ROSEMARY ALTEA I COLORI DELL'ANIMA
Titolo originale: Give the Gift of Healing. Traduzione di: Gaspare Bona.
Trascrizio...
39 downloads
797 Views
156KB Size
Report
This content was uploaded by our users and we assume good faith they have the permission to share this book. If you own the copyright to this book and it is wrongfully on our website, we offer a simple DMCA procedure to remove your content from our site. Start by pressing the button below!
Report copyright / DMCA form
ROSEMARY ALTEA I COLORI DELL'ANIMA
Titolo originale: Give the Gift of Healing. Traduzione di: Gaspare Bona.
Trascrizione elettronica effettuata da: Luciano Formica.
Revisione effettuata da Luigi Perotti.
Questo libro e l'audiocassetta che lo accompagna non sostituiscono il parere dei medici. Se avete o se sospettate di avere un disturbo medico, consultate il vostro
dottore. L'autrice, inoltre, non potrà essere in alcun modo considerata responsabile degli effetti derivanti dall'ascolto dell'audiocassetta.
A Dio, padre divino. A Cristo, ispirazione e luce. Ad Aquila Grigia, maestro e amico. Sapendo, come ho sempre saputo per tutta la mia vita terrena, che quando mi smarrisco Dio Padre mi riconduce amorevolmente sulla retta via. Sapendo, da quando conosco Cristo, cioè da sempre esclusi due anni della mia vita terrena, che, sebbene mi sforzi di udirlo e di essere come lui mi vorrebbe,
continuo a sbagliare, e che ciò nonostante lui mi guida in riva ad acque tranquille. Sapendo che Aquila Grigia, accettandomi di buon grado come sua allieva, forse la più mediocre che mai gli capiterà, con tutti i miei difetti e le mie umane debolezze, continua ad amarmi e a confidare che possa dare voce al mondo degli spiriti. Posso ben dire di essere fortunata, straordinariamente fortunata.
E a mia figlia... perchè lei è davvero il mio dono benedetto della guarigione. Mi sorride con un sorriso che è solo per me, e io sono inondata di luce. Ringraziamenti. Da quando ho cominciato a insegnare le tecniche di guarigione spirituale ho avuto molti allievi. Molti se ne sono andati, imboccando strade diverse, ma ciascuno ha
lasciato dietro un pezzetto di sè. Ciascuno, spero, si è preso in cambio unpezzetto di me. Per ciò che mi hanno dato vorrei dire loro grazie. Poi ci sono coloro che sono rimasti. Dedicando la loro vita alla guarigione spirituale. Cercando di mettere in atto ogni giorno le cose che avevano imparato, spesso senza riuscirci, come capita a tutti noi, ma senza per questo arrendersi mai. Queste sono le persone cui va tutta la mia gratitudine. La mia squadra. Senza di loro non ci sarebbe un'organizzazione di guaritori. Senza di loro, nel corso di questi anni, migliaia di pazienti della Rosemary Altea Association of Healers (RAAH), infermi e spesso senza speranza, sarebbero stati meno fortunati. Tutte persone che sono state toccate in maniera molto speciale. Senza di loro la mia vita non sarebbe quella che è, ma molto più vuota. La mia squadra. Sono la loro maestra. Una maestra esigente, con criteri severi. I miei criteri sono stati rispettati. Le mie attese superate. Queste persone sono modelli di abnegazione, e dal profondo del mio cuore, con tutto il mio cuore, le ringrazio. La mia squadra.
Il loro posto è qui accanto a me, come quando abbiamo creato l'audiocassetta terapeutica intitolata I colori dell'anima.
Questo piccolo gruppo di guaritori, capeggiato dal nostro presidente Peter Boulton, attinge al dono della guarigione e lo spande a piene mani ogni santo giorno. L'unica cosa che posso dare loro in cambio è il dono dell'amore. attinge al dono della guarigione e lo spande a piene mani ogni santo giorno. L'unica cosa che posso dare loro in cambio è il dono dell'amore. Domanda: Aquila Grigia, puoi per favore spiegarci come funziona la guarigione spirituale e come possiamo capire se siamo capaci di guarire il prossimo?
Risposta: Mi chiamo Aquila Grigia. Sono uno sciamano. Nel mio cuore è racchiuso il potere di guarire. Io ho un grande potere... una grande forza, e per questo sono considerato un grande uomo... un essere saggio ed esperto. Ma dal profondo del mio cuore ti dirò che io non ho nulla di più e nulla di meno di ciascuno di voi. Perchè in ciascuno di voi è insita la capacità di guarire... di guarire non solo voi stessi ma anche di guarire gli altri. Usando lo strumento del pensiero e creando nuovi schemi di pensiero... usando il
potere che vi è proprio... e unendovi alla forza universale... a quella forzadivina buona e vera... il potere di guarire sarà vostro... a disposizione di tutti... di ogni creatura vivente.
In alcuni è maggiore che in altri, ma chi non ha visto un bambino cadere e battere il ginocchio, e la mamma aiutarlo a rialzarsi e sfregargli la gamba facendolo stare meglio? In altre parole la madre cura il figlio... anche se inconsapevolmente.
Perchè in fondo all'animo qualcosa le dice che può farlo. Nell'universo non vi sono limiti. E con i pensieri giusti e il cuore giusto ogni essere umano ha il potere di creare un'energia curativa e di usarla per il bene suo e degli altri. E spetta al singolo... a ciascuno di noi... stabilire il come e il quando, e quale sia il modo migliore di impiegare questa energia. Io posso solo dirvi che questo potere è in voi. E ancora una volta ve lo ripeto.
Introduzione.
QUESTO libro è una breve guida, un'introduzione alla mia professione di guaritrice. Giunta al termine della sua stesura, le dita mi fremevano. Sentivo il bisogno di
scrivere ancora. Perchè l'argomento della guarigione mi interessa molto, e perchè ho una vasta esperienza, non solo come guaritrice, ma anche come insegnante delle
tecniche di guarigione. C'è in me un pozzo, un pozzo profondissimo, pieno di notizie, storie di guarigioni e saggi insegnamenti.
Questo libro è solo un assaggio delle cose che verranno. Perchè le mie dita, la mia mente, il mio cuore fremono dal desiderio di scrivere ancora, un libro più completo... e presto, molto presto comincerò a lavorarci. Nel frattempo desidero presentarmi. Faccio la guaritrice da più di quindici anni. No, scusatemi, quest'affermazione non è del tutto esatta. Perchè sono una
guaritrice da quando sono nata, da prima ancora che nascessi su questa terra. Come tutti noi. Lasciatemi dunque ricominciare.
Faccio la guaritrice praticante da più di quindici anni. Lavorando come insegnante, lavorando con gli ammalati e i moribondi, imparando più di quanto non insegni, ricevendo più di quanto non dia. Io "do la guarigione", e nel darla ricevo più del decuplo. Io "do la guarigione", e questo dono mi viene di continuo restituito. In questo consiste l'arte del guarire. Largire e ricevere, largire e ricevere, largire e ricevere. Dare amore. Ottenere amore. E prima ancora, prima di dare agli altri, dobbiamo apprendere a dare a noi stessi. Di questo, almeno in parte, tratta il libro. Infatti, se non apprendiamo e sperimentiamo l'arte di dare a noi stessi, come possiamo sapere quanto di noi siamo in grado di dare agli altri? Questa, dunque, è la prima regola di tutti i guaritori: occorre imparare che un po'di egoismo non guasta. Dobbiamo capire che è giusto amare noi stessi, che è lecito viziarci un po'. Sapere che ciò è necessario per la nostra salute e il
nostro benessere. In qualità di guaritrice, e avendo visto nel corso degli anni molti guaritori all'opera, conosco l'importanza di dare a me stessa.
è un dovere verso i miei pazienti che io mi mantenga sana. è un dovere verso i miei amici che io stia bene. E'un dovere verso mia figlia. E naturalmente un dovere nei miei confronti. In fondo, di che utilità sarei per gli altri se mi trascurassi? Così , anche scrivendo questo libro, avrò cura di me stessa. Quando descriverò i colori e l'uso del colore per guarire, visualizzerò i colori, ne assorbirò l'energia, e mentre scriverò darò a me stessa. Attingerò personalmente al dono della guarigione. Cominciamo. Cominciamo con le parole che si possono udire nella mia prima audiocassetta terapeutica, I colori dell'anima. Non occorre che ascoltiate attentamente per afferrare le idee che vi vengono esposte; se vi fa piacere, potete accendere il registratore mentre leggete. Si, penso che questo sia il punto giusto da cui cominciare. Il viaggio verso la guarigione. Preparazione al viaggio. Mi chiamo Rosemary Altea, e sono una medium e una guaritrice. Insieme con il mio maestro Aquila Grigia, e grazie alla sua ispirazione, ho fondato e aiutato a dirigere la RAAH, cioè la Rosemary Altea Association of Healers, un'associazione di guaritori che conta membri in tutto il mondo. Molti medium e guaritori hanno uno spirito guida, e io non faccio eccezione. Alcuni anni fa, quando mi avvicinai a questa attività e per la prima volta sentii parlare di spiriti guida, il mio atteggiamento fu scettico. La possibilità che questi esseri non solo esistessero ma avessero addirittura contatti concreti e terreni con i comuni mortali mi pareva assurda. Mi sono dovuta ricredere. La mia mentalità ristretta si è ampliata, e ora so che, a causa della mia limitata visione di povera mortale, posso capire solo una frazione di ciò che esiste e potrebbe esistere sul piano universale. Aquila Grigia è un essere spirituale altamente evoluto, che ha passato il suo
periodo di apprendimento nella sfera terrena nei panni di un indiano apache. E'non solo la mia guida, il mio maestro e il mio mentore, ma anche il mio migliore amico. Con le sue parole mi aiuta a scoprire la saggezza, con i suoi insegnamenti la forza. Camminiamo mano nella mano per portare in questo mondo martoriato un raggio di speranza, un raggio di luce, un raggio di comprensione. Crediamo che ogni atto conclusivo, anche il supremo, cioè la morte, porti un nuovo inizio e una nuova vita. Uniti nell'armonia e nella verità, desideriamo dividere con le persone di tutto il mondo il più grande dei doni di Dio, l'amore. Abbiamo appreso che anche nel dolore, nella sofferenza e nei dispiaceri resta sempre una scintilla di luce che ci mostra la via per il nostro domani. La guarigione è prima di tutto e soprattutto guarigione dell'io interiore, la parte di noi che alcuni chiamano l'io spirituale. Noi cerchiamo, mediante la meditazione e la creazione di energia curativa, di dare la calma e la pace a questo io spirituale. I guaritori credono nel potere del pensiero e nell'impiego dell'energia mentale. è dunque importante avere sempre presente il potere del pensiero ed esplorarne le potenzialità. Il pensiero è cosò potente che si materializza nell'etere: si può dire che diventiamo ciò che pensiamo. Fino a che punto, allora, è importante controllare i nostri processi mentali, ricordare che la mente controlla il corpo? Possiamo usare il potere creativo del pensiero, imbrigliarlo e metterlo a lavorare per noi. I pensieri sono cose vive, quindi attraverso il pensiero creativo e costruttivo si può sviluppare l'energia curativa che è in noi. Unendo questa energia con l'energia curativa che proviene da Dio, che alcuni potrebbero chiamare universale, si ha a disposizione una fonte immensa di energia curativa. Attraverso l'impiego di tale energia, impareremo a mettere a frutto le conoscenze ottenute e scopriremo una nuova profondità, una nuova dimensione, non solo in noi stessi ma anche in questa potente energia, universale e alla portata di tutti. Scopriremo l'importanza della respirazione e dell'inspirazione usando il chakra solare, uno dei sette principali punti di energia del corpo, situato vicino al plesso solare. Tutti noi, in un momento della nostra vita, abbiamo sperimentato l'attivazione di questo centro di energia. Chi non conosce la sensazione di crampi
allo stomaco, di ribollimento o nausea quando siamo tesi o nervosi? è proprioquella l'area interessata dal chakra solare. Inducendolo ad aprirsi e a fare il suo lavoro, riusciremo non solo ad assorbire l'energia esterna o universale ma anche a creare e a utilizzare in modo costruttivo la nostra energia interiore. Ed è cosò che, inspirando, usando questo centro di energia, assorbiremo energia attraverso il plesso solare; visualizzeremo il chakra solare come un vortice che inghiotte energia, creando altra energia. "Chakra" è una parola indù che significa filatoio. Per cui visualizzeremo intorno all'area del plesso solare una piccola ruota che dapprima gira lentamente, poi, agendo come un delicato mulinello, attrae e ci aiuta ad assorbire questa meravigliosa energia curativa, cosò piena di vitalità, cosò colma di vita, cosò positiva. Penso sia importante dire subito quanto siano determinanti i sentimenti per la nostra vita. Amore, odio, frustrazione, desiderio, nostalgia, speranza, gioia, disperazione. Tutti i nostri sentimenti e le nostre emozioni sono pura energia, e noi, consapevolmente o inconsapevolmente, li usiamo in maniera costruttiva o distruttiva, positiva o negativa.
Il più potente dei nostri sentimenti è l'amore. L'amore può essere visto comepassione o come abnegazione, come tenerezza o come bontà. L'amore in tutte le sue forme suscita emozioni, crea energia. I1 vero amore è altruistico e crea lanecessità di dare. L'arte del dare non solo agli altri ma anche a noi stessi stanel comprendere la necessità di ricevere. sea quando siamo tesi o nervosi? è proprioquella l'area interessata dal chakra solare. Inducendolo ad aprirsi e a fare il suo lavoro, riusciremo non solo ad assorbire l'energia esterna o universale ma anche a creare e a utilizzare in modo costruttivo la nostra energia interiore. Ed è cosò che, inspirando, usando questo centro di energia, assorbiremo energia attraverso il plesso solare; visualizzeremo il chakra solare come un vortice che inghiotte energia, creando altra energia. "Chakra" è una parola indù che significa filatoio. Per cui visualizzeremo intorno all'area del plesso solare una piccola ruota che dapprima gira lentamente, poi, agendo come un delicato mulinello, attrae e ci aiuta ad assorbire questa meravigliosa energia curativa, cosò piena di vitalità, cosò colma di vita, cosò positiva. Penso sia importante dire subito quanto siano determinanti i sentimenti per la nostra vita. Amore, odio, frustrazione, desiderio, nostalgia, speranza, gioia, disperazione. Tutti i nostri sentimenti e le nostre emozioni sono pura energia, e noi, consapevolmente o inconsapevolmente, li usiamo in maniera costruttiva o distruttiva, positiva o negativa. Il più potente dei nostri sentimenti è l'amore. L'amore può essere visto comepassione o come abnegazione, come tenerezza o come bontà. L'amore in tutte le sue forme suscita emozioni, crea energia. I1 vero amore è altruistico e crea lanecessità di dare. L'arte del dare non solo agli altri ma anche a noi stessi stanel comprendere la necessità di ricevere. Molti dei miei pazienti sono persone che hanno dimenticato o messo da parte il loro
bisogno di ricevere. Persone che si sono lasciate prendere dalla necessità di lavorare e di provvedere ai bisogni materiali della famiglia, alle esigenze dei figli, dei genitori, degli amici. Persone che non solo hanno trascurato la loro salute, ma, peggio ancora, hanno ignorato il loro bisogno di pace interiore. Una pace che si raggiunge solo inducendo nella mente e nel corpo uno stato capace di produrre armonia spirituale. Spero che questa informazione possa aiutarvi nel cammino verso la conquista di tale condizione.
Nello svolgimento della mia attività di guaritrice spirituale, uso l'energia dei colori, l'energia curativa, non solo con i miei pazienti ma anche con i mieiallievi. è quindi utile che abbiate una specie di guida al diverso significato e tipo di energia corrispondenti a ciascun colore. Per questo motivo elencherò brevemente alcuni dei colori che utilizzo, nella speranza che ciò vi aiuti neiprocessi mentali creativi (si veda a p. 27 per una discussione più approfondita). Vi prego comunque di ricordare che dovrete usare queste indicazioni solo come traccia. Non sto dicendo che ogni colore ha un preciso significato, ma solo che l'uso di certi colori in certi modi può rivelarsi benefico. Dipenderà da voi se la cosa funzionerà o no.
Cominciamo con il blu.
Blu. è il colore curativo universale, e per quanto ne so è usato da tutti i guaritori spirituali nel loro lavoro. Verde. L'impiego del verde favorisce l'armonia e l'accordo. I1 verde è il colore che simboleggia la pace.
Rosso. Questo colore è stimolante e porta vivificanti raggi di forza. Ai miei allievi consiglio di usare questo colore con parsimonia e delicatezza. Rosa. Un colore delicato che porta amore e tenero affetto. Questo colore è per lo più usato nelle questioni di cuore e sentimentali. Malva. I1 rafforzamento di questo colore può essere d'aiuto per scoprire la
saggezza e il desiderio di comprendere la mente. Viola. è un colore che si vede assai di frequente nelle chiese e nei luoghi di culto; per questo motivo lo associamo alla religione. Nella guarigione spirituale possiamo, se lo desideriamo, usare questo colore per indurre forza, crescita e potere. Oro. Il colore dell'oro è simbolo di saggezza, gioia, speranza, allegria e felicità. Si tratta di un colore di grande forza e potenzialità.
Argento. Questo colore, il colore dell'argento, porta, in tutta la sua bellezza, amore spirituale. I colori che ho citati sono solo alcuni di quelli che un guaritore o una guaritrice possono utilizzare nel loro lavoro. Mediante la visualizzazione e la creazione di energia possiamo, con il tempo, con pazienza e con molto esercizio, generare uno
stato mentale e una condizione esistenziale pieni di colori vibranti e luminosi, pieni di vita. Con la perseveranza, possiamo creare un'energia curativa positiva e costruttiva. E, cosò facendo, scopriremo un modo per creare pace, armonia e luce, che sono l'essenza della vita e dell'interezza della persona. Molti dei miei pazienti, persone ammalate, con il corpo tormentato dal dolore e dalla sofferenza, vengono da me con un disperato bisogno di una cura, di un aiuto per alleviare le loro pene. Una di loro, Wendy, mi ha ispirato l'audiocassetta I colori dell'anima. Il suo corpo era afflitto dai dolori, la sua mente torturata. Wendy era una bellissima signora, che ora si trova nel mondo degli spiriti. Il suo bisogno di luce, il suo bisogno di vedere la luce blu della guarigione, non solo di vederla ma di sentirla, di esserne circondata per ricominciare a sentirsi integra, mi ha dato l'ispirazione, la forza e il coraggio di creare l'audiocassetta, per lei e per le innumerevoli persone nelle sue condizioni. Mentre riascolto la cassetta
sento l'amore di Wendy accanto a me. Siamo riusciti ad aiutarla nel suo viaggio. Qui comincia un viaggio, il viaggio dell'io verso l'io. Per creare uno stato di pace interiore e di armonia spirituale, che a sua volta crea le condizioni dell'autoguarigione. Prenderemo la luce dell'amore e la spargeremo a piene mani, e nel suo cuore vi troverete voi domani. Accettate da noi la luce della speranza e nel suo cuore troverete l'amore che cura e la costanza. Prendete la nostra forza, è lì per voi. I raggi curativi già corrono da noi a voi. Il viaggio comincia: un esercizio autocurativo. Vorrei che ora vi sedeste in una comoda poltrona o vi sdraiaste sul letto. Fate in modo di essere perfettamente a vostro agio, e cominceremo. Chiudete gli occhi e lasciate che la vostra mente assorba la musica che avete scelto. Inspirate profondamente ma con delicatezza, usando il plesso solare, e se possibile richiamate alla mente il colore blu. Potete visualizzare un cielo azzurro, delle acque mediterranee tiepide e invitanti, o semplicemente nugoli di nastri blu che fluttuano dolcemente nella brezza fresca. Inspirate piano piano, e lasciate che la musica vi aiuti a rilassarvi. Inspirate di nuovo profondamente e con delicatezza, usando il plesso solare, e visualizzate il colore blu. Ora, lentamente e con gradualità, cominciate a visualizzare il colore verde. Poi, mentre l'immagine comincia a prendere forma, aggiungete l'oro e il rosa. Create un'immagine meravigliosa, un arcobaleno di colori, qualcosa di solo vostro, da guardare e di cui diventare parte. La vostra immagine, un'immagine curativa. Avete creato un arcobaleno di colori. Ora lasciate che questo arcobaleno scorra sul vostro corpo, lavandovi, inondandovi di luce, facendovi ritrovare la vostra interezza. L'arcobaleno di colori si trasforma in una cascata, e mentre ve ne state lò sotto l'acqua scorre su di voi. Lasciate che spazzi via la sofferenza e i dolori generati dalla malattia. Ed ecco che diventate parte della cascata. La cascata si getta in un fiume, il fiume della vita, che con la sua forza ci dà nuova vita, nuova speranza, rinnovata energia. Prendete la luce dell'amore e spargetela a piene mani, e nel suo cuore vi troverete voi domani. Accettate da noi la luce della speranza e nel suo cuore troverete l'amore che cura e la costanza. Prendete la nostra forza, è lò per voi. I raggi curativi già corrono da noi a voi. Ora vorrei che provaste a visualizzare me. Sono in piedi accanto a voi; poso sulla vostra testa le mie mani, fresche, forti, rassicuranti. Percepite la mia forza; percepite l'energia, l'energia curativa che proviene dalla fonte divina. Usatela; è lì perchè la usiate. Inspirate delicatamente; sentite le mie dita che vi sfiorano la fronte. Unite la vostra energia con la mia, e insieme creeremo una fonte di guarigione potente e positiva. Lasciate che accada; lasciate che agisca. Rilassatevi e provate la gioia della mera esistenza; siate voi stessi. Chiedete e vi sarà dato. Ebbene, noi chiediamo guarigione e amore divino. Nella forza fredda e limpida della corrente, vi trasformerete in ciò che di voi era solo apparente. Scorrono le acque limpide e gelate, immergetevi e simili a loro diventate. Con dita di ghiaccio il volto vi accarezzano, e i vostri pensieri come tele di ragno s'intrecciano. Entrate nel cuore della corrente, diventate voi stessi fiume totalmente. Brilla la luce, l'acqua è pura, vi lava e spazza via ogni paura. Come fosse musica, lasciate che vi scorra attraverso, perchè il vostro pensiero diventi vero e terso. Viene reso manifesto lo spirito dalla meditazione, e la vita, come lo spirito, come il fiume, scorre in continuazione.
Si riempie il fiume d'un paradiso colorato, un raggio di luce, un fascio dorato. Nuotate immersi nell'arcobaleno, nei verdi, nell'oro, nel blu più sereno. Arde luminoso sull'acqua il sole splendente, nel nuovo giorno incipiente. Il fiume e voi, voi ormai fiume, diventate raggio dorato, diventate lume. Diventate quei colori, oro, verde e blu, diventate pura forza sempre più. E come un'acquerugiola, la dolcezza comincia a lavare via dolore e amarezza. E mentre l'acqua scorre e se ne va, il cuore riconosce lo spirito, tornato per restare qua. Viene reso manifesto lo spirito dalla meditazione, e la vita, come lo spirito, come il fiume, scorre in continuazione. Sono ancora qui, accanto a voi, per darvi la guarigione, per donarvi amore. E di nuovo nella forza fredda e limpida della corrente, vi trasformerete in ciò chedi voi era solo apparente. Scorrono le acque limpide e gelate, immergetevi e simili a loro diventate. Con dita di ghiaccio il volto vi accarezzano, e i vostri pensieri come tele di ragno s'intrecciano. Entrate nel cuore della corrente, diventate voiNuotate immersi nell'arcobaleno, nei verdi, nell'oro, nel blu più sereno. Arde luminoso sull'acqua il sole splendente, nel nuovo giorno incipiente. Il fiume e voi, voi ormai fiume, diventate raggio dorato, diventate lume. Diventate quei colori, oro, verde e blu, diventate pura forza sempre più. E come un'acquerugiola, la dolcezza comincia a lavare via dolore e amarezza. E mentre l'acqua scorre e se ne va, il cuore riconosce lo spirito, tornato per restare qua. Viene reso manifesto lo spirito dalla meditazione, e la vita, come lo spirito, come il fiume, scorre in continuazione. Sono ancora qui, accanto a voi, per darvi la guarigione, per donarvi amore. E di nuovo nella forza fredda e limpida della corrente, vi trasformerete in ciò chedi voi era solo apparente. Scorrono le acque limpide e gelate, immergetevi e simili a loro diventate. Con dita di ghiaccio il volto vi accarezzano, e i vostri pensieri come tele di ragno s'intrecciano. Entrate nel cuore della corrente, diventate voi stessi fiume totalmente. Brilla la luce, l'acqua è pura, vi lava e spazza via ognipaura. Come fosse musica, lasciate che vi scorra attraverso, perchè il vostro pensiero diventi vero e terso. Viene reso manifesto lo spirito dalla meditazione, e la vita, come lo spirito, come il fiume, scorre in continuazione. Si riempie il fiume d'un paradiso colorato, un raggio di luce, un fascio dorato. Nuotate immersi nell'arcobaleno, nei verdi, nell'oro, nel blu più sereno. Arde luminoso sull'acqua il sole splendente, nel nuovo giorno incipiente. Il fiume e voi, voi ormai fiume, diventate raggio dorato, diventate lume. Il fiume e voi, voi ormai fiume, diventate raggio dorato, diventate lume. Diventate quei colori, oro, verde e blu, diventate pura forza sempre più. E come un'acquerugiola, la dolcezza comincia a lavare via dolore e amarezza. E mentre l'acqua scorre e se ne va, il cuore riconosce lo spirito, tornato per restare qua. Viene reso manifesto lo spirito dalla meditazione, e la vita, come lo spirito, come il fiume, scorre in continuazione. Prendete la luce dell'amore e spargetela a piene mani, e nel suo cuore vi troverete voi domani. Accettate da noi la luce della speranza e nel suo cuore troverete l'amore che cura e la costanza. Prendete la nostra forza, è lò per voi. I raggi curativi già corrono da noi a voi. E noi, Aquila Grigia e io insieme, riverseremo su di voi tutto il nostro amore.
Le domande più comuni sulla guarigione spirituale. PRIMA di rispondere ad alcune delle domande che mi vengono poste più frequentemente, vorrei spiegare che cos'è l'arte della guarigione per i membri della Rosemary Altea Association of Healers. E in quanto fondatrice e insegnante di questo gruppo, mi piacerebbe farvi partecipi dei miei pensieri e dei miei sentimenti a proposito della guarigione spirituale. Per farlo, devo in primo luogo spiegare che ogni essere vivente possiede un'aura. La nostra aura, o campo di energia, ci circonda, estendendosi sopra e oltre la pelle per parecchie decine di centimetri. Questo campo di energia può esserefotografato usando uno speciale apparecchio messo a punto molti anni fa da due russi, Semyon e Valentino Kirlean. Anche l'anima ha la sua aura, il suo campo di energia. Per noi questa energia è lo spirito, la luce che circonda e illumina l'anima. Quando ci ammaliamo nel corpo? la nostra cattiva salute si riflette sull'aura, la
altera. spesso altera lo spirito. Quando l'anima soffre perchè le manca qualcosa, anche questo si riflette sull'aura dell'anima, sullo spirito, che spesso si
affievolisce. La luce diventa meno brillante, e l'anima si dibatte nell'oscurità. Quando io o i miei allievi ci accingiamo a una guarigione, chiediamo innanzitutto l'aiuto di Dio, chiediamo la Sua energia e la Sua luce. Chiediamo che questa energia venga in primo luogo somministrata allo spirito, in modo che l'aura dell'anima si ravvivi e dia più luce all'anima. Quando ciò avviene, si produce unaspettacolare guarigione spirituale, e quando l'anima assorbe questa energia curativa, quando trova la pace e l'illuminazione di cui ha cosò bisogno, allora spesso si verifica anche la guarigione del corpo.
Quindi un guaritore spirituale cercherà innanzitutto di guarire lo spirito, la luce dell'anima, e non, come molti pensano, il tumore, o l'artrite, o l'emicrania. In primo luogo lo spirito. Spesso, quando lo spirito assimila l'energia curativa e reagisce bene, gli effetti della guarigione vanno oltre l'anima, oltre lo spirito, fino a interessare il corpo e a produrre una "cura" corporale.
Solo dopo che il guaritore avrà provveduto allo spirito, giungerà il momento di lavorare sul versante del corpo, somministrando energia curativa al tumore,
all'osso rotto, alla depressione, in altre parole al malanno fisico che affligge il paziente. Più avanti nel libro spiegherò più a fondo questo concetto e vi mostrerò come applicarlo a voi stessi. Domanda: Rosemary, potresti darci una definizione molto semplice di guarigione spirituale? Risposta: La guarigione non è altro che l'armonizzazione dello spirito, della mente e del corpo.
Domanda: Come può un guaritore contribuire a creare questa armonia? Risposta: Un guaritore esperto sviluppa la capacità di "sintonizzarsi" con la fonte più elevata di potere, di energia curativa, che a mio avviso proviene da Dio. Il guaritore o la guaritrice riescono a spillare questa "energia divina", ad attingere alla sorgente di Dio, e, con l'aiuto di Dio, a indirizzare l'energia curativa verso il "paziente". Domanda: Che procedura segue il guaritore? Risposta: Il guaritore si siede accanto al paziente, oppure, se ciò non è possibile, visualizza il paziente e il suo problema. Poi invia a Dio, all'universo, una preghiera, una richiesta di energia, in modo che la guarigione possa avere luogo. Quando un guaritore compie questo passo, la sua prima preoccupazione è sempre lo spirito, lo spirito del paziente. Perchè il guaritore sa che il bisogno di luce, il bisogno di energia curativa e di crescita, è un bisogno dell'anima.
Sono convinta che i bisogni dell'anima siano i primi a dover essere soddisfatti. Se l'anima riesce a ricevere luce, guarigione e amore, allora anche il corpo e i
sentimenti reagiranno, creando armonia, formando un tutt'uno, e si verificherà la guarigione.
Domanda: Che cos'è l'imposizione delle mani? Risposta: Cristo, uno dei più grandi guaritori di tutti i tempi, guariva posando le mani sul malato. Ci sono tantissime prove di questa pratica nel Nuovo Testamento, e molti guaritori odierni cercano di seguire l'esempio di Cristo. Posare le mani su qualcuno, toccarlo, con amore, con compassione, protendersi, sostenere, dare, trasmettere la propria energia, trasformarsi in canale dell'energia divina. Prendere la mano di una persona che ha bisogno di cure, prenderle la mano con delicatezza, con il desiderio che la guarigione giunga anche a lei, questo è ciò che veramente significa "imposizione delle mani". Domanda: Le tecniche di guarigione funzionano sempre?
Risposta: Questa domanda mi viene fatta spessissimo, e la mia risposta è immediata. Sono convinta che le tecniche di guarigione funzionino il cento per cento delle
volte. è un'affermazione molto ambiziosa, e vi chiederete come sia possibile. Nelmomento stesso in cui la faccio, mi accorgo che devo chiarire il più possibile la mia risposta. Ricordo fin troppo bene quanto tempo ho impiegato io stessa a capire questi concetti. Tutti noi, ogni santo giorno, abbiamo la capacità di guarire, perchè il guarire nonè altro che l'atto di un'anima che dà amore a un'altra anima. Quando il guaritore e il paziente entrano in comunione, per quanto breve possa essere questo momento, il guaritore fa appello al suo io superiore, al suo spirito, alla sua anima. L'anima sente tutto, vede tutto, e, reagendo alla chiamata, pulsa con maggior vigore.
I1 paziente può essere o non essere consapevole che il guaritore è pura anima. Può anche dormire. Ma l'anima non dorme mai, e anche l'anima del paziente sentirà l'appello del guaritore, anche lei reagirà. E l'anima del paziente, reagendo alla chiamata diventerà più forte. E a sua volta il pulsare dell'anima, diventando più forte, darà energia, energia curativa, allo spirito. Perchè la vocazione del guaritore è la vocazione dell'amore. E amore è il nome che diamo alla più pura e più meravigliosa delle cose... la luce.
Domanda: I guaritori spirituali possono compiere miracoliituali possono compiere miracoli? Risposta: Tantissime persone si rivolgono alla no stra organizzazione di guaritori nella speranza di un miracolo. Il miracolo di guarire il cancro, di far camminare lo storpio, udire il sordo, vedere il cieco. E io, come guaritrice, qualunque sia la prognosi del paziente, invoco il miracolo. Come mi disse una volta un vecchio guaritore con molti anni di esperienza: "Chiedere non costa nulla. In fondo, se non chiedi, rischi che non ti sia dato". Quindi chiedo il miracolo, e qualche volta Dio esaudisce la mia richiesta. Tuttavia, una specie di miracolo avviene sempre. Anche se a un cuore umano, a occhi
umani, può sembrare meno grandioso di quel che è. Meno spettacolare di una guarigione del corpo, meno emozionante, meno visibile, forse meno importante. Ma
per Dio, per gli occhi e i cuori del mondo dello spirito, per l'universo, questo èil vero miracolo, il miracolo che resta, anche molto tempo dopo che il corpo si èlogorato e si è spento. Questo miracolo è l'illuminazione dello spirito. Luce, pura luce risanatrice, che porta pace e armonia al malato, che fa crescere l'anima. Domanda: Rosemary, che differenza c'è fra un miracolo e una guarigione? Risposta: Stando al dizionario, guarigione è il ristabilimento da una malattia. Mentre il miracolo è un evento straordinario in cui è riconoscibile l'operasoprannaturale di Dio.
Non sono sicura di capire la differenza, e neppure se questa ci sia. La vita è piena di piccoli miracoli, manifestazioni di Dio. Quando guariamo noi stessi, avviene un miracolo. Quando guariamo gli altri, avviene un miracolo. Forse i miracoli sono negli occhi di chi li osserva, di chi li sperimenta.
Da ciò che io, come spettatrice, posso vedere, un miracolo è quello in cui interviene la mano di Dio. Qualcosa di divino, di meraviglioso, un'opera di Dio,
nel quale la "guarigione" può essere e non essere manifesta. Domanda: Che cosa dà il guaritore al paziente che muore? Risposta: Nello svolgimento della mia attività mi sono trovata molte volte al
capezzale di malati che dovevano affrontare la morte. Ho avuto il privilegio di restare accanto ad alcuni nel momento del trapasso, di tenerli per mano mentre
entravano nel mondo degli spiriti. E non mi è mai capitato di veder fallire la guarigione spirituale. I miei pazienti hanno sempre trovato la pace, una pace
interiore, profonda, piena di significato, che è scesa su di loro mediante ilpotere di Dio, il potere risanatore. Dico questo con grande umiltà e infinita riconoscenza verso questo potere superiore. Domanda: Che cosa ottiene il guaritore di un paziente che muore?
Risposta: Per spiegarvelo, vi racconterò una storia. La storia di una guaritrice ilcui marito fu ammalato per molti anni. Joan è una mia allieva, membro a pienotitolo della RAAH; lavoriamo insieme e siamo amiche da più di dodici anni. Più di quattro anni fa suo marito Gerald, anche lui mio amico, ebbe un grave infarto. Ne venne fuori, ma negli anni successivi gli infarti si ripeterono. Ogni volta se la cavava, ma ogni volta era più debole. Oltre alle cure che riceveva regolarmente dalla mia squadra, Gerald veniva curato quotidianamente da Joan, che dunque, da moglie con oltre quarant'anni di matrimonio alle spalle, diventò la sua guaritrice personale. Spesso Gerald veniva ricoverato d'urgenza, e spesso sentiva la fatidica frase:
"Questa volta non ce la farà". Ma era forte e cocciuto, e con determinazione si rimetteva in piedi.
Finchè non giunse il suo momento. Era il giorno di Natale del 1996. Qualche giorno prima Gerald era stato ricoverato per l'ennesima volta. Sia Joan sia io sapevamo -ce l'aveva detto Aquila Grigia -che questa volta se ne sarebbe andato. Gerald era seduto in poltrona, incapace di sdraiarsi, e non riusciva quasi a respirare. Joan era seduta accanto a lui, e come al solito gli dava sollievo con l'imposizione delle mani.
Erano soli. Loro due e nessun altro. Gerald si voltò verso di lei. "Joan, mettimile mani sulla gola. Mi fa male." Joan si chinò e posò delicatamente le mani sulla gola dell'amato marito. Gerald emise un gemito, chiuse gli occhi e se ne andò. E pur nel dolore, pur tra le lacrime, la guaritrice, la moglie, l'amica di cosò tanti anni... che cosa ha detto? Che cosa ha provato?
"Ringrazio Dio di essere stata in grado di aiutarlo. Di essere riuscita a fare qualcosa. Di non essere stata impotente e di avere potuto almeno alleviargli il dolore." Queste, e non solo queste, le parole che la mia amica mi ha detto in queste ultime settimane, da quando il suo "paziente" è morto. Domanda: I1 guaritore ha bisogno di un ambiente particolare? Risposta: Sorrido, rispondendo a questa domanda, perchè so che molti sono ancora ottenebrati, restano aggrappati alla vecchia immagine della stanza buia, della medium in trance, alla fatidica frase: "Se ci sei batti un colpo". La guarigione può avvenire in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Nel mio secondo libro, Spirito libero, racconto la storia di un uomo, un paziente, che si sottopone alle cure di un guaritore all'angolo di una rumorosa e affollata strada di Hong Kong. Le stanze che affittiamo negli edifici comunali per i nostri centri di cura sono calde, luminose e il più possibile confortevoli. L'intervento del guaritore può avvenire in casa, in ospedale, o dove il paziente si sente più a suo agio. Ho svolto la mia attività persino su un aereo; ci sono posti migliori, d'accordo, ma ovunque ci sia un malato, lì c'è anche Dio. Domanda: Ho bisogno di un guaritore? C'è qualche esercizio che posso fare da solo per giungere all'autoguarigione? Risposta: Mi fa piacere poter includere anche questa domanda, perchè in fondo si tratta proprio dell'argomento di questo libro. Il suo scopo, infatti, e quello di aiutarci a dare a noi stessi la guarigione. La lettura del capitolo intitolato "Il viaggio verso la guarigione" sarà di grande aiuto (chi di voi dispone dell'audiocassetta potrà naturalmente contare sulle tecniche di visualizzazione). In un prossimo libro, intitolato You Own the Power! (Il potere è in noi), troverete altri esercizi che potranno esservi utili. Domanda: E gli animali? è possibilta è... certamente. In quanto guaritrice e amante
degli animali mi è stato chiesto molte volte di guarire... cani e gatti, uccelli, persino una tartaruga, cavalli, conigli e cosò via. In Spirito libero racconto la storia di Karma, il mio prediletto, un King Charles spaniel, e di suo fratello Jasper, e di come in periodi diversi ho sottoposto entrambi alle tecniche di guarigione. Gli animali sono molto ricettivi, e sono convinta che tutti siano in grado di dare loro l'energia curativa, anche solo in piccola quantità. Amplierò questa teoria nel mio prossimo libro, You Own the Power! Domanda: Come ci fa sentire l'intervento del guaritore? Risposta: Calmi, sereni, riposati. Alcune persone provano spesso una sensazione di calore, come se galleggiassero su una nuvola. Altre non provano nulla, nè caldo, nè freddo, ma più tardi sentono sollievo dal dolore. Come tutte le buone medicine se usate regolarmente, anche le tecniche della guarigione spirituale funzionano, e gli effetti diventano sempre più evidenti con il passare del tempo. Domanda: Le tecniche di guarigione sono intese solo per i malati? Risposta: L'arte del guaritore è a disposizione di tutti, di tutti gli esseri viventi, di ogni pianta, ogni albero, ogni insetto... sò , di ogni insetto, ogni animale e, naturalmente, ogni persona. Ogni essere vivente, a prescindere dalla fede, dalla credenza, dallo stile di vita. Chiamatelo potere di Dio, potere dell'universo, potere dell'io: non ha alcuna importanza, l'arte del guaritore funziona per tutti. Tantissimi dei nostri pazienti si rivolgono a me e alla mia squadra di guaritori quando tutto il resto si è dimostrato inutile. Ma io sono convinta che le tecniche di guarigione possano avere un'azione preventiva contro le malattie. Bastano dieci o quindici minuti tutti i giorni. Dai la guarigione, dalla a te stesso. Servirà ad allentare le tensioni e le pressioni che, se ignorate, possono provocare malattie. Le tecniche di guarigione non servono solo ai malati. Io sono convinta che giovino a tutti noi. La guarigione? Che cos'è per me? Io la vedo come il potere di Dio. I1 potere di Dio che scende dentro di noi. E'il potere dell'universo. I1 che è lo stesso. E io ringrazio Dio per il dono della guarigione, che egli concede a tutti noi. Domanda: Credi nella medicina tradizionale? Risposta: Come ho spiegato in Una lunga scala fino al cielo, oggi non sarei viva se non esistessero i medici. Io consiglio a tutti i miei pazienti di continuare a
consultare i dottori. Sono convinta che dottori, guaritori e pazienti dovrebbero lavorare insieme. Domanda: Che cosa c'entrano i colori con il processo di guarigione?
Risposta: La risposta a questa domanda è: moltissimo. Nel prossimo capitolo, "I colori dell'anima", capirete la funzione e l'importanza dei colori. I colori dell'anima.
Dio allora ordinò: "Vi sia luce". E vi fu luce. E Dio vide che quella luce era buona. In Una lunga scala fino al cielo cito il filosofo Teilhard de Chardin, che ha scritto: "Siamo esseri spirituali che vivono un'esperienza umana".
Esseri spirituali. Esseri di luce. Ognuno di noi, ogni creatura vivente, tutto ciò che è vivo e respira è luce, ed è fatto della luce di Dio.
Come ci viene insegnato a scuola, la luce, riflessa attraverso un prisma, si scompone nei colori dell'iride. Rosso. Arancione. Giallo. Verde. Blu. Indaco. Viola. Quindi, se capiamo che siamo luce, che la nostra aura, il nostro campo di energia, sono fatti di colori dalle infinite sfumature, non dovrebbe sorprenderci che i guaritori spirituali si servano dei colori. L'uso dei colori da parte dei guaritori spirituali è universale. Deriva dalla comprensione che nell'universo ci sono molti tipi differenti di energia.
L'aura, cioè il campo di energia che circonda ogni essere vivente, è pieno di colori: verdi, rossi, diverse sfumature di oro e cosò via. Quando il nostro umore,
o stato di salute e benessere, si modifica, si modifica anche l'aura. Alcuni colori si rafforzano, altri si affievoliscono, altri spariscono e ricompaiono solo se il nostro umore cambia di nuovo. La nostra aura, fatta di molti colori, rispecchia chi siamo, come siamo e quello che siamo. Questa conoscenza, una conoscenza che tutti i guaritori possiedono, è alla nostra portata dalla notte dei tempi. Quindi non sorprende che nell'esercizio della loro professione molti guaritori attingano a questa conoscenza e usino i diversi tipi di energia. Per farlo visualizzano l'energia come un colore, poi usano il colore. Dato che i colori e le sfumature sono innumerevoli, sarebbe impossibile descriverli tutti e spiegare come possano essere usati nel processo di guarigione. Ho però pensato che fosse utile prendere gli otto colori menzionati in precedenza (si veda a p. 5) e dare una spiegazione più esauriente del tipo di energia che corrisponde aciascuno e del perchè i guaritori se ne servano. Comincerò con il BLU... BLU è il colore curativo universale. Che io sappia, questaenergia curativa, che noi raffiguriamo come il colore BLU, è usata da tutti i guaritori, persino da quelli che non lavorano con l'aura e con altri colori.
Potreste chiedere: perchè proprio il blu? Perchè il colore preminente è il blu? Perchè il cielo è blu? Perchè l'erba è verde? I1 sole è giallo? Le stelle sonod'argento? Questa è la natura delle cose universali, stabilita da Dio, stabilita dalla natura. Le cose stanno cosò e basta. BLU... il colore curativo universale. Come guaritrice posso suggerire che il paziente si visualizzi sdraiato sotto un
magnifico cielo BLU, oppure avvolto in una morbida coperta BLU. Questo colore dà serenità e favorisce il rilassamento, un ingrediente importantissimo nel processo di guarigione. Passiamo adesso al VERDE... I1 colore che simboleggia la pace. Sicuramente lo
userei per contenere l'ansia e indurre la calma. I1 VERDE aiuta ad armonizzare e fondere l'anima, lo spirito e il corpo. In che modo consigliare al paziente di visualizzare questo colore? Probabilmente il metodo migliore e più efficace che ho trovato è quello di immaginare, o meglio visualizzare, i nostri piedi mentre camminano lentamente sull'erba soffice e fitta di un prato scaldato dal sole estivo. ROSSO... Questo colore sembra l'esatto opposto della meravigliosa e rappacificante
energia verde. Un colore di potere, di vitalità, di stimolazione. Consiglio di usare con molta prudenza questo colore; in genere lo spruzzo con parsimonia e delicatezza se il mio paziente soffre di depressione o di profondo esaurimento. Se vi sentite privi di energia, se avete bisogno di un po'di tono, allora un buon esercizio consiste nel visualizzare una o due particelle di ROSSO, niente più di uno schizzo, che danzano nella vostra aura. Non esagerate, però. Se non voletefinire a danzare sul soffitto.
E adesso passiamo a uno dei miei colori preferiti... il ROSA... il colore del calore umano, del tenero affetto. In un mondo cosò traboccante di angoscia e di dolore, questa energia è oltremodo necessaria, perchè il ROSA è il colore che aiutaa risolvere le questioni sentimentali e di cuore. è stato detto, e io sono convintache sia vero, che un cuore spezzato può essere dolorosissimo, e diventarecalore umano, del tenero affetto. In un mondo cosò traboccante di angoscia e di dolore, questa energia è oltremodo necessaria, perchè il ROSA è il colore che aiutaa risolvere le questioni sentimentali e di cuore. è stato detto, e io sono convintache sia vero, che un cuore spezzato può essere dolorosissimo, e diventare addirittura una malattia terminale. Una volta, tanto tempo fa, quando avevo vent'anni, mi ammalai gravemente e fui ricoverata in ospedale. Lò incontrai una donna. Anche lei era gravemente ammalata; aveva fatto tutti gli esami, ma nessuno riusciva a capire la causa della sua malattia. Io ero a letto, paralizzata e afflitta da dolori fortissimi. La donna ormai ho dimenticato da molto tempo il suo nome -mi venne vicino e mi prese la mano. La ricordo come una persona che parlava sottovoce e in tono gentile, e soprattutto ricordo la sua storia. Suo marito era morto all'improvviso e inaspettatamente. Non avevano figli; vivevano soli, una coppia fedele e innamorata. Ricordo che quand'ebbe finito di dirmi questo, la donna fece una pausa, sorrise flebilmente, poi aggiunse semplicemente: "Senza di lui non ho più una ragione di vita". Il giorno dopo la donna fu portata in barella in sala operatoria per un piccolo intervento esplorativo. Non si risvegliò più dall'anestesia. Quando ripenso a questo episodio, mi viene da dire: "Se allora avessi saputo dell'esistenza delle tecniche di guarigione. Se solo avessi capito com'è facile pertutti dare un po'di sollievo, tanto a sè stessi quanto agli altri". Be', prima di
tutto avrei preso la mano di quella donna. Poi, dopo avere rivolto una preghiera a Dio, all'universo, per chiedere aiuto, avrei visualizzato la mia paziente avvolta in una morbida coperta di lana del colore di un cielo estivo. Infine, sapendo che l'origine della sua malattia era nel cuore e nei sentimenti, avrei visualizzato alcuni sottili fili di seta del colore di una rosa, una rosa dai petali soffici, delicatissima e delicatamente profumata. Piano piano, con grande attenzione, lavorando amorevolmente e scrupolosamente, avrei intessuto quei fili perfetti nella coperta, avanti e indietro, dentro e fuori. Intrecciando l'energia tutt'attorno, su e giù, costruendo un bozzolo protettivo e curativo in cui la mia paziente potesse giacere. Questa tecnica di guarigione, mi riferisco alla visualizzazione, è molto diffusa e anche molto efficace, sia per il paziente sia per il guaritore.
Incoraggio sempre i miei allievi a usarla, ed è anche il metodo che consiglierei a chiunque voglia provare su se stesso le tecniche di guarigione. E ora il MALVA... un colore profondo e penetrante. Un colore che può risvegliare il desiderio di comprendere la mente. Come guaritrice userei il colore MALVA per ogni genere di disturbo mentale, dalla depressione alle malattie più gravi, come la schizofrenia. Anche lo stress, come la confusione mentale, è una malattia. Molti pazienti vengonoa chiedermi aiuto perchè sentono il bisogno, il desiderio, di uscire dallo stato di confusione o di stress in cui si trovano e di stare meglio.
Credo che ciò sia possibile, per tutti noi, solo se riusciamo almeno in parte a capire chi siamo, come pensiamo e in che modo permettiamo alle circostanze esterne di incidere sulla nostra salute mentale. Userei il colore MALVA per favorire il miglioramento di qualsiasi disturbo mentale. E come con tutti i colori, lo userei con delicatezza e amore. Un ottimo esercizio per "dirigenti sotto stress" è quello di dedicare un paio diminuti ogni mattina prima di cominciare a lavorare, e ogni sera dopo il lavoro, a visualizzare il colore MALVA. I1 modo in cui farlo dipende dal singolo individuo, ma io, personalmente, farei cosò . I1 momento della giornata in cui sono più attenta a me stessa è quando faccio la doccia. La doccia mi distende, mi scalda, e se mi sento esausta mentalmente cerco di visualizzare l'acqua che scorre sul mio corpo soffusa di una risanatrice sfumatura color MALVA. E automaticamente comincio a scaricare la tensione, a rilassarmi. Lascio che il mio corpo e la mia mente si trasformino in spugna, e mi abbandono completamente all'esercizio di assorbire quest'energia potente e positiva. Man mano che questo avviene, sento l'energia penetrarmi fino al cuore, risanando la mia anima. E ora il VIOLA... un colore che vediamo spesso nelle chiese e nei luoghi di culto.
Si tratta di un'energia molto potente, che può essere usata per indurre forza e
crescita, sia spiritualmente sia emotivamente. Il VIOLA è il colore dell'incoraggiamento. Se avessi un paziente che, per una qualsiasi ragione, si sentisse impotente e disperato, privo di forza per affrontare una difficile situazione, attingerei alla massa dell'energia divina e universale. Abbracciando il vitale colore VIOLA, proverei a visualizzarlo sotto forma di innumerevoli nastri, morbidi nastri di seta, che fluttuano tutt'intorno all'aura del paziente, sopra e sotto, penetrandovi e divenendone parte. I1 mio obiettivo sarebbe quello di dare forza al paziente, forza non solo fisica ma anche emotiva e spirituale. Se il paziente riesce a sentire la forza che entra in lui, allora ne viene incoraggiato. La sua sensazione di impotenza e la sua disperazione possono attenuarsi. S'instaura un meccanismo di crescita, che a sua volta incoraggia il paziente, lo fa sentire più padrone di sè, più forte, più determinato. Il sole, con tutta la sua forza, tutto il suo calore profondo e penetrante, rivitalizzante, parla in favore del colore ORO. L'energia della saggezza, della gioia, della speranza, dell'allegria e della felicità. Insomma, un colore di grande potenza e notevoli possibilità. è il colore che brilla ed emana da gran parte dei nostri bambini, dall'energia, o aura, che li circonda. In un cortile di scuola, in un parco, ovunque ci sia un gruppo di bambini, anche nel giorno più grigio, se potessimo scorgerne l'energia, o l'aura, allora vedremmo una massa d'ORO, una massa viva, luccicante, libera e sfrenata, che emana dai nostri piccoli. Non c'è nessuno che non vorrebbe questo colore, quest'energia. Perchè questo è il colore della vita. Ricordo ancora quando scoprii che ero in grado di vedere veramente l'aura degli esseri viventi, il loro campo di energia individuale. Ero seduta nel mio salotto; leggevo un libro e allo stesso tempo guardavo la televisione. I miei occhi furono attratti da qualcosa, qualcosa che si muoveva lungo la parete, in un angolo della stanza, accanto al caminetto. Girai di scatto la testa, ma sulle prime non vidi nulla. Tornai al libro, ma un attimo dopo scorsi di nuovo qualcosa con la coda dell'occhio. Questa volta guardai più attentamente. Una minuscola scintilla di luce, di ORO, come fosse una torcia in miniatura, stava arrampicandosi lentissimamente su per il muro. Mi occorse un momento per notare l'onisco che sembrava esserne trascinato, appena più indietro. Continuai a lanciare di tanto in tanto delle occhiate a quello strano fenomeno, e a un certo punto la luce, che in un primo tempo sembrava precedere l'animaletto, lo investì a mo'di riflettore. Fu solo quando l'onisco svoltò e cominciò a muoversi in un'altra direzione, e la luce lo seguò , che capii che stavo vedendone l'aura. Cominciai dunque una pazza caccia, e scoprii l'aura di ragni, formiche e mosche. Nei giorni successivi passai alle farfalle, agli uccelli, ai cani e ai gatti. La stessa cosa con tutti. L'energia di queste creature di Dio che, prive di preoccupazioni, seguivano i loro istinti naturali, in perfetta sintonia con la natura e l'ordine dell'universo, era ORO, ORO puro. Questo avvenne più di quindici anni fa, e anche se a sentirla raccontare non vi sembrerà una gran storia, per me fu una scoperta straordinaria. Mi piacerebbe essere un onisco, con un'aura pura e meravigliosa? No, naturalmente. Sono contenta di essere quello che sono, un essere umano pieno di impedimenti. Ma un po'più di ORO nella mia aura e un po'più di purezza nel mio cuore e nella mia mente non
guasterebbero. Immagino che l'unica sia continuare a sforzarmi. Forse un giorno... con l'aiuto di Dio... Infine l'ultimo colore dell'elenco, non per questo meno importante: l'ARGENTO. Questo colore, in tutta la sua bellezza, può essere usato per esaltare l'amore spirituale. Che cosa significano queste parole? Amore spirituale? Per capirlo, dobbiamo ricordare le parole del filosofo Pierre Teilhard de Chardin, che ho citate nel mio primo libro, Una lunga scala fino al cielo: "Noi non siamo esseri umani che vivono un'esperienza spirituale. Noi siamo esseri spirituali che vivono un'esperienza umana". Cristo ha detto: "Ama il prossimo tuo come te stesso". E siamo tutti creature di Dio, anche la donna che ci ha trattati male mentre facevamo la spesa al supermarket. O l'autista che si è messo a strillare oscenità, o il tizio che ci ha quasi buttati per terra cercando di prendere il treno. E cosò via. Sono sicura che sapete già quello che sto cercando di dirvi. Tutti parliamo di tolleranza, pur sapendo quanto sia faticoso metterla in pratica. Pur sapendo che a volte ci sembra impossibile.
Parliamo anche di amore, di altruismo, di amicizia. Tuttavia poniamo dei limiti a
queste cose. Essere capaci di amore spirituale, dare amore spirituale... èsorridere a qualcuno perchè abbiamo un sorriso da dargli. Non perchè vogliamo unsorriso in cambio. è porgere la mano a qualcuno e non sentirsi offesi se costuisembra voltarci la schiena. è fare una buona azione fine a se stessa. Farla senza sentire il bisogno di essere giudicati bene eringraziati... Farla direttamente con il cuore, perchè l'abbiamo dentro di noi. I1 colore ARGENTO. Un'energia fluida, liquidi filamenti che si muovono attraverso l'universo, silenziosi, senza rumore, puri. Questa è l'energia della purezza. Nel mondo d'oggi, soprattutto nella società occidentale, viviamo ogni giorno sottoposti a incredibili tensioni. Il bisogno del successo, il bisogno del risultato, il bisogno di non essere sopraffatti. Molti di noi si sottopongono
volontariamente a queste tensioni. La tensione può diventare un'abitudine. E latensione crea lo stress. L'assassino numero uno della società moderna. Che cos'è, esattamente, lo stress? Come possiamo definirlo? Nell'accezione tecnica è uno sforzo che tende a distorcere un corpo, nell'accezione comune un fattore che provoca tensione nel corpo o nella mente. In ogni caso una forza che altera, una forza che rompe l'armonia della mente, del corpo e dello spirito.
E che cos'è invece la guarigione spirituale? La guarigione è una forza, un'energia che ristabilisce o crea l'armonia, l'armonia dello spirito. Siamo tutti consapevoli dello stress, e come guaritrice io mi servo di una combinazione di energia curativa e colore per ristabilire l'armonia.
Ma c'è un sentimento più letale e più dannoso di qualsiasi altro. Un sentimento che può cominciare come un piccole seme, per poi crescere nella mente, distorcendo ogni percezione e danneggiando gravemente l'anima. Da bambina sono cresciuta a contatto con questo sentimento assassino. Lo vidi distruggere mia madre. La divorò, la consumò, trasformandola in un essere umano rabbioso e spesso astioso. Parecchi anni fa provai questo stesso sentimento dentro di me. La mia vita era infelice; tutto sembrava andare storto, sebbene mi dannassi l'anima per cambiare le cose. Peggio ancora, ero costretta a guardare mia figlia soffrire. Sopraffatta, disperata, sentii qualcosa spezzarsi dentro di me. Sentii qualcosa, come un minuscolo e duro sassolino, cominciare a oscillare, a spostarsi, a scendere
in profondità vicino al cuore, vicino allo stomaco, facendo la spola fra i due, come aspettando di impossessarsene.
Incurante, sapendo bene di che cosa si trattava, forse perchè da bambina avevo avuto modo di vedere con estrema chiarezza questo sentimento all'opera, aspettai, rifiutandomi di arginarlo, chiedendomi fino a che punto sarebbe cresciuto. Sapendo, naturalmente, che se non l'avessi arrestato avrebbe messo le radici e prosperato. I giorni passavano. Il sassolino oscillava lentamente avanti e indietro, come se aspettasse. Come se aspettasse un segno di incoraggiamento da parte mia, quasi il permesso di mettere le radici. Sembrava che avesse bisogno di sentirsi bene accetto. Sapevo che tutto dipendeva da me. Consapevole dell'intrusione, quasi contenta di subirla, mi crogiolavo nell'autocommiserazione e non scacciavo il sassolino. Sembrava la cosa più facile da fare. Ero stanca di combattere. Poi arrivò una telefonata. Una giovane donna. "Probabilmente non ti ricordi di me", furono le sue prime parole. "Sono venuta a trovarti più di tre anni fa. Il mio fidanzato era morto in un incidente. E tu sei riuscita a metterti in contatto con lui. La mia vita era a pezzi; ormai pensavo che fosse finita. I1 rancore mi stava divorando. Ce l'avevo con tutti, persino con lui. Tu mi haitrasmesso un messaggio da parte sua, ed è per questo che ti chiamo. Lui ti aveva detto che se avessi distrutto la mia vita, avrei distrutto anche parte di lui." Ascoltavo la telefonata in silenzio, chiedendomi perchè mai quella donna si fosse fatta viva proprio in quel momento. "Ricordo, Rosemary, che mi hai spiegato che il fare volontariamente del male a noi
stessi può ripercuotersi sulle persone amate che ci hanno lasciati. Che le nostre azioni, buone e cattive, provocano delle reazioni nei nostri morti." Mentre la giovane donna pronunciava queste parole, sentii Aquila Grigia farsi più vicino. Consapevole che negli ultimi giorni lo avevo tenuto lontano, fui felice di averlo di nuovo accanto. "Che cosa posso fare per te adesso?" chiesi alla giovane.
E lei mi rispose semplicemente: "Oh, volevo solo ringraziarti. Oggi mi è capitatodi pensare a te, e mi è venuta voglia di farti sapere che adesso la mia vita è
bella. Che sono felice e in pace con me stessa. Non sento più rancore, e lo devo a te". Ci fu un clic, e la donna riattaccò. Per un po'rimasi a fissare il telefono. Il messaggio era giunto forte e chiaro. Ero così presa dalla mia infelicità, che non mi ero accorta di essere molto vicina all'autodistruzione; non solo, di avere rischiato di nuocere gravemente al mio maestro. Come potevo essere stata cosò egoista, cosò egocentrica, cosò accecata dall'autocommiserazione? Non è difficile rispondere. Sono un essere umano, una povera mortale, e a volte molto, molto debole. Di nuovo sentii il sassolino, non più oscillante ma immobile, pesante come un masso. Piena di vergogna, terrorizzata dall'idea che avrei potuto nuocere ad Aquila Grigia, seppi che cosa dovevo fare. Rivolgendomi a lui, rivolgendomi all'universo, trovai l'energia di cui avevo bisogno. La più limpida, la più bella e purificatrice. Me ne avvolsi, la inspirai, desiderando con tutte le mie forze che mi guarisse. Sentii il sassolino trasformarsi in polvere, poi sparire. Capii il sentimento che mi affliggeva, gli diedi un nome, ACRIMONIA, e lo vidi svanire. BLU... VERDE... ROSSO... ROSA... MALVA... VIOLA... ORO... ARGENTO. Questi sono i colori che userò come guaritrice. Questa è l'energia cui posso attingere. è lò a disposizione di tutti, non dobbiamo fare altro che allungare la mano. Usatela con attenzione, usatela con parsimonia, e soprattutto usatela con amore, sempre con amore. Prima di intraprendere la strada del guaritore "NON era mai stata mia intenzione diventare una guaritrice." Prendo queste parole dal mio primo libro, Una lunga scala fino al cielo, dal capitolo "Rosemary la guaritrice". In primo luogo, dopo le mie esperienze con medici, ospedali e malattie, avendo avuto guai ai reni poco più che ventenne, ero convinta di non avere le doti necessarie per curare chicchessia, almeno nel modo in cui lo facevano gli altri guaritori. Le malattie del prossimo mi ricordavano la mia personale vulnerabilità, la mia debolezza e, naturalmente, la mia paura. All'inizio. quindi, mi sentivo incapace di affrontare le responsabilità di un guaritore. Ma il mio spirito guida, Aquila Grigia, era al mio fianco e, con il crescere della fiducia in me stessa, imparai gradualmente ad accettare il mio compito di guaritrice. Questi i miei sentimenti tanti anni fa, quando mossi i primi passi inesperti. Da allora ho avuto molti allievi che con il tempo, a loro volta, hanno imparato l'arte della guarigione. Anch'io sono stata allieva, imparando, crescendo, acquisendo, e poi mettendo a disposizione degli altri quello che so. Alcune di queste conoscenze, qualche semplice esercizio, costituiscono il nucleo di questo libro. Tuttavia, il fatto di assimilare le conoscenze, o di perfezionare gli esercizi, non vi conferirà una capacità "onnicurativa", e neppure vi darà la patente di guaritori fatti e finiti in grado di "guarire" o "curare" gli altri. Le informazioni contenute in questo libro hanno lo scopo di
aiutarvi a dare amore alla vostra anima per curarla... di aiutarvi a dare luce al vostro spirito. Come spesso avviene, quando l'anima trova la pace, anche il corpo reagisce positivamente e si verifica la guarigione fisica. Ma non posso darvi alcuna garanzia che ciò avverrà. Non posso farvi alcuna promessa. Lavorando su voi stessi, imparando sempre nuove cose e avvicinandovi all'illuminazione, naturalmente diventerete capaci di trasmettere anche agli altri ciò che avete appreso. Se c'è qualcuno che amate, un parente o un amico, malato e bisognoso di cure, allora sarete in condizioni di aiutarlo. Sedetevi accanto a lui, prendetelo per mano, e cosò come avete imparato a fare con voi stessi visualizzate il vostro "paziente". Seguite i sette passi della guarigione, avendo a mente la persona che state cercando di aiutare. Mentre pregate, chiedete alla vostra potenza superiore aiuto, consiglio e protezione. Guardatevi dal chiedere ciò che pensate possa giovare al vostro paziente, perchè cosò facendo cerchereste, inconsciamente, di far valere la vostra volontà sulla volontà del cielo. E questo non potete farlo. Piuttosto, abbiate fiducia nel vostro Dio, abbiate fiducia nella volontà del cielo, abbiate fiducia nel fatto che nessuno meglio di Dio sa quali siano le necessità del
vostro paziente. E non avete idea di quanto questo possa essere difficile,
soprattutto quando una persona che amiamo è malata o moribonda, e il nostro unicodesiderio è che viva, che venga guarita. E naturalmente c'è un'altra cosa che potete fare: chiedere un miracolo. Nella pratica della mia professione, vedendo cosò tanta sofferenza, soprattutto nei bambini, ho provato rabbia e disperazione. Mi sono rivolta furente a Dio: "Come puoi fare una cosa simile... com'è possibile che tu veda tanta sofferenza e dolore e non faccia nulla?" E infinite volte ho supplicato: "Ti prego, Signore, aiutali, aiutali, e ti prego, Signore, aiuta anche me".
Il compito del guaritore non è affatto facile, e la responsabilità è grande. Ho imparato che non spetta a me fare supposizioni su ciò che è meglio per ilpaziente. Solo Dio vede il quadro nel suo insieme; solo i Suoi occhi e il Suo cuore conoscono i nostri bisogni. Quindi ho imparato, e ora devo ripeterlo a voi, che se volete dare ciò che avete appreso agli altri, dovete farlo senza aspettarvi nulla, solo con speranza, solo con amore, perchè è solo l'amore, il puro amore, cheraggiungerà il cuore e l'anima altrui. E nell'atto del dare, nell'atto del ricevere, comincia la vera guarigione. Io credo che tutti nascano con il dono di guarire. Un bambino cade e batte il ginocchio. Istintivamente, mentre lo tiriamo su, gli mettiamo le mani sul punto dolente. I1 più delle volte usiamo un'espressione di conforto: "Adesso ti sfrego il ginocchio e vedi che passa". Tutti abbiamo questo dono innato e siamo capaci di aiutare noi stessi e di aiutare gli altri. Ciò che invece non possiamo e nondobbiamo fare è interferire con la volontà di Dio. Recentemente mi è stato chiesto di curare una bimbetta di tre anni e mezzo quasi sorda, cieca e incapace di respirare con il naso. Aveva anche avuto delle
convulsioni che le avevano lasciato un cuore debole. Sua madre, disperata e spaventata, sperando in un miracolo, mi aveva scritto. Da che parte dovevo cominciare? Mi sono chinata sul lettino in cui giaceva la bimba. Aveva l'aspetto di un infante di diciotto mesi. Sulla testa portava una cuffia con gli auricolari, e tra le mani stringeva un piccolo registratore, che accendeva e spegneva in continuazione. La musica suonava piano piano nelle sue orecchie, ma io la sentivo appena. Allora, da che parte dovevo cominciare? Probabilmente, se non avessi avuto alle spalle tanti anni di esperienza, una responsabilità cosò grande mi avrebbe terrorizzata. Ma ho imparato a considerarmi un essere spirituale, anche se la mia condizione umana mi pone dei limiti. In quell'occasione, pur consapevole dei miei poteri, ho capito che dovevo solo prestarmi come canale, potente ma totalmente sgombro, per l'energia curativa. Mi sono seduta accanto alla bambina imponendole le mani con delicatezza, attenta a non spaventarla. Chinando la testa, ho inviato una preghiera a Dio, alla grande forza universale, chiedendo solo: "Sia fatta la tua volontà". Dopo cinque minuti mi sono accorta di una luce meravigliosa. Sono rimasta a guardare, percependo la presenza di Dio e degli angeli. La luce è diventata più intensa, turbinando e vorticando, avvolgendo la bambina, proteggendola. Alzando gli occhi verso la madre, che era china sulla figlia, ho allungato la mano e le ho accarezzato il volto. "Questa bambina è una creatura speciale, una creatura preziosa", le ho bisbigliato. "Una bambina che ti è stata data come dono immenso. Una bambina che ti provocherà grande sofferenza, infinite lacrime, ma che ti insegnerà il vero significato dell'amore, della gioia e della vita." Ho nuovamente guardato la bambina. Le sue mani si erano immobilizzate. I suoi occhi si stavano chiudendo. Attraverso tutto il mio corpo sentivo fluire l'energia curativa. La sentivo entrare dentro di me e scorrere verso la mia piccola paziente. Non ho provato a intervenire, mi sono limitata a mettere le mie mani sulla testa della bambina. Non potevo fare altro che trasformarmi in un canale sgombro. Dio avrebbe fatto il resto. Altre volte, invece, si può intervenire e in qualche modo contribuire. Magari con un paziente malato di cancro, sapendo di avere io stessa la forza, la forza universale datami da Dio, posso affiancarmi a Dio nel processo di guarigione e, pur consapevole che è Lui che comanda e che non devo interferire con la Sua volontà, posso unire la mia energia alla Sua. La prima cosa che faccio è visualizzare il tumore. Poi, proiettandomi nell'universo, percepisco i vari livelli di energia,
ciascuno caratterizzato da una diversa intensità di vibrazione, che a sua volta corrisponde a un colore. Tanti colori quanti sono i gradi di vibrazione.
Visualizzando il tumore, visualizzando i colori, avviluppo il tumore nella luce. Una luce profonda e penetrante, una miscela dei colori che decido di usare. Poi visualizzo il tumore che avvizzisce, diventando sempre più piccolo. E una seduta dopo l'altra ripeto sempre l'intera procedura. Quindi, anche se non possiamo imporre la nostra volontà a Dio, anche se in alcune occasioni possiamo solo sperare di riuscire a trasformarci in un canale sgombro,
c'è il modo di partecipare attivamente. La guarigione è un'arte, un'arte che per essere perfezionata richiede tempo, pazienza e dedizione. Prima che affrontiate i primi passi, i primi sette piccoli passi, per migliorare la vostra salute e il vostro benessere, voglio mettervi a conoscenza delle parole che,
come guaritrice, rivolgo a Dio, parole dette con gratitudine e completa umiltà. "Farò la tua volontà." Sette passi per guarire se stessi
PER affrontare il processo della guarigione spirituale sia per noi sia per gli altri, occorrono alcune linee guida. Qui di seguito enuncio sette semplici passi che ci guideranno verso lo scopo prefissato.
Primo passo
A. Innanzitutto dobbiamo porci queste domande: Da che cosa sento il bisogno di guarire? Qual è il mio scopo? B. Tenete un diario. Annotate ogni miglioramento delle vostre condizioni o del vostro stato mentale, per quanto piccolo. C. Decidete sin dall'inizio la frequenza con cui volete eseguire questo esercizio. Una volta al giorno? Una o due volte la settimana? Poi fate un segno sul calendario e riservate il tempo necessario, cercando il più possibile di rispettare l'impegno. Siate realistici quando stabilite il tempo che potete, ma tenete presente che non ènecessario che le sedute durino più di dieci o quindici minuti. Non esiste un numero massimo o minimo di volte, ma quanto più spesso eseguirete l'esercizio, tanto maggiore sarà il giovamento personale che ne trarrete. Secondo passo
A. Rileggete il diagramma dei colori. Richiamate alla mente il significato di ogni colore. Annotate mentalmente il colore che sentite giusto per voi. B. Può servire indossare indumenti che vi facciano sentire bene: di colore tenue e caldo. Magari una sciarpa o un maglione. Scegliete il colore con cura in modo che si adatti allo stato d'animo che volete creare. Controllate sul diagramma dei
colori.
Questa è una cosa che potete fare tutti i giorni, anche quando non vi state "curando".
C. Scegliete la musica. Una musica da meditazione dolce e sommessa. Magari è il momento di usare la mia audiocasetta per la meditazione intitolata I colori dell'anima.
D. Trovate il luogo adatto, un posto dove siate sicuri di non essere disturbati. Un posto che vi faccia sentire a vostro agio. Una stanza silenziosa con un letto morbido su cui sdraiarvi o una comoda poltrona in cui sedervi. E. Accendete la musica che avete scelto. Respirate lentamente e rilassatevi.
Terzo passo
A. è giunto il momento di collegarvi con la vostra energia superiore e con l'energia curativa universale. Potete farlo semplicemente e facilmente mediante la preghiera.
B. Lasciate scorrere i vostri pensieri. Formate parole e frasi che vi piacerebbe rivolgere a Dio, ad Allah, a Buddha... a chiunque vogliate collegarvi spiritualmente. C. Questa è una delle preghiere che uso io. Caro Dio, attraverso il quale credo sia possibile ogni cosa, ascolta la mia preghiera. Stammi accanto in questo momento, mentre chiedo che mi venga data la forza di guarire. Unisciti a me. Avvicinati a me. Proteggimi. Fa sò che senta iltuo amore, che veda la tua luce, Che possa coglierla Che la mia anima ne venga guarita Che possa ottenere il dono della guarigione. Quarto passo
A. Cominciando con il colore blu, scegliete la vostra immagine. CIELO... COPERTA... FIORE... MARE... e cosò via. B. Esempio: visualizzate voi stessi sospesi in un tiepido mare BLU, mentre le onde lambiscono dolcemente il vostro corpo. Il sole vi scalda il volto, il cielo è BLU e senza nuvole. Pace ovunque.
C. Esempio: visualizzate un campo di fiordalisi, dello stesso BLU del cielo estivo. C'è una brezza leggera e mite, che s'impiglia negli steli dei fiori facendone oscillare le corolle BLU avanti e indietro, lentamente, increspando la superficie. Avanzate con cautela nel campo, un passo, poi un altro. Danzate con i fiori.
Sentite i petali BLU che vi sfiorano le guance mentre oscillate con loro. Il sole ècaldo. Il campo è tutto BLU, un BLU risanatore, e mentre assimilate la scena vi rilassate e vi sentite invadere dalla pace.
Quinto passo
A. Cominciate a controllare la respirazione. Inspirate lentamente, attraverso il naso, ed espirate con la bocca. Inspirate con il naso, espirate con la bocca. B. Il vostro respiro si è fatto regolare, facile, rilassato. Inspirate sempre più profondamente. Usando i muscoli dello stomaco, continuando a inspirare attraverso il naso, fate sò che sia l'intero corpo a respirare. Inspirate attraverso il naso; inalate profondamente ma dolcemente; inspirate contemporaneamente attraverso il plesso solare. Espirate lentamente. Ripetete.
C. Adesso, mentre perfezionate questa tecnica, inspirate l'atmosfera che avete creato attorno a voi. Inspirate il BLU dei fiordalisi. I1 BLU del cielo mentre galleggiate piacevolmente e spensieratamente nell'acqua del mare. Inspirate il tepore e il benessere della coperta BLU in cui vi siete avvolti. Abbandonatevi alla gioia e alla pace che avete creato. Sesto passo
A. Ripensate ora ai vostri bisogni. Esaminate la ragione per cui sentite il bisogno di guarire. Soffrite di depressione? Avete mal di schiena? Siete malati di cancro? Avete bisogno di rilassarvi? Sentite semplicemente il desiderio di aumentare il vostro benessere? Questo è il momento per ricordare lo scopo che vi siete prefissati. B. Sempre all'interno dell'immagine BLU che avete scelto, e avendo consultato il diagramma dei colori, aggiungete lentamente e delicatamente, un po'per volta, altri
colori. C. Esempio: magari vi viene voglia di visualizzare la sabbia color ORO della spiaggia. D. Esempio: magari un po'di ROSA nel cielo, dove l'ORO del sole tocca il BLU. E. Non abbiate fretta di "dipingere" il vostro quadro, e non sentitevi frustrati se fate fatica a visualizzarlo. Ci vogliono tempo e pazienza. Ricordate che solo l'esercizio e la pratica rendono perfetti. Settimo passo
A. La musica sta suonando. State respirando con naturalezza, senza sforzo. Le vostre immagini sono all'opera. Tutto intorno a voi è pervaso dalla pace. B. Assorbitela. C. Lasciatevi andare, rilassatevi in questa pace. D. Lasciate che il cuore, la mente, lo spirito, scorrano con il fiume di energia che avete appena creato. Quell'energia che è vostra e allo stesso tempo di Dio. E. Sprofondate in questa unità, in questa energia, che altro non è se non puro potere di guarire.
Il guaritore e il paziente
Mi piacerebbe concludere questo libro con una storia che mi riguarda da vicino,
perchè ha come protagonisti due personaggi molto particolari, due amici cui ero attaccatissima, come vedrete. Due uomini che ho avuto il grande privilegio non solo di conoscere, non solo di affiancare nel lavoro, ma anche di amare.
Richard è stato con me praticamente dal principio. Venuto per una consultazione durante la quale mi misi in contatto con il fratello morto di cancro qualche anno prima, Richard fu preso dalla curiosità. Chi era questa donna? Che cosa c'era sotto questo mondo misterioso? Stuzzicato da queste e molte altre domande, Richard venne in uno dei nostri centri di guarigione poco dopo la sua apertura. Come è la norma nella Rosemary Altea Association of Healers (RAAH), Richardfrequentò il centro per parecchi mesi, sperimentando le cure e imparando che cosa significhi essere un paziente prima di chiedere di entrare come allievo nella
nostra organizzazione. Voleva imparare. Voleva esplorare le proprie capacità spirituali. E soprattutto voleva rendersi utile.
Avendo prestato la propria opera per molti anni in diverse organizzazioni di assistenza volontaria anche per handicappati, Richard era chiaramente predisposto a curare il prossimo. Entrando nella nostra organizzazione divenne, con il passare degli anni, uno dei miei allievi più fedeli e devoti. Un vero guaritore. Spesso è molto più facile cercare aiuto per qualcuno che si ama che per se stessi. è più facile cercare un dottore, un chirurgo, un guaritore per qualcun altro. Cosò capitò a Cliff. Sua moglie Sally era convalescente da una malattia, e dopo avere
letto della RAAH e avere ascoltato una delle mie conferenze, Cliff pensò che potessimo aiutarla. Dopo un paio di settimane Sally era perfettamente guarita, e a causa di altri
impegni smise di venire al nostro centro. Cliff, invece, continuò a frequentarci, enegli anni successivi divenne assai più di un paziente: un amico. Gli sarebbe piaciuto moltissimo entrare come allievo e abbracciare la professione del guaritore, ma il suo lavoro non gli lasciava il tempo per seguire le lezioni e gli impediva quell'impegno totale che tutti i guaritori devono avere. Ciò nonostante, tutte le settimane Cliff veniva al centro, riceveva le "cure" di un guaritore, poi chiacchierava con gli altri pazienti, dava una mano dove c'era bisogno, si occupava della reception se eravamo a corto di personale. Ed era sempre allegro, ottimista, attento, premuroso nei confronti degli altri pazienti e dei guaritori. Gli volevamo tutti un gran bene, e ormai faceva parte della squadra. Nella primavera del 1996 stavo tornando in Inghilterra dall'America quando mi diedero la notizia. Corsi immediatamente in ospedale. Mi dissero che stavano facendo degli esami, e che la situazione sembrava grave. Tutti, io compresa, temevamo il peggio. I1 cancro è una malattia terribile, ma non sempre è fatale. Oggi molti tipi di cancro si possono curare. Ma la parola induce lo stesso terrore. In ospedale non ero arrivata da sola. Le mie amiche e colleghe Joan e Pat erano venute con me. Tutte e tre avevamo i nostri pensieri, le nostre preghiere, la nostra fede. Ma sapevamo che, sebbene l'arte della guarigione possa fare e faccia miracoli, a volte il tipo di miracolo che si ottiene non è quello che si spera. Quando una persona che amiamo è ammalata, è naturale che amici e parenti preghino perchè la malattia se ne vada. Perchè il corpo torni integro, perchè la persona guarisca. Ma un guaritore non pregherà mai in questo modo. Noi possiamo chiedere aiuto per il corpo, ma non chiediamo mai una "guarigione fisica", nè ci sogneremmo mai di cominciare suggerendo a Dio il modo migliore per ottenere la guarigione. Chiediamo invece di essere usati come canale per la divina energia curativa che proviene da Dio. Chiediamo, nel nostro piccolo, di poter contribuire alla
realizzazione della volontà di Dio. è il momento in cui ci proiettiamo nell'universo, in cui cerchiamo di collegarci
con l'energia multivibrazionale, quell'energia che si manifesta sotto forma di innumerevoli colori diversi. Mediante la visualizzazione, chiediamo che il nostro paziente venga colmato di luce, di colore, di forza, che la sua anima riesca ad assorbire l'energia curativa che gli viene data.
Sapendo che l'anima fa le sue scelte, e sapendo che Dio è già a conoscenza delle scelte che fa.
I1 guaritore è conscio di poter mettere a disposizione del prossimo solo ciò cheha. Può visualizzare un colore che fa rimpicciolire un tumore, o che libera i polmoni del paziente. Questo lo possiamo fare. Mentre non possiamo mai pretendere,
o insistere, o esigere che un'altra persona accetti questo dono. Possiamo solo sperare. Perchè siamo sicuri che Dio sa ciò che è meglio per il paziente, che Diosa ciò che è giusto. Quindi facciamo ciò che è alla nostra portata, consapevoli dei nostri limiti insuperabili.
è una lezione durissima per qualsiasi guaritore, ma tutti noi accettiamo di non poter interferire con la volontà di Dio. E nel nostro cuore non c'è spazio neppure per il desiderio di farlo. Joan, Pat e io sapevamo queste cose. Le sapeva anche Richard. Le sapeva anche Cliff. In silenzio salimmo in ascensore fino al quarto piano, e quando sbucammo nel corridoio le mie amiche si girarono verso di me in attesa di istruzioni.
"Dove andiamo prima?" domandò Pat. E Joan, a ruota, aggiunse: "Dicci tu quello che vuoi che facciamo". Le guardai, consapevole della loro tristezza, percependo il loro nervosismo, capendo che si fidavano di me, che avevano bisogno che fossi forte. Sospirai, con il cuore pesante, anch'io piena di tristezza, e dissi: "Prima andiamo da Richard, poi faremo visita a Cliff". I1 mio amico Richard era sdraiato sopra le coperte del letto, perfettamente desto e lucido. Pochi istanti prima gli avevano comunicato i risultati degli esami. Cancro allo stadio terminale. Non c'era più nulla da fare. Quando mi avvicinai al letto, alzò lo sguardo; mi vide e i suoi occhi si riempirono
di lacrime. Un attimo dopo ero accanto a lui e lo stringevo fra le mie braccia.
Mentre lo cullavo come un neonato, Richard continuò a sussurrarmi nell'orecchio: "Sono cosò felice che tu sia tornata, sono cosò felice che tu sia qui".
I1 tempo passò in fretta. Poche settimane, in cui andai a fargli visita quasi tuttii giorni, finchè giunse il momento di tornare in America. Salutandoci, sapevamo tutti e due che quella era l'ultima volta che saremmo stati insieme mentre entrambi eravamo ancora nella sfera terrena. Ma come lo stesso Richard mi aveva detto:
"Nemmeno un guaritore può sfuggire al dolore e alla malattia, e nessuno può sottrarsi al grande progetto di Dio". Poi, sorridendomi, aveva aggiunto: "In fondo, quando Dio chiama dobbiamo tutti andare". Quando arrivammo, Sally e Tim, la moglie e il figlio di Cliff, erano al suo capezzale. Sua figlia Heidi arrivò più tardi. Mentre lo abbracciavo, Cliff bisbigliò: "Mi sento molto meglio ora che sei qui. Grazie a Dio sei venuta". Poi, guardandomi dritto negli occhi, disse: "Lotterò sino in fondo, lo sai. Combatterò con tutte le mie forze questo male". Gli sorrisi, sapendo che ne eraconvinto, che l'avrebbe fatto. E per lunghe settimane Cliff lottò e si battè, e lasua famiglia lottò con lui. Alla fine il cancro ebbe la meglio, come sapevo che sarebbe avvenuto, ma rimasi colpita dal coraggio e dalla fermezza con cui Cliff gli aveva dato battaglia. Mai un lamento, mai una recriminazione, nemmeno nei momenti peggiori. "Meglio lottare e perdere", diceva, "piuttosto che andarsene senza lottare." Sia Richard sia Cliff ricevettero le cure di guaritori spirituali. Qualcuno, vedendo il risultato, potrebbe dire: "Bel giovamento che ne hanno avuto!" Ma l'arte
di guarire è rivolta anche alla mente, ai sentimenti, ai bisogni spirituali, non solo a quelli del corpo.
Cliff ascoltò l'audiocassetta I colori dell'anima per tutta la durata della malattia, ogni giorno, e persino due volte al giorno. Lo calmava e lo confortava. Gli ricordava la forza spirituale accumulata in tutti gli anni in cui aveva
frequentato il nostro centro, che gli derivava da ciò che aveva appreso e dalla sua fede. Ebbe l'amore, la forza e il sostegno della sua famiglia, e sono sicura che sia lui sia i suoi famigliari direbbero che le cure dei guaritori hanno funzionato.
Richard, che era vicepresidente della RAAH, dovette lottare non solo con la malattia ma anche con la frustrazione del moribondo che ha la sensazione di non avere concluso la sua missione sulla terra. Le sue speranze, i suoi sogni e i suoi progetti per la nostra organizzazione erano grandiosi. Era certo che saremmo cresciuti e desiderava disperatamente poter partecipare attivamente a questa espansione. Negli ultimi giorni che passai con lui, gli tenevo la mano e chiacchieravamo del futuro. "Ho la sensazione di avere ancora moltissimo da dare", mi disse Richard una
volta. Poi, facendo spallucce e sorridendo, continuò: "Immagino che dovrò darlo inmodo diverso". I1 mio amico e collega mi guardò negli occhi, poi disse: "Sarò sempre al tuo fianco quando avrai bisogno di me, e continuerò a fare la mia parte nell'organizzazione, qualunque cosa accada". Mentre scrivo, sento Richard e Cliff, il guaritore e il paziente, accanto a me. Grandi uomini, grandi amici. Vedo Cliff sorridere e lo sento ripetere le parole che mi diceva dal suo letto d'ospedale: "Avanti, sempre avanti... avanti, sempre avanti..." Sorrido, giro appena la testa... e sento la voce di Richard, vedo il suo volto, i suoi occhi. Mancano appena tre settimane a Natale, e nella mano gli vedo una piccola stella d'argento, forse per l'albero. Tendo le orecchie sapendo che ha qualcosa da dirmi, anzi, da dire a tutti noi. "Un miracolo, un miracolo", e lo sento ridere. "Sono uno dei tanti piccoli miracoli di Dio", dice, mentre le sue dita, delicatamente, con immenso amore, mi accarezzano la guancia.
Un'ultima parola da Aquila Grigia
VIAGGIANDO attraverso questo libro, abbiamo ascoltato le sagge parole di Aquila Grigia, una saggezza ch'egli volentieri e con gioia mette a nostra disposizione. è dunque giusto lasciare a lui la conclusione. Uno sciamano. Un guaritore. Un maestro... Gli rivolgo un'ultima domanda... almeno per il momento. Domanda: Aquila Grigia, con quale pensiero vorresti accomiatarti da noi? Risposta: Vorrei lasciarvi con un miracolo.
Vorrei lasciarvi capaci di comprendere i miracoli. Vorrei lasciarvi capaci di comprendere che i miracoli sono alla vostra portata. Vorrei lasciarvi capaci di comprendere che ogni giorno è un miracolo... che ogni più piccola frazione di giorno è un miracolo. Vorrei lasciarvi capaci di comprendere che ogni sorriso dato liberamente, senza
sperare che venga ricambiato, è un miracolo. E vorrei lasciarvi con il pensiero che Dio è un miracolo... e che l'universo, e tutto ciò che l'universo comprende, è un miracolo. E vorrei lasciarvi con il pensiero che persino la più piccola particella di
sabbia... persino il più microscopico granello di polvere... ovunque si trovino nell'universo... sono un miracolo della creazione. E vorrei lasciarvi capaci di comprendere che avendo il potere... per il fatto stesso che tutti gli esseri umani posseggono il potere, voi siete in grado di dare forma ai vostri miracoli... di fare i vostri miracoli... di accettare e di assimilare i vostri miracoli. E vorrei lasciarvi con il pensiero che la magia esiste... una magia vera. Tutti noi conosciamo la magia dei bambini... la magia che ogni bambino porta con
sè. Ebbene, ognuno di voi è un figlio di Dio...
Un figlio dell'universo...
E l'universo dice che ognuno di voi è qualcosa di magico. Quindi, prendete la vostra magia... non rinunciate al vostro miracolo... e abbiate il coraggio di essere.
E l'universo griderà di gioia... E poi, aprite gli occhi... avverrà un miracolo. E io vi rivolgerò queste parole. E queste parole vi giungeranno con sincerità, dal profondo del mio cuore... questo è il mio modo di aprire il mio cuore a tutti voi
che vi siete seduti intorno al mio fuoco, che vi siete scaldati le mani sul mio fuoco... e che vi siete uniti a noi spinti dal desiderio di scoprire alcune
verità... Sicchè vorrei accomiatarmi da voi con quest'ultimo pensiero... Gli apache credono... riconoscono... che la farfalla è il simbolo dell'eterna gioia e felicità. E io vi dirò, con tutta la sincerità, dal profondo del mio cuore... che questo è il
mio augurio.
Il logo della Rosemary Altea Association of Healers
La forma dell'uovo simboleggia la vita
1. L'anello d'oro ininterrotto rappresenta la spiritualità della nostra vita.
2. Il tepee rappresenta la dimora di Aquila Grigia, lo spirito guida di Rosemary. 3. Il rivestimento del tepee è verde, il colore della pace, che rappresenta l'armonia con la natura.
4. Lo sfondo è blu intenso, il colore curativo universale. 5. La pietra simboleggia la forza di Dio ed è il basamento su cui è stata costruitala Rosemary Altea Association of Healers. 6. Le iniziali sono quelle di Aquila Grigia (Grey Eagle in inglese), i cui insegnamenti hanno ispirato alla nostra fondatrice l'idea dell'associazione di guaritori. 7. Le altre iniziali appartengono alla nostra fondatrice, Rosemary Altea. Tutti i contorni, color oro, rappresentano purezza e armonia. Il logo è stato disegnato da un guaritore della RAAH, Gerald Mould, che è passato nel mondo degli spiriti il 25 dicembre 1996.
E non è tutto. DURANTE i miei viaggi intorno al mondo, quando tengo conferenze o lezioni, le persone come voi, che vogliono imparare, vogliono crescere, mi rivolgono in continuazione una domanda: "Che cosa possiamo fare, quali esercizi, come dovremmo
vivere, per aumentare la nostra sensibilità, per entrare in sintonia con il nostro io superiore, con il mondo degli spiriti e con l'universo?" Questo libro, o meglio gli esercizi contenuti in questo libro, sono solo un inizio. I sette semplici passi verso la capacità di dare la guarigione vi porteranno naturalmente a un grado superiore di sensibilità, rappresenteranno un primo gradino verso l'armonizzazione. Eseguite questi esercizi regolarmente, per un periodo di alcuni mesi. Preparatevi ai passi successivi. Altro apprendimento, altra crescita. I1 potere è in voi. Siate pronti a usarlo. A svilupparlo. Imparare a conoscere l'energia, imparare a usarla, a costruirla, a guarire, non è che il primo passo del vostro sviluppo. Alcuni di voi si accontenteranno di questo traguardo. Altri vorranno proseguire. Nel mio prossimo libro, You Own the Power!, ci saranno altri esercizi, altre lezioni, altre cose da imparare, altri approfondimenti. Non si smette mai di imparare. In quanto vostra insegnante, io vi guiderò, con dolcezza, lentamente, in un luogo di luce e di illuminazione. Siate pazienti, così come lo sarò io. Questa è solo la prima lezione. NOTA PER I LETTORI. Se siete interessati ad avere maggiori informazioni sull'autrice e sulla sua attività, potete scriverle al seguente indirizzo: Rosemary Altea P.O. Box 1151 Manchester, VT 05254 England
Se desiderate essere inseriti nell'indirizzario dell'autrice, per favore indicatelo nella vostra lettera. Segnalate anche espressamente su quali di questi argomenti volete essere informati: l'organizzazione di guaritori di Rosemary (RAAH) libri, audiocassette, videocassette di prossima pubblicazione. Si raccomanda di scrivere chiaramente in stampatello nome, indirizzo e numero di fax. Per ricevere una risposta, ricordatevi di scrivere in inglese e includete 2 dollari (solo valuta americana) per coprire i costi di spedizione. Rosemary ha scritto anche altri libri, fra cui Spirito libero e Una lunga scala fino al cielo, entrambi pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer. Per informazioni su un'edizione speciale limitata e firmata di Proud Spirit, versione originale di Spirito libero, scrivete a: Joann Davis Eagle Brook, an Imprint of William Morrow and Company, Inc. 1350 Avenue of the Americas New York, N.Y. 10019 United States In questo libro straordinario, arricchito da un'audiocassetta, Rosemary Altea offre una risposta a tutte le persone che soffrono e che si chiedono "Che cosa posso fare per me stesso? " Le parole dell'autrice illustrano un esercizio di visualizzazione per raggiungere l'autoguarigione insieme con un magico effetto di quiete e armonia interiore in cui rigenerarsi. "Ci sono molte persone che pensano che guarire sia curare un disturbo fisico, e questo è vero. Ma, prima di tutto, la guarigione riguarda lo spirito del paziente, lo spirito in se stesso, che è la luce dell'anima. Io cerco di donare energia e potere per alimentare e rendere più forte questa luce." Tratto da una lunga scala fino al cielo. Fine.