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CHRISTOPHER Hlll
r530
Storia t:conomica del l'I n ghilterra: M. POSTAN,
Dal xn al
Economia
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secolo.
CIIRISTOPIIER HII.L,
c
società nell'Inghilterra medievale.
La formazione della potenza inglese.
Dalt5.30 !il178o. La rivoluzione industriale e l'Impero. Dal1750 ai giorni nostri.
ERIC JOHN HOBSBAWM,
Piccola Biblioteca Einaudi 1
•
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LA FORMAZIONE DELLA POTENZA INGLESE
Dal
M
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al
1780
1
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Indice
p.
VII
Prefazione
La formazione della potenza inglese PARTE PRIMA
5
9
In traduzione r.
2.
Argomento
I530·J780
PARTE SECONDA
I9
42 63
76
88
Titolo originale
Re/ormation lo Industriai Revolution
Penguin Books, Harmondsworth, Middlesex
•
©
1977 Giulio Einaudi editore s. p. a., Torino Traduzione di Vittorio Ghinelli
III I2I
133
Dalla Riforma alla rivoluzione r.
L'unificazione nazionale
2 . Il popolo
3. Agricol tura e rapporti agrari
4· Commercio, colonie e politica estera
5. L'industria e la politica economica del governo 6. Le finanze
7. Religione e vita intellettuale
8. Dalle rivolte contadine alla rivoluzione
INDI CL
VI
Prefazione
PARTE TERZA
La rivoluzione p. I4I
!50 r63
174 190
203 2!5
r.
La guerra civile
2.
La rivoluzione nel governo
4·
La rivoluzione commerciale, l'impero e la politica estera
5.
L'industria
3. La rivoluzione agricola
6. La rivoluzione finanziaria
7. Religione e rivoluzione intellettuale PARTE QUARTA
Dalla rivoluzione politica a quella industriale 243
r.
Società e politica
258
2.
Commercio, impero e politica estera
274 298 308
3. Verso la rivoluzione industriale
4. Le fabbriche e la classe lavoratrice
5. Agricoltura e rapporti agrari
316
6 . Religione e vita intellettuale
325
7.
Retrospettiva
PARTE QUINTA
•
329
Conclusione
333
Indicazioni bibliografiche
339
Glossario
Alcuni degli argomenti trattati in questo libro sono già stati affrontati nel mio Century of Revolution, r6o 3-IJ I 4 ( vol . V della Nelson History of England, 1961). Dove è stato possibile ho usato materiali illustrativi differenti. La grafia e la punteggiatura delle citazioni sono state rese in inglese moderno. L'indice analitico può aiutare i lettori a rintracciare rapidamente le persone cui si fa riferimento nel testo. Dove le note a piè di pagina riferiscono solo il nome dell'autore di un testo, o il nome e la data, si può trovare il titolo completo nella bibliografia. È stato im possibile citare tutte le fonti consultate per questo libro, ma ho tentato di riconoscere di volta in volta i miei de biti. Ho attinto molto dagli scritti altrui, specie per la parte quarta. In particolare devo molto ai lavori del pro fessar T. S. Ashton, di sir G. N. Clark, della dottoressa Dorothy Marshall, del professar J. H. Plumb e del pro fessar C . Wilson. Utilissime sono state le discussioni con il dottor K. R. Andrews e con A. L. Merson e l'ascolto in Oxford delle Ford Lectures tenute dal professar Plumb nel 1965 ' . Il dottor Eric Hobsbawm molto gentilmente ha letto parte del dattiloscritto, Edward Thompson lo ha letto per intero: entrambi mi hanno fornito suggerimenti molto utili. Paul Slack si è assunto l 'ingrato compito di leggere le bozze e mi ha risparmiato molte inesattezze . Nessuno di loro, tuttavia, può essere incolpato degli er1
Ora pubblicate sotto il titolo di The Growth o/ Politica/ Stability in (Peregrine, 1969).
England
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VIII
PREFAZIONE
rori che restano. Lo stesso vale per mia moglie, che ha letto tutto il testo e mi ha aiutato in tutti i modi in ogni fase del lavoro. CHRISTOPHER HILL
Nota alla seconda edizione inglese Sono molto grato a miss Pt:nelope Cornfield, al professor G.-R. Elton, al professor F.]. Fishcr, a S. Inwood e a W. E. Makin per la segnalazione di refusì, errori e affermazioni inesatte, la maggior parte delle quali sono state corrette.
C. H.
Nota all'edizione Pelican Per questa edizione ho effettuato qualche revisione, provocate specialmente da due important i volumi pubblicati nel corso del 1967: il libro di Patrick Colli son, Tbe Elizabethan Puritan Move ment, e il quarto volume dell'opera The
Agrarian History of Eng land and Wales, IJoo-r64o, a cura di Joan Thirsk. Sono grato
alla dottoressa Thirsk e al dotto r Macfarlane per l'aiuto prestatom i nella revisione, benché la respo nsabilità del risultato sia solo mia.
C. H.
Nota del traduttore
•
Alcuni termini tecnici, che sono apparsi intraducibili, sono stati lasciati in inglese nel testo. Se ne troverà la spiegazione nel glos sario.
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Argomento ,.
La ricompensa che vado cercando è qnesta, che le mie fatiche non ricevano che un riconoscimento provvisorio fino al giorno in cui questa mia descri zione venga superata da una migliore. Sir WALTER RALEGH, History of the
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World ( r6r4).
In questo libro ho cercato di isolare e spiegare alcune delle caratteristiche che differenziano la storia inglese da quella del resto dell'Europa negli anni che vanno dal r 5 30 al r 780. I movimenti della popolazione e dei prezzi, in questo periodo, erano piu o meno simili in tutta Euro pa; ma solo nei Paesi Bassi e in Inghilterra si ebbero ri voluzioni politiche vittoriose che portarono ad una mag giore influenza delle classi mercantili sui governi ; l'In ghilterra si trovò sola nella sua rivoluzione industriale alla fine dei due secoli e mezzo da noi considerati. La rivolu zione dei prezzi del secolo xvr fu accompagnata dal declino industriale in Spagna e dal progresso industriale in Inghil terra. Qualche storico ha attribuito il decadimento del te nore di vita dei contadini inglesi del xvr secolo esclusiva mente all'aumento della popolazione ; ma nel secolo xv il deterioramento del tenore di vita dei contadini in Cecoslo vacchia coincise con una diminuzione della popolazione. L'incremento della popolazione contribui in Inghilterra alla rivoluzione industriale del secolo XVIII, mentre con tutta probabilità fece aumentare la povertà in Irlanda, in Cina e altrove ' . Poiché in Inghilterra una grande quantità di terra coltivabile nel secolo xvnr era ancora incolta, po tremmo chiederci a buon diritto perché la crescita della popolazione non ebbe come risultato lo sviluppo dell'agri coltura . Né possiamo attribuire le crisi politiche a oscillazioni demografiche o monetarie. In Inghilterra, negli anni 1530' Cfr. oltre, pp.
89,
90,
282.
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r62o, si registrò un processo inflattivo e ciò che alcuni storici indicano come un'esplosione demografica: eppure furono anni di relativa stabilità sociale e politica. Nei cin quant'anni successivi caratterizzati da una crisi politica, l'inflazione si ridusse progressivamente e l'aumento della popolazione, a quanto sembra, subi un ral lent am en to Nel secolo xv m, quando le istituzioni e i rapporti sociali di vennero di nuovo relativamente stabili, anche i prezzi si stabilizzarono, e tuttavia la popolazione riprese a crescere piu velocemente. Né i fattori demografici né quelli mo netari forniscono quindi l'unica chiave per la compren sione dei mutamenti storici. La crisi economica del secolo xvrr, che toccò tutta l'Europa occidentale, portò al raffor zamento dell'assolutismo nella maggior parte dei paesi del continente e al consolidamento dell'oligarchia commer ciale nei Paesi Bassi; solo in Inghilterra essa creò un siste ma politico entro il quale il capitale commerciale e quello industriale si svilupparono liberamente 1 • In realtà il rap, porto tra politica ed economia non è affatto semplice. A mio parere la storia sociale non è quella che G. M. Trevelyan defini «la storia di un popolo, a prescindere dalla politica»; la politica ha influenzato la struttura so ciale e, di conseguenza, la vita economica e sociale del po polo. In questo volume ho voluto porre l'accento sull'im portanza che ebbe la rivoluzione politica del secolo XVII per la trasformazione della vita economica e sociale in glese, in quanto ha reso possibili quelle che gli storici co minciano a riconoscere come la rivoluzione commerciale e la rivoluzione agricola del Seicento 2 e hanno spianato la strada alla rivoluzione industriale del secolo XVIII: na turalmente, anche la rivoluzione politica ebbe delle cause economiche. Il mio scopo è stato quello di mettere in evi denza l'interazione tra politica ed economia, dal momento che non considero né l'una né l'altra isolatamente una cau sa sufficiente. Alcuni storici, per esempio, sono pronti ad attribuire effetti di vasta portata alla libertà di vendere ed acquistare la terra, libertà che si affermò in Inghilterra .
•
ARGOMENTO
INTRODUZIONE
1 E. HOBSBAWM, The Genera! Crisis of the European Economy in the Seventeenth Century, in<< Past and Present »,nn. 5 e 6. 2 Cfr. oltre, parte III, capp. 3 e 4.
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tra il r 5 30 e il r 6 6o. È una considerazione abbastanza cor retta, a patto che si riconosca che il regime del mercato libero fondiario non è una cosa piovuta dal cielo; il suo inizio e la sua fine furono il risultato di cambiamenti giu ridici decisi da uomini: gli statuti del Parlamento delh Riforma c lo Striet sett!ement in materia elabor8tn dai giu risti dell'interregno. Dietro questi cambiamenti c'era la pressione di potenziali compratori, pressione che a sua vol ta cominciò e fini per cause che possono essere analizzate 1• Quando consideriamo quella che Wilson ha chiamato «la ebbra disperazione» del tessitore del West Country nel secolo xvrn, causa ed effetto del suo decadimento econo mico, e la confrontiamo con la sobria indipendenza del suo piu agiato collega del West Riding, possiamo chie derci se per caso la catastrofica disfatta subita nell'Occi dente dalla ribellione di Monmouth del r 685, l'ultimo sussulto della «buona vecchia causa», non avesse qualco sa a che fare con quella disperazione. Un modo di valutare l'impatto della politica sullo svi-· luppo economico è quello di chiedersi se il corso della sto ria inglese sarebbe potuto essere diverso. Una tale do manda merita di essere posta ora che possiamo vedere l'imperialismo occidentale come una breve parentesi nel la storia dell'umanità. Supponiamo che la piccola Inghil terra dei primi anni della regina Elisabetta avesse pro lungato la sua esistenza: e che la rivoluzione inglese si fos se conclusa con una vittoria dei radicali, che presero qua si il controllo dell'esercito nel r647-49; di conseguen za, la proletarizzazione dei piccoli artigiani nell'industria e la scomparsa degli yeomen sarebbe stata molto piu lenta e l'opposizione dei livellatori alla conquista del l'Irlanda nel r649 sarebbe prevalsa; supponiamo che l'autore del Tyranipocrit (anch'esso pubblicato nel r649) avesse persuaso i suoi compatrioti che non è giusto da parte dei mercanti «rubare ai poveri indiani», prati care lo schiavismo, o permettere che i governi dei ric chi facciano combattere ai poveri le proprie battaglie. Supponiamo ancora che non vi fossero stati i Navigation 1
Cfr. oltre, pp. 66, 67, 163-65, 2II·I4.
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INTRODUZIONE
:tl1 n'una potente flotta, né un impero coloniale, né una rivoluzione commerciale. I mercanti olandesi avrebbero continuato a trasportare le nostre merci, l'accumulazione di capitali sarebbe avvenuta molto piu lentamente, non vi sarebbe stata in Inghilterra una rivoluzione industriale in
anticipo �ul resto del mondo. Il lavoratore che nel r 530 poteva guadagnare la sua razione annuale di pane con qua rantaquattro settimane di lavoro non avrebbe dovuto la vorare cinquantadue settimane per guadagnarne la stessa quantità due secoli piu tardi. Ma non concludiamo, con sentimentalismo, che l'In ghilterra avrebbe avuto tutto da guadagnare se avesse se guito la via relativamente tranquilla di una Danimarca o di una Svizzera e non fosse diventata una potenza mon diale. La poesia di Milton, l'astronomia di Newton, la filo sofia di Locke, la macchina a vapore di Watt, la teoria eco nomica di Adam Smith, tutto ciò senza dubbio scompari rebbe se con la forza del desiderio riuscissimo a cancellare i rapporti tra le forze sociali che han fatto si che la rivolu zione inglese si sviluppasse nella direzione che conoscia mo. In Inghilterra i fattori che a lunga scadenza avrebbero favorito lo sviluppo economico furono anche causa della rivoluzione del secolo xvn. Questa, eliminando gli ostaco li che frenavano l'espansione del capitalismo , creò le con dizioni per quel raro equilibrio fra popolazione e risorse che rese possibile la rivoluzione industriale 1• Non possia mo cambiare una variabile senza alterare tutte le altre. Questa mi sembra, in effetti, la lezione fondamentale che si deve imparare dalla storia : « fair is foul and foul is fair » 2• « È forse questo il destino di Adamo, di conoscere il bene e il male, cioè di riconoscere il bene attraverso il male». La storia, come disse una volta Engels, è « forse la piu crudele delle dee; essa guida il suo carro trionfale sopra cumuli di cadaveri » . 1 Si veda l'acuta recensione di D. W . Jones alla prima edizione di que sto volume nella «English Historical Review», LXXXIV, pp. II9-20. 2 [Bello è il brutto, brutto è il bello. SHAKESPEARE, Macbeth, atto I, scena r].
2.
1530-1780
•
Prima del r64o [il mercantilismo] era stato una er politica imposta dal governo agli interessi comm ciali; dopo quella data divenne, sempre piu, una politica imposta dagli interessi commerciali al governo. R. H. T AWNEY, recensione in «Economie History Review» v (1935).
Quando andavo a scuola, i miei libri di storia inglese solevano dare l 'impressione che un bel giorno del I 485 gli inglesi si fossero svegliati e avessero detto sorpresi: « il Medioevo è finito; sono iniziati i tempi moderni » . Questo modo di vedere appare adesso superficiale e ingenuo in quanto sappiamo che il passaggio della corona da una di nastia ad un'altra non è un evento determinante. Ma dobbiamo fare attenzione a non limitarci a cambiare la data, scegliendo, con la stessa superficialità il 1461, o il 1529, o anche l'intero decennio tra il 1530 e il 1540. Nes suna di qu este date segnò fratture improvvise nella vita della grande maggioranza del popolo: solo lo storico guardando retrospettivamente può vedere o credere di ve dere trasformazioni decisive. Tuttavia esiste un avvenimento che piu degli altri ci spinge a considerare il r 530 come l'inizio della storia in glese moderna. Dice la vecchia canzone: Hops, Reformation, bays and beer Carne into England all in a year 1•
Come vedremo , i panni leggeri (bays) dovevano diventare molto importanti nella trasformazione della maggiore in dustria di esportazione inglese. È interessante che gli uo mini del tempo associassero il nuovo sviluppo dell'indu stria tessile con la nuova produzione industriale, con l'ini1 [Luppolo, Riforma, birra e panno l Arrivarono in Inghilterra tutti in
un anno].
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INTRODUZIONE
zio dell'industria della birra e con la Riforma. Ma la stessa Riforma non fu rappresentata semplicemente dalla legisla zione del Parlamento del 15 2 9-36. Se per Riforma inten diamo una modificazione della visione degli uomini nei confronti di se stessi, della società e del mondo, questo cambiamento era iniziato almeno un secolo prima con i lollardi se non ancora prima; d'altra parte la Riforma si realizzò solo quando il protestantesimo divenne la reli gione dominante fra gli inglesi (presumibilmente attor no al xvn secolo, e poi il Decreto di tolleranza del r689 diede libertà di culto ai protestanti dissenzienti e infine con l'abolizione completa delle restrizioni politiche per gli oppositori, nell'ultima parte del secolo XIX; e si può dire, in verità, che non sarà compiuta fino al momento in cui la chiesa d'Inghilterra non sarà privata del suo potere temporale. Ma l'idea stessa che esista una precisa linea di demarca zione fra il Medioevo e i tempi moderni è discutibile. Che cosa intendiamo con questi termini? Chiaramente, se con frontiamo il I967 col I 367, le differenze nelle attività eco nomiche, nella struttura sociale e politica e nel modo di pensare risultano immense . Ma quali sono i punti cruciali nei quali il cambiamento si è verificato ? La società medie vale era soprattutto agricola, la società moderna è indu striale. Se assumiamo questo come criterio, possiamo dire che il cambiamento decisivo avvenne con la rivoluzione industriale tra la fine del xvm e il XIX secolo. Se conside riamo la struttura sociale, vediamo che la società medieva le era dominata dai grandi proprietari terrieri e che tale era ancora l'Inghilterra del I 780, anno a cui si ferma il presente volume. Riguardo alla struttura politica l'Inghil terra del I530, come quella del q8o e quella del I 967 era governata da una monarchia parlamentare; tra la pri ma e l'ultima data i diritti civili sono stati estesi, ma an che questo cambiamento ha avuto luogo molto tempo dopo la fine del periodo da noi considerato. Infine, sotto l'aspetto dei « modi di pensare» di piu difficile definizione, si può dire che la società moderna è molto meno supersti ziosa (o almeno le sue superstizioni sono differenti: la credenza nella magia, nel diretto intervento divino nella
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1530-1780
II
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vita quotidiana è virtualmente scomparsa); le acquisizio ni della scienza moderna, per quanto poco comprese dalla maggior parte di noi, sono razionali e dimostrabili in un senso in cui non lo erano gli assunti del cattolicesimo me dievale (e le piu filosofiche di esse erano egualmente poco capite dalla massa della popolazione). La società moderna è tollerante o indifferente nei confronti di questioni su cui la società medievale era intollerante. Sotto questo aspetto la società inglese del 1780 era chiaramente moderna : stre ghe ed eretici non venivano piu bruciati, « il peccato » non era piu punito. Il libro piu importante pubblicato intorno al I530 fu The Obedience of a Christian Man di William Tyndale, che partiva dall'assunto che la religione era il cemento della società e che le questioni politiche decisive erano la subordinazione interna e la sovranità esterna. Libri simili, intorno al 1 780, furono The Wealth of Na tions di Adam Smith, che riteneva (praticamente per la prima volta) la s truttura economico-politica come elemen to piu importante di una società tale da rappresentare il primo interesse per i suoi membri; e l'opuscolo di Thomas Paine Common Sense, uno dei documenti basilari della democrazia moderna. Questi due libri possono far riflettere ulteriormente sul la continuità solo apparente della struttura sociale e delle istituzioni politiche inglesi. In realtà i proprietari terrieri che dominavano l'Inghilterra nel 1780 erano molto diver si da quelli che la governavano nel I 530. Il loro potere non era piu valutato soprattutto in base al numero degli uomini del seguito, degli uomini che avrebbero potuto combattere per loro, ma era determinato dalle loro 'ric chezze. La trasformazione era iniziata nel I 530, quando i moralisti avevano già preso a denunciare lo spopolamen to causato dalle recinzioni e il fatto che gli uomini venisse ro « mangiati dalle pecore » . Intorno al 1780 questo pro cesso si era praticamente concluso, e gli affittuari agricoli minori avevano ceduto il posto ai braccianti. I grandi pro prietari terrieri giungevano ancora alle elezioni di contea a cavallo con il loro seguito di freeholders, ma di fatto il denaro dominava anche la politica. Se era abbastanza ric co, un mercante delle Indie Occidentali poteva comprarsi
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INTRODUZIONE
un seggio in Parlamento. Il I 549 vide l'ultima delle gran di rivolte contadine in Inghilterra'; dal I 780 entriamo nel mondo del fermento radicale nelle città. Anche il Parlamento del I 78o è solo in senso formale la stessa istituzione del r 5 3 0 . Nel primo decennio del pe riodo da noi esaminato, Enrico VIII appariva piu potente di ogni altro re inglese, precedente o successivo, e poteva manovrare il Parlamento piegandolo ai suoi fini personali di potere. Duecentocinquant'anni piu tardi il ruolo della « oligarchia Whig» era al suo culmine ed era il Parlamento a fornire al re « l'argent de poche». Nel I 78o una mozione della Camera dei Comuni, sostenendo che « l'influenza del la corona è aumentata e sta aumentando», giungeva alla naturale conclusione che « dovrebbe essere ridotta». Al l'inizio del periodo da noi considerato la Camera dei lord era ancora quella piu potente alla fine, invece, il potere ef fettivo risiedeva nella Camera dei Comuni. Attorno al 1 5 3 0 la chiesa era subordinata alla corona; dal 1 780 in poi venne subordinata ai parlamentari in carica. Nel 1 530 la funzione dei mercanti non era di grande rilevanza sociale; a partire dal· 1 78 0 la Banca d'Inghilterra e la Compagnia delle Indie Orientali costituivano invece due delle piu importanti istituzioni del paese. Questo volume, quindi, esamina il formarsi della socie tà inglese moderna. La nostra ricerca proverà a cogliere quegli elementi di novità che andavano emergendo. Que sta impostazione è stata criticata e definita un approc cio whig, come se lo storico di un cambiamento riuscito dovesse necessariamente approvare in ogni loro aspetto i cambiamenti che registra. Mi sembra, al contrario, il solo atteggiamento storiografico possibile : qualunque alterna tiva comporta il pericolo di una difesa sentimentalistica del passato. È interessante scoprire le sopravvivenze del la servitu della gleba all'inizio del secolo xvn in Inghil terra, ma le affittanze dei terreni e il prezzo del lavoro sa lariato furono piu importanti, cosf come nel secolo XVIII la City di Londra era piu importante delle regioni perife riche dei signorotti del partito tory. Il cattolicesimo per1 I braccianti agricoli che insorsero nel r83o non erano contadini.
I 5 30-1780
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durò in Inghilterra anche dopo il regno di Maria l a San guinaria, e questo fatto va tenuto presente: ma è il pro testantesimo che costituisce l'interesse principale dello storico ; mentre il cattolicesimo interessa per i suoi effetti sulle sorti e il futuro dei protestanti. Og n i storico deve operare delle scelte, soprattutto uno storico che tenta di coprire duecentocinquant'anni in altrettante pagine. È au spicabile però che vengano resi espliciti gli assunti che sottostanno alle sue scelte. Questi due secoli e mezzo costituiscono un periodo di trasformazioni sociali. Nel I 5 30 la maggior parte degli inglesi viveva in famiglie rurali perlopiu economicamente autosufficienti : vestivano di pelli, di tela di sacco, di cuoio e mangiavano pane nero su taglieri di legno ; non usavano forchette né fazzoletti. Dal 1780 in poi, per l'affermar si del sistema industriale, l'Inghilterra si trasformò : case di mattoni, vesti di cotone, pane bianco, piatti e posate divennero accessibili anche alle classi inferiori. Ma dovun que permanevano quelle che oggi definiremmo le carat teristiche di un'« economia arretrata». Esistono, di conse guenza, buone ragioni per trattare questi duecentocin quant'anni come un tutto unico. La vita degli uomini era condizionata dal raccolto e dalle condizioni atmosferiche in misura inconcepibile nell'Inghilterra moderna. (Questo fatto aveva delle conseguenze sui canoni estetici : in una società preminentemente agricola, dove la maggior par te della popolazione era quotidianamente esposta al ven to e al sole, essere piacevolmente pallide era di moda fra le ragazze: la mania per l'abbronzatura si sviluppa solo in una società altamente industrializzata, molto dopo la fine del periodo considerato). Nel secolo xvi fino ad un terzo del raccolto di grano veniva tenuto come semente, e in un'annata scarsa la gente che soffriva la fame era por tata a mangiare parte del grano da semina. Cosi un cattivo raccolto tendeva a produrne un altro altrettanto magro finché la catena non fosse stata spezzata da un'annata in solitamente favorevole, alla quale sarebbero seguiti buoni raccolti. È stato giustamente rilevato che, fino al secolo XVIII, la manifattura può essere vista piu propriamente come la
clet prodotti della terra piuttosto che come un eli separato da essi '. I raccolti cattivi portavano
gamlnuzione del potere d'acquisto e, di conseguen-
'lti una contrazione della domanda di tessuti; al contra i raccolti abbondanti provocavano un boom nell'indu-
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tcssile e nella produzione di lana. Gran parte della popolazione era, nel senso tecnico del termi ne, « sottooc cupat a»; vale a dire, non era razionalmente impiegata nel modo piu econo mico. C'erano lunghi perio di di disoccupa zione, sia nell'industria che nell'agricoltura ; le cattive co municazioni favorivano un regionalismo accentuato . Nel r 544 il vescovo John Baie, convi nto che gli inglesi del Nord non fossero in grado di capire la sua lingua, decise di riscri vere uno dei suoi libri affinché la gente del Nord e gli scozzesi potessero leggerlo senza difficoltà . Le comu nicazioni insufficienti rallentavano lo svilup po di un mer cato nazionale e proteggevano le piccole produzioni a ca rattere familiare; la rivoluzione industrial e fu preceduta dall'era dei canali e condusse a quella delle ferro vie. Nel nostro periodo si costituf un mercato nazionale e si affer mò il predominio economico e cultu rale di Londra sul resto dell 'Inghilterra. È istruttivo comparare l'Itinerary di Leland (scritto nei primi quindici anni del periodo in esame ), con il Tour di Defoe ( pubblicato nel 1 724, cinquantasei anni prima del la fine del nostro periodo ) . Per Leland le caratt eristiche importanti dell'ambiente umano sono i castel li ( la mag gior parte ormai in rovina eccetto che nel Nord e nel Gal les), i monasteri, le residenze dei gentiluomin i, le foreste, le città-mercato : il potere è in mano ai proprietari terrier i, il commercio è esercitato localmente. Per Defoe sono an cora importanti le residenze dei gentilu omini , ma i ca stelli , i monas teri, le foreste sono per la maggior parte scomparsi e le città-mercato hanno un peso molto minore; quasi tutto il commercio che conta è quello con Londra. Entrambi gli scrittori si occupano dei trasporti e delle comunicazioni. Leland ricorda le co&truzioni filantro piche 1
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p. xxr.
MATHIAS, The Brewing Industry in England, I7DO·I83o,
I959,
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1530-I780
INTROD UZIONE
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dei ponti d el secolo xv, come per esempio a Burford e Cul ham, che deviavano da W allingf ord la via commerciale che da Londra portava verso occidente. I giudici di pace assunsero nel r53 r la responsabilità dell a costruzione dei ponti che fìni con l'essere finanziata dalle imposte parroc chiali piuttosto che d alla benefìcienza dei privati. L'inte resse di Leland per le foreste e per i fiumi faceva parte di un discorso rigu ardante l'apertura delle vie commerciali nazionali : egli osservò che il cibo a Wakefield non era co stoso perché la città era molto ben servita dalle comunica zioni fluviali . La distruzione delle foreste del Càrdiganshire ridusse il pericol o costituito dalle bande di briganti che vi si nas �ondevano , ma contribui all a carenza di legn� me che colpi certe zone, nel tardo Cmquecento e nel Sei cento. Le fornaci per la fusione dei min er ali ferrosi che si trovavano nella zona di Bury ( Lancashire ) decadevano per la mancanza di combustibile faceva rilevare Leland - e gli uomini di Droitwich dovevano andare lontano a raccogliere la legna per le loro saline. La scarsità di com bustibile doveva venire finalmente fronteggiata dalla sen sazionale espansione delle miniere di carbone di New castle dopo la dissoluzione dei monasteri . Una delle ra gioni principali della colonizzazione della Virginia, alla fine del secolo XVI, era costituita dalle sue ricche foreste; a partire dalla fine del secolo xvn il legno americano co minciò ad essere usato per le costruzioni navali. Gli anni I530-r78o furono quindi un periodo di lenta evoluzione economica. Ma se consideriamo la storia poli tica vediamo che nel r64o questo periodo di graduale evoluzione viene interrotto da un taglio netto ; la rivolu zione politica del secolo XVII diede luogo alla rivoluzione commerciale e a quella agricola, con effetti di grande por tata sull'insieme della società. Esse costituirono la fase preparatoria di quel decollo verso il mondo industriale moderno che l'Inghilterra fu il primo paese a realizzare'. _
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1 Dal momento che qualche recensore mi ha accusato di incongruenza ' e di mancanza di chiarezza nella trattazione dell'argomento, è evidente mente necessario puntualizzare che in questo volume i termini «decenni rivoluzionari, o «rivoluzione» si riferiscono sempre e soltanto agli anni compresi tra il r64o e il r66o.
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Enrico VIII al duca di Norfolk (1537). r.
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Dopo il I530 il secolo xvr fu testimone del consolida mento dell'indipendenza insulare inglese. Dal Io66 al secolo xv l'Inghilterra ebbe, in modo discontinuo, grandi possedimenti in Francia . Nel I 530 questi possedimenti erano scomparsi quasi del tutto ; Calais, l'ultimo avampo sto, cadde nel I5 5 8 . I venticinque anni che seguirono so no il solo periodo della s toria inglese, dal Io66 in poi, in cui il paese non ebbe possedimenti d'oltremare (esclu dendo l'Irlanda). E le colonie americane, la cui fondazio ne risale alla fine del regno di Elisabetta, ebbero scarso peso se non per i mercanti ed i puritani, finché, dopo la proclamazione della repubblica, non divennero il centro di una politica imperiale '. Questo nuovo indirizzo dato dai Tudor alla politica nazionale non fu frutto di una scelta. Gli eserciti inglesi erano stati respinti dalla Francia nel secolo xv,. ed Enrico VIII, nel vano tentativo di riportarveli, dilapidò una vera fortuna. Il periodo da noi esaminato comincia proprio quando l'Inghilterra si sta risollevando da una grande sconfitta nazionale. Il tentativo compiuto dal cardinale Wolsey, tra il I 5 I 2 e il I529 di mettere l'Inghilterra sullo stesso piano diplomatico delle grandi potenze come la Francia, la Spagna e il Sacro Romano Impero era finitò nell'umiliazione e nell'isolamento . La Riforma inglese deve essere vista in questo contesto: come u n'affermazio· 1
Cfr. oltre, pp.
174-82.
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:sansmo inglese, un rifiuto di sottomettersi alle
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esterne. secolo XVI registrò l'integrazione delle città inglesi in un unico contesto nazionale, integrazione che avvenne in misura tale da non aver riscontri sul continente. Dur� nte la gutrra delle Due Rose del secolo xv le città avevano 11 sempre appoggiato la parte vincente. I loro interessi si reggevano sulla pace e sull'ordine e, quindi, su un forte governo centralizzato, contro l'anarchia feudale, che 111 polvere da sparo e le bande di ex soldati buttati fuori dal 1 .\' la Francia contribuivano a rendere piu pericolosa. Diver .. � samente dalla Germania e dall'I talia, l'Inghilterra non i aveva grandi città libere che esercitassero un dominio sulle aree rurali circostanti : alle città inglesi non bastavano le proprie forze per conservare l'indipendenza. Londra, con la sua importanza politica ed economica e la sua esten sione, costituiva un'eccezione : all'inizio del secolo XVI la capitale contribuiva all'appannaggio concesso dal Par lamento al re quanto tutte le altre città messe assieme, e ancora di piu alla fine del secolo. Inoltre, nel secolo XVI le circa ottocento città-mercato d'Inghilterra e del Galles caddero sempre piu sotto il potere oligarchico degli abitanti piu ricchi, che cresce vano in forza e in ambizione. La loro classe aspirava or mai a governare in prima persone e non piu, semplice mente, ad essere portavoce della comunità contro la clas se feudale dominante. Tuttavia, il loro crescente estra neamente dalla comunità li lasciava ancora dipenden ti dalla protezione della gentry locale: in verità nelle due generazioni che precedettero la guerra civile, l'espan sione del commercio urbano portò a molti conflitti fra cit tà mercato e nobili feudali, dal momento che questi ultimi tentavano di ripristinare la riscossione di pedaggi, prati camente obsoleti. Le oligarchie cittadine dipendevano an che dall'appoggio politico del governo centrale. Nel 1 5.:19 Norwich non poté reprimere la ribellione di Kett, finché il governo non mandò dei mercenari da Londra; ed Exe ter, nello stesso anno, riusd solo a fatica a respingere i ri belli della Cornovaglia. È stato ipotizzato che il mancato verificarsi in Inghilterra di una rivoluzione di notevole
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portata ( fatta eccezione per i l secolo XVI) si debba attri buire a questa mancanza di centri minori di civilizzazione fuori da Londra e al dominio esercitato dal governo sulla stessa capitale ' . Doveva avvenire la rivoluzione nella City nel d icembre r 64 1 , prima che:: la rivoluzione inglese po tesse decollare. La significativa espansione di Londra e l 'aumento del suo potere come forza unificante possono essere fatti ri salire al periodo che segui la Riforma. Per soddisfare al fabbisogno alimentare di Londra era necessaria un'agri coltura di tipo avanzato. Per questo si resero necessarie le recinzioni e l 'investimento di capitali nella produzio ne agricola per il mercato , prima nei Midlands meridio nali, nel Kent e nell'East Anglia e poi, gradualmente, in tutto il regno . Le regole e l'etica del mercato si diffu sero lentamente fuori di Londra. Nella metà del secolo XVI il principio secondo il quale l 'uomo poteva « usare le sue proprietà a suo piacimento » sembrò a Crowley l'equi valente dell'ateismo ; ma l 'individualismo - che Dekker definf nel r 6 r z « dottrina della City » - conquistò mag giore considerazione all'epoca in cui i mercanti di Londr cominciarono a unificare in un solo mercato zone sempr piu vaste del paese. I mercanti della City, traendo vantag gio dal consolidamento della legge, dell'ordine e della po lizia interna, oltre che dalla fine delle guerre private perfi no nel Galles e nel Nord, dall'eliminazione delle franchi gie e dal lento progresso delle comunicazioni, a poco a poco smantellarono i privilegi delle corporazioni locali. I l processo f u favorito dallo Statute o f Apprentices del 1 56 3 , il quale stabiliva che l'apprendistato avrebbe dovu to essere regolato in tutte le città « secondo il costume e l 'ordine della City di Londra » . Nello stesso periodo i pre dicatori protestanti, finanziati da Londra, si impegnavano a portare gli angoli oscuri del Regno Unito alla reale com prensione della religione approvata dalla capitale. · Il crescente potere economico e politico di Londra non era sgradito alla gentry, mentre le oligarchie di mercanti
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1 s. T. BINOOFF, Tudor England, in Pelican History o! England, vol. V, Penguin Books, Harmondsworth 1950, p. 172 .
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locali lo guardavano con un certo sospetto. I membri di queste ul time erano in grado, nel Cinquecento e nel primo Seicento, di opporre un solido fronte contro il mondo esterno, si trattasse del governo del re, dell'autorità della chiesa o dei mercanti di Londra. Tuttavia la posizione pri vilegiata dei gruppi dominanti locali - proprio perché si trattava di gruppi oligarchici - dipendeva in fin dei conti dall'appoggio del potere del re, e c'era un limite oltre al quale non si poteva resistere all'autorità. Gli storici cominciano ora a prendere in considerazione anche il significato culturale di questa imposizione delle norme e della lingua di Londra in tutto il paese . Dickens parla dei primi anni del regno di Elisabetta come di un periodo che vide « non solo la scomparsa delle sopravvi venze regionali, ma un vasto processo di assimilazione ai modelli nazionali dominanti » . Far they of the country ever take heed How they of the City do wear their weed 1 , cantava John Hall nel 1 5 6 5 . A partire dal regno della re gina Elisabetta per i giovani che nutrivano ambizioni let terarie diventava inevitabile trasferirsi nella capitale. In tanto i mercanti di Londra, per mezzo di grosse donazioni filantropiche, estendevano dalla capitale alle province la educazione, la predicazione protestante e l 'etica dell'auto perfezionamento. 2.
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L ' UNIFICAZIONE NAZIONALE
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Lungo tutto il Medioevo si era verificato un lungo tiro alla Ìune per il controllo dell'amministrazione regia. Le mansioni di governo erano appannaggio della corte reale : il cancelliere era il segretario del re, il tesoro era una cassa che apparteneva al re. Quando gli affari divennero piu complessi, i dipartimenti ufficiali cominciarono a diffe renziarsi. Essi cessarono di accompagnare il re nei suoi 1 [Poiché la gente di campagna ci bada l A come si veste la gente di città].
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spostamenti per i l paese e s i stabilirono a Westminster. Una volta che il ministero era « andato fuori dalla corte » era piu facile per l 'opposizione baronale assumerne il con trollo e imporre i propri prescelti alle cariche, ad esem pio, di gran cancelliere o di gran tesoriere . Un re debole avrebbe dovuto acceitare l 'egemonia dei baroni , un re forte avrebbe tentato di riconquistare la sua indipendenza riportando gli affari nell'ambito della corte reale. La Ca mera o l'ufficio dell'etichetta avrebbero allora acquisito nuova importanza nella finanza nazionale . Un nuovo sigil lo - il sigillo privato, il grifone, il sigillo reale - avrebbe contrassegnato esclusivamente la corrispondenza persona le del re, al contrario dei documenti ufficiali, che sarebbero ; stati lasciati all'ufficio del gran cancelliere . Per tutto il Medioevo continuò questa altalena : un governo piu burocra tico sotto l'egemonia dei baroni quando il re era debole o minorenne; un governo in mano alla corte, sotto il con trollo personale del re, quando questi era in posizione di forza. Ma nel secolo XVI questo ciclo venne interrotto. I ministeri « andarono fuori dalla corte » senza che il re per desse il controllo su di essi: egli poteva delegare una gran parte del suo potere ad un Wolsey o ad un Thomas Crom well e tuttavia far cadere in disgrazia l'uno o l'altro con una semplice parola. Anche quando Cromwell fece fronte al vasto flusso di affari finanziari portati dalla Riforma, creando una serie di nuove corti fuori della reggia, non ne derivò una minaccia per il controllo regio, né la corona perse la sua autorità quando esse furono per la maggior parte assorbite, sotto il regno di Maria, nello Scacchiere . Tutto il governo era divenuto ormai i l governo nazionale, , il gmzerno del re. Dobbiamo andar cauti nell'attribuire questa evoluzio ne al genio amministrativo di Wolsey o di Cromwell, benché entrambi vi avessero contribuito. Vi sono ragio ni piu profonde che fanno individuare l'origine di que sta evoluzione nella struttura della società ( e non solo nella società inglese : simili cambiamenti avvennero Ùl molti paesi dell'Europa occidentale all'incirca nello stesso periodo ) . L'Inghilterra nel primo Quattrocento si stava già muovendo verso questo sistema quando la guerra del..•
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n1.1111mo inglese, un rifiuto di sottomettersi alle
esterne. secolo XVI registrò l'integrazione delle città inglesi in un unico contesto nazionale, integrazione che avvenne in misura tale da non aver riscontri sul continente. Dura nte la guerra delle Due Rose del secolo xv le città avevano !� sempre appoggiato la parte vincente. I loro interessi si reggevano sulla pace e sull'ordine e, quindi , su un forte governo centralizzato, contro l'anarchia feudale, che 1:11 ' polvere da sparo e le bande di ex soldati buttati fuori dal 1 la Francia contribuivano a rendere piu pericolosa. Diver � samente dalla Germania e dall'I talia, l'Inghilterra non i aveva grandi città libere che esercitassero un dominio sul le aree rurali circostanti : alle città inglesi non bastavano le proprie forze per conservare l'indipendenza. Londra, con la sua importanza politica ed economica e la sua esten sione, costituiva un'eccezione : all'inizio del secolo xvr la capitale contribuiva all'appannaggio concesso dal Par lamento al re quanto tutte le altre città messe assieme, e ancora di piu alla fine del secolo. Inoltre, nel secolo xvr le circa ottocento città-mercato d'Inghilterra e del Galles caddero sempre piu sotto il potere oligarchico degli abitanti piu ricchi , che cresce vano in forza e in ambizione. La loro classe aspirava or mai a governare in prima persone e non piu, semplice mente, ad essere portavoce della comunità contro la clas se feudale dominante. Tuttavia, il loro crescente estra neamento dalla comunità li lasCiava ancora dipenden ti dalla protezione della gentry locale: in verità nelle due generazioni che precedettero la guerra civile, l'espan sione del commercio urbano portò a molti conflitti fra cit tà mercato e nobili feudali, dal momento che questi ultimi tentavano di ripristinare la riscossione di pedaggi, prati camente obsoleti. Le oligarchie cittadine dipendevano an che dall'appoggio politico del governo centrale. Nel I 549 Norwich non poté reprimere la ribellione di Kett, finché il governo non mandò dei mercenari da Londra ; ed Exe ter, nello stesso anno, riusd solo a fatica a respingere i ri belli della Cornovaglia. È stato ipotizzato che il mancato verificarsi in Inghilterra di una rivoluzione di notevole
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portata ( fatta eccezione per il secolo xvr ) si debba attri buire a questa mancanza di cen tri minori di civilizzazione fuori da Londra e al dominio esercitato dal governo sulla stessa capitale ' . Doveva avvenire la rivoluzione nella City nel dicembre r 6 . p , prima che: la rivoluzione inglese po tesse decollare. La significativa espansione di Londra e l'aumento del suo potere come forza unificante possono essere fatti ri salire al periodo che segui la Riforma. Per soddisfare al fabbisogno alimentare di Londra era necessaria un 'agri coltura di tipo avanzato. Per questo si resero necessarie le recinzioni e l'investimento di capitali nella produzio ne agricola per il mercato, prima nei Midlands meridio nali, nel Kent e nell'East Anglia e poi, gradualmente, in tutto il regno . Le regole e l'etica del mercato si diffu sero lentamente fuori di Londra . Nella metà del secolo xvr il principio secondo il quale l'uomo poteva « usare le sue proprietà a suo piacimento » sembrò a Crowley l'equi valente dell'ateismo ; ma l'individualismo - che Dekker defin1 nel I 6 1 2 « dottrina della City » - conquistò maggiore considerazione all'epoca in cui i mercanti di Londr ' cominciarono a unificare in un solo mercato zone sempr piu vaste del paese. I mercanti della City, traendo vantag gio dal consolidamento della legge, dell'ordine e della po lizia interna, oltre che dalla fine delle guerre private perfi no nel Galles e nel Nord, dall'eliminazione delle franchi gie e dal lento progresso delle comunicazioni, a poco a poco smantellarono i privilegi delle corporazioni locali. I l processo fu favorito dallo Statute of Apprentices del I 5 6 3 , il quale stabiliva che l'apprendistato avrebbe dovuto essere regolato in tutte le città « secondo il costume e l'ordine della City di Londra » . Nello stesso periodo i pre dicatori protestanti, finanziati da Londra, si impegnavano a portare gli angoli oscuri del Regno Unito alla reale com prensione della religione approvata dalla capitale. · Il crescente potere economico e politico di Londra non �ra sgradito alla gentry, mentre le oligarchie di mercanti
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le Due Rose, l'ultima lotta fra fazioni organizzate di ba roni per il controllo del governo, aveva interrotto il pro cesso. Con il ritorno della pace e dell'ordine sotto i Tudor, i assistette ad una ripresa di questo processo , ma ora una diff�renza. L� rics e�za, l 'in� uenza pol � ti �a ed i l n u _ _ : con mero det membn deh anstocraz1a erano dtmmuttl a morte sul campo di battaglia o sul patibolo; per la man canza di eredi maschi, con l'abitudine ad una vita di ostentazione e una tradizionale riluttanza a prendere parte al commercio ; con l'aumento delle spese di guerra e la di minuzione dei profitti che ne provenivano dopo che gli inglesi furono espulsi dalla Francia ; con le perdite delle terre in Francia, le transazioni e le espropriazioni in In ghilterra ; con la secolarizzazione delle abbazie e la conseguente perdita del patronato e dei privilegi . Fuller nel se colo xvn osservava che « sebbene molte famiglie modern� avessero ottenuto grossi vantaggi dalla soppressione dei monasteri, la nobiltà antica tuttavia . . . si ritrovò molto im poverita in conseguenza di ciò, sia nel potere che nel pro fitto » . L a corona era, in un certo senso, l a sola erede della ba ronia feudale : si può dire che le riforme di Thomas Crom well abbiano « nazionalizzato il feudalesimo » . E, in un altro senso, i legatari universali dei lord erano quella gran parte della gentry che aveva la sua rappresentanza nella Camera dei Comuni. Il loro potere e la loro importanza sociale non poggiava sulle truppe del seguito, che avreb bero difeso la causa del loro signore sul campo di battaglia o dall'intimidazione esercitata nei tribunali ; ma sugli alle vamenti di pecore e sui prodotti agricoli per il mercato. Essi erano pronti a sostenere la centralizzazionè nazionale per mezzo della quale i Tudor si mantenevano saldi al po tere, non al fine di cercare di controllare il governo centra le, come avevano fatto i baroni feudali, ma con la speranza di arricchirsi col possesso di molte cariche minori, piutto sto che col monopolio di alcune posizioni importanti . ..:< Io servo solo il te », era il motto di sir Ralph Sadler, uno dei piu fortunati fra gli uomini nuovi che si arricchirono con questo servizio. Cosi la « rivoluzione tudoriana nel governo » come la
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, chiamò Elton, fu la conseguenza dei mutamenti sociali 1 che accrebbero l'importanza della Camera dei Comuni i rispetto alla Camera dei lord; che portarono alla secola- ! rizzazione dei monasteri, alle recinzioni per l'allevamento clegli ovi n i ecl >1 1 1 n >1 società in cui l a ri cchezza veniva mi surata in sterline, scellini e penny invece che in seguiti militari . Difatti, alla fine della guerra delle Due Rose, con l'importanza sempre crescente della polvere da sparo, era . necessario denaro anche per mettere assieme eserciti priva ti. La dipendenza dei Tudor dalla gentry e dai grossi mer• canti (e dai pari, una volta che questi accettarono una po sizione di grande prestigio sociale soggetta al re e non pre tesero piu di esserne i rivali ) spiega perché Enrico VIII disse che mai era stato cosi esaltato nella sua condizione di re come in tempo di Parlamento. ]E termini di raQ:_ porti sociali questo significava che il re non o a� propriet del asse c a e sostegno Il senza mandare . rieri . La gentry, disse sir Walter Ralegh, « presente in ogni · angolo del paese, è garante del buon ordine in tutto il re gno » . Il Parlamento fu per Enrico VIII quello che l'eser cito fu per il re di Francia . Gli eserciti dei baroni si erano sbandati e il re d'Inghilterra, diversamente dal suo confra tello di Francia non aveva né un esercito permanente né una burocrazia. Cosi il potere effettivo apparteneva alla i�· « contea » - l'alleanza dei proprietari terrieri dominanti "Clie avevano sostituito la grande signoria - e agli armigeri . La gentry comandava la milizia e chi non avesse il rango di gentiluomo non poteva portare senza permesso una spada o un fucile. Di conseguenza, l'ordine che veniva mantenu to era per forza quello desiderato dalla gentry. Poiché l'Inghilterra era tagliata fuori dal continente, una volta abbandonate le avventure francesi, la difesa na zionale era un affare di competenza della marina, che non poteva essere usata per la repressione interna. Enrico VIII rafforzò la flotta, la cui semplice esistenza proteggeva il commercio ; l'espansione della marina mercantile d'altro canto creava una riserva di uomini e di navi per i periodi di guerra e perciò veniva appoggiata dai governi . Grazie al precoce sviluppo degli allevamenti di ovini, in Inghil terra la lana era divenuta un'utile fonte di prelievo fisca-
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le. I re medievali, quindi, non fecero nulla per scoraggiar ne la produzione e divennero gradualmente sempre piu dipendenti, mancando di un esercito, dal Parlamento che votava le imposte e dalla gentry che, tramite i suoi rap presentanti ai Comuni, fissava le imposte e prov,1edevR alla loro esazione . E il fatto che il gran cancelliere sieda su un cuscino di lana simbolizza proprio questo stretto lega me tra la produzione di lana e la sopravvivenza del Parla mento inglese . L'importanza della lana facilita la com prensione di fenomeni quali la predilezione caratteristica whig, apparsa molto presto fra le classi terriere inglesi , ad avviare i figli piu giovani al commercio ; la collaborazione dei deputati con i cavalieri della contea alla Camera dei Comuni e la rappresentanza dei distretti in quella Camera affidata ai gentiluomini. Perciò l'Inghilterra, secondo le parole di MacCaffrey, divenne una società politicamente ibrida, nella quale una monarchia centralizzata coesisteva fianco a fianco ad una sorta di confederazione di interessi politici locali . Il Par lamento rappresentava questi interessi al governo centra le. Quest'ultimo aveva bisogno dei membri della gentry come parlamentari per imporre le tasse, come giudici di pace e viceluogotenenti per il mantenimento dell'ordine, e usava sempre piu i gentiluomini come funzionari della amministrazione. Poiché il governo aveva necessità . del loro sostegno per rompere con Roma, permise loro di comperare le terre dei monasteri ( o permise ai membri di altre classi di divenire gentiluomini con l'acquisto delle terre dei monasteri ) di modo che, come sintetizzò un gen tiluomo acquirente « i suoi eredi venissero a pensarla allo stesso modo per loro interesse » . Fu quindi inevitabile che i governi dei Tudor favorissero quel processo che Tawney ha definito « l'ascesa della gentry». Quando la géntry nel suo complesso divenne forte quanto lo era stata la baronia feudale nel secolo xv, in grado di rivendicare privilegi e poteri alla Camera dei Comuni come prima erano stati rivendicati alla Camera dei lord, era troppo tardi perché i governi degli Stuart potessero invertire il processo . Il compito del governo in questo periodo non era quello di promulgare leggi ma quello di renderle note e
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interpretarle . I l Parlamento era ancora solo una parte mar ginale della struttura istituzionale, ma partecipando all 'ap plicazione della Riforma, esso crebbe enormemente il pro prio status e lentamente si sviluppò l'idea della sua fun zione legislati-v-a. Nel r 542. il gran cancelliere raccomandò che il Parlamento creasse nuove leggi per ovviare a nu ovi mali. Dalla metà del secolo xvr in poi la maggior parte dei distretti e tutte le contee erano rappresentate da gentiluo mini . Questa omogeneità della rappresentanza dei Comu ni contribui probabilmente alla separazione delle due Ca mere, che data dall'inizio del periodo in esame. E i Comu ni ebbero il loro « Journal » a partire dal r 5 4 7 . Prima dell'inizio del nostro periodo si era formata una alleanza fra i giuristi della Common Law e i rappresentan ti alla Camera dei Comuni contro la fusione della chiesa e del governo sotto Wolsey, contro l'uso che questi faceva delle Prerogative Courts e contro il ravvicinamento al diritto romano. La Camera dei Comuni, come molti rile varono - dai tempi di Francesco Bacone a quelli di Black stone a la proprietà. E per quanto riguar da le questlo · a nient a propnetà essa dimostrava ormai la sua indipendenza. Lo Statute of Uses di Enri co VIII, destinato ad imporre i diritti fiscali privilegiati ai tenants-in-chief, venne tenacemente contrastato ed infine modificato ; sotto Edoardo VI il governo fu costretto ad abbandonare la sua politica di recinzioni ; sotto Maria fu ostacolata la restaurazione delle terre monastiche. Sotto Elisabetta il regolamento della chiesa e lo Statute of Arti ficiers furono drasticamente modificati ; e dal I 6o r (come avvenne nel I 62 I , con una maggior fiducia nella propria forza economica) i Comuni riuscirono ad approfittare di una crisi economica per sfidare la politica finanziaria della corona. Era perciò naturale per la Camera concludere, nel r 62 8 , che « ogni suddito libero di questo regno ha un fon damentale diritto di proprietà sui suoi beni, ed una libertà fondamentale della sua persona » . I rpolti che non erano liberi erano però meno fortunati .
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Il decennio tra il I 5 3 0 e il I 540 segnò un passo avanti verso l'unificazione nazionale. La :;confitta del Pilgrimage of grace ( I 53 6-3 7 ), una rivolta per metà feudale e per me tà contadina, venne utilizzata per sostituire alle grandi fa miglie dominanti del Nord « individui di bassa estrazio ne » provenienti dalla gentry e subordinati all' appoggio di Londra . Quando il duca di Norfolk protestò contro la politica di armare i piccoli ladri per sconfiggere i grossi, il Consiglio lo rimproverò dicendogli : « Se piacerà a Sua Maestà di incaricare l'uomo piu infimo a dirigere e go vernare in quel luogo, non sarà forse sufficiente l'autorità di Sua Grazia a far si che tutti servano Sua Grazia sotto di lui senza tener conto della provenienza sociale della per sona? >> Il tentativo di Maria di rovesciare questo proces so e installare nuovamente i Percy nel Nord rovinò con il fallimento dell'ultima rivolta feudale del I 5 6 9 , e cosi la unificazione dell'Inghilterra fu completata. Un pamphlet del I 5 6 9 chiedeva retoricamente : « Percy e Nevil sono forse piu venerabili, piu amati e vi sono piu cari della vostra naturale sovrana, la regina d'Inghilterra, o dell'In ghilterra stessa? Una piccola proprietà vi scuote piu del patrimonio dell'intero regno ? » Dopo di ciò il conte puri tano di Huntingdon come lord presidente del Consiglio del Nord, aiutato dalla successione di arcivescovi quasi puritani a York, consolidò l'influenza del governo cen trale del Nord agendo con l'appoggio di parte della gentry e dei gruppi urbani dominanti . L'estendersi dell'autorità di Londra sulle regioni periferiche è testimoniata dalle rappresentanze parlamentari. Nel I 547 tre distretti dello Yorkshire e sei della Cornovaglia mandarono deputati al Parlamento; nel I 64o gli eletti furono quattordici e ventuno .
L'anno I 5 3 6 vide anche l'unione del Galles all'Inghil terra, la divisione del Galles e dell'Irlanda in contee e l'introduzione nel sistema di amministrazione inglese in contee, al fine di annullare le libertà locali - proprio co me l'introduzione dei dipartimenti da parte del governo
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rivoluzionario francese, dopo il 1 7 8 9 , tendeva a cancel lare la tradizionale indipendenza feudale delle province . Nello stesso anno 1 5 3 6-3 7 vennero insediati i Consigli nel Nord e nelle Marche del Galles per controllare que ste lontane e turbolente regioni. I sovrani Tudor spesso nominavano dei vescovi a p�esiedere queste Jue corti. Sia nella chiesa che nello stato l'autorità del potere centrale su tutti i sudditi era divenuta effettiva , grazie anche, per esempio , a decreti come quello del r 5 36 che recuperano le franchigie alla corona. La distruzione delle « libertà » , è stato giustamente detto, è il grande servizio che i Tudor hanno reso alla libertà. I giudici di pace erano i rappresentanti di questo na zionalismo reale. A partire dalla Riforma l'apparato ec clesiastico della parrocchia era a loro disposizione, for nendo ciò che fino a quel momento era mancato, cioè funzionari subordinati per eseguire i loro ordini. I giudici di pace venivano nominati dalla corona, e i dipendenti dei magnati locali venivano deliberatamente esclusi dalle com missioni di pace. La corona incoraggiava i giudici di pace ad agire « sia nelle libertà che al di fuori di esse » , spingen doli quindi a demolire le immunità dei signori feudali . La societ� cessò di essere, secondo una brillante frase di Au brey, « come una serie di scatole cinesi » con i servi della gleba che appartenevano ai signori del castello, i quali ricevevano la loro autorità da un lord di rango superiore, che a sua volta la riceveva dal re . Inoltre le guerre contro l'Irlanda e la Scozia fiaccarono le energie dei potenziali ribelli delle zone di confine del Nord e del Galles. « Il piu grande trionfo dei Tudor, - disse il professar Stone, - fu, in definitiva, l'affermazione di un monopolio reale sulla violenza ». La polvere da sparo aveva reso la anarchia feudale piu pericolosa, ma ne facilitava il con trollo. L'ultimo grande castello privato ad e ssere edifi cato fu la massiccia fortificazione di Thornbury, costruita dal duca di Buckingham poco prima della sua ese cuzione nel I 5 2 r . Quando nel I 59 9 il tedesco Thomas Platter visitò l'Inghilterra, notò l'assenza di castelli, che erano stati distrutti « perché gli abitanti non si sollevasse ro contro il loro re » . Tuttavia i Tudor avevano ancora
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.INW&no delle armi della nobiltà e della gentry per tenere quieti i contadini, e il processo di disarmo non fu comple to nno al secolo successivo . I proclami contro i seguiti dei signori vennero emessi fino al I 5 8 3 , ma Giacomo I, nel x 6o3, rimase stupito dal seguito dei signori del Nord che si congiunsero a lui nella sua marcia verso il sud per recla mare la sua corona. Anche al nord le sfortunate solleva zioni del I 5 3 6 e del I 5 69 furono le ultime di questo ge nere; il conte di Essex tentò una rivolta nel I 6o i che fu un fiasco anche nel Galles . A partire dal regno di Giaco mo la guerra privata divenne un fatto insolito, benché non fosse ancora del tutto scomparso ; i servi in livrea ave vano ormai rimpiazzato il seguito armato.
La chiesa era stata a lungo una fonte di potere, di protezione e di ricchezza per i sovrani delle grandi po tenze come la Francia e la Spagna. Quei governi che avevano interrotto i loro rapporti con Roma all'inizio del secolo XVI si trovavano ai limiti della civiltà cattolica, po tenze secondarie i cui governanti non erano stati abbastan za forti da condurre una vantaggiosa contrattazione con il papato - come l'Inghilterra, la Svezia, la Danimarca, la Svizzera, la Scozia. Uno storico americano ha chiamato l' Act of Supremacy del I 5 34 « la dichiarazione di indipen.:._ denza di o VIII » . PritmrdeTI.aRiforma 1 re mglesi � s costretti ad allearsi con il papa per mantenere sotto controllo i loro ecclesiastici di rango piu elevato, che erano proprietari terrieri e detentori di franchigie. Da quel momento in poi essi divennero funzionari .regi ed ebbero un ruolo molto meno indipendente nella vita po litica. Al cardinale Wolsey era succeduto Tommaso Moro, il primo cancelliere laico dopo settantacinque anni . Nel I 540 EnriFo VIII si proclamò re d'Irlanda per sradicare l'idea che essa fosse patrimonio del papa. Le implicazio ni patriottiche della Riforma devono aver colpito gli uo mini del tempo molto piu violentemente di tutte le vicis situdini dottrinali . Il re diventò, in teoria come in pratica, ·
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il capo della chiesa e dello stato : il concetto di sovranità nazionale apparve come una conseguenza accidentale della politica estera . La Riforma inglese venne decretata per statuto . L'auto rità del re snll� rhif'�8. diuenne l'autorità del re in Parla mento. E i contribuenti beneficiarono del trasferimento al re delle imposizioni fiscali che in precedenza prendevano la via di Roma. Primizie, decime e terre monastiche ag giungevano oltre duecentomila sterline all'anno alle en trate reali, che in precedenza erano all'incirca della metà ; queste entrate avrebbero potuto assommare a molto Ji piu, ma le terre monastiche vennero presto vendute, cosi come successe poi sotto Edoardo VI per le terre della chantry, quando possedimenti per un valore di un milio ne e mezzo di sterline vennero consegnate dal governo ai suoi sostenitori . In tal modo si venne a creare· un vasto interesse nel protestantesimo, atto a garantire l'assesta mento della Riforma. È stato detto che i Tudor consideravano il regno come il loro feudo e la chiesa come la loro parrocchia. Ma in en trambi i campi il loro potere era diviso con altri. La Ri forma non solo subordinava la chiesa nazionale al re, ma subordinava anche le parrocchie agli squires. I gentiluo mini succedevano ai monasteri non solo come proprietari terrieri , ma anche come percettori di decime e come patro cinatori.che distribuivano prebende. Dopo la Riforma cir ca quattromila delle novemila parrocchie inglesi vennero secolarizzate; di conseguenza le decime venivano pagate ad un rettore laico e solo piccoli stipendi erano riservati al parroco o al curato, che venivano spesso nominati dallo squire locale . Questo processo diede luogo ad un maggior accesso alla ricchezza e al mecenatismo. In Germania la Riforma portò al sistema descritto dalla formula « cuius regio eius religio » : ogni principotto si arrogava il di ritto di scegliere il culto nei suoi domini. Una situazio ne analoga si sviluppò in Inghilterra quale risultato del patrocinio laico combinato ad una crescente divergenza . di vedute politiche fra i diversi patroni. Infatti, mart· cando l'appoggio di una chiesa internazionale, o anch� solo di un vescovo che non fosse un dipendente del re ,
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il parroco non poteva avere con uno squire un rapporto da eguali. Nel suo viaggio intorno al mondo, sir Francis Dra ke non solo costrinse il suo cappellano a subire delle san zioni civili, ma lo scomunicò « fuori dalla chiesa di Dio e i n conseg uenza eli ciò esclu so da tutti i benefici e grazie » , proprio come Elisabetta e Giacomo I sospesero gli arcivescovi di Canterbury . La Riforma dunque nazionalizzò la �hiesa, di cui tutti gli inglesi erano memhri. Eliminò la pratica degli appelli �ll'estero e impedf agli stranieri di intervenire negli affari interni col pretesto della religione; ridusse le franchigie e i privilegi della chiesa. Nel I 5 2 6 il vescovo di Londra aveva parlato dei « nostri sudditi » . I vescovi del dopo Riforma, ancor piu di quelli del periodo precedente, erano funzionari regi, simili agli intendenti del secolo xvn in Francia. Nella Spagna cinquecentesca l'Inquisizione era servita come strumento reale per l'unificazione nazionale. Cosi fu per la chiesa protestante nell'Inghilterra dei Tu dor. Sotto Elisabetta la High Commission esercitò una vera e propria supervisione sui tribunali ecclesiastici non tenendo conto dei confini delle diocesi, cosi come la Star Chamber annullava le franchigie locali. Le periodiche visite episcopali rinvigorivano le attività letargiche dei tribunali ecclesiastici, ma dopo la Riforma la Chiesa ebbe poteri coercitivi solo attraverso la sua alleanza con la corona e la sua dipendenza da essa: quanto piu d tribu nale entrava in conflitto con le corti di diritto consuetu dinario, tanto piu la sua dipendenza dalla corona aumen tava. Una concomitanza naturale con la soppressione delle libertà locali è rappresentata dall'ideologia nazionale. Per la maggior parte degli uomini comuni inglesi, le riforme introdotte da Londra fra il I 530 e il I 560 dovevano esse re apparse sconcertanti ma non cosi fondamentali come credono gli storici. Riandando al passato siamo portati ad usare etichette come « protestante » e « cattolico » , mentre a quel tempo gli uomini dovevano considerarsi semplice mente come membri della chiesa inglese che stava subendo qualche modificazione. È solo retrospettivamente che le riforme diventano « la Riforma ». La maggior parte degli
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ecclesiastici conservò i suoi benefici attraverso i cambia menti di questi trent'anni ; ma saremmo i n errore se li considerassimo come dei semplici opportunisti . La mag gior parte dei laici non doveva affatto avere compreso quello che a noi sembra il punto essenziale. Tuttavia, a lungo andare, le conseguenze che seguirono alla rottura con Roma si rivelarono di notevole importan za. « Religione, - come sir Lewis Namier soleva dire, è la parola che nel secolo xvr sostituisce il termine nazio nalismo » . I primi riformatori protestanti erano fedeli so stenitori della monarchia inglese. Bacon, per esempio, nel I 550 mise in rilievo la natura popolare del patriottismo inglese e si rallegrò « nel vedere come sono felici i miei compatrioti di servire agli ordini del loro paese, l'Inghilterra » . All'inizio del secolo xvr presumibilmente, una ra gione di rivolta esisteva solo fra i nobili feudali, come quelli che guidarono le rivolte del 1 536 e del 15 6 9 , o tra i cattolici in risposta alla scomunica papale del re, o fra la moltitudine eretica e senza dio. I protestanti potevano sperare di diffondere il loro insegnamento solo con l'appoggio del potere secolare : per questo sostenevano l'asso- l Iuta sottomissione al re e negavano che i signori feudali o il papa avessero qualche diritto alla fedeltà dei sudditi. Il martire protestante William Tyndale diceva: « Il re, in questo mondo, è al di sopra della legge; può fare il giusto e l 'ingiusto a suo piacimento e deve renderne conto solo a Dio » . Un tiranno è meglio di un re debole Per l'arcivescovo Cranmer il primato reale della chiesa d'Inghilterra era a tal punto un articolo di fede che si tro vò nella piu completa confusione filosofica quando la regi na Maria gli disse di non essere piu lei il capo della chiesa. Da qui nacquero abiure su abiure che egli alla fine riscattò con l'indimenticabile gesto di offrire alle fiamme la mano che le aveva firmate. Mentre il vescovo Ridley si prepa rava per il pubblico processo che precedette il suo marti rio, era sicuro della sua posizione teologica ; ma lo era molto meno riguardo all'accusa che egli sapeva gli avreb bero scagliato contro : l'accusa di avere disobbedito agli ordini della regina Maria rifiutandosi di conformarsi al cattolicesimo. Alla fine trovò argomenti che gli parvero -
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soddisfacenti ; ma è significativo il fatto che su questo punto i protestanti sinceri ( il vescovo martire Hooper è un altro esempio ) non si sentissero per niente sicuri della loro posizione, tanto grande era la forza emotiva della fe deltà al potere secolare. Ridley « si comporto da vero uomo » davanti al rogo come lo aveva esortato a fare Latimer, e accese una fiac cola che non si è ancora spenta. Ma egli diede non solo un esempio di lealtà alla sua fede, ma anche di disubbi dienza al suo sovrano, sebbene con riluttanza; entrambi gli esempi saranno seguiti, nel secolo successivo, dai radi cali protestanti. Il dilemma negli atteggiamenti dei prote stanti, che esaltavano sia il re che la coscienza individuale, 1 è molto profondo . Tyndale, che ho citato riguardo al do- · ! vere della subordinazione assoluta al potere monarchico, , disse anche : « la persona piu disprezzata nel suo regno è l l' fratello del Re e suo compagno, ed eguale a lui nel regno ·, di Dio e di Cristo » . Questa era la teoria dei « due regni » \ ': che predicherà Andrew Melville allo « sciocco vassallo di Dio », Giacomo VI di Scozia, piu tardi Giacomo I d'In ghilterra. Enrico VIII vedeva lontano quando osservò che « Lutero spoglia di ogni potere ed autorità principi e pre, , lati » . Questo accadeva molto prima che l a coscienza indivi duale fosse elevata a ragione teoretica di resistenza all'auT \ torità costituita. I protestanti radicali continuavano a contare sul fatto che il re o alcuni dei suoi piu grandi favoriti '· - il duca di Northumberland, il conte di Leicester, il con- 1 ; �1 . te di Essex, il duca di Buckingham - agissero come esponenti irreligiosi di una politica religiosa. Essi non sostene- � vano la resistenza perché erano troppo coscienti delle sue possibilità esplosive . Nel r648 sir Robert Filmer disse che la monarchia era stata crocifissa tra due ladroni, il •1 papa e il popolo, ma che questi erano già stati crocifissi dalla monarchia. Durante tutto il secolo XVI chiesa e stato furono la stessa cosa. Tommaso Moro, il martire cattolico, pensava che l'eresia religiosa dovesse essere punibile come sedizione, proprio come pensava la regina Elisabetta, sotto il cui regno i gesuiti furono condannati come traditori e non come eretici .
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La Riforma contribui ad una trasformazione sociale di lungo periodo attraverso cui la corona venne a sostituire la chiesa nella funzione di principale protettore degli stu diosi, dei funzionari e degli artisti. Thomas Cromwell protesse, negli anni trenta, una quantità di studiosi laici di formazione umanisttca, come .Kichard Morrison e Tho mas Starkey. Il primo scrisse, nel 1 536, un pamphlet propagandistico che spiegava ai ribelli del Nord come la monarchia servisse gli interessi dell'uomo comune apren do una strada agli uomini di genio . La fedeltà alla monar chia da parte della piccola nobiltà colta e dei mercanti fu incrollabile finché fu in pericolo l'indipendenza nazionale dell'Inghilterra. L'aspro sentimento xenofobo e il violen to sciovinismo di molti inglesi della classe media del se colo XVI furono spesso associati ad un protestantesimo profondamente sentito .
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Il protestantesimo si trovò a dipendere dalla nuova arte della stampa. La divulgazione delle traduzioni dialettali della Bibbia - alcune in edizione tascabile - rese possibile lo studio individuale delle Sacre Scritture : i dubbi della coscienza anticonformista si formarono nella lettura del la Bibbja. Nel secolo XVI l'aumento del benessere della classe media era testimoniato dalle maggiori comodità do mestiche, da un maggior grado di privacy : le conquiste economiche resero possibile una maggiore diffusione dello studio e delle discussioni sulla Bibbia. Ora che il celibato non era piu obbligatorio per gli intellettuali e la stampa aveva messo a disposizione della classe media i libri, la casa e la cerchia familiare potevano diventare un centro culturale e di discussione . La chiusura delle chiese par rocchiali e il culto oflìciato in famiglia furono entrambe caratteristiche del protestantesimo . Artigiani, filatrici ed apprendiste, lamentava un cattolico, cantavano « le varia bili e deliziose arie » dei salmi metrici di Sternhold e Hop kins e si imbevevano della loro eresia. La nascita di una nuova fede può essere rilevata fra i martiri marian.i , so-
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prattutto tra i piccoli commercianti e artigiani . I loro pre decessori lollardi avevano sempre ritrattato dopo l'arre sto . I martiri mariani differivano non tanto nella dottrina quanto nella determinazione. Essi non si sentivano dei superstiti isolati, ma un esercito in armi . Questo diede loro il coraggio di morire, e la loro morte contribui a por tare la loro causa alla vittoria. L'importanza attribuita dai protestanti alla lettura del la Bibbia, le prediche in lingua madre e la partecipazio ne della comunità al culto ( in contrasto ;:on le ripetizioni a pappagallo e al cerimoniale) richiedevano livelli d'istru zione piu elevati sia fra il clero che fra i laici. Il mito che la Riforma avesse scardinato il sistema di educazio ne nazionale è stato completamente sfatato 1 : sappiamo ora che solo pochissimi preti della chantry insegnava no, e la maggior parte di essi solo il responsorio in latino ai ragazzi del coro . La tendenza complessiva nello svilup po dell'istruzione durante il secolo precedente la Riforma era quella verso un insegnamento nella lingua madre, piu secolare e controllato dai laici. La dissoluzione dei mona steri e delle chantries forni un'opportunità per la creazio ne di un sistema educativo nazionale. Gli accaparratori di terre impedirono che le ricchezze della chiesa venissero volte interamente a questo scopo, come avrebbero voluto i riformatori radicali o come era stato fatto nella Scozia presbiteriana. Ma grazie alla pressione dei municipi e alle donazioni alle grammar schools da parte dei mercanti e dei gentiluomini, l'Inghilterra alla fine del secolo XVI ebbe un sistema educativo molto superiore in quantità e qualità a quello esistente prima della Riforma. Era anche un siste ma educativo socialmente piu eterogeneo . I figli dei no bili, che prima venivano educati nei monasteri, ora sede vano fianco a fianco coi plebei nelle scuole di villaggio e nelle grammar schools, e si accalcavano nelle università, che all'inizio del secolo XVI erano piu affollate di quanto non fossero mai state prima e non furono mai dopo fino Quanto segue è stato ricavato in larga misura dali 'eccellente libro di Cambridge University Press, London 1966. 1
J. SIMON, Education and Society in Tudor Eng/and,
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alla fine del secolo XIX. A lungo andare la gentry usò il suo potere per monopolizzare le scuole migliori e i migliori colleges di Oxford e Cambridge, a scapito di coloro che si trovavano ai gradini piu bassi della scala sociale ' . Comun que questa tendenza non si sviluppò ancora completa- � mente nel primo secolo dopo la Riforma. \1· La teologia protestante faceva appello in tutti i modi ' possibili all'individualismo della classe media. L'abolizione della mediazione dei santi e dei preti poneva la coscien za individuale faccia a faccia con Dio. Tyndale conte stò l'intercessione dei santi con parole che dovevano ri velarsi come un'arma a doppio taglio contro le gerar chie sociali : « " Se un individuo ha una questione con un uomo importante o con un re, egli deve prima ar rivare ad uno dei suoi funzionari inferiori e poi sem pre piu in alto fino a che arriva al re " . Questo convin cente argomento finisce per accecare l'intelletto umano . . . Per quanto riguarda Dio, s e abbiamo fede . . . non c'è por tiere che impedisca ad alcuno di passare » . Frati e suore non pregavano piu per la comunità: le singole famiglie recitavano le loro personali preghiere. « La soppressione dei monasteri prova che il purgatorio non c'è )> . Nella teo ria medievale del purgatoriQ si concepiva la società (la chiesa) come un'unica comunità. I meriti dei singoli cri stiani (compresi quelli dei santi morti e dei monaci viventi che svolgevano le loro funzioni sociali altamente specia lizzate), venivano remunerati in una banca ecclesiastica alla quale, mediatore il clero, essi potevano individual mente fare appello, a patto che avessero fatto penitenza . Il protestantesimo rese popolare l'idea del bilancio spiri tuale individuale, dei libri di contabilità dei guadagni e delle perdite giornaliere. Ciò presuppone una società ato mizzata di singoli che lottano per la propria salvezza, non piu una comunità che ottiene collettivamente, con fatica, la salvezza, cosi come collettivamente lavora i campi. Il termine « individuale )> nella sua accezione moderna, data dalla fine del xvi o dall'inizio del xvn secolo. Lo spirito nuovo si manifestò in diversi campi : nell'insistenza dei
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Cfr. oltre, p. 235 .
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Nttm maturghi sui diritto di scegliersi il pro
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azione che risulto tanto liberatoria ; nel maggior realismo in pittura e in scultura, del patrodnio laico delle arti del dopo-Rifor il primo pittore di genio che lavoro in In arrlvo nel 1527. Le miniature di Nicholas Hil ard e Samuel Cooper trovarono un corrispettivo nella poesia di introspezione. Il lungo poema Cynthia di Walter Ralegh ha un unico soggetto, la condizione spirituale del poeta stesso. La poesia metafisica era nata per essere let ta in privato, non cantata o declamata in pubblico, pro prio come le miniature erano oggetti privati e personali. La Riforma costituf uno stimolo non solo all'individua lismo rna, a lungo andare, anche ad un modo di vedere sdentifico. I protestanti ereditarono dai lollardi la vecchia tradizione di scetticismo riguardo al miracolo della messa. Tyndale denuncio il papa come mago. Allo stesso modo, per molti altri aspetti I'aureola che la chiesa aveva perdu to si trasferi principalmente sulla monarchia. Reliquie e santi perdettero il loro magico potere e (pili lentamente) l'adorazione del popolino; nello stesso tempo la fama del la presunta capacita del sovrano di curare la scrofola veni va aumentata e deliberatamente esagerata: per Elisabet ta particolarmente dopo che fu scomunicata dal papa nel 1570, rna anche Giacomo I accetto questa superstizione nonostante i suoi dubbi calvinisti. Era difficile conservare la credenza nel potere taumaturgico dei re in una societa sempre piu industrializzata e scientifica, un'eta che stava perdendo la fiducia nelle streghe. Esse scomparvero de finitivamente solo dopo la costituzione della sovranita parlamentare: Ia regina Anna fu 1'ultima a «toccare». All'inizio del secolo xvn il re cesso di mostrare ai suoi sudditi come divorava le risorse delle tenute sparse per tutta l'Inghilterra. Egli si stabiH a Westminster e i suoi propagandisti cominciarono ad usare con premeditazione il controllo del pulpito e della stampa per proiettare una nuova immagine della monarchia: tutto do inizio con la adulazione di Elisabetta come Gloriana. Mentre nel paese andava diminuendo la reputazione di Giacomo e Carlo, questi venivano trattati con crescente deferenza dai poeti
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di corte. Ma un'immagine e diversa dalla realta: puo esse re contraffatta o manipolata come constato Carlo nel r642 quando il Parlamento asseri di combattere per difenderlo da un gruppo di malvagi consiglieri che l'avevano in un certo senso sequestrate.
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zione il nostro pe Se prendiamo di nuovo in considera si estende non riodo nel suo insieme, vediamo che esso le, rna anche stria solo dalla Riforma alla rivoluzione indu duecentocin Per 1• dalla Riforma alle rivolte di Gordon mo furono ottis patri quant'anni il protestantesimo e il sottoli come o, esim strettamente collegati. I1 protestant fine ai posto a avev i, nitor neavano molti dei suoi soste ora di erano che i quell con centenari conflitti di frontiera aveva mo licesi catto il esi»: ventati
Cfr. oltre, pp. 319,327.
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rali di Londra e rafforzare la sicurezza nazionale dell'In ghilterra. Non fu un caso che Leland, cosi interessato allo sviluppo delle comunicazioni interne, fosse anche un pro testante convinto, amico di Thomas Cromwell e conside rasse il suo Itinerary come un contributo al patriottismo inglese. Un sottoprodotto del mito nazionale del protestantesi mo fu l'odio per la crudeltà, che veniva rappresentata co me qualcosa di peculiarmente spagnolo o cattolico. Il mar tirologo John Foxe fu un uomo sinceramente umanitario, che odiava anche la crudeltà verso gli animali, oltre che verso le persone, e fu quasi il solo ai suoi tempi ad avere in orrore le persecuzioni, anche se provenivano dalla sua parte. Un risultato fu il fatto che sebbene la legge inglese restasse dura e brutale, specialmente nei confronti delle classi inferiori, d fu fra i protestanti un acceso sentimento di opposizione alla crudeltà. Il grande predicatore puri tano William Perkins attaccò il combattimento dei galli adducendo motivi umanitari. Il separatista Henry Barro we si oppose alla pena di morte per furto perché una tale punizione era sconosciuta alla legge mosaica. Un inglese rappresentativo come John Taylor, il « Water-Poet » , in generale di idee piuttosto conservatrici, fu molto colpito dalla crudeltà giudiziaria che trovò ad Amburgo nel I 6 I 6 . Carlo I f u l 'ultimo re inglese ad avere u n buffone di corte. La legislazione « puritana » dell'interregno tenne in parte conto di questa nuova sensibilità. L'ironia di Macaulay sui puritani che odiavano il combattimento degli orsi non per la pena che faceva l'orso, ma per il divertimento che offriva agli spettatori, era assolutamente sleale. La lotta contro la crudeltà aveva bisogno del massimo supporto ideologico possibile. Probabilmente le torture giudiziarie sembravano meno orribili agli uomini e donne del xvr e XVII secolo, a causa delle pene spaventose che quotidianamente dovevano sopportare. Non c'erano cal manti, i denti venivano estratti e gli arti segati senza ane stetici. Le fustigazioni pubbliche e le impiccagioni erano spettacoli normali; gli scolari e gli studenti, anche delle classi benestanti, venivano regolarmente picchiati. I teo logi dovevano insistere costantemente sull'eternità e la
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particolare intensità delle pene dell'inferno se volevano avere l'effetto dissuasore desiderato. Forse, ironicamente, l'umanitarismo protestante popolare contribui a minare la fede in quella tortura eterna che i teologi protestanti avevano supinamente recepito dai loro predecessori cat tolici '.
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Cfr. oltre, p p . 232-34.
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We that had Our breeding from a trade, cits as ye call us Though we hate gentlemen ourselves, yet are Amitious to make ali our chiBren gentlemen : In three generations they return again. We for our children purchase land: they brave it I' the country; beget children, and they sell, Grow poor and send their sons up to be prentices . There is a whirl in fate 1 •
I.
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Gamester ( r 633 ).
Sappiamo molto poco sulla popolazione in Inghilterra prima del secolo xvm. La popolazione dell'Europa occi dentale nel secolo XIV era stata probabilmente dimezzata dal ristagno economico e dalla peste. Dopo una lenta ri presa nel secolo xv, nel xvr la popolazione crebbe piu ve locemente e per tutto il nostro periodo continuò a aumen tare. Ma non abbiamo dati sicuri riguardo al tasso di cre scita, né sappiamo se fosse continuo o ciclico, locale o ge nerale. Gli economisti fanno ipotesi elaborate ma non sempre sostenute da una sicura evidenza storica. È meglio essere scettici sulle affermazioni riguardanti questo perio do basate su ipotesi circa i movimenti della popolazione: esse non possono essere né smentite né provate. Nel secolo XVI arrivarono in Inghilterra dal continente, dal Galles e dall'Irlanda molti emigranti: non sappiamo quanti . Probabilmente il fatto che la popolazione irlande se si fosse dimezzata ( come riteniamo), negli anni qua•
1 [Vecchio Attaccabottoni: Noi che fummo l allevati in un mestiere, bottegai come tu ci chiami, l per quanto noi stessi si odino i gentiluomini, tuttavia abbiamo l l'ambizione di render tali tutti i nostri figli: l ma in tre generazioni sono daccapo. l Noi per i nostri figli acquistiamo la terra : essi se la godono in campagna; fanno figli e questi vendono, l diventano po veri e mandano i loro figli a fare gli apprendisti. l Questa è la ruota del destino].
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ranta e cinquanta del secolo XVII rallentò l'emigrazione verso l'Inghilterra. Inoltre, si verificò anche in I nghilter ra un'emigrazione interna. La crescita della popolazione era stata probabilmente molto piu rapida fino al 1 6 3 0-40, quando cominciò l'emigrazione di massa seguita dalla
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di circa tre milioni nel 1 5 3 0 , che nel r 6oo superava i quat tro milioni, e i cinque milioni e mezzo nel 1 700, sarebbero delle stime sbagliate, ma non tanto da pregiudicare la va lidità delle conclusioni che da esse si possono trarre. Nel secolo XVI la pressione demografica sulle risorse naturali cominciò a palesarsi - con le bande di mendicanti vaga bondi, con la colonizzazione interna, con il prosciugamen to delle paludi, con la coltivazione dei terreni boschivi, con la recinzione delle terre incolte e con i piani per l'emi grazione e la colonizzazione sia in Irlanda che in America. La crescita della popolazione comportò l'espansione delle città, soprattutto di Londra e di talune aree rurali industriali come il Somerset, il Wiltshire, il Gloucester shire e il W est Riding dello Yorkshire. La popolazione di Londra probabilmente quadruplicò nel secolo XVI, arri vando nel r 6oo ai duecentomila abitanti o piu, e forse raddoppiò nei cinquant'anni successivi. Questo natural mente dipese tanto dall'emigrazione quanto dall'incre mento naturale. Nei primi due decenni del periodo da noi esaminato arrivarono a Bri.stol immigranti da non meno di quarantacinque contee dell'Inghilterra e del Galles. Per il nostro scopo, piu delle cifre pure e semplici, è importante la struttura della popolazione. Nel secolo XVI, con la fine dell 'attività agricola in proprio, la dissoluzione dei monasteri e la rovina di molte grandi famiglie feudali, il numero di quanti avevano perduto le loro terre (o la loro fonte di sostentamento proveniente da un padrone feudale), e perciò erano costretti a dipendere totalmente da un lavoro salariato o dalla carità, sembra fosse in au mento. II lavoro salariato e la Poor Law nascono insieme . · e si completano a vicenda. Le dure pene imposte a partir.e dal 1 5 3 0 ai mendicanti senza lavoro erano intese a co· stringere il disoccupato a lavorare; in seguito il provvedi mento per il povero inabile al lavoro rappresentò un tardi-
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vo riconoscimento del fatto che le famiglie senza terra, se un loro membro non guadagnava un salario, soffrivano la fame 1 • Gli uomini e le donne che dipendevano per l a loro sussi stenza da un salario, erano molto piu esposti alla carestia, alla disoccupazione e ad altre catastrofi di questo genere, di quanto lo fosse chi aveva una proprietà agricola. Il nu mero delle persone iscritte nella lista dei poveri, a Londra o in altre grandi città, era molto elevato . Nel I 5 2 o , secon do Hoskins, un terzo della popolazione urbana era esenta ta dalle tasse a causa dello stato di povertà ; la proporzio ne probabilmente sali nel corso del secolo successivo . Nel I 6o2 un giudice disse che vi erano trentamila « persone oziose e senza padrone » . Era solo un'ipotesi, probabil mente poco fondata, ma essa aiuta a spiegare lo stato di tensione della classe dominante in periodi di avversità, e la sua dura repressione ( ad esempio quando una serie di cattivi raccolti coincideva con una crisi del settore tessile, come negli anni cinquanta del secolo XVI e negli anni venti del secolo xvn, o con una guerra, come negli anni I 5 501 5 6o, 1 590-1 6oo, 1 620-30). Nello stesso tempo l'aumen to di quella parte della popolazione costretta a procurarsi il cibo acquistandolo significava che i prezzi fluttuavano marcatamente a seconda del raccolto, sebbene la tendenza generale dei salari reali fosse inesorabilmente quella di ab bassarsi, finché non cominciò ad avere effetto la rivoluzio ne agricola del secolo xv n 2 • La prima conseguenza della industrializzazione, come abbiamo potuto vedere anche ai giorni nostri, è quella di aumentare il pericolo di carestia: piu rapida è l'industrializzazione piu grande è il pericolo iniziale. Solo quando il mercato nazionale è completamen te integrato si equilibrano le fluttuazioni regionali dei prezzi dei cereali. In questo periodo vi furono tuttavia ostacoli rilevanti alla crescita demografica, sebbene il territorio inglese fosse quasi immune da quel grande regolatore del conti nente che era la guerra. Il primo fu l'ambiente micidiale
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delle città malsane, caratterizzato da malattie endemiche e frequenti pestilenze. Se la popolazione aumentava, il suo eccedente si concentrava a Londra e in altre grandi città, laddove veniva eliminato con l'assis tenza della professio ne medica. La peste nel r 6 3 3 eliminò circa la metà degli abitanti di Newcastle 1 • È qato valutato che nel secolo XVI solo due bambini su cinque nati alla casa reale o all'ari stocrazia, raggiungevano l'età adulta. Il quarto duca di Norfolk perse successivamente tre mogli per parto. Dieci degli undici bambini nati al reverendo J oh n Owen ( I 6 I 3 I 68 3 ) morirono nella prima giovinezza. S e queste sono le cifre per le classi superiori, a quelle inferiori doveva anda re molto peggio. Nel r 66 z John Graunt calcolò che alla nascita per ogni bambino di Londra la speranza di vita fosse di diciassette anni e mezzo. A Londra solo un bam bino su dieci riusciva a superare l'età di cinque anni. Poi ché la popolazione, nonostante tutto, continuava a cresce re molto rapidamente, l'aumento naturale in tutto il paese doveva essere considerevole. La sporcizia e le malattie erano la principale causa di morte. Ma anche la legge faceva la sua parte. Nel 1 59 8 settantaquattro persone vennero condannate a morte nel Devonshire . Nei nove anni che vanno dal r 6o7 al r 6 r 6, la media annuale di persone giustiziate nel Middlesex fu di settantotto. Queste cifre forse sono eccezionali, dal mo mento che il r 598 fu un anno di carestia, e il Middlesex aveva la popolazione piu sradicata e piu numerosa di tutte le contee. Tuttavia se circa duemila persone furono con dannate ogni anno, e a questo si aggiunge il numero ( qua si impossibile da determinare, ma probabilmente molto piu grande ), di coloro che morivano di febbre nelle pri gioni; è chiaro che la legge eliminò una parte notevole di quelli che erano nell'età piu adatta per avere figli. Possia mo capire la riluttanza delle giurie a condannare uomini e donne colpevoli di furti insignificanti, per i quali erano passibili della pena di morte . 1 R. HOWELL,
1 2
Cfr. oltre, pp. 56-62. Cfr. oltre, parte III, cap. 3 ·
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p. 9·
Newcastle upon Tyne and the Puritan Revolution, 1967,
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2. Rivolgiamo ora la nostra attenzione alle classi sociali nelle quali era divisa l'Inghilterra del secolo XVI, e inizia mo prcndeilJu lu cunliiderazione i pari. Qui dobbiamo registrare un doppio fenomeno : una relativa perdita di potere accanto alla sopravvivenza di privilegi e di una grande influenza. La Riforma trasformò l'equilibrio della Camera dei lord, convertendo una maggioranza clericale in una maggioranza laica. Trentuno abati mitra ti scompar vero, e solo cinque dei nuovi vescovati appena creati so pravvissero. Rimasero perciò ventisei vescovi: nel regno di Enrico VIII non ci furono mai meno di trentasei pari laici. Ma anche l'almanacco nobiliare laico venne trasfor mato. Venticinque delle trentanove famiglie che avevano acquistato titoli nobiliari sotto i primi due Tudor, dovette ro alla corona il fatto di essere elevate ai servizi politici e amministrativi. All'avvento al trono di Elisabetta, venti sei dei sessantuno pari laici erano stati nominati dopo l 'inizio della Riforma. Fino al regno di Giacomo I non ci fu mai una maggioranza di pari che avesse ereditato i pro pri titoli. Dal momento che i vescovi erano di nomina reale, si capisce perché la Camera dei lord si trovasse in genere d'accordo con la politica del re. Contemporanea mente l 'attacco reale alle franchigie sta a significare che la nobiltà stava perdendo la sua autonomia di potere terri toriale. Come affermò Spelman circa un secolo dopo la Riforma : Tutto il corpo della baronia è ... decaduto ... dal suo antico
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lustro, dalla sua grandezza e stima. Io, che circa cinquanta anni fa osservai con quale rispetto, deferenza e distacco i principali uomini della contea si rivolgevano ai piu modesti baroni, e con quale familiarità persone di rango inferiore spesso si accostano a molti di quelli dei nostri tempi, non posso meravigliarmi e per il declino degli uni e per l'arro ganza degli altri . . . Dio per punirli (per la loro partecipazio ne alla spoliazione della chiesa), ha tolto loro gli antichi onori della nobiltà e li ha trasmessi alla gente piu insigni ficante del popolo, a bottegai, tavernieri, sarti, mercanti, borghigiani, birrai e allevatori di bestiame.
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Invece di rappresentare la componente essenziale del Parlamento, i lord divennero allora semplicemente una delle due Camere. I sessantuno pari laici del 1 5 5 8 erano scesi a cinquantanove nel r 6o3 . La riluttanza di Elisabetta a nobi li tare lil gen try in ::� srPs::l signifir0 <::h l" i pari <::0me gruppo sociale cessarono di coincidere con i grandi pro prietari terrieri : e quando Giacomo e Carlo rinnovarono la concessione di nomine, i mercanti erano divenuti ricchi abbastanza da poterle comperare. Nel r 626 si contavano circa un centinaio di pari laici. Ma in compenso nel secolo xvr si giunse anche all'elaborazione di una legge sui pari, e alla teoria che la corona non poteva chiamare alla Camera Alta chi voleva, ma solo coloro che avevano il diritto ere ditario di farne parte. Come osservò Bacone, « i diritti e la preminenza della nobiltà » non erano in nessun modo sminuiti dalla perdita del potere militare. Un pari non si aspettava di ricevere dai tribunali lo stesso trattamento che un comune cittadino. Egli non poteva essere costretto al giuramento, non poteva essere torturato, né venire ar restato per debiti - uno dei privilegi piu importanti. Era tassato inoltre per una cifra molto bassa. « Quando mai avete visto un lord impiccato per un qualsiasi motivo? - chiedeva lord Fee-Simple in Amends of ladies ( r 6 r 8 ) : noi possiamo ammazzare chi vogliamo » . I loro dipendenti potevano ancora intimorire le giurie. Un giudice di pace non avrebbe mai . arrestato un uomo che indossasse la li vrea di un pari potente, come molti membri della gentry ancora facevano. Nel r 62o due funzionari del Counter vennero puniti per aver arrestato « un gentiluomo apparte nente al conte di Oxford ». « Chi mai penserebbe che un giudice voglia contendere con un grand'uomo come lui ? » chiese un membro del Parlamento nel I 62 I . Soprattutto nel secolo xvrr, quando il governo non te meva piu il potere politico dell'aristocrazia, i privilegi sociali dei pari vennero rafforzati con sanzioni b arbare. Nel regno di Carlo I un uomo che defìnf il conte d,i Dan by « un vile lord imbroglione » perchè questi aveva fat� to le recinzioni, e disse: « Io sono un uomo migliore di lui », venne imprigionato per un periodo di tempo a di screzione di sua maestà e multato di Iooo sterline piu
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altre x ooo per danni . Persino Laud al massimo della sua
potenza non osava assegnare la penitenza alla moglie di un pari finché non gli era noto il benestare del re . Que
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s t'ultimo sarebbe intervenuto anche a protezione di un nobile debitore o assassino. I pari ootev>tnn � nrhe rih sdare « protezioni » che permet tevan'"o a coìoro che aveva no fatto bancarotta, di non pagare i creditori : alcuni pari le vendevano a 5 scellini l'una. Le leggi suntuarie favorirono il mantenimento delle differenze di classe. Nello stesso modo in cui oggi, nel l'esercito, una controversia può terminare con un'occhia ta alle spalline o ai galloni dei contendenti, cosi nel secolo XVI la validità degli argomenti di un uomo era stabilita dal suo abbigliamento ; tuttavia, la frequente riemissione di proclami in materia, è la dimostrazione evidente del venir meno di questo simbolo di una società statica e ge rarchica. Significativamente un progetto di legge suntua ria trovò l'opposizione alla Camera dei Comuni, nel r 62 1 , col pretesto che « benché siano ammessi l'onore e la dif ferenza tra noi e la nobiltà, non c'è tuttavia ragione che ce ne debba essere tanta quanta fra la seta e il panno, e che ne rimanga tanto poca fra noi e i nostri servitori quan ta fra ottobre e maggio ». Sono parole di uomini le cui aspirazioni erano superiori alle posizioni sociali tradizio nalmente loro assegnate. Dopo il r 64o le leggi suntuarie vennero abolite. La litigiosità, che rendeva famosa l'Inghilterra del se colo XVI, va vista sullo sfondo di questa realtà sociale. Nel le società a questo stadio di sviluppo ogni controversia legale tende a diventare una guerra privata condotta con altri mezzi : le giurie venivano ingannate o intimorite, ogni genere di pressione veniva messa in atto per forzare la mano al giudice. Nondimeno col secolo xvn ha luogo un grande cambiamento, almeno nel Sud e nell'Est del l 'Inghilterra. I diritti di proprietà « dei piu umili » pote vano essere garantiti dalla legge ( per coloro che potevano permetterselo ); e Whitelocke contrapponeva a questo la situazione di « quei paesi dove gli zotici e i contadini di pendono completamente dalla volontà dei loro signori . . . e non osano disputare con essi s u nessuna questione d i di-
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ritto » . E sottolineava come fino a quel momento vi fos sero meno cause legali nel Nord dell'Inghilterra rispetto al Sud. Carlo I , quando si giunse alla guerra civile, deve qual elle vul La aver rimpianto che i Tudor fossero riusci tl cosi bene nell'intento di disarmare le grandi famiglie del Nord e dell'Ovest, dal cui appoggio militare egli ora dipen deva. « Una delle ragioni per cui re Carlo perse la guer ra civile, - osserva Stone, - è che l 'aristocrazia inglese non sapeva piu combattere » . Eppure nel I 642 persino i se guaci del Parlamento si sentirono in dovere di dare i co mandi militari ai pari, dovunque potessero convincerne qualcuno ad accettare e, di conseguenza, rischiarono di perdere la guerra. Sia Baillie che Clarendon pensavano che fosse necessario il prestigio del conte di Essex per tenere assieme l 'esercito parlamentare. All'inizio della guerra, lo stesso Essex diede una dimostrazione del suo potere feu dale, quando ammoni i suoi fittavoli <( di non attendersi benevolenza dopo, se non lo avessero aiutato a rifornirsi » . I l numero di coloro che s i definivano gentiluomini pare si sia notevolmente allargato in quel periodo. All 'inizio esistevano molte parrocchie senza gentiluomini residenti. ( Leland registra come fatto eccezionale la presenza di un gentiluomo in quasi ogni villaggio del Northamptonshi re) . Sarebbe interessante saperne di piu su questi villaggi dove non esistevano gentiluomini-cavalieri; sembra che essi siano diminuiti verso il tardo Seicento, quando tre vil laggi su quattro avevano uno squire residente. Ma, data la frammentarietà di molte statistiche di quel periodo, dobbiamo ammettere che non siamo sicuri di quanto ciò costituisse una novità. Può essere che un numero di per sone di gran lunga maggiore di quanto non ci dicano i re gistri conservatisi, venissero accettati come gentiluomi ni, e che solo nel secolo XVI , aumentando i plebei ricchi, sia diventato importante l'essere riconosciuto legalmente come gentiluomo. Però pare probabile che questa prea� sione dal basso per essere ammessi nella gentry, rafforzas� se il suo dominio sulle campagne dal momento che veniva ad allargarsi la classe che poteva portare le armi. Infatti, mentre i grandi notabili andavano perdendo i loro privi•
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legi, la gentry subentrava ai loro posti controllando il go verno locale in nome del re. All'inizio del periodo da noi esaminato sussisteva an cora un elemento personale nel rapporto fra i giudici di pace e il governo CC:iJlrale : Elisabetta, « la regina dei gen tiluomini », esaminava la lista dei giudici segnando quelli che ella desiderava conservassero l'incarico. E credeva di conoscerli tutti personalmente. Ma nella misura in cui au mentavano il prestigio ed il profitto derivante dalla fun zione di giudice di pace, inevitabilmente crescevano anche, per ragioni sociali, le pressioni per ottenere la nomina, e quindi il loro numero aumentò. Dapprima i giudici di pace erano sotto lo stretto controllo del Privy Council e delle Prerogative Courts ; del resto a loro volta si rivolgevano a Londra per avere appoggio contro le .sommosse. Ma in seguito al disarmo del paese, il governo centrale si trovò nell'impossibilità di far si che i giudici imponessero provvedimenti impopolari. A partire dal r 6 2 1 , la Ca mera dei Comuni si fece portavoce dei giudici di pace con .tro un progetto reale volto a togliere loro la facoltà di concedere licenze alle birrerie - elemento essenziale p er il mantenimento dell'ordine pubblico e del sistema clien telare a livello locale che i giudici erano decisi ad eserci tare. Nella vittoriosa sessione del r 624 la sorveglianza delle corti superiori sui giudici di pace veniva in pratica eliminata. C 'è una connessione naturale fra la crescente importan za dei membri della gentry nel governo locale, e il loro desiderio di sedere alla Camera dei Comuni, fenomeno che fu contemporaneamente effetto e causa della crescente im portanza della Camera Bassa nel periodo che abbiamo pre so in considerazione. Se Elisabetta creò pochi nuovi pari fra i piu ricchi rappresentanti della gentry, in compenso istituf i borough seats che rimanevano sotto il patrocinio del gentiluomo locale. E benché la linea di demarcazione della gentry verso l'alto fosse difficile da varcare, non Io era altrettanto quella dal basso : il gentiluomo « Viene fat to molto a buon mercato in I nghilterra », disse sir Tho mas Smith nel r 5 6 5 . Tutti coloro che vivevano senza la vorare ed erano in grado di sostenere la parte del gentiluo-
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mo, o coloro che avessero u n diploma di Oxford o di Cambridge, potevano venire accettati come gentiluomini. C'era una certa difficoltà a conciliare questa mobilità socia le de facto con i pregiucl izi soci::�li dell'epoca : la realizza zione di quest'opera di conciìiazione fu compito del Colle gio degli araldi, da poco fondato . La piu antica ispezione araldica ebbe luogo nel r 529 e l'ultima nel I 6 8 6 . Nel I 530 gli araldi decisero che quanti godevano di buona reputa zione con terre non vincolate del valore di r o sterline an nue e possedevano beni mobili del valore di 3 00 sterline, avevano diritto all'acquisto di un blasone. In tal modo, fin dall'inizio del periodo che stiamo esaminando, il sangue blu era diventato acquistabile. Al momento della dissolu zione, le terre dei monasteri vennero di regola date in pos sesso in cambio del servizio di cavaliere, per ragioni di ca rattere fiscale piuttosto che militare . I n questo modo la proprietà terriera fu ancor piu separata dai tradizionali ob blighi militari, e un maggior numero di famiglie vennero rese dipendenti dalla corona attraverso l'istituzione della tutela: sebbene verso la fine del secolo coloro che compra vano le terre dei monasteri avessero trovato il modo di evitare un rapporto di tipo feudale. 3· « Anche qui in Inghilterra le città e le corporazioni, mentre da un lato hanno bisogno della protezione di un potente, dall'altro lamentano un eccessivo zelo da parte d�i loro protettori nell'interessarsi ai possessi privati e nel comportarsi da p adroni negli affari di governo » , osser vava sir Walter Ralegh. Il rapporto era ancora di dipen denza feudale, proprio come l'ambasciatore di Venezia riferiva a proposito delle compagnie commerciali sotto Giacomo I, che erano « oppresse e protette dal re » . Senza dubbio l 'ordinamento dei distretti offriva motivi di lamentela. Essi avevano bisogno della prote.-:ione di un p ari o di un gentiluomo del luogo per diverse ragioni per ottenere favori dal governo, per essere sicuri che i loro interessi non fossero trascurati dal Parlamento - m a spes-
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dovevano pagare per questo un prezzo elevato. Leland ci informa che per guanto ai suoi tempi l'industria del sale di Droitwich prosperasse, « tuttavia la maggior parte dei borghigiani erano poveri , perché i gentiluomini per lo piu ricavavano la maggior parte clel guadagno, mentre ad essi toccava tutto il lavoro » . Il conte di Cumberland inca merava i profitti del mercato settimanale e delle due fiere annuali di Kirkby Stephen. Il fatto che nel r 6 r 8 il conte di Suffolk perdesse il potere, causò la rovina del mercato di stoffe di Oswestry che egli, come signore del castello, era in grado di proteggere dalla concorrenza di Shresbury. Nell'ultimo decennio del secolo XVI sir George Grey scris se ai city fathers di Leicester a proposito di un criminale che avevano fatto arrestare: « lo voglio avere fra le mie mani; . . . quindi mandatemelo poiché finché vivo metterò alla prova tutti gli amici che ho in Inghilterra ma voglio giustizia . . . Se vi opporrete a me in qualcosa, posso vendi carmi della vostra città venti volte tanto » . Nel secolo XVI tutti i distretti, salvo i maggiori, desideravano sempre piu essere rappresentati ai Comuni da gentiluomini che non avrebbero inseguito ricompense monetarie e che potevano avere maggiore influenza a corte dei rappresentanti non nobili . Ma non dobbiamo tener presenti solo i rapporti di pro tezione-oppressione fra gentiluomini e città. La relativa debolezza delle città inglesi, ad eccezione di Londra, che le manteneva dipendenti dal locale proprietario terriero, favori altresf l'unificazione nazionale sotto un'unica capi tale. Ciò rese possibile la fuga delle industrie in espansio ne, piu moderne, piu libere dalle strettoie e dalle regole di corporazioni tese alla difesa dei propri privilegi. Qui esi stevano maggiori legami di benevolenza e di eguaglianza fra il gentiluomo allevatore di pecore e il fabbricante di stoffe, che avevano tanti interessi in comune - interessi che trovavano la loro rappresentanza alla Camera dei Comuni 1 Innanzitutto dobbiamo richiamare l'attenzione sui grandi mercanti di Londra. Essi erano ancora relativa•
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Cfr. oltre, pp. 72, 7 3 , 8r, 134-36.
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mente poco influenti in politica, ma nel decennio compre so fra il 1 5 70 e il 1 5 8 0 , dopo il sacco di Anversa, comin ciarono a diventare piu importanti quali fonti di prestiti per il governo . Nei primissimi anni del regno di Elisabet ta, il grande mercante finanziere sir Tho m as Gresham clis se alla regina che i mercanti inglesi « hannc il dovere di sostenervi in ogni vostro caso di necessità » , e che l'avreb bero in tal modo salvata dalla dipendenza dagli s tranieri . Gresham disse nella City di Londra , nel 1 5 7 0 , « Sua Mae stà non può avere insolvenze finanziarie, sia che si tratti di 40 sterline che di 50 ooo ». Nello stesso anno la regina si recò in visita alla Borsa, aperta di recente, che Gresham aveva costrui to ad imitazione di quella di Anversa, e la battezzò significativamente Royal Exchange. L'indipen denza inglese accresceva automaticamente l'importanza di chi era in grado di finanziarla. L'anno successivo venne le galizzata la riscossione di interessi superiori al r o per cento . Nel secolo xvn alcuni mercanti erano ricchi come i pari, malgrado le loro fortune fossero normalmente realizzate nell'arco di una vita. Questi uomini erano completamente indipendenti da tutti, salvo che dal governo. Erano im pegnati ad abbattere i privilegi delle corporazioni locali dove questi costituivano un impedimento per il commer cio interno, ed usavano la loro ricchezza per ristrutturare la società nella quale vivevano, con le scuole, i colleges, la assistenza per i poveri, le opportunità per i giovani poveri in grado di migliorare le proprie condizioni . I rap porti di questi grandi mercanti con lo stato subirono una evoluzione molto diversa da quella dell'aristocrazia. Al l 'inizio del periodo da noi considerato, i commercian ti avevano tanto bisogno di un forte governo centra lizzato per il mantenimento della pace, dell'ordine e della legge interni, guanto di un appoggio esterno per eliminare i concorrenti stranieri e proteggere gli inte ressi commerciali inglesi all'estero. Per tutto questo va leva la pena di pagare fortissime somme. Ma con il pri mo periodo del secolo xvn l'indipendenza nazionale e l'ordine interno dell 'Inghilterra erano assicurati, gli stra nieri non c'erano piu. Ora le responsabilità del gover-
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nare sembravano piu evidenti dei vantaggi che poteva riceverne. I mercanti dovevano pagare per la propria di fesa contro i pirati del canale della Manica, per il mante nimento dei loro ambasciatori oltremare : i governi degli Stuart erano tiepidi nell'imporre gli interessi dei commer cianti inglesi contro i loro concorrenti stranieri, e tenJe vano a sostenere in tutti i modi i privilegi delle oligarchie locali contro i londinesi. Ostacolavano in tutti i modi le attività mercantili. Eppure a quel tempo gli interessi dei mercanti erano condivisi da altre classi sociali : molti gen tiluomini sarebbero stati d 'accordo con Thomas Mun : « il commercio estero è il solo mezzo per incrementare il valore delle nostre terre » . Mentre il governo scivolava sulla china di un'alleanza con un'aristocrazia parassitaria in espansione, un numero crescente di gentiluomini pren devano coscienza che i loro interessi coincidevano con quelli dei mercanti, e che assieme ad essi formavano « il paese » in contrapposizione alla ristretta cricca di corte. D'altro canto, la compatta oligarchia dominante di Lon dra veniva sempre piu coinvolta nei prestiti di denaro, dapprima ai pari, poi al governo. Come dice Robert Ash ton, « lo schieramento della Corte e della campagna . . . si estendeva nella City stessa . . . La distinzione economica non stava nei termini Corte contro City, ma in quelli di Corte e parte della City contro la parte restante » . Al di sotto dei proprietari terrieri e dei grandi mercan ti, emerge l'importante gruppo di quelli che ho definito « la classe media » . Di recente sono stati fatti dei tentativi per contestare l'uso di questo termine in riferimento ai secoli XVI e xvn ; a me pare invece indispensabile a patto che venga definito con esattezza. Nella classe media in cludo la maggior parte dei mercanti, gli artigiani piu ric chi, l'insieme dei contadini indipendenti, la yeomanry, gli agricoltori fittavoli benestanti. Queste persone si diffe renziavano dalla gentry proprietaria di terreni e dall'oli garchia dominante di Londra e delle maggiori città, da un lato, per la mancanza di privilegi; e dalla massa rurale e urbana dei poveri e dei vagabondi, dall'altro, per il pos sesso di proprietà sufficienti per renderli economicamente indipendenti . La loro sopravvivenza era precaria in un
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mondo arbitrario dominato dall'imprevidibilità di cata strofi naturali ( peste, malattie, medicina insufficiente, man canza di qualsiasi forma di sicurezza sociale e dalla vio lenza e dall'oppressione dell'uomo ; ma aiutati dalla for tuna e dall'operosità molti di loro riuscivano a sopravvi vere e persmo a prosperare. Tali uomini non erano privilegiati, ma neppure privi di diritti. La proprietà dei freeholders era garantita dalla Common Law. La sparizione del vassallaggio in Inghil terra, alla fine del secolo XVI, lasciò i copyholders, succes sori dei vassalli, in una posizione legale ambigua ; ma sem pre piu chi era in grado di intraprendere una azione legale - per esempio i piu benestanti - poteva verosimilmente avere i propri possessi protetti dalle garanzie dei tribunali . In alternativa essi potevano comprare la loro libertà, spes so a prezzo elevato. Questi gruppi, in continua espansio ne per numero, ricchezza ed educazione, formavano la classe dei lettori della Bibbia, la classe per la quale venne ro scritte le opere analizzate nell'eccellente Middle Class Culture in Elizabethan England di L. B . Wrigh�. Questi uomini sostennero la monarchia Tudor e persino l 'ascesa al trono della papista Maria nel r 5 5 3 , perché nel secolo XVI la minaccia ai non privilegiati non proveniva tanto dal governo centrale, quanto dal lord feudale locale, nei con fronti del quale la monarchia poteva venir concepita come protettrice. Ciò si è spesso rivelato una illusione, da Watt Tyler fino a Kett ed oltre: gli interessi del re erano inscin dibilmente legati a quelli della classe terriera dominante. Tuttavia egli aveva interesse a prevenire le forme piu grossolane di ingiustizia e a mantenere la legge e l 'ordine. « Il piu grande abisso, - dice Barley, - divideva, ai tempi di Carlo I, l'agricoltore ambizioso e di successo dal comune cittadino povero » '. La tradizione della decisa indipendenza inglese si andava sviluppando fra lo strato emergente degli yeomen, inglesi medi, mangiatori di car ne, bevitori di birra e timorati di Dio. Un uomo di questo tipo costituiva la spina dorsale del puritanesimo e della 1 The Agrarian History o/ England and Wales, IJOO-I640, vol. IV a cura di Joan Thirsk, Cambridge University Press, London 1967, p. 766.
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New Mod e! Army . Molt i avvenimenti contr ibuirono a rafforzare quest a classe in Inghilterra, al temp o in cui gli zoccoli di legno erano considerati la calza tura abituale per le classi inferiori dei paesi papisti stranieri . E fu tale individuo indipendente e di pochi mezzi che diede corpo alla nuova ideologia della classe media nazio nale, in con trapposizione alle grandi famiglie ( aristocra tiche, monasti che ) del Medioevo. 4·
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La gente comune « è tenuta in considerazione di poco superiore a quella degli schiavi », dichiarava un ambascia tore veneziano intorno al 1 500, mentre rilevava, nel me desimo tempo, la prosperità dei mercanti. Un altro osser vatore straniero metteva in evidenza, intorno al r6r9, la arroganza della gente comune che aveva potuto arricchir si : egli, chiaramente si riferiva a quella che abbiamo defi nito la classe media. I resoconti contraddittori sulla ric chezza dell'inglese comune dipendono dall'angolo in cui si pone l'osservatore, giacché coloro che erano molto po veri cominciavano a differenziarsi dai ricchi plebei con caratteristiche del tutto nuove. Alla fine del secolo XVI l'Inghilterra e la Scozia erano gli unici paesi in Europa ( salvo la Scandinavia), ad avere superato il vassallaggio, benché sopravvivessero alcuni ob blighi di prestazioni - per esempio un decreto del r 5 5 5 imponeva doveri di corvée sulle strade a tutti gli uomini validi per quattro giorni all'anno ( i ricchi, naturalmente potevano attenerne l'esonero pagando ). I canoni in na tura erano sempre molto importanti, almeno sulle terre ecclesiastiche. Questa situazione non rappresentava certo una benedizione per i contadini piu poveri : « termina la servitu della gleba, esordisce la legge sui poveri » fu il conciso commento di Tawney. I proprietari terrieri non si facevano scrupolo di sfrattare i fittavoli che non erano piu costretti alle prestazioni gratuite obbligatorie. La legge gravava pesantemente sui poveri. Gli uomini sfrat tati con la forza potevano intentare un processo per ri-
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tornare sulle loro terre solo se erano in grado di far fron te in anticipo alle spese. La giustizia inglese era già « la migliore che il denaro potesse comprare >> ; pare che anche la Chancery abbia favorito i signori feudali nei confronti dei loro fittavoli 1 • I lavoratori salariati senza terra si tro vavano in una posizione molto meno sicura di coloro che ancora conservavano le loro terre. Il vassallaggio finisce, le affittanze e il lavoro salariato si estendono . Uno statuto del I 5 50 proteggerà le costruzioni dei piccoli cottagers sui terreni incolti o sui pascoli demaniali. Quarantasette anni dopo venne stabilito per legge che non si potesse piu co struire nessun nuovo cottage se non vi fosse annessa una superficie non inferiore a quattro acri di terra ; ma i giudi ci di pace - che usufruivano loro stessi di lavoro salariato __: avevano la possibilità di imporre o meno, a loro piaci mento, questa disposizione. Una disposizione legale del I 6o 5 sta bill che gli abitanti delle terre incolte non ave. vano, in quanto tali, diritti comuni su di esse . E i salari reali diminuivano in continuazione . Su un punto tutti i membri della classe dominante era no d'accordo : le classi inferiori non dovevano avere di ritti politici. Enrico VIII disse ai ribelli che « non aveva mai sentito dire o saputo che consiglieri dei principi o pre lati dovessero venire nominati dal popolino rozzo e igno rante » . Sir Thomas Smith nel I 56 5 disse che « braccianti a giornata, miseri agricoltori, addirittura mercanti o det taglianti che non hanno terre libere, copyholder e tutti gli artigiani. . . non hanno voce in capitolo né autorità nel no stro stato, non vengono tenuti in nessun conto, e a loro spetta solo di essere governati ». Il grande Statute of Arti ficiers del 1 56 3 , elaborato unitamente dal governo e dalla Camera dei Comuni, costituisce la migliore testimonianza che, come dice sir John Clapham « i legislatori considera no tuttora le persone che non hanno delle proprietà come fossero in uno stato semiservile », col dovere di lavorare per i loro superiori. L'accesso alle occupazioni specializza te venne ristretto ai figli dei benestanti, cosicché « genti1 w. J. JONES ,
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The Elizabethan Court o/ Chancery, 1967, pp. 264-65
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!uomini ed altre persone che possedevano delle risorse po tessero avere la possibilità di sistemare i loro figli cadetti. . .
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nei mestieri loro assegnati, altri nell'agricoltura, le donne come domestiche. Un memorandum del I 5 73 , che ho ap pena citato commentando questo statuto, sosteneva che fosse perfettamente giusto e conveniente che i figli non potessero esercitare altro mestiere che quello dei loro ge nitori. Lo statuto non cercava solo di cristallizzare una società statica e gerarchica, ma ribadiva anche, dal mo mento che una certa mobilità sociale era inevitabile, che ne dovesse beneficiare in primo luogo la gentry. La svalu tazione della moneta sotto Enrico VIII aveva causato l'impoverimento in particolare fra le classi piu umili, e l 'abolizione delle chantries aveva privato i poveri di una forma di assicurazione sociale. Ora, il decreto del I 5 6 3 imponeva uno stretto controllo sulla popolazione lavora trice, un controllo ·esercitato dai giudici di pace per conto della classe dei datori di lavoro . Un obiettivo del decreto del J; 563 fu quello di conser vare la disponibilità di una riserva di lavoro a buon merca to nei distretti rurali, in modo che i datori di lavoro non si trovassero a corto di manodopera. Nella misura in cui la popolazione aumentava, il lavoro andava perdendo il va lore dovuto alla sua scarsità, di cui aveva goduto nel se colo xv. Il servo doveva comprare il benservito, per uno o due pennies, dal suo precedente datore di lavoro prima di poter stipulare un contratto con un altro. Se percepiva un salario superiore al massimo legale ( fissato dal giudice di pace: nella maggior parte delle contee i tassi salariali uf ficiali rimasero pressoché invariati all'incirca dal I 5 80 al I 64o, mentre i prezzi continuarono a salire), poteva venir punito con una multa pesantissima, e la carcerazione, men tre il suo datore di lavoro avrebbe pagato una multa rela tivamente leggera. Questa disposizione non sempre veniva fatta rispettare. All'occorrenza, in zone dove vi era scar sità di manodopera, i giudici di pace erano costretti a sor volare sulla sua violazione, ma essi potevano pur sempre imporla a loro discrezione. Con un decreto del r 6 r o ogni
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uomo valido o donna che minacciasse di andarsene dalla sua parrocchia, era passibile di venire inviato in casa di correzione e di essere trattato come un vagabondo . Si pensi che potere ciò forniva alla classe degli imprenditori! Affitti esorbitanti, espulsione dalla terra e vagabondag gio, smembramento delle grandi famiglie, blocco dei sa lari con i prezzi in aumento, poveri che si accalcavano nelle grandi città, dove in maggioranza vivevano al minimo del livello di sussistenza o sotto di esso , imposizione legale dell'accordo sul p rezzo del lavoro nei villaggi - in presen za di tutte queste circostanze si rese necessario un sussidio per i poveri al fine di integrare i salari, per non costrin gere le categorie inferiori alla rivolta per la fame ormai ge neralizzata. Un decreto del 1 5 3 1 per la prima volta di stingueva fra vagabondi abili al lavoro (che dovevano es sere puniti) e poveri inabili ( che potevano mendicare). Dopo il r 563 poteva venire imposto un con-tributo per i poveri, benché in molte parrocchie ciò non venisse fatto. Esso era molto impopolare fra le classi proprietarie, e fino al r 66o (perlomeno) i poveri ricevettero molta piu assi stenza dalla carità privata che dallo stato. D 'altro canto, nella Londra di Carlo I esisteva un palo per la fustigazione dei vagabondi abili al lavoro ogni poche centinaia di me tri. I vagabondi preferivano il carcere alla casa di corre zione. La Poor Law, disse Thorold Rogers, fu « in origine una faccenda di regolamentazione poliziesca, e il deside rio di soccorrere coloro che si trovavano in miseria, un corollario inevitabile imposto dalla necessità, e non det tato dalla filantropia » . Prima del r 62o un anno ogni quat tro, in media, era un anno di penuria. Assicurando un li vello minimo di sussistenza per vecchi e malati, il sussidio per i poveri prevenne la morte per inedia e la rivolta in tempi di carestia, ed inoltre contribui a mantenere bassi i salari. A questa feroce determinazione di mantenere i po veri nella loro miseria, portò un contributo la teologia protestante con la sua pesante accentuazione della malva gità dell'ozio e dell'importanza dell'aiutarsi da sé. I pre· dica tori raccomandavano di limitare la carità ai « merhe· voli ». Lo stesso fece un commediografo come Dekke'r; popolare fra i cittadini londinesi; quando la carità indi-
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scriminata veniva difesa nelle sue commedie, era il dia volo che parlava. Negli anni trenta del secolo XVI i giudici di pace venne ro resi responsabili della imposizione di questa legislazio ne, e le parrocchie ne divennero le unità ::� m m i n i strative . I giudici di pace rilevarono il controllo di quella che era un tempo l'area ecclesiastica della parrocchia, proprio co me la corona e il Parlamento rilevarono il controllo cen trale della chiesa. Il potere dei giudici di pace era enorme. Come si espresse un parroco comprensivo nel 1550 « se il povero, angariato nella ·contea dove risiede, si lamenta, col giudice di pace o simili, di aver ricevuto un torto, può ottenere ben poco risarcimento - a quanto sento - e cosf essi si dànno una mano tra loro, proprio come avviene fra i muli che si grattano a vicenda » . Vent'anni dopo venne detto di sir W alter Waller che « per il fatto che era giudice di pàce opprimeva i poveri con . . . atteggiamenti incoeren ti contro la legge e contro la coscienza » . Naturalmente non tutti i giudici di pace erano come questo : però contro i despoti non esistevano rimedi. Il curatore di una edizio ne degli atti delle assisi trimestrali prima del r 6 I 2 com mentava che « molti casi di procedura illegale, di violenta ingiustizia . . . vengono registrati come meri dati di fatto, commessi apertamente e senza esitazione » . Possiamo im maginare che cosa fossero le pratiche non documentate. In questo periodo cominciò a differenziarsi dal resto della società organizzata in gilde e grandi proprietà terriere uno strato proletario. Con la specializzazione industriale, in particolare nell'industria mineraria, si ebbe una catego ria di lavoratori piu sporchi dei loro compagni; malnutriti, avevano denti che tendevano a rovinarsi precocementi, e i loro bambini tendevano ad essere deformati dal rachiti smo. I nuovi venuti spesso costituivano una comunità in dustriale separata. Nel r 6o6 i proprietari di un borgo del lo Shropshire protestarono che una nuova miniera di car bone stava portando « una quantità di persone indecenti, la schiuma e la feccia di molte [contee] dalle quali erano stati trasferiti » . Ma le differenze fisiche piu marcate nel l'Inghilterra preindustriale erano probabilmente quelle fra i membri della classe dominante e la massa della po-
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polazione. I primi, citando le parole di Laslett « dovevano essere stati piu alti, di maggiore peso, meglio sviluppati e con una maturazione precoce rispetto ai rimanenti » . Que sto senza dubbio confermava nella classe dominante la convinzione della sua innata superiorità. Nelle rappresen tazioni del secolo XVII c nei racconti di fate, ogni sedu cente ragazza di campagna che dimostrasse sensibilità, ri sultava essere una principessa travestita. Persino l'eroe popolare medievale Robin Hood venne trasformato, nel secolo XVI, in un conte cui erano state espropriate le ter re. Questa concezi one delle differenze fisiche di classe, che risuona ancora nelle orecchie di mol ti di noi per via dei racconti fiabeschi con i quali siamo stati allevati, sem bra potersi oggi giustificare con la sottoalimentazione del le classi inferiori : circostanze simili producono conse guenze simili, attualmente, in Sudafrica. I profitti senza precedenti dei ricchi erano, com'era ri saputo, accumulati a spese dei poveri : e durante questo secolo alcuni ricchi, almeno, ne ebbero coscienza. Jordan ha rintracciato le istituzioni filantropiche da cui venivano mantenuti tredici su quattordici poveri che ricevevano un minimo di sussidio, quasi esclusivamente a spese di quei mercanti che erano ì principali datori di lavoro dei poveri. L'Inghilterra ebbe un sistema di beneficenza or ganizzato, nel secolo in cui i mercanti divennero tanto ric chi e socialmente influenti da poterselo permettere, e pri ma che essi partecipassero al controllo dello stato in mo do sufficientemente saldo da sentire che il problema pote va venire affidato all'azione pubblica : nel secolo in cui gli uomini smisero di far dire messe per i defunti si cominciò a pensare che fosse virtuoso aiutare i vivi a bastare a se stessi. I poveri erano privi di diritti anche in un altro senso : erano soggetti alla coscrizione mentre ciò raramente acca deva a quelli che pagavano le tasse. Agli inizi del secondo ventennio del secolo XVI I l'arruolamento forzato di ope rai per la sfortunata spedizione di Mansfield in Germania contribui a diminuire la disoccupazione di quegli anni di crisi. « La parte pili umile del popolo e dei servi » , d'altro canto, non veniva arruolata nella milizia, la guardia nazio-
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nale della proprietà, in parte perché, come disse Carlo I, non si poteva prevedere una loro residenza stabile, ed in parte perché « il governo aveva timore di armare ed adde strare le classi inferiori » 1 • Come dimostrò cinquant'anni fa lo storico russo A. N. Savine, metà dei cognomi di un borgo nel Norfolk sparirono completamente fra il I 607 e il I 65o; a Clayworth, nel Nottinghamshire, piu del 6o per cento della popolazione scomparve fra il I 6 76 e il I 6 88 2 • Questi villaggi possono non costituire casi tipici, ma senza dubbio la mobilità sociale in questa società era notevole, almeno per quanto riguardava i non-proprietari . Nessuna meraviglia che Francis Quarrel ci racconti che i poveri temevano di avere figli. 1 L. BOYNTON, The Elizabethan Militia, 2 P. LASLETT e J. HARRISON, Clayworth
Essays, I6oO-I750, presented to David Ogg, Ollard, 1963, p, 174.
1967, pp. 62, 109 e passim. and Cogenhoe, in Historical a cura
di H. E. Bel! e R. L.
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3· Agricoltura e rapporti agrari
L'ospitalità, che era un tempo antica usanza del· la gentry ed un noto tratto distintivo di tutte le an tiche casate, ha perso il suo titolo semplicemente con la discontinuità; e le grandi residenze che tu rano un tempo costruite per soccorrere i poveri e tutti quei viandanti che ne avessero avuto bisogno, oggi non rappresentano piu che un punto di riferi mento per orientarli nel cammino. Dove sono finiti questi Grandi? A corte, a disperdere in smodate ed illimitate gozzoviglie ciò che i loro previdenti ante nati avevano cosi a lungo conservato.
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The English Gentleman (1633). I.
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Nelle tavole di Gregory King, del r 6 8 8 , 1'88 per cento della popolazione figurava addetta all'agricoltura. Mal grado molti avessero senza dubbio un lavoro sussidiario nell'industria, dovremmo andare cauti nell'attribuire ec cessiva importanza al commercio e all'industria prima di quella data. Gli storici si trovano sempre piu d 'accordo sul fatto che il capitale accumulato in agricoltura, spesso sotto forma di piccoli risparmi, può, nel lungo periodo, essere stato piu importante del contributo fornito dal commercio e dall'industria. La rivoluzione dei prezzi nel secolo xvr creò nuovi pro blemi e nuove possibilità per i proprietari terrieri e i pic coli agricoltori. La proprietà dei gentiluomini e dei nobili - osservava Edoardo VI nel r 5 5 I - « da sola non ha in crementato il reddito . . . il governo della casa è sempre piu costoso, il personale è piu caro, i salari piu alti . . . Il genti luomo, costretto dalla necessità e dalla povertà, diventa un agricoltore, un allevatore di pecore o altro bestiame; l'allevatore, l'agricoltore, il mercante diventano proprie tari terrieri e si fanno chiamare gentiluomini, benché non
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siano che degli zotici » 1• I prezzi agricoli crescevano piu rapidamente di quelli industriali, cosi gli uomini avvedu ti, che producevano alimenti per il mercato, prosperavano. Coloro che disponevano di redditi fissi si trovavano in difficoltà, come, per esempio, i proprietari terrieri che ave vano dato le loro terre in affitto con contratti a lunga sca denza, sebbene alla loro scadenza si trovassero a disporre di una inattesa fortuna, di un finanziamento anticipato . I fittavoli con contratti di locazione a lungo termine aveva no tutte le possibilità di prosperare. Vi erano molti incentivi volti a incrementare l'agricol tura. Si assisteva ad un notevole incremento della resa per acro, grazie in buona parte alle recinzioni dei cam pi. Tuttavia la popolazione, specie quella urbana, faceva registrare un tasso di crescita superiore a quello del sur plus agricolo . Questa è la ragione per cui i prezzi dei pro dotti agricoli crescevano piu rapidamente di quelli indu striali. È stato stimato che il consumo di grano di Londra sia cresciuto del 230 per cento fra il r 6o5 e il r 6 6 r , inol tre la piazza londinese spingeva per uno sviluppo su larga scala del mercato ortofrutticolo. Nel r 64o il latte veniva venduto nelle strade di Londra da venditori ambulanti. Negli anni fra il 1 5 70 e il r 64o, si verificò - afferma Bow den - « un improvviso balzo in avanti nel volume, nell'or ganizzazione e nell'impatto del commercio di prodotti agricoli sull'economia inglese » 2• La domanda crescente di prodotti alimentari investi prima le sei contee intorno a Londra e poi ogni parte dell'Inghilterra che avesse accesso alle vie d'acqua. L'importazione di cereali a Londra dalle tre contee di nord-est crebbe di quattro volte nei sessanta anni che precedettero la guerra civile. Il grande trionfo che rappresentò per i mercanti esportatori inglesi la chiu sura dello Steelyard nel 1 5 9 8 , ebbe anch'esso delle conse guenze per l'agricoltura, dato che i mercanti della Lega an seatica pagavano i tessuti con cereali, ed il loro ritiro - an che in seguito a una serie di cattivi raccolti - fece crescere 1 The Chronicle and Politica! Papers of King Edward VI, a cura di W. K. Jordan, Cambridge University Press, London 1966, pp. 163-64. 2 THIRSK. Agrarian History cit . , p. 587.
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la pressione per una produzione nazionale . Un bozzettista, durante il regno di Giacomo I, tracciava la fisionomia di un grossista di grano : « Vorrebbe che Danzica fosse alle Molucche e preferirebbe qualche invasione straniera piut tosto che sapere della riattivazione dello Steelyard » . L a crescente domanda d i prodotti alimentari portò ad una colonizzazione interna, che si estese nel Cumberland, nel Westmoreland e nell'Inghilterra Sudorientale. Si ma nifestava pure una spinta alla messa a coltura dei pascoli comuni, dei terreni incolti e delle foreste reali . In molte zone dell'Inghilterra un gran numero di lavoratori, in ec cesso rispetto alle disponibilità di impiego , si spostò dai borghi aperti alle foreste, in cui si attendeva ad opere di disboscamento : nel Gloucerstershire, Worcestershire, Northamptonshire, Kent vennero costruiti dei cottages da contadini - cottagers che si erano installati abusiva mente nelle brughiere, al limitare delle terre incolte e dei terreni boschivi. La Thirsk e Everitt hanno proposto re centemente di fare una netta distinzione tra aree boschive e terreni di pascolo da un lato, e zone arative dall'altro. I primi erano molto piu estesi, nel periodo in esame, di quanto lo siano attualmente, ed includevano per esempio l 'Essex settentrionale, il Weald, la « Zona del formaggio » del Wiltshire, cosi come foreste quali quelle di Sherwood, della New Forest, e in genere l'area degli Highlands . Da quando gli agricoltori poterono installarsi abusivamente nelle aree boschive, queste furono in grado di fornire ab bondante manodopera ( a tempo pieno o parziale ) per le industrie in espansione, vecchie o nuove. Di conseguenza queste aree divennero piu suscettibili di cambiamenti ri spetto ai distretti di campagna, dove l'invariabile routine delle coltivazioni era ancora predominante. Everitt parla di « una società relativamente mobile e libera, nelle parroc chie dei boschi e delle brughiere, ed una relativamente statica e dipendente, nelle parrocchie della campagna e della pianura » . John Norden, nel r 607, dice che « la gente cresciuta nei boschi è di natura piu ostinata e incolta di quella delle campagne-campione [campi-aperti] » . John Aubrey descrive la gente dei boschi come « gente rozza » che « vive senza leggi, senza nessuno che la governi, che
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non si cura di niente e non dipende da nessuno » . In tali zone i legami di subordinazione feudale potevano venire spezzati piu facilmente dalle usurpazioni esercitate dalla industria rurale. La Thirsk ed Everett vanno oltre, sugge rendo che le regioni dei pascoli come il Weald nel Kent fossero <( il terreno piu fertile per il puritanesimo e il dis senso » , e si domandano se le zone boschive e di brughie ra non possono aver fornito la maggior parte delle truppe dell'esercito parlamentare nella guerra civile ' . L a rapida espansione della produzione laniera e dell'in dustria carbonifera contribui anch'essa all'espulsione dei contadini dalla terra e alla proletarizzazione. « Dovunque l'industria mineraria acquistava importanza, - ci spiega Nef, - essa incoraggiava la tendenza ad una riduzione dei diritti di proprietà previsti dal diritto consuetudinario ed anche di quelli dei piccoli freeholders }> . « Non solo si do veva impedire agli affittuari di intraprendere lavori di sca vo per proprio conto, ma essi dovevano anche venir priva ti del loro potere di ostacolare l'estrazione dei minerali che si trovavano nel loro sottosuolo, o di richiedere un in dennizzo eccessivo }> . « Dappertutto nel Lancashire e nello Yorkshire, l'orientamento del pensiero giuridico era con trario a concedere al copyholder la possibilità di estrarre dal suolo senza una speciale licenza del lord » . Era l 'econo mia che creava la legge. « I copyholders vivevano nel co stante timore che si scoprisse il carbone sotto i loro ter reni ». 2.
centoventicinque anni successivi al 1 5 3 0 , la ter-.. -�.ra Nei fu comprata e venduta piu liberamente di quanto fos
se mai avvenuto prima. La Riforma gettò sul mercato le terre dtiJnQnasteri e dèllectiantnes. L'efietto combi nato degli�tutes of Uses and Wills ( 1 5 3 6 e I J 4 0 ) fu quello di facilitare la mobilità della terra. Le vendite di ' tutto un secolo toccarono l 'apice nell'orgia di confische e 1 THIRSK,
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di vendite dei decenni rivoluzionari. Ma passato quel pe riodo il mercato si saturò, e comunque si aprirono possibi lità di investimenti piu lucrosi : contratti governativi, pre stiti di stato, cariche pubbliche, commercio d'oltremare e costruzioni navali, società per azioni . ( Sull'estrema gene rosità di cui avevano fatto mostra i mercanti e la gentry puritana, prima del 1 640, nel dare impulso all'istruzione, alla predicazione e all'assistenza dei poveri può, tra l'altro, avere influito la mancanza di sbocco per gli investimenti ) . A partire dagli anni quaranta del secolo XVI I si sviluppò lo Strict settlement ' volto a chiudere il mercato della ter ra, in quanto la pressione che aveva contribuito a mante nerlo aperto si era ridotta. Intanto, tra il 1 5 5 8 e il 1 640 , le terre dei monasteri e quelle reali, erano state vendute per un valore comples sivo di 2 milioni e 250 ooo sterline. Inoltre vi erano pro prietari terrieri grandi e piccoli che non erano in grado di migliorare il proprio sistema di conduzione o che vende vano per riorganizzarsi. Terre relativamente a buon mercato potevano essere comprate da chiunque avesse un ca pitale da investire ed ambizioni sociali da soddisfare. La mobilità della terra, naturalmente, sconvolgeva i conser vatori. L'esistenza di <mna società di compratori di terra », negli anni trenta del secolo XVI I , sembrava ad un osser vatore « volta alla distruzione della gentry » e ad un livel lamento fra gentiluomini, piccoli proprietari terrieri e co loro che erano un tempo gli uomini di fatica, e al formarsi in essi dell'insolenza e della caparbietà che li rendeva ostili nei confronti del governo del paese » . Quelli che acqui starono molta terra divennero gentiluomini, se già non lo erano : un processo talvolta erroneamente paragonato a quello della formazione della gentry. Nel 1 6oo i gentiluo mini, vecchi e nuovi, occupavano una porzione del terri torio del paese molto superiore che non nel 1 5 3 0 , a sca pito della corona, della chiesa, dell'aristocrazia, come pure dei contadini. I gentiluomini prendevano terre in affitto - dal re, dai vescovi, dai decani e dai capitoli ecclesiastici, dai college di Oxford e Cambridge - spesso allo scopo di
Agrarian History cit., pp. u r - 12; cfr. cap. r, passim e pp.
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subaffittarle per profitto. Locazioni e riversioni talvolta formavano un groviglio inestricabile. Ciò costituiva, in mancanza di banche, una forma di investimento, allo stesso modo che l'acquisto di cariche in Francia. La gentry minore guadagnava là dove i grandi possidenti perdevano, i suoi membri guadagnavano come fittavoli là dove gli altri perdevano come lord. Savine ha definito questa gen try come quella « che si umilia per raggiungere il proprio scopo » : il che conduce al suo trionfo finale come classe, anche se vi furono singole famiglie che non riuscirono a sopravvivere.
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Il secolo xvr offri grandi opportunità ai proprietari ter rieri e agli agricoltori, anche se non tutti ne trassero van taggio. Uno dei miti che sono stati finalmente sfatati in questi anni, è quello che il semplice gentiluomo di cam pagna non potesse prosperare, in questo periodo, con la sola agricoltura, senza investimenti nel commercio, nel l'industria, nella pirateria, o senza affrontare le grosse in cognite della carriera di corte. Al contrario : mentre il li vello generale dei prezzi crebbe all'incirca di 5 volte fra il 1 5 3 0 e il r 64o, i redditi in alcune zone su cui è stata ef fettuata un'indagine aumentarono in media di 8 volte. Il reddito da allevamento di ovini crebbe, nell'Anglia del l'Est, con una oscillazione da 4 volte e mezzo a 7 volte . I profitti maggiori sembra siano stati ricavati dagli agricol tori capitalistici, uomini che avevano preso in affitto le ter re per produrre per il mercato, compreso quello di espor tazione, che era in rapido sviluppo ; ma anche i proprietari terrieri che ridussero la durata dei loro contratti di affitto parteciparono a questi profitti. È probabile che i piccoli agricoltori trovassero ben presto che i loro surplus veni vano inghiottiti dagli affitti crescenti e dalle tasse. Gli anni r 5 8o-r62o, dice Bowden, registrarono « una massic cia redistribuzione del reddito a favore delle classi dei pro prietari terrieri, una redistribuzione che avvenne, in ulti ma analisi, tanto a spese dei salariati agricoli e dei consu-
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matori, quanto dei fittavoli » ' . La sostituzione del bue con il cavallo come animale da tiro, in questo periodo, mette in evidenza la crescente prosperità degli agricoltori stessi. I cavalli costano di piu come alimentazione, ma svolgono una mole di lavoro superiore da 3 a 4 volte di quella di un bue . Nel sf'colo dell'inflazione sembra ci siano stati agricol tori, piccoli e medi proprietari terrieri, che per primi svi lupparono le qualità borghesi necessarie per raggiungere il successo : parsimonia, operosità, prontezza nel chiedere fitti esosi e nel profittare delle possibilità di mercato, con sumo moderato e reinvestimento dei profitti . I pari e i grandi gentiluomini, con un tradizionale livello di spese da mantenere, tardavano ad adattarsi e continuavano a spendere somme ingiustificate rispetto al loro livello di reddito. Questi uomini dipendevano sempre piu dai fa vori della corte per la propria sopravvivenza. E si può sospettare che la penuria di legname sia stata accresciu ta dai proprietari terrieri indebitati che vivevano sul ca pitale. Le terre messe a pascolo avevano un valore tri plo di quelle da cui si poteva ricavare legname ; cosi venne deciso, secondo le parole di un libellista del r 6 r r , che « c'è combustibile a sufficienza per soddisfare con questo molte necessità », e vennero tagliati gli alberi senza ripiantarne. « Non vivere in campagna, - consigliava al figlio l'accor to lord Burghley, - se non hai grano e armenti attorno a te ; perché colui che mette mano alla borsa per ogni spesa di casa, è come colui che pensa di trattenere l'acqua con un setaccio » . I profitti che potevano trarsi dalle migliorie agricole derivavano da un'attenta gestione, dalla bonifica e dal drenaggio, dall'uso di fertilizzanti, dal chiudere con siepi e prosciugare canalizzando le terre recintate : per tutto ciò era necessario del capitale. Con la diminuzione del valore dei canoni fissi e dei tributi divenne necessario sbarazzarsi dei freeholders e dei copyholders e convertire gli affitti a lungo termine in affitti a breve termine. L'au mento delle entry fines e l 'esosità dei canoni parvero una rottura rivoluzionaria della tradizione: ma si trattava de1 THIRSK,
Agrarian History cit . , p. 695.
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gli unici mezzi con cui i proprietari terrieri potevano te nersi al passo con i prezzi crescenti. A breve scadenza fu rono gli agricoltori e i piccoli proprietari terrieri che ne beneficiarono in maggior misura. Ma i grandi proprietari seguirono presto il loro esempio . « I gentiluomini, - scri veva sir Thomas Wilson intorno al r 6oo, -- che erano usi dedicarsi alla guerra, sono ora per la maggior parte in grado di diventare buoni coltivatori, e sanno far rendere al massimo le loro terre allo stesso modo dei fattori e degli agricoltori, cosf che prendono in mano loro la fattoria al momento dell'estinzione del contratto di affitto, e lavo rano loro stessi o lasciano la conduzione a chi è in grado di far produrre di pili . . . è questa la ragione per cui è scom parsa la yeomanry », eccezion fatta per coloro che godono di contratti d'affitto di lunga durata.
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un'insperata fortuna e, quindi, verso il capitale con cui si potevano intraprendere riorganizzazioni delle tenute agri cole o investimenti commerciali. Ma dei molti che furono chiamati a corte, pochi furono i prescelti. E nel frattempo chi inseguiva il miraggio dei favori di corte, faceva manca re alla terra la base reale della ricchezza, l 'instancabile vigilanza che le dedicava invece lo squire puritano residente in campagna. « La corte - disse Arthur Wilson, - è un ge nere di lotteria dove gli uomini che rischiano di piu, pos sono sortire un biglietto non vincente e coloro che rischia no di meno, possono vincere un premio » . Sir John Oglan der, la cui fortuna era strettamente legata alla corte, aveva spese annuali superiori di circa r ooo sterline alle sue en trate. Sir John Reresby, piu tardi, rimpiangeva le perdite registrate da suo padre per aver seguito la corte nei tren t'anni precedenti la sua morte, avvenuta nel r 6 r 9 . Dato che i proprietari terrieri avevano perduto il loro potere militare, dovevano adattarsi alla nuova società in cui era re il denaro. Cosi, gradualmente, furono interessati sempre piu direttamente alla gestione delle tenute, a li mitare l'ospitalità, ad aumentare gli affitti della terra o i diritti di estrazione mineraria, ecc. Molte famiglie che tentavano di mantenere gli standard tradizionali nelle spese di rappresentanza, in un'epoca di inflaiione, doveva no vendere terreni per poter tenere in pari i bilanci; la maggior parte delle grandi famiglie erano comunque usci te da questo impasse a partire dal secolo xvn. I conti di Northumberland, nei primi due decenni del secolo, por tarono a termine una drastica riorganizzazione della ge stione agricola, che si rivelò una frustata ai contratti di affitto incrementando notevolmente il loro reddito. Gli Herbert del Wiltshire intrapresero una simile riorganiz zazione all'incirca nello stesso periodo con i medesimi buoni risultati. Quelli che non potevano porre in atto questi cambiamenti venivano rimpiazzati da altri piu ca paci di trar vantaggio dalla rivoluzione intellettuale e tec nica nella gestione della proprietà. ( La professione di pe rito agrimensore risale al regno di Elisabetta; la nuova matematica mise prestò in grado di calcolare in modo pre ciso il valore delle terre e i miglioramenti che vi si pote-
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Gli effetti combinati dell'inflazione e della politica reale di attirare a corte l'aristocrazia, costrinsero quest'ultima a dipendere dal re per favori ed emolumenti e ridussero la dipendenza feudale dei fittavoli dai proprietari arista 1 . cratici . Nel secolo xvu l 'aristocrazia non era piu una clas se essenzialmente truhtare. Persino i conti di Northum er an non erano ptu un potentato feudale del Nord e si erano trasformati in proprietari terrieri del Sussex. I pari \ potevano compartecipare ai profitti derivanti dalla con centrazione della ricchezza e del potere nelle mani della monarchia, ma solo attraverso la sottomissione ed il man tenimento di un buon comportamento ; infatti essi avevano perduto la loro indipendenza politica e finanziaria. Questo ruolo di redistributrice della ricchezza assunto . dalla corte, aiuta a comprendere l 'ostilità della « campa » nei suoi confronti, e la concezione puritana che gli /. gna oziosi aristocratici fossero dei parassiti. Questa opinione fj si rafforzò quando Giacomo I cominciò a distribuire do .� nazioni agli scozzesi e ai suoi favoriti non nobili. r, 1 L'arcivescovo Mathew e Trevor-Roper hanno sottoli. J neato l 'importanza dei favori di corte, come via versç> ·
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vano effettuare , a danno principalmente dei copyholders, che presero cosi ad odiare gli agrimensori ). « La valorizzazionc della terra, - osservava Francesco Bacone, - è la maniera piu naturale per acquistare ricchez ze; . . . ma essa è lenta; eppure, dove gli uomini forniti di una grande ricchezza si dedicano al lavoro dei campi, si ha una grandissi ma moltiplicazione della loro ricchezza » . I maggiori proprietari terrieri, con credito illimitato, era no i piu avvantaggiati nel trarre profitto da tali tecniche e nell'intraprendere colossali operazioni quali, per esempio, le bonifiche dei terreni acquitrinosi . Negli anni venti, con la fine dell'inflazione, l'adozione da parte della classe pro prietaria dell'aumento dei canoni e dei censi di insedia mento, « l'irrigidirsi della linea di frattura sociale [ fra le classi dei proprietari terrieri] si basava su uno spostamen to nell'equilibrio del profitto economico dagli yeomen af fittuari verso la genty proprietaria » . Come proprietari as senteisti, la maggior parte dei pari, almeno nel Sud e nel l'Est dell'Inghilterra, persero - a partire dal r 64o - la sot tomissione dei loro fittavoli, senza riguadagnare quella po sizione predominante nello stato che avevano avuto in passato grazie al potere militare 1 • reLa Camera dei Comuni uasi sentava que a arte e a entry c e stava rosperan o : Ùna a · a 1 proprietari terrten non poteva mantenere àlungo una pos1z10ne dt nhevo neTia contea se i suoi red diti declinavano in maniera significativa; viceversa, una nuova famiglia, se era ricca a sufficienza, poteva venire ac cettata nella cerchia dei notabili della contea nello spazio di una o due generazioni . In tal modo la Camera dei Co muni tendeva ad esprimere gli interessi della gentry agia ta. Il trionfo del capitalismo nelle campagne può essere descritto seguendo l 'atteggiamento dei Comuni nei con fronti delle recinzioni. I governi si opponevano alle recin zioni, che avevano l'effetto di spopolare le campagne, prin cipalmente per ragioni militari. Ma le recinzioni portava1 L. STONE, The Crisis o/ the Aristocracy, IJJ8-I64I, Oxford Univer sity Press, London 1965 [trad. i t . La crisi dell'aristocrazia. L'Inghilterra da Elisabetta a Cromwell, Einaudi, Torino 1972}. Per la stesura del para grafo precedente devo molto al libro di Stone.
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n o anche a d una sparizione dei redditi tassabili e d a una riduzione dei pagamenti di decime : l'opposizione dei par roci alle recinzioni non sempre sgorgava da un puro sen timento di altruismo. Nel r 5 9 7 , anno di carestia, si regi strarono gli ultimi decreti contro lo spopolamento ; nel . r 6o 8 il primo ( se pur limitato ) decreto a favore delle re .f.i cinzioni. ( Nel I 6o7 nei Midlands ci fu una rivolta contro .. ... le recinzioni, e un documento ufficiale suggeriva che esse ': erano necessarie se si voleva alimentare una popolazione ·1 1' 1t crescente ). Nel r 62 I , nel pieno della depressione, si ebbe il primo progetto di legge per estendere dappertutto la re .i. cinzione, progetto avversato da alcuni membri del Parla mento che temevano disordini nelle campagne. Nel I 6 24 lo statuto contro le recinzioni venne abrogato. Alla fine del decennio vi furono tumulti e rivolte antirecinzioni nel Dorset, nel G loucestershire, nel W orces tershire, nello Shropshire e nel Wiltshire. A questo fecero seguito, in as senza del Parlamento, le Enclosure Commissions di Laud che ricavarono una grande quantità di denaro penalizzan do le recinzioni, malgrado che la corona s tessa fosse pro prietaria di terre recintate. Ma queste commissioni fecero ben poco per restituire agli sfrattati le loro tenute ; in real tà « le commissioni di Carlo I miravano alla prevenzione delle recinzioni, tanto quanto il suo schema per l'autoriz zazione della vendita del tabacco al dettaglio mirava a pre venire il fumare la pipa » 1• Le multe per recinzione diven nero una tassa sporadicamente imposta a una parte della classe proprietaria, e non davano nessuna adeguata garan zia ai poveri. Ancora una volta il Parlamento Lungo costi' tu! un punto di svolta. Nessun governo dopo il I 64o tentò seriamente di prevenire le recinzioni né di ricavar denaro col sistema delle multe.
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L'amara ironia di Tommaso Moro sulle p ecore che man giavano gli uomini si rivelò piu vera di quanto egli pen1 M. w. BERESFORD,
Glebe Terriers and Open-Field Buckinghamshire,
in « Records of Buckinghamshire », xvr, p. 8.
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sasse. Infatti, nel secolo XVI , mentre il livello di vita de gli uomini delle classi piu umili precipitava in modo ca tastrofico, quello delle pecore registrò un miglioramento altrettanto rimarchevole . Le recinzioni e l 'irrigazione delle marcite portarono ad un miglioramento dell'erba, cosicché le pecore vennero ad avere un vello piu lungo e piu grosso, o comunque in quantità maggiori . Ciò, a sua volta, contribui al declino dei panni rustici inglesi, tessuti con la lana a fibra corta di pecore sottoalimentate, allo sviluppo della lana pettinata e alle New Draperies che utilizzavano queste fibre piu lunghe e grosse ' . La principale opposizione alle recinzioni veniva dalla gran massa dei contadini, per lo piu copyholders. I cambia�enti giuridici del secolo XVI cofl:linciavano ad assimilare ti copyhold al freehold, ma la sicurezza del possesso dei copyholders variava a seconda della capienza della loro borsa o del coraggio di affrontare i loro signori . Allo stesso modo, il diritto dei contadini ad essere risarciti per le recinzioni, rimaneva in buona parte sulla carta. Molte recinzioni avvennero « per accordo » fra i freeholders del borgo . È difficile evitare il sospetto che qualche volta « l'accordo » venisse estorto al piu debole dal piu forte. Vicino a Wakefield una recinzione fatta « consensualmen te » venne riaperta di forza non appena la guerra civile ne creò le condizioni. Può essere ricordata anche la perdita del diritto a raccogliere legna, cacciare la selvaggina ecc. sulle terre comuni, che deve essere stata molto grave per le famiglie che vivevano ai loro confini. Le recinzioni per di piu aumentarono la dipendenza degli abitanti del villaggio dal proprietario terriero, che ora diventava spesso anche il datore di lavoro. Il pericolo di una rivolta contadina era molto piu tangi bile dell'azione governativa per contenere l 'avanzata dei nuovi metodi in agricoltura. Ci furono rivolte di poca im portanza nel 1 5 9 6 , r 6o7, r 628-3 r , e le rivolte assunsero un carattere endemico, in tutto il paese, durante gli an ni trenta del secolo XVI I . Ma non ci fu, nell'Inghilterra
AGRICOLTURA E RAPPORTI AGRARI
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di quel secolo, nessuna rivolta agraria a carattere nazio nale di una portata tale che si avvicinasse a quelle del r 3 8 r , 1 450 e 1 5 4 9 , né un successo paragonabile a quello delle rivolte contadine nella rivoluzione francese e in quella russa. Una ragione consistette nel fatto che i con tadini inglesi avevano già cessato di essere una classe omo genea. Molti yeomen e gli agricoltori piu ricchi stavano producendo alimenti e lana per il mercato, impiegavano anch'essi lavoratori salariati, e condividevano il punto di vista e gli interessi dei gentiluomini e dei mercanti, piutto sto che quelli dei lavoratori senza terra o degli agricoltori che producevano a livello di sussistenza. Persino un fat i ./. tore con « campi aperti » come Robert Loader del Berk shire settentrionale era continuamente interessato, nel l decennio r 6 r o-2o, ai profitti derivanti dalla vendita di ll ' frumento e di orzo. Gli uomini che avevano un surplus da immettere sul mercato potevano trarre profitto da un cat tivo raccolto, che avrebbe invece rovinato un agricoltore con produzione a livello di autoconsumo. Gli agricoltori meno fortunati vendevano il loro bestiame e la loro terra �' e andavano ad ingrossare le fila dei lavoratori salariati. Da � qui l'insuccesso, nei decenni rivoluzionari, del tentativo <( dei movimenti radicali di conquistare la sicurezza del pos sesso per i copyholders e di prevenire le recinzioni. È al lora comprensibile come la gente delle classi piu umili fosse pronta ad affrontare il rischio di annegare nell' Atlan tico, o a soffrire la fame nell'inverno del New England, ,1 nella speranza della definitiva conquista di una terra libera e di una regolare fonte di sostentamento. Circa ottantami . j tra uomini, donne e bambini lasciarono l'Inghilterra la {1 . fra il r 62o e il r 64 2 . l
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1 P. J. BOWDEN, The Wool Trade in Tudor and Stuart England, Mac millan, London 1962, passim .
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Si conquistano possedimenti a vostra insaputa . . . I mercanti ignorano gli int<'ressi della loro so vrana, e sono interessati solo al proprio profitto commerciale. Lo zar I van il Terribile alla regina Elisabetta ( 1 57 1 ) .
Nel secolo xvr, grazie alla scoperta dell'America e della rotta marittima verso l 'Estremo Oriente, il commercio mondiale era in espansione. L'uso della bussola nautica, lo sviluppo dell'astronomia e della matematica per la na vigazione contribuirono all'espansione del commercio a lunga distanza. Ma ancora piu importante, a breve sca denza, fu il crescere della domanda, nella stessa Europa, da parte delle classi agiate, medie e superiori. Nella prima parte del secolo l'esportazione inglese di stoffa si sviluppò rapidamente per far fronte a questa domanda. Intorno al I JJO, malgrado il boom fosse ostacolato da un pesante calo sul mercato di esportazione, e che la crisi conseguente fosse aggravata da una svalutazione, vennero scoperti nuo vi mercati ( ad esempio in Russia) per l'esportazione di tessuti. Lo zar Ivan aveva ragione : il capitale della Com pagnia delle Russie, sorta nel I 53 3 , si moltiplicò piu di tredici volte nei primi trent'anni di attività. E - cosa piu significativa a lunga scadenza - con la fine del secolo co minciò ad essere prodotto un nuovo tipo di stoffa, piu leg gero (le New Draperies ), aprendo cosi nuovi mercati in Asia e in Africa. Nel I 5 84 J ohn Hawkins era convinto che dali' ascesa al trono di Elisabetta « il patrimonio di questo reame è triplicato di valore » . Specialmente in seguito aìla pace con la Spagna del r 6o4, si raggiunse una grande prosperità. Ma, a partire dal r 6 r 5 , i disastri economici si susseguirono l'un l'altro rapidamente. II Cokayne Project del I 6 I 4 ebbe come con-
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seguenza una crisi di sovrapproduzione ed una diffusa disoccupazione nell'industria tessile. Si era appena deli neata una ripresa, quando iniziò una crisi ancora piu grave per il collasso dei mercati tessili dell'Europa dell'Est, che nel I 6 r 8 fu aggravata dallo scoppio Jelld guerra dei Tren t 'Anni. Nel corso degli anni venti e trenta l'economia ri stagnò. Ma il nuovo orientamento del commercio inglese prosegui anche in questo periodo . Attorno al r 64o, metà dell'esportazione londinese di tessuto andava in Spagna e nel Mediterraneo. A partire dal r 6oo il valore dei capi tali d 'esportazione era triplicato. I governi avevano bisogno dei mercanti piu ricchi per avere prestiti di denaro ed erano interessati anche al com mercio, nella misura in cui il suo incremento portava ad un incremento delle entrate doganali . Come Bacone pensò opportuno rammentare al nuovo favorito del re, sir Geor ge Villiers, attorno al I 6 I 6 , « l'ininterrotto commercio di mercanzie ci fornirà alla bisogna . . . di marinai e navigato ti » per la difesa navale dell ' Inghilterra. Oltre a ciò, la classe dominante nel suo complesso dava il benvenuto alle importazioni di lusso fornite dai commerci d'oltremare. Ma altrimenti i governi, erano poco propensi a favorire gli interessi commerciali. Fra il r 6 r 3 e il r 6 r 9 , quando i mercanti inglesi fecero appello a Giacomo I nella loro controversia con i mercanti olandesi, egli mantenne un ruolo simile a quello del mediatore neutrale fra due grup pi in lite : questo al tempo in cui la Compagnia olandese delle Indie Orientali era praticamente un dipartimento di stato, e il progresso del suo commercio era l 'obiettivo principale del governo. Nel r 629 Carlo I cedette il Cana dà alla Francia, dando cosi un punto d'appoggio sul suolo americano alla potenza che doveva essere la principale ri vale inglese nelle colonie per il secolo e mezzo successivo . II modo caratteristico del Medioevo per saccheggiare il commercio, era quello di imporre pedaggi o tributi, esi gibili dai signori di ogni zona in cui transitavano i beni. Le dogane erano gabelle reali, una rapina su scala nazio nale. In tal modo il governo favoriva, ed allo stesso tem po osteggiava, una classe commerciale pqtente. Esso vo leva dogane, tasse e una marina, ma non voleva nessuno
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squilibrio nella gerarchia dei ranghi sociali provocata da una eccessiva ricchezza commerciale. Allo stesso modo, i mercanti volevano uno stato unitario e un sistema giuri dico unificato, un'uniformità della moneta, nei pesi e nelle misure, con un governo forte e in grado di offrire protezione contro i nemici stranieri e i pirati, oltre che di abbattere i privilegi interni e le barriere al commercio. Tuttavia non vi era nessuna garanzia che uno stato forte avrebbe governato nel loro interesse, mentre vi erano tut te le probabilità che avvenisse il contrario. L'ambiguità della politica economica dei Tudor si tramutò in una in competente ruberia sotto Carlo I ; e la classe mercantile si divise fra il piccolo gruppo dei monopolisti privilegiati dal governo e la grande massa dei commercianti. Malgrado ciò, anche senza un significativo appoggio del governo, i mercanti inglesi si sollevarono nel secolo XVI dal loro status semicoloniale di dipendenza dai mercanti stranieri . I veneziani, che da tempo avevano pressochè monopolizzato le esportazioni inglesi di lana, cessarono le visite regolari a Londra dopo il 1 5 33 ; furono visti per l'ultima volta a Southampton nel 1 58 7 . I mercanti ansea tici della Germania del Nord persero la loro posizione di privilegio sotto il rigido regime di Northumberland nel 1 55 2 , posizione che riconquistarono sotto la papista Ma ria e ripersero sotto la regina Elisabetta. Furono definiti vamente soppiantati nel 1 59 8 . Tredici anni dopo i mer canti inglesi vennero invitati ad Amburgo e vi ottennero « magnifici » privilegi, simili a quelli di cui gli anseatici avevano goduto in Inghilterra. Lo stesso Edoardo VI discusse la costituzione in In ghilterra di un mercato che avrebbe rimpiazzato Anversa come centro del commercio europeo, e la diversificazione della struttura produttiva inglese « di modo che non tutto si reggesse sul tessuto » 1 • Ma dopo l'intermezzo del suo regno il governo sembrò perseguire una politica di delibe rata restrizione del commercio, concentrandolo nelle ma ni dì pochi ricchi mercanti londinesi. Le grandi compagnie 1 JORDAN e r8o.
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commerciali furono costrette a controllare le aree di mo nopolio al fine di tenere bassi i prezzi d'acquisto e a for zare verso l'alto i prezzi di vendita. La loro era una forma predatoria di commercio, che implicava un giro d 'affari relativamente modesto e con alti profitti ; ciò sarebbe stato impossibile senza un sostegno governativo per i loro mo nopoli, e questo sostegno essi dovettero pagarlo caro. Sir William Cecil, nel 1 564, dopo aver osservato che rispetto agli agricoltori, coloro che dipendono dalla mani fattura tessile presentano condizioni peggiori per essere governati tranquillamente, arrivò a spiegare i vantaggi di una riduzione delle esportazioni, d'una diminuzione del numero delle piccole manifatture tessili, e di una concen trazione della produzione nelle mani dei fabbricanti piu ricchi. ( Le tasse sull'esportazione erano cresciute nel 1 5 8 8 ). Sotto il regno di Giacomo l troviamo che il r o pe:: cento degli esportatori esportava il 50 per cento dei tessu ti da Londra. Questa deliberata politica di restrizione eb be come effetto di legare strettamente al governo un grup po di londinesi, che vennero trasformati in prestatori volontari ; ma provocò il risentimento e quindi il contrab bando da parte dei mercanti minori e di quelli dei porti franchi . Essa provocò altresi un'interferenza reale negli affari interni delle compagnie. Sebbene i legami dell'oli garchia dominante della City con la corte apportassero do nazioni e titoli di baronetto a qualche mercante, a lunga scadenza la crescente bancarotta della corona fece perdere interesse verso questa interconnessione finanziaria persi no per quegli ambienti che vi erano piu legati; per quelli che ne erano al di fuori l'ostilità verso la politica governa tiva crebbe costantemente durante il regno dei due primi Stuart. Non ci dovremmo quindi lasciar ingannare dall'appa rente attivismo di aristocratici e cortigiani nel commercio e nelle compagnie coloniali sotto Giacomo e Carlo l (ad eccezione dei conti del Middlesex e di Warwick, che di ventarono pari per essere stati uomini d'affari di successo, e non il contrario ). In effetti, i mercanti dirigevano le compagnie, perlomeno quelle commercialmente afferma te; gli aristocratici si davano da fare a corte e rastrellavano
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provvigioni . Dove non avevano possibilità di controllo, i mercanti tendevano a tirarsi indietro dai progetti di spesa della corte. Come disse un ufficiale di corte al duca di Buckingham nel r 6 2 2 , « gli uomini di talento non voglio no entrare in società con vostra signoria, perché i mer canti sono diffidenti ad arrischiare i loro beni con i loro superiori » . Ciò era vero anche per le colonie private, dove un grande aristocratico aveva un controllo apparente, ma era normalmente interessato solo al denaro che poteva ri cavare dalla sua posizione di prestigio. Cosi il conte di Carlisle cedette il governo delle isole Leeward e Barba dos ad un gruppo di mercanti londinesi. Il governo reale m ancò inoltre anche al dovere di pro teggere i mari per soddisfare le esigenze dei mercanti in glesi. Nel r 6o9 si diceva che vi fossero un migliaio di pirati in attività al largo delle coste irlandesi. Nei sette anni successivi quattrocentosedici navi furono catturate e i loro equipaggi ridotti in schiavitu. Un pirata inglese, Henry Mainwaring, divenne ricco abbastanza da ritirarsi e comprarsi il titolo di cavaliere da Giacomo I , che lo no minò luogotenente del castello di Dover. Nel r 6 3 I i pi rati turchi facevano razzie di schiavi sulle coste irlandesi e inglesi. « Se sarà consentito ai turchi di continuare a lungo », scriveva il governatore del castello di Pendennis al segretario di stato Coke, « essi renderanno impossibile agli inglesi ogni commercio per il futuro ». Le città costie re dovettero costruire fortificazioni contro i predoni . Nel frattempo la presenza in numero crescente dei mercanti inglesi nel Mediterraneo creò nuove richieste di protezio ne navale, richieste che non dovevano venire soddisfatte fino agli anni cinquanta. Al contrario, Carlo I, nel r 6 3 3 , proibf ai mercanti inglesi di entrare nel Mediterraneo. La fondazione di società per azioni, a partire dal regno di Edoardo VI, costituf un notevole passo in avanti nella riorganizzazione capitalistica della società inglese. In un primo tempo un gruppo di mercanti si associava per un singolo viaggio, poi per alcuni viaggi ed infine per un pe riodo indefinito. Con questi mezzi la cerchia di coloro che si impegnavano investendo poteva venire allarga ta, e i risparmi delle persone non direttamente impe-
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gnate nel commercio o nell'industria potevano venire mobilizzati . Nei primi anni del secolo xvu mol ti gen tiluomini, compreso un buon numero di membri del Parlamento , investirono in speculazioni commerciali ol tremare. Ciò che risulta interessante è che la maggior parte di loro investiva dopo aver avuto un seggio ai Comuni . Il Parlamento favori la diffusione della influen za di Londra sulle contee : attraverso il Parlamento i mer canti ed una parte della gentry furono coinvolti in una unica rete di interessi capitalistici ' . Questo sviluppo guar dava verso il futuro di una società in cui il rentier po tesse investire con sicurezza nei vari settori della econo mia con cui non aveva alcuna connessione diretta . Ma a breve scadenza le compagnie commerciali nel loro com plesso furono sempre piu soggette ad interferenze e con trolli dall'alto. Alle società per azioni capitalistiche venne assicurata piena libertà solo dopo il r 68 8 , quando il go verno accettò il principio della non ingerenza nella pro prietà privata. Nei secoli XVI e x v n venne accettato il fatto che il com mercio potesse far accumulare ricchezze da convertire in capitale. Ma, « l 'incremento della ricchezza nazionale » po se una serie di problemi. Ricchezza per chi ? Per la comu nità degli affaristi ? Per lo stato? I mercanti, dovevano esi stere per lo stato, come pensava Giacomo I , o Io stato doveva esistere per favorire i mercanti ? Contro il bul lionismo e le restrizioni, tentativi di controllare la dire zione e l 'ammontare degli investimenti, Thomas Mun ed altri proposero una nuova versione del mercantilismo, l'« ismo » dei mercanti. Il loro interesse si spostò sempre piu dalla sfera della circolazione a quella della produzione. I teorici di parte regia cercavano di ridurre le importazio ni per bilanciare le esportazioni ; i mercanti cercavano di aumentare le esportazioni al fine di conquistare all' Inghil terra una bilancia commerciale favorevole. Ciò poteva avvenire meglio superando il sistema organizzativo della 1 T. K. RABB, Enterprise and Empire: Merchant and Gentry · Invest ment in the Expansion o/ England, IJ75·IGJo, Harvard University Press, Cambridge (Mass . ) 1967, cap. 1 .
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compagnia, ma le compagnie avrebbero potuto essere eli ' minate, solo se lo stato avesse preso il commercio sotto la sua protezione 1 •
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Nel corso d i questo secolo le considerazioni decisive, sottostanti la nascita della politica estera inglese, furono di carattere finanziario. Enrico VIII utilizzò il ricavato dalla vendita dei beni ecclesiastici per costruire una poten te flotta. Ma l'enorme costo delle guerre fra il I 54 2 e il I 56 2 portò al caos finanziario, alla svalutazione e alle vendite delle terre della corona: un'esperienza che non sarà dimenticata da Elisabetta e dai suoi successori. Una politica estera costosa avrebbe condotto ad una dipenden za dal Parlamento, il quale avrebbe probabilmente appro fittato di questa dipendenza per chiedere, ad esempio, un assetto religioso pili radicale. La « parsimonia » di Elisa betta derivava da un complesso di cause istituzionali, poli tiche e religiose, oltre che dalle sue inclinazioni personali. Verso la fine del suo regno, le guerre di Spagna e d'Irlanda resero necessarie ulteriori vendite di terre e concessioni al Parlamento rispetto ai monopoli; le avventure estere tipiche del governo di Buckingham, negli anni venti del secolo XVII , portarono in conclusione al deterioramento completo dei rapporti fra corona e Parlamento e condus sero alla virtuale abdicazione dalla politica estera compiu ta da Carlo I durante gli undici anni del suo governo personale. Eppure, malgrado la guerra si rivelasse disastrosa per i governi, essa arrecò vantaggi ad altri settori della collet tività. Durante il regno di Elisabetta venne coniata mone ta per un valore di 4 milioni e mezzo di sterline, la mag gior parte delle quali si suppone provenisse dal bottino carpito alla Spagna . I beni conquistati dalle razzie dei cor sari fra il I 58 5 e il I 603 raggiunsero un ammontare com preso fra il I O e il I 5 per cento del totale delle importa1
Cfr. oltre, pp. 174-82.
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zioni. Queste erano fortune inaspettate per una classe commerciale che aveva un impellente bisogno di capitale. Nello stesso tempo le importazioni esotiche, bottino sac cheggiato ai vascelli spagnoli, creavano una nuova doman da da parte dei consumatori. L'unità nazionale di questi anni è simbolizzata dall'alleanza nella pirateria tra la gen try di lupi di mare del Devon e della Cornovaglia ed i mercanti della City, che presero a finanziare i primi in mi1 sura sempre maggwre . In effetti, nel corso di questo secolo erano aperte al governo due alternative in politica estera. Gli Howard di regola erano alla testa del gruppo filospagnolo, conser vatore e cattolico, dai giorni in cui rovesciarono successi vamente Wolsey e Thomas Cromwell : essi vennero a loro volta rovesciati nel I 547 per garantire una successione protestante. Durante il regno di Elisabetta il duca di Nor folk - il piu potente suddito del paese - in un primo tempo cercò di far sposare Elisabetta con un Asburgo; ma nel I 5 72 venne giustiziato per aver cospirato con Maria, re gina di Scozia e di Spagna, in quello che Froude definf « l 'ultimo sforzo unitario dell'aristocrazia inglese per an nullare la Riforma e soffocare il nuovo ordine di cose » . Per di piu, a partire dal regno d i Maria Tudor, i l gruppo conservatore si trovò a fronteggiare contraddizioni inso lttbili. Le basi economiche e politiche della chiesa e della vecchia aristocrazia erano state cosi gravemente indebo lite, che era impossibile ristabilire il loro dominio senza un aiuto esterno. Di qui il matrimonio di Maria con Filip po di Spagna e la sua stretta dipendenza da Roma e da Madrid, che offese il sentimento patriottico della gentry e dei mercanti non meno che il sentimento religioso dei protestanti e la cupidigia dei possessori delle terre dei mo nasteri. La ribellione di Wyatt, nel I 5 5 4 , fu un'espressio ne di nazionalismo piuttosto che di protestantesimo. La perdita di Calais nel I 5 5 8 e il rogo di trecento eretici ven nero unanimemente attribuiti alla perniciosa influenza della Spagna. Di conseguenza Elisabetta non poté spin-
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1 K. R. ANDREWS, Eli:r.abethan Privateering, Cambridge University Press, London 1964, pp. 128 e 2 3 2-3 5 .
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gere troppo oltre i suoi rapporti con la Spagna. Solo do po il rafforzamento dell'indipendenza inglese ci fu, sotto Giacomo I, un ritorno ad una politica realmente filospa gnola, coincidente con la riascesa degli Howard. Il so stegno a questa politica venne da quei conservatori che erano i meno preparati ad assistere a una crescita dell'in fluenza politica del Parlamento, che sarebbe stata l 'inevi tabile conseguenza di una politica di aggressione all'este ro . ( Non che la politica estera filospagnola avesse necessa riamente costi minori . Nel r 62 3 il ridicolo viaggio del principe Carlo e di Buckingham in Spagna, per corteggia re l'Infanta, costò piu di roo ooo sterline ). Se Giacomo tornò alla politica di riappacificazione con la Spagna, che Elisabetta aveva perseguito dall'inizio del suo regno, suo figlio in pratica ritornò all'abietta dipendenza dalla Spa gna e da Roma di Maria Tudor. Lo stendardo del patriot tismo venne appassionatamente raccolto dai puritani e dall'opposizione alla Camera dei Comuni. Dall'altro lato, partendo da Thomas Cromwell, passan do per i Dudley, per arrivare sino a Oliver Cromwell, ci furono fautori di una politica estera piu efficacemente pro te� tante. Ralegh e Hakluyt divennero i portavoce di una politica espansionistica antispagnola, approvata dalla Ca mera dei Comuni nel r 6 24 e molte volte in seguito. Ne gli anni trenta essa fu rappresentata da John Pym e dal la Compagnia dell'isola Previdence, al tempo in cui Went worth era il leader dei conservatori filospagnoli, e il go verno di Carlo firmava un'alleanza con la Spagna, ar rivando a prendere in considerazione la spartizione del la repubblica protestante olandese fra l'Inghilterra e la Spagna. Le conseguenze sociali sottostanti alla politica estera erano chiare ai contemporanei. « L'astio congenito del volgo contro la nobiltà » fu uno degli argomenti ad dotti da Burghley per giustificare una pace con la Spagna. I libellisti degli anni venti del secolo XVII descrivevano il partito filospagnolo come composto di cortigiani e di gran di aristocratici, molti dei quali ricevevano sovvenzioni dalla Spagna; la gente comune, era assodato, era filoolan dese e fieramente antispagnola. Una parte della classe commerciale sosteneva una poli-
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tica estera espansionistica, ma c'erano altri che preferiva no la pace con la Spagna. Per la Compagnia delle Indie Orientali, fondata nel r 6oo, il nemico principale erano gli olandesi. Una parte delle New Draperies erano confezio nate con lana spagnola, altre erano esportate in Spagna. Sir Thomas Went\vorth e il maggiore-generale di Crom well, Lambert, rappresentante degli i nteressi tessili del West Riding dello Yorkshire, erano entrambi marcata mente filospagnoli, malgrado fosse difficile trovare un'al tra questione politica su cui potessero trovarsi d'accordo . Wentworth aveva un'altra ragione per desiderare la pace con la Spagna, nella sua posizione di lord luogotenente di Irlanda. L'Irlanda rappresentò sempre la porta posteriore spalancata all'invasione spagnola. Negli ultimi decenni del regno di Elisabetta questa porta fu tenuta chiusa, ma a caro prezzo . Le risorse della monarchia erano insufficienti per una completa conquista e sottomissione dell'isola. Il principio dell'associazionismo economico col quale la re gina Elisabetta tentò di pacificare l' Irlanda e combattere la Spagna (pirateria, colonizzazione non ufficiale dell'Ame rica non meno che dell'Irlanda ) non potevano portare ad una soluzione definitiva. L'Irlanda venne conquistata e la Spagna venne piegata solo negli anni cinquanta del se colo xvn, quando le risorse inglesi furono mobilitate in teramente. 3·
Una storia simile, ricca di insuccessi nel sostenere gli interessi commerciali e di interventi disastrosi dei sovrani Stuart, può essere raccontata anche a proposito del com mercio in Estremo Oriente. Nel r 6oo la Compagnia delle Indie Orientali acquistò una patente che dava ai suoi membri il monopolio del commercio nella zona. Quattro anni piu tardi sir Edward Michelbourne, un cortigiano che era stato espulso dalla Compagnia per non aver pagato le quote, ottenne da Giacomo I la licenza di commerciare con le Indie Orientali, in violazione dello statuto reale. Nel r 6 1 7 Giacomo concesse un'altra patente alla Campa·
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gnia scozzese delle Indie Orientali, alia quale erano am messi gli inglesi. La compagnia londinese dovette versare un indennizzo affinche gli scozzesi si ritirassero. Nel r622 la Compagnia conquisto Hormuz, rna Buckingham, il lord grande ammiraglio, lungi dal compiacersi per que sta aumento della potenza navale inglese, domando su bito ro ooo sterline come sua quota personale sui pro fitti ricavati, e blocco le navi della Compagnia finche que sta non pago. Ispirato da questa esempio, il re chiese - ed ottenne - una porzione simile. Nel r635 Carlo su pero suo padre, concedendo l'autorizzazione ad una se conda Compagnia delle Indie Orientali di commerciare in acque, delle quali la compagnia esistente aveva acqui stato il monopolio. Questa« associazione di squires» igno ro gli accordi stipulati dalla compagnia legittimata e causa gravi disordini in Estremo Oriente, dandosi infine alia pi rateria. La sua patente venne revocata nel r639, quando divenne ovvio che presto sarebbe stato riconvocato il Par lamento. Questi sono solo alcuni esempi dei molti che potrebbe ro essere citati. Agli inizi del secolo XVII le classi commer ciali ( e la gentry loro associata), criticarono in misura sem pre crescente l'intesa governativa con la Spagna e il suo fallimento nel proteggere gli interessi commerciali inglesi nei confronti dell'Olanda. Esisteva una rivalita su que stioni di organizzazione. II governo preferiva le compa gnie fornite di patenti, mentre i mercanti non autorizzati si rivolgevano al Parlainento. Fra le stesse compagnie c'era disaccordo fra quelle di nomina reale e le altre; que ste dispute si ripercuotevano poi sulla Camera dei Comu ni. In materia di politica coloniale esistevano linee con trastanti. Le ricchezze provenienti dalle colonie private venivano usate per finanziare l'aristocrazia; un reale svi luppo delle colonie veniva affidato all'iniziativa privata, con poco sostegno e qualche effettivo ostacolo da parte dei governi. C'era poi l'usuale incertezza dei favori che del go verna, anche quando si pagava per averli. Carlo I instauro la prassi regolare di vendere i diritti di monopolio, nella stessa colonia, a gruppi rivali. Molte confische vennero effettuate dalla Commissione per le piantagioni istituita
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da Laud, negli anni trenta del secolo xvn. La capacita quindi degli olandesi di soppiantare nel commercia i mer canti inglesi poteva difficilmente sorprendere. Solo i gran dissimi mercanti delle compagnie da lungo tempo assesta te e regolamentate, spesso con agganci a corte, erano sicuri di trarre il loro guadagno, per gli altri erano frustrazioni ed occasioni sfumate. L'Olanda arrivo a monopolizzare non solo il commercia con l'Estremo Oriente, rna anche quello dell'America spagnola verso l'Europa, e quasi vi riusd con quello del Baltica. Eppure l'eclisse inglese fu come venne riconosciuto anche dai contemporanei - la conseguenza di carenze politiche e non di una mancanza di risorse e di opportunita. Alia fine del secolo xvr sir Walter Ralegh, il veneziano Contarini e un diplomatico spagnolo prevedevano tutti quanti che l'Inghilterra sarebbe diven tata la nazione piu potente del mondo, se avesse costruito una grande flotta per conquistarsi e conservare la supre mazia commerciale. Questa avvenne; rna solo dopo che la classe commerciale e la gentry che vi era associata ebbero acquistato voce in capitolo nell'elaborazione delle decisio ni politiche, in una misura che non avevano mai raggiunto prima del r64o. « L'attivita commerciale, e piu in particolare la navi gazione eli questo reame, - affermava una petizione di al cuni mercanti londinesi nel r 64 r, e assai decaduta negli ultimi anni, ed e passata nelle mani delle nazioni vicine... grande fardello che grava sulle spalle [dei mercanti], e per la mancanza del dovuto sostegno e di criteri di regola mentazione da parte della Iegge, come sarebbe necessaria per il suo mantenimento ed il suo sostegno». I sottoscrit tori della petizione speravano in un ascolto piu compren sivo da parte del Parlamento. -
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5· L'industria e la politica economica del governo
Il Parlamento, tanto per il miglior servizio che può essere reso all'agricoltura ( alla quale i figli de gli agricoltori e braccianti sono maggiormente por tati ), quanto per evitare altri incomodi che possano sorgere a causa della cattiva educazione dei figli degli artigiani, ha provveduto acciocché tutti que sti ragazzi siano indirizzati ai mestieri praticati dai loro genitori prima di essi.
Memorandum sullo Stature of Artificiers ( 1573 ? ) .
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L a posizione insulare dell'Inghilterra le forni enormi vantaggi, una volta che l'unità nazionale e la pace interna furono stabilite. Non esistevano dazi interni. L'Inghilter ra era ormai la piu vasta zona di libero scambio d'Europa. La vicinanza di ogni parte del paese alla costa e a fiumi na vigabili riduceva ulteriormente i costi del trasporto. Cosi, benché l' Inghilterra fosse partita in ritardo nella corsa verso il mondo moderno, i suoi vantaggi geografici la misero in grado di svilupparsi rapidamente in questo pe riodo, e di trarre profitto dalle moderne tecniche indu striali, spesso importate dai rifugiati protestanti olandesi o francesi, oppure dai capitalisti tedeschi in cerca di inve stimenti redditizi. La geografia forni le condizioni di base; non può tutta via offrire una spiegazione causale del perché l'Inghilterra si sviluppò proprio in quel determinato modo . Per com prendere questo si devono collegare la pace interna e la unità nazionale realizzata dal governo dei Tudor con la rivoluzione dei prezzi . Oggi gli storici sono molto piu cauti di trent'anni fa nell'attribuire un peso eccessivo alla inflazione del secolo XVI , e piu cauti anche nel vedere in essa l'unica causa nell'affiusso di oro e argento americano. I prezzi stavano già crescendo prima che qualsiasi metallo arrivasse dall'America in Europa. In Inghilterra i contem-
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poranei e qualche storico lamentano ( almeno in parte) gli affitti esorbitanti dei proprietari terrieri, la svalutazione del conio e le spese di guerra quali cause dell'aumento dei prezzi . Gli anni quaranta e novanta del Cinquecento, i de cenni in cui i prezzi crebbero piu rapidamente, furono decenni di guerra . Anche l'aumento della popolazione e la conseguente crescita nella domanda di alimenti vi con tribuirono, cosi come le facilitazioni per l'espansione del credito, la detesaurizzazione, la fusione del vasellame, la liberazione dei fondi vincolati per la decorazione delle chiese, delle chantries o dei luoghi di preghiera. Gli effetti della rivoluzione dei prezzi variarono da pae se a paese. In Inghilterra essa stimolò un notevole svilup po industriale (o ne fu accompagnata ) . In Spagna, in un primo tempo, stimolò un boom industriale, in seguito pro vocò (o fu accompagnata da) un declino industriale. I n Francia non sembra vi siano stati effetti rimarchevoli sul l'industria. Non possiamo usare la rivoluzione dei prezzi come un deus ex machina : i suoi effetti furono probabil mente solo quelli di accelerare dei cambiamenti economi ci che avrebbero comunque avuto luogo. In Inghilterra fra il I 5 30 e il I 640 il livello dei prezzi aumentò di 5 volte, il prezzo del grano di 6 volte. Questo ebbe un duplice effetto . In primo luogo, finché i prezzi inglesi rimasero indietro rispetto a quelli del continente, negli anni dal I 53 o al r 55 o si ebbe una forte incentivazio ne all'esportazione di tessuti, e malgrado che il boom si interrompesse negli anni seguenti, fino agli anni venti del secolo successivo perdurò una considerevole prosperità, specie negli anni di pace che seguirono il I 604. Questo controbilanciò i tentativi governativi di ridurre la produ zione industriale e le esportazioni. In secondo luogo, ci fu una feroce depressione dei livelli di vita degli strati in feriori della popolazione, nel momento i n cui i prezzi degli alimenti e del combustibile salirono piu rapidamente di quelli delle altre merci. Nell'edilizia i salari reali, nell'ulti mo periodo del secolo XVI , erano inferiori ai due terzi di quelli del I 5 I O , e nei cinquant'anni prima della guerra ci vile arrivarono a meno della metà, La popolazione venne costretta in massa ad una dieta di pane nero. Per quelli che
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possedevano terra, fu la cata strof e. Per quelli che pos �evano terra, ma che producevano poco o nien te per il mercato , questo significò che mogli e figli furono obbligati a guadagnarsi qualcosa nell'industria tessile Nel periodo, compreso fra il I 5 Bo e il I 6 I 7, la parola << spinster » ac quistò il suo significa lo attuale di « zitella » poiché, natu ralmente , la donna non maritata dov eva necessariamente filare. La concorrenza era tale, che i salari femminili creb bero in modo inferiore perfino a que lli maschili nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento . La disponibilità di manodopera era vast issim a. A par tire dal tardo Cinquecento si era registrato un incremento regolare della popolazione. La fine della guerra francese eliminò una possibilità di occupazione, la riduzione, nel secolo XVI, del numero delle grandi fami glie creò disoccu pazione. Anche le recinzioni e gli sfrat ti possono aver con tribuito ad aumentare l'esercito dei vagabondi, che mise in allarme i pubblicisti all'inizio del periodo in esame. Il processo è circolare : i salari bassi stimolavano la produ zione industriale, specie nel settore tessile. Il boom della industria tessile incoraggiava le reci nzioni per i terreni da pascolo, e quindi gli sfratti . Ben ché la pastorizia in crementa sse la produzione di carn e e di latticini i prezzi dei generi alimentari e i profitti che ne venivano salirono vertiginosamente . I lavoratori senz a terra erano alla mer cé dei datori di lavoro : l 'esis tenza di una massa di disoc cupati mantenne senza dubbio bass i i salari in modo assai piu efficace dell 'attività (o inat tivit à) dei giudici di pace . La massa dei mise ri apprendisti dell e città contribui anche essa ad abbassare i salari. Negli ultim i due decenni del se colo XVI, ed ancora nella depressione degli anni venti del secolo successivo, i predicatori e i libellisti raccontavano di uomini, donne e bambini che mor ivano di fame nelle vie di Londra. Bowden conferma che i decenni dal I 62o al r 6 50 « testimoniavano di uno stato di estrema privazio ne; . . . e furono probabilmente tra gli anni piu terribili che il paese abbia mai attraversato » 1 • I concetti di aumento demografico , di inflazione mone1 THIRSK,
Agrarian History cit., p. 62r.
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taria e di diminuzione dei salari reali risultano probabil mente ostici a quanti ragionano secondo i termini dei mo derni modelli economici. Ma in questa società preindu striale la maggior parte della forza-lavoro non veniva impiegata solo a tempo pieno, e molto lavoro era semiob bligatorio . Nel 1 62 5 venne concesso alla Società mineraria reale di usare il sistema della coscrizione per il lavoro nel Galles. Gli uomini non lavoravano di piu quando i salari erano alti, ma di meno. La Poor Law, fortuitamente o per disegno cosciente, incoraggiò il pagamento di salari bassi, che dovevano essere integrati dalle parrocchie affinché le famiglie potessero sopravvivere. « L'opinione dei contem poranei ha sempre associato l'avvento dell'industria con l 'aumento del numero dei poveri » , osservava Hoskins . Fra gli abitanti di Sheffield del r 6 1 5 solo cento famiglie di agricoltori riuscivano ad ottenere una produzione in ecce denza; centosessanta riuscivano appena a sopravvivere del loro lavoro. Un terzo degli abitanti erano definiti « poveri che vivono di elemosina » . 2. Un effetto dei salari bassi fu quello di ritardare l a for mazione di un mercato manifatturiero nazionale di massa. Tuttavia, ogni persona espulsa dalla terra doveva necessa riamente diventare un acquirente, mentre prima, indub biamente, essa si vestiva e si alimentava per conto pro prio; in tal modo, al livello piu basso, si registrò un incre mento della domanda. Non vorremmo esagerare l'autosuf ficienza della proprietà contadina medievale; tuttavia è vero che in larga misura essa si coltivava il cibo che con sumava, si preparava le bevande, imbastiva e cuciva i suoi vestiti (o indossava le pelli dei suoi animali), si costruiva le case, raccoglieva il proprio combustibile. Le concentra• zioni urbane crearono al resto della popolazione una do manda di alimenti, vestiario, alloggi, combustibile : il mer cato alimentare di Londra estendeva i suoi tentacoli per tutta l'Inghilterra e il Galles. L'industria della pesca si espandeva rapidamente, cosf come una serie di industrie
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che producevano beni di consumo e manufatti - vetro, re cipienti per uso domestico, sale, zucchero, birra e sapone. Lo stesso dicasi per la navigazione, le costruzioni navali e ferroviarie necessarie per il trasporto di questi beni. Chi studia lo sviluppo del commercio guarda a questo secolo come a « un punto critico . . . nella lenta evoluzione del com mercio al dettaglio » , con « i consumatori che avvertivano una nuova autorità derivante dalla loro borsa, una fiducia nuova neIl' esercizio della seel t a » e che cominciavano ad essere corteggiati dai dettaglianti ' . Egualmente importante fu Io stimolo per l'edilizia cau sato dalla crescente prosperità degli strati superiori della popolazione. Poche furono le chiese e i castelli costruiti in questo periodo, ma ci fu un'orgia di appariscenti palazzi dell'aristocrazia, e un gran numero di costruzioni in pie tra per la gentty e gli yeomen che si sistemarono con mag giore comodità. Come ha mostrato lo Stone, i cinquant'an ni successivi al I 5 7 5 furono una grande era per la costru zione di residenze di campagna. Londra e alcune delle città piu grandi erano in continua espansione. Tutte queste at tività devono aver condotto ad un incremento del potere di acquisto dei lavoratori , specie degli artigiani itineranti non affiliati alle corporazioni . Ma i costruttori aristocratici spesso usavano lavoro semiobbligato, non solo « dei loro fittavoli, ma di tutta la campagna dei dintorni » , come la mentava un predicatore a Paul's Cross nel I 6 I 5 . La piu misteriosa di tutte rimane l 'industria tessile. Non disponiamo di dati sul mercato interno dei tessuti. Gli storici che attribuiscono importanza solo alle statisti che delle esportazioni, ritengono che questa fondamentale industria inglese abbia registrato un boom nella prima me tà del secolo XVI e che abbia attraversato poi una fase di stagnazione nella seconda metà, in conseguenza del collas so del mercato tessile estero. Ma è verosimile che in una economia nella quale la domanda di alimenti, alloggi, mo bilio, combustibile e di tanti altri beni di consumo era in espansione, non vi fosse anche una domanda crescente di 1 D. DAVIS, A History o/ Sbopping, Routledge and Kegan Pau!, London 1966, p. 55-
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generi di abbigliamento ? ( La fabbricazione di cappelli, è noto, rappresentò una nuova industria nell ' Inghilterra elisabettiana ) . Il crescente tenore di vita di tanti mercanti inglesi, di yeomen e artigiani , nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento deve aver condotto inevitabilmente ad una rilevante domanda in terua Ji panno, anche se l 'ari· stocrazia si stava orientando verso la seta e il velluto. In un pamphlet del I 5 9 2 i cortigiani vengono definiti « Pan taloni di velluto » , gli yeomen « Pantaloni di panno » e i lavoratori ( cordai, muratori) « Pantaloni di cuoio » . Il passaggio degli yeomen dal cuoio al panno doveva essere avvenuto abbastanza di recente. ( Ma l ' industria del cuoio rimase ancora molto importante per il mercato nazionale, in quanto si diffuse fra la popolazione l ' abitudine di calza re stivali e scarpe). Verso la metà del secolo xvn un tipo come George Fax il Quacchero, che cavalcava per la campagna vestito di solo cuoio, cominciava ad essere considerato come un tipo piuttosto originale. Sarebbe stato considerato allo stesso modo un secolo prima ? Non può forse darsi che il secolo successivo al I 5 3 0 , oltre.ad essere quello in cui una parte notevole della popolazione inglese ebbe nuove case, sia stato quello in cui adottò un nuovo abbigliamento? Certamente questo nuovo abbigliamento era dovuto al fat to che i ricchi smettevano prima i loro abitL che venivano rivenduti ai poveri, ma ciò avvenne perché molte persone erano in grado di comprare vestiti piu frequentemente. Membri rispettabili della classe media compravano abi tualmente abiti di seconda mano. Coperte di lana, mate rassi di piume, copriletti, divennero di mo sempre piu comune. Il primo Cinquecento rappresentò il grande momento per le esportazioni del panno nero, che cominciarono co munque a declinare con la fìne del secolo . I l loro posto venne preso dalle New Draperies, la cui esportazione co e minciò ad espandersi a partire dal tardo Cinquecento , e 5-18 I 6 1 del crisi Le nello Yorkshire solo nel Seicento. del a perdit la effetto come degli anni venti e trenta ebbero la loro competitività sul mercato nord-europeo, rispetto ai tessuti della Slesia e della Polonia . Nel I 640 le espor-
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tazioni di panno nero da Londra erano appena un terzo di quelle del r 6o6 . La ripresa avvenne solo indirizzando nuovamente le esportazioni verso l'area · mediterranea. Nel r 64o le esportazioni delle New Draperies avevano raggiunto in valore quelle del panno nero. Il commercio estero inglese venne indirizzato nel modo suggerito dalle necessità della politica mediterranea di Oliver Cromwell. I vantaggi di una diversificazione delle esportazioni por tarono ad un dibattito economico che è già volto verso il Navigation Act del r 65 r 1 • La conversione dal pesante e costoso panno nero alle New Draperies viene spesso spiegata in termini di ricerca di nuovi mercati dopo il collasso dei vecchi mercati dal l'Europa settentrionale nel r 5 50 e, successivamente, a partire dal r 6 q . Ma questo avvicendamento può essere attribuito altrettanto bene alla domanda di tessuti meno costosi per il mercato nazionale. I Fiamminghi che intro dussero le New Draperies , provenivano, in fin dei conti, dalla zona piu prospera e urbanizzata del continente. Essi dovevano essere ben a conoscenza del tipo di mercato che sembrava essersi aperto in Inghilterra. Dobbiamo guardarci dalle illusioni ottiche causate dal l'accidentale sopravvivenza di certe prove, in questo caso l'andamento delle esportazioni. Ecco un altro esempio. Noi siamo a conoscenza dell'espansione di beni di uso domestico per le esigenze degli yeomen, degli artigiani e dei mercanti. Ciò indica un significativo miglioramento nel tenore di vita di una parte sostanziale della classe media. Ma gli strati inferiori che rappresentavano all'incirca il 5 0 per cento della popolazione, ossia la popolazione che non poteva disporre di valori eccedenti derivanti dalla proprietà, erano lasciati nell'impossibilità di far valere le proprie esigenze; e ogni testimonianza suggerisce che que sta parte della popolazione, nel secolo successivo al 1 5 30, stesse diventando sempre piu povera, e non piu ricca. Il secolo della grande inflazione fu testimone di una redi stribuzione della ricchezza cosi come di un aumento della ricchezza nazionale. Si creò una precisa linea di demarca1
Cfr. oltre, pp. 174-81.
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zione. Una parte dei ricchi, e molti di quelli in posizione intermedia, aumentarono le loro ricchezze; i piu poveri ( e i piu imprevidenti o sfortunati degli strati superiori) divennero ancora piu poveri. Il grande aumento dei prez zi fu accompagnato da altrettante libertà in materia di sa lari, imposta dal potere assoluto dello stato e della classe dominante. Nell'Inghilterra medievale l'esportazione di lana era monopolio dei grandi proprietari terrieri, compresi i mo nasteri che vendevano in gran quantità ai mercanti stra nieri. Dopo il r 5 30-40 i mercanti italiani non si recarono piu in Inghilterra e i monasteri vennero disciolti. Nel pri mo Cinquecento si completò il passaggio dall'esportazione della materia prima all'esportazione del prodotto finito, lavorato da molti piccoli tessitori legati ai mercanti inter mediari, in genere londinesi. Dopo il r 6 q l'esportazione di lana venne proibita. Il completamento di queste trasfor mazioni, avvenute nel secolo XVI, è palese in un discorso di William Hakewill alla Camera dei Comuni nel r 6 ro. Egli citò le concessioni fatte dalla Magna Charta ai mer canti stranieri ed aggiunse: « $: improbabile che i giuri sti siano piu solleciti a cop.cedere delle esenzioni ai mer canti stranieri che a quelli inglesi ». Egli perciò ne dedusse che i mercanti inglesi dovevano aver condiviso questi pri vilegi - a tal punto era stata completamente dimenticata la condizione di colonia dell'Inghilterra medievale. Esistevano molti altri incentivi all'industria. Molti dei terreni carboniferi dell'Inghilterra e del Galles erano, al l'inizio del periodo da noi esaminato, proprietà dei mona steri. La dissoluzione di questi ultimi gettò queste terre sul mercato proprio quando la scarsità di legname stava stimolando la ricerca di altri combustibili. Mentre i bacini carboniferi del Belgio e della Ruhr erano ancora campi di battaglia, l'Inghilterra divenne di gran lunga il maggior produttore di carbone d'Europa. Il carbone divenne la base di molte nuove industrie ( carta, armamenti, raffìna zione dello zucchero ) e di molte innovazioni tecniche nel• le vecchie industrie (laterizi, vetro, sale, fermentazione della birra). L'estrazione del carbone di per sé richiedeva forti investimenti di capitale; cosi come le costruzioni di
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fornaci per l'impiego del carbone nelle altre industrie. Co si il passaggio al carbone quale combustibile industriale stimolò lo sviluppo capitalistico dell'industria. Ma qui in fluirono anche i capricci della politica regia : il tentativo di Carlo I di rastrellare denaro con le multe per l'invasione delle foreste reali condusse a multare anche sir Basil Bro oke, padrone di una ferriera, di 98 ooo sterline, di cui ne pagò effettivamente I 2 ooo . La dispersione delle terre dei monasteri può avere avuto simili benefici effetti sullo sviluppo delle industrie produttrici di sale e le industrie metallurgiche. Le miniere di rame e di pi ombo erano in espansione nel Cinquecento, benché ostacolate, nel primo Seicento, dalla carenza di combustibile. La produzione inglese di stagno, per la maggior parte proveniente dalla Cornovaglia, era ancora la piu vasta d'Europa. Ottone e ferro a buon mercato aiutarono a tenere l'Inghilterra al sicuro dietro la flotta potentemente armata costruita da Enrico VIII, mettendo a punto le nuove dimensioni stan dard dei cannoni navali con i quali aveva equipaggiato il
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Il modo in cui i rapporti capitalistici si instaurarono in tutta la società possono essere illustrati da u n'industria raramente considerata dagli studiosi di storia economica : l'industria dello spettacolo. Prima del I 5 7 7 la produzione teatrale si svolgeva su piccola scala, una volta alla setti mana al massimo, si trattasse di rappresentazioni a carat tere privato eseguite da dipendenti di un lord particolar mente potente, oppure di spettacoli a carattere dilettanti stico organizzati da comunità quali le gilde, i colleges di Oxford e Cambridge, o uno degli Inns of Court. Il genio finanziario di James Burbage portò la recitazio'ne da im presa su piccola scala al livello di investimento fruttuoso . Il Theatre e il Curtain vennero entrambi aperti nel I 5 77, allo scopo di ospitare recite a cui il pubblico fosse ammes so a pagamento. Il capitale iniziale per il Globe venne for nito in parte attraverso azioni dagli attori stessi. Per ragia-
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ni di prudenza il patrocinio della famiglia reale o di aristo cratici influenti venne mantenuto ( con un decreto del I 5 7 2 gli attori senza questa protezione potevano venir trattati alla stregua di vagabondi), ma da allora in poi la motivazione del profitto prese il sopravvento. Il dramma fu il primo dei generi artistici ad essere rappresentato a pagamento per il pubblico . I teatri piu grandi ottenevano maggiori profitti, se il drammaturgo sapeva attirare il suo pubblico. Tutto ciò creava nuove eccitanti possibilità per gli scrittori, malgrado il capitalismo presentasse anche i suoi inconvenienti . « Se queste persone non fossero piu debitrici verso di me, - diceva Philip Henslowe, il piu grande impresario teatrale durante il regno di Giacomo I , - io non avrei piu nessuna autorità s u d i loro » . Fu questa tendenza al commercialismo, del tutto nuova nel teatro, oltre al fatto che le nuove costruzioni teatrali si trovavano fuori della City, e quindi immuni dal controllo delle sue autorità, che portò al cosiddetto attacco « puritano » con tro il teatro - che in origine non era affatto puritano ed era limitato ad un attacco contro il teatro commerciale. 4·
Nella teoria medievale il diritto di commerciare, sotto protezione, era un privilegio che si poteva acquistare da un proprietario terriero o dalla corona. Esso divenne in seguito un diritto esclusivo di proprietà, e la gilda cosi <� affrancata » , con la sua « libertà » , poteva chiedere che il potere coercitivo dello stato venisse rivolto contro coloro che violavano i suoi privilegi monopolistici. Ma il carbone non si trovava nelle città, e le industrie cresciute attorno al carbone erano lontane dalle città, come, per esempio, le industrie metallurgiche attorno a Birmingham, libere dal le corporazioni. L'industria tessile soprattutto, si trasferi va dalle città ai distretti rurali. Il successo dell'industria tessile del Lancashire è attribuibile all'assenza di un . si stema corporativo. ( Le zone tessili, incidentalmente, fu rono le uniche nel Lancashire, a parte Liverpool, a soste nere il Parlamento durante la guerra civile). L'Inghilterra
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superò l'Italia nell'aggiudicarsi il mercato dell'abbiglia mento perché il tessuto inglese era meno costoso. Esso era spesso inferiore per qualità, ma alimentava il nuovo mercato della classe media, mentre le esportazioni italiane erano ancora destinate al mercato di lusso. L'industria ita liana era ancora vincolata dai regolamenti corporativi. Il mantenimento di queste forme antiquate di organizzazio ne economica provocava alti costi di produzione e di ma nodopera. Inoltre, il sistema di tassazione era piu pesante in Italia, dove esisteva anche un maggior numero di doga ne interne. Anche in I talia, alla fine, le industrie emigra rono dalle città per sfuggire alle corporazioni e trovare manodopera a basso costo, ma questo spostamento avven ne troppo tardi per poter emulare il sistema inglese di pro duzione su piccola scala di beni a buon mercato . Nello sviluppo iniziale dell'industria tessile rurale u n ruolo importante venne svolto dai pari e dai gentiluomini. Anche i minerali furono spesso trovati sotto i terreni degli aristocratici - il carbone nel Nottinghamshire, il ferro nel Kent - e i grandi proprietari terrieri ebbero facilità a tro vare credito. Ma i risultati del loro predominio non furo no solo benefici. Troppo spesso i proprietari terrieri cui accadeva di possedere ricchezze minerarie, erano solo in teressati a dei rapidi profitti economici da sperperare nella ostentazione di un lussuoso tenore di vita. Vi sono molte storie incresciose di imprenditori intelligenti, con idee da vendere, che non riuscivano ad ottenere un adeguato ri scontro nei proprietari terrieri, non interessati ad investi menti di capitale che dessero profitti solo a lunga scaden za. Fu solo dopo la rivoluzione che uomini di levatura in' feriore, con gusti meno stravaganti, furono in grado di co : s truire, piu lentamente, queste nuove industrie 1 • Nelle industrie rurali il rapporto fra datore di lavoro e lavoratore, piu che esprimersi nel pagamento di salari, era piu frequentemente quello fra creditore e debitore. I mer canti acquistavano anticipatamente piombo, stagno, car bone dai piccoli proprietari di miniere; davano anticipi ai 1 Devo questa argomentazione all'inedita tesi di laurea in filosofia di R. S. Smith, Nottingham.
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costruttori di cavi metallici, di pioli, di chiodi, ecc. Un mercante di tessuti aveva poche possibilità di impiego per i suoi capitali accumulati, salvo che per estendere le opera zioni di credito . Le miniere di stagno della Cornovaglia offrono un esempio classico di sfruttamento mediante il credito. I lavoratori ricevevano in prestito denaro e beni impegnandosi a restituire stagno quando questo fosse sta to estratto. I capitalisti compravano in anticipo lo stagno a I J- I 6 sterline alla tonnellata che veniva rivenduta ai fabbricanti di oggetti di peltro per 20- 3 0 sterline : la ri compensa dell'attesa ! Ciò, alla fine, rese precaria la posi zione degli estrattori di rame indipendenti e gettò l'indu stria in mano ai grandi capitalisti. Un fabbricante di chiodi di Handsworth, che mori nel I J 8 8 , lasciò una proprietà valutata complessivamente I O sterline, I 3 scellini e 4 pen ce. « I capitalisti di Manchester, - disse Wadsworth, - non solo finanziavano il sistema creditizio dell'industria [tessi le], ma i loro prestiti rappresentarono il meccanismo di una piccola rivoluzione sociale » . Gli effetti sui debitori furono eloquentemente descritti dai predicatori puritani Dodd e Clever: Quantunque il vassallaggio e la servitu possano non esse re piu in uso fra di noi, l'imprigionamento [per debiti] non è tuttora affatto in disuso . . . Ed ognuno è ancora in stato di servitu e in balia dei creditori se manca della possibilità di pagare i suoi debiti. Si può ben dire che si tratti di un servo di un altro uomo, dal cui piacere dipende la sua posizione e la sua libertà.
Non è certo il caso di lasciarsi andare ad alcun gene re di sentimentalismo a proposito delle corporazioni nel periodo esaminato, qualunque cosa possano essere o non essere state in precedenza. Esse erano generalmente con trollate da oligarchie, e spesso erano sottoposte ai da tori di lavoro. Queste oligarchie si reggevano sul lavo ro docile e a buon mercato degli apprendisti. In quasi tutte le industrie importanti di Londra si verificarono, a partire dal periodo preso in esame, delle dispute fra i gran di mercanti capitalistici e i piccoli artigiani, la yeomanry, spesso organizzati, o ansiosi di esserlo, · in compagnie se-
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Le iniziative politiche favorite del governo - salvo l'in termezzo del regno di Edoardo VI - erano di tipo restrit tivo, tentavano di ostacolare il rapido sviluppo dei rap porti capitalistici ed ebbero l'effetto di dirottare il ca pitale dall'industria. Uno statuto del 1 5 3 3 limitava a duemilaquattrocento il numero di pecore che un individuo poteva possedere. Nel 1 5 5 1 -52 venne fatta passare una legge rivolta contro le cardature che venne confermata, con un proclama, nel 1 6 3 3 : azione che ritardò la ripresa dell'industria tessile dopo il crollo degli anni 1 620-30. Un altro decreto del 1 5 5 2 tentò di porre restrizioni all'attivi tà degli intermediari lanieri, salvo quelli della Stapler's Company, a beneficio dei potenti gruppi di pressione piut tosto che della comunità in genere. Il Weavers' Act del r 55 5 proibi ai fabbricanti di stoffe del paese di possedere piu di un telaio e di impiegare piu di due tessitori. Il governo intendeva l'espansione dell'industria tessile, se espansione doveva esserci, come limitata alle città; tutta via, seppure con ritardo, Yorkshire, Cumberland, North umberland e Westmoreland furono esentati dal decreto . Lo Statute of Artificiers del 1 5 63 estendeva la regola mentazione corporativa all'intera nazione. Fu questo un tentativo di costringere l'industria nazionale e il commer cio con l'estero nel letto di Procuste della vecchia organiz zazione urbana. Esso escludeva dall'industria tutti coloro che non si erano sottoposti a sette anni d'apprendistato. Per le professioni piu specializzate, tessitura compresa, es so limitava l 'apprendistato ai figli di coloro che possede vano terre che producessero per un valore annuale supe riore alle 2 sterline ( 3 se l'apprendista proveniva da una municipalità). Tre quarti dei poveri di campagna risulta vano in tal modo esclusi, perlomeno sulla carta, benché nel Galles e nel Nord i tessuti meno costosi per uso fami-
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liare potessero essere lavorati nei villaggi senza passare at traverso l'apprendistato. Un decreto del 1 5 7 6 limitava a 20 acri l'ammontare della terra che i fabbricanti di stoffe del Somerset, Gloucestershire e Wiltshire avrebbero po tuto acquistare : una chiara manifestazione di quella che Ramsey chiama « aumento della coscienza Ji da:;:;e » della gentry di queste regioni tessili. Non sorprende certo scoprire che nel Somerset, nel 1 6 4 0-50 « persone di ran go inferiore che con la buona gestione agricola, la tessi tura od altri mestieri in sviluppo, avevano fatto enormi fortune . . . erano leali amici del Parlamento » (Cl arendon ). In Castiglia, l'altro paese europeo dov'era diffuso l'al levamento di ovini, la lana era ancora prodotta in grandi proprietà che commerciavano direttamente la loro produ zione, senza ricorrere ad intermediari e senza produttori di media grandezza - proprio come avveniva nell'Inghil terra del secolo xm. Dopo la disfatta delle città nella ri volta dei comuneros del 1 520-2 1 , non ci fu nessuna mi naccia alla supremazia dei proprietari terrieri, cosf le classi commerciali castigliane furono costrette a sovvenzionare le guerre governative con tasse schiaccianti che resero im possibile lo sviluppo industriale capitalistico. I proprietari feudali, che erano ancora i soli produttori di lana, ed erano protetti dal grosso monopolio della Mesta, fissavano i prezzi, monopolizzavano le esportazioni, mettevano in co mune i profitti, ostacolavano la conversione della terra alla pastura e alla coltivazione. I nobili terrieri minori di vennero conquistadores, predatori del Nuovo Mondo; per loro non c'era nessuna prospettiva economica in patria, dove il commercio era una occupazione disprezzata. In tal modo la Spagna non conobbe mai quell'alleanza di una parte della piccola e media nobiltà terriera con un prospe rante interesse commerciale, che fu cosi decisiva nel pre parare la rivoluzione del secolo xvn in Inghilterra. Uno degli sviluppi piu importanti di questo secolo, svi luppo che tuttavia possiamo percepire solo debolmente, fu la crescita del nuovo gruppo dei commercianti al det taglio, degli intermediari che, per esempio, rifornivano di materie prime l'industria tessile che si reggeva sul lavoro a domicilio, e portavano i bepi di consumo dai mercati
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DALLA R I FORMA ALLA RIVOLUZIONE
delle città ai lontani villaggi. Questo tipo di intermediari era vessato dalle autorità e dagli interessi costituiti, oltre che disapprovato dai moralisti tradizionali. Una clausola del progetto Cokayne del I 6 I4 fu la proibizione delle at tività degli intermediari nel commercio della lana . II go verno tentò anche di ostacolare 1e attività di coloro che ri fornivano Londra di prodotti alimentari. Ma tali persone svolgevano attività troppo utili perché i divieti governati vi potessero essere pienamente efficaci. Everitt ha descrit to « la comunità dei venditori ambulanti » come « un ele mento di trasformazione nell'economia del tempo dei Tu dar e degli Stuart » . « La rapida ascesa di questa comunità [fra il I 570 e il r 640 ], aggiunge, - non fu certo priva di connessioni con la formazione del partito rivoluzionario durante la Grande Ribellione » . Everitt suggerisce « un pa rallelo fra la vita nomade delle comunità degli ambulanti e la religione itinerante degli indipendenti » 1 • Dopo il I 640 il tentativo di limitare le attività degli intermediari ebbe termine. Il mito che i governi dei Tudor sostenessero un'«econo mia pianificata » , o avessero qualche desiderio di promuo-· vere il benessere economico e sociale, è stato a lungo sfruttato. La politica economica elisabettiana, se politica non è un termine troppo forte; dovrebbe essere attribuita meno alla « depressione economica » o alla « guerra finan ziaria » che alla paura di disordini sociali, specie da parte delle classi inferiori . I governi non muovevano nessuna obiezione alla produzione di generi di lusso, come la seta, il vetro, o la manifattura della carta di qualità �uperiore e naturalmente nemmeno a quella degli armamenti. Erano disponibili alla corruzione da oarte dei gruppi di pressio ne. Non veniva presa in considerazione invece, una politi ca di protezione dell'industria o di incoraggiamento al commercio inglese·; i governi avevano un atteggiamento insensibile nei confronti della maggiore industria del p ae se, salvo per quanto riguardava i guadagni doganali rica vati dall'esportazione di tessuti. Persino l e innovazioni
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agricole associate all'industria tessile furono scoraggiate, come si vede per esempio da un proclama del I 5 8 5 che proibiva l 'aratura di nuovo terreno per la semina del gua do . Nel tardo Cinquecento e nel primo Seicento molti mu nicipi ricostituirono il loro sistema di corporazioni, come chiaramente intendeva lo Statute of Artificiers, e resero piu severi i propri regolamenti locali nel tentativo di as sicurare la piena occupazione ai loro cittadini, sopprimen do le imprese dei forestieri, considerati tali anche se vive vano appena al di fuori delle mura cittadine. Nell'ultimo decennio del secolo XVI molte furono le an nate di cattivo raccolto, con prezzi alti e in pratica carestie. Questo periodo inaugurò cinquant'anni di eccezionale du rezza per le classi salariate. La grande era della letteratura elisabettiana e giacobita oscillava sull'orlo di un collasso sociale. Perciò disoccupati, mendicanti, vagabondi, si af follavano in misura crescente nella capitale, e né le inizia tive del commercio, né quelle dell'industria né quelle della carità pubblica potevano soccorrerli. Nei decenni successi vi si compi un grande sforzo verso una politica di con trollo statale volta a disciplinare la situazione dei poveri abili al lavoro. Vennero intraprese anche grandi opere di beneficienza privata per soccorrere i poveri in maniera piu costruttiva, finanziando l 'apprendistato, la scolarizzazio ne, la costituzione di doti per le ragazze da marito e gli ospizi per vecchi. Altri, come Hakluyt, patrocinarono la emigrazione verso l'America. Questa politica venne ap plicata su larga scala negli anni I 63 0-40, benché non dal governo. E - ironicamente - nello stesso periodo, Fran cesco Bacone immaginava una comunità scientificamen te industrializzata in cui la povertà sarebbe stata abolita. Nel I 624 il governo ordinò la distruzione di una mac china produttrice di aghi assieme agli aghi prodotti. Nove anni piu tardi Carlo I proibi che si stampassero le fibbie d'ottone e nel I 6 3 5 l'uso del mulinello per segare la legna; Nell'ipotesi migliore l a politica governativa avrebbe volu to perpetuare in Inghilterra un'economia d a borgo. ·Se H sistema di controllo e regolamentazione fosse stato effet; tivo, lo sviluppo industriale inglese sarebbe stato compre4 tamente rovinato. Ma fortunatamente, il potere del gov.et�
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no di imporre le sue disposizioni era inadeguato rispetto ai suoi desideri. Mentre in Francia il re fu in grado di crea re una burocrazia alle sue dirette dipendenze, in Inghilter ra, malgrado i tentativi di seguire il modello francese, il governo continuò a dipendere dai giudici di pace per la imposizione dei suoi statuti e proclami : e questi avevano l'abitudine di imporre solo quelle parti della legge che corrispondevano ai loro interessi. Alcuni mercanti ed anche gentiluomini sempre piu coinvolti nello sviluppo industriale capitalistico ( almeno nelle contee del Sud e del l'Est). Essi si sentivano obbligati a rispettare il sistema normativa solo per la paura di disordini sociali, specie do po le rivolte del 1 54 9 e del r 6 2 8-3 r . Nelle zone tessili, per esempio, le norme sull'apprendistato non venivano osservate. Le nuove industrie si svilupparono senza tener conto delle norme imposte dallo statuto del 1 5 6 3 , con l'aiuto di giuristi di diritto comune, di esperti di libero scambio e di giudici che ne davano un'interpretazione ri duttiva. Una decisione della Corte Suprema considerava lo statuto inapplicabile non solo alle nuove industrie, ma anche alle industrie trasferite fuori delle città, ai freemen di Londra, e ai lavoratori non specializzati. Ciò era molto lontano dalle intenzioni originarie del decre to . Tuttavia rimase una grande confusione ed una note vole disorganizzazione che provocò altrettanto danno di quanto ne avrebbe provocato l'imposizione della legge. Nel r 6o4 i Comuni tentarono, senza successo, di aboli re la clausola dello Statute of Artificers che limitava l'ap prendistato ai figli dei freeholders che avessero un reddito di almeno 6o scellini . In effetti, nel r 624, il Parlamento abrogò tutta una serie di statuti regolatori, da esso ritenu ti obsoleti, tra cui quelli intesi ad ostacolare lo spostamen to delle industrie verso le campagne. Tuttavia ne rima sero a sufficienza, e dal r 6 3 r il governo emise numerosi nuovi ordini e direttive, insistendo sul fatto che venissero rispettati. Nel r 64o la minaccia di perseguire i trasgresso ri delle regolamentazioni sull'apprendistato provocò enor mi preoccupazioni nello Yorkshire, dove «non esisteva fabbricante di stoffe nella contea che non fosse passibile delle punizioni previste dai suddetti statuti », che non ve-
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nivano « mai osservati nella contea, né potevano esserlo per molteplici ragioni ». I monopoli non erano un male di per se stessi : essi co stituirono una forma di protezione per le nuove industrie in un paese arretrato . I primi monopoli erano intimamen te connessi al problema della difesa nazionale : le Reali Miniere Elisabettiane tentarono di rendere l'Inghilterra indipendente dalle importazioni di rame estero per la co struzione dei cannoni. Monopoli simili esistevano per il salnitro e la polvere da sparo. Ma i monopoli divennero rapidamente dannosi quando furono usati per scopi fisca li da governi ostili allo sviluppo capitalistico. Nel Seicen to i monopoli vennero creati appositamente per essere venduti, e in aggiunta a quelli connessi a processi indu striali esistevano monopoli che concedevano licenze, che davano il permesso di violare la legge, ecc. I monopoli, come ammise Giacomo I, estenuavano i sudditi, svuotando le loro borse piu di quanto non avrebbe fatto la tassazione parlamentare. Il monopolio del vino, disse Pym alla Camera dei Comuni, costava alla popolazio ne 360 ooo sterline annue, di cui solo 3 0 ooo andavano al re. All'affermazione che i monopoli erano concepiti per la protezione dell'industria inglese, gli oppositori risponde vano con due argomentazioni schiaccianti. In primo luogo il regolamento monopolistico costituiva un ostacolo alla produzione, laddove una produzione piu libera avrebbe incrementato la ricchezza della nazione nel suo complesso, e, di conseguenza, fornito l'Inghilterra di strumenti per la lotta sui mercati mondiali. Secondariamente, i monopoli, lungi dal raggiungere gli obiettivi dichiarati, erano di fat to piu dannosi al consumatore, al s alariato e al Tesoro del la libera produzione. I n una tale atmosfera, senza una burocrazia governati va, i delatori prosperavano « cercando di alimentare piut tosto che abolire le infrazioni » . Almeno due terzi dei pro cessi per mancata osservanza delle leggi sull'apprendista to erano causati dai delatori. Essi facevano spesso uno scaltro commercio, denunciando o ricattando gli interme diari e coloro che praticavano tassi d'interessi superiori a quelli legali. Nel r 6 3 7 uno di questi delatori rastrellò 200
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delle denunce degli intermediari, tanto essenziali per una società fondata sugli affari 1 • I l paternalismo degli Stuart venne definitivamente a cadere, malgrado le favorevoli circostanze di pace e di as senza del Parlamento. La conseguenza del collasso del vecchio regime fu il trionfo politico delle nuove forze eço nomicamente dominanti, l'accettazione della loro morali tà, vale a dire che l'uomo aveva il diritto di fare ciò che vo leva dei suoi averi, che l'utile del capitalista è anche l'utile della comunità, che la povertà è un crimine e che ognuno pensava per sé e Dio per tutti. L'alternativa a queste non esaltanti virtu sarebbe stata la stagnazione economica. Margaret James osservava :
sterline fra i commercianti del Wiltshire; un altro - un londinese - chiedeva 3 sterline in contanti e una rendita annuale vitalizia alle sue vittime, le quali, come rilevava Bacone, dovevano essere dei piu benestanti ; ma tutti era no sottoposti al ricatto : So that the bes t is always to agree Although they have offended in nothing, And give a crown to save forty ; Yea, rather than fail, smaller offering, Sometimes I take a capon or a goose 1 •
Cosi diceva l'Informatore nel Debate between Pride and Lowliness di Francis Thynne ( pubblicato nel I 592 ma
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scritto prima). Con le crescenti difficoltà finanziarie del secolo XVII, i governi fecero in effetti commercio delle esenzioni dalle proprie leggi. Esistevano delatori che fornivano informa zioni su altri delatori. Proprio mentre il sistema corpora tivo veniva esteso all'intero paese, la pratica della maldi cenza, che inizialmente era parsa adeguata alla corte feu dale e nella gilda, venne estesa fino a diventare una pro fessione nazionale. Il Parlamento avversava i delatori, e uno statuto del r624 riduceva l'efficacia di questi professionisti a Londra, insistendo che i casi dovevano venire giudicati nelle corti locali. ( Ma c'erano le spese per arrivare a Westminster, gli incerti della giustizia in quella sede e la perdita di giorna te lavorative, e ciò permetteva ai delatori di ricattare i pic coli artigiani. In ogni caso le giurie locali sarebbero sem pre state comprensive verso le infrazioni alle norme go vernative, di cui erano senza dubbio anch'esse colpevoli ). Cosi il Parlamento riaffermò il controllo dei giudici di pa ce e delle giurie sui processi economici e ridusse l'influen za di coloro che possedevano patenti reali. Tuttavia, sem bra che durante il regno di Carlo I vi sia stato un aumento 1 [Cosicché è sempre meglio scendere ad un accordo l Malgrado non abbiano commesso nessun reato, l E dare una corona per salvarne qua· ranta; Be', sf, piuttosto che niente va bene anche un'offerta piu piccola, l a volte mi accontento di un cappone o di un'oca].
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L'iniziativa moderna nell'industria, nel commercio e nel l 'agricoltura ha compiuto un cammino rapido prima del r64o, ma il suo progresso è stato impacciato dalla teoria e dalla pratica del controllo paternalistico, che nel peggiore dei casi si è rivelato di freno e corruttore, ma che anche nel migliore dei casi ha ostacolato notevolmente la libera ini ziativa individuale. Il puritanesimo fu piu forte tra le clas si che erano meglio in grado di ·difendere i propri interessi e non avevano nulla da guadagnare, e tutto da perdere, dal l'interferenza della chiesa e dello stato negli affari econo mici .
La distruzione della burocrazia reale nel r 64o-4 r può essere vista come l'evento che da solo h a avuto maggiori conseguenze sull'intera storia inglese. 6. I n quest'economia arretrata, con manodopera perma nentemente sottooccupata, quando la pigrizia inglese era proverbiale presso gli stranieri, il problema della disci plina del lavoro, come far lavorare i poveri, fu quello cui si applicarono con piu costanza gli studiosi di proble mi sociali. Alcuni divennero piu coscienti della scarsezza 1 M. G. DAVIES, The En/orcement o/ English Apprenticeship, I56J· I642, Harvard University Press, Cambridge (Mass.) 196.5, pp. 2.5, 3 1 , 6o, 7.5·76 e 100.
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di manodopera via via che cominciavano ad aprirsi le pos sibilità di superarla. Ho discusso in altra sede il contribu to del puritanesimo all'evoluzione dell'ideologia del « far da sé» ' . II problema consisteva nello stabilire un regolare ritmo di lavoro ( abolizione delle festività dei santi patro ni, riposo settimanale, definizione di orari regolari per i pasti ) . L'importanza di questa regolarità e del risparmio di tempo sembra sia stata accettata dalla classe media nel corso del secolo xvn. Un poema del r 6 54 cita una sve glia. Ma le classi inferiori opponevano maggiore resisten za a questi cambiamenti. Su di esse la pressione della fa me deve essere stata ancor piu prepotente dei sermoni pu ritani e delle fustigazioni ordinate dai giudici di pace. Uno dei motivi della prosperità delle industrie tessili del Lan cashire e dello Yorkshire fu il sorgere in quella zona del lavoro a domicilio. Esistevano ancora terre incolte su cui i cottagers - « pezzenti accasati » li chiamava Bacone potevano installarsi . Questi e le loro famiglie costituivano una utile e consistente riserva di forza-lavoro a basso co sto; ciò venne definito << Una rivoluzione sociale di portata minore » . Ma le pressioni di tipo economico non potevano aprire la strada al lavoro specializzato. La Compagnia della Virginia dovette, nel primo Seicento, ricercare sul continente operai specializzati per l'installazione di se gherie, dell'industria della seta, del vetro ecc. nelle co lonie. In parte era una questione di organizzazione, di comu nicazioni, come lo era l'abolizione delle restrizioni che gravavano sull'economia. Nel r 6 r o Rowland Vaughan dello Herefordshire descriveva come i cinquecento poveri, che vivevano entro un miglio e mezzo dalla sua abitazione passavano tutto l'anno « nell'ozio e nella miseria ». Essi perdevano una giornata di lavoro per andare a Hereford per comprare lino ( a credito ) . Dovevano fare tre o quattro miglia per comprare il grano ed aspettare che fosse maci nato. « Se viene un cliente migliore, sono sicuri di essere serviti per ultimi ... Passano la giornata dal tessitore, do1 c. HILL, Society and Puritanism in Pre-Revolutionary England, Sec ker & Warburg, London 1964, soprattutto i capp. 4 e , .
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p o d i che i l tessuto è pronto ; prima di poter vendere essi fanno parecchi viaggi al mercato » . Vaughan propose co me rimedio di tenere gli operai dentro un edificio fornen do loro vitto e alloggio . Ma in mancanza di una tale dra stica riorganizzazione, sarebbe stato sufficiente anche u n semplice aumento del numero degli intermediari. Gli atteggiamenti dei contemporanei verso il lavoro erano divergenti. I puritani ed altri esaltavano la dignità del lavoro libero , proprio nel momento in cui per i piccoli artigiani e gli agricoltori niente era piu temuto che il pre cipitare nelle condizioni di lavoratore salariato senza terra. Quando Drake diceva che il gentiluomo doveva alare e issare insieme ai marinai, esprimeva l'importante verità che i velieri, diversamente dalle galere del Mediterraneo, dovevano esser manovrati da uomini liberi, con una certa competenza tecnica . Quando riaffermava dei diritti di coloro che lavoravano, quando decideva l'impiccagione del gentiluomo Thomas Doughty per incoraggiare gli altri, egli precorreva la rivoluzione del secolo xvn. Dall'altra sponda delle rotte oceaniche, l'esistenza in America di ter re libere venne ad avere presto un forte potere di attrazio ne sugli inglesi non liberi, come fu il caso dell'Ucraina per i contadini russi, contribuendo in questo modo ad accre scere la dignità del lavoro. I servi erano privi di diritti politici nella Nuova come nella Vecchia Inghilterra ; ma laggiu il lavoro tenace e le abilità artigiane erano piu utili del sangue blu. Per molti dei primi abitanti delle colonie l'asservimento rappresentò una fase transitoria attraverso la quale costruirsi il pro prio cammino verso la libertà e la proprietà della terra. « Siamo tu tti freeholders, - diceva una gioiosa lettera pro veniente dalla Nuova Inghilterra nel secondo decennio del secolo xvn, - il giorno del pagamento dell'affitto non ci preoccupa ». Un medaglione del r 64 7 portava inscritto : « In Virginia terra libera e lavoro scarso ; in Inghilterra terra scarsa e lavoro abbondante » . All'incirca in questo periodo Hugh Peter ritornò in Inghilterra per raccontare della terra promessa al di là dell'oceano, in cui non c'erano mendicanti. Sia la marina che le colonie si svilupparono grazie all'iniziativa p,rivata, eppure in entrambi i casi la
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opposizione dovette in definitiva imporre la sua politica al governo. Ambedue avrebbero incoraggiato il rispetto per la dignità del lavoro libero, tendenza che quasi precorreva Cromwell, il quale preferiva « un capitano schietto e ve stito rusticamente » a quello « che voi chiamate gentiluo mo e che non è niente altro >> .
6. L e finanze
È opinione comune che il re [Giacomo I] non abbia un soldo, perché l'ultima regina ha dilapidato una gran quantità di denaro nelle sue guerre contro l'Irlanda e la Spagna, e c'è da meravigliarsi che non abbia lasciato debiti invece di denaro.
Dall'ambasciatore veneziano a Londra al governo di Venezia ( r 607 ).
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In Inghilterra la pace dei Tudor e la mancanza di un esercito permanente stavano ad indicare che la tassazione era relativamente leggera in confronto ai livelli continen tali, dove la corona e l'aristocrazia assieme caricavano i contadini di un fardello pesantissimo. In Inghilterra, du rante i cent'anni precedenti al r 64o, il fiorire del com mercio, dell'industria e della conduzione agricola degli yeomen, dovette molto a questa incidenza relativamente leggera della tassazione; le piccole somme raccolte contri buirono a loro volta ad impedire la crescita di una buro crazia dotata di una forza paragonabile, ad esempio, a quella francese. All'inizio del periodo da noi considerato il reddito pro veniente dalle terre della corona costituiva la fetta piu grossa delle entrate reali, ed aveva subito un notevole in cremento dall'incameramento delle terre dei monasteri, avvenuta nel 1 53 0-40 . Ma con la ripresa delle antiche guerre francesi, il figlio di Enrico VIII dissipò rapida mente l 'enorme patrimonio che Thomas Cromwell gli aveva procurato. È stato valutato che le guerre del r 542r 546 contro la Francia e la Scozia siano costate piu di 2 milioni di sterline, quelle del 1 547-50 un altro milione o piu. Le terre della corona non costituivano solo o princi palmente una fonte di reddito.
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La corona possedeva vaste proprietà per tutta l'Inghil terra [scriveva Burnett] che venivano date tutte in affitto per anni, mantenendo bassi i canoni. In tal modo molte del-
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le grandi famiglie della nazione erano affittuarie della coro na e molti distretti erano dipendenti da questo tipo di ge stione delle proprietà. Il rinnovo di queste affittanze dava luogo a nuovi pagamenti di censi sia alla corona che ai gran di funzionari; inoltre la paura di essere ricusati poneva tut ti in una situazione di dipendem:a dalla corte .
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L'ini1azione avviò cosi la monarchia verso un vicolo cie co. Quanto piu veniva attribuita importanza al manteni mento del potere sugli affittuari, tanto meno si poteva sperare di riscuotere canoni pienamente remunerativi sot to il profilo economico. In ogni caso, nel razionalizzare la gestione delle sue proprietà la corona soffriva delle stesse difficoltà dei grandi proprietari terrieri ; i profitti delle terre della corona andavano tanto agli stewards quanto ai cortigiani. Il lord tesoriere Middlesex attribuiva il fatto che « al cune contee d'Inghilterra non si sono mai opposte in al cun modo al re, ma sono sempre state conformi ai suoi voleri » alla presenza in queste contee di tenants in chief. La vecchia consuetudine feudale, secondo la quale gli ere di di ogni tenant in chief morto prima che essi raggiun gessero la maggiore età, passavano sotto la tutela della co rona, venne dai Tudor tramutata in privilegio fiscale. Il diritto di gestire la proprietà del minore sotto tutela du rante la di lei o di lui minore età, e il diritto di combinarne il matrimonio, potevano entrambi fruttare una considere vole somma di denaro. La tutela dei ricchi eredi o eredi tiere era ardentemente desiderata e veniva acquistata dai cortigiani. La Corte delle tutele divenne uno strumento di sfruttamento finanziario . Secondo le parole del vescovo Goodman «i sudditi erano legati da un vincolo tale quale nessun re al mondo era mai riuscito ad imporre » . Le sue entrate si quadruplicarono fra l'avvento al trono di Elisa betta e la convocazione del Parlamento Lungo. Queste ul time venivano usate come « emolumenti » per i funzionari statali, ma il sistema si sottrasse ad ogni controllo : i pro fitti non ufficiali erano tre volte superiori a quelli ufficiali. Un ultimo tentativo di porre fine al « fiscalismo feudale » nell'interesse dell'erario venne fatto nel I 6 I o , ma i nego ziati col Parlamento per l'abolizione dei possessi feudali e
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della Corte delle tutele in cambio di una concessione an nua di 2 00 ooo sterline fallirono . Segui un periodo di rea zione sotto l'influenza degli Howard. Nel I 646 la Corte venne abolita. Nel frattempo il settore commerciale dell'economi a di ventava piu ricco, e il governo non era in grado di drenare questa ricchezza con la tassazione. Le entrate regie non riuscivano, in larga misura, a tenersi al passo coi prezzi; esse crebbero dalle circa 200 ooo sterline annuali degli ultimi anni trenta del secolo XVI alle 6oo ooo e piu dei primi anni trenta del secolo successivo . Ma il costo effet tivo delle attività di governo saliva continuamente. La regina Elisabetta poteva pareggiare il suo bilancio a con dizione di evitare la guerra; ma le guerre d'Irlanda e di Spagna necessitarono di sussidi votati dal Parlamento, ed anche cosi il governo fu costretto a ricavare del capitale dalle terre della corona. In tal modo esistevano sia ragioni finanziarie che ragioni sociali per la pacificazione che Gia como I tentava con la Spagna, poiché anch'egli si vedeva costretto a vendere terre. Le competenze del governo si andavano continuamente estendendo : nel mantenimento della legge e dell'ordine, nella sottomissione dell'Irlanda, nel mantenimento della flotta. I costi stavano salendo an che nei campi tradizionali di spesa: fucili e cannoni so stituivano archi e frecce, le navi diventavano piu gran di, l 'amministrazione statale si espandeva . Sotto Elisa betta e Giacomo la corte faceva ancora frequenti viaggi, dato che l 'intera famiglia reale poteva essere mantenuta a spese di un grande cortigiano. A partire dal regno di Car lo I la corte cessò di essere itinerante. Con il secolo xvn gli effetti della rivoluzione dei prezzi si fecero sentire an che sull'aristocrazia. Diveniva sempre piu difficile trovare dei pari che facessero gli ambasciatori a proprie spese, al contrario, essi cominciarono ad attendersi donazioni dalla corte per riuscire a mantenere un certo livello di vita. Il governo, prescindendo completamente da questo considerevole incremento nelle spese senza un incremento minimamente comparabile nelle entrate reali, stava di ventando piu borghese e burocratico: la cura degli affari di normale amministrazione richiedeva un reddito rego-
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lare. Per risolvere la questione si disse allora che il re non poteva vivere delle proprie risorse, e l'alternativa divenne la creazione di un sistema di tassazione regolare. Ma ciò
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fece sorgere il problema se dovesse spettare al Parlamento o alla corona il controllo della riorganizzazione. Fino al I 5 8 8 iì reddito normale di Elisabetta era del l' ordine delle 2 5o ooo sterline annue; quello di Giacomo di circa 500 ooo . Nel quadriennio I 599-I 6o3 la guerra d'Irlanda da sola costò I milione I 3 I ooo sterline; l'eser cito nel I 6 3 9 veniva a costare piu del normale reddito totale di Carlo I , e le terre della corona dovettero venire nuovamente ipotecate. Era un continuo vivere sul capitale a cui non si sarebbe potuto porre fine che con una ristrut turazione finanziaria globale. Dopo che questa riorganiz zazione fu completata, il governo venne a spendere negli anni I 65o-6o, cifre che erano spesso superiori ai 2 milioni e mezzo di sterline. La riorganizzazione del preesistente sistema fiscale o l'imposizione di nuove tasse si presentava come un compi to difficile. Vasti interessi si opponevano, a corte, a qual siasi tentativo di risparmio o di razionalizzazione : Cecil, Cranfield, Laud, tutti fallirono . Le entrate fiscali straordi narie venivano tradizionalmente votate dalla Camera dei Comuni. Sotto Elisabetta, come per il passato, le tasse venivano votate pressocché senza discussione se ci si tro vava in periodo di guerra. Ma Giacomo non fu in grado di pareggiare il bilancio neppure in tempo di pace; quan do scoppiò la guerra, negli anni venti, essa coincise ( come negli anni novanta del secolo precedente) con una serie di cattivi raccolti e si ritornò in pratica ad una condizione di carestia . A différenza delle guerre scoppiate durante il regno di Elisabetta, quelle intraprese dai suoi successori furono regolarmente ed ignominiosamente inutili. Il Par lamento cominciò a chiedere un certo controllo sull'esa zione fiscale e sulle spese, che era in effetti controllo sulla politica estera per la quale le tasse venivano pagate. Cosi nel caso Ba te ( I 6o 5 ) la questione in discussione non era semplicemente se Bate dovesse pagare un extra di 6 pen ce sull'uva passa importata, ma se il re avesse l'esclusi vo diritto di elevare i tassi doganali - azione che avrebbe
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potuto avere gravi effetti sull'intera vita economica della nazione - o se il Parlamento dovesse condividere questo diritto. Una questione apparentemente tecnica velava il problema del controllo politico sulla vita economica del paese. In Francia il monopolio governativo sul sale, la gabelle, nel I 64 I rendeva il doppio del reddito nazionale inglese. La monarchia inglese tentò invano di stabilire un qual che monopolio al di fuori di ogni controllo e di rivendicare delle royalties sullo sfruttamento minerario. In assenza di una burocrazia statale risultava piu efficace concedere in appalto le esazioni doganali ad uomini d'affari, i quali ne ricavavano lauti profitti, piuttosto che lasciare che il sistema delle imposte fosse definito dalla gentry che le pagava. Ne seguirono, naturalmente, una diffusa evasione fiscale e una grande corruzione. Per tenere il passo con l'inflazione i funzionari, pagati inadeguatamente, faceva no affidamento sulle mance, che sfioravano la corruzione vera e propria. Le finanze reali possono averne sofferto, ma i vari lord tesorieri certamente no. Negli ultimi due anni in cui Salisbury fu in carica ebbe un reddito di circa 2 5 ooo sterline annue. Nel I 6 I 9 il suo successore, il conte di Suffolk, fu dichiarato colpevole di peculato attuato su larga scala. La caduta in disgrazia di Cranfìeld nel I 624 costituisce un caso piu ambiguo, ma nel I 63 6 il lord teso riere Portland ritenne necessario ottenere il perdono reale per l'appropriazione indebita di circa 44 500 sterline. E un tal genere di concussione non provocava neppure il biasimo pubblico. Sir Hamon L'Estrange scrisse del primo duca di Buckingham : « per la sua cura nel far avanzare chi gli era piu vicino, sarebbe potuto essere giustamente con siderato un mostro e una bizzarria della natura se avesse trascurato di curarsi di coloro ai quali era per consangui neità cosi strettamente congiunto » . Per la riscossione delle entrate straordinarie i governi tentarono di attenersi alla lettera della legge, in modo da non suscitare contestazioni al loro potere. Ma attenenddsi alla lettera della legge essi finirono per alterare quello che molti consideravano lo spirito delle leggi stesse. L'attività di governo cominciava ad essere basata sulla ricerca storfl.
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Il tentativo del governo di multare la città di Leicester
di 300 sterline per non aver mandato propri rappresentan ti all 'incoronazione di Carlo I poteva anche apparire un fatto trascurabile; ma tutte queste piccole voci venivano a
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sommarsi l'una all'altra quando la gente faceva i suoi conti. Un'altra sopravvivenza feudale che causò preoccupa zioni era costituita dalla provvigione, ossia dal diritto del la corona di acquistare beni molto al di sotto dei prezzi di mercato. Sotto il regno di Elisabetta venivano acquistati ogni anno piu di 4 milioni di uova , r 3 ooo agnelli, 32 ooo galline e 6oo ooo galloni di birra. L'approvvigionamento colpiva la produzione per il mercato e risparmiava le gran di famiglie. Non si doveva prendere - disse un giudice da quello « che un uomo ha messo da parte per il suo fab bisogno, ma da quello che può essere venduto ». Nel 1 59 7 l a provvigione venne incorporata i n un'aliquota fissa a carico delle contee, ma nel 1 6 1 0 Giacomo aumentò que sta aliquota. Che cosa avrebbe potuto impedirgli di au mentarla una dozzina di volte? Chamberlain se lo doman dava nel 1 6 1 4 . Dal regno d i Enrico VIII a quello di Giacomo I l e ta riffe doganali fornirono metà delle entrate statali ordina rie. Le dogane venivano giustificate tradizionalmente co me mezzo per sovvenzionare la flotta reale, che si sarebbe dovuta impegnare nella difesa dei mercanti : ma la flotta degli Stuart rispettò questo impegno in maniera molto ina deguata. Sir John Eliot, nel 1 624, notava che le entrate delle dogane olandesi erano molto superiori perché le ta riffe erano piu basse, ed in tal modo il commercio ne ri sultava incoraggiato . Il vantaggio ricavato dal governo nel dare in appalto le dogane consisteva nel fatto che un certo reddito era garantito, noto in anticipo, e non occorreva preoccuparsi del peculato risultante dall'impossibilità di pagare adeguatamente i funzionari doganali . D'altro can to bisognava concedere agli appaltatori doganali profitti alti, e questa era una confessione della debolezza della bu rocrazia reale che l'impresa privata poteva svolgere il suo lavoro molto piu efficacemente. La riorganizzazio ne era effettivamente giustificata da motivazioni finanzia-
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rie. Ma il governo dipendeva sempre piu dagli appaltatori doganali per ottenere anticipi sulle entrate. Nel decennio r 6 30-40 il governo, dati i suoi pessimi precedenti come debitore, non poteva piu ottenere prestiti dalla municipalità di Londra. Un piccolo grupo di uomini d 'affari londinesi - quelli piu influenti nel governo della City - anticipavano denaro a condizioni per loro molto fa vorevoli, piazzandosi cosi in una posizione eccezionalmen te favorevole nella corsa ad altri vantaggi. Ma quell'allean za doveva risultare fatale ad entrambe le parti. Negli anni r 6 3o-4o i prestiti degli appaltatori doganali fornivano al governo di Carlo I un'apparenza di solvibilità. Nei fatti, malgrado che il reddito crescesse del 50 per cento, il futu ro era sempre seriamente ipotecato. Con la confisca dei contratti di appalto degli esattori [do ganali], nel r 64r , [scrive Ashton], il Parlamento Lungo in effetti sferrò un attacco al vecchio regime che non fu meno importante della destituzione di Strafford . . . Gli esattori si erano irreparabilmente compromessi agli occhi del Parla mento il quale, distruggendo l'unica fonte di finanziamento permanente le cui fortune erano inestricabilmente legate a quelle della corona, riusd a paralizzare irrimediabilmente il potere della corona di ottenere prestiti senza controlli.
Ritroviamo qui ( e nei rapporti, simili, fra governo e assessori municipali) la spiegazione della ristrettezza del gruppo dirigente della City e della facilità con cui trionfò, nel colpo del dicembre r 64 r , il prorompente sentimento fìloparlamentare delle masse dei cittadini londinesi . Nelle sovvenzioni votate dal Parlamento i piu ricchi proprietari terrieri fruirono di stime del loro imponibile incredibilmente basso : «alcuni valgono venti volte di piu, altri trenta, altri molto di piu di quanto è stato stabilito » disse lord Burghley. Col suo reddito stimato 1 3 3 sterli ne egli rientrava nell'ultima categoria. Questo era il prez zo che il governo doveva pagare ai suoi funzionari e alle classi da cui dipendeva per i servizi non stipendiati ( ma non senza ricompense ) nell'amministrazione locale. « l poveri sono affiitti perché sono sovraccaricati di tasse -, diceva Fulke Greville nel I 5 9 3 . - Se i piedi [ossia i poveri] conoscessero la loro forza come noi conosciamo la loro
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oppressione, non la sopporterebbero come stanno facen do ». Un nuovo accertamento dei redditi venne minaccia to da Elisabetta nel I 5 8 8 , e fu discusso di nuovo dal Par lamento nel I 62 6 e nel I 6 2 8 , ma esso sollevava immedia tamente una questione di potere - chi avrebbe fatto il riaccertamento, chi avrebbe controllato la spesa del dena ro cosi ricavato - che nel vecchio regime non si poteva dirimere pacificamente. Dal momento che il Parlamento non voleva o non po teva aumentare la tassazione per far fronte al crescente de ficit, i governi furono costretti a ricorrere ad espedienti che acutizzavano la tensione fra la corte e il paese e che fornivano entrate relativamente modeste. Una tendenza si andava delineando. «
1 T. s. ASHTON, The Industriai Revolution, Home University Library, London 1948 [ trad. i t. La rivoluzione industriale (I760·I83o), Laterza, Bari I97J], pp. 42-44 e r62.
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LE FINANZE
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per la carica di lord tesoriere. Giacomo I vendette ì ti toli dì cavaliere finché conservarono un certo valore; suo figlio, in seguito, multò, per un totale di I 7 3 5 3 7 sterline in cinque anni, i gentiluomini che si rifiutavano di ac quistare questa onorificenza screditata. Fra il I 6 I 5 e il r 6z 8 ci fu un incremento del 5o per cento nel numero dei pari, titolo che in quasi tutti i casi venne comperato . Il prezzo calò a 4000 sterline. Carlo I interruppe la vendita di onorificenze, ma fu costretto a riprenderla nel I 64 r . Molti realisti convenivano che la vendita di onorificenze screditava la monarchia. Fra ii I 603 e il r 62 9 la vendita del titolo di pari fruttò, secondo calcoli prudenziali, 620 mila sterline delle guaii, tuttavia, solo una minima parte andò allo Scacchiere, poiché la maggior parte venne inca merata dai cortigiani. Ma fra il r 6o 3 e il r 64 r Giacomo e Carlo distribuirono, solamente fra i pari, regali ed emolu menti per un valore di circa 3 milioni di sterline 1 • L'unica soluzione a lunga scadenza era la ridefinizione di un regolare sistema di tassazione, in modo da drenare la ricchezza reale della nazione. Dopo l'insuccesso nell'otte nere questo col consenso del Parlamento, la Ship M oney - accertata sul « reale valore annuo di rendite, annualità, cariche » - divenne presto una tassa stabilita di anno in anno che avrebbe reso il governo indipendente dai voleri dei Parlamento e dei contribuenti. « Io ritengo secondo il diritto comune e l'indirizzo fondamentale del regno -, disse il giudice Finch nel processo Hampden, - che il Re possa tassare i suoi sudditi per la difesa del regno . . . quan do esso è in pericolo, e deve approntare i mezzi di difesa». Ma la nobiltà e la gentry, ci dice sir John Bramston, « con siderava ciò come il rovesciamento delle leggi fondamen tali o della costituzione del regno unito, del Parlamento e di tutta la priorità ». E cosi la pensavano anche le compa gnie della City. La Founders' Company di Londra sembra non abbia pagato nessuna Ship Money dopo il I 6 3 7 , cosi come la Society of Apothecaries dopo il r 6 3 8 . Il rifiuto di pagare divenne generale. Attorno al r 640 alcune quote delle entrate doganali vennero anticipate per gli anni sue1
STONE,
The Crisis cit., pp . Sr-82, u6-27 e 268.
1 20
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cessivi. Ci fu una parziale ripresa economica negli ultimi anni trenta, ma ciò portò ben poco sollievo alle classi in feriori, che a quell'epoca cominciarono a subire le conse guenze della politica fiscale di un governo senza speranza e vicino alla bancarotta. Il crollo del governo personale nel I 640 significò che la ristrutturazione finanziaria dovette essere intrapresa dal Parlamento . I suoi provvedimenti crearono le basi della organizzazione finanziari a inglese del secolo successivo nel quale le spese governative si sarebbero estese al di là dei sogni piu deliranti dei primi Stuart.
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7· Religione e vita intellettuale
È la chiesa che sorregge lo stato, è la religione che rafforza il governo; �cuotete l'una e farete cade re l'altro. Nulla è cosi profondamente radicato nel cuore degli uomini quanto la religione, nulla è cosi potente nell'orientare le loro azioni : se il cuore del popolo diventa dubbioso in materia di religione, tutti gli altri rapporti crollano, e non si andrà in contro ad altro che a ribellioni e a sedizione. Cosi la chiesa e lo stato devono sostenersi reciprocamen te e prestarsi mutua assistenza; e se uno dei due cambia, l 'altro non può avere nessun sicuro fon damento.
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Il vescovo GOODMAN,
The Court of King ]ames (r" ed. 1839, scritto tra il r 65o e il 1 656).
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È impossibile parlare della storia economica e sociale senza parlare della religione. La Riforma, come abbiamo visto, ebbe vaste conseguenze economiche e sociali ' . La chiesa parrocchiale era ancora un centro sociale per quei nove decimi di inglesi che vivevano nei villaggi e nelle cittadine. Era il luogo dove si tenevano le elezioni, dove si distribuivano sussidi a poveri, dove venivano fatti gli annunci di carattere pubblico e privato ; poteva diventare un luogo di svago, una scuola, una biblioteca, un magaz zino. In una società senza radio, televisione, stampa quo tidiana, ancora in larga parte analfabeta, con una censura rigorosa ( salvo che nei decenni rivoluzionari), il pulpito era pressoché l'unica fonte di idee in campo politico ed economico. I sentimenti popolari di opposizione tendeva no ad assumere una connotazione religiosa, si trattasse di non-conformismo protestante oppure dell'adesione ad . una delle vecchie religioni, la stregoneria o il cattolice simo. 1
Cfr. sopra, pp. 30-3,.
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Non si deve dimenticare mai quanto fosse ancora insi cura la vita. Per intraprendere il commercio d'oltre mare bisognava affrontare i pericoli della pirateria e del naufra gio, l'ostilità di potenze lontane, lo scorbuto ecc. Ma an che la vita in patria era insidiata da catastrofi naturali: il fuoco a cui erano cosi esposte le case di legno, i prezzi in stabili, le tassazioni arbitrarie, la carestia, la pestilenza, le morti improvvise e precoci. Tutto ciò senza assicurazioni, o con assicurazioni ad altissimo premio. I margini fra suc cesso e insuccesso erano assai ridotti ; un uomo poteva ottenere una fortuna inaspettata, per esempio, da un ocu lato matrimonio, ma poteva venire rovinato da fattori completamente estranei al suo controllo. È difficile per noi, che viviamo in un mondo dove tutti sono assicurati, dove i prezzi sono uniformi e non soggetti a continue flut tuazioni, dove le condizioni atmosferiche non rappresen tano una questione di vita o di morte, per noi che possia mo telefonare ai pompieri o ai medico e che possiamo vi vere due volte piu a lungo che nel secolo xvr, renderei con to della profonda instabilità emozionale dei nostri antena ti. Naturalmente, essi credevano nella teoria della prede stinazione (il destino dell'uomo non dipende da lui, è nelle marii di Dio; il successo assolve). Naturalmente, essi cer cavano di propiziarsi questo Dio cosi importante con le cerimonie o con una condotta virtuosa. Si dovrebbe pren dere sempre molto sul serio la pratica religiosa della gente del secolo XVI , in quanto per molti di essi l'eternità poteva apparire molto piu reale di questa breve ed incerta vita terrena. Ma a queste insicurezze tradizionali se he aggiungevano di nuove. Nel secolo XVI, « forse per la prima volta nella storia della civiltà, l'assoluta maggioranza della popola zione trovò che la sua vita non era piu circoscritta entro un ciclo immutabile di tradizionali mansioni agricole . An zi, gli individui si trovarono ad affrontare gli alti e bassi di un'imprevedibile economia di mercato, in cui un picco lo numero di persone si arricchivano , altre diventavano benestanti, mentre molti si impoverivano; e tutti, ricchi e poveri, soffrivano dell'inevitabile incertezza riguardo al
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futuro » ' . Non sorprende molto, quindi, i l dilagare d i una crisi spirituale nell'intera Europa occidentale. Nel Medioevo si manifestarono una gran quantità di eresie popolari la cui storia, ininterrotta fino alla Riforma, ha cominciato appena ad essere ripercorsa, e gli uomini del XVI e XVII secolo erano ben coscienti di questa conti nuità storica. Ma non ci fu niente di simile all 'esplosione di indipendenza del pensiero popolare rivelatasi in Inghil terra a partire dalla persecuzione di Maria. Solo nove delle trecento e piu vittime furono descritte come gentiluomi ni ; la grande maggioranza erano artigiani ed operai specia lizzati. La loro resistenza alle persecuzioni, mentre le per sone di rango superiore si ritiravano in disparte o si rifu giavano in esilio, faceva presagire i movimenti radicali del r 640-5 0 . In realtà l'ambasciatore imperiale a Londra previde la rivolta popolare nella capitale contro i roghi di Maria. Per il governo di Elisabetta era impossibile igno rare questo stato d'animo popolare, malgrado che la stes sa regina nutrisse per esso scarsa simpatia. Dopo la Riforma le classi proprietarie si trovarono di fronte ad un vero dilemma. Ai tempi del cattolicesimo, come affermò John Aubrey, « la coscienza popolare veniva mantenuta in estrema soggezione grazie alla confessione » . Questo mezzo di controllo andò perduto proprio mentre i nuovi indirizzi ecclesiastici già turbavano il modo di pensare della gente, e sembrava realmente che si venisse affermando buona parte del programma dei lollardi della classe inferiore. Intorno alla metà del secolo si diffuse il timor panico nei confronti degli anabattisti, che nel 1 5 3 6 avevano difeso per u n anno u n regime comunista a Miin ster contro l'intera potenza del Sacro Romano Impero. Questa paura è chiaramente espressa nei ttentanove arti coli della chiesa d'Inghilterra, ed ancor piu nei precedenti quaraptadue articoli di Edoardo VI. Può darsi che in In ghilterra l 'introduzione dei registri parrocchiali, di valore inestimabile per gli storici, fosse rivolta contro gli anabat tisti, cosi come lo fu nella Zurigo di Zwingli. Verso la fine 1
w. H.
MCNEILL,
Chicago 1963, p. ,s, .
The Rise o/ the West, Chicago University Press,
1 24
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del secolo XVI , Robert Browne ed altri diedero inizio al congregazionalismo . Dove i rispettabili puritani avrebbe ro voluto « attendere il magistrato », i brownisti, che pro clamavano la riforma senza aspettare nessuno, avevano un programma ben piu mi naccioso in quanto immediatamen te attuabile. Nel r 6 1 3 udiamo di « confratelli erranti » , i brownisti, che vanno �< di qua e di là, da e per l'Inghilter ra, senza una precisa dimora ». Contro di essi veniva invo cata la legge sul vagabondaggio oppure, in tempo di guer ra, potevano essere coscritti nelle forze armate. Nel r 6 r 4 un osservatore scozzese ben informato metteva i n rilievo la forza del settarismo in Inghilterra, i cui componenti del le classi inferiori emersero alla superfice nel r 640, dopo il crollo del potere ecclesiastico. Dobbiamo tener presente questa terza componente del settarismo popolare quando siamo tentati a considerare le dispute religiose del XVI e xvn secolo come questioni riguardanti solamente prote stanti ortodossi e cattolici. In queste circostanze il controllo del pulpito fu della massima importanza economico-sociale, comparabile al l'odierno controllo della radio e della stampa. « Coloro che influenzano l'orientamento dal pulpito governano sempre a loro piacimento il cuore degli uomini » , disse Fuller. Ci sarebbe stato « un perpetuo scontento, - affer ma Bacone, - se non si fossero trattenuti gli uomini predi cando, cosi come fa la legge punendo » . L a via media i n materia d i religione portata avanti da Elisabetta - dottrina protestante per gli intellettuali, ce rimonie cattoliche per le masse - fu parallela alla sua via media in politica estera, ed entrambe erano in stretta re lazione con la struttura della società cosi come con piu astratte considerazioni intellettuali. Il suo primo arcive scovo, Matthew Parker, aveva una concezione del tutto tradizionale del ruolo della chiesa e dello stato in una so cietà gerarchica. Egli aveva predicato la rassegnazione ai ribelli di Norfolk, nel 1 54 9 , ed avversava i principi di John Knox, in quanto credeva che i rapporti di un capo con i suoi subordinati, di un lord con i suoi fittavoli, di un padrone con i suoi servi, dovessero essere tutti regolati dalle stesse norme .
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Il successore eli Parker a Canterbury , Grindal, era stato in esilio sotto Maria, e con lui i radicali speravano ancora in un ulteriore assestamento della Riforma. In Leicester e Walsingham il puritanesimo aveva dei potenti patroni a corte . Il puritanesimo fu un fenomeno tanto sociale quan te,
religioso
si sviluppò,
come
sottolinea John 1�aylor,
il << Water Poet », nei porti cosi come nelle zone industriali dell'East Anglia e nelle contee occidentali dedite all'indu stria tessile. Sotto Elisabetta esso fu sostenuto energica mente dalle città di mercato e da una parte della gentry, rappresentata alla Camera dei Comuni . Ma la regina lo avversava risolutamente Annullava gli ordini di Grindal e alla fine lo sospese, sosti tuendolo nel r 58 3 con un arcive scovo di suo gradimento, John Whitgift. Questi usò la High Commission per neutralizzare l'appoggio segreto che la gentry puritana riceveva dalle alte sfere. « La sostanza del problema era sociale : il vescovo contro la gentry », dis se Collinson. La nuova politica ecclesiastica costrinse il ve scovo ad appoggiarsi ad « elementi criptocattolici», con conseguenze deleterie a lunga scadenza. Il lord cancelliere Hatton e il suo protetto Richard Bancroft aiutarono Whit gift a frantumare il movimento puritano, negli anni r 590r 6oo, con metodi « che possono far pensare a quelli del senatore Joseph McCarthy » . Il piu prudente Giacomo no minò a Canterbury George Abbott, un'altra figura simile a Grindal. Ma la sua opposizione alla politica estera « crip tocattolica » di Giacomo 1 portò inevitabilmente alla sua caduta in disgrazia e infine al trionfo di Laud e degli ambi ziosi arminiani 2 • I radicali elisabettiani sentirono che la loro riforma era stata tradita. Ma essi si trovavano ad un bivio. Molti di essi si aspettavano che la restaurazione del protestantesi mo da parte di Elisabetta fosse solo un breve intermezzo . « I tempi richiedono unità e accordo perfetto, - diceva il filopuritano Walsingham, - soprattutto in coloro che fanno professione di quella verità che altrove viene tanto c
Cfr. sopra, p. 84. Il paragrafo precedente deve molto al libro di P. COLLINSON, Th e Eli :r.abethan Puritan Movement, Cape, London 1967, parti IV e VIII, pas· sim . 1 2
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impugnata e che ha nemici cosi potenti ». Questa unità forzata, tuttavia, non sopravvisse agli anni novanta. Per la maggior parte della classe media il puritanesimo rappre sentava una questione vitale. Durante il regno di Giacomo e di Carlo i tribunali ecclesiastici intentavano processi con tro coloro che lavoravano nei giorni festivi dedicati a santi. Thomas Roger, cappellano di Bancroft, rivolse un attacco alla corruzione puritana secondo cui « la chiesa non può togliere questa libertà di lavorare sei giorni. alla settimana ». « La disciplina della penitenza, - scriveva l' ar cidiacono Cunningham, - e i canoni che venivano imposti nei tribunali ecclesiastici, non erano concepiti in rapporto alla prosperità del borgo, ma alla speranza di discernere e sopprimere l'avidità di guadagno » . i ' l
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2. Ogni chiesa ufficiale d i stato ha bisogno d i u n cerimo niale, perfino la chiesa protestante, che era nata da una rivolta della coscienza individuale contro le cerimonie di stampo papista. L'erastianismo disadorno della chiesa eli sabettiana condusse ad una naturale reazione clericale non appena la situazione politica migliorò con la disfatta del l'Armada e le vittorie sugli olandesi degli anni novanta. L'enfasi di Bancroft sul diritto divino dei vescovi ( I 589), il vasto lavoro di Hooker, Of the Laws of Ecclesiastica! Polity ( I 59 3 ), e le controversie sulla predestinazione, nel le università, contribuirono alla formazione di un partito revisionista (che venne chiamato arminiano) il quale aspi rava a recuperare alcune delle tradizioni cattoliche della chiesa. Knights molto tempo fa dedicò la sua attenzione alla sovrapproduzione di laureati ed alla loro conseguente disoccupazione nell'Inghilterra del tardo Cinquecento e del primo Seicento 1 • Come sottolineava un cardinale in The Whore of Babylon, scritto da Dekker nel I 6o7, 1 L . c. KNIGHTS,
324·25.
Drama and Society in the Age of Jonson, 1937, pp.
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Ali scholars that do eat The bread of sorrow, want and discontent
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erano potenzialmente convertibili al cattolicesimo. Lo stesso rilievo venne fatto in Parlamento nel r 6 I o . I vescovi furono per lungo tempo considerati sosteni tori di quasiasi iniziativa della corte, e i piu ambiziosi erano a ragione sospettati di ostilità nei confronti del Par lamento e di simpatie per l'assolutismo regio. « Non ab biamo forse dei sermoni preparati quotidianamente per discreditare le leggi fondamentali del regno? », si lamen tava un deputato già prima del r 6 I o . Un altro, nel r 6 2 r , disse che i vescovi « se non vengono controllati . . . usurpe ranno tutti i diritti e tutte le terre degli inglesi » . Nella misura in cui il partito di Laud sotto Carlo I arrivò ad occupare un numero sempre maggiore di vescovati e di decanati, « l'arminianismo » cominciò ad avere implicazio ni politiche. Nel r637, quando un poeta chiese il permes so di ristampare una sua composizione scritta vent'anni prima contro la congiura delle polveri, gli venne rifiutato con queste infauste parole: « Ora non siamo piu in collera con i papisti come lo eravamo vent'anni fa ». Inoltre, per aver detto che Laud era un traditore papista, un uomo venne, nello stesso anno, multato di 3000 sterline, espo sto con le orecchie inchiodate alla gogna, marchiato in fronte con le lettere L e R, e condannato ai lavori forzati a vita. Non si deve trascurare poi l'idiozia economica del la persecuzione laudiana contro protestanti stranieri che fece quasi fallire le New Draperies . « La ricostituzione deila proprietà dei beni e della libertà dei sudditi costitui sce il mezzo principale per mantenere salda la religione e costante l'obbedienza a Sua Maestà », affermava nel I 64 I alla Camera dei Comuni i l futuro realista Edmund Waller. L'intensità del sentimento antipapista - sottolinea Sto ne - condusse ad un ulteriore screditamento della Camera dei lord, in quanto molti pari erano papisti ed un numero maggiore erano ritenuti tali. La fondamentale impossibi lità di condurre risolutamente una politica filo papista, di 1 Tutti gli studenti che mangiano del malcontento.
l il pane del dolore, del bisogno
e
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cui ho riferito in precedenza ', venne resa evidente duran te la guerra civile dal desiderio e dal timore di Carlo I di servirsi dell'appoggio della chiesa cattolica d'Irlanda. Egl i ebbe con essa quel tanto di rapporti sufficiente ad ottenere il peggio da entrambi i campi. Ma il fiasco completo che risultò dalla fiducia riposta da Giacomo 11 neli 'Irlancla quarantacinque anni dopo, suggerisce che una politica piu risoluta da parte di suo padre non avrebbe potuto avere un successo maggiore. « Covare la guerra usando il concetto di papismo, - pare sia stato detto da John Saltmarsh nei primi anni quaranta, - è il mezzo piu sicuro per mobili tare il popolo » . I cinque o sei decenni che precedettero la rivoluzione ci possono fornire un'enorme quantità di esempi dell'odio viscerale ed appassionato che il popolo nutriva nei con fronti dei vescovi. Essi ricevevano spudoratamente la no mina dal re. Togliere i loro voti dal Parlamento, osservava acutamente il grande giurista John Selden, « non è che l 'inizio per toglierli di mezzo, poiché cosi non saranno piu utili al re o allo stato » . Per parte loro i vescovi, da Whit gift in poi, fecero appello « all'interesse individuale del lai cato proprietario » 2 e latifondista, arguendo che coloro che reclamavano la parità nella chiesa, avrebbero presto aspi rato alla medesima eguaglianza nello stato ; che coloro i quali avevano scrupoli di coscienza sul pagamento delle decime, avrebbero presto avuto scrupoli analoghi sul pa gamento dei canoni d'affitto. Si trattava di un argomento valido : molti di coloro che si raccolsero a difesa dell'epi scopato nel r 64 r , lo fecero per esplicite ragioni sociali. 3·
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All'inizio del periodo da noi considerato , la stregoneria e la magia svolgevano probabilmente nella vita di molti inglesi un ruolo altrettanto importante del cristianesimo . Per secoli la chiesa si accontentò di un'accettazione for1 Cfr. sopra, p . 83. 1 COLLINS ON, The Elizabethan
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Puritan Movement cit . , P , 3 1 4.
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male del cristianesimo da parte della popolazione, e molte pratiche pagane erano state sussunte nel cattolicesimo. Gli antichi dèi divennero santi che ancora pro teggevano chi li avesse pregati : continuavano ad operare miracoli ed i loro altari erano oggetto di venerazione e pellegrinaggi . Una grande qu antità di pratkht: rnagicbe vermen' sempli cemente assunte e tradotte in pratiche cristiane, poiché una società agricola oppressiva richiedeva ancora con insi stenza i vecchi ri ti della fertilità. ( Robert Burton descrisse alcuni di questi momenti nel suo Anatomy of Melancho ly ) . Ma con l 'inizio del nostro periodo la crescente impor tanza di una cultura di tipo urbano, basata sulle tecniche razionali dell'artigianato, creò nuove tensioni . Si può pen sare ai secoli xv, XVI e xvn come ad un periodo in cui per tutta l 'Europa il cristianesimo passa all'offensiva contro il paganesimo tentando, forse per la prima volta, di elimina re la sua presa sul sentimento popolare. La persecuzione delle streghe iniziò molto tempo prima della Riforma ma, una volta tanto, non fu meno feroce nei paesi protestanti che in quelli cattolici. Il protestantesimo stesso era il pro dotto di una cultura urbana piu razionale ed era ostile ad ogni forma di magia, bianca o nera, pagana o cattolica. Nel Nativity Ode di Milton, Cristo scaccia i demoni proprio come i protestanti avevano cacciato i santi e gli dèi della fertilità. Il nostro periodo registra il sorgere e il decadere della persecuzione delle streghe. Il primo decreto che definiva la stregoneria un peccato capitale venne emesso nel r 542 . Revocato sotto Edoardo, tornò in vigore sotto Elisabetta, e in modo piu rigido sotto i suoi successori. Ma la diffusio ne del modo di vita e di pensare tipici delle città, l 'espan sione dell'industria tessile, delle operazioni di bonifica delle paludi e del mercato nazionale, tutto ciò indebolf l 'isolamento rurale che alimentava la stregoneria : il nuovo spirito scientifico rese anche coloro che credevano nella stregoneria, da Giacomo I a Increase Mather, piu esigenti in fatto di prove. Con il secolo xvrr non fu piu necessario ritenere che la stregoneria costituisse una minaccia ai valo ri e, di conseguenza, alla coesione della società. Il decreto contro di essa venne revocato nel 1 73 6 . Sia il vescovo ]o-
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seph Hall che John Aubrey fanno risalire il declino delle credenze negli spiriti, fantasmi e streghe, altinizio dell'in terregno. Nel r 646 Thomas Edwards documentò il suo or rore nell'ascoltare « una perorazione settaria per la tolle ranza verso le streghe » . L'ultima esecuzione di streghe registrata nelle contee centrali ebbe luogo nel r 6 5 ì , men tre in quelle esterne avvenne una generazione dopo . Nel l'Essex, come ci illustra Alan Macfarlane, le esecuzioni di streghe diminuirono regolarmente a partire dal I 62o- 3 o ; il numero dei processi calò altrettanto rapidamente dopo la fine della guerra civile. La gentry minore, che costitui va la maggioranza delle giurie, aveva cessato di credere al le streghe 1 • (Nella repubblica olandese non vi furono piu processi per stregoneria a partire dal I 6 I o ). Le streghe, conclude Madarlane, erano le vittime di una società tormentata tanto dalle tensioni economiche quanto dalle malattie, dalle sofferenze, e dalle morti im provvise 2• ( Donde la breve recrudescenza della persecu zione nelle crisi politiche della guerra civile e appena dopo la restaurazione) . Credere che le streghe col loro potere malefico fossero in collusione con Satana, era uno dei modi per spiegare il male senza intaccare allo stesso tempo la concezione della benevolenza di Dio. L'abbandono di queste credenze nel secolo xvn, almeno fra le persone istruite, contribui ad una rivoluzione intellettuale da cui emerse una visione piu scientifica del mondo. I parroci che intuivano che lo scetticismo nei confronti della strego neria avrebbe portato all'ateismo, vedevano giusto. Giac ché se le streghe e il diavolo non erano la causa del male, o si doveva imputarlo a Dio o, altrimenti, si doveva con cepire un universo su cui né Dio né il diavolo interve nivano direttamente. In entrambi i casi, per coloro che so stenevano il tradizionale punto di vista antropocentrico, si trattava di ateismo. « Nessuno spirito, nessun Dio », scriveva Henry More nel suo Antidote against Atheism Cfr. oltre, p . 138, nota. Sono estremamente grato a Madarlane, che mi ha concesso di attin gere dalla sua tesi di laurea in filosofia ad Oxford, intitolata Witchcra/t Prosecutions in Essex, I56o-r68o: A Sociological Analysis, r967, che spe ro verrà presto pubblicata. 1
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del r 6 5 3 . Francis Osborn intendeva questo scetticismo come un trionfo del buon senso laico sul clero. Ma esso fu anche un elemento di una rivoluzione religiosa. Il sen so di peccato e di colpa, alimentato da un ambiente ostile e incontrollato, non veniva piu cancellato collettivamente attraverso cerimonie e capri espiatori : venne invece inte riorizzato. Cosi esso sviluppò la sferzante ideologia mo rale e il senso della responsabilità individuale, che soli resero possibile l'inizio di un controllo su quell'ambiente. L'autoaccusa puritana, il senso di colpa puritano, costitui rono una parte del prezzo pagato per una visione piu razio nale e scientifica dell'universo ' . Le streghe venivano normalmente scovate fra i membri piu poveri della comunità. « Coloro che si trovavano in grande povertà, - si dichiarava in un pamphlet del r 6 1 2 , - sono quelli che i l demonio tenta di fare suoi seguaci » . Richard Baxter fece un'osservazione simile verso la fine del secolo. Alcuni credevano che le streghe non facessero del male a coloro che erano generosi verso i poveri. Molti capi di rivolte contadine, nel periodo da noi esaminato, pretendevano di essere inviati da Dio. Alcuni di loro po tevano essere stati mandati dal Dio delle streghe piutto sto che da Geova. I quaccheri erano spesso sospettati dai loro nemici di essere dei maghi; Io stesso avvenne per John Bunyan : simili accuse erano state formulate in prece denza contro i valdesi, i lollardi, gli anabattisti tedeschi, i familisti, e dai propagandisti episcopali contro i puritani ai tempi di Elisabetta. L'accusa di promiscuità sessuale fatta contro alcune sette dell'ala sinistra, durante l'interregno, ricordano analoghe accuse contro le streghe. Inoltre l a stregoneria veniva spess.o associata al papismo, ed u n gior nale parlamentare del r 645 dichiarava che le streghe era no fìlomonarchiche; in effetti non va tenuto molto con to di queste associazioni di idee. Tuttavia il successo prima della dottrina quacchera nell'Inghilterra settentrionale, come quello successivo del wesleyanismo nel Galles e nella Cornovaglia, possono avere avuto una qualche relazione col declino delle pratiche m agiche in queste zone. È un'in1
Cfr. sopra, pp. 320-24.
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teressante coincidenza che il Calendimaggio, che i predi catori aborrivano per le sue orge pagane e i membri del consiglio cittadino temevano per i disordini degli appren disti, sia oggi celebrato dall'internazionale del lavoro. Ciò ebbe inizio con la rivoluzione americana in cui gli alberi della libertà discendenti del maypole ', ebbero una loro funzione simbolica. Palo variamente adornato attorno a cui si danzava nelle feste di ca lendimaggio. 1
8.
Dalle rivolte contadine alla rivoluzione
La crescita del popolo d'Inghilterra, dopo il crol lo ... della nobiltà e del clero, giunse, col regno di Elisabetta, ad un punto tale da non potersi conci liare con gli interessi, o con la natura e le possibili tà stesse di una monarchia salda e durevole ... Nulla rimaneva a contrastare la distruzione di una monar chia che ne conservava soltanto il nome, se non un principe che avrebbe dovuto far sentire al popolo quei vantaggi che esso non riusciva a vedere Fu la dissoluzione di questo governo a causare la guer ra [civile], non la guerra a causare la dissoluzione del governo. JAMES HARRINGTON, Oceana ( 1 656).
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Nel periodo in esame l'Inghilterra era nota da un capo all'altro dell'Europa per la violenza che caratterizzava la sua vita politica. Il sociologo Pitirim Sorokin ha calcolato che fra il 1 45 0 e il r 64o vi furono in Inghilterra piu disor dini interni che in qualsiasi altro paese europeo. È possibi le che esageri : ma fra il 1 5 88 e il r 6 8 8 l'unico sovrano inglese che non abbia perduto uno dei genitori per mano del boia fu Carlo l; e lui stesso doveva seguire lo stesso destino della nonna. Nel secolo XVIII ci furono le rivolte del r 7 r 5 e del r 7 4 5 , oltre ad una serie di tumulti minori. Ancora nell'ultimo decennio del secolo XVI, i ricchi te mevano che i furfanti e i vagabondi incitassero i poveri a dire che « essi non dovevano patir la fame, e non la avreb bero patita», e passassero all'azione diretta. « Che posso no fare i ricchi contro i poveri se questi si sollevano e si ' uniscono ? » , chiedeva un lavoratore dell'Essex nel 1 5 9 4 . Ma la prolungata depressione degli anni venti e trenta la sciò una popolazione intimorita e scoraggiata. La Poor Law, la fustigazione e le case di correzione avevano spez zato lo spirito dei poveri. 1
Devo questa citazione alla gentilezza di Alan Macfarlane.
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Nelle campagne, come si è visto 1, i contadini avevano cessato di costituire una classe omogenea. Gli yeomen e gli agricoltori agiati condividevano gli interessi della gen try piuttosto che quelli di coloro che erano molto poveri. Essi frequentavano le stesse scuole dei gentiluomini, con dividevano i loro punti di vista ed erano pronti a seguire le loro direttive. Questa frantumazione dei contadini, fra i quali i piu ricchi si allineavano con la gentry e coi ricchi mercanti, doveva rivelarsi d'importanza cruciale al mo mento della rivoluzione. Dopo il r 66o i conservatori piu retrogradi pensavano che le grammar schools fossero il terreno di crescita dei parlamentari. Ma non dei livella tori : al momento della svolta fondamentale della rivolu zione ( r 64 7-5 3 ), la gentry conservò quella funzione di guida che aveva letteralmente imparato frequentando la scuola. Nell'Arcadia sir Philip Sidney osservò acutamente che « i contadini avrebbero voluto distruggere i gentiluomi ni; ai cittadini. . . sarebbe . . . bastato riformarli » . Passata la paura di rivolte delle classi inferiori, le spaccature all'in terno delle classi proprietarie si manifestarono piu libera mente. Elisabetta aveva manovrato per mantenere all'in terno del Privy Council i rappresentanti di due politiche alternative : quella conservatrice e quella radicale, vale a dire Hatton e Leicester. Ma la crescente dipendenza del l'aristocrazia dai favori di corte intensificò la lotta per con quistare il monopolio su di essa. Essex portò la sua polemi ca dal Privy Council alla Camera dei Comuni, e nel r6or Cecil lamentava che «i problemi del Parlamento vengono ordinariamente discussi nelle strade » . Lo sciocco tentati vo di Essex di conquistarsi il monopolio nell'assegnazione delle cariche con un colpo di stato, pose fine all'equilibrio interno del Privy Council : da allora in poi il monopolio nell'assegnazione delle cariche fu conquistato da Cecil pri ma, dagli Howard poi, ed infine da Buckingham. Tenuti fuori dal Privy Council e dalla speranza di giungere all'o recchio del sovrano, gli esclusi si rivolsero per forza al Par lamento. Dopo il r 6 2 9 , quando questo tribunale per la cri1
Cfr. oltre, pp. 74, n.
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LE RIVOLTE CONTADINE
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tica dei consiglieri del r e venne chiuso, essi dovettero per sino contemplare la possibilità di fare appello alle grandi masse del popolo 1 • Nella misura in cui la base sociale della corte si restrin geva, il suo indirizzo politico cambiava. Non è un caso che il sistema di regolamentazione industriale fu messo a punto a partire dall'ultimo decennio del Cinquecen to. Con esso crebbe anche l 'opposizione della categoria dei giudici di pace, fra i quali aumentava la consapevolez za del proprio ruolo di classe e la coesione interna, catego ria che trovò la sua tribuna alla Camera dei Comuni. (Non occorreva avere una memoria molto lunga. Sir Francis Knollys, che sedette nel Parlamento della Riforma del 1 5 2 9-36, era ancora un deputato nel 1 59 3 , e quindi forse conobbe uomini che si sarebbero seduti nel Parlamento Lungo del r 640 ). I possidenti stavano ricostruendo il loro paese secondo un sistema che il governo era impotente a seguire. Essi finanziavano scuole e collegi al fine di aprire possibilità di carriera ai giovani di talento, pagavano forti somme in sussidi per i poveri pur ribellandosi alle tassa zioni imposte a questo scopo, finanziavano conferenze reli giose anche se si rifiutavano di pagare le decime crescenti 2 , si opposero alla Ship Money perché non era votata dai loro rappresentanti alla Camera dei Comuni, anche se furono pronti a pagare somme molto piu ingenti al Parlamento Lungo ; con un incoraggiamento minimo da parte del go verno essi investirono i loro risparmi nella costruzione di un impero d'oltremare. Nel rastrellare prestiti forzosi, sfruttare la Corte delle tutele, multare per la mancata osservanza di statuti obso leti, usare cavilli giuridici contro i singoli, Giacomo e Car lo avevano come precedente i Tudor. Ma il contesto socia le era cambiato. « L'equilibrio costituzionale » era anche un equilibrio sociale fra il potere assoluto della corona (da usarsi contro le rivolte feudali o contadine) e i diritti asso luti, specie di proprietà, delle persone agiate. Questo equi1 Su questo argomento sono debitore al mio amico ed antico allievo Peter Clark. 2 HILL, Society and Puritanism cit., pp. 89-90.
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librio era basato su una convergenza di interessi e di in tenti ' . Come l'equilibrio diventò instabile, prima Giaco mo e poi Carlo dovettero escogitare difese teoriche per la loro prerogativa, che li esposero ad ampie critiche. Went worth sottolineò con enfasi che il re costituiva la chiave di volta Jell'intero arco sociale, proprio perché questo aspetto della monarchia quale difensore della proprietà e dei privilegi veniva dimenticato . Shakespeare nel Re Lear e nel Timone d'Atene, Burton nel suo Anatomy of Me lancholy pongono in discussione il complesso delle fon damenta dello stato e della giustizia. L'ostilità fra la corte e la City è ampiamente documentata nel teatro drammati co del tempo ; essa diviene piu intensa in seguito, intorno al r 6 q , con il declino del teatro popolare e l'ascesa del teatro coterie, fornito di una notevole coscienza di classe. Nel r 6 2 2 venne riesumata la High Court of Chivalry al fine di proteggere i privilegi delle classi dominanti. La sua attività nel perseguire chi esprimeva giudizi duri sui pari si intensificò sotto il governo personale di Carlo I , quando le colonie private vennero deliberatamente usate per finan ziare l'aristocrazia. Le leggi sulla caccia, nel r 63o-4o, ven nero imposte ancora piu ferocemente, almeno dal Consi glio delle Marche: « l'interesse della classe dei possidenti terrieri sembra aver trionfato sopra ogni interesse di giu stizia sociale » 1• Nel medesimo tempo il governo cercava di cooperare con una ristretta cerchia di capitalisti finan ziari allo stesso modo in cui l'imperatore Carlo V aveva usato i Fugger. Al mercante Lionel Cranfield venne data, a partire dal r 6 r 6 , l'opportunità di razionalizzare le finanze governative, ma nel r 624 venne destituito. Gli anni r 62o r 63o furono il periodo di Burlamachi, il finanziere italiano che fece bancarotta nel r 6 3 3 . Gli seguirono gli appaltatori delle dogane. In questo decennio il governo prese a fare sempre mag giore affidamento sulla chiesa, l'istituzione che piu somi gliava ad una burocrazia indipendente. Ragion per cui nel 1 B. MANNING,
Tbe Nobles, tbe People and the Constitution, in
and Present », rx, pp. 50-64. 2 P.
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LE RIVO L TE CONTADINE
DA L LA RIFORMA ALLA RIVOLUZIONE
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r 6 4 r troviamo persino dei futuri realisti che attaccano i vescovi. La Root and Branch Petition diceva che i vescovi avevano incoraggiato il clero « a di sprezzare la magistratu ra secolare [ossia i giudici di pace] i nobili e la nobiltà ter riera ». La monarchia stava ora sforzandosi di vincere l 'in dipendenza delle classi i cui interessi aveva tanto ben rap presentato nel secolo precedente . Sir Thomas Wiseman, per aver diffamato il lord Guardasigilli e la Corte della Star Chamber, venne multato di rooo sterline di cui 700 a titolo di risarcimento, privato del suo titolo di baronetto e degradato nell'ordine della cavalleria; inoltre gli venne ro tagliate le orecchie, venne messo alla berlina e fu impri gionato per tutto il tempo che piacque al re. Non era certo questo il modo in cui i gentiluomini si attendevano di es sere trattati. Non esisteva piu un'unica via per difendere il vecchio ordine con soddisfazione dell'intera classe domi nante. Quella di Carlo era una possibilità, ma portava ad alienarsi una parte dell'aristocrazia e della gentry. Quando queste si rivoltarono, trovarono l'appoggio di quei larghi strati della popolazione i quali avevano la sensazione che il governo personale di Carlo I stesse mettendo in pericolo « la religione, la libertà e la proprietà » . Questo appoggio ebbe tanto successo da costringere alla fine la maggior parte dell'aristocrazia e una quota della gentry a rientra re in campo monarchico. Ma ormai le cateratte erano aperte. Non è facile trovare annotazioni sulle reazioni di singoli membri della gentry ai nuovi indirizzi della politica gover nativa, benché la reazione di questa classe nel suo com plesso sia abbastanza chiara. Ma in un caso siamo in grado di documentare il cambiamento individuale di uno stato d'animo. Fra il 1 597 e il r 6oo, sir Francis Hubert, spinto dalla carestia e dall'inedia di quegli anni, denunciava l'im boscamento del grano e reclamava un'azione del governo contro di esso : But neither fear of God nor love of men, Nor common care of public misery, Can cause compassionate respect in them; Por they are branned in their iniquity, And must be bridled by authority.
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And therefore they that wield the state at will Must by coercive means restrain such ill 1 •
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M a nel r 629, al momento d i rivedere il poema per l a stam pa, egli si rese conto del pericolo che l'intervento governa tivo potesse frustrare l'iniziativa privata, ed inserf una strofa per chiarire questa posizione . But now I must not be misunderstood; I do not pass a heavy censure bere Upon such men as for the generai good Store up the plenty of a fruitful year And keep it safe till more cause doth appear To vent the same; and when such cause shall be As they were frugal, so they must be free '.
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Trent'anni prima egli aveva considerato favorevolmente l'iniziativa dello stato contro il libero commercio; nel r 629 il suo interesse per la libertà dei « frugali » era au mentato 3• Molti uomini avevano seguito la medesima pa rabola intellettuale, nel r 64o se non nel r 62 9 . 1 [Ma né timor di Dio né amore per gli uomini, l Né semplice solleci tudine per la pubblica miseria, l Possono causare in essi un compassione vole rispetto; l Perché essi sono incalliti nella loro iniquità, l E devono essere messi a freno dall'autorità. l E perciò coloro che regolano lo stato a loro piacere l Devono con la coercizione questo male contenere]. 2 [Ma ora non voglio essere frainteso ; l Non intendo qui esprimere una grave censura l Verso quegli uomini che per il bene comune Conservano il sovrappiu di una annata fruttuosa l E lo tengono fino a che non appaia una ragione piu consistente l per liberarsene; e quando questo motivo ver rà l Cosi come furono frugali essi dovranno essere liberali]. 3 The Poems o/ Sir Francis Hubert, a cura di B. Mellor, Hong-Kong University Press, 196 1 , p. 288. Un altro bell'esempio di cambiamento è la cancellatura delle due strofe in cui Hubert fa accusare da Edoardo II Piers Gaveston e sua madre di stregoneria, e delle sei strofe in cui il poeta specula sulla natura della stregoneria (pp . .58-.59, 283). Hubert era origi nario dell'Essex, e visse in quella contea fino a quando, nel r6r4, ven dette le sue tenute e si stabili a Londra. Sembra che i suoi crescenti dubbi fossero condivisi dalla gentry dell 'Essex (cfr. sopra, p. 130) .
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Parte terza
La rivoluzione
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La guerra civile
Che cosa non farebbe un popolo oppresso, ricco e religioso per ess ere liberate da ogni genere di op pressione, sia spirituale che temporale, e per essere riportato alla purezza e libertà religiosa, e alla giu sta libertà delle sue persone e proprietà) RICHARD OVERT0:-.1, A Remonstrance of Many Thousand Citizo1o ( 1 646).
Il commissario-generale I reton : La libertà di tutti coloro che hanno interessi permanenti, a quel la si provvede. E non si può provvedere alla libertà in generale, quando sia mantenuta la proprietà.
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Dibattiti di Putney del Consiglio dell'Esercito ( r 647).
La rivoluzione inglese, come la rivolta degli olandesi ottant'anni prima e la rivoluzione francese centocinquanta anni dopo, iniziò con una rivolta di nobili . Persino la clas se dirigente era insoddisfatta del modo in cui Carlo I do minava il paese. Nel r 64o il suo governo crollò . Egli si trovava in estrema difficoltà con il pagamento dell'eserci to, arruolato per combattere gli scozzesi ; e l'esercito stes so aveva ben poca voglia di combattere. Un'assemblea di pari a York, nel settembre r 64o, costrinse Carlo I a con vocare un altro Parlamento. Questo significava arrendersi, come Carlo ben capiva : in maggio aveva sciolto il Parla mento Corto, dopo una sessione di tre settimane, poiché esso avanzava delle richieste da lui ritenute intollerabili. Nel novembre del r 64o, quando finalmente autorizzò il Parlamento a riunirsi, il re sperava ancora di essere in gra do di mettere nel sacco e manovrare a suo piacimento l'op posizione. Messi di fronte all'ostinato rifiuto del re di ad divenire a compromessi, i leader parlamentari , altrettan to intransigenti, dovettero cercare appoggio altrove, nel paese in generale .
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LA RIVOLUZIONE
Il Parlamento Lungo destitu! e fece giustiziare i mini stri di Carlo I Strafford e Laud . Altri cercarono scampo nell'esilio. La Star Chamber, la High Commission, i Con sigli del Nord e del Galles e la Corte delle tutele vennero aboliti. La tassazione senza il consenso del Parlamento venne ritenuta illegale. L'intero apparato Ji censura e di repressione del governo sub! un collasso. Nel novembre 1 640 William Prynne e le altre vittime della tirannide di Carlo I fecero un'entrata trionfale in Londra, di ritorno dalla prigione : nessun magistrato osò tenere sòtto con trollo la folla festante, « tanto in basso, - disse Clarendon, - era caduta la reputazione del governo ». Nel paese esiste vano adesso due centri di potere. Tutte le tensioni del de cennio precedente stavano trovando uno sbocco. Le set te religiose emergevano dalla clandestinità e si riuniva no pubblicamente; cominciò un'orgia di pubblicazioni a stampa; in molte zone ci furono tumulti contro le recin zioni, e contro i papisti . Tutti quelli che avevano subito torti confidavano nel Parlamento per ottenere giustizia : le · petizioni di questo periodo possono essere paragonate ai cahiers che esprimevano l'insoddisfazione popolare all'ini zio della rivoluzione francese. Dal momento che il Parla mento non aveva nessuna fiducia né controllo sul re, non poteva permettersi di alienarsi nessun potenziale sosteni tore del paese. Iniziò cosi un eccezionale periodo di libertà. L'uso che le classi inferiori fecero di questa libertà aiutò il re a formarsi un partito, ed a lottare per una società tra dizionale, ordinata e gerarchica in cui egli fosse la chiave di volta di un arco i cui pilastri erano la gentry e la chiesa. Molti deputati che nel r 640-41 si opponevano al sistema di governo reale del decennio precedente, passarono a so stenerlo quando si trovarono di fronte all'alternativa. La sopravvivenza della monarchia era essenziale: diflìcilmen . te si trovavano dei repubblicani fra le classi proprietarie. Tuttavia, non esisteva nessun apparato costituzionale in grado di controllare il re : Pym fece appello al popolo sti molandone la pressione sul Parlamento, per imporre a Carlo I l'accordo su specifici provvedimenti. Le petizioni venivano stampate ed inviate nelle circoscrizioni elettora li. La Great Remonstrance del novembre r 6 4 r fu la prima
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ad essere diffusa massicciamente tra il pubblico. In quello stato di notevole eccitazione diffusa, ciò era molto perico loso. Molti deputati decisero, quando lo poterono, che era meglio concedere fiducia ad un re infido che rischiare gli ancor piu imprevedibili pericoli di un ininterrotto fermen to popolare. Il Parlamento tu in grado di combatteieJa guerra civile solo perché un numero sufficiente de! suoi membri avevano fiducia nella propria abilità di guidare il movimento di rivolta; ma l'incertezza aJ rigua!do rima�e .. ;. sempre. Durante la guerra la polemica fra « presbiteriani » .e « in dipendenti » vide la contrapposizione tra quanti intende vano avvalersi dell'aiuto scozzese per arrivare ad una.pace di compromesso col re, e quanti volevano una vittoria completa, anche a prezzo di armare il popolo e della tolle ranza religiosa. Gli indipendenti imposero la Self-Denying Ordinance servendosi del Parlamento ; essa privò i pari e i deputati dei loro comandi militari ( anche se Oliver Crom well e pochi altri mantennero i propri), e forni l'occasione per riorganizzare l'esercito ( la New Model Army del r 64 5 ) . Varie dispute di carattere locale si sommarono alle divisioni all'interno della Camera dei Comuni. Un de putato presbiteriano disse dei suoi rivali « indipenden ti » : « i partigiani volgari e miserabili dell'altro campo fu rono quelli che ci rovinarono, perché di solito . . . essendo stati mercanti ed essendo uomini di mala ventura, non era no cosi sensibili alla distruzione del regno come noi che avevamo delle proprietà da conservare » . « Molti uomini mediocri » venivano assegnati al governo della contea, si lamentava la gentry del Glamorganshire, nel febbraio del r 64 6 . Simili lamentele da parte dei « governanti naturali » si registrarono dappertutto. Nel r 648 la gentry del Dor set chiedeva « che le nostre antiche libertà non siano sotto poste all'arbitrio di coloro che non possiedono nulla » ; ed opponevano agli uomini del comitato parlamentare, che non avevano queste libertà, « uomini di tangibili proprie· tà » , dai quali volevano essere governati. L'appello al po polo da parte del Parlamento e la difesa della tolleranza religiosa da parte degli « indipendenti » produsse ama# frutti per i possidenti . « Dio si serve della gente semplice ·
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e delle moltitudini, - scriveva Hanserd Knollys, - per pro clamare che il Signore Dio onnipotente regna » . Le poten zialità democratiche di simili dottrine erano chiare. Ma qualcuno pensava che fosse John Pym, e non Dio, a ser virsi della gente semplice. La controversia che segui fra « inàipenàemi » e livella tori, contrapponeva coloro che erano soddisfatti delle tra dizionali istituzioni politiche del paese a patto che il con trollo del Parlamento sul re fosse in una certa misura raf forzato, e coloro che propugnavano una considerevole estensione del diritto di voto, l 'aboli7.ione della monarchia e della Camera dei lord. La disputa successiva fra i livella tori e i Diggers vedeva contrapposti coloro che erano sod disfatti dei tradizionali rapporti di proprietà purché i pic coli proprietari fossero protetti dai piu potenti, e coloro che volevano che la proprietà privata fosse definitivamen te abolita . Dato che i livellatori non giunsero mai al potere, la loro disputa col piccolo gruppo dei diggers rimase puramente teorica. Ma nelle altre dispute l'opposizione doveva sem pre fare appello all'appoggio popolare, in tal modo la so cietà rimase eccezionalmente « aperta» e libera fino al I 649, quando i generali strapparono per la prima volta il potere politico ai loro rivali « presbiteriani » e realisti, e soppressero con la forza il movimento di massa che sim patizzava per i livellatori. Importanti cambiamenti dove vano ancora essere intrapresi anche sotto il dominio del l'esercito, e c'era ancor piu libertà per un maggior nu mero di persone di quanto non si verificasse prima del I 640 e dopo il I 66o : « quei giorni calmi e felici di pro sperità, libertà e pace, - diceva un battista ripensando agli anni cinquanta, - quei giorni di libertà ai tempi di Oliver » . Ma nel I 64 9 i principali problemi erano stati ri solti, malgrado che le soluzioni fossero conservatrici piut tosto che radicali. « Il Protettorato indica che la rivoluzio ne inglese si è fermata a metà », affermò la Coate '. Una volta che l'opposizione, dalla destra alla sinistra, dai rea1 M. coATE, The Social Theories and Action of English Dissenters in the I7th century, in « The Way », III, I94 I , p. �6.
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listi ai livellatori, venne soppressa, l'esercito stesso diven ne superfluo, costoso e potenzi almente pericoloso . Dopo ripetuti tentativi, i generali non riuscirono a trovare un elettorato deciso a sostenerli . In tal modo la monarchia venne restaurata, per quanto il vecchio problema sul modo in cui il re dovesse essere controllato rimanesse in ultima istanza irrisolto. Carlo I I fu abbastanza intelligente d a non imporre mai una soluzio ne : quando il suo piu sciocco genitore la impose, la im mediata e dirompente risposta dei possidenti dimostrò come il problema fosse, di fatto, se non ancora nella teoria costituzionale, già risolta. Possiamo considerare il periodo I 66o-88 come un periodo in cui la bilancia pen dette verso destra, cosi come nel r 646-6o si era incli nata verso sinistra. Nel r 688-89 venne raggiunto un equi librio stabile, con tanto maggiore successo in quanto a quell'epoca il movimento democratico, ancora attivo nel r 65 9-6o , era ormai disgregato e sottomesso, e rialzò ap pena il capo solo nel r 68 8 . Ma anche in molte occasioni precedenti sembrò che fosse possibile una soluzione simi le a quella del r 6 8 8 : nel I 64 I se Carlo si fosse accordato col Parlamento, nel I 654 o ' 5 7 se Cromwell avesse accet tato l'offerta della corona, nel r 6 79 se fossero state impo ste delle limitazioni su di un successore papista. Con questa complessa struttura è comprensibile come la guerra civile, iniziata con una rivolta di nobili, termi nasse con una lotta fra opposte classi sociali .
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Nel r 64o le cause della richiesta di u n Parlamento fu rono, secondo la versione realista : I ) Gelosie di corte fra Laud e S trafford. 2 ) La « nobiltà di campagna , che da lun go tempo scontenta del suo esilio da corte » voleva avere accesso alle cariche e pensava di poterle ottenere tramite il Parlamento. 3 ) Gentiluomini, freeholders, ed ogni sorta di gente, volevano venir liberati dai monopoli, dalle tasse e dalla tirannia. 4 ) « I pì.edicatori, strisciando di casa in cas a » volevano che le terre della gerarchia venissero confi-
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scate ed usate per finanziare degli stipendi migliori per il clero e per l'instaurazione di una nuova disciplina. 5 ) Set tari e 6 ) giuristi della Common Law si opponevano en trambi alla disciplina ecclesiastica. I giuristi in Parlamen to erano « per la maggior parte cancellieri, e quindi favo revoli ali' incorporazione ». 7 ) La gente di campagna ge neralmente pensava che il Parlamento li avrebbe liberati dal pagamento delle decime. 8 ) I mercanti londinesi spe ravano in un certo incremento nel commercio, e odiavano i monopoli . 9 ) « Ogni sorta di persone sognava di una Utopia e di una infinita libertà, specie in materia di reli gione ». L'interesse di questa enumerazione risiede nella sua m�ltilateralità : essa mostra una società matura per la rivoluzione, per una complessa serie di motivi tra loro interconnessi. Si tratta di un'analisi molto meno semplici stica di quelle proposte da alcuni storici 1 • Se guardiamo agli anni r 64o-4 r , quando una Camera dei Comuni abbastanza unita affrontava un governo reale in via di disgregazione, notiamo una divisione fra la gen try di corte e quella di campagna. Ma ciò non spiega per ché gli uomini che osteggiarono Strafford nel r 64 r com batterono per il re nel r 642 . Né dobbiamo tener conto solo dei Comuni. Nel r 64 o la maggioranza dell'elettorato era unita nell'opposizione al governo personale di Carlo I . I l distretto d i Newcastle elesse due deputati che combat terono in campi opposti durante la guerra civile; ma nel r 64o essi cooperarono contro Strafford 2 • Nel r 642 la spaccatura all'interno della gentry fu imposta dal basso ; quando i deputati dovettero fare una scelta di campo en trarono in gioco considerazioni individuali, personali, psi cologiche, cosi come considerazioni attinenti la religione. Non furono, come affermò il duca di Newcastle, « né la chiesa né la legge a sostenere il re cosi a lungo, ma parte della nobiltà e della gentry » . « La forza del nostro partito, - scriveva un libellista di parte parlamentare, - consiste principalmente di onesti commercianti; la gentry non conta, e la gente di campagna è per la maggior parte acce1
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[Anonimo], Persecutio Undecima, 1648, pp. 7-8 Newcastle upon Tyne cit., pp. 126-27.
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cata e traviata dai suoi malevoli parroci ignoranti » . Nel Somerset « tutta la gentry piu ricca » sosteneva il re ; so lo fabbricanti di stoffe e freeholders erano favorevoli al Parlamento. Nell 'Essex gli operai tessili « essendo poveri e prolifici » erano « naturalmente ribelli e sfrontati ». I loro datori di lavoro erano « uomini sordidi » che sostenevano anch 'essi, naturalmente, il Parlamento « la cui caratteristi ca generale era l 'acume commerciale . . . I fabbricanti di stoffe di tutto il regno erano ribelli a causa del loro com mercio » . « Perché è notorio, - disse un vescovo dopo il r 66 o , - che non esiste sorta di gente cosi incline alle pra tiche sediziose quanto quella del settore commerciale della nazione . . . La disputa venne covata soprattutto nei negozi dei commercianti e veniva alimentata dall'ardore dei gio vani apprendisti e dalle chiacchere della City » . Questi resoconti sulle divisioni sociali potrebbero esse re moltiplicati all'infinito : ai cittadini, yeomen, freehol ders, uomini dei ceti intermedi piu una parte della gentry, contro la nobiltà, la maggior parte della gentry, i loro af fittuari e « la plebaglia » . Ancor piu interessanti sono le spiegazioni che gli uomini del tempo davano di queste di visioni. Il re, dice uno di loro, era sostenuto da quelli « del la nobiltà e della gentry, fra i quali il senso dell'onore era predominante su quello della loro ragione e religione » , e da « uomini di fede sicura, la cui coscienza è regolata principalmente dai loro superiori » . Il Parlamento aveva la fedeltà di uomini « del ceto piu basso » , <momini impie gati nella manifattura e nell'industria che amano il lavo ro, e la libertà di essere in un certo qual modo. se stessi » . , I gentiluomini, diceva u n resoconto del Gloucestershire, « per la piu parte non si preoccupano di rendersi schiavi di principi, poiché anch'essi potevano dominare sui loro vicini come vassalli . . . La gente comune, da sempre abi tuata a servire il re, - aggiungeva - era uscita dal tene broso Galles e dagli altri angoli oscuri del paese » . Il principale sostegno al Parlamento proveniva dalle città e dalle zone rurali di insediamento industriale. Ma c'erano conflitti anche all'interno delle città ( Londra, Bri stol, Norwich, Newcastlè e molte altre ) fra le oligarchie (di solito realis te) e la massa dei cittadini, spesso alleate
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con gli yeomen e gli artigiani che vivevano fuori delle mu ra. A Cambridge la città era di parte parlamentare, l'uni versità realista. Il governo della città episcopale di Che ster, un porto in lenta decadenza per l'ostruzione melmosa del Dee. era realista. malgrado vi fossero molti sostenito ri del P �rlamento fr� i ci tt adini. Liverpool, che stava rim piazzando Chester come porto, era a stragrande maggio ranza favorevole al Parlamento. Persino nella lontana Car lisle « il popolino » tentò di conquistare la città al Parla mento. « Noi commercianti dell'interno, - disse uno di lo ro, - abbiamo rischiato tutto ciò che avevamo per il Parla mento », contrapponendo ciò all'atteggiamento piu tiepido dei grandi mercanti . Dopo il I 6 6o le corporazioni cittadi ne vennero epurate da commissioni nominate dalla gentry dei dintorni, e i rappresentanti dissenzienti vennero esclu si dalle corporazioni con il Five Mile Act. Nella marina la maggioranza si dichiarò per il Parlamento e cacciò i pochi capitani - gentiluomini realisti perfino prima che Carlo alzasse il suo stendardo a Nottingham . Nell'esaminare le ragioni del formarsi del partito reali sta, gli storici ufficiali del Parlamento Lungo ammisero che << Un'altra cosa che sembrava turbare alcuni, che non erano cattive persone, era quell'estrema licenza nel riformare senza autorità, ordine e decenza che la gente comune si at tribui sin dall'immediato inizio dell'attività del Parlamen to » . « La gente comune, - convenne il conte di Clarendon, - dappertutto stava coltivando tale barbarie e rabbia con tro la nobiltà e la gentry . . . che non era piu sicuro vivere a casa propria » per chiunque non sostenesse il Parlamento. Ci sono molti esempi dell'acre ostilità verso le nuove aspi razioni della gente comune espressa dagli aristocratici rea listi. Lord Poulett venne quasi linciato dalla gente di Sher borne per aver detto che dopo una vittoria realista non sarebbe stato concesso a nessun yeomen di possedere piu di 5 sterline all'anno . « La peggior sorta di gente, - pen sava il realista sir John Oglander, - è sempre pronta alla ribellione e alla sedizione. . . e se le date un dito si prende rà un braccio » . Il timore che assaliva i gentiluomini d i entrambe le parti, era quello che le divisioni in seno a loro potessero
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essere occasione per il sorgere d i qualcosa dì simile ad un terzo partito democratico. Una volta che le Prerogative Courts furono abolite , la battaglia per i terreni comuni prese avvio. La gente comune guadagnò un iniziale van taggio ricorrendo semplicemente all'azione diretta. Nel l'aprile del 1 64 3 , ncll'Esscx, degli uomini abbatterono le palizzate del conte di Suffolk, gridando che, se non si ap profittava di quel momento, non si sarebbe piu presentata un'opportunità simile. Lo scoppio della guerra civile diede luogo ad un vasto movimento contadino contro le recin zioni 1 • Nel novembre del r 64 3 , un gentiluomo temeva che la « moltitudine ( questa bestia furiosa e insensata . . . ) avrebbe distrutto ogni governo sia nella chiesa che nello stato » , oppure che si giungesse ad un tipo di governo in cui essi « avrebbero potuto tiranneggiare i loro superiori, che hanno sempre naturalmente e in cuor loro disprezza to » . Era venuta quindi l'ora per « tutti i gentiluomini . . . di sostenere il governo episcopale » dal momento che il pre sbiterianismo avrebbe equiparato gli uomini di bassa con dizione con la gentry. Nel I 644-4 5 in alcune contee del Sud-Ovest sorsero i clubmen, i quali tentarono di tenere entrambi i contendenti al di fuori dalle loro contee, e la pa ventata rivolta della gente comune sembrò essersi avviata. « Questo terzo partito, - scriveva nel I 64 5 un giornale p arlamentare, - ha fatto capolino per molti mesi in molti luoghi. . . Essi vorrebbero avere un esercito senza un re e quasi senza gentiluomini o lords » . Il timore che i clubmen avevano suscitato contribui certamente a far accettare al Parlamento, nel I 64 5 , la New Model Army come male mi nore, dal momento che avrebbe posto fine prima alla guerra. 1 Fino ad oggi studiato approfonditamente solo dallo storico sovietico S. I. Archangel'skij , il cui lavoro non è stato tradotto.
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L a rivoluzione nel governo
Ogni tipo d i relazione era sconvolta dalle di verse sette religiose, che avevano messo in crisi ogni forma di deferenza e di rispetto ... I genitori non avevano nessuna reputazione di autorità sui figli, né i figli nessuna obbedienza o sottomissione verso i genitori; ma ognuno faceva quello che sem brava conveniente ai suoi occhi. Questa avversione innaturale ebbe la sua fonte originaria all'inizio della ribellione ... I rapporti fra maestri e apprendi sti erano stati da lungo dissolti dal Parlamento ... In luogo della generosità si giunse a credere un vile e sordido amore per il denaro al pari della vera saggezza, altrettanto come lo stimare opportuno qualsiasi espediente illegale che avrebbe contribui to all'arricchimento.
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EDWARD,
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Conte di Clarendon, Life.
Gli anni r 64o-6o segnarono la fine dell'Inghilterra del Medioevo e dei Tudor. Lo stato che Thomas Cromwell aveva ricostruito nel r 5 30-40 - il potere del governo cen trale di governare senza il Parlamento, il suo controllo sul le regioni - venne spazzato via nel r 64 r . Questa rivolu zione nel modo di governare fu molto piu importante di quella di un secolo prima: nel r 66o il vecchio stato venne restaurato solo nei suoi tratti esteriori. Le Prerogative Courts non furono ricostituite, e in tal modo la sovranità del Parlamento e della Common Law continuò a sussiste re . Il Privy Council da allora in poi non ebbe piu il con trollo effettivo sul governo locale. La tassazione e, in ulti ma analisi, ogni attività politica, venivano controllate dal Parlamento . Il governo del paese affidato per molti anni alla Camera dei Comuni ed ai suoi comitati, fu un'espe rienza che non avrebbe potuto piu essere dimenticata; co si come non lo furono l'esecuzione di Carlo I, l'abolizione dell'episcopato e della Camera dei lord, e l'esistenza di una repubblica inglese la cui politica estera e imperiale
fu palesemente fortunata quanto quella della monarchia Stuart era stata ingloriosa . Nel r 6 5 8 , ripensando al passato, un libellista disse che se la repubblica fosse sopravvissuta avrebbe superato Sparta, Atene, Cartagine e Venezia ed avrebbe rivendica to « quale sua parte non meno del mondo intero » . Abba stanza curiosamente questa valutazione era stata anticipa ta dal cardinale Mazzarino, che nel I 646 disse che una repubblica inglese sarebbe stata un male incomparabile per la Francia e sarebbe molto me glio per noi se il re di Gran Bretagna fosse ristabilito nella sua precedente autorità, anche se egli sarebbe certamente un nostro nemico . . . Poiché . . . in una repubblica, essendo la tassazione volontaria ed avvenendo tramite consenso o ac cordo di ognuno per una politica unanimemente accettata, verrebbe pagato senza lagnanza o rimpianto tutto ciò che si renderebbe necessario per far trion�are tale politica. ,
Chiaramente Mazzarino stava pensando alla repubblica olandese; ma nella potenza militare e navale del Common wealth doveva trovare una conferma alla sua interpreta zione economica del repubblicanesimo . La Francia fece si curamente tutto quanto era in suo potere per incoraggiare il rifiorire di tendenze monarchiche sotto Cromwell e , suc cessivamente, per consolidare ancor meglio la restaurazio ne di Carlo I I . Ma i ricordi della repubblica rimasero . « La Inghilterra è divenuta una nazione guerriera, - scrisse un libellista nel r 6 6 o , - dotata di uomini valenti, sia per mare che per terra, è corteggiata dai grandi principi, è il terrore dei nostri nemici e protezione per i nostri amici ; e, se ci trovassimo d'accordo fra noi, una nazione felice » . « Se Aristotele . . . risuscitasse non saprebbe trovare pa role per spiegare i modi di questo governo, - scriveva a Luigi XIV l'ambasciatore francese nella Londra di Car lo I l . - Si presenta come una monarchia, e c'è un re, ma è ben lungi dall'esserlo » . Nei decenni successivi le circo stanze spesso delusero quei re che si erano lasciati ingan· nare dalle apparenze. Anche l'assetto del r 68 8-89 riaffer mò la supremazia degli elementi . non monarchici nella costituzione. Il risultato confermò i peggiori timori di Mazzarino. Il potere finanziario della comunità venne con•
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centrato nelle mani di uomini - ora in accordo fra di loro - che lo usarono per esercitare una spietata ed aggressiva politica commerciale contro la Francia.
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I decenni rivoluzionari completarono l'unificazione del l'Inghilterra. La politica dei Tudor, volta all'eliminazione delle franchigie locali, venne completata con la distruzio ne dei castelli dei grandi signori, come il marchese di Worcester, durante e dopo la guerra civile e, nel r 66 2 , delle mura cittadine. Alle strette relazioni, militari e finan ziarie, fra il Parlamento e i suoi comitati di contea fece se guito l'annullamento delle autorità di contea da parte della New Model Army. La centralizzazione venne mantenuta anche negli anni del governo militare. L'abolizione del Consiglio del Nord e del Galles, e la conquista militare di queste zone realiste, resero possibile l'unificazione defini tiva del sistema giuridico inglese sulla base della Common Law, il predominio economico di Londra sui privilegi eco nomici delle corporazioni locali e la diffusione del purita nesimo e delle altre idee di provenienza londinese, nel Nord e nell'Ovest . Sulle strade principali per Londra sor sero nuove locande che servivano per i gentiluomini che sj recavano in città o per gli artigiani ambulanti . Nel r 6 5 3 la Camera dei Comuni divenne finalmente rappresentativa di tutta l'Inghilterra, con l'inclusione di membri della cit tà e della contea palatina di Durham ( rimessa in vigore nel 1 6 7 3 ) . L'unione con la Scozia, avvenuta nel r 6 5 2 , - e pre� vista piu di un secolo prima da Thomas Cromwell e dai radicali edoardiani - estese questa « londonizzazione » al regno del Nord : dissolta nel 1 66o, l 'unione fu ricostitui ta nel 1 707, e con essa tornarono a Westminster i depu tati scozzesi. La conquista cromwelliana dell'Irlanda, e l'espropriazione dei proprietari terrieri irlandesi, non ven ne rimessa in discussione nel 1 66o, quantunque fosse ne cessario riconfermarla con le guerre guglielmine degli anni novanta , dopo le quali cessò di esistere anche il Parla mento separato irlandese.
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Questa vittoria del Sud e dell'Est sul Nord e sull'Ovest nella guerra civile portò, paradossalmente, all'annulla mento del crescente predominio economico di Londra, contro cui avevano lottato i porti franchi , almeno fino al 1 604 . Durante la guerra civile la monarchia non ebbe piu la possibilità di proteggere le compagnie, e ne segui un pe riodo di virtuale libero commercio. ( Questa era un
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Nord e dell'Ovest 1, gli squatters venivano attratti da tutta l'Inghilterra, come pure gli emigranti del Galles, della Scozia e dell'Irlanda. Quasi tutte le abitazioni contadine che sopravvivono nel Nord e nell'Ovest dell'Inghilterra risalgono ai decenni postrivoluzionari ; molte di quelle dei tessitori del West Riding dello Yorkshire datano dal pe riodo immediatamente successivo ; benché, non piu tardi del r 6 9 8 , Celia Fiennes rilevasse la scarsità di costruzioni in muratura nel Nord . (Verso la fine del secolo xvn seco lo cominciarono ad apparire nel Sud e nell'Est un numero maggiore di case di pietra ed alcune case in mattoni : gli studiosi dell'evoluzione della casa rurale indicano, negli anni quaranta e cinquanta, una rottura con il passato piu marcata di qualunque altra prima della Riforma 2). La do manda di lavoro nel Nord sembra avervi stimolato una esplosione demografica, che contribui essa stessa a rende re possibile la rivoluzione industriale '. Col secolo xviii l'influenza politica esercitata fino ad allora solo da Londra si ridusse di fronte alla crescente importanza di centri quali Birmingham, Liverpool, Manchester, Bristol, Gla sgow e il West Riding dello Yorkshire.
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Fra il 1 649 e il r 66o la Camera dei lord venne abolita, e i privilegi dei pari sospesi. Essi divennero passibili di normali condanne legali. Nel 1 6 5 3 due pari furono con dannati alla bruciatura delle mani. Con la restaurazione i pari riacquisirono le loro immunità dalle punizioni corpo rali .e dall'arresto per debiti, oltre che il diritto di essere giudicati solo da altri pari. Tuttavia i privilegi derivanti esclusivamente dalla condizione di pari furono lentamente ridotti. Il Test Act del 1 673 impose loro il primo giura mento statutario : fino a quel momento la loro parola d'o nore era sufficiente. Dopo le dispute degli anni sessanta i 1 2
Cfr. oltre, p. 1 7 I .
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lord persero i l loro diritto d i agire come tribunale d i pri ma istanza. Il vecchio reato di scandalum magnatum cad de in sospensione verso la fìne del secolo con il declino della High Court of Chivalry. Verso la fine del periodo in esame, che viene spesso considerato come l 'apogeo del l'aristocrazia whig, Arthur Young contrapponeva « gli onori, la potenza ed il profitto che derivano alla nobiltà dal sistema feudale » in Francia, con la situazione , nient'affat to simile, nell'Inghilterra della rivoluzione o del Parla mento Lungo del 1 640. Anche lo stato feudale declinava in quest'epoca di com merci, dove i pari che piu contavano erano anche uomini d'affari. « Nel tempo passato, - brontolava un Deputy Postmaster Generai negli anni settanta, - [prima della malvagia ribellione] un nobile o un grande funzionario di stato o di corte avrebbe avuto una decina o una dozzina di gentiluomini al suo servizio, ma ora tutto è limitato ad un valet de ch'ambre, un paggio e cinque o sei lacchè, e questo rientra nella nostra maledetta riforma ». Il Par lamento dei cavalieri respinse una proposta di legge per il ripristino della giurisdizione coercitiva del Herald's Colle ge, e da allora in poi il diritto di fregiarsi di uno stemma dipese dal consenso sociale, non dalla legge. L 'ultima He rald's Visitation ebbe luogo nel r 6 8 6 . Il tentativo di pre servare un fittizio sangue blu contro l'invasione della ric chezza commerciale, non poteva reggere a lungo, ora che i duchi sposavano le figlie dei mercanti. Molte delle famiglie tradizionalmente di parte parlamentare, scomparvero dal la politica nazionale, negli anni quaranta, cinquanta e se guenti, a causa dell'impoverimento o della mancanza di eredi maschi 1 • L a piu importante caratteristica della restaurazione, per quanto ci riguarda, fu il suo carattere antidemocratico. I lord tornarono a rafforzare lo snobismo sociale, i vescovi a consolidare l'ineguaglianza religiosa . La restaurazione li· quidò ogni possibilità di estensione dei diritti civili, ogni allargamento dello spazio costituzionale. L'esclusione dei
The English Farmhouse and Cottage, 1 9 6 1 , pp. 184
e 239 . ' Cfr. oltre, pp. 290-93.
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1 D. BRUNTON e D. H. PENNINGTON ,
1954, p. rB.
Members of the Long Parliament,
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non-conformisti dal governo locale da parte del codice Cla rendon intensificò il dominio dell'oligarchia terriera e dei suoi seguaci. Gli impedimenti politici e sociali imposti dal la restaurazione hanno lasciato il loro segno fino ai giorni nostri. I puritani cessarono di essere un partito rivoluzio nario e divennero un gruppo di sette pacifiste di mentalità settaria e provinciale . Le riforme educative dei decenni ri voluzionari vennero rovesciate ad ogni livello, salvo per quanto riguardava la Royal Society , che conservò qual cosa delle tradizioni scientifiche, vanto di Oxford negli an ni cinquanta. « Probabilmente nessun evento della storia inglese, - scriveva uno storico delle accademie dissenzien ti, - ha avuto un cosf vasto e disastroso effetto sull'istru zione come la restaurazione » . I l crollo del governo regio aveva lasciato i signori na turali delle campagne liberi dal potere di controllo del Privy Council. Nel corso dell'interregno il controllo dei comitati di contea era stato nelle mani di uomini di rango inferiore, che non rifuggivano da misure radicali ; a ciò se gui il governo dei maggiori-generali di bassi natali. Ma nel r 6 6o la gentry, di nuovo unita, ottenne il completo con trollo della milizia - la sola forza armata effettiva del pae se - e del governo locale delle campagne, senza la benché minima supervisione da Whitehall, imposta invece ai tem pi di Laud e dei maggiori-generali, anche se non mancaro no, sotto Giacomo II, momenti spiacevoli, come quando quasi la metà dei giudici di pace d'Inghilterra e del Galles vennero sostituiti, e il giudice Jeffrey tentò di riaffermare l ' autorità del governo centrale. I giudici di pace rileva rono molti dei poteri dei moribondi tribunali ecclesiastici - per esempio, quello di costringere le categorie minori a frequentare la chiesa di domenica. « Ora possiamo fare ciò che vogliamo, - un quacchero faceva dire ad un giudice di pace nel r 66o, - e chi ci controllerà ? Ora ricostruiremo le nostre chiese in rovina, ripristineremo i nostri culti de caduti : ora ripareremo le staccionate distrutte dei nostri parchi per poter cacciare a volontà ». Infatti le inique leggi sulla caccia datano principalmente dal periodo della re staurazione. Esse stabilivano nuovi privilegi e disarmava no le classi inferiori. Un atto del r 6 7 r proibiva a chiunque
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fosse inferiore al rango di freeholder con reddito di r o o sterline, d i uccidere « cacciagione » sulle proprie terre e dava ai guardiacaccia il diritto di intervenire e perquisire le abitazioni delle classi inferiori sequestrando le armi non autorizzate. Durante la guerra civile vennero abbattute le recinziuni dei parchi dove vivevano cervi e daini : soldati e borghigiani fec�ro inmuali festini a base di carni di que sti animali. Molti parchi non vennero mai effettivamente ricostituiti : la gentry non si limitava piu a cacciare nelle sue proprietà, ma praticava la caccia alla volpe lungo le campagne, senza riguardo alla proprietà . La tirannia del lo squire sul suo borgo, rafforzata dal servilismo del par roco, rimase virtualmente incontrastata per il resto del periodo da noi preso in esame. « In qualità di giudici di pace i membri della gentry reprimevano i tumulti dei pro pri lavoratori, - scriveva Harding, - e come deputati ap provavano gli statuti che permettevano loro di farlo » . « L'onore d i essere accreditati e il piacere d i essere temu ti, - scriveva ironicamente Petty nel r 66 2 , - è stato con siderato un'adeguata ricompensa [per i giudici di pace non remunerati] » . Sir John Oglander, piu francamente, disse a suo figlio che la carica di giudice di pace era « un posto che può rappresentare la via per incrementare le tue fortune, essendo un posto lucroso » . Tutto ciò non contri bui certamente a far aumentare il rispetto per la legge fra le classi povere. Nel r 6 8 8 Liverpool, città di parte parlamentare, in cui « ricchezza e fasto sono tanto predominanti » , provava una « decisa antipatia » verso « tutti i gentiluomini » . Ciò non dimeno il gentiluomo dei dintorni che faceva questa affer mazione, era abbastanza sagace da capire che « se loro pro sperano è inevitabile che tu ti sviluppi, se la città affonda tu devi annegare . . . » « Perciò, - consigliava al figlio, - i n nome d i Dio, fa che ti amino e tu ama loro, e venti dei piu grandi uomini della contea non potranno arrecarti nessun danno » . È un uso insolito della parola « amore », ma aiuta a spiegare come la gentry usasse l'alleanza coi cittadini, che disprezzava, per liberarsi dai suoi superiori feudali, e come essa si ingozzasse e traess e profitti dalle sordide at tività economiche cittadine. Questo getta piena luce sulla
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società del tardo Seicento e del Settecento . I rapporti ora differivano notevolmente da quelli del secolo XVI, quan do le città avrebbero potuto ottenere privilegi solo trami te patroni.
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Durante l'interregno non pochi erano stati i tentativi per eliminare i « borghi putridi » : nessuna municipalità era rappresentata nel Parlamento radicale di Barebones, e lo Instrument of Government ridusse fortemente il loro nu mero, cosi come tolse il diritto di voto ai freeholders piu poveri. Esso creò un elettorato di « uomini da 200 sterli ne », elettori indipendenti della classe media. Le vecchie regolamentazioni del diritto di voto vennero rimesse in vi gore nel, 1 6 59 e confermate alla restaurazione. Carlo II si concentrò nell'opera di ricostituzione degli statuti delle corporazioni, sempre nell'interesse di una ristretta oligar chia; e Giacomo II tentò di raggruppare o influenzare le corporazioni ritenendo che questa fosse la via piu promet tente per accattivarsi il Parlamento, benché egli influen zassse anche gli elettori di contea con il ricorso alla destitu zione di tutti i giudici di pace, lord-luogotenenti e viceluo gotenenti. Questi sforzi ebbero apparentemente tanto suc cesso che nel 1 688 Guglielmo convocò i Deputati di Carlo II e non quelli che erano stati nominati dopo le grandi epurazioni del 1 68 I -8 5 . Nel 1 679 i whig proposero di ri pristinare il diritto di voto solo per coloro che avevano un reddito annuo minimo di 200 sterline ; ma dopo il 1 68 8 non venne piu fatto nessun altro tentativo di riforma elet torale : il nuovo edificio rilevò le vecchie istituzioni . Le oligarchie delle corporazioni erano suscettibili di subire pressioni da parte di qualsiasi governo : il loro ristretto elettorato costituiva la base su cui si innalzava il sistema di corruzione parlamentare del secolo XVIII. Gli affaristi pre sero il controllo di quel sistema, ben difeso contro la de mocrazia. « Niente è ora piu comune, - segnalava una let tera nel I 67 5 , - per i parlamentari che comprare in un pri mo tempo i loro suffragi [elettorali], e poi vendere i loro
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voti, che sono diventati una mercanzia molto buona a corte » . Dopo i l I 66o le sette abbandonarono la scena della vita politica, molti vecchi rivoluzionari emigrarono. Quelli che rimasero furono lentamente epurati mentre, senza suc cesso, si susseguivano i complotti . Tuttavia può essere ri levata una certa continuità. Sembra che sotto Carlo I I e Giacomo II i whig avessero quasi sempre un maggiore sostegno popolare rispetto ai tory, i primi nelle dispute in materia d'elezioni, favorivano infatti in ogni caso l'allar gamento del diritto di voto. Nel 1 640 a Windsor il voto venne esteso a tutti gli abitanti. Nel I 6 6 I venne ristretto al sindaco, ai balivi e ai rappresentanti cittadini ; nel 1 679 la Camera dei Comuni whig decise che doveva venire ri pristinato per tutti gli abitanti . A Londra, nel 1 68 2 , i whig erano sostenuti dalla parte « piu bassa e volgare del popolo » , i tory « dai cittadini piu abbienti e piu afferma ti ». Il Green Ribbon Club di Shaftesbury e il ribelle duca di Monmouth ( come i Carlisti un secolo e mezzo dopo ) portavano il colore verde dei livellatori. Il sostegno prin cipale di Monmouth venne dalle zone tessili del Sud Ovest, le antiche aree · dei clubmen. Ma dopo il 1 6 8 8 ai vittoriosi whig, sia Shaftesbury che Monmouth sembrava no, se si guardava al passato, dei pericolosi radicali che avevano frivolmente scherzato con le passioni popolari. Noi forse esageriamo nel dare per scontata la facilità con cui le classi proprietarie, grazie ad un accordo sotto banco fra la dirigenza whig e quella tory, riaffermarono il loro controllo. In parte questo è da attribuire alla pusilla nimità di Giacomo I I , che se ne andò prima del dovuto, lasciando l'Inghilterra senza governo; in parte fu dovuto alla totale demoralizzazione dei radicali dopo la sconfitta del I 68 5 . Inoltre, perfino alla fine del 1 6 8 7 Gilbert Bur net supponeva che « una ribellione di cui egli [Guglielmo] non avesse assunto il comando sarebbe giunta certamente all'instaurazione della repubblica » : Infatti, nel 1 688-89, il disordine sociale stava manifestandosi sempre piu aper tamente. A Londra si moltiplicavano tumulti e saccheggi delle proprietà dei ricchi, cosi come a Norwich e in molte altre città, ad esempio Brill, nella pacifica campagna del
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Buckingamshire . I possidenti, fortunatamente per loro, invitarono Guglielmo a tempo ed egli, prudentemente, portò con sé un grosso esercito mercenario : cosi questa volta il popolo inglese non corse pericoli. Il I 6 8 9 segnò la fine della « buona, vecchia causa » , cosi come della mo narchia nel senso tradizionale del termine. Ma il ricordo della rivoluzione era duro a morire. Nel I 6 7 9-8 I , e di nuovo nel I 7 09- I o la parola d'ordine dei tory era « nessun r 6 4 I » . Nel I 69 o un lord-luogotenente scriveva ad un altro nobile, che al sindaco di Nottingham non era opportuno affidare armi. Era un uomo di oscuri natali, in passato funzionario di Oliver Cromwell, uno « della ciurma di indipendenti, presbiteriani, anabattisti e familisti » che era stato inserito nel governo locale da Gia como I I . T ali uomini dovevano da allora in poi essere te nuti fermamente al loro posto . Le elezioni erano dominate dal « fracasso delle risse di curati di campagna ubriachi che urlavano di volersi prendere cura degli ecclesiastici e del la chiesa d'Inghilterra: " Gentiluomini ricordatevi delle Roundheads del '4 I . Il quarantuno fu davvero un pessi mo anno per lo scandaloso clero » , affermava nostalgica mente nelle sue Memoirs il mercante di Newcastle Ambra se B arnes . Ma nel I 67 9 l'aver usato il timore delle classi inferiori non per mantenere lo status quo, ma per chiedere riforme, rappresentò per Burke la salvezza. Quando la gentry, sotto Carlo I, « abbandonò i freeholders », questi ne dedusse che « la categoria dei freeholders si elevò e i gentiluomini vennero calpestati: furono resi schiavi dei carrettieri e dei birrai ». Dal r 6 8 8 in poi l'Inghilterra fu, per le classi proprieta rie, una società eccezionalmente libera rispetto agli stan dard europei contemporanei. Nel r 6 8 8 assicurò che da al lora in avanti sarebbe stato impossibile governare senza il Parlamento, come aveva fatto Carlo I I fra il I 6 8 r e il r 6 8 5 , contravvenendo alle leggi, e come aveva fatto Gia como dopo il r 6 8 6 . Non dovevano esserci piu eserciti stanziali, né radicali, né papisti. La supremazia della Com mon Law emerse con la soppressione delle Prerogative Courts, ma, quasi per una completa sicurezza, i giuristi della Common Law, a partire dall'interregno, trovarono "
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appigli per la difesa dei cittadini contro l 'arbitrarietà del governo attraverso nuove applicazioni di mandati quali il certiorari e il mandamus. Il decreto sull'Habeas Corpus del Parlamento whig del I 6 7 9 proteggeva dall' arresto ar bitrario chiunque fosse provvisto di denaro e di credito sociale per poter fruire dei suddetti mandati . Dopo il I ; o r i giudici non dipesero piu dal governo : le giurie non dove vano rendere conto dei loro verdetti . Non esisteva diritto amministrativo ; i giudici di pace amministravano le pro prie zone di competenza secondo la loro personale conce zione delle necessità locali . La stampa era la piu libera d'Europa. Ma di pochi di questi vantaggi potevano fruire gli strati inferiori della popolazione. L' abolizione dei pos sessi feudali garantiva la proprietà della nobiltà terriera ; durante l'interregno l'insuccesso dei tentativi di conqui stare una stabilità giuridica per i possessi dei freeholders, assicurò che i diritti di proprietà dei poveri non avrebbero potuto sbarrare la strada all'avanzamento dei ricchi 1 • La disfatta dei radicali durante la rivoluzione favori il conso lidarsi in Inghilterra di due nazioni . Prima del I 64o la di visione sociale piu importante era qudla fra chi godeva e chi non godeva di privilegi, e ora era quella fra ricchi e po veri, liberi e non liberi, armati e disarmati, fra quelli che erano assegnati alla milizia e quelli che erano coscritti per andare a combattere oltremare, fra quelli che pagavano per la Poor Law e quelli che vi erano soggetti. La sovrani tà senza costrizioni dei giudici di pace, accresciuta dalla classe imprenditoriale, costituiva una perdita di libertà per i lavoratori dipendenti da questa classe. Le libertà erano per i possidenti ed i possidenti inglesi erano effettivamente piu liberi, sia intellettualmente che fisicamente . Sprat nella sua History of the Royal Society parla di « uomini che conducevano vite piu libere » ( ri spetto agli artigiani ) i quali potevano affrontare i proble mi tecnici dell'industria in modo piu scientifico e distac cato, poiché per essi non costituivano « impieghi noiosi e inevitabili » . ( Sprat arguiva che avrebbero dovuto esservi un gran numero di investimenti infruttuosi in nuove in1
Cfr. oltre, p. r64.
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venzioni tecniche prima di potere realizzare un successo ) . Un appunto simile era stato fatto riguardo alla politica da Moses Wall, che nel r 6 5 9 scriveva a Milton per spiegare l 'insuccesso della rivoluzione radicale : « Fin quando la gente non è libera ma angustiata dalle difficoltà della vita, il suo spiri to è abbattuto c scrvilc » . Si rendeva necessario, prima di poter conquistare la libertà per ogni strato della popolazione, uno sviluppo industriale e agricolo che potes se « dare a tutta la nazione un relativo benessere » .
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La rivoluzione agricola
Non si sforzano tutti di trarre profitti dalla ter ra? La gentry si sforza di avere terra, il clero si sforza di avere terra, la gente comune si sforza di avere terra; e la compravendita è divenuta un'arte con la quale le persone tentano di strapparsi la terra l'un l'altra con l'inganno.
A New Years Gift /or the Parliament and Army ( r 65o).
GERRARD WINSTANLEY,
Visto che in virtu del concorso di denaro e di persone abbiamo vinto il successore [di Guglielmo il Conquistatore] Carlo, e il potere è ora nelle vo stre mani, rappresentanti della nazione, che la pri ma cosa che voi farete sia questa, liberate la terra! Lasciate alla gentry le sue recinzioni, ... e lasciate che la gente comune viva tranquilla con le sue terre comuni e i suoi incolti.
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Per quel che riguarda i rapporti agricoli, il Medioevo termina con l 'abolizione dei possessi feudali e della Corte delle tutele, e quando, nell'aprile del r 66o, il Parlamen to diede il suo consenso al ritorno di Carlo I I , si presentò il problema di confermarla. Questo fatto fu importante per molti aspetti. Primo, i proprietari terrieri vennero liberati dalla dipendenza dal la corona 1 , e i governi furono privati della facoltà di di spensare favori ai cortigiani, che costituiva una fonte di lucro. In secondo luogo i proprietari terrieri conquistaro no la proprietà completa delle loro tenute. Durante i ne goziati, poi falliti, del r 6 r o per l'abolizione dei possessi feudali, Salisbury aveva detto ai deputati : « potete tornare nelle vostre contee e dire ai vostri vicini che avete eretto 1
Cfr.· sopra, pp. I I I , I I2.
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intorno a loro una graziosa siepe » . Grazie alla rivoluzione questa siepe era ora stata consolidata. La terra venne libe rata dall'arbitrarietà delle tasse di successione e dalle spo liazioni della tutela; furono cosi resi possibili, nella gestio ne delle proprietà, piani a lungo termine ed investimenti . Lo Strict settlement, un accorgimento giuridico per as segnare la terra al figlio maggiore, di cui troviamo la prima traccia a partire dal r 64 7 , sarebbe stato inutile per i pro prietari terrieri senza l 'abolizione dei possessi feudali av venuta nell'anno successivo. Esso permise ai proprietari terrieri di superare i momenti in cui erano indebitati sen za dover ricorrere alla vendita . Ciò produsse il decisivo consolidamento della proprietà terriera, che formò poi l 'oligarchia whig del secolo XVII I . Essa avviò i figli ca detti alla ricerca di una carriera negli affari, o nell'am ministrazione civile, nell'esercito, nella marina, nelle colo nie, e determinò anche la relativa crisi della gentry minore . Durante la rivoluzione, Harrington e i livellatori avevano attaccato i diritti di primogenitura e volevano impedire la concentrazione della proprietà terriera . Ancora una vol ta possiamo constatare quanto fosse stata decisiva ai fini dello sviluppo futuro la sconfitta dei radicali. L'eredità inalienabile, disse John Aubrey, è « un buon puntello per la monarchia » . I n terzo luogo, i possessi feudali vennero aboliti solo verso l'alto e non verso il basso. Il decreto del r 66o insi steva che non erano ammesse interpretazioni atte ad ap portare alterazioni o cambiamenti di qualsiasi possesso per copyhold. I copyholders non ottennero alcun diritto di proprietà assoluta sulle loro tenute, rimanendo in uno sta to di dipendenza servile nei confronti dei loro proprietari terrieri, soggetti a tasse di successione arbitrarie che po tevano venir usate per sfrattare i recalcitranti. L'effetto fu completato da un decreto del r 677 il quale assicurava che la proprietà dei piccoli freeholders non sarebbe stata me no insicura di quella dei copyholders, a meno che non fosse garantita da titoli legali scritti. Jn tal modo la mag gior parte degli ostacoli alle recinzioni vennero rimossi : il boom agricolo del tardo Seicento e del Settecento scoppiò a beneficio dei grandi proprietari terrieri e degli agricol-
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tori capitalisti, non dei contadini proprietari, la cui estre ma povertà, per quanto lavorassero, venne messa in rilie vo dagli osservatori , da Richard Baxter fino ad Arthur Young. Il secolo che segui al fallimento dei radicali nel conquistare una garanzia l egale di proprietà per i membri delle classi inferiori, fu quello in cui molti piccoli proprie tari terrieri vennero costretti a svendere a causa degli af fitti esosi, degli alti costi delle concessioni, delle tassazioni e della mancanza di risorse per riuscire a competere con gli agricoltori capitalisti ' . I n quarto luogo, il compenso per la Corte delle tutele non veniva da una imposta fondiaria ( come venne propo sto nel r 6 r o ) , ma dall'imposta indiretta, alla quale erano soggetti non i membri della gentry ( i beneficiari dell'abo lizione ) ma i piu poveri di coloro che vi si rivolgevano ( le sue vittime ) . E la corona ottenne ora non il compenso 200 ooo sterline, che Giacomo aveva trovato inadeguato nel r 6 r o , quando i prezzi erano piu bassi, ma di r oo ooo sterline. Cosi la dipendenza della monarchia da coloro che votavano le sue tasse venne assicurata. Dunque anche da questo punto di vista lo stato di Thomas Cromwell veniva smantellato ad un secolo della sua costituzione.
2. Durante l 'interregno vennero vendute e confiscate terre per un valore di almeno 5 milioni e mezzo di sterline, e un altro milione e mezzo venne ricavato attraverso le multe elevate nei confronti dei realisti, molti dei quali dovettero vendere le terre per poter pagare . Si aggiungano gli effetti della pesante tassazione, specie sui proprietari terrieri, e si può intuire quale fosse stato il risultato complessivo . I fittavoli erano diventati proprietari terrieri e i proprietari terrieri fittavoli , dichiarava un pamphlet del r 6 54 ; i servi padroni e i padroni servi. Ma non ci fu una rivoluzione 1 Sull'importanza dell 'abolizione dei possessi feudali per l 'economia inglese dr. H. 1. PERKIN, Tbe Social Causes of tbe Britisb Revolution, irt « Transactions of the Royal Historical Society », serie V, n . r 8 , pp. 123·43,
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agricola permanente a vantaggio dei. piu umili quale la volevano i livellatori e i diggers, e come avvenne durante la rivoluzione francese e quella russa . Al contrario, l'inter regno accelerò le divisioni economiche che si erano andate formando nel periodo precedente. Una parte delle fami glie della gentry minore scomparvero , ora o nel secolo successivo. Nel Nord dell'Inghilterra almeno il secolo po steriore al r 6 6o « fu testimone della liquidazione . . . di un buon numero di antiche famiglie, di gentry minore e di freeholders e dal risorgere dalle ceneri di nuovi, enormi agglomerati di latifondi » . Di qui, aggiunge Hughes, la assoluta necessità di un impiego all'erario o nelle forze armate per i figli di molte famiglie gentilizie in declino, necessità che si rivela molto eloquente nella situazione politica in questo secolo. I reinvestimenti nella terra du rante il secolo XVIII, ci ricorda Ashton, vennero talvolta specificamente intrapresi per riguadagnare la posizione che una famiglia aveva perso durante la rivoluzione, quan do i mercanti avevano usurpato Ia posizione dei proprieta ri terrieri . I trasferimenti di terra e la pesante tassazione portaro no ad una significativa redistribuzione della ricchezza; agli illeciti guadagni di avvocati, notai, banchieri, impegnati nella compravendita di terra, cosi come all'acquisto da parte di mercanti e contraenti governativi . Gli acquirenti durante l'interregno erano comprensibilmente ansiosi di assicurarsi una pronta resa su investimenti altamente spe culativi . Winstanley, fra gli altri, parlava di «nuova ( piu avida) gentry » . Una continua attenzione nei confronti della gestione agricola si diffuse fra i proprietari terrieri sopravvissuti, fra i quali molti realisti, alcuni dei quali trassero vantaggio persino da un periodo di tranquillo ri tiro nelle loro tenute, liberi dalle pesanti spese di corte. Altri dovettero risarcire danni elevati quando, nel r 66o o prima recuperarono le loro terre. Tutto ciò favori la disso luzione dei tradizionali rapporti agrari a favore di quelli di mercato. Dopo la restaurazione venne deliberatamente ap plicata alle terre ecclesiastiche una nuova politica degli af fitti : « Il comitato per i sequestri sotto una nuova gestio ne » , ha scritto sardonicamente Hughes .
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L'abolizione dei possessi feudali e l'atmosfera generale dell'interregno favorirono un approccio razionale e scien tifico ai problemi economici . Non si deve pensare che per la grande maggioranza dei proprietari terrieri il sentimen to abbia mai annullato le considerazioni economiche ; ma ora tali considerazioni occupavano il primo posto, e con l'approvazione dei moralisti del tempo . La differenza fra il tradizionale atteggiamento feudale e quello moderno, capitalista, fu chiara nel r 6 56, quando un pari disse ai suoi fittavoli che se non si fossero comportati con affetto e cor rettezza nei suoi confronti, si sarebbero visti aumentare i canoni e i censi di insediamento . Il realista sir John Oglan der avvertf il figlio che « dieci sterline rendono piu de l 'amore degli uomini » . Il pari che non attende con pre cisione alla gestione della sua proprietà, ma la lascia al « governo dei suoi servitori, dai quali viene . . . imbroglia to » venne descritto da Samuel Butler come « un nobile degenerato » .
3· Il governo di Carlo I aveva tentato di ostacolare la esportazione di grano, talvolta persino da una contea al l'altra : niente di simile accadde dopo il r 64 r . Quella che Hoskins definisce « una rivoluzione nella produzione del grano, a partire all'incirca dalla metà del secolo » , ri sultava ora essere adeguata per il rifornimento di grano alle città. La gran massa delle classi agrarie produceva per il mercato, e le attività degli intermediari erano ora, pro babilmente, meno ostacolate dal governo. Il Parlamento dei proprietari terrieri che assunsero il potere politico do po il r 64o, non aveva interesse a mantenere impegnati i contadini in una produzione per l'autoconsumo . A partire dal r 654 l'esportazione del grano venne permessa se i prezzi in Inghilterra erano bassi; dal r 67o in poi venne autorizzata senza badare al livello dei prezzi , salvo che nei periodi di crisi. Dal r 67 3 al r 6 8 r , gli anni della ripresa whig in Parlamento, e dopo il loro definitivo trionfo nel r 68 9 , venne istituito un premio sull'esportazione di gra:
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no . Alla fine del secolo queste esportazioni avevano un valore superiore alle 250 ooo sterline annue. Questo in centivo all'esportazione fece aumentare i prezzi per i con sumatori interni, ma si rivelò molto vantaggioso per i pro prietari terrieri e gli agricoltori . L'Inghilterra si uni al l'area dd Baltico yuale fornitrice di grano all'Europa. Per citare Adam Smith : Quella sicurezza che le leggi di Gran Bretagna garanti scono ad ogni uomo che godrà dei frutti del proprio lavoro è di per sé sufficiente a rendere fiorente ogni paese; . . . e que sta sicurezza venne molto accresciuta dalla rivoluzione [del r688] all'incirca nello stesso periodo in cui fu stabilito il premio sul grano.
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Gli uomini del tempo attribuiscono ai decenni rivolu zionari un certo numero di progressi in agricoltura. Trifo glio, erba medica, asparagi e carciofi datano tutti da que sto periodo . Lo sviluppo del mercato ortofrutticolo e la coltivazione intensiva della frutta, specie per il mercato londinese, provocò di riflesso una rivoluzione nella dieta dei cittadini comuni. Si coltivavano le rape su vasta scala e aumentava la produzione di patate. Negli anni cinquanta iniziò anche la coltura del tabacco, la cui coltura fu però successivamente proibita per difendere la produzione del le colonie . Molti dei miglioramenti del tardo Seicento e del Settecento vennero illustrati nell'English Improver di Bluth ( 1 649 ) e nella letteratura sull'agricoltura che co minciò ad apparire all'inizio degli anni quaranta e che si diffuse largamente . Il rendimento dei raccolti, in Inghil terra e nei Paesi Bassi, era già molto avanzato rispetto al resto dell'Europa. Gli storici, come comprendono nella rivoluzione industriale anche il tardo Settecento, cosi fan no risalire la rivoluzione . agricola al Seicento. Connesso alla propaganda per effettuare migliorie agri cole, era la nuova presa di posizione nei confronti delle recinzioni. Per quanto irregolare e inefficace fosse stato l'atteggiamento dei governi prima del 1 640, essi stavolta cercarono di ostacolare le recinzioni. Tutte le questioni inerenti la proprietà furono da allora in poi lasciate alla Common Law. I cambiamenti nell'interpretazione delle
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leggi contribuirono ad indebolire la posizione dei fittavoli rispetto ai proprietari terrieri, a vantaggio sia di coloro che recintavano le terre, sia di coloro che erano proprie tari di terreni nel cui sottosuolo si trovavano minerali. Questi mutamenti furono la risultante di un evolversi del l'atteggiamento fra i proprietari terrieri . All'inizio del se colo xvn era stato notato che la terra si valorizzava del 50 per cento quale conseguenza delle recinzioni per mette re la terra a pascolo : negli anni cinquanta le recinzioni per il pascolo valevano tre volte tanto quelle delle terre desti nate all'aratura . Ma nel r 66 3 Fortrey pensava che l 'arativo sarebbe triplicato in valore con la coltivazione intensiva resa possibile dalle recinzioni. « Ognuno , alla luce della natura e della ragione, - scriveva un sacerdote nell'anno in cui l'ultimo progetto di legge sulle recinzioni veniva dibattuto in Parlamento , - farà quello che gli torna a mag gior vantaggio » , e terrà il terreno a pascolo se il grano presenterà difficoltà di smercio . In tal modo, l'azione im personale del mercato riusd ad ottenere ciò che non aveva potuto ottenere il governo personale di Carlo I . L'opposi zione alle recinzioni venne associata al movimento dei li vellatori e agli altri movimenti radicali . Nel r 6 8 2 Hough ton incluse le recinzioni delle terre comuni e l 'apertura dei parchi fra i principali benefici della « felicissima restaura zione di Sua Maestà » . « I poveri sono pochissimi dove c i sono terreni comu ni », osservava Samuel Hartlib . La recinzione di terre co muni non incrementò solo la produzione di grano : essa privò i poveri di una fonte di legna da ardere e dei terreni da pascolo, ed in tal modo, aumentando la loro dipendenza da un salario, li costrinse a lavorare piu duramente e rego larmente di quanto altrimenti avrebbero fatto. « Ciò darà ai poveri un interesse piu concreto verso il lavoro duro , al quale non si erano mai potuti abituare per il terrore che suscitava in loro » , disse un altro ecclesiastico. Ancora una volta il mercato aveva ottenuto ciò che non aveva potuto ottenere la Poor Law: i poveri ne avrebbero guadagnato moralmente, i ricchi finanziariamente. Le recinzioni per il pascolo avrebbero incrementato l'occupazione nell'indu· stria tessile e, dal momento che riducevano il numero di
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coloro che vivevano della terra comune senza lavorare, rese disponibile nuova forza-lavoro per l'industria. Le re cinzioni sono sempre state vantaggiose, ma nel secolo XVI la maggior parte dei moralisti le aveva disapprovate . Esse diventarono invece ora un piacevole dovere religioso e pa triottico agli occhi di tutti meno che dei radicali, ormai screditati, i cui punti di vista non venivano piu pubblicati da molto tempo e potevano essere tranquillamente igno rati. « È un principio molto strano ed un inaudito parados so, - scriveva il reverendo Joseph Lee, - che nulla possa essere fatto per gloria di Dio se tende al profitto degli uomini . I commercianti non mirano forse al proprio van taggio nel seguire le loro inclinazioni? In questo modo nessuno di loro rende gloria a Dio ? » Gli ecclesiastici ave vano ben raramente detto cose simili nel secolo XVI, ma ora il mercato aveva trionfato sulla comunità. Nel I 6 5 3 il nuovo atteggiamento verso le recinzioni venne giustificato da un libellista con la necessità di pro durre una maggior quantità di alimenti per una popolazio ne crescente. Assieme alla sconfitta sia della vecchia mo narchia che dei movimenti radicali nella rivoluzione, essa rese possibile una grande estensione delle aree coltivate. « L'Inghilterra offre terra sufficiente ai suoi abitanti, scriveva Adolphus Speed nel I 6 5 9 , - e se solo gli uomini l'avessero industriosamente ed abilmente concimata, non avremmo bisogno di andare in Giamaica per avere nuove piantagioni » . Grazie alle recinzioni, alle nuove radici commestibili e alle graminacee, la terra non aveva piu bi sogno di essere lasciata a lungo a maggese. Grazie anche all'irrigazione delle marcite poteva migliorare la quantità e la qualità del bestiame, che poteva venire utilizzato an che in inverno per concimare la terra ed aumentare cosi i raccolti. Gli agricoltori potevano cosi distruggere le con cimaie, che avevano trattenuto per molto tempo l'espan sione della produzione. Anche il premio sull'esportazione di grano agi come incentivo. La resistenza al prosciuga mento delle paludi, sporadica prima del I 64o, divenne in seguito inefficace. Il completamento del progetto Vermuy den per il prosciugamento dei Fens aumentò il terreno arativo inglese di circa il I O per cento. Le foreste reali ven-
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nero vendute durante l'interregno e divennero terreni coltivabili; essi non furono recuperati durante la restaura zione, quando persino un perfetto realista come il duca di Newcastle usò metodi assai discutibili per entrare in possesso delle foreste reali. Durante la rivoluzione si cessò di imporre le leggi sulle foreste, che non vennero mai ef. fettivamente riesumate. Il trifoglio rivoluzionò la coltiva zione della brughiera e delle terre finora marginali. Ciò era di particolare importanza nel Nord e nell'Ovest, terre ver so cui la popolazione stava emigrando, mentre l'industria vi andava in cerca di salari bassi e approvvigionamenti a basso costo. Il disboscamento implicava la cacciata degli squatters dai terreni circostanti i loro cottages '. Questi cottagers, assieme a tutti coloro che vivevano sui terreni comuni, non poterono piu trovare protezione nonostante . il loro diritto di vivere sugli incolti. La visione di Winstan ley sulle terre comuni e incolte d'Inghilterra ( assieme alle terre confiscate della chiesa, della corona e dei realisti, le foreste reali e le antiche terre monastiche ) sulle quali, es sendo coltivate da e per i poveri, « non poteva esserci né accattonaggio né miseria fra gli uomini », rimase solo una visione. Tutti questi fattori portarono ad un grande incremen to della produzione e ad una tendenza al ribasso dei prezzi agricoli a partire dalla fine del secolo XVII. Nel I 66 3 la Ro yal Society prese molto sul serio il suggerimento che la carestia poteva essere prevenuta con l'estensione su tutto il territorio inglese della coltivazione di patate, e chiese a tutti gli agricoltori suoi soci di dare l'esempio. La rivolu zione del secolo xvrr apri la possibilità non solo di alimen tare piu adeguatamente la popolazione esistente, ma anche di far fronte alla grande espansione della popolazione ur bana che forni la forza-lavoro per la rivoluzione industria le e contemporaneamente costitui il mercato nazionale. Nel secolo XVII la nuova agricoltura contribui, incidental mente, alla sconfitta olandese nei confronti dei concorren ti commerciali inglesi. La ricchezza olandese era largamen te costruita sulle spezie (per la stagionatura delle carni 1
Cfr. sopra, p. 65.
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secche ) e sulla pesca ( per produrre una dieta invernale al ternativa ) . Spezie e aringhe furono le cose piu simili a materie prime che l 'Olanda arrivò a possedere. La carne fresca per l'intero anno ridusse la dipendenza inglese da questo tipo di importazioni, e fece in questo modo qua drare la politica suggerita dal Navigation Act . In tal modo la classe agraria diede il suo contributo alla vittoria com merciale dell'Inghilterra sull'Olanda. Ma la rivoluzione agricola creò una frattura nel modo di vita tradizionale . Se si illustrassero agli uomini delle paludi, diceva Fuller, « Ì grandi benefici derivanti alla co munità dal fatto che dove prima il luccio o l'anitra si pa scevano ora ingrassano il manzo o la pecora, essi risponde rebbero prontamente che se fossero sorpresi nell'atto di appropriarsi di quel manzo o di quella pecora, il ricco pro prietario li accuserebbe di aver commesso un reato grave ; laddove quel luccio o quell'anitra diventavano loro pro prietà personali solo per la fatica di cacciarli » . Anche que sta era una perdita di libertà per le classi piu povere. La caduta dei prezzi e delle rendite verificatasi all'inizio del secolo XVIII accelerarono la sostituzione del copyhold e del freehold con il leasehold. L'imposta fondiaria com pletò il processo . Questo permise di finanziare a spese dei proprietari terrieri le guerre coloniali del r 6 5 o-6o e degli anni novanta, fatto che potrebbe essere giustificato con l'a bolizione dei possessi feudali e con la rapida ascesa dei ca noni. Il premio sul grano del r 6 7 3 venne presentato come una misura per aiutare la gentry a pagare l'imposta fondia ria. Ma ancora una volta non dobbiamo !asciarci ingannare dalle medie dei prezzi . Infatti i grandi proprietari terrieri affittando agli agricoltori piu abili trassero vantaggio dal boom piu della gentry minore, che aveva ancora uno stan dard di vita tradizionale da mantenere e non era in grado di reinvestire profitti sulla terra. Proprio come la vittoria della classe degli yeomen nella guerra civile aprf la strada ad un processo di differenziazione sociale in cui tutti, sal vo i piu tenaci agricoltori capitalisti, soccombettero, cosi la vittoria della gentry nel r 68 8 portò ad un aumento del malcontento nei confronti degli squires conservatori, e
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l 'imposta fondiaria pagata per le guerre francesi eliminò i piu deboli economicamente . « Si comincia a sospettare, - scrisse Hughes , - che 1\il tima guerra civile in Inghilterra, la ribellione giacobita del r 7 I 5 , fosse dovuta, in misura non indifferente, alla dispe rata povertà della gentry cattolio del Nord . Non che la bancarotta fosse monopolio dei seguaci dell 'antica fede . . . I l giacobitismo rappresentò l 'occasione, piuttosto che la causa, della liquidazione di molti appartenenti alla gentry minore e di molti freeholders . . . Prima dd r 7 4 5 gli uomini nuovi erano ormai completamente in sella » . Cosi la rivo luzione del secolo XVII venne completata ' .
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1 In un volume pubblicato dopo che questo libro era già stato scritto, Kerridge afferma, sulla base di una notevole mole di testimonianze che, soprattutto prima del r673, ebbe luogo <> . Le sue principali componenti furono l'irrigazione delle marcite ( 1 629-65; tutte queste date sono molto approssimative e riguar dano il momento culminante del movimento ), la sostituzione della coltura a prato con la coltivazione permanente dei prodotti di foraggio ( I590r66o), l'introduzione di nuovi tipi di maggese e di erbaggi (rape, trifoglio, lupinella; r 6;;o-73 ), il prosciugamento delle paludi ( 1590-1653), la conci mazione (le nuove industrie favorirono la produzione di fertilizzanti) e l'allevamento. Tutto ciò provocò un grande incremento nella produzione di grano, foraggio, carne e prodotti lattiero·caseari, a costi minori (E. KER RIDGE, The Agricultural Revolution, Allen & Unwin, London 1967, capp. III-X, passim ). Kerridge sostiene che col 1 700 i tre quarti delle recinzioni inglesi avevano già avuto luogo (p. 24).
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La rivoluzione commerciale, l 'impero e la politica estera
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Sono gli scambi e il commercio che soli compor tano la costituzione di una riserva di ricchezza, e quella potenza marinata che non s\ può avere altri menti che con i trasporti via ma:re.
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Anthony Ashley C':ooper, primo conte di Shaftesbury. Possiamo essere senza re, ma non senza com mercio . . . Sebbene la funzione esecutiva apparte nesse al re, tuttavia spettava a loro pensare cosa fosse da farsi nel caso che egli fallisse. I.
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Jack Howe alla Camera dei Comuni ( r 695).
Nel commercio, e nella politica coloniale ed estera, il Medioevo fini in Inghilterra nel I 6 50-5 I, quando il go verno repubblicano fu libero di rivolgere la sua attenzione all'estero. Il Navigation Act del I 6 J I , « forse il piu saggio di tutti i regolamenti commerciali inglesi », come lo defini Adam Smith, affermò che le colonie, fossero esse dotate di s tatuto o private, dovevano essere subordinate al Parla mento, rendendo cosi possibile una coerente politica impe riale, e il monopolio della marina inglese sul commercio coloniale. Quantunque modificato nel I 66o, il decreto po se le fondamenta della politica inglese per i successivi cen tocinquant'anni. I mercanti, come sottolineò sir Lewis Na mier, hanno bisogno di un piu concreto intervento statale che non i proprietari terrieri o i lavoratori agricoli; e, a partire dai decenni rivoluzionari, cominciarono ad atte nerlo . Nel I 6 J I l'ambasciatore veneziano aveva riferito che « i mercanti e il commercio stanno facendo notevoli progressi, . in quanto governo e commercio sono gestiti dalle stesse persone » . Questi dominatori in un primo tem po offersero all'Olanda di associarli a loro, in termini che avrebbero dato ai mercanti inglesi libero accesso al com-
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mercio con l'impero olandese e trasferito il commercio di transito da Amsterdam a Londra. Quando il governo olan dese ( egualmente sensibile agli interessi commerciali ) ri fiutò, venne dichiarata la guerra . Sotto Elisabetta l'unione era stata prospettata dall 'Olanda e offerta di nuovo, in ter mini molto vantaggiosi per i mercanti olandesi, nel I 6 r 4 r 6 r 9 . Nel r 6 5 r i termini proposti dalla repubblica erano altrettanto vantaggiosi per i mercanti inglesi. ' Le guerre olandesi ( 1 65 2-74) ruppero il predominio dell'Olanda sul commercio di schiavi e tabacco, zucche ro, pellami e merluzzo, e posero le fondamenta per la in staurazione del potere territoriale inglese sull'India. An che il commercio inglese con la Cina risale a questi anni. L'aggressiva politica commerciale e le guerre coloniali di Oliver Cromwell facevano pensare ai precedenti di Hak luyt, Ralegh e alla Compagnia dell'isola Providence, e pre figurava quella di Guglielmo III e Pitt il Vecchio, che di Cromwell era ammiratore . Nel I655 la conquista della Giamaica forni le basi per il commercio di schiavi sul quale i mercanti inglesi si arricchirono. Dopo che la flotta inglese ebbe bombardato Tangeri e imposto un trattato ai corsari barbareschi e le truppe di Cromwell conquistarono il cen tro corsaro di Dunkirk, le navi inglesi ricevettero una pro tezione migliore di quella di qualsiasi altro paese. La legge del r 6 6 I che annetteva Dunkirk e la Giamaica alla corona inglese « ebbe il piu unanime consenso ed approvazione da parte della nazione che mai una legge potesse attender si » . Il persistere dei Navigation Acts anche dopo la re staurazione segna, nelle parole di Godfrey Davies, « una svolta nella storia europea )) . Con il Navigation Act del r 6 5 r , conferma Wilson, « siamo arrivati ad una compiuta concezione dell'economia politica in una accezione essen zialmente nazionale . . . Da allora in poi i mercanti furono in grado di decidere da sé il proprio destino, liberi da orga nizzazioni formalizzate, all'interno del complesso della struttura protettiva della legislazione nazionale » . Gli eco� nomisti e i consulenti governativi erano arrivati ad intuire una via verso questa soluzione a partire dalla depressione degli anni venti ; ma essa non venne adottata fino a che i mercanti non parteciparono attivamente alla realizzazione
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della politica governativa. Essa non venne mai resa effetti va fino a che lo stato inglese non fu abbastanza forte da combattere e sconfiggere la repubblica olandese; e ciò era impossibile sotto la vecchia monarchia . Il principale esponente delle nuove linee politiche fu Maurice Thompson, che finanziava la pirateria da parte della Compagnia dell 'isola Providence . Egli era un ex commerciante non autorizzato che si era aperto la strada di forza nella Compagnia delle Indie Orientali , ma che poté fare a meno delle sue politiche tradizionaliste ' . Thompson era anche interessato al commercio di schi avi della Costa d'Oro, e la sua visione dell' Inghilterra era quella di una grande potenza che combinasse il commer cio di schiavi col commercio nelle Indie Orientali, copren do cosf il mondo intero. I Navigation Acts segnarono il passaggio da una organizzazione basata sulle compagnie di monopolio ad una totale integrazione del commercio del paese basata su un monopolio nazionale, in cui lo stato aveva un ruolo dominante. I Navigation Acts e la flotta di Blake resero superflue le compagnie, con il loro commer cio di esportazione e importazione, le loro limitazioni di rendimento, con il loro mantenimento di alti livelli quali tativi ed alti prezzi per l 'esportazione . Da allora in poi l 'Inghilterra divenne un grande fondaco. Alla metà del secolo xvn le compagnie erano riuscite a portare l'epicen tro del loro commercio a Londra, proprio come la mo narchia era riuscita a distruggere le autonomie feudali e a monopolizzare l'uso della forza. Il Navigation Act del r 6 5 r rappresentava la vittoria del commercio nazionale sugli interessi particolari e sui privilegi delle compagnie. Ciò naturalmente dispiacque ad alcuni membri delle vecchie compagnie, benché le com pagnie del Levante e dell'Oriente lo avessero favorito. Esso contribui alla vittoria delle New Draperies inglesi sui rivali olandesi . Anche il sistema di navigazione ap portò benefici agli artigiani inglesi proteggendo il mer1 Ciò che segue si richiama a J. E. FARNELL, The Navigation Act o/ r651, the First Dutch War and the London Merchant Community, in
« Economie History Review», serie II,
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XVI,
1964, pp. 439-54·
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cato nazionale dalla concorrenza olandese e permettendo che si sviluppassero i mercati coloniali d'oltremare ; nello stesso tempo ogni sviluppo industriale coloniale che po tesse competere con quello della madrepatria venne inter detto. Si può fare un paragone con l'altro grande impero coloniale, quello spagnolo, dove la rivoluzione industriale del secolo xvr venne frustrata dalla concorrenza dell'in dustria sudamericana, dall 'insuccesso nell'incoraggiare la navigazione e nel produrre una coerente politica colonia le. I Navigation Acts realizzarono la visione di Bacone in direzione della quale gli uomini si erano mossi a tentoni per lungo tempo : quella secondo cui il controllo e la di rezione statale potevano favorire il progresso materiale ' . L e entrate doganali inglesi aumentarono d i oltre tre volte e mezzo fra il I 6 4 3 e il I 6 5 9 . Con la fine del secolo assom mavano a dieci volte tanto quelle che erano al suo inizio. La coalizione di interessi che aveva sostenuto le guer re olandesi si spezzò durante il protettorato. Maurice Thompson ed altri appoggiavano ancora la politica anti spagnola di Cromwell e l'attacco alle Indie Orientali . Tho mas Povey, socio di Thompson, pensava che l'effettiva at tuazione dei Navigation Acts richiedesse la conquista della Giamaica. La guerra con la Spagna suscitava solo una leg gera opposizione nei circoli commerciali, ad eccezione di quelli che commerciavano con la vecchia Spagna . Ma, a partire dal r 6 5 9 , l 'intera comunità commerciale cominciò ad avversare una guerra in cui si perdevano mercantili senza vantaggi che li compensassero, mentre le tariffe do ganali e le imposte indirette rimanevano alte, e gli olan desi cominciavano di nuovo a estendere il loro commercio con quelle terre d'Europa dalle quali erano stati esclusi agli inizi degli anni cinquanta. Fino al I 6 5 I avevano tenu to l'Inghilterra fuori dal commercio col Baltico, fra il r 6 54 e il I 6 5 6 solo due navi olandesi andavano due volte l'anno dall'Inghilterra alle isole della Sonda . Ma nel r 6 5 7 r 6 5 8 , grazie alla guerra spagnola, le navi olandesi e quelle di Lubecca cominciarono a riguadagnare posizioni . Un compenso alla perdita del commercio con la Spagna 1
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venne trovato nell'alleanza col Portogallo, tramite la qua le i mercanti inglesi si aprirono la strada nel monopolio co loniale portoghese in America, Asia e Africa, offrendo in cambio la protezione da parte della potenza navale ingle se, cosa che l'Inghilterra non era stata in grado di garanti re in passato non avendo la forza sufficiente . Nel r 65o, quattro anni prima del trattato col Portogallo, James Ho well disse, « Nessun vino di produzione portoghese vale le spese per trasportarlo » . Entro pochi decenni il porto divenne la bevanda par excellence dei gentiluomini ingle si; il consumo del chiaretto francese ne venne a soffrire . Il Navigation Act del r 66o abbandonava virtualmente il commercio del Baltico all'Olanda. Ciò era diventato possibile perché l'Inghilterra non dipendeva piu dal gra no del Baltico e sperava di non dover piu dipendere da quest'area per gli approvvigionamenti navali . Vennero in trodotti dei premi, in diversi periodi, sulle importazioni di pece, catrame e faggina. Grazie alla forza della marina inglese, nessuna potenza minacciò mai di chiudere le isole della Sonda alla navigazione inglese nel periodo compre so fra la vittoria della repubblica e il 1 78 0 . Per controbilanciare l'alleanza dell'Olanda con l a Dani marca, Cromwell si alleò con la Svezia, ma si preoccupò di non permettere che nessuna potenza del Baltico diventas se tanto forte da impedire che la marina inglese accedesse liberamente a quest'area. Quando Carlo, nel r 65 7 , chiese l'aiuto inglese, il lord protettore domandò la cessione di Brema. Se questo fosse avvenuto realmente, l'Inghilterra avrebbe guadagnato quel punto d'appoggio nella Germa nia del Nord, che il possesso di Hannover, da parte della corona inglese nel secolo xvm e dell'Heligoland nel XIX le permettevano di mantenere fintanto che la Germania era divisa. Sebbene la legislazione economica dell'interregno fos se stata formalmente abolita nel r 66o, nei fatti gli anni seguenti « furono testimoni di una decisa ricostruzione di questo apparato di controllo economico e d'incentivazio ne. I principi che lo ispiravano non erano nuovi » . In que sto senso possiamo concordare con Wilson, che « la re staurazione, rispetto ad altri periodi, ha maggior diritto di
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essere considerata, dal punto di vista dell'economia, il mezzo che permise di uscire dal Medioevo » . Il promotore del Navigation Act del r 66o fu sir George Downing, am basciatore di Cromwell all'Aja, che rappresentava il par tito antiolandese e la continuità della sua influenza dono il r 66 o . I Navigation Acts chiusero l'impero inglese alla navi gazione straniera ed instaurarono un'area di monopolio in cui i mercanti inglesi erano privilegiati . La colonia olan dese di New Amsterdam venne prima isolata commercial mente e poi annessa. Le guerre olandesi e il decreto del r 66o fecero di Londra il centro commerciale europeo del la produzione coloniale. Fra il r 6 3 8 e il r 6 8 8 le esporta zioni e riesportazioni inglesi triplicarono o quadruplica rono . Inizialmente, le colonie erano importanti come fon ti di materie prime, quali cotone, zucchero e tabacco, che venivano lavorate in Inghilterra e successivamente rie sportate. Ma col tempo le colonie divennero ancora piu importanti come mercati per i manufatti inglesi, della cui produzione di massa le New Draperies erano state precor ritrici. I mercati nordamericani erano praticamente illi. mitati. Alla fine del secolo il r 5 per cento del commercio in glese d'oltremare si svolgeva con le colonie; alla fine del periodo da noi considerato arriva al 3 3 per cento. L'alter nativa a quel sistema di navigazione sarebbe dovuta essere l'acquiescenza alla cessione del trasporto commerciale al l'Olanda, col conseguente indebolimento della marina in glese . E il profitto del commercio con le Indie Orientali e Occidentali sarebbe andato ai mercanti olandesi . Il mono polio imperiale creato con i Navigation Acts permetteva ai mercanti di aquistare a basso costo per rivenderli a prezzo elevato i prodotti inglesi e coloniali da esportare nei mer cati esteri e i prodotti esteri destinati al mercato interno. Ciò incrementò i profitti dei mercanti e trasferi l'impie go del reddito nazionale dal consumo all'accumulazione di capitale, specie nell'industria delle costruzioni navali che, stimolata artificialmente, fece registrare un boom. Graziè alle nuove conquiste di guerra, sembra che il ton nellaggio inglese sia piu che raddoppiato fra il 1 640 e il •
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r686. Quella delle costruzioni navali divenne una delle tre o quattro maggiori industrie del paese. Persino i mari nai beneficiarono del monopolio inglese: i loro salari sali rono notevolmente e con regolarità fra il r 65 o e il r 67o. Nel r 67 3 il commercio del Baltico venne aperto a tutti i mercanti inglesi; nel r 6 89 i « mercanti avventurieri » persero quasi tutti i loro privilegi, cosicché quasi dapper tutto l'esportazione dei tessuti divenne libera; nel r 69 8 venne aperto il commercio con l'Africa, e nel r 699 quello con la Russia e Terranova. I Navigation Acts crearono un monopolio grande abbastanza da poter essere aperto alla intera classe mercantile, mentre prima era limitato alle ristrette cricche delle compagnie commerciali. Le società per azioni, specie dopo il r 68 8 , assorbivano capitale dal l 'intero paese. Quando l'economista sir William Petty, nel r 68 6 , ebbe una conversazione con Giacomo II, era tanto ansioso di venire rassicurato sulle intenzioni del re riguardo al mantenimento del Navigation Act quanto sul le tassazioni arbitrarie, l 'assetto terriero dell'Irlanda o la tolleranza religiosa. Il sistema di navigazione significò per le industrie, escluse la marina mercantile o quelle associate al com mercio coloniale una restrizione di capitale relativamente pesante, e questo vale fino al secolo XVIII , quando l'In ghilterra prevalse a tal punto sull'Olanda che il capitale di quest'ultima affiui verso l 'Inghilterra. Il fatto che l 'ac cumulazione ottenuta attraverso i monopoli commerciali fosse piu rapida di quella ottenuta attraverso l'industria rese disponibili, nel tardo Settecento, grandi somme di denaro che vennero investite nell'industria, rendendo co si superfluo lo stesso sistema di navigazione. Questa « rivo luzione commerciale », come la definirono Bolingbroke 1 e Davies, costitui un prerequisito necessario della rivolu zione industriale. Dopo il r 66o la corona succedette nel governo di un certo numero di colonie. Si trattò tuttavia di qualcosa di molto differente dalla politica coloniale regia degli anni 1 J. H. PLUMB, The Growth o/ Political Stability in England, I657I725, Macmillan, London 1967, p. 3 ·
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precedenti il r 64o, in quanto ora l 'effettiva autorità sulle colonie era quella del Parlamento e di una amministrazio ne statale permanente : salvo il periodo pericoloso in cui Giacomo II si stava preparando ad abrogare tutti gli statu ti coloniali al fine di rendere le colonie ( al pari dell'Irlan da) bastioni dell'assolutismo reale. La convocazione del Parlamento Lungo aveva salvato il Massachussetts dalla diretta sottomissione a Carlo I : il r 6 8 8 conquistò per le colonie molto di quello che era stato ottenuto in Inghil terra negli anni quaranta, ma a prezzo di una conferma della sovran ità del Parlamento imperiale. Le colonie pri vate salvo trascurabili eccezioni, cessarono di esistere do po il r 6 8 8 . D a allora in poi l o stato ebbe una duplice funzione : la guerra e il mantenimento dell'ordine . Nei suoi rapporti con l'estero venne rinforzato dalle somme votate sotto Guglielmo e Anna per le spese militari, somme che furono largamente superiori a quanto mai lo fossero state; allo stato venne inoltre riconosciuta unanimemente la funzio ne interna di tenere subordinate le classi inferiori, e di mantenere il legame tra gli interessi finanziari e quelli terrieri . Nel r 69 6 il dipartimento per il Commercio ven ne strutturato come dicastero governativo permanente. Esso fu, dice Andrew, « soprattutto un difensore della classe mercantile d'Inghilterra, ossia dei capitalisti di quel tempo » . Venne costituito su richiesta del Parlamento, col compito di promuovere l'industria e il commercio. I suoi membri « agivano con le menti aperte a qualsiasi iniziati va, salvo che ai grandi principi » . La politica cessò d i avere u n carattere ideologico : com pito del governo era quello di incrementare la ricchezza della nazione e di fornire impieghi lucrosi ai membri delle classi dominanti e ai loro seguaci . La filosofia di Locke, osservava Roll, « è un sintomo del declino del potere sta tale che il capitale commerciale aveva creato al primo sta dio della sua guerra contro il feudalesimo . . . Il nuovo stato era . . . la creatura del potere economico non meno che il suo padrone » . La filosofia di Locke sanzionava una libertà basata sulla proprietà, una libertà su cui lo stato non pote va interferire : una libertà che, come la porta dell'Hotel
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Ritz, era aperta sia ai ricchi che ai poveri. « Lo scontro e il fermento delle idee economiche, - diceva Wilson, - ri flettevano la libertà di una società in cui al commercio fu consentito di farsi strada contro le residue sopravvivenze del feudalesimo » : né la libertà né le idee devono essere sottovalutate in quanto influenza formativa sullo sviluppo economico » . Era la fine della concezione medievale e tu doriana della regolamentazione e del controllo.
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« Gli interessi commerciali non hanno mai avuto tanto peso in politica » come negli anni dopo la rivoluzione: le parole sono di Williamson . Le tre guerre olandesi vennero combattute per consolidare l'indipendenza inglese dal si stema di trasporti olandese, per conquistare il commercio degli schiavi e quello con l'Estremo Oriente : i nuclei di tutti i successivi trattati con l'India erano stati conquistati prima del r 6 7o. Fra il I 67o e il I 6 8 5 il valore dei titoli azionari della Compagnia delle Indie Orientali aumentò di nove volte: fra il I 67 2 e il I 68 2 , per la prima volta do po il I 6 r 7 , i dividendi della Compagnia delle Indie Orien tali furono superiori a quelli della Compagnia olandese. Decisiva per la nuova politica estera si rivelò l'alleanza anglo-portoghese. Il matrimonio di Carlo I I con Caterina di Braganza è stato descritto come la potenziale condizio ne del suo consolidamento. La zia di Carlo lo considerava un matrimonio con una persona di rango inferiore, ma do vette ammettere che sarebbe stato utile per il commercio. Con Caterina si conquistò il mercato di Bombay, il com mercio diretto ( di schiavi ) con l'Africa occidentale porto ghese e con il Brasile ( zucchero, oro e - parzialmente riesportazioni ), come pure Tangeri, prima base inglese nel Mediterraneo, benché Carlo possa averla valutata piu come un pretesto per la costituzione di un esercito stan ziale. La repubblica inglese aveva usato per la prima volta la sua potenza navale nel Mediterraneo per tenere sotto pressione la Spagna; Cromwell si servi di questa minaccia per far porre termine, nel I 6 5 5 , alla persecuzione dei val-
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desi . Carlo I I abbandonò infine Tangeri ( cosi come ven dette Dunkerque alla Francia ) e, sotto il compiacente Gia como II, Luigi XIV impose che la persecuzione fosse ri presa. Ma dopo il r 6 8 8 la politica cromwelliana venne rie sumata, e il prestigio inglese sul continente si risollevò quando i valdesi ritornarono nella Savoia, simbolicamente sotto la bandiera di Guglielmo III . La patente che Cromwell concesse nel r 65 7 alla Com pagnia delle Indie Orientali le garanti l'appoggio governa tivo contro i mercanti abusivi . Da allora in poi la Compagnia si basò in modo costante sulle azioni e mantenne rapporti finanziari strettissimi con qualsiasi governo arri vasse al potere a Westminster. Essa aveva bisogno dell'ap provazione governativa per il rinnovo della sua patente: il governo aveva bisogno dell'aiuto finanziario della Com pagnia. Questa Compagnia era dominata da una ricchis sima oligarchia, gli attacchi alla quale venivano denunciati come tentativi di « livellamento » . Dopo il r 6 8 8 la com pagnia fu sottoposta ad un tiro incrociato, poiché la sua dipendenza dal governo negli anni ottanta le aveva dato una colorazione tory. Uno dei primissimi atti del Parla mento della Convenzione fu quello di imputare sir Josiah Child come se avesse commesso una irregolarità grave per aver fatto arrestare una nave contrabbandiera. Ma in Estremo Oriente la Compagnia era ancora costretta a svol gere funzioni sostitutive di quelle che avrebbe dovuto svolgere lo stato. La Compagnia tory venne aggirata da una nuova Compagnia delle Indie Orientali. Nel r 709, pe rò, entrambe erano pronte a rappacificarsi e a spartirsi il bottino, simbolizzando la fine dell'efficiente conservatori smo della City. Il partito tory si ridusse a rappresentare la politica di un gruppo di squires emarginati, che aveva l'appoggio del clero minore e delle oligarchie delle antiche corporazioni cittadine un tempo privilegiate. La Compagnia unita giunse ad avere nelle proprie mani la maggior parte del debito pubblico accumulatosi. Il com mercio con l 'Estremo Oriente incentivava la navigazione e le costruzioni navali, dal momento che richiedeva navi di grosso tonnellaggio . Le importazioni della Compagnia fu rono in un primo tempo quasi esclusivamente il pepe, la ·
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tela di cotone e la seta, nel tardo Seicento ; il caffè e il tè nel Settecento. La superiorità della potenza navale inglese mise le navi della Compagnia in condizione di acquisire nei fatti il monopolio del commercio da porto a porto, estro mettendo i commercianti indiani locali . Nel r 7 3 2 . quando per la prima volta vennero realizzati dei rendiconti stati stici, gli introiti derivanti dalle vendite delle merci della Compagnia ammontavano a circa 2 milioni di sterline annue . Gli olandesi, i piu pericolosi concorrenti commerciali degli inglesi, erano stati battuti a partire dal I 67 4 . I whig e coloro che avevano interessi finanziari già vedevano nel la Francia il principale rivale dell'Inghilterra per il com mercio e il potere nel mondo. Ma Carlo e Giacomo per severarono in politiche filofrancesi, per ragioni politiche finanziarie e religiose, senza badare agli interessi com merciali . Solo dopo la cacciata di Giacomo I I la politica inglese divenne risolutamente antifrancese. La Francia trovava un vantaggio formidabile nel fatto che, benché molto meno sviluppata economicamente dell'Olanda, era uno stato piu vasto e piu potente, infinitamente meno vul nerabile alla guerra commerciale a cui aveva dovuto inve ce soccombere l'Olanda. Ci volle una serie molto piu lun ga di guerre per sconfiggere la Francia, dopo che l'impero olandese era virtualmente diventato un protettorato del l'Inghilterra. La guerra di successione spagnola ( I 70 I - r 3 ) , malgrado il suo nome, fu per l'Inghilterra principalmente una guerra commerciale . Solo quando Luigi XIV rese chia ro che intendeva escludere i mercanti inglesi dall'intero impero spagnolo, ed aprirlo ai mercanti francesi, l'opinio ne pubblica inglese divenne favorevole alla guerra. L'In ghilterra si impadroni di Minorca e di Gibilterra, facen done sue basi navali nel Mediterraneo, e mantenne sta bilmente il possesso della seconda. L'impero portoghese, come quello olandese, passò sotto la protezione inglese, che gli permise di sopravvivere .
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Dopo gli schiavi negri 1, l'Irlanda fu la principale vittima del sistema di navigazione che fornf all' Inghilterra la - sua egemonia mondiale. La brutale conquista di Cromwell e la deportazione degli irlandesi fu accompagnata per lo meno da dei tentativi di incorporare l'Irlanda nel sistema economico inglese . I Navigation Acts del I 6 5 I e quelli del Parlamento della Convenzione posero l'Irlanda su un pie de di parità con l'Inghilterra ; il Parlamento dei cavalieri la retrocesse al rango di colonia, e di una colonia le cui mate rie prime facevano concorrenza a quelle della madrepatria. Alle navi irlandesi non era permesso di commerciare diret tamente con le colonie, e l'Irlanda era abbastanza vicina àll ' Inghilterra da fare si che le leggi imposte ai suoi com mercianti avessero un rigore che non poteva venir mostra �o oltre Atlantico . L'importazione di lana e bestiame irlan dese in Inghilterra venne proibita ( r 667 ), cosi come quel la del burro e del formaggio ( r 6 8 I ), nell'interesse degli al levatori di bestiame inglesi. Dopo una breve esperienza di indipendenza ( I 6 8 9-90), l 'infelice paese ricadde sotto il giogo dell'Inghilterra. La produzione di lana irlandese venne condannata a morte dal divieto del r 69 8 di espor tàre lana o panno irlandesi eccetto che in Inghilterra, divieto rafforzato da un regolare blocco navale. Gli in teressi finanziari e agrari inglesi erano d'accordo sul fatto çhe la distruzione della produzione tessile irlandese sareb , be andata a loro comune vantaggio, cosi come tenere bas . so il costo della lana proibendone l'esportazione dall'In ghilterra e dall'Irlanda; a tal punto i due tipi di interessi pensavano di essere alleati. Dopo le conquiste di Cromwell e Guglielmo, la proprie tà di tre quarti del suolo irlandese passò ai protestanti anglo-irlandesi, o ai proprietari inglesi assenteisti ; alla me tà del secolo xvm l'Irlanda forniva canoni d'affitto per 750 ooo sterline, tributo della straziante povertà dei con1
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Cfr. oltre, pp. 260-63.
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tadini irlandesi ai loro grandi feudatari inglesi. I proprie tari terrieri assenteisti avevano poco interesse alla gestione delle tenute, pochi quindi si preoccupavano di apporta re migliorie. La maggioranza della popolazione cattolica venne privata di ogni diritto politico. L 'unico compenso concesso all'Irlanda fu, dopo il 1 6 9 6 , l'incoraggiamento inglese all'industria per la produzione di tela di lino. Si era infatti dimostrata impossibile in Inghilterra una lavo razione del lino che potesse competere con quella olan dese . Fortunatamente la zona protestante dell'Ulster si dimostrò adatta e l 'industria olandese venne sopraffatta, con soddisfazione dei mercanti inglesi. Già nel r 6 6 6 un lord-luogotenente disse che gli effetti del sistema di navigazione inglese sull'Irlanda sarebbero stati quelli di ridurre il paese « alla barbarie e alla pover tà » . Locke ricordando la « cura di Boyle per le perdite di sangue dal naso mediante il cranio dei cadaveri », com mentava amaramente che questi « abbondavano in Irlan da » . Nel paese ci furono carestie negli anni 1 726-29 e 1 7 3 9-4 1 , ed in quest'ultima è stato stimato che perirono quattrocentomila persone, un quinto della popolazione. Fame e sottoalimentazione erano comuni anche nelle an nate « buone » . L'Irlanda fu salvata solo dal rapido diffon dersi della coltivazione di patate. Gli irlandesi emigrarono a migliaia in Inghilterra e in America, e giocarono una par te importante nei movimenti radicali di entrambi i paesi. Le proteste inglesi contro lo spietato sfruttamento del l 'Irlanda furono cosi deboli che dovremmo ricordare con gratituaine i singoli che parlarono chiaramente contro di esso, dal livellatore Walwyn nel 1 649 ( « la causa dei nativi d'Irlanda nella ricerca della loro giusta libertà è identica alla nostra causa qui » ), a Swift nel 1 720 ( « per le leggi di Dio, di natura, delle nazioni e del vostro paese, voi siete e dovete essere un popolo tanto libero quanto i vostri con fratelli d'Inghilterra » ) . Ma il regime di terrore sull'Irlan da si attenuò solo sotto la pressione della guerra d'indipen denza americana. In Scozia, diversamente che in I rlanda, i rivoluzionari inglesi tentarono di apparire come liberatori. Anche la Scozia venne inclusa nel Navigation Act del I 6 5 r . Essa
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aveva a lungo sollecitato un libero commercio con l'In ghilterra, ora l'aveva ottenuto, assieme ad una tassazione uniformata, all'abolizione dei possessi feudali e della servi tu della gleba. Le riforme giuridiche comprendevano an che la sostituzione del latino con l'inglese nei tribunali, la abolizione della giurisdizione sull'ereditarietà, la creazione di assemblee popolari dei freeholders in ogni contea, l'i stituzione dei giudici di pace. Vennero anche fatti tenta· tivi di sovvertire l'autorità della chiesa scozzese incorag giando i movimenti separatisti. Il colonnello John Jones enunciò la politica radicale in glese per la Scozia con notevole chiarezza. « È nell'interes se della repubblica inglese colpire gli interessi dei grandi uomini di Scozia, e porre gli interessi della gente comune su una base differente da quella dei loro signori e padro ni . . . I grandi non vi saranno mai fedeli fintanto che pro ·porrete libertà per il popolo e sollievo contro la tirannia » . M a Jones vide anche la debolezza d i questa politica i n as 'senza di una forte borghesia scozzese. « La gente farà fa tica a comprendere l'eccellenza della repubblica . . . non l!vendo denaro per comprare terreni in Inghilterra » . L e riforme vennero fatte applicare d a un esercito stra niero. Vi fu ben poca resistenza da parte dei Lowlands, ne gli anni cinquanta, ma reiterate sollevazioni negli High. -lands richiesero un grosso esercito di occupazione e un'im posizione fiscale di 8 500 sterline al mese. Cromwell pen sava che « quelli di rango medio e basso » fossero diventati piu prosperi e meno oppressi sotto il stio governo, ma evi dentemente egli si riferiva alla classe media delle città e non ai contadini, la cui ostilità permaneva . Le città erano tassate deliberatamente poco in quanto piu fedeli agli in teressi inglesi . Burnet disse, con qualche esagerazione, « noi consideriamo sempre quegli otto anni di usurpazione come un periodo di grande pace e prosperità » . All'eguaglianza di privilegi commerciali venne posto termine con la restaurazione. In ogni modo, alcune deci sioni legali ristabilirono, verso la fine del secolo, il diritto di commerciare con le colonie per i mercanti scozzesi, e lo sviluppo economico scozzese pare che sia continuato. L'unione del 1 707 restaurò i pieni diritti di libero com•
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mercio con l'Inghilterra e il suo impero, estendendo cosi ulteriormente l'area del mercato londinese e l'influenza di Londra . 4·
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Prima del I 640 i privilegi aristocratici e gli interessi costituiti avevano impedito in molti modi lo sviluppo del le comunicazioni nazionali . La municipalità di Southamp ton nel r 6 24 si oppose al miglioramento delle comunica zioni fluviali con Winchester. La città di Gloucester im poneva pedaggi ai vascelli che percorrevano nei due sensi il Severn sulla base di uno statuto del r 6 2 6-27 . I proprie tari terrieri mantenevano chiuse e mulini che ostruivano la navigazione fluviale : nel I 6oo ci furono lamentele a questo proposito nel Kent, nel r 6 r o nella Wye Valley, nel Devon e nella Cornovaglia. Persino dopo la restaurazione la città di Salisbury incontrò resistenza da parte dei pro prietari terrieri del Wiltshire alle sue proposte di rendere navigabile il fiume A von. Nel primo Seicento il carbone giungeva dallo Staffordshire a Birmingham su carri trai nati da buoi ; negli ultimi anni del secolo arrivava via ac qua. Ai tempi di Defoe le vie d'acqua collegavano il War wickshire con Bristol e lungo lo Stour si portava il carbone a Kidderminster. Dopo il r 6 8 8 un'ottica nazionale cominciò a prevalere sugli interessi settoriali, e di conseguenza si manifestò un miglioramento eccezionale delle vie d'acqua. Questo boom sembra essersi interrotto nel I 70 I , un anno di crisi economica e di governo conservatore. La vittoria tory nel 7 1 0 bloccò nuovamente un progetto per rendere il Wea ver navigabile nel Cheshire . La gentry locale era « in ap prensione per la distruzione dei vivai e per le trasgressioni dei barcaioli », che avrebbero potuto darsi alla pesca di frodo. Il progetto per la navigazione del Weaver non en trò nei codici fino al I 7 2 r . La situazione delle strade non era diversa. Nel r 6 3 3 un prete del Worcestershire si lamentava che « a causa di queste strade pubbliche mal tenute » egli doveva vendere
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l e sue decime « al d i sotto del loro valore » . L o svilup po d i u n mercato nazionale richiedeva un sistema d i comu nica zione . Durante la rivoluzione venne per la prima volta da to agli ispettori delle strade il potere di esigere pedag gi ed appaltare lavoro , per sopperire alla tradizionale assenz a di pagamento per il l avoro dato in conce ssione . Il primo de creto generale del Parlamento in fatto di st�ade risale al r 6 6 3 , l'anno in cui l'accaparramento del grano e l'espo rta zione dei metalli preziosi vennero permessi per la prima volta. I giudici di pace dello Hertfordshire, Camb ridge shire, Huntingdonshire furono investiti dell'a utori tà di imporre pedaggi sulla Great North Road per finanz iare i miglioramenti stradali ; ma questo sviluppo basato sul principio del pedaggio non venne pienamente utilizzato prima del secolo XVI I I . Ma già nel I 6 7 3 un conservatore denunciava le carrozze perché i loro passeggeri « fuggono .� �. l'umido e lo sporco che a cavallo non potrebbero evitare » . Mentre ai buoni vecchi tempi due o tre viaggi rovinavano un vestito, ora le carrozze avrebbero portato la disoccu pazione nell'industria tessile. I trasporti pubblici e le dili genze penetrarono fino nel Westmoreland solo dopo la guerra civile. Ormai ci si compiaceva del fatto che viaggi a re fosse piu facile in Inghilterra che sul continente. Nel r 63 6 c'erano a Londra seimila carrozze tra private e pub bliche ' . Il servizio postal e, che era incominciato appen a prima della rivoluzione come monopolio privato, si affermò nel suo corso come un essenziale servizio governativo . A Londra nel r 68o venne stabilita una tariffa postale di un penny . Alla metà del secolo XVIII nella capitale avven iva no molte spedizioni giornaliere, e l'intero paese posse deva un buon sistema postale. È probabile che quest'espan sio ne dei servizi di trasporto abbia creato molta occupazione . 1
KERRIDGE, The Agricultural Revolution cit., p. 179.
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È una delle conseguenze naturali della libertà che coloro che sono lasciati a cavarsela da soli deb bano talvolta essere ridotti al bisogno . . . La mani fattura e il commercio sono i veri genitori dei po veri nella nostra nazione.
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Sir F. M. EDEN, The State of the Poor ( 1 797).
Anche nell'industria e nel commercio interno il Medio evo fini nel I 6 4 r , quando il governo centrale perse il potere di concedere monopoli e di controllare la gestione dei sussidi per i poveri . I tentativi di proibire l'attività degli intermediari nell'industria e nell'agricoltura, ebbero fine, e i mercanti londinesi estesero senza remare la lo ro attività sopra l'intero paese. Fu molto piu difficile im porre i regolamenti corporativi e i privilegi delle oligar chie cittadine, a lungo contrastate dai giuristi della Com mon Law. I cittadini di Blackburn crearono negli anni I 750-6o un nuovo mercato quindicinale, e sconfissero ogni tentativo successivo alla restaurazione di imporre loro imposte daziarie : indubbiamente esistevano altri casi simili 1 • I tentativi, patrocinati dal governo, di dare lavoro ai disoccupati cessarono per timore che ciò potesse costi tuire una forma di concorrenza all'industria privata. La prosperità delle regioni di Birmingham, Liverpool e Man chester, risale a questi decenni. A breve scadenza, la rivo luzione e la guerra civile ebbero effetto squilibrante sull'e conomia, proprio come lo ebbe la rivoluzione francese sul l'economia di quel paese centocinquanta anni piu tardi; ma a lunga scadenza le libertà economiche dell'Inghilter ra, uniche a quel tempo in Europa, ebbero un effetto sti molante, notevole in special modo dopo che il r 688 con fermò le conquiste politiche della precedente rivoluzione. 1 DAVIS,
A History cit., pp. 58-59
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I successi degli anni quaranta nel rimuovere ogni osta colo alla libera produzione, portarono ad un piu diretto e scoperto confronto del grande capitale con i piccoli pro duttori . A Londra, i livellatori si fecero portavoce, in mol te dispute, dei piccoli artigiani e dei lavoratori a domicilio , che resistevano fieramente al potere dei grandi capita listi, i quali li stavano relegando alla condizione di prole tari. « Per il povero fabbricante di stoffe, - dichiarava un gruppo di ricchi industriali nel I 6 50, - sarebbe meglio es sere un lavorante a domicilio che compra la lana dal pro duttore, piuttosto che commerciare in proprio » compran do la lana dagli intermediari. La sconfitta dei livellatori ri, mosse un ulteriore ostacolo all'avanzata del capitalismo. · I decenni rivoluzionari scossero le fondamenta della : società inglese e le fecero perdere la sua coesione. Gli eser·· citi erano relativamente ridotti se confrontati agli stan dard moderni, e non avvenivano devastazioni paragonabili : <.' quelle che costituirono la rovina della Germania nello periodo. Ma, a prescindere dalle lotte in corso, l'eudei mutamenti sociali deve essere stata grande, per dire dello sconvolgimento intellettuale e morale, della della tradizionale fedeltà e delle usuali cer . I soldati congedati dalle armate parlamentari veni impiegati in lavori per i quali non avevano la qualifi ca di apprendistato richiesta, furono pertanto avanzate ·proposte per l'abolizione di ogni restrizione al libero ac cesso nell'industria. Il movimento degli eserciti attraverso Scozia, l'Irlanda e l'Inghilterra, gli avvicendamenti do vuti alla redistribuzione della ricchezza, furono fattori che provocarono in questo periodo una insolita mobilità socia le. L'industria ovviamente venne stimolata in molti modi dalle commesse dello stato e dell'esercito, specie nel cam po delle costruzioni navali e degli armamenti. Nel I 6 5 3 il governo ordinò I JOO cannoni in un sol giorno ; nel Kent e nel Sussex c'erano 4 8 fornaci per la fusione dei minerali ferrosi, di cui 14 erano sempre in funzione. La seconda guerra con l'Olanda ne fece aprire altre I r . L'inizio del commercio degli stivali di Northampton viene fatto risa lire all'interregno. L'industria tessile, del cuoio e delle pelli, quelle metallurgiche, della polvere da sparo, della
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carta e della birra ricevettero uguale incoraggiamento. La domanda delle forze armate favori la spinta salariale verso l'alto . Negli arsenali di Chatham, Woolwich e Deptford i salari vennero deliberatamente aumentati dal Rump Par liament . La scarsezza di legname favoriva l'industria dei laterizi, e l'industria delle costruzioni ebbe un improv viso sviluppo dopo il grande incendio di Londra del r 6 6 6 , quando l e norme sull'apprendistato caddero nuovamente in disuso. Nell'Inghilterra degli anni precedenti il r 64o, lo svi luppo industriale era stato ritardato dalla mancanza di potere d'acquisto. Quelli che avevano denaro tendevano a spenderlo in importazioni di lusso e in abitazioni che ve nivano costruite piu dal lavoro semiforzato di servitori e fittavoli che da manodopera salariata. L 'aumento del pote re d'acquisto di artigiani e yeomen durante l'interregno, e la continua crescita dei salari reali verso la fine del secolo, significarono l'apertura di una breccia 1 • Gli storici del l'industria dei Midlands hanno rilevato che in questi de cenni si registrò una svolta significativa, non solo per que sto temporaneo s timolo nella domanda ma, specialmente, per quanto concerne l'evoluzione di « una nuova filoso fia » , che abbandonava la concezione del commercio e del l'industria come utili servitori dello stato per quella che considera lo stato un servitore dell'industria e del com2 merc10 . Nel r 6 8o-9 o Adam Martindale ripensando alla sua gio vinezza, trascorsa nel Lancashire degli anni venti e tren ta, scriveva: •
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Le figlie dei freeholders si limitavano ai loro feltri [ecc. ecc.]. .. Le piu orgogliose di quelle (al di sotto della gentry) non · avrebbero mai osato di portare un cappuccio o una sciarpa (cose che oggi nessuna figlia di mendicante che pos sa permettersele pensa siano troppo per lei), no, né cose co me un vestito, fino al giorno del loro matrimonio. E se qualcuna di loro avesse superato questi limiti sarebbe stata considerata una sciocca ambiziosa. 1 2
Su questo argomento sono debitore a F. J. Fisher. w. H.
B. couRT,
The Rise o/ the Midland Industries, I938, pp. 45·47 ·
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Queste, naturalmente, sono le cose che dice l a maggior parte dei vecchi a proposito della propria giovinezza. Ma anche sir ]osi ah Child e molti altri fecero osservazioni si mili ; e nei rilievi di Martindale c'è una precisione che li collega ad altre fonti del tempo . I freeholders, la classe media, hanno un nuovo potere d'acquisto ; le classi più povere sono fortunate se possono emularli. Le lamentele sulla gente, specie donne, che vestivano in modo migliore di quello che consentiva la loro posizione erano frequenti a Londra nei primi due decenni del secolo XVII ; con la metà del secolo si diffusero persino in un'area periferica come il Lancashire, grazie all'estensione del mercato lon dinese, all'espansione dell'industria tessile in quella regio ne e alla rottura rivoluzionaria dei modelli tradizionali del bene e del male. « La maggior parte delle produzioni è au mentata cinque volte, - disse nel r 67 3 un libellista, rispetto a quanto era venti o trent'anni fa . . . ed è per que sto che il commercio è piu diffuso » . Nella Londra del r 6 86 sembra ci fossero centomila dettaglianti, e la bottega del villaggio, dove si vendeva di tutto, sembra essere stata un'invenzione del secolo XVII. In The Life and Death of Mr Badman Bunyan tentava di mantenere gli uomini di rango inferiore sul sentiero della moralità commerciale, in quella società fluida in cui i modelli consolidati si an davano disintegrando . La nazionalizzazione del mercato interno fu un proces so con due linee di tendenza fondamentali. A partire dal l'interregno la I ronmonger's Company di Londra fece per dere agli intermediari dei Midlands il controllo sul com mercio al dettaglio degli articoli di ferramenta, malgra do un tentativo di rècupero utilizzando le favorevoli cir costanze offerte dal regno di Giacomo II, avallate da una nuova patente reale. La frase « Brummagen ware » era un'espressione dell'idea londinese che i Midlands non mantenessero standard soddisfacenti nell'abilità artigia nale. La tendenza in atto era orientata verso la concentrazio ne in unità produttive di dimensioni piu vaste. Nel r 655 una salina di Shields aveva un migliaio di operai ed esiste· vano grosse imprese di simili proporzioni nell'industria
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del vetro. Con la fìne del secolo l'industria della seta venne organizzata in grosse unità comprendenti cinquecento/ set tecento operai. L'introduzione della laminazione e del ta glio delle barre nella fabbricazione di chiodi, rappresentò uno dei maggiori progressi tecnici, e portò ad un'espansio ne della produzione. La lamina;,ione veniva usata nelle la vorazioni in ferro battuto dello Staffordshire meridionale già dal tardo Seicento. Stampi e punzonatrici furono un al tro esempio del fervore di invenzioni meccaniche che cre sceva nell'area di Birmingham prima dell'era del vapore. La manifattura su larga scala della carta bianca risale agli anni ottanta del secolo xvn e, a partire dal r 6 9 7 , quasi la metà della carta bianca usata in Inghilterra era di produ zione nazionale. Nel secolo XVII molti dei minatori di piombo indipen denti del Derbyshire cessarono di possedere la miniera do ve lavoravano, e divennero lavoratori salariati alle dipen denze dei capitalisti. Anche i minatori liberi delle miniere di stagno della Cornovaglia finirono col dipendere mag giormente dai capitalisti. Le condizioni alle quali venivano risolte le controversie nei bacini carboniferi, dice il Neft, erano, dopo il r 64o, sempre piu favorevoli ai proprietari delle grosse miniere di carbone e sfavorevoli agli affittuari delle grandi proprietà, che volevano estrarre il carbone su piccola scala od ottenere un indennizzo per l'uso del loro terreno. Le industrie del carbone e del ferro, nelle quali erano necessari ingenti investimenti di capitale, vennero progressivamente dominate dalle imprese che avevano una produzione su larga scala molto tempo prima, ad esempio, dell'industria tessile. Esistevano, tuttavia, tendenze simili anche nell'indu stria tessile. Le vecchie drapperie richiedevano in primo luogo un lavoro abile e preciso; le New Draperies richie devano soprattutto capitale. Cosf nelle New Draperies dell'Inghilterra del Sud-Ovest e nell'East Anglia il con trollo del capitale mercantile si sviluppò piu rapidamente. L'industria della lana pettinata, introdotta relativamente tardi, nacque come un'iniziativa capitalistica. Altrove, co me nello Y orkshire, l'industria tessile era dominata da piccoli produttori, e, come racconta Defoe, « ogni fab-
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bricante » possedeva una mucca o due, e galline per la sua famiglia. Il telaio per maglieria, inventato alla fìne del Cinque- . cento, era stato osteggiato dal governo degli Stuart. Crom well fece associare i tessitori, e l'industria si espanse rapidamente, specie attorno a Nuttingham . Una produ zione per l'esportazione, particolarmente verso il Por togallo, sviluppata anche in funzione del rifornimento del mercato interno, estromise con la forza i tessitori artigianali. Ancora una volta si trattava di una industria con alta partecipazione di capitale, dal momento che i telai, le materie prime, la seta, erano diventati piu ca ri. I telai di tipo olandese erano stati proibiti dal go verno nel r 6 3 8 a causa dell'opposizione dei piccoli arti giani. I governi del periodo successivo alla restaurazione favorirono l'eliminazione di coloro che avevano tumul tuato contro di esso. Benché al termine del secolo XVII le drapperie piu antiche non fossero in espansione come le New Draperies, l'esportazione dei panni di lana a doppia altezza continuava a crescere in valore, dal momento che essi erano ora tinti ed apprettati in Inghilterra. Nel r 6 8 8 Davenant stimava che i l valore della produzione laniera fosse di circa 8 milioni di sterline annue, di cui 6 milioni per il mercato nazionale. La Gloriosa Rivoluzione cambiò il clima politico gene rale. « Il Parlamento, - scriveva Lipson, - passava diretta mente sotto l'influenza di un regime capitalistico che ora chiedeva la propria liberazione dalle pastoie del controllo statale » . Due grandi compagnie dei tempi dei Tudor la Mines Royal e i Minerai and Battery Works - persero i loro monopoli, e cosi pure i « mercanti avventurieri » e la Royal African Company. A partire dal r 68 9 - « l'annus mirabilis del diritto di proprietà » , come lo chiamò Stone i freeholders furono in grado di estrarre rame e piombo dai propri terreni (o subappaltare i diritti di estrazione). Fino a questo momento le miniere che si riteneva potesse· ro dare oro o argento, potevano essere aperte e fatte fun• zionare dai monopolisti reali senza indennizzo. Negli anni novanta proliferarono le industrie per l'estrazione e la la vorazione del rame, una attività in rapida espansione.
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A partire dal I 6 8 8 , disse Adam Smith, « in Gran Breta gna l'industria è perfettamente sicura, e benché sia lonta na dall'essere perfettamente libera, lo è altrettanto, se non di piu, che in ogni altra parte d'Europa » . Il Parlamento rifiutò di imporre l'apparato di regolamentazione elisabet tiano, affiancato in questa decisione dal l a m agistratura. Nel I 6 94 la clausola dello Statute of Artificiers che esclu deva i figli dei freeholders piu poveri e dei copyholders dall'industria tessile venne revocata. Questo consenti al proletariato dell'industria tessile di esistere de jure oltre che de facto. In una causa del I 704 i giudici dichiararono che lo Sta tute of Artifìciers « si estendeva solo ai servizi agricoli e non ai domestici dei gentiluomini, né agli av ventizi » . Il decadere in pratica della normativa sull'ap prendistato forni agli imprenditori la piu ampia libertà di sfruttamento del lavoro minorile. A partire dal boom degli anni novanta, tutti gli scrittori di economia sono concordi nell'esaltare le virtu della libertà; si manifesta una nuova enfasi sull'ingegnosità, sull'inventiva e l'abilità tecnica de gli inglesi. Gli artigiani inglesi, disse John Puckle nel I 69 7 , sono « universalmente riconosciuti come i migliori sulla terra per perfezione » . Il cambiamento verifìcatosi nel secolo è a questo proposito rimarchevole 1• Nel I 7 0 I s i ritenne che l a ricchezza inglese fosse aumentata del 2 0 . per cento rispetto al I 6 8 8 . L a proibizione di esportare lana, perseguita tenacemen te dai governi a partire dagli anni cinquanta, veniva de nunciata dagli oppositori come uno s trascico della rivo luzione, un'iniziativa del partito della repubblica che an dava a detrimento dei proprietari terrieri. ( Simili divieti erano stati emessi sotto Giacomo I e Carlo I, ma apparen temente come accorgimento per rastrellare denaro con la concessione di licenze di esenzione) . Nel I666 la famosa legge protezionistica sulla lana venne approvata e ribadita piu rigorosamente nel I 67 8 . Qualcuno lamentava che la protezione della lana ne avrebbe abbassato il prezzo ren dendo piu conveniente per gli allevatori la macellazione degli ·animali. Sembra che sicuramente la qualità della 1
Cfr. con quanto scritto sopra, p. 109.
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lana inglese sia peggiorata, e il miglior panno inglese, nel secolo xvn, includeva una parte di lana spagnola. La libertà di esportare tessuti, stabilita durante l'inter regno e rimessa in vigore sotto Guglielmo I I I , ebbe un effetto ricostituente sull'industria tessile del Sud-Ovest: la tintura e la rifinitura del panno si sviluppò ad Exeter e di conseguenza, con la fine del secolo , nessun tessuto ven ne esportato da Exeter a Londra. Ma gradualmente, per i salari piu bassi e la piu conveniente energia idraulica of ferti dal West Riding dello Yotkshire, si operò il trasferi mento della produzione di soia verso Bradford e Halifax, non senza fiere dispute e tumulti, causati dai tentativi di ridurre i salari nel Sud-Ovest . Nel I 77 4 le esportazioni di pettinato dello Yorkshire equivalevano all'incirca a quelle della lana, e le esportazioni totali di quella regione erano piu della metà di quelle dell'intero paese. Il West Riding si era avviato sulla via del predominio economico prima delle grandi invenzioni . A partire da quella data, come conseguenza naturale, gli operai della pettinatura di ventarono fra i piu combattivi della contea. 2. Per la maggior parte del secolo xvn , gli operai salaria ti che lavoravano a tempo pieno, erano probabilmente an cora una minoranza della popolazione . La filatura era in genere un'industria ancora marginale, cosi come quella dei chiodi . I salari aumentarono molto lentamente nella industria tessile prima dell'interregno, e solo per il Lanca shire esistono le prove che i tessitori possedessero ancora la terra. Il periodo dal I 53 o al I 640 è stato un periodo di attivo intervento statale. « La storia della regolamenta zione salariale, - asserisce Lipson, - piu in particolare nel l'industria, fornisce la chiara indicazione che la caduta della monarchia assoluta rappresentò la svolta principale nell'evoluzione del capitalismo » . Si inizia ora un periodo di laissez faire che si protrarrà fino al tardo Ottocento . Le condizioni di instabilità dei decenni rivoluzionari, la cori• correnza nella ricerca di manodopera da parte delle forze
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armate e la forza dei movimenti radicali sembra che abbia no avuto dei risultati positivi persino sui salari fissati dai giudici di pace ; nei fatti poi venivano pagati salari supe riori a quelli stabiliti . Una delle ragioni per cui le classi proprietarie avevano salutato con entusiasmo la restaura zione consiste nel fatto che essa oiid l'opportunità per una nuova riduzione dei salari. Ma pare che i salari reali di tutti, ad eccezione dei piu poveri, siano risaliti nuova mente sul finire del secolo. Alcuni economisti, tenendo ben presente il mercato na zionale, pensavano ai salari alti come ad un segno di pro sperità : ma la maggioranza era d'accordo con Petty che i salari « avrebbero dovuto consentire al lavoratore non piu del necessario per vivere, in quanto se si concede il doppio egli non lavora piu della metà » . Un uomo che aveva tenta� to di impiegare dei poveri in una casa di lavoro di Bristol disse nel r 696 : « Ci siamo presto resi conto che la princi pale ragione della mendicità erano i bassi salari del lavo ro » . I bambini di questa casa di lavoro non arrivavano a guadagnare la metà del necessario al loro sostentamento. Nello stesso anno r 696 la Commissione per il Commercio e le Piantagioni lamentava « la dispendiosità del lavoro », e affermava che, se si voleva far prosperare le esportazioni, i costi della manodopera dovevano essere ridotti. In que sto periodo non c'erano inibizioni a riconoscere che gli in teressi dei capitalisti e quelli dei lavoratori salariati erano fondamentalmente in opposizione. Fu Mandeville che dis se : « Qualunque [iniziativa] frutti molto fa si che la ma- · nodopera costi poco, purché si provveda adeguatamente ai poveri, ai quali, se pure bisogna fare in modo che non muoiano di fame, non si dovrebbe dare nulla che valga la pena di essere risparmiato » . L a degradazione della parte piu povera della popola zione lavoratrice aiuta a capire l 'avversione e l'orrore ispi rati da una completa dipendenza del salario, orrore che durante la rivoluzione poté essere espresso piu libera mente. I poveri, scriveva Winstanley, dicono: « Noi pos siamo vivere sotto un nemico straniero lavorando per il salario giornaliero, come pure sotto i nostri confratelli con i quali dovremmo condividere la stessa libertà » . « l
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ricchi ricevono tutto ciò che hanno dalle mani dei lavo ratori » . Winstanley pensava che appaltare lavoro e ac cettare l'appalto dovevano essere egualmente punibili con la perdita della libertà e un periodo di rieducazione. Ri cordiamo l'osservatore francese che nel r 624, rilevando il coraggioso comportamento dei criminali condannati a Tyburn, parlò « dello sprezzo della morte e della paura del lavoro » degli inglesi 1 • L a redistribuzione della ricchezza tramite l a tassazione, che arricchi alcuni creditori e appaltatori governativi e fe ce aumentare una parte dei salari, favori l'approfondirsi delle divisioni fra i contadini e spinse la maggior parte di essi in condizioni di completa indigenza. Hoskins fa risa lire la nascita dei poveri in quanto classe ai decenni rivolu zionari . Il periodo che va dal crollo del governo regio al l'Act of Settlement del r 66 2 era stato tuttavia un periodo di eccezionale mobilità per le classi inferiori . Alcuni loro membri poterono entrare nell'esercito, altri viaggiare in . cerca di lavoro o in cerca di Dio. La restaurazione mise fine ' a questa libertà. Il preambolo dell'Act of Settlement dice che « i poveri. . . cercano di sistemarsi in quelle parrocchie dove esistono le migliori provviste, piu vasti terreni comu ni o incolti per costruirvi cottages, e la maggior quantità di legna da spaccare e bruciare » . Ecco una precisa descri' zione della classe di cui Winstanley e i diggers si erano fatti portavoce : se l'appropriazione delle terre e la colti . vazione da parte di privati doveva procedere, si rendeva necessaria una qualche restrizione della libertà di movi . mento di questa classe. Il decreto del r 6 6 2 , che non in contrò nessuna opposizione in un Parlamento di proprie tari terrieri, forni proprio questo. Esso dava il potere a due giudici di pace, in caso di la gnanza fatta ai sovrintendenti, di respingere ogni nuovo venuto nella parrocchia che non fosse provvisto di mezzi di sostentamento, e di rispedirlo alla parrocchia dove ri" . sultava in precedenza legalmente residente. Questo signi ficava applicare all'intera popolazione lavoratrice il prin cipio :fin qui applicato ai vagabondi e ai furfanti. Il r 66 r 1
Cfr. oltre, pp. 298-304.
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era stato un anno di prezzi alti e quasi di carestia, a causa dello scioglimento degli eserciti della repubblica. L'obiet tivo del decreto fu quello di immobilizzare la popolazione lavoratrice al fine di privare l'opposizione politica di ogni possibilità di organizzarsi, di proteggere Londra e le altre municipalità da un surplus di forza-lavoro, e di mantenere basso il costo del lavoro nelle campagne. Un gentiluomo conservatore come sir J ohn Reresby dello Yorkshire la mentava che Londra « privava tutta l ' Inghilterra della sua gente, specialmente del Nord, poiché i nostri fittavoli ven gono tutti qui considerando per esperienza di vivere me glio in uno scantinato o in una soffitta di quanto potrebbe ro vivere sul terreno di una fattoria dalla rendita di 30 sterline » . Reresby si fece promotore di una tassa sulle nuove costruzioni all'interno della City : la sua ammissio ne dell'effetto di attrazione che Londra esercitava nelle regioni periferiche risulta significativa. L'immobilità imposta dall'Act of Settlement risultò piu efficace contro i lavoratori non specializzati ( quel li piu suscettibili di diventare un peso per l'erario co munale) che contro gli specializzati: ciò si spiega in par te con l'affiusso di forza-lavoro scozzese e irlandese ver so il lavoro non specializzato. Sebbene le piccole muni cipalità imponessero la legge, i centri industriali di piu recente costituzione del West Riding, del Lancashire, del Midlands, divennero, nel corso del secolo xvm, sem pre piu permissivi; mentre a Londra la legge si dimostrò impossibile da applicare. Se si manifestava una richie sta di forza-lavoro, un emigrante scapolo poteva essere munito di un certificato che gli permetteva di spostarsi · seppure, di solito, per brevi distanze. Un decreto del r 69 7 riduceva l e restrizioni sulla mobilità autorizzando l'emis sione di certificati di insediamento. Questo fece si che in caso di disponibilità di lavoro le parrocchie fossero dispo ste ad accettare lavoratori con famiglia provenienti anche da molto lontano '. Per le parrocchie di insediamento non era però obbligatoria l'emissione di questi certificati, che 1 P. STYLES,
T be Evolution of the Law o! Settlement, in
of Birmingham Historical ]ournal »,
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rx,
1963, pp. 33-63.
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potevano anche venire rifiutati, con la conseguenza che un uomo poteva essere trattenuto in una parrocchia dove non era in grado di trovar lavoro. Il potere dei giudici di pace di rilasciare o rifiutare i certificati necessari al trasfe rimento costituiva una restrizione reale, ed amaramente sentita, della libertà di movimento dei poveri, specie di quelli rurali . Le leggi, come aggiunsero sensatamente gli Hammond, « non fermavano il flusso del lavoro . . . ma lo regolavano nell'interesse della classe imprenditoriale » . Il decreto del r 66 2 , susseguente all'abbandono, a partire dal 1 640, di ogni politica nazionale che tentasse di risolvere il problema del lavoro per i poveri, stabili una pratica di laissez faire locale, gestita da Dogberry e Verges sotto la supervisione dello squire Western. « Salari alti e insubor dinazione nelle città - salari bassi e subordinazione nelle campagne - era un tema ricorrente fra gli scrittori del pri mo Settecento » , sostiene la George. Questa era lungi dall'essere l'unica infamia cui i poveri erano soggetti. « Nessuno è un dipendente cosi servile , disse Baxter degli agricoltori poveri, - come loro sono coi proprietari terrieri. Non osano contrariarli nel timo re di venire sfrattati o di subire un aumento dei cano ni » . L'Act of Settlement era chiaramente diretto contro i cottagers e gli abusivi, e sembra che sia stato seguito dalla distruzione dei cottages eretti nel periodo di libertà del l'interregno. I giudici di pace affermarono nuovamente il loro potere. Dalla restaurazione in avanti essi acquisirono il diritto di emettere sentenze di deportazione per i crimi nali condannati, o per ogni persona rilasciata che non fosse in grado di trovare garanti per il suo buon comportamen to . A Bristol i giudici ( la quasi totalità dei quali commer ciava con le colonie) usavano minacciare di impiccagione i piccoli malfattori allo scopo di spingerli a chiedere la grazia della deportazione. Essi venivano cosi venduti per denaro, assieme ai condannati che avevano subito proces si piu regolari. Il Chief Justice Jeffreys si oppose a quest a pratica, non perché disumana, ma solamente perché dei semplici giudici di pace non dovevano, secondo lui, eser citare la prerogativa reale di sospendere l'esecuzione del le pene e di decretare la deportazione. Ma nel 1 7 1 8 i
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giudici di pace vennero dotati del potere riconosciuto uf ficialmente di condannare alla deportazione, e ne fecero largo uso. Non sorprende dunque che negli anni succes sivi al I 6 8 8 , in cui si registrò lo sviluppo delle case di lavoro moderne, delle scuole sovvenzionate e delle asso ciazioni volte a riformare il comportamento delle classi in feriori, si assistette anche ad un germogliare della attività sindacale.
6. La rivoluzione finanziaria
Il popolo era troppo ricco di proprietà perché il re potesse vincere, ed esso fu poi piu forte di lui anche con le armi. Le fondamenta [dello stato] de vono essere poste sulla proprietà, altrimenti non reggono. Chi possiede oggi la maggior parte del le proprietà è il popolo, ed è quindi in esso che deve stare il governo. Se si sceglie un singolo indi viduo, questi deve essere un servo c non un signo re ... Ogni governo deve reggersi sulla proprietà, al trimenti sarà dominato dai poveri.
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Il capitano Adam Baynes alla Camera dei Comuni ( 1659). I.
Nella finanza il Medioevo inglese ebbe termine col r 643, quando vennero introdotte due tasse moderne, la imposta indiretta e l'imposta fondiaria. La tassazione non autorizzata dal Parlamento di Carlo I era stata condan nata nel r 64 r , e Carlo I I non fece nessun tentativo di rie sumarla. Nel r 66o non venne restaurata la Corte delle tutele. L'indennizzo a Carlo I I per la perdita delle tutele e della provvigione venne invece assicurato dalla imposta indiretta. Quest'ultima era una tassa sul consumo, model lata sull'esperienza olandese, che era già stata contempla ta negli anni trenta ma che il governo non aveva osato introdurre. Nel r 643 Pym cominciò a farla pagare per finanziare la guerra civile, ed essa divenne una componente essenziale del sistema fiscale inglese. In un primo tempq erano interessati a questa tassa una larga gamma di articoli di consumo, ma dopo la restaurazione venne limitata a birra, liquori, sidro, tè, caffè, cioccolato. Il tè, il caffè e il cioccolato costituivano ancora un lusso, mentre la birra era la bevanda dei poveri. Le tasse su malto, luppolo, sale, candele, sapone, cuoio, carta ed altri articoli, vennero ag giunte nel I 7 I 3 . I l sistema d i tassazione, originariamente un'imposta
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fondiaria, fu modellato sulla Ship Money, rivalutando il carico fiscale da imporre alle classi terriere. Essa venne cosi a rimpiazzare sia i sussidi parlamentari che i profitti della tutela. L'imposta fondiaria venne pagata non solo per la guerra civile e le guerre di Oliver Cromwell ma an che, in parte, per quelle di Guglielmo I I I e per quelle del secolo xvnr. Le terre della corona, vendute durante la ri voluzione, vennero in parte recuperate nel r 6 6o, ma cessa rono di avere ogni importanza dal punto di vista fiscale . Furono poi rivendute per la maggior parte sotto il regno di Carlo I I . Da allora in poi fu fuori discussione il fatto che il re potesse « vivere del suo » . Le tasse, che erano state particolarmente invise agli interessi finanziari - monopoli, imposizioni, censi arbitrari - vennero abolite e sostituite da tasse controllate dal Parlamento che colpivano princi palmente i proprietari terrieri e le classi piu povere. La rivoluzione apri anche la via all'imposizione fiscale su scala locale . Una ordinanza del r 647 combinava in pratica l'im posta ecclesiastica con quella sui poveri. A partire dal r 64 2 , quando il Parlamento impose un nuovo registro delle imposte, le dogane vennero usate col proposito del tutto nuovo di favorire l'iniziativa in mate ria di esportazioni. Nei primi anni cinquanta le tasse sulle esportazioni di panno vennero ridotte; nel r 65 6 vennero abbassate per un certo numero di materie prime impor tate e sui manufatti esportati, ed elevate sulla materie pri me esportate e sui manufatti importati che avrebbero po tuto competere coi nostri . Nel r 66o, quando il Parlamen to votò a Carlo II il Tunnage and Poundage, affisse il re gistro delle imposte quale accorto promemoria del fatto che non ci dovevano piu essere imposizioni fiscali senza il consenso del Parlamento. A partire dal r 665 le esenzio ni fiscali dovevano essere finalizzate a particolari obiet tivi . Nel r 66 7 il Parlamento si rifiutò di concedere fon di, fin quando il governo non avesse fatto conoscère la sua politica estera; e i Comuni insistettero sul loro diritto esclusivo di promuovere progetti di legge finanziari, per ché essi ritenevano la Camera Alta troppo legata alla coro na. Dopo il r 68 8 i mercanti divennero sufficientemente influenti per assicurare che le guerre, enormemente costo-
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se, venissero finanziate da una politica tariffaria che pro teggesse le industrie inglesi . Il livello generale delle ali quote sul commercio d'importazione aumentò all'incirca di quattro volte fra il r 690 e il r 704; neì r 700 tutte le tasse sulle esportazioni della lana vennero abolite 1 • L'imposta indiretta e quella fondiaria favorivano il tra sferimento della gestione delle risorse dai proprietari ter rieri e dai poveri ai prestatori di denaro che agivano di solito come capitalisti finanziari. Il vecchio criterio su cui si basava la tassazione era lo status sociale, talvolta misu rato dalla ricchezza ; il nuovo principio che serviva da giu stificazione all'imposta indiretta era il consumo : la ric chezza non consumata - ossia il capitale - era esente da tassazione . Da qui l 'importanza di far pagare i poveri cosi come le classi terriere : si trattava di una forma di rispar mio forzato . Questo è il senso da dare alla difesa, altrimen ti strana, dell'imposta indiretta quale forma « piu eguali taria » di tassazione. L'accettazione di questo nuovo prin cipio segna la transizione da una concezione della società gerarchica, funzionale e basata sulla proprietà, - nella quale il dovere del povero è quello di lavorare piuttosto che quello di pagare le tasse -, ad una teoria della socie tà considerata un insieme di individui atomizzati, i cui diritti dovevano essere riconosciuti dallo stato, il quale doveva quindi essere pagato per questo : una visione del la società da Hotel Ritz. Eguaglianza davanti alla legge e imposta indiretta sono espressione dello stesso modo di pensare '. (Mun aveva detto, in verità, che l'aumen to dei generi alimentari causato dalla imposta indiretta sarebbe stato compensato con una crescita dei tassi sa lariali, seguendo la semplice teoria del livello di sussisten za dei salari. Questi ultimi salirono durante l'interregno, ma non c'è modo di accertare se la spiegazione di Mun è giusta o è l'unica) . Negli anni immediatamente successivi alla restaurazio· 1 R. DAVIS , The Rise o! Protection in England, 1689-I786, in « Eco nomie History Review », serie II, xrx, pp. 306- u . Nel manifesto dei d· belli della Fifth Monarchy del r 66o, A Door o! Hope, era stata propugnata una politica di protezionismo industriale. 2 w. KENNEDY, English Taxation, I640-1799, 1 9 1 3 , pp. 6,·67 e 83-88, ·
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ne - intenzionalmente o meno - le entrate fiscali caddero molto al di sotto del livello previsto dal Parlamento e ri sultarono anche inferiori alle necessità del governo . Dal momento che ora era stato riconosciuto che la tassazione era di esclusiva competenza della Camera dei Comuni, questa entrò in possesso di una leva che non mancò di usa re. Danby deplorava che il Parlamento dei cavalieri [« del quale non ho speranza di vederne uno migliore »] pensasse di « doversi riunire spesso, e che [sebbene convinto che le entrate fossero troppo basse per le spese necessarie] la corte dovesse essere obbligata di tanto in tanto verso di essi per quelle integrazioni che si rendessero necessarie al la fine dell'anno » . Carlo I I dovette appellarsi a Luigi XIV per ottenere denaro, poiché non osava far ricorso a quei meccanismi fiscali usati da suo padre. Egli fu favorito dal la crescente prosperità del paese, che portò ad un notevo lissimo incremento delle entrate doganali, di modo che di venne finanziariamente indipendente sia dal Parlamento che dalla Francia. 2.
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Un'altra conseguenza delk scarse entrate finanziarie del periodo successivo alla restaurazione, fu che la corona cominci� a dipendere dai prestiti dei mercanti della City e dei banchieri, spesso gli stessi uomini che avevano finan ziato Cromwell. Nel I 6 75 venne persino proposto che la copertura degli stanziamenti che il Parlamento doveva vo tare per la costruzione di nuove navi, fosse assegnata alla City e che nessun pagamento fosse fatto senza un ordine del lord mayor e del Common Council. La proposta venne respinta con uno scarto di soli undici voti. Alcuni presta tori di denaro trassero grandi profitti dalle necessità del re : sir John Banks aumentò il suo capitale di sette volte in quindici anni, in larga misura con questi mezzi. Natu ralmente c'era una notevole parte di rischio in ogni finan ziamento a Carlo I I : si dice che William Kiffin abbia rite nuto piu vantaggioso donargli Io ooo sterline piuttosto che prestargliene 40 ooo.
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Durante la rivoluzione venne spesso richiesta una ban ca nazionale. Le grandi somme raccolte con la tassazione e con la confisca o vendita di terra, le necessità dei credi tori statali e privati, avevano portato ad una grande espan sione dei servizi bancari. «
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tuita dalla Banca, che poteva mobilizzare risorse da tutto il paese. Cosi anche in molte altre sfere il principio dell'a zionariato volontario succedeva al principio corporativo. « La storia moderna nella sfera dei prestiti statali incomin cia nel 1 6 94 », ha detto Ashton. La principale opposizione alla Banca venne dalla Camera dei lord; ci furono infatti solo due pari fra i centosette iniziali detentori di un grosso ammontare di azioni . Ma, alla fine del periodo da noi con siderato, la Banca d'Inghilterra era diventata, secondo le parole di lord North, « una parte della costituzione » . L a Banca d'Inghilterra s i dimostrò tanto importante nel legare i proprietari al nuovo regime quanto lo era stata centocinquant'anni prima la dissoluzione dei monasteri . E laddove la dissoluzione aveva reso Enrico VI II potenzial mente indipendente dal Parlamento, la Banca portò i pre stiti governativi sotto il diretto controllo dei rappresen tanti della proprietà. Da allora in poi gli interessi finan ziari ebbero un ruolo decisivo in politica; nessun gruppo politico poteva sperare nel successo senza l'appoggio della City. Quando nel 1 7 2 0 la prospera Compagnia dei Mari del Sud sembrò quasi scalzare la Banca dalla sua posizione centrale di fornitrice di prestiti governativi, un acuto os servatore si domandò : « Che possibilità avrà il Parlamen to dopo di questo ? » Ma poi scoppiò lo scandalo della Compagnia delle Indie Orientali '. Il nuovo sistema fiscale favori la concentrazione e l'ac cumulazione di capitale . La Banca d'Inghilterra prestava denaro al governo all'8 per cento, e fu autorizzata a stam pare banconote che circolavano come denaro . Il pagamen to dell'interesse sul debito pubblico, garantito dal Par lamento, richiese una tassazione pesante, che vide il tra sferimento della ricchezza dei piu poveri e dei proprietari terrieri nelle mani della classe finanziaria. Il debito na- . zionale costituisce l 'unico possesso collettivo della mag gior parte dei popoli moderni : piu ricchi sono, piu sono indebitati . 1
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Cfr. oltre, pp. 2JI, 278 .
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La nuova finanza generò la proliferazione dei gradi medio-bassi dell 'amministrazione . Durante l'interregno nuovi dipartimenti ( il Comitato per la custodia dei delin quenti , il Comitato per l'anticipo di denaro, installati nei palazzi delle grandi compagnie della City, oltre ai commis sari per la vendita e la confisca delle terre) assicuravano tutta una serie di nuovi posti di lavoro, molti dei quali vennero occupati da mercanti. I commissari erano incari cati di riscuotere le dogane e le imposte indirette, benché dopo la restaurazione ricomparissero le esazioni in appal to, in quanto queste ultime garantivano una somma rego lare e sicura per il Tesoro e facilitavano i prestiti . Solo in 1.:Jeguito, poiché l'apparato finanziario cresceva, fu trovato conveniente ritornare al sistema in uso sotto la repub vale a dire di effettuare le esazioni per mezzo di fun ·i amministrativi ( nel 1 6 7 1 per le dogane, nel r 6 8 3 l 'imposta indirett a). Molti dei nuovi funzionari statali sopravvissero alla re t.•aurazione. Samuel Pepys presto trovò che « vivendo co faccio io tra tanta gente pigra . . . l 'uomo diligente di necessario e cosi non si può piu far nulla senza di » . Egli cessò presto di preoccuparsi degli incauti com ti che aveva fatto al momento dell'esecuzione di Car I. L'amministrazione delle finanze statali forni un im ad ex cavalieri destituiti, e divenne piu tardi uno dei uu\.:1pali s trumenti del sistema organizzato di corruzione rlamentare. Nientemeno che una persona quale il se di stato Morrice fece suo figlio esattore delle doa Dartmouth, Barnstaple ed Exeter. · Le teorie bullioniste sul commercio estero declinarono 'pidamente a partire dall'interregno. Nel r 6 6 o il Council Trade riassunse la saggezza di due secoli dichiarando : moneta e i lingotti si sono sempre aperti la strada i vari tipi di legge; . . . il commercio con tutto il monnon sarà imposto, ma troverà o si farà la sua strada si veda un'occasione di profitto » . L a transizione dal commercio bilaterale a quello multi-
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laterale imperiale 1 fu accompagnata, nella generazione seguente la prima guerra olandese, da una rivoluzione nel finanziamento del commercio mondiale. Mentre in prece denza il rudimentale sistema di pagamento richiedeva con siderevoli trasferimenti di lingotti, dopo l'interregno si sviluppano tecniche di compensazione e di prestito nazio nale a breve termine piu sofisticate. In Inghilterra essi era no ancora imperfetti sino a dopo il r688 e la fondazione della Banca d'Inghilterra; ma è stato fatto presente che «nessuna adeguata spiegazione dell'avvento della rivolu zione industriale è possibile se si trascura di considerare gli aspetti finanziari» della rivoluzione commerciale 2• Lo sviluppo del capitalismo fu favorito da una serie di accorgimenti tecnici. Un decreto del r662 limitava le re sponsabilità giuridiche per debiti degli azionisti di alcune grandi compagnie commerciali, incoraggiando in tal modo gli investimenti. Sembra si possa far risalire un mercato azionario permanente a Londra agli anni sessanta, se non prima; esso si sviluppò rapidamente con le facilitazioni creditizie, fino a che nel 1720 investitori di tutto il paese furono pronti a perdere il loro denaro nel crackdella Com pagnia delle Indie Orientali. Gli assegni risalgono al I765. A partire dal tardo Seicento il potere d'acquisto fu incre mentato dalla nuova sicurezza fornita da un decreto del Parlamento alle cambiali, che circolavano già almeno dalla metà del secolo. Con la metà del secolo XVIII incomincia rono ad apparire a Londra i negoziatori permanenti di cambiali. Dal 1697 i tassi di cambio per i paesi europei ve nivano stampati due volte alla settimana ed esposti in una coffee-house di Londra. A partire dal primo Settecento, inoltre, la percentuale di rischio nel commercio d'oltrema re si ridusse in modo sostanziale con lo sviluppo delle assi curazioni marittime. 1
LA RIVOLUZIONE
Cfr. sopra, pp. I74-81. J. SPERLING, The International Payments Mechanism in the Seven teenth and Eighteenth Centuries, in «Economie History Review», serie . II, XIV, pp. 446-468. 2
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4· Per circa ottant'anni prima del r624 il tasso ufficiale d'interesse (quando c'era) ri.rnase inva riato al ro per cen to; nei successivi novant'anni si ridus se alla metà. Questa caduta rivoluzionaria fu una consegue nza dell'avanzata del capitalismo. Nei Parlamenti giaco biti i proprietari ter rieri si opponevano alla riduzione del tasso d'interesse in quanto «avrebbe fatto cadere il prez zo della terra, nessu no avrebbe prestato denaro e cosi molt e ipoteche sarebbe ro andate perdute». Nel r669 un comitato governativo dichiarò che «in ogni governo mon archico e aristocratico il primo cedimento è stato l'abbassam ento del tasso d'inte. resse», come era accaduto in Ingh ilterra nella brutta an nata del r652- c'era la repubblica-, quando era stato ridotto al 6 per cento (riduzione purt roppo confermata nel r66r). Ma l'opinione dei mercant i era molto differente. Essi, assieme agli economisti, cons ideravano il tasso d'in teresse come il fattore fondamental e che differenziava la economia inglese da quella olan dese. Il loro attacco ai tassi d'interesse alti era naturale in una situazione di scar sezza di fondi liquidi e in assenza di uno sviluppo ban� cario. Davenant calcolava che l'intero ammontare della ricchezza inglese fosse il doppio di quella olandese, ma che il capitale effettivo fosse min ore perché troppa ric chezza inglese era immobilizzata da ipoteche sulla terra, cause legali, tesaurizzazioni, siste mi fiscali non agili, con sumo opulento. Sir }osiah Chi ld disse che la ricchezza in glese era già sufficiente per abb assare il tasso d'interesse, se fosse stata messa in circolazio ne, come testimoniava il milione e mezzo di sterline paga to annualmente in impo ste durante la repubblica. Nel Parlamentò dei cavalieri, quando il mercato della terra non era piu fiorente, il co lonnello Birch espresse idee esat tamente opposte a quelle dei Comuni di un tempo: «Co me l'interesse sale la terra scende, proprio come i piatti di una bilancia»; Petty e Child dissero la stessa cosa in termini piu scientifici. Dopo il 1714 il capitale priv ato non poteva offrire piu
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del5 per cento di guadagno sui prestiti, mentre il governo poteva offrire quanto voleva: l'effetto deve essere stato il dirottamento di risorse dall'industria e dall'agricoltura allo stato: principalmente per finanziare guerre. Nel I727 il tasso d'interesse sui titoli di stato venne ridotto al4 per cento, e nel I 7 57 al 3. Questo fatto ebbe riflessi sulle tran sazioni private, cosi che a metà del secolo si rese disponi bile del capitale a basso costo per il prosciugamento delle paludi, le bonifiche di terreni ed altre migliorie agricole, per la costruzione di canali e strade cosi come di fattorie. Ciò forni all'Inghilterra lo stesso genere di vantaggio, nel la competizione con la Francia, che l'Olanda aveva avuto sull'Inghilterra nel secolo XVII. Ma l'esempio degli olan desi ci ricorda che i tassi d'interesse di per sé si limitano a fornire l'opportunità di un'espansione industriale, e non la creano. Lo sviluppo dell'equo riscatto ebbe effetti simili. Fino al primo Seicento i proprietari terrieri considerarono il procurarsi denaro per mezzo delle ipoteche come un rime dio disperato. L'obiettivo dei creditori ipotecari era quel lo di puntare alla possibilità di precludere il riscatto della ipoteca, quello dei debitori consisteva nell'utilizzare tutti i vantaggi della loro posizione sociale per frodare. Agli al bori eroici del capitalismo predatorio esisteva un elemen to di azzardo speculativo in molte attività economiche, si trattasse di commercio d'oltremare, pirateria, estrazioni minerarie o dell'acquisto di monopoli. La possibilità di grandi guadagni spesso sembrava piu attraente di un red dito regolare anche se piu modesto. Ma dal primo Seicen to, e specialmente dopo il 1640, come divenne chiaro che il capitalismo andava ristagnando, divenne ovvia l'impor tanza per le classi terriere di procurarsi capitale che non avrebbe dovuto essere ripagato immediatamente, e che quindi non poteva danneggiare la proprietà. Le difficoltà in cui vennero a trovarsi molti proprietari terrieri realisti negli anni quaranta e cinquanta, agi nella stessa direzione. I nuovi acquirenti e i proprietari che eseguivano migliorie agricole avevano bisogno anch'essi di capitale. Nello stes so tempo i prestatori arrivarono a comprendere i vantag-
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ai di un reddito sicuro rispetto a ipotetici guadagni di ca pitale. Sul mercato c'era abbastanza terra da permettere che il ricorso al metodo di puntare alla proprietà della ter ra gravata di un'ipoteca diventasse una via traversa or mai superflua per impossessarsi di altra terra. In assen za di banche le ipoteche costituivano una fot!!la nule vale di investimenti a lungo termine, dal momen�o che i profitti agricoli erano ragionevolmente sicuri, purché il roprietario terriero avesse un minimo di accortezza. Nel 6 53-54, malgrado i tentativi dei creditori ipotecari di far la mano, la legge diede alle due controparti ciò che :.t::les1deravano per mezzo dell'equo riscatto, e i notai emer come intermediari nel mercato finanziario. Dopo il I624 la combinazione di tassi d'interesse piu · con il permanere dell'ipoteca, contribui largamente chiusura del mercato libero della terra e al risor di molte famiglie aristocratiche, che fu il tratto di del periodo seguente all'abolizione dei possessi . Esse non ebbero piu bisogno di vendere quando venivano a trovare in difficoltà finanziarie. La nuova si rese possibile una evoluzione dello strict settle durante la rivoluzione (cfr. l'ordinanza dell'agosto I6 54 che riformava la Chancery al fine di proteggere ipoteche). Lo sviluppo dell'ipoteca permanente fu per ietari terrieri quello che il debito consolidato fu i governi. Sotto Carlo I e Carlo II i creditori reali vi in un incerto alternarsi di opulenza e bancarotta, e metodo stabile e soddisfacente di finanziamento del si sviluppò solo dopo l'istituzione della Banca Inghilterra. I creditori dei proprietari terrieri condus la medesima esistenza speculativa fino a che l'equo consolidò i debiti dei proprietari terrieri. E natù nella misura in cui le ipoteche divennero piu ' , anch'esse favorirono l'abbassamento dei tassi d'in. Molti proprietari terrieri avversarono la creazione Banca d'Inghliterra perché credevano che avrebbe to ad un abbassamento delle rendite e alla caduta in dei prestiti ipotecari. In realtà l'abolizione della e l'evoluzione delle società per azioni, le ipoteche e
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LA RIVOLUZIONE
i debiti consolidati, contribuirono tutti a rendere possibile calcoli a lungo termine e stabili investimenti di capitale 1 •
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Religione e rivoluzione intellettuale
1 P. G . M. DICKSON, The Financial Revolution in England, Macmillan, London 1967, parsim . Dickson piuttosto che sulla tassazione, pone l'ac cento sul credito pubblico.
Questo paese dove si discute sempre di reìigione, ma dove ce n'è certamente meno di quanto possia te immaginare . Guglielmo I I I all'Elettrice Sofia d i Hannover, 1 689. The country poor do by example live; The gentry lead them, and the clergy drive : What may we not from such examples hope? The landlord is their God, the priest their pope 1 • DANIEL DEFOE,
The True-Born Englishman ( 1 701 ).
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È difficile esagerare il significato sociale della rivoluzio
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religiosa e intellettuale degli anni quaranta e cinquanta secolo xvrr. Il r 64 1 rappresentò un punto di svolta la chiesa non meno che per lo stato. In quell'anno la Commission venne abolita, e con essa il controllo wmPrnativo sulle parrocchie. I vescovi e i tribunali eccle cessarono le loro funzioni, le terre della chiesa ven vendute. La censura ecclesiastica cessò di funzionare, come il controllo ecclesiastico sull'educazione. Il rogo eresia fu abolito nel r 648, e benché Thomas Hobbes che i vescovi, dopo la restaurazione, avrebbero bruciarlo, essi non lo fecero mai . Per molti anni il r 64o ci fu un'effettiva tolleranza religiosa. Le setfìno ad allora illegali, i cui membri provenivano princi dalle classi inferiori, ora si riunivano e discute pubblicamente, e le loro opinioni venivano stampa . Come per il periodo tra il 1 5 30 e il 1 5 60, dovremmO' attenzione a non attribuire a quest'epoca divisioni settarie che si sono cristallizzate piu tardi. La maggior par' 1 [I poveri dél paese vivono secondo modelli imposti; l La gentry li dirige e il clero li sospinge : l che cosa possiamo sperare da tali esempi? l Il proprietario terriero è il loro Dio, il prete il loro papa].
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te degli inglesi, compresi molti parroci, erano soddisfatti di rimanere membri della chiesa inglese, sia che questa fos se episcopale, presbiteriana, o genericamente protestante. Per un breve periodo, episcopali, congregazioni sti e batti sti operarono fianco a fìanco in una chiesa nazionale, la cui larga base merita una piu v as ta anallsi Ja parte Ji coluro che sono interessati allo studio della riunifìcazione eccle siastica. Il tentativo fatto dopo il r 66o di reimporre una stretta uniformità anglicana falli e da allora in poi non fu piu possibile fingere che tutti gli inglesi appartenessero alla stessa chiesa. Che la tolleranza religiosa fosse o meno legalizzata, l 'esistenza di corpi religiosi organizzati al di fuori della chìesa di stato costitui un fatto di cui andava tenuto conto. È impossibile calcolare l 'effetto liberatorio a lungo termine che ebbe la competizione di vedute reli giose, rivali fra di loro in contrapposizione al monopolio di cui la chiesa ufficiale aveva goduto fìno al r 6 4 r . Prima del r 64o la lotta per il controllo del pulpito era stata sia politica sia economica. L'episcopato poteva fiori re in Scozia solo col forte appoggio del governo inglese, come fu dimostrato prima del r 64o e dopo il r66o. In In ghilterra i rapporti non erano meno stretti. I puritani, scriveva sir William Dogdale, « sotto un'apparente prete sa di devozione e santità . . . imposero un certo numero di predicatori nella maggior parte delle municipalità e nei centri abitati di questo regno . . . , specialmente nella City di Londra, che mantenevano con contribuzioni volontarie, perché fossero in grado di predicare una dottrina tale da tener pronto ( all'occasione) il popolo per ogni sleale tenta tivo e per disporlo alla ribellione quando se ne presentasse il pretesto » . « Questi predicatori - disse il duca di Newca stle a Carlo II, - hanno scacciato vostra maestà dal suo regno a forza di prediche » . Rilievi ostili come questi ci aiutano a capire l'ascendente che il clero puritano aveva sul popolo, e la facilità con cui rovinò l'anglicanismo tradizionale quando, nel r 64 o, perse l'appoggio gover nativo. « La religione non fu la prima questione su cui si apri la disputa » , disse Oliver Cromwell a proposito della guerra civile. Inizialmente la controversia fu su come la chiesa e il
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clero dovessero essere posti sotto il controllo della nobil tà e della gentry, in maniera che, come disse lord Falkland ( che divenne poi realista) ai membri del Parlamento suoi colleghi, essi non « osino ordinare, sospendere, far tacere, scomunicare o desti tuire senza la nostra approvazione » . M a la nobiltà e la gcntry sarebbero stati anmra in grado cii controllare lo stato senza l'aiuto della chiesa ? I difen sori dell'episcopato ritenevano che se la gerarchia ecclesia stica fosse caduta, l'intero ordinamento sociale sarebbe ttato in pericolo . La natura della crisi costituzionale si tra coll'intervento dei movimenti popolari contro la I membri del Parlamento protestavano contro « gli turbolenti, spalleggiati da rozzi ed esagitati lavorameccanici » , che « vorrebbero arrivare al sovvertimen totale del governo dello stato » . La cosa che piu teme era che la chiesa potesse crollare sotto un assalto po e che questo crollo fosse esposto agli occhi di tutti. esitava a pagare le decime avrebbe presto potuto ri . di pagare gli affitti 1 • Durante la rivoluzione sembrava veramente possibile I livellatori e molti settari peroravano l'abolizione decime - come nel New England, dove al clero furo corrisposti salari prelevati dai fondi pubblici. Ma se le venivano abolite senza indennizzo, ciò avrebbe si la fìne di una chiesa inglese di stato ( dal momen che il clero ufficiale veniva pagato con le decime ), ed anl'espropriazione di quei gentiluomini che con la disse dei monasteri o con successivi acquisti avevano il controllo delle decime secolarizzate. Lo sciogli del Parlamento di Barebones nel r 6 5 3 venne acce dalla bocciatura di una proposta di legge che dichiala legittimità delle decime . L'Instrument of Govern propose di sostituirle con un metodo di pagamendei ministri del culto meno controverso . Ciò senza era principalmente una concessione tattica ai ra ma dimostra quanto fosse ancora forte l 'opposi alle decime. Nel r 65 3 Dorothy Osborne assistet ad un sermone di Stephen Marshall, in cui il predi·
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MANNING, Tbe Nobles, the People c:it., pp. 59-62.
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né catore affermava che se non ci fossero al mondo né re, onne, regine, né lord, né lady, né gentiluomini, né gentild non sarebbe affatto una perdita per Dio onnipotente » . « Mi venne quasi da ridere » , disse ella . Tali opinioni con tribuirono certamente a rendere ben accetta alla gentry la restaurazione del re e Jei vescovi nel r 6 6o : la religione e la libertà parvero cose di poco conto, che si potevano sa crificare alla sicurezza economica e alla subordinazione politica. I vescovi ritornarono nel r 66o, ma senza il loro antico potere. Senza l'High Commission, disse il vescovo Sander son nel r 6 6 2 , « per quanto il singolo vescovo si sforzi, non pa contribuirà che di poco all'assestarsi della chiesa in Tri dal e impost nze penite di o numer Il . » ce e prosperità bunale dell'arcidiacono di Nottingham nel r 6 6 2 era mino re di un quarto rispetto a quello del r 6 3 8 . « Non si preoc cupa né della corte né del suo potere, non si tratta che di una scomunica », gridò un uomo nel Wiltshire nel r 6 6 8 . Nel 1 6 7 5 , quando i tribunali ecclesiastici tentarono di aiu tare un parroco del Nottinghamshire a raccogliere le deci me sui salari, gli imprenditori spinsero i loro operai a resi stere, dato che la peggiore sanzione che poteva venire im posta era la scomunica, « la quale significava solo che non sarebbero andati in chiesa » . Qui troviamo la chiave del declino del potere ecclesiastico dopo il r 64o. Esso aveva perso l'appoggio di coloro che contavano fra il laicato ; la chiesa non poté piu riacquistare nella società il posto che Laud aveva cercato di darle. Dopo il r 67o la Chancery prese in mano la giurisdizione sui testamenti e sugli inte stati che spettava tradizionalmente ai tribunali ecclesia stici . Le esenzioni concesse alle cappelle dissenzienti sotto l'Indulgence del r 6 72 resero le dichiarazioni delle giurie sul non-conformismo una semplice parodia ; ed in ogni caso, poiché il loro reato era politico, i dissenzienti erano processati dai giudici di pace nei tribunali secolari . La cosa peggiore di tutte, brontolava un giudice di pace nel r 677, era che « la gente delle campagne generalmente è cosi corrotta che non esprime lamentele, benché veda e sappia di queste assemblee sediziose che si svolgono quo tidianamente davanti ai suoi occhi » .
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Le associazioni religiose rivoluzionarie durante l'inter regno ebbero un effetto profondo e duraturo . La gentry, molti membri della quale avevano difeso i puritani prima del r 64o, passò dalla parte della chiesa dopo il r 66o, assi curandone cosi la sopravvivenza. Da allora la funzione di conserv a:.dulle suciale svolta dalla chiesa d'Inghilterra ven ne unanimemente riconosciuta. Era « utilissima ::tUa mo narchia » , e Carlo II affermava: « chi prende una pietra dalla chiesa, ne toglie due dalla sua corona » . La religione era « una parte necessaria del nostro governo » , malgrado che il presbiterianismo non fosse adatto ai gentiluomini . La chiesa si identificò di fatto cosi strettamente con le politiche tory di non resistenza, che il suo prestigio ne soffri gravemente quando dovettero essere rigettate nel ,% 6 8 8 . Per i dissenzienti gli anni dopo i l r 6 6 o furono anni di prove. « Un tempo al Parlamento, - scriveva mesta Henry Newcome nel r 66 r , - noi [il clero presbite abbiamo pensato fosse nostro dovere raccogliere e a petizioni, controllarle, inviarle alle gerarchie ecc . ; ora tutto questo è completamente al di delle nostre possibilità ». Da allora i loro nemici pre il sopravvento nella formazione dell'opinione pubbliInevitabilmente i dissenzienti divennero quietisti, pa ti. Gli ecclesiastici puritani espulsi nel r 66 2 venivano, qualche caso, mantenuti dai contributi della City di o da pari o gentiluomini amici, benché conformi Altri insegnavano nelle accademie dissenzienti, che 111;nubinavano la funzione di scuola secondaria di tipo clas e di università per coloro che erano stati discriminati Codice Clarendon . Esse erano meno dispendiose ri a Oxford e Cambridge ed inoltre fornivano un in llil'luaulento di grati lunga migliore, piu moderno e scienLe distinzioni di classe furono tracciate in modo piu dopo il r 66o. I dissenzienti « non vengono esclusi nobiltà, - scriveva John Corbet nel r 66 7 ; - fra la non sono pochi, ma nessuno è piu importante di nel settore commerciale della popolazione, e di quel che vivono dell 'industria, nelle cui mani passa la mag·
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gior parte degli affari della nazione ». Essi tendevano per necessità a commerciare gli uni con gli altri , e questo ac centuò la spaccatura tra le città non conformiste e le cam pagne anglicane. Tra il r 6 62 e il 1 A 89 t1 persecu zione fn intermittente ma spesso severa. Lunghi periodi in carcere, multe arbi trarie, la generale insicurezza e talvolta un vero e proprio saccheggio dei beni personali , rovinarono molti piccoli artigiani che costi tuivano la forza del non-conformi smo . D'altro carita l'esclusione dei non-conformisti dagli uffici statali e dalle università li fece orientare verso gli affari . Molta dell'energia morale che era stata dedicata alla poli tica veniva ora rivolta a scopi piu materiali. Sembra che il commercio tessile del Lancashire sia stato messo in piedi nel secolo xv n e agli inizi del XVI I I da dissenzienti . Celia Fiennes nel suo viaggio del r 6 9 5-97 notò frequentemente la connessione tra non-conformisti e recinzioni. Che i l non-conformismo dominasse gli affari era un luogo comu ne alla fine del secolo . I quaccheri avevano davvero ragio ne a lamentare un declino nello zelo religioso proporzio nale all'aumento del benessere tra i membri della loro co munità. Molti prima di Wesley notarono il ciclo inquie tante per cui la religiosità portava ad un duro lavoro, il quale portava alla ricchezza, che portava all'irreligiosità. L'industria inglese beneficiò altresf dell'immigrazione di migliaia di artigiani ugonotti, specialmente tessitori di se ta, in particolare dopo la revoca nel r 6 8 5 dell'Editto di Nantes da parte di Luigi XIV. Gli scrittori di economia cominciarono a perorare la libertà di coscienza proprio perché essa avrebbe attratto gli emigranti stranieri e sco raggiato l'emigrazione, oltre che per l'importanza econo mica dei dissenzienti. Essi erano << Uomini pazienti, - affermava sir William Petty, - e tali da credere che la fatica e l'Operosità siano il loro obbligo verso Dio » . Un argomento contro la tol leranza, notava J ohn Corbet, stava nel « pensare di dare un vantaggio troppo grande ai cittadini e alla gente comu ne, . . . a rendere chiunque piu istruito e meno servile e, di conseguenza, meno ossequiante ai voleri degli uomini im portanti » . Possono « l'autorità e lo splendore dei nobili e
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dei gentiluomini d I ngh i l t err a coesistere con la libertà dei
cittadini e della gente comun e ? » Nel I 6 7 9 si riteneva che « l'intero parti t o dissenzi entl: » fosse contrario alla « gen try e ai suoi i nteressi » . '
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aopravvrssero nelle sette. L'in sistenza dei quacchcri nel � dare del tu » ai s upe ri ori c n el n o n togliersi il cappello ' in segno di rispetto, ne cos tituiva un aspetto ; e c'erano dei sinistri sottintesi nel ri mprovero di Bunyan all e clas si superiori di essere « con trari a ricevere i piu umili tra i Suoi, perché essi non sono genti luomi n i , perché non san come Ponzio Pilato, parlare ebreo , greco e latino » . Le sette giocarono una parte importante nel portare la diffusione del modello londinese in Inghilterra . quaccheri cominciarono con l'evangelizzare il Nord e t fino allora negletti, ma tutte le sette facevano rife1111uHc:mo a Londra per ricevere sacerdoti, indicazioni e so finanziario nei tempi di persecuzione. Dopo il De di tolleranza, le loro organizzazioni, specialmente i [uaccheri, fecero in modo che la legislazione in loro fa fosse uniformemente osservata e imposta in tutto il . Il gruppo centrale dì pressione non-conformista bnrmava << Un'importante congiunzione tra il governo cen e quello locale, - ci dice Hunt, - col favorire la pro di un 'unità amministrativa in tutto il paese » , cosi l'onnipotenza locale dei giudici di pace ' . Dopo l a rivoluzione i l calvinismo « centrista » disgustò le classi dominanti sia i radicali delle classi inferiori. alcuni atteggiamenti sociali dei puritani fossero ati fatti propri dalla chiesa d'Inghilterra - l'osservanza riposo settimanale, le virtu borghesi - tra città e caro si verificò una spaccatura ideologica . La gentry - coi · a rimorchio - ristabili il suo predominio nelle cam , s alvo che nelle aree rurali industrialìzzate del West Rid i ng ; m a i n città i dissenzienti riuscirono a resistere. Quelli che contavano nei villaggi tendevano in generale ad essere avversi alle nuove idee, e quasi sempre a conside·
1 N. c . HUNT, Two Early Politica! Associations, Oxford University Press, London 196 1 , pp. 25·26 e 3 1 .
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rare politicamente pericolosa l'educazione per le catego rie sociali inferiori . Un gentiluomo conservatore si oppose ad un emendamento allo Schism Bill nel I 7 I 4, che avreb be permesso ai dissenzienti di insegnare a scrivere ; il mo tivo era che « col pretesto di scrivere imparano a leggere » . Nelle città, specialmente a Londra, l a nuova mentalità puritana e borghese trionfava, almeno dopo il I 6 8 S ; da quando le corti di Carlo e Giacomo, dissolute e fì.lofran cesi, furono sostituite dalla monotona rispettabilità calvi nista di Guglielmo e Maria, la cui immagine pubblica di felice coppia di sposi era assai distante dalla loro vita rea le. La commedia della restaurazione rappresentò l'ultima spensierata beffa da parte di coloro che non volevano ac cettare la morale puritana e borghese. Dopo il I 66o si manifestò un quasi cosciente antipuritanesimo nella cam pagna dominata dall'anglicanismo . Una grande enfasi pro pagandistica venne posta sulle presunte attività di « gua stafeste » dei maggiori-generali e in genere dei purit ani durante l'interregno, in parte, senza dubbio, per cancel lare il ricordo dei loro tentativi di giustizia sociale e di pro tezione dei poveri . Questa propaganda ebbe tanto succes so che se ne trovano ancora gli echi nei libri di testo vec chia maniera dei nostri giorni. Dopo il I 66o il fallico may pole divenne quasi un simbolo della chiesa restaurata e ( piu appropriatamente) di Carlo I I . Nella misura in cui il potere venne monopolizzato dai grandi magnati terrieri, e dagli interessi finanziari, la gentry minore si trovò chiu sa nelle sue piccole isole di sovranità rurale . I suoi mem bri divennero dei tory sempre piu acriminosi e nostalgici. Il quasi deliberato paganesimo rurale, i piaceri della vita, la caccia e le « virtu all'aria aperta » che essi coltivarono, erano in netto contrasto con la grettezza contabile e la pi gnoleria della plutocrazia di Londra. Le opposte moralità ebbero la loro apoteosi nei romanzi di Fielding e Richard son. Nel XVIII secolo l'aristocrazia per lo meno frequenta va la chiesa nei propri villaggi, anche solo per dare l'esem pio. Sir Roger de Coverley rese popolare questa nuova abi tudine. Un'altra caratteristica dei fiacchi giorni del dopo-restau razione fu l'improvviso mutamento di atteggiamento ver-
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aspetti ideologici della lotta politica. Ciò fu di par rilievo per molti ex parlamentari che lasciarono •ll•u
brano mostra, tra l'altro, che cosa si aspettava dalla politica nel tardo Seicento anche un proprietario a.nente onesto ( « ottenere di piu » ). La transizione politica fatta di ideali alla politica non ideologica si per molti comuni proprietari semplicemente che �a!>•lare « un piccolo aiuto alla propria famiglia » fos !' rischioso e meglio organizzato. Qui c'è un 'imporchiave per capire quella che noi chiamiamo « ca rru » del secolo XVIII. Non era meno «corrotta » della guadagnata attraverso le cariche da un Buckinda uno Strafford, o da un Darby ; era molto meno •.. ... u.osa, c'erano tante fette piu piccole di una torta piu Anche la chiesa offriva una carriera per i figli ca della gentry, una possibilità che si era resa necessa soprattutto dopo l'evoluzione dello Strict Settlement. secolo XVII i vescovi incominciarono ad impiegare in anenza personale amministrativo nelle loro tenute, buono quanto un impiego nella amministrazione
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iamo ogg i è nat a i l cinque « L' I nghilterra che conosc Robert Ri rley . Egli si rife lugli u 1 6 4 1 » , diss e i! dot tor am Ch r Sta Privy Council , deila risc e alla soppressione del la del e zion sion e alla liberalizza ber e della Hig h Commis lese mp a come quarto stato ing sta stam pa. La storia della ta ran qua anda iniz ia negli anni e come veicolo di propag ma a ia e in piedi una stamper del secolo xvn . Per metter pic e ital uom ini bas tav a un cap no ma nda ta ava nti da due nto me eva ancora essere uno stru coli ssim o : la stam pa pot bli ostrato dal pullulare di pub democratico, come fu dim in pa, ione. Nel r 6 78- 8 r la stam cazioni durante la rivoluz pito tò un contraltare al pul prevalenza whig, rappresen e Swift si rivelano presto oe prevalentemente tor y. Def con in grado di competere nel giornalisti politici di genio, blico . Nel r 69 5 il Licensing qui star si l'attenzione del pub e, tamente cadere in prescrizion Act venne lasciato manifes rma diritto del pubblico all'info non perché interferiva col fare col diritto dei librai di zione, ma perché interferiva i allora in poi, per quanto Da guadagni con l'ed itor i2. la del itare la libertà di critica governi ten tass ero di lim essa e tra le classi piu povere, stampa e la sua circolazion : ancora una vol ta il princi si consolidò tra i ben estanti tile per mes so. Mutò anche lo s pio per cui ai ricchi tutt o è le idee gli uomini con nuove del disc ors o. Nel secolo XVI mas o forma di dialogo - Tho proponevano di solito sott m mas Smith, Tho as Wil Tho More, Thomas Starkey , evitando cosi di assu mer si son, Edmund Spencer Ma ora le idee politiche piena resp ons abil ità di esse . nell'accessibile forma · economiche venivano esp oste mecenatismo aristocratico, pamphlet . Il declino del lettori e l 'influenza della este nsio ne del pubblico dei re una semplificazione dur za si combinarono per pro ioni si apersero con lo fess pro stile della pro sa. Nuove I l Worth ies o/ Eng land lup po del mercato lett erar io. primi lavori seri che Fuller del r 66 2 fu uno dei al pro fitto . Il teat ro, la e ta alla diffusione piu vas
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industria capitalistica del divertimento, offriva una car riera aperta a uomini - e donne - di talento. Soprattutto vanno sottolineati i mutamenti intellettuali determinati dalla rivoluzione. « Le guerre civili hanno la sciato in questa nazione scarsissime tracce della storia piu antica >> , rifletteva il Juttor Jullli�Ou, e se si può stabilire punto di svolta tra il pensi ero medievale e quello mo derno, questo indubbiamente fu il grave shock della guer "A civile, del rcgicidio e della repubbl ica. La prova di un storico in evoluzione si riscontra nell 'appariziodella parola « anacronismo » i n torno al r fi4 6 . « L'in fiorisce, - scriveva il conservatore George nel r 66 o , - gli argomenti religiosi non sono piu per fede e per tradizione come un tempo. Arti e avanzano; la luce del Vangelo tramonta » . La rivo aveva insegnato che nessuna istituzione era eter11 pensiero politico dei livellatori , di Winstanley, di , di Hobbes, di Harrington spalancava nuovi oriz alla speculazione . Benché tutto venisse tentato per rmenticare quell'epoca, la maniera di pensare non poteva essere quella di un tempo. Jordan suggeriva che il lasci . principale della rivoluzione fosse una piu ampia tolle' e ne vide le motivazioni sociali nell'irruzione del siero dei poveri e di coloro che non si sanno esprime - nel quale, per quanto si risalga nella storia, - è riscon un livello di tolleranza. tenace e non incrinabile » . dopo i l r 649, d i una certa tolleranza religiosa, sette fra loro in competizione, costrinse ad una riconsi ione dell'intera questione della libertà religiosa; e gli , che avevano visto la loro chiesa destituita del ruolo di persecutrice, non furono certo gli ultimi ad questo compito . riforma aveva fatto della Bibbia la suprema auto la chiesa aveva tentato di insistere sul fatto che do essere il clero ad interpretare il testo sacro. Negli quaranta del secolo xvn si affermò la sovranità della Law sui suoi rivali, e gli avvocati ne furono gli ti. L'irruzione della gente comune nella politica l'interregno eliminò la mediazione dei preti, e tendi sbarazzarsi anche degli avvocati che frapponevano
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un costoso ed incomprensibile rituale tra il popolo e la giustizia. Non senza ragione i radicali tendevano ad asso ciare avvocati e clero quali « classi corrotte » . L'attacco radicale concordava con le tesi dei livellatori secondo cui la vecchia costituzione era crollata durante la guerra civile e lo stato doveva essere rifondato . In q uesto nuovo stato i livellatori cercavano la completa eguaglìanza davanti alla legge, e « come le leggi devono essere uguali, cosi devono essere buone » . Questo appello alla coscienza contro l'autorità è u n ap pello al presente contro il passato. Perché la società in cui gli uomini vivono forma la loro coscienza, mentre l'auto rità li fossilizza in un rigido complesso di istituzioni e di norme. L'appello alla coscienza non era - come suppone vano gli avversari e come risulta a rigar di logica - un ap pello all'assoluta anarchia individualistica. Nei decenni rivoluzionari molti uomini furono d'accordo nel trovare, sia nella loro coscienza che nella Bibbia, dei principi che erano profondamente critici nei confronti delle relazioni sociali esistenti. Fra tali uomini, mai prima d'ora trova tisi nella possibilità di discutere liberamente, di pubblica re le loro idee, la tolleranza religiosa e la fine della censura rivelarono un inebriante livello di accordo, almeno sul programma negativo . La tirannia, argomentava Ovetton, è irrazionale, e perciò empia. In tal modo tutte le strade portavano lontano dall'auto rità e verso il razionalismo . Con la scomparsa dei tribu nali ecclesiastici i parroci abbandonarono la pretesa di avere le decime in base al diritto divino ; continuarono a percepirle in quanto autorizzati dalla legge del paese. Con Hobbes la sovranità e gli obblighi politici vennero fondati sull'interesse personale. Anche qui il diritto divi no era morto. I testi biblici e i precedenti storici cedettero il posto all'argomentazione razionale. I livellatori furono i piu espliciti nell'abbandonare il richiamo alla tradizione. Ma gli eventi spingevano anche gli altri in questa direzione. Cosi Prynne scriveva nel r 644, «il Parlamento, essendo il potere sovrano di que sto regno, non è legato ad alcun precedente, ma ha il po-· tere di creare nuovi precedenti, cosi come nuove leggi »
REL IGIO NE E RIVO LUZ IONE INTE LLE TTU ALE
227 AIIo stesso modo Carlo I nel r 648 , quan do venne costret to dai parlamentari a dare il suo benestare alla vendita delle terre dei vescovi, disse : « in casi di coscienza i pre cedenti non possono soddisfare; essi provano solo che una certa cosa è stata fatta , non la sua legi ttimità » . Milton s i spinse ancora piu avan ti, supponendo un ac fra tutti gli uomini virtuosi su ciò che è giusto e ciò è ingiusto in politica . « Nessun uom o che abbia qual conoscenza, - egli scriveva, - può essere cosi stupido negare che tutti gli uomini sono nati liberi, essendo fatad immagine e somiglianza di Dio stes so, e sono nati, vilegiati tra tutte le creature, per comandare e non per iPbedire » . Tutti gli uomini ? Anc he quelli che i n prece esis tevano solo per essere govern ati ? Quanto doveessere apparsa allarmante per le clas si dirigenti la teo dei quaccheri e degli altri che credevano che un della divinità risiedesse in ogn i uomo ! « Dove sono eguali mi aspetto poca obb edienza al governo », un colonnello nel r 6 57, riferen dosi ai quaccheri. dot trina calvinista sosteneva che la mas sa del genere era peccatrice, e gli eletti erano una minoranza, si ai bisogni di una società oligarch ica molto m eglio questa teologia democratic a. « L 'uomo è creato malato ed è obbligato a diventare », gridava Fulke Grenvil le. Am leto proclamava la e la miseria dell 'uom o. Marvell contemplava ·
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La tensione fra ciò che molti oltre Mar vell chiamavano « doppio cuore » dell'uomo - il cont rasto fra il deside e la possibilità, fra la grazia e il pecc ato - sottintende paradossi metafisici. I conflitti veni vano spesso nelle figure retoriche della guerra civil e : « metti in guerra con me stess o, - diceva Jose ph Hall, - affinio possa essere in pace con Te » . Jose ph Beaumont 1
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e l'opposizione delle stelle].
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Gli uomini erano tuttora circondati d a forze cieche e in controllabili, sia naturali che sociali . Ma alcuni stavano prendendo coscienza delle nuove possibilità di controllare queste forze . Le grandi scoperte geografiche, lo sviluppo delle scienze, della tecnica, della medicina, la libertà di pensiero durante e dopo la Riforma : tutto ciò offriva pro spettive del tutto nuove che esaltavano un Marlowe e ter rificavano un Donne. Esse richiedevano un rinnovamento delle idee sulla natura umana. Francesco Bacone, per esempio, accettava la cacciata dal paradiso terrestre come un dato di fatto. Egli credeva che l'uomo, con l 'esercizio della ragione, e con uno sforzo intenso, avrebbe potuto costruire una nuova società sulla terra, che avrebbe ricreato l'abbondanza dell'Eden, che avrebbe eliminato se non tutta almeno la maggior parte dell'iniquità umana. Il lavoro, la maledizione dell'uomo segnato dalla Caduta, poteva essere per lui il mezzo per ti sollevarsi . Questo era, dal punto di vista teologico, assai poco ortodosso, e Bacone fece le sue considerazioni in modo molto indiretto . Le sue idee, popolari fra i sosteni tori del Parlamento, favorirono indubbiamente il ridi mensionamento della macchia del peccato originale che aveva perseguitato per tanti secoli l'umanità. Bacone non poteva esorcizzare questo spettro, poteva solo ignorarlo. Egli, ed altri come lui, trasformarono la nostalgia per una trascorsa età dell'oro nella speranza in una vita miglio re qui sulla terra, raggiungibile con lo sforzo umano. Fino ad allora lo sguardo rivolto al futuro era stato una carat teristica delle sette chiliastiche piu turbolente. Ma la rivo luzione inglese diede ad un certo numero di pensatori la possibilità di emanciparsi dal mero millenarismo . 1 [B tempo di battaglia. Ma oh! Sono in pericolo! l Questi ribelli sono già tanto addentro l nel mio cuore, che nessuna sollecitudine l umana mi aiuterà : dolce Gesu soccorrimi].
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Gerrard Winstanley, per esempio, ereditò alcune delle tradizioni rivoluzionarie dei chiliasti, ma fu anche influen zato dal pensiero di Bacone e dagli sviluppi tecnici che da Bacone erano stati riassunti . Winstanley ( come Mariowe) denunciava la religione come una mistificazione e i preti come imbroglioni : egli chiedeva il paradiso per i poveri in terra, e subito. Credeva anche che se gli uomini fos sero stati liberati dalla religione e dalla proprietà privata, la possibilità di usare la scienza per dare sollievo alla con dizione umana sarebbe stata enormemente accelerata. E considerava il conflitto nell'animo umano cosmico oltre che politico e spirituale : Non c'è uomo o donna che abbia bisogno di andare a Roma o giu all'inferno . . . per trovare la . . . potenza delle te nebre ; né di salire in paradiso al di sopra dei cieli per tro vare Cristo, la parola di vita. Giacché entrambe queste for ze debbono essere percepite, in lotta tra di loro, nell'animo umano . . . E questo è quel giorno e quella notte, luce e tene bre, inverno ed estate, caldo e freddo, luna e sole, che è creato dalla fabbrica dell'immenso mondo ; poiché fra que sti due poteri è celato il mistero di ogni divina attività . . . Co noscere i segreti della natura significa conoscere l'opera di Dio.
Milton è un altro esempio . La Riforma aveva approfon l'abisso fra l'uomo e Dio, abolendo gli intermediari, questi i preti, i santi o la Vergine; ma aveva au1!1\llt:maw la possibilità di costruire un ponte sull'abisso alla diretta comunicazione con Dio . Ciò sottopose individui, privati del conforto della confessione e dela:.soluzione, ad una tensione nuova e tollerabile solo da era piu temprato . Milton era tra questi. Egli si esal per la coscienza della dignità morale dell'uomo, li di scegliere fra il bene e il male. Tuttavia il problema peccare lo preoccupò per tutta la vita. Il pa della « fortunata Caduta » è vecchio come la cri ma per Milton era nuovo e immediato in maniera ' femozionante. Le virru che Milton ammirava maggiormen erano quelle sorte dopo la Caduta: fiducia in se stessi, caggio nelle avversità, e una inquieta, critica indipen denza di pensiero . Alcuni uomini erano innegabilmente
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liberi moralmente: spiriti di combattenti tenaci e indipen denti, capaci di scelte razionali. A tali uomini si rivolgeva nei suoi pamphlet dissenzienti e nel suo Areopagitica. A questo stadio la sua enfasi sulla malvagità della natura umana era di carattere storico : le tradizioni e l'autorità umane retaggio del passato erano guardate con sospetto, e dovevano essere criticate in base al diritto della ragione. Questa era un'enfasi baconiana. Ma la massa degli uomini, Milton lo constatò sempre piu chiaramente quanto piu la rivoluzione avanzava, era imbevuta di pregiudizi e superstizioni, manovrata dai pre ti e dai proprietari terrieri, incapace di orientare le sue azioni secondo quello che Milton chiamava il principio della ragione. Qui c'è un elemento di pregiudizio : le virtu che Milton esaltava erano le virtu borghesi: quelle dell'in dividuo libero, economicamente indipendente, fornito di una costosa educazione. La « ragione » di Milton era la razionalità della società borghese. Le virtu piu comunita rie - fratellanza e solidarietà - esaltate da Winstanley, svolgevano una parte secondaria nello schema di pensiero di Milton. Ma quest'ultimo ebbe pienamente ragione nei fatti. In secoli di divisione classista della società, il fossa to tra le persone istruite e le masse si era continuamente allargato e c'era ora ben poco terreno comune. Il triste succedersi delle fasi del duro lavoro dei campi non lascia va né tempo né energia alla speculazione intellettuale. Quando i cambiamenti economici del secolo XVI si intro dussero di colpo nel villaggio, strapparono violentemente i contadini dalle loro proprietà, li costrinsero ad un vaga bondaggio perseguitato e senza difesa; o li lasciarono sen za niente di solido cui aggrapparsi : ancora una volta tutto ciò non costituiva di certo un incentivo al pensiero ra zionale. Milton insorse contro questi fatti come politico pratico. Si unf ai livellatori ma - poiché si dissociò dal loro pro gramma - deve essere stato acutamente consapevole del tragico dilemma in cui si trovavano . I livellatori credeva no nell'eguaglianza degli uomini, e chiedevano un'ampia estensione del diritto di voto : tuttavia non c'era alcuna garanzia, in una società analfabeta e dominata dai pro-
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terrieri , che l'estensione del suffragio non si sareb risolta in una restaurazione del vecchio ordine e in un zovesciamento di tutto ciò in cui i livellatori e Milton cre .devano. Nei termini teologici in cui l'epoca pensava, non ·poteva esserci che una spiegazione dell'incapacità della _massa della popol azione a recepire gli appdli manifesta razionali di Milton e dei livellatori. Questa spiega era il peccato originale, la Caduta. Nella rivoluzione, come la vedeva Milton, gli sforzi pro�iosi della razionalità e del bene, che furono cosf vicini successo, erano stati frustrati dalla corruzione dei piu male nei cuori di almeno una parte di coloro che sem devoti alla causa. Milton si assegnò come com dopo essersi ritirato dalla politica intorno al 1 6 5 5 , ' definire i l senso storico di questo insuccesso, di giustifi di fronte agli uomini le vie del Signore . Il Paradise è piu profondo e piu tragico del poema che Milton potuto scrivere vent'anni prima. E tuttavia la �ll:lu:.lone del poema non è tragica, né la speranza affi ad una vita futura. Milton respinge la predestinazio calvinista. Ad ogni uomo viene offerta grazia « suffì almeno a permettergli di giungere alla conoscenza verità e alla salvezza finale » . Il vecchio mito della :.PB> . « Molto piu felice » : è cosi che i valori mutano . ·
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Nel secolo xvn la credenza nell'inferno andò diminuen do. Almeno da quanto risulta dai documenti scritti, il fat to che Dio avesse predest.inaLo la maggioranza delle sue creature umane ad un'eternità di torture venne accettato per secoli. Pochi sembrano aver riscontrato qualche con traddizione tra ciò e la benevolenza di una divinità onni potente. La contraddizione venne affermata solo da alcu ni eretici medievali delle classi inferiori.; ma l'ordina mento dell'aldilà ricalcava cosi fedelmente l'ordinamen to della vita sulla terra - dove una minoranza dominava e prosperava e una maggioranza faticava e soffriva - che davvero pochi dei primi lo mettevano in questione. Ma nei secoli XVI e xvn , nella misura in cui cominciarono ad aprirsi davanti ad un certo numero di membri delle classi inferiori maggiori possibilità di libertà economica, si leva rono voci contro le aberranti asserzioni della dottrina tra dizionale. Walker nel suo The Decline of Hell aveva delineato il vergognoso abbandono da parte del clero ( sotto la pressione laica) dei piu grossolani aspetti della dottrina e il sorgere di una visione piu democratica del l'aldilà. Quello che egli manca di sottolineare però, è la parte svolta dai radicali delle classi inferiori nel propa gandare queste mtove opinioni. Coloro che respingevano la subordinazione sociale che la dottrina contribuiva a mantenere, non avevano inibizioni a contestare la dottri na stessa. Il quarantaduesimo degli articoli di Edoardo VI denunciava coloro che - presumibilmente anabattisti non credevano nell'eternità del castigo per gli empi. Il piu alto ed evidente esempio di tali pensatori è Winstanley, la figura politica piu radicale del secolo xvii , che consi derava la dottrina del castigo eterno come un imbro glio, il cui fine era quello di mantenere l'ineguaglianza sul la terra. L'abolizione della censura e dell'apparato repressivo della chiesa di stato diede alla gente comune la libertà per poter affermare « non c'è paradiso né inferno salvo che nella coscienza umana » ; « se io adorassi il sole o la luna . . .
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non sarebbe affare di nessuno » ; « egli venderebbe tutta la religione per un boccale di birra » . L'« ateismo » dell'In ghilterra post-rivoluzionaria attirava l'attenzione degli os servatori stranieri, e certamente non fu estraneo all'ac quiescenza dimostrata dai proprietari di fronte alla ricosti tuzione della gerarchia ecclesiastica avvenuta nel r 66 o . Cosi u n vescovo, negli anni successivi alla restaurazione, rilevava che erano specialmente « i plebei e i meccanici » che « erano giunti ai principi dell'empietà, a forza di filo sofare, e facevano le loro lezioni nelle strade e nelle vie ...principali » . Col ritorno di una relativa libertà di stampa unitariani rigettarono pubblicamente la dottrina del eterno : l'eclisse del presbiterianesimo in In provocata dall'unitarianismo, favori il declino credenza nell'inferno . Cosi un potente argomento la persecuzione religiosa perse una parte del suo peso, l"
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camente lo sguardo alle virtu superiori di una cultura ari stocratica, dimenticano a volte dettagli insignificanti come la concezione dell'eternità. +
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Cominciò a delinearsi un certo numero di cambiamenti importanti, anche se graduali, nel modo di vita dei gruppi intermedi della popolazione. L'aumento dei redditi e i miglioramenti tecnici nelle costruzioni produssero case piu confortevoli, con un maggior grado di intimità per tutti, salvo che per i piu poveri. Le abitazioni cominciaro no ad avere scale, un maggior numero di stanze, camere da letto, sedie invece di panche, camini di mattoni, fine stre a vetri, serrature alle porte, specchi; giornali e libri diventarono piu a buon mercato; i cittadini potevano spo starsi verso i sobborghi lasciando la caligine di Londra. Tendenze economiche concomitanti facevano aumentare il numero di coloro che avevano almeno un poco di tem po per leggere; specialmente le donne del ceto medio, per le quali il fatto di non lavorare era ora un simbolo di sta tus social� le quali si sarebbero intollerabilmente annoia te se non ci fosse stato lo « Spectator » e la diffusione del romanzo. La classe a cui lo « Spectator » si rivolgeva era definita nel suo numero di apertura: i lettori avrebbero avuto « la soddisfazione di trovare che non c'è nessun ran go o livello sociale tra di loro che non sia rappresentato in questo circolo », dal momento che esso includeva un gen tiluomo, un avvocato, un mercante, un ufficiale· in pensione e un uomo di mondo. J .a. famiglia singola, le associazioni volontarie, sia che fossero cappelle dissenzienti, coffee-houses o circoli poli tici, cominciarono a rimpiazzare le comunità geografiche del Medioevo, in cui la chiesa rappresentava sempre il centro della comunità. In questa combinazione di intimità suburbana e associazionismo volontario si perse qualcosa del buon vicinato : ma le riunioni piu allargate specie a Londra e nei dintorni, agirono come potente stimolo a li vello intellettuale; uomini e donhe potevano trovare altri
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che condividevano i loro interessi e che erano pronti a di scuterne. Una società di individui atomizzati si formava nuovamente in comunità : ma le comunità erano volonta rie e gli interessi piu diversificati. ( Parlo qui principalmen te delle classi proprietarie, i cui figli stavano monopoliz zando le scuole secondarie . (Jueste ultime erano state ori ginariamente finanziate in larga misura per i poveri; ma ora la loro esclusiva concentrazione sugli studi classici le rese utili principalmente ai membri delle classi agiate, che potevano sperare in una carriera professionale) . L e idee scientifiche ricevettero un impulso durante la rivoluzione, grazie alla grande libertà di stampa e di paro all'ingresso ad Oxford degli scienziati ad opera dei commissari parlamentari, e alla formazione ad Oxford e a Londra del gruppo che, dopo la restaurazione, prese la iniziativa, di fondare la Royal Society. Piu e piu volte nei suoi scritti John Aubrey, membro di questa società, fece �iferimento alle superstizioni che prevalevano prima del guerra civile e che erano sparite con la fine del regno Carlo I I . Anche Hobbes parlava dell'importanza dei ' cambiamenti nel favorire gli stimoli intellettuali: « essen do quasi la stessa cosa per un uomo essere stimolato sem pre dalle stesse cose e non esserlo da nessuna"» . Questo . stimolo intellettuale derivò dallo sviluppo economico del tempo e insieme dalle rivoluzioni politiche. Gli atteggia menti della scienza nel secolo xvn diedero agli uomini ' una fiducia nuova. La natura cominciò ad essere conside rata come· una macchina che avrebbe potuto essere com presa, controllata e migliorata dalla conoscenza. Una cosa è pensare di dominare la natura comandando servi e be stiame; una cosa molto diversa è inventare macchine per lo stesso scopo. Le possibilità del bestiame e dei servi sono ben definite, limitate: quelle delle macchine manovrate da uomini liberi sono illimitate. Bacone pensava che tutte le scienze potessero essere condotte a perfezione in pochi anni; Petty credeva che « gli impedimenti alla grandezza inglese fossero contingenti ed eliminabili » . Sir Thomas Smith era stato notevolmente precoce nell'usare l'analo gia dell'orologio per spiegare la causalità economica. Ma le analogie meccaniche ben presto arrivarono a dominare ·
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le discussioni sulla società e sullo stato, in contrapposizio ne alle tradizionali immagini organicistiche del « corpo po litico » . Con esse si fece strada l'idea che i governi poteva no avere un ruolo positivo da svolgere nell 'esercizio del controllo dell'uomo sulle cose ' . L a differenza tra l 'Inghilterra di Shakespeare [scriveva Tawney], ancora visitata dai fantasmi del Medioevo, e la Inghilterra che andava emergendo nel I JOO . . . era una dif ferenza di teorie sociali e politiche ancor piu che di assetto costituzionale e politico. Non solo i fatti ma anche i pensie ri che li valutavano erano profondamente cambiati . . . La conseguenza naturale dell'abdicazione di quelle autorità che, per quanto imperfettamente, avevano sostenuto l'idea di un proposito comune nell'organizzazione della società, fu la graduale scomparsa dal pensiero sociale dell'idea stes sa di « proposito » . Il suo posto, nel secolo XVIII, venne preso dall'idea di meccanismo. Cessò di essere impressa nel le menti umane la concezione che gli uomini fossero uniti fra di loro e che il genere umano fosse congiunto a Dio, per i reciproci obblighi derivanti dal loro rapporto con un fine comune.
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Gli scrittori di argomenti scientifici, da Bacone a Locke, determinarono lentamente un clima intellettuale in cui le leggi scientifiche, le leggi di natura, erano paragonate alla legge di Dio, precetti razionali immutabili, ed anche con una altrettanto immutabile legge morale. L'importanza sociale di ciò si vide quando l'economia cominciò a riven dicare per sé la posizione di scienza. Secondo Locke la legge contro l'usura non era tanto dannosa guanto sciocca e inefficace. Le leggi della domanda e dell'offerta regola vano i prezzi, compreso quello del lavoro : accordarsi per far salire i prezzi era ingiusto, moralmente ingiusto, per i lavoratori non meno che per i monopolisti. Già negli scrit ti di Petty, Locke e Dudley North, vengono prefìgurate le leggi ferree di quella cupa scienza. La scienza dipende dallo sviluppo economico. Come di mostrò Lewis Mumford, l'industria del vetro, nella quale 1
A. B. FERGUSON, The Articulate Citizen and the English Renaissance,
Duke, Durham (N.C.) 1966, p. 293; cfr. pp. 361-62, 377, 390-9 1 e 408 . ..
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inglese era ricono sciuto , rese possibili gli , il teles cop io , i l microscopio , il t e rmom e tro, il bale ro , osservazioni e misur azioni piu accurate e carmeno sintesi di N ew ton , come pure case con nf' nrtof ru t t i d ) aria) in tcnsi fìcaz i0ne del l a rrnd lJ7in one. La rapida per il merca t o e �pecchi per intro spezi s c della carta (protetta do 111uansione dell 'indu stJ i a i ngle ia nella di r 6 8 8 ) contribui ad una mag giore puliz nto piu di beni al dettaglio e ad un rives time della classe e di buon gusto per i muri delle case ratura e delle Essa favori la diff u!:>Ìo ne della lette a tempo pieno, , e lo sviluppo di un servizio civile ervazione di regi rap i de comunicazioni p os t ali , la cons ntità di tempo e accurati . Si risparmiò una grande qua scoperta di Harvey denaro . Dopo l'accettazione della precisione dei circolazione del sangue, la maggior are le pulsazioni . Il �ronometri permise ai medici di cont mol ti aspetti atteggiamento scientifico pervadeva ono le statistivita. I governi successivi al r 688 usar cia commer bilan la nti arda rigu - per esempio quelle del conio. stato lo e e, spes le il reddito nazionale, ispetto ' inato nom e venn t enan economista Charles Dav fornire per oni, rtazi espo ed te generale delle importazioni Nella ro. Teso al ed io merc stati stiche all'Ufficio del Com rivo fu se ingle rno gove il generazione posteriore al r 6 88 apnale, razio lo calco di · luzionato da questi nuovi metodi della bri mem o spess o plicati da funzionari statali che eran vennero esa Royal Society. Nel 1 655 i Bills of Mortality della pe ressi prog i minati attentamente per stahilire secolo del fine alla ste. L'assicurazione sulla vita risale po svilup allo ibui contr xvrr. Sir William Petty , che tanto come itto descr anche stato della « aritmetica politica » , è piu basso, « il padre dell'economia politica » . Ad un livello lazio popo della a mass la e, ma in definitiva piu important ad punto tal a nciò comi xvn ne verso la metà del secolo es di cessò re ttolie pallo il abituarsi al calcolo mentale che usato sere usato dagli adulti, benché esso sia ancora oggi in larghe zone del mondo . e co� Da piccoli particolari come questi possiamo veder
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me la rivoluzione abbia rappresentato u�a svolta fonda mentale nell'instaurazione di una società competitiva fon data sugli affari. Fu allora che i medici generici si scrolla rono di dosso il controllo del College of Physicians il cui monopolio era stato protetto prima del I 64o dal Privy Council . La pratica medica, ci dice Roberts, diventa \' una libera attività economica come le altre >> , il suo personale e il suo funzionamento sono diretti dal mercato, grazie al l 'esistenza di una « numerosa classe media, che non solo si attendeva un'adeguata assistenza medica, ma era anche in grado di pagare per essa, a patto che gli onorari non fos sero esorbitanti », quali fino ad allora avevano tentato di mantenerli i medici 1 • La prima libreria pubblica libera d 'Europa che fosse gestita indipendentemente dalla chie sa o dalla municipalità - la Chetham's Library di Manche ster - risale al I 6 5 3 ; benché anche prima il Comitato par lamentare di Y ork avesse tenuta aperta al pubblico la Minster Library. Da allora in poi le importazioni esotiche - tè, caffè, tabacco, cioccolato - assieme alle spezie e allo zucchero, divenuti meno costosi, rivoluzionarono la dieta e le abitudini sociali. Le coffee-houses, la cui esistenza sa rebbe stata impossibile senza lo sviluppo del commercio con il Levante, diventarono, a partire dagli anni cinquan ta, «mercati d1 notizie », riflettendo la nuova disponibilità di notizie politiche e il nuovo desiderio di discuterne; pro prio come la loro descrizione quali « conventicole laiche » suggerisce che vi fu uno spostamento degli interessi poli tici dalla religione ad argomenti piu secolari. Le coffee houses, « il maggior ritrovo di persone pigre e ostili» ven nero soppresse nel I 6 7 5 ; ma esse sopravvissero. I piu nobili rivoluzionari avevano immaginato l'Inghil terra come un uomo forte che si stava risvegliando : « una nazione non tarda e ottusa, ma di spirito pronto, ingegno so e penetrante, in grado di raggiungere il punto piu alto cui l'umana capacità può innalzarsi » . Questa fiducia sva ni negli anni cinquanta. Ma i rapporti sociali in Inghilter ra furono profondamente modificati dalla rivoluzione; 1 R. s . ROBERTS, Tbe Personnel and Practice o/ Medicine in Tudor and Stuart England, in « Medicai History ,., VIII, 1964, pp. 217-34.
RELIGIONE E R I VOLUZIONE INTELLETTUALE
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altrettanto, i n modo meno percettibile, ma a lungo andare forse anche piu significativo, lo furono i modi in cui gli inglesi rifletterono su se stessi, sulla natura e sulla so cietà.
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Parte quarta
Dalla rivoluzione politica a quella industriale
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Società e poli tica
La stabilità deriva dall'equilibrio delle tensioni, non dalla inerzia. DOROTHY MARSHALL,
English People in the 18th century (1962).
I.
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A partire dal r688 l'età eroica della politica inglese è Alle violente oscillazioni dei cinquant'anni pre ti succedette una relativa calma . Il torismo che di il diritto divino era morto : i giacobiti che si sol nel I 7 I 5 furono sostenuti principalmente da terrieri in rovina del Nord e dagli abitanti de Highlands scozzesi. La rivolta del '4 5 quasi rasentò successo sul piano militare, ma la forza dei giacobiti ti in un esercito invasore straniero, non in una ri "".u�v�l\ inglese. In Inghilterra ben poco entusiasmo cir "'uo"'"'"' Giorgio I I quanto il giovane pretendente. Nel 85 ebbe luogo l'ultima rivolta organizzata dai radi . ; gli eredi di Monmouth e di Shaftesbury conservatouna scarsa influenza nel partito whig dopo il I688. La ta dei due estremi coincise con il consolidamento degli uomini del moderatismo, della proprietà, compromesso : l'oligarchia whig, la Banca d'Inghil . Si continuò ad usare i nomi « whig » e « tory», che a poco a poco mantennero solo un significato storico : eroiche figure di uno Strafford, di un Laud, di un Gia II, si ridussero alla misura del reverendo Henry Sa . Sir Robert Walpole ed il duca di Newcastle mie il dorato raccolto che King Pym, Oliver Cromwell il falso Achitophel avevano seminato. « La maggior par delle persone di rilievo, - diceva Swift nel I7IO,- era una razza di uomini che non si sarebbe potuta immagi prima della ri-voluzione del I688: ufficiali dell'eser' o « gente la cui intera fortuna sta in titoli ed azioni». Mentre il partito whig diventava sempre piu il rappre..
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D A L L A RIVOLUZ IONE POLITIC A A L L A INDU S T RIALE
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sentante dei grandi affari, i leader tory strumen�a�izz_a�ano una frangia democratica . I politicanti tory pnvr dt mca rico impararono a parlare il linguaggio dell'antico repub: blicanesimo whig, sostenendo disegni di legge contro l nto del diritto di voto burocrati e difendendo un allargame ' r l- 1.11 c.n nel distretti. ::>acneverel1 ru osanna u uaua Luu·a 1monar th Monmo e y Shaftesbur chica e clericale, proprio come � erano stati applauditi dalla folla antipapista . Il popolmo seguace di Sacheverell tentò di bruciare _la _Ba?ca d'I? _ ghilterra . I tessitori di Southwark, arugram d1 vecch10 stampo e non-conformisti fin quasi all'ultimo uomo, si �p posero nel I 709 alla folla di partigiani del re e della chle sa. Nei dibattiti sul Septennial Act del I7 I 6 « i tory par larono come i vecchi whig e repubblicani contro la mo narchia e i pastori ecc., e i whig magnificarono i vantaggi del potere assoluto e del privilegio, vilipesero la plebaglia, schernirono il popolo ed esaltarono la corona». Swift par lava di Stephen College, il « Protestant Joiner», che era stato giustiziato nel I68r, come di una « nobile persona». Agli inizi del secolo xvru i giacobiti trovarono sostenitori presso i minatori del Derbyshire (i cui antenati erano stati livellatori nel r 649) e presso i tessitori della zona di Mon mouth, che non avevano alzato un dito in favore di Gu glielmo nel r688. Che cosa doveva fare un galantuomo in una società del genere? Fino a quando non sorse negli ultimi anni del secolo xvm un vero movimento radicale, tutti gli oppositori dei whig dovettero chiamarsi tory. Il « radicalismo tory» fu . un'alleanza non facile e del tutto negativa tra le due classi sconfitte del secolo xviii - la gentry delle zone depresse dell'interno e i poveri delle città- contro i loro governanti borghesi e aristocratici. Quasi tutti i giornali di provincia nel secolo XVIII muovevano dal presupposto che la mag gior parte dei loro lettori fossero « tory», cioè erano con tro il governo, odiavano la corruzione politica e guarda vano al passato come ad una mitica età dell'oro di stabilità sociale 1• Questa specie di torismo democratico, di cui cer.
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1 Cfr. oltre, p. 307 e v. L. M. MUNBY, Politics and Religion in Hert/ord shire, I66o-I740, in <<East Anglian Studies>>, r968, pp. r38-42. •·
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cò di farsi portavoce Bolingbroke in The Craftsman, pub blicato negli anni ' 30, si sarebbe trasformato agevolmente nel radicalismo degli anni '70 . Perfino lo stereotipo, assai poco attraente, di John Bull, che rappresenta l'autentico inglese, divoratore di bistecche di manzo. nemico del pa pismo, degli zoccoli e dei francesi, si comportava con una certa sicurezza vis-à-vis di persone appartenenti a ceti su periori. Era finita anche l'età eroica della religione. Il Decreto di tolleranza del r 689 rappresentò sotto molti aspetti un promesso insoddisfacente: non si estendeva ai catto romani, agli unitariani, agli ebrei e agli atei, ed esclu i dissidenti protestanti dalla vita pubblica se non era disposti a comunicarsi nella chiesa d'Inghilterra alme una volta all'anno. Quest'ultima conservava le sue pro e il suo predominio sociale, ma in cambio abbandogli ideali sociali di Laud. La vita frustrata e tormen di Swift mostra come fosse difficile per i piu nobili ,..�_..-..,uu accettare la posizione di cappellani erastiani del -'•ntPt'Pc'"'" dei ricchi : il vicario di Bray lo trovava pili faci . Ma l'Inghilterra del secolo xvm non era affatto una stagnante, benché la religione e la politica avessero molto del loro interesse. Il commercio si estendeva ra]:,ld:amente, sotto la benevola protezione del governo; la degli anni venti, trenta e quaranta era depres ma il cibo a buon mercato faceva diminuire i costi in triali. Il sistema finanziario del paese sarebbe stato pre riorganizzato per poter andare incontro ai bisogni di moderna comunità commerciale . Gli ideali politiCi e religiosi svanirono e tutti, destra e · tra, giacobiti e repubblicani,. finirono con l'accettare assetto stabilito dalla rivoluzione . Bolingbroke, bisni pote del lord presidente della Corte di Cromwell ed egli ·stesso cresciuto sotto l'influenza di dissenzienti, guidò lo High Church Party sotto Anna. Il duca di Newcastle illustrò il mutamento dei termini politici, quando nel 1720 pensava che i suoi sforzi a favore della Compa gnia dei Mari del Sud andasséro a beneficio « dei miei amici e della Buona Vecchia Causa, due cose che io non abbandonerò finché vivo». Cinquantasette persone ave-
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vano pretese ereditarie al trono inglese piu fondat� �i quelle di Giorgio I: era impossibile prendere sul se�10 1l diritto divino della monarchia dopo la sua successwne. Finché la classe abbiente rimase divisa tra gli interessi opposti della terra e del denarn, e finché la Camera dei Co muni considerò la sua una funzione di critica piuttosto che di governo, la monarchia mantenne un notevole mar gine di manovra. Sembra che Swift nel 1735 c�edesse ve ramente che « senza un insperato aiuto dal c1elo, molte migliaia di contempor � nei :re� ran�o il go:rer�o di una �� narchia assoluta » . I dlffus1 tlmon che Giorgio III all im zio del suo regno avesse aspirazioni di questo tipo, sebbe ne come noi ora sappiamo, fossero infondati, non erano soÌo invenzione di Burke . Il re sceglieva ancora i suoi ministri e il suo favore, in tempi normali, era determi nante; �a egli doveva accettare la politica de� ministri. Giorgio I smise di frequentare le sedute del gabmetto non per mancanza di abilità dialettica, ma perché vi poteva esercitare ben poca autorità. I Comuni in pratica poteva no opporre un veto alla scelta regia dei ministri e, in tem-· , po di crisi, un ministro come Pitt poteva essere Imposto . ad un monarca riluttante. Nel 1 729 Townshend che il re non doveva mai permettersi di perdere credito influenza nei confronti del Parlamento : « Le sconfitte e disgrazie che toccarono ai regni di Carlo I, Carlo I I e re Giacomo negli scontri con i loro Parlamenti, sono po tristemente famose per poter essere dimenti�ate » Nel King's Speech del 1 734, Walpole fece associate Giorgio I I la monarchia con « la religione, la libertà e proprietà », la vecchia trinità del Parlamento. . esagerava quando si definiva « un re in trappola », e si mentava che « i ministri sono re in questo paese » ( 7 4 5 ) ma egli era costretto ad accettare ministri che fossero · grado di assicurargli la maggioranza ai Comuni. « L' grande accortezza della costituzione, - spiegava '-'""'u'-" Yorke a suo fratello nel 1746, - è questa, che yu·"""'"'"' cosa il re faccia, deve in apparenza provenire ex mero tu come fosse il risultato della sua saggezza e della co�sapevole scelta. Ciò mette in buona luce il . agli occhi del popolo e qui sta la dignità della monarchia»
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Ma che cosa si era sostituito alla monarchia? Nel 1 703 scriveva: « È in potere della gentry d'Inghilterra riformare l'intero regno, senza leggi né proclami né 1èn1unc:e; e senza il loro concorso , tutte le leggi, i proda ' le dichiarazioni di questo mondo non avranno effetto; forza delle leggi consiste nel loro potere esecutivo ». carta i cambiamenti apportati alla vecchia costitu erano minimi. Dopo il r 688 ogni mutamento sem pericoloso all'oligarchia dominante. Il Parlamento nel 1710 approvò un decreto che stabiliva per un della contea il requisito di una proprietà terriera valore di 6oo sterline annue, e di 300 sterline per un . Swift considerava questo atto « la miglior assi .r.a.<·•u•'"' che sia mai stata trovata per proteggere la co �..u,-.u'·'"' che altrimenti in poco tempo sarebbe compie ' alla mercè della classe degli affaristi» . Ma nei l'effetto principale del decreto fu di aumentare il dei fattori sociali che già premevano sugli uomini , spingendoli a costituirsi in famiglie latifondis te. presto Bolingbroke, rappresentante tory, giunse a « la Banca, la Compagnia delle Indie Orientali generale la classe degli uomini d'affari » che qualsiasi avesse recato loro danno sarebbe stata dannosa anche 1 « moltissima gente del nostro partito ». 'arte dell'e manovre parlamentari fu resa inevitabile trionfo della classe degli affaristi. « La Camera dei Co - osservava il dottor Johnson, - non sottostà piu al della corona, e pertanto deve essere comprata ». La '"'"'J"'�"" e la concentrazione della ricchezza nei primi del secolo xvm unite al relativo declino economico gentry minore, resero la politica troppo dispendiosa una parte di coloro che fino a quell'epoca ne avevano il diritto esclusivo. Si diceva che la Compagnia dei del Sud nel 1 720 avesse pagato oltre un milione e di sterline in bustarelle a uomini pubblici. Gli uod'affari erano perfettamente soddisfatti di lasciare i · della amministrazione a coloro che tradizional-
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mente svolgevano questa funzione, sicuri del loro control lo di fatto tramite la Banca d'Inghilterra e le grandi com pagnie che anticipavano denaro al governo. Ma i «capi naturali» dovevano riunirsi in gruppi, sulla base di affini tà geografiche o di parentela, per sfruttare nel modo mi gliore i profitti delle cariche; e dovevano accettare la lea dership di una delle grandi famiglie. Il gentiluomo cam pagnolo indipendente era una figura che politicamente non aveva alcun peso; il potere delle grandi dinastie whig non potrà essere messo in discussione fino alla nascita di una nuova ricchezza e di nuove classi: e ciò avviene dopo la fine del periodo di cui ci occupiamo. L'effetto del Septennial Act, che prolungava la durata del Parlamento da tre a sette anni, e di un decreto del 1729, apparentemente diretto contro la corruzione, fu di alzare il prezzo di un seggio alla Camera dei Comuni, a vantaggio di chi possedeva ingenti patrimoni. Cos1la co stituzione, progettata per difendere gli interessi terrieri, veniva gradualmente ma inesorabilmente piegata agli sco pi degli uomini d'affari. Il prezzo di un seggio di borgo aumentò nel secolo XVIII da I 500 sterline a 5000 circa: si diceva che Clive avesse pagato 30 ooo sterline per il suo. Nei borghi operavano regolari agenti che, a comincia- , re dagli anni sessanta, pubblicizzavano la loro merce sui giornali. Attorno al I 7 8o «diversi " nababbi" che tornava no dalla "saccheggiata terra d'India" cercarono di pre munirsi contro inchieste sull'origine delle loro fortune provvedendosi di seggi in Parlamento», scriveva sir Lewis Namier. Nel I754 nella competizione elettorale nell'Ox fordshire i tory spesero una cifra superiore a quella impie gata dal governo in tutte quante le elezioni generali Gradualmente, via via che la appartata gentry del par tito tory scivolava in secondo piano, la distinzione fra pro prietari terrieri e affaristi, cosi vitale in Swift, perdeva la sua nettezza. Buona parte del risultato ottenuto da Walpo le, suggerisce Plumb, consisté nel provocare, concludendo ' l'accordo di questi interessi, la disfatta finale del torismo. A tutti i fini pratici l'Inghilterra era uno stato monoparti tico. Le dispute politiche di una certa importanza - che in genere riguardavano questioni di politica estera- erano ·
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tutte int�r�e al partito wigh. Il presidente Onslow deplo . rava le dtvtswm nella Camera perché scopo del dibattito doveva essere non di mettere in risalto le differenze ma di port�re_ a? u�a decisione concordata sulle linee p�litiche c�e l m1�1st n d?vevan? seguire. Mano a mano che questa oh garcht� s1_ �hmdeva m se stessa, perfino parecchi mem bn_ del gta, nstretto elettorato nominale furono di fatto ti del diritto di voto. I gentiluomini di campagna de fra di loro le elezioni nella contea: sir Lewis Na rit�neva che «con tutta probabilità non piu di uno venti votanti alle elezioni di contea poteva esercitare te�.ol2trrrtente i suoi diritti legali». Se fosse stato un genti con una proprietà terriera, diceva il dottor John nel I 77 5, «avrebbe sfrattato tutti i fittavoli che non se�o votato per il candidato che egli appoggiava». 1� I?20 in tutti i borghi, eccettuati quelli maggiori, elez1om comba��ut� furono assai rare. Nel I 76 I, 2 3 su 44 con pm dt 500 elettori, andarono alle urne '· 2o I con meno di 5oo elettori solo I 8 votarono. Una Camera dei Comuni eletta con metodi di questo era comp�sta da membri interessati piu ai profitti P?te:rano ncavare dalla carica che ai principi politici. _ tl s1stema, svilupp ato per la prima volta negli anni de� secolo xvu da Danby, gradualmente si estese perf�z1onò. Fu Walpole a portare alla maturità e a questo sistema di clientelismo governati. N?n dtsdegnava �i occ parsi nemmeno di cose insigni � _ ari subord come _l� nomme d1 funzwn inati per la scossH)ne dt tmposte locali, o di canonici delle cattedra ,. Alla Camera si costitu1 un tenace gruppo di «amici te», formato per la maggior parte da burocrati. Oltre e ad un livello piu alto, i ministri in carica face affìdamento sui voti dei vari «contatti» che controlla distribuzione delle cariche. L'atti�ità governa . si era t�asformata �n un continuo svolgersi di mano e baratti. Come ulttma risorsa un «contatto» poteva dal governo, che a volte ne risultava indebolito ·
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J. H. PLUMB, Sir Robert Walpole, Cresset Press, London 1956-6o ' II, pp. 92-93 e 97·
250 . �n tempi n_ormali, i� al punto di dover essere ricostituitodtmos trava tl duca dt come co, segreto del successo politi dedicata alle ione attenz te costan Newcastle stava nella uomo dell� �n le client e . propri delle richieste giornaliere � dt Lond pote �tty della oe l'e io, vecch il stampo di Pitt � penodo dt_ ravera,emer un m e poter al e � imporsi e andar artl che avreb genza, ma non esercitò mai q�el gen�re dt_ per . Il bero potuto creargli un segmto stabtle e �ohu.�anente era non a � sistema era adatto ad un'età in cui la s�eralu, erzta, man la divisa da forti passioni, ma esso favonva mt: erano aff on � canza di iniziativa politica: i grandi proble no essere dtffetati dal governo solo quando non poteva riti piu a lungo . . �lla � res!stenzactrc Per sua stessa natura il sistema oppodt�ev III o t Gtorg _ regno � propria riforma . All'inizio del an? t lo�o s�ggt metà dei membri del Parlamento dovev � un a protettori. Quelli che avevano acquistatg?otldalseggto loro vantag n alc avuto � . . Permve borgo non avrebbero ':i all'oppostzt sod one rimast o stimento finché fosser e. sempr o n'eran ce e i, politic dei ste richie disfare l� rapaci ne mante gnava s bi eghi, ! p _ i scarsi -degli :l � troppi in caccia � �legant re in vita posti di nessuna utthta, semphctpa« scuse di B�rke. per riscuotere uno stipendio»,_sec?n�o lepostl�ole �ctenza su a E tuttavia, se non riusciva a dtstnbmre Comu del er per i capi dei gruppi che formavano la Cat?. L�assetto ni, il governo non poteva _andar: avantt o del rededi! 1688 era stato stabilito per tmpedtre al govern tà delle L"""""'·� agire in modo indipenden�e dalla volon ess� o; ment Parla latifondiste rappresentate m i discendent i quali i un sistema di favori per 1 imped he a te �� a s�s un , � �i . acuta crtst famiglie si azzuffavano .. � penod net non se 1 azione governativa tco a « are dtvent voleva a politic di asse t? que si occup potere un: avesse on re il e sebben � re», perché o.r profitto dente, le cariche da cui si ncavava maggt vano assegnate in-suo nome e spesso const. iln_suo olgev_ano . to diretto . Gli esclusi inevitabilmentemagg�0re figlio 1 �1 . principe di Galles. Il fatto che il bmto contn aver 62,_ può gio III non fosse nato fino,� 17 3 rtì1:>rn1 a andav a ststem mtero l convincere gli esclusi che L L A INDUS TRIAL E D A L L A RIVOL UZION E POLIT ICA A
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SOCIET À E POLITICA
to, e che essi dovevano appellarsi al popolo per l'appoggio. Può anche aver reso piu accettabile il averne nuovo mito politico di Burke, che legittimava lo sviluppo del partito fino a farne un'organizzazione di opposizione, che proponesse un'alternativa di governo . In precedenza i gruppi e:;dusi dalle cariche si limitavano ad agire come elementi di disturbo finché non venivano cooptati . Fu cosi che verso la fine del periodo da noi esaminato, i princi pi morali ritornarono nella politica; l'opinione pubblica esterna incominciò ad esprimere la ripugnanza morale che il sistema di corruzione e di concussione a base familiar suscitava in coloro che erano fuori dal cerchio incantatoe. Walpole era giunto al potere in gran parte grazie alla abilità mettere ordine dopo lo scandalo delle Com . dei nel Mari del Sud, facendo un uso minimo di capri cn•atnri Giorgio I era stato governatore della Campa ' quindi la rivelazione di troppi scandali avrebbe patuscuotere la stabilità stessa degli Hannover. Questa ape di copertura assicurò a Walpole l'appoggio della reale, come pure la popolarità in Parlamento . La estera, quando ebbe il potere, fu pacifica, in da poter mantenere basse le tasse all'interno, accon ��ou•u•<-•u la gentry. La sua politica fiscale favori gli indu tolse quasi tutti i dazi d'esportazione sui manufat . , come pure i dazi d'importazione su alcune ma prime richeste dall'industria. Furono dati premi per - la raffinazione dello zucchero e le manifatture per vele e della seta; i dazi sull'esportazione ti solo per le materie prime, come carbone e piombo , le stoffe non finite. Per mantenere bassi i salari nel 6 venne approvato un decreto che proibiva le associa di lavorat ori. Walpole godeva anche dell'appoggio . vu�;"L ....Lu a dominante della City. Nel 1724 il suo go privò del diritto di voto tremila freemen e confermò di veto reclamato dagli aldermen , un ritorno a che erano state invalidate sin dagli anni di demosuccessivi al 1640. (Questo decreto fu abrogato nel ). I whig non erano piu il partito che si era sempre contro l'oligarchia per un allargamento del diritto . Walpole era odiato dal comune cittadino di Lon·
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A IND U STR IAL E NE POL ITI CA A L L DAL LA RIV OLU ZIO
SOCIET À E POLITICA
eva �ai niente per i �om dra , si diceva, «perché non fac ava dt alcu�o del loro t.nt� mercianti della città, né si cur corrotta mflu�nza sul �hressi ' ma solo di esercitare una nd·1 compag t� d'. affan.» · rettori e i governaton· delle gra , un pet? tztone u �Cl� sento � Nel 1742la City di Londra pre ro le canche e le pe�swm, le per richiedere delle leggi con� l Act, come garanzte cone per l'abrogazione del Septenma . tro la corruzione del Parlamento
pressioni dei potenti interessi commerciali che godevano dell'appoggio popolare. L'elezione di Wilkes nel 1774 fu un trionfo dell'opinione pubblica contro il re e la Camera dei Comuni . E fu il movimento wilkesita che finalmente pose fìne all'ostinato rifiuto dei Comuni alla pubblicazione dei propri dibattiti. 4·
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a lentam�nte a div�nire L'opinione pubblica cominciav ndo, dopo tl I6.8 9 , st. sta: una forza, specialmente da qua Parlamento. I dts� e�Zlentl bilirono sessioni annuali del zzarsi c?me grup�t . dt pres furono forse i primi ad organi ev dtventar� ttpt�a de�la _ sione, con quella prassi, che dov � conststeva nell 1��u1r� dte classe media britannic a, e che funzionar� Pll;bbhct, pmtt� tro le quinte sui ministri e sui ostrazw m. Qu� ste .ultt: sto che attraverso petizioni o dim livellat?ri e da� wht� dt me tecniche erano state usate dai so a parure dagh anm ot Shaftesbury, ma caddero in disu finché nel I � 6o-�o non tan ta e non furono ripristinate radicalismo w �lkestta . La sor se la nuo va for za sociale del to nu?vo onentamento stam pa favori l'espressione di que� sforzt del gove��o pe� della classe media. Nonostante gh nali , attraverso d�nttl �� limitare la circolazione dei gior in poi, godette dt una h bollo la stampa inglese, dal 69 5 ' ca in Europa . Nel noo . bertà della censura preventiva uni ato fuori �ondr� ; nel 1 760 nessun giornale veniva pubblic parte det quah aveva �en ce n 'erano piu di I 30, la maggior dal 178 2 a �o�dra ':emva denze di opposizione. A partire Dato che 1 gtornah �ella no stampati diciotto giornali. da �ondra, la l?ro cu�o provincia ricevevano le no�izie , . opmtone pu b.hca nazzo lazione favori la nascita d1 un abbando�? tl suo pr� nale, gestita da Londra. Walpole 3, e cambto la sua po t getto di imposte indirette nel 17 3 al potere nel 1 7 57, �on m tica estera nel 174 2, Pitt giunse di quell� della maggtoran conseguenza dei desideri reali � Comum, ma a causa za dei membri della Camera de1
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La politica fiscale inglese dal 1640 circa in poi può es considerata una battaglia tra l'imposta fondiaria e le indirette: una battaglia che è legata al disaccordo politica estera. Le guerre di Cromwell, di Guglielmo di. Anna furono finanziate aumentando l'imposta fona; nei periodi successivi essa fu ridotta. Negli anni , ci informa Pepys, « i gentiluomini di campagna favorevoli all'imposta fondiaria e contrari ad una �,,.�n.'u"' generale indiretta, . . . perché temono che se que viene accettata non potranno mai attenerne una ....,.u""'""'U'- in seguito ». Il partito legato alla corte voleva generalizzazione del sistema di imposte indirette pro per questa ragione. A partire dal secolo XVIII la classe proprietari terrieri associava l'imposta fondiaria col pubblico. La politica di pace di Walpole, la sua tassul sale del 7 32 e la sua legge sulle imposte indirette 1733, scaturirono tutte dal proposito di mantenere l'imposta fondiaria. La tassazione indiretta scatenò dre dei cittadini meno abbienti di Londra, che pensava che la birra dei poveri fosse stata tassata per pagare gli · ai possessori di titoli di Stato . Negli anni trenta tasse sulla birra e sul malto fornirono a Walpole un dei proventi fiscali . L'imposta fondiaria aumentò aUJ\..UI.'- con la guerra, nel 1740 e nel 1756. Ma dal So l'imposta fondiaria forni, in media, solo il 2 2 per in piu rispetto ai tempi di Guglielmo III: l'amman delle imposte indirette era oltre cinque volte mag che sotto il regno di Guglielmo . Le imposte indirette erano impopolari per la brutalità cui venivano riscosse. Fra la gente era diffuso il timo-
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SOCIETÀ E POLITICA
IND UST RIA LE NE POL ITI CA ALLA DAL LA RIV OLU ZIO
oste gli esattori di questeburimp re, vero o presunto,ilche azia ocr nucleo di quella sortaStudiart . La loro avrebbero costituito stat a impedita agli la cui formazione era va vio Le lare i principi del r 6 8 8o. alla sola esistenza sembra van ggi sfu bricavano la birra grandi famiglie che si fabero dei permesso un'ispezione che ebb avr tassa perché non come mai te gen la ava to pag funzionari del fisco: o effealttosolidell a tassazione indiretta altr (Un contava poco. per la fab l trazione del 'industriaazie fu di favorire la concen nde piu di ore min un numero bricazione della birra inocra tori di esat li deg a riat sala grandi). Inoltre la bur anczia . Il co a ienz effic sua la he per imposte era impopolare e tass tti era erra hilt Ing in e sto della riscossione delllunque altro stato d'Europa.infa inferiore a quello di qua 254
o di sca�so rendimen�o, se�brò naturale che gli ispettori . dalle commtsswm . dei datori di lavoro dovessero nomtnatt essere autonzzatt · dat· gtu · dici di pace . · Nell� mun�cipalità. nel r688 fu confermata l'autorità dell� oh?ar�hte �he st �ramandavano di padre in figlio, le qualt pOI net.fatu sceghevano anche i giudici di pace. Nes . gover�o.mt�aprese un'azione per limitare i loro poteri 1 l�ro pr��tl�gl, 0 per chiamarli ad un rendiconto. Ma, a all tnctrca dal r ��o i� qualche zona economicaavanzata, cor�:u. �ct? a ctrcolare uno spirito nuovo. 7erto .numero dt cttta riuscirono ad ottenere decreti dal �arla!flento che davano loro il potere di istidet. commt�san per la pavimentazione, per l'illumina per lo sv.lluppo, facendo delle città luoghi piu con da �bttar: . M lte p�r�occhi.e urbane impiegaro medt. �I'stabth. . L�ammtmstrazwne cittadina si staptu �rofession�l�zzando, mentre quella delle rimaneva tncorre�?tbtlme�te dilettantesca. Questo una conver?enza ?t. Interessi sul piano efficientistico classe,degh ammt�lstr�tori e i nuovi magnati dell'in cosi male �rgamzzatl su scala nazionale: in questo 11'Pr•nt-c·ola dottrtna di Bentham . leggi opprimono i poveri, e i ricchi amministrano »:. cantava Gol?sm!th . La legge non proteggeva il l tgnorante e l umile. Fino al I757 le truffe non �n tras gressione alia legge, a tutto vantaggio prc>m<)tori ?�t so�.tetà fraudolente. Tra il r688 e la fine perwdo t! numero di trasgressioni che furono con la pena dt morte sali da circa 50 a quasi 5 volte . La strag�a�de maggio�anza di queste erano delitti la propneta e la maggtor parte dei trasgressori al a Londra, erano minori di ventun ant1Ì. Un uom� fu to per aver rubato r sceilino, un ragazzo di sedici . aver rubato 3 scellini e 6 pence e un temperino, per !.<J a��a?2:a per un fazzoletto . Un ragazzo di undici anni per aver dato alle fiamme la casa del suo pa�n numero ancora maggiore fu condannato alla La l�gge, secondo le parole di Thompson, � .•.,,.,.._ ;; sp sstonata �elle sentenze sui diritti sostaO:· . � e appassiOnatamente vendicativa contro propneta ·
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del e, questi « tiranni amantiNel Il potere dei giudici ditanpactem 8 68 ente dopo il r . inle la libertà» , crebbe cosaffari non nero piu trattati udienze trimestrali glinte prevalseven minore sensibilità· pubblico, e gradualme ne pubblicauna rna, dal momento nei confronti dell'opinioe giurie furoeste ituite dalle di sost che le dichiarazioni dell ici di paceno udi le . Nel enze trime chiarazioni dei singoli giud avano a delegare parecchi strali, tutti i magistrati icicomdiinci e, sottoposti a ben affari a uno o piu giude . L'espac ione dalla magis controllo o supervision ta. puls no giu ciu I dici di pace fissava era praticamente sconosdal in olo sec del tà la me salari, almeno a partire a ai poveri. Essi cosi as enz sist l'as ano llav tro e con e e giudiziarie, una osta vano funzioni amminsaistrsiativ lentemente opp era a cui la gentry stes il 1732 vio i giudici di pace . tutt Star Chamber. Dopo rimonio di iroo line l'anno vano possedere un pat iali essi condivster vano inevi le controversie industra della classe deiidedat di lavoro mente il punto di vistdel nostro periodo, nellori ia 'ind quando, verso la fine arono ad istituire commisustr i sion sile i padroni cominciaccusati di appropriazione •uc;u'" processare gli operai ·
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DALLA RIVOLUZIONE POLITICA ALLA INDUSTRI ALE
coloro che li trasgredìvano ». « Le leggi del paese, - diceva l'avvocato Scout di Fielding a lady Booby - non sono cosi grossolane da permettere ad un uomo di bassa condizione di contendere con una persona della ricchezza di Vostra Signoria » . In Amelia il magistrato « aveva troppo rispetto per la verità per ritenere che ella fu::;se mai apparsa in sor dida veste » . Le prigioni, che erano amministrate secondo i principi delle imprese private, finanziate da quote a ca rico dei prigionieri, erano orribilmente malsane. 6.
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L'unione dell'Inghilterra e della Scozia nel 1707 allar gò di molto quella che era di già la piu ampia area di libe ro commercio del mondo. Adam Smith pensava che que sto fosse uno dei motivi principali per cui l'Inghilterra superò la Francia. Le vecchie monete scozzesi furono ritirate e rimpiazzate dalla valuta inglese. Il pagamento di un indennizzo di 400 ooo sterline alla Scozia fu di grande stimolo per la sua economia. L'unione diede un duro col po all'industria tessile scozzese; ma l'accesso al commercio coloniale fece di Glasgow, verso la fine del nostro perio do, il principale porto del tabacco nel Regno Unito. La crescita di Glasgow a sua volta stimolò lo sviluppo indu striale nell'entroterra. Gli effetti a lungo termine della unione furono secondo il professar Hamilton, « del tutto favorevoli per l'economia scozzese » . Il commercio di no e bestiame con l'Inghilterra prosperò. Capitali u•�;....,,., furono investiti in Scozia, e si incoraggiò l'industria lino scozzese. L 'ammontare dei dazi raccolti dai commis sari delle imposte indirette aumentarono di sei volte tra il 1707 e il 1780. La sconfitta del '45 portò ad un'estensione dell'influen za di Londra sugli Highlands scozzesi, simile a quella l 'esito della guerra civile aveva portato un secolo prima negli angoli nascosti dell'Inghilterra settentrionale e occi dentale. I clan furono disarmati, la giurisdizione ereditaria e il servizio militare furono aboliti. Le proprietà furono confiscate e vendute a ricchi abitanti dei Lowlands . Si co-.
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nuovi ponti e nuove strade, si fecero viaggiare per assicurare l'amministrazione della giustizia, agli abitanti degli Highlands di ricevere l'istruin inglese . Il dottor ]Ghnson ne mise in evidenza le �o�w)�:�u"''"""' sociali: « Quando viene a mancare il potere per nascita e per cetu, nun rimane alcuna speran' tranne che nel predominio per mezzo del denaro. Il po può essere sostituito dalla ricchezza, e viceversa . . . I privati delle loro prerogative, si dedicarono all'accre .......... ,.u delle loro entrate . E poiché ricevono meno defe si aspettano di aumentare la ·rendita» . Gli sfratti spopolamento che ne conseguirono furono opera dei stessi, « degenerati da governatori patriarcali a rapaci · terrieri ». Il giacobitismo sopravvisse come · consolatoria; ma alla sconfitta del '45 segui l'età della cultura scozzese, l'età di Adam Smith, David William Robertson, Adam Ferguson, Robert Wal lord Kames, John Millar, William Ogilvie, James , Robert Burns e J ames Watt.
l COMMERCIO E I MPERO
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n predominio sui governi, essi erano ben consapevoli del
Commercio, impero e politica estera
Wealt, howsoever got, in England makes Lords of mechanics, gentleman of rakes: Antiquity and birth are needless bere; 'Tis impudence and money makes a peer ... Fate has but very small dìstìnction set Betwixt the counter and the coronet 1• DANIEL DEFOE,
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The True-Born Englishman (qor).
Tra il 1700 e il 1780 il commercio inglese con l'estero raddoppiò quasi di volume; si triplicò durante i vent'anni successivi. Anche il traffico marittimo raddoppiò. Negli stessi anni r7oo-8o si verificò un mutamento da una map pa economica in cui l'Europa costituiva ancora il piu im portante mercato dell'Inghilterr�, ad una in cui era stata sostituita dalle colonie. Questa espansione fu deliberata mente incoraggiata dalla politica del governo - ad esem� pio con l'eliminazione di tutti i dazi di esportazione sui manufatti e sul grano britannico, sebbene importanti ma terie prime industriali dovessero ancora pagarli. Ad essa contribui anche il predominio inglese sui mari, che durò esattamente due secoli dalla conclusione della guerra di successione spagnola in poi. Non è un caso che James Thompson abbia scritto il Rule Britannia nel 1740. «In Jnghilterra il commercio,- scriveva nel 1726 De foe, -non è né deve essere abbassato al livello del com- . niercio delle altre nazioni; e i commercianti non devono essere disprezzati come sono all'estero... Dire gentiluomo commerciante non è... un'assurdità». Il passaggio dal commercio alla proprietà terriera era ormai usuale. Di conseguenza, sebbene i proprietari terrieri avessero ancora 1 [La ricchezza, in qualsiasi modo sia acquistata, in Inghilterra fa l di meccanici dei lord, gentiluomini dei mascalzoni: l non occorrono antiche origini e nascita; l l'impudenza e il denaro fanno il pari... l Il fato ha posto una assai lieve differenza l fra il banco del contabile e la corona hobiliare].
l'importanza del <<nostro commercio, che a tal punto co stituisce il respiro vitale di questo paese, che l'uno non potrebbe continuare a vivere nel caso che l'altro si fer masse». Sono parole di lord Hervey nel 1734; il duca di tle era«stato educato a ritenere che il commercio questa nazione è il suo unico sostegno», e si sforzava .,.,n,,r., «di contribuire per tutto quello che era in mio all'incoraggiamento e all'espansione dei traffici e commercio in questo regno». Il professar Weimann ha fatto notare come molti per . di Defoe uniscano le attente qualità calcolatrici all'etica protestante ad uno spirito di avventu da bucaniere, che a prima vista sembra difficilmente ,.•.._u'"'u'J''- con l'importanza accordata alla parsimonia e prudenza. Egli attribuisce questa combinazione al ruo . svolto dai mercanti inglesi nel secolo XVIII, quando in · e nelle Indie Occidentali ci si arricchiva con meta poco si discostavano dalla pirateria e dal saccheg Ciò nonostante, i «nababbi», mercanti dell'India e piantatori dell'India occidentale, ritornavano nghilterra e diventavano membri rispettati della so provocando una certa degradazione dei suoi model Contemporaneamente, nel commercio, nella ma e nel servizio civile, i figli cadetti dell'aristocrazia fnil1ct':ava ad apprendere quell'autodisciplina e quel di .responsabilità che fecero dei loro successori nel XIX un cosi formidabile gruppo sociale. Presen dei vantaggi avere nella flotta la principale forza di va del paese, e pagare stranieri per combattimenti . Far navigare una nave richiede abilità tecni per quanto sì fustigasse, occorreva un minimo di llperalZI<>ne e di accordo con la ciurma. Anche se arruocon la forza, gli uomini devono avere maggiore libertà far navigare un vascello che per essere esperti nella ..... ....... � .... ,u... prussiana in piazza d'armi. Chiunque avesse al comando poteva diventare ufficiale nell'eser , mentre per diventare un buon ufficiale di marina era una certa dose di autodisciplina e di responsa sociale. .
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«Tutto questo aumento della nostra ricchezza proviene in gran parte dal lavoro dei negri delle piantagioni», disse Joshua Gee nel 1729, con una franchezza che pochi sto rici hanno emulato. Il traffico degli schiavi era essenziale al commercio triangolare imperiale che prosperò sotto il patrocinio dei Navigation Acts. Gli economisti lo conside rarono un commercio ideale, finché gli schiavi venivano comperati con le esportazioni inglesi e trasportati su navi inglesi. Inoltre il lavoro degli schiavi impediva che le piantagioni assorbissero la popolazione dell'Inghilterra, una faccenda che cominciava a preoccupare i pubblicisti, dopo un secolo di lamenti sulla sovrappopolazione del paese. Questa considerazione spiega l'alta stima in cui era no tenute le colonie tropicali . La base principale del commercio inglese degli schiavi era la Giamaica, conquistata nel I 6 5 5 . La Royal African Company fu fondata subito dopo la restaurazione, sotto il patrocinio del duca di York, per spodestare gli olandesi dalla posizione di monopolio dello schiavismo ottenuta con la conquista dei porti portoghesi sulla costa dell'Afri ca occidentale. La prima guerra olandese apri ai mercanti inglesi la via dell'India e del commercio con l'Estremo Oriente; la seconda guerra olandese l'Africa occidentale e il commercio degli schiavi. La fine del monopolio della Royal African Company nel I69 8, unita alla domanda cre scente delle piantagioni di zucchero nelle Indie Occiden tali, portò ad una rapida espansione del traffico degli schia vi inglese. La grande prosperità di Liverpool e di Bristol nel secolo XVIII fu largamente basata su questo traffico. Con la guerra di successione spagnola l'Inghilterra tenne il desiderato Asiento, cioè il monopolio della tura degli schiavi all'impero spagnolo in America, che Francia intendeva assicurare ai propri mercanti dosi la Spagna. L'Inghilterra soppiantò l'Olanda nel di maggior trafficante in schiavi del mondo. La Comt:>agnìa dei Mari del Sud fu costituita dal governo tory nel I7I per commerciare con l'impero spagnolo dopo la LUJllLlU'
26! dell a pace, soprattutto in schiavi. Durante il suo . dr bo� m, la . compagnia fu in grado di competere la Banc� d Inghrlterra e con la Com pagnia delle Indie , dr corrompere i ministri e il re. Per gli schiavi la "''"·1VlH: non era tanto piacevole quanto lo era per que l traeva?o profitto da loro. A causa di una
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tive nelle colonie non avevano la facoltà di proibire o li mitare le attività dei negrieri. Le conseguenze del traffico degli schiavi, in termini di abbrutimento dell'opinione pubblica inglese e di incorag giamento alla tendenza puritana all'ipocrisia, non devono essere sottovalutate. Perfino durante la rivoluzione ame ricana un solo comandante inglese suggerf di liberare gli schiavi e di utilizzarli contro i ribelli : piuttosto perde re un impero che conservarlo con tali mezzi! I mori, nelle rappresentazioni teatrali elisabettiane e giacobite, erano personaggi maligni, ma sembra che ciò fosse dovuto al maomettanesimo che veniva loro attribuito, oltre che al fatto che la loro pelle era del colore del diavolo. Molti al tri riferimenti a mori o negri - Pocahontas, Otello, la Ma sque of Blackness di Ben Johnson, The Triumph of Truth di Middleton, The City Madam di Massinger, poemi dei primi anni del secolo XVII su corteggiamenti tra ragazzi e ragazze bianchi e neri, l'Oroonoke di Aphra Behn - per mettono di avanzare l 'ipotesi che l'atteggiamento di di scriminazione razziale fu il risultato, e non la causa, del vantaggioso traffico degli schiavi: nel secolo XVII pare che · si mostrasse un disprezzo assai piu largamente generaliz zato per gli irlandesi che per i negri, anche se nel Thomas Rymer ritenne necessario criticare Shakespeare per aver mostrato cosi pochi pregiudizi razziali nell'Otel lo . Qualcosa era effettivamente mutato nel giro di una generazione 1 • Inevitabilmente, coloro che consideravano i lavorato ri negri nelle Indie Occidentali come beni mobili, avreb bero esteso questo atteggiamento alla classe lavoratrice bianca in Inghilterra. La tratta degli schiavi ebbe anche profondi e durevoli effetti sui rapporti tra l 'Inghilterra e il mondo extraeuropeo, e il suo ricordo non fu cancellato dalla successiva vigilanza inglese nel sopprimere il com- · mercio degli schiavi, una volta che questa nazione aveva cessato di trarne profitto .
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Quando penso ai colossali banchetti dei piantatori delle Barbados [scriveva Richard Pares], al denaro che gli ahi1
E. JONES, Othello's Countryment, 196,, passim.
COMMERCIO E IMPERO
tanti delle Indie Occidentali tornati in patria riversarono sull'elettorato dello Yorkshire e su Harriet Wilson all'or chestra privata e alle scappate a Lisbona del giova e Wil . ham Beckford, a Fonthill Abbey o perfino alla Codrington Library, e mi viene in mente che tutto quel denaro era stato fatto dagli schiavi african i che lavoravano dodici ore al giorno con una alimentazione (un affama mento) del genere ' posso provare solo rabbia e vergogna .
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Lo storico moderno che adotta il piu ottimistico atteg ,.......-.uto riguardo alla situazione dei lavoratori durante rivoluzione industriale, fa riferimento una sola volta al I!!H· "LLl\..u degli schiavi nella sua Economie History of Eng in I 8th century, e anche questo è « un tentativo . . . di » i suoi « peggiori orrori » .
I l commercio visto con maggior favore nel secolo XVIII . quello con il Portogallo, perché sembrava un'alterna al commercio con la Francia. Il solo gruppo interes a quest'ultimo era la Compagnia delle Indie Orien ' che aveva bisogno dei lingotti francesi. I vini francesi, contrario, dovevano essere acquistati con lingotti ingle Nei primi anni del secolo XVIII la richiesta di manufatti · ( in particolare tessuti leggeri) da parte del Portoe del Brasile era in aumento. Ciò favori il grande ri de! porto di Exeter. Specialmente dopo il tratta Methuen del 1 703 il commercio portoghese, e in �u\..vJ
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ra di successione spagnola dei whig fu conclusa nel I 7 I 3 con una pace tory ; ma il trattato commerciale di Harley con la Francia fu respinto dal Parlamento. I tory di Hannover ( whimsicals ) nacquero in opposizio ne al trattato commerciale con la Francia. Si trattava di co loro che sostenevano le m a n i fatture della lana e della s�ta il commercio del vino di Porto e in generale l'intero sist �ma protezionistico esistente. Dando la maggioranza al « commercio e alla successione protestante » alla Came ra dei Comuni, mostrarono fino a qual punto il partito tory avesse cessato di essere solo un partito di proprietari terrieri. Un trattato commerciale con la Francia fu firmato solo dopo il declino del commercio portoghese, nel I 7 86 .
molti settori dell'industria - ferro e acetato, e rame, carbone, tessuti . Ma, come minimo, indiil contrasto tra due politiche . C'è una sottile ironia pensiero che la classe degli affaristi, il gruppo piu ag vo, possa aver ritardato la venuta della rivoluzione striale; c i nemici della classe degli aiiaristi possano contribuito al trionfo di una civiltà interamente ca tca. La conclusione è inoltre discutibile per il fatto che le dell'Inghilterra portarono all'acquisto di nuovi tere di nuovi mercati. I contemporanei non dubitava .che, secondo le parole di lord Holderness, « il nostro · si basa su di un impiego adeguato, della nostra marittima » . « L'ascesa dell'economia inglese, - seri - si basò, storicamente, sul consapevole e vit uso della forza; proprio come il declino dell'eco olandese ebbe le sue radici nell'incapacità di uno piccolo e politicamente debole a mantenere la sua contro stati piu forti » . Sarebbe stato bello se andata altrimenti; ma perfino gli s torici piu liberali possono fare la frittata senza rompere le uova. politica estera di Pitt il vecchio si distingueva da di Stanhope e di Carteret per una questione fonda : egli virtualmente rinunciò a rivendicare per una parte qualsiasi nelle lotte continentali. furono lasciate agli stranieri, sovvenzionati dal Cosi Pitt evitò il marchio infamante di colui ,.sacmaca vite inglesi per gli interessi degli Hannover, libero di concentrarsi nella lotta mondiale con la per la supremazia commerciale. ( Carteret, al con ' defini la distruzione del commercio altrui « op i! tuo prossimo per un poco di paccotiglia » ) . Du la guerra dei Sette Anni, la riconquista del Canada to da Carlo I centotrent'anni prima) da parte di apri all'Inghilterra la via del commercio del pesce pellicce e portò un nuovo rifornimento di mate navali . (Wolfe sapeva bene quello che stava facendo : p€sca francese nel golfo di San Lorenzo, - scrisse a nel novembre I 8, - è in gran parte rovinata » ). La della Guadalupa portò nuovo rifornimento di
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Per l'Inghilterra del secolo XVIII due erano le alter�a� tive in politica estera, espressioni di interessi econom1:1 differenti. Un gruppo ( Stanhope, Carteret, Chatham ) �l teneva che la guerra e le conquiste coloniali fossero la v1a verso la ricchezza e la potenza della nazione. ( Stanhope inoltre voleva una maggiore libertà per i dissenzienti) . Pitt aveva il valido appoggio dei cittadini di Londra e di altre cttà, e concordava le linee della sua politica con i mercanti della City. Un altro gruppo di ministri (Harley, Walpole, Bute) voleva la pace, nell'interesse della classe dei proprietari terrieri, costretti a finanziare . la guerra con le loro tasse ; essi non erano favorevoli alle avventure commerciali. Walpole in un certo senso fu l'erede della politica tory della « piccola Inghilterra » , cosi :ome �itt riprese la politica aggressiva di Cromwe�l e d1 Gughe� mo III . Ma l'era di pace di Walpole permtse anche lo svi luppo di alcune delle maggiori risorse dell'Inghilterr� : la perizia tecnica dei suoi artigiani e i metodi di produzwne di massa per rifornire il mercato interno. « Se l'Inghilterra avesse goduto di una pace ininterrot ta, - scriveva Ash ton - forse la rivoluzione industriale sarebbe avvenuta pri�a » . Questa conclusione è discutibile, dal .�oment? che anche gli appalti governativi e la spesa mtlttare stt-
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zucchero . La conquista del Senegal e di Goree spalancò le porte del commercio della gomma e degli schiavi del l'Africa occidentale. Frattanto Clive stava stabilendo in India un potere territoriale che avrebbe garantito un con trollo monopolistico sul suo commercio. Un attacco a Manila portò al controllo del commercio dd tè cinese. Ma molti di questi vantaggi furono ceduti con la pace di Pa rigi, conclusa da una classe di proprietari terrieri di nuovo all'attacco . ( Bute fu costretto ad accettare i termini fran cesi, tra l'altro , perché la City disse che non avrebbe po tuto raccogliere finanziamenti finché egli fosse stato in carica) . Guadalupa e Goree furono restituite, i vantaggi ottenuti in Canada furono persi con il ripristino dei di ritti di pesca francesi. A partire da questo trattato, che si faceva beffe di Pitt e della City, Plumb data l'alba del radi calismo borghese, attraverso il quale finalmente gli inte ressi industriali cominciarono ad esprimersi in prima per sona, in alleanza con l'ala sinistra dei whig. Una ripercussione dell'esistenza di due politiche estere rivali fu l'acquisto della nomea di perfida Albione. I go verni del partito della guerra facevano le promesse neces sarie a guadagnarsi alleanze e a vincere guerre; i governi del partito della pace sconfessavano questi impegni per concludere la pace. Ben poca continuità caratterizzava la politica estera inglese nel secolo xvm. I catalani e gli olan desi furono abbandonati nel I 7 I 3 , l'imperatore nel I 73 3 Federico il Grande nel 1 73 6 . I periodi di guerra periodi di unità nazionale ( almeno tra le classi dominanti i periodi di pace quelli in cui le divisioni interne piu evidenti. Una serie di cattivi raccolti tra il I 70 8 e i 3 contribui all'agitazione del popolo a favore della ce; ma forse la crescita delle divisioni interne Walpole alla guerra del ! 73 9 · Le dispute tra fazioni no causa o effetto delle lotte per la pace nel r 7 I o- I 3 e 1 760-63? La politica estera di Pitt segnò la fine del bitismo; proprio come Cromwell con la sua politica spagnola aveva sperato di riconciliare al suo governo i s tenitori del re. E naturalmente c'erano divisioni interne alla classe teressata ai commerci, come ce ne erano state nel
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Sembra che i maggiori fautori della guerra fossero : quell1 che avevano interessi in India occidentale e orien tale e nel traffico di schiavi . Il commercio di Exeter pro . durante la guerra di successione spagnola, proba grazie alle esportazioni illegali in Spagna attrai! Portogallo; ma fu duramente colpito dalle ultime del secolo . La classe dei proprietari terrieri, alleatasi con gli indu. tessili per far approvare la pace di Parigi , preferf �p"""'"p il Canada piuttos to che le isole della Guadalu . · di zucchero. I fabbricanti di tessuti senza videro i vantaggi che potevano arrecare le colonie Nordamerica in quanto mercati in un periodo in cui cercava di boicottare le stoffe inglesi. Le espor del Nordamerica triplicarono quasi tra il I 744 e il . La pace di Parigi segnò una svolta nella politica co inglese ; da quel momento le colonie assunsero una particolare come mercati piuttosto che come di rifornimento. Infatti la rapida crescita della podel Nordamerica (da duecentomila abitanti a ...... . ..v,, .. tra il qoo e il I 77o) significò che le sue im di prodotti inglesi di prima necess ità - come asce, bottoni, prodotti di cuoio, per la famiglia, ecc. "uJ.'-"u•aLvuu di circa 1 0- 1 2 volte. Nel secolo xvu in ulteriormente la domanda gli eserciti ingle in America. La prosperità delle industrie in ferro, un elemen to cosi importante nell'economia XVIII, si reggeva in larga misura sul mercato La produzione per questo mercato portò a divisioni del lavoro nelle industrie metallurgiche. vi era anche richiesta di manufatti di cotone dall'A e dall'India. Nel 1 700-70 I l 'America e Occidentali e Orientali assorbirono il 3 per cen esportazioni inglesi ; nel I 772-73 monopolizzaper cento ; le importazioni da queste zone furo33 per cento nel I 700-70 I , del 6o nel 1 772-7 3 . · erano molte contraddizioni all'interno del vecchio . imperiale. I fabbricanti di stoffe riuscirono ad . i calicò indiani dal mercato inglese ; ma la Comdelle Indie Orientali doveva venderlo, e cosf fece XVIII
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concorrenza sul mercato europeo ai tessuti inglesi. Il com mercio dell'India orientale non offriva un mercato per le esportazioni inglesi, e in generale si era contrari all'espor tazione dei lingotti. Queste contraddizioni si risolsero solo con lo sviluppo dell'industria cotoniera inglese. L'in tero sistema, concepito come monopolio imperiale del commercio coloniale e della navigazione, contrapposto a quello olandese, stava perdendo la sua ragione d'essere con l'eliminazione dei francesi e degli olandesi in quanto rivali dell'Inghilterra nel campo commerciale . Il sistema mercantilistico divenne un impedimento piuttosto che una protezione; ma prima che potesse essere cambiato dovet tero essere abbattuti molti interessi consolidati. Occorre va il rude colpo della rivoluzione americana e della rivolta irlandese. Un prerequisito essenziale per la rivoluzione industriale era il monopolio di vasti e stabili mercati coloniali. La con quista dell'India doveva a tempo debito spalancare all'in dustria cotoniera inglese un mercato rispondente a quella esigenza. Le Indie Occidentali decaddero d'importanza a partire dalla metà del secolo perché gli schiavi e i pianta tori assenteisti non offrivano un mercato importante per le manifatture inglesi. Le tradizionali colonie delle Indie Occidentali fornivano materie prime, non competitive con i prodotti della madrepatria, che venivano lavorate e rie sportate; il nuovo impero fu visto come un mercato per i manufatti inglesi suscettibile di espandersi indefinitamen te. Al tempo in cui il vecchio monopolio imperiale decad de, nel decennio 1 7 70-80, le industrie cotoniere e metal lurgiche inglesi avevano raggiunto uno stadio in cui i loro prodotti potevano rientrare e conquistare i mercati euro pei. Possiamo cosi delineare cinque periodi nel commercio d'esportazione inglese : r ) fino al I 6oo, le vecchie drappe rie esportate principalmente sul mercato del Nordeuropa ; 2) I 6oo-5o, i nuovi tessuti, che rifornivano specialmente il mercato dell'Europa meridionale ; 3 ) I 650-I 7oo, mono polio coloniale, centro commerciale e riesportazione ; 4) I 70o-8o, esportazione di manufatti, specialmente nelle colonie; 5 ) dopo il 1 780, l'Inghilterra come officina del mondo .
5· Le leggi sulla navigazione si risolvevano sempre piu a svantaggio del Nordamerica, via via che la sua popolazio ne aumentava . Le colonie del New Engl and solo con diffi riuscirono ad inserirsi nel sistema di navigazione. non avevano prodotti tropicali da esportare, e soffri della dipendenza dall'Inghilterra per tutti i prodotmanufatti, invece di poter sviluppare industrie pro Un decreto del r 699 proibiva l'esportazione dalle di tessuti manufatti, perfino in un'altra colonia lmtetlcCaJna, e l'industria tessile americana fu soppressa nel Il ferro americano era importato in Inghilterra da dazi, ma nel I 7 50 venne proibita l'installazione America di qualsiasi macchinario per laminazione e ta ' per fonderia o per fusione dell'acciaio. Perfino un dell'America come Pitt dichiarò che non avrebbe che si fabbricasse neppure un chiodo nelle co senza l'autorizzazione del Parlamento britannico. Si lo sviluppo delle miniere di carbone a Capo Bre per paura che potesse incoraggiare la lavorazione del in America, sebbene il divieto significasse che l'In continuava ad esportare in America carbone, che poteva a stento economizzare. Nel 1 7 32 il Parlamen proibf l'esportazione di cappelli fabbricati in America. Cosi le colonie americane, in teoria, erano oppresse l'Irlanda . Ma, grazie alle distanze, queste leggi potevano essere fatte rispettare. C'era un fiorente �mLmc�rci'cl. tra le colonie, di cappelli di castoro di conruuu•u•uu , e il decreto del I 750 sui lavori in ferro battu fu osservato. In compenso c'erano dei vantaggi nel ....... .:oa... J ento con l'impero. La costruzione di navi, meno America che in Inghilterra, venne incoraggiata. A dal I730 all'incirca una nave inglese su sei era stata ta in America; dal I 7 7 4 forse una su tre. Ma i prin che erano alla base della politica inglese ne risentitoprofondamente. Con un decreto del I 729 il legname costruzione americano e i materiali navali furono prati requisiti per l'Inghilterra, con disprezzo per i di-
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DALLA RIVOLUZIONE POLITICA ALLA INDUSTRIALE
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ritti della proprietà privata che era;}o stati sanciti cosi a caro prezzo nell'Inghilterra del secolo xvn. « Quel grande principio di natura, " che ciò che un uomo ha onestamente acquisito è assolutamente, senza alcun controllo, suo pro prio " », Massachussets spiegava a Chatham nel I 768, « questo principio è sanc� to com� non� a f? nd�mentale nella costituzione britanmca » . Gh amertcam chtede�ano solo i diritti dei proprietari inglesi, come er�no statl sta biliti nel I64 I e nel I68 8 . « Quello che a �tamo atto, disse Jefferson, - l'abbiamo fatto C?? l amto d: �ush worth che abbiamo riletto per trovarv1 1 precedenti nvoluzionari di quei tempi ». Il fatto che quelle norme no� ve�is�ero �ispettate creo, un abito mentale improntato all arbttno e disprezzo v� rso . l'autorità inglese. Di qui la fiera e in�spettata opp?s1z1�ne che si manifestò in America quando tl governo bntann�co . tentò di imporre tasse sulle importazioni per contnbutre a pagare le truppe britànniche in America. L'effetto sulla opinione pubblica americana del decr�to del I7 6 5 , che �f fermava la sovranità del Parlamento mglese sulle �olom: , fu abbastanza simile a quello prodott� d �a. teor� a costt· tuzionale di Giacomo I sull'inglese det pnm1 anru del se colo xvn : non potevano rifiutarla come legge, ma la tro vavano intollerabile nella pratica.
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direttori della Compagnia, si diceva, avevano a disposi « parecchi governatorati di valore assai superiore a .u .. ,.,... .,. donazione goduta da sua Maestà »). Questo rivo nei poteri e nello status della Compagnia .,.,...,rv·A un interesse piu attivo del governo per i suoi affaa partire dal I 776 in poi, ma « non per dare buoni go. ai possedimenti indiani » , mette in evidenza Suther « bensf nella intenzione di procurare allo Stato una dei profitti che venivano alla compagnia » in quel 1"'"�0 ··•� 1 • Nel 1 76 7 la compagnia convenne di pagare ooo sterline l'anno allo Scacchiere. grande ricchezza acquistata con la spoliazione del mise in grado i saccheggiatori di comprarsi l'in nella politica inglese . Lo stesso Clive acquistò dap un seggio in Parlamento, poi il titolo di pari. Fu che tra i.l I 7 5 7 e il q66 la Compagnia e i suoi im ricevettero dall'India doni per un valore di 6 mi di sterline. Warren Hastings si vantava di non aver defraudato la Compagnia: prima di accettare del de egli si chiedeva solo « questo, se dovesse finire nelle di un negro o nelle mie » . In tredici anni inviò in In piu di 2 I 8 ooo sterline, che aveva salvato dai ne. Non c'era stato niente di simile nella storia dal tem in cui i conquistadores spagnoli saccheggiarono le ci azteche e incas d'America agli inizi del secolo xvr. di Wilkes , appoggiati in parte dalla gentry indi delle campagne, sferrarono un attacco al mano della Compagnia, attribuendo alle attività di Clive carestia nel Bengala e la morte di tre milioni » . Finalmente, dopo che la deliberata politica ��J<:UJL:sr�Juc:: di Warren Hastings aveva reso dominante la legge britannica, il governo inglese subentrò una piu larga parte di responsabilità nel governo del . ( il Regulating Act di lord North è del 1 773 , l'In . 1Act di Pitt del 1 7 84 ) . Hastings fu destituito e venne una serie di scandali: ma la sua politica fu portata .
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Via via che gli affari della Compagnia delle I?�e Orien po u re stabth voler a r: tali si estendevano, essa cominciò �c tere territoriale in India , in modo da pagar� le �fortl � rtlm f al � ess sottom erano � : zioni tassando coloro che .? o dt La Carta del I 66 r riconosceva alla compagrua tl dultt ro imporre tasse , e le dava il potere di muove�e gue�ra con� d � h � Jostah str 684 r Nel ne. cristia le popolazioni non m difendeva « l'assoluto potere sovrano ?ella C�m��gma tIndia ». Nella metà del secolo xviii Chve com1�c10 a m� Ia fìnaru: tere in atto questa politica, con grande vantaggiO. e rio suo e della compagnia. Piu di 2 ooo ooo dt sterh� . agma Comp della e all'anno si aggiunsero cosi alle entrat
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s. suTHERLAND, The East India Company ìn I8th century Politics, University Press, London, pp. 33-34, ,6 e passim . J. MARSHALL, The Personal Fortune of Warren Hastings, in « Eco History Review », serie II, xvn, p. 29r.
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S TRI ALE POL ITIC A A L L A IND U D A L L A RIV OLU ZIO NE
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zioni di tè aumentarono avanti. Nel frattempo le importa 3 2 5 ooo libbre nel 1 7 5 0 ; da 54 6oo libbre nel 1 706 a 2 scellini l a libbra . il prezzo cadde d a r sterlina a 5 sione diretta tra la ric È difficile stabilire una connes ggio dell'India e delle altre chezza ammassata nel sacche la rivoluzione industriale colonie e il capitale che finanziò ritenere che non vi sia alcun inglese . È ancora piu difficile anche altre connessioni . Un legame tra i due. Ma c'erano va che «il commercio con libelli sta del I 696 profetizza cose con lavoro minore e l'India orientale, procur ando una maniera molto adatta pertanto piu a buon mercato , è ne di arti e di strumen per educare gli uomini all'invenzio o san essere fabbricate con ti, mediante cui altre cose pos , e quindi possano far ablavoro minore e meno costoso . bassare il prezzo dei manufatti» 7·
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do era quasi uno sport Nel secolo xvi ii il contrabban i erano dalla parte dei con nazionale, e le simpatie popolar i doganali. Le severe leggi trabbandieri contro gli ufficial rimanevano senza effetto: contro l'esportazione della lana re ridotte per incoraggiare nel r 696 le pene dovettero esse a e dopo l'unione del · i processi ai contrabbandieri. Prim e i giaco biti prosperavano insieme I 707 , il con trabbando ert Walpole era personal in Scozia. In Inghilterra sir Rob do persino quando era se mente coinvolto nel contrabban il traffico illecito con l'O gretario per la Guerra. Nel 1 7 33 terzo del commercio le� landa e la Francia era stim ato un Liverpool non a gittimo. Il traffico degli schiavi o introdotte di ivan ven esistito senza le perline che ro proveniva che zuc lto trabbando dall'Olanda, e mo . Alla fine del cesi fran tali galmente dalle Indie Occiden tè �.-uJu<>Luu;,uu del so scar o terz un stro periodo sembra che to legalmente ; e una in i nghilterra fosse stato importa in Francia di quantità di lana inglese era portata do era quasi un bando. In America il con trabban che i piu grossi patriottico. Adam Smith riteneva abiJ an1dOi ati nel ti francesi e inglesi fossero impegn
COMMERCIO E IMPERO
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ed egli stesso simpatizzava con il contrabbandiere che « sarebbe .stato, sotto tutti i rispetti, un ottimo citt�dino se le leggt del suo paese non avessero reso criminale una cosa .che l � � atura non aveva mai inteso a quel modo». Negh anm .cmquant � e sessanta del. secolo xvnr Wesley . grandt dtfficol ta a persuadere 1 metodi�ti di Corno ' Sussex, Cumberland e Dover ad abb:mdonare il bando. Ashto? d.escrive Smi th come «tollerante e cinico», ma to s1gmfi�a non comprendere il suo atteggiamento . era anzitutto e s� prattutto un moralista, e pensava ��· �'"""·." L'- quello che d1sse a proposito della moralità del leggt doganali. E �se . costituivano una legislazione di , �he tenev � arufìctalmente alti i prezzi a detrimento particolare de1 consumatori piu poveri. Si riteneva che costo dell'esa�ione dei dazi superasse di diverse volte la c�e vemva raccolta. Se mai fossimo tentati di con Il secolo XVI I I � n secolo privo di rispetto per . not d� vre.�mo ncordare la natura di classe delle e della gmstlZla contro cui era diretta la ribellione � ,_,,..,,-,�,.,,M �sser� �epo : t � ti er infrazioni alle leggi di cac .� Alc�m tra 1 c1ttadm1 J?lll ammirevoli e intraprendenti 9uelle leg�t � con ampia approvazione pub . Era ass �l poco « cmtco» essere tolleranti verso co . che �lschta-: ano la loro vita per avere del tè ad un mmore �h quello imposto come equo dai nababbi Compagnta delle Indie Orientali. In ogni caso, co . facevano nlevare molti contemporanei, il criminale tav� a p�rtar� alla loro conclusione logica le dot dell .mdlvtduahsmo che venivano predicate da tanti
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275 l'Ing.hilterr.a degli u�timi anni del secolo xvu per lo svilup. po dt u v1 processi per la fabbricazione del ferro. In derurg�ia �Il carbon coke non sostitui la lignite per piu si di un secolo . da che era stato usa per essiccare il malto . La macchma a vapore, di cui iltomar chese di Worcester rivendi�ava l'inve�zione negli anni cinq uanta, e con la quale si erano fatti esperimenti fin dai prim i anni del se colo xvn, solo un secolo piu tardi giunse lent un uso industriale. In parte questo era dovutoameallante ad della rivoluzione dei prezzi avvenuta in tutta Europa fine d.el seco�o xv�r; ma c'erano dei fattori specifici alla che Il capitale dalle industrie ing lesi fondamenDue delle strozzature - carbone e ferro - si verifica in industrie in cui necessariamente prevalevano i iro1'">r,.�t terrieri. E sebbene non fossero mai stati allo sfruttamento dellessi e loro risorse minerarie costretti da una continua pre ne sociale a mante� un livello elevato di spese di ssio presentanza. C'era loro un'inevitabile tendenza a vedrap ere le cose a scadenze · a� e�sere in er_e sati ai guadag � � ni rapidi, ad essere o Incapaci dt mvestire capitali con sistenti in pre dì profitti a .lu��a �ca?enza. �ome osse rvava John �el I 7.6 r_, 1. dmttl dt propnetà dei re e dei gro ssi temen tltardarono lo sviluppo del sistema mi.mglese portato ava dai capitalisti piu modesti. r�.gtd. a �egola:r:entazionenti tti ', in particola dtstogheva gh Investimentidi diquecapstiitaldirii dal l'industria mi osf .c<;>me dalle migliorie agricole . Uno � ci obbtettt�I del Compleat English gentlemandeidi prin Def oe � ) era dt persuadere i gentiluomini ad inv re in at . t� produ.tttv e, e non a limitarsi a spendere.esti Né i mer erano Interessati a finanziare speculazioni su terr Per un pr�gresso in questi settori si dovette aspeni la meno raptda accumulazione dei piu umili freeholet e affittuari . nuova epoca del ferro si aprf quando i Darby inizia a fondere col carbon coke a Coolbrookdale a partire VER S O LA RIVO LUZ IONE INDU S TRIA LE
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Verso la rivoluzione industriale I l vero patriottismo consiste nel mantener � le classi inferiori nell'industriosità, e nel sorvegliare la morale dei poveri. DEAN TUCKER,
Reflections on Various Subjects ( 1 752). Tra di loro c'è freddo, fame e putredine ; ma mendicano, rubano e rapinano tra la gente a loro superiore.
A Proposal for Making an effectual Provision far the Poor ( 1 753).
HENRY FIELDING,
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Il prezzo che nel r66o venne pagato per la stabilità so ciale - la sopravvivenza del potere della gentry e la re staurazione della monarchia, i pari e la chiesa d'Inghilter ra - fu il rallentamento di certi aspetti dello sviluppo eco nomico. Non ci fu nell'industria del secolo xvn una rivo luzione paragonabile a quelle verifìcatesi nell'agricoltura, nel commercio e nelle finanze. La disponibilità di ferro era la principale strozzatura che ritardava lo sviluppo del· l'industria, finché la ghisa d'altoforno non poté essere dotta che in piccole quantità (per la mancanza di stibile) e le sbarre di ferro dovettero essere , martellate. Le macchine avrebbero potuto essere proda su larga scala solo quando gli ostacoli all'uso del per la produzione di ferro in grande quantità f�sse o � � 1 superati . Negli ultimi anni del secolo e nei pnm xvm la produzione di ferro era effettivamente in nuzione. I costi del lavoro erano piu alti che in Svezia in Russia. Tuttavia l'industria venne rigorosamente tetta a partire dal r 6 90 in poi, fatto che rese assai le importazioni dall'estero, mantenendo cosi in attivo prod�zione nazionale. Anche in agric?ltura �l costo degli utensili agricoli costituiva un mtralcw. Nef trova incomprensibile che si sia fatto cosi poco ... . .·.��-·w....� ....
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Cfr . sopra, pp . 163-6.5.
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S TRIALE D A L LA RIVOLU ZIONE POLITI CA A L L A INDU
dal 1 709 in poi, sebbene i nuovi proc�dimenti ve ?issero , adottati su larga scala solo quaranta o cmquant anm dopo : All'incirca a partire dal 1 750 vi fu una brus.ca rottura : s1 cominciò a produrre ghisa ad un costo relauva�e �te .bas so e in maniera abbastanza abbondante da sostltutre tl le gno nella costruzione di macchine . Anch.e in .questo . set . tore l'Inghilterra era pronta per la nvoluz10ne m�ustnale : I vomeri e gli aratri tutti di ferro che furono mvet;tatl negli anni settanta favorirono anch'ess i l� trasfo.rmaztone dell'agricoltura . Per sua natura, l � n�ova . md.ustrla del .fer: ro richiedeva grossi investimentl dt capttah, e. fu qumd1 gestita con criteri del tutto c�pitalistici. Le offì�me .carro� . in Scozia, che erano speCializzate nella fabbncaz�one d1 armi iniziarono con un capitale di r 2 ooo sterlme nel q6 � e raggiunsero le 1 50 ooo sterline nel I774 · . Ma nel secolo xvn e nei primi anni del xvrn l'acquisto di una proprietà terriera continu�va ad �ssere lo . scopo ul: timo di ogni ambizioso commerctante o lt?pret;d�tore. Nel Paesi Bassi al contrario, poca terra era dtspombtle, ed era severamen;e tassata. Cosi in Olanda il figlio 7uccede�a al padre formando dinastie di mercanti, mentre l� Inghll.ter ra il capitale era continuamente sottratto all mdustna e al commercio per essere investito nella terra. Al . in cui lo Strict Settlement fece diminuire la vendtta terreni ' si manifestò un'abbondanza di sbocchi per voleva investire nel settore del commercio e della finanza. I proprietari terrieri, in misura fo.rs.e sempre cn;:�cc:u nel corso del secolo, cercarono presttgto attrav�rso cui investimenti, piuttosto che attrave�so fort1 s?ese rappresentanza - palazzi, parchi, quadn. �a tal� tt; mento sebbene creasse un certo numero d1 postl d1 ro, no� arrivò a stimolare l'eco�omia quanto un . . ma pianificato di investimentl nel settore �e1 ?e�l produzione e nel migliorame.nt� �elle comum�a�t?m. molti casi i proprietari ternen s � o�po�er� te al miglioramento delle comumc�z10m v1a acqua. , Royal Society non espleto la funz10�e . della House , Solomon di Bacone, nel controllare e dmgere l ._._,u.,,....." La protezione reale e la necessità di a�mentarne !a tà politica , determinarono una forte mfluenza dt « gen
LA RIVOLUZIONE INDU STRIALE oYVIlUlJ.H
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dilettanti». Quando la Società si interessò alla ura, all'industria, alla navigazione, le sue inda furono strettamente utilitaristiche; e i maggiori scien ' sotto l'influsso di Newton, si ritirarono sulle altezze e della matematica astratta . Il progresso scientifidel secolo XVIII venne dalle società fondate nei Mid e nel Nord dell'Inghilterra da artigiani e industriali la Lunar Society di Birmingham, la Manchester Literary Philosophical Society . ·La politica dei governi precedenti al r688 aveva centri a questo rallentamento del progresso industrial e. I �,,.,u-.uc,· , che costituivano il gruppo piu industrioso nel ' furono in molti casi rovinati dalle persecuzioni. "'-''"'"' , Clarendon rese la vita particolarmente difficile conformisti delle città. Birmingham prosperò per non era una città a statuto speciale e i suoi dissidenti vennero epurati; ma sotto questo aspetto fu fortunaDefoe riteneva che la « tenace follia dei suoi abitanti» 1'11I1anere attaccati « a quella tirannia delle corporazio costituisse un impedimento alla prosperità di Bristol. resoconto parlamentare del I 75 I assicurava che « le · piu utili e piu prospere sono principalmente insieme al commercio piu fiorente, in quelle città e luoghi che . . . non sono soggetti a leggi locali sulle J.JV.Ll:tLl·�nll· . . . Gran parte» delle « leggi relative al com e all'industria... dovrebbero essere completamente », essendo « divenute dannose per il commercio sue presenti condizioni». Navigation Acts convogliarono i capitali verso il com coloniale e le costruzioni navali, a lunga scadenza "' . ,.......��··.v dell'economia nel suo compless o, ma a breve a svantaggio dell'industria . « Lo sviluppo com in questi decenni [r66o-I76o], - scrive Davis, larghi investimenti nel commercio non accampa da investimenti industriali», tranne che per le indu interessate nella lavorazione di prodotti coloniali. commercio con l'estero .. . in questo periodo fece richie per nuovi investimenti industriali eccezionalmente ti rispetto alle proprie esigenze di finanziamento». La rivoluzione commerciale, con la sua superenfatizza-
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DAL LA RIVOLUZIONE POLITICA A L L A INDUSTRIALE
zione del settore finanziario dell'economia - sistema ban cario, assicurazioni - a scapito della tecnologia, fini nel fiasco dello scandalo della Compagnia dei Mari del Sud. La Compagnia dei Mari del Sud attirava investimenti da tutti gli angoli dei tre regni, e da tutte le classi, eccetto le pi u povere. Quando lo scandalo scoppiò, la reazione fu as sai estesa . Alla precoce raffinatezza dell'economia succe dette una generazione di timidezza e di mancanza di inizia tiva . Il suo storico avanza l'ipotesi che la truffa aumentò le distanze tra la rivoluzione commerciale e quella indu striale. Il Bubble Act del r 720 proibi la formazione di società anonime senza l'autorizzazione reale, aumentando cosi la difficoltà di mettere insieme il capitale per imprese industriali. Questo mentre lo sviluppo di industrie come quelle minerarie e per la produzione del ferro e dell'acciaio richiedeva forti spese d'impianto . Le nuove industrie del secolo xvm furono impiantate lentamente e a fatica dai loro fondatori, con scarso aiuto da parte delle poche ban che provinciali. La sopravvivenza dei regolamenti corpo rativi fino al r 6 8 8 , come anche dei monopoli delle grandi compagnie commerciali, contribui a limitare l'attività eco nomica. Frattanto la maggior parte dei salari reali aumentava lentamente, nonostante si ritenesse ovunque che i salari bassi erano essenziali se i mercanti inglesi dovevano es· sere in grado di competere con gli olandesi. Se la lamentazione dei salari fosse stata effettiva, avrebbe dotto il mercato interno a vantaggio delle ni. L'obiettivo dell'Act of Settlement del r 662, seoondlo' le parole di Ashton, fu « di tenere separati il popolo e fonti di sostentamento » . Sebbene non sembra aver nato l'immigrazione nelle città piu grandi, può ben rallentato lo sviluppo dell'industria rurale. Le leggi grano e il premio sull'esportazione contribuirono· a tenere elevati i prezzi dei prodotti alimentari, ed piu elevati i canoni. La « sparizione del piccolo tario terriero » tolse in definitiva quegli ostacoli cara si opponevano alla realizzazione di un "�'·"·'"'uu'u completamente capitalistica; ma durante il periodo transizione sorti l'effetto opposto, dal momento che
VER S O LA RIVOL UZION E INDUS TRIAL E
279 medio freeholder attaccato disperatamente alla sua te n_uta , non poteva permettersi di essere altrettanto « spe rtm�ntale » del suo llega olandese. I grossi propr ietari �? . t�rn en , trann P?c ht tntraprendenti, non avevano bisogno � dt adottare rmgh r menti tecnici fintanto che i prezzi si ? � ��te?�v�no �rtJfiu�mente sostenuti. I proprietari ter rtert ptu pt:c?h, spectalmente dopo il 1 6 8 8 , furono dura m�nte colpttt dalla imposta fondiaria Fu solo con la di . . . nunu�tone det prezzi dei generi alimentari durante la « de . stane agncola » degli anni trenta e quaranta del secolo , che i costi industriali furono ridotti e aumentò il tere d'acquisto delle classi inferiori . L� leggi s �l'� su �a, che dal � 65 1 al 1 7 14 proibirono _ tmpren �ltton p:tva.tt. dt offnre piu del 6 per cento di sut . pr�stttt,, � d p�r cento dopo il 1 7 14, convo t fondt dali tndustna e dall'agricoltura verso lo , dal momento che il governo poteva offrire il tasso voleva. Inoltre, poiché l'essere membro della Camera Comuni era un gran vantaggio per la richiesta di con governativi, �< u?a parte non piccola degli introiti dei . grosst merc�ntl di Lo?dra andava nell'acquisto di seg .. nel mantemmento dt legami con le fonti di protezio. » (Ashton). Questa era per l 'attivi tà economica una ta minore di qu�lla c�e si ra registrata al tempo dei � . Stuart, quando t corttgtam dovevano essere corrotti · pur sempre una perdita. Il sistema bancario si svi: solo ��po il 1 694, legandosi strettamente ai prestiDopo la terra il debito pubblico fu il pri . . tnvesttmento a lungo termine sicuro II sistema di ere . per lungo tempo fece capo interamente a Londra. "''"IS�'>''uu posses ori �i tit li della Banca di Inghilterra � ? <;omp�gma det Man del Sud e la Compagnia delle O:tefitalt, ed alt!l. gruppi londinesi. Il lento svilup del �tstema bancatlo nelle province significava che le . ... .... .,.� ..... localt er no lasciate a corto di capital i a vantag � . del grosso capttale che commerciava con l'estero. '�ggressiva politica estera intrapresa dopo il r 688 m larga misura motivazioni economiche e contribui a bre�e termine ( tariffe protettive, contratti d'appalto . ) al progresso industriale, sia a lunga scaden•
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ALE AL LA IND U S TR I ION E PO LIT ICA D A L L A RIV OL UZ
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del � a delle . I �die Occident�li, za (conquista dell'I nd ia, ta om �ondt � domm10 nel� 'econ nada) alla posizione di pre dt a ess ch a , rra . � o?dtmeno D: le raggiunta poi dall'In g�ilte l to m tmprese pa�tfi�he . , Ne en im est stolse i fondi dall'inv che r nfe mo me � del ministero del CoJ? I 7 I 5 una inc hie sta me guerre danno uln le nel e gat pie im rci « i fondi e le me mer piu sicuro �i qua�siasi . com un guadagno maggiore e se fu ultato che tl capitale mgl� cio con l'e stero » , con il ris e rci. « Fondare un .grand.e tm� distolto dal trasporto di me », t ent vare un popolo dt acqmr ro con l'unico scopo di alle un re a prima vista sembra scriveva Ad am Smith, « può ione di bo �tega� » , e .a de� progetto adatto solo ad un a naz o dei prodottl naztonalt . Gh trimento del consumo intern o co erano maggiori del l'inter interessi sul debito pubbli ale. valore del commercio coloni
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la rivoluzione industriale? Da dove venne il capitale per da are fluivano in Inghilterra Somme di entità spettacol a e ent lm cia spe e, li schiavi . oltremare - dal traffico deg o ggt che sac dal , m, ecol? xv partire dagli anni sessanta del � ma mdustna d�l ferro del pn La « . dia l'In organizzato del ava Ashton, - fu m . . Galles meridionale , - osserv tè e di altri commerctanu parte opera dei mercanti di del Clyde dovette molta Londra e Bristol e la vallata le ai commercianti di ta la sua att rezzatu�a industria pre facile �ndividuar: le di Glasgow ». Ma non è sem etta. Non cl sono nessioni in maniera cosi dir ggio dell'Indi � defluisse�o ze che i proventi del sacche molto fu speso m consumt rettamente nell'industria: � munità politica per i =>i:l'-'-u�; vanti e nell'acquistare l'im all � e nn �li capitale giatori. Una certa quantità . cer a dt��mves tmentl. ,m sst Ba esi � . � specialmente dai Pa n.valt or� ro l det ria pat la � nel si . sicuri e vantaggio i latifondtst l, m spectal riosi. Contribuirono anche reni . con gi�cimen:i di do quelli che avevano ter l lo svtluppo . m�ustnale .del ne . Ma ne i pri mi sta di del ore ilmente attnbutre maggt ghilterra dovremo probab
VER S O LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
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portan_za ai ris� armi di fam�glie e di gruppi d i piccoli pro . dut �on che remvesttvano 1 loro profitti nell'industria e . nell a�ncoltur� . Gregory King riteneva che nel r 6 8 8 il maggiOr contnbuto complessivo al risparmio venisse da reehol?e�s e agricoltori che spesso sarebbero divenuti mdust�tah es st. ste� si. �a « pr�valenza del piccolo capitale contadmo », « 1. ptccoh u�mmi d'azìoLe indipendenti » , o,.;�.u!J.uu la Mann, avevano m qualche modo determinato il ..."'-·'-��·u d ll'industria cotoniera del Lancashire nei suoi � st�dt . Matthew Bolton iniziò l'espansione delle sue IWl.ctrte m So�o con � risp armi che suo padre aveva accu nell� mdustne dt ferramenta. Certamente l'indudella bma se�bra essersi fatta strada con le proprie Il su� stanco accentua soprattutto il contributo quacchen . Nei giorni bui delle persecuzioni del tardo Seicento i · delle sette svilupp arono u!, a solidarietà di grup l . . È p �obabtle che depositassero 1 loro risparmi presso . famtgha o un g�ppo della setta. Cosi il capitale ri . nell ,mdustna, non defluiva verso terre o fondi . Le sette ereditarono il disprezzq per le grandi dt. rappresentanza: la loro esclusione dalle universidal grande mondo della politica diminuivano le ten dei figli a d�ssiJ?ar� le �ic�hezze dei loro padri. Via che le co�untcaztont mtglwravano, l 'economia del poteva liberare risorse per ulteriori investimenti : vuu«> L! . religiosi pensavano che il tempo non e.ssere spre�ato. Inoltre, soprattutto per quanto t quacchen, avevano relazioni ovunque che si �el caso dei Barclay da Londra a No�ich, ai , a Ftladelfia. Questo appianava le difficoltà della . In tempi di crisi i legami di lealtà familiasetta pot�v�o s �lvare u?a fabbrica dalla perdita di che era il rtschio maggwre per un'impresa in fase . ta. Questo fu fo�se un? dei contributi piu impor . . del non-conformtstl alla rivoluzione industriale .
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ZIONE DALLA RIVOLU
IAL A INDU S T R POLITI CA ALL
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VER S O LA RIVOLUZIONE IND U S TRIALE
at? solo creò un merc . e commerciale non con La rivoluzwn si: ' fatture ingle esp�ntdn-e- e- per le maa nt · espansion co1om· a1e ln r:;ificare ed r.e 1 prezzi ' . dive bui anche a far cala e nuove mdu r:e de� matranumfaerttlca, :o sintimterolar re la produziodtal no ed imperiale èe etnca zion strie . Questa tudio della rivoluce: · a tm · portanza nello s 1a delia �asstm e p� erra gu a tr ttica diale la è 01 l e m c e, . nta industrial ? la a cune mdustrie ' la pace che ahm. e. . guerra che sumo e . dustr. e . l contratti governatlvl tnm. t lar a scala di navi, armi da il commercio lae altr su w d pr no . � � �le per ;ele , birra . Ma in ultima coraggiav�f l, stlv 1, orm en um , fuoco interno. L'increm t e al are tor o m bbia a do in ln ? iii � ��� : an lisi e poraneamente -:'er 51 che fico riale ogra st du dem to o in l ò. uno svilupp e Cma s����l popo ghilterra, Irlanda aese esto c?e � lo m do�andauna piu reale solo in Inghilterraero, psaerslgm fr ;�a ad o or lav lazione piu numerc:o· :nte no cdaya va Defoe ' " dà ento �elvasta . Il comm glte , e�a�ti1ce m l'au ene costante mmerciO e . fam1 innumerevoh co o quest aumento del la popol azto· n�, . .e. �e da nte prosper�esce l'att.uale cr bot artl della popolazlo�wnepr)> .oda0�.tatstruz delle teghelizz ne to naz esta tà di qu la commercia a· f e a e c �el e à citt elle giane n � domanda che riali. agr�colo, c��l. qs��ll zione del lavoro ent. i ind . ust .1-�nn ione deg1l tabilduimstne assorb'ue la proa duz pm . do�e le intrie di generi•�di.-. , Franc�a, differenza del� goye us le e protette dal dm e�� ind ansione erano quelHl'-• sp ��-.. n un no :��t� �he ,rifornliva d�. f�rr�. fran t�:�;�lSl� �lil Jassa dell lng hi terrazoccoli e rl cesi . di m' . V. lato vano on d'lnl indossaNor notavano che coe nta nel bb pan nero (se t1�ramentoddelle �.u.ulu«u•-· mangiavano ndo l lento m f e , le fiere annuali ( a .farlo. ). Qua ato, dc?tven ne naz onal economta. . z1oD1, il merc11. ntm rego o 1are di un'ermediari contatta deleterie per importa Gli int c. e persero Ogni 1l. �o sumnzaato. re quentavano 1e ner direttamente citta?-mercato. �eifrevillaggi si aprirono timanali della 3·
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ve botteghe. Negli ultimi anni del secolo xvn i quaccheri erano ritenuti bizzarri perché il loro si era si e il loro no, . no: si rifiutavano di discutere sul prezzo al mercato, insi stendo per un prezzo unico per tutti i clienti. Verso il r78o i prezzi fissi cominciarono ad essere generalmente accettati. Il processo, una volta iniziato, si autoperpetuava. La espansione del commercio al minuto offri una scelta piu vasta ad un numero maggiore di persone, stimolando in tal modo la domanda. Invenzioni in un settore crearono nuovi gusti, nuove richieste in un altro: quando il peltro cedette il passo al vetro, aiutò le spumeggianti birre Bur ton a competere con l'opaca birra scura di Londra . Quan il lavoro qualificato divenne caro, ed i costi crebbero, iniziarono a fare nei distretti del Nord di recente industriale, divenne conveniente introdurre mac che risparmiavano lavoro . A lungo termine questo ClUL><1"o'v il prezzo di molti beni di consumo ad un livello al per lo meno alcuni tra i salariati potevano permet di comprarli. Prodotti di serie come i bottoni di ot di Boulton a Birmingham, o le stoviglie di Wedg cominciarono a rifornire un mercato interno in espansione prima di entrare nel commercio di """''n "�""'·"n"" «Noi pensiamo che sia assai piu importante il popolo che la nobiltà solamente» , diceva Boul . Era una scelta saggia, oltre che senza dubbio ispirata sentimenti democratici. Gregory King stimava che il reddito medio degli in nel r688 fosse di 8-9 sterline a testa: i braccianti, i e i poveri avevano in media meno di 3 sterline scellini a testa. Ciò lo induceva a ritenere che l'Inghilfosse piu ricca di ogni altra nazione al mondo, ec . i Paesi Bassi. Un secolo piu tardi il reddito medio �.-, era probabilmente raddoppiato . A prescindere queste supposizioni, noi non conosciamo l'estensione mercato interno. Davenant calcolava che la domanda per le fibre tessili fosse tre volte superiore a quella mercato estero. Una stima del 172 1 calcola che il mer interno nella sua globalità fosse 6 volte piu grande mercato estero . Ottant'anni dopo Macpherson lo valu..a.•-.
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UST RIA LE POL ITI CA A L L A IND DAL LA RIV OLU ZIO NE
fine �el nostro periodo tav a 3 2 volte tan to. In Scozia alla te tl mercato estero. vol il mercato nazionale era quattro porta�za crescente 'im sull Non ci possono essere dubbi z'altro darst che la pau della domanda interna . Può sen nomico .dell'Ing�ilterra sa apparente dello sviluppo eco te un'ill�st�ne otnca pr� tra il 1 720 e il 1 740 sia in par esportazto m, e che lo svi vocata dal considerare solo le ss di fatto creato una luppo delle industrie nazionali ave � . gar la pro pe � do dt sp1e � maggiore autosufficienz a . Cercan al pnmo tse n e Def ire, ksh Yor : o � dell rità del W est Riding «vanno m gtro per tutta posto « i mercanti itineranti » che cavalli da soma » , vendend� l'Inghilterra con mandrie di m me » . N�m ma?.car:o degh merci « per vestire la g�nte c� � l a parttre all m ctr�� dal indizi che i lavoraton salanat itudine di la�ora�e pm �': 1 750 stes sero acquistando l'ab cose c.ome stlVah e vestttl, ramente e spendere di piu, per po hbero quar:do le loro piuttosto che concedersi piu tem atte . .Tutte le vte portava esigenze essenziali erano soddisf cato :nt�rn? . La �ommer no cosi alla espansione del mer recmztom, e gh cializzazione dell'agricoltura, le iglie d� piccoli . . la progressiva sparizione delle fam to rca per 1 prodottl dt autosuffìcenti, crearono un me elli in fondo alla. scala m anifattura su larga scal a. Qu , i piu fortunati piu ciale dovevano comprare di piu. di vano ed anche consumavano to posto sul.lo cen l'ac Infine , per evitare che tre prospettive, do nos le i del settore industriale fals nostro periodo è mo ricordare che anche alla fine del iali che �giscono in cile parlare di una classe di industr ore s1 oppone niera concertata: piu spesso un sett che era in lott a tro come il commercio della lana g nel r 696 non ha l'i�dustria cotoniera. Gregory Kin ustr.i�i ; nel . r 8o 3 categoria per catalogare gli ind venttcmquemtl a. . quhoun calcolava che fossero cento del reddt per 64 il che a nev rite 770 Y oung nel se dalla terra, e solo nazionale dell'Inghilterra derivas ustri� . Q.uasi la 'ind 3 6 per cento dal commercio e dall ltur a. ta up occ � n�ll .a�nco della popolazione era ancora le no taro tmz odo pen tro lo proprio alla fìne del nos o nel settore industriali. E le prime si verificaron
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VER S O L A RIVOLUZIONE INDU STRIALE
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�no dei P.rerequisi �i e � se�lZiali per il progresso indu striale ed agncol ? era Il m1ghoramento nei trasporti e nel . . comumcazwnt. Occorre uno sforzo mentale e di im. per rendersi conto di tutte le conseguenze loro arretratezza . Il trasporto via terra costava al4 volte pi� al miglio, per ogni tonnellata di quannon costasse Il trasporto fluviale ; costava 20 volte piu per il carbone, diceva qualcuno. Un cavallo poteva un peso 8o volte maggiore su una chiatta in un ca che con un carro su di una strada agevole, e 400 volte che poteva portare un cavallo da carico . Cosi il c � . e tra i� r 6oo e il 1 760 le 700 miglia di fiumi navi m Inghilterra fossero state quasi raddoppiate ebbe decisiva. Prima dell'era dei canali, negli sessanta del secolo xvm , la birra forte ordinaria u r:'a.rea economica di mercato all'incirca dalle 4 6 mtgha. Questo nei fatti limitò l'espansione dell'in fuori Lond�a, e favori la fabbricazione artigianale . btrra. I canah resero possibile la vendita non solo a ma anche nei paesi baltici e in India della bit fatta con l'acqua di Burton-on-Trent, cbe era par,.,.,., .,,.,,,., adatta ' . contrario del trasporto per terra e per mare i canali raramente disturbati dal cattivo tempo. As� ai gran la loro importanza per il trasporto del carbone cosi e voluminoso, e tuttavia cosi vitale per mol�e in Prima dell'era dei canali, i prezzi del carbone nelrnf·_,,.,., er n� s<;>liti aumentare notevolmente dopo � . scrosci dt pwggta. I canali ridussero di metà il del carbone a Manchester. Strade a pedaggio e ca . b�se essenztale della prosperità delle fab . la . dt .s;ovtgh� dello Staffordshire. Birmingham non pm tramtte Londra, ma direttamente. Carbone prezzo significava mattoni meno cari per la co delle nuove città industriali: ·
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, Tbe Brewing Industry cit., pp. xxii-XXIII, r6
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L A IND U STR IAL E NE PO L IT I CA A L DA LLA RIV OLU ZIO
carbone era importante an Oltre che pe r l'industria, il a tadino del secolo xvm sav che per l'agricoltu ra. Il con o ass a bustibile : il tra�porto ancora il letame come com per concu�are la terra, zo del carbone era essenziale prez . bone era assal largament� h e' l calce bruciata col car �lioramenr� delle co u l a co e fertilizzante . Il mi he d commercto, no � . o cazioni rese piu semplice anc a sportata nel W e�t l m� rano . Sui canali veniva tra e. htr r ste tce Le � colnshire e del _ ana a fìocco lungo del Lin e vtv� l tla e ? re rta spo tra � di ero Strade migliori permis e l'inverno , elu:nna� ? cosl mercato di Londra durante en am hor mtg tl 7 . Nel q6 variazioni stagionali dei prezzi venne salut� t? come lesi ing de stra le , to qualitativo del , con ogni probabthta, avreb caratteristica di quell'età che _ o i pos ten . be maggiormente impressionat_ . ron Londra, Le strade a pedaggio favor1 � ta ono :>1-";.._"'""'"...� locale, am : solito iniziati per impulso e. Le .c�ttt�e . . le zone industriali periferich 1sa 1? reg1? d1v ra lter ghi l'In to nu nte avevano ma el . Nel 1 700 1 sa�a . micamente chiuse in se ste sse di L�ndra, e 1 ue terzl li l que di tà me la ena erano app _ ntah. :t:Jel 1 790 tde quelli pagati nelle z�ne oc� nella captt�e, e . li
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di strumenti nautici e di cronometri per la navigazione: ma presto la specializzazione si estese ad altri campi. La scuola inglese per la fabbricazione di orologi sviluppatasi nei primi anni del secolo xvn, divenne famosa in tutta Eu Quasi tutti i piu importanti fabbricanti di orologi quaccheri. L'alto grado di specializzazione dell'indu insegnò a Petty l 'importanza della divisione del lavoNei primi anni del secolo xvm la fabbricazione di oro divenne un'industria con una produzione di massa che tò il mercato europeo. John Harrison, che fìnal risolse il problema di determinare la longitudine in , era un orologiaio, come lo era John Kay, che aiutò Arkwright col suo filatoio ( I 768 ). ( Il John Kay inventò la spoletta volante nel I 7 3 3 si definisce un ). Arkwright stesso, mentendo, affermava di es orologiaio per accrescere la sua posizione e il suo . . Benjamin Huntsman, un altro orologiaio, invenper fabbricare acciaio al crogiolo men. un acciaio piu robusto per le molle dell'orolo, che inventò una macchina a vapore nel era un fabbro, James Watt un fabbricante di stru scientifìci . i progressi della rivoluzione industriale c'era per una solida base di abilità tecnica ed inventiva. La il cui livello economico sotto tanti aspetti è para a quello dell'Inghilterra fìno alla metà del seco mancava proprio di questa base diffusa di artigia tecnicamente abile ed istruito - carpentieri, costruttori, fabbricanti di orologi e strumenti. La volante di Kay ( e altre invenzioni ) ebbero succes , ..���:ul'''"''l"· dove furono riprese dai tessitori; falli. dove furono riprese dal governo. In Frausviluppare l'industria cotoniera, ostacolata dalle e dai regolamenti, si dovettero introdurre inglesi. D'altro canto le invenzioni francesi del nella fabbricazione di orologi e nell'industria sfruttate in Inghilterra. Gli artigiani in portati alle piccole invenzioni. La maggior parfamose invenzioni meccaniche del secolo XVIII risultato di molti esperimenti precedenti, e l'« in·
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ui�on� la Tra i molti fattori che contrib l ar�1g1anat? del e ' industriale inglese , la tradizion e �1 or�log1 e dl . ion caz bri fab la nel to tut rat sop zato e consolidat�S1 �urante 1 men�i di precisione, tradizion fu quello dt mmor secoli precedenti il 1 780 , non essere venuta dalla dolma:m La spinta originaria sembra
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E A L L A IND U S TR IAL ION E P O L ITI CA D A L LA RIV OL UZ
il mu tunato che aveva sfondato ventore » era l'uomo for a dif i bu tri i, la Royal Society con ro . Con tutti i suoi difett mi in ed he, materie scientific fondere l'interesse per le dei e mi ade acc contribuirono le sura ancora maggiore vi che ra ter hil ng nde fortuna per l'I dissenzie nti . Fu una gra se escl� dia non conformi�ta fos me dopo il r 66o la classe o a di rat pa rm be ge , dove avreb sa da Oxford e Cambrid nzione inv e so sen � porto tra dis sprezzare la scienza. Il rap to stretto dt quello XV III altrettan scientifica fu nel secolo primi la causa parlamentare nei tra la dottrina di Bacone e sbite h Black, educato nella pre anni del secolo xvn. Josep nte na le Joseph Priestley, in�eg riana Glasgow e il radica za en se1 la no aro , sollev 'n"' un 'accademia dissenziente , ,_ ... ... r res la con ita era fin . mt. se chimica dal pantano in cui ce e l'unitariano Richard Pn I calcoli attuariali ch ny . p co e n � ura e I�s � . � disposizione della Equitabl degh affan dr prmctpt dt un 'applicazione al mondo siero religioso 1 • aveva già fatto uso nel pen rrn.rr di Birmingham, dello 'r�' Il commercio dei metalli i tor en inv molti dei grandi shire e di Sheffield formò ew tth conseguito da Ma secolo xv iii . Il successo al ina a vapore fu d�vu�o nel perfezionare la macch cca111 me dt o ton enorme labora che « la sua fabbrica era un in dio sta all e � Cosi s � giun� ca applicata » (Mantoux). ale on ezt macchme : l ecc le macchine producono essere rimpiazza ta. Solo ad ia inc dell'artigiano com ne industriale venne alla ultimi stadi della rivoluzio le, sprovvisto ?i abilità. , l'organizzatore industria ru1 . Arkwnght e alt o ent tal il are utt sfr ma capace di tipo, che doyev� ricav�re personificazione di questo . ustnale. Pocht der grandt fitto dalla rivoluzione ind tori morirono ricchi .
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6. Lancashire nasce nel L'industria cotoniera del i ta fin dall'inizio su basi cap xv u. Fu organizza 1
e ex allievo Peter tazione al mio amico Devo questa argomen
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VER S O L A RIVOLUZIONE INDU S TRIALE
I� up�ò soprattutto dopo la rivoluzione, quando città e aggr non sottoposti a� sistema corporativo vennero e�tatl_ con decreti_ legali dagli effetti dello Stature of tlficers . Il � ancashire _adottò il telaio olandese, un com _ .p Icato macchma to � ��e _m molti paesi europei non era po entr�re per l osuhta delle corporazioni. Probabilmenvenne �nstallato a Manchestcr durante l'interregno e il u�o s I es :ese d?po_ la restaurazione, quando le orga. _ ......,,...,J,u der tesstton dr Londra si ribellarono contro _ . I salan del Lan�ashire erano bassi, e le sue merci di a �mon prez:w dr vennero subito molto popolari sul m terno, co �prate da « persone di tutte le condi_ _ e dai poveri in genere » . Es dalle ��n?e dr servrzw l�vabrh, r _ vestiti di cot_one devono aver rappresen _ sanitario per chi li in vantaggt d p�nto dt vtsta _ sebben� ero stgmficasse una maggior mole di la le casalmghe . d l co�on� beneficiò delle misure protetti . . _ :m I c�hc ? �tam .. E�a doppiamente legata al traf s �htavr : gh s�hr�v1 dell'Africa occidentale veniagatt con �ess�tt dr cotone indiano, o - qualora il . dali Indra fo� se i�terrotto _ dalle esportazio cotone del· Lancashtre · t1 lavoro dt' queg1.1 seh'tavt. . . ' Ind'te cctder:tah e m America produceva il cotone per l mdustna del Lancashire . A loro volta i pian compr�vano cotone di Manchester per vesti;e i pro Ltverpool, che divenne il porto del cotone era centrai� del traffico de_gli schiavi. La sua po ola I""J "'"'�;u d� I � volt� tra il I68o e il I 76o. A quel sostitUito Bnstol c�me secondo porto dopo . _ 1 7°0 e Il q8o le Importazioni britanniche Tra tl grezzo cr�bber� da I a .5 milioni di sterline, nel . , raggt�nto l 3_2 mrhoni e mezzo. Tra il I 750 l esportazwne del prodotti cotonieri inglesi au I � volt� e, all'incirca dal r no, essi cominciaro11 mercato europeo . anni �el secolo XVIII l 'industria della birra . In mod? �n teressante alcuni degli sviluppi che . . carattensttcl degli ultimi stadi della rivoluzione La base per la sua espansione capitalistica Vl
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una nume-' entrazione a Londra d'1 ra da se . a11a hon venne pos ta d fabbricava piu la bir , on si van? per: rosa p� polazwne c ave che ariati sal ori lavorat baso perche era format� . le Questa esp ansione s1 � ne� p pr ssi o � agnco rnp�e ? dute le lor co oli i sing te d 1 mas sa d � par e iOn duz ro wne su una p . �� l fisso . La dimens so ca��� gros un a:lO gav pie che im una distribuzione di �r:n p dra Lon dt to dai erca del m . a prezzt dn �riori di quelli praticati tt vend . tali la e oni a � ensi mass pro �z ne aveva dim ate dalle n. o dutt pro i col pic lO di prezzi provoc da poter soppor tare ut�Y I 7 2 al n 6o il prezzo della a boccale variazioni del r accolto . co nte a 3 pence il n te an si � v birra a �ndra � x iii un� tà del secolo e a che c;l eria da due pmt� . « �n:na 'ost ra differente da un grossa fabbnca dt btrra � cofe l'attuale cotonificio dal pno uenza fu faceva la birra in pro »: a naturale conseg tage cllt un di nziarie, laboratorio fina e i ntch managerial una rivoluzione . ne e td� com erci sussidiari in prodotti 1 . come pure lo svlluppo ascurati, e di industrie sussidiatr ora . all ad o fin darl . secon · del banu 1 . rie come la manifattura
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edda , che . che dopo l'epoca fr climatologi o sse1ano nella prima t.efpo migliorò molto meno sta l o, I 7o al 0 I 5 5 dal va te cl urdno effettivamen preceden metà del secolo olo sec del tà m s�con a _, gioni cattive che ne a i persone che ��......,,., cos o er num � gra�d� i buon te. Con un z rodotta da no a st�nto , la d�ffere . viveva . dra colabile. A Lon mc . era enti col t1 e inverm clem . , gente nei pn. mt. mesl di ptu . contmuo a seppeIlire ava '-VJL>ù.-�-·· mu • maziom vart e n e d ,. ro ume n il e anno, no. mver della durezza dell v olmente a seconda LaJI1\..""..�� .. l e d e c pa un giudtce d"1 . 767 I del aio genn nel vera gente sarebb e riteneva che « molta P.o va b rutto tempo che ave te morta di fame » se d I
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41, ,3, pp. u, 1 3 , 2,, 28, Brewing IndustrY cit.,
VER S O LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
to le comunicazioni del Lancashire con lo Yorkshire e il Cheshire fosse continuato. Un cattivo raccolto poteva far abbassare i salari industriali, poiché la minore disponibi lità di moneta faceva diminuire la domanda di lavoro. L'intera economia era ancora strettamente dipendente dal tempo, e di conseguenza la fine della « piccola era gla ciale », all'incirca intorno al 1 700, ebbe senz'altro un ef fetto considerevole. Sappiamo ancora troppo poco sui tassi di variazione demografica nel secolo XVI I I , se non per quanto riguarda la Scozia, ma il quadro diviene un po' piu chiaro rispetto ai secoli precedenti. I primi tre quarti del secolo XVII ave visto un relativo ristagno nell'aumento della popola in Inghilterra. La peste era frequente, con epidemie tlCI)larmenlte violente nel 1 62 5 e 1 665 . Ma con la fine secolo essa scomparve e non se ne ebbero casi neppure la carestia degli anni 1 693-99. La vittoria sulla diede stimolo e fiducia per ulteriori progressi della �\..u•a, e creò anche la possibilità di una società indu stabile negli agglomerati urbani. Ci fu un netto de ' nei cento anni che seguirono il 1 6 50 , dei decessi a malattie da carenze vitaminiche, rachitismo e . Nella prima metà del secolo xvm, con la fine peste e con la possibilità per le classi inferiori di com piti cibo, la popolazione cominciò ad espandersi di in maniera significativa, lentamente fino circa al , piu rapidamente dal 1 750 al 1780 . tasso di espansione variò da regione a regione in que""'-U\.J•uv (come senza dubbio era avvenuto prima, seb ciò non possa essere documentato) . Le città continua a mietere vittime, specialmente Londra, in cui il ti febbre tifoide e il vaiolo infuriavano. Nel secolo a Nottingham veniva seppellito un bambino su ogni ��atte:zz�tt"t . Nel Lancashire, negli anni cinquanta, il di mortalità nelle città era piu del doppio di quello ·v�Jo:.• · Sembra che ci sia stato un .netto aumerito •gr·anc:o nella prima metà del secolo nel Settentrio Occidente, aree ad industria. rurale recentemente entro il mercato di Londra, che godevano cosi prosperità crescente. Ci si sposava presto, e dove
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ZION E DAL L A R IVOLU
pari il bilancio aiutava a tenere in il lavoro dei bambini ile che que alità era alto . È probab familiare, il tasso di nat per sod rio necessa della popolazione, sto balzo in avanti to uno sta sia manda di manodopera, ustria disfare la crescente do i nd one entale della rivoluzi dei prerequisiti fon dam mpor i to tan shire giocò una parte tava le , nella quale il Lanca res era odop vano , mentre la man en tante . I salari cresce aum ne ven o uist a il potere d'acq as scarsa; di conseguenz che ato rc me un costituzione di tato per permettere la di consumo . la produzione di beni sorbisse l'aumento del to per tutto d i natalità , in aumen Agli effetti del tasso calo del tas so di e essere aggiunto un il secolo XVIII , dev ncirca dal I 750, ondra) a partire all'i mortalità ( almeno a L 20 e il I 740 . e raggiunte tra i l I 7 dopo l e punte massim maggiore resi essere dovuto ad una Questo calo sembra nto del tenore grazie al migliorame stenza alle malattie, XVI I , le nuove e agricola del secolo di vita. La rivoluzion delle comunica e i miglioramenti rotazioni delle colture produzione e ri un incremento della zioni portarono ad ezzi degli ali uazioni annuali nei pr dussero le forti flutt provocato ca nel p assato avevano menti, che tanto spesso spesso na anto decennali dei testi t restie ( e ohe le medie ior quan magg era disponibile una scondono ) . In inverno zo tutto prez on erano patate a bu tità di carne fresca, vi Non av gio. mag piu burro e p iu for l'anno e si m angiava tuttavia ca, medi nella scienza vennero grandi progressi diede ale nav e e tar L'esperienza mili ve ne furono alcuni. riconoscere igiene ; si cominciò . a luogo a nuove idee sull' nonchè l'isola e della ventilazione, il valore dell'aria pura iolo com inciò Il vaccino contro il va mento dei casi infetti. circa dal I 76 o . cativi a partire all'in a dare risultati signifi Londra i, disse un medico di I dispensari per i pover globale cato un cambiamento I 7 7 5, avevano provo confronti gente comune nei l'atteggiamento della possono o cura. Gli ospedali malattia e della sua secolo XIX io : nei primi anni del aver portato be.nefic nti ne curassero: piu pazienti di qua babilmente uccisero ente questa trasfe rire arbitrariam Ma non dobbiamo mo <:;=>l�u•u•�u' stia al periodo che stimonianza piu recente appena ano stav di camp agna do, quando gli ospedali .
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VER S O LA RIVOLUZIONE INDU STRIALE
NDU S TRIALE POL ITICA A L L A I
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. scendo . Sappiamo che tra i l I �9t e l' l I 7 5 9 un ambmo su I 5 nati nel British Ly ing m Hospttal monva; cin. quant'anni dopo ne monva uno su I I 8 . Ne1 I 7 6 7 sr· fece . ' obbl rgo alle parrocchie di Londra d1 f ar allevare i bambini piu poveri nati in. città , in campagna . . . -·J La b'ranchena mtrma di coton"' en? Lat� e 11 8apone a buon mercato ; nuove id,.e sul mo o dl vestrre e nutrire i . neonati, sul rapporto esrs tente fra la diet a e determmate . ' . malattie sull'uso degli a trsettlCt, tutto co � tribuL Le cit tà, a pa tire da Manch s er, furono rese pn1 salubri, specialmente dopo gli an I. sessanta .. ] e strade f urano aIl ar. gate e pavimentate le f n venner? ncopert� , i rifornì_ menti di acqua mi lior ' e cas� costrmt � m mattoni per sostituire il fango 0 il l no m estato dar ver�i, con _ a copertura dr paglia t�tti di ardesia piuttosto c prena di vermi. Il grande incen el I 6 6 6 aveva drstrut to le case di legno di L d a grazi alla s ��rsezza di le . � gname da costruzione fu n �stlt�Ite da Plll sane costru in mattone Anche 1a d'Imr�uzrone del prezzo di boe. lie, f ategami e le ti di ferro ' cosi come delle stovrg · una maggior pulizra. , Anche la d·re ta mrg · l'roto . Le importazioni di zucchero in Breta a arono d�Ile I o ooo �onnellate del ellate dI un secolo pru t ar d'1. Que o 7 00 alle I . Incoraggiò il consumo d f a, mari?ellata e dolci, . In contribuirono a variare a a, specral mente 10 . A parure d alla �età del secolo si iniziò ad im . . il r·rso. La patata s1 affermo come co1 tura dr npo. ' ' alcun1 stonCI pensano specialmente nel Lancash.tre · I questo contribu'I a l '��I:l oswne demografica, rendendo . _ ""v.uvJllH\.-l(j:Int�nte t:ossrbtlr l matrimoni precoci Dall' lt o 6 a ' t l !- I 5 e 11 I 700 il consumo di tabacc creb e a . 5 d oncia a testa a 40 once . M a questo era per lo piu fu. . , con la pi pa, o annusato, e quindi non ncrav . . ��l � iera sostanziale sul tasso di mor i à . via 1 te Iventava n:eno caro ( grazie tra l'altro al n ab and�va sostituendosi alle bevande alcolic ng r:te�e�a che ogni settimana la famigrla me a . dr pm 10 birra che per ogm altro s10golo genere prima necessità ' piu che p er la carne, burto, latte e for-
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294 maggio messi insieme. A partire dal regno di Guglielmo III il Parlamento incoraggiò la distillazione del frumento e dell'orzo di produzione interna, e cosi il gin e il whisky sostituirono il brandy francese . Il consumo pro capite di alcool, in modo particolare di gin, triplicò tra il 1710 e gli anni quaranta dello stesso secolo, finché non venne frenato dall'aumento delle tasse nel I 7 51. Sembra che l'emigrazione di artigiani specializzati da Londra verso le province fosse continua, ancora una vol ta come risultato dell'espandersi della cultura londinese. Dalla capitale partivano inoltre maestri di scuola e me dici, circostanza questa che aiuta a spiegare sia il calo del l'analfabetismo che del tasso di mortalità ' . Perfino il sor gere delle industrie fu per un verso un fatto benefico, in quanto molti processi di lavorazione poco salubri vennero portati via dalle case . Sebbene un numero enorme di per sone venisse ancora giustiziato per delitti contro la pro prietà, le giurie eranò sempre piu restie a condannare; la percentuale di condannati effettivamente impiccati era an data diminuendo fin dai primi anni del secolo xvn, e con tinuava a scendere. Nel I750-52 le prime proposte per ri durre il numero dei delìtti passibili di pena di morte fu rono approvate alla Camera dei Comuni, ma solo per es sere sconfitte alla Camera dei lord . Ma la deportazione e l'emigrazione continuarono, come pure la prassi di libe rare i criminali e i detenuti dalla galera a condizione che si arruolassero nelle forze armate. Non si deve esagerare l'effetto dei singoli cambiamen ti, se preso isolatamente: il sovraffollamento nelle città industriali doveva presto volgersi a danno di molti di essi. Ma l'impatto di un tasso di mortalità in diminuzione, dopo il 1740, su di un tasso di natalità in aumento, signi ficò un netto incremento della popolazione globale negli ultimi decenni del nostro periodo. E questo balzo in avan- . ti, a differenza di qualsiasi altro avvenuto in precedenza, non si arrestò dopo pochi anni, ma si prolungò nell'« esplo sione demografica» degli ultimi decenni del secolo. DALLA RIVOLUZIONE POLITICA A L L A INDU S TRIALE
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1 G. A. CRANFIELD, The Development of the Provincia/ Newspaper, I700·I76o, Oxford University Press, London 1967, p. 2 1 2 .
295 Le tendenze della popolazione e i loro effetti sono an c��a �bbast�nza miste�iosi: dobbiamo essere molto possi . btl1st1 ?el tirare qualsiasi conclusione. Ad esempio, l'af . fermazwne che l'alto tasso di mortalità nella Londra dei primi anni �� se�olo xvm fosse dovuto all'abuso di gin, essere p1u attinente alla realta_ nel caso se ne invertano termini . Edward Thompson ha recentemente dimostrato modo convincente che «un sostanziale declino della · tà infantile e un accrescimento della speranza vita tra molti milioni di persone nelle classi medie e 'aristocrazia del lavoro, servono a mascherare, nelle nazionali, un peggioramento delle condizioni della lavoratrice nel suo complesso » . Per ironia, l'espandemografica - e l'espansione sembra essere stata piu nel Nord-Ovest - significava per le industrie un di lavoro infantile. Per chiarire il punto di vista ha1mpson, tra il 1750 e il 1769 a Londra moriva il per cento dei bambini sotto i cinque anni di età· ma il 1763 e il 1765 solo il 7 per cento dei bambini' nati workhouses di Londra, o accolti li quando avevano di dodici mesi, sopravviveva. attribuita nel secolo XVII alle esportazio la maggior parte degli economisti che i costi dovevano essere tenuti al livello minimo passi solo quelli che si occupavano anche della produzione il mercato interno potevano concordare col punto di di Child, secondo cui i salari alti offrivano « una pro,.......""'-•u•·•"' delle ricchezze di quel paese», ed erano «la della prosperità di una nazione» ' . Una rivoluzio dipende dall'espansione del mercato inter meno che dalle esportazioni; la produzione di mas far abbassare il prezzo dei beni di consumo ad un in cui la domanda di massa divenga effettiva. Di l'importanza dell'aumento dei salari del Nord; che allora era stato un mercato di importanza relativa scarsa. I salari piu alti e piu regolari resero un po' il sistema industriale, creando il mercato VER S O LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
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cfr. R. WILES, Tbe Theory of Wages in Later English Mercan in « Economie History Review », serie II, xxx, pp. II3·26.
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IND U S T RI ALE POLITI C A AL L A
e nei loro salari, nelle grandispcittà per i suoi prodottiva. AI dam �al . 20 �� esso Smi�h, era�o e mlgha dintorni , osserva eriori a quel ptu och h pagatl p 2 5 per cento sup . . . dt quel. 101�1 in là . agh � XVII lo seco del Sebbene verso la finereali fossero cresctutl, . es.sl non per lo successivo i salari zz�to man lusso . L'operaio nondelspeforctah mettevano certo il nel ggto, della ma osto giava poca carne; ncoNos1.rd,maalngti?ava o: no patate � r:anee ner carne e del pane biadagli anni sessanta degh condtz10n Pare che a partire ata nel Sud e ne11'0lavest, sebbene nel operai fosse peggior migliorare. Nel secolo xv�n, a causa Nord continuasse a nza di moneta corrente, . sl tendeva � della cronica mancaintervalli regolari, spesso m monete dt pagare i salari ad dovevano es ere c�mbia�e nella �ocanda grosso taglio , che banconote dt� credtto e m mercl - una piu vicina; 0 in forma di baratto . ZIONE D A L LA R I VOL U
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�, . sebbene i salari �eal All'inizio del secolo p , ven nne che pe7 i_piu p�1 po en�u. St�1 aumentati per tutti,vivtraeva susstdto per � nt a persona su cinque solo saldel se sufficte � o ari neva ancora che unia numerosa.noNenlfos Locke dtc va, r69 tenere una famigl bini dei poveri: « Qu7ello eh�, es��t proposito dei bam dai genitori è raramente ptu dt a sono avere a cas rsa ». c quelli in quantità moltoqusca he an ed acqua, e est eva � orr ? t._anton1en o di lui ric stesso, e Defoe doporo bm . delle donne e del bam to in favore del lav no, e gh eva ngu isti dd tra ro indossava abiti chee. lo con proibito di mendicar di Carlo Il, tl costo della tassa per . Alla fine del regno 650 oo o e 7? o oo o sterhne tra to stima fu _ eri pov mt.o a ctrca 2 ooo en alla fine del nostroloperiodocierafu cresc abtl�ente _ un aumno Agli inizi del seco. Dopo il 17 22 prob ai pover_1 che �t�utava del pauperismo s1d10: L,e eni�a. negato t1 suspro prova della workhoupese,r 1_ vdeh pneta la tro ttl con sempre piu feroci XV I I I ,
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XVII I
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anni trenta e quaranta (e le leggi sulla caccia) riflettono f�rse una cres�ente pa_uperizzazione . A partire dal r 740 dtvenne un ?ehtt cap tale rubare una proprietà del valo . re d.� r. scelhn? . D1� pan� passo con l'aumento del costo del suss1d10 per 1 poveri, cresceva anche la determinazione delle parrocchie a mantenerlo basso . Le leggi sui poveri potere non solo sulle persone realmente a carico anche s� quelle che era probabile lo diventassero . Mal: parrocchie erano �mane n�i confronti dei loro poveri , ma la legge le mcoraggtava ad essere brutali verso forestieri . Ogni salariato, anziano o malato era un · �� ca�ico �ul�e tasse. Si doveva pertant� impeagh 1mm1grat1 dt acquistare la «residenza » con cui pretendere di essere assistiti dalla pa�rocchia. de1. poveri erano collocati come apprendisti fuori loro parr?cchie, per la medesima ragione . « Tutti che .. . dtventano turbolenti e non si accontenta ?i qualche piccola gratifica, ad esempio r scellino a al massimo, sono mandati alla workhouse». questa minaccia incombente su di loro, molti poveri sono accont�ntati_ di r ��ellin� quando prima 4 non li soddtsfattl» . L meffic1enza dei metodi assi era paragonabile solo alla corruzione di chi li va . Il sussidio ai poveri, come osservava lord Townshend 1730, era una integrazione di salari. Contribuiva a basso il prezzo dei manufatti inglesi . « Se non per quello che ricevono dalla tassa .. . non lavorereb mai a maglia, né filerebbero con un salario cosi bas come 9uello che _ricevono per quel lavoro, perché con momebbero dt fame». In linea generale faceva ab i salari. Gli anni _r763-73, che videro una grande �o.n:ul.,nJu<:; del commercto e della prosperità nazionale anche testimoni di un aumento insolitamente far: del pauperismo e del sussidio extrasalariale. Questo amto alla classe imprenditoriale, a spese di tutti co che pagavano le tasse, fa il paio con il premio per 'sp>or;tazìorle del grano pagato ai proprietari terrieri ' anquesto a spese dell'intera comunità. .......... ....� ...
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Le fabbriche e la classe lavoratrice
Le manifatture . . . prosperano maggiormente qu� n do la mente è meno impegnata, e quando l'officma può, senza grandi sforzi di i� maginaz!one, essere considerata come una macchma, le cm parti. sono uomini . . . Noi alleviamo una nazione di iloti, e non abbiamo liberi cittadini. ADAM FERGU SON, An Essay on the History of Civil Society ( 1765).
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affermare che È diventato di moda, negli ultimi tempi, luzione indu rivo la nte le sofferenze dei lavoratori dura ici sentimen stor di o fact post striale sono invenzioni ex che fu�o�o J. L. e tali, in particolar modo di quei J?ionieri stat1st1�ai?ent� Barbara Hammond. Si può dtmostrare onale, s1a 1 tassl che, a partire dal 1 780 , sia il reddito nazi ento . Pertanto, salariali medi ' fecero registrare un aum dell'industria do si sostiene le condizione dei lavoratori ' .ulJll l1l��·.u...,L'-"'u'" lu vevano ess�re migliorate. Le statistiche e benzina sono sono per lo storico quello che l'olio e la sso dell'uno il motore a combustione interna: un ecce mond supplisce alla mancanza dell'altro . Gli Ham La une. no un nuovo campo di studi: la gente com ...È . a oper storica non sarà piu la stessa dopo la loro Ql luslO conc bile fare una critica puntuale delle loro ma ti; recen piu e luce delle testimonianze statistich aginazione Hammond furono dotati di maggiore imm noi e ci, criti rica di quanta ne abbiano i loro amente . volt disin po trop sciocchi a metterli da parte ente licem semp re ostra dim Per esempio, non basta "Ll".ll"• b!.Uc�u va pote o uom un ore nello stesso numero di e a domi·cili.o di piu in una fabbrica che come lavorant padr era , rasse lavo ore �ne di s� casa, per quante g10 un o ra un'o i ders �no d1 . pren Se decideva di o d1 hber anche se con ciò diventava piu povero, era
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e questa libertà non poteva essere monetizzata. Nella fab brica il suo guadagno nominale poteva essere piu elevato . Ma questo era controbilanciato da una rigida disciplina, di un genere cui non era assolutamente abituato, rafforzata da multe severe per mancanze banali, tanto che perfino il risultato finanziario netto poteva essere minore : lavoran do lunghe ore non per propria scelta, il suo senso di liber. tà personale e di dignità venivano menomati. Possiamo supporre, tornando indietro di due secoli, che l'imposi zione della disciplina del lavoro fosse stata facilmente accettata, perché la sua necessità è per noi palese: si dove va iniziare ad un'ora stabilita la mattina, lavorare le ore · , con continuità, alla velocità e alla temperarichieste dal processo produttivo. Ma all'antico lavo a domicilio tutte queste cose devono essere sembra avversità enormi, intrusioni nella sua libertà; in casa non aveva orario, abitava forse alcune miglia lontano fabbrica e non aveva altri mezzi di trasporto che le gambe. Soprattutto, egli rinunciava al diritto di sce quando lavorare, per quanto tempo e con quale in : e che cos'è la libertà, domandava Milton, se non ? Le argomentazioni basate sui tassi di salario nomi e su supposizioni riguardo al potere d'acquisto, pos risultare fuorvianti, perché non conosciamo quale di lavoratori dell'industria, in un dato perio conservava un appezzamento di terra da cui poteva , i propri alimenti. Le fabbriche pagavano i salari , ,.. "'l">vl.«LJ.uc;uLc; : ma fecero aumentare il dislivello tra il specializzato e quello che non lo era. L'aumen prezzi degli ultimi anni del secolo XVIII era tollera il lavoratore specializzato, i cui salari crescevano o ancor piu rapidamente; non per i lavoa domicilio o non specializzati. Ma anche se tutto che gli ottimisti affermano sul livello di vita della lavoratrice potesse essere provato, è pur vero che gli non vivono di solo pane. guardiamo al passato con la mentalità del secolo duecento anni di lotta sindacale, il lavoro salaconquistato il rispetto di se stesso e una posizione nella comunità . Ma se lo consideriamo alla luce ·
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dei pregiudizi del secolo XVI I , come fecero nella realtà quegli uomini, ricordiamoci che, secondo i livellatori, i lavoratori salariati avevano perso i loro diritti di nascita di inglesi liberi e quindi non si doveva permettere loro di votare; e che secondo Winstanley i salariati non facevano parte del loro stesso paese, e tale rapporto di lavoro do veva essere abolito . Questo atteggiamento tradizionale, unito al fatto che molte fabbriche assomigliavano alle workhouses, ed erano spesso intenzionalmente modellate su di esse ( anche i poveri erano ritenuti dai livellatori in degni del diti tto di voto), può aiutarci a comprendere per ché gli artigiani indipendenti rimanessero tanto tenace mente attaccati a posizioni economicamente insostenibili; o perché il personale delle prime filande dello Yorkshire fosse formato in gran parte da donne e bambini poveri, di cui questi ultimi non avevano possibilità di scelta, e da lavoratori gallesi e irlandesi (in Scozia ne erano il corri spondente gli abitanti degli Highlands ), cui mancava la tradizione di autosufficienza e d'amor proprio tipica degli artigiani inglesi . Nei Cahiers de doléance delle parrocchie francesi, nel 1 78 9 , dice sir John Clapham, alla posizione del lavoratore a giornata « ci si riferisce raramente, se non per considerarla come una specie di inferno in cui i conta dini potevano cadere se le cose non fossero cambiate in meglio ». Gli uomini liberi avevano ancora la sensazione che an dare volontariamente in una fabbrica equivalesse a rinun ciare ai propri diritti di nascita, che un livellatore aveva definiti come il possesso della propria persona e del pro prio lavoro . Il senno di poi non ci deve impedire di coglie re con l'immaginazione quei sentimenti. Se riusciamo a comprendere l'aura di mancanza di libertà che circondava ancora nel secolo XVIII il lavoro salariato, non rimarre mo cosi colpiti dalle statistiche che fanno pensare che i sa lariati potessero stare meglio dei liberi artigiani e di colo ro che occupavano abusivamente terreni pubblici; e capi remo perché i liberi artigiani formarono l 'avanguardia del primo sindacalismo. Prima della rivoluzione industriale in Inghilterra, co me in ogni economia arretrata, esisteva la disoccupazione ·
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stagionale e la sottooccupazione permanente. Finché il lavoratore aveva una proprietà , era protetto contro i pe riodi di disoccupazione, fatta eccezione per quelli molto lunghi ; e questo permetteva al suo padrone, col sistema del subappalto, di avere nei suoi registri piu uperai di quelli di cui aveva bisogno normalmente, mettendolo in grado di mobilitarli tutti per fronteggiare un aumento im provviso nella domanda. Quando veniv ano i tempi catti vi essi venivano scaricati sulle spalle della parrocchia. La irregolarità del lavoro faceva parte del sistema. Ciò pro dusse un particolare atteggiamento nei confronti del la voro. Malachi Postlethwayt attribuiva l'alta qualità dei prodotti inglesi ai frequenti « periodi di riposo, in cui la gente tornava alla sua vita abituale », alla loro libertà di lavorare ( entro certi limiti ) quando ne avevano voglia. Questa libertà era apprezzata piu della continuità del la varo. Quindi si osservava San Lunedf come giornata di riposo, e talvolta perfino il martedi, preparandosi per un intenso lavoro alla fine della settimana; di qui l'interru zione totale in molte industrie al tempo del raccolto, per la fiera annuale, o per la festa del patrono ; oppure a Lon dra nei giorni di impiccagione. Di qui anche la tendenza, cosi deolorata dagli economisti, di lavorare di meno quan. do il cibo era a buon mercato . Si diceva nel 1 747 che un uomo « cui bastano tre giorni di lavoro alla settimana, per mantenersi, sarà ozioso e ubriaco per il resto della settima na ». La gente era vestita e nutrita meglio quando i prezzi erano alti. A Londra c'era una riserva permanente di lavo ratori non occupati. Altrove la riserva era meno evidente, ed era formata da lavoratori non impiegati a tempo pieno fra cui gli occupanti abusivi di suolo pubblico e i lavo ranti a domicilio. Questo significava tra l'altro, che in tem po di guerra il reclutamento nell'esercito non comportava grandi sacrifici per l'economia: gli artigiani impiegati a tempo pieno venivano raramente arruolati . Un siste. ma industriale regolare aveva bisogno di un esercito re golare. Non dobbiamo però idealizzare il sistema del lavoro a domicilio . Si sprecava tempo ; i lavoratori erano quasi sempre sottooccupati; il caso li poteva ridurre a dipende·
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DALLA RIVOLUZIONE POLITICA A L L A INDUSTRIALE
re dal sussidio per i poveri o dall'usuraio. Come ha sotto lin�a�o Ashto� nella prod�zione tessile i rapporti indu � st�tah erano gta « spersonahzzatt_ » molto prima della na sc1ta delle manifatture : i mezzi di produzione, infatti, ap _ _ pa�tenevano al cap1tahsta e migliaia di lavoratori a domi cllw non vedevano mai il loro padrone. I lavoratori a do n;ticil �o si approp�ia�ano indebitamente dei materiali grez ZI det loro da � o rt dt lavoro ; i padroni ricambiavano pa . _ gan?o a prezzt mflazwnati. L'operaio di un'industria or gamzzata sul lavoro a domicilio, che otteneva a credito i materia�i grezzi oppure riceveva anticipi dal datore di _ . lavoro, mvanabllmente sprofondava nei debiti e cosi era legato al padrone. Era considerato scorretto assumere un uomo senza il consenso del suo precedente padrone . Un lavoratore in tale posizione non aveva praticamente al c�� � f_?t�a contrattuale; questo sistema precludeva la pos stblhta dt u?a contratt�ione collettiva. Orari prolungati, pag�mento m natura e Irregolare dei salari, tutti si posso _ no ntrovare nel ststema del lavoro a domicilio. Voleva di re lavo�o duro a bassa retribuzione per uomini, donne e _ . È assurdo accusare le industrie di aver introdotto ?ambtm ll lav�ro infantile: esisteva da molto tempo nelle case. Le fabbnche scandalizzarono i filantropi portando questo fe nomeno sotto gli occhi di tutti, e rendendo brutalmente _ c�tara la dipendenza dei profitti capitalistici da questo tipo dt manodopera. Tuttavia rimane una notevole differenza tra il lavo ro infantile �n casa ( tranne che nei casi in cui i genitori fosser? parttco�armente abbrutiti, o nel caso degli ap prendtstt poven, che erano spesso trattati crudelmente) e quello nel!e _f� br��he. Perfino un apprendista povero ave va la _P?sstblltta dt t:nparare qualche tecnica che poteva in defimttva metterlo m grado di lavorare come libero arti giano : i bambini nelle fabbriche non imparavano nulla che potess� aiutarli �d uscirne. Per lungo tempo permette . re ru figh dt entrare m fabbrica venne considerato un diso nore per chi avesse rispétto di sé . I figli dei poveri spediti al No:d dali� workhouses dt_ Londra per far risparmiare ai contrtbuent� le .spe�e del loro mantenimento erano parti colarmente mdifest. Nelle fabbriche i bambini dai sette
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anni in poi dovevano lavorare dalle I 2 alle I 5 ore a gior nata (o nottata ), per sei giorni la settimana. « Nell'ipotesi migliore in un lavoro monotono, nella peggiore in un in ferno di crudeltà umana » . « Eta un'interminabile teoria di dita tagliate e di gambe stritolate negli ingranaggi ». Il salario Jel capoflìcina dipendeva dalla quantità di lavoro che riusciva a spremere da coloro che gli venivano affidati. La storia di questi bambini, come osserva molto genero samente Ashton, « è deprimente». Una delle peggiori accuse contro i primi metodisti è la tolleranza che dimo strarono nei riguardi del lavoro infantile, perché erano convinti dei pericoli rappresentati dall'ozio per chi era macchiato dal peccato originale. Ciò fa parte della diffusa ostilità per lo svago, che tanto contribui allo squallore e all'aridità dell'età della rivoluzione industriale. Dal punto di vista degli economisti tutto pareva giocare a favore della trasformazione dal sistema di lavoro a do micilio al sistema delle fabbriche; era tanto piu ordinato e preciso. Il lavorante a domicilio spesso doveva fare viaggi incredibilmente lunghi per procurarsi i materiali grezzi e vendere al mercato i manufatti. Nel commercio della ma glieria dei Midlands orientali talvolta si impiegavano in questo modo due giorni e mezzo ogni settimana. I vantag gi della concentrazione che portò alla divisione specializ zata del lavoro sono evidenti. La disciplina era dura da apprendere, ma, co"me in ogni economia arretrata, era es senziale per l'aumento della produttività. Le fabbriche pa gavano i s·alari con piu regolarità, sebbene non sempre puntualmente. Si riteneva che le crisi di sovrapproduzione fossero meno probabili. I vantaggi economici della prodti ' zione su larga scala erano evidenti nell'industria quanto nell'agricoltura . Quello che si perse per le industrie e le recinzioni fu l'indipendenza, la possibilità di variare e la libertà di cui avevano goduto i piccoli produttori: un asce tismo forzato, come lo chiamavano gli Webb . Al risenti mento per la perdita della libertà possiamo aggiungere l'odio per il nuovo potere assoluto e incontrollato che il padrone capitalista aveva sui dipendenti, soprattutto dove i salari, interi o in parte, venivano pagati in lettere di cre dito, che potevano venire riscosse solo acquistando merce
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S TRIALE D A L L A RIVOLU ZIONE POLITI CA ALLA INDU
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in uno spaccio padronale. Alcuni padron sfrutt�van? il . I proprio monopolio facendo pagare prezzt � sorbt�antt ec a tl a scrtvev to, salaria e lavoro di rapporti tra datore . pn1 assat sono « , I I o Giorgi di regno il e no Tucker, durant e simili a quelli tra un piantatore e uno schiavo delle nost� 111 re aspetta be potreb si ci quanto di ane americ colonie » un paese come l 'Inghilterra >> . L'uso delle parol� « �?aster e « servant » negli atti che riguardano rapportt dt l�voro riassume le ragioni dell'osti lità. Un servo non era hbero, aveva rinunciato ai propri diritti di nascita di inglese li bero. Alla base di questo atteggiamento c'erano secoli di
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storia. i Ben presto i nuovi padroni industriali divenn� ro ri�c . ternen etar propri � come i banchieri, i mercanti o i grandi respon dt senso quel Ma essi non conservavano affatto sabilità, per quanto inadeguato fosse, che contrassegnava alcuni proprietari terrieri e capi di famiglie nobili. Il rap porto tra padrone e servo era definito dal lega�e d�l de� naro . Il lavoro era uno dei fattori della produztone, 11 cut costo doveva essere mantenuto il piu basso possibile. « Aumentare il salario dei lavoratori a giornata è sbaglia to, - riteneva il dottor Johnson , - perché non li fa vivere meglio , ma li rende solo piu oziosi » . Queste comode mas sime erano ora applicate ad uomini che non avevano alcu na proprietà agricola a salvarli dalla fame nei periodi disoccupazione, e a dar loro la libertà di smettere il la quando questo diventava intollerabile - a c �usa di malattia, ad esempio. Per la schiacciante maggtoranza utton nel I 7 8o la popolazione le parole di William . e mam » --: proprt « ogni uomo ha una fortuna nelle essere sembrate della piu amara ironia. La maggtor degli uomini non aveva la sensazione che. si . f? s �ero lancate nuove possibilità, ma che i veccht dmtu stati soppres si. Il verdetto formulato da Arnold nel I 8 84 rimane ancora valido : « Quanto piu ._.,........� mo l'attuale andamento delle cose, tanto piu ci gliamo delle inutili sofferenze che sono state inflitte al
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polo » . . . La distruzione delle macchme fu la logtca rea1ztcm& uomini liberi che anche nel periodo del lavoro a
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avevano raramente posseduto i loro utensili , e che consi deravano la concentrazione dei macchinari nelle fabbriche come lo strumento del loro asservimento. Negli ultimi an ni del secolo XVII i tessitori di Londra si erano ribellati sfasciando i telai olandesi, introdotti da tessitori francesi che adoperavano il sistema a nastro; a Londra nel I 76 3 e nel I 767 furono distrutte le segherie meccaniche . Nel 1 72 7 sfasciare telai per calze divenne un delitto punibile con la morte. N el I 7 5 3 la casa di J ohn Kay fu distrutta a causa delle sue invenzioni che permettevano di risparmiare forza-lavoro ed egli abbandonò il paese . Nel r 768 i filatoti di Blackburn distrussero i filatoi meccanici di Hargreaves ; decennio dopo le macchine di Arkwright vennero si ticamente assaltate. Non erano soltanto degli operai ;.IJI1J.J.I1LJcu· che reagivano in questo modo. Nel I 7 75 Law Hernshaw inventò una macchina per filare il coto ma preferi distruggerla subito, piuttosto che togliere dalla bocca dei poverì . Ma ben presto le cose cam . Arkwright, negli anni sessanta non provò nesso degli scrupoli sulle conseguenze sociali delle sue in ' che invece aveva provato trent'anni prima Lewis inventore di un macchinario molto meno complesso. distruzione selettiva dei macchinari, ai danni di di lavoro particolarmente odiati, era una forma pri di protesta industriale. L'azione della classe lavo dapprima cercò di imporre al Parlamento di arreil flusso verso le fabbriche, facendo ricorso ai rego ti elisabettiani sull'apprendistato ; quando questo ricorse alle distruzioni organizzate di macchinari. volta che la legislatura tenta di regolare le contro i padroni e gli operai , - osservava Adam Smith, consiglieri sono sempre i padroni » ) . Altre forme di azione industriale furono quelle che Bob chiamato « contrattazione collettiva attraverso » e la regolamentazione dei prezzi per mezzo , di cui nel solo I 766 sono stati rintracciati ven episodi.
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DALLA RIVOLUZIONE POLITICA A L L A INDU STRIALE
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Nella misura in cui i lavoratori avevano cessato di ven dere al mercato i loro prodotti, venendo a dipendere per questo dal datore di lavoro, essi si interessarono piu del l'entità dei salari che di quella dei prezzi a cui quei prodot ti venivano venduti. Essi cessarono di avere in comune col datore di lavoro l'interesse a limitare la produzione e a mantenere livelli di qualità. Cosi le corporazioni gra dualmente cedettero il passo a organizzazioni che poteva no lottare con piu efficacia per i salari e le condizioni di vita di coloro che avevano solo il lavoro da vendere. Il grande potere dello stato e della classe imprendito riale venne usato per reprimere ogni tentativo dei lavora tori di organizzarsi per proteggere la loro posizione. Nel I 7 I9 ai lavoratori (ma non agli inventori) fu proibito di portare le proprie specializzazioni negli altri paesi. Con un decreto del I 726 le associazioni di lavoratori furono severamente represse: quattordici anni di deportazione per l'uso della violenza nelle dispute di lavoro, la mor te per la distruzione volontaria di una macchina. Invece i datori di lavoro avevano il diritto di associarsi, « nel se greto e nel silenzio piu profondi, - dice Adam Smith, [per] abbassare il prezzo del lavoro » . Né i sindacati né i loro singoli aderenti potevano in tempi normali intrapren dere una azione legale contro i datori di lavoro che paga- . vano in natura, per paura di persecuzioni. Nel I 7 I 9 , quan do gli uomini che trasportavano il carbone sulle chiatte a Newcastle scioperarono per ottenere salari piu alti, la ri sposta consistette nell'invio di un reggimento di soldati e di una nave da guerra. L'anno seguente, dopo uno sciopero di circa settemila operai qualificati dell'industria dell'abbi gliamento, le loro associazioni furono interdette da un de creto del Parlamento ; lo stesso accadde nel I 726 nelle in dustrie della filatura e della pettinatura della lana, in segui to a rivolte e distruzioni di telai nell'Ovest del paese, nel I 74 9 nelle industrie della seta, del lino, del cotone, del fu stagno, del ferro, del cuoio ed altre e nel I 77 7 tra i cappel lai. Nel I 75 7, dopo uno sciopero, fu infine abbandonato
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nell'industria tessile il sistema della regolamentazione dei salari da parte dei giudici di pace: la determinazione dei sa l�ri fu lasciata a liberi negoziati tra parti diseguali. Iro mcamente, ora erano i lavoratori e i consumatori che cer cavano protezione nel mantenimento del sistema elisabet tiano di regolamentazione dei salari, dei prezzi, delle nor me, delle �ondizioni di apprendistato, ecc. Il laissez faire . era prefenb1le per gli industriali e gli intermediari al con trollo di magistrati che potevano avere un certo senso di s?lid��ietà locale e un accentuato disprezzo per i nuovi ncch1 . I datori di lavoro potevano intentare causa, con l' accu dì cospirazione, contro gli aderenti ai sindacati, e pote perseguire singoli individui per aver interrotto il la . Nondimeno, tra gli operai specializzati o semispe ll""·u"'...,. ••· , esistevano già alcuni sindacati abbastanza forti mascherati sotto forma di club o di società di ami: che provvedevano agli ammalati e ai funerali. Un buon ID"•uvtu è il fondo dei trasportatori di carbone su chiatte �wcastle-on-Tyne, costituito nel I 699 ; con cui fu co un ospedale. Ma nel I 7 I 2 si addusse ( da parte dei di l �voro ) che il fondo veniva « speso ad incoraggia .. .........lu tmamenti e disordini tra i trasportatori » 2• Ci so altri esempi di club che nei primi anni del secolo xvm come organizzazioni per portare avanti nuove ri salariali . Nel 1 � 7 3 i filatori di Spitalfields, grazie propn_ a orgam_ zzaz10ne e all'aiuto di un lord mayor di Londra, ottennero da un decreto del Parla la regolamentazione dei loro salari e delle condizio lavoro. ·
è la base sociale del
« radicalismo
tory » di cui si parla a
stato uno sciopero di trasportatori di carbone per un aumento nel 1654 (J. HOWELL, Newcastle upon Tyne and the Puritan p . 292).
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AGRICOLTURA E R A P PORTI AGRARI
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Agricoltura e rapporti agrari
Nello stato commerciale non esiste alcun con trollo naturale che possa garantire la sicurezza del coltivatore; e il suo signore non ha chiaramente a alcun interesse se non quello di spremere la s� ptu industriosità piu che può . . . I diritti delle classi elevate sono resi perfettamente sicuri, mentre quel li dei coltivatori sono posti in balia dei loro op· pressori. WILLIAM OGILVIE, Essay on the Right of Property in the Land ( 1781).
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Il clima favorevole del secolo XVIII contribui allo svi luppo capitalistico dell'agricoltura. « La gentry del secolo - costitui una XVI I I , - secondo le parole di Thompson, Ess � un� , nel sé di . sicura e successo di classe capitalista a e mdu agran a cultur una di ri caratte suo stile di vita, i damente profon lità menta alla « e riferisc striale » . Egli si con dere appren ad pronta classe, quella capitalistica di conta alla losa metico one attenzi con dedita e entusiasmo bilità .. . Emergeva il laissez faire, non come ideologia di qualche attività manifatturiera, non come filo intell�ttual� tessuto dai cotonifici, ma proprio nella grossa fasCla agn cola del grano. La tesi di Smith [in The Wealth o/ Na tions] è derivata, assai largamente, dall'agricoltura » . La �ecinzione facilitò il prosciugamento dei terreni ludosi. Progetti di prosciugamento, coltivazione di deserte e della brughiera, nuova rotazione delle \..V JL.u....... , coltivazione piu intensiva, specializzazioni regionali: ciò aveva contribuito ad un aumento nella produzione. la fine del nostro periodo la terra inglese seminata a mento produceva all'incirca il 40 per c:nto in_ piu p�r rispetto a quella francese . Nonostante 11 prem10 sull tazione del grano, il pane bianco incominciò a l'alimento principale anche per i poveri. Dalla metà secolo in poi, dato l'aumento dei prezzi agricoli, messe a coltura nuove terre. A partire dalla ••v'"'"'"' J'
agricola del secolo xvn si poté tenere in vita il bestiame durante l'inverno . Questo fatto, insieme al miglioramen to delle comunicazioni, significò che durante tutto l'anno veniva venduta al mercato una quantità maggiore di carne fresca e di grano : il conseguente declino nel consumo di carne salata deve aver avuto un buon diettu sulla salute . maggior longevità del bestiame fece aumentare la pro . di letame, favorendo in tal modo una coltivaziopiu intensiva. I nuovi pascoli inoltre migliorarono la della lana delle pecore. Il numero degli ovini pro "'l..ul!Jtl clllt:: raddoppiò in Inghilterra durante gli ultimi anni del nostro periodo, ed esse divennero anche grassi . Ma ora le pecore venivano allevate per la car oltre che per la lana, come pure si allevarono manzi da piuttosto che animali da tiro . Bakewell diceva lui non allevava pecore per la mensa dei gentiluomi per le masse, proprio come Boulton, che fabbricava · per il popolo, e non per la nobiltà ' . Il montone della Vecchia Inghilterra, e non il manzo, era la a buon mercato del secolo XVIII. La recinzione ti l'incidenza delle malattie infettive tra gli animali e l'allevamento selezionato. La fine della macellastagionale, unita all'incremento della produzione · e al miglioramento delle comunicazioni, portò maggiore stabilità dei prezzi, e ad una diminuziocarestie . produzione di prodotti alimentari non si necessariamente un miglioramento del tenore di coloro che lo producevano. Lo stimolo alla rivoluagricola era venuto dal desiderio dei proprietari ter dei contadini capitalisti di guadagnare producendo mercato . Il sistema di agricoltura intensiva praticato richiese un notevole investimento iniziale di : era al di là dei mezzi della gente modesta . Ma pro introiti al proprietario che introduceva miglio valore della terra nel Norfolk aumentò di dieci volte 1 7 3 0 e il 1 760 . Il basso prezzo del cibo durante la de agricola degli anni 1 72 0-50 comportò difficoltà ·
. sopra, p. 2.83.
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D A L L A RIVOLUZIONE POLITICA ALLA INDUSTRIALE
economiche per freeholders e fìttavo:i � in? ri, e aumentò la corsa all'accaparramento e alle recu:zwm : tutt� le stra: . de portavano alla formazione dt. umta, ec
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AGRI COL TURA E RA PP OR TI AGR AR I
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namento ai promotori, che dis tribuivano la terra come meglio credevano . Ma il piu povero degli abitanti di un cottage er� se�p e 1iber di opp ? orsi ad una legge parla � mentare d1 reonzwne. St trattav a solo di imparare a leg gere, assumere un costoso avv ocato, passare alcune set ti ma ne a Londra ed ess ere prepar ato aJ affrontare la collera · potenti del suo villaggio. Se egli lasciava la sua casa la recinzione, questo dipendeva interamente daUd yolontà ;. sebbene la perdita dei diritti di pascol are il t1?me net pascoli demaniali, di raccogliervi combusti Il costo per la recinzione dei suo piccolo appezzamen ' ' se ne aveva uno, il fatto che non possedesse capitali co� pra�e i fertilizzanti necessari a trar vantaggio dalla Il fatto che gli affitti, almeno nei Midlands ) . rc::tdoonuJsse·r• m conseguenza delle recinzioni, tutt e quecose potevano assisterlo nei pre ndere la sua libera de . Ma coercizione: mio Dio, no ! Nulla di cosi poco lltannt'c:o. C'era un lavoro, che lo asp etta va, o come brac agn,colo nel suo villaggio, o in una fabbrica in qual. pos to, se riusciva a scoprire dove andare e se lui e Ia fami�lia �otevano trascinarsi fin là. « Solo i piccolissi » , affermano rassicuranti Chamb ers e Mio sarebbero stat i costretti a svende re. vero anche che in molti villagg i la popolazione non . mo lto dopo la recinzione e ciò si spiega col fatto che P"'i'�·v•<•"'" · -'Jl"' era comunque in aument o dappertut to. La ·�"'v....... dell'area col tivata e i metodi di col tura piu in richiedevano piu lavoro. Moltep lici sono tuttavia per scacciare una famiglia dal la terra. Finché una fattoria, per quanto piccol a, sia freehold, o leasehold, ha una qualche sicu rezza. Una volla fattoria fosse perduta, per qua nto « volontaria » potesse essere stat a abbandona ta, la possibilità un impiego come salariato non offriva una equivalente. « Via via che l'ag ricoltura richie tun numero maggiore di lavorato ri specializza ti, Ashton, - si filava e tesseva men o nelle fattorie , ed effettivamente vi furono pro prietari che questa pratica ». Questa transizi one da un'eco. mis ta basata su lavoro a domicil io e lavoro salaria·
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to a metà tempo ad una di lavoro salariato a ten:po pie�10 deve aver avuto conseguenze catastrofiche per 1l reddtto globale di molte famiglie . A partire dal r 7 6 5 circa i salari dei lavoratori agricoli cominciarono a cadere e a dover essere integrati dal sussidio dei poveri. Forsf> Marx ha semplificato troppo, limitandosi a tratteggtare .un . pro cesso complicato, quando parla della yeom�nry tn�lpen: dente che viene sostituita da una plebagha serv1le dt agricoltori con contratti d'affitto a breve termine; ma guardando le cose in prospettiva è preci � �me�te que�o che è avvenuto. La recinzione fu attuata pm factlmente m quei villaggi la cui organizzazione parrocchiale �ra me�o democratica . Molti piccoli proprietari furono mdenmz zati prima della recinzione, per facilitarla. Sia che sia s.ta�o causa o conseguenza della recinzione, l'autogoverno d1 vll laggio, come esisteva in Inghilterra, scomparve . « .La d� mocrazia rurale era praticamente inesistente, - scnsse su Lewis Namier, che non era un sentimentale, - [perohé] gli yeomen farmers diminuir�no. di numero e �i importan za i tenant farmers alle elezwm parlamentan furono ob bligati a seguire la causa dei loro padroni, mentre i lavora tori dei villaggi non avevano né diritto di voto né una reale possibilità di ribellarsi», come esisteva in città. Alla fine del nostro periodo la miseria e la protestà nelle campagne erano certamente in aumento. Guardando retrospettivamente, l'intero processo . un'aria di inevitabilità. Lo Strict Settlement e l'u uuJ''-"'" bilità dell'eredità rafforzarono la posizione economica grandi proprietari terrieri, che avevano trionfato camente nel r 66o .e nel r 688. Essi potevano soc�_,..,.,,... costi di una pianificazione e di un investimento a termine, e riguadagnarono cosi parte del terreno to nel settore economico a favore della classe sti nel secolo xvii. Analogamente i piu piccoli non potevano competere con i leasehol�ers, ir: possesso maggiori risorse finanziarie . Il crollo del prezz1 e delle dite nella depressione che segui il 1 730 accrebbe le difficoltà. La recinzione fu tanto una conseguenza una causa della scomparsa del piccolo freeholder. il premio per l'esportazione avvantaggiava i grossi
AGRICOLTURA E R APPORTI AGRARI
tori, mantenendo alto il prezzo del grano e in tal modo causando artificialmente quella che Adam Smith chiamò « la penuria costante del mercato interno », che costringe va i lavoratori a lavorare piu duramente e per un numero maggiore di ore. L'asprezza che contrassegnò i rapporti ua le classi nelle due generazioni che seguirono al nostro periodo ebbe ori gine tanto dalla sensazione che i poveri fossero stati espro priati con l'inganno dalla loro terra quanto dal risentimen· to per essere stati costretti a entrare nelle fabbriche. Di qui l'appello alla classe lavoratrice con la parola d 'ordine: « torniamo alla terra », che ricorre fino al secolo xrx inol trato. Nel dicembre 1 6 3 4 gli abitanti di Boston, nel New ,... ..�u
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DALLA RIVOLUZIONE P O L ITICA A L L A IND U S TRIALE
tasse una potenza industriale abbastanza forte da resistere all'attacco nazista del 1 94 1 . Ma è troppo facile dire, sia nel caso dell'Inghilterra del secolo xviii che della Russia del secolo xx, che i risultati statistici giustificano la soffe renza individuale . Possiamo solo prendere atto di entram bi. Nessun calcolo ci può dire che valga la pena di ottenere un incremento del 50 per cento nelle esportazioni del co tone al prezzo della morte prematura di un migliaio di donne e del rachitismo di duemila bambini. L'intera storia delle recinzioni e della rivoluzione in dustriale rivela il duplice livello di razionalità che il secolo XVIII aveva ereditato da Locke. Le spese superflue dei ricchi, secondo l'opinione comune, erano un bene perché creavano lavoro; le spese superflue dei poveri erano un male perché mostravano che guadagnavano troppo. La maggior parte degli appartenenti alla classe dei proprietari non aveva alcun dubbio sul fatto che le classi inferiori non dovessero prendere decisioni economiche autonome, do vessero essere costrette a lavorare piu duramente in con dizioni non libere, senza partecipare in modo significa tivo del prodotto del loro lavoro, purché la ricchezza glo bale della nazione ne fosse incrementata. « I poveri non hanno niente che li stimoli al lavoro tranne i loro bisogni, - diceva Mandeville, - che è saggezza alleviare ma follia guarire ». La sola maniera per rendere temperanti ed in dustriose le classi inferiori, diceva un libello del 1 73 9 , era « di mantenerle nella necessità di lavorare tutto il tempo che potevano sottrarre al riposo e al sonno, per procurarsi le cose comuni indispensabili alla vita» . Il premio sulla esportazione del grano e la recinzione dei terreni dema niali erano entrambe lodate per questo motivo. Walpole nel 1 7 3 2 giudicava preferibile una tassa sul sale ad una tassa sulle candele, perché la prima sarebbe ricaduta prin cipalmente sui poveri e li avrebbe costretti a lavorare . I piu poveri tendevano a farsi da sé le loro candele di sego, non a comperarle. Atteggiamenti di questo tipo sono spiegabili, pur se non molto attraenti, nel secolo xvm; meno spiegabile è la loro perpetuazione da parte degli storici del secolo xx, che rigettano come puro sentimentalismo qualsiasi preoc-
AGRICOLTURA E R A P PORTI AGRARI
cupazione nei riguardi di coloro che sopportarono il far dello dell'industrializzazione e della razionalizzazione dei rifornimenti alimentari; e che, per abbandonare la loro ipotesi secondo cui tutto fu per il meglio perché la ric chezz� cnmplessìv� n azionale �nrl�va aumentando, richie dono una serie di prove la cui rigorosità rende impossi bile la verifica. Gli storici non hanno ancora trovato ri sposta alla domanda che Arthur Young mette in bocca ad una vittima delle recinzioni: « Se sarò attivo, avrò il per messo di costruire un cottage? Se sarò sobrio, avrò abba stanza terra per mantenere una mucca? Se sarò frugale, avrò mezzo acro di patate ? »
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RELIGIONE E VITA INTELLETTUALE
6. Religione e vita intellettuale
Il gt!nio della poesia [dramm� tica] consiste ,�:�ella rappresentazione vivente del d� sordme e dell mfe licità dei grandi; in modo che tl popolo e la � ente di umile condizione possano apprend� r� che e me glio accontentarsi dell'intimità, &o�e: sl tl lo�o st_a�o piu sicuro, e apprezzare l'equammtta e la gmstlZla delle leggi che li proteggono. Lord SHAFTESBURY, Advice to an Author ( I?ID).
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Il vero cristiano non sarà mai _un li": e latore. . � Colui che venera Dio in Spirito e m venta, amera _ il governo e le leg_gi che lo p�oteggono senza chie dersi da chi esse stano ammmtstrate. ARTHUR vouNG, An Enquiry into the State of the Public Mind among the Lower Classes ( 1798).
la stessa Forse che religione e politica non sono cosa? WILLIAM BLAKE, ]erusalem.
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ura negli ultimi Con la crescente prosperità dell' agricolt . _ htl 'Ing �e.rra dtvenne anni dei secoli xvn e xvm , la chie_sa tocratlcl .era co�ve un'istituzione in cui anche per gh ans no e d1 canoruco : niente prestare servizio ; gli uffici di deca po to acca�to a � in Irlanda come in Inghilterra, presero � . degl i � affa�atl figh brevetti dell'esercito , tra le ambizion go del tl fìda ton cadetti. I vescovi erano sempre stati elet poteva fare �ffida verno alla Camera dei lord, su di essi si _ rre il nu a � ndu volt mento per bocciare qualsiasi �egge vot1 sai:v�rono ?er mero dei burocrati ai Comuru. I loro l� cns1 delle 1m nte dura due volt e Walpole dalla sconfitta , Hanno�er fu gh d s poste indirette nel 1 7 3 3 . �é l � chie � � , �a sua mten o h1ar 1 � I I � mol to meglio : nel 1 72 9 G10rg1o che f�ssero at1 pre l l tutt zione di concedere avanzamenti a a ch1�sa a dell 1 serv si pole gentiluomini d'alto rango. Wal , a perfez10ne o port e castl scopi clientelari, e il duca di New
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questo sistema. Cosi la chiesa, al pari dello stato, divenne refrattaria ai movimenti riformatori . Il sinodo, in cui la base tory attaccava i vescovi whig, smise di riunirsi dopo il I 7 I 7 : la chiesa d'Inghilterra scivolò in un letargo da cui gli sforzi di alcuni storici recenti l'hanno solo parzial mente salvata . I l Decreto d i tolleranza del r 6 8 9 riconobbe che se il puritanesimo radicale non era riuscito a conquistare la chiesa d'Inghilterra, pure era un fenomeno duraturo ; il decreto prendeva inoltre atto del fatto che i protestanti di tutte le confessioni si sarebbero coalizzati contro qualsiasi rinascita del papismo. Il tentativo di trasformare con mez zi politici l'Inghilterra in una comunità di santi falli, e i dissidenti accettarono la posizione subordinata come una serie di sette disunite . Il dissenso divenne inevitabilmente « settario », nel senso peggiore della parola . Alle battaglie cosmiche descritte da Milton e Bunyan seguirono sterili controversie sul deismo e sull'unitarismo. Il dissenso, or . mai tollerato, perse il suo zelo missionario, divenne rispet e prospero. I dissidenti del secolo XVIII si organiz '-z.a.•v•.•v per esercitare pressioni sul governo per migliorare loro posizione senza privilegi. Ma sempre la consapevo che un rovesciamento del regime whig sarebbe stato peggiore per loro che non il suo mantenimento im di spingersi troppo oltre: proprio come i puritani "'"'"''"" accettato Elisabetta come il male minore. La gen piu povera, almeno in città, non andava probabilmente in . chiesa né alla cappella. Anche rispetto alla chiesa isti , i dissidenti non avevano molto da dire alle classi . Ma, a partire dalla metà del secolo XVIII si sviun interesse decisamente nuovo nei confronti delle straniere, come riflesso del nuovo stato di gran. potenza extraeuropea dell'Inghilterra. : Sebbene la consolazione che egli offriva non fosse in vita, Wesley fu il primo a dedicarsi seriamente alla . ao;:;l.w..
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prima a stento ne conoscevano il nome o l'argomento ». Ma Wesley era un tory nell'aristocrazia: « Quanto piu il popolo prende parte al governo, - diceva, - tanto me no una nazione gode di libertà, civile o religiosa » . Non occorre sostenere che il metodismo salvò l'Inghilterra dalla rivoluzione per riconoscere come la sua influenza sui reietti della società ebbe un carattere profondamente controrivoluzionario. Wesley, d'altro lato, non era certo nemico delle virtu borghesi, o delle innovazioni tecniche. « Guadagnate tutto quello che potete, - diceva ai suoi se guaci, - servendovi nei vostri affari di tutto il discernimen to che Dio vi ha dato . . . È una vergogna per un cristiano non migliorare rispetto [ai suoi avi] in tutto ciò che egli intraprende » . Tuttavia persino il metodismo parve sovversivo ad al cuni rappresentanti delle classi elevate. L'« altezzosa » du chessa di Buckingham trovò i suoi insegnamenti « pieni di impertinenze e di mancanza di rispetto verso i superiori. È mostruoso sentirsi dire che abbiamo un cuore corrotto co me qualsiasi miserabile che striscia sulla terra » - un com mento che ci dice poco sul metodismo ma molto sulla clas se dominante. Ma fu il vecchio dissenso, piuttosto che quello nuovo, a produrre politici radicali negli ultimi anni del secolo xvm : Wilkes fu l'inatteso risultato di una tra dizione di cui Richard Price e Joseph Priestley erano i rap presentanti piu ortodossi . Un argomento che, a quanto mi risulta, non è mai stato studiato in modo approfondito, è l'effetto politico della sopravvivenza di sentimenti antipapisti sugli inglesi del secolo xviii. Nel 1702 la Camera dei lord dichiarò che la guerra contro la Francia era stata intrapresa in difesa della religione, della libertà e della proprietà: ancora una vol ta la « buona vecchia causa » del r64o ! Negli anni venti del secolo XVIII, ci dice Plumb, « ogni rappresaglia com piuta dagli spagnoli contro la pirateria inglese [nel Nuovo Mondo] veniva ingigantita, e presentata come un atto del la diabolica crudeltà cattolica». Durante la guerra dei Set te Anni, Samuel Richardson pensava di aver visto « in gio co l'intera causa del protestantesimo >>; la campagna di Wolfe contro la Donna Scarlatta in Canada ebbe un forte
RELIGIONE E VITA INTEL LETTUALE
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appoggio dal clero, e Federico il Grande godette di una �orprendente popolarità come eroe protestante. Sembra mvece che nelle sommosse di Gordon si fosse introdotto un nuovo �lemento sociale, poiché i rivoltosi rivolsero la loro attenZlone soprattutto contro i cattolici ricchi. 2.
Sebbene nel secolo XVIII, l'educazione superiore lan g�isse, l'industria richiedeva un livello piu elevato d'istru zlone e co�peten�a. nell : ar�tmetica; analoghe esigenze ve n�. �ano da1 rangh1 mfenon del servizio civile. Al livello pm basso questa educ�zione veniva fornita dalle charity schools, che �rano assa1 numerose. All'inizio , al movimen to de�le. chanty schools collaborarono anglicani e non-con formlstl, ma con lo Schism Act del 1714 i dissidenti ven nero �spulsi, e di esso si appropriarono alti esponenti del la chle.sa, sospetti di giacobinismo. Ciò perpetuò nella educaz1one elementare quella divisione confessionale che esisteva a livelli piu alti . Le charity schools insegna ' oltre alle « tre erre » ', i « doveri dell'umiltà e della 'i?v•.•vl.lll�•Ml.II.Lt: ai superiori », perché, come diceva Sarah uuuut:r, « 1. bambini nutri ti dalla carità dovrebbero es� imbevuti in modo particolare di umiltà » . Di conse le scuole non erano molto popolari tra le classi :nr,enon. , c�e comun9ue spesso non potevano permettersi per?ere 1 gu �dagm dei loro figli. Le charity schools era . effic1ent . 1 nelle città, dove esisteva una pm richiesta di semispe cializza ta, che nella campag na; gli . disappr ovavan o ogni forma di educazi one per l. quah rappresentavano la loro riserva di mario av�entizia . « Lo scopo di ogni progetto di impiego pov��l .do�rebbe essere quello di assuefarli ai lavori uml11 d pm, presto possibile », diceva nel 1 767 un delle charity schools 2•
1
[Cioè reading, ( w ) riting (a)rithmetic: leggere, scrivere e far d i conto]. ? JONES, The Chamy School Movement, Cambridge University Lon on 1938, pp. 74, 78, 95, I I 2, 130. Per una critica approfondita eU� Jones, cfr . J. SIMON, Was there a Charity School Move· . . . The Lezcestershzre Evzdence, m Education in Leicestershire, z64o.
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i che seguirono il r 66o nei La vecchia ostilità degli annsid ta politicamente peri confronti dell'educazione, condiffera : « diciannove su vencolosa, era ancora largamente anausason o adatti per natura ti componenti della specie um diceva una letter� ppar sa al commercio e all' inJus tria toglierli per far loro in « Th e Grub-Street Journal » ; « dis di nuocer loro e_ r�n leggere libri è stata una maniera impertinenti, fazrosl e derli non piu sag gi e migliori, ma va betizzazione tut causa di preoccupazio ni » La nuodiffalfa usione della lettura tavia, era strettamente legata alla vince, e di conseguenza dei giornali, specialmente nelle pro ne pubblica al di fuori alla formazione di una vasta opinio temporaneamente della « nazione politica)>. Ciò fuanscon ione della industria causa ed effetto della rapida esp il dottor Johnson della carta nel secolo XVIII. Nel 1 7 8«rnaz ione di lettori )> . parlava dell'Inghilterra come di una esi esponesse din lon ozi Un anno piu tardi il fatto che i neg sua stranez la per iva ro dei nomi e non delle inse. gne colpe molte fossero le bi za un visitatore straniero Sebben lo xvn, la biblioteca blioteche pubbliche a partire dal seco lo XVIII, e testimo seco del i circolante risale ai primi ann lettura ad una clas nia l'allargamento della abitudine alla con l'accompagnamen se inferiore nella società: di nuovo loro eriori per que to di grida di allarme da parte dei tadisup e dei servi. sta depravazione delle menti dei con nelli i> ,
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e del professioni Nel secolo xviii si ebbe un'espansoriionsi sostituirono alla tett smo nelle arti, poiché ricchi prosolo a scultori, pittori e ar non oro lav o der die corte. Essi dinieri . Reynolds, giar e chitetti ma anche a musicisti a soddisfare una Gainsb�rough e Romney provvenideva ano basso prezzo di Ho clientela aristocratica: le incisio di arte popolare, garth portarono a nuovi livelli una forma Press, London 1968 , on, Leicester University
1940 (a cura di Bria n Sim pp . .55·100). D, The Development 1 CRANFIEL p . .5 3 ·
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RELIGIONE E VITA INTELLETTUALE
IND U S TR I A L E NE P O L I TIC A A L LA DAL LA RIV OLU ZIO
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e il loro succ�sso commerciale rivelò l'esistenza di una �uova classe dt consumatori di opere d'arte fino ad allora msospettata, che era_il corrispettivo del pubblico borghe s� c?e rend �va po�stbll_ e ad alcuni romanzieri e saggisti _ A questo contribui l'orgoglio dt �1vere det propri scnttl. na:ronale : la �oy al �cademy tu tond a ta nel r 768 ; e Wil kes P�?pose l rstrtuzrone di una Galleria Nazionale. Un mteressante moda letteraria fu quella rappresentata _ _ e della bricconata. Moll Flanders dal culto del cnmme The � eg�ars's Opera e Jonathan V?ild sono esempi « let� teran ». �l q�esto genere, come la voga dei libri su pirati e band_ltl e 1 he Newgate Calendar testimoniano un inte res �� stm�_ le �d. un livello piu basso. Questa letteratura dei ceti_ mfenort nflette una genuina reazione sociale: la sim p�tl� pe� contrabbandieri e briganti, l'appoggio morale ai cnmm�h ond_an�ati a Tyburn [luogo dove avvenivano le �s�fud?m� capttah a Londra], tutto questo è testimonianza � 'o 10 popola�e_c�ntro lo stato e le sue leggi. È un esem piO �l_ quella os�lltta verso il lavoro regolare e disciplina to clie tan�o �_ ndrgnò gli artigiani contro le fabbriche Ma nelle_ m�m dt Defoe, Swift, Gay e Fielding la forma let� terarta nspondeva a �sigenze piu complesse. The Beggar's Oper� e fo �ath�n Wzld paragonano deliberatamente l'eti ca de1 c.nmmah con quella accettata dell'individualismo eco�omtc? o ?ella competizione politica, con la stessa in tenziOne tromca dr_ Swift nei Gulliver's Travels 0 di Ri chard�on, �uando faceva difendere a Lovelace la propria prom1scu1t_ � sessuale con la scusa che era molto meno dan nosa delle Imprese bellicose dei « macellai reali)> univer applauditi. Gli anni dell' amministra�ione di ? cos � p �cifici, cosi prosperi, sembrano anche esst�tl �nm dt. desolazione spirituale: la gente contem1 �r�do umverso meccanico di Newton e la nuova serenza ec:on?mica portata da Mandeville alle sue _ conclustom. Robmson Crusoe - un figlio cadetto Lemuel Gulliver - impersona la prudenza il calcolo . dell'uo�o ec�nomico; l'inesauribilità d�lle sue ri11 suo spmto dt adattamento e la sua diligenza sono 1•
1
Cfr. sopra, pp. 298-303 .
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ammirevoli. Ma egli vende come schiavo il ragazzo moro che lo aveva aiutato a sfuggire alla prigionia : il profitto ha la meglio sulla gratitudine e sull'umanità . Calore e solida rietà sociale erano ciò che mancava a questa società ato mizzata e individualistica : That independence Britons prize too high Keeps man from man, and breaks the social tie \
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RELIGIONE E VITA INTELLETTUALE
D A L LA RIVOLUZIONE POLITICA ALLA INDU S TRIALE
dirà Goldsmith. L'estrema sozzura in cui vivevano gli Ya hoos di Gulliver acquista interesse, se accettiamo l'equa zione freudiana tra gli escrementi umani e il denaro; in fatti la classe degli affaristi era il maggior spauracchio di Swift 2• È bene riflettere sul fatto che proprio l'Irlanda ab bia prodotto molti tra i piu seri critici sociali di lingua inglese dopo il r'688 : Congreve, Swift, Berkley, Gold smit_h, Sheridan. Questo perché lo sfruttamento dell'Ir landa era scoperto e spudorato, e il fatto che fosse basato sulla diseguaglianza religiosa faceva s1 che ne fossero vit time anche alcuni intellettuali. Le istanze sociali noh ve nivano soffocate nella stessa misura che in Inghilterra, una società in cui il puritanesimo si era inacidito, si era cioè trasformato in una truffa. Gli elevati ideali di Bacon, di Vane, di Milton, di Bunyan, di George Fox, avevano por tato allo scandalo della Compagnia dei Mari del Sud, e aHa prova della workhouse, alle charity schools, che applica vano i principi delle società anonime alla carità, un tem po la piu santa tra le virtu cardinali, ad una società in cui i vizi dei ricchi non erano perseguiti da alcunché di para gonabile alla durezza con cui si punivano i vizi dei poveri. Il vero orrore della Modesta proposta per impedire che i figli della povera gente siano un peso per i loro genitori o per il paese, e per renderli di utilità al pubblico ( r 729) di Swift, sta nel fatto che il suggerimento che gli irlandesi dovessero servire i loro figli come cibo coglie in maniera perfetta la nota falsamente rispettabile della distaccata 1 Quella indipendenza che i Britanni apprezzano troppo l Tiene lonta no l'uomo dall'uomo, e rompe il legame sociale. 2 Cfr. le interessanti pagine su Swift in N. o. BROWN, Li/e against Death, 19,9, parte V.
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benevolenza nella letteratura delle società assistenziali : con l'ulteriore orrore che forse in realtà era piu caritate vole che mantenere in vita i bambini irlandesi in un paese tanto saccheggiato dagli inglesi . Ipocrisia e inganno, grande ricchezza fondata su salari da f: ne e sul tratfìco degli schiavi, una chiesa istituziona liz7.at
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DALLA RIVOLUZIONE POLITICA ALLA INDU STRIALE
Hogarth, il primo pittore inglese di genio, castigav a la depravazione, l 'oziosità e la scostumatezza delle class�. su periori con dipinti in cui l' accur� t� e fe ele osservazione della gente comune segna il defìmuvo tnonfo delle norm e . in Inghilterra della borghesia olandese : ?gart prese rl . suo nome da Guglielmo I I I . Anche i suo1 ntrattl mtrodu cono un realismo diretto e spontaneo , una reazione voluta al manierismo grandioso, che costitui una novità quant� i fertili romanzi di Fielding. Con Hogarth, come con 1 grandi romanzieri, l'arte della classe media inglese giunse nel secolo XVIII alla sua maturità.
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· Retrospettiva
In ogni s lalo ba,alo sul cunnnerc iu, nonostantè ogni pretesa di uguaglianza di diritti, l'esal tazione dei pochi necessariamente schiaccia la maggioranza. ADAM FERGUSON, An Essay on the History of Civil Society ( 1 765).
A partire dal I 7 8 o la rivoluzione industriale è in atto. Dopo il I 7 8 2 quasi tutte le statistiche sulla produzio mos trana una netta tendenza verso l'alto » , ha seri tto . Possiamo concludere riunendo pochi esempi em ........,.,,.__.· della fine di un'epoca e dell'inizio di un'altra at al I 78 o . Il Derby, ad esempio , si corse per la prima in quell'anno. L'ultimo abitante della Cornovaglia parlava la sua lingua era morto due anni prima. Col I 78o James Watt era entrato in società con Mat Boulton, legando simbolicamente il capitano d'indu con lo scienziato-inventore ; ed essi avevano iniziato tn�·nit·p il mercato di macchine a vapore. Nel I 779 era costruito un ponte di ghisa sul Severn . Negli anni vennero fabbricati i primi vomeri d'aratro in ghi autoaffìlanti. All'incirca nello stesso periodo Henry perfezionò il processo di puddellatura, dopo di che battuto potè essere prodotto col carbone con mi ' e l 'industria fece un balzo in avanti. Per circa ........,._,u1ua anni non c'era stato praticamente nessun mi nel sistema di illuminazione : nel I 7 2 8 l 'in della lampada Argand in Francia aumentò di volte la luminosità di un solo stoppino. A partire dal sebbene la recinzione fosse in pieno corso, l'Inghil aveva smesso di essere una nazione esportatrice di e stava diventando al contrario un paese importa: cosi grande era nelle città il consumo da parte della classe lavoratrice, la cui formazione risale a quegli Nel I 7 8 2 il Gilbert Act legalizzò il sistema mediante aie i salari industriali erano esplicitamente integrati
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RETROS PETTIVA
DALLA RIVOLUZIONE POLITICA A L LA INDUSTRIALE
dal sussidio prelevato dai contributi parrocchiali. Nel q8o, per la prima volta, un governo pensò che valesse la pena di tassare i negozi che vendevano al dettaglio . È a partire dagli anni ottanta che lo sviluppo del sistema ban cario del paese diviene realmente marcato. Negli anni che seguono il I 78 2 il consolidamento del capitalismo indu striale è contrassegnato da un grande aumento dei bre vetti e delle bancarotte. La Dichiarazione d 'indipendenza americana ( I 7 76 ) pro vocò una polarizzazione in politica. Rafforzò il movimen to per la riforma in Inghilterra: Wilkes ricevette un en tusiastico appoggio da parte dei coloni americani; nel I 776 egli presentò ai Comuni un progetto di legge per la redistribuzione del diritto di voto. Burke, sostenuto da Bristol, seconda città del regno, si appellò ai vecchi e nuo vi whig, chiedendo riforme economiche e una riduzione dei burocrati. A partire dal I 779 il movimento di Wyvill nello Yorkshire ebbe parte determinante nell'organizzare petizioni per la riforma parlamentare. L'anno dopo fu co stituita la Società per la promozione della conoscenza del la costituzione che accolse con grande interesse i Diritti dell'Uomo di Paine, nonché la rivoluzione americana e quella francese. Nel I 780 anche i Comuni approvarono la famosa risoluzione che dichiarava « il potere della corona è aumentato, sta aumentando, e dovrebbe essere diminui to ». Due anni dopo Giorgio III fu costretto ad accettare un governo che detestava. Era iniziata una reviviscenza delle rivalità di partito per motivi di principio, mettendo fine all'età di Namier . Il dominio dell 'oligarchia sembrava moribondo : nei fatti doveva sopravvivere per altri cin quant'anni, ma questo non fa parte della nostra storia. La guerra d 'indipendenza americana vide l'Inghilterra in una pericolosa posizione di isolamento politico : perfi no la docile Olanda si associò alla neutralità armata del 1780 . La rivoluzione americana mandò in frantumi il vec chio sistema coloniale. L'Irlanda approfittò del pericolo in cui si trovava l'Inghilterra per estorcere ( con la minaccia di una rivolta armata) la libertà di commercio con le co lonie americane e con le Indie Occidentali. Nel I 782 essa aveva conquistato l'autogoverno e l'eguaglianza religiosa
per i cattolici romani. The wealth of the Nations di Adam Smith ( I 776 ) inaugurò una nuova epoca del pensiero eco nomico, sia riguardo all'economia politica interna - la teorizzazione del laissez /aire - sia riguardo all'impero. II primo insediamento di condannati in Australia si ebbe nel I 7 8 8 , cinque anni dopo che l'Inghilterra aveva accettato la perdita delle tredici colonie. Ma il I 78o fu anche l'anno delle sommosse di Gordon, l'ultima apparizione su larga scala dell'antipapismo come forza politica, il primo confuso precedente delle rivolte della classe lavoratrice. Le sommosse di Gordon ebbero luogo nel momento di massima depressione per l'Inghil terra durante la guerra di indipendenza americana, e lo stesso Gordon fu un sostenitore della causa americana. Ma le rivolte segnarono la fine di quell'unità tra i radicali che era stata originata dal movimento wilkesita. Lo stesso Wilkes difese la Banca d'Inghilterra contro i rivoltosi, e spari dalla scena politica. I mercanti londinesi piu facol tosi cessarono di opporsi alla corona; ebbe inizio la ri strutturazione dei gruppi politici che avrebbe condotto al l'affermazione di Pitt il giovane e del nuovo torismo. Dob biamo essere molto cauti nell'accettare i vecchi cliché che dipingono Pitt come un ardente riformatore, i cui carita tevoli progetti furono frustrati dalla rivoluzione francese e dall'ostinazione di Giorgio III. Nel I 789 Pitt era già . . stato in carica cinque anni, ed aveva fatto poco per dare un seguito alle riforme politiche degli anni 1 780-82 . Tra il 1 7 8 7 e il 1 78 9 si oppose attivamente ai tentativi dei non conformisti di ottenere l'annullamento del Test Act e del Corporation Act. I suoi sforzi riformatori furono sempre tiepidi e non si spinsero a fondo; è ragionevole supporre che le intenzioni non fossero molto serie, che fos sero tentativi di ingraziarsi l'opinione pubblica . Quello che Pitt prese molto sul serio, e portò avanti molto abil mente, fu la manipolazione di questa stessa opinione pub blica mediante la gestione e la corruzione della stampa. Nella sfera intellettuale il nuovo spirito è ancora piu evidente . L'anno 1 776 vide la pubblicazione del The wealth of the Nations, del Common Sense, del Fragment on Government di Bentham e del primo volume del De·
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D A L LA RIVOLUZIONE POLITICA A L L A INDUSTRIALE
cline and Fall of the Roman Empire di Gibbon, che coin cideva con l'inizio della caduta del primo impero britan nico. Gli anni ottanta videro l'istituzione di società lette rarie e filosofiche a Manchester e in molte altre città. Il radicale Priestley diede l'avvio ad un rinnovato interesse per la scienza, paragonabile alla reviviscenza religiosa di Westley. All'incirca verso il 1 7 80 possiamo datare anche l'inizio del romanticismo '. L'Ossian di Macpherson aveva suscitato l'entusiasmo del pubblico venti anni prima . Le Reliquies of Ancient Poetry di Percy furono pubblicate per la prima volta nel r 76 5 e raggiunsero la terza edizio ne nel giro di dieci anni. I Rowley poems di Chatterton apparvero nel 1 7 7 7 , i Poetica! Sketches di Blake nel 1 7 8 3 . «Versi che pochi anni prima, - scriveva Vicesimus Knox nel 1 77 8 , - erano ritenuti degni solo dell'attenzione di bambini o delle classi inferiori e piu rozze, ora sono ammi rati per la semplicità priva di artifici che una volta si chia mava grossolanità e volgarità». La lirica, che derivava dal le ballate popolari, si era conquistata il suo posto e doveva presto essere considerata la forma piu genuina di poesia. L'architettura gotica, il Lake District e gli acquerelli raf figuranti scenari di montagne selvagge erano già di moda. L'età industriale aveva impresso il suo durevole marchio sulla letteratura e sull'arte. 1 Come afferma Bateson, aggettivi che si avvicinavano alla parola « ro mantico » vennero inventati da almeno sette scrittori tra il 1650 e il 1659 (F. w. BATESON, English Poetry: A Critica[ Introduction, 1950, p. 95). Anche in questa sfera l'età del radicalismo e della rivoluzione industriale tornava alla dimenticata eredità della rivoluzione seicentesca.
Parte quinta Conclusione
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Si suppone che il metodo s torico debba dimo strare che i cambiamenti economici sono stati l'ine vitabile risultato di leggi naturali. Altrettanto spes so dimostra che essi sono stati provocati dall'azione intenzionale delle classi dominanti . . . Quanto piu ac cettiamo il metodo di ricerca storica, tanto piu ten diamo a diventare rivoluzionari nella pratica. ARNOLD
TOYNBEE,
The Industria! Revolution ( r 884).
•
Si era cosi passati da una condizione di arretratezza eco nomica ad un'economia sulla soglia della rivoluzione indu striale, da una società agricola ad una industriale, da una società in cui, come dice il dottor Johnson, si acquistava influenza mediante una « ospitalità promiscua », ad una in cui << la maniera per ottenere sicuramente potere e influen za è di imprestare confidenzialmente denaro al tuo pros simo ... e tenere in pugno le sue sostanze » . Siamo passati da una società in cui era considerato fuori discussione che una esistenza umana nel vero senso della parola fosse pos sibile solo per la ristretta classe dominante dei proprietari terrieri, ad una in cui l'ideologia dell'autoperfezionamento · era diffusa nella classe media. Gli economisti si accorse ro per la prima volta della scarsità, a causa delle nuove prospettive di abbondanza. In questi duecentocinquan, anni passiamo da una credenza universale nel peccato ori alla concezione romantica della bontà naturale del . Siamo passati, anche, da un'Inghilterra che non praticamente possedimenti d'oltremare eccettuata �u<:tULict, allo sfaldamento del primo impero britannico e primi sussulti del nazionalismo irlandese. Nel n8o la ricchezza dell'Inghilterra era enormemen aumentata, e vi era un'apparenza esteriore di incivili ; ma la società rimaneva ancora profondamente an tlderntocratica. Nonostante la rivoluzione del secolo XVIII, Camera dei lord, la monarchia, la chiesa d'Inghilterra vano ancora posizioni privilegiate. Adam Smith, il
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CONCLUS IONE
gran sacerdote del c apit ali s mo e del laissez faire, di sse nel 1 7 76 che « il governo civile, che è istituito per la sicu rezza della p oprie tà in realtà è i s ti tu i t o per difendere i ricchi contro i poveri , o coloro che hanno qualche proprie tà contro colo ro che non ne hanno affatto » . Questo era parso vero s i a a Gerrard \Yfinstanley e a John Locke, seb bene Winstanley lo disapprovasse mentre Locke era d 'ac cordo E le parole di Smith ri echeg giano quasi la descri zione che Tommaso Moro fa del governo, proprio prima dell'inizio del nostro periodo: r
,
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. . . una certa cospirazione di ricchi che ottengono il loro uti
le chiamandolo con il nome e il titolo di benessere comune . Inventano . . . tutti i mezzi e tutti i trucchi , per prima cosa
per conservare con sicurezza , senza paura di perderlo , ciò che hanno messo insieme ingiustamente, e poi per servirsi e sfruttare il lavoro dei poveri spendendo minor quanti tà di denaro possibile . Queste trovate, una volta che i ric chi abbiano decretato che esse devono essere mantenute e osservate dalla comunità, cioè anche dai poveri, allora di ventano eggi
la
l L'Utopia di Moro era una società comunista che rifiu tava la proprietà privata; a partire dagli anni settanta e ottanta del secolo XVIII, riformatori come Spence, Ogilvie e Paine cominciarono ad attaccare il possesso monopolisti co dei grandi latifondisti. La rivoluzione industriale darà origine ad un movimento operaio che si opporrà alla pro prietà privata in maniera molto piu seria di quanto aves se fatto Moro, che avrebbe raccolto quelle idee che Win stanley aveva seminato su un terreno apparentemente sterile durante la rivoluzione inglese e avrebbe ideato una società in cui il lavoro salariato fosse abolito e ristabilita la libertà di tutti . .
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Indicazioni bibliografiche
In fondo al mio Century of Revolution esiste una bibliografia, a cui rimando il lettore. Sono opere sull'Inghilterra seicentesca pub blicate prima del 1960. Nella lista che segue non ho riportato alcu no dei titoli ivi citati. K. R., Elizabethan Privateering, Cambridge University Press, London 1 964. ASHTON, R., The Crown and the Money Market, Oxford University Press, London 1960. T. s . , The Industriai Revolution, Home University Library, London 1 948 [trad. i t. La rivoluzione industriale ( r76o-r830), Laterza, Bari 1975]. An Economie History of England: the r8th century, Methuen, London 1955.
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Glossario
WRIGH
pel Hill, 1 93 5 .
i
•
l
alderman : membro del consiglio della città. borough seat : sede di circoscrizione elettorale urbana. chancery : tribunale dell'Alta Corte di Giustizia. chantry: dotazione assegnata al clero per la celebrazione di messe in
suffragio del fondatore della chiesa; in seguito per estensione i preti cosi manten uti .
charity schools: scuole finanziate da lasciti caritatevoli per l'istru zione dei poveri.
city father: Anziano della città. Common Law : diritto consuetudinario. · copyhold: possesso di terra attestato nei registri signorili. cottager: abitante di un cottage; contadino. « scava tori », frazione dei Levellers a lavorare la terra in comune.
( 1 647 ),
che comincia
: proprietà fondiaria assoluta. : uomo libero. secondarie per l'insegnamento in primo luogo del latino, inizialmente aperte ad ogni classe sociale.
1
:1
: proprietà in affitto.
Draperies : nuovo sistema per la produzione dei panni leggeri.
•
court : Corte arcivescovile per la verifica dei testamenti . Council : Consiglio privato della Corona. heads:· « teste tonde » ; puritani. : percentuale sugli utili a chi concedeva lo sfruttamento di miniere e foreste.
·1
3 42
Ship Money :
G LO S S .\RTO imposta gravante sulle città di mare.
squatter: occupante abusivo della terra.
squire : gentiluomo di campagna, talvolta il principale possidente del villaggio o della circoscrizione:
Star Cbamber: « Camera Stellata » , tribunale di giurisdizione dap· principio prevalentemente criminale, di cui vennero in seguito estesi i poteri.
Strict Settlemen t : accorgimento legale per garantire al primogeni· to l'ereditarietà della terra, al fine
tenant farmer: fittavolo, affittuario.
di
impedirne il frazionamento .
tenant in chief: responsabile delle terre date in affitto.
Tunnage and Poundage : tassa imposta su ogni barile di vino e ogni libbra di merce importati ed esportati.
W e st Riding: circoscrizione occidentale dello Yorkshire.
workhouses : case di lavoro per poveri .
yeoman : piccolo proprietario terriero. yeoman farmer : contadino libero che affitta o possiede una terra.
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