~inicamenrc gricoltura chr. ogni :iclulto svolge varie c diffcretlti mansioni di1 iin giorno àll'altro. diversarrientc dalle routiries fisse della iaLbrica c degli impiegati d'ufficio. Jnoltic, la decisione di passare da un coii-ipito all'altro - per esempio, dal piazzarc trappolc al costruire archi o raccogliere rriiclc - è largamente volontaria c viene presa da ognuno individualrnentc o col corisenso dcl gruppo. Quindi. s:irebbe probabilmcnre corret-
Ore di lavoro giornaliero
Tabella 6.1
.--
.
r
Machigueng. --
Uomiini Donne
--
--
--
Yali Loro
-
-.
Uomini Donnc -
. ..
Uomin~
.
P-
. .
-.
Dorine ..
p
ione e prrparazioni 2-1 LIL -:l,O UCI
),O9
1,80
1,60
4,20
j,49
1.70
Lavori manuali
l
0.73
1,40
2.10
0.50
Commercio/Iavon)(alaiato
0,00
O,O
0,OO
0,OO
1.88
2,32 1,88
2.20
'3,20
0,o
l---I-..avori ciornesrico/cura - I> dei ba mhini
Totale
--.
6.36
..
-
5,73
6.0
07
- -
97
Fig. 6.10 UN MACHIGUENGA AL LAVORO Come nella maggior parte delle economie basate suil'ayricoltura taglia-ebrucia, gli uomini Machiguenga fanno il lava pesante di abbattere gli alberi e di disboscare la foresta per nuove piantagioni.
to affcrrnare che i membri di società prestatuali, di ridotte dimensioni, non vivevano il la\loro come un aspctto rioioso dell'csistcnza. Pcr la vcrità, recenti riforme sperimentaIi nei modelli di lavoro in fabbrica si sono proposte di iissegriare agli operai vari compiti invccc di uino solo (2 di inserirli in «gruppi t ; , ,-hg di quali.,,-. .,: prendono decisioni eseguire le diverse mansioni. SU come IQucsti e:sperinienti rappresenrano dci . . tciitatit7i di recuperare alcune delle invicliabiIi carattc~riscichedel lavoro in economi e non sp~ccializzatce di ridotte dirncnsicmi. LJna notevole quantità di prove indica, inoltre, d i e nelle società con infrastrutture basate sulla caccia e raccolta o sull'agricoltiira tradizion ale, la gente non dedica al lavoro Io stesso t empo delle società ad agricoltura intensiva. Ad esemipio, j IKung San spendono in media s<: . 110 20 ore alla settiniana nella caccia. La ragione fondamentale di tiitto ciò è chc il loro modo di produzione non è ititetisificabile. Se lavorassero piu ore ogni settimana non solo incontrcrebbero progressivamente sempre più
difficoltà a catturare la preda, ma correrebbero il rischio di decimare 13 popolazione animale al di sotto del putito di recupero. In un certo senso, i !Kung beneficiano del fatto di essere alla mercé di indici naturali di crescita delle piantc c degli animali nel loro habitat ; il loro tipo di prodcrziotie li obbliga a lavorare meno degli agricoltori intensivi o degli operai di una fabbrica moderna. Nella 'l'ab. 6.1 la quantità di tempo che i IKung dedicano al lavoro è coniparata con quella di altre due società - i Machiguenga, agricoltori ritaglia-e-brucia» delle Andc orientali dcl Pcrù (Fig. 6.10) c i Kali Loro, un viIInggjo giavan ese di contadini che coltivaiio il riso rneidiante ..--mcdio c' irrigazione. I1 tcmpo lavora~ivo molto più elevato, per ambedue i sessi, fra i Kali Loro, la società che possiede la tecnologia più avanzata, per il inotivo fondamentale che, come si osservato prima, l'agricoltura di irrigazione è altamente intensificabile (p. 78). Inoltre, i Kali Loro fanno panc di una società srratificata, in cui vi sono controlli economici e politici, quali tasse, affitto e prezzi di mercato, che obbligano o inducono la gente a lavorare più ore di quanto non sarebbe necessario se potessero tenc:re per sé tutti i beni e i seivjzi che proclucono. I1 lavoro occupa una parte sempre più grande della vita quotidiana tra i lavoratori salariati industriali. Alle otto ore di base giornaliere, bisogna aggiiingeme una pcr il pendolarismo, mezz'ora pcr gli acquisti di alimentari e altri articoli (incluso il trasporto), mezz'ora per cucinare, mezz'ora per i lavori domestici e di manutcnzionc e mezz'ora per prendersi cura dei ligli (incluso il trasporto di bambini e baby-sitters)". I1 Qucsi:i C la stima piìl bassa: per molti arnericarii di oggi, il itnipo spcso in ogni attiviti dovrebbe csscrc raddoppiato (v. Gross, 1984, per un'ampia analisi sugli studi deUa ripartizione del tempo). +
totale - 11 ore - e pari al terripo lavorativo della contadina giavanesc. (Per la verità questo prospetto riguarda solo i giorni lavorativi, ma nei fine-settimana il teinpo riservato a tutte lc altre fonne di lavoro aumenta notevolmente c molte persone hanno anche una seconda attività). Quando i dirigenti sindacali si vantatro dei grandi progressi fatti con la conquista del tcrnpo libero per la classe operaia, pensano ai metri stabiliti nel XIX secolo in Europa, quando gli operai passavano dodici ore al giorno e più in fal~brica,piurtosto chc ai valori dci Machigiicnga e dei !Kung (Fig. 6.11).
Riepilogo Ogni cultura possiede la sua economia, iin insieme di istitutiotii che fondono tecnologia, lavoro C risorse naturali per produrre e distribuire beni C senlizi. Per analizzare il nesso fra infrastruttura e struttura, bisogna distinguere gli aspetti organizzativi dell'economia da quelli ind csempiol i modi di >no differenti livelli di inrensiricarxuia c di crescita demografica. I..o scambio è parte integrante di ogni econoiriia. ina ci sono molti e diversi rnoiii di organizzare il flusso di merci e servizi dal produttori al consumatore. il concetto odierno di prezzo di mercato c ia compravendita tion sono caratteristiche universali. L'idea che il danaro possa coinprarc qualunqiit cosa (o quasi) è statA estranea alla maggior parte degli esseri umani esistenti fino aci oggi suUa Saccia dcila Terra. Due altri tipi di scambio, reciprocità e ridisrribuzionc, hat~noavuto un tenipo 1111 ruolo economico più importante di quello defe transazioni basate sul prezzo cIi mercato. la data 41 e la sua
entità non vengono speci6-e. Qurxo tipo di scambio può & e r e vado solo se ha luogo neii'ambito di relazioni parentali o strettamente personsli. Laai-% stribuzione @ornaliera di cibo p r c . . i !Kunp San e un esemp6 di-scambio ec&roco. In esso si ottiene il controllo siilla contropattita per mezzo deUa pressione collettiva contro scrocconi c lavativi. La reciprocità permane ancora in società che praticano prezzi di mcrcato, all'inrerno di gruppi parentali ed è coniune a molti di noi, sotto forma di doni fatti a parenti c arnici. In assenza di iin prezzo di r n e l ~ a ~ u di una sonqlianza poliziesco-militare, il commercio rappresenta un problema particolare per coloro che sono abituati allo scambio re(:iproco. Il baratto sdcnzioso è una soluzione e tin'altra è quella di creare dei paliiicls Lommerciali che si trattino reciprocamente come parentk Il commercio Kula è un classico cisemso J l ? o m r il b m o di generi necessari sia condotto con il pretesto di effettuare scambi reciproci Gli mmbi di tipo @ & b s J comportano la -raccolta di beni in -un luogo centralizzato e la loro erogazione ai produttori da parte di un tidistribiltore, Nel passaggio dalle forme di d i stribuzione egualitarie a queiie stratificate, la produzione e Io scambio oltrepassano il confine tra comportamenti .H----
rici prodiit-
del ridistributore. La i ridistribwione è caratterizzata dal conteggio di quanto stato dato come contributo e di quanto viene erogato. Diversamente dalla reci rocità, essa porta aii'autoglorificazione c a apena competizione per la prestigiosa condizione di grande elargitore. I1 potlatcb. dei Kurakiutl è un esempio classirn A*{- la relazione esistente tra ridistrib
Ce,
Fig. 6.1 1 VHE FA C VELZI Mb a) la pnn lontaggio lighland F lichigan, I lontaggio faceva risp per unita e della pro& (1 913). ma I V O ~ Oera \ai. ,) Solo la ivertiment di televisor
Rg, 6.1l UN UVORO CHE FA RISPARMIARE PUZI MA NON FATICA la) La prima catena di mwitaggio. Alla Ford di Highland Park, nel Vichigan, la catena di morlaggio delle puntihe laceva risparmiare 15 minuti per unità e dava il via all'era deila produzione di massa H9131. ma per gli operai il lavoro era più faticoso che mal.
ibj Sola lavoro e niente
divwlimento in una fabbrica C televisori r-a.
'L-
possono esistere se:ma tali controlb e c o m ~ e n t p ~ o sLaopre. GléGza della ridistrihazione in c o h n La relazione tr:ì h r m e di to alla reciprocità è connessa all'intensi- controllo, modi di proauzionc e scambi -ficabdità dei vari sistemi di produzione. si accentra. in m01re socict à, sulla que1
Quando quest'ultima può esscre intensificata senza provocare impoverimcnlo, le ridistriluziulii comperitive possono svolgere iitia funzione ecologica riequilibratricc, come qiiella di produrre un margine extra di sicurezza durante gli anni magri e di perequare la produzione regionale. L'cvoliizione dei pottatch distruttivi presso i Kurakiutl pu& esscrc stata provocata da fattori derivanti dal contatto cori gli europei, quali l'inrc~isificazionedeUa guerra, il commercio di armi e munizioni e lo spolmlaniento. Lo scambio basato su di uii prczm di niercato dipende dailo sviliippo del danaro poIivaIcntc, secondo criteri definiti di crasportabilità, di visibilità, convertibilità, geiicralità, a o e Iegzilità. Benché alciine di C rattcristiche siano presenti in unrta di valore usare per scopi limitati. come nel caso delle conchiglie-moneta di Rosscl Island, i1 danaro polivalente e il prezzo di mcrcat o comportano l'esistenza di forme di controllo statale. -, 11massimo livello di sviluppo del ripo cli scambio basato sul prczm di mercato t connesso all'economia politica capitalista in cui, di fatto, tutti i beni e i servizi possono esscrc comprati e vendiiti. Poiché la produzione capitalista dipende dal consumismo, guadagnano prestigio coloro che posseggono o C sumano la maggiorc quantità di bei seivizi. Gli scariibi fondati su Ji sono inscriti in una Pt' ec< li controllo resa neCebaniia U I L I L uiJpdrità di accesso alle risorse e dal conflit wcrtà e ricchezza. L'esempio del ~ a p a u k uiuustra* le ragioni per cui le istituzioni basate sul" prezzo di mercato e il capi talismo I-ion
.
stioiic della proprici t i terrie ra. L'affitto, 1 . tassazione ritletla corvCe di lavoro e ia tono tutti l'accesso differenziato aHe risorse i-iatiirali C tccnologiclic. Si capisce, quindi. perchi. Ici studio c~)niparativo delle cconomic deve comprendere quello delle istituzioni in cui la struttura economica i. inserita. La divisione del lavoro è una cara=ristica deiia vita sociale uman- Ovunque si usa assegnare dittèrcnti compiti economici n seconda del sesso c dell'eta. Nelle società preindustriali gli u m i ni svolgono atrMrà che richiedono maggiore forza. Il loro monopolio delle armi usate per la caccia è prob;ibiImcnte connesso al loro niolo di comhartenti in guerra. In tali società, le donne si specklimano in compiti accentrati sulla raccolta del cibo e I'accudirnento dei bam bini. Cornunquc Ic hasi inf iastrutturaIi di questa diffiisissiina divisiionc dei lavoro a seconda dei sessi non sussistono piii nelle società industriali i\;lutaiilenti infrastrutturaili - maggjore produzione di energia e popoiazioni pii1 nutncrose - sono tiriclie rcsponsabiti delle variazioni nel numero di specialisti a tempo pieno nelle economie agricole . ai Icacavanzate ed industriali, r i sletto ~ ciatori-raccoglitori e agli agricoltori tmdizionali. Parallelamente ali'aumento :]la specializzazione, il la\Toro divtm a eno volo'ntario, rrieno spojntanco e più .. .*'--*'....i..-. n",J*,,*l, i r i c i r i v w e ripetitivu. I diauuasaiiiiente. notiosrantc lc grandi cluatitità di energia utilizzata p ro capir(3 ogni anrio, ....r.,---..l gli agricoltori pii1 piuFiruiti C coloro che Ia\.oranu iti hbbrica e ncgli uffici i laspendono pii1 ore, nella lor vorativa, che popoli come I . l l u l l g o i Machiguenga. i
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Capitolo 7
L'ORGANIZZAZIONE DELLA VITA DOMESTICA I n questo capitolo prosegue lo studio comparativo, a livello strutturale, dei sistemi sociocuIturaIi e si esaminano i principali tipi di organizzaxiotie domestica..Si cercherà di capirc se tutti i gruppi di questo tipo sono costituiti da una singola struttura familiare e se esiste una base genctica per gli scambi di persone che legano fra Ioro tali gruppi. Questo capitolo è essenzialrncnte descrittivo, ma vi si espongono, in inodo preliminare, alcune spiegazioni teoriche pii] ampiamente elaborate nei capitoli seguenti. Bisogna conoscere il grado di variazioni nell'oi-ganizzazione dotnestica prima di poter affrontare il problema di spiegare perchb alcune di esse sono presetiti in una cultura e non in un'altra.
i/L'~r,gnnic:o:ion~ (!el/(;L'I~LI ~ ~ I ; » ? ~ L ~ ~ ! I C O
La sfera culturale domestica Tutte le cultiire hanno attività e pensieri
che possono correttamente essere conipresi nell'ambito ddla vita domcstica, il cui centro è un liiogo di residenza. un rifugio, una ditnora o un domicilio dove hanno Iiiogo alcune attività universalnlente ricorrenti. Non è possibile fornirne una serriplict: lista i h e le elenchi tutte, ma, in molte cultiirc, esse comprcndono ia preparazione e la corisuniazionc del cibo, pulire, rigovernare c educare i figli, dormire e avere rapporti sessuali per quanto concerne gli adulti. Co~nunquc,non c'è nessuna cultura in cili t ali ;itt i v i t ~siano espletate esclusivamente nell'ambito domcsrico. Ad escmpio, i rapporti sessuali nei piccoli gruppi e fra gli abitanti dci villaggi si verificano spcsso tra i cespugli o nella foresta, piuttosto che nella casa dove si dorn-ie. In altre situazioni, la stessa azione di dormire ha essenziaImente luogo lontano dall'arnbiente in cui si nlangia e. in altri casi ancora, le abitazioni possono
noli ospitare bambini residcnti, laddove vivono degf aciulti soli. senza figli, o quando questi sono mandati a scuola. La varietà delle combinazioni delle attività caratteristiche della vita domestica iirnana sono così numerose che è difficile trovare un unico comutie denominatore di base per tutte. (Si potrebbe insistere che la sfera domestica deve comprcnf lere mad ri e bambini molto piccoli. mii come lla mettiamo con i nuclei famdiari senza figli?). Tuttavia questo è, in sé. un fatto importante, dal momento che non vi è nessuna altra specie che prcscnti utia così estesa gamma di comportamenti diversi, associati a modelli concernenti il cibo, l'aIloggio, il sonno, il sesso e I'allevamcnto di bambini e fi-
gli. La famiglia nucleare Si può riscontrare l'esistenza di un particolare gruppo in tiicti gli ambienti domestici? hmlolti antropologi ritengono
Fig. 7.1
FAMIGLIA
NUCLEARE GIAPPONESE In Giappone l'industrializzazioneha causato la convergenza verso un modello di vita familiare nucleare uguale a quello degli Stati Uniti.
uale a li.
chc esso esista e vi si riferiscono come fdrn~glionucleare: marito, moglie e figli (Fig. 7.1 ). Secondo Ralph Linron, padre,
madre e figlio costituiscono lc fondarnenta di ogni altra struttura familiare cd egli prevedeva che «l'ultimo uomo impiegherà Ic sue ultime ore andando in cerca dclla moglie c del figlio» (1959, p. 52). George Peter hllurdock ha riscontrato l'esistenza della famiglia nucleare in ognuna delle 250 società studiate e ha concluso che essa era universale. Secondo la sua opinione (1949), questo tipo di famiglia svolge dellc runzioni vitali che non possono essere espletare con uguale efficacia da altri gruppi. Qiielle individuate da hiurdock sono le seguenti: ( l )sesso, (21 riprc~iuzione,(3) educazione e (4) sussistenza:
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famiglia nucleare soddisfa i hisogni sessuali e riduce la forza distruttiva della loro competizione. La famiglia nucleare garantisce la protezione della fcrnmina durante la sua lunga gravidanza e i mesi o anni di allattamento. .. La famiglia nucleare i. esseiiziale per la trasii~issioncdi cui tuira. Solo l'uomo e la donna adulti e conviventi ." ~ ~ , ~ ~ ~ c posseggono un3adeguatn per trasmettere cultura ai figli di arnbcdue i sessi. Date le caratteristiche comportamentali imposte alla femmina umana dal suo ruolo riproduttivo e le differenze anatomiche e fisiologiche tra uomo e donna, la divisione del lavoro secondo i sessi rende più efficace l'attività di sussistenza.
(3
r-,....*C,
Di conseguenza, secondo questo punto
di vista, la farniglia tiucleare rende possibile l'artività eterosessualc, la riproduzione, la trasniissionc di cultura e fornisce un sostegno econoinico più efficace di qualunque altra istituzione. E importantc controllare in modo esauriente la validità di tali affermazioni. L'idea che la famiglia nuclcare sia
~iniversalc,o quasi, sostiene l'orientamento secondo il quale le -.. . stic hr-. n~nuclearisono inferiori, patologiche o contrarie alla natura *. Tiirravia nessuno contatto, i limiti entro i quali le organizzazioni domestiche unlane debbano cssere circoscritte pe:r soddisfare la natura uinana e realizzairc cfficac:emente tutte, ... 1-11 oeiie quattro funzioni alcilne o ncssuria, elencatt precedenten~ente. -
-
Alternative alla famiglia nucleare Anche st iglie nuc ssono essere ri! i in schi,accian te rnag. gioranza rra le cultiirc umane, e1 chiaro I possicd e (orda tcmpc) che ogr :azione Clotileme alteriiativc di .. . . . - ~ .. piu mporstica e che esse sono spcsso tanti - coinvolgono cioè, una pcrccntuale più alta della popolazione - deiia famiglia nudeare. Inoltre, le quattro fuiizioni clencate precedentemente, come si C già affcr.mato, possono essere 1. facilmente svolte nell'ambito
-~
4
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gono gradualmcntc migliorntc e ampliate? iii modo da portarc, alla fine, al la costruzione di uri villaggio in.teramen'te nuovo. 'Tra i Nyakyusa i maschi di 5-1 1 anni dormono nclla casa dci loro genitori ma, ncll'adoIcsc hcnza, k loro per. l mcsx) visitarli soltanto ciurantc le ore diurne. A quell'ctà, d rmnono nel nuovo villaggio, bcnchk sia ancora 1a madre a far d a mangiare. La fondazione d i un iiuovo villaggio complcta quando giovani prcndonu moglie, la quale cuc na per loro e comincia a partorire una nuova gcncrazionc (M. Wilson, 1963 1. Si è risconrrat;i un'alrra nota variatitc di questo modclln prcsso i Mas:ii dell'Africa orientale. (love i celibi dclla stcssa chsse d'dà, o generazione ritualtilente definita, fondano spcciali villaggi n accainpamenti dai quali partono iri spedizioni bcllicl~ee in razzie di bestiainc. Sono le rnadri C le sorelle d i questi iioniini .che cucinano per loro c si occuparlo della casa (Fig. 7.2). Bisognerebbe anche sottolincarc che, comunemente, le classi sociali elevate inglesi iisavano inandare i figli, d ' e t à di 6 anni e d oltre. in collegio poiché, come i Masai, l'ari! ;tocrazia inglese riliutava d i affidare alle capacita educative deUa famiglia niicleare ii compito di trasmcrterc il patrimonio sociale. 1
I
In molte socjeti. pii uomini sposati trascorrono iina gran parte cicl tcmpo in cpcciali mse cieli tmmirìi. Il cibo viene loro portato dalle mogli e dai bambini. P ai q ~ i b i t ol'ir Uli uomini lauc
giovani.
p a p i crano uomini che c- visicavano ...- I durai-itc In iiorte. I tik:li nati Cla questi iioniini veiiivano nllev;iti in nu<:lei fami. .- - - ..-. inarcrno e noil liari capeggiati dallo zio conos nai il proprio padre. Esa. ~niriereniodi niiovo e pii1 accuraramente i Nayar in utio dei paragrati seguenti.
Poligamia e famiglia nu~leare Ora, dobbiamo valiitare se C-ombinaziunc padre-iiladre-bambino ha lo stcsso valore funzionaIc quando ogni genitore è sposato c vivc con più di un/a consorte allo stesso tempo. Si trarta di una clucstiorie importaiite, p e r c h é , h a trimonio plurimo fioiipamiu) è presente. in una ccrta niisurii. .Tn almeno il 90% dellc culrurc. Iri una sua torma, detta polieiniu (Fig. 7.3 ) diverse mogli condivid-n solo marito; ncll'altra, molto meno dif-
Fig. 7.3 POLIGIN24 (a) Senegal. famiglia poliginica. La legge cornnica permelte a ouest'uomo di prendere ancora una moglie per raggiungere la sua quota di quanro, a patto che sia in grado di aver cura di lei.
fusa.d e f i n i t a r i J .(Fig. 7.41 più mariti hanno una sola moglie in comune .
(percht: si verificano la poliginia e h polirindria è rriateria del Cap. S ) . Esistc una famiglia ilucleare ncl caso di pii1 inariti o nioltc mogli? G.P. Miirdòck sosteneva che essa è presente in tali sitiiazioni. in quanto I'iioriio o la donna appxrengono scniplicemente a più di u n a famiglia iiucleare contemporaneainentcc.. Tiitta vi3 questa affermazione trasci ira il fatro che i matrimoni plurimi . creano. siruazioni domestiche molto diverse. da un piinro di vista comportamentale c mentale. da qucllc dei matrirnoiii monogamici (un marito, urla iliogliel. Le soluzioni sessuali poligame sono owiamente ~iu-0 cliverse da auelle caratteristi& ctl-i marr;mnnimnnnoamici. iinclic il tnodo di riprodursi E differente, i r i particolare nella poliginia, dal moinento che ti piìi facile controlla~
Fig. 7.3 -
(segue)
(b)Toro Seduto. Il famt c a m Sioux e ripreso ct
.
.-
re la frequcn~ z adelle nascite qiiando è il marito ad avere mo Itc mogli. Inoltre, possono req l i z. z .a r i I a h n-iento e cura dei neonati più differenziati quando la madre J n r m d a a L con i figli, mentre il padre ha o ~ n norie i una rnoglie diversa come compagna (v. p. 303). Dal punto di vista clell'alleva-
a
*
presso.~epopolazioni aborigene americane. L foto fu scattata nel 188 Fort Randall. nel Sud Dakota
'3
Fig. 7.4 POLIANDRfA Questa donna tibetana (velata) e sposata con i uomini a sinistra, che sc
mento del bambino vi sono particolari elf'ctti psicologici associati ad un padre chc divide il suo tempo fra più mogli e chc ha rapporti con i ligli attraverso una p,gerarchia femminile. La famiglia nuclearc nionogamica degli Stati Uniti o del Canada accentra l'attenzione degli adulti su di iin piccolo gruppo di fratel-
ci si sposa una seconda volta è quella di suddividere il carico di lavoro e di aumentare la produzione di energia nelfctto dello stesso uomo( Inoltrc, la pre- l'ambito domestico. Appare inesatto, senza di altre mog1.i o altri mariti modi- quiiidi, eqiiiparare i nuclei familiari mofica il peso dell'allevamento dei bambi- nogarnici con le unità marito-moglini a cui deve sottomettcrsi un singolo bambino in famiglie poligamiclie. genitore, Ad esempio, padri C inadri americaiii e canadesi sono preoccupati dal problema di cosa fare dei figli quan- La famiglia estesa do ambediie vanno sl lavoro o sono in visita da aniici. Invcce,\le famiglie poli- In un rilevante numero di società stuginiche hanno in s6 una soluzione al diate d a d i antropologi, la vita domestiprobleina deUa son7egIianza dei banibi- ca è dominata da gruppi piii ampi di . . una sernplice famiglia nucleare o poligam-!. Passando, infine, alle funzioni eco- mica. È presumibile che la maggioranza nomiche,[ l'unita econoinica poligamica delle cultiirc esistenti conduca ancora neu'intera ~ r o d u - ritini dornest ici nell'am bito di una qiialzione di tiitto il gruppo convivente e che forina di fominfia este.$a - owero, domestico formato da fratelnon in uuella di o ~ ncoppia i uomo-don- un gruppo .. .. . iia resa se~aratamcnte.,Ad escmpio, li e sorelle, i loro consorti, tigli e/o nella poliginia i compiti domestici - al- genitori c prole sposata (Fig. 7.5). Le lattare. rigovernare, piilire, andare a famiglie estese possorio anche essere prendere l'acqua, r~icinareeccetera - poliginiche. Ad esernpio, ce n'? un tipo spesso non possono essere eseguiti in diffuso in Africa, che consiste in due o modo soddisfacente da una singola rno- più fratelli, ognuno con due o tre mogli, glic. Neiie società che praticano la poli- e i loro figli maschi adulti, conviventi ginia, una delle ragioni principali per cui ciascurio con iina o due mogli. Presso i
li, figli di ambcdrie i genitori. &n- . . cIeo familiuna dozzina e . . p i i i l l ~ r c l'afi
Fig. 7.5 FAMIGLIA ESTESA NEGLI STATI UNITI La richiesta di forza lavwo era elevata in questa fattoria del Minnesota (l895). a
i due sono
Batonga del Mozambico meridionale, la vita domestica si svolgeva sotto il controllo dei rnaschi più anziani della gencrazione più v e c d ~ i adella fainiglia allargrita poliginica. Questi uomini ricchi di prestigio e di potere loriilavnno, in effetti, u n corisiglio djrertivu di uiia corporazione di tipo familiare. Erano responsabili per Ie decisioni da prendere sui beni del gruppo domestico, pcr quanto riguardava la terra, il bestiame c . . gli immobili.- 0 ' vxtin ~ i y ; t !'ài sussistenza della -oifr te in particolare quella dcllc donnc c .. . d e i bambiiii. assevgando campi. racco.1. . -it ssra_qinnscli. Cercavano di aiirncntare le dimensiorii deiie loro rnandrie tli bovini e i rifornimenti di cibo e hirra, di orteiierc pih mogli e di accrcscere I'cntità e la forza dell'intera unità. Nelle farniglie cstcsc Batonga i fratelli vani, i figli rnaschi c i nipoti popiù gio~ tevatio divenire adiilti, sposarsi, costruire una iapanria, svolgcrc compiti di sussistenza C avere figli solo in quanto membri di un gruppo p i ì ~vasto. sottoposto alle regole di condotta C aIle priorità stabilite dai maschi più anziaiii. All'interno dei nuclei famdiari estesi Batonga, non c'era un'unità realmcntc equivalente alla famiglia nucleare e ci6 è vero anche per farniglie allargate in molte altre culture, sia nionogaiiiiche chc poligamiche. Sellc tradizionaii famiglie cstcsc cinesi, ad esenipio, il matrimonio è di solito monognmico (Fig. 7.6).Una coppia più anziana dirige la forza lavoro domestica e cotiibina i matrimoni. Le donnc portate all'inicnio del nucleo familiare in qualità di rnopli per i figli della coppia più tizia ai la sono sotto il controllo dirctto della suocera, che verifica le pulizie, 1:i cucina e l'allevamento dei bambini. Caddovc ci sono divcrsc nuore, le ni in cucina sono spesso eseguitc oilc, in n-rodo che ogni giorno uii coriringentc massiiiio di forza lavoro cloinestica può essere mandato a lauora-
+.
- - - -- -
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re nei campi di famiglia (Myroii Cohen, 1976). 11livello a cui la famiglia nuclenre è sumrncrsa e cancellata da qiieste soluzioni è evidcnziato da iin'usatiza risconrrara in passato in alcunc iamiglic cli Taiwan e riassiirriibile ncl detto: «Adotta una tiiglia, sposa una sorelliin. Allo scopo di ottenere iI picno controllo s~illanuora, la coppia più anziana adotta una figlia. La ragazza è portata in casa in tcrierissimà età e abituata a lavorare pesantemente e ad ubbidire. TI^ seguito, la coppia obbliga il tiglio a sposare la scircllastra iriipeciendo, in tal modo, la t'orn-iazionc di una famiglia iiucleare econotnicamciite indipcnciente all'intc rno di quella d'oripinc C rispettando' contcmporancnmente, la proibizione, socialmente imprsta, dell''incesto ([\T1olf, 'i.
1968).
Presso i Rajputs dell'l india sct tentrionalc. Ic iiimiglie estese applicano iiiisure drastiche simili per mantenere lo stato di dipendenza delle coppie sposate, Ad un giovane e .sua rnoglie ti perfino proihito parlare ira loro in prcscnza di persone anziane. il che vuol dire, in effetti, che «possono conversare soltanto clandestinamente di notte» (hlintiirn e I Iitchcock, 1963,p. 21 1). In qiiesto contesto nori ci si aspetta che il marito mostri iin manitesto interesse per la salute della moglie; se quest'ultima si ammala, è compito del suocero o della suocera prendersi cura di lei: «La ~ n a d r eprepara i pasti per il figlio anche dopo il rnatrimonio I ...l governa la famiglia fin quando desidera assumersene la responsabilità». pio di Come ultimo, b r e ~ quanto le famiglie estesc :hino lc relazioni di quella nucleare, cccr) il sccc o commento di hlax Gluckman ( 1955, p. 601sui Barotsc dello Zambia: «Se uti uomo diventa troppo devoto alla moglie, lo si sospetta di essere vittima di un incantesin~oo. I'erché così tanre societb hanno delle fainiglic estese? Probabilmetite perche
(;ruppi clut~~cs~ic~ nin un solo g ~ n i f o r r
Fig. 7.6 MATRIMONIO A TAI WAN
La famiglia estesa dello sposo riunita per la cerimonia nuziale.
nucleari mancano spesso di un sufficiente potenziale umano, maschile C lile. per mfolgere sia compiti cloniestic i che di sussistenza in modo . et.ticicnte. Lc famiglie estese forniscono I
4.
a serie di uomini come co,myragni, UI solito uno alla volta ma, in &nqualche caso, pr,atica anc dria. L'iiomo e lia donna normalrnente ,,A; m e negli coabit;ino per brcrvi perib,.., : servi l i i r :rvalli madre nc compagno convivente. 111 un caso eslrr m o , ovvero di donne o molto I-icchc o Imolto povere, madre c figlio possono vivere da soli; all'estremo . ,pposto, possonc1 coabita re con lc zie e l a nonna materne e costit uire un'z irnpia . . ,L :A-;,.l;" ; . I a i i i i K i i n L.xLsn L L I ~ I lllL13C111 adulti s solo ruoli temporanei di visitaI
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domes;tici solo genitore Milioni di bambini i11 tutto il mondo t
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mti. vengorio allevati in gruppi domcsrici in 1 ~"noscenza delle famiglie matricui è presente solo un genitore, il che può esserc causato da cli\~orzioo rnone 1bcali è stata approfondita dagii studi di uno dci due. Tuttavia, ciò può ainche (~ondottinelle Indie occidcntali (Blake, derivare dallVincay>acitào dall'iiid isno- 1961; M.G. Smith. 1966; R.'I'. Smith, nibilità a sposarsi . La forriia piìi CIornu- 19731, nell'Amc rica Lar:ina (Adams, nc di sol[~ z i o n edc3rncstica non nuc:Ieare :1966; Lewis, 196 l , 1964) e fra le popo-1.-Il:- . g~iiiiorcC qhcua I J I i:ui la 1azioiii di colorc: inurba te americane con u n svii, a/., 1975; Gonzalez, madre t presente ed il Flacire ass;ente. ( Furstenl 4; N. Tanrier, 1974). Queste famiglie \-engono chiarnatcZ ma- 1970; St< -:A--..-, l l l ~ ~ d npresenza tc a livello 'riittavia, I ~ I ~ O C L ~Più ~ I . o meno tapiciairiciiite.. la
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mondiale della matrifocalità è stata priva1ta della s;ua importanza d alla tendenza a consiclerare qileste uniità domcsti-.L 1chc- conir aorrranrl o pa~uiogiche (MOynihaii, 1965). Ncl descrivere i gruppi domestici, spesso gli studiosi di scienze sociali concentrano il loro interesse su ln punto di for.me idea; vista emico c trascu -ealtà etiche . - . ...l! e comportamcnrari. 1 jiruppi domestici formati da madre-bambino spesso sono il risultato della povlertà e quindi vengo1 : no coiinesse. a . mari sociali C considerati poco auspicabili, iiia non c'è alcuna prova che queste soluzioni domestiche siano, di per sé, più patologiche, instabili o contr arie aila «natura umana» della famiglia nucleare (V. p. 229) in senso assoliito. 1 gruppi bmiliari estcsi e matrifocali s f ~ ~ m a nimperccitibil~ncnte o in matrilocali (v. Tab. 8.1). Ad esempio tra i Nayar, matrilocali, i coinpagni della n ~ a d r c non abitavano mai con qucst'ultima e i banibini. Inoltre, divcrsamcnte dalle famiglie matrifocali, quelle Xayar cotnprcndcvano parecchie generazioni di maschi imparentati tramite le donne. Era uno dei maschi anziani - cioè iin fratello dclla madrc - a svolgere fiinaioni di capofamiglia, e non la nonna, come ncl caso delle famiglie estese marrifocali. - --
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Cos'i?il matrimonio? Unio dei prc~ b l e m posti i dall'affcrmaziotie secondo la quale la famiglia nucleare è l'elemento fondamentale dclla costituzione di tutti i gruppi doinestici, t il fatto che detta affermazione si basa sull'assunto che forme notevolmcntc diverse di iinione possono essere definite «matrimonio». Tuttavia, aUo scopo di inc'.ludcre l'a straordinaria molteplicità di compormmenri presenti in dette un ioni C ca ratteristici della specie uma. . na, la dctitiizione dcl niatrimoiiio è stata P.
resa tanto ampia quanto confusa. Tra i ml :egnosi tentativi di definire il m, o come un rapporto univerSRLIIICIIIC presente, la formula proposta da Kathlccn Gough, che ha studiato i Nayar, merita un'atterizione speciale, ma bisogna leggerla ~ i di ù una volta! r 11 matrimonio è un Ir:game sta bilico tra una -. donna e una O pfii . pei a r ~ i i c ~onscntcche a un bambinc), nato daiìa donna in circostiinzc non proilbile dallc Icggi che governario il -- S-..I-~-I-H I-. - - -. ra1>pt>rt
Secondo Gough, per molte società se non per tutte, questa definizione identifica un leg,ame «chle la gen te stcssa distingue tla tutti gli aItris. ' I uttavia, zssa setiibr~estremamente in contrasto con il lessico inglese e con la nozione occidentale di matrimonio, prima di tutto perché non fa alcun riferimento ai diritti C ai Joveri connessi d'accesso ai rapponi sessuali o alla loro realizzazione e, inoltre, p c h é non include ilecessariamente tin legame tra uomini e donne dal morneiito che si riferisce sempliccmentc ad una compagna e «una o più» persone, il cui sesso non vicne specificato. Goiigh non cita i diritti e i doveri sessuali perché si rilerisce al caso dei Nayar: per generare figli in modo socialmentc acccttabilc. Ic raga7xe pubcri Jowevario isottoporsi ad un a cerimcmia di quattro giorni, Iche le letgava ad un . <marito rituale)). L'adempimento di 9 Uiesto rito era una condizione sine qua no'n pcr l' inizio dcll'attività sessuale e riproduttiva di una donna Nayar. Per il suo popolo, la solu;zione iderale era adoperarsi pcr trovare iin marir o ritiiale tra gli uomini della ele,vata cdst:a brahrnina dei Namboodri. I inaschi d i questa casta desideravano av'ere rapporti sessuali . . con donne Nayar, ma si rifiutavano di 7
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considerare i loro figli come propri. Di conse/yenza, Iopo il n io ritiiaino a ca sa loro, le, le donne Irimanc~va _. --.lI. . e i frarei~i, ed erano presso 1ie sorcllc lambmfrey ue:ntatc sisI dai bra dri chle da uonlini Nay;ar. Goug,h consi.. . . rituali come dera l esistenza dei mariti una prova della univei-salità dc:I inatrimonio (anche se noi1 dlella fam iglia nir1' 1 I c-leare),poiché solo i figli nati. - aa aonne ritualmente sposate eitano coiisiderati «legittimi», anche se i-imaneva incerta I'identificazioi.ic dcl pa,.[Irr-. 'Tuttavia, perché definire il rnatrirnonio coriie un legame tra una donna e «delle persone», piuttosto che tra udonne e uomini,>?Vi sono molti casi, presso popoli africani - il Dahomey è i1 pih noto - in cui le donne «si sposano» con altre donnc. Ciò vieniz fatto E~razical pagamento, da parte di una don na che è già stata lei stessa sposata tradizionalmente uomo, dei prezzo della sposa, in modlo Ja ottcncrne una. La donna ciic paga diventa un «marito temmi na» e toi?da una sua propria famiglia piErmertendo che sua «moglie,> ri. . manga incinta attraverso contatti con iiomini prescelti. La prole di queste unioni f posta sorto l'autorità dcl «padre femmina», piuttosto che dei geniton hiolo,qicz (v. p. 152). Per quanto ampia, la definizione di Gough ignora alcune unioni che hanno luogo fra maschi. Ad esempio, fra i Kwakiutl, un uomo che voglia acquisire j privilegi associati ad un particolare capo, può «sposarne» l'erede maschio. Se il capo non ne ha, può «sposarea il suo lato destro o sinistro. una gamba o un braccio. Nella cultura euroamericana., si parla anche spesso di inatrirnonio nei caso di duraturi Icgami tra conviventi omoscssuali uomini o donne. Di conseguenza, si è afferinaco che ogni riferimento al sesso delle persone interessate in questc relazioni dovrebbe essere omesso nella definizione del matrimonio. allo scopo 7
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di rappresentare adeguarnente tali casi (Dillingham c Isaac, 1975). Tuttavia è diventato sempre pii1 difficiIe capire le numerose c differenti forme di organizzazione dotnestica, dal momento in cui tutti qiicsti diversi tipi di unione vengonn -nr-coinunati nd singolo concetto di matriinoiiio. P'arte del problcnia risiede nel faiL ~ che, yuando rieUa cultura occiO 1 . t' 'P 1. aentale ci" si ririuta ai definire amatrimonic)P i vari legami, si manifesta una ingius.ta rendem a a considerarli come relazioni meno rispettabili o autentiche. Di conscgiienza, gli antropologi sono riluttanti a stigmatizzare le unioni fra donnc, iiomini, quelle dei Nayar o soluzioni rnatrifocali con presenza sporadica cfel compagno, affermando che non si tratta di matrimoni. Tuttavia, in qualsiasi modo li 'si dcfini! iaro che essi includonc) una gatnina esitesissima di aspetti comportainentaii e mentali. Non vi ?t alcuna prov,a scicntiifica che nessuno di loro sia mc:no auspicabile o umano, a patto chc non comportirio coercizione, a buco e struttamento di uno dei comp agni (un:a limitazione che si applica, owiamente, anche alla monogamia occidentale uomo-donna). Poiché il tcrmine rnotritnonio è troppo utile per accantonarlo completamente, sembra adatta una definizione più accurata: Matrimonio significa l'insieme di sentimenti, comportamenti e regole riguardanti unioni di convivenza eteroscssuale e la riproduzione in ambiti dotncstic; Pei evitare ogni offesa nel1'uso del termi~ ie matr iiiioi-iio unicame,nte per .. compagnl conviventi etcrosessual~nello stesso contesto domestico, si dispone di un scmplice espediente: definire questi altri legami come ainatrimoni fra nonconviventi)), «matrimoni uomo-uomo», «matrimoni donna-donna» o con altra terminologia specifica adatta. E chiaro che queste unioni comportano different i implicazioni ecologiche, dcmografiche, economiche e ideologiche; di con- - W
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cegiienza, non C'? nulla da guadagnare ad argomeiitare se esse sono, o meno, marrinioni «reali».
Legittimità L'essenza dclla relazione coniiigale, secondo alcuiii antropologi. è contenuta in quella parrc della definizione di Goiigh che tratta del conferirnerito dei «diritti della condizione di nascita>, ai figli. Queiìi nati da una donna sposata «in circostanze non proibite dalle leggi che governano la relazione,> (ad esempio, l'adulterio 1, sono legali o legittinii. Quelli nari da donne nubili sono invece illcait.timi. Come puntiializza Rronisla\v Maliilowski: «Il matriii-ioilio k la legittiniiizionc dclla patcrriit%/ni;~tcrnitii>>. Tuttavia, molte società noti distitiguono tra l'allm~aiiientodi figli legali e legittiiili o meno. È vicro chc lc donnc sono universalmetite scoragg;iate dal cercare di allevare i loro neonati o decido il proprio cridertie il desti~ cerio, ma molte società hanno parecchi C diversi complessi di regole, che definiscono modi ainmissibili di concepire e allevare i figli. Alcune di queste alternative soiio tenute in maggiore considerazione di altre, rna quelle mcno apprczzatc non pongono aucomaricamente i bambini in una condizione analoga a degli illegittimi occidenrali (Schcfflcr, 1973, pp. 734-755j . Per cseiripio, fra i Brasiliatii residenti in piccole città ci sono quattro tipi di legame fra uoino c donna C rutti riconuscono ai figli i ~ i e ndiritti i di nascita: matrimonio in ch iesa, nia,trin-ionio civile, inatrimoiiio allo stesso teiiipo religioso e civile e ,,."; matriiiIulJ~u Ldnsens~~ale. l'er u, l, ~ aL ulnailiana, il modo di avere figli che gode della maggiore considerazione è il niatrimonio contemporaneamente civile e religioso, che le conferisce legaln-iente il titolo di proprietà di una parte del patrimonio del iriarito in caso di morte di -
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quest'ultirno. Inoltre, le foriiisce l'ulteriore sicurezi!a di sa[)ere che egli non piiò abbandonarla e ccDntrarre un matri. .l:.!. .I. altrove. La solumonio civile e. religioso zioni uspicabile è il matrimonio consi pcrché la donna non può avanzare alcun diritto di proprietà nei confronti del consortc n6 impedirgli facilmente di abbandonarla. Tuttavia, i figli di un accordo consensuale possono reclamare la loro parte di proprietà sia sui beni paterni che materni e non subiscono alcuna limitazione dei diritti di nascita, sotto forma di svantaggi legali o Ji disapprovazione sociale, purché il genitore ne riconosca la paternità. Presso le popolazioni del Dahomey, Herskovits (19381 ha siscontrato 13 diversi tipi di matrimonio, largamente determinati dagli accordi sul prezzo-dellasposa. I figli godevano di differenti diritti di nascita, dipendenti da1 tipo di iinione. In alcune di qiiestc, il figlio ricadeva sotto l'autorità del gruppo domestico paterno; in altre. sorto quella di uno capcggiairo da un:J «padre» femmina (v. paragr: ,dente). I1 problema non è la iegittimitii o meno del Eiglio, ma piiit tosto sc \?isono determinat i tipi di diritti, obblighi e raggru ti chc s i costituiscono sulla base di generi diversi di relazio~iiscssuali c riprodiittive. Nel mondo, alla maggior parte delIc pcrsone, non interessa il problema della lepittitiiirà o illegittimità del bambino. nia que110 di chi avrh il diritto di . .. stabilire 11suo destino. Di conseguenza, anche se non s i segue il modo socialrnence dominante per il conccpimcnto c I'allevamerito del f i d o , ciò raramente comporta una sua deprivazione economica o iin ostracismo sociale. A questo riguardo, la società occidentale ha rappresentato un'eccezione. i'engono ;ipplicate punizioni di graclo diverso e csercitste differenti forme tli disapprovazione vcrso la dconna cht inanca di conforniarsi alle cc>iidiziotiI preferite per la maternità. CoIIILlllqLL~,
anche a questo riguardo, è sbagliato P' che le niadri si: ino sottchpost( que a una qualc'he formia di - - - .- C!-"-. Coriuaiiiia, qualora si allonraiiriiu maniera piìi difhsa di allevare i f Tutto dipende dal più ampio conti domestico e sociale in cui la donna rcwa incinta, Nessuna societi Ic concede una completa «libertà di concepimento», ma le restrizioni circa la maternità e le occasioni di punizione e di disapprovazione variano iniinensaniente. Laddove l'ambito domestico è dominato cia grandi famiglie estese, in cui non vigono pesanti restrizioni per i rapporti sessuali prematrimoniali, la gravicianza d i una giovane donna nubile è rarainentc oggetto di grande interesse. I n alciirie circosranze. una <(madrenoli sposatas pu8 persino essere lodata piuttosto che condannata. Presso i Kadar dclla Nigeria settentrionale, come rilevato d a M.(';. Smith (1968),la maggior parte dei niatrinioni sono il risultato di fidanzamenti infantili. Qucstc unioni sono combinate dai padri della sposa e dello sposo quando la ragazza ha dai 3 ai 6 anni. Dieci anni o più possono trascorrere prima chc la sposa vada a viverc con iI suo fidanzaro e, durante questo pcriodo, non 2 improbabile che una ragazza Kadar resti incinta. Ci6 non disturberà nessuno, anche se il padrc biologico è un uomo diverso dal suo futuro marito: 0
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J Kadar non attribuiscono riessiin valor-C ai-' la castità pr cmatrimolniale. E abbastanz:1 COm'Line. pcr le ragazzi:: nubili. r,esrarc in<:inre 1 : _ . ... .. . >: ..:---.-: 1:. o parrorire L: rigu per opera ai giovani ui'zcrsi . dal loro fidanzato. La prole di q~iestcgravidanze preniatiimoniali entra a tar parte atrilincare [..,] Jcl fidanzato dclla ragazza ed è benvenuta come prova dclla fcrtilità della sposa 1968. p. 113). -~
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Situazioni analoghe sono piuttosto diffuse in altre società, i cui gruppi domestici valutario i bambini inolto p i ì ~ .della castità.
Funzioni del matrimonio Ogni società dispone di regole clie defi-iscoiio lc condizioni in cui possono rer luogr: ioni scssiiali, la gravianza, la riascita e l1aUevamentodei figli : l : .- .- .e che stabiiiscono e doveri connt estc con dizioni. Inoltrc, ogni sc Issiede p roprie cc~rnbina.zinni, -: . c di regole per a \loire uniche. di Ticggi infrangere tali leggi in questo campo. Sarebbe inutile definirc il matrimonio senrendosi di uno degli eleincnti di queste regole - come la legittimazione dei figli - anc:he nel C.aso in cui si potesse v f dimostrare cnc tale elemento è universale. Qucsco punto può essere illustrato enumerando alcurie delle funzioni varial)iIi di rc.golameritazione associate alle istituziorii comunemente identificate coine matriinonio. La lista seguente conticrie le considerazioni fatte da Edmund Lcach (1968).A volte il matriinoriio: A
1. Detern-iina i1 padre legale dei figli di una donna. 2. Dctcrniina la madre legale dei figli cli un uoino. 3. Dà a1 marito o alla sua famiglia estesa il controllo sulle prestazioni ili della rrioglie. la moglie o aUa sua faniiglia esresa il controllo sulle prestazioni sessuali del marito. 5. Dà al marito o alla sua famiglia cstcsa il controllo sulla capaciti la\*orativa delia moglie. t 5. DA alli1 moglie o alla sua famiglia estesa il controllo sulla capacità lavarativa del niarito. 7. D i al niarito o alla sua famiglia cstcsa il controllo sui beni dclla moglie. 8. Dà alla moglie o alla sua famiglia estesa il controllo sui beni dcl inarito. C). Determina uno sranziamento congiunto di beni per i Cigli.
10. Dererinina un legarne socialmente significativo tra i gruppi domesrici dei marito C dclla moglie. Come nota T.cach. qucsta lista potrebbe essere Iiirganicnte ampliata, iila iI punto è chc «in nessuna singola scicietà il matrimonio può servire a determinare tiitti qiicsri tipi di diritti allo stesso tempo, né C'; qualcuno di essi che sia invariabilmente stabiliito dal IT io in ogni socictà cono sciutaa 76).
Il matrimonio nelle famiglie estese Ncllc farniglic estcsc, il iiiatrimonio deve esser visto cssenzialrnentc nel contesto dcgli inre:ressi del gruppo. Gli indii quclli dcIIa famividui si unii( glia cstcsa: un nucleo domestico più ampio non trascura inai i propri interessi in merito alle fiinzioni produttive, riproduttive e sessuali dei coniugi e dei figli, né vi ritiiinzia mai totalnientc. In tali circostanze, il matrimonio è appro19riatarnentc descritto come una «alleanza* fra gruppi. che influenza Ic unioni presenti e future, coinvolgendo altri membri di anibeduc i nuclei. In inolte società la natura corporativa" del matrimonio è rivelata dallo scambio di persunc o di beni di valore tra i rispettivi gruppi domestici, in cui sono nati lo sposo .e la sposa. La forma pii1 semplice di queste transazioni è dcfiniti3 scambio rl; sort?I!P e comporta la recikwoca «a ittribuzic)ne» del le sorelle del16 .,e-JpvJu, per compcllanlcla perdita di donne in ogni gruppo.
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'' Si dicono «gruppi c<)rptiratiili»tingi. (orporole grou/).v] qucllc unità sociali, solitamente fondare sul criterio dclla disccndcnxii, Ic quali possiedon o un'iiiiità «morale» o giurirlic~C I'appartcnenaa alle quali confcriscc il dirirto di acccdcre a dcierminati mezzi produttivi su basi. iii vis t ~ v r i ca,rgualiisric [ N . L . ~1.' .
Fig. 7.7 PREZZO-DELLASPOSA Presso i Kapauku, i l prezzodella-sposa consiste in conchiglie-moneta.
Prcsso molti popoli, in tutta il mondo, gli interessi corporntivi si esprimono attraverso un'istituzione conosciuta come prezzo-ri~Ihz-.~po.ro(bridc-price) (Fig. 7.7). Colui chc riceve una moglie i h ~in cambio articoli di valore a colui che gliela concede. C 1 prezzo non equivale a quello dctla cornpravcndita di automobili o frigoriferi nelle moderne socictà industriali, che praticarlo uri prezzo di mercato. Coloro ISche riccvciiic) una m. oglie no, scggonoB in senso tistale: de er 1 . ' ciira di lei. airrirncnti i suo1 rrareiii C «pacdri» (cioi suo pac!re e gli ;cii paterrti) chic~1cra11110che gli sia resa. L'amrnc~l n1 1 tarc uei prezzo dcll;i sposa non e. [isso: varia da un1 matrimionio al1'altro. (1in Africa la mi!cura tradlizionale del aval,ore-della-sposan era 111 bestiame, 1~ c n 1c n é si yotcsscro usare an che altri oggetti di ~ \lalorc-. qual i utensil i in fcrr,o. A t t uil.. mcntc, i pagamenti in moneta conrantc sono la regola). Pre:;so i Rat.onga, una famiglia con molte fil$C-sorel le si trova~. va in posizione di vantaggto. Scambian-
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Jo donnc con bestiame, poteva poi operare lo scambio opposto. Piìi bestiame posscdcva. più mano le madri-mogli; più Iiuiilerose queste ultinie. più grande la forza lavoro riproduttiva e produttiva, e quindi maggiore In quantità di benesserc materiale cnlkrtivo e di influenza dclla fan~igliaestcsa. 12 v0 Ire, il passaggio di ricchezza da ... . i.in gruy po nll'alt.ro è effettuato in diverse fasi: Iin cot per l'accordo iniziale, una seconda quota quando la donna tlà a vivere con il niarito c un'altra. tli solito filiale, quando ha il prinio figlio. Spesso !'assenza di prole invalida il matrimo. ti~ r n aalla casa dei suoi nio: In donna fratcl.li e: padri C alla farriiglia del marito vicnc re stiti~itoi 1 prczzo-della-sposa. Un'alternativ;~ diffusa di qiiesto pa(bridpgamerito è il s~~ri.:k~o-per-la-spoca scrvice, detto a volte sen:aio-clel-prctenJrritc). I1 fidaiizato o il marito compcnsii i parenti acquisiti lavorando per loro tliiranrc parecchi mcsi o anni prima di l
Fig. 7.8 w i e Questa sposa arab la sua ricchezza.
condurre la sposa a vivere e lavorare presso cii Iui e la siia famiglia estesa. Il servizio-per-la-sposa può essere svolto in circosta nzc neiie quali tende a verificarsi una nrsidenza matrilocale, come vedreCap. 8: se i l pretendente la tira - o I~ o riporta n mai la sposa pcr le hinghc a casa 1~ropria,pu8 partecipare ad un mutamt:rito..ctict.1, passando da una residcnzo patrilocale ad una matrilocale. I1 prezzo-della-sposa e il servizio-delpretendente tendono ad essere applicati larldove la produzione è in aiimento, la terra abbonda e il lavebio di u Iteriori donne e figli è considera to insuffIcietite e risulta funzionale agli interessi foridamentali del gruppo corporativo (Goody, 1976). Se quest'ultimo non è interessato ad estendere la produzione e ad aumentare il niimero dei suoi membri, o non ne è capace, le mogli possono essere considerate un peso. Invece di pagare un prezzo della sposa alla famiglia di quesr'ultima, quella dello sposo può chiederc un pagamento inverso, chiamato dole (Fig. 7.8). Quando il paganientu è effettuato in danaro o in beni mobili, invece di terra, è di solito associato con uno stato di inferiorità o di oppressione delle donne. L'opposto del prczzo-della-sposa non è la dote, rna il prezzo-dello-sporo: è lui cIic va a lavorare per la famiglia della fidanzata, la qiiale ricompensa quella dell'uomo per la perdita delle sue capacità produttive e riproduttive. Questa forrna di compensazione matrimoniale C molto rara - se ne conosce un solo caso ben documentato (Nash, 1974) probabilmente per motivi inerenti alIa prevalenza di istituzioni in cui il maschio prevale.
I gruppi domestici ( il rifiuto dell'incesto Tiitti questi scambi mostrano l'esistenza di un profondo paradosso nel modo iti
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cui gli esseri umani cercano il proprio compagno. I1 matrimonio tra niernt)ri dello stesso griippo domestico è ampiamente proibito. Marito e moglie devono provenire da nuclei distinti. I meinbri dello stesso nriclco fi~niiljarc cle\yono «sposarsi all'esterno» - cioè, esqyamicrlmente; non possono c<sposarsiall'interno» - ovvero' et7dogrir~1icclr~1~~~zic. Alcune forme di endogamia sono univercalmentc proibite: ncssiina culrura tollera iiiatriinoni h a padre c figlia o fra rnadrc c figlio. Anchc quelli tra hate110 e sorella sono ampiamente vietati, ma cssi si sono verificati, specialmente f;fi frntellastri, iielle classi doinitian t i delle societ2 altaineiitc stratificare. come quelle Inca c ddl'Antico Egitto (Bixler, 1982). Ncll'emica dclle societi occidcnt;ili Ic relazioni sessuali e i marrimoiii tra sorella c fratello, padre (I figlia i i c . C inadre e figlio :;ono delt Perché tali legami sessuali e marrimoiiiali suno così diffiisamcntc proibiti? Le spicgiazioni della proibizione dell'incesto nella famiglia nuclearc rientrano in due categorie principali: ( 1 j quelIc che sottoliileano la componente istintuale e (2) quelle che pongono l'accento sui vantaggi ciilturali e sociali dell'esogamia.
di adulteri e ad un più elevato indice di divorzi? rispetto ai legami in cui uomo C donna riniangono in farnigIic diverse fino alla prima notte di rnatriinonio (\Srolf C Haung. 1980). Questi casi sono srari considerati conit prova iiell'esistenza di , ;nii a b asc gencitica, che causan ;ione st:ssualc f'ra coloro che C ~ C Y C O I I Oinsieine. Si t. attribuita la ragione di tale rifiuto alla selezione naturale e si è dcdotto che individui privi di questa avversionc c iiniti in rapporti incestuosi tendessero atl avere i i n a f i r ~ ~ridotta ss (Rixler, 198 1. 1982: E. \S7ilstin, 1978, pp. 38-39). Contro questa scuola di pensiero vi sono i segueriti argomenti: il rnatrimonio fra meinbri di un kibbiitz ha luogo dopo un 1ungo periodo di scrnvizio milit; tre obhli garorio, durante il qiialt i gio.-: I: .vani i11 ambo i scssi vengono in contatto con una pih arnpia gamma di poccnziali partiiers sessuali. Tnoltrc, una volta rientrati dal serilizio niilitare, i membri del kibtiu~zvengono inviati lontano, separatainente, per colonizzare nuovi inscdiamenti (l'. Cuhen, 1978; Kalfman, 1977; Livingstone, 1981). Conie risulta dai dati cli \Y1olf c Haurig, gli abitanti di Taisaii ammettono apertamente che il matrimonio del tipo adotta-una-figlia-sposa-una-soreua è una forma di leIstinto garnc inferiore. Quella preferita, che comporta la dote ,iù ricca e scambi bae , e quindi il Vi sono alcune prove chc bambini non sati sul ~ r e z z o - dUa-sposa .- - .... .. imparentati fra loro e di sesso opposto più alto grado di appoggio da parte di alIe\vari insieme durante l'intanzia per- ambeduc IC Iaiiiiglie allarga.re dei fidandono ogiii inleresse reciproco come m i , qiiclla in cui marito C ntoplie risessciali. Ragazzi C ragazze 31- mangono separati fin0 alla prima notte ruindi, prescindendo levati insieme in «case per han~hinionei di matrin kibbutzin~israeliani o in fattorie comu- totaliiienf :rsioni istintuali, biso(Fig. 7.9) raramente lianno rapporti gna aspettarsi cne i matrimoni fra bamsessuali e si sposano fra di loro (She- bini cresc tmc non sararino così pher, 1971; Spiro, 1954). Si è anclic ri- riusciti ,meqiielli pii1 cornuni realizza11 ... - - -scontrato che i rnntrimoni di Tnj\!ran del ti fra persone aiievate separaiaincntc. tipo «ad»tta-utia-fiRlia-sposa-una-sorel- Sorgono ulteriori difficoltà con la la» (v. p. 136), in cui il tnarito e la mo- teoria istintiiale quando si esaminano le crescono insieme, portano ad iiri mi- prore degli effetti dannosi di unioni fra nor numero di nascite, ad uno maggiore consanguinei in popolazioni ridotte. -A
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Fig. 7.9 R A G A t n E RQGAZZE IN UN K I B B m La familiarità durante l'infanzia porta all'indifferenza sessmle reciproca?
vero che presso inolte popolazioni iluin erose del giorno d'oggi, ainche se non i 11tutte, I' incesto 1?erta ad un alto nuin ero di n;.{ti morti e di bannbini coiqgeniraicicii~c malati O meno~niati, nia è piuttosto dubbio se la sressa regola sia applicabile a popollazioni pcJCO numeroin società di se, organi; villaggio. (Come h; neato Frank Livingsconie (1969) fra consan.. iinei por 61 .ta Ala graduale eliminazione dc:i geni n!ucivi. Se un piccolo gnippo in crociato in qiicsto senso ricscc a scipeu r e il più eIevato indice iniziale di presenza di tali geni, raggiungerà alla fine iin eqiiifibrio genetico con una perccntuale molto più bassa di geni negativi. TI
ri li unioni fra pare.nti srrett .. i dipende dalla Ireqiien7a originaria di geni nocivi. In teoria, varie famiglie nucleari in successione potrebbero praticare I'un;lone fra consanguinei pler parec*chic g(incrazioi.ii senza cffcttj nt:gativi. C:leoc ra il P:atra (Fig. 7.10)) regina d' Egitto, . . -. prodotto di undici gcnerazio~iidi concepimeiiti fra parenti stretti, fratellastri i sorellastre, all'inrerno della dinastia ToIeniaica (Bislcr, 1982; V'an den Rerghe e hlesker, 1980).Quesr'o cornpcm a iiiento non dovrebbe esser e raccori! ~ a n d: - mici e p arenti, d al momcmto €1.ic (in mc~ltepopo Iazicini) iEi csiti n egiit i 7 . risult: ino iiiolto pii] inurnerosi di -~ quelli positivi (Adams e Neil, 1967; A
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Stern, 1973, p. 497). I popoli di oggi sono portatori di un p i ì ~grosso «carico» di geni negativi, rispetto ai villaggi c ai piccoli gruppi demograiicaii-iente stabili. Secondo Livingstone, le possibilità di risiiltati geneticamente carastrofici, in gruppi già fortemente incrociati fra coi-isanguinc:i, sono minori di quelle presso Ic popcdazioni d'oggi, le quali si riproducono arrraverso utiicmi con eleiiienti esterni. I piccoli di villaggio, dove il conccpimenrri t- rircoscritto ai parcnti stretti, coiiie i Kaingang d d Brasilc centrale, prcsentano unzI frequenza notevolmcntc bassa 1' cii geni recessivi nocivi. La maggior parte dei piccoli gruppi c dei villaggi rnanifcstano scarsa tollerariza per neonati e figli con malforinazioni congenite C menoinati. Questi iiltin-ii diventano, con ogni probabilità, vittime di infariticidio o di abbandono sistematico ed è poco plausibile che trasinettano i loro peni nocivi. La teoria secondo la quale esiste un'awctsionc sessuale istintuale nell'ambito della famiglia nucleare è contraddetta anche daii'esistcnza di una forte attrazione sessuale tra padre e figlia C madre e figlio. Gli psicoanalisti freudiani sottolineano che figli e genitori di sesso opposto provano un forte desiderio inconscio di avere rapporti sessuali reciproci. Per la verità, alnieno nel caso di una relazione padre-figlia. questi desideri sono messi in atto p i ì ~ spesso di quanto non si creda comuncmente. Gli operatori sociali ritengono ad esenipio, chc annualnicnte si rcrificl-iino decine di migliaia di casi di incesto tiegli Stati Uniti c chc per la maggior parte essi appartengono al tipo padrefiglia (Armstrong, 1978; Finkelhor. 1979).Infine, la teoria del rifiuto istintivo dcll'incesto 1. difficile da conciliare con la d , j che cndogame clie venEono condotte p a r a l l e l a m c n t e _ a q u c l l c P r aostegno di questc ultiinc. Ad esenipio, i L&-
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Fig. 7.10 CLEOPATRA Il prodotto di iindici generazimi di matnmuni tra fratello e sorella
rncmbri di tamiglie estese . esogamiche . . . sono spesso cciinv
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pone alla conclusione che I'esogamia sia l'esprcssion C di iin istinto tormato dai nocivi etferri deii'l~nionefra COII sanguinei.
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Vantaggi sociali e culturali dell'ecogamia
mente ininaccioso di adulterio in società con istituzioni di marcata supremazia maschile. Xon è solo la moglic ad essere «disonesta» nei corifronti del marito, 11 rifiuto dell'inccsto nella famiglia nucleare e altre torine di esogamia presen- ma anche il figlio verso il padre. Ciò ti in gruppi domestici possono esscrc potrebbe spiegare perchc la forma di spiegati rriolto efficacemente in termini incesto meno diffusa c piii teiiiuta e di vantaggi dcmografici, economici cd aborrita da un piinto di vista emico sia ecologici che non s(>tionecessariameiite quella tra ~ n a d r ee figlio. Ne consegue gli stessi in ogni società. Si sa, ad esem- che qitella ira padre c figlia sarà in iin pio, chc piccoli gruppi sociali contano certo qual modo più diffusa, poiche il sugli scarribi matrimoniali per stabilire marito gode molto più spesso deila moconnessioni patcntali a lunga distanza. glie della doppia morale riel comportarl piccoli gruppi cnsticuitj d a unità che mento scssuale, ed è meno esposto alla si riproclilcono unicarncnte fra stretti punizione per adulterio. Infine, la stessa corisanguinei verrebbero interdette la valutazionc suggerisce una spiegazione mobilita c la flessibilità terricorinli, es- per la frequenza relativamente alta di scnziali per la loro strategia di sussisten- uiiioiii tra fratello e sorella e pcr la loro za. Costretti in un territorio liniirato, i legittimazione in matrimoni nelle classi piccoli gruppi endogami da 20 a 30 per- sirperiori - dal rriornento che non entrasone correrebbero anche l'alto rischio no in conflitto con le leggi sull'adultcrio di estinguersi, in conseguenza di una ira padre e madre. disparità nuinerica h a i sessi, dovuta ad Dopo la nascita dei10 stato, le alleanuna sfortunata serie di riascite maschili ze esogamiche tra gruppi domestici contie di decessi di donnc aciulte, che accol- niiaronti a provocare importanti consclerebbcro l'onere della riproduzione del guenze infrastrutturali. Presso i cotitagruppo su una o cfue doiinc destinace dini. l'esogamia aumenta anche la capaad invecchiare. Quindi. I'csogamia è es- cità produttiva e riproduttiva coraIe dei senziale per l'efficace utilizzazione del gruppi tra cui si verificano i matrimoni: Potenziale produttivo e riproduttivo di permette lo sfruttamento delle risorse che te una popolazione ridotta. Una volta che su di un'arca piii estesa di un piccolo gruppo coiniiicia ad ottenere famiglie nucleari o allargate possono compagni (la altri, la preponderanza di controllare su base individuale, facilita relazioni economiche reciproche porta il coniniercio cd eleva il limite massimo ail'aspcttariva che coloro che hanrio ri- di cscensione dei gruppi da formare per cevuto tali compagni ricambieranno. 11 espletare attività stagionali (ad csempio, tabù del matrimonio madrc-figlio, pa- spedizioni comuni di caccia, raccolti e dre-figlia, fratello-sorella può quindi m- via dicendo), che richiedono una consiserc interpretato come una difesa di stente immissiotie di energia lavorativa. queste reciproche relazioni di scambio Inoltre, laddove la guerra fra gruppi contro l'onniprcscnte renrazione, per i rappresenta una minaccia alla loro sogenitori, di tenere per se i.propri figli o. prawivenza, la capacità di mobilitare per Làtelii isotellc, di trartenere per-sé un gran numero di guerrieri 4 decisiva. Di conseguenza, in cuItrirc di villaggio o gli-- altri.Ic iine In questo contesto, si è spesso tra- militarisse e fortemente cciitrate sui mascurato il fatm che i rapporti sessuali fra schi, Ic sorelle e le figlie sono spesso padre e figlia C madre e figlio rappre- usate come pcgno per stringere alleanze sentano una forma di adulterio. L'ince- che non clitniiiano sicuramente la guersto madrc-figlio è un tipo particolar- ra tra gruppi sposati fra loro, ma che la
rendono nieno diffiisa, come ci si po- Matrimoni preferenziali trebbe aspettare dalla presenza c!i sorelle e figlie tra le fila nemiche (Kang, L i presenza diffusissima d e l l ' e s ~ ~ a m i a .. corriporta i l -al 1979; Podolcfsky, 1983i Teffr, 1975). . . . Nelle classi elevate e nellc caste, interessi c n r y r a r i v ~API ,orq>!~irlnmespesso I'endogamia si unisce all'csoga- stici con &i che srabiliscono chi deve mia con famiglie estese per consenlarc spoqarql P C ~ I os- . ricchezze e porere nella classe dominan- una donna .in m a t k n i o , la maggior te (V. p. 227) rna, come si è già constara- partc dei gruppi si aspetta in cambio to, anche la fainiglia nucleare può di- ricchezza mater~a1.eeo.a1credonne. Pren* ventare endogamica se in essa vi è una diamo d u e gruppi dornestici,lA e estrema concentrazione di potere politi- ognuno con un nucleo di fratelli resiSe A dà una (:o, econrjmico e militare. Con i'evolver.. donna a B, quest'ulC;i di forrne di scambio basate SII prczzi tlmo può mimediatamente ricambiare, i.i mermito, la fainiglia allargata retide d d o n e una ad A. Tale ad essere sostituita da unità domestiche spcsso è realizzata con uno scambio dipuò nucleari. l,e alleanze familiari perdoiio erro della sorella dello sposo, nia- partc della loro preccdcnte importanza d j ~ e t i i r ine forma p i ì ~indiretta: B dare a-sua,volta una figlia dell'tinioadattativa c bisogna reinterpretare la -e. In questo tradizionale funzione di rifiuto dell'in- ne - - fra l ' u d & tru-nonid la ~ ~ o sarà s a la figlia deUa cesto. Esso 6 stato decriminalizzato in Svezia, e si sta facendo uno sforzo in sorella del nadte del marito e lo sposo, n 1-1~1frstelln Ael questo senso negli Stati Uniti ( Y . Cohen, 1978; De ~Mott, 1980). Tuttavia, trebbe ottenere IQ-%.:SO risul~atocon . . data la (mnsapeLrolezza scientifica del un marrimonk rra u m e 12 fielia oirischio r:cppresen tato dall'incesto nella del fratello di sua madre, C famiglia nucleartr per le popolazioni m ~ n o. Di ) conseguenza, gli sposi-saportatricii di un ait~ipioriutncro di geni rarino reciprocarnentc cuainj iocrociati nocivi rec:essivi, 1:i riinozione delle legge (v. p. 156). Se 12 e B ubbidiscono ad ami.-incaito appaire improbabile e az- una legge per la quale questi matrimoni zardata. La po:ssibilità che il rifiuro deil 'mce- possibilc. allora tali unioni vanno defisto sia ge n itc nlalritnonio orefcrenziakc tra nl vini - neticamemte pro6[rammatc3 nclI'Homo sapzens ha ricevuto qualche so- ~noacitrri. In alcuni casi, la reciprocità matristegtio da studi sul canipo del comportamento di sciinrnie e primati. Come moniale si realizza attraverso numerosi presso gli esseri umani, Ic unioni padre- matrimoni fra gruppi domestici, che si figlia, madre-figlio, fratcllo-sotclla sono scambiano le donnc ciclicamente. Querarc tra i nostri più stretri parenti animali. ste unioni sono definite conntrbi-11 R -3 (' + A, Comunque, ad un certo livello il ri- coluri. Ad es&, fiuto del sesso in qucstc coppie può es- oppure A -t B e C -,D in una generasere spiegato in termini di prcdominan- zione A -,D e B -, C nella seguente e za maschilc c rivalità sessuale. Non esi- quindi di iiuovo A -,B e C -+ D. QueC;tc alcun.a prova sperimentale che attesti scambi sono rafforzati dal matriniosci un awersionc per l'incesto in se stes- nio preferenziale con determinati tipi di . . . e nei priimari. Inoltre, c io nelle 5 u w e altri parenti. iinchc se esistesse! a livellr3 istintui le, il Un'alt a manifestazione di im...- .. ... .. 1 1 . - .. . ~. SUO peso suiia natura unlana rimarrebbe teressi domesrici-corporai nel matri= . . dubbio (v. Demarest, 1977). monio 2 la p r w n r
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o r v - zior~ialternativc, domcctiche e non dote. Per mantenere la reciprocità o per mestiche. Ncllc famiglie poligame ed ottemperare al contratto di matrimonio estese, il sottonucleo padre-madre-figIio può, in pratica, non siissisterc in inanicper 11 auale C st2 to u m -della s ~ o s a il, frat na donn, ra cffettiva, separaGmente dalI'insiemE degli altri parenti e dei molteplici coceduta puii -cr ie il V& csistono rnolti C asi di gruppi soosi con una o ~ i sorelle u della moglie r C i che noi1 hanno un padrc-rnamorta. Questa- ralo. Strettamente connessa alla prece- r i t o cuiivivente. Anchc sc i figli hanno dente la pratica del matrimonio prefe- t)isogiio Cii csserc allevati e protetti, non in cili le prcsra- s,i conosc ono i limiti entro i quali debr e n z d e detta-, . .- . - .. esxrc circoscrirte le forme di orzioni delle -vedove di u n uomo sono bano mantenute all'intcrno dell'unità domc- ganizzazione dor:nestica illo scopo di socldiskire la natiIra timaila. Uno degli stica -af crnn &oJ? -, . queste organizmSr le stc aspetti principali ai prestazioni possono csscrc ad un livello zioni è chc non esiste un siingolo modelminimo e, in tal caso. il l e v i r a t a a lo da poter indic:ire comt: p i ì ~maturagarantire la sicurezza delle v e r l c w h c Ic» di un altro. Anchc i modelli umani di iinio~ie altrimenti non ipotrebbcro risposmi. Quindi, l'organizzazione della vita Fxescntatio infiniti gradi di variazione. domestica riflettc oviinque il fatto che, h.eln t r e in tutto il mondo si verifica di solito, mariti e mogli sono originari qualcosa di simile a ciì, che viene definidomestici diversi, i quali con- to matrimonio, è- diffide- specificare di gruppi .. tinuano a consenzarcun interesse prati- &e~z_a_m~ntale__ecomportamentale Co C sentiment alc verso i cugini e i figli. della-relazione marrimonialc. Unioni uomo-uomo. Xonni-dori~ia, f i i i d i e
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no difficile una definizione minimale del matrirnonio che non ferisca i sentiI ~ o U o s t s u t t u r a l e r l e l s i s ~ e ~ i ~ s o cmenti i 0 ~ ~di1 qualcuno. ~~ Anche la convivenza turali è in parte costituito da gruppi do- può non essere una caratteristica essenm~~st~Tcorrél~ri~rfial6f~chC,"di~~fil
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scambidi.sorelle, prenzo-della-sposa, scrvkio-del-pretendente,dote e prezzodello-sposo. I1 principio fondamentale' comune di questi scambi, tranne nel caso della dote, è che, concedendo un uomo o una donna ad un'altra famiglia estesa, la corporazione domestica non rinuncia ai suoi interessi sulla discendenza dclla coppia e si aspetta una compensazione per la perdita di un lavoratore prezioso. La maggior partc dei gruppi domest ici sono esogamici, il chc può essere CC~nsiderat o come il risultato di una programmazione istintuale o di un adattamento culturale e sociale. L'analisi dell'esogamia si accentra inevitabilmente sulla proibizione dell'incesto all'interno clella famiglia nucleare. Matrimoni C accoppiamen t i padre- figlia, frarcllo-sorella C madre-figlio sono quasi universalm ente prc~ i b i t i . L'eccezione più fre41 uella tra fratello e sorella nelle ciassi dominanti di molte società altamente stratificate. La rcoria del rifiuto istintivo deii'incesto si basa su testimonianze riscontrate in Taiwan e Israele, : quali t ) ambini aiucvati irisiese pano uri'awersic,ne sessuale m reciproca. Essa è considerata conne genei:icaente dct,crininata.,poiché riduce i 1 ri-
schio di geni nocivi. Tuttavia, gli studi condotti Taiwan e in Israele possono esserc diversamente interpretati. Si piiò costruire una teoria unicamente culturale del rifiuto dcll'inccsto, basandosi sulla necessità, per risxretti gruppi domestici, di difendcrc la loro capaciti di impegnarsi in reciproci scambi matrimoniali, impedendo ai genitori di tenere i figli pcr s6. Ncllc epoche seguenti, 1s pcrpetuaziune dcl tabù dell'incesto potrebbe essere connessa soltanto al crescente pericolo genctico associato con ripetute unioni fra consanguinei in popolazioni portatrici di un gran numero di geni nocivi. e iil rifiuto deil'incesto L'esogarnia costiruiscono solo irna piccola parte della gamma di matriinoni preferiti e proibiti, che riflettono il prevalere degli interessi corporativi dei gruppi domestici. La preferenza per alcuni tipi di scambi matrimoniali crea connubi circolari, in cili la reciprocità fra gruppi domestici può essere diretta o indiretta. 'I:ale-preferenza può.rnanifestarsi sotto forma di una regola che esige.il matrirrionio coin un particolare tipo di cugi:leggi niatrirnoniali preferenn. zj(ali, come il sororato e il levirato, esem. . ., plificano I a natura corpora rric tnatrirnoniale.
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Capitolo 8
PARENTELA, RESIDENZA E DISCENDENZA Q
uesto capitolo prosegue lo studio deii'organizzazione domestica ed esamina le principali componenti, mentali ed erniche dei gruppi domestici, vale a dire i1 significato d~a~~nte~aasq~isita-t~r~mit.e-il-matr~~ni~.e.~a discendenza, ----...ricollegando questi-ultimi.agli aspetti-ctici.e comportamentali di ,- --.t . a. l i a i p p i . Questo capitolo illustra anche alcune delle teorie che associano i mutamenti mentali e comportamentali nell'organizzazione domestica aiie condizioni infrastrutturali.
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X / P ~ r e r ~ t r l nrci . i k n z l i e dt'sc~~~ndc~;zi~
Parentela
distinguono fra il madre» culturairneniologzco. CTn'ate defini to e il gt d listinzior ~ssarianel caso naloga Lo studiio della vita dornestica 1 . -.. :f della « i i iIa u i r r r .. u1 r i i c i i r colei che viene C u ~ IUI I U I I U " I I a centinaia di culture in ~ U .le sia di solito portato gli antropologi a concludere culturalinente dc sissima pratica principi men- queiia b iologica, Che son&dysdi2 -: L- L i c n r u anche qui notedell1adoi1"i1c tali .contenuti-ovu~iquc nell'oreanizza. . voli discrepanzc fra mate,rnità emica ed zione di uucsto tiuo di v ~--f!!&rimo l i I etica. qucuo di uffizità -(o allt~uitzg),ovvero T , . .-. -..ri- -:--..1.. tc"1 allllit ~ ~ ~ ~ ~ u u ue zI'erediione relazioni stabilite tramitc matrimonio. I1 secondo è quello di (liscende~~za o s i tarietà variano da una cultura all'altra, I R . ~ e r s o n e in relazione fra loro ma apcr quanto ne sappiamo, nessuna y e . attraverso la discendenza o la combina- società umana ne t riva» (Scheffler, 1973, p. 749). In pratica, la discendenza e di l e ~ m i - d affinità j c di nascie che determita, sono congiunti o parenti (kin).L,'kT consiste nella coi sieme di concetti formati d d e convin- nate persone abltariu uii ruolo imporzioni e lane aspettative icondivists reci- tante ne1 concepimenro, nella nascita e procame:nte da t,ali congiunti è dc:finito nell'aiiaramento di determinati barnbi2rrt-4. Di conseguenza, il suo stu- ni. Come ha sostenuto Daniel Craig dio deve iniziare dafl'analisi delle com- ( 1979). la discendenza comporta la preponenti mentali ed emiche della vita senvazione di alcuni aspetti dcll'essenza o anima delle persone neIle generazioni doniestic future ed è quindi una forma simbolica di irninortalith. E forse q1lesto il motivo -per cui universalmcnrc: si. crede sia nella srirpe chc nella (discendenxa (Fig. 8.1). Nelle tradizio:ni popoliari occidentali, Le relaziom arenati- spesso vengono . le coppie sposare sono legate ai figli ~ c ~ i i j i e il , Significato emico della discendenza non siilla bas;e della C'onvinzione chc iiorno e t coincide con auello W , Cc,me si donna f(~rnisccini3 contributi ugualmente imporranrr nella procreazione del 'è già detto preccdcntcmcnte, i'rnatriLo sperma è considerato cobambino. mo~nig,puòstabilire nettamenteun rapme un seme e l'utero rappresenta il porto di «genitura>,nei confrontidi figli che non sono biologicamente imparen- campo in cui esso viene piantato. Si tati=con queiio che viene culturalmente ritiene d ~ eil sangue, l'elemento ~ i ù definito il loro «padre». Anchc laddove importante nel permettere e cleterminare la vita, vari secondo la stirpe. Si una cultura insistc sul fatto che !a-dscenddenzadcve cssere hasata-sdleffet- pcnsa che ogni banibino sia nutrito dal tivajatqnit àbiologica&le varie soluzio- sangue riccvuto dalla madre e dal pani domestiche possono rendere difticile dre. Come conseguenza di questa metal'identificazione del .padr~biologicg.'È fora, ai parenti di sangue>, vengono per questo motivo che gli antropologi distinti da quelli divenuti tali solo per marrimoiiio .(affini). Ciò condusse gli antropologi del ervirsi dei termine etn( pheo ': Gli antropologi sociali inglesi rcsiringom il (dello stesso sangue) per indicare i raptermineJ%demzzi legami che si estendono oltre due gcricr.izioni cd usano 1 ' 9 s p ~ s i o n e porti di discendenza. .Ldliscendenza non dipende dal filiazi~e.per indicare&-relazione,pxcnt'ale alconcerto di eredita di sanpue ne c o m I'interno della famiglia nucleare (Fortes, 1969). --m
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Fig. 8.1 RADICI Nel notissimo romanzo televisivo a puntate Radici, l'autore Alex Haley ha cercato di ricostruire la sua genealogia partendo dai suoi antenati afrccani, umr dei quali, Kunta Kinte, è raffigurato qui. poco dopo il SUO arrivo in America. come schiavo. Come indica In parola -radici,., spesso discendenza vuol dire sla legami con i luoghi che con le persone.
porta necessariamente i'idea di un egm. . genitori: m s l i a n t i credono chc il sangue sia fornito solo dalla madre e che determini unicamente le caratteristiche fisiche del bambino, mentrc il carattere cd il temperamento derivano dal seme paterno. Gli Aloresi dell'lndonesia credono che il bambino sia il risultato di una mescolaiiza di fluidi seminali e mestruali, accumulatisi per due mesi prinia di iniziare a solidificarsi. ìvlolte altrc culture condividono questa teoria di una lenta crescita del feto in seguito a ripetiiti apporti di scme durante la gravidanza. I Tarnil della cosca del Malabar, in India, i quali praricano la poliandria, pensano che il seme di p i ì ~uomini diversi contribuisca alla crescita dello stesso fcto.
Gli Eschimesi ritengono che la gravidanza sia provocata dallo spirito di un bimbo >hc si arrampica lungo le stringhe degli stivali di una donna ed è nutrito dai seme dell'uomo. Gli isolani delle Trobriand credono in ,un dogma molto noto, che toglie ogni fiinzione procreativa al seme. Per loro, una donna resta incinta qiiando lo spirito di un bambino le si arrampica ncUa vagina. L'unica funzione fisica svolta dal maschio è quella cii allargare il passaggio nel ventre. Nonostante cib, il *padre» Irobriand svolge - iin riiolo sociale esscnziale, poiché nessuno spirito di bambino che si rispetti si arrampicherebbe ali'interno di una ragazza nubile. Ug~iaIenegazione del ruolo Drocreativb del maschio è prcscnte i11 tutta l'A& ad esempio, presso i Miirngin si ritiene che degli Spiriti bambini vivano in profondità, al di sotto della
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suI~crticiedi ckterininati specchi d'acqiiir sacri. Pcrchb il coricepiincnto abbia luogo. Lino di qiic-sti spiriti npparc in $091l0 211 f l i t iiro padre, si presenta c gli chicd c di inilicare la doriria clie diventc:. In u n sccotido monicnto. rii tia ~iiadri quancio qucsr'tiltiiiia passa accanto allo specchio d';icqi.ia sacro, lo spirito barnhino nuota Si~ori?i i i korinii < l i pescc. cd cntra ncl suo ventrc. Noriostaritc i inolIti e divt~rsitipi di tcorie circa la natu.ra dei iruoli ncllii ~>rocrcaziunevi la consapevo1ezz.a. dilt'usiì in tutto il iiirindo. chc alcune sl>cci;ili lizioni ~oj1e~anc.r sin il tnaritci chc In moglie al proccsso di riproduzione. aiiclic sc inar~toc: rnoglic I-icissono cssen~ic.r>ni~cssiin iiiodo Jisugui~lee con ;ispctt;it ire a~npiamciitt:differenti per q u a n t o conccrne diritti c obblighi.
Maschm
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Femmina
Sposato con Discendente da
Egu la cui ganealogia e mostrala
Fig. 8.2 COME LEGGERE I DIAGRAMMI DI PARENTELA
Regole di discendenza Per valiitarc le relazioni di disccriticiiza. ad opiii intlividuo vcrigono ;issegiiati Fig. 8.3 DISCENDENZA BILA TERALE Ego ricostruisce la discenderira sia attraverso ! maschi che le femmine. ma in modo disuguale e non
diffcrcnti cloveri t. attribuiti cIi\*crsi disia rivi conironti dcgli ritii C l~ri\~ilegi, iiltri che in rapporto a nicilti c distinti aspetti c1cll:i vita sociale. 11 nome di un9 C-farn&lia. la residenza, il -ma, ranrro, la propricta e lo status c-e nazionale fondanientali possono dipenclcrc, rutti, da tali cisrrizionr derivanti ' d a m ~ 3 C n-, ; t ,C ciie non sono trutto cli alcuna rrcsuisizion~,ma unicamen-
stmultaneaniente.
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sIarr. al mondci. (Stariis ascritti c stariis =tfusa di claificazioi acq~~isiti sono prctsenti in tiitte Ic cultu- ne parentale c quella ciella dl,~crtci~nzu h r i ~ r t ~ , ,o\17crn ~ i i ~ , 111 determinazione delre 1. Gli antropologi d i s t i n e d e tipi la parentela, in modo uguale c simmeurincipali cIi rcgolc di discendenza: trico, lungo i rami generazionali di quclla L-o nalfca e quce. ascendenza c discenrlcnza materni c. N e l l a & ~ o ~ . . ~ & ~ ~ a c ~ ~ zci~sit ~ pcaot e r n i . attraverso $11 iiidividui di amscmxia della stirpe paterna che.mater- bcdue i scssi ~J:ig. 8.3). La sccoiida torina imuortante Ai &s-per dctcr~iiinarcalcuni dei sunirnen-zionat i doveri,-zdiritxi--e. grivikgi. In sifi>;izioric pnrentalc & definita discendenza ~ m b t l t r l r o r(Fig. ~ 8.4).In questo caso, Ic linee petlealogiche che partono
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Ji rczioni, C'iiie nella discendenza bi laterale, ego traccia la uropria d i s c c n h za attraverso maschi e krnnjnc, r n d e linee si spostano avanti e inclietro, com-do ~ a r e c c h iantenati o disccnc h i di sesso femminile e maschile, riia d d e n d o n e altri. sempre di ambedue i sessi. In altre parole. ego non prende in considerazione allo stesso tempo- e-in u i e a n z a z a m 1t %madri, padri e nonni.
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g. 8.4 DISCENDENZA MBILINEARE ol diagramma. ognuno ha 3game di parentela con
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Vi sonoanch~d~,e~ggr?nd~~~arietà~di. =
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discendenza--unilineare: q u e C patrili nearr e quella mofrzlrnearc. Quancio si h n ~ I i 3 % c M " c G T rimo G tipo, ego scgue le Iincr genealoviche ascendenti c discendenti solo attraverso i maschi iFig g.>). Q a - ~ n e r ~ ~ e s e ~ n t e _ciò chc non significa che eli individiii--imuaren.iati-nella disccndcn;[a siano solo uomi. ni; in ogni generazivnc vi sono- parenti di ; cssi. Tuttavia, ne1 passaggio ha-1 altra hai?no va10 re soltanto le linee maschiIi: i figli delle donne veiigono cscliisi dalla geilealogia. Quando la discendenza ì. n-iàtrilirieare, %o-segue i rami ascendenti c ci&'dcnti solo attraverso lc donne (Fig. 8.6). Anche qui bisognerebbe tener prescnte che i maschi, come le f e r n m i n e . P ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ essere imparentati n~atrilinearmenre; è solo nel passaggio da una generazione all'altra che i figli - dei maschi-v~ngo-no dalla geneaIogia. esclusi Una delle conseguenze logiche più rilevanti della discendenza ujiljneare e che essa confina i figli di frate111 d i m o Gpposto in categorre distinte. Ciò è particolarmente importante nel caso dei ciigirti. Sihcnga pr~s~?te-dt i1 figlio e la hglia scendenza patrilineare -. .-.a--* . .d e b u ~ e l l adcl,p x k . A w n - poss i e ~ ~ ~ ~ ~uestJul~im~, 11 L g h u A d g l i a . iIn caso di discendenza matrilitieare, si verifica lo stesso tipo di distinzionc nei confronti dci «cilgini» di ego pcr parte di rnadreJ figli di un fratello e di una sorella sono C .
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Fig. 8.5 WSCENDENZA PATRILINEARE ' - Cdiscendenza è riccrctruita La unic:arnente attraverso i maschi.
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canelato patriluwamte
da efo * non rcngono in alcun conto il scsso dei leaarni parentali, ma re linee non si estendono ugualmente in tutte le
* C i i l antropologi usano 11 tcrmcne q n per indicare fil'individuos ( = Ioj dal cui punto di vista sono considcratc Ic rclazinni di pawntels. A volte è necessario specificare se il rckrcntc 2. un ego maschilc o temminile.
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Fig. 8.6 DISCENDENLA M A TRIUNEARE La discendenza e ncostniita unicamente attraverso le femmine.
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~ a r a l f c / (Fig. r 8.7). Gli antropologi distinguono un ulteriore iipo di- regola di cìisceiidei~m, chiamata &i-cendenza domio (o h z l ~ ~ ~ c a rc), -Wmente alla disccndcnza matrilineare at-
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traverso la madre C a qciclla patrilirieare attraverso il padre. Essa dilierisce dalla unilineare, chc prcndc in considerazione soltanto i maschi o Ic feniininc, ma non ambediic contemporaneamcnre. Esistono atiche nioltc altre combinazioni di queste regole di discendenza. Ad esetnpio, in tutte .e vi t un ccrto grado di discendenza bilaterale n. . . nella valutazione dei diritti e degli obblighi. Se una società applica ncarità nel concentrare le p( gruppi domestici di proprietari tcrrien, ciò tion vuol dire che ego e la-figlia del fratello dcila madre non si considerino rcciprocamcntc tenuti a usutriiire di sj,eciali diritti c a rispettare articolari obblighi. La nioderna ciiltura euroamericana C fortemen~c bilaterale nella composizione di gruppi parentali e per quanto concerne l'eredità di beni e propriet a. Tuttavia.-il cognome t; un - ovvero senile la h c a di -ico Fig. 8.7 CUGINI O 11 n x x ~ g o x x 11 11 INCROCIATI E PARALLELI disccndeiiza patrilineare. I1 fatto C che, X-Cugini incrociati all'interno di iina data società, si possoll-Cugini paralleli n o averci diverse varietii di discendcnza aUo stesso tempo, sc le classificazioni a riguarclo sono pettitienti a diverse sfere necessariamente essere dei gruppi domestici. Si passa, ora, alla descriziotie di pelisiero C di conip ito. nle di di- delle principali varietà di gruppi di Ognuna delle sud6 scendcnza fornisce la base inglca perché parentela. la gente si inquadri mentalmente in griippi unici di congiunti. Questi gruppi esercitano una grande irifluenza siil Gruppi a discendenza modo di pensare e di comportarsi delle cognatica: varietà bilaterale persone, in situazioni sia domestiche che extradomestiche. Un concetto. im- La discendenza bilaterale, applicata ad portante da tener wrescnte a ~ r o ~ o s i t ouna serie indefinitamente ampia di padci gruppi di parentcla è che essi non renti e ad un numero indeterminato di hanno bisogno di essere formati da gcnerazioni, porta al concerto di un tipo parenti conviventi - d i m ~ P V U I ~ Q di gruppo definito come ~ a r e n i ~ d o
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I figli
diver geni1
(Kindred) (Fig. 8.8). Quando gli americani e gli europei d'oggi usano il termi. . ne /amipliu volendoi & d i auellzI nuciear.e, si riferisco,no aI loro parent ui principa. - .... . _le cararreristica 6 cric-i-esrcnsione e la profondità della valutazione d'i parentebilatcrale.è.elast~ca.I parenti comp re-- -- - - si nel parentado di ego possono essere considerati «uiciniis o «lontani» a seconda tlel numero di legami genealogici che li separano o li uniscono, ma non esiste nlc un princ ipio definito o costante I~ e formulare t ali valutazioni o per dcliimitarc 1I . estensione della cerchia parerirale. Un'itiiportante conscguetiza di questa caratteristica, comc risulta dalla Fig. 8.8, 6 chc gli ego e i l ~ r fratelli o e sorelle io assimilati ad un patente la ctii 3artenenza al erupoo non è simile a illa. di ncssun aItro .(traime nel caso dei ,ctrfi~i cloppi di cgo - quelli i cui periirori sono due fratelli chr si scambiate le sorcllc).Ciò vuol dire che t i
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Parentado di Ego
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Fig. 8.8 PARENTADO I figli hanno parenladi d:versi da quelli di ogni genitore.
impossibile, per dei gruppi doinest ici coresidenti, csscre costituiti ia parenita. . di e che 6 rriolto difficile per qucsti uItiiini man tenere iinteressi corporat ivi Per: yuanto riguard a la terr a e le pc:rsorle. -
-
Gruppi a discendenza cognatica: varietà ambilineare I1 carattere «aperto» ed cgo-centrato r del parcntado bilatcrale pub essere superato s~ecificandouno o piì~antenati da cui deriva la discendenza attraverso ,maschi d o lemmine. I1 gru]ppo che ne risulta condivide logicarnente la ste.ssa . I appartenenza, indipcndeiitemente dall'individuo che ego prende in considerazione nel computo dei parenti. In questo caso si ha un lianawio c o g d c o (si usano anche i termini rurrzagr e srpl) (Fig. 8.91. I1 lignaggio cognatico si basa sull'assuntoche tutti i _ n ~ e n i ~ d e i g m p di po discendenza sono in grado di indicare i precisi leqami gcnealogici chcJioll.egaAI fondatore del lignaggio. Una diffusa alterriativa, coriie nel caso dei «clan» scozzesi ambilineari, è che la disl iente diil capostipite sia ,sto che dimostratu. Ciò puo esser tatto abbastanza facilinente se il nome del primo antenato è stato trasmesso in forma anibifineare per precchie generazioni. Dopo un certo tempo, molti di coloro che portano il suo nome apparterranno al gruppo semplicemente in virtù del nome stesso piuttosto che per il fatto di essere in grado di ricostruire il loro legame genealogici, attraverso tutte le generazioni prcccdenti fino al capostipite. Una definizione appropriata per questi gruppi è clan cozna~ico(in epoche recenti, alcuni iiiembri di clan scozzesi hanno cognomi diversi, risultanti da patronimici, C devono dimostrare la propria discendenza. [Neviiie, 19791).
Gruppi a discendenza unilineare Quariciu la drscerdenza iitirlineare t. sìsrcinaticamentc provata i11 rapporro ad i i i l particolare' a n t e w . il gruppo di pai-cnti chc nc risiilta i. definito aaatrrlrgiuggzo ( Fig 8.1 0) matrrl~g-afi/ci. Aiiibcduc coilteilgono lo ~tcssoitisieiric di pcrsone, indipcndcntcmcntc dalla ptoapct~iva gcncalogica d n cui sono considerati. Ciò li rende iclealmente adatti a formarc ---doincscici conviv-enti e a gestii-c cungirintaniente inrgrcss i rigc1~r_ddmrdc.pt=1s.auc c l à p r o p ric. tà. 'I'iirtiivia, :r C R U S R dell'eso~alilia, - ainbcdue i scssi n(311 posso nuare a co.nvivcre oltr(: la gio: 11lcuni ligriaggi cotnpreridorio tutte le peneràzioiii c i disccildcnci collatcrali del capostipite sono ricfiniti lignaggi niassiini Quciii che nc cornpreiidqiio so10 tre vi'_nggno chiarnat&naggi minimi (v. Fig, 8.10). Q i i a n d hM=a unilineare rlcrivantc'.'da iirI dctcrm inatu antenato è convcriutii piut tostu ch c ciirnostri~ta. il gruppo che ric cictinitu clrrn patnlznearc o tnzr~r~razeare (si usano anche i tci-rriini ~rllric.lr~n C t71utrtcli1i1oi)i>tirc parnsih e mii/~i\ib).Cornunquc. ci sotio riiolti casi liinire iri cui è dilficilc decidere sc si h a a che Lre con un lignaggio u i i n clan. Cosi come i1 primo p u ò coliteiiere altri liprràppi. il sccoiiJo prib comprciidere altri dan, cl-iiamati cii solito sottoclan. Infine, bisogna tener presente che questi ultimi pussono ;inche incliidere dei lignappi.
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Membri del Iignaggio
Fig. 8.9 LIGNAGGIO COGNA TIC0 La discendenza e ncoctruita a partire da un antenato inirrale attraverso maschi e10 femmine.
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Modelli di residenza Ipostniatrimc \punsabili delle I'er tal)ire i 1x1 diversc varietà di gruppi doiiiestici C delle differenti ideologie conncssc alla discendenza, dobbiarriu ;inalizrarc un ulteriore aspetto drll'orpniz7azione
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'p-Lignaggio massimo \ 1
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%g. 8.10 PATRILIGNAGGI Nel diagramma. ognuno appartiene allo stesso lignaggio massimo
clorncztica. Gli ari~ropolo~i corivcnpolio -ampiamente sul htto che uii imporrante cleinento determinantc__dcllcrcgojcdi c&endenza sia I! mudello di residenza O -cs iI rnatrunonio. I principali tipi di residenza po,strriatrin~onralssorio descritti nclla Schecla 8.1. Le forme di resicigga postmatrimo-
iiialc influenzano le regole dclla discendenza. poich6 stabiliscano chi enrr~rHa far parte di un gruppo domcstico, c b i + o abbatidoncrà arc-nci,che corrispondono agli apporti C= alle sottrazioni di rricmbri caiisate dagli spostamcnri delle coppic sposate. Qucsti stessi spostatnenti sono influcnzati dalle circostanze deniopratiche. tecnologiche, economiche ed ecologiche in cui la gente si trova a vivere. Di conseguenza! in inolcc società le rcgole della discendenza ed altri principi su cui si fonda la parentela possono cssere considerati come elemeriri orpiiriizzativi cc1 esplicativi delle strutti.ire del gruppo doiii~stico. in rclazioiie a particolari condizioni infrastrutturali.
Cause de bilaterale La disccndenz:i bilaterale è associ: 1
con varie combinazioni di residerlza ncolacale, ambilocale e biloc ale. Di sc,]i-
to, questi rari tipi riflettono a loro voita \in alto grado di mobiliti e flessibilità nella fctiniglia nirclcarc. Coine abbiamo già visto (Cap. 4), esse sono necessarie pcr i cacciatori e raccoglituri e riippresentano una caratteristica intrinseca dcll'organizzazione dei piccoli gruppi. Ad csctnpio, i !Kung San hanno legami dj parentela fondamcntalmenie bilatcr& cosa rhc ;i siia v o l t a u ~un~ . ,moclcllo predotninante di r&dcig~~pfi~t~atritiioniale alternata. Gli accampametiti di questo popolo coiitengono un nucleo di Irarelli e sorelle, oltre ai coniugi e ai figli c a un certo numero di parenti pii1 lontani, bilaterali e affini. Ogtii anrio, oltre a periodi di visita molto brevi, circa i.1 13% dclla popolazionc caiiibia più o incnu permancnceniente residenza da uti accampamento all'altro e circa il 35'10 spartisce equantc il proprio tempo in due o tre crsi accaiiipamentj (Lee, 1979, p. 1. Qiiesta tlcssibilità e mobilità sono .. ir;iggiose per chi deve basarsi per il p i o sostentarne]nto sulla caccia e la colta. - - .. .Negli Stati Uniti e in Canada la bilatcralità ì: ;issociata con iiguali flessi-
Scheda---8.1. Principali .. tipi . di. residenza .. . -postconiugale p .
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7
I ModeUi di residenza Neolocale Bdocale
Luogo
di residenza della coppria sposat
Separata sia dai parenti del marito che da quelli della rno Cambio alternativo di residenza, daj,paren~idel rno~lie. Alcune coppie risiedono con i parenti---.del marito, altre con quelli della moglie. .\V Presso il p ad re JcLmaritq. Prcsso Ia madrc della moglie. Presso il fratello ciella madre P p a ) . Presso i parenti deUa moglie (molte delle alternative precedenti possono combinarsi con I'insediaiiicnto uxorilocalel Presso i parenti del marito (molte delle alternative! prccedcr . . con l'insediamento virilocale).
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Arnbilocal~
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Patrilocale hlatrilocalc Avunculocak Arriitale Uxordocale
Virijocale
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bilita e mobilità delle famiglie niiclean. In questo caso, calc bilateralità riflette un modello rieolocale Ji residenza che si dimostra vantaggioso per cogliere le occasioni di lavoro rctribuito e per far fronte alla sostituzione di forme di scambio mediate attraverso i parenti con altre basate su di un'economia fondata sul prezzo di mercato. Mentre i !Kung San vivono sempre con i loro parctiti e dipendono dai congiunti e dalle farniglic allargate pct la loro sussistenza, lc famiglie nucleari degli Stati Uniti e del Canada ristedono spesso loncani da qualunque parente ed hantm contatti con loro essenzialmenre durante le vacanze c in occasione di matrimoni C funerali.
Elementi determinanti dei Iignaggi e dei clan cognatici
I fignaggi
c i clan cognatici sono associati con l'omh~loralili,owero una forma di residenza postmatrimc>niale in cui la mppia sposata sceglie di rimanere in mudo relativamente permanente con il pruppo domestico della moglie o del marito. Qucsto tipo di rcsidcnza differisce dalla resicienza ricolocalc presente nelle [arniglie americane e canadesi, poiché tale resideliza viene stabdita presso iin dctcrminatc, gruppo di pareliti. Inoltre, si distingue dalla bilocalità caratteristica delle società di cacciatori e raccoglitori per il farto che il passaggio da un gruppo domestico ail'altro si verifica meno frcqueiiteniente. Ciò comporta una forma relati\~amentcpiù sedentaria di vita di vdaggio e anche una capacità potenisialc alquanto maggiore tli sviluppare interessi esclusivi e i
unilineare, un punto sii1 quale ritarneremo fra breve. Ahbiamo già analizzato un esempio di'coine fiinzionano cali lignaggi cognatici. Essi erano presenti presso i popoli della costa iiord-occidentale del Pacifico che organizzavano potlatch (v. Cap. 6). 1 capi Kwakiutl di queste feste iidistributive rituali si adoperavano per attirare e mantenere intorno a sé la maggiore forza lavoro possibile. (Più numcrosa è Ia gente che un villaggio t in grado di mettere a1 lavoro diirante la risalita dei salmoni, maggiore sarà la quantità di pesce catturato). I1 ilucleo di ogni villaggio consisteva in un capo tribù e nei suoi seguaci, di solito inipiirentati con lui in modo ve= rificabile, attraverso una discendenza ambilineare, che formava una gcncalogia parentale nota miiie numaym. Il capo tribù rivcndica\la privilegi ereditari e irna nobiltà di rango sulla base di iina petiealogia arnbilineare derivante dai suoi nobili prngenitori. La ratifica di questo starus dipendeva dalla sua abilità di raccogliere e mantenere intorno a sé un adeguato numero di seguaci in competkione con i capi tribii vicini, che perseguivano Io stesso fine. L'irnportanza attribuita alla scelta individuale e l'insicurezza che circonda le . proprietà . corporativc del gruppo sono tipiche anche dei Iigiiaggi cognatici di altre culture.
Elementi determinanti dei lignaggi e dei clan unilineari RcnchS iioii vi sia ragione di riesiimare le nozioni ottocentesche relative alle fasi universali dell'cvoliizione della parentela ( v . p. -102) esistono comunque alciine tendenzc cvolutive generali ben provate. Le socictà di cacciatori C raccoglitori SUIlo porta te a for mare gruppi di disce:ndenza cognatica e/o a praricare Ia 'l I rcsiaenza toiiocaic perchi. il loto adatta'
1
quelli matrilincari cori ia matrilocalità. csistt retta cor relaziont tra ':lrl~a e avuncul ocalità " . N d a discendenza patrilineare, padrt, fratelli e figli maschi Formano il niicleo :o, che iti quella del gruppo . matrilincare, e costituito da madri. sorelIe e figlie. Le correlazioni tra questi tipi di residenza e lc regole di discenderiza dovrcbbcro csscre evidenti, anche se il motivo del nesso tra avunculocalità e matrilincarità E più complesso. Con l'avunculocalità, i fratelli della madre c i figli iriaschi della soreIla formano il nucleo dell'unitti domestica. Il figlio della sorclla nasce riella faiiiiglia del fratello della madre c!e1 rnarito di qiiest'ulrima ma, urla vo Ita diventato fanciullo, u al massimo adulto, abbandona il suo tiucleo familiare e va a risiedere presso quello dcl fratello di sua madre (zio marerno) (Fig. 8,11). I1 modo in cui si artua la residenza avuiiculocale (presso .gli 7ii materni del marito) c il motivo pcr C ui essa associatia alla ma trilineari t i sairannu biii cvidc:riti nei paragraf I scgucm i , qua ndo e esarnineremc3 le causl - . .. - . infrasirur~uralidella ti lità e della patrilocalità.
netia zona IJ ~ U Inolt re,
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Fig. 8.11 RESIDENZA AVUNCULOCALE
676;
matrilinc
gruppa avi~nculacate
134 1 l a o fqli (mascho lasciar
gnrppoavunculocitee sc miiiuiti dai figli deila corelia.
mento ecologico fondamentale richiede che i gruppi locali rimangano aperti, flessibili C non circoscritti territorialmeiltc. Con lo sviluppo dell'orticultura e di una più sedentaria vira di villaggio, l'identificazione fra gruppi domest~cio villaggi c determinati territori crebbe e divenne pii1 esclusiva. La densità demografica aumentò e la guerra si intensificò, per m o t r I~che ~ tra tteremo (Cap. 91, accrescendo la neccs siti di I.afiorzare l'unità e la solidita cxc,Iiisiva df:l gruppo (Ember, Ernbcr c Pasitcrnak. 1974). In tali condizioni, i griirbpi a distcendenza unilincare. con nucle i di mcrnbti bcn dcfiriiti e localizzati. un elevacci seiiso d I solidarietà c iin'idc(olopia (li dirirt I esclusi\~isulle risorse c le per,sone, di venncro In forma predominante di gruppi parentali. Senvendosi di un campione di 797 società agricolc. LIichael I-lariier ( 1970) ha dimostrato che esisrc uno strerto rapporto statistico tra ur accrcsci~ito affidamento sull'agricoltu ra, iri contrasto con le attività di caccia c raccolta. e la sostituzione dei gruppi a Jiscendcn7a cognatica con quelli a discendenm uriiliiieare. Ne1 catripione ci L Ilarncr le societh di villaggi(3, basatt sull'orticiiltura cr organizzatc tinilinear mentie, superano que,!le parentali peir 380 a 311. In(3lrre. quiasi tutte le socierit unilirieari mo!jtrRnO Segni di ac.cresciut:I pressione demugrafic:a, com~ e risultiI dall'impoveriinento dc:ile piant e selvari. che e dellc ri:iorsc slirncntari. i gruppi a discen denza LIitiilinearc qono strettamente ass(xiati coi.i l'uno o l'altro tipo di rcsidcnz:a uniloca le - ciot, quelli patrilineari con la patrilocalità e
.
.
a patrilocalità
La schiacciaritc rnagg[ioranza dellc socictà conosciiute pos sicdc modelli di discendenza iC forme di residenza cen..- trati sulla figura rnaschilc. TI 71% delle 1113 società ciassificate da Georgc Murdock ( 1967) possiedono un modello di residcnz a patrilocale o virilocale e, nello stesso Campione, composte da giruppi pa rencali patrilineari supcra:ari per 558 a 164. no le società I atrilineairità sono, I,a patrilocali ,do «noramale» di statisticameni
Dal Iaiino ~~ufirinrlus (7i0 materno) TN.d 7- l.
161
re diviene meno iniportante, come nelIe società basate s~ll'orticiiltura~ i gruppi domestici tenderebbero a strutturarsi inrorno ad un nucleo fctnrniilile. Tuttavia. bisogna rifiutare questo orientamerito perché non vi t= iina maggiore connessione ira orticultiira e rnatrilocaliti di quantn non vi sia tra la prima e la patrilocalità (L)iv;ile. 1974; Enibcr e Eniber, 197 l i. Inoltre, è difficile capire perché il lavoro dei campi richiederebbe un livcllo di cooperazione così elevato d a poter essere svolto cfficientementc soltanto dalle donne dello stesso gruppo domestico e perché sia necessario che tutri i fratelli c i figli maschi rensano allontanaci dal niicleo familiare originario (t.. Burton e/ al.. 1977; Sanda?. 1973; U'hitc e/ a i , 19771. La domanda che dobbiamo porci a proposito dell'origine della matrilocalità è la seguente: quali modiiicazioni nelle particolari abilità maschili in guerra, nella caccia e nel coniriiercio rrarrcbbcro u n beneficio d a un orientarnerito verso la rrtatrilocalità? La risposta più plausibile C che ¶uando guerra, caccia e commercio sniertono di esserie delle scorrerie rapide e su b r evi dista:nze per trasformarsi in spedizioni vcrso località remote e che durano parecchi mesi, la matrilocalità è più vantaggiosa della patrilocalita. Quando i maschi di societi in possesso di questo secondo tipo di residenza partono da un villaggro per periodi prolungati, lasciano soltanto le loro mogli a sonvegliarc gli interessi corporatici del gruppo parentale patriliCause della matrilocalità neare. sia per quanto riguarda le proprietà chc le persone. 'l'uttavia. la lealtà È opinione generale e concorde che i delle mogli è diretta vcrso iin altro gruppi a discendenza matriliiieare non gruppo parentale e patrilineare. Lc si formeranno in modo itidipendencc - donne di un'unità che p ratica la patrilocioè, in mancanza di vicini mattilineari calità provengono d a 11uclei di cc~ n g i u n ti diversi e quindi sono dotate di uno - a meno che Ia inatrilocalità non sia una ccmsuetud line po: ~onialc. scarso spirito di coopi:razione fra d i sc)no piif Ma, pe rché si rcrifica I:3 matrilc..jcalità? loto, nel momento in cili non . Pnra.3 Secondo una tc,...., +arido i1 ruolo sottoposte al controllo dei maschi che della donna nella produzione alimenta- governano l'unità corporativa domestiorganizzare la vita domestica. Esse sono predominanti non solo, come si pensava L I I ~tempo, nelie società che si servono di animali d a tiro c per arare o in quelle che praticano la pasrorizia nomade, iiia ariche in qiielle fondate siilla orticultura elementare e sull'agricoltiira taglia-ebrucia (Divale, 1974) . È difficile evitare la conclusjonc che la ragione di fondo della prevalenza della patrilocalità nelle socictà di villaggio è quclla per cui In cooperazione fra iiiaschi è in un certo qual rnodo più iiilportarite di quella fra donne. Ad escmpio, gli uomini sono più efficienti nel combatsiiriento corpo a corpo e le donne hanno minore mobilità. rispetto ai maschi, durante la gravidanza e l'allattamento. D i conseguenza qiicsti iiltimi, di solito, sono i soli ad usare le armi per la giicrra e la caccia. il che porta al coiitrollo maschile degli scambi e della politica La consuetiidine di violente: . . gutrrc su scala ridotta tra villaggi vicini piiò essere un fattore cruciale nel favorirc un C~iffusissimocomplesso di istitu, . ziotii accentrate sulla figura maschile e dominate da qi~est'ultirna Cap. 9). La patrilocalità , struttu rando j grirppi domestici intorno a a1 un niicleo di padri, fratelli e figli inaschi, facilita la cooperazione militare fra uomini che sono cresciuti insicmc ed evita anche: d i schierarli su fronti opposti qiiando un villaggio ne attacca un altro (Ditmale e I Iarris, 1976). -
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visto, p tesso di loro l'unica dimora degli uomini era l'unita domestica natale; essi erano indifferenti circa la sorte dei figli - che erano difficilmente in grado di identificare - e non avevano alcuna difficoltà a prendere sotto la propria -': zii ~naceriii le autorità fraterni-i C CI1 sorelle e i nipoti di ambc1 i sessi. Turta via, il rnodo pi ù diffuso per ":"-I.-".-Lisuivcir: le tensi~~iii 111i #li interessi maschili e la inatrilinear; i C que,110 di sviluppare modelli di resiideiiza a\ runculocale, cioè presso lo ziu iiialcrno del inarito. È irnportarite il fatto che \:i siano pii1 gruppi a discendenza ~natriliricarc con questo tipo -': --- idenza anincuIocale che non gr liscendenza matrilincarc con un modello residenziale di tipo niatrilocale (v. Tab. 8.1). Iti sosranza, risiedendo presso il fratello della propria madre, il maschio va a vivere con gli zii materni nella loro ~lnitàdomestica matrilineare, c sarà sua moglie a raggiungerlo. Arrivato alla maturità, il figlio di un ego maschile andrà a far parte, a sua volta, dell'unità domestica del fratello della moglie di cgo , la figIia di quest'ultimo pub n casa se si sposa con il figlio ueiia sorclla di siio padre, ci02 suo cugino). Iti questo inodo, il nucleo mascliile dell'unità domestica chc risiede presso Io zio marcrno del marito viene ad essere formato da un gruppo di fratclli e dai figli maschi delle loto sorelle (i loro nipoti). Senibra chc il motivo (f i questa soluzione sia quello di mantcnctre una confraternita maschile con interessi comiini nel nucleo residcntc del gruppo di ciiscetidenza marri..lineare. È probabile che l'a\runculocalità si verifichi ~ e r c h éi maschi seguitano a -. governare gli affari dei gruppi rnatrilineari quando la guerr:a continiua ad essere presente. Questa interp rei concorda picnanientc CCIn un alt I:o fatto significativo: il logico contrario dell'a*-
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vunculocalirà. cioè /a residenza umitule (da ami!'tu = zi a) o ~ v c r ola residenza presso la zia p atcrna della moglie, è c x l c i i i a i r i c i i r r ~ d r a Essa . si verifica se le figlic cfel fratello (nipoti) e le sorelle del padre (zie) formiano il ni~icleoresidente ~--.....-" patrilineare ". di un'unità doillrarlc* Comunque, Ic donne raramente sono state in grado di controllare gnippi parentali parrilincari allo stesso 11ioLioin cui gli uomini st)no riiist::iti a governare quelli matrilinea ri. Di colnseguenzn, so- f-hc L--no i niaschi e no11 icliitnine a dotniriare. di fatto, sia i lparriiincari che la maggior paroe di que:]li rnatrilineari -..--J conosciuti, anchc quz~riuo le donne non cambiano residenza al inomcnto del matrimonio. Esiste una linea tli separazione piuttosto sotcilc fra la residenza n~unculocale e quella parrilocalc. Se il gnrppu di fratelli coresidenti decide di permettere ad uno o più dei tigli maschi di rimanere presso di loro dopo il matrimonio, il nucleo residente comincerà a sornigliare ad un gruppo domestico a residenza ambilocale. Se, fra coloro che rimangono, i figli maschi sono più numerosi dei nipoti maschi (figli di fratelli), si delineerà un insediarnento di base funzionale ad una riaffermazione della discendenza p atrilineaire. Dopc che un:a società ha adottato la . ..L 1 residenza 1iocaie cd ha svirupparo gruppi a disc.endenza matrilineare, dei miitamenti nielle condizioni originarie possono condurre alla restaurazione del modello patrilineare e patrilocalc. E probabile che rriolte società si trovino, ad un -.-.-A-"
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" Se dei gruppi a discendenza patrilineare, C con le. praticanr) il matrimonio piitrilt~a' n e di ma dre essi con cugini uicroci:iti p r comprcn(deranno le zie pare" \C Ji ego onascliilc. ,...m 9 u L 3 t ~ donne non costituiranno 11 nuclcw recidente Ocll'uoità domcstica. poiché sono loro. e non i loro mariti, a lasciare il domicilio natio p e r cisicdrie con il proprio coniuge (contra Uitcnheimcr. 1984). residenza
Tabel!a 8.1 residenza e discendenza nell'atlante etnografico . .-... ---Connessione tra -
p -
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I Gr di ~ B I C I I I C I O
Residenza postmatrimoniale P
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Patrilocale o virilocale
Altri
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Totale
-
Pai Ma Foui-i : Murdock. 1967: Divale e Harris. 1976.
detcrrninato rnoniento, in una lase di transizioiie da una forma di residenza ail'altra e da un tipo di ideologia parentale aii'altra. Poiché i carnbiamcnti, per quanto riguarda la residenza e la discendenza, possono non verilicarsi in perfetta successione ad uii preciso momcnto ovvero i mutamenti nella discendenza possono essere posteriori a quelii nella residenza - ci si può aspcrtarc di trovare co~iil.iinazionidi residenza con regole di discendenza c<sbagliaten. Ad esempio, poche società che possiedono un modello di residenza particolare c un nocevole numero di quelle a residenza [irilocale hanno disccndenza matrilineare e una o due a residenza uxorilocale hanno discendenza patrilineare (Tab. 8.1). E però provata una fortc tcndenza verso la concordanza nel parallelismo tra gruppi domestici, i loro adattamenti ecologici, militari ed economici e le loro ideologie di discendenza.
~nilii,insieme allc regole che ne definiscono l'uso, costituiscono il sis~ematerrnino/ogica di parentela di una cultura. Le\vis Henry Morgan è stato il primo antropologo a rendersi conto che, nonostante lc migliaia di lingue differenti in tutto il globo e l'enorme quantità dei loro diversi tcrminj parentali, esiste solo un piccolo niiInero di tipi fondamentali di questi sistemi terminologici. Essi possono csscrc mcglio definiti secondo il modo in cui i termini sono applicati ad una griglia genealogica seinplificata formata da due generazioni, comprendente i fratelli e le sorelle di ego e i suoi cugini paralleli e incrociati. In questa sede esamineremo soltanto tre dei più noti sistemi. allo scopo di spiegare la natura delle relazioni causali e funxionali che collegano terminologie di parentela alternative agli altri aspetti dell'organizzazione domestica. tÈ da sottolineare che si tratta di tipi terminologici fondanientali. Nei casi concreti variano, spesso, nei dettagli).
Terminologie di parentela Un altro aspetto dell'ideologia domestica che condivide la stessa tendenza verso utia concordanza funzionale it la termiiiologia di parentela. Ogni cultura ha uno speciale insieme di cctmini (come «padre>>,amacire>>,«cugiiio») per indicare dei tipi di parenti. Questi ter-
Terminologia Eschimese Il tipo di sistetna tertiiinologico di parcntela che risulta familiare alla meggior parte Je& eiiropei e dci nordamericani è noto come Eschimese (Fig. 8.12).Due sono le sue caratteristiche importanti:
Fig. 8.12 fERMINOLOG1A ESCHIMESE
primu luogo, nessuno dei termini per il scrnplice motivo che ognuno dei usati pcr i parenti niiclenri Ai cgo - 1, 2, fattori che isolano la lamiglia nucleare 6 , 5, - t: impicpato al 'di fuori tiella aurnenra la probabilità chc unia termifamiglia nucleare; in secondo Iiiogo, nologia del genere venga usata. Come si - - - -.- C-. non c'è alcuna distinzione fra Iato ma- è visto. presso i griippi di caccia terno e paterno. Cib vuoi dire che non raccolta i fattori dctcrniinanti sono la vengono differenziati né i cugini ni- lc bassa dcnsirit della popolazione e la zic C -gli zii paralleli C incrociati. Queste iiccessità di usufruire della massima cnratteristichc rl&!ono il fatto che le inobilirà geografica in relazione alle . tluttuazioni dclla disponibilità di selvagsocietà -- -.- in ciii è in iiqn la la ---&sc -inancaiio solitamente, di gina e di altre risorse. In Europa. negli 'gruppi di discc~dcnzacorporativi. In Stati Uniti e nel Canada lo stc~SSOmoteiide dello tertninologico riflette I'int roduzio= loro assenza. la farni+-!lydy;ire adistinguc.rsi colne un:i~niti a p r o d ~ t ~ i v anc di istituziorii basate su di un prezzo e riproduttiva, s e p ~ q t ac fiinzronalmen- di mercato nella routinc dornestica C te cloniinaritc. Per qiiesto motivo. i suoi dell'altci livello di mobilità sociale e --inetnbri posseggono una determinata geografica. indotta dalle possibilità di identità terminologica separata da quel- lavoro salariato. la di rutti gli altri tipi di parenti. D'altra parte, i l f a g ~ che h u c m e A - u . t t i i Terminologia Hawaiiana cugini sia riunito sotto un sinplotermin& ( 7 ) &,la il pcso della discenderiza Un altro diffuso sisteriia terminologico bilaterale -in opposizione a qiiella unlli- di parentela t. quello Hawaiiano, oivcro ~ ' i n f l u c a &prima si riflette il pii1 tacile da rapprcsentarc, poiche ariche nella mancanza di distjnzionr conticnc il più ridotto numero di tcrmiterminologica tra zii e zie per parte ni ( Fig. 8.13ì. In alciine versioni di essa materna in rapporto a quelli paterni. Lc i.csclusa anche la distinzione ira i sessi e valuiazioni teoriche rigurirdanti la ter- ci si limita ad un solo termine per i minologia eschimcsc sono state netta- mernbri della generazione di egu e ad tnent c confermate dalle classificazioni uri altro per qiielli dclla generazione dei deI.l'Atlrrn/e Ernogr~~~cri di Murdock suoi genitori. 1-a caratteristica piìt signi( 1967). SLI7 1 socierà che si sen70no di ficativa di questo sistema, in confronto questa t ~ r n i i n o l o ~ isolo a , 4 hanno grati- a qucllo Eschirnesc. è l'uso di termini di famiglic cstcsc e solo 13 coritario ugudi pcr indicare persone ali'interrio e gruppi di discetidcriza unilincare. In 51 all'csterno dclla faiiiiglia nucleare. Di di esse i griippi di disceridcnza sono del corisegucnza. esso C coiiipatibile con tutto assenti o sono rappresentati unica- situazioni in cui quest'uItima è ingIobamente da «parentadi». ta in un contesto domestico Jotninato Colne indica il nome stesso, Ia termi- cla faniiglie cstese e altri gruppi corponologia Eschln~csct riscontrata frequcn- rativi di disccndcnza. Nell'A~kunfc E[temcnte presso cacciatori e raccoglitori, nogr~~fzrodi Murdock, il 21% delle iii
m
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._-__C--
Fig. 8.1 3 TERMINCìLOGlA HA WAIIANA
Fig. 8.14
TERMINOLOGIA
IROCHESE
8
7
società che usano la tertninologia Hawaijana hanno, in efletti, delle pandi famiglie allargate. Inoltre. ben più del 50'% di esse conrenpono un qualche tipo di gruppo di disccndetiza corporativo diverso da tali famiglie. I n teoria, la iiiaggior parte di questi gruppi dovrebbe essere cognatica piilrtosto che unilineare. il motivo di questa valutazione è che la fusione dei parenti iiiaterni con quelli patcrni indica un'indifferenza ~iciconironti clell'unilinearità, indifferenza che è logicamente cocrcritc con la disccndcnza ambilineare o bilaterate. I dati provenienti dal campione etnografico di Murduck sostengono solo in partc questa valutazione: in realtà, vi sono rnolte più società. a tcrminologin I Iawaiiana, basate su discendenze cognatiche, oppostc a quellc unilineari. I'uttavia, vi sono nunierose eccezioni per le quali, fino ad ora, non C stata trovata una spiegazione generalmente ;lccettata. Terminologia
Irochese
5
6
5
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0
65
6
8
7
inodeilo 2 ampiatnen te as~.oc.i~tq-,con una dis-oga-nella prima+nerazione ri&cntc, per cui i fratelli di1 sono disunr' m a d r e b r e U P d . a d x e .d a quel1 della madr . Si ha une~crminolopia 1rocheL laJ-
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l
dove - oltre a queste distinzioni fra cugini, zii e zie incrociati e paralleli -la sorella della madre è terminologicamente identificata con la madw, il fratello del padrecon quest'ultimo e i cugini paralleli con i fratelli e le soreile di e p [Fig, 8.14). Qiiesto modello di fusione terminologica si manifesta, in gran parte, come risiiltato della condivisa appartenenza di fratelli e sorelle a puppi corporatioi di discendenza unilineare e in conseguenza di iilleanze matrimoniali basata su unioni fra cugini incrociati appargcnemi a tali gruppi'rNe1 campione etnodi Miirciock ci sono 166 società che bi scrvono della terminologia Irochese. Di queste, 119 hanno un qualchc tipo di gruppo a discendenza unilineare
1 I
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(70%). Abbiamo solo sfiorato la superficie
Nel caso di p , r i r p p i ~ ~ / c s i s una tc
di iina piccola parte di molti affascinan-
ciiltusa in tutto i1 nond do, a clistingucrc i cugini paralleli da C@ incrociati comc si è già notato. Qiicsto
ti e importariti problemi concernenti la tcrrninologia di parentela (Fig. 8.15). (;omunqtic, 6 stato forse detto abba-
.-za,
i
[nello s t a o i r e l p ~ a m iattraverso il rnatri-
staiiza per stabilire almeno iin puiito: i si.stcrni di tcrminologia di parentela posseggono una notevole coerenza logica. Tuttavia, come amlierie pcr molti altri aspetti culturali. cssi non .sono inai il risiiltato pianificato di uii'iin~cnzionc gciiiale. La maggior partc dcllc persone t. perfino iiicorisapevole della loro csistenza. Chiararneiltc, Ic loru priiicipali caratteristiclie rappresentano ricorrenti adattamcriti iiiconsci in rapporto allc condizioni prcdoininanti della vita Jomestica. Vi sono ancora molti aspetti delle t e r r n i n ~ l o ~di i c parentela. come di altri feiiorncni conccrncnti questo canipo, fin qui il012 interamente conipresi. '
Riepilogo
Lo studio del concetto di parentela coiisiste ricll'analisi dcllc idcologic che giustificano e normalizzano la struttura corporariva clci gruppi domestici. I fondamento deHa pare - bnsiste
monio e Ia discendenza. Qucst'uItima c e ? - n e l l à conv~nzioncchc alcune .. svoloono un ruolo speciale ne! persone concepimento, ncll* nascita. o-nchl!evniiiento cli determinati bambini. Vi sono molte e di\rerse tcorie «cuiturali» sulla discciidcn; ina delle quali corrisponde esattamciitc alle moderne ccipnizioni scientiìiche sulla procreazione e riproduzione. /Le~rincinalivarietà delIa discenden-. - . .. z a 2 o g x c q s o n o 1. L?!- iratera3e . I&' lineare. associare, rispcrtivamente, a parentadi (la una parte c a Iig,n?ggi-e&n coparici dall'altra.jI . principali tipi d i discendenza unilincare sono la m a t Z nearita c ia patriiinearità, a loro vo>a r i s p e t r i v a m e n t e ~ n n e s s e con p ~ t r i I i gnaggi e m3trilign.aggi o pat~iclan..e rnatriclan. C n irnl~ortaiitc elcmcnro di com. prensionc dei a l ~ c n ~ a t i vd& i
---
!l* s c e n d e n z a . r d i p n i z z a z i o n c domestir
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c a - ~$..m_crdello-di-r&dcnza_postconiu-
4 e . l L a discendenza biIaterale e i gruppi che "i si iiiiiformano sono associati alta località, aiia residenza bilocale e a q._.-Pe- l l a ambilocale. In senso più specifico, le forme di organizzazione flcssibili c inobili dei piccoli gruppi vengono facilitare residenza bilocale. mcn. - dalla ... tre il n~apgior:rado di isolamento delle famigliic nuclea ri nellc economie fonda.- - -te su di- .uri ~ J - C L Z di O mercato incrementa la neolocalità. D'altra pane, i l i g n a y i e ,i clan \corlnaricd . -. funzio..-si realizzano nalmcnte i11 presenza delia residenza e
ambilocF----'-
q-)
I gruppi a discendcnza praticano modelli di residenza univoi, chc cornporrano, a loro volta, l'esistenza di nuclei di appartenenza potigoiio l'accento sui loro ~/:&i confronti di persone e risorse. Vi t una tortc currclaziotie fra la patrilincarità e la residenza patrilocale da una sidenza t parte, e la n ~ arilinearit :ulocale macrilocale e 1:Iresiden daflqa1traAlgruppi parriiineari cne 'cario la gcsidenza patrilocale s di quelli tnatrilineari o avunculo(-cali, per il semplice motivo che la gu (Ya, la caccia c 1c attività commerc m n c l l c s o c i e t d d i niono I'-lizzate dai n l a s U r 3 loro volta, queste attiLrirà vengono consolidate favorcnclo la convivenza di padri, fratelli e figli maschi e la formazione di confraternite con interessi comuni. I n caso di aumento .- della densità e -della pressione dem_ografiche rispci to alle riso=, i gruppi
-
sorelle e figlie residenti, owero sviluppnndo una struttura rnairilinenr ta siilla residenza matrilocale. oiché i&
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iega perchE le società matrilincari uali vigc la residenza awnculocale sono rante quante sono quelle fondate sulla residenza matrilocale.
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(efficienti e militarmente sicurd PerchC esse funzionino efficacerncnte e in modo affidabile, devono condividere iina ideologia organizzativa che interpreti e convddi la struttura CM gruppo e ii comportamento dei siioi niembri._Qucsta ---i n t e ~ a z i o n cdelle regole di - parentela può anche essere applicata ai maggiori -- -tipi di sistemi terrriin~i-~gbci. Essi tetidono a classificare i congiunti -- in cCntormiti aiie principali caratteristi&.-. dcll'oroaniz~azione :b domesu-a, delle prnticlic concernenti la residenza e der e g ~ d i d i s c e n c i e n a . Ad esempio, la terminologia Eschimese &associata funzionalmente alle organizzazioni domestiche in cui la famiglia nucleare tende ad cssere mobile-e isolata. La terminol o g i a a w a i i a n a è funzionalmente connessa con i lipaggi e i clan cognarici e quella Zrochese, che sottolinea la distinzione fra cugini paraIleli e incrociati, con i gruppi a discendenza unilineare.
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adattariva i m ~ e a n ~ ins isvediziuni b&xhe. venawric e commerciali su Iiingl-ie distanze. Esse vengono facilitate -;. t razinnancfo le confraternitc con intcressi comuni e strutturan
Capitolo 9
LEGGE, ORDINE E GUERRA NELLE SOCIETA EGUALITARIE I n qnesro capitolo cotirinuiamo lo studio del livello strutturale dei sistemi sociocult~irali.I1 tema centrale si sposta, ora, daila struttura dei gruppi domestici alla regolamentazione di relazioni interpersonali e a1 mantenitnento deila coesione politica, della legge e dcll'ordine sia all'interno di società di piccoli gruppi (banda) e di villaggio, sia fra di essi. Si dimostrerà che la soluzione di conflitti per mezzo deila gucrra è presente in entrambe e si esporranno teorie sul perché ciò si verifica.
Y/I-cflc, ordine r lirerra nrlfr ro
Legge e ordine in società di piccoli gruppi e di villagg In ogni società si hanno interessi conflittuali (Fig. 9.1), perfino in quelle a livello di piccoli gruppi, in cui giovani e vccchi, sani C malari, uomini e donne non desiderano la stessa cosa aiio stesso momento. Inoltre, in ogni socictà qudcuno vuole qualcosa pc da qualcun altro ed ti restic a ccdccrla. Di ...- J - - conseguenza, ogni cultura aeve prenderc dei provvediinenti struttiirali per nsolvere i conflitti di interesse in modo urdinato e pcr impedire clie essi si csasperino, sfc~ciandoin situazioni dive. Tuttimia, vi sono nette diffcstrutti~ .. .l:--renzc, qiiaiirari\re e quantitatire, fra il tipo di conflitt i riscont rati in società di piccoli griippi ed elem entari società di - .. .. villaggio da una parte, e quelli deflc culturi: più C(jmplesse daIl'aItra, cosi come ctsistono sensibili diversità nei rne. I ? utilizzati per impcdirc scontri dirout strutti1J I . Società di cacciatoiri e raccoglitori . . come gli Eschimesi, 1 !Kung San del Kalahai-i e gli aborigeni australiani godono di un clevato livello di siciirezza personale, senza avere regole o leggi. né persone appositamente preposcc al mantetiiiilenro del l'ordine. Essi non hanrio re, regine, dittatori, presidenti, governatori, sindaci né, tantometno, forzc di polizia, soldati, m arinai o Inarincs, Il . rassc o sceriffi la CIA, I'FBI, agetiti delle federali. h'on possiedono neanche cadici di leggi scritte c tribunali, a\~yocati, magistrati inqiiirenti, giudici, procuratori distrcttuali.,giurie (3 canccll ieri. Sono inoltre spi-owisti di macchine di l ' pattuglia, furC:uni ce11uiari. carceri o penitenziari. Come si puO tirare avanti senza questi specialisti e quest i servizi 1 preposti all'imposizione della legge e perchi. le moderne socicta dipenduno tanto da essi? Le ragioni basilari di tali differenze sono Ic seguenti: (1) le ridotte dimen-
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bioni dcllc società di piccoli gruppi e di villaggio, ( 2 )l'importanza fondarnentalc dei griippi domestici e dclla parcntcla nella loro organizzazione sociale e (3) l'assenza di sigriificati\lc incguaglianze nt.ll'acccsso alla tecnologia c alle risorse. Le cliiiiensioni ridotte comportano la conoscenza reciproca e personale di tutti i membri: di conseguenza gli individui gretti. aggressivi C nocivi possono esscre identificati dal gruppo c sottoposti alla pressione dell'opinione pubblica. Dato il ruolo fondamentale del gruppo dornesrico e dei rapporti di preritela, la reciprocith viene a coctituire il principale modo di scambio e gli iiiteresci collettivi dell'unità dnmcstica possono essere individuati da tutti i suoi membri. Infine, le eguali possibilità di accesso alla tecnologia e alle risorse naturali evitano clic il cibo e le altrc forme Ai ricchezza possano esscrc monopolizzati da pochi mentre gli altri patiscono stenti e privazioni.
(~Cornunismoprimitivo. Presso le socicta a livello di piccoli gruppi' di solito tutti gli adulti hanno libero accesso ai fiumi, ai laghi, alle spiagge r agli oceani, a tutte le piante c a t w i gli animali, al suolo C al sottosuolo. Essciido rutto ciù fondamentale per procurarsi lc matcrie e l'energia sostentatrici. esso costituisce una aproprietàm Colli une. Gli ;intropologi hanno attestato I'esistcnza deiia famiglia nucIcarc c anche il possesso individuale di territori di caccia e raccolta ncl Canada, presso socicta cli ahorigeni americani coscituitc in piccoli g,rirppi, iria questi rnodclli di proprietà erario a:jsociati C:on il COInmercio .. -11: .. delle pcuicct: e non es~sre\~ano originariarncntc IKnight, 1974; Leacock, 1973; Speck, 1915). In altri casi, resoconti sull'rsistenza
-- -
,g. a.
BArrL POF>olazioniegualitarie
non mancano di ~robiemi fl1Ol IIU alla legge e ---.A-
all'c)rdine.
distinzione tra rivenciicazione formale e componnrnento effettivo. TI fatto che una famiglia nucleare consideri una particolare aria come <<sua»deve essere valiitato tenendo presente le condizioni in basc alle quali gli altri possono servirsene e alle c:vcntuali consegilenze. irI caso di viola2ione del1la propri età. Se i 1 - (... -. - - permesso di srrurrare una cerra zona viene liberamente concesso e se il suaI USO seniza periiiesso provoca sol-1 _ mugugno o deiie ingiiiric, tanto qiiaicne sarebbe sbagliato seniirsi del concetto di «proprietà1b nellPac( rezionc moderna. Presso i IKung san. gli specchi d'acqua e i territori di caccia e raccolta - --
-).
«appartengono)>eniicainenre al nucleo rcsiclcnte di determinati gruppi. Poiché, tuttavia, quelli vicini sono formati da numerosi individui Iegrati da vi:ncolj matrimoniali, l'accesso ;ille riso1:cc viene largamente condiviso in con seguenza delle visite reciproche. Raramcnte dei vicini che chiedono il permesso di acced e r ~alle risorse di u n particolare accampamento uttarle sii vedono rifiutare I'aucc ne. Persiino cnlo- -- .- . distantj e ro che provenguriv ua gruppi che non sono strettanlente imparentati con gli ospita nci ottengono, di solito, i1 .- - - -- specialmente per permesso di rirnaricrc, brevi periodi, poiché è sottinteso che
coloro che li ospitano renderanno la visita una volta o l'altra (Lee, 1979, p.
337). Tuttavia, il preva:lere della proprietà tcrriera cornunc nc>n significa che i gruppi di C:acciator i-raccoglitori manchino dcl tutto di proprietà privata. Ciò i. di scarso conforto alla tesi di ut.i «comunismo primitivo» secondo la quale è esistito universalmente un periodo, nell'evoluzionc culturale, carattcrimato dalla completa assenza di proprietà privata (v. Epstein, 1968). ;Molti oggetti materiali, nellc società a livello di piccoli gruppi, sono di fatto conttol1at1(apussccluti*) da determinati individui, in pariticolare nel caso di articoli che sono p rodotti da chi se ne senlc. Pertho i riieriibri clclle società più cgualitarie ritengono di solito che armi, vestiario, conrenirori, oriiarnenti. iitcnsili ed altri eeffctti personali» non debbano essere presi o usati setiza il permesso del aproprictario,,. Tuttavia, t fortemente improbabile: chc il f urto o l'appropriazione indebita di tal i oggetti possa portare ad un s;eri0 con flitto. I:n primoI luogo, l'accumulo di beni mat:eriali è iArasticatnente limitato dalia ricc,rrente necessità di togliere I'accampamrnto C di viaggiare a piedi per Iirnghe distanze. Iiioltre, gli articoli più utili possono essere presi in presriro scnza difficolth ncl momento in cui il proprietario noti se lie serve. Se non ve ne sono abbastanza in circoIazione (archi. punte di ami o frecce, reti, pellatne o zucche vuote che lungono da recipieilti), il facile accesso ai materiali grezzi e la padronanza dell'abilità neceswria permettono a coloro che non ne dispongono di farseli da sé. Inoltre, l're sso socic*tà che non superano le pochc centina ca di iiidividui i ladri non po' ;sono rinnanere anoni~iii.Ce i1 furto diventa abituale, finirà con l'entrare in azione una coaliziolie delle parti lese. Se si desidcra qualcosa, è meglio chiederla apcrtamentc. La maggior parte di que-
ste richieste è facilmente soddisfatta, dal momento che la rcciprocith è il modo prevalente di scambio. Infine, bisognerebbe sottol'incarc ci->C,diversainenrc da1l'esperit.n)a: dei mc~dernirapinatori di banche, s pesso ccxonata dal successo, nessuno Fbui, proc:acciarsi- da vivere rubando arcli i e frec:ce o orilamenti di piiime dal mornenito che n on esistc un regolare mercato al quale scambiare questi articoli con del cibo (v. Cap. 6).
La mobilitazione della pubblica opinione: duelli canori Fig
L'elcmetito pih irnportantc (le1 controllo dei conflitti nelle società di piccoli gruppi S il temporaneo isolamento dei coiitenrlenii dall'appoggio corporativo -. dei loro rispettivi p~arcnti.1-in quando essi sentiranno di aivere il :costegno di questi iiltiini, conti1iuerannc) nciie loro reiterate pr utestc e rivendicazioni. Comunque, i rnembri (dei gruppi parentali non reagisccDno mai meccanicamente, in qiianto non dcsideirano assolutaniente porsi in una situazione diI contrasto rispetto alla maggio1ranza. In altre parole, l'opinione pubblica influenza il sostegno chc Ic diie parti contendenti possono aspettarsi dai propri parenti. La cosa fondamentale non è tatito stabilire chi abbia moralmente ragione o torto, o chi nienta o dica la verità, ma piiittosto mobilitare I'opinione pubbIica, in un senso o nell'altro, in modo abbastansza decisivo da impedire lo scoppio di una Caida su larga scala. Un esempio classico di come si possa ottenere questa niobilitazione indipendentementc da astratti principi di giustizia è la contesa canora che ha luogo presso gli Esdiirnesi centrali e orientali (Fig. 9.2). Accade spesso che un uomo ne accusi un altro di avergli rubato la moglie. La controquerela sostiene che la donna non è stata porcata via ma che se
CA I .C in G rc
.<
Fig. 9.2 DU CANORO I ncontendenti- eschimt in .tribunale- nella Groenlandia orientale. (
rie i andata volontariamentc perché suo marito «n[)n era a t,bastanz:t uomo» lei. La controve Prrndersi cura.. ,di .
l
viene risolta di tronte ad un nurnelvav :riuto che potrebbe pubblico essere par, ad un tribunale, ma non viene prodotta alcuna testimonianza R sostegno di una delle due versioiii sui motivi dell'abbandono del marito da parte deUa moglie. Piurtosto, le «due parti» si scambianlo! a turr10, insuli:i in inusica, sotto form a di canzoni. Il 1xtri-.;, =>ibizionecon biinalc» reagisce aclI ve;lil risate più o meno fragorose. Alla l ine, uno dei due cantanti viene sopraflatto e . - . le urla e le grida lanciate contro di lui diventano gencrali - perfino i suoi patenti fanno fatica a tion ridcrc: 0"
Si tiu st~sslrrr~ndo qz~a/c~~a .Su di rrn
uomo e SIU rlnoglie Che non riz4~civclno ad itf~endersi Di cl,c si fratraun. I H sosrcinzd Di zrna rnogi~e ~ f o m e n f ei t ~ collera, Xfrapp?C! ~ c / / ~ccuLr r WLUrif0 Prese la loro itnharcnrzone
E remò via con szto fiqlio. Ay-ay, t u f f ivoi che ~~-col/a~c; Cosa pensate d i lui, Possenfe nella sua colleru Ma privo d i ~ o c u , A halbeltare debolmente? Ha avtrfo quello che merilaucl Poichi è stafo lui che, con protrwiu, Iia dato inizio a questd dispzrto con .rtfipid~' paro1e (Adatta asmussen, 1929, pp. 23 1-23;
Gli Eschimesi non hanno nessun tip!> di specialisti poliziesco-militari che occupino di iinporrc il uverdetto*. -si1 uttavia, è possibile che lo sconfitto nel diueiio canoro lasci perdere , poiché non P'uò più fare affidamento sul sostegno -;Afi ui ?l: . esasperare il di nessuno se deilur; jnflitto. D'altra partc, il perdente può ichc decidere di continuare da solo. A volte il furto della moglie condiice alI'assassinio. Quando questo si verifica, l'uomo che ha perso l'appoggio della collettività può sopravvivere grazie aUe sue capacita combattivc e alla sua astu-
3/Lc,uc. rirdtrrt
1.
guirrii nclk socictò e,gurll~t~rre
zia. Coiniinque, Z: probabile che debba uccidere di nuovc e ad ogni trasgressione la coal izione ccintro di Iiii si estende e si rafforza, finchb egli cade vittima di un'imhosca~a.
La mobilitazione dell'opinione pubblica: accuse di stregoneria
.-
...
Presso i piccoli gruppi e le società elt:rrienta ri di villaggio, degli specialisti a Itempo parziale di iriagia C relip:ione. noti Come scia~naiti,sv~lgonospesiSO un tilolo importante nella mobilitazione dell'opinione pul~blica e nd'eliminazionc di fonti di conflitto persistenti. La maggior partc deUc culture rifiuta l'idea che le disgrazie siano provocate da causc naturali. Se irnprovvisameiite gli ailimali cominciano a scarscggiare o molte persone si ammalano, si prcsunie che qualcui10 stia facendo della stregoneria. compito dello sciaiilano identificare il co]pe=ole. I3)j solito, ciò avviene atrraverso la pratica dclla cìivjnc~zioi~c o chiatrance con rovepgenza. Cadetido I'ailsilio droghe, fumo di tabacco n monotot>i rullii di tamburi, egli scopre il nome del resporisahilc. La gente chiede veiiJctts c il reo vieiie attirato in un'irnboscata e ucciso. È molto probabile che la vittima non abbia iriai cercato di praticare alcuiia stregoneria! In altrc parole, Ic streghe del tutto sono con ogni
i '
C-
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nel lago e strappare l'anima al malvagio spirito che l'ha rubata al malato, per poi reintrodurla nel corpo del paziente.
'
.
Fig. 9.3 SCIAMANO KUIKURU Lo sciamano lascia il villaggio con i suoi assistenti, diretto verso un lago vicino per recuperare l'anima perduta da un paziente che giace infermo nella casa visibile sullo sfondo. Lo sciarnano intende tuffarsi in profondità
Y
natosi dal villaggio molti anni prima pcr non fanti pii1 ritorno C che aveva un SOIO parente maschio. anche lui non più rcsidcrite nel villaggio. Prima della partenza dal villaggio, l'accusato di strcgon c r i ~si era fidantato con una ragazza, i perrna il hatcllo dello sciama siiaa, la rnadre di quest'iil ~mperc il fidanzamento c a pernier~er~li di sposarla: Durantc
riitra
1
la cerimonia divinatorin. lo
scian~modi;ilopù cvn vari membri intercs"ti della coiiiunitl. Cliiando infinc svelò l'iclrntiti del colpevoIe. crcò una tiotevolc tensione. IJno dopo l'al1 ro, molti individui ,>iazzoceritralc c tennero si isnlaror
!hi L...]. C!uando l'eccitail frstello dcUo l i per scian,iai.io ,,;,,.,j COn alcuni ~ncria uccidcrc. l'uonio s,ospcttato lunghi
zicilw
ragglull..
CUIlIIIkIC,
! 1966. p. 761.
L'ctno~rafa fa notare che presso i Kiii.kuru iin cambio di residenza da un \.iIlagpio all'alrro v~ioldire, di solito, che
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c'ì: della discordia e che, in effetti. l'individuo è stato cspiilso. (Essi sospettavano che Dole e suo marito, antropo1,~ g o ros: ',. ;ero stati «buttati fuori* dalla 14Dro socic~ t 1.à Di conseguenza, l'uomo a CCUSPtO di stregoneria non era una figura scelta a caso ma qualciino che soddisfaceva alcuni criteri bcn definiti: (1) Una storia di litigi e contese all'intcrtio del villaggio, ( 2 ) un motivo per continuare a nuocere (il fidanzamento rotto) e (3 l un debole sostegno parent aie. Di cor a, l'accusa dello sciannano noiI cra nasata su di una decisionc presa d'impulso: c'cta stato un lungo periodo di irici~bazione,durantc il quale egIi. sia durante la trance che al di tiiori di essa. aveva sondato i siioi compaesani nei confronti circa il lo ro attegg delI'accu5; N O . C:Q )me sottolineo Dole, l'autorità soprannatiiraic dcllo sciamano #li periiiettc (di lancia re pubbliche accuse. nia egli nc:)n t onriipotente', come neuc vcrsioiii cinematogratichc dell'ultimo film della notte. iri cui i1 nialuagio uoino-mediciria aizza t;li aindigeni» contro gli arnichevoii espioratori curopei. Si piuO anzi dirc chc #li sciatnani sono 1argamente 1sincolati dall'opinione pubh!ica. Anche se la capacità diviiiator ra inettere lo sciamano nella di un giudice pi le, di F tatto egli <<dediicc,fortnula ed esprime la volontà della pente» (Dole, 1966. p. 76). Egli abusa dei suoi doni soprannatiirali se accusa persone benvolute e che godono dell'appoiggin di un forte gruppo piircntale. Se ~persistc 5 ncll'errore, può esserc lui stcssu espulso e infinc ucciso. Ciì) che piii colpisce nclla strcgoneria intcsa come un mezzo di controflo sociale è C hc colo,ro che la pratic:ano, ammesso cfie esis,tano, rairamcntc pos. ,. . . sono essere 1ndnIduati. Lon ogni probabilirà, i I numcrr3 delle persone ingiustamei.rte iiccusate di stregoncria supera di gran lunga q u d o dei veri colpevoli. 1
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&iaro , qiiindi ' " , che 1' "astenersi dal praticare incantesimi non basta a proreggersi tIall'accus;a. E allora, come: WI. tarc di csserc ingiustamente incolpati? ( andosi in modo amabile, apert o c generoso, evitando le dispute e facendo quanto possibile per iion perdere l'appoggio cici propri parenti. Insomma, l'occasionale uccisione di iin presupposto stregone rappresenta qualcosa di n~oltopiù importante della semplicc climinazione di pochi individui effettivamente o potenzialmente antisocinli. Qucsti Incicleniti violent:i convincono t.-*+; JJl'irnportanza di non essere cambiati s malfattori. Ne risulta, C uikiiru, che la gente diventa molto -m-'+le, cordiale, g e dispon ollaborare: t
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che pre.cil~,c "1 esserc gentili
trattienc gli individui dall'acc:usarsi re(:procamcnte di delitti C quindi, i i-Iassenza di un reale controllo o politico o a3 a- parrc di un -
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gruppo di parcnti, lc relazioni interpersonali sono diventate iina spccic di gara in cui hrsc l'unica regola restrittiva è quclla di ~ i o imostrare i ostilità reciproca pcr paiira di csserc sospettnti di strcgoneria (Dole, 1906, p. 71).
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Questo metodlo non è «a prova di bomba,>. Sono ooti molti rasi di sistemi fondati sulla stregoneria che sono croI1,ari, trasciinando unità in una dist rirttiva dl.i accuse c omicidi di seric . . ritorsione. Tuttavia tali casi (specialincnte in mi di forte contatto T Africa e in melan necoloniale, sia) devono cqsere correttamentc messi in relazione con le condizioni di base della vita collettiva. In generale, la frcqiienza delle accuse di stregoneria varia a dell'inlrensità de1 disserLSO e ai second# dellaI collet tività C{ella friustrazionic v (Mair, 1 9 6 ~l;~ a d e i 1952). , uiiancio una volta dal con:ultur;t tr C adizionale è scon t atto cori nuove malattie, t:la una accresciura cornpetitività per accaparrarsi la 1.
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terra e dall'assunzione di persone per il lavoro salariato, bisogna aspettarsi un periodo di più marcati dissensi e frustrazioni. Esso sarà anche caratterizzato da una frenetica attività da parte di col(Dro che : :rado di individuare J manircsti i malvagi effetti e renaerc delle streghe, come nel caso della frammentazionc della società feudale in Eurapa e della grande ossessioiie per la stregoneria dal XV al XVII secolo. ..-a
L'autorità del capo Nella misura in cui si può affermare che ~liticane lla esiste dawero un'au : in que Ue società di piccoli 6 clemcntari di villaggio, essa e esercitata da un capo (o, molto meno frequen temei una donna). Di1versarner)te che nei caso di figure speciaii, yuaii re, presidenti C ri, si traitta-di u na figura relati priva Lli potere. e . incapace di imporre l'obbedienza in quanto priva della forza sufficiente per farlo. Quando da un ordine noii è niai certo di essere in grado di punire fisicamente coloro che non obbediscono (Di conseguenza, se vuoIe rimanere «in servizio», dcve dare pochi ordini diretti). 11 potere politico dei veri governanti, invece, dipende dalla loro capacità di scacciare o sterminare ogni agglomerazione facilnierite individuabiie di persone e gruppi ribelli. Coloro chc governano realinente controllano l'acccsso alle risorse fondamentali e l'uso di utensili cd armi per ferire o uccidere. Presso gli Eschirnesi, l'idea di suptrmazia è particolarm<:nte cfiffirsa in stretta connessione col siiccesso liiella caccia. Un gruppo seguirà un cacciatore eccezionale e si rimctterà alla sua opinione pcr quanto concerne Ia scelta di zone di caccia, ma in tiitte le altre questioni l'opinione dcl «capc)» non hia più peso di quella di chiunquie altro. Allo stesso modo, presso J !Kung San
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ogni gruppo ha i suoi «capi» riconosciuti, per la maggior parte maschi. Essi possono apertamente esprimere il loro parere più degli altri e vengono ascoltati con un po' più di deferenza del solito, ma unon hanno alcuna autorità formaIcn e «possono solranto convincere, ma mai sottomettere gli altri al proprio volere* (Lee, 1979, pp. 333-334). Quando Kichard Lee chicsc ai !Kung San sc avessero dei «capi» nel senso di uomini dotari di un potere, gli risposcro: «CPrrn --- -.. che ne abbiamo! In pratica siairno tutti dei capi [...l ognuno lo è di se stesso* ( ibidern, p. 348). TI- - . l . u n [aie modello di aucorità è stato riscontrato presso i Semai deHa Malesia. Nonostante: recenti tentativi, da parte di 3sostenere il potere eIementi estcrni, ai di capi Semai, il capo è semplicemente la figura più prestigiosa in un gruppo di suoi pari. Per dirla con le parole cli Robert Dentan, che ha condotto ricerche sul campo prcsso questa società egualitatia che sta trasformandosi in agricola: A
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[TI capo] mantiene la pace grazie ad un'opera di conciliazione piuttosto che tnedianrc la coercizione. Deve essere personalmente rispettato. [...l Altrimenti la gente si allontaneri mali mano da luii o smett era gradualmente di prestargli attenzionie. Inoltre, i Semai riconoscono solo due o Itre occasioni ncllc qi~aliegli può atfermare la propria autorità: quando agis;ce in rar)presentanza del suo popolo nei confronti di altri, non .,.-,. ...... uiia disputa, su Scmai: quando cornpuiic richiesta delle pani, ma norI altrimenti; infine I...] qiiando suddivide C distribuisce r--i-..la terra da coltivare. iriuirn-, nella maggior parte dei casi. u n buon capo controlla le proprie opinioni generali a proposito di una controversia c basa le sue decisioni unicamente su di essa, in modo da csscre pii1 iin ponavoce della pubblica opiiiionc chc non qualcuno che la influenza ( 1968, p. 68). Il tcrrnine ctzpo è spesso usato, in modo piuttosto confuso, per indicare il tipo di autoriti contenuto nel concerto
Fig. 9.4
LA FUNZIONE C COMANDO DEL CAPO PRESSO I MEHINACU Di fronte alla casa degli uomini. il capo sta ridistribuendo i regali ricevuti dall'etnografo.
Alcuni capi indigeni sono talrneilte ahili nell'artc dclla per: da piangere sinquasi sc-mprc la ccrc lacri irie che iii ~spisil. 1968, p. rcsistenzri del rioc 221).
Ci si domanda se il capo Kapauku versa la crinie più per la frustrazione autenticia che non in conseguenza di un atteggiatnento studiato. l
Faide di sangue L'onniprescnte pericolo, incombente sulle socicta che malicano di governanti veri e propri, t che i gnippi di parentela teridario a rcagirc c o n ~ cunità dinanzi ad aggressioni vere o presunte nei confronti dci loro membri. In tal' rno,do le controvcm i e chc coinvolg;uno sing;oli individui ~possono cstendeirsi. I1 pe!ricolo più gravc proviene da contrasti che portano all'ornicidio. I mcnibri di tali società ritengono clic l'unica risposta corretta all'assassinio sia l'uccisione dell'omicida o di (in mcml>ro adatto dcl suo gruppo di parentela. Tuttavia, I'assenza di un'autorità politica centralizza-
zara non significa che Ie faide di sangue non possano essere tenute sotto controllo. I meccanismi per impedire che I'omicidio dia luo: jrolungata comprcndt 'nto di ingenti quantiti ai oeni prezlosi dal gruppo dei parenti dcll'ascassino a quellu dclla vit~ima.Questa pratica è panicolarmente d i f h s a ed efficace prcsso i popoli di pasto!'1, l CUI iininiali rappresentano una foi-ma conc:entrata di ric~Iiezzamatcrialc e per i quali il prezzodella-sp os:i costituisce uri clcmenito norriiaIc cic Ilo scamlbio csog;amico frzi gnippi di psrenti. Un caso siginificativo è quello dei Nuer, u n popolc1 di pastori e coltivatori chc vivoho ai centro dcUc praterie acquitrincrse dell') J , in Sudon. È goverlio politiSCOll1af:i l'asseni co centralizzato in tutta la loro terra: (
La rnancilnza. tra i Nusr. di organi govcrnativi. l'assenza ili istituzioni legali, di leadership sviliLippata e, i n gencrt:, di vita Ipolitica organizzata. i. no: cvolc. [....l L'anarc:hia ordinata n('Ila cssi vivorio si accoircia coii .. . .-.. . il loro carattere. k impossibile vivcrc tra i
I Nuer risulvono Ie loro faidc (o, atrneno, ne riducono l'estensione) rrasfercndo 30 o più capi di bestiame ai parenti C agli affini della vittima. Se ì. stato ucciso un iiomo, questi animali sen~irannoa
Fig. 9.5 CAPO DALLA PELLE DI LEOPARDO
dei t i chc li Nuer dot1o di - ......- . I .. un euucazlonc. oura e rgalitnria. profondariicntc ciemocratico c facilrriente porraro :illa violeiiza. I1 suo spirito turholcnto t ro\'a ogni rcstriziorie irritante. Nessuno riconoscr: l'esictcnza di un supcriotc. La ricchezan nun fa diticicnza. Un iiorno che ha inolto bestiame viene iti\:icliato, ma non trattato diiferentemcntc da clii nc possiede poco. La nascitii non fa differciiza. [...l Nella loro socirth non ci sono n6 padroni rik scrvi. nia solo usuali. chc si considerano come le creaturc d i di Diz). [...l Nei rapporti rccip ro,lososprt tr, tli ricc:vere un ordine c' r immagiiiiarc
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cttcrà m;ai ad alc ;ti con i simi inrerc ..LI uooiigaro a.>a onbcdirc a( - Pritchard, 1940, pp. 181- lfi21.
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Associazioni non parentali: sodalizi Benché le parentclc per affinith e per disceiidenza d ominino la vita politica delle bande e dlellc papiolazioni Iorganizzacc in villagk Ino snclie delle forme 11mitatc di organizzazione politi-
Y/Lcggc ardine e ~rcewarre/lr srmctj .egrruli/an~
ca non parentale chianiate sodalizi. Un tipo diffuso di st è l'associazione o «club» csclusi )mini o donne. Di solito, essi c~~~~~~c l J d o n ~membri, i o fcniminili, prove~iienti da ti gruppi domestici e che agi3LUIIU Longiuntamente in rituali segreti o in prc:stazioni di vario tipo. Analizzeremo qrleste organizzazioni nel capitolo ~ i i \ c i v a ~ iallo ) studio dei ruoli sessuali (Cap. 14). Un' altra dif 'fusa forma di sodalizio sono l(:associazioni per classi di età, già citatt piuposito degli accainpamenti di guerrieri Masai (p. 132). Presso i Samburu, un altro gruppo dell'Africa orientale dedito alla pastorizia, tutti gli uoniini iiiiziati all'ctà virile in un arco di tempo compreso fra i 12 c i 14 anni formavano una classe d'età, i cili nierribri provavano uno speciale sentimento di solidarietà, chc si affermava scavalcando i jignaggi e i gruppi domestici. I membri di una classe d'età passavano compatti dalla condizione di giovani a quella di anziani. Se1 primo stato, etrano responsabili dell'attività bellica ct, nel secondo, dell'iniziazione e A-11'-AA u n i ~uuesrrarnento delle successive classi d'età (P. Spencer, 1965; v. Kenzcr, 1978). Un caso classico di sodalizio è quello delle associazioni militari indigcne dei Nord An-icrica, che si svilupparono nell'area delle Grandi Pianure dopo l'introdizzione del cavallo. Presso i Croui e gli Cheyenne queste assocjazjoni cercavano di superarsi reciprocamente in atti di corajjgio durante scontri e razzie di cavalli. l3enché i membri di ogni gruppo . . - -iioii co~nbattesseracoine rin'unità compatta, si incontravano neile loro rispettive tende per rievocare e cantare le loro gesta e indossavano insegne ed abiti distintivi. Gretel e Pentie Pelto (1976, p. 324) li hanno appropriatamente paragonati ad organizzazioni quali i Veterani delle Guerre Straniere e l'Associazione dei Combattenti e Reduci, poiché la loro funzione principale era di cele3 .
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brarc Ic gcsta militari e di tenere atti l'onore e il prestigio della «tribù». Comunque, in occasione di una lunga marcia verso un nuovo territorio o di cacce collettive su largai scala, i circoli militari si davano il turnio per controllaI.. rurt,Ia~i~nenel suo re e sonlegliare la complesso. Ad esempio., impediivano ai cacciatori troppo zelant i di far filggire ..-l-:, .. -l: 1 disordiriatatnente le rnarluiic ui oufali e reprimt:ivano i ccDrnporta'menti turbolent i duraintc le cerimoniie niultando o -,l- :...l:. .*;-I.-: >Liilmanati.Tuttaespellerluu IIlUIVI"LI1 via! queste erano unicamicntc dcllIC mansioni stagioliaIi, poiché solo dur,ante la -..-~ l n e dir o primavera e l'estate un ~,.- M I I ~ persone iion imparentate fra loro potcvano riunirsi nello stesso accampamento. *--m,.
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la guerra presso cacciatori e raccoglitori L'iene definito guerra tino scontro armato tra gruppi di persone chc costitiiiscono gruppi e cornunith politiche territorialmcnte separati (Ottcrbein, 1973). Alcuni antropologi riteneono che l'attività bellica sia stata univ,ersalmenitc praticata, periino presso i C:acciatorii C racI 1 ~ " ~ 1979. . coglirori del Paleolitico ii. il . :-... ' v. 131). A Itri coste hc essa rion era diffusa liti0 all'a lelle socicrtà-sta-cc--1.-- --cric l a guerra era 10. Si c aiiciiiiaro assente presso i seguenti gruppi di cacciatori-raccoglitori: gli abitanti delle isole Andamanc (Golfo del BengaIa, di fronte alle coste drUa Birmania, oggi politicamente appartenenti all'lndia), gli Shoshoni (indiani americani), gli Yahgari (Terra dcl Fuoco), gli indiani Xlission deiia California e i Tasariay delle Fjlippine ( Lesser, 1968; MacLeish. 1972). l'utcavia, è probabile che anche questi gruppi abbiano praticato attività belliche in una certa epoca deI passato. D'altra parte, IVilliam Divale ha elencato 37 socictà di cacciatori-raccoglitori in cui è certo che Ia guerra è 0 -
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diii niangiati. non erano neccssariamente dei nemici. Mangiare il cervello dei parenti deceduti ì: una forma di rito mortuario (v. p. 3 5 5 ) . La più antica prova archcologica inoppugnabile dell'esistenza della glierra è stata trovata nello strato neolitico delIit città di Gerico (a 23 km da Geriisalcmme), sotto forma Ji rnura, torri e trincee difensive (Bigelou~,1975; Ropcr, 1969, 1975). Dopo la costituzione di villaggi permanenti con grandi investimenti in raccolti, aininiali e prowistc alimentari, l'attività bellica cambiò aspetto. Fra i cacciatori c raccogjitori, comiinità non sedtititar-ie! essa comportava un alto livello di combattiimenti individuali, fina-1.. . l lizzati o ai rcgoiameiito di torti personali? reilli C ti, o di awenute spoliazioni. A i gruppi combattenti ~. potcvnno ; I V C ~ C avuto una base territoriale terriporanea , l'organizzazione della battagliaI e Ie coriscgiienze della vittoria . l-.. ci della sconrirra riflettevitno il debole legame t.ra gcntc e territorio. I vincitori non con quistavano tcrrc sbaragliando i 1 loro ncmici. Tuttavia, la giicrra fra villaggi di coltivatori stanziafi comporta spcsso iin impegno collettivo totale in cui deterinii-iati territori vengono sopraffatti e la sconfitta può provocare la cacciata di un'intcra comunità dai propri cainpi aliitiiali e l'allontanamento dalle risone naturali. L'iricerta differenziazione tra guerra C punizione individuale presso i cacciatori-raccoglitori t ben ~Icscrittanell'escmpio concernente il conflitto armato prcsso i Tiwi di Batliurst e delle isole hlelville, nelI'Australia settentrionale (Fig. 9.6).Comc riportarlo C.W. Hart e Arnold Pilling ( 1960), un certo numero di uomini appartenenti alle bandc dei Tiklauila C dci Ranglvuila avevano sviluppaco risentiirienti personali contro altri membri residenti con il piccolo gruppo hlandiimbula. Le parti lese, i t i sicme ai loro parenti, si erano dipinte con il colore bianco di guerra, si erano L
Fig. 9.6
GUERRIERO
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71W1 Un Tiwi abbigliato con le tradizionali pitture di danza sul corpo e le piume.
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stata pr:aticata. illcuni sntropologi iniputano la rcspoiisabilità di questo fenomeno all'impatto con sistemi statuali di governo a livello coloniale. Ptobabilmelire i cacciatori-raccoglitori del Paleolirico facevano la guerra. ma su scala ridotta C sporadicamcntc. presumihilc che essa si sta intensificata durante il Kwlitico, tra le culture agricole organizzate in villaggi. Le pt.ovc a r c h c ~ l o ~ i c hdeil'esisrene za della guerra durante il Paleolitico non soncJ determinanri. Dei crani niutiIati, ritrovati nelle caverne di qiie1 periodo, sono a volte stati conciderati come una tesriinoniaiiza dcll'e
a pii] arrcrdibile di un primitivo cannicostituita dalle ossa umane macellate. iriui iiclIa Cavcrna di Fonrbrcgova. neiis Francia siid-oricntalc (Villa rl d.1986 i.
armate ed avviate, in numero di 30 circa, a dar battaglia ai Mandiimbula: All'arrivo nel luoprr dove era stato raccolto l'ultimo di loro, debiramcnrc awcrrito dell'awicinamcnto, il gruppo belligerante annunciò la sua presenza. Allora. ambedue le parti si scambia rono alcuini insulti e si accordarc)no pcr incont rar!;i foriiialrnente i i i .~... .. ~.-*. ..* ---:..-m i ~ i a .u i i anpci r a . . multo s, p a ~ i o a ai 1960, p. I
84).
può essere notevole. Bisogna ricordare che, in media, i gruppi !Kung San sono fonnati solo da 30 persone circa . Se uno -1.l-... uuc di essi entra in guerra anche soiu volte per gcnerazionc C si ha, ogni volta, la perdita di u n solo adulto maschlo, gIi incicicnti in battaglia sarebbcro rcsponsabili di piu del 10% dei dcccssi fra gli uomini adulti. Si tratta di una cifra estreiiiamenre elevata sc si considera che gli incidenti verificaitisi sul C,ampo di battaglia sono stati la causa Cli meno . .._1L11 dell'l% della morralità mascnric, fra gli adulti, in Europa c ncgli Stati Uniti durante il SS sccolo. Per contro, Lloyd W'amer ha valutato che il 28% degli uomini adulti morti presso i Murngiri, utia società di cacciatori-raccoglitori dell'hi~straliascrtcnrrionalc, era dovuto a inforruni diirantc gli scontri armati ILivingstoli. 1968).
Durante la notte individui apparteneiiti ai due gruppi si fccero visita reciprocainente, rinnovando i loro legami. Al mattino, i due eserciti si aiiinearono sui lati opposti del carnpo di battaglia. Le ostilità ebbero inizio quando gli anziani con-iinciarolio a lanciare insulti C accuse a determinaci individui nelle fila «nemiche». Renchi. alcuni dei più vecchi preniessero perchi fossc sferrato un attacccI genera1 I accuse risiilta,pMaticrliimbuvano d irette no AttivitCi bellica nei villaggi la nel siio complesso ma a d uno o, ai agricoli massirr10, due o trc pc rsonc: Quindi, ;liare le quandc:, si coiriinciaron Benché gli abitanti dei villaggi non sialance, t%se erano tirate da singoli indivino stati i prinii in assoluto a praticare Ia dui per morivi fondati su controversie guerra, essi estesero le azioni militari sul person aliu (Ha:rt e I'iUii ig, 1960. p. 84). piano delle dimensioni e della ferocia. La mira era imprecisa pcrclié erano pcr Le abitazioni deii'agglomerato, l'attrezlo più i vecchi a scagliare le laticc: zatiirri pcr la lavorazione del cibo, i raccolti .nei campi, gli animali dornestiAbbasranm spesso la persona colpita cra un ci, la secorida crescita delle foreste (doinnocente non belligerante o una delle an- po il taglia-c-brucia) e le migliori tetre ziaiie donnc urlanti che si insinuavano tra i messe a coltivazione costituiscono invecombattenti gridando osceriitii a tutti, e i cui stirncnti fondanicntali, strettaincntc titlessi. nello sdiivare le laiice non erano connessi con il faticoso lavoro svolto da rapidi quanto qucHi degli uomini I...]. Non determinati gruppi o individui. La loro appena qualcuno veniva ferito [...l la batta.. glia era immedi;alamente sosprsa finch; 1,r ditesa costituiscc il fcindarnetito dello nu'3.o incidc:nrc noi7 ssyilrippo di identità territoriali esclusive consegilenze di"'"c'U~ e stabili. Spesso i rdlaggi si schierano erano statc vduitatc da aim b o Ic p ani fibr l'lino contro l'altro, comc nemici tradizionali. attaccandosi e saccheggiandosi Benché i cacciatori e raccoglitori cer- ripeturamcnte c spcsso appropriandosi chino raramente di disrnrggersi l'un dci rispettivi territori. Da uii punta di l'altro e spcsso si ritirino dal campo di vista archeologico, l'inizio della territobattaglia dopo che uno o due individui rialità è attc-stato dalla pratica di scppclabitatiti del villaggio defunti sono stati feriti, I'cifctto cumulativo lire: I
sotto le case che cssi abitavano in vita (Flannery, 1972).Etnologica(mente p arlando, l'identificazione dell' identità locale è confermata dailo swiuppo di sistemi unilineari di computo deUa disccndcnza. I1 consolidamento dcl rapporto tra discendenza ed eredità, come dimostrato da Michael Harner (1970), è stretramentc connesso con il livello di indipendenza delle popolazioni agricole dalla caccia e dalla raccolta tidl'approvvigioiiamento alimentare. L'attivitàI 'beiiica Ilei uiuaggi agicoli è prevedibiln-iente più onerosa, in termini di incidenti in batta glia, di quanto non lo sia tra i cacciatori e raccoy;litori scminomadi. Presso i f)ani dell 'Irian occidentale, in Nuova (h i n e a , lla guerra si svolge in C#ampo s~>ClLU, C--Un una i: se rituale (che sorniglia agli scoi~ t rdcsci riti ti a prnposii:odei Ti1&liJ,in cuii il nume:ro dei feriti è ridorto ma ci si ~ a--i i c~.he attacchi a t ixdirncnt o, con u n centiniiio di morti al1a volta e: la disrruzione e la cacciata di interi gruppi dal villaggio. Karl G. Iieider ( 1972) ritiene che i Dani perdano. ogni anno, circa il 5% della loro popoIazione a causa della guerra e
che il 29% degli uomini e il 3% deile donne deceduti siano una conseguenza cli ferite infertc in combattimento, essenzialmetite durante razzie e imboscate. Presso gli Yanomamo (Fig. 9.7) del Brasile e del Venezuela. ritenuti una delle culturc più «feroci» e bellicose del mcmdo, razzie a tradimento e imboscate sorio la cauisa del 33% dei decessi fra gli adtiiti maschi e del 7% fra Ic donnc, in rapporto a tutte le aItre cause di morte (Chagnon, 1974, pp. 160-161). m
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Fig. 9.7 GUERRIERI YANOMAMO La preparazione alla battaglia comprende la pittura del corpo e ~~l'allineamento~~.
Qual e la scopo della guerra? Poiché la densità dernografica delle società di piccoli gruppi e di villaggio è Cerieralmente moItc -bassa, può spesso sc nnbrorc Chc non vi siano basi infrastrtmurali I>er la guerra pre:sso tali CUI.. . tur~e. L'app arente as;senza di motivazioni materiali pcr I'at tività belIlica C stata di conforto alle teo rie cornimi che imPUi i società a strutti~ r a prc ia innatiI tender iza esseri del;li verso I',aggressivi t à . . (Scheda 9. l ) . Una variazione sul tema è -
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Scheda 9.1 --
Aggressione e guerra --
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La no:;tra natur-a biologica ed il nostro retroterra evoiutivo possono aiutarci a comprendere alcuni aspetti deila guerra. E indiscutibile che, come specie, noi siamo in grado di effettuare aggmsioni ad un livello senza pari, ma questa capacita di sviluppare una forma di violenza collettiva non spiega il fenomeno deila guerra: infarti, anche se l'aggressione è una caratteristica universalmente &sa, non awiene lo stesso per I'artivìtà bellica. Le società che la praticano combattono solo saltuariamente e in molte culture la guerra è del tutto a$;sente. Sono le circostanze della vita sociaiIe - che I
la teoria sccondo Ia quale i piccoli p-iippi t. Ie comunità di villaggio fanrio la guerra non per ottenere vantaggi materiali ma pcrchk gli uoinini la considerano uno sport piacevole. Tali teorie sono insoddisfacenti. Anche se gli esseri 1 lossono avere dcllc tcndcnze i e, nori C'? alcuna ragione percne esse non possano essere represse, conrrollatc o cspresse i inodi diversi dalla lotta armata. La guerra 2 iina particolare forma di attivith organizzata chc si ? sviluppi~radurantc l'cvoluzionc ci~ltwralcallo Stesso modo di altre carattrristiche srrutr~irali,quali lo scai ' la Jivisionc dcl Iavorn e i gruppi C stici. Così comc rion esistc2 alcun i' per nessuna di tali1 cararreristiche, auo stesso inndo nor è uno jerla guerra. Essa vien irtuta sol tanto nella misiira in cui C vanraggiosa pcr alcuni dci conibzittcnti. 1,a teoria secondo la quale si entra in conflitto perché si tratta di uno sporr piacevole i. contraddetta dal [atto che il rnutivo più frcqucnte, citato dai guerrieri delle società di hancla e di villaggio per la giicrra, ? la vcndctta di morti provocara da scontri precedenti o da nemici stregoni. Ci si impegna raramenv
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possono spiegare questa diversità. Tuttavia, I'immagine dell'umanità segnata dai-
la bramosia di sangue, inarrestabilmente in marcia per uccidere, è un mito di grande potere e un sostegno importante del miiitarismo neUa nostra società. Nonostante esso manchi di credibilità scientifica, ci saranno sempre dei cocciuti «realisti* che continueranno a crederci, complimentandosi con se stessi per Ia lom «capacità di far fronte aIi'amara verità~,caparbiamcntc dimentichi del mito che s t a alle spalle del1a loro interpretazione deìia realta.
tc a ciior teggcro in un conibattimento, i guerrieri haiiiio bisogno $i galvani7zarbi con danze e canti rituali e spesso partono solo clopo s w r frenato lc loro paure con l'assuiiziom di droghe pstcotrope. Benche alcuni sport come il pugilato e Ic corse aiitornobilist ichc siano anch'cssi mo4to pericolosi, non comportano lo stesso livello di rischio mortale a cui si espongono É conibattenti armatl. intrltre. non 51 sa con ~ v r t t ~ 7sea questi sport pericolosi sarebbero praticati se non vi fossero i sostanziosi premi materiali chc spettano al vincitore. Come si è visto nel Cap. 5, sono i pesanti oncri deLi'aIIevamento dei figlt che purtatio ad una bassa densiti demografica e a indici contenuti nella crescita del12 popoIazioiie presso le società di piccoli gruppi e quelle di vdlaggio. Perciò, 11 fatto che tale densità sia ridotta non significa chc qucsti due tipi di società non srano minacciati dall'irnpoverrrnento delle risorse vitali o dalla riciurronc roduttivita 111esse, la quaai sempre lo scopo guerra ct di salvaguaraare o migliorare un tenore di vita minacciato, procurandosi I'accesso a rracirse essenziali, ad un habitat pii1 salutare o a vie commerciali [Balee, t
1984; Biolsi, 1984;J. Ross, 1984). Quindi, si può comprendere meglio la giicrra se la si coiisidera una mortale forma di competizione tra gruppi autonomi per accaparrarsi risorse limitate (R. Cohen, 1984).
Selvaggina e guerra: gli Yanomamo
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Gli Yanomamo forniscono un'importante verifica dclla teoria secondo la quale la guerra ha del1le basi irifrastrutturali anche presso griippi scrriinomadi .. o stanziali con iina de~isitadeinografica molto bassa. Con men o di iina persona per ogni 1,5 km2,essi traggonc la inaggior parte del loro sostcntamento. con rninitiio sforzo, dai frutti di alcune varietà di banani che crescono nei loro orti nella foresta. Come i Tsembaga Maritig (Cap. -1) essi la bruciano per
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Rg. 9.8 YRLAGGIO YANOMAMO Questa scena e quella che meglio rappresenl:a la vita quotidkina degli Yainornarno. nonostimie la loro, reputaz~onedi popolo bellicoso. Dalle travi pendono i frutti della Musa paradisiaca. la varietà di banana che costituisce il loro cibo principale.
creare le colrivazioni, ma quesrc piante sono peretini tIqiliridi 1Forniscono ingent i raccolti per molti aimi di seguito, in . .. rapporto ad ognl unita lavorativa impicpata. Poiché gli Yanomamo vivono al centro dclla più graride foresta tropicale JJ *~iondo, i loro circoscritti incendi non C,osrituiscono un {rossope:ricolo di « irian giarsi gli alberi» . Un loro villaggio . . .-n tipico ha meno di 1UL) persone, owero una popolazione che può facilmcntc- far crescere abbastanza banani in aree coltivate molto vicine, senza mai doversi spostare (Fig. 9.8). Tuictavin, questi vil1;igpi si fr~zionanocostanremcntc in sottogruppi, chc si trasferiscorio in nuovi territori. Nonostante l'apparente abbondanza di risorse, l'elevata attiviti bellica degli Yanoirnamo i probabilmente causataI dall'ir npoverirnento di queste ultime e daila pressione demografica. La risorsa in quiistione è la carne. (;li Ya nomaino
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mancano di animali domestici dai quali prociirarsela e devono procacciarsi il cibo aniinalc con la caccia c la raccolta, Inoltre, diversamente da molte altre popolazioni iiel Bacino delle Amazzoni, essi rioti haiino, per tradizione, accesso ai grandi pesci di fiume L' ad altri animali ucquatici che, a l t r o ~ ~forniscoe, no cihu ariiniale di alta qiialità, sufficiente ad apprnwigionare villaggi con pih di 1 000 persone. È pussibile, per gli esseri umani, mantenersi in buona salute con regimi alinientari privi di cibo animale: tiittavia, carne, pesce e altri prodotti animnii contengono granuli cotnpa~tidi proteine c gassi coli minerali e vitaniine che li rcndono delle fonti di nutrimento estre[narriente preziose ed efficaci. La tcoria chc ricollcga l'attività bellica alla carne, presso gli Yanoi~iamo,è la seguetite: qiiando u n villaggio si ingrandisce la caccia si intensifica ridiicendo la dispunibilità di selvaggina negli inimediati dintorni. La cariie dei grandi animali scarseggia e la gente mangia piU frequentemente quclli piccoli, insetti e larve - la ben nota risposta ad anipio spettro (v. p. 74), finché si raggiunge iI punto di riduzione della produttivira. Le accentuate tensiorii all'ititerno dei villaggi e fra di essi porta alla loro scissiotie, piilila che l'impuverimenta delle risorse animali diventi pcrrnanente. Le suddcttc i conducotio anche all'iriaspriir lerito delIIe razzie, le qiia. li disperdono i vriiaggl degli Yanomamo su di un ampio territorio, proteggendo. con ciò, anchc le risorse vitali, tramite la creazione di tcrre di nessuno chc fungono da riserve di caccia (Harris. 1984). Alcuni antropologi in possesso di una conoscenza diretta dcgli Yanoinaino hanno rifiutato questa teoria. Essi sottolineano il fatto clie non vi sono scgrii clinici di deticitnze proteichc presso questo popolo ed hatino anche dimostrato elle, almeno i r i un villaggio con una popolazione di 35 pcrsonc, .I,
I'assiinzione plob: le di proteine pro capite era di 75 grammi per ogni aduIto, ovvero molto di più del minimo di 35 grammi raccomandato dall'Organitmzionc per I'Alimcntaziotic e l'Agricoltura ( F A 0 Nazioiii Unite). Essi hanno anche dimostrar0 che i villaggi I'iinomamo con un basso livcllo di ;issunziutit: proteica (36 grammi) sembrano cntrarc in guerra con la stessa frequenza di queIli con un alto livello protcicu 173 grammi) per ogni adiilto. Infine, gli antropologi sottolineano che altri gruppi ainazzonici, cnnie gli Achuara. arrivano fino a 107 grammi di proteine animali pro capite c continua[io a g~ierreggiarefreqileiittrrriente (Chagnon C Hames, 1979; Lizot, 1977, lL)79J. Comiinque Kenneth Good (E9821 ha dimostrato che procurarsi ~in'adeguata fornitura di carne è la preoccupazione costante degli Yanomamo c che in cffccti questo cibo è consumato, in media, soltanto iina o due volte alla settimana. Good sottolinea anche che l'efficacia della caccia diminriiscc ncldc zone limitrofe ai villaggi, creando 1;) necessiti di frequenti spedizioni venaroric a lunga distanza: alcune di esse coinvolgono I'intero villaggio in proliingare migrazioni. Se non tosse per .queste lunghe permanenze lontano dall'aggloiiiemro, la selvaggina nei suoi dintorni verrcbbe annientata tutta e subito (Good, 1986). Inoltre, Eric Ross (1979) ha notato che il consumo medio di poteiiie animali è un dato fuorviante. A causa dcllc fluttuazioni nel niirncro e nelle dimensioni degli animali catturati vi sono, i11 effetti, inolti giorni duranre i quali \.i 6 pochissima carne disponibile o anclie nicntc del tutto. Qiiando si cattura un grande anirnale, ad esempio un tapiro, l'indicc di consumo può arrivare a 250 grammi e pii] per adiilto, ma p c r diverse sertirnaiie di seguito esso non supera i 30 grammi giornalieri. L'assenza di segiii cliirici di deGcien-
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ne protciche noli è un argomento valido contro la teoria preccdcntemeiite enunciata, ma scmmai una prova deUa generale convinzione che le bande C i mcmbri di societci di \illaggio godono di buona salute finché controllano la crescita demografica i ~P.. 106) e che 13 guerra ProtegCe di Yanomamo dalla riduzione di produttivirà e dalle conseguenzc dell'impuverimento anlbientale. I1 fatto clie tutti i villaggi, indipendeiltemeiite dall'assunzione prorcica, alta o bassa che sia abbianc) lo stesso livello di belligeranza non è n canche una prova della teoria :;econdo la quale la guerra . . .. schiera inevitabilmente l'uno contro l'altro i villaggi in differenti momenti della loro espansione. Quitidi. dei grup. . pi cii Yanom amo con ridotte inirastruìture fondamicntali diirctte per condurre una giietTa piossono Iqon a\-cre scclta e, . . di consegucnza. Impegnarsi i ri razzie - di rappresaglia cotitro grandi g ruppi CCIC stanno dcpaiiperando le loro riservc (li . . . selvaggina e razziand o i -loro vicini meno numerosi per est. e d e r e il proprio territorio di caccia. La teoria in oggetto sottolinea che la guei-ra è un tcnornenio regionale, che compcirta solu;?ioni par imenti regionali in matcria di l>opolazicI ne e risorse. UIn gran nuniero di tcstimoniaiize sostiene chia,ranlente la convinzione che la fiiuiiu aiiiazzonica sia ur ;a lirnitata, iinpmrita, con consc d awersi oneri e vantaggi d o i i n 1zionc del consumo pro capite di carne. Ad cscrnpio, Micliael Baksh ( 1982) ha documentato qiiantitativanieiite gli ctfetti della niicleazion e dei gruppi agricoli Machiguienga dispersi (V. p. 125) in un villaggio di 250 persone dcl Peru orientale. Egli concIude che le risorse animali nelle prossimità del villngpio «si sono andate nettamente ridiicendo per quanto riguarda la clisponil.>ilità»,che anel tentativo di rnaiitenere i preccdcnti livelli alimeiirari gli uomini lavorano più duramente,,, che «bisogna viaggiare più
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a lungo verso distanti zone di caccia c pesca» e che ale risorsc animali sono limitatamcnte disponibili ed incoraggiano I'esistcnza di piccoli gruppi mobili ( 1982, pp. 12-13). (;li uomini rifornano spcao a
a mani lame, kiilto sclvarim, ,ioci di palma o m;inuhtti. Un;, spedizione dclla durata di uri giorno o di una nottc c consitlerata positiva potrebbe hutrarc una piccola scinirnia n qualche 0
iulic
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~iccclloI...]. Si ir riusciti ad ottenere citi tapiro C sei pccari [...l in capo a 17 mcsi rrhtrtcfn, p. 13).
Michael Paolisso e Ross Sackctt (1982, p. 1 ) parlano di «estrema scarsità di proteine di buona qualità» presso gli iriikpa (popolazione non amaxzonica) del Venezucla occiciencale. Nonostante il fatto che essi si servano di fiicili per cacciare ( o forse proprio pcr questo) il consumo di proteine animali è sceso dn una cifra approssiniativarnentc più elevata alla modesta quantità di 4,8- 1 1,3 grammi giornalieri pro capite, come risulta da differenti metodi di valiitazione alimentari e di consunio (comiinicazionc persollale, Michae3 Paolisso). Analogamente, Wdharn Vickers ( 1980, p. 17) riferisce che quando la popojaziune di iin villaggio Siona-Sicoya del1'Ecuador nord-orientale passò da 132 individui nel 1973 a 160 nel 1979, il bottino di ogni caccia scese del 44%, il tempo impiegato nell'attività venatoria aumenth del 12% e l'efficjcnza calorica diminuì del 50%. Questi effetti negativi furoiio particolarmente evidenti nei confronti degli animali più grandi, che crano l'obiettivo preferito. Qucsro fatto indica che si può cornprendere meglio l'attività bellica degli Yanomnrno se la si considera tanto uii mezzo pcr mantenere bassi gli indici di crescita demografica quanto una condizione esscnzialc per assicurarsi la cattura e il consumo di selvaggina di buona
clualità. Ma per una soddisfacente verifica di questa teoria sono necessari più dati circa le conseguenze zonali dell'attività bcIlica sulla crcscita demografica e sull'irnpoverimento delle risorsc.
Attività betlica e regolarnentazione della crescita demografica Potrebbe sembrare ovvio che, poiché la gcnte si ammazza in guerra, quest'ultima lirniti la crescita dcrnografica. La questione per8 non è così semplice. I popoli bellicosi comc gli Yanomarno e i T s e m b q a Mariiig iioii sono in grado cii controllare la crescita della loro popolazione seiiiplicemenre ammazzandosi l'un l'altro secondo i titmi riportati nei paragrafi precedenti. I1 problema è che gli individui uccisi in battaglia sono, per lo più, maschi. La mortalità maschile dovura alla belligeranza non ha, tra gli Yanomamo, effetti di lunga ponata sull(:dimens ioni ciella popolazione poiché, Come nel:la iiiaggior parte delle socictà . pre-inciustriali bellicose, gli Yanomamo praticano la poligjnia. Ogni donna il cui marito vienc ucciso è immediatatnente risposata ad un altro uomo. Gli indici di mortalità feiiiminile risultanti da incidenti awenuti in combattimento si Inantctigono quasi ovunque al di sotto del 10% (v. Polgar, 1972, p. 206), cioè non abbastanza pcr provocare, da soli, una coiisistente riduzione della crescita demografica. 'l'ali conclusioni sulla inefficienza della morte in battaglia comc .. n.iezzo di controllo demografico sono s tate desuinte analizzando l'attività belliCa in cont esti industriali. Catastrofi quali la seconda guerra mondiaIe «non hanno alcun effetto sulla crescita o sullc dimensioni della popolazione» (Livingstonc, 1968, p. 5 1. Ci6 può essere nettamense coristatato nel caso del Victnam, dotv la crescita demografica continuò all'eccezionaIe ritnio deI 3% all'anno
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durante il decennio 1960-1970. Presso i piccoli gruppi e gli abitanti dei villaggi è tuttavia possibile che I'attiviti bellica raggiunga la niassima cfficicnza nel regolamentare la crescita dclla popolazione attraverso iina conseguenm indiretta. \Y1illiain Divale ha dimostrato che r'&una forte correlazione Ira la pratica dciia guerra t alti indici di mortalità femminile nella fascia d'età comprcsn fra O e 14 anni (DivaIe e I-Iarris, 1976; v. Divalc rt al., 1968; Hirsctifeld et al., 1978). Ciò è ditriostrato dal rapporto fra maschi e femmine della sudtletta fascia d'età nei piccoli gruppi e nelle società di villaggio attivaniciitc impegnati in attività belliche, qiianclo sono stati censiti per la prima volta (V. Tab. 9.1). iJieiie comunemente riconosciuto che nascuno uri po' più uomini che donne. su scala mondiale. e che il rapporto mcdio fra i due scssi al momento della nascita sia di circa 105 maschi per 100 fcrnrnine. Tuttavia, questa sperequaziotie è molto più ridorta di quriia riscontrata nelle sucieti belligeranti. La discrepanza potrebbe essere spiegata con un più alto indice di mortalità femminile post-natale, infantile e giovanile rispcrto ai maschi C che riflette probabilmente la pratica dell'abbandono C deI1'int'anticidio diretti e indiretti, più frequenti nci confronti d c k donnc che degli uomini. C'P una forte correlazione fra le società che riconoscono di praticare l'infanticidio e q u d c che crnno attivamente impegnate in attività belliche qiiando sono state censite per la prima volta; almerio in esse è chiaro che I'infanticidio femminile era pii] diffuso di quciio maschile. Forse il motivo dell'uccisione e dell'abbandono delle figlie sta nel fatto che la vittoria, nelie guerre pre-industriali, dipende dalle dimensioni delle squadre maschili
Tabella 9.1 Rapporto numer:-fra i sessi e guerra p
wani schi ogni 'IIIIIIUIC
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ito di ~ u r . . D~CC'SSL tra I 3 / 1 3 ann pri ma del cc:nsirnentc Deressi oltrc:i 25 ann pri ma del ccznsimentc
I-'(->X-IE
con
Harris. 1 dvH' ASSW-i
nfliricana di ~Iniropoioeia. afilla pubblicazione nmrrrcan An1976. p. 527. rbropo I'aiitrm
le siorzo mustcolare, lai vittoria coccher2i ù a1 grutppo forinato dai maschi 1~ i gross i ..
1.1 1 : t. urniri e aggressivi. Poiché vi sono aci ecologici al niumero li persone che si possono alleclare nei piccoli gruppi e Ili iinpenelle società di villag :vare più gnati in guerr e tendor maschi che feimrnine. I cnza verso i primi piuttosto cne ie seconde riduce l'indice di crcscita demografica regioilale e, intenzionale o meno che sia, può sen*ire a spiegare perché la guerra è così ampiamente praticata dai popoli pre-indusrriali. Secondo questa teoria, il rallentarncnto dclla crescita della popolazi one regicmale iion potrebbe a s c r e ottenuto seniza la guerra, poiché, iti assenza del motivi da cssa indotti per preferire i figli alle figlie, ogni gruppo tenderebbe ad allcvatc tutte le feminine C ad espandere la popolazione a spese dei propri vicini. La giierra tende a livellare questi oneri o, almeno, a distribuirli in tiitti i piccoli gruppi e villaggi dclla zona sotto forma di alti indici di mortalità sia feniminilc, causata dall'infanticidio C dall'abbandono, sia maschile, provocaita dai C rnmti, Bench é questi sistemi ) . . cnideli e distruttrvi, le alternative pre~
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industriali per mantenere ia popolazione al di sotto del punto di riduzione della produttività lo crano in egual misura, se non maggiore - aborto, rnalnutrizione e malattia. Si awertc il lettore che questa teoria è notevolniente conrrovec- -
Rapporti ord inati tra singoli e nuclei dorncstici vengono mantenuti nelle societi di banda e i11 quelle di villaggio senza I'ausiiio di forme di rroverno e di specialisti che impongono lc lcggi. Ciò t. possibije -. grazie alle diniensiot i i ridottt di queste società, alla predorniinanm de .. legami di parentela, della reciprocita c all'accesso egualitariv alle risorse virali. In tali società l'opinione pubblica è la fonte principale d e ~ ale.&e e dell'ordine. Presso le bande di cacciatori e raccog,litori e le cumutiità di viHaggio non vi è alcuna forma di proprietà terriera, nc individuale né all'inrcrno delja famiglia niiclearc. Comunque, perliiio nelle società più egualitarie esiste la proprietà privata di alcuni oggetti. La prepondcranza dello scambio su basi di reciproci t i e l'assenza di quello fondato su di ur anonimo prezzo di mercato rendono i furto inutile e poco p . La principale miniiccia all;i legge e .- J - - l all'orditie presso le baliue e le società di villaggio proviene dalla tvndcnza di gruppi domestici e parentali ad inasprire le contese, in difesa di uiio dei loro membri. oggetto di offese reali o p r e sunte. Tale sostcgno non dipende d2 principi astratti, basaci s u ciò che Z giusto o sbagliato, ma piuttosto dalle presumibili consegiienze di iina determinata coticiotta nei confronti deil'opinione pubblica. I1 duello canoro degli Eschimcsi è un'illustrazione di come cssa possa essere saggiata e i per porre fine ai conflitti fra singole C1
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pcrsonc appartenenti a diversi gruppi doinestici e parentali. Lc accuse di stregoneria sono iin altro mezzo per fornire all'opinjone ~iiibbIicauna possibilità di idcntiiicare e punire coloro che persistono ncl violare Ic norme di reciprocità ed altri individui turbolenti. Gli sciarnani fungono da portavoce della comunità, ma la loro posizione è precaria ed essi stessi vengono spesso considerati causi\ di svcnturc e conflitti. La paura di essere accusari di strcgoncria, così conie avviene presso i Kuikuni. spinge la gente ad csscrc cordiale e generosa. Tuttavia, in coildizioni di particolare tensione, le accuse di stregoneria possono assumcre dimensioni epidemiche e diventare iiria iniiiaccia per il mantenimento della lepgc e dell'ordine. I1 concerto di autorità nella persona del capo riflette 13 diffusa natiira epualitaria delle istituzioni di legge e ordine nelle socictl di banda' e in quelle di villaggio. T1 capii non può fare molto di più che arringare e perorare nei confronti della gcntc al fine di ottenerne l'appoggio. Egli rnanca di mezzi fisici o niaterialj per imporre le proprie decisioni C la sua affermazione si basa siill'abilità di intuire I'orientarr ietito dt ' rlla pubblica opinione. Così cc)me risuilta . .- - - . pii1 dall'csernpio dei Nuer, può esscrc facilc evitare una Iaida di sangue p a g a do un indennizzo c ricorrtmdo a dei capi rituali, che soino privii di pucctc politico cd economico. nitri tipi di organizzazioni politicht non k rlla parentela prexidono li( forinaI di assoc:ia.. zioni voloritaric o sodalizi, quali ie associazioni niaschili e femminili, le società scgrctc e le classi d'età. Coinunquc, queste forme associative politiclie non fondate sulla parentela rimangono a
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costituiscono ~l'elenientocii coesione,> delle bande C delle società di villaggio. Rcnché i cacciatori-raccoglitori e i coltivatori stanziali facciano la guerra, c'è ragione di credere chc cssa fosse molto meno diffusa nel Paleolitiì-o che non nel Neolitico e che i contadini dei villaggi tendano molto più facilrnentc a scacciarsi l'un l'altro dal territorio. Non si può rnoti\~arela guerra come un a risposc:a ad un'aggressione o coine un o sport piacevole. Essa rappresenta uiia particolare forma di attività organiiczata ed è solo uno dei molti rnocli di cu i disponi!uno lc culture per effettuare un aggressione. Le cause della guerra, presso i piccoli g n i ~ p it: le società di villaggio, sono radicatc in problemi mnnessi con Ia prodiizionc c la riproduzionc, c comportano quasi sempre il tentativo di migliorare o di preservare il rapporto costi/profitti e un prcesistcnte tenore di vita. Pcrfino Iaddove la densità demqrafica 2 molto bassa, come presso gli Yanomamo, possono esistere problemi
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Capitolo IO
L'ECONOMIA POLITICA DELLO STATO In
questo capitolo si confrontano le forme egualitarie della v i l q o l j % caratteristiche delle società di piccoli gruppi e di quelle di villaggio, . _ - con la vita politica dei domini e degli stati. ~ G a t n i r i e r àuna teoria verosimile per spiegare cornc abbia avuto Iiiogo 1& tracfnrma7iaap r i ~guppkdai. i villa&$a.damini.e-apiista~. ~ n o l t r csi analizzerà il ruolo deila coercizione fkica e di più sottili forme di controllo ideologico nel mantcnirnento dell'ineguaplianza e dello status quo t a n t o negli stati antichi quanto in quelli moderni. p -
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trattenuti e n u t ~ t i .N momento della inawurazione-delkcolo i tiene *$ltra festa e, se anche anche questa riesce, Come si ?i già visto (p. 179) spesso il numero di pers oste a Iac~ o r a r e f~ingoiioda _ promutori di una per lui aumenta mente e si-cop ~ d u ~ i o nda-~i&tributori. c - . .. . Essi incvliiL di-n ducono i loro parenti a lavorare più mincerà a parlaLL ui ' succedersi di feste sempre più ire, raccolgono e quindi ridiono la produzione in eccesso. iniponeriti sigtiifica chc le richieste di u r i i m ~ai cuoi sostenitori diventarnni e #...#.<.*'..l* no più gravose. Anche se essi si lagnano .- l'intensificazio- della mole di lavoro clie hanno (la ecoluqiche favoriscono ne, può una notevole-rivalità svoIgere, gli rimangono fedeli finché --..m--.----- svilupparsi egli continiia a mantenei accrerra capitribù-residenti . ---. -nello .-stesso vilscere la ciiiua&gra itribuIaGio. ne, -- ~ o n o _ i n _ c a W I P P ~ o&ciproca _ -- n e l l ~ a f i i z _ ~ a ~ ~ I ~ f e ssont e - ~ itorca. ùIntine, viene il momento, per il nuotu-e-uel-lidistrib.Y~e, la-maggiore quantità di beni di valorc. Spesso, colui vo mumi,di sfidare gli altri che si sono .in che eccelle sii tutti in quest'ultima atti- affermati prima di lui. una festr a mminai, dove vengono convità si guadagna la repiitazione di brg fati .mi i m d i . le torte & noci di man (g.rnndeuoqgir). L'antropologo Douglas Oliver ( 1955) cvccu, 1. budini di mandorle deUa palmaha conci<)tto uno studio c'lassico su eco- sapu dist ribuiti dal mumi 0:;pitantt:c dai suoi sost enitori a l .nlunzi t3spite e :l i suoi me si di\renta bb!Il>>, 1 ..- ,--, I ..- i i u i i i;. 111 scguaci. Se l'ospita" g , iido di ricerche sui carnpo ricambiare. nel-l'arto di circa iin anno, sola di Bougain~~iIle, - .1 Mclan.r.i(j1 nome dcll'i- con una lesta che sia almeno sontuosa sola ? qucUo del navigatore francese quanto quella dei suoi sfidanti, patisce Loiiis Aiitoinc de Bougainvillc che la una grave umiliazione sociaIe e decade scoprì nel 1768). Presso questo popolo, immcdiaramcnte dalla conditicitie di Nd decidere chi sfidare, un m* i un «big manv v k c h z g a l f ~ ~ m y m i , è imzrmi. . . fare muli one: e& c e ~ m~ deve èiere un la ciii irovina di scegl la p i ù g m n e t a n d e w @ a n e ..-a la sua rafforzi repura~iiiirt-. rria deve .~-(Fig. 10.1). Quest'ultimo dà prova di . essere in grado di diventare un mumi evitare quello la cui capaci t à di reiizions, lavorando duramente e limitando accu- superi Ia sua,. Alla tine di una festa L u i ri~iscita,il ratamente il suo consumo di carnc e più dei mrtmi deve comunque noci di (LOCCO. Spessa 4fad p o su - grande . far fronte ad un gravoso impegno persua m qiie, i. fili c i parenti prossimP con ia serietà delle sueintenzioni,ed essi sonale, pcr la durata di tutta la sua vita, si impeg nano solennemente ad aiutarlo e dipcnderc dagli stati d'animo e dalle nella preparazion e della sua prima festa. preferenze dei suoi sostenitori&t conferisce il poteSe questa ria successo, la cerchio ,-i,-; d i z i - C ~ u mcon suoi sostenitori si allarga ed egli si mette re di costring&e gli .altri ad ubbidire eva ii all'opera, organizzando una dim ostra- a&. ordini di chicchcss mnrn livello di vita del capo ai ui sopra di zione di generosità ancora inag,.,,,. Egkende.-.- immq ~ t aUa e ~ cosm- quello di chiunque altro. Iii effetti, poiché l'essenza della condizione di mumi zione di una casa riservata- _agli . -uomini, *_ in CUI i suoi Sostenitori maschi possono consiste nel distribuire ciò che si possicriposais; q dove gli ospiti vengono h- de, è possibile chc i grandi tiltlmi consu-
La figura del etbig man»
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Fig. 10.1 CAPI DELLE ISOLE SALOMONE Preferiscono essere chiamati capi. piutiosto che mumi. come un tempo.
iiiino perfino meno carne ed altri cibi pregiati di un comune e normale Siuai. Presso i Kaoka, un altro gruppo deil'arcipclago delle Salor cui ha Iavorato H. Tan Hogbin 1. 66), c'è un detto: aColiii che b l l 1 ~ prende le ossa c l e torte 5ktantie; la carne c il agli altrir. M una gr;3SSO tOCC:ano .. de C,,+, , n . 111~~lb~ennero 1 100 persone; il nzumi ospite, che si chiamava Soni, distribuì 32 maiali oltre ad una grande quantità dj budini di mandorle sagu. Nonostante ciò, Soni e i suoi più stretti collabonroti rimasero con la fame. «Mangeremo la reputazione di Soni» dissero questi ultimi. ICJlll,
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P. 411)-
Nel can8tare le lodi dei Ioro mami, la nerazion W' c di Siiiai ormai pacificati li chiania «guerrieri» e «uccisori di uomini e maialin (ibidem, p. 399).
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case di riunione erano delimitate dai teschi di coluro chc avevano ucciso (Olivcr, 1955,
anu --- e I;a guen -, -.-
ur1 Lriilyu, i-mzrmi I l v c l aia V C la ~ loro apacità di inidurre glli uomini a combattere per lorct che per l'abilità nel convincerli a lavorai c a --. t>tvpiiu varrraggio. La guerra era 'stata soppressa daUe autorità coloniali molto tempo prima che Oliver conducesse la sua ricerca, ma il ricordo dei capi guerrieri mumi era ancora forte tra i Siiiai. Come dissc
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Nei tempi passati vi erano mumi più m d i di oggi. Allora erano dei capi feroci a inesorabili. Devastavano il pacsc e le loro
Signore del tuono, tu s ~ ~ d olal i ferro, OJrz molte Je-rte, Qrranclo ru cz lascerai il gong non risuottercj pirì in nessrtw luogo! Guerriero, Splendido fiore, L'cciso~edz uomirli c maiali, Chi potrà raccogliere la tua fama Quando lu CI Iusceroi?
Le fonti di informazione di Olivcr gli avevano detto che i mumi nodevanodi al temp o in cuiI la rnsiggiore I erra era praticata I . AlcuniI di W. essl, in quanto capi SULI lILLl,L a L L u ) dvano anche luc prigionieri, che erano tratt:ati come schiavi e costretti a .*l; ,,,, Ji .- fatnigIia e la gente lavorare ne,,, non poteva parlare «ad alta voce e caliinniosamente contro i propri mur7zi senza temere un castigo». Ciò comporta, in teoria, delle aspettative, poiché la capaciti di ridistribuire carne ed altri beni preziosi v* di pari passo con queiia di amrme un s q r i t o di guerrieri, equi,
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paggiarli per la battaglia C ricompensarli con il bottino di guerra. Sembra che la rivalità tra i capi guerrieri mtimi di BougaitiviIlc abbia portato ad un'organizzazione politica, diffusa in tutta I'isola, all'epoca in cui arrivarono i primi viaggiatori curopci. Secondo Oliver (ihidem, p. 420): «Per alcuni periodi molti villaggi vicini combattcrono insicmc in modo così accanito da costituire un modello di attività btllica a seconda dcllr regioni, ognuna pih o meno in pace e1 suo ititerno c con un nzumi particolarmente potente, la cui attività bel lica costituiva la "coesione sociale" interna». Q u a t i mzrmi erano famosi in tutta la regione, ma le loro prerogative ritnanevanci Iimitatc. Ciò è dimostrato dal fatto che essi dovevano fornire ai loro guerrieri prostitiite, introdotte neiIc case per gli uoiiiini, c dotazioni di carne di maiale e di altri cibi pregiati. Uii anziano gucrricro diceva:
Se il mu arrabbia\
ci fornivir donne, noi ci ] rlvevanno rapporti per
rutta la ~olrvarnoaijerne di piìi. Acc:ideva 10 stesso cori il cibo. lira usanza che il circolo ric tosse pieno e noi mangiavam o a pii1 non posso e noil nc avaranio mai abbastanza. Quelli erano tenipi ineravigliosi (rbrdent, p. 115).
Inoltre, il rnzrmi che voleva capegpiare una spedizione bellira doveva essere pronto a pagare personalmente un'inclennimo per ognuno cici suoi uomini caduti in combattimento e ad offrire un inaiale per il suo banchetto f~inebre.
Capi e dominl: abitanti delle Trobriand e indiani Cherokee 1Inmlniautorevoli guidano. --villaggi o gruppiautonomi. mentre i capi propriamente detti goveirnano ccd i z i o n i p i i G .i formate da gruppi di meno pf .L- .i--,. questo ~ l p uc: ciic ~ ~ i i g o nchiamare o domini. La-differenza principale tra i p -
villaggi e i piccoli gruppi da un Iato c i domini dall'altro cotisistc nel fatto che -. - .questi ,--. .Ultirn; -s c i i 6- formati da numerose comunità o insediamenti. I mpi hanno più potere di coloro che guidano gruppi o villaggi, ma nel caso di questi ultim-(è -difficile distingiere uno di loro che abbia fama di grande ridistrihutore da coloro che governano dei piccoli domini. Mentre coloro che guidano gruppi& -villaggi -devono conquistare e costante.. . mente riaifermare la loro condizione con feste ricorrenti, i capi ereditano I* propria carica e la mantengono anche se non sono temporaneamente in grado di procurare ai propri seguan delle generose -ridistribuzisni. I capi tendono a vivere meglio degli individui comuni: diversamente dagli individui autorevoli non prendono per sé soltanto ale ossa e le torte statitien. 'I'uttavia, alla lunga anche i capi devono riconfermare il proprio titolo. intraprendendo guerre vittoriose, ottenendo beni commerciali e distribuendo cibo ed altri Bei valore ai propri seguaci. --
Gli abitanti delle isole Trobriand
T1 caso degli abitanti dcllc Trobriand può servire per Illustrare
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fra ca i e uomini autorevoli. --La società queste fio e era In molti C~~ e sottoclan matulineari dl diverso censo e con di tterenti privilegi&jli~e~f +qudi veniva eredrtato il diritto di accesso alle terre coltivate. Bronislaw Malinowski ( 1920j riterì che gli isolani Trobriand del comba~t~mento e erano - appassionati . .----W *-de chc c ~ n & ~ c ~ ~ n ~ ~ e ~ ~ ~ - s i s t ~ m a t i c h e .-crtmeso~ab~Lavxcn t urandosl m o c e a no- aperto- con-lclorq canoe per como,se necessario, merciare. _ _, _ .-per ccimbattcre - con Ia gentc dclIe isole ad oltre 150 chilometri di distanz a. Diverc;amente dai mumi Siuai, i c api Tro' 'l
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Capi c cìomini- ahitont~delle Trohnripid e ind~onrChen)kec,
Uno di questi. che Malinowski che artrwerso .il-cmuoUo.sul'le,-armie le considerava il «capo supremo di tutti i risorse. Presso gli individuii comuini, 'I'robriandesio, dominava p i ì ~ di una l'insediamento era di solito a!vunciiloc .. adolescenti:_ dozzina di villaggi, che contavano in le (V. p. 161). I maschi -.."m-----tutto parecchie migliaia di persone,-La * vivevano in-capanne per scapoli fino al fmzione di capo-era ereditaria all'intcr- rnarriinoiio, dopo il qude portavano le n & ~ ~ c l a n , p i u , r i c c h i e piu irandi loro sposc a vivere-nella famiglia dcilo &L'l'rubriandesi attnbuwano queste ziomarerno, doy&v~vano.insierne le diseguaglianze alle guerre di conquista ~e~r~,colti~ated_ell~is~nden,ra,tnatrili; .. con iolto tempo pruna. Solo i --n e? rarito. In riconoscimento di .- ornaino --.-indossare - .- alcuni . ¶"C endenza, all'epoca del racCaI> m e1 mchiglie- come insegne d d - col1:o i frat elli ammettevano -- . che una .. lle lorrraito. t iango ed era pro i b ~ t oagli parte di quainto era :;iato pro . . -e di pr<3prietà C diind ividui comuni staire in piedi o seduti cer~ la resta del ne2 re apparteneva al ,ain una p s i z ione che .. .. I~vellointeriore a queilo di PO loro in regalo dei cesti pieni di CaP & rro. hiiliio1i;skTT412'Trr?Tc- igname, che costituiva il raccolto princirisce di avt.r visto tutti i presenti nel pale. Il capo trobriandese faceva affida. .. villaggio di B\voutalu venir giù dai pcIr- mcinto su questa usanza pcr ciaffermare tici d e ~ i eloro case come spinti da i JO titolo, sposando le sorelle dei-capi un gran numero di sottolignaggi. iiragano al suono di un grido prolung . J. .' -=P- - ro che anni i dozli un capo Alcuni c a ~ acauisivano **~arecchie . irriportante. zine drmbeli, Ognuna delle quali aveva ---.;&una dsGzione obbIigatoria di *" In defjnit m='di'rics igname da.parte dei .fratelli F5ssa veniva i,T~~bdesbsi,fonc1.~iiUaa& ta ncll'impcrsonare-il ruolo. di «grande consegnata al villaggio delI capo ed -re", che _dipendeva da-lega- esposta su speciali rastrcllier e dcstinsttc . mi tradizioriali-.ed a . - ffettivi stabiliti - --tra- a questo scopo. Una parte veniva poi mi5e-parent ela e m:itritrionio piuttosto distribuita durante lunghe e complesse feste, mediante le quali il capo ticonferm ai$a la sua posizione di «grande ridi-- .--. - . -strl~ m -e. n. .t r e i l r t era o Usato per nur rire specialisti-nela costruzione --.. . - - dj cari - - oe,-anigiani; maghi e servi deilaiiglia che, i t i tal modo, diventavano .fam . pa rzialmente dipendenti dal potere del capo. In altri tempi, le riserve--di i g. n-a m ~ -. la. base .. per varare spefonlivano anche 10icommerciali -i ~ u l asu- lunghe-&starize (v. p. 110) presso gruppi amici e Per organizzare razzie contro i nemici (Et~into<--i975;Geoftr~, 1983; Mafi. nc~wski,1935). o
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10.2 CAPO CHE:ROKEE Il capo Pelliccla Nwa, ritrat:to da George Catlin a )n Gibson iiei 1834. "3.
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Gli indiani Cherokee I
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L'organizzazione politica dei Cherokee dcl Tcnnesscc (e di altri natjvi america-
ni deUe foreste sud-orientali) presenta e la loro dcnsicà dcmografica, all'epoca notevol i somigli:inze cori la struttura di Malinowski, era arrivata a 40 persone capo-conimercio-guerra-r8 idisrribuzione per chilometro quadro. Nonostante ciò, . in grado d h q n r r $ a ~ dei Trobriandesi ( i-in. l u.2). Aml>eduei on-i i sisten i produzione in modo tale da I :rilincari e conducevaI rno su grandi distaiize. acquisire u n grande potere. Forse, un motivo di ciòTsta-nel tatto che l'agricolAi cencro del principali insediamenti vi era una grande. circolare «casa del con- t u r a Tr~bsiandese mancaua.,di ceraSi, siglio*, dove l'assemblea dei capi cliscu- Poiché l'ignarne \la a male dopo tre o teva controversie che coinvolgevano pa- quattro rncsi (diversamente dal riso e -. 11 <,! la gentcIcomunie era tenuta a : che la riserva a l)parteneva in Si 6 riscontratir un'altra i manifestazio1 il capo su premo! Iil quale aveva ne dcI limite al potere dei capi a Tiko«un diritto c una prerogativa esclusivi pia, una delle-più piccole isole dell'arci[...l di distribuire conforto e benedizio- pclao ~ ~ ~ ~ 10.3): ~ F iì iIc g , . ni ai poveri,> (Bartrain iti Retifreu!, e r ~ c a p i d c r ~ n o. a,.4 F h e j i ù g r ~ di quelle dei governanti I r r j h r h i , 1973, p. 234). m 2 1 loro effettivo potere era notwolP-.
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Limiti al potermedel i Tikopia
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Anche se gli isolani della Trobriand temevano e rispettavano i Ioro capi guerrieri e agrandi ridistributori*, erano ancora molto lontani dal formare una società-stato. Kisiedendo su delle isole, essi non erano libcri di.espandersi
Ic fisorsc maririe. rria le dimensioni dellarete ridistributiva e dei raccolti osti
& s i Ioro contr01I~or c n d e v d i
afixrmazioni insostenjbili. Questi capi gudcvan6 crpochi privilegi: nominal-mente, IN-ecendevano di controllare le terre cciltivatc $e 1 loro gruppo parentale, ma in pratica i7on potevano scacciare i propri pareriti da nessun terreno incol-
to. il lavoro dei loro campi dava uno scaJ:so prodlorto ed 'a:». no la terra come 12 1 -rr-1 1 iJer-gapermare la loro posizione efano obbliga-andi - . . ~ 7 f-e sy?W t 3 h~e,. a~ loro i-o7ta.' -si-Lasavano su avoro 1 0- atarlo e s u i concrhuti ;Juncntar~,dei loro arenti. T Icgami di parentela tentfcvano a cancellare gli astratti requisiti essene l'etichetta tIi -nRq -zìali .---mond Firth descrive come RO proveniente da una ,fa& e -/--che era dcfinito come( d r a t e y a ~nella W
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terminologia di prentela dei Tikopia, potesse scambiare oscenità con 3 capo di più alto lignaggio dell'isola:
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Kafika [.. .] passarnic Sao. [ ...1 Tutti i 1:
so vari legami. C tutti cl'accordosi dicdero a scambiarsi scherzi osceni. Volavano avanti e indietro epiteti come t,Testicoli grossi!,> «Lo sei tu!» con l'accompagnarncnto di sonorc risate. Rimasi alquanto sopreso dal violento tenorr deUo schcrzu. poiché 1'Ariki Kafika. in quanto capo più rispettato dcll'isola, porta con sé una notevole aureola di santità. [...l Non per questo fu risparmiato, comunque, cd egli stcttc pcr buona parte al gioco. ( 1957. p p . 176- 177; trad. it.. pp. 185-186).
Osservazioni analoghe si addicono al capo Cherokee. Fuori del consiglio «Egli si unisce alla gente come un uomo cornutie, parIa con gli aftri ed essi con lui in perfetra calma e familiarità» (Bartrsrn in Rcnfrcw, 1973, p. 233).
'Le origini d e g l ì z j detcrmir nini si e
CAPO IIKUPIA E LA SUA -GUARDIA D'ONORE0 (a) Capo Tikopia e (b) la sua capanna. I due uomini in piedi all'estemo sono la *guardia d'onore. del capo. ma si noti l'abitazione senza Fig. 10.3
pretese.
dizioni, dei grandi 1 ~ 111 .-**.: J C ~ L L~ . &o stat.0 , è
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tralizzata, le cui cla-&eRover.qanti_hann9-il. poteredivcostrrngere-i l o r a infcr~ori.a-pagare .le unposte, a eseguire-sewizi c ad ubbidire-alla legge (Carneiro, 1981, p. 69). 2 A a m d e _ condizioni infrastrutturali chc hanno portato alla iz-~ne-dei .- domini nci primi stati:
za p a t i r ~uii netto abbass;imenrclde 1 proprio tenore di vita. Poste queste condizioni infrasrruttiirali, diventano parimenti prevedibili U ..
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ed econod i - u n - d o m i n i o : in primo luogo, l'aumento della popolazione e della sua . . e un -..F-.---.;k--sar--w--.dcnbrtà cccedcnza __----.. - - piu _elevata dri
raccolti, unitamente a&-ui'iccrcsciuta 1. L'incremento - ..--... della popolazione I capaut&da-pane delle-ciassi dominan-, villaggi si estesero fino a contenere pa- ti. di sostenere degh arriprispecialzrccchie rnig1iai;r di persone e/o la densi- zati. guardie -di. palazzo e un esercito prokessionale Dermanenre. I n ce-co-n$o tà e iornivano In terzo luugo, l'ricutesciuta potere,deJ:onsumo im- i'~-ii&guano, l a - m g g ~ g + w u f i ~ a un eccedenza supc mediato al mornen iccolto eT e fzione nella riàistribuzione di .hai ecserermmaaazzinataperiuncgnrndcll' bio eccede4 Iniiiie, corne quarto punto, i! coiitroiio periodi a basso costo. ( p ~ i i t ~ ~ ddis uun piìi esteso ambito 3 Delimitazione L'emigrazione di f p w m .- gruppi dissenzienti vcnne bloccata dal- t i nei sistemi di produzione, uniti d a l'esistenza di domini upualmente svilupx \ r i d o t r a ~ a L d j I e m i R r ~ pati nei territori limitrofi o da caratteri. stiche ambientali che imponevano .agIi. . emigranti di adottare un nuovo m o d o 4 Scheda 10.1 Due tipi di retroazione -produzione, meno etiicace, e di patire un impoverimento dci loro livello di Nenativ nbiamenti veneano " vita. La maggior parte dei primissimi tenuti mrlu ~ u r i r r o Uquando ~ si rapstati fu delimitata dalla loro dipendenza giungono determinati iimiti. t e cond a metodi produttivi conncssi a fertili dizioni iniziali tendono ad essere rivallate fluviali, circondate da piaune pristinate. Esempio: La temperatura della casa rimane Lievemente al di sotaride o semidesertiche opoure da tgpnto o al di sopra del grado indicato su t s e . l uttavio, la delimitazione puh un tmostara. anche essere provocata dalla trasformaPositiva Le variazioni non vengono zione dell'habitat da un ambiente a rtrnute sotto controllo. Ogni cambiabassa pmdutrivita agricola ad uno a resa mento successivo aumenta o amplifipiù elevata, in conseguenza di un inveca la tendtnza al mutamento. Esem-- . stimento a lunao ,. termine delimitando. Pio: Un microfono capta il suono del prosciunando, honificando e irrigando . suo steso altoparlante e rimanda il il territorio di u n o . semale attraverso il proprio amplifiL'importanza dclla deliinitazione, i i i catore, che ne trasrnerte uno più forte qualunque formai risiede nel fatto che i all'altoparlante stesso, col risultato di gruppi dissenzienti di iin d m u m u w n ottenere un suono sempre pih forte. possono sfuggire ai loro governanti sen----v
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e ai minori vantaggi che ne derivano. In striali comprendenti vasti territori abipoco tempo, i contributi all'imrnagazzi- tati da milioni di persone (R. Cohcii, namento centralizzato smettono di essc- 1983; Fried, 1978; IIaas, 1982; Mac. . - ,. re volontari e si mutano in imposte. Neisii, 1981; Scrvice, -19751 alle terrc colrivnr~P alle risorUna volta che i priimi stati comincianon più iiri diritto e divenra rono ci formarsi, cnst ituirono essi stessi C-. . - -1: (11 gcntc che na c&ticessione. Coloro clic produco- una barriera contro la. ruga io cibo ccssano di essere i seguaci del tentava di difendere i sistemi egualitari. capo per trasformarsi iir contadini. A Inoltre+ coniina-n degli stati, le loro volta, i ridistributori smettono c" - - - dazioni egualitarie) si trovarono >re piii Co i n ~ c i l ' a n i v i t beììica ,essere dei capi e divengono dei re. I n t i à modo, i dornini noti sono più tali e ! rono costrette ad intensificare la I..-:--trasformano in stati. prouuiwlr e ~ m q r i r eai loro capi guerrieri cflistributorl ti imponun potere semQuando Ic classi (iorninan u di contrastare gono ai sudditi di pagprc tasse: e tributi, Drc ~ i era-scopo 1 &I~ di lornirc iin scn:izio iavorarivo o mili- Ic tcndenzc espansioniste dei loro vicitare e di ubbidire alle lcgg parte --i, I'inter o i i i . Di const:guenza, la maggior .. . .. . processo di intensificazione, espansicI- Tiegli stati de:I mondc fu il prodotto di >: ne, conqtiista, strarificazione e cenrra- una arnpia gamma. ai ben precise condilizzazione del controllo aumenta conti- zioni storiche ed ecologiche (Fricd, 1967). n 3ncnte, o.wero viene aamplificato» T .-- I - una volta che gIi stati coattraverso un tipo di scambio noto coa forma rsi, essi tesero a me ~ r o u z ì o r t epositiva (Schc!da 10.1,1. rninc id assork,ire c a SIchiacciare Laddove i sisremi di produzic>ne eran O diffc .[Ci' ~-. iri g a d o di sostcncrc u n surrrclenre i popou non costituiti. .in srarn (Carne' num ero di cc)ntaditii e guerrie,ri, qucst o ro, 1978; R. Cohen, 1983). proc csso ret roattivo dava f requentt . l . - . -~-------mente iuogu a stati che ne conquisravano altri e alla nascita di imperi pre-indu- Un re afric 1
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Fig. 10.4 MUKAMA DEL
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BUNYORO Questo è un re, non un caoo.
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llr) oominio e uno stato può cs:sere chiairita riferendosi al caso del Bun i regno dcll'uganda che è stato sluaiato da John Beatrie
lazione di circa 100 000 anime e un'estensione di circa 8 000 000 di chilometri qiadrati. I1 supremo potere sul territorio di Rttn!~oro C i suoi abitanti era conferito al Mukama, il membro p i ì ~ anziano di un lignaggio reale che contai suoi discendenti risalendo d'inizio dei tempi (Fig. 10.4). TA'iisodi tutte le risorse naturali, ma in particolar rriodo delle terre coltivabili, era una concessione spccificamcnte accordata dal Mukama a iina dozzina o piìi di «capi», oppure a dei comuni contadini, posti sotto il loto rispettivo
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controllo. En cambio di queste concessioni, derrate alimentari, lavori artigianali e manodopera venivano trasmessi in via gerarchica al quartier generale del Mukama. 12 su;! volta, quest'ultimo destinava l'uso di tali beni e servizi a favore di iniziative statali. 11 m o d d o ridisrributivo di base era ancora chiaramente cvidentc: Nell'ai nbito dell sistema tradizionialc. il re era vis,to al rcmipo stessc come il supremo . . . l .... . --. - ..... .l: L -: A: --< I ~ I < > IC~ cI-IECVIIC>I~CCII U C I I I C U I ~ I C L L ~ L I V I I I . [, ..3 Quindi, nel Riinyoro i grandi capi, che ricevevano i tributi dai loro dipenderiti, dovevano a loro volta ccdcre al Mukariia parte dei prodotti dei loro posscdimenti, in foriila di raccolto, bcstiarne, birra o donne [...l. Tutti crano tenuti a dare qualcosa al re, nori soltanto i capi [...]. I1 ruolo del Mukamn quale elargitore di doni non cra meno rilevante. Molti tlci suoi apprllstivi speciali stanno a sottolineare ia sua niagnaninl i t i ; trad ixiorialnientc ci si aspettava da lui doni copiiosi, sia n.iediante banchetti. ..,,--i; i... sia r n*..Il t u l-.-..,. d~i~c 1 ~ 1 ; 1 1 1 1 Illili~id~ali (Bcattic, 1960, p. 33: trad. it.. pp. 86-87).
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Per quanto grande fosse la fama di generosità del Mukama, 6 evidente che egli non distribuiva tanto quanto riceveva. Sicuramente, non seguiva l'esempio dei mumi delle Isole Salomone, ptendendo per se solo le torte stantie e le ossa. Inoltre, molto di ci&che distribuiva non ritornava ai contadini produttori tiia, piuttosto, rirnaiie\~a proprietà dei suui parenti stretti in linea getiealogica. i quali forrnavaiio una classe aristocratica nettamente definita. Una parte di ciò che il Mukama prcndeva ai contadini era concessa ai non parenti, i quali fornivano senpizi speciali a favore dello stato, particolarmente-in relazione ad imprese rmlitari. Un'altfa parte era utilizzata per mantenere una guardia di palazzo perni finente e del personale residente che si occupava deUe neccssità personali del Mukama e curava i riti religiosi, considerati es-
senziali per i1 mantenimerito del benessere suo e deila nazione, owero custodi di lance, delle tombe reali, dei tamburi del re c delle sue corone, oltre a coloro che le «indossavano». Un'altra parte era per i custodi dei trorii reali (sgabelli) e di altre insegne reali, cuochi, assistenti per il baglio, mandriani, vasai, conciatori di abiti in pelle, musicisti ed altri. hlolti di questi funzionari avevano parecchi assistenti. Inoltre, c'era una categoria indefinita cii consiglieri, indovini cd altri accoliti che ronzavano intorno alla corte, legati alla famiglia del Mukama in qualità di dipendenti, nella speranza di vedersi assegila= uuii i ncarico direttivo. A ciò va aggiu'nto il gr;ande «harem» del Mukama, i suoi. molti figli e le famiglie poligine de itelli e di altri membri del lignag t. Per mantenere intatto il SUO potere, i i re e una piirtc della sua corte facevatio frequenti viaggi in tutto il Bunyoro. risiedendo in palazzi locali, mantenuti a spese dei capi e dei cittadini. 1
Feudalesimo Come fa notare Beattie, vi sono molte analogie tra lo stato di Bunyoro e il sistema «feudale» prescnte in Inghilterra ali'cpoca dell'invasione normanna (1066). Come nell'alto Mediocvo inglese, la stratificazione del Runyoro comportava un obbligo di lealti da parte dei capi distrettuali (sigliori) in cambio della assegnazione di terre e della forza lavoro dei contadini (servi) residenti su taIi terre. Come il Mukama, il re inglese poteva richiedere a questi capi forniture di armi, vettovaglie e guerrieri ogni qualvolta si profilava una minaccia intcrna D esterna per la sovranità reale. Come nel Bunyoro, la soprawivenza della genealogia reale feudale inglese fu resa possibile daUa capacita del re di
[In itn,oi~r»indi2r,nn umericano. g l i Inco
radutiare coalizioni di sigiiori e forze tentrionale. La prima, di cui si sa poco, militari più potenti di quelle costituite fu prccedentc alla costituzione dell'Jrnda qualunque associazione di feudarari pero romatio e venne bloccata dalla sua ostili. Tuttavia, bisogna anchc sottoli- espansione. La seconda seguì il crollo neare I'esisrenza di importanti differen- ddl'liripero. Benché il periodo più reze sii scala dcmografica c per quanto cente produca il tnodello classico di concerne il ruolo del governante nella feudaIesimo, il tipo di governo del Busua funzioiie di ridistributore. Anche sc nyor-o è, in cl'fetti, una forma più ampiasi continuava ad applicare la ridistribu- men te diffusa e probabiltnente somiglia zioiie attraverso un sistema di tassazio- più srrcttantente ai sistemi politici trone e di tributi a favore della corona, Ia vati e soffocati dai Romani nella loro funzione politico-militare del re inglese conquista dell'Europa occidentale (v. l ~ , ~Piggott, l 1966; Renfrew, cra riiolto più incisiva di q i d o del ~ 197: Run;o r o . Il !iovrano inglese non era un C 'Itiipero romano , il feuda«gsande fornitore* ma, aI contrario, . .. -. una «grande protettore». c o n una po- lesiino rneciievale europco si fondò su ntava a più di un una tecnologia molto più avanzata di polazione ch miìione di e una p roduzione quella riscoritrata in quasi tutti i popoagricola C artigianale organrzzata sulla losi regni a sud del Sahara. 11prodotto base di possedimenti locali indipenden- suttrat~ocon le tasse dalla classe domia cosa in ti per il proprjo sostentarncnto, la distri- nante del Bunyoro buzione avveniva in modo del tutto confronto a quelo tassato dall'aristoasimrnetrico. Non e ra nececìsario che crazia feudale inglese. L'archi tettura, 1la Guglielmo il Conquiistatore coltivasse metallurgia, le industrie tessilli e gli a .l: una sua immagine di generositb presso inainentj erano molto più progrc-ut le m asse con1radine in tutto il suo regno. nell'Europa mcdicvale. Benc se cura di essere munifico nei contronti dei signori che lo sostentavanc), non era più nec manifesta- Un impero indigeno re gc:nerosità verso i c ontadini ,poiché si americano: gli Inca .* era aperto un abisso tra lo stue di vita di v i alternativi hanno Dorrato questi ultimi e quello dei signori. InoI- Stad alla one di sister--. a r a L u a costituzi tre, il mantenimento di tali differenze .. - - - .. P S ~ P S I C rnav~iorrnet~te cent-~l;~~~~ non si basava pii1 priticipalmente s d o edievale. Essi sorspeciale contribiito che i signori davano alla produzione ma si fondava piutto- sero in parecchie zonie in cui i confini di sto, in larga misura, sulla loro capacità precedenti piccoli star1 vennero inglodi privare i contadini dei tnezzi di sussi- bati in superstati o imperi altamente stenza e deiia loro srcssa vita. Tuttavia, cenrralizzati.$Jel N u ~ g M i o s d o ,il piii tiei possedimenri dei casteìh medievali grande e potente di questi sistemi fu europei, i signori feudali avevano gran l'impero Tnci i~ suo apiice, essc ideva per cura di noti spingere lo sfruttamento dei :t---*-: 2 400 000 dii~uirierrr, uai. -. irorddel . CiJe contadini oltre determinati limiti, (v. p. al sud della Colombia I ed è po: ;sibile che 218) per paura di distruggere le fondacontasse circa sei mi1ioni di abitami. A. menta delfa loro stessa esistcnza, .--. .- -deIi'intervento #ovcrnativo d Con€rontarido l'evoluzione politica causa , africana con quella europea, bisogna modo fondamentale di p r o d u z i ~ e l'agricolt ura non ec-nizidatjibnna ricordare che ci furono due epoche im feudali nell'Europa occidentale e set- -di possedimenti feudali, ma - bensì . - L -
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Fig. 10-5 SACSAHUAMA N La principale fortezza dell'impero Inca. vicino a Cuzco. in Peru.
termini di villaggi, distretti e province. tarori governativi si recavano direttaOgriuiia di queste unità non si trovava mente nei vilaggi. Tn conseguenza dclle sotto la supcivisione di un signore feu- diniensioni della rete amministrativa e dale che aveva piiirato fecldta ad u n clclla densità dcmografica, un enorme altro liwemente superiore a lui e che titiinero di lavoratori poteva essere mesera libetr, di servirsi della terra e dei so a disposizione degli ingegneri incas. - Per la-costnizione della fortezza di Cutcontadini come meglio credeva, ma sstto queUa di furizionari governativi &ico, a Sacsahiiaman (big. I O . > ) j o b a gnati. responsabili della ~ianificazione biimente la ~ u stnittura mura. i rirande <. rTa del Nuovo Mondo,- turono impieaadei lavori pubblici e tenuti a conseg-re L d e l i i T o t c , stabi&a!-gccem& te 30 000 persone per tagliare, estrarre, .. lavoratori cibo ed alm materiali-(hlor- trainare e mettere in piedi gli immensi ris, 19761. Le terre dei villaggi - erano rnonoliti, akini clel peso di 200 t G e l suddivise in tre parti, la piì~grande late. Contingenti lavorativi di questa delle quali era probabilmente la fonre.di entiti crano rari nell'Eiiropa medievale sussistenza degli sressi lavorar*; il rac- ma frequenti ncll'atitico Egitto. nel iMecolto dellc altre due patti era consegna: dio Orientc c in Cina. to a rappresentanti governativi e religioI - controiio di n m l'impero e m si chc lo immagazzinavano in granai accentrato neue mani deii'lnca. h g i m a (D'Altroy e Ear le, 1985). La distribuzione di queste torniture ricadeva inte- sole e un essere celeste di incomparabile ---,--Il ramcnte sotto il coi~uuiio deli:amrnini-samità. Questo dio in terra godeva di -straziane centrale. A~ialo~atiieiitc,un pcirere e di un Iiisso impensabili per quando vi era necessità di forza lavoro il povero capo Mchitiacu neiia sua giorper costruire stradc, ponti, canali, for- naliera e lariieiitosa ricerca di rispetto e tezze e pcr altri lavori pubblici, i reclu- ubbidienza. La ente comune non p m --W_
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Ic canibiava Ic regalava ai membri della famiglia reale! dal momcnto che non indossiioa mai lo stesso indumento cliie volte. L'I~icagotlcva dci servizi di un gran numero di concubinc, chc eraiio nietodicamente scelte tra le oiìr belle ragazze dell'impero. comunque, per conservare la santa discendenza .. -.- -- dal-dio sole, sua moglie doveva essere sua sorella o la sua sorcl1ascra. Vuando l'Ti5-a moriva. sua rnoplic, le concubine Q molti altri servitori erano strangolatdcrantc onairvinde danza orgiasticajercw egli non avesse a patire la mancanza-di -comodità nell'oltretomh. ITcorpo ogni Inca cra privato delle viscere, avvolto in speciali vesti e mummificaro. strutto. T n c a pr suoi pat;ti in piatti Delle donne con ventagli stazioriavano d'oro c d 1 ~ r g e n t oe in stanze le C*ui in costantc sorveglianza di queste mumparcti crario ricoperte di metalli prezi o- mie, pronte a scacciare le mosche e a si. Le sue vesti erano tessute con la pliti prrlridersi cura (li tutto ciì, chc necessisoffice lana di vigogna C ogni volta che tava loru per esserc felici. va awicinare I'lnca faccia a faccia. Le sue udienze private erano condotte cla dietro una spccic di paravento e turti coloro che gli si akvicinavano lo facevano con un peso sulla schicna. Quando viaggiava, si sdraiava su iin sontuoso palanchino trasportato da speciali squadre di portatori (Aiason, 1957, p, 184). Un piccolo esercito - di pulitori, portatori d acqua, ltaglialcpna, cuochi, --- --- guarda-robieri, teso rieri, piardinicri e cacciatori si acciipavai no delle necessità dometi. .. che dell'lnca nel suo palazzo di Cuzco. la capitale dell'irnpero, Se i membri di questa squadra offendevano -- I'Inca, il ,a intera mente diloro v h g g -
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Lo stato e il controllo ideologico
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pupul;izione numerosa, -.àt, o clcl clatiaro ncdi scambi di mercale riiarcate cliffererize nella d i s t d h -. zioric dclla sicchc'zza rendono il mantenirriento della leerc c dcll'ordine nclle , soc; ietà-stato molto pii1 tlifficile che-nei plcc:oli gruppi, ngj villaaoi e nei domini. Ciò spicga la grande complessità delle !e poliziesche e paratnilitari, I'csisrenzn di altre istituzioni a livello statale e cfi specialisti che si occupano di crimini C di comminare le piinizioni (Fig. 10.6). Anche se, in definitiva, ogni stato si tiene pronto a reprimere i criminali c i .. .. sovversivi politici imprigionandoli, niutilandoli o uccidendoli. la maggior parte degli oneri giornalieri, nel mantenimcnto dclla legge e dcll'ordine coiitro i singoli dissenzicnti C i gruppi, ì- sostcnuta da istitirzioni che cercano di confondere, distogliere e scor:cggiarc gli agitatori potenziali pririla di doverli sot'1
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Fig. 10.6 STRATIFfCAZIONE: IL RE DEL MAROCCO C'ineguaglianza sociale non pub durare senza l'uso o la minaccia delta forza.
tomctiere con la forza fisica. Di conseguenza, ogni stato, antico o iiiodcrno, conta degli spccialisti che svolgono funzioni ideologiche per mantenere lo status quo. Spesso esse sono eseguitc in modi e co~icestitali d a apparire prive di alcun legai. uestioni economiche c politiche 11 piìt i i ~ i ~ o ~ i c iapparato itc di controllo ideologico degli stati pre-in dustriali consiste rielle istituzioni mag icoreligiose. Le elaborate religioni degli Inca, degli Azterbi. degli antichi Egizi e cli altre civiltà pre-industriali santificavano i privilegi e i poteri della classe dominante. Esse sostenevano la clottriria della disccndeliza divina dell'lnca e del farao~iee rirentvano che l'intero equiIibrio c la continuiti dell'iiniverso necessitassero ciclla sottomissione della gente coniune a indivitiui di nascita nobile e divina. Presse) gli Aztechi i sacerdoti erano convinti che le divinit3 dovessero essere nutrite con sarigue uniano eci essi strappavaiio pcrsondinente i ciiori palpitanti dei prigionieri di stato o di guerra, sulla cima delle piramidi di Tcnochtitlàn (v. p. 265). In molti stati la religione è stata impiegata per condizionare grandi masse ad acccttare la miseria indotta come una necessiti, a prcndcre in considerazione lc ricompense materiali dcll'aldilà piuttosto che nella vita terrena c ad esisere grati delle piccole concessioni ero!y t c dai dominatori per paura :he l'ingi-atitudine richiamasse uiia severa punizione iii questa vita o in un inferno a venire. Pcr inviare messaggi di qiicsto tipo e climostrare la veridicità su cui essi erano basati, le socictà statuali investono una gran parte dclla riccliezza nazionale neil'architettiira inonumentale. Dallc pirainidi d'Egitto o di 7'cotihuacan iri ILlessi(:o alle ciattedrali dell'Europa m1cdievale, la nionunieiltalità sovvenzionaua dallo stato nelle struttiire religiose rende debole e insignificaiitc il senso
Fig. 10.7 LA GRANDE PIRAMIDE DI KHUFU
dell'iriclividualità. I grandi edifici pubblici - sia che sembrino librarsi in aria, come nel caso della cattedrale gotica di Amiens in Francia. sia che appaiano opprimeriti. con I'inlinita i~iaestosità della piraniidc di Khufu (Fig. 10.7) insegnano l'inutilità del iiialcontento e I'invincibilit8 dci governanti, contempvraneanlente alla gloria del cielo e c1elle divinità. (1.1che non significa che non insegnino niente altro).
Controlla ideologico in contesti moderni S a n si otticnc un riotevale livello di ubbidienza spaventando o minacciatido la gente. ma piuttosto invirandola ad identificami cori I'élite al governo e a godere, in iorina indiretta, cIella ponipa ilelle crrimonic statali. Spettacoli pubblici c processioni religiose, incoronazioni e sfilate vittoriosc combattono gli alienanti ef'ictti della povcni e dello sfruttarnerito (Fig. 10.8). All'epoca di
Fig. 10.8 CONTROLLO IDEOLOGICO IN DUE STATI MODERNI (a) Stati Uniti. (b)Unione Sovietica.
Roma. lc masse erano tenute sotto controlln permettendo loro di assistere alle battaglie dei gladiaturi C ai grandiosi spettacoli dcl circo. I moderni sistemi statuali posseggono potenti tecniche
per distrarre e divertire la cittadiiianza, costitiiitc da filt~is,televisione, radio, sport organizzati, satelliti orbiranti e atterraggi lunari. Attraverso i moderni mezzi di comunicazione, la coscienza di
milioni di lettori, ascoltatori e spettatori vi1ene spiesso m anipolata? secondo or.ientarncin i i determinati, con notevole .. ptccistone, da specialisti finanziati dal g-overtio (Efron, 1972; Elliil, 1975; Kcy, 1976). Tuttavia, lo «spettacolo,z tras11?esso attraverso l'etere o via cavo dircttatiier : bidonvillc o iicgli bpartamc è forse la pii1 olari aF efficace iorma ci1 a circo rornanop ancoe la ra conccpi ta. Non i;o10 la tel~~4sione radio evit;:ino l'alie nazione attraverso la . capacità di godimento dello spettatore, ma tengono aiiche la gente lontana daile P.
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strade. Tuttavia, C probabile che i1 pih potente mezzo moderiio di controllo ideologico non risieda nei tranquillanti tecriologici detl'indiistria del divertimento, ma nell'istruzionc di massa finanziata dallo stato. &viamente. insegnanti e ccuolc soddisfano i bisogni stimentali delle civiltà industriali complesse, istrucndo ogni generazionc a fornire le CC~mpeteni !e e i servizi ncccssarj per la p tantive SO nza e per il benessere. Tuttavi:a, inscgn anti e scuole dedicano anche una gran parte del tempo all'analisi dcll'operato del governo, alla storia, allo studio del concetto di cittadino e a discipline sociali. Neu'insegnamento di queste materie i. insita ariche la presunzione, implicita o esplicita, della superiorità del sisteriia politico-economico in cui esse vengono pensate e di cui sono indicativi le cultura, la popolazionet e la nritura del paese. Nell'Unionc Sc~victicaC in altri paesi comunisti tortemente cc?litralizzati, non si cerca nep.. pure di nascondere il fatto che una delle funzioni principali della istruzione gcnerale è l'indottrinaiiiento politico. Le democrazie capitalistiche occidentali riconoscono mcno apertamente che i loro sistenii educativi sorio anche dcgli strunienti di controllo. Molti insegiiaiiti e studeilti, mancando di un tcrniirie di paragone, non sono coscienti del livello a cui i loro libri, i prograriiini didattici e
la configurizionc dellc classi sostengono lo status quo. Corriunque. altrove i consigli scolastici, quelli di amministrazione, le commissioni bibliotecarie e lepislativc richiedorio apertamente che ci si conformi allo status quo (Friere, 1973; Gearing e Tindale, 1973; Ianni e Stiry, 1973; Kozol. 1967; D. Smith, 1974; W'as et o/., 1971). . .. . l mocic'erni sistiemi di iistriizionc di n.iassa. da gli asih 2i1Ia scuolla secondaria SI perio ore, operanc3 con uiI opportiini. . .. . stico doppio metro polct~co.Nel campo della matematica e delle scienze biologiche si dà ogni tipo di incoraggiamento agli studenti perché siano creativi, costanti. metodici, logici e avidi di sapere i11 modo autonomo. Dall'altro lato, i corsi che trattano fenomeni sociali c culturali evitano sisternnticanientc i temi controversi. quali la concentrazione di ricchezza, la proprietà delle corporazioni multinazionali, il ~ o i n t ~ o l ~ i r n e n t o dclle bariche e degli intcrcssi immobilia.. ri privati nel dec adimentt3 urbanc3, le opinioni dcllc inin oranze r azziali ecd etnichc, il controllo dei mczi!i di comiuni... . .. . caziorie, i bil~ncimiiitari, gli orientamenti delle nazioni sottomiluppatc, le alternative al capitalismo, al nazionalismo, all'areismo e via diccndo. Tuttavia le scuole non si limitano semplicemente ad evitare le tematiche controverse. Alcune opinioni pulitiche sono così essenziali per il mantenimento della legge e dcll'ordine da non poter essere trattate scicorido nnerodi di istruzione oggettivi; e!;se vengorio piuttosto radicate nella 11-lente deii giovani facendo ricorso aUa paura e all'ostilità. La reaz ione dei nordan-iericani nei coi fronti d cl socialismo e del cvrnuriismo è: in gran parte risulta-*,. to di itidottrinarnei,l". L U W I Ipure ~ quella dei russi verso il capitalismo. I1 saluto alla bandiera, i giuramenti di fedclt;, Ic canzoni e i riti patriottici (assemblee, spet t acoli. sfilate) sono alcuni degli altri aspetti farriiliari, ritualizzati c politici dei prograiiimi didattici ddla scuola ,.A-
pubblica (Bowles L- Gintis, 1976; Riimircz C hlcyer, 19801. Jules Henry, che è passato dallo studio degli indiani brasiliani a quello delle scuolc superiori di St. Louis (hlicsouri), ha contribuito aila coniprensione di alcuni dei modi con cui l'istruzionc di massa fornia il modello di conformità nazionale. Nel suo libro Cullurc Against Mon [La cultura contro l'uomo) egli mostra come, anche durantc lezioni di ortografia e di canto, venga tornita una preparazione di base a sostegno del sistema conipetitivo <<. I banlbiiii sono indotti a temere l'insuccesso cd anche a d essere competitivi. Di conscgucnza, essi cominciano subito a giudicarsi l'un l'altro come la principale causa del proprio fallimento e a temersi rcciprocamentc. Come ossen:a Henry (1963, p. 305):«La scuola rappresenta un addestramento per la vita fiitura, rion perché insegna nozioni logiche basilari (più o nieno), ma perc h i istilla il fondamentale incubo culturale - paura dcll'insiicccsso, invidia del successori.
potere tramitc Ic leggi tenda alla ridistribuzionc della ricchezza. Infine, la maggior parte della popolazione è mantenuta nell'ignoranza dell'elfettivo fiin~ioriamcntodel sistema politico-econoniico e dello sproporzionato potere esercitato da gruppi di pressione rapprcscntato da societi per azioni ed altri speciali g n ~ p p di i interesse, I3ent-y conclude chc Ic scuole degli Stati Uniti, nonostante la loro apparente propcnsione per l'indagine creativa, puniscono i bambini con idee intellettualmente creative nei confronti della vita cultutale e sociale: Stiidiare scienzc sociali v1101 dire imparare, ad un livello non indifferente, ad essere s~iipicli. sia i~clla scriola clemeiitare che nll'universiti. J,a nraggior parte di noi porta a termine questo conipito priina di entrare nella scuola superiore. Tuttavia, il bambino COI2 un'imm aginazione socialmente crea tiva noin vcrrà i,ncoraggia.to a desi:reggiarsi tra . . *.. n u w i JjJLcjiii sociali, iiuuvi .. v.Al,."; niui i i u ~ ~ e rel;azioni, nii ci;) 6 m olro protlabile, pe,r il scr.nplice nici~ivoche Ijli insegn:ariti di sciienzc sociali ccmsidercrzinno quc sto bamblino cot tudcntc inccliocrc. Tnoltrc, cgli silr :eineiite incapace di approfondire ie assurditi che appaiono conie veriti evidenti agli occhi dcll'in~c~nanre [..,l Imparare ad essere uil idiota fa parte del prucesso di crcscita o, come sottolinea Camus, imparare ad esscrc assurdi. Di conscguenza, i1 bambino che trova impossibile impararc n pcnsilrc vcritk assurdc [...l di solito finiscc col crcclcrsi stupido (1963, pp. A.,.
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Al giorno d'oggi, negli Stati Uniti, l'accettazionc dclla discguaglianza economica diperitle più dal controllo ideologico che dall'esercizio deila pura e semplice forza rcprcssiva. 1 figli delle famiglie econoniicamente deprivate son o ponari a pensare che il principale ostacolo nlla conquista dclla ricchezza e del potcrc- risieda nel loro personale livcllo intetlertuale, nella resistenza fisi- 287-288). ca e nella volontà di cornpctizione. I poveri vengono convinti a condannare se stessi per i1 fatto .di esserlo ed i1 loro Lo stato ,ne fisica risentiniei-ito 6 diretto prcvalcntcmentc nelle soc.ietà stratifiverso di sE o coiirro coloro con i quali La legge e devono competere e c h e sono allo stcs- cat:C diperildofio cla utia Lumbitidtionc . . . . fiso livello di asccsa dclla scala sociale. in f itiitamenite variahilr (11 Cn sica? ottenuta attraverso la forza politiInoltre, la parte ccotiotnicatnente depauperata deUa popolazione viene in- c o - r n i l i t a r c ~ c c o dotta a crcderc c h e il processo elettora- basato sulle diverse tecniche analizzate Aqy.axde, lc gararitisca la riparazione dei t o n i ne-denct. socommessi dai ricchi e che l'esercizio dcl pii1 marcate sono le- iA -*..p
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ciali e più intcnso 2 lo sfruttamento del lavoro, più pesante è l'intenlcnto di ambedue le forme di controllo. I regimi , . più nettamente fcindati su brutali e frequenti fornie di initenlento politico-militàrc non sono forzararner.itc quelli che . rnanifesta,no 1s maggiore presenza di Ineguag!iiama sociale visibile. Sembra, F)iiittosto. .. , che i pii1 brutali sistemi di controllo politico-militari siano assuciat i con i periodi di maggiori trasformazioni, durante i quali le classi al governo si seiitono insicurc e inclini a reagire in eccesso. Periodi di radicali cambiamenti dinastici e di disordini prc e post-rivoliizioi~ari sono in particolar modo causa di brutalità. I più solidi dispotismi motidiali tengono i1 loro ,potere (li coercizione senip-e pronto per l'uso. Ad esempio, fin quando gli irnpcratori ciilcsi si sentirono politicaniente sicuri. ebbero bisogno di fornire soltanto qualcl~edimostrazione sporadica di devastazione fisica, allo scopo di reprimere fazioni ostili. Karl .. 7 . Wirtfo~el(1957) h a t o un \nido resoconto delle forme di intimidazioiie di cui disponcvano gli antichi disporismi. Egli descrive il «totale isolamento nell'ora dclla condanna* che attendcva . - . C e toriiivrino il più vago motivo Cli apprensioiie all'irnperatorc. Nelle staiì2.e di torttiira, nef:li edifici delle esecu. . .. .. ioni, l'aimpio puirere del lo stato, così I:iertettamente raplprescntat o nei colossalii monum enti ed ecdifici putiblici, annullava metodican~entei porenziali agitatori. Alcuni dei pili brutali episodi nella vita dello stato si sono verificati durante gli anni che scguitono la rivoluzione russa, quando miIioni di persone sospettate di ideologie e comportamenti «ant.irivoluzionari9 turonci giiistiziatc o mandate a morire più Icnt;imente in una vasta rete di cam~ p idi Iailoro forzato. . . (Solgenitsin, 1974). Anche la rivoiuzione cinese fu seguita da ondate di attacchi incontrollati verso milioni di persone sospettate di simpatie borghesi (Bào
e Chelrninski. 1973; Rettelheim, 1978; London c London, 1979). Nclle opere di Karl Marx non aistono-ircsupposti per la tirannia statalc. Sccondo Xlarx, il comunismo 2 antiteti. .. co -non solo al dispotismo ma anche ad ojni foriria di stato possibile. Egli era convinco che qriest'illtinio si era venuto a formate soltanto pcr salvaguardare gli interessi cconomicj dclla classe dominarire C credeva che l'eguaglianza economica potesse essere restaurata, che lo stato si sarebbe tcesaiiriton. La semplice iiozionc cii uno «stato comunista>>è una contraddizione in termini, dal punto di vista della teoria rnarxista (Lichtheirn, 1961; Xlars e Engels, 1948 [l848 l). Id'esistrnza dello stato comunista è ufficialniente attribuita alla necessità di proteggere coloro che stanno costruendo una società di quesro tipo dall'agpressione degli stati capitalisti o dalla persistente minaccia di cittadini favorevoli a1 capitalismo (Lenin, 1965 [191711. C«munquc, iin'interpretazione ugualmente acccttabile è che le classi dominanti. nell'uniorte Sovietica e in Cina, non distruggeranno mai volontariamente il sistema di controllo ideologico e di coercizioiie fisica ancora oggi in rapida espansione. Benclie le classi dominanti deiie deniocrazie parlamentari occidentali si basino pii, sul conrrblo ideologico che sulla coercizione tisica per iiiantenere la legge e l'ordine. in fin dei conti dipendono anch'ciise da armi e carceri per difendere i loro privilegi. Scioperi di polizia in città coine blontreal e interruzioni di energia elettrica come quella vcriiicatasi nella città di New York nel 1977 (Fig. 10.9) hanno portato ad un esteso saccheggio e ad un difiuso disordine, dimostrando che il controllo ideolorico non è sufficiente e rhc un gran niimcro di cittadini comiini iion ciédc iicl sisrcrnn eti E frenato soltanto dalla minaccia delln r>iinizionc fisica t(:urvin - -
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l/ destirio dei prrroli gruppi e &I' vilkrggr prc~-stal~rali
Fig. 10.9 NEw YORK Saccheggio durante I momenti che seguirono il grande btack-out del 14 Cglio 1977.
Il destino dei piccoli gruppi e dei villaggi pre-statuali L'csisteiiza delle società costituite in stato ara caratterizzata dalia Continlua espar~ s i o n ec.invasione nelle te rre c clla libertà dei popoli ad (xgai nizzazione pre-statuale: I'er i domini
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a l'appari; un esercito governati \*odi coimmerciainti, iiiissionari e colonii ha spe:;so dato luogo ad iitia riuscita trxsforrna:zione in Iuii'organizzaz ione a livello statale. Tuttavia, in vaste z olie dcl pianeta abitate da piccoli grupF,i e villaggi disseminati qua C là, la diffusione delle socicti-stato ha provo-
caro la djstruzionc o la complcta altcra- può far nulla, dal momento cllc si verifizione dello stile di vita di p1opoli ur:I cano ancora adesso nelle lontane vastità tempo liberi e orgogliosi. Questi muta- del bacino delle Amazzoni e in altre .-..,.--..zonc del Sud America, dove pli ultimi menti devastanti sono approprld~~lllcllte tlcfiniti genon'dio - l'cstinzionc di sopravvissuti iiei liberi e indiipendent 1 intcrc popolazioni - o e!~oridio- la gruppi e villaggi del NuovoI Mondc) soppressione sistemar ica delle culture. sono stati confinati dall'esrciiisri,iitL'espansione degli stati Europei nel- spietata di coiluni, coinmeicianti, comle Aineriche ebbe effetti devastanti sugli pagnie petroliifere, ins,egnanti, allevatoci .- . . (Bodley, 1975; abitanti del Nuovo Mondo. Per liberare di bestiamc c iiiisaioiiari la terra dai suoi abitanti originari, allo Davis, 1977). scopo di far posto aile fattorie e alle 1.a tragica condizione di alcuni india:...J-.- ,rric nec---a-;per sostenere la iii Aché dei Paraeuay orientale è u ~ i nlazione C i n eccesso, furono :iiropea nte (v. p. 4 4 ) . Come docuesempio calza POPO :odi. Gli aborigcni amcriusati vari met mentato da h!iark Miir17cI ( 1973),questi . . l :.- /l-cacciatori indrpcriucriti venivano sistebattiinenti impari, ch e oppon.evano le maticamente perseguitati, presi in recate armi da fuoco agli a rchi; ~ altri vennero C costretti a vivcrc in piccole riserve per ,.!"..:A c,l ~ iorigine uccisi dalle nuove maia~ric tar posto agli allevatoti e a i coltivatori. I ia porta ai genitourbar ce dai coloni - come il bambini Aché erano sc vaiolc), il mor'billo e il comune raifred- ri e venduti ai colo n1 come servi. I . .- -. .- dore - -al-.. iiraia~iiccontro le uuali coloro cacciatori d'tiomirii spaiavano n chiunche v in picco1li, sparp: rgliati in- que mostrasse segni di resistenza, viosediai on eraniD immliinizzati. I lcnta\~anoIc donne e vendevano i banicoloni iiuii crano da iiiciiu. .visto che bini. Nel rnarzo e nell'aprile del 1972, spargevano in giro dclibcratamente abi- circa 17 1 Aché <<selvaggi»furono cattuti infetti per :~ccelerar e la diffi~ s i o n edi rati e deliberaraniente portati nella loro . coiiir - -- .queste malattie, i i i uiia specie di riserva, dove ci sapeva che una epideguerra biologica. Contro le culture dei mia di influenza stava già infuriando. In riativi c'ctano altre armi. I loro sistemi luglio, 55 Aché della r ano mordi produzione erano distrutti dalla ti. hIunze1 conclude ( l -/ 1 3 ,p. 3): «Catschiavitu, dal servaggio obbligatorio e turare un gran niirnero di Indiani della dal lavoro salariato; la loro vita politica foresta lì e a quell'epoca, senza fornire veniva cancellata dalla creazione di capi alcun sostegno per il loro benessere, era C consigli tribali che erano dei fantocci e d i' massai indiretto». un as dei comodi mezzi di controllo nelle Cc :olinco (2erald Weiss, le ._:t. - 1 rnani degli amministratori statali (Fried, ultinit cuirure. «rrioaii» superstiti vcn1975), mentre Ie credenze e i riti religio- gono scoperte in zone isolate dli paesi in si erano iimiliati e soppressi dai inissio- via di sviluppo, che s~)esso corisiderano .. . . nari, dcsidcrosi di salvare le anime degli la sopravvivenza di questi ~ o p o l indii iridigcni rna non le loro terre e la loro pcridetiti conie una minaccia per la loro libertà (Ribeiro, 1971; Qfalker, 1972). unirà nazionale: Qucste pratiche di genocidio non si limitavano all' America meridionale e Lc ultime culture tribali sono in serio peri settentrionale: erano applicate anche in colo. Una volta sparite. rlon ne ve1drerno piii Australia, nelle isole del Pacifico e in di upiuali. Le simietà sta tuali non industria Siberia, né si tratta di sen-iplici eventi lizzatc: si sono coalizzate con quielle indu che hiaiino aviuto luogo molto tempo fa strialinate per elitniriarle. I1 [notiivo risiedca -: > _ I l _ _. -1 cuirure srac riguarao ai quali attualmente non si nelle conrrasranri nature_ aeiie
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tuali e tribali: Ic primc sono più estese. più guerriere, di spedizioni commerciali su potenti cd hanno tendenze cspansionisti- lunghe distanze e di altre attività colletche. Le sccondc, che rappresentano una più tive che necessitano di una guida presso antica forma cirltiirale. vengono disprezzate i popoli cgualitari. come *scl\,agge» c considerate un anacroniI doniin? consistono in comunith-o sino nel «mondo moderno». Le culture insediameriti più o meno permanente statuali hanno esercitato i! lom potere dividendo rutta la tcrra del pianeta fra di loro. mente alieatr fra di loro. Come I big Ciò ì. atti~alinetitevero sia per il Terao men, anche i capi sustengono'il ruolo di Moiitlo - dove si sono tatti sforzi concertati «grandi ridistributori~, estendono ed p' !ere le ult imc vesti$;ia del t ribali- intensiticano la produzio;e, oftrono iesrr Icrato un a minaccia per l'iinità ste e organizzano guerre su lunghe di~>r'ril Mondo stanze e spedizioni commerciali. 'l'uttanariuiiirir - c 1i.i , :. >cari> .-. C>< a. come risulta dai domini delle l'ro.iaiid. dei Chtrokee e di 'Tikopia, i osticne pi beneficiano di una condizione ere. .. . non inevitabile che I K ~ ~ U I Mdelle so ditaria, ccndono a vivere un po' più t 2 tribali sopravviva. 'Tutt avia, ins,iste corifortevolmcntc della gente comune e che gli anrropologi non d arsi possono essere deposti solo sc sconfitti PCr vinti e di impc,dire che ciò in guerra. Nonosrante ciò, iL Intopotere avvenga: è netymente limitato, percihé essi niancano del sostegno di un ghpyu .,,bile tssiin biologo afiCirmcrebbe mai che l'e- di polizia specializzata e non possono luzioric organica ri~ n d ane« ossnria o tanprivare in modo permanente un pran ncno dcsidcrabilc la sconip:trsa deiic ptinumero dci loro seguaci dell'accesso ai . -.. . rnc forme di vira: allo srcsso modo nessun antropologi> dovrebbe limitarsi si rimanere mezzi di sussistenza. statuali .stratifiia~e,Jasj,~ssi\,a spettatore di fronte all'estirizione .- Nelle - . - società ., . senza dei contadiii-'da)a partecipazione. .,. del inondo tribale (zbid~arn,p. 891). al-sistema ridistriburiue.pub dzduow alla loro estromissione dall'uso dei mezz i di sopravvivenza. È probabile- che Riepilogo e di. illlrii-di$gific&.ione Si riscontra l'esistenza di iildil~iduiautoone ,.sianLO.state spesso con-.;I.....-.* LlllptllJ di tolte popolazioni revoli. capi C rc in t r e diverse forme di nesse allo+ asì >-.-.L&.. in h & h t circoscrirti. La CGsSe'contadiorganizzazione politica: piccoli gruppi e v - - p villaggi autoriorni, domini e stati. La na s i turrnu quando dei comuni cittadini noli poterono più evitare di condizione di u b i ~mari» (grande 00- dissenzrent~ .yaks'$1, fuggiendo ve1 mo) è una forma concorrenziale di eser- S t S SZ., -* .so aitri luo-.v+-" cizio del potere, caratterizzata da ridi- -&L&. senza. d w e ~0ruaSe.-d s ,bio m e r o A1; .vita C ~ i i l ~ l l ~ ~ nascita,in* =~_Lla stribiizioni competitive che sviluppano SISLLIIIII U 3 tempo, deghsiiitisi. cealizzò una prndiizione intensiva. Come dimo- LIr strato dai rrzunt~cielle isole Salomone, 13 in. ia-gamma di condizioni concarica di big man è una condinome ne->= c i l i espansione delle prime forme azione. ternDoranea. che richiede una conferma di crenza fra domini c stati C costante, attraverso manifestazioni di . . generosità grazie aiie quali il big man illuatldln dal caso del Bunyoro. I1 Mu-,re» diventa povero di beni ma ricco dr ka(ma- era un cc@: ande rid prestigio e autorita. kssendo molto ri- P C:r se stesSO e i suc~i più sti etiispettati, i grandi uomini sono ben quali- t 0ri., ma riuii pci la magp,iviniiail dei ficati ad agire come capi di fazioni contadini. Diversaniente dal capo tro-
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briandese, egli manteneva una corte permaneilte di servitori personali e una guardia di palazzo. Vi sorio molte soniiglianze fra il regno di Uunyoro e quelli feudali del primo Mcdiocvo europeo. Tuttavia, il potere degli antichi re inglesi era maggiore e ciipciidi:va menc> dalla fama di agrande ridistrit,utore» C:hc da quella di grande protcttcire. La forma più sviluppata ed alt amente stratif'icata di statalizz:izione è quella tiell'itnp ero. Coin e dimalstra I'esi empio degli Inca del Perù, i governanti degli antichi iniperi possedevano un cnorme potere ed erano innn:icinabili per la gente comiinc. La produzione era contro1lat;c da un intero esercito di amministratori e addati alla riscossioiie delle tasse. Poiché l'imperatore Inca si occupava del benessere del suo popolo, qucst'ultimo lo considerava un dio al quile si dovcva tutto piuttosto che un uomo autorevole o un capo tenuto a
dare ogni cosa. Dal nioniento che tutte le società statuali sono fondate su marcate discguaglianze fra ricchi e poveri, governanti e governati, il mantcni mento della legge e dell'ordinc scc iin momento di sfida cruci In dei .. conti, grazie al controll<3 dei mezzi di coercizione fisica, sono la pulizia C lc forze militari a 1rencrc biuoni i poveri e gli sfruttati. Comunque, tutti gli stati trovano pii? vantaggioso mantenere Ia legge e l'ordine attraverso il controllo rdeologico. Ciò è fatto in moltj modi, dallc religioni di stato alle cerimonic pubbliche, gli spettacoli C l'istruzione di massa. Non bisogna trascurare la situazione dci piccoli gruppi e dci villaggi pre-statuali sopravissuti. Spesso, come nel caso dcgli-Aché, la civiltà e La modernizzazione portano alla schiavitù, alle malartie e alla povertà per quanto concerne questi popoli.
Capitolo I I
GRUPPI STRATIFICATI: CLASSI, CASTE, MINORANZE, ETNIA Q
ucsto capitolo esamina 1e principali v'arietà (li griippi strat.ificati riscontrati in società a livello statuale. Si vedIrà che le popolazioni di tali culture pensano e si comportano in modi determinati, in gran parte, dalla loro appartenenza a gruppi stratificati e dalla loro posizione in una gerarchia ugualmente stratificata. A loro volta, i valori e i comportamenti di tali gruppi sono spesso connessi aila lotta per l'accesso alle fonti, strutturali e infrastrcitturali, della ricchezza e del potere. (
Classe e potere Tutte le socictà costituite a livello statuale sono organizzacc in gruppi gerarchici noti come classi (Fig. 11.1). Una classe consiste in un certo numero di p'=':sone corI rapporlti siriiiii nei confront i CIcll'appa rato di controllo delle società :a livello :jratualc <:che dispongono di un'analoga quaritità o mancanza di 1notere circa la ripartizione del'la ricche zza e i privilegi conncssi con 1':aCCeSS0 i risorse e alla tecnologia. Tutte le scicietà statiiali hanno oblbligatorianicnte almeno due classi organizzate perarchicarncnte - governanti c governati. Tiitravia ne esistono molte di più, non tutte ncccss;rriamente strutturate i i i modo gerarchico l'una nei confronti deli'alcra. Ad esempio, i pescatori e i loro vicini agricoltori sono? di solito, considerati come duc classi separate, poiché hanno rapporti diversi con quella domitiante, seguono differenti niodciii di proprietà, locazione e tassazione; inoltre, sfruttano l'ambiente in settori del tutto dissiinili. Tuttavia, ncssuno dei cfiie gruppi gode di beli definiti vantaggi o subiscc un netto svantaggio. in materia di potere, nei confronti dell'altro. Analogamente, aritropologi parlano spesso di una classe inleriorc, urbana, in co~ifrorito ad una rurale, anche se le differenze quantitative di potere tra le due risultano minime. Prima di proccdcre oltre, bisognerebbe cliiarire la natura del potere cotinesso alla gerarchia fra le classi. Sia ncllc attiviti umanc che in natura, detto polrre consiste nella capacità di controllare l'energia. Ciò si realizza attraverso gli utensili, Ic macchine e le tecnichc usaire pcr sfruttare tale cncrgia nella , d z iieo n di imprese individuali o rea 1..i ~.~ collettive. I.n tal seni;o, il controllo energctico consiste nel possesso dci mezzi per lavorare, spostare, modellare e distruggere minerali, vegetali, animali e persone. Il potere consiste nel contro110
e sulla natura (R. Adams,
di particolari esseri uniani non può esserc semplicctnente misurato soiniiiancio la quantità di energia che essi governano o incanalano. Se fosse così. le persone pii1 potcriti del mondo sarebbero i tecnici che girano gli intermttori negli inipianti di energia nucleare, o i piloti degli aerei, che aprono Ic valvolc dei niotori, ognuno della forza di 40 000 cavalli. Sul catnpo di battaglia. gli lifficiali delle forze armate, con la loro enorriie capacità di uccidcre e di n-iiitilarc, non sono neccssariarncrite delle personc potenti. T1 problema cruciale, in tutti qiicsti casi, E il seguente: Chi controlla questi tecnici, piloti e generali e gli 13. accendere o spcgncrc i loro «interruttori»? Chi dice loro quanc10, Jcivt c come volare? Chi e quando colpire e uccidere? Oppure, cosa cgualmentc importante, chi ha il potere di decidere dove e quando saranno costruite una centrale nilcleare, o una vetta sp:aziale. o quale deve essere ntità del recrutanlento di una forza di lizia e cc3n quali congegri i di riistru)ne c l t ' \ ~csscrc equipaggiata? ò sommare Non si 1~ u semplicemente .ta I'erieirgia costitiiita dal cibo, dai prodotti chimici c dailc forze cinetiche, -
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Fig. 'ln1 mvERrÀ C POTERE Ouest'uomo non 6 soltanto povero: è anche '"laiivamente privo di potere.
P recente r]elle masse degli Inca comuni, iri confroi1to con la nobiltà, e giungere una . àlutazione deile loro relarivc ald .~ posizioni di potere. Il fatto è che molta dell'encrpia spesa daUc classi subordiriace, nelle società srrariiicate, viene pro~ dotta iri condizioni stabilite o i m)oste dalla classc al govcrrio e per asso1Ivcre conipitj voluti da quest'ultima. In altre parole, il problema che tali compitj siano eseg~iitio nieno dipende dal fatto che il Ioro adempimento accresca o meno il pocere e il benessere delle classi dominanti. Ciò noil significa che i subordinati non trarranrio alcun beneficio da ciò che essi fanno agli ordini dci ma che probabilmente l'egu~~ernanti, secuzionc non w ~ r liw g o se coloro che dominanc, noti ne ottengono un ugualc vantaggio
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Sesso, età e classe Per convcnzione, te gerarchic sessuali vcngono distinre da quelle di classe, un criterio al quale ci uniformeremo, rimandando I'analis;i delle prime al Cap. 11. Questa distinz:ione si tlasa sul fatto che le gcrarchie dii classe Comprenclono sia gli uornini che le donne, mentre quelle sessuali si riferiscono aila doininazione di una delle due parti sull'altra, sia all'intcmo dcUc singole classi che tra di esse. Inoltre, divcrsamcnte dalle gerarchie di classc, quelle sessuali sorio presenti nei piccoli gruppi. nei villaggi e nci dornini come anche negli stati. Ciò non vuol dire elle le gerarchie sessuali siano meno importanti o meno rigide, ma semplicemente che si pub condurre meglio la loro analisi nel contesto di una discussione dei rudi scssuali generali piuttosto chc in quello delle formc statuali di stratificazione. Bisogncrcbbe inoltre tener presente che i gruppi dclla stessa fascia d'ctà, sia all'intcrno dcllo stato che delle società pre-statali. vengono spesso associati con
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una diseguale disi:ribuzione del potere. In verità, Ic differenze gcrarchicl-ie tra e OIambirii s orio, di fatto, aclulti, giovani . . universali. Inoltre, il moch con (?LI1 1 primi trattano gli ultimi compur'ta a volte delle praticlie di not cvolc sfruttariicnto ol tre che mentalmente C tisicarnentc p~mirive. Lji potrebbe sostenere c:he le gcrarchie basate suli'età sono ondameritainic'ntc diverse: da quelIle di dasse e stssuali, poiché il Inaltrattammerio e lo cfrutramento dti:i bambiini 2 .. . -S r i i i p i c <le nei casi in cui gli ariziani. .foimano u n gruppo di. Sprezzato e debole. In molte società i C.ittadini ;anziani s,ano vitt,irrie di rrattanncnti puinitivi, fisici C- . psichologici, para. . .. goiiabili a quelli applicati ai criminali t ai nemici dcllo stato. Perciò, le descrizioni della struttura di classe non dcvorio n-iai perdere di vista la differenza di potere t. di livcllo di vita associata con i gruppi distinti per sesso cd età all'interno di ogni classe. m-. -
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etica e coscienza di La classc è un aspetto della ciiltura in cui vi suno nette differcnzc tra i puiiti di vista cmico ed ctico (Berreman, 1981,p. 18). Molti sociologi accettano la distiil-
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zione di classe come rede e importante solo quando 6 coscienternentc avvertita dalla gente che ne fa parte ed ha effetto su di essa. Essi sostengono che, perché un gruppo sia considerato classc, i suoi menibri devono avere coscienza della loro pcrsonalc identità, manifestare un comune senso di solidarietà e inipegnarsi in tentativi organizzati di promuovere c protcggcrc gli interessi collettivi (T. Parsons, 1970; Fallers, 1977). Tnolcrc, alcuni sociologi (V. Bendix e Lipset, 1966) ritengono che le classi esistano solo quando persone con formc c qlianrità simili di porcre sociale si iiri iscotio in organizzazioni collettive comc i partiti politici e i sindacati. Tuttavia, altri sociologi credono che Ic catatteristiche più importariti delle gerarchie di classc siano l'effettiva concentrazione di potere in alcuni gruppi e la sua assenza in altri, indipendentemente da qualunque corisapcvolczza conscia o inconscia Ji tali differenze da parte delle persone interessate e a prescindere dall'esistenza di organizzazioni colletti\7e (Roberts e Brintnall, 1982, pp. 195217). Da un punto di vista etico e comportamcntale, la classe può esistere anche quarido i suoi meinbri negano di costituirne una, o nel caso in cui invece di organizzazioni collettive se ne hanno di competitive (come delle corporazioni di lavoro o dei sindacati rivali). I1 motivo di tutto ci6 è chc i ceti subordinati, che mancano di coscietiza di classe, non sono, owiamente, esenti daila dominazione di qiielli al potcrc. Allo stesso modo, le classi dominanti, pur contenendo elementi antagonistici e competitivi, dominano, in ogni caso, coloro che mancano di potere sociale. I membri dei ceti doininanti non hanno bisogno di (orinare organizzazioni pcrmancnti, ereditarie, monolitiche, cospirative allo scopo di proteggere ed accrescere la loro influenza. Una lotta per la suprernazia, al loro interno, non dà necessa-
riarnente luogo ad una fondamentale altcrazicm e degli equilibri di potere tra le classiI. 1.e lotte per il controllo della - .. - .- . corona inglese, le dinastie cinesi, l'apparato del partito sovietico t Fig. 11.2) e lc società per azioni multinazionali testimoniano tutti il fatto che i membri della classc doininante possono combattere fra di loro pur continuando a dominare o a sfruttare i loro sottoposti. Ovviamente, non è in discussione I'iniportanza della convinzione di un popolo circa la formazione e l'origine del suo sistema di stratificazione. La coscienza dclla propria situazione coinune, fra i niernbri di una classc tiranneggiata e slruttara, può molto facilniente portare allo scoppio di un conflitro di classe organizzato. La coscienza i- quindi un elemento nella lotta fra le classi, ma non I. la causa delle differenze fra di esse.
Sfruttamento economico
T1 possesso di una larga pane del potere da parte di una classe rispetto ad un'altra, pertnelte ai menibri di quclla più potente di sfruttare i membri della classe più debole. Non c'6 un significato generalmente accettato del termine sfruttrlmentr,, ma le condizioni fondamentali. ~nsponsabili di quello economico, possono essere identificate riferendoci alle nostre analisi iniziali della reciprocirà e della ridistribuzione (Cap. 6i. Quando prevale la reciprocità equilibrata o quando i ridistributori prendono per sé soltanto <(leossa C le torte stantie», non c'è sfruttamento econoniico (Cap. 10). Ma quando la reciprocità è sbilanciata, o quando i ridistributori coriiinciano a tenere per sé «carne e grasso», lo sfruttamento può rapidamente svilupparsi. Nelle teorie di Karl hilarx, tutti i lavoratori salariati sono sfruttati, poiché il valore che producono è sempre più
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Fìg. 11.2 LA CLASSE DOMINANE SOVIETICA Guardando in giu. dall'alto della tomba di Lenin. questi uomini potenti assistono alla sfilata del Primo Maggio a Mosca (I Maggio 1984). Dove un tempo dominava lo zar. in nome di Dio, ora generali e burocrati governano nel nome del proletariato.
cIasse ciorninante gode di Iussi in ab-
bondanza; ( 3 ) tali lussi, cJi cui beneficia questo ceto, dipendano dal lavoro di queuo subordinato e (1)le priveizioni .- subitc da qucst'ultiiiio sc)no provocate dal fatto chc la classe dominarite si guarda bene dall'esetcitarc il suo potere iri modo da produrre beni necessari, invece che di lusso, e ridistribuirli alla classe subordinata (Roulding, 1973). Queste condizioni costituiscono una definizione etica c comportamentale dello sfruttamento. A causa del nesso tra sfruttamento e sofferenza umana, lo studio del primo è un'importante responsabilità dei sociologi interessati alla soprawivenza c al benessere della nostra specie. Bisogna pensare che Io studio dello sfruttamenelevato del loro salario. Analoganicntc, to i. condotto in rnodo empirico e tencr alcuni antropologi ritengono che lo bcn presenti sia le componenti mentali sfriittamento inizi non appena vicne ed etniclie che quelle etiche e comporstrutturato un flusso di beni e scrvini tra tamentali (Brown, 1985). due griippi (Newcomer, 1977; Ruyle, 1973. 19751. Contro questo or icntamcnto, si può asserire chc le atti\lità dei i contad datoti di lavoro e dei ridistributor i stratificati pc lar luogo ad un tniglio- La maggior parte delle pcrsone viventi Ilo di vita deiie classi fa parte cii un qualche tipo di classe ramcnto siibordinarc c che scnza la guida di cont:idina. I contadini sono ceti suborqiielle imprenditoriali e dominanti tutti dinati di produttori tli cibo delle società starebbero molto peggio (Dalron, 1972, statali, che utilizzano tecnologie pre-in1973). Quindi, non si può dire che ogni dustriali nella produzione alimentare. 11 lianza di potere C nei livelli di tipo di affitto o Ic tasse riscossi rra i ) comporti necessariamente contadini definiscono le caratrerisriche ilno srruttatnento. Se. in conseguenza essenziali della loro inferiorità strutturadeiie ricoriipensc date o prcse dalla ta. Sono rnolti e diversi le tasse e gli classe so\rci-nativa, il benessere econo- acfitti pagati da loro, ma «i contadini di mico di tutte le altre migliora costante- ogni epoca e di ogni luogo sono struttuJnetite, sembrereble inesatto definire i rati conie inferiori* (Dalton, 1972, p. responsabili di qucsto miglioramento 106). coinc degli sfruttatori. Tutti i principali tipi di contadini Si potrebbe dire che lo sfrlirtamcnto sono oggetto di una vasta letteratura di esiste quando vi sono le seguenti quat- riccrca. (:;li antropologi li lisnno studiatro condizioni: ( 1) la classe subordinata ti pii1 di quanto non abbiano fatto con soffre delle privazioni in merito a neces- gli abitanti dci viIlaggi u i cacciatori e sità fondamentali, quali il cibo, l'acqua, raccoglitori (I'elto C Pelto, 1973). Si l'aria, la luce del sole, il riposo, Ic cure possono distinguere tre principali tipi n~ediche,l'alloggio e i trasporti; 121 la di classi contadiric: ---a
l. Contadini feudali Essi vengono sottoposti al coritrollo di una classe dominantc, Jecenrralizzat;t cd crcditaria. i cui iilerilbri si fori~iscoiiuassistenz.a militare reciproca inir non interferiscono I'iin l'altro nci rispettivi domini territor~ali.F contadin~fcudali, v «senli», eredirano la possibilità di usare (in particolare appezzarneiito di terra: di corisegiici-izri, li ci definisce «legati» alla terra. In cainbio del privilegio di procurarsi il loro stesso cibo. essi corrisponduno al signore iin aifitto in narura o in danaro, che putì anchc preiiderc la forma di scnlizi lavurativi nelle cucine, nelle stalle o nci campi dcl fcudatario. Alcuni antropologi, seguendo l'orientamento di storici del feudalesimo eiiropeo, descrivono i rapporti feudali p i ì ~o meno come un corretto scambio di reciproci doveri, privilegi c diritti tra signore e servo. Ad esempio, Gwrge Dalton (1969, . pp. 3'30-391) elenca i . scgucnti scnrizi C IC seguenti ricompense del ieudntiirjo ai contadini: Concmsionc dcl diritto di usare la terra per procurarsi Ia sussisten7;i c di riscuotere i raccolti Proiezione militare (ad esempio, contro #li invasori) Prorczionc di polizia (ad esempio, contro il furto) Scnlizi giudiziari per dirimere le coiit rcsvcrsic Feste per i ciiritarlini a Natale. Pasqiia, oltrc chc doni di parte dej raccolto Cibo, daco ai contadini nei giorni in cui lavoravano la terra del loro sigiiore Prowistc alimcn~arid'emcrpcnza in occasione di catastrofi. L)aJton riepa chc i contadini feudali fosscro sfnittati, poiché non si sa se <(essi ripagassero il signorc mn più di quanto ricevevano in cambiou. Altri antropologi fanno notare che il motivo per ciii contadini fcudali ((sono strurtu-
rati coine inferiori,, risiede nel fatro che la classe dominante li priva dell'accesso alla terra C allc sue risorsc necessarie per il sostentamento vitale, il che è fintitetico a l principio di reciprocità e di ridistribuzione egualitaria. La contropartita in beni c senyizi elencati da DaIton non fa altro che perpetuare l'inferiorità striirtiirata dci contadirii. I-.'unico dono che potrebbe iiiodificare quesco legame - qucllo della terra, esente da affitto o tasse - non viene mai dato. La storia lascia intendere che l'infcriorith strutturale dei contadini feudali risulta loro raraniente accettabile. Più e piu volte il mondo è stato sconvolto da rivoluzioni i n cui essi lottavario nella il libero accesso spcranza di rip alla terra (E. \Voit. L Y O Y J . A,loltc comuniti contadine feridali devono la loro condizio~icalPa conquista militare e ciò pone ulteriormente l'accento sullx narura di sfruttamento Jcl rapporto teudatnrio-servo. Ad cscmpio, la corona nola la ricomperisò Cortés c Pizarrn e altri conqulstahrer con signorie costituite da grandi porzioni dei territori che essi avevano conquistato in hlessico e in Pcru. Le pesanti tasse C 170bbligodi Iavoro iinposto ai nativi arncricani conqiiistati ha, da allora in poi, contribuito alla loro rapida riduzione numerica (Dobyns, 1966; C. Smith, 1970). A .
2. Comunità contadine statali ad agricoltura centralizzata Laddove lo staco C fortemente centralizzato, comt nclla Mcsopotaiiiia, la Cina, il Peru, l'Egitto antichi, i contadini possono essere direttainente posti sotto il controllo statale, in aggiunta LI quello dei grandi proprietari rctricri locali, o in assenza di questo. r i difkrenza dei contadini feuche sono sottoposti ad una dali, nrgaiiizzazionc statualc fondata sull'a#ricoItura crr~itralizzatavatino soggetti a Irequenri recliitamenti obbligatori per hrinarc squadre di lavoro costituite da
Fig. 11.3 CONTADINI ALBANESI Membri di una comune mentre arano.
Fig. 11.4 COldrADINI CINESI Il conlrollo idrico b ancora una dei principali problemi deilo stato cinese. Alcuni dei 25 O00 lavoratori impiegati nella costruzione del bacino idrico di Shih Man Tan. sul fiume Huai. sono qui raffigurali con la loro attrezzatura per rimuovere la terra.
persone provenienti dai viliaggi di tutto il rcgno. allo scopo di costruire strade, dighe, càilali di irrigazione, palazzi, tcmpli c m ununietiiti. In carribio, lo stato si iinpcgnai a nutrii:L' i suoi contadini in c;iso di scarsità di cibo provocata da
siccità e altrc calamità. L'estesissimo controllo burocratico sulla produzione e il livello di vita negli ancichi stati ad agricoltiira centralizzata è stato spesso paragonato al modo con cui sono trattati i contadini ~ieiie moderne società socialiste e comuniste, quali la Cina, l'Albania (Fig. 11.3) il Vietnam e la Cambogia. In questi paesi, lo stato è onnipotcnte - stabilisce le quotc di produzione, controlla i prezzi, riscuote le casse in natura e sotto forma di lavoro. On~iamerite,molto dipcndc dal livello al quale i contadini possono scanibiare la loro sorte con quella dei capi C dei burocrati del partito C viceversa. Nella Cina comuliista (Fig. 1 1.4)' (ti fatto un consi
tura centralizzata. cl-ic cra esistito pcr migliaia rli anni sotto le dinastie Ming, Han e (:hou (\?Vittf;ige!, 1900. 1979).
3. Contadini capitalisti
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In Africa, nelI'Anierica Latina (Fig. 11.3). in India. nel Sud-est asiatico i tipi di comuriità contadine feudali e ad agricoltiira ccnrralizzata sono stati sostituiti da altri i cui inemt>ri godono di una maggiorc possibilità di comprare e vendere la terra, il lavoro e il cibo a prezzi di mercato competitivi. La maggior parte dcllc comiinicà coiiradinc esistenti nel rnondu, :id esclusione di qiiellc dcI 1,locco con~unista,apparcengotio a questa categoria. La grande varietà di condizioni di inferiorità struttiirate, all'interno di questo gruppo, si sottrae a qualurique tentativo di classificazione sistematica. rllcuni contadini capitalisti sono suhordinati a grandi proprietari terrieri; altri a banche che detengono ipoteche e cambiali. Quando il raccolto prodotto fa parte del mercato internazionale, gli appezzarnenti sono molto estesi (latdondr) c le banche cntnmerciali tendono ad essere i veri proprietari terrieti. Altrove, in zone più isolarc o improduttjvc, Ic terre possono essere tiiolto pii1 ritiotte, dando origine a fattorie «forniate francobollo», notc come minifondi (Fig. 11.O)e a1 fetiorneno che Sol Tax (1953) ha giustamente definito upenny capiralism», cioC capitalisino da quattro soldi. I contadini capitalisti corrispondono a quelli che Dalton dcfiiiisce «i pritni contadini ~iiodcrnizzati,>.Essi presentano le seguenti caratteristiche: Possesso (li tcrra negoziabiie Predoniinanza di una produzione finalizzata alla vendica in contanti Crcsccritc scnsibilizzazione verso la produzione nazionale e il prezzo dei mercati del lavoro Inizi di modcrnizzazione tecnologica. Benché iiiolti contadini capitalisti
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Fig. 11.5 CONTADini PEFIUVIAIVI La moglie pianta patate mentre il marito ara. .,%-
Fig. 11.6 CONTADlNl ECUADORIANI Si noti il minifondo riformata franco bollo^^ sui ripidi fianchi della collina.
posscpgitrio 1;i loro terra, essi non sfuggono al pagamento di affitti o di oneri ccjuivalenti. klolte comunità di contadini proprietari costituiscono riscrvc di forza lavoro pcr piantagioni e fattorie più grandi e più tortcmcnte capitaIizzate. 1 contadini del apenny capitalismo sono frcquentcrncnte obbligati a lavora-
re in cambio di salari pagati da queste iniprcsc di prodotti destinati alla vendita. I capitalisti poveri non possono ottenere abbastanza profitti da soddisfare le neccssitd di sussistenza attra\rerso la vendita dei loro prodotti sul mercato locale.
Modello di profitto limitato L'n problema ricorrente, riguardo .alla . situaaiotie dcilc comunità contadi ne contempornncc, ii stabilire iri che niisiura cssc sono vittime dei loro stessi va'lori. Si spes: ). ad esempio, che i contaditii sc o diffidenti vcrso le innovazioni c abbairbicati al loro vecchio nwdo di agire. Geoirge Fosir er (1967), fondandosi suiia sua ricer.C a condotta nel villaggio di TziInCZLlntZiin, ncllo stato di hlichoacan, hlessico, ha elaborato una teoria generale sulla vira conradina basata sul concetto di modcllo di profitto ìiinirato. Secondo Foster,
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'10. 11.7 MODELLO bl PROFITTO LIMITATO zontadine di Tzintzuntzan con 11 loro vasellame fatto ;a.
!a gente del villaggio, come molti contadini in tutto il mondo, crede che la vita sia una triste lotta, che pochissime persone riescono a raggiungere il «successo» e die queste possano migliorare la propria condiziorie solo a spese di altre. Se qualciino cerca quatosa di nuovo e riesce tiel tentativo, il resto della comiinità sc ne risente, diventa gelosa e rimprovera l'individuo «progressista». Perciò, niolti contadini hanno paura di cambiare il loro modo di vivere perché non vogliono provocare l'invidia e l'ostilità di amici e parenti. Bench6 sia itidubbia l'esistenza di un modcllo di profitto limitato in molti villaggi di contadini del Messico c altrove, non è chiaro il ruolo che esso svolge ncll 'impedire uno sviluppo economico. Foster produce moltc prove che mettono in dubbio l'importanza di questo modelk, a Tzintzuntzan (Fig. 11.7). Egli racconta la storia di come un progetto di sviluppo della comunità, finanziato dalle Sazioni Unite, ebbe inizialmente
Fig. 11.8 CLASSE E MODO DI VIVERE Soulh Brwix.
successo solo per poi concludersi in un ro unilateralme~itefine all'attività ilci disastro che aveva poco a che fare con i lIracero.r ) : valori iri ciii credevano gli abitanti. Inoltre, la niaggior parte degli introiti in L'i mplicira, fondamentale veritk t. che iti danaro contante dclla comunità deriva- 1111'ccononii:n come quelle di Tzintzuntzan vano dal lavoro svolto come brrrccros la lahoriositi e la parsimoriiii sono qilalita iri ri~lotci' )nassinio \paliIre tunzic (lavoratori emigranti) negli Stati Uniti. nir orlo l irnit erra e tcc :nologia s ale, !C. Per superarc il confine, essi dovevano non prod Jro supp11 corrompere con danaro, brigare e sop- un cmcntarc Iiice .~- -~ .- portare grandi sofferenze. ~ ~ ~ ~il ~un\signi£ica~i\.cl , i ~ ,aiirncnio di reddito. L inuii50% riusciva a passare dali'altra parte. Ic padarc di parsimoni;~in iiri'rconomia di sussisrenta, pcrchC d i solico non v i è alcuna «molti di loro per dieci volte o più» eccetlcnza cori cui csserc parsitnoniosi. An(Ic)sta-, 19(57, p. 277). clic la previcleniia, crin una accurata pianiCome as8serisceFoster, il modello di ficazione irer il futuro. ;una l,,rr,j di diib. PrC>f'itcolim irato non e u n inganno Para- bio ialorc in un nioiiclo iii ciii i progetti rnelizs:antc, tnii bcrisì ciiia realir;tic;i valuita- glio claborsti devono fondarsi su ili una bszionc di co[ne va laI vita in una società sc di precarietà e d i casualità (1967, pp. <Jo~ve il successo n il fallirne:ilto eco)no- 150-1511. libili c impcrniziti su mico sono i Con il passar del tempo è divclitato forze del ti i là del controllo o di chiunclue (come, chiaro chc i piani di mriluppo, faticosadella comp ad esempio, quando gTi Stati. Uniti mise- incntc organizzati i11 hlcssico, hanno
Fig.
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;i\*iito incno successo che gli sforzi di Classe e stile di vira migliorainento fatti dalla gcnte stessa cati i capitali acCumulati lavorando co- Le classi differiscono l'iiria dall'altra nie broceros. *I aines Achcson. che ha noli solo per la qiiantità di potere pro stiiciiato una comuni ti vicina a Tzinr- capite ma anchc per quegli anipi settori xuntzan, ha : 3 che. senza realidi modelli di perisiero c rli ctinipnrtastiche possib~iitaeconomiche, lo svililp- mento definiti sfile di vilu (Fig. 11 3). j)o non avrh luogo. Se esse si p resentan D Quclli dei cotitadini, dci lavoratori sala da s6, alcuni individui nc trarrann O riàti urbatii dell'industria, degli abitanti sempre u n vantaggio, indipencicnte- delle zorie suburbane ddla classe media niente dal mociello di profitto limitato: C dei membri dclla boi:#hesia clella società itidustriale sono diversi !Fig. 11.9). I contrasti culturali tra gli Una cosa ì. dire che i Tarascaii i la gente stili di vita legati alle classi sono nctti della rcpionc di ~I'zinrziiiitzaiiI sono sospetquanto cluelli tra la vita in un igloo resi. diffi(lc11tie non coopcr;i~ivie un'altra eschimcse c qiiella di un villaggio Mbuti dare pcr scoiirato cht questa mancanza di nella foresta ltiiri. Ad esempio, la ex-sicoojxrzic,nc p r c c i ~ ~ c logni c r ~ ~possibile miitamerirr> economico in positivo !Acheson, gnora Seulard Pii>sscr Mellon aveva un 1972, p, 1 1 6 : v. rlchcson. 1974: J:ustcr. bilancio familiare annuo di circa 1000 000 000 di lire, nel quale non 197-11.
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Fig. 1 1 9 CLASSE E MODO DI VIVERE Miami Beach.
crano inclusi i 28 000 000 di lire per il cane di famiglia (Koskoff, 1978, p. 167). In altie parole. le classi hanna Ic loro so~ocul/ure,composte da diversi modelli lavorativi, ;~rchitcttura,arrcdamcnto casalingo, regime ali.mentare, abbigliamento, ritnii doiricstici, iisanzc scssiiali e di accoppiamento, irituali m agito-religiosi, arte e ideolog ia. In niiolri 1 . .-I: . . . acccncasi, Ic classi hanno perfino ucgii ti clie rendono loro difficile comunicare Ic iinc cori Ic altrc. A causa dcll'csposizione di parti del corpo al sole, al vento: ad attriti che producono callosità, il pro1et:iriato tende a scmbrarc diverso dai suoi «superiori». Ultcriori differcnziazioni sono il risultato di particolari prodotti dietetici - grasso e ricco, un tempo, erano sinoniiiii. Attraverso quasi tutto il processo evolutivo delle societ i stratificatc, l'jdcntitiì di classe i. scmpre stata tanto esplicita C netta quanto la distinzione tra maschio C fcinmitia. I contadini dcila dinastia cinese Han. i comuni cittadini lnca o i senli russi non c potevano aspettarsi di supr;1 c ~ ~ i v c r.alla maturità scnza sapere carne riconosc:ere . . i nicmbri dellc cliissi ~~supcriori,~. In tiiolti casi, ogni incertezza era spazzata via da modelli di abbigliamento imposti dailo stato. Solo la nobiltà cinese potcnra indossare abiti di seta: SO110 i grandi sigtiori feudali potcvano poi-Lare pugnali e spade; solo i goveriianti Inca potevano sfoggiare ornamenti d'oro. I rrasgressori erano messi a morte. In presenza dci loro asupcriori~,i cirtadini comutii seguono ancora precisi riti di subordinazione, tra i quali chinare il capo, togliersi il cappello, distogliere lo sguardo, inginocchiarsi, inchinarsi, inneggiare e rimanere in silenzio a meno che non gli sia rivolta la parola, rutti comportamenti chc si verificano quasi universalmente. In quasi tutto il mondo, ' l'identità di classe continua ad (zssere ne:tra e deiinita. Presso la inaggicIr parte rIcllc nazioni .contcriiporanee Ic ci~ttercrizcdi classe C,-
Icgatc allo stile di vita mostrano scarsa tendenza a diminui -ire e I'ilnione Sovietica non zione (Matheurs, 1978). Iri verua, «aLo I'aumentu di bcni e servizi di lusso a disposiziorie delle classi privilegiate, i contrasti, tiegli stili di vita, fra ricchi e porenri da una parte e i contadini Jei villaggi o la gente delle bidonville urbane dall'altra (Fig. 1 I . 10 I possono raggiungere un'intensità estrerna. 1Jurante i recenti tempi del progresso industriale, le classi gover- .-. . in tutto il mondo, nanti sono pass;ire, dai palanchini alle Ciidillac c agli aerei privati, mentre i loro sottoposti non disporigono nemmeno di un asino o di una coppia di buoi. Attualmente, le classi privilegiate possono soppcrirc allc loro necessità mediche nelle migliori case di cura del inondo, mentre un gran riutnero di persone meno fortunate non hanno mai neanche sentito parlare deDa teoria c~cll'csistenza dei germi di una malattia e noil saranno mai ciirate con moderne tecniche niediche. Le classi privilegiare frequcnt;ino le migliori univcrsità meritre la metà Jetla popolazione mondiale resta analfabei
Mobilità di classe Le classi differiscono notevolmente nel modo in cui viene stabilita I'appartenc:nza ad esse e nel ritmo con cui ca rribia der:ta appartenenza. Quando es. sa è stabilita esclusivaniente attraverso t ditaria ' :zzo una ascrtzil ~ ~erec 3tto clell'crcditii di un solido 1: forma di danaro, proprietà o quaiche altro tipo ii ricche;zza - c'è forzatarnente iin bassi) indice cli nzobilztù atl'interno o all'csrcrno. Una simile classe viene definita a c h i u s a ~(a volte ci si riferisce ad essa anche come ad una cusla o come atl uri'entità «simile ad una casta»; si veda l'analisi clcllc caste in India i i i uno tlci paragrafi seguenti). Le classi domitiai-iti degli stati dispotici, la nobiltà 4 . .
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Fig. li , i O BIDONVILLE DI CARACAS I baraccati delle città latino-americanegodono di panorami migliori. poiché i condomini non sono stati costruiti in cima alla collma per mancanza d'acqua. Tuttavia, ciò vuol dire che i baraccati devono trasportarla sul colle con dei bidoni.
europea del XIrII secolo e i livelli più a l t i delle classi superiori miliardarie in E~itopa.negli Stati Uniti e in Canada, sono esempi di classi chitise di livello estremamente clcvato. Dctte classi chiuse tendono ad essere endogame. Presso i gruppi di censo superiore, le allcainze tram ite matrimoni endogami vcngon o utilizz: ite per consolidare c concentr: tre canali cIi controllo sullc risoi-sc di poirere naturali e culturali (\.. p. 2 05).Per le classi subordinare, I'endogannia è qu:asi sempre una condinione imposta. che impedisce ad uomini e donne di umili origini di mutare la loro identità di classe c di condividere Ic I:rerogati7iye di potere dei settori di eleV,sto IiveUlo sociale. Sarà I nai possibile produrre una struttura di classe del tutto aperta? Che aspetto avrebbe uii tale sistema? Con solo due classi. si potrebbe ottenerc la completa mobilità, sc ognuno trascor-
resse la iiictà della siia esistenza iiel b iiperiorc e l'altra metà in quel1 re. Accanto all'incredibile conf hc creerebbe questo passaggio Cli ricche;m, potere e aiitorità, c'è un'alt ra ragioine, intririseca alla narura della ?ione di classe, che rende ini5~trarificn; probabile un sistema del tutto aperto. I'erché una struttura di classe lo sia completamente, i membri dì quella dominarite devono volontariamente abbandonare le loro posizioni di potere ma, in tutta l'evoluzione delle società a li\~ellodi stato, non si conosce una sola classe al governo che abbia ceduto volontariamente il suo potere unicamente per ti11 senso di obbligo verso principi ctici o morali. Owiamcnte, possono farlo dei singoli individiii, ma ci sarà scnipre qualcun altro che vorrà usare la loro potenza per rimanere al potere. Un'interprctazione delle ricorrenti sollcvazioni cinesi, note come «rivoluzioni cultu-
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rali», è c11c cssc siano state progettate per inipedirc che i bili-ocrati al governo fi~cesserodei favoritisini verso i propri figli, per quanto conceriie le occasioni di istrilzioiic C I'cscnzionc dalle squadre cii lavoro. Coiniinquc, qucstc rivoluzioni culturali non sono ov~~iariietitt. progettate pcr disttuggerc il potere di coloro che comaticlano l'inizio C la fine di ogtii succcssivo sollcvarnento. Probabilniente, un sistema di classi completanietite apcrto 5 una contraddizione in termini; ci0 che si pii6 sperare di meglio è l'ccistenza di indici di mobilità relativamenrc clc\:;iti. Se1 p,randc museo mondialc delle foriiic ctriogràfichc esotiche, alineno una societi fecc ~ i r iingegnoso tentativo di creare un sistema di classi quanto più aperto possibile attraverso speciali regole di matrimonio c ciiscendeiiza. I Natchez clcl corso inferiore del Missis~ 3i i erano ~ l organizziiti in due classi e pente comune. I prirni esploratori frariccsi chiiiinavano questi ulriiiii purzoicnri. T membri del gruppo doiiiiniintc erario obbligati a sposarsi con quelli del sccondo (ina poiché c'crano pii1 governati chc governanti. la iiiaggior parte clclla gente coniune si sposava fra sé). I figli delle donne appartcncti~iaila classe al governo ercditavano la posizioric clcllc loro rnaclri, riia quclli dci snascl-ii dello stesso gruppo scendcvario di un gradino ad ogni matrimonio. I l i conseguenza, un uomo szru (figlio del solc) aveva un figlio maschio nohifc, chc. a sua volta, gelierava un uomo purzol~~wsc. Comunque, i figli dclIc doririe staz rinianc\~anotali, così comc quelli delle cionne i7ohr'li e via dicendo. Questo sistcma potrcbbc csserc paragonato ad un'usanza che obblighi tutti i m;tsclii milionari a sposare donne povcrc; tion si incttcrcbbc fine alla distinzioiie fra gli uni C Ic altre, tna si ridurrebbe ccrramente la distanza sociale fra di loro. L'csogamia dcllc classi dominanti dci Natchez indica, probabilniente, chc
essi provenivano abbastanza recenterriente da una torma di organizzazione non stracificata (C. blason, 1961). Comuiiquc. in altre circostanze, non vi sono rapioiii strutt urali pc arsi clic una clàssé domiinante ac,tetri nor me I' matrirnoiiiaii1 ' csognmiche che aisperdon o il suo pottrc. -
La cultura detla povertà Studiando i della ycntc che vi1.c nci bàssitondi urbani e nelle bidonville. Oscar Lewis ha crcduto di aver trovato la prova dcll'esistcnza di un preciso insicrnc di viilori c usanze che cgli Iia dcfinito «la cultiira della povertà». Renché non proprio confrontabili putito per punto. il concetto dcllà cultura clella povertà e qucUo dcl moclello cli profitto limitato si somigliano sotto iiiolti aspetti i' costituiscotio dei teiitativi sirnili di spiegare la pcrpctuazione della povertà, ponendo I'i~cccntosiillc tradizioni e i valori dei gruppi piìi fortenienrc svantaggiati. Essi sono ugiiaIrncnte sbagliari: Lewis ( 1966) dcscrive i povcri di città come Città del York e 1.ima t Fig. 11.1 1). Messico. SLW tendenzialmente spauriti, sospettosi e apatici verso le istitiixioni principali della p;irrc più iimpia della società, profondamente ostili iilla polizia, diffideriti 17ei.soil governo cci ainclini al cinisino nei conironri della chiesa),. Essi inostrano anche <. Ciò comporta che i poveri sono meno disponibili a risparmiare danaro C pih inrercssati a «un iiovo oggi che una gallina cio~rianinsotto for~iladi apparecchi stereo. televisori a colori, vestiti all'ultitna moda e auromobili vistose. Ciò implica aiichc il fatto che i poveri spcrpcrano i loro guadagni iibriacanciosi o gozzovigliando. Comc George Fo-
Fig
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g. 11. l t
BARACCAiI A MA t vita su un cumulo di iuti.
stcr, Lavis riconosce che. in una certa che 1'80% rientra nella categoria cli misiira, la cultura dclla povertà è par- coloro la cui indigenza è il risultato di zialmente una risposta razioiiale alle condiziorii infrastriitturali e struttiirali, oggettive condizioni di impotenza e po- piiittosto che di tradizioni C valori di vertà: «un adattamento e iina reazione una cultiira della povcrth. La teoria dci poveri aiia loro posizione ~ r i a r ~ i n a l edella sua esiste1172 i1 stata criticata per il in una società stratificata in classi» (Le- fatto che i povcri hanno molti valori, uris, 1960. p. 2 1 ; trad. it., p. 951. Tutta- oltre quelli messi iti Iiice da tale cultura, via, egli atferiiia anche che, una volta valori che cssi condividono con altre creatasi, la cultiira della povcrtà tende a classi (Leeds, 1970; Valentine, 1970: v. Parker e Kleiner, 1970). perpetuarsi da sola: Benché i poveri possano avere alcuni valori diversi da dei membri di I fanciulIi dei quanicri povcri, una volta altre classi, non si può sostenere che essi giunti all'ctà di sci o sette anni, hanno già siaiio negativi. Ad esempio, Helen Icassorbito, di solito, i valori tondamentali e gli atteggianienti della loro sottocciltuia, e ken Safa (1967) ha dimostrato che svinon sono psicoiogicamente preparati ad liippati modelli di cooperazione fra viciapprofittare appieno di muramenti di con- ni sono Frequentemente riscontrabili nei dizioni o di più numcrosc opportunirà che bassifondi e nelle bidonville, e lo stesso possono prcscntarsi nel corso ~ I c l l a loro Oscar Lcwis ( 1961, 1966) ha fornito la cststct~za(ibickm; traci. it.. p. 96). prova, in interviste trascritte d a cassettc registrate, chc molti individui intrappoLewis suggcrisce chc solo il 20% dei lari nella povertà posseggono, iionopoveri urbani hanno effcttivarnente la stante ciò, una grande nobiltà d'animo cultura della povertà, intendendo dirc (Fig. 11.12).
Fig. 11.12 NAPOI Bambini di un quan povero.
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Alcuni dei valori definiti come distintivi dei poveri urbani sono, di fatto, condivisi allo stesso modo dalla classe media. Ad esempio, l'essere Jifiidenti verso il governo, i politici e la religione istitiizionalizzata non è una cararreristica esclusit?a delle classi povere né, taritoineno, la tendenza a spcndcre al di sopra delle proprie possibilità. Vi sono scarse prove che la media borghesia presa nel suo insieme viva entro i limiti del suo reddito in inodu piìi efiicieiite di quarito non faccjano i poveri. Tuttavia, quando qiiesti ultirni amministrano male le proprie entrate le conseguente sono molto più gravi. Sc il capofamiglia di iin nucleo familiare povero cede alla tentazione di comprare articoli non essenziali, può darsi che i suoi figli soffrai.io la fame o che sua moglie resti priva di cure mediche. Tuttavia, queste conseguenze sorio il risultato dcll'essere
poveri e non di una qualsivoglia diii~osrrabile diiferenza nella capacità di rimandare la soddisfazione di un piacere. Lo stereotipo del povero iinprevidente maschera un'implicita convinzione che i settori impoveriti della società dovrebbero essere più parsimoniosi e pih pazienti dei membri della cIasse media. Potcr attribuire la povertà a dei valori per i quali gli stessi poveri possono essere considerati responsabili è un modo per tranquillizzare la propria COsciema (Piven e CIoward, 1971).
E adesso, di chi è la colpa? La tc~ideilzaa condannare i poveri per il fatto di esserlo non si limita ai membri relativamente benestanri della borghesia. I poveri o coloro che rasentano la povertà sono spesso essi stessi i più
convinti sostcriitori della reoria secondo nte lavoirare la quale chi vuole finisce col trova re un'c me. ,Questo atteggiamenro ta parte d[ un pii] ampio orientamento rnondiale in cui ha poco spazio la cornpreilsione dcllc condizioni strutturali che rendono la povertà inel-i-iralileper alcuni. Ciò che deve esscrc considerato come sistema vienc visto semplicemente in termini di colpe, niotivi e scelte individuali. Di conseguenza, i poveri si scaglianu I'urio con.. . t r( l'altro e si cx>ndannano reciprocamiente per la loro sjtuazione. ricerca condorta su di una I n unA . coniunità di Terranova (Canada) in una localitii chiamata Squid Cove (Baia dei 1 i973 ) ha dimoCalamari Cato lX7adel .. stt-aro come un prc)blcma SI~rutturalcdi di:soccupascionc, p rovocato' da fattori de:I tutto al di la del cor,trollo Jella conliillirà locale pobh;i csscle interpretato in inodo tale da schierare i vicirii gli uni contro gli altri. Gli uomini di Squid ~
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Fig. 11.13 YILU&GlO DELL'ISOLA DI TERRANOVA Pescatori mentre riparano le loro reti. Il lavoro .pesante fa tradizionalmente parte della vita in questo duro habitat.
Cove traggono i1 loto sostentamento dal taglio e del trasporto degli alberi, dalla pesca e JalI'edilizia (Fig. 11.13). 1,a mcccanizzazione della prima attività, I'irnpoverimento delle riserve ittiche e la crescente specializzazione dciia mano d'opera qualificata neii'edilizia hanno lasciato iiiolti uomini senza mezzi di sussistenza sicuri durante tutto l'anno. Un certo numero di essi, specialmente quelli con famiglie numerose e che hanno oltrepassato l'ctà della maggiore prestanza fisica, si iscrivono neile liste di disoccupazione degli abili al lavoro. Agendo in questo modo, devono esscrc pronti a intraprendere una disperata battaglia per difendere la propria autostima contro la tendenza dei loro vicini a considerarli comc degli scansafatiche che «non fanno niente in cambio del danaro che ricevono*. Ciò che rende la sitiiazione dei beneficiari dell'assistenza sociale di Squid Cove particolarmente gravosa è che gli abitanti di Terranova si
solio distinti per lungo tempo per la loro forte ctica del lavoro. MoIti di questi assistiti in passato svolgwano lavori cstrcinatncnte difficili e non specrali~zati.Ad csempio, Gmrge, I n principale fonte d'inforrnazionc di Y!adel, aveva lavorato conie taglialegiia per 29 anni e aveva smesso di esercitare questa attiviti a causa di una lesione del disco alla spina dorsale. Il traurna era abba stanza grave da impedirgli di eintrare ir gara pcr ottenere dei lavori non specia. Ii7zat1 meglio pagati, ma non tanto d a conseiitirgli di iscriversi ncllc liste del]' itssistcriza . .' sociale coliie lavoratore inabile. Gcurge affenna di essere disponihilc a lavorare , purché non si tratti di un impie,go r r o p)o ~ pcsnntc C che lo obblighi a lasciare la casa che possiede a Squitl C:ove. «Io sono disposto a lavora. re, ma non c'è lavoro in giro» «Ora, dlI , chi è la colpa di tutto cit?» - chiede. Gli altri noli sono d'accordo. 1Vla Baia del Calamaro, l'assistenza sociale C vista come qualcosa chc «noi», quelli che p a p n o le tasse, diamo a «loro», i disoccupati. Noli vi è alcuna convinzione, generalmente accercata, che sia una respons el govcti?o o del1a società assicu lavoro adatto; quella di trovarsi un-attività ricade unicamente sull'individuo e su nessun altro:
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W'adel iino a chiaro chi sia
scrive: «Da ciò chc s i è detto qucsto punto, dovrebbe essere che iion ho molti dubbi su "di la colpa"»:
Sorì colpa del siripvlo ccupnio.COmDo~i,iii~ciiri Lt1C uiuucono ila gcntc a consideriare la disciccupatio nc crimc colpa individuale e non comc iir .- - . . - ... l . .. _1-11' proaorto aaii 'esterno: C cior: chi fcncirr.icno soiin un particolare attcggiamcnto o delle rii:incarizc pcrsonnli a csrisare la disoccup;izionc (ihidetu, p. 127).
Minoranze e maggioranze
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Che un bericfitiario ciell'assisrcnza socinlc dica apcrcan-ienre che, sc non vi i: lavoro dispotiibilc, ì. compito unicamciitc del governa fornirc lino assistenza adeguata. non è approvar(?.Quindi, assistiti devono starc artcn1.i a non parlare dei loro «diritti,> [...l !J';ilrra partc. sc uno di loro non si lagna affacto, ciò potrebbe essere ii-itcrpretatoNmc unii ditnosrrazione di soddisfaziorie dcl Ii~ttodi csscre assistito c ci06 che c ~ l i .in , r1on h2 vciglia di lavorare. Qualunosa fiiccia. che si Isnicmi O meno, bilmente sar9 coindannaio (\\'ade].
Per spiegarc pcrclic ha scelto di studiare la situazione dcgli assistiti, Cato
La maggior parte delle socictà stacali è stratiticata, oltre che in classi, anche nei cosiddetti gruppi razziali, etnici e culturali (R. Cohcn. 1978a C b). Questi gruppi - spesso definiti minoranze o rnaggtorutize - si differenziano dalle classi sotto rre aspetti: ( I ) Hanno stili di vita particolari che possono essere ricotidotti a tradiziotii ctiltiirali di altre societi; ( 2 ) i loro membri appartengono spcsso a classi diverse; (3) essi sono coscienti della loro esistenza comc gtiippo costiscparara niente d al resto deIla potuito polazione. La separaztone in tninoranzc ramiali, atto che i etniche o culturali si b criteri di appartenenz bpo siano principalmence l'aspetto tisico, la coxTiune originc in iiri altro paese o regiotic oppure il contlurre lo stesso tipo di vita. Corniinquc, tutti questi criteri sono presenti, in realtà, in u n o stupefacente numero di combinazioni. Differenze .. cultu rali e fa izziali c antenatiI cornun 1 veng<,no spe!;so dichiarate d amPP1 che ne sono p rivi, o al contrari1o, vengo .. . . no attribuiti ad essi, dando luogo a marcate discrepanze tra la versionc cmica cd etica ~Iell'iclentitàdi gruppo (Fig. 11.14).
;. a 1
maggioraiize, t che sono invariabilmen[.e circoscritte in iiria fornia piii o meno -.q aperta di 1ott:i politica, sociiile ed economica per proteggere o elevare la loro ;izione nel sistemii di stratificazione 5spi-es, 1975; Schernierliorn, 1970; \X1aplcy e Harris, 1958). Le loro culture attcristic hc si riifl ) si iiideboo110 a se:conda de1 nume ro dei loro --. 1. \ .. : .5 c u ~ n ~ o r i c - re. i ~ idiiranrc ia formazione -L,:. c.,: : .. . L*. !. del sistcrna di stratificazione, i loro i ni' ..>;-;4-:':;L; 2, ziali vantaggi o svatitaggi e l n loro cc)n: .,: - . .cliziorie in quanto gruppo possorio sali.%. , : ) scende i-c nella scala gerarchica. Di d iscgucnz a. benché r-riolre minoranze -. - . ad atroci forrnc cii disiano sucropostc I ranre razziali, etniche c C"]- scrin-iinazioi epazionc c sfruttain effetti godere di turi q u p p i iri posizionc siibordi- mento. altre nata o la cui situazione L. suscettibile di posizioni rierrarnenre clcvare, andie cc subordinazione. 11 rcrmine mas~ioran:a noil dominanti. si riferisce ai settori della popolazione di censo pii1 clevato e più solicli dal piinto di vista razziale, crnico o cultura- Assimilazione contro le. Minoranza e maggioranza sono dei pluralismo termini insufficienti, perclié delle « m q gioranzeo come i bianchi dcl Sud Mrica Le n-iirioranzc, come le class:i! sotio p resono spcsso fortemente mirioritarie ri- senti in versioni sia relativam ente ape rtc spetto alle ininoranzc che esse opprimo- che chiuse. Alcune di esse sono quasi no tanu (Fig. 11.15). Comunque conipletarncEnte endloprne, c molte di noi state trovate altertiative soddi- rluestc lo cc)no nper scelta,,. Gli ebrei, i uniti, . ' gli sfacenti a tali termini (Siinpson e Yin- cincsi e i greci tiegli StatiI " hinclu in G~iiana,i musulmarl i in Indi13e ger, 1962). Il concetto più impcirtsrite da tener i giapponesi in Brasile sonc) csenipi di . . presente, a proposito di minoranze e gruppi per i qiiali I ' e ~ i d o ~ a r n iea una -
Fig. 11.14 IDENTITÀ ETNICA Tutte queste persone riconoscono se stesse come ebrei. L'uomo (a) è nato nello Yenien, la ragazza ( b )in Iiidia, la giovane donna (C)in Marocco e ambedue I ragazzi (4in Israele.
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Fig. 11 .l5 SUD AFRICA Tre milioni di bianchi tengono in stato di subordinazione 25 rniiioiii di negri per mezzo delle forze di polizia e di quella militare.
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pratica apprcz7ara sia dalla minoraiiza che dal resto della populazione. Altre m i n o r a n x , coine la popolazione di colore degli Stati Uniti d'llrnerica e i ncgri cicl Sud Africa, non hanno alcuna forcc. riiotivazionc per csscrc c n d o g a n ~ ema i iiiatriinoni iritc-r-razziali risiiltatio loro nettamente interdcrti cial!'astilità del resto deUa p«l,olazione. Vi soilo poi niinorarizc che non hanno barriere intcrnc contro l'esogainia n 6 incontrano una rcsistcnza csterrid. Tali griippi (ad esempio i tedeschi o gli scozzesi negli St;iti U~itrie gli italiani i11 Brasile) tendono, di solito, a l l ' u s v t ~ ~ r f ~ z r o w - e la perdita di u n a idcntirh scparata in quanro gruppo ~lirtioritario. Laddove prevale I'cndogamia, sia per scelta Jella iiiinorailza che per imposizione della arnaggioranzau, può ~ e r d u r a r e ,per sccoli o per millenni, una sitiiaziorie di plurafismu. L'assimila7ione potrebbe aiiche non avere luogo, perfino se csiste nel c a w & una certa quarititi di iiiatrinioni misti, u n tipo
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J i normativa a proposito della discendenza che attribuisce la prole di sangue misto allà minoranza, oppure se l'indice d.i qiiesti rnatrirnoni non è molto elevato rispetto a quelio della crescita dcrnuyrafica Cosa spiega queste variazioni? 11 tentativo di motivàrc perché una rninoranza s i svilupperà lungo linee pluralisriche piurtnsro che assimilazioniste richicdc un n-iodo di affrontare il probleina iri irn'ampia prospettiva comparativa e d cvofiiziunista. I.'clenlento più importante d a considerare è il seguente: le iniiioranze entrano a far parte dclle sciciet4 statalizzate in circostanze poco \.antaggiost.. 17icnrrano come emigranti. ccrcancio di sottrarsi a sistemi classisti che praticano lo skuttamento nella loro terra d'origine; come geiite sconfitta, che L= stata invasa durante guerre di coiiquista e di espansione; o, ancors, sempre comc sconfitti, trasferiti da avaniposri coloniali, in qualità di servi o schiavi vincolati da iin contratto.
O g ni minortiiiiza ha la sua pcculiare cayacitci adattai'rea per sopravvivere e pruspe rare nell a particolare situazione in cui ,?iene a t rovarsi. Tale capacità si basa suI esperieinze, storia, lingua e cultura p r ecedenti . Se la struttura classista -- sociale . ..dcl sistema a cui appartiene la maggioranza e caratterizzata dalla compctiziotic incliaidiializzara tendetire alla ascesa sociale e da una corrispondente assenza di idenirità o sol idarietà d i classe, la minoran za potrc:bbe trarrc dei v;intagg!i dalla pratica dell'encic ~gamia, dell'ins cdiamcnto in regioni circi scritte o limiirrofe e nel pcrscgiiime nto di ohicttivi pluralistici. I motivi che giustificano lo sviluppo cii tali obiettivi sono diversi quanto Ic capacit à adattairive prcs cnti nell a gamtma ma lene inirioranze e delle ... .. . ui società staruan -1: srrurture in cui le prirne vivoiio. Alcuni gruppi sein brano poter trarre più benefici di altiri daila consenrazione dei loro tradizion ali modelli culturali, poichi. questi hanno uii'aIta capacità adattati,va. Ad esempio .gli ebrei, per lungo tempo csclusi in Europa dai me;azi di prc~ d u z i o n:cbasati sulla terra, arr ivarono nella società a 1: 1rapido ritmo ai urnanizzszionc degli mezzaStati CTniti dcl XIX seco ti,, per competere nel'a ciale in 1. attività urbane che richiec~cvanorin airo livello di alfabel:izzazionqe. Gli etriigranti giapponesi coiit empotarlei che si recano in Brasile, portano con sc particolari spcciali zzazioni e all'agri coltura iiitensi\la e al tticultur a. Gli . . .. cinesi =l ..--.. mnncmigrantl in rnoire p a n i dcd o ortengono succcssi rilevanti restando fedeli ai tradizionali iiiodelli familiari d i attività commerciale. I1 n 3 Ic dif ferenze di altri aspetti linguist idic, rcl 1. 1: 1 del mouo ai vivere piio aumentare il senso di solidar a minor$inza e d aiiitarc i siioi rnembri a compe -1: società spersotiaiizzare a- srrurrura classista e competitive come quelle degli L
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Stati Uniti e del Canada. Ad cscmpio, commercianti ed iiomini d'affari ebrei, cinesi, giapponesi, greci, siriani, hindu o n1usuIn - nani iis~ifruisconc 1 spesso di importaniti vantaggi commierciali ir1 situazioni fcxtemente coinpetitive. Baisandosi sii1 SUO stu dio delle iclazicmi tra afro-anicricani e hindu in Guyaria, Leo Despre:s (1975) sostiene che le i dcntitii etnica, ciilturale e razziaje conferiscono vari tag! :i competitivi in rapporto alle risone anibie~itali.Ad esempio, il scttore hindu della isocietà C[ella Guyana ha una piii solida presa su Ila terra in confronto al settorce negro. Coniunque, in molre situazioni una forte solidarietà i-li injnoranza porta con se il pcricolo di csporsi troppo e di provoc are uria Ireazione. Nel mantenere ed aumientare I a loro forte coesione, le minora nzc corrorio il rischio di accrcsccre il senso d i estrancità rispetto alla maggiolr partc dlella popolazionc e quind i d i liventare: dei capri espiatori di politiche genocide. Il destino (legli ebrci in Gcri~iania e Polonia, quello (Icgli indiani hindu nell'Africa orientale e meridionale, dei cinesi in Indonesia e dei rnusulmani in India sono alcuni dci più noti esempi di «riiisciti» adattaiiieiiti di mi noranzc, seguiti d a carneficine di rnassa ( ;pulsioni. Inoltre t. ncric tener presente chc lc rninora nzc sonaI , in se, SItratificatiC C che, perciò, le classi superiori c priv ilegiate .. 1 ui esse possono trovarsi più all'intcrno avvantaiggiate d alia perp ic dello stato dli niinor anza pii che da . . .l$. -..-.lclueiio ui1: mcrnDro orrliiiario. u n motivo importante per il rnantenimcnto di scopi c siniboli pluralisti è che i sctt ori più 1-11 ricchi e più potenti, sia ueiia niinorarizn che deila maggi oranza, !jpesso traggono forza politica e,d cconornica dal mantcf separata per i nimcnto di una :iacnrira loro su ci. Roger Saniek (1972, 1977) 1 lio le relazioni csistcnti tra 23 gruppi «tribali» diversi che vivon o nella città di Accra, ncl Ghana, ed ha t
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di Kigveda (poemi epico-religiosi in vedico. con escgtsi in sanscrito, àt~ribuiti al121 ri~:clazioncdi Rrahama. Circa 2 000 a.C " ". ) i quattro vauta corrispondo)no aUe F,arti d d corpo di Puriisa, chc di{rdc origi ne alla razza utnaria artraverso u proprio smembramento. La bocca si mutò tici (sacerdoti), le braccia nei Ksh ~ierrieri).lc coscc nci Ifats/7ya imrrcanti c artigiani) e i piedi .atori setvi) (Gould, negli Sl~rrdrd I la~tor 1971I. Seconclo il itesto sac ro hindu, il . tlarmz cii iin individuo e deterniinato da iina norma pcncalogica - cioè corrisponde a qiiello dei genitori di unii persona ed è inalterabile durante tutta la sua vita. Le caste in India Il iond;m e n t o (li tutta la moi:ale . . .-. h i r ~ d uC i'idea che ogni urna abbia le Le caste indiane sono dei gruppi cliiusi, siie proprie Icggi comportamentali. ovendogami e stratificati. Essi lilostrano \:ero 1:i a i i a dcl d o v c r c ~(dbarrza).Alla forti somiglianze sia con le classi entlo- m u n e (le1 corpo. l'anima incontra il suo game chc con le mitioranzc razziali, destirio, sotto torma d i una trasmigraeriliche c cciltcirali. Non si può tracciare xionc in un essere più elevato o inferiore i. Coloro che seguono la «via del ncssun confine netto fra gruppi quali gli (hrir~ru ebrei o i negri negli Stati Uriiti, oppure clovere)> si ritroveranno al punto pii1 la classe privilegiata inca e le caste alto del corpo di Purusa durantc la vita indinnc. C otmunquc , alcune carartcristi- seguente. Dc\riazioni da qiicsra <(via» daranno luogo ad iina reincarnazione che deUa j~erarchi: i d i queste ultiriic sono unichie e ineri tano speciale atten- nel corpo . . di u n iuori-casta o anche d i Uf1 animale zione. Le caratteristiche assoIutameiite parCno de6:li aspetri piìl importatiti deIticolari dcllc caste indiane hanno a che la aria (lei dovcrc» l'applicazione di . . vcc il fatto che la loro gerarchia ceni tabù riniiardanti il inatrimonic), il è Fiartc intcrgrante dell'hinduisnio ', la iilanpiarc e la [vicinanza fisic:.a. Il triaitriP di inoilio al di sotto dcl propri reli :lla maggioranza del .popolo . dcll'lndia. È per una questi0n e di crciilo so1i t o consiiderato come una protana~ religioso chc tutti non sorio s p i r i tial)ne e un;I contaminazione, così come rnentc ilguaii e che gli d t i hanno stabdiccettarc dei cibo corro o toccato da . . lti su un " to dei grup n KclplChia rsone d i u n c'zrna inferiore; inoltre, il ~rporcofra iin Rramino c uno che consistc:nei qua ttro mag,giori mrna, co o gradi di !a. Sccoindo Ic più SI1 ruibito (Fig. 1 1.h). I n alciinc antiche tradizioni, ad esempio gli I I I H ~ parti dcll'Tndia iioi~c'erano solo degli intoccabili, ma anche degli inguardabili - della gcnire che poteva uscirc solo di tlOttC. ,': (:i<> non vuol ciirr clic si debba csscrc hindu Bcnché I coiirotni p,c-ncrali di questo per appartenerz ad una casta. Ci sono anc-h(: sistema siano accettati in tutta l'India caste ~iiustilrnancc cristiane in 1ncli;t [comunlcnhindu. ci sono enormi differenze regiozionc pcraoliale di Joan Mcnchrr i. riscontrato che c'cra poca difierenza tra un gruppo ct l'altro, per quanto riguarda la lingua, i l cornportariicnto, l'abbigliainenro, la residenza e i. tatuaggi lacciali. Malgrarlo cib, gli iiomiiii politici faccvan o grande affidarncnto sullc loro identità «tribali» nella concorrenza per oticncre incarichi polirici. In ii~odoanalogo, non si p u ò comprendere la tragica storia del Lihano prcscinclendo dagli iilgenri patrimoni privati che le classi privilegiate. sia cristiane che musulmanc, soiio riuscitc ad accumiilare coine risultato di un comune c prolungato conflitto (Joscph, 1978).
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Fig. 11.16 INTOCCABILI Per essere comprese. le caste indiane devono essere viste dal basso verso l'alto.
si conforma ampiamente all'emica dclle classi più clcvatc braminc, secondo la quale ogni casta e sottocasta ha iin'attiviti crcditaria che gararitisce ai suoi membri la soprawiveiiza di base c 1;i sicurezza dcl lavoro. Di conseguenza, le casre siiperiori sanno che noti potrebberu rcsistcre a Iiingo senza le caste inferiori e non abusario di esse. In tempo di crisi economica, le primc offriranno assistenza di emerpcnza sotto forma di cibo o prestiti. Inoltrc, poiché la religionc liindu fornisce ad ognuno una convincente spiegazione del perché alcuni sono inferiori ed altri superiori, i melnbri dcUc caste pih basse non si risentono di essc,re consi dcrati u I di contamina:zione e profanai non hatino alcun inreresse a cambiare la condizionc (Iclla loro casta nella gerarchia locale o regionale (Dumont, 1970). FL'altro punto di vista - quello che va dJ dal basso verso l'alto - rende il sistcina di caste indiane difficilmente distingui4 --- , .. bile dalle minoranze razziali, etnichc e culturali con cui gli occidentali hatino familiarità. Coloro che criticano il punto di vista che va dali'alto verso ii basso nali e locali nei pih picc:oli dett agli fai?no notrire che un tempo i bianchi, dcll'ideologin e del!a pratica dei rapF)or- ncgli Stati 1Uniti. insistevano col dire che . ti di casta. Lri principale tonte di qucstc la Bibbia giustilicava la schiavitù, che i coiiiplicazioni 5 il fatto che non è il negri cranc) ben trairrati, soddisfatti della vorna, nia iiiigliaia di sottudivisioni in- sorte che gli era t)occara in vita e per ternamente stratificrate not~ e come ;ai1 nulla interessati a cambiarc la loro con~ a hlencher, n che ha (sottocaste) a costit uire le resali e funzio- di: nali uniti cndogarrie. Inoltr-e. pcrfino i lavorato e vissuto presso le caste di . . in1roccabili dell lndia meridionale, I'crjati deuu stesso tipo (ad esempio «la' ~ i s t achc va dall'alto vandai>>,«calzolai» «mandriani» e via ru re del pi rso il b;isso è aItrettanto grande in dicendo1 si siiddividono ulteriorme in sorrogru~ri locali endogami e in india come negli Stati Uniti. Mencher riferisce che le caste più basse non sono i (Klass, 1979). geiiealopie contente della loro condizionc nclIa vita e non ritenigono di essere trattate equadall'alto vers e caste st perio ori. Quanto alla mente dal11 dal ba:sso vet presunta si fornita dal nioiiopolio su protcssioni quali quella del fabCi soiio due modi molto divcrsi di bro, lnvandaio, barbiere, vasaio e via cnnsidcrare il sistema di caste hindu. dicen
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più del 10-15'Y'o del totalc dclla popolazione hindu. Le attività professionaIi non hanno mai assiciirato la sussistenza di base alla niaggioranza dei membri di quasi tiitte le caste. Ad cscmpio, presso i Chainar, noti come conciapedi, solo una piccola parte della casta SI impegna in questo lavoro. Quasi tutti i Chamar sono una fonre di mano d'opera agricola a buon mercato in campagna. Intcrrogate circa la loro condizione di inferiorità nella vita, molte delle fonti di informazione di bacca casta di Mencher spicgarono che essi dovevano dipendere dalle altre caste poichc non possedevano terra propria. I proprietari terrieri. in di estrema necessità o di crisi economica fornivano effettivamente cibo ed assistenza gratuiti ai loro dipendenti di bassa casta? «[ ...l per i miei informatori, sia giovani che vecchi, tutto ciò suona come una favola» (Mencher, 1974b). Studi antropologici suil'effcttiva vita di villaggio iri India hanno fornito un quadro delle relazioni fra caste del tutto opposto agli ideali sostenuti nella tcologia hindu (Carro), 1977). Uiia delle scoperte più importanti è il fatto che i juii locali tentano ricorrentemente di elevare la loro condizione rituale. Di solito, qucsti tentativi hanno luogo comc parte di un processo generale per mezzo del quale la suddetta condizione rituale L: adattata ail'effettivo potere locale, economico e politico. Ci possono essere sottocaste di basso ceto che accettano passivamente la vita che gli toccata in sorte come conscxuenza del kurma attribuitogli; comunque, questi gruppi tcndoiio ad ess,ere deI tutto privi dcl potenzialet nccessa rio per una mohi.. lità economica e poiirica. «Ma basta che Ic possibilità di un miglioramento politico ed econotnico appaiano anche solo vaEamence possibili e diventa probabilc chc questa r:issegnazi.one svanisca più rapidamente Ji quaniro ci si pot.rebbe immaginare» (urans, 1968, p. 878). ,n
Uno dei sintomi di questa implicita propensiorie dei /ali a ridelinearc la loro posizione rituale per adattarla al loro potenziale politico cd economico è la mancanza cii un acccd o , amipiamcntc diffusa, circa la forrrla delle gerarchie rituali locali, cosi come ie vedono gli -abitanti deiio stesso villaggio, (JelIa stcs sa città o regione. Come ha notato il sociologo ~ e r n a r d Barber (1968) l'analisiI del adis;senso» Cli casta è un elemento prirnaricI della riI. . cerca sui villaggi indiani. Kathleen Gorigh (1959) segnala che in villaggi de1l'InJia meridionale l'estensione media deiia gerarchia di casta puà ammontare a 15 caste, i cui relativi livelli rituali sono incerti o controversi. Diversi individui e differenti famigIie, perfino nella stcssa casta, danno versioni diseguali del loro grado sociale. Altrove, vengono apertamente contestate perfino le rivendicazioni, da parte di sottocaste bratnine, di una superiorità rituale (Srinivas, 1955). T1 conflitto esistente presso i jarl a proposito deila loro posizione rituale può comportare prolungate vertenze legali nei tribrinali locali e, in caso di mancata risoluzione, puU condurre, in alcune circostanze, ad una forte violenza e a spargimento di sangue (v. Bcrreman. 1975; Cohn, 1955). 111 contrasto con l'orientamento secondo il quale queste caratteristiche di casta sarebbero una reazione alla recen te amodernizzazionen dell' Ind ia, Kareii Leonard ( 1978) ha diinostrato ciic strategie irgualmente variabili e flcscibili a livello individiialc, familiare e di sortocasta, risalgono almeno al XVIII cccolo, Sccondo Leonard, l'organizzazione intema e le rclazioni esterne dei Kayastks, originariamente una casta di scrivani e custodi di documenti, cambia1rano continuamente per adatt arsi alle mutevoli . circostanze economiche, poiitiche e dernografiche. I Kayastks tentavano di inigliorare il destino della loro vita cornc individui, famiglic e soctocaste, a ..v
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seconda delle diverse possibilità. Archetipi matrimoniali e norme genealogiche tlenivano costantemente modificati perche procurassero i maggiori vantaggi in di impiego governamerito a rivo C commerciali e si infrangeva perfino la regola dcll'cndogamia, quando !e allcanze con altre sottocaste diventavano utili: «L.'adattabiiità, piuttosto che il conf~rrnismo~ verso idee-dotte o di fede bramanica iinivcrsalmenre riconosciute, ha seinprc caratterizzato i l sistema di rapporti miali e i gmppi parentali dei s» (Leonard, 1978, p. '
i negri degli Stati Uniti o i cattolici della Irlanda del Nord, in India le caste inferiori: si oppongoiio alla condizione chc gli è stata attribuita, con le sue concornitaiiti limitazioni e discriminazioni, e lottano per conse. guirne una pii1 e1levata, cuIn i suoi conseguenti vaintaggi. Le caste s iipcriori C'ercano .l:
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minaccia alla Ioro posizione flitto di i nreressi risicdc iJ sivo di turrc lc sc)cietà fon.aarr (Rerteman, 1966, p. 3 18).
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294). Paragonando le caste indiane con le minoranze di altre parti del mondo, dovremino porre l'accento sul fatto che . .. differenze culturali sodelle so: ,o associ:ate con ogni jati locale. po:ssono parlare differenti Le sottocaste .. . lingue c dialetti , avere diversi tipi di norme Circa la discenclen;za o la rcsidenza, distirite fornir3 di matrimonio, divinità diver:;e da ad bi dissimili da mangiar1e c pres, iel complesso, nel miodo di vivere, maggior i contras,ti, . . cii quelli esistenti fra gli abitanti di New York e gli indiani Ziini. Inoltre, molte caste indiane sotio associatc a differenze razziali paragonabili al cotitrasto tra bianchi e neri negli Stati Uniti. Tenendo conto di tutti questi punti di contatto, si .. pntrebb~ c tranquiillamenre: asserire che è : fare a meno per le une e le 1 termincC cosla o minoronzu. 11 sisilenia di srratific:Izione lr[diano non è dc'gno di nota uni(ramente per la Iwesenz:i di gruppi di di scenden:za cndogami in possesso di reali o presunte peculiarità razziali e culturali, dal momento che ogni società organizzata su base sta tuale coilira tali !nrppi. 1'iuttosto, è 1: i Ioro straordiiia ria proh~ s i o n e che mer ita la nolstra attenzionc. lVoiiostante ciò. il sistema di caste indiane è fondaincntalmente simile a quello di alrri paesi con classi chiuse e numerose minoranze etniche e razziali. Così come -
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Riepilogo Tutte lc società con ordinamento statiialc sono organizzate in gruppi stratificati quali classi, iiiinoranze c caste. Dett i gruppi sono formati da persone che si rapportano all'apparato di controllo in modo analogo e dispongono di iina uguale cluantita di potere siiIla ripartizione di ricchezze, privilegi, risorse e tecnologia. In questo contesto il termine poterc indica il controllo dell'energia o dclla capacità di sposta re o moclellare persoiie e cose. Tutte le società orbganizzare in forma di stato han no alinerio due classi - governairiti e governati. In tcoria, la p,riina por rcbbe agire volontariamenrc a favore dei principali interessi dei cittaidini comuni, ma in realtà ciò avviene :solo nel caso in cui il suo potere non nc Irisulta sminuito. Anch e le g a ilrchie basate sull'età c sul scssc sono iniportaiiti forme di stratificazioinc, nia non sono limitate alle società costituite in stato. Le differenze di cinsse comportano sia distinti livelli di accesso al potere, sia profonde diversità nel modo di vivere. La coniprensione del concetto di classe e di tutte le altre forme di stratificazione sociale è rcsa difficile dalla mancanza di distinzione tra le versioni emiche ed etichc delle stratificate. Da un punto di vista etico e comportamentale, le
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classi possono esistere anche in assenza di uri riconosciinento emico deiia loro csistenza e in presenza di una competizion e fra settori di una stessa classe. Que Ilc domiinanti non hanno bisogno di costiituirc o,rganizzazioni permanenti. ereditarie, monolitiche C cospirativc. La loro appartenenza al gruppo può murare rapidamente ed esse possono negare ina clas!;e dras ticamente di co! dorn inante. 14\10 stesso modcb, le classi . subordinate non hanno bisogno di essere coscienti della loro identità ed è possibile che esistano soltanto in senso etico e comportamentale. La comprensione del fenomeno dello sfruttamento dipcnde anche dalla distinzione fra i pinti di vista ernico ed etico. Non è sostenibile che la semplice csistenza di diversi livelli di potere, ricchezza e privilegio comporti autoriiaticamente quella dello sfruttamento, né che quest'ultimo esista quando la gente si sente sfruttata o non appena essa ne prende coscienza. I criteri etici di valutazionc dello sfruttamento pongono l'accento sull'acquisizione di beni di lusso. da parte di classi privilegiate, basata sulla prjvazione dei generi essenziali per i cittadini comuni e sulla perpctuazione o I'inrensificazione della miseria e deila povertà. Nel rnondo odierno. la maggioranza dellc persone sono meinbri di classi contadine. Coloro che coltivano la tcrra sono strutturati come degli inferiori che praticano l'agricoltiira con tecnologie pre-industriali e pagano iin affitto o delle tasqe. Si possono distinguere tre principali tipi di contadini: feudali, ad agricoltura centralizzara e capitalisti. La loro inferiorità strutturata dipende, nel primo caso, dall'incapacità di acquisire della terra; nel secondo, dall'esistcnza di una classe privilegiata direttiva che stabilisce la produzione e i carichi di lavoro; infine, nel terzo, dalJa presenza di un prczzo di mercato, riguardo aiìa terra e al lavoro, controllato da grandi 4.
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proprietari rcrrieri, società per azioni e banche. Presso lc classi contadine, è diffuso un «modello di profitto limitato». Comunque, vi sono anche valori e atteggiamenti contraddittori, che conducono a e innova:zioni, in appropr iatc conc!idel11 zioni i s t m r tirali ~ e infrastrutt:urali. N'e1 ,mm;n /li Tzintzuntzan, malgrado villa,,.., questo modello, gli uomini lottavano per avere una possibaità di lavoro come emigranti c sia i maschi che le femmine hanno preso parte a degli e!sperimcriti sfortunati nella speranza di migliora re la propria csistenza. L'immagine speculare dcl modcllo di profitro limitato presso Ic classi urbane inferiori tr la cultura della povertà. Questo concetto pone I'accento sui valori e sulle tradizioni dei poveri urbani, consicierati come una spiegazione dclla loro indigcnza. Comunque, molti dei valori nella cultura della povertà, quali la diffidenza verso i'autoricà, il coiisumismo e la mancanza di previdenza, sono riscontrati anchc in classi più abbienti. Per capire la genesi dclla povertà di classe, si può constatare, come nel caso di Squid Covc, quanto poco incisiva sia nel quadro generale l'importanza atrribuita dalla gente al lavoro inteso come valore. Gli abitanti dell'isola di l'erraiiova sono noti nel mondo per la loro etica del lavoro: tuttavia, quando L meccanizzazione C E'impo\rcrimento deile risorse li hanno lasciati senza una stabile occupazione annuale, non hanno avuto altra altcrriativa che accettare il sussidio di disoccupazione. T sistemi di stratiiicazione di classe differiscono notevolmente in relazione all'ampiczza dell'asccsa sociale da essi concessa. Sc le classi fossero csogame e i figli dei più ricchi venissero discredati, la capacità di ascesa sarebbe molto più elevata. Uno dei più elastici sistemi a stratificazionc sociale conosciuto è quello
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etniche e culturali sono di fatto presenti in tutte le soc~etàstatuali. Questi gruppi si distinguono dalle classi poiché hanno diversi modi di vivere derivati da un'altra società, differeni se interne e uri alto grado di cc di gruppo. Minoranze e maggioranze iotrano per ottc I I'acces$io alle fcmti di riccht btcrc sia il contrc1110 di esse, aiutate o intralciate daua propria forza o dcbolczza nell'adattarsi, in rapporto la con specifici settori competitivi. specifica natura di questa lotta nella storia dei Irapporti fra map;gioranza e mi[ a deterrninare scc verrà accentuata J assimilazione o cnfatizzaro il pluralismo. da parti: della SLiddetta minoranza c/o maggioranza. A d ambedue . . n . le scelte sono associati del vantaggi e degli svantaggi. Né l'orientamento assimilazionista, né quelJo pluralista bastano a superare gli effetti della scgrcgazione, della discriminazione e dello sfrutta1
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mcnto. Si può sostcnerc chc lo sciovinismo razziale e etnico va riiaggioniieiite a beneficio delle classi dominanti piuttosto che dei membri comuni, sia nella minoranza che nella maggioranza. Di solito, i sociologi identificano un terzo tipo di gruppo stratificsto, noto come casta. La pii1 nota esemplificazione di essa è quella dcgli hindu dell'India. T tradizionali inetodi di valiitazione delle caste indiane sono stati massicciamcntc influenzati da idealizzazioni che andavatio dal basso verso l'alto e in cui le caste inferiori erano rappresentate comc volontaiiamente disposte ad accettare il loro stato di subordinazionc. Studi condotti in una prospettiva dal basso verso l'alto mostrano chc le castc indiane lottano per conseguire una ascesa sociale in un modo flessibile e adattativo e che somigliano strettamente alle mit~oranzeculturali, etniche e razziali di altre società.
Capitolo 12
RELIGIONE
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ucsto capitolo tratta principalmente delIe sovrastrutture ed esamina gli aspetti generali di quelle idee culturalmente strutturate definite, per convenzione, religione, mito e magia. Inoltre, analizza quei modelli di comportamento rituali intesi come elementi di mediazione, da un lato tra gli esseri umani e le forze naturali, e dail'altro, tra gli esseri e le entità soprannaturali. Definisce concetti fondamentali, quali religione e magia ed espone i principali tipi di rituali ed organizzazioni religiose. Anche se le ' coiidizioni infrastrutturali e strutturali forniscono un mezzo di comprensione deil'origine di specifiche credenze e di determinati rituali, vedremo che spesso la religione svolge un ruolo fondamentale neil'orgaiiizzare pressioni che portano aIle principali trasformazioni della vita sociale.
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fantasmi, Ie fate, gli gnomi, gli elfi, gli angeli e via dicendo. Tylor f stato criticato dagli antropoCos'è la religione? Il primissimo tc~itativo antropologico di definirla è stato logi del XY sccolo pcr la sua teoria quello di E.B. 'Tylor, per il quale la sua secondo la quale I'animisnio sarebbe essenza era la fede nell'idea di un adio». nato come semplice risultato del tentatiLa maggior parte degli occidentali con- vo di comprendere fenomeni umani c sidera tale convinzione un elemento riai urnli sconcertanti. Oggi sappiatno essenziale del loro stesso concerto di che la religione è molto più di tutto ciò. religione. Tuttavia, l'epoca vittoriana in Conie alrri aspetti della sovrastruttiita. cui viveva Tylor tendeva a considerare essa assolve acl iin'infinita varietà di la religione in termini coSi rigorosi da funzioni cconomichcl politiche e psicolimitarne spesso l'applicazione al Cri- logiche. Cn'altra seria critica rivolta all'imstianesimo. I culti di altri popoli tiei riguardi di divinità diverse venivano portanza che T!.lor attribuisce alla funrclcgati neli'anikito delle «supcrstizio- zione esplicativa della religione rispetto ni» e del apaganesimon. I1 contributo ad avi~enimeniisconcertanti riguarda il principalc di Tylor ì: stato qiiello di ruolo delle allticinazioni neIJa formaziodimostrare cl-ic la concezione giudeo- ne deUc credenze religiose..Durante la cristiana di dio era essenzialmente simi- trance indotta da droghe ed altre forme le alle credenzc sugli esseri soprannatu- di esperienze allucinatorie, si avtdono» , C si usentono» cose s~raordiri, arie, che rali riscontrate in tutto il mondo. L'antropologo tentò, con notevole appaiono anche più *(reali» dcll a gente e successo, di dimostrare che l'idea di dio cGgIi animali comuni. Di conseguenza. - . era uii'eIaburazione del concetto di si può dedurre che le tcwric animiste «anima». Nel suo libro Primitzvr Cultir- non sono tentativi intellettuali di spiere (Cultura primitiva), Tylor (1871) di- gnrc trance e sogni, tna espressioni dimostrò che 12I creden za nella «teoria rette di straordinarie esperienze psicodell'anima~ è uguslme:ntc prcscntc, in logiclie. D'altronde, non si può negarc una forma o ricll'altra, iti ogni società. che Ia relipiotie e la teoria cieli'esistenza . . Chiamì, antmlsmo la convinz ione se- clell'anima svolgano anche la funzione condo la quale all'inte r n o di Corpi co- di forriire alla gente le risposte a domrini, visibili e tangibil[i vi è unl'essenza mande fondamentali, concernenti il si.. .. norinaIincntc invisibile e intangibile: gnificato della vita e dclla morte e la l'anima. In tutto il mondo si crede che causa di ogni evento. BenchE alcune credenzc animistiche cssa appaia in sogno, durante le trance, le visioni, sotto forma di onibrc o in siano universali, tutte le cultiire possieseguito a meditazione; oviinque, essa è dono le loro specifiche entità dotate di collegata alla perdita dei sensi, all'assen- anima ed una peculiare elaborazione m di coscienza, ;da nascira c al1a morte. del concetto di spinto. Alcune società 'I'ylor riteneva che l'idea fondaimentale credono fermamente che 1;1 gente abbia di aniina sia stata elaborata per spiegare due o trc anime, mentre altre ritengono ' . ne piosseggatutti questi fenomeni sconcertanti. Una che determinati indivi dui volta formulata, l'idea di base veniva no di pii1 di aItri. Pres!$0i Jivar o dcIl'Earricchita e, alla fine, dava vita ad una cuador orientale (I Ia rner 19;72b), ad serie di esseri soprannaturali ccm ~ p r e n - cscinpio, si individuano tre tipi di anidcnti tanto le anime degli anim:ali, delle me: una comune, o «vera», una urulan e piante e degli oggetti materiali,, quanto una musiak ISchcda 12.1 ). gli dèi, i demoni, gli spiriti, i diavoli, i
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Scheda. 12.1-- Le-tre anime dei &varo . ... . . parizione si awicina, l'uomo deve corrcre avanti e toccarla. Aliora, I'nrutam entrerà nel suo corpo di notte. Coloro che posseggono un'anima urtirum parlano ed agiscono con grande sicurezza e provano l'irresistibile impulso di uccidere i loro nemici. Per tutro il tempo in cui sono pervasi dall'arutam, essi si considerano immonali. Punroppo, questa seconda anima non può csscre posseduta per sempre: essa lascia la sua temporanea dimora un attimo prima che il suo possessore uccida qualcuno. Aìla fine, errando per la foresta, l'aruram sarà ricatturata da un altro che la cerca e che è abbastanza coraggioso da toccarla. La terza anima Jivaro si chiama musiak - Io spirito della vendetta. Essa iniDopo un c m o tenipo. suiia cui durata i Jimro sono incerti, il wampang finisce con i'ave- zia la sua esistenza quando coloro che re Ic ali danneggiate dalle ~ C K C Cdi pioggia possedevano ufficisilmcnte unòrutam mcntrc: svolazza in un iemi,oralc e a d e mor- vengono uccisi dai loro nemici: si svilupta a terra. Allora. le vera anima si trasforma in pa arinternn della testa della vittima e vapore acqueo. tra la pioggia che cade. Si cerca di uscirne per attaccare l'assassino. crede che ruttr le nebbie c le nuvole siano Per evirare che ciò awenga, la miglior i'ultinia ~nanifestazioncdi qucsti spiriti. Essi cosa da fare è tagliare la testa dell'ucciso, non subiscono ulteriori mutamenti e riman«rimpicciolirlai* e portarsela a casa. Se gono etrrnnmente in torma di riebbia (Hartutto il procedi~nento è eseguito corretnrr. 1972, p. 151 1. tamente, con vari riti e danze, l'anima ~tzus~ok puà rendere l'uccisore più forte e Ncssuno nasce con la seconda anima più felice. Dopo chc essa è stata usata a Jivaro - l'arntam . Per ottenerla bisogna, vantaggio di quest'ultimo, viene eseguito in rapida siiccessione, bagnarsi in una un rito per rimandarla al vùiaggio da cui cascata sacra e bere acqua di tabacco o il proviene. Per farc ciò, le donne cantano succo di una pianta chc contiene una quesca canzone (Elarner, 1972b, p. 146): sostanza allucinoaena. chiamata Jaturo. . L'uruta??~esce dalle profondità della Eo- Adesso, odesso formi olln casa dmc~vivevi. resta, sotto iormd di una coppia di gia- 'lira moglie? Iì, che chima dnlh luu cura. gtiari gig~ntio di due enormi serpcnti Dnvcui cenire qui per rrnderri /elici. chr avaiizano inesorabilmente verso colui Ora t t t ~ oriò è fitzzfo. che i. in cerco dell'anima. Quando I'ap- L>rrit~di,d o r n a (ala tua casa).
I Jivnro credono che l'anima vera e propria sia presente {in dalla nascita nel corpo di ognuno di loro. maschio o femmina. Dopo la morte, cssa li abbandona e passa attravcrso quattro successivi cambiamenti. Prima. ritorna nel luogo di nascita c rivive ia sua vita passata in forma invisihilc; pui, si niuta in un demone e vaga nella foresia. soIa, affamata e abbandonata. Quindi, quest'anima, che è quella vera e propria, muore di nuovo e diventa un wozvpang. una specie tli giganrcsca farfalla nortutna che di tanto in canto si vede svolazsare in giro. Anch'essa C seinprc affamata. Nella quarta fase, finale, si muta in nebbia:
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Come ha puiitualizzato Rc>ben LI;irett ( 19 141, la definizione di T! dar, sccc,rido la quale la rcligiunc carebt:le una fa,rma di animisrrio, è troppo lin-iiiara. Q u a n d o
si attribuiscono cararteristiche di vita a roccc. iirne, fenomeni atmosferici. C vulcani ci8 n(in vuol Clire che la gente crede ncccssaria.mente CIle l'anima sia la causa del c o m portamento «vitale» di qucsti oggetti. Di conscgiienza, si impone, a
questo purito, una distinzione cima l'idea di una f o n a so~prannaturalele cui maiiifescazicmi non (dcrivano dall'aniina. Per questo mntiirn Marett ha coniato il tcrminc anrn2ati~mo, allo scr)po di definirc la fede nell'esirstenza d i for7c non animiste. T1 posscsso (11 una notevole forza animatista puì, conferire ad alcuni oggetti, animali e persone degli straordinari poteri, indipendenti da quelli che derivano da anime e dei. Per definire questa coiicenrrazione di forze, hlarett si è servito del termine inelancsiano rnana. Un'ascia ~ I i eproduci: complessi intagli, un amo da pesca che cattura un grosso pesce, un gruppo che uccide molti nemici o un ferro di cavallo che porta «fortuna» posseggono utl grande tnano. Anchc le persone possono avere un mana più o mcno forte. Un intagliatore il cui lavoro risulta panicolarmente bello e complcsso possicdc dcl mnna. rnentre un guerriero catturato dal netnico lo a owiamente perduto. Nel suo :jignificato più ampio, questo mine inciica s e m p I i c m n t e a iec~e tielil'-*.:,.6A-C ~ I S L C di I ~iina ~ ~ potcntc forza. hlolti rapporti correnti tra persone e h ogti, che inormalrr iente non vengono €P . . ...-m-...*. ric~llusclucl culiic crcdcnzc religiose nelle culture occidentali, possono essere considerati dei mana. Ad escnipio, le pillole vitaminiche sono prese da miliorii di persone perché ci si aspetta che esercitino iin potentc cffctto positi\~o sulla salute e sullo stato di beriessere generale. Si dicc chc i saponi C i detergenti puliscono grazie al loro «potere pulente»; la benzina fornisce ai meccanismi il «potcrc di partire* o di ~ f u n z i o nareo; i venditori sono apprezzati per la loro «capacità di vcticierc» e SIdice chc i politici hanno cansrna o «capacità di attirare voti». Molti credono fermamente di esserc «sfortunati>, ci -- cfortunati» e essere nteso come il chc può fi~cilmeilti iin controllo, da I~ r t clo]ro. di una -- - variabile quantità di. mann.
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Naturale e soprannaturale Un modo pcr evitare che la definiiione di religione divcnti così cstcsa da iticludcrc, di fatto, ogni :redenza , tt quello di dtstinguere tra forze natura li e soprannaturaIi. 'I'uttavia, bisogna sottoluiearc chic poche culture classificano in modo neitto ed eff -icacc le loro crcdcnze secondo tali categorie. Tn una società in cui si crcJc che gli spiriti slano scmprc presenti, tr jrrilcvaritc sc sia tiatumle o soprannaturale fornire cibo k---qde agli antenati deceduti. DE ttta cult ura può semplicemente essere p riva di C;itegoric cmiche riguardanti questi due aspetti cicl probleriia. Aiialogamente, se uno sciamano soffia del fumo su di un pazientc e trionfalmente rimuove iin frammento d'osso che si suppone gli sia stato infisso nel corpo da un suo nemico, il probletna che si tratti di un'azione natiirale o soprannaturale piuò non a vere alculi significato emico. -,....LA ,I-ig. / r-. Nel suo studio sui GuruiUIIICJLL i i della Nuova Gui12.1) degli nea Occide iilip Neuyman sottolinea: «essi puascggono una serie di credenzc chc picsuppongono l'esistenza di entità e forze da noi definite soprannaturali». Tuttavia, il contrasto fra naturaIe e soprannaturale non 6 emicamente rilevante presso questo popolo: l
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necessario sottoiincnre [...l che h nostra accczionc del concetto di
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Fig. 12.1 MEDICINA DEI GURURUMBA Quest'uomo si sta provocando il vomitb inghiottendo uno stelo lungo circa 1 metro. Dopo averlo spinto tutto nello stomaco. lo farà andare su e giu fino a vomitare. Questa pratica e considerata necessaria per purificarsi dalla contaminazione provocata dal contatto cwi le donne.
circa dei L' anime, nel caso in ciij I'csistenza di tali entiti era data per scontata e se, nel contcmplarle. l'indiviiluo non sperimentava alcuno sru,porc o ti:more. L,o studioso. che ha foirnito il IYiaggiore contributo a qucsto tnodo di considerare la religione è stato Eniile Durkhcim. Cornc molti filtri, egli sosteneva che l'essenza della crcdcriza religiosa àndasse i
Fig. 12.2 SACRO E PROFANO Le scarpe vengono la& fuor i della mos;chea pe: siml3oleggiare il passagc: dalli3 vita rnonc3ana di tu". giorni al regno d=li. sacralttà e del sopranmRL' rale "m, ",
sileno dipendeva dalla misura in cui i p:irtecipanci provavario la scnsazione d i essere in grado di imporre la loro volontà ad una entità o forza. Se I'arteggiamento dei partecipanti era di i n c e r t a za, se essi si sentivano umili e d inclini a siipplicarc e a richiedcrc favori e concessioni, allora le loro crcdenzc C azioni erano essenzialmenrc religiose. Se ritenevario di esercitare un controlIo sulle entità e le forze che govcriiai1o gli amrenitiienti, non provavano incertezza circa il risultato e non sentivano la necessità di siipplicare uniilmente, allora 1c loro credenze e pratiche erano manifestaziot i i magiche piuttosro che religiose. Frazer considerava la preghiera come I'esscnza del rito religioso, tiittatlia essa noli viene sempre espressa in forma di supplica. Per esempio, presso i Navajo, deve essere pcrtetta in ogni dettaglio perché risulti efficace, e tirttauia non ci si aspctta che, beiichC tale, sia sempre esaudita. Di conseguenza, il confine tra
preghiera c aformirla magica» ?. tiei fatti. difficile da tracciarc. La supplica iiun può egsere considerata cornc una caratteristica della comunicazione verbalc tra un popolo e il suo dio. CIornc ha sottolineato Kiirh Renedict (1938, p. 6401 alusinghc, imbrogli C falsi pretesti sono nic.z'~icornilnerncnte usati per influenzare il soprannaturale,,. Ad escmpio. i Kai della Kuova Guinea irribrogliano i loro spiriti ancestrali così .come truifano chiurique altro. Altre culture cercano di mettere ncl sacco gli spiriti inentendopli. 1 Tsimshian ciella Cosca Cariadese del Pacifiico battc,no i piedi, mostrano il pugno ai1 cielo e chiainano i propri dèi uschiii~i.~,p=l csprimerc il loro rimprovero. I h~lanir deiie isole Bismarck tcngono i crani degli antenati in iin angolo deUa casa e fantio del loro meglio per compiacere il «Signor Spirito,,. Tuttavia, se qualcuno si ammala, possono minacciarlo Oriraniente di biittarlo fuori di casa. Ecco cosa gli dicono:
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Se qucst'i
~
1 \r:lgl ~ pcr atti\rii
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ore tu il(' rn rcsti inI casa. ~ r rivc 1 dcll ~ 'isola lutillizzatc ,tic) (For-tune. 1 955, 13-
216i.
Un ulteric.>tc cleincnto importante dello schcnia di Frazer era il suo tcntati\lo di distingucrc la magia dalla scienza.
mcnialc è probabilnieiite dctcrininato più dall'importanza attribuita al risultato dai partecipanti che dalla loro conviiizionc che esista un riipporto di causii cd etfcttu. Non si sa ahbastanzn della iritinia di preti, riiaghi, e scic . m i a t i per formulare sciainani delle dciiinizioni catcgori che in questo campo.
alferiilava che I'atteggiamcnto dcl 1nago coincideva esattamente con quello dclIo scittnziaro, poich6 sia l'uno che l'altro crcdono che se «A,> sarà cscguito L'organizzazione delle in i i t i determinato modo ne conseguirà credenze e delle pratiche <(R», inclipcndentemente d a chi sia colui religiose che esegue le varie operazioni o dal suo ~ttcggiariientoin merito al risultato. Si Cotrle abbiamo appena visto, ritiiaii e ritiene che un fr :) d'unghia di ctticlcnzc religiose coinvolgono una iina vittima prcsc&a gett ato nel fiioco, grande varietà (li pensieri. sentimenti e . . o degli spilli ititiIari tn una hambola pratiche. Tuttavia. in questo caiiipo, fatra ad itnicazionc della persona clcsi- csistono dci proccssi ordinati conic in gnata raggiungano lo scopo, con la stes- clualunqiie altra. 1Jri riictodo correcto sa aiitomatjca certezza con cili si tira per cominciare a capire le differenze fra una freccia cori l'arco o si abbatte un i vari fenotne~ii religiosi è qi~ello d i albero cori un'ascia. Frazcr riconosce\~a indagare se in essi vi sorio credenze C che. se si doveva considerarc q~icsta pratichc associste a particolari livclli di conie l'essenza della distinzione tra ma- sviluppo itifrastrutturalc c strutturale. gia e scienza, allora la prima differiva Anthony W'allace ( 1966) ha distinto beri puco dalla sccunda. P e r la verità, quattro principali tipi cii «culti» religiosi egli ckiiniva la magia «Lisa scienza>>e - o\.vero, forme organizzate di dottrine ipotizzava urla sequenza evolittiva uni- e attività religiose - clie hanno ariipie versale in cui la priina, basata su d i un implicazioni cvoluzioniste: ( 1 ) ctrlri inrapporto di causa ed ctfetto, aveva dato riioidua/i, ( 2 ) trrltz' sctumoni~-2,(3) cubi vita alla scienza. mentre la religioni- si curi~unttarz',( 4) c~-lllfircrlcrias!ici. Essi cra c\~olu ita sccon t10 linee del rutto indi- sono dcfiniti conie segue: pendenti Frazcr noti ha resistito L o scf I. Culti individuali La forma piii aIlc \perii iche sul campo: l'attqgiarnen basilare di vita icligiosii . iì creto con cui i tcrriti canti nia ghi di Ilobii si denzc c rituali individiinl i (ma ciilIturalscrvolio dcllc utiphie c gli orgogliosi -- . - - ... . mcPrir(-hrrutturaci). Ciascuno puo essere prcti %uni rimesid a n o si:arie d i yucca a t o u n cspcrto, poichk ogni per ottciicrc la pioppia no111si contorina o entra in relnzionc con forze allc tiette suridivi!iioni d i E-.razcr. Jl com- -..- .- tto rsscri ;iriiinisr i CC! anirnatisti quando purtanienro religi oso si mi~niicstain una prova il bisogno 'itare un concompl~?;sa mcscuIlanza di tirnorr r sti1trollo c cli otten~ ere pruticzione. Si po.. . l'ore, apatia cd ccci t azicm e , potere r - cio . trebbe Jcfiiiire turto urla religione poraneamente (iebolczz «fai d a re». prescnt i. Il pra i di ~ u ~ > ~ l i c a2. Culti sciamanici (:orne sottoliassociato coii ogni srqtienza compona- nca \Vallacc. i r i Iicssuna cultiira antro?.C
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pologicamcnre nota vi è una forma di rcligiorie completamente individuale, bcnchc gli Eschirnesi e i cacciatori-raccoglitori rendano ncttatncnte in questa dirczioi~e.\O&n&ai--uYsrLiraprescnta alincn~mdv&mtim& di -.- --specializzazionc religiosa (Fig. 12.3). 11 tcrininc sciamano derivi x~un_vocaholo dGi-pG@i; siberiani che o a , d d a o w u --. so e indica uno specidista di religione a tempo parziale. che viene consultare n_ei m ~ c n t i ~ . s i a n e e d i a n s i e t Coà. munque, iii applicazioni pracichc connesse ad aspetti cultiirali, il terrnirie sciamano si riferisce ad invidui che svolgono fiitizioni di indovini, dottori, cvocatori di spiriti e maghi per coriro di altri, in cambio di doni, compensi, prestigio C potere.
3. Culti comunitari Ad un livello politico cd cconorriico pii1 coinplesso, le credenzc C Ic pratiche comunitarie diventano piìi elaborate. Gruppi non specializzati, organizzati per fasce d'et;, in clan, in società maschili o secondo la gcneslogia. si assutilono la rcsponsabilità di of'frire prestazioni regolari o occasioriali in rituali considerati essenziali per il loro stesso benessere o per la sopravvivenza della società. Anche se i riti coniunitari possono avvalersi delI'apportv di specialisti quali sciainani, oratori e danzatori-tnusici di provata abilità, tutti i partecipanti ritornano. una volta che la celebraziotie ritualc si 6 conclusa, alla nomiale routine giornaliera. Nori esistoiici ~pecialistireligiosi a tempo pieno. 4. Culti ecclesiastici I.'orgaiiizzazionc religiosa a livello ecclesiastico coinporta un clcro prolcssionale o uno stato s;icerdotalr a tempo picno. Qucsci protessionisti formano una bilrocrazia che monopolizza la celebrazione di certi riti :t vantaggio (li individui. di griippi ed atiche di intcrc socicti. Di solito, ]C but~icrazieecclesi;\sticl~e sono stretta-
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Fig. 12.3 FRA1 GUARIGIONE S. Uno sciamano in
niente connesse a sistemi politici a livellu statale. In molti casi, i capi della classe sacerdotale sono rncinbri del ceto doininantc e. a volte, non è possibile distinguere la gerarchia politica da qi~cllaecclesiastica nella stnittrira dello stato. K'allace nota che le credenze e i rituali iiidividuali, sciamanici. comunicari c ecclesiastici cono strutturati in «scala». o\Tero che la +rma religiosa appartencntc al livcllo pii1 complesso contiene le credenz,e'e le pracichc di qiicllo più scniplice. Di conseguenza, nelle: società con culti ecclesiastici vi sono anche credenze c rituali comunitari. sciatnanici e strettamente indivitiuali (Fig. 12.41. S c i paragrafi seguenti verratino forniti esempi di upniina di questc forme di organizzazione religiosa.
Fig. 12.4 DMRSI LIVELLI DI O R G A N l m ZIONE RELIGIOSA (a) Uno sciamano del Guatemala cerca di rafforzare il suo potere personale presso un santuario. Ciò non gli impedisce di partecipare ai culti ecctesiastici deiia chiesa cattolica (b).
:redenz!e e rituali individuali: li Eschimesi L'individualismo di inolti rituali e cre-
dcnze escliirnesi corrisponde ad un analogo atteggiamento di questo popolo nei suoi sistemi di produzione. L'abitudine costantc a cacciare da soIi o in piccoli gruppi lo porta 21 riiisurarsi con l'astuzia c la forza di animali Lta prcda, a fronteggiare i pericoli degli spostamenti sii1 la minaccia di teinpeste e di norti che durano mesi. I1 cacciatore eschimcse era equipaggiato con iin ingegnoso corredo di strumenti tecnologici che rendeva possibile vivere nell'iirrico. Tuttavia, il successo, iiella qiiotidian:i lotta p er la sol>rawi\renza, non era sc:ontato. lDal punt o di vista dell'Escliimese, non era SUO ficicnte essere forniti di occhiali da nrrve, giacconi di pelliccia,
trappole d'osso a scatto, punte d'arpioni uncinati rcciiperabili e posscriti archi coniponibili. Si doveva cssere anche attrezzati a trattare con le forze c gli . . .. . . ... spiriti invisibili in agguato in ogni :ingolo della natura c che, se nffcsi o noti tcniiti opportiinamci~telontani, parevano ridurre il pii1 grnndc cacciatore ad un povcro csscrc morente per la fiirne. Era necessario un vigile sforzo individuale per trattare con anime uriiaiie e aniinali, spiriti dei liioglii, Sediia (colui che prcnde Anirnali del Mare), il Sole. la Luna e lo Spirito dclllAria i\S1allace. 1966, p. 89).Una pane dcll'ccluipaggiiinicnto di ogni cacciatore era costitiiito dal121 sua canzone di caccia un insienie di canto, preghiera e formule niagichc - che egli crcditava dal padre o dai tratelli di qilcst'ulrimu. oppurc acquistava J~Ifaninsi cacciatori
o noti sciamani. L'avrebbe cantata sottovoce mentre si preparava per le inconibenze giornaliere. Intorno al coiio portava una borsetta con tenente minuscoli animali intagliati. pezzettii di isetti ed altri artigli . e pellicce, sassolini, ir oggetti, tutti corrispondenti a qualche Spiritcj Benefico con il quale il cacciatore inapiteneva iin legarne speciale. 111 canibio della protezione e del successo nella caccia forniti dal suo Spirito Protettore, I'Eschirncse doveva rispettare dc:terniinat.i tabù, astenersi dal cacc-iare o dal man giare alcune specie o evitare di scori fin;ire in luoghi particolari. Un. cacciatore tiori doveva mai dormire all'aperto, sul bordo del gl~i;iccio. Ogni sera doveva ritornare sulla terra. che si trova ad i1na certa distanza. all'interno rispetto al mare af lcrto. perché la Dca del ~Marcinoli ama che le sue creature sentano l'odore degli csseri uniani quando questi non stanno cacciando (Rasmussen, 1929, p. 76i. Bisognava anche fari- attenzione a non cuocere mainmifcri terresrri e inarini nclla stessa pentola; si doveva introdiirre Jell'acqua fresca nella bocca di quelli marini uccisi da poco e dcl grasso nelle fauci dei iiiamiiiiferi terrestri soppressi (\Yyallacel 1966, p. 90). È da notare che alcune di queste ~superstizioniopossono avere attenuato uno stato di tcnsione psicologica o aver iivuto uri valore pratico nella caccia oppure in qualche altro aspetto dells vita eschimcsc. Ad esempio. non dormire all'aperto si11 ghiaccio è una prccauzionc chc \la a vantaggio della propria sicurezza. -
Struttura delle credenze e dei rituali individuali
I membri delIe reIigioni iridividuali. dcl tipo «fai da te», non inventano mai la maggior parte del loro crcdo, anche sotto l'infliienza di droghe, in stato d i trance, nei sogni o n c l k visioni. Ad
esempio. iina f o m a di religione iridivid ualc diffi~ s nel n Nord C nel Sud AmeriC: i compoirta l'acquisizioiie di uno spirito a ~ z l n d epcrsonalc, o w e r o di un prote:ttore solyrannàtu rale. Ciò si ottiene in iniodo tipi co: attra[verso I'csperienza di . . . una vtsionc Indotta col digiuno, con torture auto-inflitte o con droghc allucinogene. La ricerca dei giovani Jivaro di iin'aniiria arzdtanr ii iina var iante di qucsto insieme di ciredenze ampiamente diffuso. Benché og:ni visior ic arzrtam sia .. . ... li(zvcmente differente dall'altra, esse si uiniforrnano tutte ad un modello simile. Per molti nativi del Nord Amcrica -. l'espcricnza principale della 'lta era anch'essa una visione alliicinatoria (Fig. 12.5i. I giovani maschi avevano bisogno di questa cspcricnza per riuscire in amore. in guerra, nelle razzie di cavalli, nel commercio e in altre importanti imprese. Per ottcmperarc al loro personalc codice di coraggio e resistenza, cssi ricercavano qucstc visioni principaliiientc attraverso torture auto-inflitte. Ad cseinpio. presso i Crou*un giovanc che desicicrnssc ardentemente ricevere la visione dei suoi antenati si recava da solo tra le inoiitagne, si denudava cornpletariiente e si astcncva dal inangiare e dal bere. Se ciò non bastava, egli si mozzava iina parte del quarto dito della mano sinistra. Essendo prcparati iin dall'inianzia ad aspettare l'arrivo della visionc, 121 maggior p a n e degli indiani Crow airevario successo nclla loro ricerca. Sarebbero sicuramente apparsi un brifalo, un serpente, dci piccoli di falco. uiio gnomo o un misterioso straniero e. qiiindi. questi strani esseri, prima di scomparire, avrebbero «adottaton coliii che cercava la sua propria visione. Rcnché ogni visione (lei Crow contenesse dtgli elementi unici, esse presentavano di solito le seguenti caratteristiche simili: ( 1I ['i era iina qiialche rivelazione di futurc vittorie in guerra, di successi in razzie di cavalli. o in aItri atti
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Fig. 12.5 VISlOEJE SIOUX Sezione della biografia dipinta realizzata dal capo Pioggia in Faccia. In un sogno (a). il fulmine gli fice che lo ucciderà se egli non organlzzcrà una festa del bufalo. L'indiano sioux offre la festa, una partc del1 quale consiste nel coli una pentda di rosse e bollenti Iiiigue di bufalo. di cui egli si nutre allo scopo di salvare la propria vita, Egli sogna di nuovo un bufalo (b). Durante la danza e colpito da una freccia che attraversa le piume. Nello strapparla vomita di colpo; prende una manciata di terra, la strofina sulla ferita e guarisce rapidamente.
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di coraggio. (2.1La \sisiorte aveva luogr) alla fine del quarto giorno - un nurncro
i poteri dello sciamano si accrescono. La possc~szorrr, l'invasione del . corpo sacro pcr i nativi tiordamiericani. ( 3 ) umano d a parte di un dio o di Lino Veniva acquisita uiia canzone sacra. (4) spirito, è la forma più tliffusa di trance Spiriti amici adotta\viino il giovane. ( 5 ) sciamanica. Lo sciainann entra in trancc Alberi o roccc si miitavano in nemici fumando tabacco, assumendo droghe, battendo iin tamburo, danzando monoche inurilmcntc colpivano I'invulncrabile esscrc spirituale. (:orne dice liohcrt tonamcnte o, semplicemente, chiudenclo gli occhi C conccntrandosi. Durantc tu\ryic: la trancc, che inizia coli l'irrigidimento Egli i e d r noil solo ciò chc ognuno. dalla del corpo, sudorazione e un pesante (:olumhin Britannica al Sud Xirica, vedrrb- affanno, lo sciamano piiò comportarsi I?e e sciitircbbc in aiinloghe condizioni di comc [.in r~~.>diurn, t rasrnetterido messtn-ss ~~sicologico C sotto Io stimolo di sappi provenienti dagli antenati. Con nnrmali bisoprii iiriiani. ma anchc ciò che la I'aiutri di spiriri aniici, gli sciarnani pretradizione sociale della tribù dei Cro\i. iin- dicono gli eventi futuri, ritrovano ogpuric catcporicnnicnte di ildire e rli icdcrc getti perduti, diagnosticano le cause di i 1448, 1). 14 i. una malattia, prescrivono cure e forniscono consigIi ai clienti su coine proteggersi dalle malvage intenzioni dei loro Culti sciamanici
Gli sciamimi sono coloro ai quali viene socielrrirnrr ricoiioscilito il posscsso di particolari abilità per entrare in contatto con dcpli spiriti e per controllare le forze supratinaturali. L'iritero cotnplesh o (li crcdenze sciamaniche comprende alcune forme di trance, durante Ic quali
nemici. CL; uno stretto Icgame tra i culti scinmanici c la riccrca di visioni inciividuali. Di solito, gli sciamani posseggono una personalità psicologicaniente prcdisposti1 alle espcricnze aiiucinatoric. Nellc culture chc fanno libero liso di sostanze alliicinogeiie pcr pcnetrare i
misteri dell'altro mondo, molti possoiio raggiungcrc la condizione di sciamano. Presso i J k t r o , uri uomo su quattro C tale, poichi I'iiso di piante allucinogene rende possibile quasi a tutti ottcncrc lo stiito di trance essenziale pcr la pratica dcllo scian-ianismo (Ilarner, 1972, p. 154). Altrove, la possibilità di diventare sciamano pub essere limitata a coloro che sorio incliiii ad avere allucinazioni visive e auditive. Una gran parte delle manifestazioni dei ciilti scianiaiiici in moltc zone del inondo consiste in semplici trucchi di vcntriloquismo, dcsrrczza rnanuale, illusionismo. Ad esetripio, gli scianiani sibcriani segnalavano llarri\lo dello spirito da ciii eraiio invasi scuotendo di nascosto Ic pareti di iina tenda oscurata. In tutto il Sud America la cerimonia standard di guarigione del culto sciamanico comnorta la rimozione di frammenti ossei, sassolini, insetti. C altri oggetti estranei dal corpo del paaicnrc. La incssa in pralica di questi trucchi non deve essere considerata coinc una prova del fatto che lo sciamano ha un attcggiainento cinico o sccrtico versa tutto il resto della sila prestazione. La inentc iiinana è perfettainente capace di bloccare o di scpararc in uno scompartiinento informazioni contradditoric o scomode. sopprimendole nell'inconscio o, raziunalizzaridole («è un trucco ma C per il loro stesso bene»; oppure «è un trucco ina funziona,,). UenchS la trance faccia parte del repertorio sciamanico in centinaia di culture. essa iioii t. uiiivers:ilmentc Jiffusa. iMoltc società hanno specialisti teiiipc) parziale chc noti se ne senvon ina chc diagnosticano e curano ugua mentc Ic malattie, ritrovano oggetti perduti, prevedono il futiiro, conferiscono immunità in guerra e successo i i i amore. Tali persone possono essere detinite i vario modo: maghi, veggenti, incantacc ri, dottori-stregoni, uomini-mediciiia guaritori. L'intero complesso di prati-
che sciamaniche comprende tutti questi ruoli. Presso i Tapirapè, abitanti di villaggi cicf centro del Brasile (\Y'agles, 19771, gli scianiani (Fig. 12.6)traggono i loro poteri dai sogni, in cui incontrano spirit i che diventano loro assistenti. Questi sogni sono provocati da animo chc abbandonano il corpo e viaggiano. Chi sugna frcc~ucritenientemostra di possedcrc iin tnlcnto di sciainano. Quclli esperti, grazie al!'aiuto di spiriti-guida, possono trastorii-iarsi in uccelli o viagattraverso l'aria in zucgiare c ~ stessi i che vuote che fungono da «canoe», scambiare visite con spiriti e demoni, o raggiungere villaggi distanti e spostarsi avanti e indietro nel tcmpo (Scheda
12.21. Gli sciamani Tapirapè sono spesso chiamati per curare le malattie, cosa che
Fig. 12.6 SCIAMANO TAPIRAP~ Lo sciarnano è caduto in uno stato di trance indotto dal tabacco e non è in grado di camminare senza aiuto.
Scheda 12.2 Carne Ikanancowi . diventòuno ...-sciamano - .-
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Nel suo sogno [Ikanancowil camminava. spingendosi sempre più lontano verso L rive di un grande lago molto profondo all'interno deUa giungla. Là egli sentì dei cani che abbaiavano e corse nella direzione da cui proveniva il rumore, finche inconaò molti spiriti della foresta del tipo chiamato munpì ankà. Essi stavano strappando un pipistrello da un albero per cibarsene. [Gli spiriti] patlarono con Ikananmwi e lo invitarono a ritornare al loro villaggio, che si trovava sul lago, dove egli vide dei pappagalli e molti socò [...l degli ucccili che gli spiriti tenevano come animali domestici. Queste entiti soprannaturali possedevano molti boccali di kaui [farinata d'avena] e invitaro1943. pp. 6663.
fi~nnoscl~ycndoaidella propria destrez- collettività. Presso #li indigeni anicricani cielle za manualc e ciell'aiuto del loro spirito Pianure Occidentali si praticavivano dei giiicia, me1?tre si t r ovano ir - i iina condizione di s<:mi- t rani:e indotr a dall'assun- pubblici riti annuali di auro-tortura e di zione di criormi qu:aiitita di tabacco, che ricerca di visioni conosciuti corne Dan. pro\:ocano in Inrc) il \WlT iito (Schecla za del Sole (Fig. 12.7). Sotto la guida di 12.3). È intcrcssanCC- notar(3,.- in relazio- capi sciarilani, i tlanzatnri del sole si ne all'iiso arnpiarnienrc dif iuso del ta- legar;~noa d u n palo per mczzo di una -. . .. bacco nei rituali degli indigeni amcrica- corda, chc era fatta passare àttravcrso ni, che questa sostanza contiene degli iina striscia della loro stessa pelle. Sotto alcaloidi allucinopeni c chc pu8, quindi, gli occlii di tutto il gruppo riunito, essi ailo o ci anzavant3 intorno al :-durrc visioni se consuinata in gra nde ci-iinirriitia~~, i l o e da\ 'ano strattoni allia sorcla, finiantità. P2 C f-ii. cade\!ano iti C Ieliclilio o la pelle si . . .. . .. strappava. Queste pubhlicb 'staCulti comunitari lano zioni tli resistenza e coragj parte d i un insiemc di usar C SU N essuna Ciiltura è com plet ;limente p riva attività hclliche e su siiccheggi che si iosc orga nit - erano s-viluppate dopo l'arrivo dcgli eudi credenze e prati, zat e in m(3d0 coniiunitario., Pcrfinc1 gli ropei. I riti coiriutiitari rietitratio in d u e rsquinicsi -lianno (:\ci riti di gruppo. Gli dividui c li queste comunità, se spaven- catcgoric. principali: ( l j rili riz soiiduriclti o pesaintemente provocati attraver- IÙ e 12) rzfi di ppassa,~qio.Nei primi, la p ~ r i ~ i p a z i o n;icrituali pubblici di ca. 1 l'csainc incrociaro di pih sciamani, ~nfessanopubblicanìcntc IL violazio- rartcrc drammatico autrienta il sciiso di un tabù che li hanno resi malati e dcll'ideririth di gruppo, coordina Ic che hanno danneggiato il resto della azioni dci singoli mcmbri della caii?uni*
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vide uno spirito ingoiarlo e vomitare del sangue immediatamente dopo; lo sciamano scorse un secondo spirito bere da un dtro vaso e immediatamente .gli uscì del sangue daii'ano. E d i vide anche gli spiriti rnunpi ankù vomitare te budella e gettarle per terra, ma si accorse subito che era soltanto un trucco: infatti, gli spiriti non morivano poiché possedevan o più intestini. Dopo questa visita, essi chiamarono ikanancowi padrc e si dissero suoi figli; egli li visitò frequentemente, durante i suoi sogni,ed ebbe sempre accanto a sé uno spirito msrnpi arilià. I
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FONTE:\y7aglcy.
n o ikanancowi a mangiare con loro. Egli rifiuti>, poiché si era accorto che il loro kani era fatto con sangue umano e infatti
Scheda 12.3 Cura delle malattie attraverso il vomito --
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I A meno che 1s malattia non sia così grave da richicderc1un tratti~menroimmcdiaio,
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gli sciainani praricant le loro attività di guaritori UÌ:iicamentc a sera inoltrata. Uno di loro si reca dai paziente e si accoccola presso il suo giaciglio: il suo primo gesto è sempre quello di accendere !a pipa. Se il inalato ha la febbre o è in uno stato di incoscienza dovuto alla visione di uno spirito, il principale metodo di cura è il massaggio. Lo sciamano soffia e fuma su tutto il corpo dei paziente e quindi sulle proprie mani, ci sputa su e massaggia il paziente dolcemente ma con detern~inazione,proccdcndo sempre dal centro del corpo verso le estremità degli arti. Egli mostra che sta scacciando una Prescnza estranea eseguendo un rapido movinielitu (]elle mani, una volta giunto alle est reniirii delle gambe e dclIe braccia
del --paaiciirc. .-.--A-
Tuttavia, il metodo di. cura più frequente C quello di estrarre un oggetto nialigno succhiandolo. Lo sciamano si accovaccia accanto al giaciglio del paziente e inizia a «mangiare fumo» ingoiandone ampie boccate dalla sua e inala girandi quantità, inP~P
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spirando profondamente fin nello stomaco, per cui resta subito intossicato e mostra sintomi di nausea: di consegiienza, vomita vioienlemente e emette del fumo. A questo punto, inizia a lamentarsi e a raschiarsi la gola cotne una persona alfetta da nausea e in preda a conati, nia che non riesce a dar di stomaco. Ringoiando ci8 che vomita accumula saliva nella bocca. Nel bel mezzo di ciò. lo sciamano si ferma molte volte per succhiare il corpo dc! paziente in vari punti e infine, con tino sforzo tremendo, sparge tutto il materiale accumulato sul pavimento. Immediatamente dopo cerca in quesra materia l'oggetto estraneo che è stato la causa della malattia. Non ho mai visto uno sciamano mostrare tale oggetto agli osservatori. Durante il trattamento uno sciamano Tapirapè di solito ripctc molte volte il pmcedimento di «mangiare fumon, succhiare e vomitare e in qualche caso. quando il malato è un uomo impanante, due o anche tre scialnani collaborano alla cura: in tal modo il rumore di violenti conati di vomito risuona in tutto ii villaggio.
1
F~>KI.I-::Wapley. 19-13. pp. 53-74. Fig. 12.7
DANZI DEL
SOLE DAKOTA Questa rappresentazione pittorica e del capo dei Sioux Oglala del Dakota. Piccolo Toro: essa rnostu la Danza del Sole come venlva eseguita più di W anni fa. Il cerchio al cenir? e un frangivento f m a t o li grossi rami verdi del p : ~ nero americano. Nel rnex si vede il palo della danB e, sospesi ad esso un u
e un bufalo. All'estenm cerchio, dei fedeli officiar? la cerimonia. Uno di loro trascina quattro crani di bufalo per mezzo di m fatte passare in fori prat nella pelle della schiemf insisterà in questa pratiti fin quando la pelle non s sara lacerata.
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svolga hn7ioni di totem; cib che tisulta fondainentale è il contrasto con altri cotem, piurtosto chc le loro specifiche proprietà: ? tale contrasto a renderle hnzionali all'identificazionc del gruppo. Gli A :ll'Australia costituiscono un c jico di rituale totemico 'ra di loro, un individuo (v. Fig. si ident ifica coni il totem di un luogo sacro pr,esso il q,uale la propria madre ì. passata poco te mpo prima di rcscare incinta (v. p. 153). Questi luoghi contengono oggetti di pietra, conosciuti come cburrnga, chc sono le manifestazioni visibili dello spirito di ognuno. Si Riti .comunitari di solidarieta: ritiene clie essi siano stati lasciati dagli il totemisrno antenati roternici, quando viaggiavano I riti di solidarietà sono diffusi nei clan e per il paese all'inizio del mondo. In un in altri gruppi di discendenza. Di solito, secondo tcmpo, tali antenati si sono hanno noini e insegne chc identificano i trasformati in animali, oggetti ed altri loro inembri e distinguono ogni gruppo ténomcrii che costitiijscono il repertorio dagli altri. Predoniinano i nomi e le dei vari tipi di totcm. I luoghi sacri di insegne di aniinali, ma vi sono anche ognuno di essi sono visirati ogni anno quelli di insetti, piante e fenomeni natu- durante dci riti noti conie InticL7iumo. Tali riti hanno vari significati e molrali come la pioggia e Ic nuvole. Questi oggetti, che servono per identificare il teplici funzioni: i partecipanti sono rigruPPo, soiio noti come lotem. La mag- gorosamcntc tenuti a proteggerc i loro gior pairte di essi, quali per esempio tocem e ad assicurare la loro riproduziol'orso, il' frutto dell'albero del pane u il ne, ma l'appartenenza esclusiva di canguro , indicano delle specie utili o ognuno al gnippo rituale indica anche commestibili e spesso csiste un (iichia- che tutti i meinbri osscnlano dei dogmi rato rnp porto di discendr:nza tra i mcm- initologici riguardanti i loro comuni bri del p il loro aritenato t(otcrrii- antenati. Lc cerimonie totemichc riaico. A v4 3ru che fanno p;irte di ferniano e intensificano il scnso di iden:ruppe dIwono as;tener- tità collctriva dei membri di una comuun dctei si dal danneggiare o mangiare il proprio nità localiiicntc definita. Il prendersi totcm. Vi sono molte variazioni nelle ciira dei cburinga cotifcrnia il fatto che i forme specifiche di credenze totcmiche gruppi totcmici hanno delle «pietre» e, cornuiiquc. nun si puii dire che ne oppure, seco~idouna metafora più faesista un singolo complesso. J.évi- miliare, delle «radici>>in una particolare Strau~s(1963aj sostiene che I'elcmento terra (Schcda 12.1). unitario del concetto cli totcmismo consiste non iii una qualche specifica credenza o pratica. ma in iin certo riutnero Riti comunitari: riti di cli relazioni generali e logiche esistenti passaggio fra il gruppo in qiiestionc C il nome che esso si è attribuito. Non ha irnportan- I riti di passaggio hanno luogo durante zia quale tipo di animale o di oggetto cambiamenti chc si verificano in sitila-
e la prcpxa ad immediate o future azioni collettive. I riti di passaggio, invece, celebrano il passaggio di individiii all'interno o all'csterno di gruppi o d'interno o all'esterno di condizioni sociali di fondamentale imporranza sia per l'individuo stesso che pcr la comunità. La riproduzione, il raggiiingimcnt<) dell'eti pubcralc sia per i maschi che per le femmine. il matrimonio e la morte sono le principali occasioni tiniversaliiientc diff~iscpcr questo secondo tipo di riti. tà
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Scheda 12.4 11 lombrico-stregone Intichiurna --
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1 Gli iiomini che svolgono Funuone di lombrichi-siregoni scivolano fuori del viiìaggio e, guidati dal loro capo, ricostruisco-. no la traccia lasciata da Innsrailiuka, il prinio lombrico-stregone dell'inizio dei tempi. Lungo le sue orme essi individuano i churingo ed altri elementi commemorativi del viaggio di Incwailiuka. Il luogo sacro C formato da una caverna poco profonda, accanto alla quale vi è una grande roccia, circondata da piccolc I capo identifica rispettipietre rotonde. 1 vamente la prima con il corpo dei lombrico-stregone e i sassi con le sue uova. Poi inizia a cantare, bartendo sulle rocce con un grosso bastone di legno, mentre gli altri si uniscono a lui picchiando con dei ramoscelli. La canzone contienc una richiesra, rivolta ai lombrico-stregone, di produrre più uova. Immediatamente dopo il capo colpisce ognuno degli uomini allo stomaco con una delle «uova di pietra>>dicendo, «hai mangiato molto cibou. A questo punto, il gruppo si sposta verso un nuovo luogo sacro, sotto una grande roccia dove di solito Innvailiuka cuoceva e mangiava i suoi cibi. Gli uornini cantano, battono i loro ramoscelli e scagliano te uova di pietra al di là della rupe, così come fece Intu~ailiuka.Poi si
zioni strutturali o conclizioni sociali che sono oggetto di publjlico interesse. PerchC. la nascita, la pubertà, la ~i-iortett il r )io costituiscoiio così frequciit delle occasioni per i riti di passaggio (Fig. 12.8 I? I'robabilmei-itc perche contci-igotio implicazioni piihhliche: l'individuo che nasce, raggiunge la m:iturith, prendc moglie. muurc non ì. l'unico 1 ad cssere iiiteressaro a tali :mi. Mol tc altre persone devoawctii~ne no ccinforniorsi a questi muramenti tondarncnral ;cita tion definisce soltanto I'cs .!i una nuov:i vita, mi1 introduce aeiie modificnzioni nella posizione dei genitori, J c i nonni, dci fra-
spostano verso un terzo luogo sacro, costituito da un foro profondo circa un metro e mezzo. I1 capo raschia il terriccio aUa sommità del buco estraendone ulteriori ~Arrrthgadel lombrico-stregone. L e pietre vengono accuratamente ripulite, fatte passare in giro e poi rimesse al loro posto. I n totale, il gruppo sosta in una decina di luoghi prima di ritornare a casa. Come preparazione per il ritorno, gli uomini si ornano con cordoncini, 0ssa infilate nel naso, code di topo, piume e si dipingono anche il corpo con i disegni sacri del lombrico-stregone. Durante la loro escursione. uno di loro ha costruito una capanna di frasche, la cui forma è quella del bozzolo del lombricostregone. I membri del gruppo entrano nella capanna e cantano, raccontando il viaggio che hanno fatto. Dopo, il capo inizia a trascinare e a strascicare i seguito da tutti gli aItri, imitando i lombrichi-stregoni adulti che emergono dai loro bozzoli. Questa pantomina è ripetuta parecchie volte. Durante questa fase deUa cerimonia tutti gli spettatori che non sono lombrichi-stregoni vengono tenuti a distanza ed obbligati ad obbedire agli ordini degli uomini e delle donne lombridii-stregoni (Spencer e G1len, 1968).
telli, dcpli eredi, dci coetanei e in altre relazioni donicstid~e e pr~litichc. Lo scopo principale dei riti di passaggio C quello di fornire un riconoscimento coll e t ~ivo d ' i n t e r o coniplesso di relazioni, nlicxrt: o alterare, c non soltanto di ratificare :rienze di mutamento riguardai I che sono nati, si sono sposati [i sono niorti. 1 riti di passaggio si uniformano a dei niodclli iiotevolmcntc simili fra di loro C anipiamcnte diffusi in culture diverse (Eliade, 1158; S ~ h l c ~ee lHairy. 1979). I n prirnci luogo, i protagonisti principali dcl rito vengono allontanati cialle pratiche quotidiane che hanno 3 che fare con
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FFg. 12.8 RELIGIONE E MOMENTI CRUCIALI DELL'ESISTENLA (a) Danzatori ad un funerale Oogon. Le impalcature funerane degli indiani Crow (b)testimoniano di una pratica diffusa: quella di disporre i corpi dei morti in regioni scarsamente abitate.
la loro vira precedente. Inoltre, essi percorrono degli stadi simbolici e fisici, clecisivi nel n-ietterc fine al loro vecchio stato socialc e che, spesso comprendotio il concetto di uccisione della vecchia personalità. Per ottenere «morte e trasfi.gurnzionc», si cambiano i vecchi abiti e gli ornamenti con altri nuovi e il corpo viene dipinco o mutilato. Infine, i partecipanti sono solennemente reintrodotti nclla vita normalc. Si piiò constatare I'esistcnza di inodclli di riti di passaggio nellc cerimonie di iniziazione maschile degli Ndernbu dello Zambia settcritrionale clore. come avviene presso molte popolazioni atricane e del Medio Oriente. il passaggio dalla fanciullezza alla maturità compor-
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ta il rito della circoncisione. I giovani maschi vengono raccolti da diversi villaggi e concentrati in una speciale zona della boscaglia che funge da «scuola». Fssi sono circoncisi tiai loro stessi parenti o cisi vicitii e dopo la guarigione della fcrita vengono reintrodotti nella vira nortnale (Scheda 12.5). Iri moltc culture le ragazze sono sottoposte a simili riti di preparazione, di isolamerito e reinserimento tic1 grupp o al momento del loro prin-io mestruo c quando risultano icioriee i11 matrimonio. La mutilazione genitale è diffusa anche presso le donnc cd esiste un'operazione ampiamente praticata nota come clirnrid~~ctorniu, in cui l'apice esterno del ditoride viene taglinto. In niolri griippi australiani, sia la circoiicinsione che la clitoridcctomia erano ampiamente praticare ed inoltre gli australiani eliiiiinavano gli incisivi anteriori degli adolescenti. I maschi erano sottoposti all'ulteriore operazione della sub-innsiofzc, in cui la parte inferiore del pcnc veniva tagliata in profcmditi finci all'urctra.
Fig. 12.8 RELIGIONE E MOMENTI CRUCIALI DELL'ESISTENZA (segue) (C) Le mummie peruviane sono ottenute in modo diverso. ovvero con un metodo diffuso nelle zone a clima arido.
Culti ecclesiastici
per sostcntare questi specialisti a tempo picno sono di solito strettameiice dipenCoine si è detto precedcntcmente, i tlcnti da una forma di potere C dal culti ecclesiastici hanno in comune I'esi- privilegio di esigere delle tassc. Ad stenza di uil clero professionale o di una csenipio. presso gii lnca (p. 203), lo classe saccrdotalc organizzati in forma stato c la classe saccrdotalc si spartivano burocratica. Normalrnemc dctta buro- I'àiiitto e i tributi che venivano fatti crazia è associara con il controllo di un pagare ai contadini. In epoca feudale (v. tempio centrale cd 6 sotioliiessa ad p. 202), la gerarchia ccclesiastica traeva esso, [neiltre nei Iiiophi di culro secon- il proprio sostcntainento dai suoi stcssi dari o periferici il clero può godere di possedimenti territoriali c dalle Joiiauna notevole iildipcndcnzfi. Di solito. xioni di porenri principi e re. Gli alti pii1 è ceritralizzaro il sistcma politico pii1 prelati delle gerarchie ecclesiastiche tcudali erano quasi sempre parenti o lo L. la hurocrazi~ccclesiastica. Gli esperti ecclesiastici differisconu fedeli seguaci di membri della classe siil dagli sciatiiani Tapirapè chc da colo- dominante. La prcsenza di organizzazioni ecclero che praticano In circoiicisione e svolgono funzioni di tutori tra gli Ndembu. siastichc produce una profonda separaQiiesti spccialisti sono formalmente clc- zione tra coloro chc partecipano alla signati al loro ruolo c consacrano se cclcbtazionc dcl rito. Da una parte vi è stcssi ai riri del proprio ufficio (Fig. un settore attivo: la classe sacerdot aie; 12.11). Di regola. tiili riti cornprcndono dall'altra. una «congregazione* passiva, un'ampia varietà di tecniche per in- cioè coloro che sono virtualmente degli fliicii~aree controllare esscri animisti e spettatori. I menibri del clero devono forze animisriche. I provciiti mareriali inipnrare un complcsso insieme di co-
Scheda-12.5 La circoncisione presso gli Ndembu - - - p.
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La cerimonia iniziava con I'approwigiumineiito di cibo e birra, poi veniva ripulita una zona della boscaglia e si pianrava I'accainpamento. In esso \ t i cra una parte centrale in cui le madri degli adolescrnti maschi che si preparavano per la cerimonia cucinavano i1 cibo per questi ulrirni. 11giorno precedente la circoncisione, coloro che dovevano eseguirla danzavano c cantavano delle canzoni io cui esprimevano una fonc ostilità verso le madri dei ragazzi e facevano riferimento all'azioile di «uccidere,> che doveva verificarsi di li a poco. I giovani maschi e le loro famiglie si riunivano neIl'accampamento, vcnivano accesi dei fuochi c iniziava una notte di danze e di Ebcri rapporti sessuali. Improvvisamente enitarotio in processione i circoncisori, arrivando apparentemente dalla boscaglia, col loro apparato. I...] Tutto ii gruppo li segui menlre danzavano accovac-
ciati. tenendo sollevati vari oggetii deii'apparaio e cantando con voce roca. Alla luce del fuoco e della luna la danza diventava sempre più frenetica (Turner, 1967, p. 205; trad. it., p. 219).
Nel frattempo, «queUi che erano destinati a morire- sedevano in fila, assistiti dalle madri e dai padri. Durante la notte, erano ripetutamente svegliati e portati in giro dai parenti maschi. 11 giorno scguente ricevevano ~un'ultima cena» (che, in sostanza, era un'ulrima prima colazione) dalle loro madri: uognuna cIi esse nutriva il proprio f d i o con Ie sue stesse mani, come se fosse un bambino troppo piccolo per fare da si». T giovani maschi cercavano di non apparire spaveiitari quando, dopo la prima colazione, coloro che dovevano praticare la circoncisione, con le sopracciglia e la fronte spalniate di argilla rossa, danzavano inrorno a loro brandendo i propri coltelli. La circoncisione vera e propria era cscguita in un altro posto, ripulito dagli arbusti e ad una certa distanza dall'accampamcnto dove renivlano cotti i cibi. Gli adolescenti maschi restavano scparati da tutti gli alrri in questo luogo che erri
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chiamato il aposto della morte». Essi dormivano in una capanna di irasche, sorvegliari e governati da un gruppo di maschi adulti, che svolgevano funzioni di aguardiani,, (Fig. 12.9). Dopo la loro aultinia prima colazione~> i ragazzi dovevano marciare in fila verso ii «luogo della morte». I guardiani sopraggiungevano correndo a grande velociti, li aiferravano e gli strappavano gli abiti, lacerandoli. Le madri venivano confinate nel campo riservato alla cottura dcl cibo, dove iniziavano ad emettere Iamenti come se fosse stata annunciata una mone. I ragazzi erano presi in consegna dai guardiani mentre coloro che praticavano la circoncisionc tendono il prepuzio, fanno una piccola intaccatura in cima c un'nltra mito, che servono da guide, poi tagliano Iungo la sezione dorsale con un solo movimento passando quindi alla sezione venttale e in questo modo tolgono abbastanza prepuzio da lasciare il glande ben esposto ( i b ~ d e rp., 216; trid. it., p. 258).
Durante la segregazione nel posto dclia mone, i giovani maschi adolescenti dovevano sottostare aila rigida disciplina dei loro guardiani, mantcncre un atteggiamento ubbidiente, parlare soltanto quando gli si rivolgeva la parola, eseguire commissioni e trasportare o riportare ogni cosa setnpre di corsa. In passato, venivano mandati in pericolose missioni di caccia ed erano sottoposti a dure pene corporali se si dimosrravano indisciplinati o se manifestavano paura. Inoltre, venivano terrorizzati di notte col suono del muggito del toro (bull roarer) - tln disco piatto che produce un rurnorc ululante quando viene fatto roteare all'estremith di una corda (Fig. 12.10).Danzatori mascherati, chc i giovani credevano appartenessero al *grande popolo rosso,,, apparivano all'improwiso e li picchiavano con dei bastoni. Durnnte tutto il tempo deiia loro segregazione, i maschi adolescenti venivano istruici sulle regole dcll'età matura: come essere coraggiosi e come raggiungere la potenza
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sessuale. Essi ascoltavano lunghi discorsi, arringhe e dovevano risolvere degli
enigmi ricchi di significati simbolici. Per Ia loro wrinascita~i giovani venivano completamente ricoperti di argilla bianca: il colore stava a significare che essi erano totalmente rigcnerati. Poi, erano portati nella parte del campo dove si cucinava i1 cibo e mostrati alle loro niadn: le madri piangevano, poi i loro laolorosi s i trasformano in canti di )
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gioia, via via chc ciascuna si rendeva Fonto che il proprio figliolo era smo e saIvo. E impossibile descrivere in modo adeguato la scenn che ne svguiva, di giubilo pieno e privo di c y n j inhizirinc. I guardiani giravano corrent!(, in un crrchin interno. le madri danzavano intorno a Ir>rri[---lmentre d t r c parenti e amiche lormavano un cerchio esterno che cantava e ballava picno di pioia.Cili uoniini sravano al di fuori di qcicriu turbine. ridetido con grande piacere. L i scena si svolgeva in mezzo a nuvole di LI., p. 301).
Fig. t2.9 (a sinistra) RITI DEGLI NDEMBU (a) Benché ci si aspetti che le donne appaiano terrorizzate dal ~,mostro~~. esse sono in realtà piuttosto scettiche e mostrano di divertirsi. (b)Il campo della circoncisione, il posto della morte^^.
Fig. 12-10 IL MUGCTTO DEL TORO Una corda viene fatta passare attraverso un foro, allo scopo di far roteare intorno alla testa lo strumento che produce un suono simile al muggito del toro. Questo esemplare viene dall'Australia.
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Fig. 12.1 l CULTO ECCLESIASTICO Ordinazione di un vescovo episcopate nella Cattedrale di St. John The Divine n New York.
noscenzc rituali e storiche concernenti il caleridario e l'astronomia e. spesso, sono scrivaili c persone colte Bisogna sottolirieare. comunque, che la acongregaiioiie» dei iecleli non abbandona mai del tiitto le credenze e i rituali iridividuali, sciamanici e comunitari. Essi vengono tirtti praticati. a volte segretarnentc, nelle vicinanx, nei villaggi o neUe case, parullelamcnte ai riruali apiil clcvati». nonostante gli sforzi pii1 o [neno cncrgici da parte della gerarchia ecclesiastica per mcttcrc fine n ciò che spesso viene definita una manitestazione d i idolatria, di superstizione. di papanesimo o di ercsia.
foro. ire
La religione degli Aztechi
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hlolte dcllc principali cararteristichc clclle credenze C dei rituali tipici di contesti sociali scratiiicati possono essc-
tre
rc riscontrate nell'organizzazione ecclesiastica degli Aztechi dcl Messico. Essi consideravano i loro sacerdoti responsabili del mantenimento e del riiinovamento dcll'intcro universo. Atcravcrso I' 'esecuz ion e d i riti anniiali, i preti poteV a n o otte nere la benedizione degli dèi, gàrantlre il benessere del popolo ed cvitarc che il mondo sprofondasse ncl caos c rielle tenebre (Scheda 12.61. Secondo la teologia azteca, l'universo era già passato attraverso quattro epoche, ognuna delle quali conclusasi con un cataclisma distruttivo. La prima era terininata quando il dio regnante, TezcatIipoca. si CTB trasformato nel solc e tutta la razza iimana era stata divorata dai giaguari. La secold a epoca, governata dal serperitc pium ato QuetzalcoatI (Fig. 12.121, si era conclusa con uragani che avcvano trasformato la gente in scimmie. La terza, sotto i.1 dominio di l'laloc, dio della pioggia, era giunta a termine
Scheda--12.6 11-- calendario azteco .. -- -
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Tutti gli aspetti del rituale azteco erano regolati da un complesso calendario comprensibile soltanto per i sacerdoti. Tramite esso, questi uliimi individoavano gli dèi da placare e i giorni infausti che, se trascurati, avrebbero potuto provocare In fine del mondo. GIi Aztechi avevano un anno di 365 giorni. Essi suddividevano questo period o in I8 mesi di 20 giorni ognuno ( 18 x 20 = 360): rimanevano quindi 5 giorni annuali con!iidernti iirn periodu1 infausto. Ognuno dei 20 giorni aveva unI nome cd era nurnerat o in prog ressionc 4da l a 13. Ogni 13 X 20 = 260 giorni, il numero l indicava l'inizio di un mese. Tale period o di 260 giorni era inserito all'interno di un anno di 365. Ogni 52 anni l'inizio dei due cicli, i'uno di 360 e l'altro di 365 giorni, coincideva. Le date piii sacm erano quelle associate con la fine del ciclo di 52 anni. In qucl periodo, i saccrdoii
lottavano con tutte le loro forze per impvdite la fine del mondo. 1 fiiochi degli altari, che erano stati accesi perpetuamente per 52 anni, venivano spenti così come quelli di tutto il regno. La gente distruggeva i mobili deilc proprie sbitazioni, digiunava e pregava, paventando l'awento della catastrofe finale. Le donne incinte venivano portate via e nasmste e ai bambini si impediva di addormentarsi. Al calare del sole ddl'ulrimo giorno, i sacerdoti salivano fino al cratere di un vulcano estinto nel centro dclla vaile del Messico e scrutavano ansiosamente il cielo per s c o p r k ~ ii segni della continuazione del mondo. Quando alcune stcltc raggiungevano il loto apogeo, i sacerdoti sacrificavano un prigioniero e accendevano un nuovo fuoco nel petto della vittima. Delle stalktte portavano con delle torce questo fuoco sacro in tutto il regno.
Fig. 12.12 TEMPIO DI QUETZALCOATL I l Serpente Piumaio, Ciifà del Messico (un tempo
Tenochtitlàn).
quando dal ciclo era caduto fiioco. Intine si era avuto il regno di Chalchihuitlicue. dea dell'acqua, la cui epoca cra finita con un diluvio iirii\,ersale diirnntc il quale la gcntc si era trasformata in pesci. La quinta epoca era quella in arto. con il dio l'onatiiih, cd era destii-iat a presto o tardi a concludersi con un terremoto. La ptincipalc funzianc dei 5 000 sacerdoti chc vice\latio nella capitalc a n e ca era di far in modo che la fine del moncio an:enisse il pii] tardi possibile. Ciò poteva esscrc garantito soltanto cotnpiacei-ido i numcrosissin-ii dei preposti n1 governo dell'uriiverso: il modo iiiiglioie per ottencrc questo SCOPO era di offrire loro dei doni. il più prezioso dci quali erri il cuore uinano appena estratto dal corpo. I ciiori dei prigionieri di guerra crano il dono piìi apprezzato. poiche \lenivano conquistati con grandi sacrifici e rischi. I centri ccrirnoniali aztechi erano dorniriati da grandi piattaforme piramidali sorniontate d a teiilpli (Fig. 12.13). Queste strutture erano costituite da grandi spianate sulle qiiali veniva incsso in etto il dramma dcl sacriticio umano
Fig. 12.13
almeno iina volta al giorno per tutto l'anno. In date particolarmente importatiti vi crano più sacrifici. 11 cornl,lesso dei rituali di queste ccrimonic comportava, in primo luogo, che la vittiina salisse I'cnorme scalone fino aila cima dclla piramide; poi, arrivata alla sominita, era presa da quattro sacerdoti, per ognuna dclle membra, C distesa col viso iti alto C con l~racciae gnrnbe divaricate sulla pietra sacrificale. Un quinto siccrdote tagliava il pctio della vittima con un coltdlo di ossidiana c d estraeva il cuore ancora pulsailte. Qiiest'ultimo veniva strofinato sulla statua del dio e poi bruciato. Infinc, il corpo senza vita era gcttaro oltre il bordo delia piramide C vcriiva (atto rotolare in basso lungo i gradini. Si ritiene che in una cerimonia sacrificalc di quattro giorni nel principale tempio azteco di Tenochtitlhri 20 000 prigionieri di guerra venissero s;icrificati nel modo siiddetto. Il totale \valutato in uri anno doveva essere circa tii 15 000 persone, mandate a morte per placare la sete di sangue degli dei. h,Ioltc di queste vittimc crano prigionieri di guerra, anche se di tarito in tanto, vcnnmano sacrificati giovani, ianciullc C
TENOCHTI-
--ÀN :ostruzione della capitale teca w n le sue numerose amidi sovrastate da templi.
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Fig. 12.j4
COLTELLO SACRIFICALE AZfECO
bambini locali (Berdan, 1981; Coe, 1977; Soustellc, 1970; Vaillant, 1966). 1 corpi della maggior parte dei suppliziati crano fatti rotolare gih per gli scalini clella piramide, smembrati e probabilmente cotti e mangiati (Hariier, 1977).
Cannibalismo azteco I'rima della nascita delio stato, molte societh praticavano sacrifici umani e consiimavano ritualmente tutto il corpo dei prigionieri di guerra o uiia parte di esso (Harris, 1985). mancando di mezzi politici per tassare o costringere al lavoro coatto ampie fasce di popolazio~ie,i governi dominanti avevano uno scarso interesse a preservare la vita dei loro nemici vinti. Con l'avvento dcllo stato, comunque, queste pratiche tesero a scomparire. Come si è già visto, (p. 20 1 ), i territori conquistati vennero incorporati dalio stato e la capacith lavorativa delle popolazioni sconfitte fii sfruttata per mezzo di tasse, lavoro obbligatorio C tributi. Di conseguenza, preservare la vita dei popoli vinti diventì, una parte essenziale nel processo di espansiotic dcllo stato. Tuttavia, gli Aztcchi costituir ono un'eccczione in questa ten denza g(:ne- - - ...- rale: invece di proibirc tassativamente sia il siicrificio umano che il cannibalismo come tabù ed incoraggiare la comprcnsione e l'umanità verso le popola-
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zioni nemiche vinte, Io stato azteco trasformb sacrificio umano e cannibalisnlo nelI'clcmcnto fondamentale c ccntrale delle crcdcnze e dei rituali ecclesiastici (Fig. 12.14). Piu questo stato diventava potente piii si rivelava cannibalistico. Poiché i crani delle vittime erano posti uno a fianco all'altro su alte rastrelliere di legno, dopo che i cervelli erano stati estratti e mangiati, fu possibile per i membri della spedizione di Cortés calcolare almeno un certo numero di suppliziati (Fig. 12.15).Essi riferirono che una di queste rastrelliere per i crani ne1 ccntro dclla cictà di Tenochtitlan conteneva 136 000 teschi, ma che non erano riusciti a contare un altro gruppo di vittime, le cui teste erano
Fig. 12.15 RASTRELLIERA DI CRANI Una delle rastrelliere piu piccole nella capitale azteca. I crani che si vedono nella loto sono scolpiti in pietra; durante l'epoca azteca venivano esposti dei veri crani su delle strutture di legno sopraelevate poggianti su di una base scolpita. La foto si riferisce ad un settore degli scavi attualmente in atto a Cttta del Messico.
amrnuccliiate in due alte torri anch'esse costituite intcramcntc di ossa craniche e mascellari (Tipia, 1971, p. 583),e che non gli cra stato possibile caIcolare quanti erano i crani sparsi su cinquc rastrelliere più piccule, che si trovavano nel'la stessa area centrale. Secondo i! cornputo effettuato da Ortiz d e h.lontellanto ( 1983, p. 4041, la rastrelliera princrpalr non contcncva pih di 60 000 crani. Anche se. questa cifra più ridotta fosse n~aggiormenteesatta, la quantità di sacrifici umani C di ani di cannibalismo praticati nella città di Tenochtitlàn resta unica in se stessa in tutta la storia dell'uomo. Rcnché controversa, la spiegazione di Michael Harner della religione cannibalistica dello stato azteco, senza confronti in nessun'altra società, mcrita seria considerazione. I larner parte dal fatro che, come coiiseguenza di mdenni cli intcnsificazione e di crescita dcrnogli altopiani del Messico centraIc avcvano perso i Ioro erbivori addomesticabili e anche i maiali. Diversamente dagli Inca, che si procuravano cibo animale dai laina, dagli alpaca e diii porcellini J'lndia - u anche dagli stati del Vecchio Mondo, che avevano pecorc, capre, maiali e bestiame ovino - gli Aztechi allevavano soltanto delle oche semidumestichc. dci tacchini e dei cani a pclo cono. La fauna selvatica, come i cemidi c gli uccelli acquatici i~iigratori, non era sufficiente a procurare loro più di uno o duc grammi di proteine animali pro-capite al giorno (in confronto con i 60 grammi abbondanti negli Stati Uniti). r c r ~ t odi impoverirrlento dc ' #a fai1na naiu rale è cc~ n s i d c r[O a ~come l a c aisa ~ fondiamentalc della d ieta azteca, . . cost~tuitad a insctti , vermi C «torte di avainzi», chic erano f i t t e di alIghe raccolte isuUa supierficie d!ci lago !' L'escoco (v. . . Harris, ly 19c; Sahlins, IY 1 8 ) . a di Harner, il masSecondo to di risorse animali siccio impo rendeva eccezionairnenre difticile, per L," (\
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lo sfato azteco, proibire il cannibalisrno, sc voleva realizzare IL' suc mire espansionist iche: in tatti, a causa della notevole scarsità di risorse aniinali, la carnc umana veniiva ridisi.ribuita, al posto CI i y e l l a anirnale, com e ricornpcnsa per la lealtà dimostrata verso la monarchia c COIne prem io per iI coraggio in battaoli2i. Inoltre., trasformare i prigionieri in tr senl o schiavi avrebbe soltaiito auinentato La già rnarcat a penur,ia di cibo animale. D i conseg;uenza, c'cra molto più da perdere che da guadagnare nel proibire il cannibalismo. Non è corrctto asserire, da un punto di vista etico, che gli Aztechi andassero in battaglia per pro,curarsi p~rigionierie quindi csrrie. Come tutti gli :stati, quello azteco conduceva deiie guerre per motivi associati con la sua insita natura espansionisitica (p. 201). Da un punto di lista emico, invece -i *--*i affermare prigionieri che il desiderio di C per il sacrificio c il consumc) della loro . . carne erano un obiettivo importrinte per coloro che partecipiivano al1a guerra. Come si è già detto precetdentemente, in riferimento all~impoveriinento della selvaggina e allo stato di belligeranza degli Yanomamo (p. 18/), il cibo animale t un insieme cstrernamenre prezioso di elementi niitritivi essenziali per la crescita, la salute e il bcnessere uniano. La carne e gli altri prodotti animali sono ampiamente apprezzati dall'uomo non solo per l'alta qualità delle proteinc che essi contengono ma anche per i grassi minerali e le vitamine. Di conseguenza, la teoria di T-Iarner non può essere confutata con la dimostrazione del fatto clie gli Aztcchi avrebbero potuto ottcnere tutti gli aininoacidi esseiiziali (inove o dieci complessi proteinici di base che non pos!;ono essere sintetizzati dal corpc3 umano ) dai vcrmi, dagli insctti, dalle alghe, dai grarioturco, dai fagioli e da altri cibi vegetali (Ortiz dc hlontellano. 1978). Vermi e insetti sono piccoli, costituiscono dei comples4
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si alimentari difficili da catturate e oc- Religione e economia politica: cupano iiria posizione molto bassa nclla dèi superiori catena alimentare. In conformità coli la teoria ottimale di appro\~figionarnento Specialisti a tcti~popieno, templi monii(p. 7 5 ) , è più efficace lasciare che gli mentali, processioni drammatiche c riti organismi più sviluppati, quali gIi uccel- elaborati eseguiti per grandi masse di li, i pesci e i mammiferi, vadano a caccia spettatori sono incompatibili con I'indi vermi e di insetti o li raccolgano, per frastruttura C l'economia politica dei poi inangiarc qiicste specie pih com- cacciatori-raccoglitori, così come non si plesse, invece riell~loro prede. È anche è mai riscontrato. jlrcsso piccoli griippi molto più efficace lasciare che siano i e socicti di villaggio, il complesso di pesci a inangiarc lc alghe e nutrirsi poi corioscenzc basilari. astronomiche e dei primi, piuttosto che raccoglicrc c matematiche, preset~tincilc credenze c la\.orarc le alghe e privare i pesci del nei ritiiali ecclesiasrici. I1 livello di sviluppo dcll'economia loro cibo. Un adulto in buona salute puo pro- politica è infliienzato anchc dal inodo in curarsi tiitti gli aminoacidi essenziali cui gli dei sono concepiti, sia ncllc mangiando unicaniente grandi quantità relazioni tra di loro che con gli altri di ccreali (Pellet, 1986; T.iebcrman, esseri iiinani. Per esempio, l'idea cii un 1986). iiia qiicsti rcginii alimentari man- singolo ciio superiore che crea I'univercano di minerali (p. es. ferro) e vitaminc so è presente nelle varie culture a rutti i (p.cc vitamina A). Inoltre, i livelli pro- li\~elIidi evoluzione economica c polititeici che si dimostrano adeguati per ca. Tali cièi, comunqiic. svolgono diffeadulti normali e che possono essere renti rlioli nel governo del mondo, dootteniiti rnaiigiando solo cereali o com- po averrie prodotto l'esistenza. Presso i binando insieme granoturco e fagioli, cacciatori-raccoglitori e le popolazioni diventano facilmente insufficienti se ad organizzazione pre-statuale, gli dèi considcriarno le necessità nutritive di superiori rendono a diventare inattivi bambini. di donne in stato di gravidan- dopo aver adcmpiutr~al loro conipito za o che alIattano e di tutti coloro che creativo. Risogna rivolgersi ad una folla soffrono di infezioni parassitarie o vira- di citi rniiiori, di demoni C di spiriti li, di altre malattie o di tratimi fisici aricestrali per ottenere aiuto. Invecc, provocati da incidenti o ferite (Scrini- nelle scicicti srratificate. gli dèi superiorispetto a qiiclli mishaw. 1977). Di consegilenza, il grande ri ~padroneg~ianc) valore attribuito dagli Aztechi al consii- nori e tcndono ad essere dei personaggi ino (li carne umana non era una conse- più iittivi, ai qiiali i saccrcfoti e i comuni guenza puramente arbitraria delle loro cittadini rivolgono le loro preghicrc credenze religiose. Piuttosro, qucstc ul- (Swanson, 1960), benché gli dèi minori time (cioè la brama di sangue umano pussano ancori1 csscre onorati più o dei loro dei) riflcttcvano l'importanza meno attivamente dalla popolazione. Una spiegazione plausibile di qucsta del cibu animale in relazione alic ncccssità dietetiche umane e alla scarsa di- differenza C costiruità dal fatto che le sponibilith di animali non umani nel culture prc-statuali non hanno bisogno loro habitat. (Risogna notare che la dell'idea (li un'autorità centrale o supremaggior parte dei cosiddetti «popoli ma. Come esse mancano di un controllo vegetariani* sono latto-vegetariani op- centralizzato suile persone e sulle risorpure ovo-vegetariaiii - ovvero, essi di- se strategiche da cui trarre sostentamcnsdegnano la carne ina inangiano i pro- to, così, nelle crccienze religiose, gli dotti del lattc c Ic uova, Harris, 1985). ahi~antidel mondo degli spiriti manca-
Un modo per ottenere l'ubbidienza in qiicsto tipo <-li socicrà, è quello di coiiviticerc i cittadini comuni che sono gli dèi ad esigerlai dallo st lisubnon hidicnza C il dissenso [>i . soltanto una punizione amministrata atI I'appar;ito poli:tiesco - m Iilitarc UCIIO stato, ina a I castigo liella ~ r > ~ v .rt n vita presente o in quella hb, ,,, ,,imminato dagli stessi Jèi superiori. Nelle società pre-statuali, per le ragioni trattate nel Cap. 9, la legge e l'ordine aliondano Ic 1oro radi ci nell'ititeresse comune. Di C' Iza, non vi è un gran bisogno di dei siiperiori per amministrare putiizioiii contro coloro che sono stati «cattivi» o per elargire premi ai «buoni». Tuttavia, come dirnostra la Tab. 12.1, in cui verigono comparate le socicrà con e senza classi sociali, si constata clic gIi d?i dclle prime sono molto piìr interessati al cc nento c ai pensieri di ogni inidividuo nella misura in cui essi verigoi,,~ Liiilaiderati imtnorali o eticamente sowersivi. 1
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Revivalismo Religione, classe e
Tabella 12.1 moralità
L'esistenza di una relazione tra religionc da iln lato e condizioni politiche ed economiche dall'altl-o è anche verificabile nel processo conosciuto come rcz~it;~lismo.In con dizioni di particolare tensione,, associaite con coriqiiiste colo..*-..-sfruttameilto di una niali ed liirciiau classe o d'i iina ininotan;!a, le rcl igioni tendono a divenitarc dei movimt:riti il . . ;.-..I.. 2C :l11 LJCI seguiL 111 111~~1-csse i>riiicii~aic )ranienra1, nelrriento (1 I'bnmedi ioni di vi ta d o -......,l" ..un ,esi-. nel tlitiirii, pcr qiiiiiilu i iguaiuil stenzn d opo la morte. A volte, questi movimcr i t i vengono definiti frati~zsti, ",.. .:*. " l : - , r t - V~U J Id i , mi/I~)tdrjsticj O mcs.riat~ici.I I terniirie rcvrvalismo vicnc usato pcr coinprendcre tutti gli clemcnti cognitivi specifici C lc varianti rituali implicati in queste definizioni ( v . Wallace, 1966).
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conrrnllo ciccisivo degli uni i. Essi ccistitiiisc~ no, in pratica, I )o più o Imeno egilalitario. Il'ali i n V L I I L C . , la cred,Cll1.d -L,. una fornia di 1supcriotiicà C/O inferiorità caratterizzi le rclnzioni fra gli dei, aiuta ad ottenere la cvvtfri d i o n e delle classi più basse iielle società stratificate (Fig. 12.16). iiu !
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Il revivalisn~oE un processo di incerazione politjca e religiosa tra una casta. una classe, una minoranza o un altro gruppo sociale inferiore oppresso, e un gruppo dominante. Alcuni movimenti di revivalismo si focalizzano su atteggiaiilenti passivi, sull'osservanza di vecchie pratiche culturali piuttosto che di nuove, oppure sulla salvezza inresa come un premio da ricevere dopo la murte; altri assumoiio atteggiamenti di resistenza pih o meno aperta o di aggressione politica O militare. Queste differenze riflettono largamente la misura in cui i gruppi inferiori sono pronti a fronteggiare, sfidandoIi, il potere e le autorith. J tiiovimenti di revivalismo che si costituiscono in coildizioni di sofferenza e sfruttamento marcati, presto o tardi sfociano in attività o in contrasti di tipo politico o militare anche se in ambedue i fronti vi è un aperto desiderio di evitare il conflitto (Worslcy, 1968).
Movimenti revivalisti degli indigeni americani
1 inovimenti revivalisti che si sono ampiamente diffusi nel Nuovo h4oiido furono provocati dall'irivasione e dalla conqiiista curouee C dalla consegiiente espiilsione ( dalle loro terre, e alla distruzione contemporai delIc loro risui sc iiarurali. Tra i pii1 famosi niovimenti revivalisci del XIX secolo, ci fu quello della Danza deilo Spettro, noto anche conic «frenesia messianicau. Questo movimento nacque vicino aUa frontiera fra la California e il Nevada e , grosso niodo, coincise con il completamcnto della Ferrovia della «Union Pacific,,. 11p o t e ta Wodziwob, della tribù IJaviotso
Fig. 12.17 W()VOKA il capo della Etnza dello Spettro.
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Cnlifomia setteiirrionale 1K.d 17.
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ebbe la visione del ritorno degli antenati iiiorti dal niondo degli spiriti in un grande treno al cui arrivo ci sarebbe stata una immensa esplosione. Contemporaneamente, tutti i bianchi sarebbero stati scacciati dal paese ma i loro edifici, lc macchine e tutti gli altri beni sarebbero rimasti dietto di loto. (Da notare la forte soniigliaiiza con la bomba al neutroncl. Per a[iretrarc l'arrivo degli antenati bisognava eseguire delle danze cerirnoniali, accoinpagnate da canzoni rivelate a \K1odziwob durante le sue visioni. Una seconda versione della Danza degli Spiriti sotse nel 1879, ispirata da
Wovoka (Fig. 12.17 1. Veniva niiova- ressati a far ritornare indietro i bufali o riferita una visione in cui tutti a diveritare invuinerabiIi alle pallottole: .hc crano morti sarebbero torna- essi cercano l'autoconoscenza, la forza r i I C I v i ~ grazie > ~ alla Danza dello Spettro. nioraIe c personale e la salute fisica (La Appnrentementc. gli inscgnamcnti di Barrc. 1938; Stcward, 1948). Wuuoka mancavano di un contenuto politico e quando questa danza si diffu- La religione del peyote 6 un culto sincrerise verso cst, attraverso le Montagne co. che fonde antichi elementi indiani con elementi cristiani moderni. La teologia criRocciose, le sile i r ~ l ~ l ~ c a z i politiche oni stiana dcii'aniorc, dclla carità c del perdono rimascro vaghe. Tuttavia, per gli indigeè stata arricchita con remoti rituali indiani e ni aniericani delle Pianure, il ritorno con il dcsiderio dcgli aborigcili di acquisire degli antenati morti significava che essi un poterc pcrsonale attraverso visioni indiavrebbero superato di numero bianchi viduali. I?er più di 50 anni la r, e quindi sarebbero stati piìi potcntj. basata suIl'iiso di pepte ha svol Presso i Sioux, c'era una versione funzione di adattamento e ha av'UtO U n -. . -. . che comprendeva anche il ritorno di notc~alesuccesso nel fornirc agli inciiani un tutti i bisonti e lo sterminio dei bianchi nuovo orgoglio per la loroI culcurr Ioriginasotto un'immensa frana. I guerrieri di ria, aiu tandoli contempcwanearne.nte ad .I-: L:,.-..L: t u a .--..: ~ r n i ~alla i civilrb dominalllc uci viaiiciii questa tribù indossavano, durante la i--l-(Srewart, 1968, p. 108). Danza dello Spettro, degli indumenti con cui credevano di diventare invulneQuesta religione del peyote e movirabili ai proiettili. Gli scontri fra l'esermenti di culto simili non indicano, ovcito dcgli Stati Uniti t i Sious si fecero scrnprc piu frequenti e il loro capo, viamente, la fine di un'attività politica Toro Seduto, fu arrestato e poi assassi- da parte dei nativi americani. Con il nato. 11 secondo movimento di rinascita sorgerc .del movimento «Potere :osso», e basato sulla Danza dello Spettro si con- I'nbiectivo degli indigeni d I' conservare . I cluse con il massacro di diicccnto Sioux riconquistare le terre che sono state loro a IY'ounded Knce, nel Sud Dakota (Fig. sottratte viene ora pcrscguito tramite 12.18), il 29 dicembre 1890 (hIooney, legislatori, politici, narratori, gruppi di pressione a Washingtoii e manifestazio1965). ni, sia nelle città chc sul territorio (De Dopo chc ogni speranza di resistenza militare fu spazzata via, i culti revivalisti Loria, 1969; D. Walker, 1972). ciegli indigeiii diventarono molto più int rover si e passivi. S o n si sperimentarono più visioni in cui tutti i bianchi 1 culti del cargo venrvano scacciati, il che conferma I'esi1 MeIarìesia stenza cli uno st retto rapporto tra reli- Iti Nuova Guii ~ f x d cm c 0 gioric: e realtà pcditica. Lo sviliippo e la r-yivaIismo è as . diffusione ai credenze e rituali accen- - del corgo. La visione caratteristica. .del ---. ritiascita rnelanesianalg tratc sull'uso di pcyotc, mcscal Ic altre protcti della ripona indietro droghe allucinogene sonIO carattieristici quella di una nave che . . -. . .. &merci di molti culti revivalisti dei nativi ameri- gii antenati e un_-carico lcargo) .che recenti, aeroplani e cani delI XIX st-colo. I1 rituale peyote eu ropec e spaziali sono diventati i memi coinpor ta una Inottc di preghiera, di r canti, di assunzione della droga e di prcfcrici per rarrivo del cargo (v. Wordaziune estatica. il tutto seguito slev, 1968). Comc consegiicnza dcrlla gran de abasto comune (Fig. 12.19).Colo- . ro chc prcndono pcyotc non sono intc- bondanza dimerci distribuite cialle for*-m.
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fig. 12.18 WOUNDED KNEE Nella prima battaglia (a) del 1890, 200 Indiani Sioux furono uccisi dall'esercito degli Stati Uniti. Nel secondo scontro (b).del 1973. dei militanti indiani occuparono il villaggio di Wounded Knee, nel Sud Dakota, ed ingaggiarono uno scontro a fuoco con k forze di polizia americane.
militari dcvli Stati Uiiiti durante le campagne nelle isole Acl -;P pog-d-eU Usecxuxia- G Mialc. alcuni culti re\:ivalisti ~ e a n oil ritorno degli americani. .-..,.ritu Salito, nel 1944, il profeta 'l-sck spingeva i
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suoi segiiaci a distruggere tutti i beni cornrncrciabili e a disfarsi degli abiti in preparazione dcl ritori americani che erano misteric : partiti. Alcuni culti revivalisti accentrati sugli atncricaiii hanno attribuito a specifici
Fig. 1219 CERIMONIA PMOTE Gli indiani Delaware. dell'Oklahbma, che trascorrono l'intera notte In preghiera e meditazione. A destra, escono a salutare l'alba.
di un certo John Fruinm la cui identità non è altrimenti conosciuta (Fig. 12.20). 11 suoi p o f e t i costriirscono canipi di atterraggio, torri (11 conrrollo di bambì~ e capannoni di cannc cd erba per il
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o per gli idare gli aerei lrantc 1'; atterraggio.
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Fig. 12.20 JOHN FRUMM Membri del culto del cargo Tana nelle Nuove Ebridi.
soiciati uegii x a t i Uniti il molo di coloro che cundiirranno il cargo. Nell'isola di Tana, nelle Nuove Ebridi, il culto di lohn Frumm si basa sull'adorazione di iin vecchio giubbetto dei GI ', reliquia
.caricate dagli antcnati nei porti degli Stati Uniti ed hanno I ntrapresc:, il loro viaggio, ina Ic auttorità 1ocali harino rifiutato loro il perme!,so di -. r 1 atcerrraggio o di sbarco. bcconao altre 1versioni, gli aeroplani car'go sono stati i ndotii cc]n l'inganno a sceiidcrc i n ae. r mporti sbiigliati. In senso rnecarorico ~ i ~ e ssei t intitnenti sono appl~cabiiia un etflettivo contesto coloniale: i popoli dei ' 1 1 h a r «ci ~ Sud spesso sono stati realnicnte ingannati pcr qiianto rigirarda le loro (
.: ~~~~~~~l Issue qlialunqur soldalo in ,,,,ifomc degli Stati Cniri [ N d I'].
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terre e le loro risorse (E-larris, 1911). Nel 1964 l'isola di Nuova Hanover fu la sede dcl culto Lytidon Johnson. Guidati dal profeta Bos Malik, i suoi membri chiedevano che fosse loro permesso di votare per Johnson neUe elczioni di villaggio organizzate per loro dall'am~ninistrazione australiana. Essi credevano che gli aeroplani che passavano in cielo di notte fossero quelli del presidente Johiison in cerca di un posto (love atterrare. Bos Malik riteneva che per riuscire ai! eleggere Johnson loro presidente, i suoi fedcli avrebbero doviito «comprarlo», cosa che andava fatta pagando una tassa individuale annuale a ìvialik invece di quella versata agli esattori australiani. Quando giunsero a Nuova Hanover noti7ie secondo le quali forze armate erano state organizzare e inviate per sopprimere la rivolta delle tasse, Malik profetizzò che la nave di linea Queen Mary sarebbe presto arri\.ata, portando un cargo e delle truppe degli Srati Ilniti per liberare gli isolani dagli australiani oppressori. Quando il piroscafo non apparve, Malik accusò i funzionari aiistraliani di avere rubato il cargo. La confusione esistente fra i profeti dei nioviinenti revivalisti della Melanesia 6 provocata dalla mancanza di una adeguata conoscenza dei sistemi produttivi e culturali. Essi non coinprcndono in che morlo le società industriali modertic, basate sul lavoro salariato, possano essere strutturate, né si ren
le categorie del naturale e del soprannaturale t inesatto (v. p. 2510. I profeti del culto del cargo che sono stati condotti a visitare i moderni magazzini e le più rcccnti fabbriche australiarie nella speranza che abbandonassero le loro crcdenze, sono ritornati ai loro villaggi ancor pii1 convinti di prima di avere ogni ragione nel seguire i loro riti allo scopo di otteniere un C,argo, daf momento che hanno 4constarato con i l(3r0 S ~ C S IS act;ra ,>L P occhi la tàiit>,, ,,,bondan,,. ,r ! r chczza che lc autorità gli impediscono di posscciere (Lawrencc, 1964).
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Tabù, religione ed ecologia Come si è già visto (p. 247), la religione può essere considerata come la concentrazione del senso della sacralità. Ne consegue che un richiamo aila sacra natura di una legge dic governi relazioni interpersonali oppure ad una norma che stabilisca il rapporto esistente tra una determinata popolazione e l'ambientc che la circonda sarà molto utile per risolvere le incertezze che spesso la gente sperimenta in rapporto a ciò che vorrebbe fare. Ad esempio, Ia proibizione dell'incesto all'intcrno della famiglia nucleare è vista dovunque come un obbligo sacro. La violazione di questo tabù è considerata un atto profano o dissacratorio. Una spiegazione plausibile di questo modo di pensare radicato è che le persone so110 fortemente tentate di commettere un iricesto, ma la soddisfazione immediata che esse potrebbero trarre da tale atto avrebbe delle conscgrienze ncgative a lungo termine per loro e pcr la continuità della vita sociale, poiché ridurrebbe la capacità, sia individuale rhc dei gruppi a livello locale, di stabiiirc relazioni di tipo adattativo fra vatie comunità (1.. p. 153).Ammantando con un'aura di sacralità Ic proibizioni riguardanti !'incesto, si arriva a far prwa-
lere l'interesse sia collcrrivo che indi\+ stenza ncll'epoca attuale: una volta codiiale a lungo rertnine; in tal modo, le stituitosi il tabu contro la carne di incertezze e i dubbi dei singoli circa la maiale (e contro altri cibi) esso acquisì . rinuncia a queste relazioni sessuali proi- la funzione di distinguere o separare le bi~ 7no spazzati via molto più nii.noranze etniche ebraiche da altri ntc di quanto sarebbe altri- griuppi ed anche quella di aumentare il e ff -' i'---o o1- .- L -c r i-l-o di identità t: di solidarietà (v, tnenri possibiIe. Ciò non vuole dire cne l'incesto scompaia o che vengano ri- p. 235). Al c-li fuori del Medio Oriente, . . mosci tutti i dubbi psicologiici, ma SI?m- qulesto tabù noli ha più ottemperato alla .. . . - . -.. funzione ecologica, ma ha continuaplicctneiitc che questi ultimi. sono posu sua to ad essere utile a livello di relazioni so1tto un cc)ntrollo sociale più efficace. Una sirrbile tensione csistcnte tra gli strurturali. La capacità adattativa generale ed svanraggl e i vantaggi a breve e a lungo ecologica dei tabù che regolano l'uso di rcrrniiie puii forse spiegare l'origine di alcuni tabb alimentari che vengono con- importanti fonii potenziali di proteine siderati come doveri sacri. Per esempio, atiiiiiali nel Bacino delIe Amazzoni è appare probabile che l'antica proibizio- staira studiaita da Er ic Ross ( 1978). Quehe alcuni grandi anine ebraica di consumare carnc di maiale st' ultimo sc . l ? _--.Inali, come 1 1 ccrvo, il tapiro e il pecari sia il risultato della coiitraddizione tra la tentazione di allevare questi animali e le daiie labbra bianche, non vengono cacconseguenze negative di tale pratica, ciati o mangiati dagli Achuara che vivopoiché essi sono utilizzabili solo come no ai confiiii del Perù c dcll'Ecuador, fonte di cibo. I inaiali necessitano di pcrché in tal modo si indirizzerebbero ombra c temperature fresche per rego- in una direzione sbagliata gli sforzi dei lare quella del corpo. Con il progressivo cacciatori: infarti, questi ultimi sarebbeimpoverimento delle foreste e la scmpre ro distolti dalla ricerca di specie meno crescente dcsertificazione del Medio difficili da catturare, di tipo gregario, Oriente, provocari dalla diffusa inrensi- abbondanti e relativamente accessibili, ficazione dell'agricolcura e della coltiva- quali le scimmie, gli uccelli e i pesci. Gli zione di piante domcsiiche oltre che sforzi necessari per cacciare animali codalla crescita della popolazionc, le zone me il cervo c il tapiro sono insostenibili che costitunrano I'habitat adatto all'aìic- presso gli indigeni Achuara, dal movivono in vilIagai varnento dei maiali sono diventate sem- mento che tali popoli . -pre più rare. Di conseguenza, un anima- molto piccoli e disseminati sul territorio le Iche una volta era allevato e consurna- e non possono organizzare delle spedito perclid (lostituiv:i una foi?te relativa- zioni di caccia con un numero di uomiinentc economica di grasso e proteine ni sufficiente ad inseguire, uccidere e non poté più csscre addoimesticatc3 e riportare indietro gli animali più grandi. E interessante notare in questo conmiingiato ci a un grai'1 numerc me . senza corrcre 11 rischio di ridurre ~.effi- testo l'origine della par cacia di tutto il :;istema generale di di un s-t . . prodirzione alimcnitare (Harris, 1985). una pratica seguita dai rnpr di o. Tuuavia, la tentazione di insistere nplf- hnpolo che limita l'accesso ad alcune ,ie agricole impoverite oppure-a setpratica del1 enro dei maiali .i di mare Lupo. la..costa depauperati inaneva: di fece rico . . ai sacrl comandarnentl deU.antica reli- da una ~escapn-sns Chiunque . tare che la a pic)ne ebra ica. Bisc o spi~egaziont i delle ar:itkhe oriigini di q UC- punizioni sia naturali che s . sto tabu non motiva pero la sua persi- rali. ---
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-La vacca sacra
(Harris. 1977; v. Harris, 1979a; Simoons. 1979). Il caso delle vacche sacre dell'India si i le vacche Che cosa succede o e ~ con conforina alla teoria generale seconclo la sacl:e? La religiosa della quale a! carne di alcuni aniinali d i v a ~ a ma<:ellazioncr dei bovini e del consumo tabù-us o - delia loro (rarne svolge una funzione durla in s e ~ u i r oad una trasformazione utile nel moderno indiiismo? Tutti sono ecologica. Così come C avvenuto per i d'accordo sul fatto che la popolazione maiali nel Medio Oriente, i bovini erano dell'Inriia ha bisogno di più calorie e sacrificati e mangiati molto liberamente proteine. Tuttavia, la rcli ione proibisce in India durante il Neolitico. Con la la maceiiazione dei bovini e consi era .. -+-T - .. . . nascita dello stato e con l'espandersi -.un. tabu mangiarne la -carne. 'l'ali tabù . delle popolazioni rurali e urbane, i bo- spesso sono considerati rtisponsablili vini non poterono più essere allevaci in dclìa prescnza di un gran inumero di numero tale da essere usati sia come bovini vecchi, decrepiti, impcd i t i e in fonte di cibo che come p r i n c i d e f c y i tili. Li si descrive intenti a girare senza di trazione per gli aratri. IFuttav~a? scopo nella campagna indiana, oppure quando si svilw. ò il tabù sulla carne di in atto di bloccare le strade, di arrestare questi animali, e s s s)rese una forma del ixerii, d& ibare cibo dai merca~iall'atutto diversa da ue110 israel ita riguat- -p ~ P osluiuL C ~ T ritt&c dante i maiali1 M entre q u~~s t iultimi (Fig. 12.21),, Se si g~iarda più da vicino erano importanti quasi esclusivamente ad alcuni dettagli de~ll'ccologia e delI'eper la loro carne, i bovini venivano conomia del sub-colntinente indiano si considerati preziosi anche per il latte e vede, tuttavia, che i rabh non diminuispecialmente per il Ioro potere di trazio- scono la capacità dell'attualc sistema di ne. Quando i maiali diventarono troppo produrre cibo per sostenere la viita costosi come fonte di produzione della umana. carne, l'intero animale si trasformò in La base deil'agricoltura indiana traun tabù abominevole. Invece, a l h - dizLnale è -costituita da un bue che . .. quaiido i ~ ~ i ~ . r i s u l t a r una o n otrascina un aratro. Ogni contadino o risorsa alirncntare troppo onerosa, il coltivatore ha bisogno di almeno due loto vaIorc come animali da tiro aumen- buoi per arare il campo al inomcnto tò (la tcrra doveva essere arata ancora giusto durante l'anno. Non a più intensivamente poiché la popolazinsensazione che vi sia ne cresceva). Di onsenuenza, essi era- .-hovini, . . ale . h .i t a no protetti piuttosto che disp;ezzati: ciò rurale inrllanaì.-u~niuin.rlii, spiega, quindi, perchd la religione hin- piché un terzo delle famiglie contadine du cominciò a .s .o t t o h p il s., do - possi~(1e c u t i . . . vere, d&ciia __-- co,munka,diii,(par- C ner-.rid 2 vero che mia re i b o y i n ~ c i ~ è . l a - ~ & i o n e - d i moltc vacchie sono troppo se i~cciderliC di mangia~pela carne. Cosa non decrcpi ce, ed ai.iche tror ite - -.- -..- . I..notevojmetite inccrcssante, i bramini, per potersi ripruuurre in nioao approche u erano 1a casta rcssponsab,ipriato. A qilesto pu nto, la p ne ccllazione rituale di quesl e e cons.umarne la carne .1 .. . 1: rf .- .. bcst -.iletitarono in un secondo vista come una causa ui enerti nocivi: tempo la classe sociale più determina,tli itifatti, piutitosto che uccide:re vacclhe a proteggerli c quella che si opponeva iin mai:re, h p 1edite e troppo 'vecchie, il - J 1 .. nindu viene rappresentato modo pih fermo allo sviluppo di un'ii i- con taamo dustria della carne bovina in India come una persona ossessionata da riti
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cucinare. Sarebbero necessari triilioni d i tonnellate di fertilizzanti artificiali, a prezzi inaccessibili per lc possibilità ccoriomichc del piccolo coltivatore, per compensare 1i-1 mancanza tii sterc:o, se uii notevole numero di vacche fossc iiiaccllatc5 . Poiché lo sterco CICI bovitii è anche la pri~icipalefontc ( istibingenle per ci1icinare, I'iiccision cc nuniero di qiicsti anim:ilr richiederebbc I'acquistu di uti prodotto sostitutivo qtialc, ad esempio, legna, carbone o kcrosenc. Lo sterco dei bovini t. relativamente econoniico poiché essi non ;ilariginno cibo che potrebbe-essere dcstinaro alle persone. Si tiiltrono invccc delle stoppie che riniangono nei campi c delle miicchie d'erba marginali, lungo i fianchi di erte colline, nei fossi ai lati clclla strada, lungo le strade ferratc e in altre terre non coltivabili. Questa ricer'. ... CB costari t e dà l'i rripressicinc che le vacche stiario vagabondandc) senza meta C lo ogni Icosa capiti..Ioro a tiro. ha un Tuttavia la niaggior parte p a d r o ~ i ee, nelle città, do1?o aver f iccato il naso ricii rifiuti dei n~ c r c a t ie: aver . . rosicchiato il prato dei vicini, ogni vacca rientra nella sua stalla alla fine della giornata. T n .u-pa ricerca sull'euuilihrio bbed nergetico condotta -in uii y vill;inrri del Bengala occidentale dove si allcviivano boYiiii,- Stuart Oderid'hal (1972) ha riscontrato che «in Iitiea di . il bestiame trasforma articoli chc hnn no poco viilore diretto pcr gli uomini i li prodotti cii immediata iitilith u n i a n a »& ~ I loro rozza efficienza energetica iicl fornire artimli utili superava cii molto quella h manzi prodotti a li\rcIlo ;temi-* Stuart conclude dicendo che egiiidicare il valore piocliittivo del bestiame indiano basandosi su ciei metri occidentali t= un metodo dcl tutto SCCmetto». Anchge se si potesse mantenere o aiimctita re l'att~ialelivello cii produzione di buoi e di sterco ovino con delle 4.
Fig. 12.21 - .
VACCHE
SACRE
Questa abitante di Calcutta (a)non sta vagabondatido senza s c om. ~ Il suo proprietario sa dove essa si trova. Que!;te vacche (b) sono qarc,heggiaten. non stanno bloiccando il trafiico. Da un punto dc vista ecologico. il bestiame 8. in India, molto più prezioso delle auto.
che la obblipai~oa preservare la vita di ogni animale sacro. non irnporta quanto inutile esso possa irsserc diventato. Dal puntc~d i vista Cle1 contiadino p(wero, tuttavia, queste creature relativairnente indeside,rabili p o s o n o es!scrc molito importanti ecl utili. Egli prc Ierjrebhe poss~'cIercV acchc pi il vigoro se. ma sc non riesce a rxgpiuiigccre quesr:o scopo non è a causa dei tabù contro la maceliazione ma per la penuria di terra e di pascoli. Comtiriquc, anche delle \;acche poco iitilizzabili sono meglio di niente. 1[I loro sterco da un contributo essenzi ale al - ---sistema produttivo d i encigia, hcii10 farina di fertilizzante c di co&bustibile per
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vacche in sostanza merlo numerose ma agli standard occidentali, esse danno più grandi e risultanti da incroci miglio- tiirtavia un contributo proteico fondari, si porrebbe comunque il problema di mentale, anclic se piccolo, alla dieta di come distribuirle tra i contadini poveri. milioni di persone. Inoltre, una consiBisognercbbe forse scacciare dalla loro derevolc quantità di carne ovina viene tcrra quelli che posseggono soltatito marigiata nel corso dell'anno, poiché gli uno o due animali decrepiti? anirnali che muoiono di morte naturale Accanto al problema di stabilite se sono consuniati dai mangiatori di carogli attuali livelli derncigràfici e pradutti- gne fiori casta. Infine, non bisogna vi potrebbero csscrc maritcnuti inaltera- trascurare la funzione fondamentale ti con costi minori, C'; aiiche la qriesio- c1clla proibizione della macellazionc dune teorica e pii1 jmportarite di decidere rantc le carestie. Quando la fame devase P il tabù della maceuazione quello sta le campagne indianc, questo tabù che può spicgare il rapporto numerico aiuta i contadini a resistcre alla tentazioesistente fra bestiarnc e p o p o l a z i o n a ne di niangiare il proprio bestiame. Se cosa sembra altarrientc iinprobabile. quest'ultima avesse la meglio sugli scruNonostante la proibizione della macel- poli religiosi, sarebbe impossjbile per i lazione. i contadini hindu eliminano coltivatori piantare i tiuovi raccolti una p a o dci loro armenti e adattano il quando arrivano le piogge. Di conse. . r r l - guenza, la fortissitna resistenza presso i mali all'entità dci r d t i , al tempo e fedeli hindu all'uccisioiie delle vacclie e alle condizioni regionali. J bovini ven- al consiimo di carne bovina assume un . . . gono uccisi con vari mr-tti nuovo signiticato nel contesto dell'invalgono alle forme d i a w o - frastruttura indiana. Come afferma il . . .. . r~ benigno o inci11
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sllucinatorio cliretto con esseri straordinari. Come è dimostrato dalle credenze dei Jivaeo, bgni cliltura utilizza-t> . ti base &&I ,nimismo in iin siio medo beli distinto. La d efiiiizione di Tplor a proposito clella rc:ligione è stata arricchita dai concettii cii blarett riguardo all'animatisrno e al rrturza. I1 tcrmi ne anim atismo indica una credenza in i i tla [oclrza \livente impersonale, che agisce Inella geli te, negli animali e nellc cose. La con4centrazionc di questa turza :on ferisc,C loro (persone, animali .e cose ) un mai'?Q* O\'vero la capacità di utilizzare poteri straordinari con successo. Bisogna inoltre tenere in considerazionc il- fatto che la distinzionc occidentale tra naturale e soprannaturale è di scarsa utilità per definire la religione da un punto di vista emico. Così come avviene nel caso dei Gururumba, la necessità di eseguire dei riti per controlla re det erminate: entità, processi o forze iion sipnifica ne cccsariamenre che altre .- - .. - . entità. processi diversi o Forzc differenti possano essere governati da un opposto insieme rli riti. I n altre parole, in molte culture vi sono solo varie forme di coiitroIIo, e non alcune sopratitiiaturnli in contrapposizione nd :iltre nati -. La distinzione esistenre rra sacro e prohno nell'ambiro delle csn. . iimane può avere una maggiore v a l d t i universale di quella t r a naturale e mprannaturale. FìcconcIo Durkhcim, sentimento dcll' esistenzai di qiialcosa.di sacro e s ~ r i r n clo staro ai soprrezione di ciii fa parte In forza segrcta &I consenso s=c?,~i ~onsci~~ictiza, bench6 i conccni~tidel concctto di sacraliti possano \variare da una cultura aii'altra, il contrasto tra sacro e profano è, con ogni ~robabilità.universalmente difhiso. ' 1-\ha crrcpto di catalogare le infinite t. di ffercnti esperienze religiose separando tra loro religione C magia. L'urniltà. la suriplica e il dubbio sarebA
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bero tipici della ~ b ala ;seconda. &ecc, sarebbe a sua volta arattcrizzata da un costante rapporto di causa ed cffetÈ difficile accettare tale distinzione, visto il modo abituale e coercitivo con cui spcsso vengono manipolati gli esseri aiiimistii e il fatto che n o i vi è una ben precisa differenza rra preghiere cd evocnzion i magiche. ,La rdieione è un misto cli tiinore e stupore, noia ed esaltazione, potere e d c - c z x a . 1 principali tipi di credenze e riti mostrarlo un b r t c legame con i diversi livelli di org;tnixzazione politica ed ccoriomica. Si possono distinguere quattro gradi nella str~tturazionedei culti religiosi: individuale, sciamanico, comunitario ed ecclesiastico. La religione degli Esquimesi è un eseinpio di livello iiidividiiale del tipo «fai dn te». Ogni singola persona pratica una serie di riti e osserva iin ccrto numero di tabù che sono considerati essenziali per la propria soprawivenza e il proprio benessere. 'l'titto ciò è fatto . senza l'aiuto di specialisti a tempo parziale o pieno. Qiiesti culti autonomi, tcittavia, non vanno confusi con la filosofia del «vediamo se funziona». Cornc dimostra la ricerca dcllc visioni presso gli indiaiii Crouv. credenze e riti individuali seguono sempre dei modelli culturalmcnte determinati. Nessutia socicta 6 priva di culti sciamanici: essi vengono dererininati dalla presenza di esperti magico-religiosi a tempo parziale o di sciamani forniti di particolari talenti e di una speciale conoscenxa; di solito, tali culti comportano una certa destrezza manualc, la trance e la possessione spiritica. Come avvicric nel caso dci Tapirapè, questo tipo di specialisti magici è spesso utilizzato per curare i malati e anclle per idcntificare e distruggere entitb malvagie. Molti sciamani ritengono di poter volare e di potersi spostare avanti e indietro nel tempo. I culti comiinitiiri .- che coiriprcndo-
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Capitolo 13
ARTE
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uesto capitolo tratta di alcuni aspetti ulteriori della sovrastruttura e cioè de e forme di pensiero e di comportamento associate alla pittura, alia musica, alla poesia, a l a scultura, alla danza e ad altri mezzi di espressione e comunicazione tipici della creazione artistica. Si cercherii inoltre di spiegare perché lc forme specifiche e i determinati stili dell'arte siano così diversi nelle varic culture: vedremo che essa non appartiene ad un scrtore isolato dell'esperienzia umana, ma che è, al contrario, intimamente connessa con altri aspetti dei sistemi socio-culturali nei quali è profondamente inserita.
Che cos'è l'arte
molti esscri non umani. Ad esempio, gli scimpanzk gradiscono molto giocare Alcxander Allatid (1977, p. 391 defini- con i colori (Fig. 13.1j. La loro capacità sce l'arte come urla «manifestazione la di riprodurre dille forme è dimos;rabile cui forma produce dellc trasformazioni- attraverso disegni posti al centro di uno rappresentazioni cstcticamente soddi- spazio bianco. oppure con il fatto che sfacenti)). Gli clcmcnti fondamentali di questi animali dispongono in modo qiiesta definizione sono Ic parole: ama- piiittosto equilibrato Ic loro rappreseniiiiestazioni n. «forma)*, cestet icamentc» tazioni in zone diverse della pagina. e «trasformazionisz. Il termine maniff- (Essi non si liiiiitano semplicemente a siazione indica un aspetto ailtogratifi- dipingcrc immediatamente e dovunquc cantc e piacevole di tali attività. clie non sul foglio). Può anche essere riscontrato può essere spiegato sempliccmcnce in [in certo senso estetico nei loro ripetuti tcrmiiii utilitaristici o di pusa sopravvi- tentativi di copiarc semplici disegni, venza. La parola forma si riferisce ad un quali clci cerchi e dei triangoli, in modo insiemc di regole da osservare e d ~ c molto accurato. Inoltre, come si i: già visto ne1 Cap. 3, la loro ci~pacità di mostrano come l'arte, intesa attività, ciebba csscrc organizzata sia iiel srnrirsi di sjiiiboli e di imparare regole tempo clle nello spazio - in effetti, si per effettuare irna trasformazione simtratta dcllc regole del gioco artistico. bolica dimostrano che questa caratterisi softoli- stica non 2 unicameiite una peculiarità Con l'avverbio rc-f~.ticufi~.lente nea I'esistcnza di una capaciri uniaria del genere umano. La giovane scimpanitniversale ncl torriire una risposta ricca zC hloja di 3 anni, cra in grado di di cniitcnuti emotivi, i quali espriinono disegnare un iiccello e di riprodurre il lento e con~piacimentoallor- segno corrispondente al nome di queittivirà artistica risulta soddi- st'ultimo. I1 suo istruttore ccrc8 di verificare se ci trattfissc realtilente di un .C &r~~sfon~~tziio>~i-rappr~~~'nfasf: zioni concernono I'asperro comunicati- volatile e non, per esempio, di una vo dell'arte. Quest'ultima rappresenta hacca: cliiese quindi a Moja di disegnaseiiipre qualcosa - owcro comunica re quest'ultima. cosa che lci fece immeun'informazione - ma I'oggctto di tale diatamente (Hiii. 1978, p. 981. Nonostante ciò. così come la strtlttucomiinicazione non viene mai rappresentato nella forma o iiel colorc origina- ra grammaticale del linguaggio si manri, ne con suoni, movimenti o seiitimen- tiene ad iiii livello rudirncntale presso i ti espressi iri {orina Icrtcralc. Per poter grandi primati al10 stato brado, anclie la parlarc di arte, intesa come un inezzo di loro capacità artistica ha urlo sviluppo coinuriicazionc distinto dagli altri, la limitato. Malgrado il fatto chc si possorappresentazione deve csscrc trasforma- no riscontrare dei rudimenti artistici nei ta in una struttura metaforica o simboli- nostri atiteiiati primati, soltanto 1'Homu ca, oppure iti rnovimenti, immagini o sqiens può realmente essere definito oggetti che rappresentano i11 modo tra- iin animale artistico. slato ciò da cui sono stari ispirati. Per csenipio, un ritratte>, non irripona quanto «realistico» sia, 1 nto costitui- L'arte come categoria re una trasformazronc ucii'individiiduo culturate chc esso rapprescn ta. Come sottoline:I Alland , la manifc- Anche se si può constatare I'csisterixa .~ stazione artistica, 11aaerenza alla forina dell'arte, intesa come categoria etica di e il senso escetico sono riscontrabili in pensiero e cfi comportamento, in tutte
Fig. 13.1 ARTISn E SCIMPANZÉ (a) e (b)Uno scirnpame di due anni dipinge con le dita nello Zoo di Baltimora. Si noti il tentativo di eseguire il disegno al centro del foglio. (C) Uno scimpanzk di nome Candy mostra il suo lavoro nello zoo di San Francisco.
le culture umane, non si può affermare che csiste, a livello universale, una distinzione emica tra arte e non-arte (così colne non è universalmente difhsa quella tra naturale e soprannaturale). Cib che niolti occidenrali considerano arte non t. altro che una particolare
categoria eniica della moderna civiltà euroamericana. A scuola i bambini vengono educati a pensare che l'idea delP a n e corrisponda ad una categoria di attività e di prodotti in se stessa opposta a quella della non-arte. In altre parole, vengono educati a credere che alcune
pitture, incisioni, canzoni, danze e storie non siano iiianifestazioni artistiche. Nella cliltura occidentale, un particolare tipo di espressione è definito artistico oppure no da uri ,gruppo iIen prec!iso al quale è conferita 1 'autorità di forrn ulare -.. . -. .. un giudizio in queblo campo e che controlla i -musei, i conscnratori, i giornali di critica d'arte e altre organizzazioni e istituzioni, il cui scopo è quello di dedicarsi appunto all'arte intesa comc mezzo di sussistcnza C come stile di vita. In molte culture una similc istituzione milnC~d<:l tutto. Ciò non sigriifica, però, che qiJesre socictà non hanno regole --l ._ o mctri di- -valurazione artistici. Un diseun vaso o una roccia, ;no dipir ico su tli P ina masc:]>erai, IIn bastone incisi, op.. -. piirc iina canzone o uria melodia composte per un'ordalia della piibertà sono un gesto di valori~zazioriecritica sia da parte di coloro che li producono che di qiielli che li ammirano. Tiitte le cuilturc distinguono tra esperienze cstct ich e più o meno soddisfacenti per quanro riguarda attività decorativc, ie ed espressive. Alla base dell'idea moderna occidentale della distinzione fra airte e noni-arte c'è I'esclusione di diseani,, storie e: manufatti soggetti ad iin uso 1tien preciso e giornaliero, per esempio utilizzati iii attività (li sussistenza; vengono anche esclusi dal concetto di arte quegli oggetti clic sono prodotti fondamenraImente per scopi pratici o per essere messi in vendita. Si fa, ad esempio, una distinzionc tra i carpentieri e coloro chc scolpiscono il legno, tra i muratori e gli. architetti, tra chi riveriiicia Ic facciate delle case e quelli che dipingono su tcIa c via dicendo. Una simile distinzione fra arte e attività di utilità pratica è raraniente riscontrabile in altre culturc. Molti I ~ v o rartistici i vengono prodotti o effettuati in completa arrnonia con dcgli scopi utilitari. Dovunque la gente. specialisti e non, trae piacere nell'abbellire c trasformare allegramente i contorni e .L
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la siiperficie di va: i, tessuti e utensili in metallo (Fig. 13.2), anch :te le vidui culture ammettono che al, -I..--sono più abili di altri i i c i piuuuric uggctti di uso comune e nel renderli più beili con discgni gradevoli. La maggior parte degli antropologi considera gli abili incisori del legno, coloro che producono cesti. vaseflarne, tessuti o sandali come degli artisti.
Arte e invenzione Sccondo Alland (1977, p. 24) la manifestazione artistica è uria torma di comportan-iento esplorativo che perriiette agli esseri umani di spcrimcntare risposte niiove t. potenzialmetite utili in iin contesto controllato e protetto. Di conseguenza. la spinta creativa vcrso la manifestazione artistica che scn aIl'originc dcll'arte stessa è, con ogni probabili.tà. strettamente connessa con I'imp~ilso creativo che i. alla base delio sviluppo scientifico, tccnoIogico e di nuovc istituzioni. Spesso arte e tecnologia interagiscono fra di loro. Ad csetnpio, durante tiitto il Palcolitico è difficile dire sia dove finisca la tecnologia e dove comirici l'arte, sia dove termini quest'iiltima e inizi la prima. Un coltello solutreano * in pietra a forma di foglia di lauro è tanto una realizzazioiie estetica quanto un ariiesc per tagliare la carne (Fig. 13.3 1. così come la bela simmetria di reti. ccsti e stoffe intrecciati a mano è essenziale per la loro corretta utilizzazione. Anche nello sviluppo dei mczzi di ~oriiuiiicazionedeil'espressionc tnusicalc vi possono csscrc dei vantaggi clati daila tecnologia. Per esetnpio, c'è probabilrncnte stato iin tipo di risposta
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I'rovcnientc dagli scavi c f h t u a t i negli insediaiiicnti prcisiurici (li Solutré-Poully(comunedella
«Sai>nc-ct-Loirrn)[.\.d..l..].
Fig. 13.2 L'ARTE HA IUOLTI ME= DI CSPRESSIONE L.e culture degli indigeni aimericani hanno prodotto questi oggetti. (a) La maschera d'oro di una mummia con occhi in pietra verde, Ghirnu. Penj. (b) Cesto in forma di globo con intreccio a spirale. Chwnash. California. (C) Piume blu e gialle formano un disegno in una maschera Tapirape. Brasile. (4 Recipiente cilindrico in legno dipinto rappresentan. te una testa di ocelot. Inca, Peru. (e) Vaso di ceramica. Nazca, Perh. (I) Coperta blu, nera e bianca con strisce e greche. Navajo.
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retroattiva " tra I'invenzionc deII'arco. intcso come arma per la caccia, e la vibrazione metaEIica e l'effetto musicale prodotto dalle corde di uno strumento rigidamcntc tesc. Nessuno è in grado di dire quale dei due sia stato inventato prima, ma le culture che dispongono di archi e frecce Ilanno invariabilmente degli struoienri inusicali a corde, così come quelli a fiato, le cerbottane, gli stantuffi e i muggiti sono strettamcntc connessi fra di loro. Aiialogamente, la mctalliirgia e la chimica sono correlate pcr quanto riguarda la sperimenta7ionc di forme ornamentali della tessitura e della tintura di ceramiche C di prodotti tessili. Di conseguenza, è anche di utilità pratica incoraggiare & artigiani a sperimentare nuove tccniche e nuovi rnaterialj. Non C'? quindi da rneravlgliarsi dcl fatto che molte culture considerino l'abilità tecnica come un mana. Altre la interpretano conle uii dono degli dfi: ad esempio, ciò avveniva nella Grecia Classica, con le Muse divine patrone deU'arte oratoria, della danza e della musica - il cui aiuto era necessario ~ e r c h ésì potes irre una manifestazione artistic.a di pre gio.
Arte e strutture culturali La maggioranza delle opere d'arte 2 deliberatamelite n~odellaaain modo da riprocEuric forme preesisrenti, poiché questo è il compitu dell'artista: realizzarle attraverso combinazioni originali di elementi culturalmente standardizzati - suoni, col< ~ r i linee, , forme , movimenti 1amiliari e gradevoli C via diccndo. Owlamcnre, deve esserci sempre un elemento di vivacità o crclarività, altrimenti non si rracta di arte. D'altronde, se I a trasformazione-rappresc:ntazione intende comunicare qualcosa - ed "
v. Scheda 10.1, p. 210.
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essa dale far10 se vuole essere allprezzata come opera d'arte - le re1;ole del gioco non consentono un'ink,enzionc privata c assolutrtrnen~esoggettiva delI'autorc. DE conseguenza, niolte cdture non ricctciirio nella loro arte la completa originalità. È la ripctjzione di elementi tradizioiiali c familiari che spiega la maggior pane delle differenze tra le produzioni artistiche delle diverse culture. Ad esempio, la scultura degli indigeni americani della Costa nord-occidentnle è niolto nota per la sua forte tcndenza a rappresentare morivi iiinani e animali raffigurati in modo da mostrare sia gli orgaci interni che esterni. Questi ultimi vengono simmetricamente disposti all'interno di forme geometricamente definite (Fig. 13.4). D'altra parte, la scultiira maori comporta delle superfici di legrio interrotte J a prccise ma complesse filigranature e spirali (Fig. 13.5). Prcsso i hlocfiìca deii'antico Peru, la materia usata per «scolpire» era la ceramica e questi vasi sano famosi per la loro reaIistica rappresentazione di comportamenti sessuali e domestici (Fig. 13.6 1. Si possono facilmenrc idcntificare centinaia di altri stili artistici, riconoscibili e &stintivi di differenti culture e la cui continiiita e integrità costituiscono il conccsto di base perché la gente comprenda ed ami l'arte. Quest'ultima, così come è concepita nella rnoticrna cultura occidentale, attribuisce irn'importanza unica aii'originalità formalc. i7ielie considerato scontato il fatto che l'espressione artistica dcbba cssere interpretata c spicgata da csperti perché possa essere capita e apprezzata. Fin dalla fine del XIX secolo, i piìi grandi nomi dcil'anc occidentale sono staci quelli di coloro che rompevano con la tradizione, introdticevano nuove regole formali c, almeno per uii certo tempo, producevano lavori incomprensibili ad una gran parte della popolazione. Tnsicmc a questa negazio-
Fig. 13.3 COLTELLO SOLUTRiEANO IN PIETRA A FORMA DI FOGLIA DI LAURO Una forma di arle utilitaria Ueil'Alto Paleolitico proveniente dalla Francia preistorica.
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:ig. 13.4
MASCHERE
(a) Maschera all'interno di una maschera. L'indiano Kwakiutl che la indossa si serve di tegacci per rimuovere la rnascheta d'aquila e rivelare cosi l'altra maschera in forma di faccia umana. (b)Insieme di tre maschere, ognuna interno dell'altra: quel all'~ di Ibalena ne contiene ui d'uiccello in cui c'è un vi iano; quest'ultirno col iso di colui che indos naschera. Si tratta di .o capolavoro dei Kwakiutl.
rie della tradizione c'è la recente e particoIare concez ione occtidentale di un artista in lotta (contro le: ristrettezze . ecorioinichc e la imitata capacità di co~mprensiq one del suo pubtdico, nor1 in ado di a, 3pprezzarc uti ver o .genio. VI conseguenza, gli aspetti di creatiiovit:P,vivacità e capacità di t i il ne deii'ane moderna hani soprawento su quelli forinnii e rappresentativi (Fig. 13.7). Gli artisti contcmporanei eurwamericani si sforzano coscientemente di creare nuove regole 1-
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Fig. 13.5
PRUA DI UNA CANOA MAORI I Maori della Nuova Zelanda sono fra i più abili incisori del legno in tutto il mondo.
formali del turto originali. Essi garepgiano l'ui-io con l'altro per inventare trastormazioni insolite che sostituiscano qiielle tradizioriali. I moderni parametri di giudizio estetico consideraiio l'originalità più importante della intelligibilità, al punto che un'opera d'arte facilmente comprensibile può ariche essere valutata negativamente. iMolri critici danno per scontato, più o meno consciamente, che la novità d i un'opera debba scaturire da una certa incomprensibilità. Come si può spiegare questa ossessione per l'originalità! Un'iinportarite influenza è esercitata dalla reazione alla produzione di iilassa: qucst'ultiina condiicc a d uno scadimento dcll'abilità tecnica ed anchc al deprmzaincnto di tutte le opere d'arte che abbiano uiia stiprta somiglianza con l'oggetto o con il tctna da cui traggono ispirazione. U n altro fattore da coiisiderare è il coirivolginiei-ito dcll'artista moderno in cin mercato coriimercialc nel quale l'offerta supera costantcrnente la domanda; gli artisti a tempo parziale dellc società di piccoli gruppi o dcllc società d i villaggio desiderano essere originali soltarito nella misura in cui questo atteggiamento aunienta il pregio estetico del loro lavoro, poiché la loro sussistenza iion dipende dal consegui-
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Fig. 13.6 VASO MOCHICA Un ritratto pre-Colombiano fatto dagli indiani Mochica del Perii settentrionale.
Rg. 13.7 CHE COSA VUOL DIRE? Una tazza, una sottmppa e un cucchiaio ricoperti di pelliccia. opera di Meret Oppenheim. (Il d~arnetro della tazza e di l l cm circa: quello della sotto-cappa di 23 cm; il cucchiaio e lungti 21 cm).
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che se erano disponibili delle superfici non ancora utilizzate: cjii indica che essi avevano un valore sia rituale che artistico neiia loro raffigurazione (Fig. 13.8). È dato generalmente per scontato che queste pitture fossero una forma (li caccia magica, ma non è possibile ricostruire con precisione la loro cffctt iva funzione. L'unica cosa che si può affermare con assoluta certezza è che i cacciatori erano colpiti dal potere e dalla bellezza di animali la cui morte rendeva possibile la loro vita (Leroi-Gourhan, 1968, 1982; Ucko e Rosenfield, 1967). L'arre è profondamente associata con tutti e quattro i livelli organizzativi deiia religione. In quello individuale, ad esempio, si riscontrano spesso delle canzoni Arte e religione magiche che fanno parte delle rivelazioni concesse a coloro che cercavano visioni La storia e Iqetnograiia dell'arte sono nelle Grandi Pianure. Aiiche ia preparainscparat>ili da q1uelle de Ila reIigione: zione di tcste-trofeo presso i Jivaro deve l'arte inresa come un'cspr essionc delle uniforinarsi a dei parametri estetici, e le credenze e dei riti soprannaturali risale canzoni e le melodie sono ampiamente Iineno a 40 000 anni fa. Sullc pareti e i usate durante le attività sciamaniche. Vi dfitti delle profonde caverne della sono molti elementi estetici nella dcscri~pagtiae della Francia e nelle inacccssi- zione dello sciamano 'l'apirapè (p. 254') bili gallerie luntai luce del so\e. s cgli ha mcontr:ato gYi spiriti gY1uoni~nidc\ Pa' supetioie aveesta M U Yipì ankà. vano inciso rappresentazioni degli anid o religioso comunitario, il rimaii che essi cacciavano. In misura tuale dcUa pubertà presso gli Ndembu minore, si sono riscontrate pitture simili (p. 262 ) fornisce delle occasioni per in caverne sparse ovunque in Europa e danzare e per raccontare miti e storie. in Russ iono antche del11e rare Anche la pittura del corpo è ampiamenfigure L -......, a voltc tnascherate - te praticata nelle cerimonie comunita. *. contorni di mani, pittogrammi e simboli rie, come awiene ad esempio presso gli geometrici, ina la gran E queste Arunta. Cantare, danzare e indossare piiture e iilcisioni rappi lavalli, maschere e una pratica diffusa sia nei bisonti, inammuth. renne. stambccchi, riti funcrari che in della puberth. cinghiali, bovini selvacici, rinoceronti a Vi 5 un corisiderarole impegno artistico 1x10 lungo e alrra selvaggitia di grandi nclla preparazione di tutto l'apparato diinensioni. Nonostaiite l'estrcrna so- religioso di un [unerale, per esempio in brietà di linee e colori, così apprezzate quello di bare e nionumenti rombali oggi. l'arte dellc cavcrne del Paleolitico (Figg. 13.9 e 13.lo). Molte culture hansiiperiore deve essere considerata sia no dei manufatti cerimoniali, come val'espressione di un rituak:cultura1Imtntc sellame C bastoni, punte di lance ed stabilito che il risultato d i impulsi esteti- altre ariiii. che vanno a far parte del .-. ci individuali e coilettiv[. spesso gli corredo fiinerario del morto. Spesso, animali erano diipinti uno sull'altro an- vengono anche dipinti antenati C dèi nietito di una identità artistica e dalla presenza di una folta schiera di estimacori. Vi è poi anche un altro motivo: il rapido ritmo dei mutamenti culturali nelle socictà moderne. In una certa misura, l'importanza atrrihuita al'origialita artistica riflette sempliccmente uesto elevato indice di cambiamento. ifinc, la tendenza all'isolamento e all'alienazione deila moderna socictà di massa svolge anch'essa un ruolo importante: gran parte dell'artc moderna riflette la solitudine, il disorientamento e I'ansiet à dell'individuo creativo in un ambiente urbano e industriale spersonalizzato ed ostile.
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siille statue e sulle maschere che sono conservate nelle case degli uomini o nei (p. 262), sacrciri (Fig. 13.1 1).I Ch~rri~tga owcro i pii1 sacri oggetti degli Arunta, sono artisticamente incisi coli spirali e nodi che rappresentano la strada seguita dagli antenati duraiitc il tempo dct sogno. In ultimo. il livello ecclesiastico, arte e religioni: suno stretramenre unite fra loro iiell'edificaziotie di piraiiiidi, strade iiionilinentali, statue in pietra, calendari moliolici incisi, teinpli, altari, parainenti sacerdotali C un:{ varietà quasi infinita di ornamenti rituali e arredi sacri. È evidente che arte, religione e magia soddisfano tutta un'ampia scric di corrisporidenti bisogni psicologici prcscnti ~icgliesseri umaiii. Esse cono un mezzo per inan ifcstiirc sentiiiienti ed emozioni non facilnicntc esprimibili nella vita di tutti i giorni, infondono una sensazione di padronai-iza o di comunione rispetto a ercnti imprcvcdibiii e a poteri invisibili e inisteriosi, applicano dei iiietri di giudizio umani ad un niondo totalmente diverso - un mondo che non è comprctisibiie secondo i parametri t i valori dell'uomo. Infine' tentano di penctrarc al di là di una facciata apparentenientc banale per comprendere il significato vero e cosmico delle cose e si
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Fig. 13.10 MONUMENTO TOMBALE ASMAT (Nuova Guinea) In tutto il mondo si spende moltissimo per commemorare i morti. ma gli stili e i mezzi variano enorme-
scwono anchc di illusioni, di trucchi drammatici e di gioclii di prestigio per far sì che la gcntc vi creda.
Arte e politica
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ica ;ti rapi :i di tolto lulu Fig. i3.11 ARTE E ARCHITETTURA Dei volti dipinti risaltano vivacemente sulla casa degli uomini nel bacino del fiume Sepik. in Nuova Guinea.
L'arte anchc strettamente connessa con la politica, cosa chc risulta particolarnicntc evidente per quanto riguarda Ic manifestazioni artistiche patrocinate dallo stato. Come si è già visto, nelle società stratificate la religione è un niezzo di controllo sociale. 1,'abilità dell'artista viene incanalata dalla classe dominante per diffondere il concetto di ubhidienza religiosa e per legittimare lo star us quo (Fig. 13.12). Diversamente da quanto accade a proposito dcll'inimagine motierna e universalmente diffusa dcll'artista inteso come spirito libcro e critico nei confronti dell'autorità, la m:~ggiorparte delle tnanifestazioni artistiche controllate dallo stato sono di tipo conservatore (Pasztory, 1984, p. 20). Di solito, l'arte ecclesiastica interpreta il inondo in modo conforme al gran numero di miti e di ideologie che giiistificano le inegiiaglianze sociali C lo sfruttamento. L'arte fa sì che il tlio sia visibile sotto forma di idolo affinché, sentendosi .osservate da un massiccio blocco cli pictra incisa come se lo fossero da parte di una essenza sovnimana, le masse interiorizzino il concetto di una necessaria sottomissione. Esse sono stiipitc e timorose a causa deii'iinmensa niole dellc piramidi e affascinate e disorientate da processioni, preghiere, grandi riti maestosi e sacrifici ad opera di sacerdoti in scenari drammatici - altari d'oro, templi ricchi di colonne, volte inimensc, enornii rampe o imponenti scalinate, oppure ambienti in cui, attraverso le finestre, entra soltanto la luce proveniente dal cielo (Fig. 13.131. La chiesa e lo stato sono stati i più gratidi patroni e protettori delle arti per tutto iJ corso delIa nostra storia, tranne chc negli iiltimi secoli, quando, con
I'afferniarsi del capitalismo, le istituzioni civili ed ecclesiastiche occidentali si sono molto deccntrate e singoli individui con eiiorriii patrimoni le hanno ampiainente sostituite nel patrocinio delle arti. II sostegno fornito agli artisti da privati, piuttosto che: da istituzioni, ha pcrmesso una maggiore flessibilità e libertà di cspressionc. Ciò ha portato alla diffusione di temi e soggetti poliric:imentc neutrali, non religiosi ed anche rivoluzionari e sacrileghi. L'arte ha finito con l'esprimersi in forme individualisticlie c mondane per quanto riguarda la sua re~li;l,~/,azione e le sue manifestazioni. Per proteggere e difendere qiimta recente autonomia, tiitto il mondo artistico ha adottato il motto d'arte per amore dell'ane». Tuttavia, una volta ritrovatisi liberi di esprimersi come credevano meglio, gli artisti non furono
Fig. 13.12 MASCHERA MORTUARIA D'C DEL FARAONE TUTAN-KHAMEh U n altro esernp~o ,,,, relazione tra arte. relig~onee politica.
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Fig. 13.13 ARTE E RELIGIONE La Cattedrale di Nòtre-Dame a Parigi. Nessuno ha mai avuto bisogno di chiedere che cosa significhi, ma rimane un mistero come sia stato possibile costruirla.
Flg. 13.14 REALISMO
sovimco Gavrul Gorelov. -Premiato Lavoratore dell'Arte1.. vinse un Premio Stalin per questo quadro che rappresenta il capo di una squadra di fonditori dell'acciaio con i suoi compagni. Questa e arte per amore della politica.
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artista che anteponga l'arte alla politica, ve n'è almeno un altro che opera in modo diamctralmentc opposto.
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L'evoluzione della musica e della danza
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ciò chc più no - .. - - . .. rcaiizzare. ai dcdicaro~io quinai sempre pii1 aIla rice:rca di simboli difficilmente connprensi b ili ed eccentrici. organizzati . - 1-11; in inociciii nuovi e inintelligibili, come si ià detto E l4 precedentemente in qucsto cap icolo. 9.-l-cr quanto riguarda ; loro patrocinatori., essi soiio sempre meno interessati alla comuni cazionc c invece scmpre di 11. .più ali acquisizione e aUa sponsorizzazione dell'artc intesa come un mezzo pcr ortenere prestigio comrnercialc ed anche dei sostanziosi profitti quali, ad eselmpio, de:trazioni fiscali t protezione conitro I'intl azione. I n manicra del tutto . I . diversa. i1 , arte «e1 paesi comunisti t stata pos,ta sotto la tutela dello staro C deliberat: imentc u tilizzata come mezzo di persuasionc nei confronti dei cittadini perché considerassero la società post-rivoluzioiiaria tanto equa quanto inevitabile (Fig. 13.14). Di conseguenza. è accaduto chc gli sirtisti, si,a all'Est che a11'0vest, in Eur.opa e ncI: Terzo hlondo, si . . siano ritrovari coinvolti in controversie politiche o in sistemi di trasformazionirappresentazioni creat ive il cui unico rcopo è quello di s d d i s f a r c il forte desiderio umano di provare piacere estetico. Attualmente, nel mando, per ogni A
Alcuni antropologi sosreiigoiio che l'influcnza degli clementi strutturali c infrastrutturali sull'art e si esteride direttainentc fino agli st.ili form;d i ed agli l- U AL.--" I V C ~ culture. ~ ~ standard estetici deLL Secondo Allan Lomas ( 1968; Lomax e hrensberg, 1977) e i suoi collaboratori. alcunc caratreristiche ampiamente diff~tsenel canto, n eUa musica e nella danza sono strcttamcznte connessc con il ;I..--A grado di sv,~uppn .le1 sistema di sussistenza di una determinata società. Le società di piccoli gruppi o di villaggio tendono, in generc, ati avere organizzazioni musicali, di canto e dj danza differenti da quelle dei domini e degli stati. Si possono dividere le culturc fra quelle che haririo un basso livello tccnologico di sussistenza e quelle che hanno raggiunto un maggiore sviluppo a qucsto riguardo, il che porta alle seguenti correlazioni: Intervalli musicali. I sistemi basati su di una struttura di sussistenza meno sviluppata urilizzano scale inusicali in ciii le note sono ampiamente separate fra loro - o w e r o , questi intervalli costituiscono un terzo o più dell'intera scala. I sistemi con un livello di sussistenza più avanzato si servono di scale caratteriyzate da intervalli più frequenti e più brevi. Ripetizione del testo della canzone. Le culture cori un sistema organizzativo di sussistenza meno complesso hanno più ripetizioni nelle loro canzoni - cioè un minor niimero di parole che viene ripetuto molto spesso.
Complessità e tipo di orchestre. Le menti e di strategie di ricerca piuttosto società che dispongono di un livello semplici o schematici (v. Kaepplcr, di sussistenza più avanzato, hanno 1978) ma, Iioiiostantc ciò, il tentativo di automaticatiiente delle forine di rap- Lomas di valutare e di confrontare tra presentazione musicale clie compor- loro gli srili di musica e danza e cli tano molti inusicisti e una maggiore metterli in relazione con la struttura varictà di strumcriti. I sistemi inenci sociale e il sistema di sussistenza costicomplessi ne hanno soltanto tino o tuisce iin importante morncnto nella rneto<.fologiadi approccio al problema due tipi e in numero ridotto. Stili di danza. I sistemi di sussistenza delI'arte. più articolati presentano stili di danza in cui molte parti del corpo - le dica. i polsi, le braccia, il busto, le La complessità delI'arte !gambe, i piedi. le dita del piede - primitiva: la retorica dei cscguono movimenti ben distinti ed Campa hanno, quindi, aruoli* precisi (la svolgere. Inoltre, piu i sistemi di Gli occiclentali devono evitarc di cadere sussisrenza sono avanzati, più gli stili nell'crrore di crcdere che il concetto di di danza sottolineano un complesso e arce presso lc società di piccoli gnippi e articolato iiisiemc di movimenti cur- (li villaggio sia necessariamente più vi, mentre a sisremi rneiio sviluppati semplice o più primitivo di quello consi accutnpagnano stili del tutto oppo- cepito nelle moderne culture industriasti basati o su un selilplice dondolio li. Anche se, corrie si è appena visto, da un lato all'altro o su un movimen- molti aspetti stilistici hanno siibiro un'cco in su e in giii upialmente senipli- voluzione da uno stadio più semplice ad ce, cioè una serie di saltelli oppure lo uno più anicolato, vi sono altre manifcstrascichi0 dei piedi. stazioni arristichc tigiialmeiite cornplesse sia all'cpocx dei cacciatori-raccoglitoSecondo Lornax qucste correlaziorii ri dcll'età della pietra che ai nostri tra i livclli di sussistenza in iina data giorni. 11 caso clclla rerorica dei Campa societii c l'arte sono il risultato di un'in- è dimostrativo a questo riguardo. La relorictr è l'arte di persuadere gli flucnza, sia diretta che indiretta, dello altri con dlscorsi ed 6 strettamente cunstesso sistema di sopravvivenza. Ad esempio, delle orchestrazioni varie e nessa all'attivita artistica teatrale. Come coniplcsse riflettono l'abilità strutturale ha scoperto Gerald Weiss (1977b), i di una società nel costituire gruppi am- Campa. una popolazione pre-letterata pj e coordinati. D'altra parte, gli stili di chc abita nel Perii oricritale, vicino alle danza possono semplicemente esprime- sorgenti del Rio delle tlinazzoni, si serre i movimenti caratteristici che vengo- vono dclla maggior parte dci loro struno eseguiti quando ci si scrve di utensili menti di retorica allo stesso i~iododei per la produzione, quali bastoni di sca- grandi filosofi e oratori dell'ancica Grevo o 2rchi, da un lato, oppure macchinc cia e di Roma. TI loro obiettivo, durante complesse dall'altro. Alcunc danze pos- un pubblico discorso. non è soltanto sono essere consideracc come una for- quello di informare, ma anche di perma di allctiamento al lavoro, all'attività suadere e di conviticere. «La narraziotic. per i Campa, è "un momcnto sepabcllica, oppure all'autodifesa. Questa teoria è stata criticata soprat- rato". in cui si vicnc a costituire un'affatutto sotto il profilo tecnico, poichi: scinante relazione tra if narratorc e l'auvienc considerata il risultato di proccdi- ditorio L si utilizza un potente elemento
retorico pcr crcare e rafforzare la qualità di tale rapporto* (19//b, p. 173). Forniamo qui alcuni esempi di questi clementi retorici, così come li ha tradocti Weiss dal linguaggio dei Campa, i quali appartengono alla famiglia linguistica dcgli iiidigcni americani nota come Arawak: Domande retoriche. rllio scopo di sottolitieare che j Camp ;I sono rn ~ n chcvoli tiella loro adora;?ione ver so il dio del cielo, il sole, colui che paria' f-A una ciomarida aUa quale risponde da sé: iForxr che /o supplichiamo noi, l rg1r1 - rr?r C gut. egli che vrve nel rìeln, il 'oi non soppiomo come srrpl>liReiterazione (effetto ottenuto con la ripetizione). Colui chc parla conferisce un tono enfatico e icastico, quasi di tipo recitativo, a un detcrminaro cc ri pctcnd o alcune panemico !iopraggiunge role ch .,rl:~lla e,ponaa aI di là del lago: Ed issi enzilerscru I J I gran numero )ide en?erferL>,~ w e r ~ e retniprc, mcrgcre. rmergcrc. rtnerRerr, re. emer, ergerc. emer/ti, /tf!fj. Immagine retorica e metafora. Si allude al1la morte coti la frase seguente: La fcrrIZ lo n~angcri.11 corpo è descritto come segue: la ceste doll'anj???a. A,ppello all'evidenza. Per p rovare #-ho , l'l ~ c c e l l o <~guacharo>>.~ era un tcrnpo un esser.e con fc lana: .Ti, Zltl 1!enipo eg:li era un on P I . ,-,--f n r r r . r.,;'to -i ,,,..,, c/?e h a I ba//l? A tà. F~:lrmsi. me lo 'empo fa g l i anziawi,
essi che dsmltarono queste parole ranto tewzpo b ~ . Antitesi (effetto basato sul contrasto). Un colibri è si11 punto di sollevarsi altissimo nel cielo, cosa che, invece, altre creature pii1 grandi non sono riuscite a fare: Essi sono lulll grandi tnrnlre io sono piccolo e minrrtu.
Inoltre, I'orarore Cainpa si serve di una grande varietiì di gesti, esclamazioni c richiami improvvisi pcr catturare l'attcnzionc («guardate, sta arrivatido»), hrsi interlocutive («immaginate, allora»; «attenti, roba da non credere, adesSO*).Nel complesso, Weiss ha elaborato una lista di 19 figure retoriche formali utilizzate dai Campa.
Mito e contrasti binak
Gli antropologi hanno riscontrato un consistcnte numero di prove che suggeriscono I'esisccnza di un certo tipo di strutture formali ricorrenti in tradizioni, molto diverse tra loro, di letteratura oriilc c scritta: esse comprendono miti e narrazioni popolari. Queste strutture sono caratterizzate da contrasti binari ovvero, da due eletrienti o te~nichc possono csscre visti come diametralmente opposti l'uno all'altro. Si possoiio rilevare inolti csetnpi di contrastj binari ricorrenti nella religione, neUa Ictteratura C ncila mitologia occidentali: gli cièi che si oppcmgono ai1 male; l'alto come antitesi al ba sso; il miischio contro la femmina; la cultura acquisita in contrasto con a ; i giovani che contestano i i7eccni C via dicendo. Secondo l'antropologo francese Lévi-Strauss, che C il hndaitore della rnetodologia di riccm a not a come strutturalismo (v. p. -luv), ti m(>tivo per cui questi contrasti 11incrica sciitenrrioiiabc. xoriic scicririliccl\ della binari sono così frequenti è che il cersr>CCIC: aStc~rornisr n r ipcnsis,,. F dctio a u c ~ ~ l l o 01 lio» p c r c hr~uci tctnpcI pfi indjgcni sc nc sensiva- vello umano è «strutturato» in modo no per prouum questa sostanza [S.d.?:]. tale tla colisiderarli particolarmente at-
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traenti, ovvero «buoni da pensare),. Dal punto di vista strutturalista. il compito principale della ricerca antropologica i.iella lettcratilra. nella mitologia e ncl folclorc ? quello di idcntili care i contrasri binari comuni c inci te si trovano al di sotto della superticrc del pcnsicrri umario e di dimostrare in quale modo detti contrasti subiscono un processo iiiconscio di trasforrn;izioiietazione. r: amo in csarne la ber~ tiota ,Iavoia di ~cricrerrsxl,>. I1qa madre ha d e una fif Le prinic d u e s( iiiziane, la terza è più giukrane: Ic ciuc pii1 vecchic sono Rrutte C meschine, mctitre Cencrc ella e geiitilc. 1.c sorellc più aiiz:iane son o aggressive, *. . . Cenerentola è passma. Lrazie ad iina gentile tniidrina-fata, opposta alla sua malvagia inatrignzi, Cenerencola va al ballo, danza con il pruicipc c perde la sua scarpctti magica. 1.c sue sorellastre hatino piedi grandi, lei li ha piccoli. Cenereiitola conquista il principe. Le opposi7iorii binaric ii~conscie neiia struttura profonda tfi questa storia in,
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passiva più giovane piccolii buoria bella cultura (madrina-fata ì
aggressiva pii1 vccchia grande tnalv:igia brutta natura (matrigna)
Gli struttiiralisti ritengono che il piacere elle Ia gcntc trae dal1';iscoltare tali racconti e il fatto d i c questi ultirni sopravvivano nello spazio e nel tcrnpo siano spiegabili principalrnentc con le opposizioni incotiscie e con la rapprcsentazionc familiare, nia al tempo stesso scinpre nuova, che essi contcngorio. Le analisi striitturaliste possono essere cstcse dal scttorc dei miti c dei riruali all'intero cori~plessodella vita sociale. Secondo David Hicks. che ha studiato le popolazioni 'l'ctum di l'imur in Indo-
nesia, la loro ciiltura è nel suo complesso strutcuraca dalla scgucnte «matrice binariap: csscri umani secolarc riiondo secolare SU
uonlini ciesrra siiperiore coloro che c ~ n c c d o n ouna moglic aristocratici autorità secolarc fratclli maggiori
spiriti sacro friondo sacro giù donne sinistra interiore culoro che ~ r c n d o n ouna inoglie gente ( autorit fratelli minori
Ogni singolo contrasto bin ario piiO bolcggiariic un altro (Hic:kS, l Y / t l07 1. owero, nelI'opposi zione ut donna. si potrebbe fkilrr.ierite inscrire . . anche quella tra fratelli maggiurt e fratelli minori (infatti, presso i Tetum. qucsti ultimi devono servire i primi, così come le donne gli uomini). 11 mondo rriaschile. secolare e superiore, c' in contrasro con quello femminile. medianico, sacro c inferiore. Di conseguenza la initologia dci Tetum narra che i primi esseri umarii emerscro da fori simili ad iiria vagina scavati nel te Treno e che, cfopo aver condotto una 1otta secc3lare sulla superficie della terra. ritorner: .. anno al ~ n o i i d osacro sorterraneo e agii spiriti degli antenati. L'architettura delle case Tctum fa anche parte dello stesso insieme di opposizic~ n i simtd i c h e (Fig. 13.15). L'abitazic jilc ha due ent rate: q ~ ~ c l posteriore. la xinc, conduper le dc .. vero ali:1. C C della casa riservata appiirito ad e,s- s. t,. che contienc il cuore dcll:a h o r a stessa C una zona sacra. L'entrata principale è per gli ilomini e irnmcttrr nei quartieri degli ospiti. Le mallisi strutturali sul1la Icctera tura, 1' arte. i mliti. i rituali. la rc4igionc isono SI:>essopriesenti in antropc,Iogia. Tuttavia, csse caitsario notcr7oli controversie, I
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Fig. 13.15 CASA M U M L'entrata delle donne è dietro a destra; quella degli uomini è la porta a sinistra rispetto al centro.
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principaliiiente perché non ì. chiaro se le matrici binaric individiiate dagli antropoloyi esistono cffetlivatnente colne realci inconscia nella mente dei popoli s~tidiari.l? senipre possibile ridurre sirnboli complessi c articolati ad altri nieno .. srrutturati e piu grossolani e poi, in ie. dedu rre questi schematici C( - -..I I. C( 11 cui la cultura si oppone alla natura o l'uomo alla donna (Harris, 1979bj.
Riepilogo L'attività. la struttura formale. il senso irmazioni simboliche SI ienii essenziali dell'arte. Nonostante d fatto che la capacità artistica sia. in un misiira, presente nei no r i umani, soltanto 1'Homo P rimati . . sdprens e in grado di produrre. in cam-
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po artistico, dclle «traslorniazioni-rappresentazionin. La capacità umana di creare opere d'arte, in sb distintiva, quindi strcrtamente connessa con I'ugualrncnte distintiva capacità dell'uoino di effettuare una trasforn-iazione siinbolica chc alla base dell'iiniversalità sernantica tic1 liriguaggio urnano. Le definizioni occideiitali emiche di arte dipendono dall'esistenza di autorità c di critici specializzati in questo cainpo, i quali catalogano inolti esempi di rappresentazioni artistiche, di tra- sformazioni estetiche struttiirate e sim- boliche, nella categoria della non-arte. - L,a distinzione tra artigianato e arte è P :grante di questa tradizione, IT i antrupologi considerario gli abili artigiani come degli artisti. 1,'arte ha delle funzioni adattative connesse ai rniitamenti creativi che si verificano iii altri settori della vita socia-
le. Artc e tecnologia si influenzano reciprocamente, come avviene nel caso di strumenti musicali e venatori, oppure nella i*icerca Cli nuovet formc, colori, tessuti e mate,riali da utilizzai:e nella cerami ca e ncll a produ:zione tes;sile. --. .. Nor iosranre l'importanza attribuita all'innc:>va.rioiiecreativa, la maggior parte deiic:culture h3 tradizioni o parametri art istici clle conscimano uina loro ..-. continiuità fotinale nel tempo. (,IO rende pos sibile distinguere: i vari st ili delle diverse società, come quelli degli amcricani della Costa nord-occidentale, dei Maori oppure dei Mochica. La continiiith e integrità di tali stili fortiisce il contesto di base perché le trashrmazioni creativc dcll'artista siatio apprezzate e comprese. La moderna forma di arrc, come C strutturrlta tiella ciiltura occidentale, è l'unica atl attribuire un'cnornie importanza sia alla creatività strutturale o formale che alle trasformazioni creativc. La conseguenza di tutto ciò è l'isolamento dell'artista. La mancanza di cotnunicazione può essere provocata, da fatturi quali la rcazione alla p r d i i zionc di massa, i riiercari d'arte, un rapido awiceiidarsi di iilutarrienti ciiltiirali e la presenza di un ambiente spersonalizzato nella vita industriale urbana. Arte e religione sono strettamente connesse fra di loro. Ciò è vcrilicabilc tiellc pitture delle caverne del Paleolitico superiore, nella ricerca di canzoni e visioni, nella preparazione di testc-trofeo, nell'esecuzionc di canti e melodie durante le attività sciarnariiche, nci riti degli sciamani Tapirapè, nella pratica della circoncisione presso gli Ndembu, nella narrazione di storie, nell'esecuzione di canzoni e danzc, nei churings clegli Arunta c in multi altri aspctti dei culti individuali, sciamanici, cornunitari ed ecclesiastici. L'arte e la religione soclclisfano rnolti bisogni psicologici simili c spesso è difficile parlare dc-ll'uiia scpararamente dall'alrra. Anche arte e politica sono stretta..-A--
mente connesse tra di loro. Cit appare chiaro quando la prima è eccles,iastica e patrocinata dallo stato: infatti , la sua principale funzione è quelli1 di tenere il popolo in coridizioni di soggri{ionc ri. spetto ai propri governanti. Sol.tanto in epoca recente, con il formarsi di stati capitalisti decentrati, l'arte ha potuto I di indigodere cli un significativo pencieiiza dal controllo politico dirctto. Tiitlavia, anche oggi molti artisti, nelle società capitaliste e in qiielle socialiste, considerano l'atti\~itiartistica un importante niczzo di espressione politica, sia consematricc che rivoluzionaria. Neila misura in ciii le società di piccoli gruppi, di villaggio, i domini e gli stati rapprcsentano i var? livelli di un procr~so - . molutivo. C nella misura in ciii l'arte ì. fiinzionaln~eiitecorrelata alla tecnologia, all'economia, alla politica, alla rcligione e ad altri aspeni del modello culturale universale, è chiaro &C vi P stata un'cvoluziolie anche iiei suoi contenuti. k provato che i vari stili musicali e di danza, i diversi tipi di canzoni - che comprendono intervalli miisicali, ripetizione dcl testo, gruppi orclicstrali di differente coniplessità. movimenti di [varie parti del corpo e una certa quanrita di gesti cumiIinci - hanno ugualmente subito dei mutatrienti evolutivi. Tuttavia, questa constatazionc ì: oggetto di notevoli cotitrovcrsie. 1,'esempio della capacità retorica dei Campa dimostra che bisogna essere estremamente cauti nel tormularc uii giudizio sulla complcssità e suila raffitiatczza dello scile artistico di socictà pre-letterate. Un diffu.^ tipo di analisi antropologica - lo strutturalismo - cerca di interpretare il contenuto profondo di miti, rituali e altre manifestaziorii cspressivc come il prodotto di iina serie di opposizioni binarie universali ed incoriscie. Frequenti contrasti di questo tipo possono essere riscoiitrati nel mito di Cenerentola, nella cosrnologia, ncll'architettilra abitativa c nei rituali dei Tetum.
Capitolo 14
PERSONALITA E SESSO I n questo capitolo \?erri analizzato il modo in cui la cultura intluenza la personalità e le tnalattie mentaL.: CA.-.~.-. ddlnllno inoltre esaminati i concetti-chiave dellc teorie freudiane concernenti lo stiidio della personalità, per poi arrivare ai principi pii1 recenti con cui si cerca di spiegare Ic variazioni C i mutamenti che hanno Iiiogo nella personalità maschilc C t'cmtninilc. Verranno inoltre valutate Ee prove de:Il'esister iza di ui-ia diffu:sa suprebmazia di tipo maschile e quelle di una relaziorie esister?te fra q.uesco att :rito e l'attività beiiica. Infine. si studicrà la malattia mentale secondo iin'analisi di tipo transculturale e verranno discussi i vari aspetti deii'esperienza sessuale umana.
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Cultura e personalità
istitiizioni c dci riti magico-religiosi: piuttosto. qucsti concctti potranno arricchir~la dcscriziotie del tipo di personaliti che questa popolazione possiede.
T1 termine cuhura indica gli scl dificati secondo i qiiali i meriibri di iina cleterrninata popolazione pensano, senpratico ansioso tono e si compcinano. Inoltre. il tcriiiine ortiinaro economico persotialità si rifcriscc anch'esso a detti 3, tenace :todico inodi codificati di pensare, sentire e con trcullato in comportarsi, nia riguarda priricipzl- rnor.1; . . . ,LJ,zlOni (11 mctitc un tipo di condotta individuale. tetisionc 1ci31c La prr.roncrlztà, secondo la definizione di attento privo di Victor Barnouu~(1973, p. lo), «è costiininiaginazione tuita da uri'organizzazione più o meno avaro perinanenie di forze all'iiiterno di un caparbio paziente individiio, connesse con un insieme di indolente cauto atteggiamenti, valori e percezioni notciinperturbabilc inerte volmente strutturati, che spiegano, in sospct toso pedante parte, la cocrcnza comportatnentale del irrr
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Fig. 14:
BAMBIE
Le varie notevoli quando I contatto figlio (a). e il suo t madre Ar madre ha utilizzato Svariati o! sulla testi bastone C mano.
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Fig. 14.1 CURA DE BAMBINI Le varie culture presentano notevoli differenze per quando riguarda I'entltà del contatto fisico Ira madre e tiglio (a). Una madre Swazi e il suo bambino. (b)Una madre Arunta e suo figlio: la madre ha un piatto, utiliuato per il trasporto di svariati oggetti, poggiato sulla lesta e regge un bastone di scavo nella inano.
n o essere affidati alle cure di parenti. Jn determinirtc civiltà, i neonati sono coccolati, tcniiti in tiraccio, baciati ed estremamente curati da gruppi di persone o d a singoli adulti che mostrano una vera C propria adorazione per i baiiibini. In altre situazioni, essi vengono relativarncntc isolati e toccati poco frcqucntcniente. L'addestramento del piccolo a controllare i suoi bisogni corporali pii6 iniziare molto presto, R sei settimane, o anche rnolco più tardi, a 24 mesi. Il modo in cui egli è educato può coinportiire rnolte tecnidie diverse, alciine hasare su scvcrc forme di punizione, sulla vergogn~ i c sulla paura del ridicolo, ed altre chr: invece coiliportano suggeri. I menti. stirnoiazione dello s ~ i r-i- t o d i emulnzionc C n( d o n o nessun c21stigc). I1 modo in cui viene trattata la scssiialiti infantile è ancli' esso cst rcmamente vario: in rrioltc cu lrure, m: idri o . padri accarezzano i genitali del loro figli per calmarne o arrestarn e il pian to; in altre, ai bimbi viene perfi ~ i t od i toccare i loro organi di riproduzione e la masturbazione è severamente vietata. Un'altra serie di elementi importatiti C variabili nella formazione dclla personalità è iriscon trii bile più tardi, durante lc espcrienze del l'infanzia e dell'adolcscenza: ii numero di fratelli, Ic relazioni che inter'corrono fra di loro e le responsabilita r eciproch e che vengono a deter.-, . . tiiodelli chc codifiminarsi ( f - ~ g13.2), cano l'attività di gioco, l'opportunità di sperimentare attiviti omosessuali o eterosessiiali, le restrizioni per quanto conccrnc I'ir i vari tipi di minaccia e prinizion ati pcr reprimere pratiche sessiiaii culturalmente proibite (\i17cisner e Gilniore, 1977). Lo schema 14.3 rappresenta u'iio dei niodi in cmi queste pratiche di formazionc dcll'infanzia possono esserc tncsse in relazione con la costituzione deila petsonalità e con altri aspetti della cultura. -
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perchi. ci si trastulli prirna di mangiarlo, oppure qucsta tcxma d i ulteriore nutrimenro p'iiò cssere del tutto assentn Lo svqezzainen ro può essere eft;ettiiatu brusc:amentc. come nel caso ini cui i . c a p e z ~ o hdclla tnadre vengono spalmati di sostanize arnarci. c pu6 essere associato, O IIIC'110, con la nascita di un altro figlio. Iii alcune culture. i bambini sono rno e tcnuri n contatro dcI cor trasportati dalla madre C I essa vada (Fig. 14.1); altrove, i piccoli possoC.
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I modelli-base dell'allcvamento ' batnhiili risultano influenzati dalli
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tiira dcllc istituzioni ciilturali in ca domestico. sociale, politico ed econornic.0 e, a loro volta, queste istituzioni sono influetizate dall'ccosiscema. Le varic pratiche di aiicvamento Jell'inìanzia sono ariche definite daiia necessità di soddisfare alcuni bisogni. pulsioni e capacità universali, biol~~jcanicnte determinati e che sono propri di tutti i bnmbini 11rnan.i (per eseiiipio, bisogni c&li, anali c genitali). L'jtiterazione tra Icr varic pratiche ncll'allevamento ,dei piccoli C questi bisogni, questc pulsioni e qucste capaciti biologiche forrna la personalità; a sua volta. qiicst'ultima si esprime attraverso istitiixiorii srconriurze - ovvero queiie che, in linea di massirna. so110 state dcfinitt. in questo libro. delle «sovrastruttutC».
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Sorii, starc claboratc multe altre rcoric siil come studiare e valirtare il nesso csistcnte tra pcrsonalith e cultura: è comiinemcntc accettato il fatto che l'lina e l'altra siano due differenti forme cii espressione della capacità di pcnsare, setitire c coinportarsi secondo tnodi caratteristici di una determinata popolazionc ed t. anche cornuriementc clilfuso l'uso tii termini psicologici per definire sia il concetto di personalità che di sistema culturale. Ad esempio, Kiith Rcnedict. iiel suo famoso testa Patremr rd Cirlfurc (Modclli di Cultura) 1934. definiva 1:kkuzione dei potl;itch Kwakiutl (p. 1 12) coriie una manifestazione di <<mcgalomania,,- u v = . . m . a m + m r tamento governato da fantasie-di-riccficzza e cii potere. yiicstc tcstc ccmie facenti parte di un iiiodello cJionixzaco, caratteristico di tut. -tc le istituzioni dcIla cultura depliadiani Kwakiiitl.L(:on questo termine, I'antropologa voleva indicare il desiderio di
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r - e deeli ercessi -ali I'trhriachezza o la tollia. Ella consitlera\.a altre culture, conie quelia degli indiani Pueblo, upollinee - cioè portate alla moderazione e alla pratica di unii agitista misura), in ogni cosa. I modelli della I3rncciict consistevano iri elementi psicologici che si riteneva fossero riscontrabili all'intcriio dell'intera cultura, aparagonabili ai cromosomi presenti iiellil maggior parte delle celliile dcI corpo,> (K'allacc. 1970, p. 149). Per lo più. gli antropologi hanno contestato qcicsro tenrativo di scnrirsi sulraiito di uno o due termini psicologici per dcscrivere inlere società. Anche le culture più semplici. ad esempio qilelle di cacciiitori-raccoglitori, hanno aspetti e tipi di pcrsorialità troppo diversi perche
?g. 14.2 19AMBINA ìIA VANESIE E SUO 'RATELLO In modo pt-rwia 1118 sia libera di andare a lavorare nei campi e I31 di affidare I: i cura de: --..-,mA neonato alla. soreira ui ! anni.
ISTlTUZ[ONI PRfMARIE Emiugla
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ISTmJRONI SECONDARIE
Compoitamwito adulta
Sistemi di mantcnmwnio
Indici di cnmincrlita Indici di suicidio
Economia Stmtiura sociale
Tempo libero Attivila. ecc
I Fig, 14.3 LE CONNESSIONI ESISTENTI FRA LA PERSONA LITA DI BASE, L'ECOLOGlA, LE TECNICHE D'ALLNAMENTO DEI BAMBINI E LE ISTITUZIONI SECONDARIE E PROIETTI VE Tratto d a Le Vine 1973. p 57
Protiotti cuittrrali Crcdmze reiigiose Teone sull'irisorgere delle rnalaeie Raccnnti popolari
4 Tecniche di s l b v a m n t o del bambini
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Cmpoitamento intantile Lavuru --Aii ivita ludiche
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Svaohi ~isio;iedei mondo
Iiindu credono alla sacralità della vita possano ebscrc catalogate in tal modo. Piuttosto che tentare di classificare iOplcr 1 968), cssi soiio ugualineiite superficiaimente iiitere culture sorto convinti cleIla necessiti di posscdcrc pii] una o diie definizioni mncettiiali e psi- irianzi che vacche (v. 1,. 276); allo stesso cologiclic, alcuni antropologi sor roli- iriodo, benché vi siano molti americani, neanu l'esistenza di temi o valori domi- negli Stati Uniti, persuasi di dover fare nrrnri, che esprimono il pensiero e i di t i ~to t per non lasciarsi sripcrare dagli scntiincnri csscnzjali o principali di una altri nell'acc~uisrodi bcni, vi sono molte particolare società. Il cosiddetto a rno- persone convinte che un consuniismo dello di profitto limitato» rappresenta massiccio sin assurdo e dannoso. iirio di qucsti tciiii ( v . p. 2 2 3 ) . Tcmi e valori sono facilmente collegabili con le carattcrisriche di una personalità: ad cscrnpin, si ritiene che il cuncctto di Personalità di base e carattere limitato si traduca in persondi- nazionale tà di tipo gcloso, sospettoso. reticeilte C timoroso. La cultura della povertà (v. p. U n apprvccio differenziato rispetto ai 228) anch'essa questi elenienti concctti c i i ciiltura e personalità compsicologici - mancanza di previdenza, porta I'assuiito che ogni società produassenza di progetti per il f~iriiro,promi- ca i ~ n astruttirra della personalith sressa, scuità scssiialc. Un tcrnii importante i0ndamcnr;ile C profonda, chc può csscdcll'India hindu è la usacralità della re riscontrata. di fatto, in ogni individiio vita» ed lino krndamentale negli Stati niembro di detta cultiira. Se le popolaUniti 6 qiicllo di «non sfigurare rispetto z.ioni oggetto di studio si trova no sotto agli altri,,. Il probltrrn~ che si pone il controllo dello stato, la pcrscmaliti di qiiaiitlo si cerca di descrivere detcmi- besc viene spcsso Jcfinita wrri/ / e r e mn2te c u l t ~ ~scnyendosi rc cli pochi valuri e ~icinriltb.Questa teoria non ì. però sosteun r i d a t o riuinero di rittcppi:irn~ntifon- nuta da un sufticicnte numero di prove. damentali è che cssi possono essere Il concetto Ji struttiira cli base ilclla preseilti. e di solito lo sono, in forma pcrsonnlith hri semprt goduto di una contraddittoria nell'ambitcr dclla stessa notclrole poyc:iIarit-à tra coloro che viagci~lriirae tici singoli individiii: giano nci paes -i e fra gfi st~idiodi coiisegiienza. anche se i col[~i~iltorisi. Si serite spcsso dire che gli inglesi
sono «riservati», i brasiliaiii «spcnsierati», i francesi «sexy», gli italiani cdisinibili», i giapponesi «ordinati», gli americani «estroversi» e via dicendo. Gerardus Mcrcator, il padrc della cartogralia, aveva compilato la seguente descrizione delle pcrsonalith di base curopee nel XVI secolo (cercatc di indovinare la nazionalità di Mercator):
Frunchi: Semplici, stupidi, collerici. Bavarfii: Fastosi, ghiottoni, facce di bronzo. Svetieri: Frivoli, chiacc-hitiroiii, millantatori. Sossoni: Ipocriti, insensjbili, aggrappati alle loro convinzioni. Spngnoli: Sdegnosi, cauti, abili. Belgi: Buoni cav:illerizzi, teneri, docili, delicati. Le versioni modcrne ed ertiditc delia struttura di base della personalità si servono di concetti psicologici pii1 sofisticati. rnolti dei qiiali risentono, in un certo senso, dell'influenza di Signiund FrciirI e dclle teorie della psicanalisi. L'esistenza del concetto di Personalità di base «tipo» noli deve per6 far dirnenticarc che vi è una grande gamma di personalità in ogni società e che pih popolata, coiilplessa e stratificara si presenta una cultura. più grande è la sua diversità interna. In ogni società, molti individui posseggono personalità che si differenziano profondamente dal modello slottrtico ( i l tipo più frequente1 C qucsta grande varietà dà luogo ad una ugualmente ampia stratilicazione iielle diverse culture. Ad esempio, t: senz'altro corretto definire il tipo di personalivi di base dei nativi americani maschi delle Pianure come aggressivo. indipendente ed cscnte dalla paura; tuttavia si sa, attraverso l'istituzione chianiata hrrdache (Fig. 13.4),chc c'erano senipre alcuni giovani che manifestavano un temperamento inadatto ad assumere questo ruolo. Indussando abiti femminili e dedicandosi ad attività domestiche
Fig. 14.4 BERDACHE Il suo noime e -Trovali E uccidi li^, l'ultimo orno% suale trai~estitodegli india Crow.
e wssunli iiiuliebri, questi uomini univano in se stessi gli attributi del maschio e della donna ed erano accettati come un tcrzo sesso (Caliender e Kochetns, 19831. In sosranza, si sa inolto poco circa Ie possibili varianti della personaliti a secwnrla delle dilferent i società. Tuttavia, è certo che Ic popolazioni organizzate ad u n livello statuale complesso e con,poste da milioni di pcrsone conccngono ciiormi varietà di tipi di personalità (Fig. 14.5). Ad esempio. il Giappone risulta, ad un'ilnalisi supcriiciale, fornito di un carattere nazionale on-iogeiieo, chc porta gli iridividui ad accettare il parere dclla collettivi ti^ e a trattenersi dallo sfidare I'autoriti. Si tratta di uno stercotipo erririto, poiché molti giapponesi sono tortttmeiitc iridividualisti ed cstrernameritc franchi nella loro opposizione alle rcgolc tradizionali (Sugimoto
Fig. 14.5 L4 PERSONAL TA IN UNA SOCIETÀ
COMPLESSA Come dimostra questa manifestazione contro una visita del Presidente degli Stati Uniti Reagan. non si puo dire che lutti i giapponesi abbiano una personalita deferente e conformista. esdiani
r L:loiier, 19831. I'iu complessi sorio i
:ritcri usati per definire la personalità di >asc C pii1 E probabile che u ~ idato archetipo sia riscontrabile in un nuincro relativiirneiitc ridotto di individui. Anthony \Xril'allace (1952). che si è servito di vcntuno dciinizioni per incliinclrare i vari tipi-base di personalità degli Irochesi, ha riscontrato chc l'nrchetipo cra ccindi\:iso soltanto dal 3 7% del ci~mpione preso in esame.
hecondo Freud,
il primissimo impul-
so sessuale di un barnbirio di sesso
inaschile t: dircrto vcrso la propria madre, nia il bambino-figlio scopre che quest'ultiina appartiene sessuainiente al padre L' entra in competizione con Iiii per la supremazia sessuale nei confronti di una stessa donna. I1 padre, pur forncntlo al figlio una protezione, gli impone anche una disciplina piuttosto i-is d a (Fig. 11.6). Di conseguenza, egli reprime il tentativo di suo fjglio di manifestare iin affetto di tipo sessuale verso la propria madre. 11 figlio viene Edipo e personalità frustrato e bntastica sulla possibilità di Secondo Sigrnilnd Freud, iin codlitto essere abbastanza forte da uccidere il t-aumatico, universale ed inevitabile si padre. Questi incensi sentirncnti di ostiverifica durante g,li aimi che precedono liti e gelosia suscitano paura e un senso la pubertà. Esso viene deiinito cut~pks- di cojPa nel bambino:-paura, p c h é il so edipzcc> e si riticnc comuneiiiente chc padre rrappresenta una minaccia più o il pene c i sia causato sia da tctisioni sessuali biolo- rnetio reale, quella di tagliare testicoli del figlio; senso di colpa, pergicamente detcrrninate che da gelosie che si manifestano aii'interno della fa- ché il padre, oltre ad essere detestato, è miglia tiiicleare. Questa teoria è oggi anche aiilato. Per risolvere in un second o tempo questo conflirto, il bambino fortemente contestata.
deve indirizzare la sua sessualita verso dclle altre dot~rie,imparare a superare la propria paura e ad esprimete l'ostilità in modo costruttit~o. Per quanto riguarda le ragazze. Freud prendcva in considerazionc I'csistenza di un traunia parallelo ma h n d a nietiralincnte differente. La sessualità della bainhina 2 anch'cssa inizialmente diretta verso la propria niacire. ma durante la fase Ifillica la piccola fa una clrainiilaticic scoperta: eIIa 5 priva del pene. !..a figlia accusa la madre di questo fatto e dirigc il proprio desiderio sessuale non pii1 verso di lei. ma verso il padre: Perché ci?) avvenga, è necessaria una reazio.. . ne di tortc C da parre della ragazza a scopre che un bainbi4 ~iandoq c n n possiede un organ o scssiiale qJorgcntc. il .,.-. I..: L" ,....I.*-*pciic, -.... i i i c i i r r c ici iia w i r n i i r u una cavità. Da questa trnurriiilica scoperta dcrivano rnottc in-iporianti conscgucnzc: iti primo Iuopo. 1:r ciglia ritiene la niadrc rcspunsabile pcr Ia sua crindiziane di castrazione t...] I n secondo luogo, trasfcrisrt. il siio amcrrc sul padre, pcrch6 cpli possicdc qucsto orgaiio così importante che lei aspira a condividcrc con lui. Tuttavia, il suo amore per il genitore maschio e per altri uorniiii h connesso ad iin sentimento di invidia, poiché essi posseggono cjualcwsn chc a Ici manca. L'invidia del pcnc 2 il complesso k ~ n m i n i l ccorrispondente a quello della paurii Jella castrazione preseiitt ncl maschio (Hall C Lindzty, 1967. p. 18). l
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La teoria ì. chc Ic ragazze patiscano pcr tiirta la vita questo trauma deIl'invidia dcl peilc. in consegiienza della loro scoperta di csscrc ariatornicainente «incotripletc~.In tal niodo, Freud cercò di basare la supremazia psicologica del maschio sul dato incontcstabile della sua anatomia - da cui deriva I'afc~risnia frcudiano: al'anaturnia t un destino». Egli ritencva che l'assenza del pene «declassasse» le donne e lc rcndesse passivc c destinate ad un ruolo subordinato - quello di <(secondosesso». Inol-
tre Freud riteneva che il modo migliore " ycr una donna di superare la sua invidia del pene fosse qiicllo di accettare un ruolo subordinato e secondario neIla vita, sviliippàre il suo fascirio e le sue attrartive sessuali, sposarsi e avere figli niaschi. 1.1 stia icliciri è grande se, in un secondo tempo. qiiesto suo desiderio di svrrc un bambino si realizza eifcttivamcnre e in psrticolnrc se il bnnihinci & niaschio C quindi porta con SE u n pene che la madrc ha niolto dcsidcrato II:reiid, in illillet. 1970, p. 185).
I! complesso di Edipo e universale? Fin dall'epoca in cui Broi-iislaw Malinowski (1927) ha condotto i! suo studio sulla famiglia delle isole Trobriand, il cui modello residenziale è di tipo avunculocalc, gli antropologi hanno contestato la teoria del cornplesso di Edipo in quanco essa impotie a tutto il resto dcl mondo un punto di vista ed una valutazione dello n7iluppo della pcrsonalità
Fig. 14-6 AMBIENTE FAMILIARE DI TIPO FREUD,ANO Un D~~~~ della media aila fine del secolo appare ma protettivo.
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caratteristici della borghesia Cbttocente sca d i I'ienna : dovc Freiid ave.va messc3 in piratica e sviluppato le SLie teorie . .. - . ' .. Sccondo Ma"Iinowski , i maschi delle Isole Trobria nd non hanno sviluppato lo stesso tipo di complesso poiché era il fratello della 1loro madr e (zio materno) e non il padre ad eserc.irare l'autorità su di !oro. Di conscgu criza, gli uomini SOI-~Ocrcsctut I senza lrovare scntirnenti di arnore-odi O verso il propr io padre. così come Frziid sosr:cneva aì,venisse a . . . .- . livello uriivcrsale. Me.Uord Spiro ( 1 982) ha tentato di salvare 1la teoria freudiana separando il sentimer ito di amore-odio -prov ocato d:alla gelosia scssualc da queU.o, sempre di arriore-odic). cllusato Jall';autorità. I maschli- Trobriand vivono col padrc c la nia,dre tino all'adolescenza. Dal ITiomento che il pr irno è una figura non auitoritaria e bonari a, \i sono ampiic possib - ilità che fra padre e figlio si sviluppino scntirncnti di rivalità sessuale ci rca la miadre e moglie. Di consegucnza, Spirci concluc1e chc h1alinoaski non aveva re almenre provato che i maschi delle '1'robriand fossero privi di qualunque rnotivazio~ ne per svilupparc il complesso di Edip o. Conlirnquc, rimane innegabile il fari[o che l'i ntensità e l'importanza
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Cultura e malattia mentale Gli antropologi noil s;onod'ac:cordo sul ruolo svolto d a l e d ifferenze cu[turali - .. . dclla manell'incidenza e nella nariira lattia mentalc:. Recent :rnedich e hanno dimostrato cht I probab I. -I loinente deUe imporranri Dasi genericne e CI curologiche per disturbi -L
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mentali classici, quali la schizofrenia e le psicosi maniaco-dcprcssive. Ciò cnncorda con il fatto che l'incidenza di tali infermiti in gruppi diversi tra loro, quali gli svedesi, gli Eschimcsi, gli Yoruha deu'rlfrica occidentale e i Canadesi della nostra moderna società, non mostra differenze notcvoli (Murphy, 1976). Tuttavia, tiori vi 6 dubbio che, anche quando sintomi ampiamente difh ~ s dclla i stcssa infermità inentale possono cssere riscontrati in un esame atruns-irllftrrale~,vi è comunque una considernrole differenza a seconda della società in cui gli specifici sintomi in questione vcngono analizzati. Ad escrnpio, un confronto fra pazienti schizofrenici di discendenza irlandese e italiana in un ospedale di h'eu? York ha dimostrato che vi è un insieme sostanzialmente differente di sintomi associato con ogni gruppo, Gli irlandesi tendevano ad cssere ossessionati da un senso di colpa di tipo scssualc e si mostravano molto p i ì ~ riservati e trnnquilli degli iraliani, mentre questi ultimi erano sessualrnente aggressivi e molto piìl portati ad eccessi di collera e di violenza (Opler 1959). Così comc gli indiani Crow hanno particolari esperienze durante le loro visioni, basate su aspcttative culturali tipiche deUa loro socictà (v. p. 252), allo stesso modo il contcnuto specifko delle allucinazioni psicotiche cambia da una cultura all'altra. Si possono riscontrare deiie prove dell'esistenza di una forte influenza cscrcitata dalla cultura suiia malattia meritale nelle psic03.i tipiche di una socir12 - ovvero, disordini mentali che presentano un insieme ben differenziato di sintorni, connessi unicamente con una o poche culture. Uno dei piìi noti è chianiato isteria artica ed è considerato il pih conosciuto tipo di psicosi specifico di una deterniinata societh; esso viene atiche definito pibloktoq (Fig. 14.7). Diversamente dalle psicosi classiche, questa si manifesta all'improwiso. Lc
Fig. 34.7 ISTERIA ARTICA La vittima e una donna eschimese della Groenlandia.
e sue vittilile cominciano a saltare, si stracciano i vestiti, muuVono gli arti conviilsamcnte e si rotolano nudi nella neve e nel ghiaccio. Si può cercare di spiegarc questo comportamento paragonandolo ad un caso grave di aclaiistrofobiaw. Costretti nci loro alloggi piccoli ed affollati per lunghi periodil durante i quali non possono sfogare i propri sentimenti di ostilità, le vittime dcl pibloktoq usano la crisi isterica come mezzo per csprirnere le loro frustrazioni represse. Tuttavia, sembra piuttosto probabile che la causa priniaria sia da ricercarsi nella dicta principalmente a base di carne degli Escliimesi. Mancando di cibo vegetale e di radiazioni solari, questo popolo 8 costretto a basare la sua sopravvivenza sul consumo di fegato dei niamtniferi marini e degli orsi polari per procurarsi le vitamine A e D. Un'ecccssiva assiitizione di fegato produce un pernicioso eccesso di vitamina 11,ma mangiarne troppo poco cliusii iiiia deficienza di vitamina B, il che a stia volta comporta una carenza di calcio nel flusso sanguigno, Ainbediic le situazioni - eccesso di vitainina A e poco calcio iiel sangue - sono notnriainente associate con convulsioni ed episodi psicutici (Landy. 1985; VlraIlace, 1972). Di conseguenza, l'isteria artica è probabilmente causata dall'interaxione tra coridizioni di vita culturalmente dcterminate c un problema chiiiiico-niitritivo.
~ ~ P s i c oWindigo si~~ Prc-sso i cacciatori-raccogi'lirori set tentrionali dellc tribu Ojibnra E Cree lella foresta sub-artica canadcse c'è una dif- .. fusa crcdcnza secondo la quale gli csseri un-iani possono essere possediiti dallo spirito di \Yindigo, un mostro cannibale il cui cuore è tatto di ghiaccio. Questo mito ha dato luogo all'ipotcsi che le due tribù soifrano di una malattia tipica della loro cultiira. chiamata psicori di \V'ii~riiRo. Coloro che vengono possedut i da questo spirito affermano di avere sperimentato un irrefrenabile desiderio di uccidere e mangiare i membri del Ioro accampamento. Poiché vivono in un ambiente ostile, i Cree c gli Ojibara si ritrovano spesso bloccati dalla neve e rischiano la inorte per fame nei loro isolati campi invcrn;tli e le probabilità che qiialcuno sia affetto da questa sindrome di E'intligo aunientano notevolmcnLe in tali condizioni. Vari rapporti perniettuno di constacarc che membri affainati di uno stesso accampamento lianno. alcune volte mangiato i corpi dei loro compagni deceduti per salvarsi la vita (relazioni
derarla avidamente. Essi perdono qiialiinquc iinteresse per il cibo comune, il loro CUOI:e divent a un pezzo di ghiaccio .. e non considerano più le persone intorIno a lorc1 come esseri umani nia conic Icervi, alcsi o altra selvaggina. A meno chc non vengano immediatamente uccisi, essi uccidcrranno e i nno i loro compagni. .. Come dimost rato da Lou ~Marano (19821, \'i sono rnolri casi documentati di persone uccis;e perche considerate .. affette ci;alla psict)si di Windigo ed esse sono stat.e s o p p nlsse dai loro compagni di accanipamentlo terrorizzati. In ma. . niera ricorrente, coloro C! ,no le persone in preda a que osi si difendono e giusti€icano nicidi appellandosi all'cvidcnza dei tat ti: la o, nel vittima li guardava in [nodo stran~ sonno si agitava e mormcIrava, s bavava i attacca, L LIIVlderei 3ppiire C i. Tn urli determinato propri C l tenuti invasi dallo spi4caso,i sr .. . rito di \Sfindigo sembravano perfino volteggiare sul terreno e dovettero essere tirati giìi da coloro che cercavano di sopprimerli. ìvIolilo spessc vient rilcrito che i sospetti \S 'indigo 1?anno chiesto essi stessi di cssc,re iiccisi I per paura di . . . mangiare i compagni del loro acc2tmpamento uno dopo l'altro. Ciò che COinunyiie manca in tutte qiicstc nar razioni è un dato incqiiivocabile che dimostri che le persone ritenute possedute dallo spirito peilsassero e agissero nel modo descritto d a coloro che le hanno soppresse. S;enza talii informazioni, rimane dubbia I' i di una vera c propria psicosi di \Yrindigo C si pii8 tormulare una spiegazione molto più semplice di tale credenza. In condizioni di fame e affaticar,enti est remi, le tribì~settentrionali clegli Ojit~ w ea dei Cree accusamernlbri deii'accampamcnto vano a l aini . . . . responsabili di disordini di essere posseduti da questo spirito malvagio per giustificare il fatto di essersi sbarazzati d i loro, in modo da aumentare Ic possi..A
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hilità di sopravvivenza per il resto dellamento. Di conseguenza, la persona uccisa perch6 ritenuta possediita dallo spirito di Windigo era uri indiviciuo malato e affetto da delkio e febbre alta, qualcuno che non poteva più camminare, un uomcI O utia Clonna troppo vecchi oppure uno strsiniero provcriiente da un altro E tnico. Secondo ~Marano,i.1 mito dr ~ i n c i i g o non t r a la prova tiell'esisteiiza di una psicosi nia piuttosto di un tipo di «omicidio selettivon (cioè far morire qualcun o perche altri passano vivere) in cui la paura di essere iiiangiati veniva usata per siiperare quella di infrangere il tabù che vieta di uccidere un membro dell'accampamcnto, 4
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ilci un csanic approfondito e ravvicinato, la psicosi di Windigo mostra di esscrc non
un'ossessionc antropofagica (cioè, cannibalistica) cuitura~rnentcisolata, ma, piutrosro, iina variante prevedibile - ariche se culturalmente condizionata - di omicidio sclettivo e di caccia n11c streghe caratteristica di società in stato di forte tensione. In questo proccsso, come in ogni tipo di caccia aiie streghe, le vittime dell'aggressionc sc)no socialmente ilcìiiiitc dlegli apgrlessori. In questo Caso, la forma si14:cifica con cui lc siuddctte venivano dcsrrit tc: cr:i deilerminata dalla minaccia costante di niorte per famC, una situazioner in cui è provato (ihe il cannibali>. ..-- -~.C- -. -..SIIIO C C I I I ~ II C I I L ~ ~ Z I V ~ rlcorrcrttc p c r i membri di tutte le cu1ture e lungo rutto l'arco dcll;ì storia umana. Invocando la paura collettiva, gcnerata da colui che funge da capro cspiatorio, il griippo era in grado di proicttare la sua profonda arrsierà contro il singolo individuo, dando luogo, in qriesto modo. iid una razionnlizzazione dell'omicidio. in ciii ognuno porcva identificarsi (Marano, 1982, p. 385). m
iioni culturali di maschio e femmina All'intemo di ogni società, l'csempio più o w i o c pii1 diffi~sodelle differenze
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di personalità t costituito dalla distin- portamento. Sella tribh dei 'l'chamblili, zione tra iiomini e donne. Negli anni le donnc si radono la testa, manifestano recenti, si & s\riluppato un inrcnso dibat- un'apcrta cordialità, mostrano una catito teso a srabilire la misura in cui mcratesca solidarietà e sono inolto abili alcune carattcristiclic ricorrenti dcllc sc non aggrcssirve nel procurarsi il cibo. pcrsonalità associate rispcttivamcnte a Gli uornitii, inr~ecc.si occupano di arte, uomiiii e donne esprimono seniplicc- tras una gran partc dcl tempo rnente un aspetto della natura iimana accc ,si i càpclli e sono semprc oppure Ic conseguenze di un condizio- molto pctrc.poli nel confronti del sesso opposto. Bcnche le interpretazioni di namento culturalc. Come si è già detto preccdcnternen- AI. Xlcad siano starc considerare troppo te, i discepoli (li Sigmund b'reud sostcn- soggettive. non vi è alcun Oilbbio che gono che le catatteristiclic anatomiche e possano csistere dci netti contrasti per i ruoli riproduttivi diversi dell'uomo c quanto riguarda i riioli sessuali in diverdella donna dcterrninano a priori il sc culture. In poche zone tlcl mondo, al dcstino di questi ultitni e quindi anche cli fuori della Vieiina del XI>C sccolo, si delle loro pcrsonalità fondamentalmen- può trcivi~reil preciso tipo di 1personaliità l ! te differenti: gli iiomini sono portati ad che Frcud credwa essere un moaeilo esscrc più emaschili~(attivi, aggressivi e iini\.crsaIe. Ad esempio, Mervyn Mcgviolenti) e Ic donne a comportarci i11 gitt I 1964) ha proposto di suddividere modo pii1 «femminile» (passi\rc. sotto- la classificazione dcllc culture dcgli altimesse e paciiiche). piani dclla Nuova Guinea in due grupOltre al fatto che è discuti1.iile l'idea pi. basandosi sulla maniera più o meno chc una qualclics forrria di coniplcsso di rnanitesta in cui i loro membri si comEdipo sia iiniversalmente difhisa. delle portano in modo «pudico» o «sfacciaricerche etnografiche hanno diniostrato t 0 » . Prcsso i xlae Enga, che rappresentache la definizione elaborata a Vieniia da Freud di un remperamento specifica- no I'archctipo della «pudicizia» per M. mente ~naschilccd uno feinminilc non E hleggict. gli uomini e le donne dormono. iiiiiversale. Margarct mea ad ( 1950) ha separati. Lrn iiomo non entra niai nella studiato tre tribù della Nuova (iuinea - camera da Iet to, che si trova nella pàrte gli Arapcsh, i Mundugumor e i Tcham- posteriore della capanna di sua nioglic, buli: si tratta di una ricerca antropologi- n6 irna donna mettc piede nella casa ca classica, contetierite tutta la gamma dcgli iiomini. Secondo i maschi della di definizioni culturali di quelle che tribù Mac Enga, i contatti sessuali dudovrelhero essere le personalità ideali rante il flusso inestrualt possono provodcll' uomo e della dorina. L'atitropologa care malattia o morte. Gli uomini cre. . .. . :hc prcstio gli Arapesh ci si duno anche chc i rapporri sesstiali siano ha scuperro . aspetta che sia gli uni che le altre si ciebilitanti C, dopo avernc avuto uno, si coinportjno in modo p,crit ile, ainichevo- sottopongono, per proteggersi, ad una le e che mostrino disponibilità a colla- purificazione. sedendo in una capanna bornrc: un modo di coiiiportarsi che picna di fumo. Gli scapoli osscnvano ricorda, in un certo senso. ciò che ci si l'astinenza sessuale fino al matrimonio e attende da uiia inadrc ideale. Presso i mostrano disagio c ansia se in loro Mundunuinor, sia gli uomini cric le presenza si disciirono questioni sessuali, doniIC sono t cniiti ad eqsere uguiilmerite spccialinente se vi sono delle donne. I n fieri e aggrlcssivi e arnbcdiic i sessi manieri diametralmentc opposta, gli corrispondono ai criteri utilizzari dalla iiomini Kurnli. chc rappresentano pcr Mcad per definire maschile il loro corn- M. hleggitt il prototipo degli asfaccia(
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ti», dormono in comune, non hantio paura del sangue catan~enialc.non praticano riti di purificazionc o di iniziazione e si vantano apertamente delle loro conquiste per accluisire prestigio. Le ragazze frequentano feste di corteggiamento durante le quali scelgono i compagni sia fra i maschi sposati che fra gli scapoli. Uomini e donne parlano apertamente dei rapporti sessuali. Lorraine Sexton (1973) ha suggerito l'ipotesi che queste differenze possano csscre associate con la forte prcssione deinografica a cui sono sottoposti i Mae Eriga e con la densità Jernografica reIativamente bassa dei Kuma: l'estrema riscl~vatezzadovrebbe essere un rntccanismo che limita la frequenza dei rapporti sessuali e qiiindi anche la fertilicà.
Un complesso di supremazia maschile? Nonostante queste discrepanze rispetto alle definizioni occidentali piuttosto restrittive di cosa sia riiaschile e fcmmini-:, \ l i sono comunque dclle colisiderevoi prove che i maschi tendono, nella trngrande maggioranza delle culture, ad essere pii1 aggressivi e violenti delle donne (Fig. 14.8). Inoltre. benchk il coinplesso di Edipo così come è stato conccpito da Freud non sia universale, dei sentimenti di forte ostilità sessuale tra la gcncrazione dei ntaschi anziani C i loro figli o i loro nipoti sono molto freqiicnti e diffusi (v. Barnouw. 1973; Foster, 1972; A. Parsons, 1967; Roheirn, 1950). Un gran numero di prove conforta la teoria secondo la quale la personalità rnnschile, relativamente pii1 aggressiva. C assoriat a con un complesso di regole riotcvo1111entc diffuso, d i e attribuisce agli uomini iin ruolo domi nante e (quincli più importante di quel11o delle donnc in molti campi della vit,a socialc La manifc~tazionepiù evidente di questo h
complesso e da ricercarsi nell'econornia politica. Come a bbiamo già visto in preceden za (Capr). 9 e 10i a proposito dell'evoluzioric dell'organizzazione politica, è evidente chc i tiiaschi, di solito, si accaparrano i principali ccntri di conrroIlo c di potere pubblico. Sono più numcrosi gli uomini (big merl) autorevoli e i capi di sesso maschile di quelli di sesso femiiiiiiile ed essi governano formc sia egualitaric che stratificatc di commercio e di ridistribiizione. I capi tribìi Scmai e Mehinacii, i niumi dcllc Tsolc Salomonc C i grandi uomini della Nuova Giiinea, il capo dalla pelle di leopardo dei Nuer, i capi dei Kwakiutl, delle Trobriand e dei Tikopia, il mulrama di Bunyoro, I'irnperatore Inca, i taraoni L gli imperatori della Ciria e del Giappone mostrano tiitti la predorninanza del sesso maschile. Se è vero che vi sono dclle regine in Europa o i i i Africa, si tratta scinpre di una presa temporanea di potere, che spetta, in maniera stabilc, ai maschi della discendenza. Lo stato di subordinazionc politica dellc donne è espresso iti modo nettissimo dal fatto che, nel 1986, tra i mcmbri dellc Nazioni Unite, mcno del 5O/» dci capi di stato erano donne. .. . Chviamentc, questo insier:ne di dat i non i ultigiustifica la concliisione ct .. essc . : rion me siano prive di forza o che esercitinu mai un'autoritài politica significativa. Inoltre, P chiaro che forme estreme di prcdorninio mascl~ilesono incompatibili con l'organizzazione bilaterale dci piccoli gruppi egualitari di cacciatori-raccoglitori (Lcacock, 1978, 198l ). Un tempo si credeva che il controllo politico esercitato dalle donne, definito anchc mtriurcuto (cioè I'opposto clel patriarcato o controllo politico csercitato dagli uornini) si fossc verificato cornc momento obbligare nell'evoluzianc di ogni cirganizzazione sociale. Attualmcnte, quasi tutti gli antropologi sono concordi nel rifiutare la teoria dell'esistcnza
Id/Pi,rrriiio!i/i c sesso
fig.14.8 CoMPrnzImI MASCHIL1 AGGRESSM € molto evidente una stretlt relazione tra attività bell!w e sport maschili aggressivi (a) questa compet~zionin Afghanistan richiede dei cavallerizzi coraggiosi ed abili: (b) la vita sponiva in Inghilterra - un incontro di ruqbv: - , (C) - - un match di bon negli Stati Uniti.
di una società realmente matriarcale. Un'ccceziotic C costituita da Ruhy Rolirlicli-Leavitr (1977, p. 571, secondo la quale nella Ceera Miin,ica «le donne partecipavano allo stesso livello degli uomini alla formulazione di decisioni politiche, mentrc erano in una posizione di assolutn supremazia in campo religioso e sociale». Tuttavia, Ia presa di pohiziont. di Rohrlich- Leavitt si basa su cleduzioni t r a w da testinionianze archcologiche che possono dar Iiiopo ad
interpretazioni contraddittorie. Non c'è alcuri dubbio chc nella Crcta Minoica ci Lsse una societii niatriliricarc e chc le donnc godessero di una condizione politica rcIati\7ariiente elevata. Tuttavia, le basi ddl'econumia erario costituite dal cornmcrcio m a r i t t i ~ ~ed o erano gli uomini. e non Ic donnc, a governare qucsta attiviti. Rohrlicli-Lcavitt sostierit. chc il matriarcato a (:reta era reso possibile daii'assenza di guerra c di un complewu militare maschile. Tuttavia,
non vi t nessun rnotivo per non accettarc la segucnrc generalizzaziorie di Michelle Kosalclo e di Louisc Lampliere: Anchc sc alcuni aritropologi ritengono clic siano, o che vi siario siate socictà rcalmcriic cgualitarie [...l c benché tilrti convengano sii1 tatto chc vi sono ciilrurc in cui Ic donne h a n n o raggiuriro posizioni di potcrc riotevoF, ficsslino ha rnai osservato una scicietiì in cui esse abbiano puhblicaincntc visto riconosccrc il loro potcrc e la lom autoriti supcranrlo qilelli dcgli uomini t 1974, p. 3 ) . rli
TIZION1
SIWE ia stretta bellica ~ressivi: ione in 3 dei isi ed liva iii ntro di di box,
Fig. 14.8 /Cònffnua) (d) falso combattimento in Indonesia; (e) la tegarbata. arte del footbali americano (Stati Uniti).
L'idea cl-ic un tenipci siano esistite ciclle matriarche nascc spesso ds una coiifusionc tra matriliriearità C matriarcato. La prima non significa che le donne ro\vesciano gli uomini da una posizione d i potere politico e diventano loro lc dominatrici, così come è invece sottinteso nel concetto di rnatriarcato. IVclla maggior parre dei casi, la matrilinearità cornporta iin maggior Iivcllo di eguaglianza puliticrì ira i scssi, ma non sfociil i i i un dorninio politico cielle donne. Ciò ? constatabile nel caso degli indiani Irochesi, matrilineari. Presso di loro, lc donne più anziane avevano il potere d i nominare e dcporrc i maschi pii1 vecchi, chc erano stati eletti a far parte dcll'organismo pii1 iniportantc, chiaiilaro Consiglio. Attraverso un uom o che le rappresclitava all'interno di questa struttura, esse potevano influcnzarne le decisioni e esercitare un certo di condurre una guerra potere s ~ i iiiodo l o di stipulare una pace. Il diritto di essere eletti in tale Consiglio passava attraverso la linea di discendenza femiriinile cc! era compito delle doririe nominare gli uomini che dovevano farnc parte, ma Ic prime non potevano entrare vi e i maschi in carica avevano un diritto di vcto circa lc proposte di elezione . . sernhia probabile che le militari prescnitace dalle donne. Judith Brown fossero incentrate s u t navaIi, i 1975, pp. 240-2411 concludc che la che hanno lasciato podiic test iint~ n i a n z c nazionir Irochrse «noti era un rnatriar-. - .-. archcolopic:imente vcriticabiii. Pcrciò. caco, come sostengono alciinib~.
Politica sessuale In molte culture i maschi si riteiigono spiritualmente siiperiori alle donne e considerano qrieste ultime pericolo:se e inquinanti, dcboli e infide.. Risogn.a, 6 vero, accantonare l'idea che un gruppo riciotto i r i coiidizioni di inferiorità acCCtti veraillente le motivazioni con ciii ci)ioro chc lo comandano lo mantengono in questo stato di soggezione (Cap. 11); tuttavia, se in effctti gli uomini godono di un nsnggior potere rispetto alle donne pcr cluaiito rigu;arda l'ai cesso a risorse strategiche (Josephil dat 19851, P ~ircsumibilcche questi stcrcotipi, condivisi o meno che siano dalle donne stessc, debbano essere, con ogni probabilità, associati 21 stati di deprivazionc C di svantaggio. Questa teoria è stata sostenuta da Shirlcy Lindetibaiini per quanto riguarda due società fortemente basate sulla supremazia inaschile c in cui questa antropologa ha condotto una riccrca sii1 carnpo. Nel Bangladesh, S. Lindenbaum ha riscontrato l'csistcnza di un'elaborata ideologia della supremazia maschile, espressa trainite simboli c rituali (v. Scheda 14.1). Ella ha constatato anche I'csistenza di credenze e rituali simili presso i Forè degli altipiani della Nuova Guinea. In ambedue i casi. le ci0biine erario sottoposte a pesanti privazicmi matei-iali. Tra i ForC, per esempio, le donnc i,ncinte venivano segrcgatc in . .. speciali capanne:
invecchiare prematur: ,mente (Lindenbaum, 1959, p. 129).
Se iina U-'----u I I i I a ForE partorisce un bambino i:iefurme O niorto t solo le!i ad nsiderat: i resporlsabile. Suo essere co8 -1: ..-.-i marito e yii U U I ~ I Idella ~ ~ L U I I I U I J I L ~ la deniinciario, l'accusano di aver cercato di contrastare l'autorità maschilc e uccitiono uno dei suoi maiali. Tra i Forè, così come in molte altre società della Nuova Guinca, gli uomini sono padroni delle principali fonti di proccinc animali che tengono per Inro stessi. Essi asseriscono che le fonti di proteine risematc alle donne - rane. piccola selvaggina e insetti - li farebbero ammalare. Questi pregiudizi possono averc degli effetti letali: in tiitta la Nuova Gilitiea, infatti, essi solio associati ad indici di mortalità molto pii1 elcrati per quanto riguarda Ie ragazze rispetto ai ragazzi (Ruchbinder, s.d.1. Gli stessi risultati mortali sono evidenti nel Banglaclesh: h..
1 bambini maschi sono ~ i i i i r i t i con cibo migliore. Llilngiano per primi insieiiie al padrc C. se è possihilc scegliere, i cibi più ntitrienti o i più rari verigono dati al bambin() piuttostiD che alle: sue soreIle. N c risulta U I.I ~,,,,l, putlllrdziunc ~ a L > ~ C V "I.-.-". Z E C I I L ~ maschile ed una situazirjric demo grafica in cui l'indi1ce di niortaliti i(:rnniinilc al di sot to dei ciiique . - dcl 50'% pii1 ele'vato - -... .- . anni C, in ccrri prric,)di, di quello dei rnasclli (I-indenbaum, 1977. p. I43i.
Religione e politica sessuale In questo contesto, la loro reclusione è una conseguenza dclla condizione semi-selvaggia in cui Ic donne vengono a trovarsi a caus;i dcllc naturali funzioni del Iriro stesso co--ipv. n*'+-e 111 cloniic i>ortano il cibo. dal lonna iiic'inta lavorasse nic,mento CI nc1 suo ori te qucstc periodi-) di 1 ...- - .-Iiil raccolto. ~ S O ~ ~ I ~ C Iiarcouc IIO, rnorirr riii~o Falla non puii ncarichc mandare del cibo a suo marito: mangiarlo dcipo clic la donna iiiciiirii lo Iia toccato significherebbe per lui divci.itare debole, prendere un raftreddore.
Le donne, spesso, sono escluse daiie principali fonti di potere religioso. Anche laddove prevalgono riti individuali, esse tendono ad avere n-iinori possibilità di accesso al soprrinnntiirale rispetto agli uomini (Fig. 11.9) e partecipano raraiiientc a iinii ricerca di visioni che hrnisce ai maschi la fiducia in sc stessi necessaria per essere aggressivi e per iiccidcre irnpunernente. Di rado viene
Scheda 14.1 Simbolismo sessuale nel Bangladesh -
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Gli uomini sono associati con il lato destro, che è quello privilegiato, le donne con il sinistro. I guaritori del viUaggio affermano che I'csistenza di una fondamentale differenza fisioIogic-a tra i sessi rende necessaria la registrazione del battito cardiaco a1 polso destro pcr l'uomo e al sinistro per la donna: esaminano! quindi, invariabilmente i loro pazienti in questo niodo. La maggior pane degli abitanti del viilaggio porta amuleti per evitarc le malattie causate dagli spiriti malvagi: gli uomini al braccio destro e le donne al sinistro. Analogamcntc, chiromanti e medium leggono la mano destra agli uomini e la sinistra alle donne. Durante Ie rappresentazioni rcatrdi del villaggio, in cui sia i ruoli maschili che femminili sono interpretati da uomini, il pubblico può identificare I'uomu e la donna da come i'attore si seme rispettivnmentc del braccio destto o del sinistro. Durantc Ic celebrazioni religiose, vi sono due entrate separate per accedere a luoghi pubblici, niìe tomhc dei profeti iiiiisulmani o alle immagini sacre hindu. L'entrata di destra 2 risenata agli uomini e quella di sinistra aiic:donne. Secondo la t radiziont2 popolar e, si dice che le feniminc comirrciano a Cyamminare rnettendo prima ptl,. r c i i n i:Ii picde sinistro e gli riornini il destro. in &uni casi, questa d o n e destrasinistra rivela piii che il semplice riconoscimenro di una differenza fisiologica, in quanto c3sa c o n p n a un'ulteriore conno"
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permesso allc donne di prendere sostanze allucinogene, che forniscono zii maschi la diretca nza della r e - l t i esistente al di I apparenze del iiiondo coiicrcro U n o dei complessi di r ligiose :ito la più diffuso ha coinc sco presenrazione di un iiiotic iaschiPe deila conoscenza. per quanto concer-
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tazione di prestigio, onore e autoriti. Lc donne CIle voglior io comportarsi in modo rispet toso nei confronti dei loro mariti dovreb~bero,alnieno in twria, rimaneC:---1 dal lato sinistro mentre re al lom. riaricn essi mangiano, o sono seduti o giacciono a letto. La stessa manifestazione di rispetto dovrebbe essere anche rivolta ai propri superiori: di fronte a un uomo ricco e, in epoca attriale, verso coloro che hanno un devato grado di istruzione. Di consegiienza, la dicotomia destrasinistra rivela non soltanto l'esistenza di un contrasto maschio-femmina, ma anche quella del concetto di autorità opposto a quello di sottomissione. Inoltre, il suddetto contrasto ha anche un'nltra connotazionc: esso oppone la bontà alla cattiveria e la purezza alla contaminazione. I musuhani considerano il lato destro del corpo quello di buon augurio, e crederlo che vi sia un angclo guida alla destra di ognuno, per indurre Puomo a compiere buone azioni in preparazione del giorno del giudizio, mentre al lato sinistro vi è un diavolo, che incite a commettere peccato. La sinistra è anche associata con il concetto di Contarnina zione: infatti, la legge coran ~ C Rprescrive che la mano sinistra sia riservata alle PU -I-f---&. liaie detl'ano dooo aver uciccitlu. Di consegue:ma, essa non deve mai essere usata per ponare i 1 cibo alla bocca o per . .. risciacquare quest'ultirna con l'acqua prima di recitare Ic preghieire giornalicre prescritte.
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ne i initi C i rituali sulle origirii dell'umanità e sulla natura degli esseri soprannaturali. Detto complesso religioso comporta riti di iniziazione scgrrti per i maschi, una residenza scparata per gli uoiiiini in una casa ad essi riservata (Fig. 14.10)C da cui sono escluse lc donne e i bambini, danze uilican-ientc maschili con maschere che raffigiirano gli dèi C
gli altri esseri del mondo degli spiriti, uno strumerito che produce il muggito del toro C che viene considerato come la voce degli dèi: esso viene fatto r o r a r e tra i cespugli oppure durante la notte per spaventare le donne e i giovani maschi che non sono ancora stati sortopusti alla cerimonia di iniziazione (v. p. 262). Le maschere, lo struinento che produce il muggito del toro e tutti gli altri arredi sacri vengono consemati nella casa degli uomini; qualiinque donna che voglia accedere alla conoscenza del segreto del ciilto è riiinacciata di morte o anche soppressa sul posto e uguale minaccia esiste per ogni uomo che riveli detti segreti alle donne o ai giovani maschi non ancora iniziati. Vari tipi di religioni ecclesiastiche sono ancb'essi caratterizzati da una diffusa inrerconnessiotie funzionale tra miti e rituali a predominio maschile da una parte e supremazia politico-religiosa degli uomini dall'altra. Cili alti prclati nominati ;i Roma, in Grecia, in Mesopotamia, in Egitto, nell'antica Israele e in tutto il mondo n~usulnianoe hindu erano iiomini. Dellc sacerdotesse di alto rango, con un autonoino controllo sui loro stessi templi. come nella Creta Minoica, sono delle eccezioni anche quando i culti ecclesiastici comprendono diviiiità femminili. I maschi hanno per tradizione sempre dominato le organizzazioni ecclrsiastiche di tutte Ic maggiori religioni del mondo. Le tre maggiori religioni della cultura occiclcntale - cristiariesimo, ebraismo e islainisino - attribuirono un ruolo prioritario al principio attivo maschile nelia crcazione del mondo. Essi identificarono il Oio creature come «Egli» c, anche se riconobbero l'esistenza di diviiiità femminili, come avviene nel cattolicesimo, tradizionalmente assegnarono loro un ruolo secondario nel mito e nel rituale. Esse sostennero, che gli uomini furono creati per primi, C poi le donne, tratte da una parte del corpo maschile.
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Fig. 14.9 DONNA
SCIAt""^
-Donna-medicinaI* Riegan. Non tutti gli sciarnani sori:I uomini.
Ruoli sessuali ed etnografia
k importante evitare l'errore di servirsi delle forme stratilicare di gerarchia politica ad iin elevato livello statalc come di un modello per ogni tipo di politica sessualc. Non si può partire dall'afferniazione che c(ic donne sono in posizionc di inferiorità nei confronti dell'aiitoriti politica della maggior partc delle societàu per giungere alla conclusione che <.esse sono in stato di subordinazione sotto ogni profilo e in ogni cultura». Come sottoliiiea Elcanor Leacock 11978. p. 24), i concetti di eeguaglianzan e adiseguaglianza* possono coniporcarc iin equivoco di tipo ctnocentrico se utilizzati come parametri di giudizio dei ruoli sessuali presenti in molte società. E. Leacock (iblrlrm,p. 225) non discute il tatto che quando esiste «una disegiiale forma di controllo sulle risorse e uno sviluppato stato di sottomissione di classe e sessuale», siano le donne,
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Fig. 14.10 INTERNO DELLA CASA DEGLI UOMINI, NUOVA GUlNEà Gli uomini si servono delle maschere per tenorizzare le donne e i bambini.
Scheda 14.2 un punto di vista femminile
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I Le donirte sono forti; le donne sono importisnti. Gli uomini Zhun/twa" dicono che le donne sono dei capi, ..-- - - ricchezza e sagche cssc.. pussrggono gezza, poiché Ie donne hanno qualcosa di grande valore, quelcosa che permette agli uomini di vivere: i loro genitali. Una donna può ridare la vita all'uorno unche se quest'ultirno è mezzo mono. Può fornirgli il sesso e farlo rivivere. Se la donna rifiutasse, I'uomo morirebbe! Se non ci fossero donne in giro. gli uomini sarebbero uccisi dal loro stesso seme, lo sapevi? Se ci fosscro SOdtanto degli uomini, sarebbt:ro tutti rnurti. Le donne fann--.pdssano vivere. no sì -,. =>>t -m
citi;
,. -Lh~in/nvva ir uno dci nonii con i quali sono conosciuti i !Kung Ssii.
F<>STI:: 1.C par01c (li Nisa, una donna !Kung San. così comc sono state registrate da Marjorie Shosink ( 1981. p. 288).
generalmente, a t rovarsi Iin condizioni di inferiorità risp~ ctto agli uomini (piir riconoscendo. ovltianiente , chc qiiesto -. stato di :iiibordinazione può variare a seconda
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Sanday, 198i ), che l'effettivo potere detenuto daiie donne è stato, in sostanza, sottovalutato o misconosciuto da antropologi uomini, i quali, fino ad epoche recenti, sono stati praticamente g,li unici a raccogliere dati risiiltanti da analisi transciilturali concernenti i riioli sessuali (Scheda 14.2).
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Trobriand rh .
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ino dei più grandi etnogriiti, F r AiIalinowski, ha fornito una V completa e quindi non equilibrata dei rapporti fra i ruoli sessuali nel siio classico stiidio sulle isole Trobriand. Come si è già detto nel Capitolo 10, ail'epoca del raccolto i fratelli danno ai mariti delle loro sorelle una certa quantità dcll'igname coltivato, chc fornisce la niaggior parte della base mate-
riale per la costituzione dcl potere politico dei capi. Malinouski considerava questi doni fatti all'epoca del raccolto colne un tipo di tributo annuale pagato dalla famiglia della moglie al marito di quest'i~ltinia e, quindi, un modi, per aumentare c consolidare il potcre maschile. Annette Weincr ha dimostrato, tuttavia, che tali doni venivano fatti a ncDmc del la moglie ed erano sia un rr :r riconfermare il valore di qriesr ultima come dotitia sia per conferire potere agli iiomitii. Malinoaaki avcva trascurato il fatto che detti regali dovevano essere ricambiati e anche che i doni dati in cambio non erano destinati al fratello della moglie dcll'uomo ma a lei stessa. In cambio dell'igname riccviito in nome della propria moglie, il rnariro doveva dare a quest'iiltima una ben precisa quantità di bcni, che consisrevano in abiti. lasci di paiidanus " e foglie di banano usati per confezionare abiti. La maggior parte dell'attività economica del marito consistola ne1 cotnmerciare maiali e altri bctii, allo scopo di fornire alla propria moglie una notevole quantità di beni niuIiebri. Gli abiti e i fasci di foglic veni\rano pubblicamente esibiti e distribuiti in imponenti cerimotiic luneraric chiamatc sagali (chc Malinourski conosce\la pcr sentito dire. ma a cui non aveva assistito in modo così approfondito da potcrle descrivere in dettaglio). W'einer ( 1977, p. 1181 sostiene che il ragali C uno dcgli avvenimenti pii1 iniportanti della vita degli isolani Trobriand (Fig. 14.1 1I . «Nulla colpisce di più delic donne in piedi durante iin sagali. circondate da migliaia di fasci, iié vi può essere qualcosa di pii1 impressionatite del vet.lere il Foro comportainenco inentrc aspettano la distribuzione. Quando si spostatio verso il centro (deilo spiazzo) per spar-
I'ianrs tropicale, dclla famiglia cicllr palinc, ioriiita di foglic lanccolatc- TS.d.1' 1.
gcre al suolo i loro doni, si rnuovono con lo stesso orgoglio che è caratteristico di un big man rnelanesianon. Se un marito manca al suo dovere di fornire alla propria moglie irn'adeguata quantità di beni tI'uso femminili, per fare bclla figura durante il rayali, ciò produce un effetito negat ivo sulle sue aspettative di diventare un big man. I suoi cognati possono ridurre o sopprimere del tutto i regali di ignamc all'epoca del raccolto se la loro sorella non puì, mostrare e distribuire grandi quantità di fasci di foglie e di abiti ai parenti del defunto. Nella descrizione di Weiner, non soltanto gli uomirii risultaiio molto pii1 dipenderiti dalle donne, per quanto concerne il loro potere, in confronto a ,a ILlalinlowski, 11la le coine li ii-iogli r i s ~ lcrc in p rima pex sona , . molto piu poterc per far vaiere i propri diritti. La ricerca trice coincIudc affermatido che troppc3 spesso la quasi totalirà dcgli antropoiogi maschi <
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Maschilismo rivisitato La tornia di supremazia maschile caratteristica del rnondo latino americano è cotiosciiita con il termine .n~acbzsmo (maschilismo). In tiitta questa pane del nionclo ci si aspetta che gli uomini siano mochm (virili1 - ovvero, coraggiosi. ses. . sualinente aogressivi potrnti p & -.ercitino un prcdorninio sulle donne- In casa, essi cl;lrgiscono del datiaro alle loro mogli come se si trattasse di una concessione, mangiano per primi, si aspettario iibbidicnza istantanea cJa par-
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ISC Le idonne dominano I'esposizione dei doni da A i e 4 nbuire, la quale fa parte ntuale funerario.
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sc a mettere fine all'idillio. La ragazza lia deciso, quindi, di sen~irsidelle regole piacere, prendono decisioni chc l'intera del rnorhisnto a proprio vantaggio: menfamiglia dcvc accettare senza altiina tre aiutava la madre a preparare il pasto discussione. Essi «portano i pantnloini» seralc, si è lamentata del fatto che la o. almeno, credono di purtarii: tuttavia, moglie del fratello fosse un'iilt~igantcc come ha dimostrato hiay Di; az nella :;ua avesse spinto il proprio marito a impicricerca suila piccola cittii di Tnnrilà, ciarsi degli affari della sorella. Lupita vicino Guadalayara in kIcssico. vr sono sapeva Gcne che in questo modo avrebnotevoli discrcparizt: tra I'ide :a [corica[ d i be provoca.to una reazionc di solidarietà uomo macl~oe il modo con cui questo da parte de:lla madre (tnolto più marcaarchetipo viene realizzato in seno alla ta che sc la ragnaa fosse andata a famiglia. Anche se le donntI sembra!no lannentarsi da lei direttamente del comaccettare senza alci11n prohleima l'idead i po rtamentc) del fratello). Infatti, Lupita .. ' essere in stato di interturira rispetto )eva che la madre provava dell'ailtapadre, al marito e ai fratelli ISIatizia nismo nei coiifrotiti deila nuora, la esse clispongono di alciine s alc avWa acquisito molta irifluetiza su Y\&\Q e .;i ct.a \n~e~posta \\-I e \a \.a~\~on\ca\ cun\tu\\o n\asch\\c c a x~c\rc.Quela sera, non appena il padre cotne desictcrano. odo è qi ;i fu cedilto ii tavola la moglic comincio di inettcrc un uo n-io nrnaSo contr . altro dello stesso tipo. l ale 6 il caso di a brontolare con il marito perché cgli Lupita, una giovane non ancora sposata faccsse IAcre la propria autorità sul dclla città tli Torialà. che vicne presen- figlio e no n gli pc:riiiettesse di essere lui quello che portava i pantaloni in h n i tato i11 questa ricerca. Un giorno suo fratello sposato l'ha glia. Ciò coi-ivinse il padre a non prestavjsta mentre p:ir!ava con un ragazzo re attenzione a quel10 che il giovane -. voleva raccontargli circa il comportaCialla finc:stra di casa ed ha prereso di s;apere l'i,rlctitità del giuvanc. rna Lupita i Lupita e il capofamiglia uscì di 1.la rifiuta to di dirglielo. rctncndo che lui t i appena cbbc terminato di .- . . riterisse la cosa al padrc c Io coii\linces- cctiare. senza proibire alla figlia di cont~ dci iigli, in particolare sc femmine, var)t10 e verIgono dove credono e a loro
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tinuare nelle sue manovre per procurarsi un pretendente. In tal modo, Lupita e la madre raggiunsero il loro scopo, noiiostante fossero prive di potere, facendo appello proprio alla regola terrea che, in lirica teorica, dovrebbe rendcrle del tutto sottomesse - o w e ro, il fatto che solcarito il padre iè l'indisc usso capo In// della famiglia (Diaz, 1700, pp. 85-87). E molto r:aro chc il poterc distribuito tra i sessi consisia seniplicementc neUa ...- - .. costir~iziorie di una classe femminile completan~enrealla mercé degli uomini (a viceversa). Come è dimostrato dalle ricerclic sugli isolani deUc Trobriand e sugli abitanti di Tonalà, gli antropologi maschi del passato non hanno intuito gli aspetti più sottili delle gerarchie scssuali. Tuttavia. non dobbiamo cadere nell'errore di sottovalutare le reali differenze di potere esistenti in inoltc gerarchie sessuali cd attribuire un'eccessiva importanza alla capacità di coloro che sono in stato di inferiorità di manipolare il sistema a proprio vantaggio. Si sa bene che a volte gli schiavi sono riusciti ad ingannare i loro padroni, che i soldati semplici riescono a fregare i gencrali e che i banibini possono ridurre i propri genitori a livello di scrvitori. La capacità di contrastare gli effetti di una discguaglianza istituzionalizzata non vuol dire chc si sia raggiunta un'eguaglianza istituziotializzata. L
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Attività bellica e complesso di supremazia maschile Come si è già visto (pp. I90/191),la supremazia maschile ha degli stretti legami con l'atrività bellica. Nelle guerre presso le società pre-industriali, condotte con armi che permettono la lotta corpo a corpo, la vittoria tocca al gruppo che può mettere in campo il più gtatide numero di guerrieri più coraggiosi e più forti. Di regola, gli uomini haniio dei vari-
taggi fisici rispetto alle donne per qua! to riguarda Ia forza che possono eserc tare armati di un bastone, la distanza cui riescono a tirare una lancia, una frcccia o una pietra, ed anche a proposito della velocità con cui sono in grado di correre per brevi distanze (v. Tab. 14.1 e Fig. 14.12). Ciì, vuol dire che il gruppo in grado di mettere in canipo il più alto nu mero di guerrieri maschi avrà le niigiliori possibilitiì di vittoria . .- -. tielIe guerre di tipo prc-industriale. Come si ottiene questo scopo? NcUe società costituite da ~ i c c o l gruppi, i villaggi e domini, dei limiti ecologici contengono drasticamentc la cresata demografica. Non i. soltanto la prcsenza dei nemici guerrieri a minacciare la soprawivenza ma anche la sovrappopolazione. Di il problema è duplice: biconseguenza sogna portare al massimo i! numero di guerricri e contemporaneamente ridurre, per quanto possibile, la pressiune demografica suile risorse. La soluzione di tale complcrsso ~ r o b l e m aè quella di allevare prcfcribilrnente dei maschi e non delle femrriine, come si è già sottolineato a proposito del legame esistente tra attivita bellica, alti livelli di soprawivenza maschile in fasce cii età giovanile, intanticidio femminile, preferenza per figli maschi e indici pii1 elevati di mortalità giovanile fcmrninilc causati da abbandono e denutrizione (v. p. 190). Rimanc aperta la qustiotie di come gli uomini vengano addestrati ad essere ioraggiosi ed -aggressivi in modo che accetrino di rischiare la propria vita in combattimento. Dal iliomento che la maggiorc tendenza ad allevare maschi piuttosto che femmine significa chc vi sarà una penuria di donne coine mogli,, un modo per assicurare che gli uomini siatio aggressivi in guerra è queiio di rendere matrimonio e sesso elementi srrcttamente connessi alla figura .di un guerriero coraggioso. Logicamente, si potrebbe supporre che la soluzione al problema della penuria di donne com~
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Tabella 14.1 Primati mondiali
stetalc coinvolte in attività bclliche, crè I i una forte tendenza da partc degli uomini a prendere iiiolte mogli - owero ad essere poligini. Di conseguenza, invccc 100 m piani di condividere fra di loro le doririe, gli uomini competono l'uno contro l'altro 400 m ostacoli e la carenza di mogli è resa aricora pii1 Salto in alto dra mmatica dal fatto che un certo nuGli mtacor. deAe donne s m p!u bassi di quelli degli me1:o di uonnini ne lianiio due o tre. Ciò .. . uomini. porta a torti scntimenti di gelosia, all'aFot.7~:Il Guinness dei Priniatl Modiali del 1982 dulterio C a una forma di antagonismo scssualc tra uomini c donne, oltre che ad un'ostilità tra gli uomini stessi, specialmente fra i più giovani, che non hanno mogli, e i pii1 anziani, clic ne hanno rnolte (Divalc e Harris, 1976, 19783, 1978b; Divale et al., 1978; Honle, 1978; Lancaster e Lancaster. 1978; Norton, 1978). Da notare che questa teoria mette in relazione l'intensità del complesso di supremazi;) maschile neUc società preindustriali con l'estensiorie del19attività bellica e della pressione generata dalla riprodiizion e. Essa sosriene che, se l'intensità dcll:I guerra e della pressione riproduttiva sono m inimc, il complesso di suprcmaz bile sarà molto limifntu o, di fai:t0 assen te. Questa teorizzaDIVARIO ESSERE ..- con ll'orientamento, atnzione concorda SUPERATO? E+ piamente ditf uso, secondo il yuale malConf ronto fra i records nefle ,te società costitiiitc da piccoli gruppi di Olimpiadi maschili e , C femrninili. E possibile che cacciatori-raccoglitori hanno contem., . aiia iine le donne superino poraneamente un ridotto indice di belli911uomini in alcune attività s t --cosità cd una notevole uguaglianza sesatletiche, quali il nuoto, ma cc non in quelle piu strettasuale e chc sia la guerra che l'ineguaI _ _ - . _ _ . . .. . . . . . mencle correlate Con il g r r = ' - , - ~ : - a % q = t = h y ~ ~ = P . glianza fra i sessi aumentano con lo ..: . = -z -. r. ->>7.-r,T-:F~,~3~; z . m SUCC.esso nelle attività - . - . - ... - c-. .n. c-= -. . .- - . - .- - - 5 sviluppo delllagricoltura C della strritcubellir:he pre-industriali, C- ; 5 -E .. cornie ad esempio la corsa. ra statale. Inoltre, detta teoria spiega iitiche i casi, di cui si P accertata l'esistenza. di complessi di forte supremazia maschile nelle società di cacciatori-raccoglitori riunite in'piccoli gruppi e forporti la presenza di molti uomini che temente bellicose - come. ad esempio, conciividono la stessa iiioplic, tuttavia, in Australia. Non tutte le società costicome abbiamo visto, la poliaridria 6 tuitc da piccoli gruppi si trovano a fronteggiare condizioni ecologiche simiestremamente rara. Imrece. si verifica proprio il contra- li e quindi livelli identici di pressione rio: nelie società a organizzazione pre- riproduttiva (Leacock, 1978). -
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Mascolinità, guerra e complesso di Edipo
suale maschile) C che le donne hanno il mmtruo, restano incinte e allattano ma, nonosrantc ciO, riumerosi antropologj si vista secondo il Le siiddette teorie capovolgono il rap- oppongono al quale I'ariatorni: destiito Iirievitaporto di causa ed effetto dclle spiegao nati ci3n una zioni frcudiane della guerra. Freud con- bilc. I maschi siderava I'aggressiviti C la gelosia ses- tenderrza istinti1:a alla caccia e alla gucrc un prcclomiriio scssuasuali maschili come isti~itivee vedeva sia ra o ad eserci~ar I c C politico sul Ile donticc. né esse sono la guerra clie il complesso di Eclipo come risultati di quesro istinto di ag- venute al inondo con iin:t tendenza gressionc. Tuttavia: vi soiio molte prore iipualmente innata a prcndcrsi cura deche indicano conic la personalità rna- gli iiiianti r dei banibirii e ad essere schiIc C sessuzilmcntc gelosa sia 1' cffctto oppresse Ja un punto di vista scssiiale e e non la causa della guctrra c rh e que- politico. Piutto:ito. è vciro che. in certe st'ultima C a sua volta provocata da condizioiii cultiirali r naiturali d i ampia terisioni di tipo ecologic( araiico portata ma di numero limitato, alc~itie ~ i t t ' ,il attivit5 prcttamcnte conncssc a1 sesso e politico-economico. AI complesso di Edipo puO essere conside- sono state selezionate in molte società. rato nori tanto la causa della guerra m a Nel rnomcrito in cui le condizioni deniografiche. rccnologiche, ecologiche l'effettiva coriscgucnza ticll'addestrarneiito dei inaschi a rischiare la propria cd cconomid~t.chc comportano I'istituvita in coinbattimentu. Dov~iriquel'o- zionc rli questi conipiti conlicssi al sesso biettivo dell.'allevainenro dei bambini cambiano. errictgoiio niiove definizioni sia isrituzionalmente quel10 di produrrc culturali strettamente corrclatc con i inaschi aggressivi, in grado di modifica- ruoli sessuiili. 1.a ricerca antropologica fornisce iin re le circostanze ambientali, coraggiosi. potenti e dominatori, è inevitabile che si grosso sostcgno slla teoria secondo la verifichi uiia forma tii ostilità a carattere qiialc Ic varie e spccifiche defhiziorii di sessuale tra i piili giovani c i più anziani. mascolinità C kmminilità riscontrate in Tuttavia, ci6 non viiol dire che il com- niolte socicth contemporanee possono plesso di Edipo sia un'esprcssione ine- risultare inutilmeiite rcstrittive e irrealivitabile deIla natiira uniana: piuttosto, sticaii~entcrigide. La diffusa paura della esso va considerato come una prevedi- clevianza sessuale. In preocciipaziolie bile conseguenza deJI'addcstramento maschile di posstlcierc una sufficiente rnascliile ad csscre coiiibaitivi e «uomi- potciizn riprodutriva. I'ossessionc fcmminilc per l:] maternità, la competizione ni>>(v. Fig. 14.8). con aftrc donne per t i r i conipagno e il dcsidcrio di possetiere attrattive sessuali. non possono essere spicgati o giustifiVarietà deii'esperienza cati con sciiiplici fatturi biologici. Stansessuale dard alterilativi di rnascoliniti c fcmmiNoti ti vero che I'anatomia condanni n&tà. piìi risponrleiiri allc differenze inevitabilmente maschi e femmine a individuali. sono periettameiite compadimostrare in firtiiro dcllc caratteristi- tibili con la narura deH'uomo (I-Iite, che della propria personalità simili a 1976; Xlurphy, 13/61. Si hanno aitiialquelle del passato. Fa vero, sì, che gli mente pochc conoscenze certc della uoinini sono pii1 alti, pih pesanti C p i ì ~ sessiiaLità iimana in relazione alla cultuforti deiie donne, che hanno iiii livello ra. Turtavià, gli nntropulogi sono sicuri di testosterone più elevato (orinone ses- che una conoscenza di t ~ l ccomporta- -
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Tabella 14.2 Sessualità dei Mangaian --
Media di orgasmi per notte
Età approssimativa
2.
Media ...., -
ai noni aila
settimana
a!l. 1971. p. 133.
FON.
Tabella 14.3 Frequenza dei rapporti sessuali tra Americani e Hindu . .. .-. ..-. -
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Donne bianche Fascia di eta
amencant? L&dia settima
Donne hindu Mdlasemmanafe
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ben prima deiia pubertà. Dopo quesro periodo, sia i maschi che le femmine vivcjno un intensa vita sessliale pre-marrimonialc. Le ragazze ricevono malti e divcrsi corteggiatori durante la notte nella casi1 dei genitori e i maschi corripetono con i loro rivali per ottenere il maggior nuiiiero di orgasmi. Le ragazze ;LI angaian non mostrano interesse per corteggiamenti romantici, estese forme di petting o per i preliniinari del rapporto sessuale. 11 sesso non è considerato una ricompensa da dare in cambio dcll'affetto diniostrato daii'uomo; piuttosto, è l'slfctto ad esscre in sé una . . . .-. rlcompcnsa 111 cambio deli'appagamcnto del desiderio sessuale:
10-14 15- 19 20 - 24 25 29 30 - 3 4
L'iiitiiiiicl scssualc non viene raggiiinta alla ;trazione di affctto: I. prima diriio~ vero piuttosi.o il contr .agazze Mangaian [...l pirerendonc ediata dimo35 - 39 40 - 44 striizioiic di mascoliinità e di virilirà iiel Over 44 rapporto so:isuale coi[ne prova iniziale del rles iclcrio dcI partner verso di loro e cotne 3: . .. . . . . fornia oi apprezzainento manifesto del loro stesso t'ascino [...l L'intimità sessuale non mento ottenuta dallo studio dei modi di genera necessariiinicnte un sentimento di vivcrc uniani nell'amhiro di una data affetto reciproco, ma la prima, ci06 l'intimità scssilale, è il requisito fondiimentnle perculitura non possa t ~a ii essere consideraché questo sentiniento possa nascere - ovta Cromc raptpresenta tiv va delIa sessualità vero esattamente il contrario di ci0 che umana in gcncraie (Gregersen, 1982). viene idealizzato nella società occidentale Tutti gli aspetti delle relazioni sessuali, (hlarshall, 1971, p. 118). parteiido dalle esperienze inlantili e Secondo un'opinionc generalmente passando per il pcriodo del corteggiamcnro e del matrimonio, presentano riscontrabilc in tuttc le fonti di informaun'etiorme quantità di variazioni cultu- zione di Marshall, i maschi cercano di rali: si hanno, infatti, molte differenze raggiungere l'orgasmo alineno una volta alternative :aila suddlivisione della Xlcg- per nottc e le donne si aspettano che ~ u d i c h i e~ «sfacciati». Ad ogni rapporto duri almeno quitidici migirt fra ~4p . ., esempio, presso I ~vlangaiandella Poli- tiuti. Gli informatori
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degli indiani Cmw d i ciii si i parlato precedciitcincnte. =levano rapporti sessuali con grandi glierrieri, senza che ciò diiriiiiuisse la ~riascolinitàd i questi ultiini. Ami, si deve aggiungere chc accetrarc Ic prestazioni di un her~iucbcera coiisiderat:o una r~rtrva di rnascciliiiità. ilna loganiente, p r esso gli tlzandc del ilerat;~li1 primi1 coiidizione indis;>ensabilc Sudan. bc,n noti p e r il loro coraggio in pcr goclcre cffcrtivameritr Ji hiiona salilte, battaglia. i gucrricri celibi di i111certo PC)ichC ogiiiI orgasmo cornpnrrava la perdita di una certai qu;intità di sernc, faticosarnentc gruppo (li età, che vi\vevano separati P' .c,i Vopo LJ in «niogli-rale loro espei CC -tice difh ?esito deWC. p;izzi,,. i soldati p I al scguentc nclu (Fig appare evi rC i IO e avevano :uppn di età, si , #l citilir: L C I C la frcquciiLii dci rapr iolti tigli i.P:vans-I'ritchard, 1970). sc ssuali tli qucsto popolo 1. notevoln L'omosessualith mascl-iilt era fortct e i r i fcriore a quella degli amcricar ientc ritualizzata in molte socicth (lella Li..-. L ~ J , ~ Idcllri I ~ ~ stessa fascia 'li rt,i. Nuova Ciuinea e della ILIelailesia e veniMoiii Nag fornisc i r i indicativi va idcolopicamentc giristificutii in un (Tab. 14.31 della i i settiinanale modo chc non ha alcun equivalente media dei rapporti x a s i l a i i tra lc tioliiie nella coricczione della sessua1it.i occih i ridu C qiielle di r azza biainca amel-ica- dentale, dal rnnnicnto che non cta conn<:. E ugu alniente cvideti tt:. sempre in siderata comc iin problerna d i prcfcren. . -i - CIIII 1'0piiliuiie u , i i i u i i c l che c ~. i . i-la3iu z e inciiciduali rna come iin obbligo sol'alto li\~cllodi fertdità c dii incrcmenro ciale. Gli uomini non craiio ~Ii~ssificabili demografico in Inidia non è il risulti~ro sccondu le categorie di utnoscssuale, di urla diffiisissirria piaiicir Jclle attività .eteroscssuale t. bisessuale. Tutti i masessual.i provocata dal <<nonavere niente schi crano obblipati ad csserc biscssuali altro dii fare pcr distrarsi durante la poich6 cit) vt.iii\l:i considerato un saci:o notte)>. tlovere C una necessità pratica. Ad esempio. ~ ~ C S Sgli O Etoro: chc viv~)no sui pcndii degli altapiani della I'apuasia Omosessualitb centrale in S u o v a Gilinea. l'aspetto emico Jcll'oinos~ssiialitàsi fonda sulla convinziorie che il sctiic non sia soltanto L'attcgpiamcrito verso l'oniosessualità spazia dall'orrorc pih piiro al17entusi;i- la foiite di vira dei barnt~itiimi1 anche smo pii1 acccso e la consapeimlena della virilità. Allo stesso rnodo degli dell'c>mosessualitd maschile 2. molto più hitidu de.ll'liidia. gli Etoto credonci c h e cstcsa di quclln dell'o~nosessualità fem- ogni tioriio abbia soltanto urla limitata iiiinilc. Molte cultrire analizzate dagli quantità di speriila e clie quando esso si aritropologi ricoiioscono I'oniosessuali- csauriscc I'uonici muoia. Anche se il tà maschilc come elctiieilto dcl proprio rapporto sessuale con la propria moglie sistema e sc ne senvono per sviluppare e considerato riccessario per evitare che la personalità degli uoinini: a d eselnpio, la popolazione si riduca in modo eccesi hartlacl~c, ovvero i niaschi travcstiti sivo, i rnnriri si tengono lotitani dalle Ognuno era pcrkttarnentc a coiinscenza del fatto che il scine non si riprduce iacili~icnte e TIIC sono necessari 40 giorni e 40 goccc di sangue per fatnc una di spcrina [...l 'Tutti crano J'acccirJu l'sul inno] che il liquido spcriilatico vicrir iiifiiie coiiscn-ato in una p a r t e tlc.113 resta. la cui capacità C di venti rof~[circa 200 pramrni 1 La castità trii consi-
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spocc pcr la maggior parte del tempo. I n effetti, il sesso è proibito tra coniugi per più di duecento giorni all'anno. Gli uoniini Etoro considerano le mogli che
Fig. 14.13 ARTE EROTICA HINDU I temi erotici sono morto diffusi netl'arte sacra indiana. Si vedono qui ii dio Shiva e la dea Pawati.
cercano di infrangere questo rahù come delle streghe. A complicare ulteriormente tritta la faccenda, c'è il fatto che l'uomo non riasce già provvisto della
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va e aggressiva, e di quclla <
maschile che la donna sia- utia fonte di contaminazione e di stregoneria riflette l'esistenza di reali e marcate differenze. Tali credenze, coine awiene nel Bangladesh o prcsso i Forè, fanno partc di un sistema tendente a togliere alle donne la possibilità di accesso alle risorse strategiche (ad esempio il cibo animale) C a renderle incapaci di raggiungere iin'autonomia o un equilibrio di potere. In terzo luogo, esiste un cliffuso controllo maschiIe sulle funzioni, i riti e i simboli religiosi a tutti i livelli, da quello sciamanico a quello ecclesiastico. Cornunque, gli antropologi hanno recentemente considcrato la possibilità di aver esagcrat-4D o eqciivocato circa l'estensione e la Iiatura dt:l predominio - -- .. maschdc. Così C O- i r i c risulta nell'elaboraro cerimoniale delle distribuzioni funerarie delle isole Trohriand, in cui le donne svofgono la funzione centrale, perfino il migliore tra gii etnografi di scsso maschile può non interpretare correrramante i dati che dimostrano I'esistenza di uno status sociale femminile. Inoltre, come risulta daii'analisi delta vita domestica di Tonalà, anche ncllc società fortemente machiste, Le dorine hanno i loro metodi per modificare le «regole del gioco». Selle società pre-statuali il compIesso di supremazia maschile può essere spiegatocol ditfuso bisogno-di allevare il maggior nuniero di uomini coraggiosi e pronti a1 combattitnenco in ambienti covrappopolati. Detta teoria sostiene che la maggiore o ininorc forza del complesso di supremazia maschile varia in maniera direttarncnte proporzionale all'intensità dell'attività bellica e della teiisione riproduttiva. Si può anche spiegare il perché del verificarsi del complesso di Edipo, rovcy;ciando il rapporto di caiisa ed effetto della teoria di E'reud e considerando la guerra come la causa piuttosto che la conseguenza dell'aggressività e deUa gclosia sessuale. Tutto ciò Jimoslra che l'anatomia non -
determina i1 destino degli individui. È piuttosto la cultura a farlo, a determinare ciok in quale misura le differenze anatomiche tra maschi C femmine possono essere utilizzate per definirt concetti di mascolinità e femminilità. i'\ sotio delle ricerche antropologiche che sostengono il punto di vista secondo il quale i tcrmini mascolinità e femminilità sono, con ogni probabilità, eccessivamente ed i n u t h e n t e restrittivi. Mutamenti causati da influenze culturali incrociate sui parametri di giudizio e sul comportamento sessuale impediscono che irna sitigola cultura possa essere considerata come i1 motiello universale di un comportamento naturaIe nella sfera sessuale. I costunii eterosessuali dei Mangaian sono in netto contrasto con quelli degli hindu dcll'lndia che, a loro volta, si oppongono ai modelli delle conternporancc società industriali. Anche il concetto di ornosessualità noli può essere definito da rigidi
stereotipi, come dimostrano gli esempi degli indiani Crow C d q l i Aziinde. L'ornosessiialitii rituale, ad esempio quella praticata dagli Etoro c ria altre società della Nuova Guiiiea e della Melanesia, è una forma di sessualita elaborata obbligatoria,che non trova nessun equivalente nelle società occidentali. Essa ? stata probabilmente causata dalla necessità cli allevare guerrieri in condiziuni ambientali di tensione t. di cotnpetizioiie. I ruoli sessuali nella società industriale non possotio essere assegnati sccondo differenze anatomiche o fisiologiche. Dal momento chc la tecnologia della produzione è cambiata, è mutata anche la definizione dell'ideale ruolo maschile e fe'eiiiminile. Sono stati fondamentalmente alterati sia il matrimonio che la vita domestica. La continua affermazione nel futuro di queste tendenze modificherà ulteriormente i concetti idealj di peisonalità nell'iiomo C nella donna.
Capitolo 15
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ANTROPOLOGIA PPLICATA H
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ìamina le relazioni esistenti tra la ricerca antropoIogica e la rea~ia~a~iulic ui ubiettivi di ordine pratico da parte di organizzazioni chc patrocitiano o utilizzano tale ricerca. Verrà fornita e analizzata un'ampia scric di casi per illustrare i punti fondamentali dell'antropo10~iaapplicata.
stenza di fattori etnocentrici e culturalmente circoscritti, che spesso caratteritzano i contatti fra due societiì cd impeI la realizzazione di programmi I ad operare un cambiamerito ' < l t r i ~ v c i a Oil quale potrebbero essere realizzati gli scopi di dettc organizzazioni. Pcr esempio, gli esperti in agricoltura di fc~rmazioneoccidentale tendono a Inon preridcre iti considerazione alcuni jiiietodi Cli coltiraziotie traclizicinali con.:_1 l SIUCL-aituoli arretrati e inefficaci; di con!segiicnzai , essi tr;iscurano il patrimonio (:ompless ;ivo di cc)Iiosccnze pratiche che - - -passariu da una Qenera: ,_zione all'altra trasmesse dagli anziani. L'atteggiamento degli esperti occidentali nei corifronti dell'uso delIe vacche in India ì. un caso rappresentativo (v. p. 276). Gli antropologi sarcbbero con ogni probabilità più cauti nel forn~ulare un giudizio negativo circa la tradizionale pratica di servirsi del bestiame per arare la terra, mentre uno specialista rigorosamente preparato nel suo campo auromaticamente vorrebbe sostituite gli animali con dei trattori. Irioltrc, gli studiosi di antropologia applicata sono più portati a considerare il fatto che il cercare di costituire un sistema di assistenza sanitaria simile a quello che i dottori formatisi in una cultura occidentale sono abituati a praticare può rappresentare unicamente il tentativo di sostiniire una cultura non familiare a qiiella farri7iarc. Gruppi di mcdici che comportano notevoli spese, ospedali costosi e reccnrissime attrezzature elettroniche non sono necessariiimente indispensabili per migliorare la qualità dci servizi sanitari (Cattle, 1977, p. 38). La convinzione americana che il lattc sia il «cibo pcrfetto» ha comportatu inniimerevoli problemi e complicazioni in tutto il mondo. poichk diverse popolazioni di paesi mesio sviluppati, alle quali venivano fori-iite tonnellate di lattc in polvere eccedcntc coine supplmcrito nutritivo alla loro dieta, erano prive dell'enzima necessa---
rio per digerire il lattosio, che è la principale forn-ia di zucchero presente ncl latte (Harris, 1985).I precetti igienici occidentali sostengono automaticamente che lc madri debbono essere persuase a non premasticare il cibo per poi introdurlo nclla bocca dei bambini. l'uttavia, si è riscontrato che, ne! caso degli Iiidiani Pijoan del siid-ovest degli Stati Uniti, la premasticazionc del cibo per i lattanti era un modo efficacc per combattcrc l'anemia di cui cssi soffrivaio. provocata da una mancanza di ferro e alla quale andavano incontro se nutriti esclusir.amentc con il lacte materno (Freedman, 1977, p. 8).
Un punto di vista olistico Quando una società industriale diventa sempre pii1 specializzata C fecnunufica (ovvero, governata ifa esperti rigidamente addeqtrati ognuno nel proprio canipo. che posseggono tecniche altarnenrc raffinate e che si servono di macchine che altri noti sono in grado di utilizzare). uri'analisi antropologica di tipo olisrico della vita sociale è semprc più necessaria. In campi diversi (ad esempio. istruzione, salute, sviluppo econotnico), vi è stata una convergenza nelj'uso di rigide strutture, formate da elementi variabili e facilmente quantificati, al fine di verificare oggettivamente la realizzazione o meno degli scopi di un'organizzazionc. Tuttavia, fin troppo spesso sia la verifica chc la realizzazione siiddettc sono state ottenute a discapito deUa loro avaliditàn (oppure del loro stesso «significato»). Elementi variabili e facilmente quantificati possono costituire soltanto una piccola parte di un sistema molto p i ì ~ampio, la cui maggiore quantità di variabili, difficili da valutare, è in grado di annullare gli effetti di cui si constatata l'rsistenza e che erano provocati da un insicme di dementi variabili più piccolo (Bemard, 1981, p. 5).
Che mJa possviio oflrrr,: ~
Ad escmpio, dopo la Seconda Guerra Mondiale l'iiidustria automobilistica americana scoprì di poter guadagnare molto Ji più costruendo auto più pesanti e più potenti noci prestando troppa attenzione al problema tli quanto sarebbero durate scnza che fosse necc-ssario procedere a delle riparazioni. Un altro insienic di elementi variabili on7ero, le conseguenze ccolopiche dell'inquinameiito prodotto dalle auto, le condizioni politiche e inilitari che perme:ttevano agli Stati Uniti di usutrriiire di 1petrolio :a basso prezzo e I'intiiiziotie, da parte di produnori stranieri di auto, che il mercato era xonto ad accoglicrc veicoli picc(di. a basso consumo di combustibile. riosistenti e di lunga durata . . . furono considerati imla~antirispetto allo scopo di elevare al massimo i profitti I
Scheaa
13.1.. -
dell'industria aiitomobilistica americana. Di conseguenza, ciò d i e in un contesto lirnitato risultava esscre iin metodo di sicuro successo (grandi profitti e predominio del mercato automobilistico americano), alla lunga dimostrò di essere una strategia da noti applicarsi perché priva di validità. Quindi, per dirla in parole povere, l'olisn~oantropologico consiste nel prestare attenzio~ieai fattori a lungo e a breve termine, ai fattori remoti come a quelli più immediati, considerandoli come parte integratite della matcria di studio e valutando anche tutto l'insieme dcll'oggetto di ricerca, oltre che i suoi singoli aspctti. Senza tale ottica, perfino un progetto apparentemente liricarc e semplice può culininarc in iin disastro (Scheda 15.1).
Completa assenza-di . -olismo, owero un Ande .. . .--fiasco nelle .. . ... . .... p
Sostenuti ~rogrammainrernazionaie di svuuppo, esperti provenienti dall'Australia hanno cercato di convincere i contadini indiani della provincia di Chirnborazo in Ecuador a sostituire con pecore australiane d~ razza merino, ad alto rendimento, le bestie tradizionalmente rachitiche e frutto di incroci poco produttivi che essi possedevano. Nessuno voleva gE animali australiani, nonostante fossero offeni gratuitamente a patto che i contadini se ne fossero serviti per incrociarii con i propri. Infine, un indiano cxprogressistau accettò l'offerta e ailevò con buona riuscita un gregge di pecore merinos, incrociate con esemplari locali, che risultarono molto piU ricche di lana e molto piii in carne dei tradizionali animali posseduti dagli indiani. Sfortunatamente, gli abitanti di Chirnborazo vivono in una società strutturata secondo caste. I contadini non indiani, che risiedevano nelle v a l i più basse, si risentirono deu'attenzione riservata a& -
I r!uJloi I I (li ntr~rr~pol»fln applicata?
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indiani e cominciarono a temere che questi u l h i si sarebbero socialmente elevati rispetto a loro, in seguito ad un maggiore benessere economico, con un conseguente migIioramento sociale, il che avrebbe minato la loro stessa posizione n d a gerarchia di casta. I merinos attirarono l'attenzione di qualcuno e I'infu spinto in un autotreno e ter rul autori di queste azione erano prc 'opinione pubblica, che considerava gli animali «troppo belli per un qualunque indiano*. L'innovatore <<progressista~fu lasciato, unico nel villaggio, senza pecore. Elementi variabii qu& antagonismi etnici e di classe, possibilità che si verifichi un funo e stato di asscrvimento politico dei contadini non sono concetti familiari agli specialisti in incroci di pecore, ma la conoscenza di questi fattori è risultata, nonostante tutto, essenziale per Ia realizzazione di determinati obiettivi.
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Un'ottica etica dell'organizzazione La diffusione dcUa tecnologia e l'affermazione crescente Jella specjalizzazione sono di solito accompagtlate dalla crescita dell'apparato burocratico, una dellc cui componenti essenziali è una pianificazione di tipo emico per mezzo della quale le unità facenti parte di una organizzazione sono correlate fra loro e corrispondono a ci6 che ci si aspetta dai singoli individui nell'esecuzione dei loro coiiipiti. Nella maggior parte dei sistemi socioculturali, ì. fortemente probabile che l'aspetto etico-comportamentale dellc organizzazioni e delle siriiazioni differisca dall'emica mentaIe della programmazione buroctatica. Gli anrropologi, che sono stati addestrati a studiare la vita sociale partendo daiia situazione reale e che si interessano agli eventi quotidiani così come essi si presentano effettivamente, sono spesso in di fornire un tipo di analisi delle organizzazioni e delle situazioni che e assente nella struttura burocratica. Ad 1esempio, gli ospedali analizzati da stuldiosi di aintropologia applicata sono una ricca forire di stridenti discrepanze tra l'emica delle varie équipes di specialisti e l'etica della cura dei pazienti. Dal punto di vista deila burocrazia ospedaliera, le varie regole e norme del complesso hanno lo scopo di proteggere la salute e il benessere dei ricoverati. In realtà, numerose ricerche: hanno tdimostrato che il principale efjfetto di cpesta grande quantità di regolc e nor-me è quello di traumatizzare e spersonalizzare i malati e di provocare in loro un livcllo di ansia paragonabilc a quelio osservatc1 in un giiovane adolescelire della tribù Vdembu che aspettava di essere sottoposto al rito delb circoncisione nel «luogo della morte» (v. p. 261). Quando entra i t i ospedale, iJ paziente viene privato degli abiti e del datiaro. Diventa un caso clinico 'in stanza numerata,
indossa iin braccialetto dove è stampipliato un numcro pcr identificarlo (così come si fa con i neonati. che hanno aliche loro iin numero). Gruppi di persone con indosso un'uniforme (qualche volta portano anche dciic maschere) parlano al paziente in una nuova e strana lingua: «Ha macuu/» oggi?» aQuando ha avuto I'iiltirna niinzione?~ *Lei deve tare un EEG» (elettroencefalogramrna). I ricoverati sono svegliati, nutriti e mandati a letto secondo un ripido orario e non vengono informati circa le loro condizioni di salute né si dice loro cosa pIi sta succcdcndo (Fig. 15.1). Si deve forzatamente concludere che molte rcgolc ospedaliere sono stabilite fondanicritalmeiite a vantaggio della équipe medica e che hanno un effetto negativo suila salute e sul bcncssere dei malati IFoster c Anderson, 1978, pp. 170-171). Il tipo di lavoro che deve essere svolto dagli studiosi di antropologia applicata interessa una tale varietà di casi da non poter essere esposta in un singoIo capitolo. Gli esempi seguenti so110 stati scelti per illustrare la grande dii~ersitàdi problemi che possono trarre iin beneficio da iin approccio antropologico.
Sviluppo dell'agricoltura Per tradizione, gli antropologi hanno sempre condotto le loro ricerche sul campo in paesi meno sviluppati, non soltanto presso piccoli gruppi isolati o villaggi autonomi, ma aniche in s,ocietà conradine. In effetti, com e si è del:to nel Cap. 11, gIi antropologi llanno sti~idiato la società contadina più di quanto abbiano analizzato qiialiinque altro tipo di societ à. Tale conoscenza delle condizioni di vita e dellc2 aspiraz ioni di questo tipo di società rkermette loro di essere utili conslilenti o validi partecipanti a progetti interdi~ci~linari, finalizzati al
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LI progetto Vicvs
Fig. 15.7 S O ì l l X U L N R A OSPEDALIERA Un paziente. circondato da macchine che non gli sono familiari e da gente che parla una strana lingua. nan deve soltanto far fronte alle sue personali condizioni di salute ma anche ad uno shock culturale.
migliorarneiito dei livelli di vita deI Terzo Mondo (Rartlett e Bronrn, 1985). Più raramente, degli antropologi.-.sono stati incaricati di dirigere, piar tilettere in opera e ualiitare dei I di sviliippo dall'inizio alla fine.
Il pro1 Un csenipio classico di un tentativo di s v i l u p,o ~ antropologico ha avuto luogo inni '50 sotto i 1 controllo del :o Vicos.-Cornell, in Perù. I'icos a hacien~ In " degli altipiani peniviani, abitata da 373 famiglie di contadini indiani sfruttati, tenuti praticanientc in stato di semaggio economico c in condiziioni di vita miserande (Fig. 15.2). La Cor nel1 Cniversity affittò la hclciendu
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i: iina prahdc. fattoria in cui si [io diversi tipi di raccolti c dove Iavora-
no contadini stanziali.
e la affidò alla supervisione deLl'antropologo Allen Holmberg con l'obiettivo di elevare il livello di vita degli indiani e di renderli economicamente indipendenti. Quando iniziò questo intervento, la popohzionc di Vicos era incapace di produ~ ' cre abbastanza cit)o da ' nuitrirsi; le terre C(~ltivabilierano SI)ezzettatii in una miriad e di piccoli campi sparsi Clua e là; .- il loro raccolto di patate era spesso insufficiente cd i contadini noin erano motivati a produrnc in eccederiza poiché costanterntonte in dlebito con i iatifondisi:i del luogo OPPU re ai loro ordini. In E>ssequio alle regcd e feudali della hacienda, i lavoratori residenti erano tcnuti a lavorare nei campi del padrone tre giorni alla settimana. Holmberg decise'di trarre vantaggio da questo obbligo per riuscire ad addestrare i contadini a coltivare dciie varietà migliori di patate e a ciervirsi di fertilizzanti, fungicidi e inset t i 4:idi. Dopo aver visto l'ottirna riuscita de; rnetodi e delle semine durante il loro lavoro obbligatorio nei possedi-
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Fig. 15.2 VICOS Un gruppo di lavoro della comunità inizia il raccolto delle patate.
menti dcl nuovo padrone, i lavoranti sarebbero stati senz'altro molto più disponibili a fare lo stesso neile loro terre. Ciò era facilitato dall'ottima riuscixa della semina e dalla presenza di altri materiali distribuiti secondo un sistema di inczzadria. Antropologi e tecnici controllavano accuratamente l'applicazione dei nuovi inerodi per garantire il loro successo. Nel frattcmpo, venivano messe in opera altre attività: un programnia di istruzione su ampia scala; la distribuziorie di uri pasto caldo a scuola in cui venivanin inserite delle uova e della frutta, (:he prima non facevano parte cieiia dieta; iin orto dimostrativo in cui far crescere dei legumi ricchi di fogliei delle lezioni per utilizzare una macchina da cucire in modo da permettere alle I
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donne di produrre i propri abiti. Inoltre, atrraverso freqiic'nti incontri e discussioni in comune, i contadini grarlatamente acquisivano una maggiore fiducia reciproca e venivano spinti a cooperare ncll'indi\riduazione di soluzioni comuni ai loro problemi. Il punto d'arrivo di tutti questi mutamenti era l'acquisto della hacienda da parte delle famiglie chc ci vivevano. Ciò fu fatto nel 1962, e, grazie al concomitiinte aumento di introiti, al miglioramento dello stato di salute generale e dell'alfabetizzazione, questo awenimento fu considerato come una prova inconfutabile del successo del progetto IDobuns. 1972, p. 201). Il tenore di vita della popolazione di Vicos era sostanzialmente migliorato in conseguenza drti'intervento di Holm-
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berg e dell'aziorie congiunta di antropologi. 'I'uttavia, sono state delle critiche verso quello che d essere considerato un modello di swluppo per I'intcra società contadina delle Ande pruviane. I costi pro capite apparenti del progetto Cornell-Perù crano piuttosco modesti sc confrontati con quelli di altri interventi intemazionati tesi a promuovere uno sviluppo; tuttavia, vi erano delle spese di investimento non manifesre che non pocevano \icrosirnilImente essere sostenure su larga scala, in modio da poter interessare una signi ficativa Ilatte della società contadina p1eruviana . Detti costi non evidctiti corisistevano ncl capitale umano e tecnico iinvest j to nella fattoria di Vicos, owero in cspcrti altamen ce specializzati, estremamente disponi1d i e rclativamente disintereì;sati (incluso HoIm1 he avcviino lavcirato asriiduaImente petr miglio'rare lo st aro di vi ta dci (rontadin i e la cui soprmwivenza nc)n era - . fondata su profitti o tasse tratti da un'eccedenza nella produzione. (Essi erano pagati da università e fondazioni e molti di loro lawravancI in qualità di studenti specializ:zandi coin il solo obiert i w di essere ric:ompens;ati dal conseavircbbc 1guirnentc) di un dottoratc che 1oro per1nesso di intraprt:ridere 12I carI-iera di iantropologi). Beriche est1-ernamente interessant :e come cdimostrazione di ciò cbe può cs,sere fattio da antropologi attivi forniti di un ncjtevolc potere -- - - - .nel giiidiare le pi-zr5011t: ulggetto Clell'esperimento, il prc3getto diI Vicos hia dei limiri per. quanto riguarda la sua caipacità di fornire iina soluzione più generale al problctna del sottosviluppo.
H progetto di agroforestazione ad Haiti I'erché uin progetiro di sviliuppo agricolo 5ibbia senISO, non rdeve esse!re lunitato ad
- - -- .- . una o due- c-oi~iunità contadine, ma deve
servirsi di varie conoscenze scientifiche per far si che le i nnovazicmi utiii possano diffondersi ra]~idameni te in tutta una regione o un paese, attraverso gii abitariti locali che partecipano a questo esperimento piuttosto che grazie all'aiuto di espcrti stranieri. Il Progetto di Agroforestazione di Haiti si dimostra più promettente. a questo riguardo, di quello di Vicos. l'ianificaro e diretto, neUa fase iniziale, dall'aritr~polo~o Gerald Murray, detto progetto ha convinto con iin certo successo i contadini di Haiti a piantare miIioni di alberi a rapida crescita sugli erti pendii delle terre coltivabili rninacciate dall'erosione. L'impoveri~nento del suolo in conscgucnza di uii rapido disboscamento delle pendici delle colline è stato per molto tempo considerato come uno dei pii1 grandi problemi di Haiti. Inoltre, gli alberi sono necessari sia come fonte dj carbone di legna - i1 principale combustibife per cuocere ncllc famiglie povere - che di materiale edilizio. Vi sono stati molti altri programmi di riforestazione ad Haiti, ma lianno aviito risultati scarsi se non nulli perché i fondi sono stati dilapidati o usati per altri scopi dai burocrati di governo e perché i contadini si sono rifiutati di collaborare e di proteggere le piantagioni dalle capre affamate. Il Progetto di Agroforestazionc ad Haiti era staro formulato in modo da evitare ambedue le suddette trappole. Quando accettò i quattro milioni di dollari elargiti daU'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAlD), Murray insisté per un contratto insolito: i fondi non dovevano assolutamente essere trasferiti al govcrno haitiano né dovevano passare attraverso esso. Dovevano, i nvece, e'ssere distribuiti a gruppi comu nitari loc:ali txganizz: azioni pr ivate volcsntarie - intet-essati al miglioreimcnto d elIe condizio1li di vitia dei contadini. In pratica, la maggioranza di questi gruppi erano del-
Ic associazioni di estraziotie religiosa forinate da pastori, sacerdoti o missionari cattolici e protestanti. I1 progetto contemplava che essi fossero riforniti di semi di alberi a rapida crescita adatti alle condizioni ecologiche locali e utiliz. . zati sotto il controllo di espertiI. A loro volta, le organizzazioni privatc volontaric si assumevano il compito di riunire e . .. .. . cli istruire i coltivatori locali e (di distribuire loro i scmi gratuitaniente., forncndonc iin minimo di 50O ad oprii contadino disposto a pianta Era chiaro C:he, se glii stessi coltivatori non fossero st:ati motivati a piantare i .. semi 1e a pro1reggerli, il progc~ t t onon sarcbl)e riusciito. L'analisi di Murray circa 1e cause idell'insucccsso dc:i.. prete. denti tentativi di ottenere la collaborazione dei contadini si basò sulla sua conoscenza di prima niano del coltivatore haitiano c su alcuni principi e teorie antropologici. T contadini di questo paese sono interessati a ricavare un guadagno - ovvero producono raccolti per venderli e ottenere danaro, mentre tutti i tentativi precedenti di convincerli a piantare alberi erano basati su di un accordo secondo il quale le piante non potevano essere vcndute. Anzi, veniva detto ai contaclini che esse erano un tesoro nazionale non vendibiIc. Di conseguenza, gli alberi crano presentati in modo esattaniente opposto a come i coltivatori concepiscono i raccolti redditizi piantati per ricavarne un profitto. m.
Si sono organizzziti, utio dopo I'alrro, programmi di tiforestazione basati sull'informazione che gli albcri dovevano essere considerati come degli elementi sacri, protettivi del suolo, ticgli oggetti che limitano l'effetto dilavanrc della pioggia e che i coiitadini potevano pianrarc ma non tagliare. L'abbattimcnto degli alberi è sempre stato visto non come un lccito cotiiportamcnto economico ma piuttosto come un tipo di errata condotta econoniica (Murray, 1984, p. 154).
Mettendosi egli stesso nei panni dei contadini, blurray compresc che i precedenti progetti di riforcscwione avevano creato un disavanzo nel rapporto fra costi c profitti per la classe contadina. Era perfettamente razionale per quest'ultjma lasciare che le capre mangiassero Ic scrninagioni e non riservare lavoro e icrra aìia coltivazione degli alberi, da1 momento che era proibito raccoglierli [oppure era concesso abbatterli soltanto dopo 30/40 anni). In conformità con questa premessa, hlilrray decise di distribuire gli albcri come se fossero un raccolto da puter vendere e sul qiialc i contadini avevano un completo controUo. T1 progetto informava semplicemente i coltivatori sul come piantarli e aver cura di loro. Veniva anche mostrato in che modo bisognava spargere i semi, ovvero alternati ad altri raccolti, che potevano essere piantati in attesa che gli alberi fossero cresciuti. Inoltre, fu anche detto che quanto più rapidamente gli alberi fossero cresciuti tanto più grande sarebbe stata la quanticà di legname e di carbone di legna che i contadini potwano prevedere di ricavare durante le varic epoche della crescita. A quesco punto i coltivatori furono lasciari liberi di decidere quatido, secondo loro, era più opportuno tagliare alcuni di questi alberi. I'er sottolineare che si trattava di una proprietà, il progctto arrivò al punto di insistere che se, dopo circa un anno, il contadino avesse cambiato i d a sugli alberi, sarebbe stato perfettamcnte libero di sbarazzarsene [...I La hnzione Ji qucsto insolito messaggio er a quella di rirnuoi,*erenel ( b 1 Progetti che i stesso ogni paiIra . -. --,. ur-i .I-: A .-.... viuvricin e diritti sulla suil avanzarquindi sugli alberi che egli ~ i a niava . sullaI sua tcrra (ibider~~). ~
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Lo scopo dcl progetto era di assistere 500 famiglie contadine mentre piantavano 3 000 000 di alberi in quattro anni. M a fine di questo periodo ( 1981-1985)
-Scheda 15.2 Individuare iludemonen--responcabiìe della deforestazione P
P
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Propongo che si analizzi accuratamente il «demone»che viene comunemente accusato di apportare gii ultimi tocchi alla distruzione dell'habirat di Haiti - il mercaro che correntemente esiste per " bone di legna e i materiali cdilizi. l sto mercato, come possono veder4 che sabota da sempre e per sernpi r u s i r r pochi aibseri susperariza di pre perstii:i dell'isol -..L A:V ~ r i c iuiic
cric c
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mercato che pi rate il patrimodi Ilaiti. II denio arboreo sul .. . . izzato* e armomone può esse nizzato con le necessità ecologico-ambientalj di cui è stato il maggiore awersario fino ad ora. Con una programma-
erano state di fatto assisrite 40 000 famiglie e piantati 20 milioni di alberi. Un considerevole numero di questi ultimi sono già stati utilizzati per produrre carbone e per scopi edilizi. Anche s e resta da verificar-C quantii sia la produzione extra di altieri che in conclusione verrà realizzata e in qual(:: misura l'erosione è stata bloccata, si !)iiò corniunque già dire che l'analisi di ba s e di hlurray appare :orretta. Murr ay prevede che l'agroforesraziotre (v. Sc:heda 15.2) orientata verso i'ottenimcn, i padagno econ~ omjco divcntcrB la mag giore caI.atteristic:a dell'agricol tura contadina inI tutto il Terzo . . . - .. ~Mondo.Egli considera . questo tipo di ripopolazionc dcllc fore ste come una risposta a tutto uin insieme di condizioni . ~.infrastrutturali simili a responsabili della nascita dell'agricoltura presso le società di cacciatori e raccoglitori: :nto di una riciot I'es;teso i m3overimt ~ sona nc(turale e la conc,ornitante pressione ci( ~inugrafii ca. I conrtadini, avendo quasi esaiirito il patrimonio arbortm da t
zione creativa possiamo rimescolare le carte e utiliz~aretale energia, produttrice di introiti economici e che adesso ispira timore, energia che è presente in tutta la società haitiana, in modo che si piantino alberi ad un ritmo più rapido di quello con cui attuaimentc vengono tagiiati. Se è possibile far ciò, devono essere i a fario, ttittavia essii non lo fairantariamente o spontaneamente, a IrLcrio
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:l . m-n--: ux u viiii~wx i i IIVIJLVIIUIDLUSC~ -:--A--
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modestissimo introito
che serve: a soppeirire alle Iom essenziali .. : 1. necessira quorIaiane. Propongo che i1 I-?
rneccanismo per ottenere q uesto risdtato sia l'introduziorle di una riforestac~one , orientafu verso un guu&gn8o economico.
cui dipendono per le rigencrazione del siioIo, la produzione del combustibile e l'ottenimento di materiali edilizi, troveranno vantaggioso per se stessi piantare alberi e considcrarli uno dei loro raccolti fondametitali. Secondo Murray (comunicazione personale): L'elemenio antropologicamente più irnportante di tutto lo schema [...] C Ia componente levolutive1 diacronica in cui sto inserendo un atteggiamento di disponibilità,rispetto alla scarsità di risorse e ad una situazione di tcnsione, disporribilità a ripetere, per quanto riguarda la produzionc del combustibile e del legno, il passaggio dallo stadio ,l: incciilta dcl cibo alla siin coltivazione, chc si I~erificì)C:uca 15 milicnni fa nel campa a limentare ..,,,.,-m
e non tanto verde m.
lo più tipico per .lo ' studioso di
logia applicata ? quello di osserritico del proccss;o di muiramen.. cscmpio importante di questa t
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Uii
funzione è fornito dalla critica antropologica della «Rivoluzione Verde*. Detta critica, negativa, iiliistra l'importanza di un piitito di vista olistico per lo sviliippo dei vari progetti. La Rivoluzione Verde iniziò negli ultimi anni '50, con piccole varietà di «grano miracoloso» prodotte da1 premio Nobel Norman Borlaug: esperto in genetica vegetale, presso il centro di ricerche Ciudaci Obregon della Fondazione Rockefeller ne! Messico nord-occid entale. F'rogettatio pcr racldoppiare e il1 raccoltlo per accro, questo t r idicarc ~ A: .--.. --.L:&g ~ d n ovennt:- suuito seguito da tipo- "i alcunc varietà di «riso miracoloso,>, prodotte da un centro di ricerca delle Filippirie in cui agivano congiuntamente le Fondazioni Rockefeller e Ford. (L'importanza di queste \varierà di ridotte diinetisioni sta nel fatto che degli steli piccoli e piii corti possono portare un grosso carico di cereali o di grano maturo senza per questo c u m a ~ i )Ba. sandosi sui successi iniziali ottenuti in Messico c iiellc Filippine. i tiuovi semi fiirono accolti come la soluzinnc al problema dcl nutrimetito di grandi masse che popolavaiio la parte sottosviluppata del mondo e vennero imtnediatamente piatitati in vaste aree del Pakistan, dell'India e deil'Iiidonesia (Cloud, 1973 ) . Anche sc i nuovi semi davano un autiiento di produzione per acro, essi comportavano dei costi ~ocialicd economici considerevoli. Inoltre. il loro ritmo di sviluppo non si è dimostrato sufficiente a controbilanciare l'indice di auil-iento dcmoprafico e a compensare il fatto di aver tlestitiato terra e capitali non più ailc coltivaiioni tradizionali, quali i fagioli e il iniglio, ma bensì a questi raccolti altamente produttivi. Il risultato t stato che la produzioiie di cibo pro capite tra il 1960 e il 1980 in paesi a basso reddito con una pupolaziotie coinplessiva di 2,25 miliardi di pcrsone L. scesa dello 0,3'/0 (Mc Namara. 1984, p. 1118). I1 prohlema princi-
pale con questi semi miracolosi è che essi sono stati prodotti per dare vita a varieti locali di riso e grano snltunto se li si coltiva in campi a forte irrigazione e se vengono trattati con grandi quantità di krtilizzanti chimici, pesticidi, insetticidi e fungicidi. Senza tali sostanze, queste varietà altamente produttive producoiio piante di qualità inferiore a quelle locali, specialmente se le condizioni del suolo e del teinpo sono avverse. II problema di come debhano essere ottcnutc queste sostanze chimiche e quello di come e a chi esse debbano csserc distribuite presenta subito delle grosse difficolrà. La maggior parte dei contadini della parte sottosviluppata del globo non solo non ha accesso all'acqua per irrigare, ma non è in grado di acquistare costosi fertilizzanti chimici ed altre sostanzc dello stesso tipo. Di conseguenza, a meno che non vengano compiuti degli sfor7i straordinari da parte dei governi e dei paesi distributori di questi semi miracolosi, i principali beneficiari ciella Rivoluziune Verde saranno i ricchi contadini che già si trovano a coltivare delle terre irrigate e chc sono maggiormente in grado di pagare per procurarsi le sostanze chimiche (Curnmings, 1978; Goodell, 1984; klenchcr, 1971~1, 1978; Oasa, 1985, p. 220; IY'ade, 19731. L.'aiitropologo Richard Franke ( 1973, 1974) ha analizzato la Rivuluzionc I1erdr nella parte centrale di Giava. Nonostante il fatto che il raccolto sia aumentato di oltre il 70% rispetto a quanto si otteneva in precedenza, nel villaggio ;iwalizzntu da Franke soltanto iI 20% delle famiglie contadine ha tratto dei benefici dal programma. I principali bcneticiari erano quc-lli che già avevano un tcriorc di vita rupcriore aUa media, che possedevano In maggior partc della terra c disponevano di un sufficiente riforniiiiento di acqua. Le famiglie più povcre rion hanno iitilizzato i niiovi
Fig. 15.3 RACCOLTO DEL RISO A GIAVA Il raccolto (a) è fatto con un piccolo coltello tenuto in mano. chiamato ani-ani.
h-. forza lavoro. è sutiiciente una sola mattina per tutti i
campi di media portata che devono e:ssere falciati ma non per i piu grandi. Il riso ancora nc,n brillato e legato in fasci (b)e portato a casa del proprietario, dove un decrmo del raccolto di ognuno viene consegnato al bracciante. Non viene pagato altro stipendio.
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io finito per lavorarc a per i coltivatori più abbienti :he presi:arano loro. in cambio, del dariaro per comprare il cibo (Fig. i ricchi impediva1 5 . 3 ) . I coltivare~ r più 110 ai loro lavoratori a tempo parziaIe d i utilizzaire i iiuovi scmi. I primi avevano paura Che qiicsti ultimi venissero loro a tiiancar e come forza lavoro altamente econorriica C i CIontadini poveri tcmcvano che. se avcssero intcrrorto i rapponi con i loro padroni, qur.sti ultiirii non li
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avrebbero più aiutati in caso di malattia o siccità. Frankc conclude chc le teorie su cui si basa la Ri\~oluzioneVerde so110 hndarncntalmente razionalizzazionj dei tenativi cielle classi dominanti di trovare il modo per ottcnerc urio sviluppo economico senza che a qiicsto segua un ~nutamento sociale e politico di cui hanno bisogno le loro stesse societh. Cili esperti difendono la Rivoluzione Verde dallc critiche seconcio le quali i principali bericficiari cli detta rivoluzio-
ne sono stati i colti\:atori già bcncstanti c fanti0 rilevare che la maggior parte delle fattoric che hanno prodotto questi ingenti raccolti di grano nct Punjab indiano hanno meno di 4 ettari (circa 10 acri) C che Ia Valle del Fiume I'aqui conta delle fattoric prociu~tricidi grano : media di soli 69 con una e! cttari tPliit e Sn-iidi, 1982, p. 21.71. Tuttavia, in tutta la zona cortosviluppata dcl mondo. coloro che posseggono due o tre ettari di terra iri-igéta .,-. . sono da claissi ticarsiI in iin csigiio lOnA deila popol azione ri~ r a l c . Le autoii t à c i tccnici responsabili . . dclla promozione della r)ne ti~oluzic Vcrdc pensavano originariiamente rli trasforniarc i contadini coItivatori in meiiibri di un sistenia agro-(iommerc:iale basato s ~ i[li un'agricoltiJra ad a11ta immissione di energia quale C quella idei paesi sviluppati (CIeaver, 1975). Si era sperato che, sviluppaiitlo attraverso vari stiiiloli l'attività agro-comiiierciale nei tropici, la produttività dell'agricoltura sarebbe aumentata in niodo tale da far froiitc nll'indice di sviliippo demografico. Owiariicnte q westa t rasformazione comporta l'effettivci rischio di distruggere i piccoli insediiamenti rontadini così cornc ha provincato la scompa'rsa dcltc piccole fattorie a con(luzioiie familiare tiegli Stati IIniti. Vi sono dehle conseguenze negative associàtc a questo tipo di triisformaziune perfino nelle nazioni iridustriali, dove però la popolazione contadina della generazione precerieiitc può comunque essere reimpieFata come conducenli di inezzi agricoli. addetti alla confezione della cartic o ai trattori meccanici (v. p. 3 6 4 ) . Invece. nei paesi sottosviluppati. dovc esistono poclic possibilità di reimpiego nci sct~ori rrianilatturicri r nci semiti, \vista la loro debolc sttuttura ccononiica, la migrazione verso le cini non p u ò dar luogo a Iivclli di vita pii1 elevati per centinaia di milioni di concadini sottoimpiegari (Raj, 1977). l
A.
I.'associazione tra i semi rnjracolosi e l'attività agro-comrr~crcialet:ra ben ?VIdente all'inizio delIl'esperinnento fa~ t t o . . con il grano in A~lesstcn.La regione di Ciudad Obregon a Sonora - là dove è nata la Rivoliizione \'erde - era al centro di una vasta zona di grandi fattorie che coltiva\!aiio graino e che dipciidevano da ampiI progett i governativi di irri1 gaziorie nclka Vaiic del fiume Yaqui. 1 precedenti coritadiri i indianii di questa vallc - gli Indiani Yaqui - crano stati scacciati daUc loro tcrre in seguito a una serie di azioni militari (Spicer, 1951). Essi erano stati sosr ituiti da coltivatori di media e grande portata chc erano i henrficiari dcll'tqiiivalentc di parecchie centinaia di milioni di dollari di fondi pubblici spesi unicamente nella costruzione di dighe. I1 governo messicano sostr~ie\~a cconornicamente lo sviluppo dell'indiistria petrolchimica chc prcidiiccva i fertilizzanti per i nuovi senii. Ulteriori sussidi erano forniti ai produttori di grano sotto forma di un prezzo particolamcnte favorevole praticato dal governo e che era dc1330h superiore a quclfo del mercato mondiale. I1 grano, che era stato prodotto con un costo per tonnellata di 73 dollari, owcro il prezzo particolarmente favorevole praticato dal governo, veniva vciiduto a 49 dollari per tonnellata ai cornpratori stranieri. «In questo modo, il Messico perdcva 23 dollari per tonnellata, ovvero 64 cent. per ogni staio di grano esportato» (Paddock e Paddock, 1973, p. 2 18). Cynthia I-Icwitt d e Alcantara (1976, p. 320), ha definito la Rivoluzione Verde del Messico come uii eiiormc spreco di risorse naturali, umane e di ricchezza da parte del governo che aveva investito in opere di irrigazione. 1-a lezione tratta dalla Rivoluzione Verde t; simile a quella che si può ricavare dal tentativo di fornire pecore mctinos alla popolazione di Chimborazo. In anibeduc i casi. soluzioni puramente tecniche non sono state s~ifficienr 7
1,
L si.cci~dd Rfca/~r:ronrVerde de! Mrsjrrn
sciuto in illessico. In soli 20 anni, la prodiizione del sorgo è aumentata del 2772%. Oggi i11 Messico si coltiva più sorgo clie grano. L'estcrisione di tcrra destinata aila produzione del primo è cli duc volte superiore a quella [lei campi coltivati a grano. De Walt definisce questo fenomeno «la seconda RivoluLa seconda Rivoluzione Verde zione Verde» del Messico, uiia rivoludel Messico zione chc ha avuto bio;SO escn:ra il supporto di un governo p2itro~inatr 3rc e Uno dei probletni posti dagli investi- ideatore di un programma che inccxagmetiti di ingenti capirali e daiia coltiva- giasse la produzic)ne, senza il sostegno zione di arnpie distcsc di terra a grano di una q uàlche aigenzia per la mutua in Messico è che questo cereale non t il cooperazi onc C seriza l'assistenza tecnicibo di base dclla maggior parte della ca e l'in~e~naniento da parte di csperti a popolazione messicana. Inoltre, il fatto nessun livello» (ibidem, p. 40). I1 vanche il suo prezzo fosse il risultato di un taggio principale iiel coltivare sorgo consistente sussidio governativo rende- piuttosto che gran o e costituito dal fatto va tale cereale un cibo privilegiato,riser- che anchie se esso cresce meglio in vato unicanicntc alla classe media mes- campi irr igari, C Coinunquc i t i grado di sicana perché di costo clcvato. I cereali prosperare in un territorio dilavato dalcoiiiunerncnte consumati dai povcri - la pioggia o di sopravvivere in zoiie mais e fagioli - non venivano coltivati aride. con l'aiuto di un sussidio governativo e Se si sumrnatio iiisierne le produzioni nonostante il mi! nto dei loro di mais, prano, fagioli e sorgo, può raccolti. continua\ ssere piantati sembrare che il Messico abbia risolto il in territori piccoli e non irrigati. suo problema di produzione alimcnta'Sra il 1940 e il 1965, la prodiizione re: quella di cereali pro capite nel 1980 pro capire di prano e mais era aumenta- è stata il doppio del 1945. Ciò è esattata in modo notevole, ma da aiiora, inente qiiello che gli ideatori della prinonostante tutti i sussidi forniti per la ma Kivoluzione Verde speravano di otcoltir~azionedel grano-, essa è diminuita. tenere. Tuttavia, il Messico importa atA partirc dal 1979. la produzione pro tualmente più cereali del 1945. I1 moticapite di mais, grano e fagioli è risultata vo di tutto ciò - non previsto dai inferiore del 40% rispetto al valore pianificatori dcllii Rivoluzione Verde massimo raggiunto ncl 1965 (De Walt, C che il 100% di sorgo, il 14% di mais C 1984, p. 14 i . La ragione di questo calo E il 10°/0 di grano vengono utilizzati come stata studiata dall'antropologo Billic Dc cibo pcr gli animali c trasformati in Walt. Poiché il governo mcssicano ave- carne di maiale, manzo e pollo. Ne va ridotto sia gli aiuti che gli acquisti a rrsulta un bilancio in perdita: sono inprezzo privilegiato pcr il inais, il grano e fatti necessarie 5 calorie per produrne i fagioli, i contadini si sono dedicati alla quattro di catnc (v. p. 79). Anche se è coltivazione di un cereale nuovo ed desidcrahile aumentare il consumo aneconomicamcnte più redditizio: il sorgo nuale di cibo animale, la popolazione .. (Fig. 15.4). Prirrla del l1960, questo che pii] ha bisogno di un apporto ulteccccAe, che 'c a.m<\amente &kk-.se <\ute ? C&Oi &\ C &-. p~nwine non è in coltivato in Afric:a ed Asia pcr l'alimen- grado di perniettersi il hisso di mangiatazione umana, era praticamente scono- re notevoli quantità di carne. Circa 30 ti pcr ottenere gli scopi che ci si era prefissati. poiché non si erano tenute in giusta corisiderazionc altre caratteristiche ugualmente importanti dei sistemi socioculturali presi in esaine (si veda la Sclicda 15.4).
Scheda 15.3 Ricchezza alimentare per pochi fortunati, scarsità di cibo . . .. per- le masse - .--- -.----- .--...- -. -
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I1 Messico haI tentato due Ktvcoluzioni Verdi durante gli ultimii 25 anni, tuttavia si può constairare che la sua situazione - .- .rtriauvo -..I-*:.--1 agricola è, sia -r -i i -scrisr, che assoluto, in condizioni peggiori di prima. Nonostante gli eccellenti raccolti di grano e di sorgo e la produzione un po' più ckivata di rnis L' di fagioli, il paese è spaventosarnentc a cono di quei cereali che costituiscono la sua dieta base. Ci sono alcuni che vwrcbbero imputare la responsabilità di questo stato di cose alla società agricola messicana, poiché essa è considerata ai.retrata e non abbastanza prod:utriva. A ltri hann o afferm:aro che I'aurr Bento d anograficc è eccessivo ri-- - -11--spcrro aua capacità produttiva del paese e che questa crescita è la causa prima del problema. Tuttavia, le varie prove raccolte dimos~ranoche la questione alimentare del Messico non è di tipo produttivo ma che si tratta, semplicemente, di un altro sintomo del diseguale sviluppo cui è sottoposto il paese. E improbabile che ulteriori risorse -LL
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tecnologiche pos:sano da s<,le etiminare d problema della fanie nelt mondo [...l Come si è già vis,Lo, da un punto di vista puramente tecnico, la r i ~ ~ i ~ ~ i odi di c r grano e del sorgo avrebbe dovuto costituire un enorme successo per quanto riguarda gli indici di produzione. Tucravia, quest'ultima, benche aumentata, ha avuto un effetto minimo sulla rcale situazione della fascia di popolazione povera e malnutrita. Nonostante i notevoli investimenti del governo rnessicano in opere di irrigazione, facilitazioni nei trasporti, strutture di immagazzinaggio e altri settori deil'infrastruttura, malgrado i sussidì statali erogati perché fossero acquistate macchine agricole. fertilizzanti ed altre strutture proclutrive, e :a dispetto dell'applicazione de!Ua rivotu2:ionarin tccno. .... .logia verde, il paese, in confronto al 1940, non si e minimamente avvicinato alla soluzione del problema di soddisfare i bisogni nutritivi di una gran parte della sua popolazione.
I
i)e Watt, 1985, pp. 4.1, 54.
milioni (li Messicani sono troppo poveri per comprarla c 20 milioni non dispongono ncaiiclie del danaro necessario pcr mangiare abbastaiiza mais. grano L. fagioli, in tilodo da soddisfare al minimo i loro bisogrii nutricivi. Sccondo De \Yralr, la spettacolosa crescira nelle varic rcrrc piantate a sorgo ha avuto iin effetto negativo sullo stato di salute deIle classi messicane più povcrc (Schede 15.3 e 15.4). Invece di semiiiare i territori irrigati dalla pioggia principalmcnrc per produrre cibo per gli esseri uinani, il cereale vicnc coltivato per il consunio animale nella riiaggior parte delle terre più fertili del paese. Di conscguciiza, non solo si ottiene iin'insutficiente qiiantità di proteine e caloric pcrchi: queste vengono cnnvcrtitc iri carne ma si monopolizzano Ic tcrre per
le quali il governo aveva fatto mettere in piedi dellc opcrc d i irrigazione, costruito delle stratic e altre infr;tstrutturc allo scopo di risolvere il problema tiella b r n e e: rendere il blessico autosufficiente per quanta coiicerneva la produzione di cereali basc ntll'alimenrazionc locnlc (neF'ajt, 1984).
Marijuana in Giamaica Si è per I u n p tempo ammesso che le inclinazioni, le aspettativc e la pcrsonal i t i di coloro che €;in110 ilso d i droghe, influiscono sulla loro reazione all'uso d i sostanze psicoattivc (che altcrano le funzioni cerebrali) tanto quanto gli specitici clementi chimici presenti nelle droghe stesse. Poiché il terriiine cultura-
Scheda 15.4 .- Un'ottica contraria - . ---
Bloccare e scoraggiare le iniziatbc: non aiuta gli interessi dei poveri rurali o urbani. Pochi paesi del Terzo Mondo possono permettersi di ignorare la possibilità di elevare al massimo la produzione delle loro terre migliori. Alcuni esperti sostengono che le varietà vegetali ad d t o rendimento riducono 1s domanda di lavoro a causa della meccanizzazione, tuttavia nessuna di esse richiede delle macchine per produrre ingenti raccohi e, inoltre, quando si utilizzano rmnori, trebbiatrici meccaniche e raccoglitrici, la domanda di lavoro di solito aumenta. Piuttosto, sono gli animali e non le persone ad essere sostituiti, lasciando quindi la terra utilizzabile per la coltiv~zionedi raccolti destinati a l nutrimento degii esseri umani. Permettend o la produzione di raccolti più intensivi, I'utiiizm detle macchine consente di aumentare la richiesta di mano d'opera dal 20 al 50%. La maggiore quantità di cibo prodotta dalle varietà ad alto raccolto ampiamente diffuse ha creato ulteriori possibi-
hità di lavoro, quali i servizi industriali e cioè quelii di mercato, che si occupano dei prodotti del raccolto e della loro Iavocazione, d d a vendita, della manutenzione dei veicoli, della produzione di Cerriliuanti, erbicidi e pesticidi. Inoltre, il prezzo del cibo è stato contenuto dall'aumentata quantità di produzione di cereati - una facilitazione offerta ai poveri mraii e urbani (non è raro che essi spendano i 3/4 del proprio reddito in cibo). Ad esempio, in Colurnbia i'effetrivo prezzo del riso cdò dopo l'inuduvarietà ad alto rendimento. zione - - di . Un'ecc~ essiva imjportanza attribuita al )um guad F lagno eco1nomico nelle aree mrdi potrebbe port are ad tina politica ---L-t agrarra crie estingua completamente l'iniziariva e impedisca la produzione alimentare. Ciò andrebbe a svantaggio dei poveri. particolarmente di quelii che risiedono in cirtà grandi e piccole. In molti paesi in via di sviluppo circa la metB della popolazione vive attualmente in aree urbane.
'a.
Fig. 15.4
SORGO,
MESSICO Soltanto gli animali mangeranno queste coltivazioni quando saranno raccolte.
1 .
le si riferisce a tiitto l'insieme delle traciizioni comportainentali e rneiitali che coséitiiiscono l'am bietite in cui gli individui agiscono, ci si aspetta sempre di riscontrare, nelle ditlerse culturc, delIC riette ciiffcrenzc per quanto riguarda - droghe psicoattive. le reazioni a" 1,'analisi del mente cultiiralc iiel c o i ~ ~ p o r t a n ~ 1 pensiero di coloro che assumcbrio drol;he t quindi una fontc di iriformazicm i essenziali per chiunque si interessi alla costituzioiic o alla gestione di strutture fiiializzate al conrrollo dell'iiso della droga. Nei primi anni '70, un gruppo di antropologi e altri srudiosi di discipli.ne incdiche e comportamentali guidati da Vcra Iiubin c da Larnbros Coinitas (1.975)ir.itraptesero uno stuciio comparativo rra diverse culture siill'uso della miirijiiana. T fondi per la ricerca veiineru forniti dall'lstituto Nazionale del Centro di Salucc Mentale per lc Ricerche sull'hbuso di Sarcorici e Droghe. Poiche si era interessari ad csaniinare .gli effetti a lungo termine della marijiiana sullo stato di saliite e di prestarrza fisica di coloro che rie facevano ilso in modo croiiico, Rubin c Coniitas scelscro Ic isole dci Caraibi c in particolare la Gian-iaica, considerata il Iiiogo ideale per la loro riccrca. Anche se in qucst'isola I:! riiarijuana è considerata illcy,ale. i giamaicarii sorio probabilmcnre la po-polazione che ne fa più custatiteincntc uso nell'emisfei-o occideritale (Fig. 15.5). Nelle zorie ruraii dcll'isola, i riccrcatori trovarono che il 60/701>/;del proletariato luiilava marijuana. la beveva ncl tè o la mangiava nicscolàta al cibo. In cotifronto a l l ' h e r i c a , la diffcrenza più iiilportantc nel comportamento di coloro che facevano usc Ji questo stupefaccntc C che i giamaicarl i proler:iri non fumano niarijuana per ((fare i111 viaggio» o per ottenere le sensazioni di piacere consideracc così importanti dagli apparterienti alla classe media americana che assumono questa droga. Piut-
tosto, i primi sono motivati a fumarla poiché credono che essa li aiuti a lavorare nieglio, li mantenga p i ì ~a Iiingo in saliitc e conferisca loro pii1 forza rispetto a coloro che non ne fanno uso. II niotko più fortc per cui negli Stati Uniti ci si opporic all'uso della tnarijuana t. la convinzione che essa riduca sia la capacità volitiva della gente che quella lavorativa. Anche sc questo piiò cssere vero riegli Stati Uniti, la riccrca effettuata in Giarnaica s~gp,erisceinvece che lo stato cli ap:3ti;t non è indotto dall'elemento chinlico ma I~iuttostodalle condizioni ciilt urali in cui ci si ritrova a farnc uso. In Giamaica la ragione fondamentale fornita da coloro che fumano marijuana è che essa aiuta a svolgere compiti lavorativi pcsnnti e difficili. Ad esempio, quando i contadini ripuliscono i campi dalle erbacce, ritengono di essere capac:i di con1ceritrarsi mcglio sul lavoro che stanno facendo se hanno prcceclenrcrricnte fu1mato. In deIle registrazioni aiidiovisive h t t e durante questo lavoro si constata che i contaciitii chc a\.cvano assunto marijuana eseguivano il loro lavoro effettivamente molto più accuwtarnenre ed efficacemente di quclli che noti l'avevano tatto, mentre non esistono provc che coloro che fumavano durantc il lavoro lo eseguissero mcno raPidarrielite o nieno efficienternentc di quelli che non prendevano marijuana. Ruby e Comitas coricludono: In tutti #li itisediarncnti analizzati, i lavoratori [che ii~rnano]appaiono motivati a svolcere conipiti difficili senza chc si riscontri iina dimiiiu;l,ionc della loro eificienza in atriviti fisiche pcsanti C la loro percezione
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/>l.
Sono stati studiati molti altri aspetti incrcnti al cornportamento di coloro
iìfanj~iana Costo RL:u
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ig. 15.5 SEGUACI ;IAMAlCANl DEL CULTO MSTA Qui ?sti due uomini sono rneinbri di un movimento in cui il fumare marijuana e considwata un sacramento ?ligioco.
)no rriarijiila~ia.Pcir veritic are cht ali cranc le con!;eguenzc d i uri siuo cronicc sulla sa^liite c sulIla perso1naI di col(3-0 che la fumi ippi di t 'rema peirsone, ur tor i C uno d'i non fumatori , con un'eguale retrotcrra culiturale e :jiniili caratteristiche personali f~irono jsti ad i~n'ainpia serie di cont iici aIl'Ospedale Urii\'crsitario della C;iamaica (la partecipazione d i angruppi era dcl tutto volontairia).. Acc: . .t o a diffcreiize abha,stanza sensibili nt'Ile fiiiinzioni respiratori1c, il chc può ess,ere accai liti attribuito al fatto ch e i tiimai[ori . di inarijuari o anche d i tabacco. fisica dei fumatori stato di maicani uana non era molto quello dt:i non fu matoti. 1 qui [arda le Cxarteris tichc psigcolog intclligcriza, statc3 di saliute neurologico, pcrcczinni sensoriali, nne~ moria e artcnzionc - c<Sorivi C a I cina prova che l'liso a lilngo tennine d i cannabis [iriarijuat~a]sia d a n-icttcrc in
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relazione con deiie infermità crotiiche~ (1973, p. 119). Va sottoliileato il fatto chc clucsta - scoperta non è automatica. . rnc:ntc a p plicabile ad altre culture. È alt;anieti t e probabiliC che in situazioni CUI Icurali di1Jerse, co~iiequella dcgli Stati Uniti. I'ilso a lungo termine tli questa sostanza comporti uno stato di infermità - poichC gli effetti dei fattori culturali no n sono IIieno reali d i cluelli dei fattori fisi ci o chirnici.
Marijuana in Costa Rica --
N(mostantc2 ci&, è stato condotto
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st udio intensivo di tipo transcu Irurate rth t i v o al fumo della marijuan a in situaziolii culturali diverse da qiiclla della Giamaica ed esso ha prodotto conclusioni arialoghe a qucllc desurite da Riibin e Lomitiis. Qucsta ricerse
ca P stata coridotta i r i un paese deii'America centrale, in Costa Rica, da un gruppo mulridisciplinarc dirctto dagli
antropologi WiIIiam Carter (1980) e Paul Doughty. k stato utilizzato uno schema di ricerca basato su «coppie contrapjposte» - ognuno dei 41 uomini che faccvano uso di rnarijuana era accuratamcn te appaiato ad iin altro che non ne fum:ma, di pari età, con lo stesso stato cicrile, egualc livello di istruzione, occupaz ione analoga, c simili tassi d i consumo alcolico e di tabacco. Come risultato di questa procedura, tutti i fartori sopracitati potevano essere csclusi e quindi non considerati cause potenziali delie differenze osservate nel comportamento e ncllo stato fisico sia di coloro che facevano uso di rnarijuatia sia di coloro che non la assumevano. All'inizio. questa ricerca sernbr8 conferm are il diffuso punto di vista secondo il qualc l'assunzione a Iiingo termine di questa sostanza porta alla perdita di motivazioni per il lavoro e per il inigliotamcnco economico. Si constato che coloro che fumavano marijuana tendevano a svolgere in numero maggiore dei lavori a tempo parziale, crano più frequentemente disoccupati, cambiavano più spesso i.mpicgo, e possedevano rneno bcni matc~ialidi coloro chc nori facevano uso rlella droga. Tuttavia! esisteva anche una spiegazione alternativa per qucctc scopene: era possihilc che coloro che hirnavano marijuana avessero cominciato a farlo perché sottoposti ad iltia tensione economica e personale molto maggiore di coloro che nori la fumavano. Se fosse esistito veratiiente un rapporto causalc tra la marijuana da iin lato e la povertà e l'apatia dall'altro, sc nc sarebbe dovuta trovare conferma nel fatto che miseria e assenza di motivazioni aumentavano in maniera direttamente proporzionale alla qiiantirà di mnrijuana usata. Invece. quando vennero confrontnti tra di loro i vari gruppi di qiiel.li che I n fumatlano, i risultati iion suffragarono l'ipotesi chc alti livelli di assunzione fqssero connessi con uno stato econnmico pii1 svantag-
giato. Anzi, si constatb in realtà che era I'iriverso: coloro che fumavano di più, nella maggior parte dei casi, disponevano di un lavoro stabile a tempo pieno. Quelli che lavoravano in maniera conrinuativa fumavano circa due volte di più, ogni giorno, di coloro CI 7e erano disoccupati. Fra questi ultim i, quclli che si t r ~ \ ~ a v a i ipii] o brcvemente in coindizione di disoccupazione er:ano i consuinatori più accanit i (Carter., 1980, p. 152 '
SS.).
Anche se a l cini ~ di colo r o chc facevano uso d i mairijuana :d erano stati analizzati nclla r icerca cckndotta nel Costa Kica si conformavano allo stereotipo del vagabondo disoccupato, trasandato C perdigiorno, la maggioranza di quelli che la fumavano era pii1 simile a Heccor: EIector è impiegar0 in una panetteria dove ha lavorato per gli ultimi tre anni c mezzo. Ha una moglic e due figli per i quali è l'unico sostcgrio. Non fuma mai in casa o pcr strada C nei luoghi pubblici. Tuttavia. iunia ncl bagno della panetteria, dovc lavora daIle 5 dcl pumcriggio fino alle 3 dcI maitino. Afferma che la niarijuana gli pcrinette di lavorare più rapidarliente C che in questo niodo la notte passa pii1 in (retta l,ibj~icnz,p. 156).
Di conseguenza si vede come dei corifronti sistematici tra le varie culture sono essenziali se si vuole distinguere tra aspetti culturali c fisico-chimici delle sostanze psicoattive. Ubriacarsi a Tnik: i aguerrieri del weekend~b Un'implicazioiie contenuta rielle ricerche sull'uso della marijiiana è quella secondo la qualc il comportamento considerato de~liaiitedagli osservatori esterni può in realtà rappresentare u n modello culturalmtnte accettato per far fronte alln stato di tensioiie dcll'csisten-
giierra. siundario le porce, tnolestano lc donne, minacciano amici e nemici senza fare ciitferenze fra di loro e si tlondolan o reciprocamente aggrappati ai nanchakcr (due bastoni legati fra loro da un pezzo d i catcna). Gli ubriachi vcngono chiamati <<sardine»,poiché essi hanno perso la testa così come capita appunto alle sardine messe sotto sale in un barile. Gli ubriachi sono corisiclcrati dei pazzi, in pratica degli animali, incapaci di ragionare. Tuttavia, vengono raranlentc condannati per qi~elloche fanno in preda ai fumi dcll'alcool. 'l'utto ciò. afferma Marsh;ill, tion è considerato un comporramcnto deviante ma piuttosto un mudo di h r e culturalmente previstu. Quello che è giudicato deviante è il non ubriacarsi. A Truk i giovani maschi devono comportarsi in n i d o aggressivo, preoccuparsi d i dimostrnre la loro mascolinità, correre dei rischi e impegnarsi in gare amorosc:
Fig.15.6 iRUK Un guerriero del weekend.
I I soggec:ti sottoposti a studio devono zoppon: I è stato sosteQuesto puntt nuto dall'antrol Mac hlarshall (1978) nella sua ricerca sui giovani c h e si ubriacano C si trovano coinvolti in violente risse nell'isola d i Truk, una delle Caroline orientali (Micronesia) (Fig. 15.6). Di fatto, tutti i giovani maschi tra i 18 e i 35 aimi ci trovano giornalnnentc o settimarialmerite coiiivolti in 1gare nelle quali ogiiuno cc~ r c adi supcrart:gli altri nel ber< e a cui f,dnno xguiro i~iolcnteesplosioni di comporiamenri al;gressivi d i solito dirette contro giovani d i altri villaggi. I iine settimana soiio part icolarn?ente an imati. Quatido coniinciano a bt-re, i gioivani maschi si riuniscono fra i (cespugli, ridono, cantano, si ra ccontancI storie e programmano incontri con Ic rzigazzc. C'na volta ubriachi camminano i protcrva, bestemmiano, cniettono Iaceranti grida d i
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Berc C assurriere comportamenti di maliifesta ubriiichczza sono cose che ci si aspetta tla un giov;irie; a 'l'riik sono i ragazzi che non si comportano in qucsto niodo ad csscrc considcrati aanormali» c non già gli altri (Marshall, 1978. p. 67). Ubriacarsi serve ad esprimere la frustrazione per il fatto di non godcrc dcila stirria a1trui e di dover mostrare rispetto verso gl i anziani. È un modo per sfogare u l i a r i i a O di aggressione represso che un tempo veniva manifestato durante il combat,timeiito armato nel corso di iml,LL3L ll~iliti~ri:
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nalmente i giovani inaschi sono st;i.. seniprc considerati come delle persone picnc di energia, irrespotis;abili, intcrcssatc ad attivii:à amows c C a costimire ~1r1apropria ,...- tassativamcntc iiliiildxii~e. Ci si asrlct~acitiilsi i giovani da qiiesr che prati,chino le t re provcrbiali regole de'I «vino, donnc e ca. n z o n i ~ più o rneno in qucsto C)rJitic. 1..,C loro opinioni non sono presc in considerazione ti
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ricllc t1c:cisinni iniportanti che vengono maturate nrll'ainbito dclla tamiglia o della comiinita l ... 1 Originariaincnte. il principale sbocco attraverso il clualc qucsti ragazzi potmnlario sfogarsi [...I era l'andare in guerra [...l Quando cjuesro tipo tli atiività liberaroria è stato reso impossililc [a scguito di donlinazioni coloniali] rie è stato offerto iin altro, nuovo, sotto f u m a di ubriachezza (ibi(f~w. p. 125).
L'analisi di MRCMarshall ci insegna a noli dare per scontato che un comporrarnento da ubriaco, litigioso r distruttivo debba necessariamcritc implicare che una cultiira stia aiidando in pezzi. In effcrti, egli considera l'abitudine di ubriacarsi a Truk come l'affermazione di una continuità cultiirale piuttosto che coriie prova Ji urla disintcgrazionc. Le implicazioni pratiche di questa analisi sono die gli ossen~atoriesterili non dovrebbero rnai avere la presunzione di sentirsi piiistificati nci loro rcntntivi di reprirnerc i niodelfi ciiltiirali cii questi guerrieri del weekend coine se si trattassc di un n-ialc assoluto da evitare. È più currrtto lasciare che sia la stessa popolazione di Truk a risolvcrc questo problcnia nel rnorio che crede meglio.
Kuru: il caso della malattia che fa ridere L'antropologia culturale applicata svolge u n ruolo iniportante poichi aiiita gli nntropologi tisici C i riccrcatori di discipline mediche a comprendere le interaziorii esistenti tra i fattori naturali e culturali che provocano malattie tielle persone. La soluzione del mistero dell'epidemia Kuru ? un caso classico di .. come la scienza . medica abbia potuto acquisire ultcrior .i conos'ccnze e!;aminando I'ii rireraziur.)C tra caiuse natu rali c .. , . culturali di una maIartia mortale. Verso la iinc ckgli anni '50, si cominciarono ad avere dei rapporti secondo i quali una malartia mai vista prima stava
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ra~idamcntediffondendosi tra le popo:or6 degli altipiani della Nuova questa notizia comparve sulle LCSL~ILC ~i tutti i giornali del mondo. Si diceva che le virtime di questo r~ iorbo, chiamato Kuru. morissert3 per il tiroppo ridcrc. Quando le chiaccniei-e cominciarono ad essere sostituite da relazioni attendibili, non ci fu assolutaiiierite più nierite da ridere a proposito deii'epidemia Kuru. Le s ric perdevano progrcssrramcn te: il cont rnllo del luro ...P--_ I sistcrna ncnmosoccntraie, compresi i nemi c h2~ govern ano i miuscoli fiicciali: in ral rnodo. i lorc1 volti spesso si tontor.-.. . .- .. .. . _-_-J CC.\-BIIU i r l smorfie orrenae e sembravano sorridere. La malattia aveva sempre un decorso fatale entro il prirrlo o al A.. niàssimo il scconao anno dall'apparizione dei primi sintomi (Fig. 15.7). Dei ricercatori diretti da C,dr1cton Gajdiisek scoprirono uno stupefacente schenia epid~miologii-o(cioè, la distribuzione e l'incidenza di tale malattia fra la popolazione). La maggior parte delle vittime erano donne e ragazze. Anche se qualche giovane maschio ne rimaneva affetto. gli adulti di scsso maschiie non ne erano toccati . Nessuri a dciie tribù vicine a\.eva cont ratto l ' q lidemia Kuru, n6 essa si era trasmessa agIi europei che si trovavano i11 stretto contatto con la tribù dei Foré. La prinia ipotesi fu che tale infermità fosse genetica e passasse per via eteditaria da irna generazione all'alrra, tuttavia la genetica noil e r i iii grado di spiegare la preponderanza di vittime di scsso feniininile rispetto a poche morti occasion:ili di giovani maschi. (iajdusek rifiiitt qiiesto tipo di spiegazione; egli aveva una tormazionc sia di antropologo tisico che di virologo (coliii chc studia i virus): iniziò quindi a esaminare la possibilità chc l'epidemia Kuru fosse provocata da un tipo di virus conosciuto come t;inrs latenle, la cui esistenza ~icglicsscri umani non era stata mai dimostrata ma di cui si cra a lungo . ! L :
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Fig. 15.7 BAMBINA AFFETTA DA KURU IN UNO STADIO AVANLATO
avuto il sospetto. A partire drll 1963. Gajdusek inocul0 a -dcpli scimpanzé estratti del ccrvello delle ~vircimedell'cpideniia. D o p o lunghi periodi di incuhazionc, gli animali cominciarono a mostrare i sintonii della malattia. La dimosrrazionc che gli esseri limarli sono in grado cli ospitare dei vinis lateriti ha delle iiiiporraiiri implicazioni per lo stiidio di moltc C ancora incomprcnsihili infermità. quali la sclerosi niultipla, la sindrome di immunudeiicienza acquisita (IZIDSI e alciine forme di cancro. Gajdiisck ha ricevuto. per la sua ri cerca, il Premio Nobel per la mcciiciria nel 1976. Tuttavia. fu aiiidato a (tue antrc gi cultura li^ Robert GIaisse e S Litidenbaum. l'incarico di comp ICCrItC la spiepiazione di quescc ccrcasclienia cpidemiologico. tori rivo'Isero la loro attci I latro che negli anni precedenti alla rnan' ziotie Jcll'epidcmia Kuru , i For6 2 no cominciato a praticaret una ior cannibalisrno che faceva parte dei loro
rituali h le donne iniparcntarc con il ci1crfuiito n e consui>iavano il cervello. Pc)ichi: era nci sernprc Ic donne c . . mai gli uomini ad essere incaricatc dcl compito cii occuparsi del morto, il virus d~ll't.~idernia Kuru non aveva mai infettato gli nilulti maschi. 'riittavia, rimarieva da risolvere il problema di comc alcuni giovani adolescenti cii sesso mii. . losseru ~ ~ o r a d i c a m c namniate Iati: con1c avviene iri molte culture, 1.a n e dei ruu1.i maschili e fclniiiinib, presso i Foré, non cra molto rigida priiiia della pubertà, ma divciitava tale soltanto dopo c quindi, in m o d o sporadico, poteva essere per'mcsso iid un aclolesccnte maschio di sryartirc dc!l cibo che altrimenti sarebbe stiito strett.:t[i?e~ite riservato allc donne. Di consegiicnza, alcuni anni dopo, qualche ragazzo potcva morire per colpa dell'epidcmia Kurii )oraneaincnte ad un gran nuragazze e donne t Lindentiaiim, 'oiché né Gajdusek rié Linderi.. haum hanno pot uto ettetitivaiiientc assistcrc di persona all'ingcstionc di carnc iimana presso i I'ore, si i3 anche ipotiz... zato che il virus abbia potiito setiipliccmente diffondersi pcr contatto con il cadaveri- piiittosto che attraverso I'ingerimento di pezzi infetti. Tuttavia le stesse donne Foré hanno spoiiranearnentc raccontato a niolti ricercatori che erano st atc, in tczmpi precedenti, coinvolte in atriviti canni balesche facenti parte ci i rituali fiinerari (Gajdusek, .1977; Harris. 1985; Steadinan e Merbs, 1982). Oggi, dal momento che i Foré hanno riiesso fine ai loro riti cannibaleschi, l ' q >idcriiiadi Kuru noti esiste assoIiitaincn te più h a di loro.
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Il caso delle associazioni scomparse Villalca è urla piccola città della Repubblica Dorninicana con tutti i problemi tipici di un paese sottosviluppato: po-
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disoccupazione, i :isino e una durata della vita pi ridotta. Tuttavia, qucsta città se 3tto un certo aspetto, essere molto più «modernizzatam di tante altre. In essa vi è un gran riuinero di associazioni vol ontarie (owero sodalizi; v. pp. 181/182). Dctti gruppi spesso sono visti coine una manifestazione di progresso della comunità siilla via dello sviliippo. Nonostante ciò, gli antroplogi Malcolm Walkcr C Jim Hanson (1978, pp. 64-68) hanno scoperto che queste associazioni scomparivano o cadevano in disuso con la stessa rapiditb con ciii si formavano. Per iin breve periodo, la gente della citrh organizzò due programmi di istruzione degli adulti, delle classi di cucina C cucito, un circolo della Crocc Rossa, iin'associazione per il Recupero dei Giovani, una sqiiadra di Scout donne, una cliriica, u i i circolo sociale c dei prograinini per l'allevatncrito dei conigli e del poiiamt, per la costruzioi-ic di ponti C pcr I'iristalIazione di pompe idrauliche. Tuttavia, nessuno di questi progetti o di questc associazioni durò più di qualche gioriio o di qualchc set.tiniana. Le circostanze in cui nacque e scomprin7euno dci ptogramini di istruzione pcr adiilti sono tipiche e rappresentative di tutti gli altri casi. 1 meiiilri c1cll:c classc Joiiiinaiite locale indissero un incontro per organizzare il programma. Erano presenti iiiolti ossenlatori esterni e iln iunzionario che rapprescntavn il Dipartimento dell'Educazionc c che fece ~ i r i tiiscurso sull'importaiiza dcll'ist riizione per gli adulti. I corn7enut i si dichiararono d'accordo C cicciscro che avtcbbcro cercato dcgli iiisegilanti volontari perché facessero lezione neUe classi serali della scuola. Fu quindi organizzato uti altro incontro, di h a duc settimane, cioC quando sarebbero già stati rcpcriti gli insegnanti e formate le classi: ve&,
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«Se queste associazioni sono destinate a sparite immediatamente dopo il primo incontro*, chicscro Walker C Harison, «perché la gente di Villalta le costittiisce?,z. (;li fu risposto che esse veriivano utilizzate dalla cIasse dominante per darc ai rappresentanti statali l'impressione che la citti cra una comunirà prospera e che guardava al futuro, con iina prorita risposta alle proposte ciegli inflxicnti ossenvatori esterni ii cui favore era ambito dalla dasse dirigente locale: Per mezzo di tali associazioni. la comunità essere di*iponibile pui) d s c I'impre rle le sue associae proprcrlita; CS: zioni gik costiiuirc. ovverc3 puR fot,nire una convincente dimostrazione diiisnzi a un gruppo di ~risiiatoriufliciali. L'espressione formale i i i se stessa è la piì~importante, non inipona cib che accadrà dopo questa cetimonia e dopo la pamenza d d piibblico esteriio iihiriem. p. 67). Questo caso dimostra quanto sia importante vivere in una comunità C procurarsi deiic conosccnzc di prima mano delle sue realti comportatrientali ed eriche allo scopo di distinguere tra ciò che la gente dice che farà e cib che fa efTettivarnente. Un ricercatore che avesse c,,isitato Viilalta pcr breve tempo, sarebbe rimasto facilmente colpito dalla apparente disponibilità della gente del luogo alle nuovc idee e alJc possibilità di cainbiarnrnto. Anche ce la comunità è cambiata. concliidono Walker e Hanson, cib iioii è necessariamente stato un guadagno: ecssa ha imparato come cavarsela da un punto di vista formale e contemporaneamente ad ingannare gli osscnratori esterni» (ibrdem).
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~fclluclitiica non u ~ ~ / i z z ~ t u
cdro
Il caso della clinica non utilizzata
di troviirlo. Quando si erano recati alI'«spedale non avcvano visto nessun cartello che gli dicesse dove andare. Durante gli anni '70 furono aperti tnolti Perfino alcuni impiegati dell'iifficio di centri sociosariitari ad opera del Dipar- in forrriazione dcll'ospedale ignoravano timentci della Sanità c degli Ospedali, in dove si trovasse oppure si rifiutavano di un gran numero c!i città nord-occiden- dirlo. Joncs sospettava che f(.bsst: piìl tali. Questi celitri si trovavano in zonc vera la seconcia ipotesi, perché i diripovere C avevano lo scopo di fornire genti dclla équipe medica si erano diciire mcdichc all;i ~iopolazionelocale. chiarati contrari al fatto di avcrc iin Fra tutti i centri, uno solo di essi non certo medico gratuito nel loro elegante era utilizzato sl pieno delle sue capacità. ospe Jalc. Come negli altri centri sociosanitari, L'antropologo Deliilos Jones ( 1976) fu incaricato d i scoprire perclid questa anchc quest'iiltimo aveva molti rapprestruttura a favore della comunità fossc scntanti proveriicriti dalle zone vicine, sottoutilizzata. tuttavia q~icstiultimi avevano sviluppaEgli parti dall'assunto che i motivi to un arteggiamcnto disfattista verso i fondamentali del sottoirnpit.go del cen- pocenziab pazieiiti e non avevano pratitro sanitario dovevaiio essere ricercati camente fatto quasi nessuno sforzo per non tanto ncllc caratteristiche della po- contattare la popolaziorie del quartiere. polazionc per la esso era stato Ciì, taceva appareriten~enteiin gran piaapprontato, ma piuttosto in alcuni cere allc 6quipe medica della clinica, aspetti del centro stesso. Una prima che aveva lasciato capire di esscrc molto ricerca dimostrò chc molte persone dei più contenta se poteva lavorare di dintorni non sapevano ncanche della meno. sua esistenza. Diversamente dalle altre. Joncs tentò di correggere la situaziola clinica si trovava all'interno di un ne. In primo Iiiogo, furono posti dei ospedale e non potella cssere vista dalla cartelli con delle scritte rriolto evidenti strada. Inoltre. tra coloro che nc aveva- per coloro che dovevano diventate i no sentito parlare, pochi avevario ben diretti pazienti del centro. Inoltre, gli capito di che cosa si trattasse o che cosa addetti all'uflicio informazioni furono vi si faccsse. Inolcrc, molte persone informati di dove si trovava la clinica. In avevano cercato di senlirscnc irla non ci terzo luogo, si staniparono dei volantini erano riuscite. Indagando ancora. Jones che distribuitj nella zona circoscoprì che la gente dei dintorni aveva stante. Infine, i nuovi rappresentanti un'iinmagine ncpatirs dell'ospedale nel della popolazione localc furono scelti quale cra srato iriserito il centro medico, fra coloro che mostrxvatio un atteggiapoicht? il primo aveva tania di essere mento più disponibile sia verso la popomolto aelegantcn c qiiindi non adatto a lazione che il centro clinico. T pazienti pelire povera. Ciò aveva portato la po- auinentarono, ma purtroppo la storia polazione a credere che la clinica co- non si concliisc lietamente. struita all'intcrno ciell'ospedale non fosBenché i neo-eletti rappresentanti se gratuita. Erario circolate voci sccoii- della popolazione locale fosscro inizialdo le quali i povcri sarebbero stati mente entusiasti, essi cominciarono a perfino scacciati dal pronto soccorso capire che I'Gquipe medica dell'ospcdalc continuava a osteggiare il fatto di ~lcll'ospedalc. edificio e Coloro che avevatlo insistito nel tcn- avere la clinica nel -proprio tativo di scnirsi del centro avcvano clie raccoinandava sempre meno il cen-. raccontato che non crano stati in grado tro medico alla popolazione locale. ~
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Nonostante il fatto che le ragioni della sottoiitilizzazionc del ccntro apparissero assolutamente chiare, I'amrninistrazione dell'ospedale rifiutò di accetI iegazione di Jones. Essa preferì ( re a pensare che il problema :~VCJJC sue radici ncll'attcggian~cnto cleIla popolazione dei quartieri circostanti. (
227).
La difesa d'ufficio come interveiito antropologico rarro che la fase di stmrturazione di cin progetto sia spesso controllata da aiilministrnturi o politici che probabilniente non acccttcranno lc analisi o i suggerimenti dell'ant ropologo, ha portato iin gran numero di studiosi di antropologia applicata come Dclmos Jones ad ass~irnersii1 ruolo di avvocato. Tali antropologi-difensori hanno lottato per migliorare le condizioni delle donne nelle carceri, hanno fatto pressione tramite Ic Icggi della stato perché fossero aumentati gli stanziamenti per gli interventi sociali, hanno deposto come testimoni di fronte a commissioni del Congresso per sostenere l'attuazione di programnii finalizzati alla protezione della salute dell'infanzia, hanno formato gruppi di pressione contrari alla .costruzionc di dighe c tfi stradc sopraclcvatc che avrebbero avuto un effetfo ilegativo sulle comiiniti locali e si sono impegnati in inoltc altrc attività politiche e sociali. Alcuni antropologi sostengono il srgucntc orientamento: la sola fiinzionc professionale legittima di uno stlrdioso di antropologia applicata è quella di 1 L---Ii
fornire agli amministratori, ai politici o ai legislatori un'analisi obicttivu di iina situazione o di un'organizzazioile esteiidendo, seinmai, il proprio intervento fino a fornire dei suggerimenti, nia senza coinvolgersi nella messa in opera del piano. Tn tal modo si vorrebbe poter prescnrare I'incegrità dell'atitropologia come dottrina scitrntiiica, poiché è evidente ~ I i eun tentativo ampiamcntc orientato vcrso il conscgiiirncnto di uno scopo pratico comporta irequentement c la iiecessità di blandire o convincere con part icolarc abilità, di dire mczze 1ierità, di frontcggiarc disoncst'a, minac, ,.,,,i CC c p c l ; i r ~r.ioIenza. ~ In opposizione a questo orientamenLO. gli anrropologi che hantio scelto di sostenere determinati uunti di vista affermano che l'ogrgettività dell'ant ropolopia c delle altre scienze :iociali è i Illiso--LL -: -sl ~ralizzi ria e