Funghi d'Italia di Fabrizio Boccardo, Mido Traverso, Alfredo Vi inl, Mirea lotti
Avvertenza La commestibilità dei funghi descritti in questo volume fa riferimento alle pubblicazioni più recenti. Chi consuma e fa consumare i funghi è responsabile di quello che fa; gli autori e l'editore non possono essere a conoscenza di eventuali reazioni allergiche presenti in colui che mangia i funghi. Si sconsiglia vivamente di utilizzare funghi vecchi o crudi. La dicitura "commestibile" si riferisce sempre a funghi cotti o fritti, a meno che non si faccia riferimento a qualche altro modo di cottura. Copyright © 2008 Zanichelli editore S.p.A., via Imerio 34,40126 Bologna
[7023J
I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche). i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L'acquisto della presente copia dell'opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Testi: Mido Traverso, Alfredo Vizzini, Mirca Zotti Illustrazioni: Fabrizio Boccardo Disegni dei caratteri mieTO e macroscopici e delle spore: Mido Traverso Realizzazione editoriale: Ramiro Rosolani Gestione testo: Belle Arti Copertina: Miguel Sal (progetto grafico e ideazione); Exegi s.n.c. (realizzazione) Supporto al rinnovamento delle soluzioni grafiche: Progetti Nuovi -- Milano: Annamaria Testa, Paolo Rossetti, Bianca Maria Biscione Coordinamento di montaggi, stampa e confezione: Stefano Bulzoni, Massimo Rangoni Referenze fotografiche: fotocolor di Mido Traverso, escluse quelle di pagg. 93-94 n.ri 01 e 07, 122 n. 03,124 n. lO, 125 n. 20, 204 n. 12,228 e 226 n.ri 01 e 04, 244 n. 04,261 n. 08, 295 n.ri 06 e 07,309 n. 05, 517 n. 08, 533 n. 05 di Fabrizio Boccardo; pago 517 n. 07 di Alfredo Vizzini e pago 203 n. 15 di Mirca Zotti In copertina: Russulaceae, disegni di Fabrizio Boccardo Stampa: Litografia Zucchini srl - via del Fonditore 6/2 Bologna Chiusura re dazionaIe: ottobre 2008 Ristampa 6
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Per segnalazioni o suggerimenti relativi a quest'opera, l'indirizzo a cui scrivere è: Zanichelli editore S.p,A. - Redazioni Lessicografiche Via Imerio 34 - 40126 Bologna fax 051249782 (From abroad: +39 051249782) e-mail:
[email protected] sito web: www.zanichelli.it/dizionari
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SOMMARIO
Prefazione di Marco Contu
5
Presentazione degli autori
7
Chiave dicotomica delle famiglie e dei gruppi trattati 9 Tabella l - Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomico classico
Il
Tabella 2 - Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomico basato su recenti lavori di analisi molecolare
17
Schede descrittive dei generi e delle specie: Amanitaceae
20
~~~~
~
Agaricaceae Hygrophoraceae Tricholomataceae Pleurotaceae Marasmiaceae Mycenaceae Entolomataceae Bolbitiaceae Strophariaceae Strophariaceae Crepidotaceae Cortinariaceae Coprinaceae Russulaceae Boletaceae Fragmobasidiomiceti Funghi cantarelloidi, idnoidi e clavarioidi Gasteromiceti Funghi corticioidi, stereoidi e polipori
56 94 122 192 202 228 244 262 278 296 297 310 380 400 474 518 522 534 552
Glossario dei termini tecnici
572
Indice dei nomi latini
581
Bibliografia ragionata
609
PREFAZIONE I profondi e per molti versi preoccupanti mutamenti climatici provocati dallo sconsiderato abuso dell'uomo nei confronti della Natura stanno provocando irreversibili trasformazioni anche in un microcosmo come quello dei funghi, strettamente legato all'ecosistema, nel quale ricopre un ruolo di importanza tutt'altro che secondaria. Ogni anno le cosiddette red lists, ossia gli elenchi delle specie estinte o in maggiore pericolo di estinzione redatti dalle istituzioni scientifiche delle nazioni più attive in campo micologico, aumentano in modo evidente quanto preoccupante, a dimostrazione del reale deterioramento dell'ecosistema, i cui effetti negativi sono molto più immediati di quanto non si possa pensare. Di più, in linea del tutto generale, il continuo impoverimento di aree come l'Amazzonia - tradizionalmente caratterizzate da una vegetazione lussureggiante e da una straordinaria biodiversità - e altre attività umane tanto ciniche quanto capaci di incidere in modo irreversibile sull'ambiente - per esempio la scellerata edificazione in molte zone costiere - stanno causando la progressiva scomparsa di nicchie ecologiche caratterizzate da una flora fungina del tutto peculiare e unica, la cui conoscenza è riservata a un numero ridotto di studiosi. Dobbiamo guardare con profonda preoccupazione al modo in cui la Natura reagisce a quella che spesso si può definire una vera e propria aggressione da parte dell'uomo, sempre più teso a perseguire profitti economici mediante lo sfruttamento delle sue risorse e sempre meno consapevole di quanto il futuro riserverà a noi, ai nostri figli e agli altri cittadini del mondo. "La Natura è un bene consumabile" recita la nostra legge sull'ambiente, dobbiamo essere consapevoli di questo e combattere con tutti i mezzi perché essa sia tutelata e preservata per quanto ancora possibile, almeno dove l'uomo non ha già lasciato il segno indelebile e irreversibile della sua cinica opera di depredamento. Non si può pensare ai funghi se non inserendoli in un contesto più ampio, in una catena biologica nella quale essi occupano, come si diceva poc'anzi, un ruolo non secondario. Conoscere o imparare a conoscere il nome di una specie, ammirarne i colori, apprezzarne gli odori, cogliere le strategie di adattamento ad ambienti dove spesso tutto ci si aspetterebbe tranne che la nascita e la crescita di un organismo, come per esempio tra le sabbie delle dune, significa vivere la Natura nella sua essenza più genuina, cogliere l'importanza del fenomeno della vita. Per questo motivo l'opera di Fabrizio Boccardo, Mido Traverso, Alfredo Vizzini e Mirca Zotti ha il valore di tutte quelle opere che testimoniano la vita, sia degli esseri umani, sia degli animali o dei funghi, organismi atipici e da molti studiosi ritenuti difficilmente inquadrabili nella classificazione tradizionale animali-piante. Come tutte queste opere questo volume non possiede solo un valore descrittivo, ma costituisce un monito, soprattutto in tempi difficili come quelli recenti. Ci invita a riflettere su quello che è stato, che è e che un giorno, forse neppure tanto lontano, potrebbe essere o sarà. Chissà quante delle specie qui splendidamente illustrate saranno ancora reperibili domani, chissà quanti in futuro diranno, aggirandosi nei boschi deserti e spogli: "Quando ero giovane questo fungo lo trovavo spesso: ora non ne è rimasto che il ricordo, magari qualche foto o qualche tavola illustrata". Nella speranza che ciò non accada mai e che l'uomo riesca quantomeno a ridurre i danni arrecati al biosistema, non possiamo che ammirare la ricchezza degli organismi fungini trattati in quest'opera e la loro straordinaria bellezza e imparare che di essi, se ci si accosta con l'intento di impreziosire la nostra tavola, bisogna fidarsi solo fino a un certo punto, perché molte sono le specie velenose e non poche quelle la cui ingestione può addirittura provocare la morte. Tutte queste specie sono adeguatamente raffigurate e descritte in Fungh/dltalz'a, che si inserisce felicemente nel contesto delle opere illustrate non con fotografie, le quali possono offrire solo una singola e riduttiva rappresentazione delle specie in questione, ma con tavole a colori, sicuramente più affidabili in quanto realizzate tenendo conto di tutte le caratteristiche più tipiche di ogni specie, le quali consentono di individuare compiutamente ogni entità. Il progressivo affinarsi delle tecniche e dei mezzi di ricerca, come la sequenziazione del DNA, ha consentito alla micologia di compiere progressi fino a pochi anni fa addirittura inimmaginabili, attribuendo al micologo professionista un ruolo indubbiamente preminente rispetto al micologo amatore del passato, dato che i mezzi necessari per le ricerche più approfondite sono appannaggio delle università o dei laboratori di ricerca specializzati.
L'amatore conserva tuttavia un ruolo significativo, che consiste precipuamente nella ricerca sul campo, nell'individuazione di ipotesi di lavoro da consegnare al micologo professionista per gli approfondimenti più sofisticati. Per questo motivo, nonostante il gap fra le due figure esista e si vada forse approfondendo più del necessario, i lavori in équipe miste sono frequenti e per molti versi necessari: se il micologo amatore non potrebbe mai rinunciare ad andare per funghi al fine di soddisfare la propria sete di conoscenza, il micologo professionista ha sempre meno tempo per dedicarsi a tale ricerca, impegnato com'è fra comparazione di sequenze di DNA, costruzione di alberi filogenetici e, più in generale, in attività di laboratorio. In questo libro il lavoro di due micologi come Alfredo Vizzini e Mirca Zotti, per i quali la ricerca sul campo è una parte fondamentale della propria attività universitaria, si fonde ammirevolmente con le conoscenze e con l'esperienza di due appassionati di vaglia come Mido Traverso (tra l'altro ex Ispettore micologo) e Fabrizio Boccardo, acquisite nel corso di numerosissime escursioni di studio personale e di frequenti partecipazioni a convegni, congressi e riunioni scientifiche, sia in Italia sia all'estero. Il risultato è un libro ottimamente costruito e confezionato con passione e competenza, dal quale il lettore, anche quello più addentro alle res mycologz'cae, potrà apprendere (di qui l'attenzione dedicata anche alla micromorfologia di ogni specie, per ognuna delle quali sono raffigurate le spore). Il novero delle specie descritte e illustrate è assai ampio, così da offrire un panorama attendibile della notevole ricchezza della micoflora nostrana, notoriamente assai variegata. Si va, infatti, dalle specie a distribuzione prettamente mesoeuropea e quindi amanti dei climi freddi, alle specie che preferiscono ambienti più caldi, come quelle mediterranee, ancora oggi non del tutto conosciute e oggetto di studi approfonditi da parte di molti micologi, non solo italiani ma anche stranieri. Un libro completo, redatto da specialisti in materia, un'utile guida per un approccio serio e formativo a un mondo così complesso e interessante come quello dei funghi. Sono certo che quest'opera si inserirà agevolmente fra le guide di maggior uso non solo in Italia ma anche all'estero e che la fatica degli Autori avrà il suo giusto riconoscimento.
Olbia, 22 settembre 2008
6
Marco Contu
PRESENTAZIONE DEGLI AUTORI Ancora un libro sui funghi! Necessario? Ridondante? Difficile rispondere, ma ripensando a una sera di alcuni anni fa, quando seduti sotto i portici di Ceva! tutti insieme decidemmo - senza non pochi dubbi da parte di alcuni e più certezze da parte di altri - di accingerci all'impresa, ci rendemmo conto che le motivazioni non mancavano. I1intenzione di fondo era riunire esperienze, conoscenze e approcci anche metodologicamente diversi per affrontare il complesso argomento dei macrofunghi, nel tentativo di soddisfare almeno in parte il moltiplicarsi delle esigenze. Lobiettivo era, da un lato, offrire uno strumento utile in diversi ambiti didattici, dall'altro cercare di fornire, in maniera semplice e sintetica, un quadro il più completo possibile della ricca flora macrofungina presente sul territorio italiano. Inizialmente il progetto era più ambizioso e prevedeva di considerare tutti i macrofunghi compresi gli Ascomycota, ma poi - per le solite inevitabili esigenze pratiche - si è deciso di limitare il lavoro ai Basidwmycota, soffermandoci in particolare su alcuni generi (Amanita, Cortinarius, Russula .. .). In questo libro abbiamo dunque trattato solo macrofunghi (macromiceti), termine senza valore sistematico che indica funghi con strutture riproduttive (corpi fruttiferi o meglio basidiomi) di dimensioni superiori ad 1 mm e quindi visibili ad occhio nudo (Arnolds, 1981), e che per lo più corrispondono ai funghi a pileo e stipite comunemente rinvenibili nei nostri boschi. Per !'iconografia delle singole specie descritte nelle schede, si sono scelte illustrazioni eseguite con tecnica mista-acquerello-paste Ilo-tempera. I singoli basidiomi sono ritratti, ne1la maggior parte dei casi, dal vero in proporzione tra loro. Alcune specie, invece, a causa della loro difficile reperibilità o recente descrizione, sono state raffigurate a partire da materiale fotografico e/o con l'ausilio delle descrizioni riportate in letteratura. Le pagine iconografiche raccolgono le varie specie rispettando le relative proporzioni, ma non le dimensioni reali. Per la rappresentazione di caratteri peculiari sia macro- che microscopici dei generi o gruppi si è ricorsi alla fotografia digitale o analogica (diapositive) e al disegno a china. Particolare attenzione è stata rivolta nel rappresentare, per la maggior parte delle specie riportate, il profilo sporale. La morfologia e le dimensioni sporali sono desunte, in massima parte, dall'esame, con l'ausilio di microscopio ottico, di materiale fresco o essiccato in nostro possesso. Quando ciò non è stato possibile abbiamo fatto riferimento alla letteratura specifica. Per gli autori delle specie descritte, nella maggior parte dei casi, si è fatto riferimento all'Index Fungorum (http://www.cabi.org). I10rdine seguito nel presentare i diversi gruppi sistematici non rispecchia la sistematica attuale, ma è semplicemente una successione di comodo, che spesso si rifà alla tradizionale classificazione scaturita esclusivamente dall'osservazione attenta di caratteri macro- e microscopici quali la forma del basidioma, il tipo di imenoforo, il colore della sporata, la presenza o meno di veli, la struttura della pileipellis, il tipo di basidio, la morfologia delle spore e degli elementi sterili dell'imenio (cistidi). Alcuni generi sono stati intesi in modo conservativo (es. Coprinus e Macrolepiota), non ritenendo utile a scopo didattico una loro trattazione e parcellizzazione secondo i moderni orientamenti. Ci è parso tuttavia opportuno un riferimento alla tassonomia micologica moderna, frutto di indagini multidisciplinari che intendono integrare tutti i caratteri relativi ai ta:x;a fungini (micro- e macromorfologici, ecologici, chimici, cariologici, ultrastrutturali, molecolari poligenici ... ) in un sistema coerente e più naturale. AI fine di fornire un orientamento a tale riguardo, esclusivamente in relazione ai macrofunghi (Agaricomycotina), rimandiamo allo schema di pago 17. Da questo nuovo prospetto, si evince che alcuni caratteri (es. la forma e struttura del basidioma e dell'imenoforo, il tipo di settazione del basidio, la deliquescenza dell'imenoforo ... ), ritenuti di fondamentale importanza per i sistemi tassonomici classici, si sono invece rivelati, alla luce dei moderni sistemi di indagine, non decisivi per l'interpretazione delle relazioni filogenetiche: si tratta di caratteri polifiletici, sviluppati più volte, in modo indipendente nel corso dell'evoluzione, in vari gruppi fungini. Non bisognerà quindi stupirsi nel trovare, per esempio, negli ordini Agaricales, Boletales, Russulales e Thelephorales, generi estremamente
eterogenei per la forma dt'1 basidioma e dell'imenoforo, e nell'ordine Auriculariales generi a basidio settato trasversalmente accanto ad altri con basidio settato longitudinalmcnte. Il libro è: così strutturato: la prima parte riporta schematicamente la sistematica adottata e quella attuale, a cui fa seguito una sintetica chiave analitica del]e famiglie per l'identificazione dei generi e dei gruppi riportati ne] testo. Seguono quindi le descrizioni sintetiche dt'l]e specit' considerate con a fronte la relativa iconografia. Inoltre, per i principali generi e alcuni gruppi sistematici, vengono elt'ncati e rappresentati e/o con disegni e/o con fotografie, i caratteri distintivi più rilevanti. Concludono il volume un breve glossario micologico nonché la bibliografia ragionata, valido supporto alla stesura di questo testo, che si è voluto mettere a disposizione di quanti intendano approfondire i diversi gruppi sistematici riportati. Simbologia adottata per le schede descrittive All'interno delle schede relative alle singole specie, sono stati descritti forma e colori di alcuni elementi macJ'l)scopici (pileo, stipite, lamelle, tubu]i, pori) le cui dimensioni medie sono state espresse in centimetri (cm). Gli elementi microscopici (per lo più spore) sono state misurate in micron (].Jm) ed i disegni relativi collocati su di un'apposita scala micrometrica in modo da rendere immediatamente evidenti le loro dimensioni reali. Quando tali dati sono stati desunti dalla letteratura, è stato indicato tra parentesi (es. Traverso) il nome dell'autore di riferimento. Alla voce Ecologia sono stati descritti brevemente alcuni aspetti relativi all'habitat ed al periodo di crescita delle sper:ie. Al termine di ciascuna delle schede è stata indicata la commestibilità che potrà qualificare la specie nei modi seguenti. Commestibile (a causa delle diverse percezioni di gusto e della diversa sensibilità di coloro che intendessero consumare funghi a scopo alimentare ci siamo astenuti da qualsiasi commento o annotazione qualitativa) . Commestibile d,c. (dopo cottura) in tal caso la specie dovrà considerarsi non commestibile o tossica allo stato crudo. Non commestibile definita così per motivi diversi non specificati (caratteri organolcttici sgradevoli, rarità della specie, dimensioni trascurabili, inconsistenza della carne, etc.). Tossico. Tossico mortale.
, Piccolo paese in proVincia di Cuneo dove nacque e visse l'indimenticabile micologo e amico Ing. Ernesto Rebaudengo.
8
CHIAVE DICOTOMICA DELLE FAMIGLIE E DEI GRUPPI TRATTATI l - Basidioma generalmente di forma globosa, epigeo od ipogeo, sessile o stipitato, chiuso per gran parte del suo sviluppo (angiocarpia), costituito da una parte fertile interna (la gleba) in cui si differenziano le spore ed una struttura esterna di rivestimento (il peridio); a maturità il peridio può aprirsi secondo varie modalità enelle Pha//aceae e Clathraceae la gleba viene portata all'esterno, in forma di massa gelatinosa verdastra e maleodorante all'apice di una struttura cilindrica (il ricetta colo) o sulla superficie interna di strutture tubulari coralloidi rosse "Gasteromiceti" (p. 534) 1*- Basidioma generalmente non globoso, non chiuso (gimnocarpia) o, se chiuso da veli protettivi, allora questi si lacerano precocemente (emiangiocarpia); parte fertile (imenio) che SI forma all'esterno, all'aria, spesso su strutture particolari (imenoforo), a lamelle, tubuli, aculei 2 2- Basidioma gelatinoso, corneo, di forma varia (cerebriforme, di orecchio, trombetta, spatola, pustola, coralloide), generalmente lignicolo o fungicolo; basidi settati (pluricellulari) o bisporici e ."Fragmobasidiomiceti" aforma di diapason (p. 518) 2*- Basidioma non gelatinoso e basidi non settati (monocellulari) o, se bisporici, allora non aforma di diapason 3 3- Basidioma formato da pileo estipite (talvolta lo stipite può essere eccentrico, laterale o molto ridotto) 5
6*- Imenoforo non subliscio-pliciforme
7
7·· Imenoforo tubuloso
8
7*- Imenoforo lamellato
9
8 - Imenoforo facilmente asportabile dalla carne sottostante del pileo, di solito molle, non coriaceo; funghi generalmente terricoli Boleta/es partim (Bo/etaceae) (p. 474) 8*- Imenoforo non asportabile, scavato nella carne del pileo, spesso coriaceo o legnoso; funghi lignicoli o terricoli.... "Polipori" (p. 552) 9 - Carne a rottura gessosa (formata in prevalenza da nidi di cellule sferiche, gli sferoclti); ife laticifere spesso presenti Russu/a/es (Russu/aceae) (p. 400) 9*- Carne a rottura filamentosa (formata in prevalenza da elementi allungati).. 10 10 -Imenoforo asportabile, lamelle generalmente anastomizzate, sporata olivastra o grigio-nerastra. ....Bo/eta/es partim ("Bo/eta/es a lamelle", Phy//oporus, Paxi//aceae, Gomphidiaceae) (p. 512)
3*- Basidioma non pileato e stipitato, ma c1aviforme, coralloide, digitiforme.................. . 4
10*- Non così (Agarico/es)
4 - Basidioma c1avlforme semplice o ramificato, generalmente terricoli vedi "Funghi c1avarioidi ed idnoidi" partim (p. 522)
11 - Basidioma astruttura eterogenea (stipite facilmente enucleabile dal pileo) e lamelle da libere asublibere (non toccano lo sti pite). 12
4*- Basidioma a forma di crosta, ventaglio, conchiglia, zoccolo, imenoforo liscio, papillato o tubuloso, generalmente lignicoli vedi "Funghi corticioidi, stereoidi e polipori" (p. 552)
11 *- Basidioma astruttura omogenea e lamelle di solito annesse allo stipite, almeno mediante un dentino (uncinate).. .....16
5- Imenoforo aculeato.............
.
.
................. "Funghi idroidi" (Hydnaceae e The/ephoraceae) (p. 522) 5*-lmenoforo non aculeato
.
6- Imenoforo subliscio, pliciforme, pseudolamellato. ..................... "Funghi cantarelloidi" (p. 522)
11
12 - Spore in massa (sparata) bianche, crema o verdastre
13
12*- Spore in massa rosa, ocra o bruno-nerastre
14
13 - Velo universale presente, asciutto o glutinoso, pileo generalmente non squamoso, trama lamella re bilaterale, stipite con acrofisalidi (cellule allungate, cilindriche); spore amiloidi o non amiloidl, senza poro germinativo... Amanitaceae (p. 20) 13*- Velo universale generalmente assente, o se presente allora
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com fugace, pileo generalmente squamoso, trama lamellare regolare, stipite senza acrofisalidi; spore non amiloidi, in alcuni taxa con poro germinativo Agaricoceae partim (p. 56)
19 - Spore lisce, contemporanea presenza di grossi cheilo-, pleuro-, caulo- e pileocistidi Macrocystidiaceae (Mocrocystidia) (p. 190) 19*- Spore non lisce, cistidi non come sopra
14 - Spore in massa rosa, con (Volvariella) o senza (Pluteus) velo universale, trama lamellare bilaterale inversa, spore non amiloidi; spesso su legno o detriti legnosi interrati .P/uteaceae (p. 46) 14*- Non così
20 - Spore angolose, poliedriche, striate longitudinalmente, costolate e verrucose irregolari; lamelle mal separabili dalla carne pileica Ent%mataceae (p. 244)
15
15 - Spore in massa bruno porpora, basidiomi carnosi, di mediegrandi dimensioni, con velo parziale (anello), mai deliquescenti; velo universale spesso assente, pileipellis mai cellulare, ma tipo cutis Agaricoceae partim (Agaricus) (p. 56) 15*- Spore in massa nerastre, basidiomi fragili, di piccole medie dimensioni, effimeri, spesso deliquescenti (Coprinus); velo universale spesso presente e pileipellis generalmente tipo imeniderma/celluloderma Coprinaceae (p. 380) 15**- Spore In massa color tabacco, pileipellis imeniforme ..................................... .........................................Bo/bitiaceae partim (p. 262) 16 - Spore in massa bianche, crema
20*- Spore verrucose, echinulate, ma di contorno regolare lamelle facilmente separabili dalla carne pileica ............................... ...................Trich%mataceae partim (Lepista) (p. 124) 21 - Pileipellis imeniforme, spore generalmente con poro germinativo evidente, sporata ocra-tabacco o nerastra (panaeolus), pileo spesso conico-campanulato .Bo/bitiaceae partim (p. 263) 21 *Non con questa combinazione di caratteri
.
17 .
18
17 - Lamelle generalmente spesse, spaziate e di aspetto ceroso, vitreo; basidioma spesso vivacemente colorato (Hygrocybe); basidi stretti eslanciati, lunghezza> 5 volte la larghezza, spore mai amiloidi e sempre lisce HygrophofOceae (p. 94) 17*- Lamelle non così, se spaziate e vivacemente colorate, allora non spesse espore echinulate (Laccoria), basidi < 5 volte la larghezza, spore avolte amiloidi (es. Melanoleuco, Mycena), e talvolta ornamentale; in alcuni generi basidi con granulazioni siderofile (Calocybe, Lyophyllum, Asterophora, Tricholomella, Hypsizygus) Tiich%mataceae s.l. (Tricholomataceoe s.s. (p. 122), Pleurotaceoe, Morasmioceoe, Mycenoceoe) (pp. 192, 202, 228) 18 - Spore in massa rosa
.
.
19
18*- Spore in massa più scure, da ocra, violetto porpora, nerastre 21
10
22
22 - Spore in massa ocracee, basidiomi sessili o con stipite rudimentale, conchiformi ed allora biancastri(Crepidotus) o con stipite subcentrale (Simocybe) ed allora con sfumature verdastre, privi di veli, crescita su legno e detriti legnosi Crepidotaceae (p. 297) 22*- Non con questa combinazione di caratteri
16*- Non così.
.2D
23
23 - Pileo biancastro, peloso/ciliato al margine, lamelle nettamente decorrenti, habitus c1itociboide, spore subglobose, ornamentate, cistidi assenti, terricoli . ........................................... Trich%mataceae portim (Ripartites) (p. 168) 23*- Pileo non ciliato, lamelle mai nettamente decorrenti, habitus non c1itocibeoide 24 24 - Spore in massa ocraceo-rugginose, lisce (Inocybe partim), verrucose o tubercolate (Inocybe partim), cistidi spesso presenti, rari in Cortinarius, a parete spessa e con cristalli all'apice in molte Inocybe; specie terricole, edomicornziche . Cortinariaceae (p. 310) 24*- Spore in massa da ocracee-rugginose a bruno-porpora, lisce o verrucose (Colenna, Cymnopilus), cheilocistidi presenti, in alcuni generi (Hypholoma, Strophorio, Pholioto) presenza di crisocistidi (cistidi con contenuto granuloso giallastro nelle basi forti); specie saprotrofe, lignicole, su detriti legnosi, più raramente terricole o muscicole .5tropharioceae (p. 278)
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com TABELLA l Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomieo classico
CLASSE
ORDINE O "GRUPPO Il'JFORMALE''
FAMIGLIA
GENERE
Amanitaceae
Amanita Limaeella
Pluteaceae
Volvariella Pluteus
Agaricaceae
Agarieus Lepiota Macrolepiota Chlorophyllum Cystolepiota Melanophyllum Leucoeoprinus Leucoagarieus Chamaemyees
Hygrophoraceae
Hygroeybe Hygrophorus
I
Basidiomycetes
Agaricales
~
Tricholomataceae
~_L__J
_ l
Trieholoma Trieholomopsis Leucocortinarius Callistosporium Dermoloma Camarophyllopsis Clitoeybe Omphalina Liehenomphalia Gerronema Contumyees Riekenella Pseudoclitoeybe Clitoeybula Fayodia Gomundia Pseudomphalina Mixomphalia Armillaria Lepista Ripartites Laeearia Melanoleuea Leucopaxillus Porpoloma Lyophyllum Caloeybe
Trieholomella~
I
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com - ->-
--~
ORDINE O
CLASSE-------+~PPO
INFORMAL_E'-+' 1
FAMIGLIA
GENERE
Tricholomataceae
Hypsizygus Asterophora Cystoderma Squamanita Phaeolepiota
I
~rocystidia r-------+-I
Macrocystidiaceae
I
I I
Pleurotaceae
I
Pleurotus Hohenbuehelia Resupinatus Faerberia Omphalotus Rhodotus Lentinus Panus Lentinellus Panellus
Basidiomycetes
Agaricales
Marasmiaceae
12
I
_
Collybia Rhodocollybia Gymnopus Hydropus Mycenella Delicatula Hemimycena Crinipellis Marasmiellus Marasmius Megacollybia Strobilurus Baeospora Flammulina Xeromphalina Xerula Oudemansiella Mycena
Entolomataceae
C1itopilus Rhodocybe Entoloma
Bolbitiaceae
Bolbitius Conocybe Panaeolus Agrocybe
1
_
~
I
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com f1l\SSE
ORDINE O "GRUPPO INFORMAlE"
FAMIGLIA
Strophariaceae
Agaricales
Crepidotaceae
Cortinariaceae
GENERE Hypholoma Psilocybe Stropharia Pholiota Kuehneromyces Galerina Gymnopilus Tubaria Simocybe Crepidotus Flammulaster Phaeomarasmius Cortinarius Hebeloma Inocybe Alnicola Phaeocollybia
Coprinaceae
Coprinus Psathyrella
Russulaceae
Lactarius Russula
Boletaceae
Strobilomyces Boletinus Gyrodon Porphyrellus Gyroporus Aureoboletus Chalciporus Boletus Tylopilus Buchwaldoboletus Xerocomus Phylloporus Leccinum Suillus
Paxillaceae
Paxillus Tapinella Hygrophoropsis
Basidiomycetes Russulales
Boletales
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CLASSE
Basidiomycetes
14
ORDINE O "GRUPPO II\lFORMALE"
FAMIGLIA
GEI\IERE
Boletales
Gomphidiaceae
Gomphidius Chroogomphus
"Funghi gelatinosi" (Fragmobasidiomiceti)
Auriculariaceae
Auricularia
Tremellaceae
Tremella Exidia Pseudohydnum Guepinia
Dacrymycetaceae
Calocera
Cantharellaceae
Cantharellus Craterellus
Hydnaceae
Hydnum
Thelephoraceae
Hydnellum Sarcodon Phellodon Boletopsis Thelephora
Gomphaceae
Gomphus
Ramariaceae
Ramaria
C1avulinaceae
Clavulina
C1avariaceae
Clavaria Clavulinopsis Ramariopsis Clavariadelphus Macrotyphula Typhula Pterula
Sparassidaceae
Sparassis
Hericiaceae
Auriscalpium Hericium Artomyces
"Funghi cantarelloidi, idnoidi e clavarioidi"
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com CLASSE
ORDINE O FAMIGLIA "GRUPPO INFO=--R~M-=-A=LE_"+-_____
I
GENERE
I
Lycoperdaceae
I
Lycoperdon Calvatia Langermannla Vascellum Bovista Mycenastrum Tulostoma Battarraea Gyrophragmium
L-----~L
Geastraceae
"Gasteromiceti"
Sclerodermataceae
Scleroderma Astraeus Pisolithus
Nidulariaceae
Cyathus Crucibulum Phallus Mutinus
Phallaceae
a.
Basidiomycetes
=
1--_c_la_th~ Rhizopogon
Hymenogastraceae
L-
-----i
stereoidi" e polipori
Hydnangiurn
se_rp_u_la~ Stereum Chondrostereum
Stereaceae
L_
Melanogaster Gautieria
Pulcherricium Peniophora Steccherinum Merulius
Corticiaceae
"Funghi corticioidi
-----JI Geastrum Myriostoma ~
Hymenochaete Plicaturopsis
I
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PlASSE
Basidiomycetes
ORDINE O "GRUPPO INFORMALE"
FAMIGLIA
GENERE
Polyporaceae s.l.
Abortiporus Bjerkandera Postia Climaeoeystis Hapalopilus Spongipellis Laetiporus Phaeolus Piptoporus Grifola Meripilus Polyporus Trametes Pycnoporus Coriolopsis Cerrena Daedalea Daedaleopsis Lenzites Gleophyllum Heterobasidion Fomes Fomitopsis Perenniporia Triehaptum
Ganodermataceae
Ganoderma
Bondarzewiaceae
Bondarzewia
Hymenochaetaceae
Coltrieia Inonotus Phellinus
Fistulinaceae
Fistulina
"Funghi corticioidi, stereoidi" e polipori
Albatrellaceae Schizophyllaceae
16
Alb~ Sehizophyllum
libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com TABELLA 2 Ripartizione dei generi trattati nel libro secondo un prospetto tassonomico basato su recenti lavori di analisi molecolare (Vizzini, 2004; Binder & Hibbett, 2006; Hibbett, 2006; Matheny et al., 2006; Gamica et al., 2007)
Phylum BASIDIOMYCOTA Subphylum AGARICOMYCOTINA Classe Tremellomycetes Ordine CYSTOFILOBASIDIALES Ordine FlLOBASIDIALES Ordine TREMELLALES Famiglia Tremellaceae CeGuepinia, epseudohydnum, eTremella)
Classe Dacrymycetes Ordine DACRYMYCETALES Famiglia Dacrymycetaceae Ce Calocera, e Dacrymyces) - -
Classe Agaricoymycetes Sottoclasse Agaricomycetidae Ordine AGARICALES Clade Plicaturioide Famiglia Clavariaceae CCamarophyllopsis, Clavaria, Clavulinopsis, Ramariopsis ) Clade Pluteoide Famiglia Macrocystidiaceae C-Macrocystidia) Famiglia Pluteaceae C-Melanoleuca, -Pluteus, -Volvariella) Famiglia Amanitaceae C-Amanita, Limacella + -Tricholomopsis decora?) Famiglia Pleurotaceae C- Hohenbuehelia, - Pleurotus, - Resupinatus) Clade Igroforoide Famiglia Pterulaceae C Macrotyphula, - Phyllotopsis, - Pleurocybella, Pterula) Famiglia Typhulaceae C Typhula + -Sarcomyxa serotina e -Xeromphalina?) Famiglia Hygrophoraceae C-Ampulloclitocybe clavipes, -Arrhenia, -Chrysomphalina, -Chromosera, e Hygrocybe, - Hygrophorus, - Lichenomphalia) Clade Marasmioide Famiglia Schizophyllaceae ce Pistulina, -Schizophyllum) Famiglia Physalacriaceae C-Armillaria, - Flammulina, -Oudemansiella, - Rhodotus, -Strobilurus, eXerula) Famiglia Cyphellaceae C-Baeospora, -CJwimonophyllum, - Chondrostreum, -Hemimycena) Hydropoid clade C-Clitocybula, -Gerronema, - Hydropus, -Megacollybia, -Mycenella) Famiglia Marasmiaceae C- Crinipellis, - Marasmius ) Famiglia Omphalotaceae CGymnopus, Lentinula, Marasmiellus, Omphalotus, Rhodocollybia) Clade Tricolomatoide Famiglia Mycenaceae C- Mycena, - Panellus) Catathelasma clade C- Callistosporium, - Catathelasma, - Pseudoclitocybe, - Ripartites) Famiglia Tricholomataceae s.s. C-Clitocybe, -Collybia, -Fayodia, -Gamundia, -Omphalina, -Lepista, eLeucocortinarius, -Leucopar:illus, -Myxomphalia, -Porpoloma, -Tricholoma) Famiglia Entolomataceae C-Clitopilus, - Entoloma, - Rhodocybe) Famiglia Lyophyllaceae C-Asterophora, -Calocybe, -Hypsizygus, -Lyophyllum, -Ossicaulis, eTricholomella) Clade Agaricoide Cystodermateae C-Cystoderma, -Cystodermella, -Phaeolepiota)
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Famiglia Nidulariaceae (-Cyathus, -Crucibulurn) Famiglia Agaricaceae (-Agaricus, -BattarTea, - Bovista, -Calvatia, -Charnaernyces, -Chlorophyllurn, -Coprinus, -Gyrophragrniurn, -Langerrnannia, -Melanophyllurn, -Lepiota, -Cystolepiota inclusa, -Lycoperdon, -Macrolepiota, -Leucoagaricus, -Leucocoprinus, -Tulostorna, -Vascellurn) Famiglia Hydnangiaceae ( Hydnangiurn, - Laccaria) Famiglia Psathyrellaceae (-Coprinellus, -Coprinopsis, - Lacryrnaria, - Parasola, - Psathyrella) Famiglia Bolbitiaceae (- Bolbitius, -Conocybe) Famiglia Cortinariaceae s.s. (-Cortinarius) Gyrnnopileae (-Gyrnnopilus) Panaeoleae (- Panaeolus) Famiglia Tubariaceae (- Flarnrnulaster; - Hernistropharia, - Phaeornarasrnius, -Tubaria) Famiglia Crepidotaceae (-Crepidotus, -Sirnocybe) Famiglia Inocybaceae (- Inocybe) Famiglia Hymenogastraceae (-Alnicola, -Galerina, - Hebelorna, - Phaeocollybia, - Psilocybe) Famiglia Strophariaceae s.s. (-Agrocybe, -Hypholorna, -Kuehnerornyces, -Plwliota, -Stropharia) inc. se,L 0Dei",n.tut~ °D""'lntnmn, 0Squamanit~ 01>idwtnmnpsis.
rcales
Ordine ATHELIALES Ordine BOLETALES Sottoordine Boletineae FaInlglia Boletaceae (-Aureoboletus, - Boletus, - Buchwaldoboletus, -Clwlciporus, - Leccinurn, - Porphyrellus, -Tylopilus, - Xerocornus, - Phylloporus incluso) Sottoordine Coniophorineae Famiglia Coniophoraceae Sottoordine Paxillineae Famiglia Gyrodontaceae (-Gyrodon) Famiglia Melanogastraceae ( Melanogaster) Famiglia Paxillaceae (- Pa..xillus) Sottoordine Suillineae Famiglia Gomphidiaceae (-Chroogornphus, -Gornphidius) Famiglia Rhizopogonaceae ( Rhizopogon) Famiglia Suillaceae (-Suillus, incluso -Boletinus) Sottoordine Sclerodermatineae Famiglia Astraeaceae (-Astraeus) Famiglia Gyroporaceae (-Gyroporus) Famiglia Pisolithaceae (- Pisolithus) Famiglia Sclerodermataceae (-Scleroderrna) Sottoordine Tapinellineae Famiglia Tapinellaceae (-Tapinella) Famiglie inc. sed.: Hygrophoropsidaceae (- Hygrophoropsis), Serpulaceae (-Serpula) -------i
f--
Sottoclasse Phallomycetidae Ordine GEASTRALES Famiglia Geastraceae (- Geastrurn, - Myriostorna) Ordine GOMPHALES Famiglia Clavariadelphaceae ( Clavariadelphus) Famiglia Gautieriaceae ( Gautieria) Famiglia Gomphaceae (-Gornphus) Famiglia Ramariaceae ( Phaeoclavulina = -Rarnaria subgenus -Echinorarnaria,
18
Rarnaria)
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=
Ord'me HYSTERANGIA.LES Ordine PHALLALES Famiglia Clathraceae C- Clathrus, incluso - Anthurus) Famiglia Phallaceae C- Mutin us, - Phallus )
,
Agaricomycetes inc. sed. Ordine AURICULARIALES Famiglia Auriculariaceae C- Auricularia) Famiglia Exidiaceae C- Exidia) --
Ordine CANTHARELLALES Famiglia Cantharellaceae C- Cantharellus, - Craterellus) Famiglia Clavulinaceae C Clavulina) Famiglia Hydnaceae C- Hydnum ) Ordine CORTlCIALES Ordine GLOEOPHYLLALES
Famiglia Gloeophyllaceae
C- Gloeophyllum, - Neolentinus)
Ordine HYMENOCHAETALES Famiglia Hymenochaetaceae C-Coltricia, -Hymenochaete, -lnonotus, -Phellinus) Famiglia Schizoporaceae C-Schizopora, -Trichaptum) + generi omfalinoidi C-Contumyces, - Rickenella) Ordine POLYPORALES Famiglia Fomitopsidaceae C- Daedalea, - Fomitopsis, - Piptoporus, - Postia) Famiglia Ganodermataceae C- Ganoderrna ) Famiglia Hapalopilaceae C-Climacocystis, - Hapalopilus, -Spongipellis) Famiglia Meripilaceae C- Abortiporus, - Bjerkandera, -Gri/ola, - Meripilus) Famiglia Meruliaceae C- Phlebia = Merulius, -Steccherinum) Famiglia Polyporaceae C-Cerrena, -Daedaleopsis, -Coriolopsis = Trametella, -Faerberia, -Fomes, -Laetiporus, Lentinus, Lenzites, Panus, - Perenniporia, - Phaeolus, - Polyporus, - Pycnoporus, -Trametes) Famiglia Sparassidaceae C Sparassis) Inc. sed.: -Terana C= Pulcherricium). Ordine RUSSULALES Famiglia Albatrellaceae C-Albatrellus) Famiglia Auriscalpiaceae C= Clavicoronaceae, LenNnellaceae, Artomyces, Famiglia Bondarzewiaceae C- Bondarzewia, - Heterobasidion) Famiglia Hericiaceae C- Hericium) Famiglia Peniophoraceae C-Peniophora) Famiglia Russulaceae C- Lactarius, - Russula) Famiglia Stereaceae C- Stereum )
-Auri~calpium,
- Lentinellus)
Ordine SEBACINALES --
Ordine THELEPHORALES Famiglia Bankeraceae C- Bankera, - Boletopsis, - Hydnellum, - Phellodon, - Sarcodon) I Famiglia Thelephoraceae C Thelephora ) -~-
Ordine TRECHlSPORALES I
Legenda - funghi a lamelle; - boleti; - funghi idnoldl; - funghi cantarelloidl; • funghi gelatinosi; - gasteromiceti epigei; gasteromlceti Ipogei~
funghi c1avanoldi; - funghi corticioidi o stereoIdi; - polipori;
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Famiglia Amanitaceae 01
Genere Amanita Basidioma carnoso, eterogeneo. Velo generale e parziale (almeno nei primi stadi di sviluppo) presenti. La struttura intima dei veli (prevalenza di ife filamentose (Fig. IO) o di sferociti (Fig. 09), oppure entrambi ± in eguale misura) determina la forma e la presenza o meno della volva basale, dell'anello sullo stipite o dei resti sul pileo (verruche, placche, squame) Margine del pileo liscio o tipicamente striato. Lamelle libere. Stipite cilindrico, rastremato o con bulbo alla base. Spore in massa bianche. 1Ì'ama delle lamelle bilaterale divergente (Fig. 12). Nella trama dello stipite sono presenti tipici articoli ifali a forma di clava detti acrofisalidi (Fig. 08, Il). Spore da globose a ellissoidali (Q da l a 3), amiloidi o non amiloidi U a f. presenti o assenti. Ecologia: in boschi e prati, sicuramente ectomicorrizico ad eccezione della sottosezione Vittadiniae che include specie probabilmente saprotrofe. Tossicità specie commestibili di ottima qualità e specie tossiche (mortali) responsabili di gravi sindromi (sindrome falloidea, panterinica, sudoripara o muscarinica o colinergica, proximiana, emolitica). l caratteri più importanti utilizzati per la suddivisioni subgeneriche sono: tipo e struttura microscopica dei veli, margine pileico, l'amiloidia o meno delle spore e forma delle medesime.
01 - Giovani basidiomi di Amanita lividopallescens 02 - Valva obliterata ridotta a verruche mucronate sulla superficie pileica 03 - Volva filamentosa: superficie pileica nuda o con rare placche sul pileo. 04 - Volva circoncisa: pileo con superficie decorata da verruche farinose. 05 - Volva friabile, dissociala in scaglie alla base dello stipite e in verruche sulla superficie pileica. 06 - Volva filamentosa sacciforme superficie pileica nuda.
Nella Check-list italiana sono segnalate 104 specie (Onolri et al, 2005).
t6Th~~ 02
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t::=\ 04
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07 - Basidi e subimenio con ile cellulari o lilamentose. 08 - Acrofisalidi della trama stipitale. 09 - Velo generale con prevalenza di slerociti. 10 - Velo generale con presenza di ife filamentose. Il - Acrofisalidi. 12 - Trama lamellare bilaterale divergenle. 13 - Primordi di AmoMo muscaria, con velo farinoso.
13
12
Genere Limacella Pileo e stipite carnosi, tacilment.p separabili, spesso \iscirfi e glutinosi. Lamelle libere. Anello presente, raramente fugac8. Velo generale glutinoso di conseguenza la valva r rlel tutto assente a mat.urità c non sono presenti l'esti sotto forma rli placcho o verruclìe' sul pilco. Sporc in massa bianche. Trama dcll(; lamelle distintamente bilaterale nr,i IJrilfli sLadi di s\iluppo, poi più irregolare. Sporp lisce o finement.e n'ITUcvse Uniolli a fibbia gClwl'almcnte present.i.
o
Ecologia: generalmente su tcrreno nudo in zone boschive, probabilnlPnte RcLomico)Tizico
0° O
Tossicità non esistono SpeCl(' tossiche Nella Check-list italiana sono segnalate 9 specie
14- Basidioma di Llmace//a. 15- Basidi con o senza U. a f. alla base.
14
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Genere Amanita Perso
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7i?ntamen Dl,sp. Meth. Fung, 1797 1OfJ-
Sottogenere Amanita Singer - Pileo con margine striato, velo generale friabile o membranoso; spore non amiloidi. Sezione Amanita Corner et Bas - Stipite bulboso con anello ± persistente, velo generale friabile
1 -Amanita muscaria (L.) Lam.
Pileo: 10-15 cm; inizialmente globoso poi piano convesso; 10SSO, rosso-arancio, giallo-arancione; superficie liscia, tipicamente ricoperta da verruche o placche biancastre ± fitte, che possono ma n\'(Ù~ ~~) 'è\\\ ~~~,\\'\J\\), \\\h,,'è\\~, ~\'è\ '1)\\)%'%'\'<\ \\,\~\\"ù\..'<ì\\'I:\\\I:\. \J\(1\\\::\w~ \) \)\'(1\'\::'(1,,1,\\:. '2,\\:9\\1:\. \1J-'2.1J '1. \ ,DJ cm; pieno, a maturità semi cavo, cilindrico con base bulbosa; bianco; pl'ima ± fioccoso poi liscio. Anello: mcmbranoso, ampio e persistente; bianco. Volva: frammentata in cercini scagliosi attorno al bulbo. Carne: soda; bianca. Spore: largamente ellissoidi, 9-11 x 6,5-8 11m; u. a f. presenti. Ecologia: cresce in estate e in autunno; in zone collinari e di montagna; sotto latifoglie ed aghifoglie. Molto comune. Tossico A partire da A. muscono sono stati descritti numerosi altri laxa in base a differenze strutturali e cromatiche, soprattutto del velo generale, vedi A. muscoria val. alba, val. formosa, val. ful/gùJeoverrucosa, val. ùJzengae, f. flavivolvata, f. europea; f. gussowi, f. puella (Neville et Poumarat, 2004). Tra le piu comuni:
2 - Amanita muscoria val. aureola (Kalchbr.) Quél. - Ha pileo che si mantiene a lungo convesso-campanulato, di nonna, con superficie liscia, priva di verruche. Abbastanza comune. Tossico
CQJ
crI
3 - Amanita muscoria f.
flavivolvata (Singer) Neville et Poumarat ( = A. muscoria val. formosa Pers) - Ha lo stesso portamento della speCie tipO; si differenzia per il velo generale giallo ± carico e costante e per l'ambiente di crescita in area mediterranea. Tossico
4 - Amanita heterochroma S. Curreli Pileo: 10-15 cm; da globoso a convesso poi pianeggiante; margine debolmente striato; inizialmente giallo-verde, poi in parte o interamente brunastro con l'età; su perficie liscia, ricoperta da verruche biancastre, presto bruno grigiastre. Lamelle: biancastre. Stipite: 10-18 cm x 1,5-3; robusto, cilindrico con base bulbosa; bianco; subliscio. Anello: bianco, fragile e caduco. Volva: friabile, ridotta a frammenti scagliosi braccialiformi, biancastri poi bruno grigiastro attorno al bulho. Carne: soda; bianca, immutabile. Spore: ellissoidi ± oblunghe, 10-12 x 6,5-8 11m; u. a f. presenti. Ecologia: cresce in autunno; segnalata ad oggi solo sotto eucalipto e cisto, in Sardegna. TOSSICO 5 - Amanita regali~ (Fr.) Michael Pileo: 8-20 cm; da globoso a piano-convesso, infine, centralmente depresso; rosso-bruno, brunogiallastro scuro; superficie liscia, lucida; ± fittamente ricoperta da verruche giallognole poi ingrigenti. Lamelle: biancastre. Stipite: 10-20 x 1,5-3 cm; robusto; cilindrico, con base bulbosa; biancastro, con squame giallastre verso la base. Anello: membranoso, ampjo, bianco, spesso orlato da fioccosità giallognole. Volva: friabile, frammentata in scaglie ocra giallastro sul bulbo. Carne: bianca, sfumata di giallo-arancio sotto la cuticola del piJeo. Spore: largamente e]]issoidi; 9-11 x 7-9 ~m, u. a f. presenti, Ecologia: cresce in estate e in autunno; sotto aghifoglie e Jatifoglie. Presente, ma molto l'dI'a in Itd/ia. Tossico
6 - Amanita pseudoregalis Pluvinage - Di aspetto analogo alle specie del gruppo di A. muscaria, se ne distingue per il colore
del cappello, bianco avorio, crema perlaceo, con tendenza a scurire sempre piu intensamente nel procedere dello sviluppo; acompleta maturità presenta tinte nerastre; evoluzione cromatica, che la distingue dalla val alba di A. muscaria. Rara. Tossico
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libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com Famiglia Amanitaceae
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libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com 7 - Amanitajunquillea Quél [= A. gemmata ss. Auct. PL non Frl Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante; margine poco striato; giallo ± intenso; superficie di aspetto ceroso, liscia, brillante. Lamelle bianche. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; ± robusto; subcilindrico, base con bulbo globoso o napiforme; bianco; liscio o appena fioccoso. Anello: spesso evanescente; bianco; membranoso, ma fragile, esiguo, lacerato. Volva: friabile o submembranosa; aderente al bulbo, con breve orlo libero circoncisa; bianca. Carne: tenera, fragile; bianca; odore nullo o debolmente l'afanoide. Spore ellissoidali, 10-11 x 7-8 )lm; u. a f. assenti. Ecologia: specie acidofila; comune in primavera, più rara in autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Tossico
°
Il polimorilsmo di A. junqU/J/ea ha determinato la creazione di alcune forme e vanetà tra le quali:
8 - Amanita junquillea t. amici (Gillet) Vesely - Ha un portamento abitualmente più robusto; pileo carnoso di colore ocra-giallastro,
Op-
10p-
r(ll~
V~-
W-
bruno giallastro pallido; ricoperto da placche verrucose biancastre, ingrigenti Lo stipite bulboso di norma è più corto e massiccio rispet-, to alla specie tipo; l'anello è fragile e caduco. Caratteri microscopici con differenze non significative; u. a t. assenli. Cresce soprattutto )_ nel periodo estivo autunnale, non in primavera. Poco comune. Tossico Segnaliamo inoltre:
9 - A. junquillea vaL exannulata Lange - Con tinte più pallide e gambo senza tracce di anello; preferibilmente sotto aghifoglie. A. junquillea var coriaceo-annulata (Vesely) Vesely - Con taglia più robusta e gambo con anello ampio e persistente; sotto latifoglie. A. junquillea f vernalis (Roum et Gillet ) Vesely - Taglia media; gambo con anello duraturo e valva ampia sacciforme; primaverile A. junquillea f. gracilis (E!. Gilbert) Vesely - Taglia più piccola e gracile; gambo con o senza anello; sotto aghifoglie e lati foglie. A. junquillea t. pallida (Gillet et Lucand) Vesely - Con colorazione giallo pallido, senza sfumature arancioni; estivo-autunnale.
10 - Amanita gioiosa S. Curreli - Ha molte affinità morfocromatiche con i taxa precedenti, I basidiomi spesso cespitosi, unitamente alla presenza di numerose u. a f. a livello della trama lamellare e alla base dei basidi, la distinguono dalle specie sopra descritte. Tossico
C§J-
11 - Amanita panthel'ina (D. C.) Krombh. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso poi pianeggiante; bruno-castano, marrone ± carico; superficie liscia, cosparsa da sottili verruche candide immutabili Lamelle bianche. Stipite: 8-12 x 1-2 cm; subcilindrico, assottigliato verso l'alto; base bulbosa; bianco. Anello: bianco; membranoso; ampio, orlo liscio o fioccoso. Volva: aderente al bulbo, nettamente circoncisa, spesso sormontata da uno o più cercini fioccosi ± completi e obliqui; bianca. Carne: tenera; con odore e sapore rafanoidi. Spore: ovoidi-ellissoidali; 8,5-11 x 6,5-8 )lm; u. a f assenti o rare. Ecologia: cresce in estate e in autunno, frequente sotto latifoglie ed aghifoglie. Molto comune. Tossico
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Amanita pantherina f. abietum (E!. Gilbert) Neville et Poumarat. - Si differenzia da A. panlhenl70 per la taglia abitualmente più robusta (pileo sino a 15 cm di diametro), per la crescita di norma sotto aghifoglie di montagna e soprattutto per il pileo più scuro, a lungo privo di striatura al margine. Meno comune della specie tipo Tossico
12 - Amanita pantherina t. subcandida (vt Traverso, Neville et Poumarat. - Differisce dalla specie tipo per il pileo interamente e costantemente bianco candido, solo la zona discale può assumere una leggera sfumatura ocra acompleta maturità. Il colore chiaro si mantiene anche negli esemplari essiccati. A. panthenl70 t. albida Schulz differirebbe per la diversa evoluzione cromatica degli esemplari che, da bianchi, assumono ben presto tonalità simili a quelle della tipica A. pantherù70 Cresce dall'autunno all'inverno inoltrato, in ambiente mediterraneo. Rara. Tossico
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13 - Amanita ehae QuéL Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso campanulato poi pianeggiante; biancastro, beige, a tonalità rosato pallido, piCI cariche al centro; superficie nuda o cosparsa da placche fioccose biancastre. La10pmelle biancastre. Stipite: 10-15 x 1-1,5 cm; slanciato, cilindrico; base debolmente bulbosa; liscio o leggermente fioccoso; bianco Anello: bianco; membranoso, fragile, talvolta assente negli esemPlari@. matUri. Volva fli.a. bile; frammentata sulla base dcI stipitc; bianca. Carne bianca. Spore: da largamen(te ellISSOidali a oblunghe; 10-13 x 6,5-8 11m; u. a f. assentI. EcologIa: cresce dalla pnmavera Inoltrata \ fino all'inizio dell'estate, sotto latifoglie. Specie piuttosto rara. Non comm. ' Amanita eliae var. griseovelata Bertault ex Neville et Poumarat - Rispetto al tipo, ha taglia più robusta e velo generale più spesso e persistente di colore tipicamente grigiastro. Poco comune Non comm. Sezione Caesareae Singer - Stipite non bulboso, con anello persitente, velo generale membranoso U a f. presenti.
14 -Amanita caesarea (Scop.) Perso Pileo 8-16 cm; da emisferico a piano convesso; rosso-arancio uniforme ± carico; superficie liscia, lucida, nuda, senza residui verrucosi Lamelle: gialle. Stipite: 8-15 x 2-3 cm; robusto; cilindrico, talvolta più ispessito verso la base, ma mai bulboso; liscio; giallo. Anello: concolore allo stipite; membranoso, ampio e persistente. Volva membranosa, ampia e spessa, sacciforme a bordo libero; bianco-giallognolo all'interno. Carne: soda, spessa; bianca, gialla ai margini; odore e sapore gradevoli. Spore: ovoidi ellissoidali; 9-12 x 6,5-8 jJm. Ecologia: specie tennofila, a crescita estivo-autunnale, preferibilmente in ambiente mediterraneo sotto latifoglie (querce e castagni). ± comune. Comm. 15 - Amanita caesarea f. alba (Gillet) EJ. Gilbert - Differisce dalla specie tipo unicamente per il colore; escludendo le deboli sfumature giallognole presenti sull'anello (sfumature che consentono di riconoscerla come forma di A. coesarea), si presenta interamente bianca. Meno frequente della specie tipo, condivide con questa hobitot ecaratteri organolettici. Comm.
f!7\11J-
rf'ì\)U-
Sezione Amantfopsis (Roze) Konrad et Maubl - Stipite non bulboso, con anello obliterato, subito evanescente, velo generale da membranoso asubmembranoso Con o senza u a f.
16-Amanitavaginata (SutJ) Lam. Pileo: 4-8 cm; da conico-campanulato a pianeggiante con umbone ± accentuato; grigio-cenere ± carico; su perficie liscia, lubrificata; di sol ito nucla, senza resid ui velari. Lamelle: bianche. Stipite: 10-15 x 1-1,5 cm; cilindrico, assottigliato verso l'alto, non bulboso; liscio; bianco. Anello: presente solo nei primissimi stadi di sviluppo Volva: membranosa; alta, per lo più inguainante con bordo sottile a d e - \ l'ente allo stipite. Carne: fragile; bianca. Spore: globose; 10-13 jJm; subimenio filamentoso. Ecologia: ,: _ cresce in primavera e in autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Comm d.c. .
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17 - Amanita vaginata f. avellanea /vi. Traverso - Ha colore piieico beige, catlelatte chiaro. Tutte le altre caratteristiche comprese quelle micromorfologiche sono pressoché identiche alla specie tipo Poco comune Molte delle variet
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O/l_
10/l-
{J.
19- Amanita fulva f. xylophila M. Traverso - Ha taglia più piccola, con il cappello che, a completo sviluppo, raramente supera i 5 cm di d.iametro. Le lamelle e lO. stipite so. no biancastri con sfumature concolori alla superlicie pileica La volva è macchiata di bruno ruggine. Le spore hanno forma variabile, da globosa asubglobosa; 10-12,8 x 9,5-11,2 ~m, Q = 1,00-1,13; cresce su legno degradato in prosi slmllà o all'interno di vecchi ceppi di castagno. Più frequente della specie tipo Comm. d.c···
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20 - Amanita crocea (Quél.) Singer Pileo 5-10 cm; da parabolico a pianeggiante ± umbonato; di colore albicocca, giallo-zafferano; superficie liscia, opaca, nuda, raramente con alcuni lembi velari biancastri. Lamelle: bianche poi crema giallognole. Stipite: 10-18 x 1-2 cm; cilindrico; biancastro, ricoperto da sottili screziature fioccose ± concolori al cappello, Valva: membranosa; spessa; persistente; biancastra all'esterno, ocra pallido all'interno. Carne: biancastra. Spore: da subglobose a largamente enissoidi; 10-12,5 x 9,3-11 ~m, Q = 1,07-1,20. Subimenio filamentoso; senza u. a f. Ecologia: cresce a fine primavera e in autunno, sotto conifere e latifoglie. Abbastanza frequente. Comm. dc
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Amanita crocea var. subnudipes Romagn. - Del tutto simile ad A. crocea per colore pileico e portamento, ha però stipite liscio, non screziato dalle tipiche bande fioccose caratteristiche della specie tipo, più comune sotto latifoglie (querce). Comm. d.c
21 - Amanita spadicea Pers, Pileo: 5-10 cm; da campanulato a pianeggiante con grosso umbone; bruno-castano, marrone più scuro al centro; superficie liscia, nuda o con residui velari bianchi. Lamelle: bianche, poi con filo più scuro. Stipite: 10-20 x 1,5- 3 cm; slanciato, robusto; cilindrico, con base non bulbosa; decorato da screziature concolori al cappello. Volva: membranosa, alta e inguainante; bianca, imbrunente. Carne: bianca. Spore: globose, raramente subglobose, II x 12 !lm. Q = 1,00-1,09. Subimenio filamentoso; senza u. a f, Ecologia: cresce in autunno sotto aghifoglie e latifoglie. Rara. Comm d.c 22 - Amanita ochmceomaculata Neville, Poumarat et Fraiture Pileo: 4-8 cm; da conico-campanulato a piano-convesso,umbonato; beige, nocciola pallido; superficie liscia, nuda o con resti velari ocra grigiastri, Lamelle: bianche, talvolta con riflessi rosati. Stipite: 10-15 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, rastremato verso l'alto; liscio; bianco. Volva: membranosa, biancastra con caratteristiche piccole areole ocra-giallognolo. Carne: fragile, bianca, immutabile. Spore: da globose a subglobose; 9,5-12,5 x 8,5-11,5 ~m. Q = 1,00-1,13. Subimenio cellulare; senza u. a f. Ecologia: dall'estate all'autunno, di preferenza in montagna sotto abete rosso. Comm. dc 23 - Amanita dryophila Consiglio et Cantu Pileo: 5-10 cm; da convesso-campanulato a pianeggiante; bruno chiaro, ocra pallido; superficie regolare o con piccoli avvallamenti; nuda o con residui velari biancastri. Lamelle: bianco-crema, tendenti al colore del pileo, ma più chiare. Stipite: 8-12 x 1-2 cm; cilindrico, a base allargata, non bulbosa; ricoperto da screziature concolori al pileo. Volva: submembranosa, fragile; biancastra. Carne: bianca. Spore: da subglobose a largamente ellissoidali; 11,25-12,15 x 8,75-11,15!lm, Q = 1,08-1,20. Subimenio filamentoso; senza u. a f. Ecologia: cresce in estate e in autunno, sotto latifoglie. Abbastanza frequente. Comm. d.c 24 - Amanita
beckeri HuiJsman - Morfologicamente affine ad A. dryophila, si differenzia per le spore globose non elliSSOidali (Q = \,05-1,08), per la valva normalmente piÙ lacerala e scarsamente Ingualnante. Rara. Comm. d.c
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libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com 25 - Amanita lividopallescens (Gillet) Seyot Pileo 8-15 cm; da emisferico a piano convesso, con o senza largo umbone; grigio-ocraceo, beigegrigiastro a tonalità variabili; superficie liscia, di norma sgombra da residui velari. Lamelle: bianche o biancastre. Stipite: 10-20 x 1-2,5 cm; slanciato; cilindrico, più spesso alla base, ma non bulboso; liscio o debolmente screziato da fioccosità concolori al pileo. Volva: membranosa, ± inguainante; bianca. Carne: bianca; spessa. Spore: da globose a subglobose; 10-12 ~m, Q = 1,001,05. Subimenio cellulare; senza u. a f.; cellule marginali presenti. Ecologia: specie per lo più acidofila; cresce in estate e in autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. ± Comune Comm. d.c. 26 - Amanita pachyvolvata (Bon) Krieglst. Pileo 6-12 cm; parabolico poi convesso-campanulato; grigio-brunastro, grigio-nocciola uniforme; superficie leggermente vischiosa, di norma senza resti velari; margine con striature marcate di 2 cm. Lamelle: bianche con filo forforaceo concolore, intercalate da numerose lamellu le. Stipite: 1520 x 1,5-3 cm; robusto; cilindrico; spesso ricurvo in alto; liscio o appena fioccoso; bianco. Volva: membranosa; molto spessa e alta (7-10 cm); inguainante, ma libera dallo stipite; base interna con collarino spesso e circonciso; bianca. Carne: bianca, lentamente ingrigente. Spore: globose; 9-10 x 11-131Jm Subimenio filamentoso; cellule marginali numerose. Ecologia: cresce dalla primavera all'autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Poco comune Comm d.c.
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Amanita magnivalvata .'\alto ( = A. mairei varo amp/ivo/vata Contu) - Affine alla precedente, dovrebbe distinguersi per la colorazione del pileo cliversa, verso tonalità grigio-olivastro e sopranuno, per le spore largamente ellissoidi (Q = 1,20) Comm dc.
27 - Amanita mairei Foley Pileo: 5-10 cm; globoso, arrotondato, non campanulato, poi pianeggiante e senza umbone; da grigio-cenere a grigio fumo uniforme; superficie liscia; nuda o con resti velari bianchi ± spessi e ampi. Lamelle bianche con tendenza ad ingrigire. Stipite: 7-10 x 1-2 cm; cilindrico, talvolta leggermente claviforme, non bulboso; pruinoso o appena flocculoso; bianco, ingrigente. Volva: membranosa, spessa, ± svasata, con orlo lobato e poco aderente al gambo; bianca, ingrigente. Carne: bianca. Spore per lo più largamente ellissoidali; 11-14 x 7,5-10 IJm, Q = 1,40-1,53. Subimenio subcelluare; U. a f. rare. Ecologia: cresce dall'estate all'autunno, predilige zone temperate, sotto latifoglie ed aghifoglie. Piuttosto frequente Comm d.c. 28 - Amanita umbrinolutea (Gillet) Bataille Pileo: 6-12 cm; da campanulate a piano-convesso con umbone ± evidente; bianco avorio dai toni olivastri, poi con zone bruno-grigiastro scuro; superficie liscia, lubrificata; nuda o con lembi velal'i biancastri. Lamelle: bianche. Stipite: 10-15 x 1,5-2 cm; cilindrico o appena più spesso alla basc; biancastro, screziato eia sottili zebrature brune. Volva: membranosa, inguainante; bianca, poi macciliata di bruno rossastro. Carne: bianca. Spore: da globose a subgtobose; 10-13 ]lm, Q = 1,05-1,10. Subimenio cellulare; senza U. a f. Ecologia: specie acidofila, cresce in estate-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Più comune nelle abetaie di montagna. Comm. d.c. 29 - Amanita battarrae (Boud.) Bon Pileo: 3-6 cm; da campanulato a pianeggiante; umbonato; bruno scuro, quasi nerastro al centro, tipicamente cerchiato da una zona altrettanto scur'a in prossimità delle striature marginali; superficie lubrificata, per 10 più nuda senza residui velari. Lamelle: bianche, taJora con filo brunastro. Stipite: 6-12 x 0,8-1 cm; cilindrico, esile; biancastro, liscio o pruinoso. Volva: membranosa, ± inguainante; bianca, talvolta macchiata di bruno rossastro. Carne: fragile, bianca. Spore: globose o subglobose; 9,512 [.lJn, Q = 1,00-1,0811m. Subimenio filamentoso; senza u a f; cellule marginali numerose. Ecologia: cresce in estate e in autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Abbastanza frequente. Comm d.c.
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libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com 30 - Amanita submembranacea (Bon) Groger Pileo: 5-10 cm; da campanulato a convesso, poi pianeggiante; ± umbonato; bruno-olivastro, giallobruno; superficie lubrificata; per lo più con lembi velari grigiastri. Lamelle: bianche, un pò ingrigenti. Stipite: 10-15 x 1-1,5; subcilindrico, con base dilatata, ma non bulbosa; biancastro; screziato da bande grigiastre verso la base. Volva: submembranosa, fragile, facilmente lacerata; bianca poi grigio cenere. Carne: bianca, immutabile. Spore: globose e subglobose; 10-13 11m. Subimenio filamentoso; senza u.a f. Ecologia: cresce in estate ed in autunno, sotto latifoglie e conifere, in particolare faggi ed abeti a quote abbastanza elevate. Molto comune nelle peccete montane.Comm. d.c.
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31 - Amanita lactea Malençon, Romagn. et DA Reid Pileo: 4-12 cm; da emisferico a piano convesso, poi spianato, talvolta un po' depresso; dapprima bianco, poi ocra pallido con l'età; superficie liscia, per lo più senza resti velari. Lamelle: bianche poi crema. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico, con base un po' allargata; bianco, interamente ricoperto da sottili fioccosità concolori. Anello: cotonoso, presto frammentato e distribuito su tutta la superficie dello stipite. Volva: membranosa, spessa e tenace; orlo libero e irregolare; bianca. Carne: bianca. Spore: per lo più ellissoidi; 11-15 x 7,5-10 11m, Q = 1,25-1,50. Subimenio filamentoso. Ecologia: estaComm. d.c. te-autunno, spesso in ambiente mediterraneo, sotto varie essenze arboree. Rara. 32 - Amanita nivalis Grev. - Mortologicamente affine al taxon precedente, si differenzia per la crescita in alta montagna, per le dimensioni inferiori (pileo 3-6 cm) e per le spore globose. Abbastanza comune nel suo ambiente di crescita tipico. Comm. d.c. Le tre specie descritte di seguito, risultano di dubbia collocazione sistematica evengono da noi collocate prowisoriamente in questa sezione in attesa di ulteriori e più approfonditi studi.
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33 - Amanita ceciliae (Berk. et Broome) Bas [= A. inaurata Secr.; A. strangulata (Fr.) Quél.] Pileo: 10-15 cm; ovoide, poi conico-campanulato, infine spianato con largo umbone; bruno-giallastro, fulvo-olivastro, più pallido al margine; superficie liscia, ricoperta da resti velari ± estesi, grigiastri, annerenti. Lamelle: biancastre, ingrigenti, spesso con filo nerastro. Stipite: 10-20 x 1-2,5 cm; slanciato; cilindrico, con base un po' bulbosa; biancastro, ± decorato da scaglie fioccose grigio scure, annerenti alla manipolazione. Volva: friabile; pulverulenta, ridotta a cercini grigio-fuligginoso incompleti ed obliqui sulla base. Carne: biancastra. Spore: globose; 11-13 11m. Subimenio filamentoso; senza u. a f. Ecologia: cresce in estate e in autunno, sotto latifoglie, in particolare faggi, e sotto aghifoglie. Poco comune. Comm. d.c.
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34 - Amanitajriabilis (F. Karst.) Bas (= A. sternbergii Velen.; A. alnicola Rouz. et Massart) Pileo: 4-5 cm; da emisferico a convesso, poi appianato; bruno-grigiastro, giallo-bruno-olivastro; superficie liscia, densamente ricoperto da resti velari farinosi, grigiastri. Lamelle: bianche, tendenti ad ingrigire con l'età. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico o poco più largo alla base, spesso con piccolo bulbo arrotondato; biancastro, ricoperto da fiocchi farinosi concolori poi grigiastri. Volva: pulverulenta, molto friabile; indistinta o presente sottoforma di alcuni lembi; grigiastra. Carne: bianca. Spore: da subglobose a largamente ellisoidi; 9-11,5 x 7-8,5 11m. Q = 1,10-1,32. Subimenio filamentoso; senza u. a f. Ecologia: cresce in estate e in autunno, in zone umide e fresche, sotto ontani. Rara. Comm. d.c.
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35 - Amanita basiana Tulloss et M. Traverso Pileo: 5-10 cm; da globoso a convesso, poi pianeggiante; dapprima grigio-cenere pallido poi grigiobrunastro, bronzeo; superficie subviscida, percorsa da fini fibrille radiali (visibili con l'ausilio di una lente); ricoperta da verruche o placche velari biancastre poi grigiastre. Lamelle: bianco-crema. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico o appena rastremato in alto; spesso con base debolmente bulbosa; biancastro, ricoperto da screziature brune, sottili in alto, più spesse verso la base. Volva: submembranosa, aderente al bulbo, circoncisa fJ poco evidente, talvolta con orlo ampio e svasato; bianca, macchiata di fulvo rossastro. Carne: bianca, fragile. Spore: da subglobose a ellissoidi; II,2512,5 x 8,75-10 11m. Q = 1,27. Subimenio subcellulare senza u. a f. Ecologia: cresce dall'autunno inoltrato fino all'inizio dell'inverno, lungo la costa ligure sotto Pinus pinaster. Localizzata. Comm. d.c. 32
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Sottogenere Lepidella (EJ Gilbert) Beaus. emend. Corner et Bas - Pileo con margine non striato, anello persistente o caduco, spore amiloidi 10p-
Sezione Pha//oideae (Fr) Quél Velo generale membranoso, anello persistente, reazione positiva o negativa alle basi forti (KOH-NaOH). Specie velenose mortali 36 - Amanita phalloides CFr.) Link Pileo 6-12 cm; da emisferico a convesso poi pianeggiante; gia]lo-verdastro, verde-oliva; per'corso da sottilissime fibrille innate più scure del colore di fondo; superficie liscia, nuda, raramente con lembi velari bianchi Lamelle bianche. Stipite: 5-15 x 1-2 cm; cilindrico con base nettamente bulbosa; biancastro, subliscio o, più spesso, screziato da zebrature più scure. Anello: membranoso, sottile, persistente; bianco. Volva: membranosa; ampia; sacciforme; bianca. Carne: bianca, immutabile; inodore, poi nauseante (di salame rancido); reazione al KOB negativa. Spore: da subglobose a largamente ellissoidi; 8,5-11 x 6,5-10 11m. Ecologia: cresce in estate ed in autunno, preferibilmente su suoli acidi, sotto latifoglie ed aghifoglie. Molto comune. Tossico mortale
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Amanita phattaides, con i quanro (axa seguenti, forma uno dei gruppi più pericolosi nell'ambito dei macrofunghi. Le peculiarità salienti sono: il pileo giallo-olivastro 1: carico o bianco candido, mai verrucoso, con il margine non striato; le lamelle, il pileo e l'anello bianchi; la volva bianca a forma di sacco awolgente la base bulbosa; le spore bianche in massa, amiloidi.
37 - Amanita phattaides var atba Costantin et Doufur (=A. verna var tarda Trimbach) - Specie del tuno identica adA. pha/laides, ma interamente bianca, priva di qualSiasi sfumatura verdolina tipica della specie tipo. Reazione negativa al KOH. Poco comune.
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Tossico mortale
38 - Amanita verna (Bull.) Lam. (= A. verna val' clecipiens Trimbach) Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso pianeggiante; bianco, spesso sfumato di giallo ocraceo al centro; superficie liscia, di norma nuda, senza resti velari. Lamelle: bianche; lamellule numerose, tronche quelle brevi, arrotondate le più lunghe. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; cilindrico o appena rastremato in alto, bulboso; bianco; liscio Anello: membranoso, posizionato in alto, presto lacero; bianco. Volva: membranosa, persistente; a forma di sacco, bordo lobato; bianca. Carne: bianca; odore leggero, fungino, poi sgradevole; reazione al KOH positiva. Spol'e: largamente ellissoidi, ovoidi; 8,7-10,5 x 7-9 jJm. Ecologia: cresce in primavera fino all'inizio dell'estate, Tossico mortale preferibilmente sotto latifoglie, soprattutto querce e castagni. Poco comune. 39 - Amanita virosa (Fr.) Bertill. Pileo: 5-10 cm; da conico-ovoide a conico-campanulato, con ampio umbone ± ottuso; margine talvolta lobato-ondulato ed eccentrico; bianco, spesso a tonalità nocciola a] centro; superficie un po' viscida; nuda, raramente con resti velari. Lamelle: bianche. Stipite: 8-15 x 1,2 cm; cilindrico con base nettamente bulbosa; bianco, tipicamente ± ricoperto da fiocchi lanosi, concolori. Anello: membranoso, fragile e fugace. Volva: membranosa, ampia, persistente con bordo lobato e aderente al gambo; bianca. Carne: bianca, odore sgradevole con l'età; reazione positiva al KOI-l. Spore per lo più globose; di 9-10 11m Ecologia: in estate-autunno, in boschi di aghifoglie e latifoglie di montagna. Poco comune. Tossico mortale 40 - Amanita porrinensis Freire et Castro e.T Castro Pileo: 4-8 cm; da ovoide a campanulato, poi steso con grosso umbone ottuso al centro; bianco; superficie liscia; di norma nuda, senza residui velari Lamelle: bianche. Stipite: 10-12 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, con bulbo poco distinto; bianco, ± screziato da squame fioccose; rosa-brunastro alla manipolazione. Anello: submembranoso, fragile, presto si lacera rimanendo incompleto; bianco. Volva: membranosa, fragile, sottile, non sacciforme; bianca immutabile. Carne: bianca, inodore; reazione ± intensa al KOH. Spore: da largamente ellissoidi a ellissoidi; 7-9 x 5-6,5 jJm (Neville et al., 2004). Ecologia: cresce in autunno; in boschi misti di pini e leccio in ambiente Tossico mortale mediterraneo. Rara.
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Sezione Amidella (E. J Gilbert) Contu - Velo generale membranoso, anello cremoso caduco, carne arrossante o immutabile.
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41 - Amanita curtipes El. Gilbert (= A. baccata ss E.l. Gilbert, A. baccata f. minor Bres.)
Pileo: 4-S cm; da globoso a piano-convesso con debole depressione centrale; bianco, tendente al bruno-rosato con l'età; superficie asciutta, nuda o con scarsi e sottili residui velari brunastri. Lamelle: rade; biancastre, imbrunenti allo sfregamento e con l'età. Stipite: 2,5-S cm; tipicamente breve, cilindrico; bianco; liscio. Anello: evanescente; talvolta dissociato in fiocchi appendicolati al margine pilei co. Volva: membranosa, spessa; svasata in alto; bianca poi ocracea. Carne: biancastra, lentamente bruno rosato pallido al taglio. Spore: da oblunghe a cilindriche, di 10-13,5 x 4,8-6,4 flm; Qm = I,SO2,05. Ecologia: cresce dall'autunno fino all'inverno inoltrato, su terreno siliceo-sabbioso, in boschi misti e nelle pinete in ambiente mediterraneo. Frequente in Sardegna. Comm 42 -Amanita ponderosa Malençon et R. Heim Pileo: 8-16 cm; da globoso a emisferico, poi convesso pianeggiante; ± appendicolato al margine; bianco, poi macchiato di bruno-rosato, ocra rossastro con l'età; superficie liscia, con o senza residui velari. Lamelle: bianche, arrossanti. Stipite: 6-12 x 3-4 cm; massiccio; cilindrico con base dilatata in un bulbo ± voluminoso; bianco; liscio o appena fioccoso; arrossante. Anello: fugace, disgregato in fiocchi sullo stipite e al margine pi/eico. Valva: membranosa, ampia e spessa; alta, talvolta circoncisa; bianca, poi brunastra. Carne: bianca, debolmente rosa al taglio; sapore e odore fungino. Spore: da ellissoidi a subcilindriche; di 10,5-13 x 6-7,5 flm; Qm = 1,60-1,90. Ecologia: cresce in primavera; nelle pinete in ambiente mediterraneo. Segnalata in Sardegna. Comm. 43 - Amanita lepiotoides Barla Pileo 5-10 cm; da globoso a piano-convesso; biancastro, crema-rosato, fulvastro; superficie asciutta, cosparsa da placche o squame fioccose dapprima biancastre poi brunastre. Lamelle: bianche, bruno rossastre al tocco. Stipite: 10-20 x 1-2,5 cm; cilindrico o appena attenuto in alto; base bulbosa; bianco; arrossante; ricoperto da fioccosità o scaglie di colore bianco, poi imbrunenti. Anello: fragile, presto ridotto a tracce indistinte. Volva: membranosa; alta e inguainante; talvolta quasi circoncisa; bianca, poi bruno-rossastro. Carne: bianca, al taglio virante ± al rosa-salmone, poi imbrunente. Spore: da oblunghe a cilindriche; di 13,5-16,5 x 6-7,5 flm; Qm = 2,10. Ecologia: cresce dall'estate all'autunno, generalmente su terreni argillosi e preferibilmente sotto latifoglie; come le precedenti, tipica delle zone mediterranee. Rara. Comm 44 - Amanita gilbertii Beauseign. 'l'neo: 5-1D cm; da emisferico a convesso-pianeggiante; bianco, poi ocra pallido con l'età; superficie liscia, subviscida; nuda o con lembi velari biancastri. Lamelle: bianche, a riflessi rosati fra gli interstizi. Stipite: 8-16 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, con base dilatata in un voluminoso bulbo napiforme, radicante; bianco; liscio. Anello: membranoso, ± ampio; bianco. Valva: bianca, membranosa; sottile; persistente, aderente al bulbo, con orlo libero, basso e a corona. Carne: bianca; odore gradevole, sapore asprigno. Spore: cilindriche; di 10-15 x 5-7 flm; Qm = 2,0-2,4. Ecologia: specie primaverile, cresce in terreno sabbioso, sotto essenze tipiche della vegetazione mediterranea. Rara. Comm. Amanita gilbertii f. subverna Bertault et Parrot - Condivide lo stesso ambiente di crescita con A. gilbertii;
SI differenzia per un bulbo più piccolo non radicante, avvolto da una valva a forma di sacco a bordo libero e ± inguainanle. Spore 11-13 x 4,8-5,6 ~m Rara. Comm.
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libri, giornali e riviste gratis su http://edicola-virtuale.blogspot.com 45 - Amanita ovoidea (Bui!.) Link Pileo: 10-20 cm; da emisferico a piano-convesso; margine appendicolato da fiocchi cremosi lasciati dal velo parziale; bianco avorio; superficie liscia, umida, subviscida; nuda, raramente con residui velari. Lamelle: bianco-latte, con riflessi rosati. Stipite: 10-20 x 2-5 cm o maggiori; massiccio; con bulbo ± sviluppato e radicante; bianco, inizialmente ricoperto da fiocchi cremosi poco duraturi; subliscio con l'età. Anello: cremoso, spesso; svanisce presto lasciando resti fioccosi al margine pileico e lungo il gambo. Volva: membranosa, ampia; bianca, con bordo sottile aderente allo stipite, imbrunente. Carne: spessa, bianca; odore dolciastro, presto sgradevole (ricorda quello delle alghe spiaggiate). Spore: ellissoidi; di 10-12 x 7-7,5 lIm; Qm = 1,30-1,50. Ecologia: autunno, su terreno calcareo, in boscaglie della macchia mediterranea. Frequente in tarda stagione. Comm. 46 - Amanita proxima Dumée - Si differenzia per il portamento meno massiccio, per [o stipite più esile munito di anello submembranaso più persistente e per [a vo[va di colore fulvo-arancione già nei giovani esemplari. Contrariamente al cappello di A. ovoideo, genera[mente privo di residui ve[an, su quello di A. proximo possono presentarsi frammenti del velo generale fu[vo-rossastro. Tossico
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Sezione Validae Fr. - Velo generale friabile, ridotto sul pileo in placche farinose, volva obliterata o circoncisa.
47 - Amanita dtrina (Schaeff.) Perso Pileo: 5-10 cm; da globoso a convesso, poi pianeggiante; giallo limone ± carico; superficie liscia, umida, cosparsa da resti velari farinosi, biancastri poi ocracei. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, con base dilatata in un grosso bulbo arrotondato; liscio; bianco sfumato di giallino. Anello: membranoso, ampio e persistente; giallino. Volva: submembranosa; circoncisa, aderente al bulbo e a bordo ± coronato; bianca, poi con macchie brunastre. Carne: bianca, immutabile; tipicamente con odore e sapore rafanoide. Spore: subglobose; di 7,5-10,5 x 9,5 lIm. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce prevalentemente su terreno sabbioso sotto aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Non comm.
48 - Amanita citrina vaL alba (Pers) Quél. - Si differenzia da A. citrino per [a co[oraZione bianca di tutto il basidioma; i caratteri macra- e micromoriologici, compresi l'odore e gli ambienti di crescita sono gli stessi della specie lipo. Non comm. 49 - Amanita porphyria Alb. et Schwein. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi piano depresso, con o senza umbone; bruno-grigiastro con sfumature viola-lilla ± intense; superficie liscia; umida, nuda o con alcuni resti velari farinosi grigiastri. Lamelle: biancastre. Stipite: 8-12 x 1-2 cm; cilindrico, bulbo voluminoso; liscio; grigio-bruno slavato di violetto. Anello: membranoso, ampio, presto afflosciato sul gambo; viola-grigiastro. Volva: submembranosa, aderente al bulbo, circoncisa, bianca, poi macchiata di brunastro. Carne: bianca, immutabile; odore e sapore rafanoide. Spore: da globose a subglobose; 7-10 lIm. Ecologia: cresce prevalentemente su terreno acido, in boschi di aghifoglie e latifoglie, soprattutto in zona alpina e prealpina. Poco frequente. Non comm. 50 - Amanita erythrocephala Neville, Poumarat et Aste Pileo: 1-5 cm; da conico-campanulato a piano-convesso; rosso-arancione, con fibrille rosse innate; superficie liscia, nuda o con residui velari grigiastri. Lamelle: inizialmente gialla.stre, poi biancastre con l'età. Stipite: 2-9 x 0,3-0,6 cm; slanciato, subcilindrico, base bulbosa ± marginata; giallo poi crema-giallognolo. Anello: membranoso, fragile, caduco; concolore al gambo. Volva: friabile, ridotta a sottili frammenti sul bulbo basale; bianca, poi crema-grigiastro. Carne: bianca, arancione sotto la cuticola del cappello; odore debole, non caratteristico; sapore dolce. Spore: da ovoidi a ellissoidali; 6-8 x 5-5,5 lIm. Ecologia: rinvenuta in estate in una zona umida e fresca in bosco misto di castagno, querce e pini. Rara e localizzata. Non comm.
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51- Amanita rubescens Perso Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante; da biancastro a bruno con zone rosa-vinose ± intense; superficie liscia, cosparsa da verruche o placche farinose, grigiastre. Lamelle: bianche. Stipite: 8-15 x 1,5-3 cm; subcilindrico, con base ± dilatata in un bulbo napiforme; liscio o sottilmente squamettato; bianco-rosato con macchie rossastre alla base e nelle escoriazioni. Anello: membranoso, ampio e persistente; bianco superiormente, concolore allo stipite nella parte inferiore. Volva: friabile, obliterata. Carne: bianca, debolmente arrossante al taglio, tipicamente bruno-rossastro nei punti erosi dagli animali. Spore: ellissoidi; 7-9 x 5-7 11m. Ecologia: cresce in estate e in autunno, preferibilmente sotto latifoglie. Molto comune e diffusa. Comm. d.c.
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Specie assai variabile in rapporto alle condizioni atmosferiche, Il tipico ed inconfondibile viraggio della carne ne facilita, comunque, l'identificazione anche in presenza di basidiomi con aspetto insolito.
52 - Amanita rubescens var annulosulfurea
Gillet - Del tutto simile al tipo, si differenzia per l'anello di colore giallo, non bianco, e per le dimensione dei basidiomi generalmente più piccoli. Meno comune della specie tipo. Comm. d.c.
53 - Amanita excelsa (Fr.) Bertill. Pileo: 6-12 cm; da globoso a convesso, infine pianeggiante; grigio-cenere, grigio-perla soffuso di nocciola; superficie liscia, viscida, untuosa; ± ricoperta di placche farinose detersibili; dapprima bianche poi grigiastre. Lamelle: bianco-latte. Stipite: 7-15 x 1-2 cm; slanciato; subcilindrico, più ispessito verso il basso; base bulbosa-radicante; bianco, macchiato di bruno-rossastro alla base. Anello: membranoso; fragile, presto ridotto a lembi sottili adesi allo stipite; bianco. Volva: obliterata o dissociata in scaglie sul bulbo basale; dapprima bianca poi brunastra. Carne: bianca. Spore: ellissoidali; 8,5-10 x 6-7 11m. Ecologia: specie acidofila, cresce dalla tarda primavera, periodo in cui è più frequente, all' autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Comune. Comm. 54 - Amanita excelsa varo spissa (Fr.) Neville et Poumarat [= A. spissa (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 8-16 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante; bruno-grigiastro ± carico; superficie liscia, fittamente ricoperta da verruche o placche farinose, biancastre. Lamelle: bianche. Stipite: 6-12 x 1-3; cilindrico, talvolta claviforme, con base allargata in un bulbo napiforme; bianco, liscio in alto, fioccoso e concolore al cappello in basso. Anello: membranoso; bianco, con orlo frangiato, ± persistente. Volva: friabile, ridotta a tracce indistinte alla sommità del bulbo; biancastra. Carne: bianca; odore e sapore rafanoidi. Spore: largamente ellissoidali; 8,5-10 x 6,5-7 11m. Ecologia: cresce in estate ed in autunno, in boschi di aghifoglie e di latifoglie. Comune. Non comm. 55 - Amanita excelsa varo valida (Fr) Wasser ( =A valida (Fr) Bertil!.) - Si distingue dalle due specie precedenti per il pileo con tonalità più scure, bruno-olivastre e per la tendenza ad imbrunire di tutte le parti chiare del basidioma come carne, superficie dello stipite, anello e filo delle lamelle. la carne ha odore e sapore deboli, indefinibili, ma non rafanoidi. Poco comune. Non comm. 56 - Amanitafranchetii (Boud.) Fayod ( = A. aspera var.franchetii Boud.; A. queletii Bon et Dennis) Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante; da bianco candido (nella f.lactella) a giallo, (nella var.franchetii) sino al più frequente bruno-olivastro (della f. queletii); superficie umida, cosparsa ± fittamente da verruche gialle, grigiastre con il secco. Lamelle: bianche. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; subcilindrico, base con bulbo napiforme; biancastro, subliscio o con fioccosità giallognole. Anello: membranoso, ampio; bianco, orlato da fiocchi giallastri. Volva: friabile, ridotta in rilievi braccialiformi sopra il bulbo, giallognoli. Carne: bianca. Spore: largamente ellissoidali; 7-9 x 5,5-7 11m. Ecologia: cresce in estate ed in autunno, in boschi di latifoglie e misti. Abbastanza comune. Non comm.
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Sezione Lepide//a (U Gilbert) Corner et Bas ( = sez. Roanokense Singer) - Margine del pileo ± appendicolato, velo generale friabile, valva Indistinta, anello cremoso o membranoso. 10p -
Sottosezione So/itariae Bas - Anello cremoso fugace, con o senza u. af.
57 - Amanita strobiliformis (Paulet ex Vittad.) Bertil!. (= A. solitaria p.p) Pileo: 8-16 cm; da globoso a convesso-pianeggiante; bianco; margine appendicolato dai resti del velo parziale cremoso; superficie umida, ricoperta da placche feltrose, bianche poi grigiastre. Lamelle: bianco latte. Stipite: 10-20 x 2-3,5 cm; robusto; cilindrico, con base dilatata in un grosso bulbo napiforme ± marginato; bianco. Anello: cremoso, subito evanescente. Volva: friabile, ridotta in frammenti farinosi sulla sommità del bulbo basale; biancastra. Carne: bianca, immutabile. D.a f. assenti. Spore: 11,25-13 x 6,5-8 ].1m; Ecologia: cresce in estate e in autunno; in zone erbose, lungo i sentieri, preferibilmente sotto latifoglie su terreno calcareo. Poco frequente. Comm.
58 - Amanita echinocephala (Vittad.) Qué!. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso-allargato; bianco-sericeo, grigio-perla brillante; margine ± appendicolato; superficie liscia, abitualmente cosparsa da verruche fitte e appuntite; biancastre. Lamelle: bianco-latte a riflessi verdolini. Stipite: 10-15 x 1,5-3,5; robusto; subcilindrico, attenuato in alto e con base bulbosa-radicante; bianco, ± fioccoso, imbrunente. Anello: membranoso, ampio, con orlo fioccoso; talvolta doppio (nella f. IJif:allariata); bianco. Volva: ridotta a placche verrucose ± spesse disposte concentricamente attorno al bulbo. Carne: bianca nel cappello, con riflessi verdolini quella dello stipite. D.a f. presenti. Spore: ellissoidali; 10-11 x 7-8 ].1m. Ecologia: specie basofila e termofila, cresce in estate e in autunno, sotto latifoglie, preferibilmente querce. Poco comune. Comm. 59 - Amanita echinocephala vaL subbeillei (Neville et Poumarat) M. Traverso - Si differenZia dalla specie tipo per il colore nocciola chiaro, rosa-salmone delle lamelle presente già nei primi stadi di crescita dei basidlomi. Piuttosto rara, condivide con A. echinocephala periodo e ambiente di crescita. Poco comune Comm.
60 - Amanita gradliar Bas et Honrubia Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante; biancastro; superficie cosparsa da verruche sottili, coniche, di norma più fitte e persistenti al centro. Lamelle: biancastre. Stipite: 8-12 x 1-2,5 cm; subcilindrico, dilatato nel tratto basale in un bulbo fusiforme, allungato e radiciforme; bianco; ± fioccoso. Anello: membranoso; fragile, lacerato ma persistente. Volva: friabile; dissociata in scaglie verrucose disposte alla sommità del bulbo basale. Carne: bianca. U. a f. presenti in molte parti del basidioma. Spore: da ellissoidali a cilindriche; 10-12 x 5,5-6,5].1m Ecologia: cresce in autunno, in ambiente mediterraneo, in boschi misti. Poco frequente. Comm.
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61 - Amonita gracilior vaL beilleioides Neville et Poumarat - Differisce dal tipo per le lamelle di colore nocciola chiaro sfumate di rosa; colore rilevabile anche nella carne interna, soprattutto nel tratto di congiunzione fra pileo e stipite. Comm. 62 - Amanita baudieri Baria Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante; margine appendicolato; bianco; superficie asciutta, cosparsa da sottili verruche ± piramidali, ugualmente distribuite su tutta la superficie; dapprima bianche poi brune. Lamelle: bianche, crema-giallognole con l'età. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm; cilindrico con base allargata in un bulbo turbinato-radicante ± voluminoso; bianco; decorato da fioccosità concolori. Anello: cremoso, fragile e fugace, facilmente obliterato. Volva: ridotta a scaglie verrucose sulla parte alta del bulbo. Carne: carne bianca. D. a f. assenti in tutto il basidioma. Spore: da ellissoidali a cilindriche; 10-14 x 5,5-6,5 ].1m. Ecologia: specie primaverile; cresce in boschi misti e nelle pinete degli ambienti mediterranei. Piuttosto rara. Comm. Amanita boudieri vaL beillei (Beauselgn.) Neville et Poumarat [ =A. beillei (Beauseign.) Beauseign.] - Si separa da A. boudien per le lamelle sin dall'Inizio nettamente colorate di nocciola con sfumature rosa-salmone, non bianche. Rara.
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Sottosezione Vittadiniae Bas - Anello membranoso, persistente. U. af. presenti, specie probabilmente saprotrofe. 10/1 -
63 - Amanita vittadinii (Moretti) Vittad. Pileo: 5-10 cm; da subgloboso e convesso, a pianeggiante; bianco, bianco-avorio; superficie liscia, ricoperta da verruche o squame fioccose ± fitte e grossolane di colore bianco e imbrunenti. Lamelle: bianche, sfumate di rosa all'inserzione. Stipite: 10-15 x 1,5-2 cm; cilindrico o appena più ingrossato verso la base non bulbosa; ± radicante; bianco; ricoperto da fitte e vistose scaglie rivolte verso l'alto, caduche, bianche e imbrunenti sia al tocco che con l'età. Anello: membranoso; ampio e persistente; bianco. Volva: indistinta, frammentata in squame ± concentriche alla base. Carne: bianca. Spore: ellissoidali; 12-13,5 x 7,5-8,5 11m. Ecologia: cresce in primavera, specie termofila, in terreni coltivati, prati, campi o aiuole cittadine, fra l'erba. Poco comune. Non comm. 64 -Amanita vittadinii vaL mdinae (Maire) Vesely. - Taxon più raro rispetto ad A. vittadimi, si differenza per la taglia più piccola, per lo stipite meno sianciato e, soprattutto, per le squame di colore bruno che adornano il pileo e il gambo.
Non comm.
65 - Amantta singeri Bas - Differisce macroscopicamente per la taglia più contenuta elo stipite generalmente corto, microscopicamente per le spore inferiori (8-10 x 6,5-7,5 ~m) e per la differente struttura del velo generale formata da ife più allungate Non Comm.
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Genere Limacella Earle Bulletin ojthe New York botanical garden 5: 447, 1909
66 - Limacella guttata (Pers.) Konrad. et Maubl. [= L. lenticularis (Lasch) R. Maire l Pileo: 6-10 cm; da emisferico a piano convesso, con o senza largo umbone; crema-rosato, carnicino, a toni più scuri al centro; superficie liscia, vischiosa a tempo umido, presto asciutta, talvolta un po' rugosa. Lamelle: bianche, fitte. Stipite: 7,5-15 x 1,5-2,5 cm; subcilindrico con base ± bulbosa; asciutto, liscio o debolmente fioccoso, spesso con goccioline acquose sopra l'anello; biancastro. Anello: membranoso, ampio, persistente. Carne: biancastra; con odore e sapore farinosi. Spore: lisce; globulose o ovoidi; 4,5-6 x 4,5-5 11m. Ecologia: autunnale, cresce isolata o in piccoli gruppi in boschi di aghifoglie e latifoglie, soprattutto in zone umide. Poco comune. Comm. 67- Limacella glioderma (FL) R. Maire - SI distingue dalla precedente per la taglia mediamente inferiore, le superfici pileica e stipitale glutinose nei giovani esemplari ed il colore pileico marrone-rossiccio. Cresce in boschi misti. Poco comune.
Comm.
68 - Limacella subfurnacea Contu Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, poi piano depresso; bruno grigiastro; superficie liscia, ± glutinosa; asciutta, talvolta anche screpolata con tempo secco. Lamelle: bianche, leggermente imbrunenti. Stipite: 5-15 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, con base spesso affusolata; vischioso; ornato da fioccosità bianche poi brunastre. Anello: ampio, presto ridotto ad un semplice rilievo brunastro. Carne: biancastra, imbrunente nel gambo; con odore e sapore farinosi, poi sgradevoli. Spore: da globulose a subglobulose, da lisce ad appena verrucose; 5-7 x 4,5-6 11m. Ecologia primavera-autunno; su terreno sabbioso sotto diverse essenze arboree della zona mediterranea. Non comune. Non comm.
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Limacella furnacea (Letellier) E.J. Gilbert - Assai simile alla specie precedente, se ne distinguerebbe per il colore pileico bruno-rossiccio senza toni grigiastri, per l'odore non farinoso e le spore generalmente più piccole. Poco comune.
Non comm.
69 - Limacella illinita (Fr.) Murril Pileo: 3,5-7 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi pianeggiante, ± umbonato; inizialmente ocraceo, poi sempre più chiaro sino al bianco, bianco-crema; superficie liscia, con l'umido ricoperta da una coltre ± spessa di glutine, asciutta ed opaca con il secco. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 0,8-1,2 cm; cilindrico o appena più spesso verso la base, sovente flessuoso; all'inizio interamente ricoperto da mucillagine incolore come nello stipite; bianco, spesso con macchie grigiastre lasciate dal muco rappreso. Anello: assente o ridotto a scarsi rilievi vischiosi. Carne: bianca, con odore e sapore gradevoli, farinosi. Spore: lisce, da globulose a subglobulose, 4,5-5,5 x 4-4,5 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie o misti. Poco comune. Non comm. 44
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Famiglia Pluteaceae Genere Pluteus Basidioma eterogeneo; imenoforo non asportabile; velo universale e parziale assenti; lamelle libere; sparata rosa; trama lamellare bilaterale inversa; unioni a fibbia presenti o assenti; spore lisce, a parete non arniloide; poro germinativo assente; cheilocistidi e pleurocistidi presenti, in alcune specie uncinati all'apice (Fig. 01,03) (es Pluteus cervinus, Pluteus pellitus); pileipellis di tre tipi (F'ig 07,08,09) Ecologia: specie saprotrofe, generalmente lignicole. Tossicità: una specie velenosa (Pluteus salicinus) , che induce llna sindrome psicotropa allucinogena.
Nella Check-list italiana sono segnalate 31 specie. 01
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01 - PleuroClslldl coronati a parete spessa 02 - PleuroClslldi ulnlorml a parete sot1ile. 03 - Cistidi cuspidati tipiCI 04 - Giovane basldloma di Pluleus leoninus. 05 - Pileipellis di Pluleus phlebophorus. 06 - Pileipellis di Pluleus olromargina/us. 07 - Pileipellis tipo misto (sez. Celluloderma, sot1osez. Mix/im) 08 - Pileipellis imeniforme (sez Celluloderma, sot1osez. Eucellulodermim) 09 - Pileipellis filamentosa tipo cutis-subtrichoderma (sez. Plu/eus e sez. HispidodermOl) IO - Esemplari di Volvanella surrec/a cresciuti su vecchio basidioma di Lepis/a nebulans.
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Genere Volvariella Basidioma eterogeneo. Velo generale presente; pileo asciutto o viscido, liscio o fibriJJoso-tomentoso Lamelle libere. Stipite cilindrico o bulboso, da liscio a pruinoso, pubescente, striato, con volva rnembranosa alla base, intera o plurilobata, bianca ocolorata. Spore in massa rosa, rosa-ocracee. Trama delle lamelle bilaterale inversa. Pileipellis tipo cutis, asciutta o gelificata. Spore non amiloidi Cheilocistidi presenti, a parete sottile Unioni a fibbia generalmente presenti. Ecologia: specie saprotrofe, terricole, su detriti vegetali, legno, talvolta fungicole su Tricholomataceae. Commestibilità specie di scarso interesse alimentare, non tossiche. Nella Check-list italiana sono segnalate 14 specie.
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Genere Volvariella Spegazzini
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Anal. Mus. Nac. Buenos Aires., 1899 10p-
70 - Volvariella volvacea (Bui!.) Singer [= Volvaria volvacea (Bui!.) P. Kumm.] Pileo: 4-10 cm; da conico-convesso a convesso-espanso, umbonato al centro; color seppia, grigiastro, sbiadito al margine; superficie liscia, percorsa radialmente da fibrille innate nerastre. LamelIe: fitte. Stipite: 3,5-9 x 0,7-1,5 cm; cilindrico o attenuato verso l'alto, base ± bulbosa; bianco, leggermente ingrigente; liscio o finemente pruinoso. Volva: ampia, con orlo libero, lobato; soffice; bianca poi grigiastra. Carne: tenera, un po' acquosa, bianca; odore debole di radici. Spore: ellissoidali; 7-9,5 x 5,5-6,5 Jlm. Ecologia: estivo-autunnale, cresce negli orti, campi, giardini, su materiale organico e legno in decomposizione. Comane. Non comm. 71 - Volvariella bombycina (Schaeff.) Singer [= Volvaria bombycina (Schaeff.) P. Kumm.] Pileo: 7,5-18 cm; da ovoide a conico-campanulato, poi piano convesso con umbone al centro; bianco; superficie fittamente ricoperta da villosità sericee, bianco-argentea, brillante, delicata, ingiallente al tocco. Lamelle: fitte. Stipite: 5-15 x 1-2 cm; robusto, cilindrico, talvolta curvo, spesso con base ± allargata e bulbosa; bianco, con tendenza ad imbrunire con l'età; liscio. Volva: ampia ed alta (4-8 cm), membranosa, lobata, biancastra, a maturità con tipiche placche ocra-brunastro. Carne: tenera, bianca; odore rafanoide. Spore: ellissoidali; 8-10 x 5-6 Jlm. Ecologia: estivo-autunnale, su legno vivo o morto di latifoglie. Poco comune. Non comm. 72 - Volvariella gloiocephala (DC.) Boekhout et Enderle Pileo: 6-12 cm; da conico-campanulato a piano-convesso con largo umbone; da biancastro a grigiastro pallido, più scuro al centro; superficie glabra, ± vischiosa, brillante. Lamelle: molto fitte. Stipite: 8-16 x 1-2 cm; cilindrico o appena più spesso verso la base; bianco, crema biancastro con l'età; liscio, pruinoso in alto. Volva: ampia, membranosa, lobata; bianca, presto grigiastra. Carne: tenera, bianca, ingrigente; con odore terroso, rafanoide. Spore: ellissoidali; 13,5-17,5 x 8,3- 9,15 Jlm. Ecologia: primavera- autunno; su terreno nudo, orti, campi coltivati, zone ruderali. Abbastanza frequente. Non comm. 73 - Volvariella surrecta (Knapp) Singer [= Volvaria loveiana (Berk) Gillet] Pileo: 3-7 cm; da globuloso a emisferico, poi convesso-appianato; da bianco a grigio chiaro, superficie tomentosa; radialmente fibrillosa, sericea. Lamelle: poco fitte. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, ± bulboso; bianco; longitudinalmente fibrilloso, pruinoso all'apice. Volva: membranosa, spessa, lobata; bianca con tendenza ad imbrunire con l'età. Carne: sottile, bianca, ingrigente. Spore: ellissoidali; 5-7 x 3,5-4,2 Jlm. Ecologia: estivo-autunnale; cresce gregario o subcespitoso su vecchi basidiomi, in particolare su Lepista nebularis in decomposizione. Piuttosto comune. Non comm.
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74- Volvariella murinella (Quél.) M.M. Moser [= Volvaria murinella (Quél.)] Pileo: 2-4 cm; da convesso a pianeggiante; grigio-topo; superficie asciutta, radialmente fibrillosa, sericea. Lamelle: fitte. Stipite: 3-6 x 0,5-0,8 cm; cilindrico, bianco sfumato di rosa. Volva: bianca, ingrigente; lobata. Carne: bianca; odore terroso frammisto a quello di pelargonio. Spore: ellissoidali; 6-8 x 4-5 Jlm. Ecologia: estivo-autunnale; su terreno ricco di sostanza organica; lettiera e residui vegetali in boschi di latifoglie. Poco comune. Non comm. 75 - Volvariella pusilla (Pers.) Singer [= Volvariella parvula (Wein.) Speg.] Pileo: 1-1,5 cm; campanulato poi convesso; bianco candido; superficie fibrillosa sericea. Lamelle: spaziate. Stipite: 2-3 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, bianco sericeo. Volva: bianca, libera, lobata. Carne: bianca, esigua, senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali; 5,5-6,5 x 4-5 Jlm. Ecologia: estivo-autunnale, su terreno nudo, fra l'erba dei parchi, orti, giardini. Poco comune. Non comm .
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Genere Pluteus Fr.
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Flora Scan., 1835 1°11-
Sezione Pluteus (= sez. Trichodermi Fayod) - Pieurocistidi a parete spessa, uncinati all'apice, pileipellis filamentosa composta da ife unicamente fusiformi-allungate. U. a f. presenti o assenti.
76 - Pluteus cervinus (Schaeff.) P. Kumm. [= P atricapillus (Batsch) Fayod l Pileo: 5-12 cm; da globoso a convesso, poi pianeggiante, umbonato al centro; bruno, bruno-dattero scuro; superficie glabra, lucente, talvolta irregolare, centralmente bitorzoluta e tomentosa. Stipite: 5-15 x 0,8-2 cm; cilindrico o a base più spessa; biancastro, striato longitudinalmente da fibrille brunastre. Carne: bianca, brunastra verso la base dello stipite; odore e sapore di rapa. Spore: subglobose; 5,8-8 x 4,5-6 11m. U. a f. assenti. Ecologia: Specie primaverile-autunnale; cresce su legno marcescente, segatura, rami caduti. Molto comune. Non comm.
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P/uteus pouzarianus Singer, p. brunneoradiatus Bonnard e P. primus Bonnard - Sono molto simili morfologicamente aP cervinus, si distinguono principalmente per la presenza di u. af. Non comrn. P/uteus pouzarianus varo a/bus Bonnard - Cresce su legno di conifere, lo stipite e il pileo sono bianco-sericei, lucenti; presenta u. a f. Da rimarcare la descrizione, in letteratura, di alcune forme albine, gravitanti attorno aP cervinus. Non comm.
77 - Pluteus atromarginatus (Konrad) Kiihner [= P nigrofloccosus (R .Schulz) J. Favre; P tricuspidatus Velen.]
Pileo: 5-12 cm; da globoso a piano-convesso, talvolta leggermente umbonato; bruno, bruno-vinoso scuro; superficie tomentosa, ricoperta da piccole squame nerastre. Lamelle: tipicamente con filo bordato di bruno scuro. Stipite: 4-16 x 0,8-2 cm; da cilindrico a claviforme; biancastro o bruno-vinoso pallido, percorso da fibrille longitudinali più scure. Carne: biancastra, sfumata di bruno nello stipite; inodore. Spore: subglobose; 6-8 x 4,5-5,5 11m. Presenti u. a f. Ecologia: specie estivo-auNon comm. tunnale; cresce su ceppaie e vecchi tronchi di aghifoglie. Poco comune. 78 - Pluteus salicinus (Pers.) P. Kumm. Pileo: 3,5-7,5 cm; da emisferico a piano convesso; bruno-olivastro pallido, grigio, a tonalità glauche; margine ± striato; superficie radialmente fibrillosa con sottili squame nerastre al centro. Stipite: 3-10 x 0,5-1 cm; cilindrico; bianco, con base talvolta più o meno verdastra, grigio-azzurrognola; subliscio. Carne: bianca, inodore. Spore: largamente ellissoidali; 6,5-8,5 x 5-7 11m. U. a f. presenti. Ecologia: specie estivo-autunnale, su legno di latifoglie; poco comune. Contiene piccole quantità di composti allucinogeni (psilocibine). Tossico 79 - Pluteus petasatus (Fr.) Gillet [= Ppatricius (Schulzer) Boud; P curtisii (Berk. et Broome) Sacc.] Pileo: 6-18 cm; da emisferico a convesso, poi espanso, ± umbonato; bianco, bianco avorio; superficie radialmente fibrillo sa con scaglie brune generalmente appressate al centro. Stipite: 8-20 x 0,82 cm; cilindrico, slanciato; bianco, con fioccosità brunastre verso la base; fibroso longitudinalmente. Carne: biancastra, con odore debole rafanoide. Spore: subglobose; 5-7,5 x 4-5 11m. U. a f. assenti. Ecologia: specie estivo-autunnale, cresce cespitoso su legno degradato e segatura di latifoglie. Non comm. Piuttosto comune. 80 - Pluteus pellitus (Pers.) P. Kumm. Pileo: 6-8 cm; da convesso a pianeggiante con umbone ± accentuato; bianco, sfumato di nocciola pallido con l'età; superficie liscia, generalmente viscida a tempo umido. Stipite: 4-8 x 0,8-1,2 cm; cilindrico o leggermente attenuato verso l'alto, spesso curvo; bianco; liscio o debolmente fibrososolcato. Carne: bianca, senza odore particolare. Spore: largamente ellissoidi; 5-7,5 x 4-5 11m. U. a f. assenti. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su legno in decomposizione e ceppaie di latifoglie, in particolare di faggio. Poco comune. Non comm. P/uteus pseudoroberti M.M. Maser et Stangl - Ugualmente biancastro come i toxo precedenti, si separerebbe da questi per le dimensioni nettamente inferiori (pileo < 5 cm), per la superficie pileica con piccole squame grigio-olivastre al centro. Non comm.
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OO
OO _
-
OD _
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O0-
Famiglia Phaeaceae
78
79 80
0/1-
Sezione Hispidoderma Fayod - Pleurocistidi non uncinati all'apice, pileipellis filamentosa composta da ife unicamente fusiformi-allungate; u. a f. assenti.
10/1-
81- Pluteus leoninus (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 3-6 cm, da emisferico a convesso, margine striato; giallo, giallo-cromo, superficie granulosa, sottilmente punteggiata di bruno-nerastro al centro. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico o con base debolmente dilatata, concolore al cappello, ma con toni più pallidi; liscio. Carne: biancastra, odore debole rafanoide. Spore: subglobose; 6,5-8 x 5-6 11m. Ecologia: specie estivo-autunnale, cresce spesso solitario su ceppaie e frammenti legnosi di latifoglie. Poco comune. Non comm.
00-
P/uteus ga/eroides P.D. Orton - Con colorazione e dimenSioni molto Simili a P/eonùJUs, si differenzierebbe per un diverso rivestimento pileico (plielpellis) di tipo imeniforme (ife piriformi) anziché a tricoderma (ife fusiformi-allungate). Non comm.
82 - Pluteus umbrosus (Pers.) P. Kumm. Pileo: 5-10 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso, ± umbonato; bruno scuro, marrone; superficie vellutata, unita, presto lacerata in sottili squame ± appressate. Lamelle: con filo brunastro. Stipite: 3,5-10 x 0,5-1,3 cm; cilindrico o appena più spesso in basso; bianco, ricoperto da fibrille grigiastre, più fitte e scure verso la base. Carne: biancastra, odore sgradevole di Scleroderma. Spore: subglobose; 5-7,5 x 4,5-6 11m. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su legno degradato, su segatura, tronchi o ceppaie di latifoglie. Piuttosto raro. Non comm.
0° 0-
83 - Pluteus roseipes Hohn. (== P carneipes Kiihner) Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso, ± ottusamente umbonato; bruno scuro; superficie sottilmente vellutata, fibrillosa; pruinosa. Stipite: 3,5-8 x 0,5-1 cm; cilindrico o appena più spesso verso la base, inizialmente bianco, poi ± sfumato di rosa in particolare nel tratto inferiore; fibrilloso. Carne: biancastra, a toni rosati verso la base; odore debole, rafanoide. Spore: subglobose; 68,5 x 5-7 11m. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce singolo o fascicolato su ceppaie o residui legnosi di aghifoglie di montagna. Raro. Non comm.
DO
84 - Pluteus murinus Bres. Pileo: 4-8 cm; da emisferico-campanulato a piano convesso, con o senza umbone; margine spesso fessurato; bruno-grigiastro scuro; superficie feltrata, radialmente fibrillosa, con fitte squamule ± appressate e nerastre al centro. Stipite: 5-8 x 0,5-1 cm; cilindrico; bianco, percorso longitudinalmente da fini fibrille sericee poi brunastre. Carne: biancastra, inodore. Spore: subglobose; 5-7,5 x 4,5-6 11m. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce sul terreno, in zone umide e ombrose o lungo i Non comm. sentieri boschivi, presso latifoglie. Poco comune.
00-
85 - Pluteus granulatus Bres. Pileo: 3,5-7,5 cm; da emisferico-campanulato a piano convesso, margine striato; bruno-ocraceo uniforme; superficie radialmente fibrillosa, vellutata, presto screpolata in granulosità brunastre fitte al centro e più rade al margine. Stipite: 4-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico; bianco con tendenza a scurire verso la base, striato longitudinalmente. Carne: biancastra; odore sgradevole che ricorda quello del caucciù. Spore: subglobose; 6-8 x 5-7 11m. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su ceppi o residui legnosi di latifoglie. Raro. Non comm. P/uteus depauperatus Romagn. - Di aspetto molto simile, si distinguerebbe per la taglia più piccola, per il pileo non granuloso, piÙ pallido e per le spore generalmente più grandi (6,5-10 x 6-8
52
~m).
Poco comune.
Non
comm.
-
00
~
Famigl ia Pluteaceae
j
84
011-
Sezione Celluloderma Fayod - Pleurocistidi non uncinati all'apice, pileipellis almeno in parte costituita da elementi sferopeduncolati; u. af. assenti. Sottosezione Eucellulodermini Sing. - Pileipellis a ife esclusivamente corte sferopeduncolate.
1°11-
86 - Pluteus aurantiorugosus (Trog) Sacco [= P coccineus (Massee) J.E. Lange] Pileo: 3-6 cm; da emisferico-campanulato a convesso, ± striato al margine; rosso-arancio; superficie liscia o appena rugosa al centro; pruinosa. Stipite: 3-5 x 0,5-1 cm; cilindrico o appena più spesso in basso; bianco, a tonalità gialle-arancio verso la base; liscio. Carne: biancastra, giallognola nel gambo; senza odore particolare. Spore: subglobose; 6-7,5 x 4,5-5 ]lm. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su ceppi e resti legnosi di latifoglie. Raro. Non comm. 87 - Pluteus romellii (Britzelm.) Sacco [= P nanus varo lutescens (Fr.) P. Karst. J Pileo: 2-5 cm; da convesso a piano-depresso; talvolta leggermente umbonato; margine striato, facilmente fessurato; bruno-fulvastro a tonalità giallo-olivastro; superficie fibrillosa, ± rugosa al centro. Stipite: 3-5 x 0,3-1 cm; cilindrico, giallo-verdolino pallido; liscio, brillante; di aspetto vitreo, ± costolato longitudinalmente. Carne: giallina, inodore. Spore: subglobose; 5-7,5 x 4,5-6 ]lm. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su ceppi, rami caduti soprattutto di latifoglie. Piuttosto comune. Non comm. 88 - Pluteus poliocnemis Kiihner Pileo: 4-6 cm; da emisferico a convesso, talvolta piano-depresso; bruno-marrone ± carico; superficie rugosa, tomentosa, unita poi screpolata in sottili areole. Stipite: 3-6 x 1-1,5 cm; cilindrico; biancastro, liscio verso l'alto; fittamente tomentoso e a toni più scuri, bruni-grigiastri, verso la base. Carne: bianca, senza odore particolare. Spore: cilindrico-ellissodali; 8,75-11,5 x 55,6 ]lm. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce al suolo, su segatura e resti legnosi di latifoglie. Poco frequente. Non comm.
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oO
P/uteus diettrichii Bres ( = Primulosus KUhner et Romagn.) - Assai simile, si distinguerebbe da P poliocnemis per le dimensioni generalmente più contenute, per la base dello stipite glabra e per le spore ellissoidali non subcilindriche.
Non
comm
89 - Pluteus cinereofuscus J.E. Lange Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso, ± umbonato, margine debolmente striato; grigio brunastro, a tonalità glauche; superficie liscia, un po' rugosa al centro. Stipite: 4-8 x 0,5-0,8 cm; cilindrico, slanciato; bianco sericeo, presto grigiognolo, con fibrille longitudinali più scure alla base. Carne: biancastra; inodore. Spore: subglobose; 6-8,5 x 5-6 ]lm. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su legno in decomposizione, su rami caduti di latifoglie. Piuttosto raro. Non comm.
00
Sottosezione Mixtini Singer - Pileipellis a ife sferopeduncolate frammiste a ife fusiformi-allungate.
90 - Pluteus thomsonii (Berk. et Broome) Dennis (= P cinereus Quél.) Pileo: 3-6 cm; da conico-convesso a convesso ± appianato, margine striato; bruno-castano, grigiastro; superficie tipicamente segnata al centro da venature in rilievo più chiare del colore di fondo. Stipite: 2-5 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, biancastro con tendenza ad ingrigire particolarmente verso la base; liscio o pruinoso. Carne: grigiastra, con odore gradevole, indefinito. Spore: subglobose; 6-8 x 5-7,5 ]lm. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su legno in decomposizione di latifoglie. Raro. Non comm.
91 - Pluteus podospileus Sacco (= P minutissimus f. major Kiihner) Pileo: 2-4 cm; da emisferico a piano-convesso, margine ± striato; bruno, bruno-grigiastro, quasi nerastro al centro; superficie vellutata, granulosa, unita, talvolta fessurata radialmente. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, talvolta leggermente bulboso; bianco-sporco, di aspetto vitreo, interamente punteggiato da fini fioccosità bruniccie, nerastre alla base. Carne: esigua, inodore. Spore: subglobose; 4-5,5 x 3,5-5 ]lm. Ecologia: specie estivo-autunnale; cresce su ceppaie e resti legnosi in boschi di latifoglie. Poco comune. Non comm.
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00_ o
00-
Famiglia Pluteaceae
86
,III
Famiglia Agaricaceae 01
Genere Agaricus Basidioma carnoso eterogeneo; imenoforo non asportabile; velo universale presente solo in alcune specie (resti alla base dello stipite sotto forma di placche o fiocchi) (Fig. 03-07); velo parziale presente (sotto forma di anello semplice o doppio, supero o infero); lamelle libere; carne al taglio immutabile (Fig. 08) o virante al rosso (Fig. lO) o al giallo (Fig. 09); sporata bruno-porpora; trama lamellare regolare o subregolare; unioni a fibbia assenti; spore lisce, a parete non amiloide, acianofila, ortocromatica; poro germinativo generalmente indistinto; cistidi presenti come cheilocistidi. Ecologia: generalmente su terreno molto concimato e ricco di sostanza organica; specie strettamente saprotrofe, facilmente coltivabili e largamente utilizzate a fini commerciali (es. A. b'i,.sporus). Tossicità: specie commestibili di buona qualità e specie tossiche che inducono sindrome resinoide (es A..mnthoderma, A. moetLeri).
Nella Check-list italiana sono segnalate 81 specie.
01 - Particolare di basidioma maturo di Agoricus orvens/s, si noti l'attaccatura libera delle lamelle brunastre e l'anello persistente 02 - Particolare dell'inserzione lamellare di Agoricus
02
03
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03 - Anello infero semplice. 04 - Anello supero semplice. 05 - Anello doppio. 06 - Anello a ruota dentata. 07 - Anello a ruota dentata (particolare della parte inferiore)
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05
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Genere Lepiota Basidiomi eterogenei. Imenoforo non asportabile; velo universale assente; velo parziale presente (anello supero, semplice, non scorrevole sullo stipite) (Fig. 11); pi leo di piccole-medie dimensioni, coperto da squame concentriche; lamelle libere; sporata bianca; trama lamellare regolare. Pileipellis di diversi tipi (Fig. 15, 16,21,22); unioni a fibbia presenti tranne in L. juscovinacea; spore lisce, a parete non amiloide, acianofila, con endosporio non metacromatico in blu cresile; poro germinativo assente; cistidi generalmente presenti. Ecologia: specie strettamente saprotrcfe. Tossicità: alcune specie tossiche mortali, inducono sindrome parafalloielea (es. L. he/veola, L. subincarnata, L. brunneoincarnata). Nella Check-Iist italiana sono segnalate 66 specie. 08 - Sezione di Agaricus con carne immutabile. 09 - Base dello stipite di Agaricus della sezione Xanlhodermatel intenso viraggio giallo allo sfregamento. lO - Slipite di Agaricus della sezione Sanguino/enti, intenso viraggio rossastro_ Il - Pileo di giovane basidioma di Lepiola Ulstala con evidente anello non scorrevole sullo stipite
Genere Macrolepiota
Genere Leucocoprinus
Basidiomi eterogenei. Imenoforo non asportabile; velo universale generalmente assente; velo parziale presente (anello doppio, composto, supero e scorrevole sullo stipite) (Fig 12); pileo di grandi dimensioni, fino a 30 cm di diametro, coperto da squame concentriche; lamelle libere, che si inseriscono in un collarium; sparata bianca (rosata i n M. olivascens); trama lamellare regolare; unioni a fibbia presenti; spure grandi, oltre 9-10 11m, lisce, a parete non amiluide, acianofiJa, cun endosporio metacromatico in blu cresi le; poro germinativo presente e voluminoso (ultre 211m); cistidi assenti. Ecologia: specie strettamente saprotrofe. Tossicità: specie di buona qualità, a parte M. venenala che induce sindrome gastrointestinale. Nella Check-list italiana sono segnalate 18 specie.
Basidioma coprinoide-bolbizioide (Fig. 13), eterogeneo, piccolo (generalmente pileo 1-3 cm), poco carnoso, fragile. Velo parziale presente Pileo con super ficie da granuloso-forforacea a squamettata, lungamente striato-pettinato. Lamelle libere, sottili, molli. Stipite clavato, dilatato alla base, generalmente dotato di anello semplice, infero, spesso evanescente, caduco. Carne sottile, esigua, immutabile. Spore in massa biancastre. Trama delle lamelle regolare. Pileipellis variabile, con o senza sferociti. Basidi tozzi, tipicamente circondati da 4-6 pseudoparafisi (brachibasidi) (Fig. 17). SpOle talvolta papilJate, lisce, con o senza poro germinativo, destrinoidi, non amiloidi, con endosporio metacromatico in blu cresile. Cheilocistidi presenti, di forma variabile. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: in aree erbose, orti, giardini, parchi, terre12 ni concimati, terricci, serre, vasi di fiori, raramente in bosco, specie saprotrofe. Tossicità: specie di nessun interesse alimentare (basidiomi esigui). Nella Check-Iist italiana sono segnalate 13 specie
12 - Particolare di stipite e pileo di Macro/epiola procera, in evidenza l'anello mobile 13 - Silhouette di Leucocoprinus spp 14 - Silhouette di Cyslo/eplQla spp 15 - Pileipellis di lipo tricoderma (Lepiola sub/aevigala) 16 - Pileipellis di tipo misto "subimeniforme" (Macrolepiota spp.) (fino a 120 ~m).
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16
58
Genere Cystolepiota
Genere Leucoagaricus
Basidioma micenoide-collibioide (Fig. 14), poco car- Basidioma di solito carnoso, eterogeneo. Velo parzianoso, fragile, eterogeneo. Velo parziale presente. Pi- le sempre presente, velo generale presente in alcune leo con superficie forforaceo-granulosa. Lamelle da specie. Pileo con superficie liscia, sericea, granulosa, sublibere a libere. Stipite dotato di anello effimero. squamettata, da biancastra a rosa-lilacino, talvolta Spore in massa bianco-crema. Pileipellis tipo cellulo- decorata da placche di velo generale biancastro; derma, con sferociti liberi (Fig. 18). Spore lisce, sen- margine pileico non striato. Lamelle libere, formanti za poro germinativo, non destrinoidi, non amiloidi, un collarium. Stipite spesso dilatato alla base, bulendosporio non metacromatico in blu cresile. Cheilo- boso, con anello semplice, infero, membranoso, talcistidi di solito presenti ed in alcune specie moni- volta con residui di velo generale alla base. Carne imliformi. mutabile, imbrunente o arrossante alla frattura, in Ecologia: specie saprotrofe, in aree erbose, giardini, alcune specie virante al verde o al rosso con l'ammoparchi, terreni ricchi di sostanza organica, raramen- niaca. Spore in massa biancastre. Trama delle lamelte in bosco. le regolare. Pileipellis da cutis (Fig. 19) a tricoderma Tossicità: specie di nessun interesse alimentare (ba- (Fig. 15, 20). Spore da subglobose ad ellissoidali, talsidiomi esigui). volta papillate, lisce, con o senza poro germinativo, destrinoidi, non amiloidi, con endosporio metacroNella Check-list italiana sono segnalate 10 specie. matico in blu cresile. Cheilocistidi presenti, di forma variabile. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: in aree erbose, orti, giardini, parchi, terreni lavorati, raramente in bosco, specie saprotrofe. Tossicità: specie commestibili, di interesse alimentare trascurabile e specie tossiche responsabili di sin17 - Basidi con paralisi di Leucocoprinus. dromi gastrointestinali (resinoidi). 18 - Pileipellis tipo epitelium (Cystolepioto, Leucocoprinus, Melonophy/lum). 19 - Pileipellis tipo cutis 20 - Pileipellis di tipo tricoderma (Leucoogoricus spp.) 21 - Pileipellis con ile catenulate (sez. Echinotoe) 22 - Pileipellis di tipo "imenilorme" (es. Mocrolepioto rochodes).
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Nella Check-list italiana sono segnalate 50 specie.
Genere Clorophyllum (descrizione pago 82) Genere Melanophyllum (descrizione pago 84) Genere Chamaemyces (descrizione pago 92)
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Op_
Genere Agaricus L. Sisterna micologico, 1821 [= Gen. Pmlliota (Fr.) P. Kumm.]
10p-
Sottogenere Agaricus Heinem. ( = sezione Rubescentes M0l1er) - Carne ± arrossante al taglio. Sezione Agaricus L. ss. P. Karst. - Carne ± arrossante al taglio, stipite con anello supero, semplice, specie generalmente non boschive.
92 - Agaricus campestris varo campestris L. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie bianca, subliscia o appena fibrillososquamosa, biancastra a tonalità ± ocracee con l'età. Lamelle: inizialmente rosa vivo. Stipite: 6-10 x 1-2 cm; cilindrico, spesso con base affusolata; liscio e rosato all'apice, bianco e un po' cotonoso sotto la zona anulare. Anello: fugace, presto ridotto a tracce indistinte. Carne: bianca, quasi immutabile, tranne un debole arrossamento fra pileo e stipite; odore e sapore gradevoli. Spore: 5,5-7,5 x 3,7-4,5 11m. Ecologia: primavera-autunno, prati, campi e giardini. Molto comune. Comm. 93 - Agaricus campestris varo squamulosus (Rea) Pilàt - Superficie pilelca con squame brunastre su fondo biancastro; la var. equestns (M01Ier) Pilàt ha superficie pileica che ingiallisce debolmente al tocco. Meno comuni della specie tipo.
Comm.
94 - Agaricus moellerianus Bon [= A. floccipes (F.H. M011er) Bohus] Pileo: 6-10 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante; margine ± appendicolato; superficie bianca, leggermente ingiallente allo sfregamento; fibrillosa-setosa, liscia, talvolta con larghe placche squamose. Lamelle: inizialmente rosa pallido. Stipite: 6-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, spesso con base appuntita; liscio o con sottili scaglie disposte orizzontalmente in alto, ± fiocco so-cotonoso sotto la zona anulare, bianco, un po' ingiallente. Anello: fragile, presto ridotto a fibrille fioccose aderenti allo stipite. Carne: bianca; odore debole, di mandorle amare misto ad anice. Spore: 7,5-8 x 4,5-5 11m. Ecologia: estate-autunno; prati, campi, giardini e parchi. Poco comune. Comm.
@o @o-
OO~
Agaricus pampeanus Speg. - Si distinguerebbe per avere spore mediamente più grandi e con poro germinativo ± evidente. Comm.
95 - Agaricus bresadolanus Bohus (= Psalliota campestris varo radicata ss. Bres.) Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, pianeggiante a completa maturità; superficie ocra-grigiastro pallido, tomentosa, dapprima unita, poi ± dissociata in squame concentriche brunastre su sfondo più chiaro. Lamelle: inizialmente biancastre, a maturità filo lamellare concolore alle facce (filo fertile). Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm; per lo più cilindrico con base sub-bulbosa, arrotondata, provvista di evidente rizomorfa singola o ramificata; liscio; bianco, un po' ingiallente alla base. Anello: piuttosto persistente, pendente, bianco, con orlo imbrunente. Carne: bianca, poco arrossante, giallastra alla base dello stipite; odore debole di anice. Spore: 6-8 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: autunno; in zone incolte, in particolare sotto Robinia pseudoacacia. Piuttosto frequente. Comm. 96 - Agaricus cupreobrunneus (F. H. M011er) Pilat Pileo: 3,5-7 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie bruno-vinosa; vellutata, unita, poi dissociata in sottili squamule fibrillose distese radialmente, basse, sericee con l'età. Lamelle: inizialmente rosa pallido. Stipite: 3,5-6 x 1-2 cm cilindrico, corto, spesso con base affusolata; liscio o appena fioccoso-granuloso al disotto della zona anulare, talvolta con squame anelliformi verso la base; biancastro. Anello: sottile, presto lacerato e obliterato. Carne: bianca, leggermente rosa al taglio. Spore: 7-9 x 4-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno, in zone aperte erbose. Poco comune. Comm. 97 - Agaricus vaporarius (Pers.) Cappelli Pileo: 4-8 (15) cm; da globoso a emisferico, poi convesso, talvolta tronco-conico; superficie marrone, dapprima unita, subliscia, tomentosa, poi dissociata in squame fibrillose su sfondo più chiaro; scurisce allo sfregamento. Lamelle: inizialmente carnicino pallido. Stipite: 8-12 x 2-3,5 cm; generalmente robusto, cilindrico o claviforme con base spesso appuntita; subiiscio o squamoso al di sotto della zona anulare; bianco, imbrunente. Anello: ampio, spesso, ± squamoso nella pagine inferiore; fragile. Carne: rosa poi imbrunente al taglio; odore simile a cicoria torrefatta. Spore: 5,5-7,2 x 4-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; parchi, radure boschive. Poco comune. Comm. 60
@lO
@O@Q~
Fam igl ia Agm'icaceae
93
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94
95
Sezione Bitorques (Kuhner et Romagn. ex Heinem.) Son et Cappelli - Carne ± arrossante al taglio, stipite con anello infero, inguainante, specie non boschive.
OJl_
10Jl-
98 - Agaricus bitorquis (Quél.) Sacco Pileo: 5-10 cm; da subgloboso a emisferico, poi convesso, per lo più appiattito centralmente, carnoso; superficie bianca, da liscia a fibrillosa, spesso con areole o squamule appiattite ocra pallido. Lamelle: inizialmente bianco-rosato. Stipite: 5-10 x 1-3 cm; breve, appuntito poi più slanciato, subcilindrico; liscio e rosa all'apice, bianco con macchie giallo-ocraceo verso il basso. Anello: doppio; ascendente; carnoso quello mediano, più sottile quello formato dalla sommità dello strato inguainante la parte inferiore dello stipite. Carne: spessa; biancastra, debolmente rosa-sporco al taglio; odore intenso, gradevole fungino. Spore: 5-7 x 4,5-6 )lm. Ecologia: primavera-autunno; parchi, lungo i sentieri, ai margini di strade asfaltate, su terreno duro e compatto. Poco frequente. Comm. 99 - Agaricus bernardii (Quél.) Sacco Pileo: 5-15 cm; da globoso a convesso, appiattito e depresso centralmente a maturità; superficie bianca, bianco-grigiastro; inizialmente unita, poi ± screpolata e con grossolane areole al centro. Lamelle: inizialmente grigio-rosato. Stipite: 4-8 x 1,5-3 cm; breve; cilindrico o con base allargata e radicante; liscio; bianco. Anello: infero, volviforme, ± ampio, presto lacero ed indistinto; bianco. Carne: spessa, biancastra; parzialmente e debolmente arrossante; odore intenso, sgradevole, di pesce, di alghe in decomposizione, talvolta anche urinoso. Spore: 6,5-8 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati aridi, campi, in particolare su terreno sabbioso. Piuttosto frequente. Comm. 100 - Agaricus maleolens EH. M011er [ = A. ingrotus (EH M011er) Pilat] - Possiede analogie morfologiche ed organolettiche con A.
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bernardii, del quale viene semplicemente considerato un sinonimo; si distinguerebbe per un ambiente di crescita meno xerofilo.
101 - Agaricus devoniensis PD. Orton (= A. arenophilus Huijsm.) Pileo: 4-7 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante e debolmente depresso; superficie da bianca a bianco-pagiierina; sericea, liscia. Lamelle: inizialmente rosa-carnicino pallido. Stipite: 58 x 0,7-1,2 cm; cilindrico con base arrotondata; liscio e rosato in alto, calzato nel tratto inferiore da una pseudoguaina liscia o scagliosa, biancastra, arrossante. Anello: infero, doppio, mediano, talvolta basso, fragile, presto indistinto. Carne: bianca, ± grigio-rosata al taglio. Spore: 6-7 x 4,5-5,5 )lm. Ecologia: primavera-autunno; in terreno sabbioso, sulle spiagge. Raro. Comm. 102 - Agaricus gennadii (Chatin et Boud.) PD. Orton Pileo: 5-10 cm; da globoso a emisferico, poi convesso con lieve depressione centrale; superficie da bianca a biancastra con macchie ocracee; liscia, ± squamosa a maturità. Lamelle: inizialmente biancastre. Stipite: 4-8 x 1,5-3 cm; tozzo, cilindrico, con base appuntita e avvolta da una pseudovalva biancastra, talvolta con sottili scaglie concolori nel tratto sopra la zona anulare. Anello: infero, membranoso, volviforme ± ampio e persistente. Carne: bianca, pressoché immutabile; odore piuttosto sgradevole. Spore: 6,5-9,5 x 5-6,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; giardini, parchi, prati, anche in prossimità di piante di alto fusto. Raro. Non comm. Agaricus pequinii (Boud.) Konrad et Moubl ( = A. gennadit ssp. rnicrasparus Bohus ) - Specie rara, simile alla precedente, si differenzia per lo stipite irto di squame brunastre, per la carne arrossante e subito imbrunente; le spore sono più piccole e arrotondate.
103 - Agaricus bisporus (J. Lange) 1mbach (= Psalliota hortensis ss. J. Lange) Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso, appiattito a maturità; superficie brunastra, unita, poi dissociata in squame appressate concentriche su sfondo più chiaro. Lamelle: inizialmente rosa-carnicino scuro. Stipite: 4-6 x 1,2-2,5 cm; cilindrico, rosato all'apice, bianco, liscio o appena fiocco so inferiormente. Anello: infero, bianco; presto indistinto, Carne: bianca, leggermente rosso-vinoso al taglio; odore gradevole, fungino, sapore dolce, simile a nocciola. Spore: 6,5-9,5 x 5-6,5 )lm. Basidi bisporici. Ecologia: primavera-autunno; prati concimati, parchi, orti. Specie coltivata e commercializzata. Comm. 104 -Agaricus bisporus var. albidus (J. Lange) Singer [ = A. hartensis (Cke) Imai] - Condivide col precedente caratteri organolettlci, ambienti di crescita e metodi di coltivazione, si distingue per la superficie pileica liscia e bianco candida. Comm
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Fam igl ia Agaricaceae
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Sezione Sanguino/enti (M011er et J. Schaeff.) Singer - Carne per lo più fortemente arrossante, anello supero, semplice doppio, specie boschive.
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105 - Agaricus haemorrhoidarius Schulzer Pileo: 6-10 cm; da globoso a convesso-allargato; superficie marrone ± chiaro; unita, poi con squame fibrillose appena accennate, concolori allo sfondo. Lamelle: inizialmente rosa-carnicino. Stipite: 8-12 x 1-1,5 cm; cilindrico con base bulbosa; bianco in alto, ± ricoperto da squame bruniccie nel tratto inferiore; si macchia di rosso al tocco. Anello: supero, doppio, persistente. Carne: bianca, subito rossa intenso al taglio; odore e sapore gradevoli. Spore: 4,5-6,5 x 3-3,5 11m. Ecologia: autunno; in boschi radi di latifoglie, di preferenza sotto querce. Poco comune. Comm. Agaricus fangei (EH. M0l1er) F.H. M011er - Affine alla speCIe precedente, si distinguerebbe per lo stipite liscio, non bulboso, per le spore più grandi e allungate, di 7-9 x 4-5 ~m e per la crescita in boschi di conifere. Abbastanza diffuso. Comm.
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106 - Agaricus silvaticus J Schaeff. Pileo: 5-10 cm; da globoso a convesso, poi piano-convesso; superficie bruno-rossastra ± scura, unita, poi dissociata in squame fibrillose su sfondo più chiaro. Lamelle: inizialmente crema-biancastro. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm; cilindrico con base ± bulbosa; liscio e rosa all'apice, biancastro e appena squamoso-fioccoso nel tratto inferiore; arrossante al tocco. Anello: supero, semplice, fragile. Carne: bianca, rosso-vinosa ± intenso al taglio. Spore: 5-6 x 3-3,5 11m. Ecologia: estate-autunno; soprattutto in boschi di conifere, profondamente interrato. Comune. Comm.
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107 - Agaricus lanipes (F.H. M0ller et J Schaeff.) Singer Pileo: 5-10 cm; da globoso a emisferico, poi piano-convesso con lieve depressione centrale; superficie bruno-rossiccio, castano, unita, poi dissociata in squame fibrillose-Ianose, un po' arruffate su sfondo più chiaro. Lamelle: inizialmente crema-biancastre. Stipite: 4-8 x 1,5-3 cm; breve, da claviforme a subcilindrico; liscio e bianco sopra l'anello, bianco sporco e tomentoso al disotto, base screziata da uno o più cercini cotonosi brunastri, talvolta con robusto rizoide. Anello: supero, ampio, orlo bruniccio. Carne: bianca, al taglio rosa-vinosa alla sommità del dello stipite, bruna alla base. Spore: 5,5-6,5 x 3,5-5 11m. Ecologia: autunno, boschi di latifoglie. Non comune. Comm.
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108 - Agaricus irnpudicus (Rea) Pilàt [= A. brunneolus (JE. Lange) Pilàt,A. variegans F.H. M0ller l Pileo: 5-8 cm; da globoso a emisferico, poi convesso; superficie bruno-rossiccio; presto dissociata in squame fibrillose. Lamelle: inizialmente rosa pallido. Stipite: 6,5-10 x 0,8-1 cm; cilindrico con base ± bulbosa, provvista di rizomi miceliari bianchi; rosato in alto; biancastro in basso, liscio o con deboli squamule sericee disposte a zig-zag, brunastre verso la base. Anello: supero, bianco, fragile. Carne: biancastra, debolmente rosata al taglio; odore di Scleroderma. Spore: 5,5-6,5 x 3-3,5 11m. Ecologia: autunno; in boschi radi di latifoglie, anche misti a pino. Comune. Comm. 109 - Agaricus squarnulifer (F.H. M011er) Pilàt (= A. caroli Pilàt) Pileo: 6-12 cm; da globoso a emisferico, poi piano-convesso; superficie biancastra, fittamente ricoperta da sottili squamule fioccose brunastro pallido. Lamelle: inizialmente biancastre. Stipite: 5lO x 1-2 cm; tozzo, subcilindrico, non bulboso; sfumato di rosa in alto, bianco e fioccoso-squamoso sotto la zona anulare. Anello: doppio, supero, frammentato a ruota dentata nella faccia inferiore. Carne: bianca, intensamente rosso-vinoso al taglio. Spore: 6-7,5 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; zone erbose in boschi di latifoglie, di preferenza presso querce. Piuttosto raro. Comm. 110 - Agaricus deylii Pilàt Pileo: 5-10 cm; emisferico poi a convesso; superficie bianco candido, liscia, poi dissociata in fini squamule fibrillose con l'età; si macchia di rosso al tocco. Lamelle: inizialmente rosa vivo. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico o leggermente claviforme, non bulboso; bianco, arrossante al tocco, liscio o appena fioccoso-squamoso sotto la zona anulare. Anello: doppio, membranoso, lacerato a ruota dentata nella faccia inferiore. Carne: bianca ± intensamente arrossante al taglio. Spore: 9-11 x 56 11m. Ecologia: autunno; in boschi prevalentemente di latifoglie. Raro. Non comm.
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Fam iglia A.qaricaceae
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Sottogenere Flavoagaricus Wasser ( = sez. Flavescentes M011er et J. Schaeff.) - Basidiomi con superficie esterna ± ingiallente allo sfregamento così come la carne al taglio, odori diversi caratteristici.
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Sezione Arvenses Konrad et Moubl. - Carne debolmente ingiallente, con odore gradevole, specie boschive o praticole.
111 - Agaricus arvensis J. Schaeff. Pìleo: 10-15 cm; da emisferico a convesso, talvolta conico-convesso; superficie bianca, presto paglierina, alutaceo pallido con l'età; debolmente ingiallente al tocco; liscia o appena fiocco sa. Lamelle: inizialmente rosa-biancastro. Stipite: 6-12 x 1,5-2,5; per lo più cilindrico, non bulboso; rosato all'apice, bianco sericeo, liscio o debolmente squamoso sotto la zona anulare; ingiallente. Anello: supero, persistente; fioccoso a ruota dentata nella faccia inferiore. Carne: bianca, imbrunente con l'età; odore ± intenso di anice. Spore: 6,5-8 x 4-5 !lm. Ecologia: estate-autunno; in gruppi presso prati, pascoli, spazi aperti erbosi ruderali, anche parchi, giardini. Piuttosto comune. Comm. Agaricus osecanus Pilàt ( =A. nivescens Moller: Moller) - Ha spore più subglobose e superficie del pileo poco Ingiallente.
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Comm.
112 - Agaricus spissicaulis EH. Moller - Si distingue per il portamento solitamente tarchiato. la superficie pileica grigio-crema e non bianco-puro, la carne debolmente arrossante con odore di anice, l'anello supero e lo stipite massiccio, cillndrico-claviforme rossastro alla base che termina con un breve rizoide miceliare; ambiente mediterraneo in praterie aride e sabbiose; piuttosto raro. Comm. 113 - Agaricus stramineus (M011er et J. Schaeff.) Singer Pìleo: 6-12 cm; da globoso a emisferico, poi convesso-appianato; superficie crema-paglierino; cosparsa da fitte e sottili scaglie ocracee; giallastra al tocco; talvolta fessurata al margine. Lamelle: inizialmente carnicino pallido. Stipite: 6-8 x 2-3 cm; cilindrico o fusiforme; liSCi,O in alto, ricoperto di abbondanti fiocchi squamosi biancastri o concolori al cappello nel tratto inferiore; imbrunente. Anello: supero, ampio, fragile; fioccoso e concolore allo stipite nella faccia inferiore. Carne: bianca, rosa pallido al taglio; odore gradevole, simile a mandorle amare. Spore: 10-12 x 6-7!lm. Ecologia: estate-autunno; praterie, campi, boschi aperti erbosi, parchi. Comm.
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Agaricus urinascens (Schaeff. et EH. Moller) Singer (=A. excellens (EH. Moller) EH. Moller,A. macrosporus (EH. Moller et J Schaeff.) Pilàt, A. a/bervi Bon): - Specie sempre con spore superiori ai lO ~m; come il taxon precedente, presenta basidloml biancastri con fioccosità meno evidente e taglia più grande. Abbastanza comune in prati e campi in montagna e collina.
Comm.
114 - Agaricus sylvicola (Vittad.) Sacco Pìleo: 5-10 cm; da ovoide-campanulato a convesso, convesso-pianeggiante; superficie biancastra, subito ± ingiallente; imbrunente e con macchie giallo scuro con l'età; fibrillosa-sericea, liscia, non squamosa. Lamelle: inizialmente biancastre. Stipite: 6-12 x 1,2-1,8 cm, slanciato; cilindrico, con bulbo ovoide alla base; rosato sopra l'anello, bianco al disotto, ingiallente. Anello: supero, presto lacerato, fugace. Carne: bianca, quasi immutabile al taglio; scura con l'età; odore netto di anice. Spore: 5,5-7 x 3,5-4,5 !lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Piuttosto comune. Comm.
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115 - Agaricus essettei Bon ( = A. abruptibu/bus ss. Auct. pl non Peck) - Molto simile al precedente, SI differenzierebbe per spore più grandi (7-8 x4-5
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e bulbo alla base dello stipite generalmente più sviluppato e nettamente marginato. Comune e diffuso.
Comm.
116 - Agaricus augustus Fr. Pìleo: 8-16 cm; da globoso a emisferico, poi convesso, convesso-trapezoidale; superficie sin dall'inizio ornata da fitte squamule concentriche bruno-rossastre su fondo crema-ocraceo; squame più grossolane e rade con l'espandersi del pileo. Lamelle: inizialmente crema-rosate. Stipite: 10-12 x 2-3 cm; tozzo, cilindrico o claviforme, non bulboso; interamente ricoperto da fiocchi squamosi bianchi poi concolori al pileo sotto la zona anulare. Anello: supero, ampio; squamoso e concolore allo stipite nella faccia inferiore. Carne: bianca, debolmente ingiallente al taglio, brunastra alla base dello stipite; odore simile a mandorle amare. Spore: 7-8 x 4-5!lill. Ecologia: primavera-autunno; presso conifere e latifoglie, dall'areale mediterraneo alla montagna. ± comune. Comm. Agaricus augustus Fr. var. perrarus (Schulzer) Bon et Cappelli - Si distinguerebbe per le spore più grandi (7,5-9,5x5-6 ~m)
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Comm.
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Fam igl ia A,garicaceae
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Sezione Minores Fr. - Basidiomi di piccola taglia (pileo < 6 cm), anello supero, semplice, sottile, carne con odore gradevole, generalmente di mandorle amare, specie praticole e boschive. 10p-
117 - Agaricus comptulus Fr. Pileo: 2,5-4 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie inizialmente bianca sericea, tranne al disco dove presenta tonalità rosa-giallognolo; liscia, poi finemente fibrillosa. Lamelle: inizialmente pallide, presto rosa vivo. Stipite: 3-4 x 0,4-0,6 cm; cilindrico o con base più spessa; liscio; rosa sopra la zona anulare, bianco con base giallo-ocra nel tratto sottostante. Anello: supero, semplice, fragile e fugace. Carne: bianca, debolmente ingiallente al taglio; odore leggero simile a mandorle amare. Spore: 4,5-5 x 3-3,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; prati e campi. Poco comune. Comm. 118 - Agaricus lutosus CF.H. M0ller) F.H. M0ller Pileo: 2-3,3 cm; da emisferico a piano-convesso, depresso al centro, a volte quasi ombelicato; superficie biancastra con deboli tonalità bruno-lilacino al centro; con squamule sottili, ocracee. Lamelle: inizialmente rosa pallido. Stipite: 2-3,5 x 0,5-0,8 cm; cilindrico a base un po' affusolata; rosa sopra l'anello, bianco e ± ingiallente nel tratto inferiore, liscio. Anello: supero, semplice, ± fugace. Carne: bianca, giallognola verso la base, pressoché immutabile al taglio; odore simile a mandorle amare. Spore: 4-5 x 3-3,5 ]lm. Ecologia: fine estate-autunno; prati, radure erbose, ai margini di zone boschive. Piuttosto raro. Comm. 119 - Agaricus semotus Fr. C= A. dulcidulus Schulzer) Pileo: 4-6 cm; da emisferico a piano-convesso, talvolta ottusamente umbonato; superficie sericea, biancastra, percorsa radialmente da sottili fibrille bruno-vinose, fitte al centro, sempre più rade verso la periferia; bruno-giallastro con l'età. Lamelle: inizialmente carnicino pallido. Stipite: 4-6 x 0,6-0,8 cm; cilindrico con base ± bulbosa; rosa sopra l'anello, bianco e ingiallente al tocco e con l'età nel tratto inferiore. Anello: supero, semplice, fragile; bianco, ingiallente. Carne: biancastra, un po' arancio-giallastro alla base del gambo; odore simile a mandorle amare. Spore: 4-5 x 2,5-3,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in foreste di conifere o miste, in radure erbose, lungo i sentieri boschivi, su lettiere di fogliame ed aghi caduti. Abbastanza frequente. Non comm. 120 - Agaricus purpurellus CF.H. M0ller) F.H. M0ller Pileo: 3-4 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie interamente rosso-violacea, a toni più carichi al centro; densamente fibrillosa, poi dissociata in piccole squame su sfondo biancastro. Lamelle: inizialmente grigio-rosate. Stipite: 3,5-4,5 x 0,5-0,8 cm; cilindrico o appena più dilatato verso la base; talvolta lievemente bulboso; rosa sopra l'anello, bianco, sericeo e ingiallente al tocco nella parte sottostante. Anello: supero, semplice, poco duraturo. Carne: bianca, ingiallente verso la base del gambo; odore leggero simile a mandorle amare. Spore: 4-5 x 3-3,5 ]lm. Ecologia: estateNon comm. autunno; in boschi di conifere, fra l'erba ed aghi caduti. Poco frequente.
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121- Agaricus porphyrizon PD Orton -Condivide con la specie precedente portamento ecolorazione pileica, ma le dimensioni maggiori dei basidiomi (6-8 cm Il plieo, 5-10 cm lo stipite), unitamente ad un diverso ambiente di crescita, sotto latifoglie, ne facilitano la distinzione. Abbastanza comune In area mediterranea, spesso su lettiera di foglie di leccio, anche in tarda stagione. Comm. 122 - Agaricus niveolutescens Huij sm. Pileo: 3-4 cm; da globoso a convesso umbonato; superficie dapprima bianco-candida, poi bianco sporco con il centro ocra-arancione; si macchia di giallo al minimo tocco; liscia o debolmente fibrillosa. Lamelle: inizialmente biancastre. Stipite: 3-6 x 0,5-0,7; cilindrico con base ± dilatata; bianco, giallo vivo, in particolare alla base, alla manipolazione; liscio. Anello: supero, fragile, caduco. Carne: bianca, leggermente ingiallente al taglio; odore simile a mandorle amare. Spore: 4-6 x 34 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi aperti e radi di latifoglie, preferibilmente su fogliame di castagno e faggio. Piuttosto raro. Non comm.
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Fam igl ia Aga1'icaceae
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Sezione Xanthodermateì Singer - Basidiomi di media e grande taglia, carne fortemente ingiallente, con odore sgradevole, di fenolo, di iodoformio, alcuni ± tossici.
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123 - Agaricus xanthoderma Genev. Pileo: 5-10 cm; da globoso-emisferico a convesso, spesso tipicamente trapezoidale; superficie bianca o a toni giallo-ocraceo al centro, si macchia di giallo-cromo al tocco e allo sfregamento; liscia. Lamelle: inizialmente biancastre. Stipite: 6-12 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, con bulbo basale ± marginato; liscio, bianco, sfumato di giallo alla base, poi ingrigente. Anello: supero, doppio, persistente, a ruota dentata sulla faccia inferiore. Carne: bianca o rosa-biancastro, ± gialla al taglio, giallo-cromo intenso verso la base alla manipolazione; odore netto di fenolo, di inchiostro di china. Spore: 56 x 3-4 11m. Ecologia: estate-autunno; nei campi, nei parchi, ai margini o in boscaglie di latifoglie, in zone incolte e cespugliose. Molto comune. Tossico 124 -Agoricus xonthodermo var. griseo (A. Pearson) Bon et Cappelli - Ha il pileo grigio percorso da fitte e sottili fibrille concolori.
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Var. meleogroides (A. Pearson) Bon et Cappelli - Ha pileo con sottili squame nerastre, piuttosto fitte, sottili e concentriche. Varo lepiotoides Maire - Presenta una superficie pileica con squame grossolane paragonabile a quelle di molte Macrolepiota. Tossici
125 -Agaricus moelleri Wasser (oo A. praeclaresquamosus A.E. Freeman; A. meleagris J. Schaeff.) Pileo: 6-12 cm; da emisferico a tronco-conico poi convesso con centro appianato, trapezioidale; superficie grigio-scuro, quasi nera, soprattutto al centro e nelle squame radiali su sfondo più chiaro; fortemente ingiallente allo sfregamento, in particolare al margine. Lamelle: inizialmente biancastre. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; slanciato; cilindrico, con base bulbosa; bianco, ingiallente poi inscurente; liscio. Anello: supero, ampio e persistente, ± a ruota dentata sulla faccia inferiore. Carne: bianca, talvolta appena sfumata di rosa al taglio, giallo-cromo intenso alla base alla manipolazione; odore di fenolo o di inchiostro di china. Spore: 4,5-5,5 x 3-3,5 11m. Ecologia: estate-autunno; cresce in boschetti di latifoglie e di conifere, parchi, giardini, in zone ruderali incolte. Comune. Tossico 126 - Agaricus menieri Bon [oo A. xanthoderma varo ammopilus (Menier) M.M. Moser l Pileo: 6-12 cm; da globoso a emisferico poi convesso-pianeggiante; superficie da bianca a nocciola pallido, liscia o appena screpolata con l'età. Lamelle: inizialmente biancastre. Stipite: 6-12 x 2-3 cm, robusto; cilindrico o claviforme, talvolta fusiforme-radicante; bianco, giallastro nelle abrasioni, poi imbrunente, liscio. Anello: supero, doppio, ridotto ad un rilievo braccialiforme cotonoso. Carne: bianca, leggermente ingiallente al taglio, più carico verso la base, talvolta rosata fra stipite e cappello; odore debole di fenolo. Spore: 6,5-7,5 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: autunno-inverno; cresce semisommerso nella sabbia delle dune lungo i litorali. Poco comune. Tossico 127 - Agaricus pseudopratensis (Bohus) Bohus Pileo: 4-8 cm; da globoso a emisferico, poi piano-convesso; superficie brunastra, presto dissociata, tranne al disco, in squame ± fitte su sfondo biancastro. Lamelle: inizialmente rosa vivo (come A. campestris). Stipite: 4-7 x 0,8-1,5 cm; cilindrico o appena claviforme; rosato sopra l'anello, bianco e liscio nella parte sottostante; talvolta con breve rizoide alla base. Anello: supero, ± ampio, sottile con orlo ispessito. Carne: bianca, al taglio ingiallisce debolmente alla base, poi tende ad arrossare; odore di fenolo o di inchiostro. Spore: 5,5-7 x 4-5,5 11m. Ecologia: fine estate-autunno; fra l'erba dei prati, campi, in zone incolte e cespugliose, ruderali. Poco comune. Tossico 128 - Agaricus romagnesii Wasser (oo A. radicatus Vittad.) Pileo: 5-10 cm; da globoso a convesso, centro spesso appiattito; superficie bruno-pallido, nocciola, subito dissociata in squamule concentriche su sfondo biancastro. Lamelle: inizialmente crema-rosato, filo lamellare pallido (presenza di cheilocistidi). Stipite: 4-6,5 x 1-1,5; cilindrico, a base subbulbosa munita di robusto rizoide spesso ramificato; bianco, giallognolo verso la base; bruno-giallastro al tocco o allo sfregamento. Anello: supero, semplice, fragile e fugace. Carne: bianca, al taglio un po' arrossante in prossimità delle lamelle e all'apice del gambo, bruno-giallastro alla base; odore complesso, vagamente fenolico. Spore: 6-7,5 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; in zone erbose, boscaglie, parchi, su lettiera di latifoglie. Poco frequente. Non comm. La scuola olandese, in base ad approfonditi studi macro- e microscopici, ritiene questa specie sinonimo di A. bresadolanus Bohus.
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Famiglia Agaricaceae
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Genere Lepiota (Pers.) Gray Nat. Arr. Brit. PI., 1821
10p -
Sezione Fusisporoe (Fayod) lE. Lange ( = sez. Lepioto) - Spore fusiformi o ellissoidali ± allungate (Q> 2); piieipel!is di tipo tricoderma formata da elementi eretti, subcilindrici, molto lunghi ( ± 100-300 x 6-12 ~m); u. a f. presenti. 129 - Lepiota ignivolvata Bousset et Joss. ex Joss. Pileo: 5-10 cm; da subovoide a convesso-appianato, con umbone ottuso ± evidente; superficie unita al centro, bruno-rossastro, arancione scuro, presto lacerata verso la periferia in sottili squame concentriche concolori su sfondo più chiaro, margine frastagliato e appendicolato. Lamelle: biancastre. Stipite: 6-12 x 0,8-1,5 cm; subcilindrico, allargato verso la base; bianco, ± fioccoso-Ianoso, con uno o più rilievi braccialiformi obliqui bordati di bruno-arancione. Carne: bianca, bruniccia alla base dello stipite; odore sgradevole, simile a Lepiota cristata. Spore: 9-12 x 5-6,5 ].1m. Ecologia: estate-autunno, in boschi di aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm. 130 - Lepiota alba (Bres.) Sacco Pileo: 4-8 cm; da campanulato a convesso-allargato, ± umbonato; superficie unita, subliscia, biancastra, poi con sfumature ocra pallido, giallognole al centro e leggermente fibrillosa-squamosa alla periferia. Lamelle: bianche, piuttosto rade. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, talvolta fusiforme; biancastro con tendenza ad ingiallire, particolarmente nella parte sottostante la zona anulare. Anello: fibrilloso, fugace. Carne: bianca; odore debole di Lepiota cristata, sapore sgradevole. Spore: 12-15 x 5,5-6,8 ].1m. Ecologia: estate-autunno, in zone erbose, latifoglie. Raro. Non comm. 131 - Lepiota erminea (Fr.: Fr.) Gill.- Con caratteristiche cromatiche analoghe alla precedente specie, si differenzierebbe per la taglia più piccola (pileo di 2-3 cm), il portamento più gracile e l'odore diverso, non simile a L. cristoto, ma rafanoide. Non comm. 132 - Lepiota sublaevigata Bon et Boiffard Pileo: 1,5-3 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie unita solo al disco, bruno-rosato, progressivamente sempre più screziata, verso il margine, in sottili squame fulvo-rosato su fondo più chiaro. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico; bianco o appena debolmente rosa in alto, progressivamente concolore al cappello verso il basso. Anello: subito ridotto a poche tracce fioccose. Carne: pallida, rosa-vinoso alla base; odore e sapore deboli, non particolari. Spore: 1216 x 5-7 ].1m. Ecologia: tardo autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Poco comune. Tossico 133 - Lepiota clypeolaria (Bui!.) P. Kumm. Pileo: 3,5-7 cm; da subgloboso a convesso-campanulato, con umbone ± accentuato; margine appendicolato; superficie unita al centro in una calotta discale delimitata, bruno-ocraceo, ferruginea, contornata da sottili squame concentriche concolori su fondo biancastro. Lamelle: bianche. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico o appena assottigliato in alto, liscio all'apice, sotto la zona anulare ricoperto da lanosità o squame bianche poi bordate di bruniccio. Anello: lanuginoso ed evanescente. Carne: bianca, con debole odore di Scleroderma. Spore: 13-15 x 5,5-6 ].1m. Ecologia: estateTossico autunno, preferibilmente sotto latifoglie. Comune. 134 - Lepiota magnispora Murrill (= L. ventriosospora Reid). Pileo: 4-8 cm; da ovoide a convesso-campanulato, umbonato; margine appendicolato; superficie unita al centro, bruno-giallastro, altrove interamente lacerata in squamule brunastre su fondo biancastro, giallastre al bordo. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm; un po' claviforme; liscio in alto, inferiormente ricoperto da lanuggine bruno-giallastro, più scura e concolore al cappello verso la base. Anello: evanescente. Carne: biancastra, più scura nello stipite; odore e sapore gradevoli. Spore: 16-22 x 4,5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno, sotto aghifoglie. Poco frequente. Tossico 135 - Lepiota oreadiformis Velen. - Di aspetto simile alle due specie precedenti, soprattutto negli esemplari giovani, be per la taglia più piccola, la colorazione pileica più chiara e per le spore generalmente più corte « 15 ~m). Raro.
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Tossico
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Famiglia Agaricaceae
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Sezione Ovisporae (H. Lange) Kuhner. - Spore ovoidi o ellissoidali (Q < 2); pileipellis di tipo per lo più misto, formata da elementi eretti, subcilindrici, ciaviformi, molto lunghi (80-350) o più corti (20-50); u. a f. presenti.
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136 - Lepiota helveola Bres. Pileo: 2,5-5 cm; da emisferico a piano-convesso, appena umbonato; superficie tomentosa, bruno-rosato, frammentata in sottili squame concentriche, tranne al centro dove presenta una ± limitata calotta discale più scura. Lamelle: bianche. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, liscio e bianco-rosato all'apice, sotto la zona anulare concolore al cappello e ± ricoperto da squame fibrillose. Anello: fragile, bianco superiormente, concolore allo stipite inferiormente. Carne: bianchiccia, ± bruno-vinosa alla base dello stipite; pressoché inodore. Spore: ellissoidali, 7,5-9 x 4,5-5,5 ]lm. Ecologia: tardo autunno; in zone aperte, prati, ai margini dei boschi. Poco comune. Tossico
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137 - Lepiota subincarnata J.E. Lange [= L. josserandi Bon et Boiffard; L. subincarnata var.josserandii (Bon et Boiffard) Gminder] Pileo: 2-5 cm; da emisferico a piano-convesso, con o senza largo umbone; superficie tomentosa, rosa, rosa carnicino, frammentata in sottili squame concentriche, fitte al centro, più rade verso la periferia. Lamelle: bianche. Stipite: 2-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, con base bulbillosa, rosa pallido in alto, sotto la zona anulare rosa più intenso e ricoperto da squamule fibrillose concolori al pileo, subliscio in esemplari adulti. Anello: cotonoso, fragile, presto indistinto. Carne: bianca, bruno-rosato alla base dello stipite; odore intenso, gradevole. Spore: ellissoidali, 6-7 x 3,5-4,5 ]lm. Ecologia: estaTossico te-autunno; parchi, giardini, zone ruderali, sotto essenze diverse. Poco comune.
138 - Lepiota brunneoincarnata Chodat et C. Martìn Pileo: 3-5 cm; da emisferico a largamente campanulato, poi aperto con largo umbone; superficie tomentosa, bruno scuro, quasi nerastra al disco, screpolata in squame ± concentriche su fondo biancastro. Lamelle: bianche. Stipite: 3-5 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, regolare o appena dilatato alla base, liscio sopra la zona anulare, sotto calzato da squamosità circolari bruno-nerastro molto evidenti su fondo crema-rosato. Anello: poco distinto. Carne: bianca, bruno-rosato verso la base del gambo; odore lieve, gradevole. Spore: ellissoidali, 9-11 x 4,5-5,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba o su terreno nudo, sabbioso, in prossimità di latifoglie. Poco comune. Tossico 139 - Lepiota xanthophylla PD. Orton Pileo: 1,5-3,5 cm; da emisferico a convesso, infine piano con largo umbone; superficie tomentosa, unita, giallastra a toni ± fulvastri al centro, poi frammentata in sottili squame ocra-brunastro su fondo giallo chiaro. Lamelle: giallo citrino. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, pallido in alto, sotto la zona anulare giallo zolfo sporco e ± ricoperto da fioccosità giallognole, spesso verso la base presenta squamule concolori al pileo. Anello: indistinto. Carne: bianco-giallognola, più scura nel gambo; odore tenue di Lepiota cristata. Spore: ellissoidali, 6,5-8,5 x 3,5-5,5 ]lm. Ecologia: sotto aghifoglie e latifoglie su terreno ricco di humus. Poco comune. Tossico 140 - Lepiota elaiophy/la Vellinga et Huijser - Dai toni giallastri simili alla specie precedente, si distinguerebbe per una differente struttura della pileipellis, per un quoziente sporale diverso e per la crescita preferibilmente in serre per coltivazione.
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e per la crescita preferibilmente in serre. Poco comune.
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Tossico
141 - Lepiotafelina (Pers.) P. Karst. Pileo: 2-3 cm; da globoso-campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie fibrillosa-tomentosa, unita, bruno-nerastro, presto frammentata in squamule concentriche contrastanti con il fondo biancastro, tranne al centro dove persiste una calotta discale nerastra. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, con base un po' bulbosa, biancastro, ± ricoperto sotto la zona anulare da sottili squame grigio-nerastro. Anello: persistente, membranoso, bianco nella parte superiore, sottilmente squamosa e nerastra la parte sottostante. Carne: bianca; odore debole di foglie di geranio. Spore: ellissoidali, 6,5-8 x 3,5-4,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, parchi, giardini, zone boschive, sotto aghifoglie e latifoglie. Poco diffusa. Tossico 142 - Lepiota micropholis (Berk et Broome) Sacc. - Di colore simile alla precedente specie, si separerebbe per la taglia più contenuta. per le spore più piccole (4-5 x3-3,5
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FamigJiaAgaricaceae
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143 - Lepiotaforquignonii Quél. Pileo: 2-3 cm; da globoso-campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie tomentosa, bruno-grigiastro con toni olivastri al centro, presto disunita in squamule fioccose più chiare su fondo biancastro al margine. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, con base un po' allargata; bianco in alto, sotto la zona anulare bruniccio e ± ricoperto da fioccosità biancastre, fugaci. Anello: labile, indistinto. Carne: bianca, imbrunente verso la base dello stipite; odore di caucciù. Spore: ellissoidali, 6,5-8 x 3,5-4,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno, parchi, zone boschive miste. Raro. Tossico 144 - Lepiota lilacea Bres. Pileo: 2-4 cm; da globoso-campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie tomentosa, brunoporpora, unita, presto dissociata in squamule irregolari su fondo biancastro, tranne al centro dove permane una zona ± estesa e ben delimitata bruno-lilacino. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-5 x 0,30,5 cm; cilindrico, con base ± bulbillosa, inizialmente biancastro, pruinoso, poi bruno carnicino a toni più carichi alla base, subliscio. Anello: a collarino persistente, bianco nella parte superiore, squamoso e concolore al cappello la parte sottostante. Carne: biancastra, più scura nel gambo; odore leggero gradevole. Spore: ellissoidali, 4-5 x 2,5-3,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba, terreno nudo, parchi, giardini, sotto latifoglie. Comune. Tossico
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Sezione Fuscovinaceae Son et Candusso - U. af. assenti.
145 - Lepiotafuscovinacea F.H. M011er et J.E. Lange Pileo: 3-4,5 cm; da campanulato a piano-convesso, debolmente umbonato; superficie tomentosa-Ianosa, grigio-vinoso ± scuro, frammentata in squame appressate, compatte al centro, viola-grigiastro, sempre più diradate verso il margine su fondo rosa-vinoso chiaro. Lamelle: bianche, molto fitte. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; subcilindrico, liscio e biancastro all'apice, sotto la zona anulare ± ricoperto da una tomentosità fioccosa simile e concolore a quella del pileo. Anello: ridotto a rilievi indistinti. Carne: biancastra; con odore lieve di Scleroderma. Spore: ellissoidali, 4-5,5 x 2,5-3,2 Jlm. Ecologia: autunno; terreno ricco di sostanze nutritive, sotto varie essenze. Non comune. Tossico
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Sezione Stenospore (J. E. Lange) Kuhner [ = sez. Cristatae (Kuhner ex Wass.) Son J - Spore subfusiformi a base tronca o arrotondata, con apicolo laterale (spore speronate); pileipellis formata da elementi eretti corti (imenoderma) o ± allungati (tricoderma) settati o non; u. a f. presenti.
146 - Lepiota cristata (Bolton) P. Kumm. Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi piano e ± umbonato; superficie brunorossastro-arancione, unita, presto lacerata sia in senso radiale che circolare, in squame sempre più rade e minute verso il margine, solo il centro rimane integro in una calotta bruno-rossiccio scuro. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; prima bianco, poi con zone ± estese rosa-carnicino, liscio o appena fibrilloso. Anello: cotonoso, bianco, caduco. Carne: biancastra, bruno-rosata nel gambo; odore sgradevole, caratteristico di caucciù. Spore: 6,5-8 x 3-3,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; gregario su terreno nudo, in zone boschive, sentieri, parchi. Molto comune. Tossico
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147 - Lepiota cristatoides Einhell. - DI aspetto macroscopico ed odore simili a L. m'ilata, si distingue da quest'ultima per possedere spore ellittiche-ovoidali, non speronate. Specie rara. Non comm. 148 - Lepiota castanea Quél. Pileo: 2-4 cm; da campanulato a piano-convesso, umbonato; superficie vellutata, castano-rossiccio ± scuro, unita, presto screpolata in squame, compatte al centro, più diradate verso il margine dove si intravede la sottostante carne biancastra. Lamelle: bianche, tendenti al bruniccio con l'età. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; subcilindrico, liscio all'apice, sotto la zona anulare ± ricoperto da squame fioccose concolori al cappello. Anello: indistinto. Carne: biancastra; con odore ± intenso di caucciù. Spore: 9-13 x 3-5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; su terreno ricco di humus, sotto aghifoglie e latifoglie. Poco comune. Tossico 76
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Famiglia Agaricaceae
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149 - Lepiota boudieri Bres. (== L.fulvella Rea) Pileo: 2,5-4 cm; da convesso-campanulato a pianeggiante ± umbonato; superficie fibrillosa, ocrarossastro-arancione, unita, presto irregolarmente frammentata in sottili squame ± compatte al centro, più diradate verso il margine dove si intravede il fondo più chiaro. Lamelle: biancastre. Stipite: 3,5-7 x 0,5-0,8 cm; biancastro in alto, nel tratto sotto la zona anulare ± ricoperto da squamule fibrillose concolori al pileo. Anello: fibrilloso, evanescente. Carne: biancastra; odore gradevole fungino, di Boletus eduli,s. Spore: 9-10 x 3-4 ]lm; pileipellis con elementi settati. Ecologia: fine estate-autunno; in terreni ricchi disostanze nutritive, sotto conifere e latifoglie. Raro. Tossico 150 - Lepiota griseovirens Maire [== L. obscura (Bon) Bon] Pileo: 2-3 cm; da emisferico a piano-convesso, con umbone ± accentuato; superficie vellutata, grigio-olivastro ± scuro; unita, presto irregolarmente screpolata in squame, compatte al centro, più diradate verso il margine dove si intravede il fondo crema-ocraceo. Lamelle: biancastre. Stipite: 35 x 0,3-0,6 cm; cilindrico; biancastro in alto, nel tratto sotto la zona anulare ± ricoperto da squamule concolori al cappello, assume toni bruno-arancione nelle zone escoriate e con l'età. Anello: labile, indistinto. Carne: bianca, brunastra nel gambo; odore di caucciù. Spore: ellissoidali, 7-9,5 x 3-4,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, parchi, boschi di varie essenze. Raro. Tossico 151- Lepiota grangei (Eyre) J.E Lange. - Si differenzia da Lepiota griseovirens per le spore più allungate (> 10 ~m) eper una tendenza maggiore a macchiarsi di fulvo-aranciato alla manipolazione. Raro.
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Sezione Echinatae Fayod emendo Knudsen [ = genere Echinoderma (Locq. ex Bon) Bon] - Spore ellittiche, ovoidali; pileipellis formata da corte catene di cellule di forma variabile, ± globose o ellissoidali; u. a f. presenti.
152 - Lepiota aspera (Pers. Fr.) Quél. [== Cystolepiota aspera (Pers.) Bon; Echinoderma asperum (Pers.) Bon - L. acutesquamosa (Weinm.) P. Kumm.; Cystolepiota acutesquamosa (Weinm.) Bon; Echinoderma acutesquamosum (Weinm.) Bon] Pileo: 6-12 cm; da emisferico a campanulato-espanso, poi piano umbonato; superficie tomentosa, fulvastra, ricoperta da piccoli ciuffetti fibrillosi ± fitti e appuntiti più scuri. Lamelle: bianche, fitte, spesso biforcate. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico con base ± bulbosa; biancastro in alto, bruno sotto l'anello, con dense o scarse squame fibrillose concolori al pileo. Anello: membranoso e ampio, bordato di bruno. Carne: bianca; con odore inteso sgradevole di caucciù. Spore: cilindrico-ellissoidali, 7-9 x 2,5-3,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, boschive, su terreno ricco di humus, presso aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm. 153 - Lepiota perplexa Knudsen [ = Cystolepiota perplexa (Knudsen) Bon; Echinoderma perplexum (Knudsen) Bon] - Ha taglia più
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contenuta, le squame appuntite del pileo più labili, l'assenza di anello sul gambo ele spore più corte « 7 ~m) la differenziano dalla simile Lepiota aspera. Poco comune. Non comm.
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154 - Lepiota carinii Bres. [== Echinoderma carini (Bres.) Bon I Pileo: 2-5 cm; da campanulato a piano-convesso, ± umbonato; superficie tomentosa, fulvo-giallastro, unita, ± ricoperta da minute asperità conico-piramidali brunastre più scure, irte e fitte al centro, più rade verso il margine, labili. Lamelle: bianche, fitte. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico; biancastro in alto, sotto la zona anulare ± densamente ricoperto da fioccosità simili e concolori a quelle del pileo. Anello: cortiniforme, evanescente. Carne: bianca; odore di caucciù. Spore: ellissoidali; 4-5 x 2-3 ]lm. Ecologia: estate-autunno; parchi, giardini, boscaglie miste. Raro. Non comm.
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155 - Lepiota echinacea JE. Lange [== Echinoderma echinaceum (JE. Lange) Bon; Cystolepiota echinacea (JE. Lange) Knudsen] Pileo: 3-5 cm; da emisferico a convesso, poi piano con umbone ± accentuato; superficie bruno-nocciola ricoperta di squamule più scure, ± irte e fitte al centro, più rade e appressate verso il margine. Lamelle: biancastre. Stipite: 3-6 x 0,5-0,8; cilindrico o appena inspessito verso la base, bianchiccio in alto, sotto la zona anulare ± netta, ricoperto da squame simili e concolori al pileo. Anello: cortiniforme, evanescente. Carne: bianca; odore vago di caucciù. Spore: ellittiche-ovoidali 3,5-5 x 2,5-3 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in zone ruderali, boscaglie miste. Raro. Non comm.
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Genere Macrolepiota 8inger
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Sezione Laevistipedes (Pàzmàny) Bon - Stipite liscio privo di screziature, con anello semplice o doppio; carne arrossante o immutabile.
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156 - Macrolepiota excoriata (Schaeff.) Wasser (Schaeff.) M.M. Moser [= Lepiota excoriata (Schaeff.) P. Kumm] Pileo: 6-12 cm; da emisferico a campanulato, poi disteso, ± umbonato; superficie subliscia, ocrabrunastro, dapprima unita, poi radialmente fessurata e lacerata verso il margine in sottili squame ocracee su fondo più chiaro. Lamelle: biancastre, leggermente imbrunenti. Stipite: 6-8 x 0,8-1,2 cm; subcilindrico con base ± dilatata; biancastro con tendenza ad imbrunire con l'età e la manipolazione, in particolare verso la base. Anello: semplice, biancastro. Carne: crema-biancastra, immutabile; odore e sapore gradevoli. Spore: ellittiche, 14-18 x 9-10 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, nelle radure e ai margini di zone boschive. Non molto comune. Comm.
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Macrolepiota excoriata var. rubescens (L.M. Dufour) Bon ( = Lepiota rubescens Velen.) - Simile nel portamento alla specie tipo, si distinguerebbe per l'arrossamento della carne, per le lamelle a riflessi vinosi e per le spore mediamente più piccole (12-15 x 7,5-9
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157 - Macrolepiota phaeodisca Bellù Pileo: 5-10 cm; da tronco-conico a piano convesso con o senza largo umbone; superficie liscia, bruno-nerastro, castano scuro al centro, sempre più decolorata verso la periferia in sottili e fitte squamule bruno-nocciola o in screpolature che lasciano intravedere il fondo biancastro. Lamelle: bianche, leggermente imbrunenti con l'età. Stipite: 5-7 x 0,5-1 cm; solitamente più corto del diametro pileico; cilindrico, con bulbo arrotondato alla base; biancastro, si macchia di bruno con l'età e la manipolazione. Anello: semplice, biancastro, bordato di bruno. Carne: bianca, immutabile; sapore mite, odore nullo o cimicino alla base dello stipite dopo sfregamento. Spore: ellissoidali, 14-16 x 8lO )lIn. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, prati. Poco comune. Non comm. 158 - Macrolepiota fuligineosquarrosa Malenç. - Simile alla specie precedente, con squame concentriche più grossolane. Comm. 159 - Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer Pileo: 8-15 cm; da subgloboso a piano-convesso; superficie unita solo al centro in una calotta discale bruno-nocciola, il rimanente rivestimento pileico sfaldato in grossolane squame o in ciuffi fibrillosi arricciati, beige-grigiastro appena più scuri del fondo biancastro. Lamelle: bianche, imbrunenti allo sfregamento. Stipite: 10-15 x 1-2 cm; cilindrico, con grosso bulbo ± marginato alla base; biancastro, poi bruno; rossastro se raschiato. Anello: complesso, doppio, bianco-grigiastro. Carne: bianca, virante al rosso-arancio ± intenso alla sezione; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-ovoidali, 11-13 x 6-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Comune. Comm. d. c.
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Macrolepiota rhacodes (Vittad.) Singer var. bohemica (Wichansk) Bellù et Lanzoni [ = M rhacodes var. hortensis (Pilat) Wasser] - Ha calotta discale più ampia, portamento più tozzo, stipite più corto del diametro pileico, la carne arrossa in modo non intenso.
Tossico
160 - Macrolepiota puellaris (Fr.) M.M. Maser - Possiede colore della superficie pllelca più chiaro, portamento più slanciato, stipite più esile e carne immutabile alla sezione. Molto meno diffusa della specie precedente. Non comm. 161 - Macrolepiota venenata Bon Pileo: 10-20 cm; da globoso a convesso, infine piano, talvolta depresso; superficie inizialmente unita, glabra, bruno-rossiccio, presto lacerata al centro in una calotta discale ± estesa a forma di stella o di ruota dentata, la parte marginale interamente escoriata è biancastra con rare squame più scure. Lamelle: bianche. Stipite: 10-15 x 1,5-2 cm; cilindrico, con base dilatata in un grosso bulbo ± smarginato; bianco, ± bruno-rossastro con l'età e le abrasioni. Anello: semplice, bianco, spesso bordato di brunastro. Carne: biancastra, debolmente arrossante o poco imbrunente al taglio; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali-ovoidali, 10-12 x 7,5-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; luoghi antropizzati, su terreno incolto o campi concimati, orti e giardini. Poco comune. Tossico
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Famigl ia Aqaricaceae
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Sezione Macrolepiota ( = sez. Procerae Fr.) - Gambo screziato da bande concolori al pileo, con anello complesso doppio, carne immutabile. 10~-
162 - Macrole-piota konradii (ED. Orton) M.M. Moser (= Lepiota konradii ED. Orton) Pileo: 5-10 cm; da ovoide a conico-campanulato, poi piano-convesso con umbone ± in rilievo; superficie dapprima unita, bruno-castano scuro, subito lacerata al centro in una sorta di calotta discale piuttosto estesa a lembi ± irregolari e sollevati; la parte marginale cotonosa è crema-biancastro con rare squame brunastre. Lamelle: biancastre. Stipite: 10-15 x 1-1,5; cilindrico con base ± bulbosa; chiaro e liscio in alto, screziato da sottili squamule sempre più evidenti e concolori al pileo verso la base. Anello: semplice, ampio, bordato di bruno nella parte inferiore. Carne: biancastra, debolmente bruno-rosata nel gambo; odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali, 12-16 x 8-9 11m. Ecologia: estate-autunno; parchi, in terreno erboso. Poco comune. Comm. 163 - Macrole-piota mastoidea (Fr.) Singer [= Lepiota gracilenta Fr.; L. mastoidea (Fr.) Quél.] Pileo: 7-12 cm; da conico-campanulato a convesso, poi piano-depresso con umbone ± acuto; superficie nocciola, talvolta bruno-rossiccio al centro, subito dissociata in scaglie granulose, fitte al centro poi via via sempre più rade verso il margine dove si intravede il fondo crema-biancastro. Lamelle: bianche poi crema: Stipite: 10-15 x 0,8-1,3 cm; cilindrico con base ± bulbosa; bianco e liscio in alto, sotto la zona anulare ricoperto da sottili screziature concolori al pileo. Anello: semplice, membranoso, bianco nella parte superiore, concolore allo stipite in quella inferiore. Carne: bianca; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 12,5-16 x 8-9 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi radi, prati, sentieri erbosi. Comune. Comm. 164 - Macrole-piota procera (Scop.) Singer Pileo: 10-20 cm; da globoso-ovoidale a convesso-appianato con umbone ± marcato; superficie bruno-nocciola, subito lacerata in squame irregolari, attorno ad una ristretta calotta discale, verso il margine rade e caduche su fondo cotonoso biancastro. Lamelle: bianche poi crema. Stipite: 15-30 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, con un grosso bulbo arrotondato alla base; subliscio in alto, tipicamente screziato sotto la zona anulare da bande contrastanti col fondo più chiaro. Anello: membranoso, doppio, mobile. Carne: bianca; con odore e sapore gradevoli di nocciola. Spore: ellissoidali; 13-20 x 9-11 ].lm. Ecologia: estate-autunno; nei prati, campi. ai margini dei boschi. Molto comune. Comm.
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Macrolepiota procero var. pseudoolivascens Bellù et Lanzoni - Si caratterizza per possedere sfumature verdastre sul pileo, ha spore di colore e dimensioni simili a quelli della varietà tipo, cresce in ambiente mediterraneo. Poco comune. Comm.
165 - Macrolepiota procera var. permixta (Baria) Candusso - Del tutto simile aM procera, si distingue da quest'ultima per il VIraggio della carne, soprattutto quella costituente la cortex dello stipite, che assume toni rossi-aranciati allo sfregamento. Non comune. Comm. Macrolepiota procera var. fuliginosa (Baria) Bellù et Lanzoni - Specie morfologlcamente affine alle precedenti, si distinguerebbe per i toni scuri, bruno-fuliginosi dei basidiomi e per la tendenza della carne ad imbrunire alla sezione; condivide con le precedenti periodo di crescita e grado di commestibilità. Comm. Macrolepiota olivascens M.M. Maser - Pressoché Identica aM procero, si differenzia per il viraggio verdastro del pileo e delle lamelle alla manipolazione, per l'habitat preferibilmente alpino, sotto conifere, per la sporata rosa e le spore più piccole (12,5-14 x 8-10 ~m).
166 - Chlorophyllum molybdites (G. Mey.) Massee [= Macrolepiota molybdites (G. Mey.) G. Mareno, Banares et Heykoop; Lepiota morganii (Peck) Sacco J Pileo: 6-12 cm; da subgloboso a piano-convesso; superficie unita al centro in una calotta discale bruno-grigiastro, attorniata da squame concolori, irregolari sempre più rade, sottili al margine tomentoso e biancastro. Lamelle: inizialmente bianche poi grigio-verdastre. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, con bulbo ± evidente alla base; biancastro sopra la zona anulare, bruno, bruno-rosato nella parte inferiore; liscio. Anello: ha margine doppio, bianco-grigiastro, bordato di bruno. Carne: bianca, rosso-arancio ± intenso alla sezione; senza odore particolare. Spore: crema-verdastre, ellissoidali-ovoidali, 10-12,5 x 6,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in vasi di fiori, nelle serre, parchi, in zone temperate. Confondibile con Macrolepiota rachodes. Raro. Tossico 82
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Famiglia Agaricaceae
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Genere Cystolepiota Singer in Singer et Digilio Lilloa., 1952
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Sezione Cysto/epiota Singer - Basidiomi con spore non destrinoidi.
167- Cystolepiota sistrata (Fr.) Singer ex Bon et Bellù [= Lepiota seminuda (Lasch) P. Kumm.] Pileo: 1-3 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso; margine tipicamente ± festonato; superficie pulverulenta, dapprima bianca, poi ocra-rosato pallido. Lamelle: bianche. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm; cilindrico; fibrilloso; biancastro in alto, bruno lilacino, ± intenso verso la base, interamente ricoperto da una pruina bianca, detersibile. Anello: nullo. Carne: esigua; bianca; bruno-vinosa alla base dello stipite; senza odore e sapore particolari. Spore: 4-5 x 2,5-3 11m. Ecologia: estate-autunno; in boscaglie di latifoglie umide ed ombrose. Poco frequente. Non comm. 168 - Cystolepiota cystophora (Malençon) Bon Pileo: 2,5-4 cm; da emisferico a piano-convesso; margine a lungo involuto; superficie debolmente granulosa, biancastra, liscia, poi dissociata in frammenti squamosi, concentrici, beige chiari su fondo biancastro. Lamelle: crema, ocra pallido con l'età. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, talvolta bulbilloso; liscio e bianco sopra la zona anulare, al disotto fioccoso-Ianoso e progressivamente bruno-vinoso verso la base. Anello: con tracce braccialiformi. Carne: bianca, vinosa verso la base dello stipite; odore e sapore piuttosto sgradevoli. Spore: 6,5-7,5 x 4-4,5 11m. Ecologia: autunno-inverno; cresce in zone temperate, preferibilmente sotto leccio. Poco frequente. Non comm. 169 - Cystolepiota hetieri (Boud.) Singer Pileo: 1,5-3 cm; da emisferico a piano-convesso; margine appendicolato; superficie feltrato-granulosa, bianco-candido, spesso macchiata di bruniccio se manipolata (ricorda Collybia maculata). Lamelle: bianche, macchiate di bruno, rosate con l'età. Stipite: 3,5-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico; liscio all'apice, con fioccosità biancastre sotto la zona anulare, labili, brunicce al tocco. Anello: evanescente. Carne: biancastra, leggermente arrossante; odore gradevole fungino. Spore: 4,5-5 x 2,5-3 11m. Ecologia: estate- autunno; boschi umidi di latifoglie. Piuttosto comune. Non comm.
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Sezione Pseudoamy/oideae Singer et C1émençon - Basidiomi con spore destrinoidi. 170 - Cystolepiota bucknallii (Berk. et Broome) Singer et Clémençon Pileo: 1,5-3,5 cm; da emisferico a convesso-campanulato; superficie granulosa-pulverulenta, violalilla ± intenso, non uniforme, spesso con sfumature biancastre o grigiastre; talvolta crema-nocciola chiaro. Lamelle: bianche, poi crema-giallognolo. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm; cilindrico; inizialmente bianco, pruinoso, poi concolore al pileo, viola scuro quasi nerastro e liscio con l'età. Anello: fugace. Carne: bianca quella del pileo, violacea lo stipite; odore nauseante di gas, sapore sgradevole. Spore: 8-10 x 3-5 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie. Piuttosto raro. Non comm.
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Genere Me/anophy/lum Velen. - Basidiomi pluteoidi con velo universale sferocitico persistente e velo parziale come resti anulari. Lamelle libere, sporata generalmente da verde-blu a grigio verde, trama delle lamelle subregolare. 171 - Melanophyllum haematospermum (Bull.) Kreisel Pileo: 1-2,5 cm; granuloso-pulverulento; brunastro, nerastro alla fine; margine appendicolato. Lamelle: rosso carminio vivo, poi bruno rossastre. Stipite: liscio e rosso in alto, granuloso, bruno-grigiastro su fondo rosso-vinoso sotto la zona anulare; annerente. Carne: biancastra, poi rossa; odore e sapore sgradevoli, di caucciù. Spore: ellissoidali; finemente punteggiate, grigio-verdognole; 5-6 x 2,5-3,5 11m. Ecologia: autunno; su suolo ricco di sostanza organica, in zone boschive umide e ombrose di latifoglie. Raro. Non comm. 172 - Melanophy/lum eyrei (Massee) Singer - Basidiomi con caratteri simili alla specie precedente, tranne che per la pigmentazione pilelca, generalmente più chiara, su toni ocra-carnicino e, soprattutto, per la colorazione delle lamelle ± verdi-bluastre. Raro. Non
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Famiglia Agancaceae .
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Genere Leucocoprinus Pat. J Bot. Moro t, 1888
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Sezione Leucocoprinus Konrad et Maubl. - Spore > IO
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con poro germinativo ± sempre evidente.
173 - Leucocoprinus birnbaurnii (Corda) Singer [= L. jlos-suLphuris (Schulz. in Sturm.) J Pileo: 3-6 cm; da ovoide a campanulato, poi espanso e ± umbonato; margine striato; superficie flocconosa-granulosa, interamente di colore giallo intenso, uniforme, poi dissociata, per lo più al centro; in fiocchi scagliosi giallo-oro-brunastri. Lamelle: gialle, imbrunenti con l'età. Stipite: 48 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, ± bruscamente rigonfio verso la base; liscio, concolore al pileo. Anello: membranoso, giallognolo, poco duraturo. Carne: gialla, inodore e insapore. Spore: 7,5-12 x 58,5 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; singolo o cespitoso; cresce in serra, in vasi, in terreno Non comm. coltivato. Poco comune. 174 - Leucocoprinus medioflavus (Baud) Bon - Sosia della specie precedente, con basldiomi giallo pallido, e spore più piccole senza poro germinativo. Poco comune.
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Non comm.
175 - Leucocoprinus brebissonii (Godey) Locq. Pileo: 3-4 cm; da subovale a convesso-campanulato; margine striato; superficie fioccosa, bianca, con calotta discale ben delimitata bruno-nerastra, attorniata da fitte e sottili squamette conco 10ri, rade verso la periferia, su fondo bianco. Lamelle: bianche. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, con base un po' allargata; liscio, biancastro con tendenza ad assumere tonalità rosate con l'età. Anello: biancastro, caduco. Carne: bianca, inodore ed insapore. Spore: 9-10 x 6-7 11m. Ecologia: estate; in serra, o in parchi sotto latifoglie, raro sotto aghifoglie. Non comune. Non comm. 176 - Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat. Pileo: 3-6 cm; da ovoide a campanulato, poi espanso con umbone ± accentuato; margine striato; superficie fioccosa-pulverulenta, unita, bruno-nocciola, ocra-brunastro al centro, verso la periferia frammentata in sottili squame beige su fondo biancastro. Lamelle: bianche, debolmente imbrunenti con l'età. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, talvolta claviforme; liscio o appena fioccoso sotto la zona anulare; bianco, imbrunente allo sfregamento e con l'età. Anello: bianco, fragile, caduco. Carne: bianca, odore e sapore insignificanti. Spore: 7,5-10 x 6-7,5 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; spesso eespitoso, su resti vegetali ed organici, in serre riscaldate, vasi. Non comune. Non comm.
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Sezione Denudati Herink. - Basidiomi con spore < 10 ~m; con poro germinativo nullo o poco evidente.
177 - Leucocoprinus heinernannii Migl. Pileo: 1,5-3 cm; da ovoide a convesso, poi pianeggiante con depressione centrale; margine striato; superficie bianca, cosparsa da fitte granulazioni puntiformi viola-nerastro, dense al centro quasi a formare una sorta di calotta discale, sempre più rade verso la periferia. Lamelle: bianche. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, con base talvolta ricurva, claviforme o leggermente bulbosa; liscio, bianco. Anello: sottile, persistente, bianco, con orlo bruniccio. Carne: esigua, bianca, senza sapore e odore particolari. Spore: 6-7,5 x 3,5-4 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; particolarmente in serre e vasi. Poco frequente. Non comm. 178 - Leucocoprinus lanzonii Bon, Migl. et Brunori Pileo: 2,5-4 cm; da ovoide a convesso-campanulato, poi piano-depresso, margine nettamente striato; superficie crema-biancastro, cosparsa da granulazioni puntiformi ocra-brunicce, giallo-arancioni, dense al centro, più pallide e isolate verso la periferia; spesso essudante goccioline giallo-arancioni. Lamelle: bianche, con tendenza a macchiarsi di giallognolo. Stipite: 3-5 x 0,2-0,4 cm; cilindrico; talvolta leggermente ispessito alla base; liscio, bianco nel tratto superiore, a toni aranciati e progressivamente ornato da granulazioni bruno-nerastro verso il basso; di solito con residui miceliari biancastri. Anello: assente. Carne: esigua, insipida, con odore gradevole fungino. Spore: 5-6 x 3,5-4 ].lm. Ecologia: durante tutto l'anno; in serra. Raro. Non comm.
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Fam iglia A,garicaceae
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Genere Leucoagaricus Locq. ex Singer
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Sezione Leucoagaricus - Basidiomi con colore pileico da biancastro a grigio-nerastro; pileipellis formata da elementi eretti, subcilindrici, settati, non differenziati; spore senza poro germinativo. -t
179 - Leucoagaricus barssii (Zeller) Vellinga [= L. macrorhizus Locq. ex Horak; L. pinguipes (A. Pearson) Bon] Pileo: 6-12 cm; da emisferico, tronco-conico, a piano convesso, ± umbonato; superficie tomentoso-fibrillosa, beige-grigiastro ± liscia al centro, più pallida e dissociata in ciuffi squamosi verso il margine. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; fusiforme, ventricoso con base ± radicante; liscio, bianco, si macchia debolmente di bruno alle abrasioni. Anello: membranoso, frangiato, bordato di brunastro, fragile e caduco. Carne: bianca, immutabile; odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali 6,5-8 x 3,7-5 11m. Ecologia: estate autunno, in luoghi aperti. Non comune. Non comm. 180 - Leucoagaricus melanotrichus (Malençon et Bertault) Trimbach Pileo: 1,5-2,5 cm; da globoso a convesso, poi pianeggiante, con umbone ± prominente; superficie tomentoso-fibrillosa, grigia, grigio-nerastro, talvolta con sfumature violacee; subito dissociata in sottili squamette più compatte al centro, più rade verso la periferia, su fondo biancastro. Lamelle: bianche. Stipite: 2,5-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico con base ± bulbillosa; bianco, grigiastro verso la base. Anello: membranoso, biancastro, bordato di nerastro ± persistente. Carne: bianca, immutabile; odore e sapore leggeri. Spore: ellissoidali 6-7 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: autunno, in zone umide, muschiose, sotto aghifoglie o latifoglie. Non comune. Non comm.
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Sezione Rubrotindi Singer - Colore pileico variabile atoni vivaci, pileipellis formata da elementi eretti, settati e ± differenziati; spore senza poro germinativo.
181 - Leucoagaricus ionidicolor Bellù et Lanzoni Pileo: 2-4 cm; da emisferico a piano-convesso, per lo più non umbonato; superficie unita al centro, bruno-lilacino viola grigiastro-scuro, interamente dissociata in periferia in minute e fitte squamette lilacine su fondo più chiaro. Lamelle: bianche. Stipite: 3,5-6 x 0,3-0,6 cm; cilindrico con base appena allargata in un bulbo di forma ellissoidale; liscio; bianco, imbrunente. Anello: membranoso, biancastro, bordato di bruno, caduco. Carne: bianca, immutabile. Spore: ellittiche 5,5-7 x 3,5-4 11m. Ecologia: primavera-autunno, in parchi, giardini, sotto conifere o latifoglie. Raro. Non comm.
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182 - Leucoagaricus marriagei (Reld) Son -Affine al precedente si differenzia per la taglia più contenuta (pileo non superiore ai 2 cm), per la colorazione atoni più chiari, rosa-lilacino e per le spore di dimensioni un poco superiori. Non comune. Non comm. 183 - Leucoagaricus littoralis (Menier) Bon et Boiffard Pileo: 4-8 cm; da subgloboso-campanulato a convesso, poi pianeggiante e ± umbonato; superficie unita, liscia, presto screpolata verso la periferia in sottili fenditure radiali lanuginose, che lasciano intravvedere il fondo sottostante bianco; spesso con residui velari biancastri al centro. Lamelle: bianche. Stipite: 5-10 x 0,8-2 cm; cilindrico con base nettamente bulbosa; liscio e sericeo; bianco. Anello: ± ampio, sottile, bianco. Carne: bianca, leggermente imbrunente verso la base; odore e sapore deboli, non significativi. Spore: amigdaliformi-ovoidali; 8-9 x 4-5 11m. Ecologia: autunno inoltrato, in ambienti costieri sotto latifoglie ed aghifoglie. Raro. Non comm. 184 - Leucoagaricus sublittoralis (Ki.ihner ex Hora) 5inger - Possiede pileo umbonato, con colorazione ocra-rosato, non uniforme, ma con disco nettamente più scuro, bruno-rossastro, recante spesso lembi biancastri del velo. Cresce In zone umide, ricche di sostanze nutritive, sotto latifoglie varie, meno legato della specie precedente agli ambienti costieri. Poco comune. Non comm.
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185 - Leucoagaricus pU'rpureorimosus Son et Soiffard Pileo: 3-6 cm; da subgloboso a conico-campanulato, poi pianeggiante, con umbone ± distinto; superficie a lungo unita e liscia, bruno-rosato, con sfumature porporine, poi sempre più fessuratoscrepolata radialmente verso il margine in modo da intravvedere il sottostante fondo biancastro. Lamelle: biancastre. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico-claviforme; liscio; bianco, imbrunente alla manipolazione. Anello: membranoso, sottile, biancastro. Carne: bianca, immutabile. Spore: amigdaliformi-ovoidali, citriformi, allungate 7-9 x 4-5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, in ambiente mediterraneo, su suoli sabbiosi sotto pini e querce. Poco comune. Non comm.
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Sezione Piloselli (Kuhner) Singer - Carne arrossante, verde o rosso-vivo con amrnoniaca; lamelle bianche, poi ± rosate o brune; spore con o senza poro germinativo; talora cespitosi. 186 - Leucoagaricus pilatianus (Demoulin) Bon et Boiffard [= Lepiota pilatiana Demoulin; Leucocoprinus pilatianus (Demoulin) M.M. Moser l Pileo: 4-8 cm; da subgloboso a convesso-pianeggiante, infine depresso con o senza umbone; superficie vellutata, bruno-vinoso, marrone, compatta e scura al centro, meno omogenea, più pallida e con fibrillosità radiali verso la periferia; imbrunente alla manipolazione. Lamelle: biancastre, a maturità ed al tocco macchiate di bruno-rossastro. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico con base ± bulbosa; liscio; bianco, si macchia di rossastro, per poi imbrunire, alla manipolazione. Anello: sottile, bianco, bordato di bruno. Carne: bianca, con viraggio ± intenso al bruno-rossastro; verdognola con ammoniaca. Spore: da ellittico-allungate a subovoidi; 6-7,5 x 3,5-4,5 ]lm. Ecologia: autunno, in suoli sabbiosi, sotto pini e querce in area mediterranea. Poco frequente. Non comm.
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Da recenti studi relativi a questa specie, sono stati delineati nuovi tcxc. Limitatamente ai soli caratteri morfologici ricordiamo:
187 - Leucoagaricus pilatianus vaL subrubens (Whichancky) Migl. et A. Gennari - Con taglia inferiore e viraggio della carne meno intenso.
Leucoagaricus pilatianus vaL salmoneophy/lus (Bon et Guimb.) Migl. et A. Gennari - Con lamelle dapprima gialle poi color salmone. Leucoagaricus pilatianus vaL rimosovelatus (Cantu) Migl. et A. Gennari - Con pileo più screpolato e residui velari al centro.
188 - Leucoagaricus badhami (Berk. et Broome) Singer [= Leucocoprinus badhami (Berk. et Broome) M.M. Moser] Pileo: 5-10 cm; da subgloboso a convesso, poi pianeggiante, un poco umbonato; superficie vellutatolanosa, dapprima beige-chiaro, compatta al centro, poi dissociata radialmente in squame fibrillose, rosso-arancioni al minimo tocco, infine bruno-scuro, bruno-nerastro su fondo più chiaro a maturità. Lamelle: biancastre, macchiate di giallo-zafferano, infine di brunastro. Stipite: 8-12 x 0,5-1,2 cm; cilindrico con base bulbosa; liscio; bianco all'apice, ± fioccoso sotto la zona anulare, vira al rosso-arancio, per poi imbrunire se manipolato. Anello: aderente, bianco, con bordo bruno. Carne: biancastra, giallo-zafferano, rossastra alla sezione. Spore: subamigdaliformi-ovoidali; 6,5-8,5 x 4-6 ]lm. Ecologia: estate-autunno, in zone ruderali, terreni grassi, singolo o a gruppi. Raro. Non comm.
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Sezione Annulati (Fr.) Bon - Basidiorni robusti, cespitosi e non; carne arrossante o imrnutabile; spore con poro germinativo e rnedulla rnetacrornatica. 189 - Leucoagaricus americanus (Peck) Vellinga [= L. bresadolae (Schulzer) Bon et Boiffard l Pileo: 6-12 cm; da tronco-conico a convesso, poi pianeggiante, con largo umbone ottuso; superficie bruno-rossastro ± scuro, inizialmente unita, poi, tranne che nella zona discale, dissociata in minute squame circolari su fondo crema; ingiallente, talvolta con essudazioni giallo-vivo. Lamelle: biancastre, poi macchiate di giallo-zafferano. Stipite: 8-16 x 1-3 cm; da claviforme a fusiforme; biancorosato, pruinoso, si macchia di giallo-zafferano al minimo tocco, poi bruno-rossastro, più scuro alla base. Anello: membranoso, bordo bruno-vinoso. Carne: biancastra, al taglio diviene giallo-zafferano, poi bruno-vinoso. Spore: ovoidali; 9-11 x 6-7,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, in zone ruderali, cespitoso su residui legnosi, terreni grassi o ammassi di concime animale. Raro. Tossico
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Fam igl ia Agaricaceae
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r 190 - LfJUcoagaricus lfJUcothites (Vittad,) Wasser [= L. naucinus (Fr.) P.D. Orton; Lepiota naucina (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 5-8 cm; da emisferico a piano-convesso con o senza largo umbone ottuso; superficie inizialmente liscia, bianca, poi fibrillo sa e debolmente ocracea al centro. Lamelle: fitte, dapprima bianco-crema, poi progressivamente rosate. Stipite: 5-8 x 1-2 cm; cilindrico, talvolta ricurvo verso la base dove termina in un bulbo ovoide ± bianco, sericeo e fibrilloso. Anello: membranoso, bianco, ± mobile. Carne: bianca, immutabile, odore e sapore gradevoli. Spore: ovoidali; 8,5-10 x 5-6 jlm. Ecologia: estate-autunno, in zone ruderali, prati, sentieri erbosi. Comune. Non comm. 191 - Leucoagaricus holosericeus (FL) M.M. Moser - Possiede stipite più slanciato e sottile, bianco, talvolta con ondulazioni trasversali senceo-brillanti, ± ingiallente allo sfregamento; carne pressoché inodore, non arrossante ma ingiallente. Poco comune. Non comm. 192 - LfJUcoagaricus cinerascens (Quél.) Bon et Boiffard Pileo: 4-8 cm; da conico-campanulato a piano-convesso con umbone ± accentuato; superficie liscia, unita, grigiastra, grigio-cenere, poi, a partire dal margine, radialmente lacerata in piccole squame appressate. Lamelle: libere, piuttosto fitte, dapprima bianche, poi progressivamente grigio-rosate. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; subcilindrico, ± bulboso, liscio, bianco con tendenza a macchiarsi di bruno-giallastro alla manipolazione. Anello: membranoso, bianco, caduco. Carne: bianca, poco o per nulla ingiallente; inodore ed insapore. Spore: ovoidali; 7-9 x 5-6 jlm. Ecologia: estate-autunno, in ambiente mediterraneo, in suoli sabbiosi sotto varie essenze. Raro. Non comm.
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Sezione Sericelli (KUhner.) Bon et Boiffard - Basidiomi slanciati, ± esili e fragili, rivestimento sericeo, di colore bianco, piieipellis aelementi disposti parallelamente; spore ovoidali-ellissoidali, senza poro germinativo.
193 - LfJUcoagaricus serenus (Fr.) Bon et Boiffard [= Lepiota serena Fr.; Sericeomyces serenus (Fr.) Heinem. Pileo: 3-4 cm; da campanulato a pianeggiante con umbone ottuso; superficie unita, liscia, biancocandido, sfumata di crema al centro, fibrillosa al margine. Lamelle: bianche, poi crema. Stipite: 48 x 0,4-0,8 cm; subcilindrico, talvolta con base claviforme o bulbillosa, bianco e sericeo. Anello: semplice ± ampio, persistente. Carne: esigua, bianca, immutabile, inodore ed insapore. Spore: 7,59 x 4,5-5,5 jlm. Ecologia: autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Non comune. Non comm. 194 - Leucoagaricus subvolvatus (Malenç. et Bertault.) Bon [= Sericeomyces subvolvatus (Malenç. et Bertault.) Bon J Pileo: 3-6 cm; da tronco-conico aconvesso, poi pianeggiante con debole depressione centrale; superficie ± regolare, liscia, sericea, biancastra, sfumata di grigiognolo al centro. Lamelle: biancocrema. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, con base per lo più storta e bulbosa, talora con resti velari volviformi, liscio e sericeo, grigiastro. Anello: membranoso ± persistente. Carne: bianca ed immutabile, inodore ed insapore. Spore: 7-10 x 2,5-3 jlm. Ecologia: autunno, in ambiente mediterraneo su suolo sabbioso. Raro. Non comm.
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Genere Chamaemyces Earle - Basidiomi collibioidi con pileo carnoso, di solito viscido. Spare non amiloidi, sparata crema. Trama delle lamelle regolare, pi!eipellis tipo imenoderma.
195 - Chamaemycesjracidus (Fr.) Donk [= Lepiota irrorata Quél.; Lepiotella irrorata (Quél.) Singer] Pileo: 3-6 cm; emisferico-convesso, poi disteso con margine regolare, non striato; superficie liscia, opaca e rugolosa con il secco, vischiosa con l'umido, crema-ocraceo, ocra-paglierino a maturità ± maculata per ['asciugarsi delle goccioline presenti in gioventù. Lamelle: poco fitte, libere, biancastre. Stipite: 4-7 x 0,5-1 cm; subcilindrico, inguainato inferiormente da squamette e da gocciole concolori al pileo, bianco e liscio sopra la zona anulare. Carne: bianca con odore di pesce fresco. Spore: 4,5-5 x 2,5-3 jlm. Ecologia: estate-autunno, luoghi aperti, aridi e sassosi. Raro. Non comm. Chamaemyces fracidus vaL pseudocastaneus Bon et Boiffard - Differisce dalla specie tipo per il colore pileico più scuro, fulvastro.
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Famigl ia Agaricaceae
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193
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Famiglia Hygrophoraceae Ol
Genere Hygrocybe
(
l3asidiomi di solito carnosi, omogenei, generai mente con colorazioni vivaci (bianche, giaJJe, arancioni, rosse, verdi, viola). Velo parziale e generale assenti. Pileo da conico-campanulato a convesso-appianato, asciutto o viscido, liscio o pruinoso, squamettato. Lamelle eia sublibere ed ascendenti (Fig. 02) ad adnate, decorrenti (Fig. 03), generalmente spesse, spaziate, di aspetto eeroso, acquoso. Stipite cilindrico, spesso attenuato alla base, talvolta lateralmente compresso e soleato, da liscio a striato, asciutto o viscido Trama delle lamelle irregolare-intrecciata (Fig 09) (sottogenere Cuphophyllus) o parallela (Fig. lO), con articoli corti o lunghi (sottogenere Hygrocybe). Spore in massa bianche. Pileipellis, da cutis a tricoderma, anche con elementi terminali molto dilatati. Basidi molto allungati e stretti (Iungh. > 4-5 volte la largh.). Spore lisce, non amiloidi Cheilocistidi poco differenziati presenti solo in alcune specie. Unioni a fibbia generalmente presenti.
B s V d
Ecologia: in aree erbose, soprattutto in pascoli poco antropizzati e concimati, torbiere (sfagneti), esiti dunali, sabbiosi, raramente in bosco, specie saprotrofe
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02
Tossicità: specie di buona qualità (es H punicea), di nessun interesse alimentare e specie tossiche, responsabili di sinelromi gastrointestinali (H conica cO?npLe:r). 03 Nella Check-list italiana sono segnalate 76 specie.
01 - Basidiomi di Hygrocybe insipido 02 . Lamelle libere ascendenti (/-/ygrocybe conico). 03 - Lamelle decorrenti di Cuphophy/lus.
04
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04 - Silhouette di Cuphophy/lum. 05 - Silhouette di Hygrocybe. 06 - Silhouette di Hygrophorus.
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06
Genere Hygrophorus Basidiomi carnosi, omogenei, con colorazioni biancastre, grigie, brune, gialle, aranciate, rossastre, vinose. Velo parziale talvolta presente. Pileo asciutto o viscido, liscio o squamettato. Lamelle da ad nate a decorrenti, spesse, spaziate. Stipite cilindrico, attenuato alla base o rigonfio, da liscio ad ornamentato, eli solito pruinoso all'apice, asciutto o viscido, in alcune specie decorato da residui di velo. Trama delle lamelle bilaterale divergente (Fig. 11). Spore in massa bianche. Pileipellis generalmente in forma di cutis. Basidi molto allungati e stretti (Jungh. > 4-5 volte la largh.). Spore di forma variabile, lisce, non amiJoidi. Unioni a fibbia generalmente presenti. Ecologia: specie ectornicorriziche, sia cii latifoglie che di aghifoglie, alcune specifiche (es. H Lucorwn con larice) .
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Tossicità: specie di buona commestibilità e molto ricerca te (es. H. 117,arZUOLLlS, H penarius, H russuia) ealtre di nessun interesse alimentare. Nella Check-Iist italiana sono segnalate 65 speCie 07 -Particolare di lamelle anastomizzate di Higrophorus morzuo/us. 08 - Particolare di lamelle di Higrophorus /eucophoeus-i/icis, €\IIdente Il tipico viraggiO bruno-rossastro al margine pileico 09 - Trama lamellare irregolare-intrecciata (Sottogenere Cuphophy/lus). IO - Trama \amellare parallela (Sottogenere Hygroeybe). Il - Trama lamellare bilaterale divergente (Genere Hygrophorus).
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Genere Hygrocybe (Fr.) P. Kumm. Der Fuhrerin die Pilzkunde, 1871
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Sottogenere Cuphophy/lus Donk - Trama lamellare irregolare, formata da ife sottili, intrecciate.
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Sezione Cuphophy/lus Donk - Superfici pileica e stipitale asciutte o ± vischiose, di colore smorto, bianco, grigio, arancione; margine liscio o striato; lamelle arcuato-decorrenti.
196 - Hygrocybe pratensis (Pers.) Murrill Pileo: 3-10 cm; da emisferico-convesso, talora campanulato, poi piano, con umbone, margine non striato; superficie liscia, asciutta, pruinosa-fibrillosa; arancio-albicocca, più scura al centro. Lamelle: rade, spesse, concolori al pileo, talora più chiare. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; cilindrico, pieno, attenuato verso il basso; secco, fibrilloso, concolore al pileo o più chiaro, biancastro alla base. Carne: soda, ocra pallido, di gradevole odore erbaceo. Spore: ovoidali, ellissoidali, 6-8 x 4,5-6 Jlm. Ecologia: autunno; cresce in grandi gruppi nei prati di collina e montagna. Comune. Comm. 197 - Hygrocybe pratensis var. pallida (Cooke) Arnolds [ = H. berkeleyì (P.D. Orton) PD. Orton et Watling] - È praticamente identica alla specie precedente da cui si distingue unicamente per il colore completamente biancastro. Hygrocybe pratensis var.·donadinii (Bon) Candusso - Possiede il margine nettamente crenulato ed odore cimicino.
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Comm.
Non comm.
198 - Hygrocybe colemanniana (A. Bloxam) PD. Orton et Watling Pileo: 3-7 cm; da convesso a piano, talora reflesso, con umbone, margine sottile, ± debolmente scanalato; superficie liscia, secca, viscida a tempo umido; bruno rossastro, più scura al centro, biancastra al bordo. Lamelle: molto spaziate, anastomosate, grigio-biancastro con riflessi rosati. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, pieno, asciutto, ± fibrilloso; concolore alle lamelle. Carne: esigua, fibrosa, biancastra, di odore leggermente farinoso. Spore: ovoidali, ellissoidali, 8-10 x 6-8 Jlm. Ecologia: autunno; cresce in gruppi esigui nei prati di montagna. Poco comune. Comm.
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199 - Hygrocybe radiata Arnolds - Simile al taxon precedente, diffensce per le minori dimensioni (pileo 2-5 cm), per il pileo lungamente striato e per le dimensioni sporali leggermente inferion (6,5-7,5 x 5-6 ~m). Piuttosto raro. Comm. 200 - Hygrocybe lacmus (Schumach.) PD. Orton et Watling Pileo: 2-6 cm; da emisferico-convesso a piano, infine reflesso, con ampio umbone, margine striato per trasparenza fino a metà del raggio; superficie liscia, untuosa, viscida a tempo umido; grigio-violaceo, grigio-topo, più chiaro al bordo. Lamelle: molto spaziate, grigiastre con filo chiaro. Stipite: 2-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, fistoloso, attenuato alla base, liscio ed asciutto; biancastro poi concolore alle lamelle, più chiaro alla base. Carne: soda, fibrosa, biancastra, di odore sgradevole, sapore amarognolo. Spore: ± ellissoidali 6-9 x 5-7 Jlm. Ecologia: autunno; nei prati di montagna. Raro. Comm.
UJ: 4
20 l - Hygrocybes fiavipes (Britzelm) Arnolds - Differisce per il colore alla base del gambo che risulta costantemente colorato di giallo e per l'odore subnullo. Gregario nei prati muscosi collinari. Più comune della specie precedente. Comm. 202 - Hygrocybe virginea (Wulfen) ED. Orton et Watling [= H nivea (Scop.) Murrill] Pileo: 1,5-5 cm; da emisferico-convesso a piano, infine depresso, con leggero umbone. Margine striato per trasparenza; superficie igrofana, ceracea ed untuosa a tempo umido; biancastro, cremaavorio, talora più scuro al centro. Lamelle: basse, spaziate, talvolta forcate, bianche. Stipite: 3-8 x 0,5-12 cm; cilindrico, fistoloso, attenuato alla base, asciutto e fibrilloso, concolore al cappello, talora sfumato di rosa alla base. Carne: tenace nello stipite, esigua nel pileo, fibrosa, biancastra, di odore e sapore nulli. Spore: ellissoidali amigdaliformi 6,5-12 x 4-7,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in gruppi di numerosi esemplari, nei prati e nei pascoli di collina e montagna. Molto comune. Comm. 203 - Hygrocybe russocoriacea (Berk. et Mil!.) PD. Orton et Watling - Èmacroscopicamente affine al precedente ma differisce per il colore avorio, ocra-pallido e soprattutto per l'inconfondibile ed intenso odore di cuoio di Russia o olio di cedro, che si mantiene a lungo anche nell'essiccata. Comm.
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Fam igl ia Hygmphoraceae
199 198
202
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Sottogenere Pseudohygrocybe San - Trama lamellare ± parallela; lamelle solitamente adnate o subdecorrenti; basidiomi con colori ± vivi e brillanti; superficie pileica e stipitale asciutta o vischioso-glutinosa. Sezione Neohygrocybe (Herink) Candusso - Superficie pileica asciutta o un po' untuosa; lamelle non decorrenti, trama lamellare subregolare; pileo grigiastro, bruno, nerastro; carne immutabile o arrossante.
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10 P-f
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204 - Hygrocybe fornicata (Fr.) Singer Pileo: 3-7 cm; da conico a piano-convesso, con umbone; margine ondulato, poco striato, con tendenza a rialzarsi e fessurarsi con l'età; superficie liscia, sericea, fibrillosa, biancastra, grigio-brunastro, più scura al centro. Lamelle: da adnate a smarginate, spesse, bianco-grigiastro, immutabili allo sfregamento. Stipite: 5-9 x 0,8-1,2 cm; da cilindrico a subclavato, liscio ed asciutto, fibrilloso; biancastro, talvolta con fibrillature bruno-giallastro alla base. Carne: soda, fibrosa, biancastra, immutabile, di odore terroso. Spore: ellissoidali, ovoidali, 6-9 x 4,5-6 llm. Ecologia: autunno; nei prati. Normalmente raro, abbastanza diffuso in talune annate favorevoli. Non comm. 205 - Hygrocybe nitrata (Pers.) Wiinche [= H. murinacea (Fr.) M.M. Moser] Pileo: 2,5-6 cm; da emisferico a convesso-appianato, margine ± striato, refi esso a maturità; superficie liscia, asciutta, untuosa a tempo umido, sottilmente fibrillosa-squamulosa, grigiastra, grigiobrunastro in modo uniforme. Lamelle: decorrenti con dentino, spaziate, spesse, bianco-grigiastro, più scure fra gli interstizi, immutabili al tocco. Stipite: 5-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico,± compresso longitudinalmente, presto cavo, fibrilloso, asciutto, bruno grigiastro, più chiaro verso la base. Carne: fibrosa esigua, grigio-biancastra, di odore nitroso, immutabile. Spore: ellissoidali, ovoidali, 7-9,5 x 4,5-6 llm. Ecologia: autunno; isolato o in piccoli gruppi nei prati. Poco comune. Non comm.
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Ol -4
206 - Hygrocybe ingrata Jensen et EH. Moller - Differisce per il colore pileico brunastro con macchie bruno-ruggine, le maggiori dimensioni e la netta tendenza della carne e delle lamelle ad arrossare alla pressione. Alivello microscopico le spore risultano di dimensioni superion (8-10 x 5-6); poco comune. Comm. 207 - Hygrocybe ovina (Bull.) Kiihner [= H nitiosa (Blytt) M.M. Moser] Pileo: 3-7 cm; da campanulato-convesso ad appianato, con largo umbone, margine ondulato, fessurato a maturità; bruno-scuro, quasi nel'astro; superficie asciutta, viscida a tempo umido, fibrillosasquamulosa. Lamelle: adnato-smarginate, ventricose, assai spaziate, spesse, grigiastre, più chiare verso il filo, si macchiano di rossastro al tocco. Stipite: 3-8 x 0,5-2 cm; subcilindrico, spesso solcato-compresso longitudinalmente, presto cavo, liscio ed asciutto, concolore al pileo, biancastro alla base. Carne: fibrosa, grigiastra, nettamente arrossante; odore debole nitroso-farinoso. Spore: da ellissoidali a subovoidali, 7-11 x 5,5-7 pm. Ecologia: autunno; gregario, nei prati. Poco comune. Non comm.
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Sezione C/utinosae Kuhner (= sez. Subglutinosoe Singer pp.) - Superfici pileica e stipitale nettamente viscido-glutinosa; colori vivaci verde, rosa, giallo-arancione. U. a f. presenti.
208 - Hygrocybe irrigata (Pers.) Bon [= H. unguinosa (Fr.) P. Karst.] Pileo: 2-6 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi appianato e largamente umbonato, margine ± striato per trasparenza; superficie brillante ricoperta da uno strato ± spesso di glutine, fibrillosa a tempo secco, grigio-brunastro, a tonalità più scure al centro. Lamelle: adnate, decorrenti per un dentino, ventricose, spaziate, anastomosate, bianche poi grigiastre con filo più chiaro. Stipite: 5-10 x 0,5-0,8 cm; cilindrico, compresso o ondulato, cavo, molto fragile, vischioso-glutinoso, concolore al pileo. Carne: grigiastra, esigua, fragile; odore e sapore pressoché nulli. Spore: da ellissoidali a ovoidali, 7-11 x 5-7,5 llm. Ecologia: autunno; isolato o a piccoli gruppi, nei prati, in zone aperte boschive. Poco comune. Non comm.
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Q1
Famiglia Hygr-ophoraceae
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204
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209 - Hygrocybe laeta (Pers.) P. Kumm. Pileo: 2-4,5 cm; da emisferico-convesso, ad appianato sino a centralmente depresso, margine striato per trasparenza; superficie ± vischiosa-glutinosa, liscia, rosa-salmone, rosa-carnicino-bruniccio con sfumature arancioni, talvolta anche olivastre verso il bordo. Lamelle: arcuate, adnato-decorrenti per un dentino, alte, spaziate, spesse, filo glutinoso, ocra-arancio, rosa-grigiastro. Stipite: 3lO x 0,3-1 cm; cilindrico, liscio e glutinoso, cavo, giallastro, grigio-verdastro, grigio-olivastro, verdastro all'apice. Carne: esigua, fibrosa, biancastra, odore e sapore subnulli. Spore: da ellissoidali a ovoidali, 5,5-8 x 4-5,5 )lffi. Ecologia: autunno; gregario in prati e pascoli erbosi. Comune. Non comm. 210 - Hygrocybe psittacina (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 2-4 cm; da emisferico-convesso a campanulato, con ampio umbone, margine striato per trasparenza; verde, verde-giallognolo, spesso bruscamente decolorato su toni variegati rosa, gialloaranciato, violetti; superficie liscia, molto glutinosa, sericea a tempo secco. Lamelle: adnato-smarginate, ceracee, ventricose, molto spaziate, giallastre con sfumature verdastre. Stipite: 5-7 x 0,3-0,6 cm; subcilindrico, liscio e glutinoso, talvolta ondulato, fistoloso, presto cavo, verde-giallastro a tonalità variabili come nel pileo. Carne: esigua, fibrosa, concolore alla superficie esterna; odore e sapore subnulli. Spore: da ellissoidali a ovoidali, 7-9 x 5-6,5 )lm. Ecologia: autunno, anche inoltrato; Non comm tra l'erba dei prati, lungo i sentieri erbosi. Abbastanza comune. 211 - Hygrocybe psittacina var. perplexa (AH Sm. et Hesler) Boertm. - Differisce per il colore rosso-arancio ± uniforme del pileo e dello stipite e per l'assenza di pigmento verde in ogni parte del basidioma. Poco comune. Non comm. Sezione Coccineae Fayod - Superficie pileica brillante, liscia o tomentosa, asciutta o viscida, colori vivaci rosso, arancione, giallo; stipite secco o appena vischioso.
212 - Hygrocybe reidii Ktihner Pileo: 2-4,5 cm; da emisferico-convesso ad appianato-depresso, margine ondulato-crenato; superficie liscia, asciutta, leggermente feltrato-squamulosa con il secco e l'età; rosso-giallo-arancione vivo, ± uniforme. Lamelle: sinuose, spaziate, arcuate e ± decorrenti, da giallastre a arancione pallido. Stipite: 3-5 x 0,3-0,7 cm; cilindrico, flessuoso, talvolta compresso, pieno poi cavo, liscio, secco, viscido a tempo umido, arancione all'apice, bianco-giallastro alla base. Carne: esigua, biancastra all'interno, ± concolore alla superficie esterna quella periferica; odore caratteristico, simile al miele. Spore: ellissoidali-ovoidali, alcune ± strozzate; 6,5-9 x 4-5,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, radure boschive, a quote diverse. Non comune. Non comm. 213 - Hygrocybe quieta (Ktihner) Singer (= H obrussea ss. auct.) Pileo: 3-5 cm; da emisferico-convesso ad appianato con o senza umbone, margine liscio o debolmente striato per trasparenza; superficie glabra o appena fibrillosa; ± igrofana, ceracea, gialloarancio, giallo-oro. Lamelle: adnate, talora decorrenti con dentino, ventricose, molto spaziate, tipicamente rosa-arancione, con filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico con base affusolata, fistoloso, talvolta compresso-solcato, liscio, sericeo, giallo-arancione. Carne: giallo-arancio pallido; odore caratteristico cimicino. Spore: ellissoidali, con strozzatura ± marcata; 7-9,5 x 4,5-5,5 )lm. Ecologia: autunno; prati, anche in zone erbose presso latifoglie. ± comune. Non comm. 214 - Hygrocybe miniata (Fr.) P. Kumm. Pileo: 1,5-4 cm; da emisferico-convesso ad appianato-depresso, margine intero, non striato; superficie asciutta, feltrato-vellutata, leggermente squamulosa al disco; rosso vivo o rosso arancio, talvolta ingiallente verso il bordo. Lamelle: adnate-smarginate, molto spaziate, arancio-rossastro, rosate con filo giallastro. Stipite: 2,5-5 x 0,2-0,7 cm; cilindrico, cavo, liscio, asciutto, appena viscido a tempo umido, rosso-arancione all'apice, bianco-giallastro alla base. Carne: esigua, giallastra, odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali, ± strozzate; 6,5-10 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati e radure boschive. Abbastanza comune. Non comm. 215 - Hygrocybe calciphila Arnolds - Possiede colore pileico meno acceso, e preferenze per terreni basici. Rilevante è la forma delle spore: ellittiche senza restringi mento o strozzatura. In radure presso conifere o latifoglie. Poco comune. Non comm. 100
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Famiglia Hygrophoraceae
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216 - Hygrocybe cantharellus (Schwein.) Murrill (= H lepida Arnolds) PUeo: 1-4 cm; da convesso a piano convesso, talora ombelicato, margine increspato-crenulato; superficie vellutata ed asciutta; arancio, rosso-arancio, rosso carminio, al centro sono presenti piccole squame concolori. Lamelle: nettamente decorrenti, arcuate, spaziate, ceracee, da crema ad albicocca con il filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm; cilindrico o appena attenuato verso la base, pieno, cavo all'altezza delle lamelle, liscio, asciutto, rosso-arancio all'apice, bianco-giallastro verso il basso. Carne: esigua, rossastra, odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali, ovoidali, alcune strozzate; 7,5-10 x 6-7,5jlm. Ecologia: autunno; isolato o in piccoli gruppi, in zone aperte, erbose e muschiose. Abbastanza comune. Non comm. 217 - Hyqfl)cbybe turunda (FL) P KaLst - Possiede squamule neLastLe sull'inteLa supeLficie pileica, coloLe r.osso-aLancio, pileo abbastanza r.obusto e meno slanClato, pLedilezione peL sfagni e teLLeno aLgilloso acido. Poco comune. Non comm.
op-, 10 P-t
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218 - Hyqrocybe [Ocdneocrenata (PD. OLton) M.M. Moser - La pLesenza di squamule nerastre, per questa specie, è limitata alla zonacentrale del pileo. Il colore del basidioma è r.osso, il pmtamento è slanciato. CLesce su terreno di tipo calcareo. Non comm. --'
219 - Hygrocybe coccinea (Schaeff.) P. Kumm. PUeo: 2-6,5 cm; da emisferico a convesso-campanulato, infine appianato, con o senza umbone, margine liscio, un po' striato con l'età; superficie rugolosa, igrofana, lubrificata, rosso-carminio intenso, decolorata a partire dal centro. Lamelle: adnate, appena decorrenti, spesse, spaziate, giallo-rosato, rosso-arancio, con filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, spesso curvo e compresso, fistoloso, liscio, ceraceo, rosso all'apice, giallastro alla base. Carne: esigua, fibrosa, rossastra a livello del pileo, giallastra nello stipite, biancastra alla sua base; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali allungate; 8-11,5 x 4,5-6,5jlm. Ecologia: autunno; prati, pascoli. Comune. Non comm.
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220 - Hyqrocybe marchii (BLes.) SingeL - Possiede dimensioni leggeLmente infeLion, pileo più nettamente striato al maLglne e lamelle laLgamente adnate. Micr.oscopicamente sono notevoli le spOLe ellittico-ovoidali fLammiste ad altre strozzate. Rar.o. Non comm.
221- Hygrocybe ceracea (Fr.) P. Kumm. PUeo: 8-4 cm; da emisferico a convesso, infine appianato, leggermente depresso al centro, margine striato per trasparenza; superficie lubrificata, un poco vischiosa a tempo umido, igrofana, fibrillosa con il secco; gialla, giallo-arancio brillante, tendente a sbiadire con l'età a partire dal margine. Lamelle: adnate, talora decorrenti per un dentino, rade, bianco-gialline o concolori al pileo, con il filo più chiaro. Stipite: 2,5-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, fistoloso, liscio, asciutto, sericeo, concolore al pileo. Carne: fibrosa, giallo-crema, giallastra; odore erbaceo, talora cimicino. Spore: ellissoidali-allungate, molte ± strozzate; 6-8 x 3,5-5 jlm. Ecologia: estate-autunno; in gruppi numerosi, prati e pascoli, a quote diverse. Poco comune. Non comm.
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222 - Hyqrocybe insipida (JE. Lange) M.M. Moser - ÈcaLatterizzato da dimensioni assai variabili, pileo r.osso-aLancio nei giovani esemplaLi, con maLgine irregolaLe etalvolta frastagliato, stipite colmato di r.ossastLo all'apice e giallastr.o alla base. Possiede spoLe subcilindLiche e str.ozzate. TLa l'eLba, spesso ai maLglni di boscaglie di latifoglie. Piuttosto Lar.o. Non comm. 223 - Hygrocybe punicea (Fr.) P. Kumm. PUeo: 1,5-10 cm; da conico a conico-convesso o campanulato, poi appianato, irregolare, con largo umbone, margine ± lobato; superficie liscia, viscida ed untuosa a tempo umido; rosso-ciliegia, rosso-vermiglio, decolorando ha tendenza a mantenere il bordo più scuro. Lamelle: da sublibere a decorrenti con dentino, ventricose, spaziate, dapprima gialle, poi rosa-rosso, con il filo eroso-irregolare, giallo. Stipite: 4-10 x 1-2,5 cm; da cilindrico a subfusiforme, ricurvo, fistoloso, pieno, giallo-arancio, percorso longitudinalmente da fibrille rossastre, biancastro alla base. Carne: abbastanza consistente, fibrosa, giallo-arancio nel pileo, biancastra all'interno dello stipite che è fistoloso; odore subnullo o non significativo. Spore: ellissoidali-oblunghe; 7,5-10,5 x 4,5-6 jlm. Ecologia: estate-autunno; gregario in gruppi ± numerosi in prati montani. Abbastanza comune. Comm.
102
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Famiglia HygmphoTaceae
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224 - Hygrocybe splendidissima (PD. Orton) Svrcek Pileo 4-8 cm; da conico a conico-convesso, campanulato, infine appianato con umbone ± acuto e accentuato, margine ondulato; superficie liscia, brillante, ceracea; arancio, rosso-vermiglio uniforme o poco più chiara all'orlo. Lamelle: da libere ad adnato decorrenti con dentino, ventricose, spaziate, giallo-arancio con il flo più chiaro. Stipite: 4-10 x 0,5-2 cm; cilindrico, per lo più canalicolato-compresso, fistoloso e cavo, liscio, lardaceo a tempo umido, rosso-arancio all'apice, biancastro alla base. Carne: esigua, fibrosa, giallastra, biancastra alla base dello stipite; odore subnullo. Spore: ellissoidali, ovoidali, 8-9,5 x 5-6 pm. Ecologia: autunno; prati incolti; luoghi erbosi. Poco comune. Non comm. 225 - Hygrocybe aurantiosplendens Haller Pileo: 3-7 cm; da conico a conico-campanulato, infine appianato con largo umbone, margine lobato, spesso fessurato; superficie liscia, lubrificata, un po' vischiosa, giallo-arancio, rosso-arancio vivo non uniforme e con netta tendenza a sbiadire. Lamelle: adnate, decorrenti per un dentino, ventricose, non molto spaziate, gialline, sfumate di rosa-arancione fra gli interstizi. Stipite: 3-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, rastremato alla base, fistoloso, liscio, sericeo-fibrilloso, giallo-arancio, biancastro alla base. Carne: fibrosa, fragile, giallastra, biancastra alla base dello stipite; senza odore particolare. Spore: subcilindriche, strozzate; 8-9,5 x 3,5-5 pm. Ecologia: autunno; pascoli. Raro. Non comm.
226-Hygrocybemucronella (Fr.) P Karst. [=H reni (R. Maire) J.E. Lange] Pileo: 0,8-2,5 cm; da emisferico a convesso, spesso campanulato, margine talvolta increspato, striato per trasparenza; superficie liscia, igrofana, vischiosa a tempo umido; rosso-carminio, rosso-arancio non uniforme, si decolora a partire dal centro. Lamelle: ceracee, adnate, decorrenti per un dentino, molto spaziate,± triangolari, rosa-arancio, con il filo ondulato, giallo. Stipite: 3-6 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, flessuoso, curvo, fistoloso, liscio, lardaceo, giallo-arancione. Carne: esigua, rossastra nel pileo, gialla nello stipite; odore subnullo, sapore tipicamente amaro. Spore: ellissoidali, per lo più strozzate; 7,5-9 x 4,5-6,5 pm. Ecologia: autunno; pascoli e radure. Non comune. Non comm.
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227 - Hygrocybe helobio (Arnolds) Bon. - Èspecie di difficile collocazione sistematica: se infatti la superficie squamosa e l'aspetto generale la farebbero collocare all'interno della sottosez. Squamulosinae della sezione Coccinae, la lunghezza delle ife della trama lamellare la dovrebbero far insenre nella sez. Hygrocybe. Microscopicamente è comunque simile ad H. miniata, ne differisce però per il colore più chiaro delle lamelle e la maggiore fragilità della carne. Raro Non comm.
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Sottogenere Hygrocybe Bon - Trama imeniale ± parallela; lamelle spesso libere. Sezione Hygrocybae - Pileo generalmente conico, con colori vivaci rosso, giallo o arancione; superficie pileica asciutta o appena viscida, spore di lunghezza superiore a 9 ~m, carne immutabile o annerente.
228 - Hygrocybe intermedia (Pass.) Fayod Pileo: 5-7 cm; inizialmente conico, poi conico-campanulato, infine disteso con umbone ± acuto, margine lobato-ondulato, superficie tipicamente asciutta con evidenti fibrille e sottili squamule rossastre su sfondo giallo-arancione. Lamelle: sublibere, ventricose, spesse, spaziate, giallo-chiaro. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; cilindrico o appena attenuato verso la base, diritto, spesso compresso, fibrilloso, concolore al pileo, biancastro alla base. Carne: fibrosa, tenace, biancastra, ± arancio in periferia; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali; 9-11 x 5-7,5 pm. Ecologia: estate-autunno; gregario o isolato in prati incolti, anche a quote elevate. Poco frequente. Non comm. 229 - Hygrocybe spadicea (Scop.) P. Karst. Pileo: 2-6 cm; da conico ad espanso, largamente campanulato, umbonato, margine lobato, ± frastagliato a maturità, superficie liscia, fibrillosa, vischiosa, bruno-dattero, marrone, nerastro al centro. Lamelle: sublibere, adnate, ventricose, molto spaziate, giallo citrino, sfumate di arancio con l'età. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, un po' attenuato alla base, giallo-zolfo, percorso da fibrillature più scure. Carne: esigua e fragile, fissile, bianco-giallastra; senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali; ovoidali; 9-12 x 5,5-6,5 pm. Ecologia: estate-autunno; gregario in prati, radure erbose e muschiose di montagna e di collina. Non comune. Non comm. 104
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Fam igl ia Hygrophoraceae
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230 - Hygrocybe persistens (Britzelm.) Singer [= H. acutoconica (Clem.) Singer] Pileo: 4-8 cm; da conico ad espanso-campanulato con umbone ± acuto, margine lobato, irregolare; superficie liscia, fibrillosa, ± viscida, giallo, giallo-arancio. Lamelle: libere, appena adnate, ventricose, spaziate, giallo-crema, giallo-citrino. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, fibrilloso, ± concolore al pileo, biancastro alla base. Carne: esigua, fragile, giallo-arancio nella parte alta dello stipite, biancastra nella parte bassa dello stesso; odore e sapore subnulli. Spore: ellissoidali allungate, misure molto diverse, entro 9-15 x 6,5-8,5 Jlm. Ecologia: autunno; nei prati e nelle radure, al bordo dei sentieri, spesso in zona mediterranea. Non comune. Non comm.
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231 - Hygrocybe persistens varo konradii (Haller) Boertm. Pileo: 3-7 cm; inizialmente conico-campanulato, infine piano-convesso con umbone ± ottuso, talora acuto, margine non eccessivamente lobato, abbastanza regolare; superficie liscia e sericea, fibrillosa, appena viscida a tempo umido, giallo-arancione, arancio-rossastro. Lamelle: libere, adnate, ventricose, piuttosto spaziate, giallastre. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, fibrilloso, quasi concolore al pileo, più chiaro e arrotondato alla base. Carne: esigua, fragile, giallastra, più fibrosa nello stipite; odore e sapore non significativi. Spore: ± ellissoidali 7,5-14 x 6-9 Jlm. Ecologia: autunno; nei prati e nelle radure di collina o bassa montagna. Poco comune. Non comm.
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232 - Hygrocybe persistens varo konradii f. subglobispora (P.D. Orton) Boertm. - Assai affine ai taxa precedenti, si riconosce per le dimensioni appena superiori (pileo 4-8 cm); per il colore della superficie pileica generalmente arancio pallido e per il colore delle lamelle più chiaro. Particolarmente rilevante è però la forma subglobosa delle spore che misurano 6-10 x 5,5-8 ~m. Cresce in autunno; in prati e radure, spesso in area mediterranea; non comune. Non comm.
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233 - Hygrocybe conica (Schaeff.) P. Kumm. (= H. nigrescens ss. auct.) Pileo: 2,5-5 cm; dapprima conico-campanulato infine espanso ma sempre con umbone ± acuto, margine ondulato; superficie liscia, sericea, fibrillosa, viscida con l'umido, ± annerente allo sfregamento, di colore assai variabile: giallo, rosso, arancio, con sfumature verdastre, spesso con centro più scuro, quasi nerastro. Lamelle: libere, leggermente adnate, ventricose, poco spaziate, bianco-crema, giallastre, grigiastre, ± annerenti al tocco. Stipite: 3-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, talora ritorto, fibrilloso, giallastro, arancio, più chiaro alla base. Carne: fibrosa, fragile, acquosa, bianco-giallastra, annerente; odore e sapore insignificanti. Spore: ellissoidali-cilindracee, alcune strozzatc; 10-13 x 6-8 Jlm. Ecologia: estate-autunno; isolato o in gruppi numerosi in prati, pascoli e radure umide, dalla montagna allivello del mare. Molto comune e diffuso ovunque. Tossico Sono state descritte numerose forme e varietà relative alla specie precedenti, esse sono state delimitate ± chiaramente; tuttavia l'estrema variabilità dell'aspetto macroscopico e l'identità degli elementi microscopici, negli esemplari di questa specie facilmente rinvenibile, rendono aleatorio il tentativo di attribuzione delle diverse raccolte ai tipi individuati in letteratura.
234 - Hygrocybe conicoides (ED. Orton) ED. Orton et Watling Pileo: 2,5-5 cm; da conico-campanulato a piano-espanso con persistente umbone ± acuto, margine ondulato e lobato; superficie liscia, sericea, fibrillosa, untuosa a tempo umido, ± annerente allo sfregamento, di colore rosso, rosso-arancio, spesso con centro più scuro. Lamelle: libere, leggermente adnate, ventricose, poco spaziate, con il filo seghettato, rosso-arancio, appena annerenti al tocco. Stipite: 3-5,5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, spesso ritorto, fibrilloso, rosso-arancio, brunastro al centro, più chiaro alla base. Carne: fibrosa, fragile, acquosa, giallo-arancio pallido, lentamente annerente; odore c sapore insignificanti. Spore: allungate, cilindriche; 10-14 x 5,3-6,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; presso gli arenili sabbiosi in ambito mediterraneo. Poco comune. Non comm.
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Famiglia Hygrophoraceae
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Sezione Microsporae Boertm. - Spore di dimensioni inferiori a 9 IJm; superficie pileica e stipitale asciutta. 235 - Hygrocybe calyptrijorrnis (Berk. et Broome) Fayod Pileo: 3-6 cm; inizialmente conico ovoide, poi conico-campanulato e provvisto di netto umbone acuto, margine ondulato-Iobato spesso fessurato, reflesso con l'età; superficie liscia, asciutta, viscida a tempo umido; rosa-lilla, rosa-violetto, tende a sbiadire con il secco e l'età. Lamelle: libere, arcuate, appena spaziate, biancastre o concolori al pileo. Stipite: 6-12 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, slanciato, talvolta compresso, ricurvo, liscio, fibrilloso, biancastro, talvolta sfumato di rosa all'apice. Carne: esigua, fibrosa, biancastra, talora rosa nel pileo; senza odore e sapore particolari, facilmente putrescibile. Spore: ellissoidali-ovoidali, 6,5-8,5 x 4,5-7 Jlm. Ecologia: autunno; in piccoli gruppi Non comm. o isolato nei prati e nei pascoli collinari e di montagna. Raro. 236 - Hygrocybe citrinovirens (J. E. Lange) Jul. Schaff. Pileo: 1,5-6,5 cm; conico, conico-campanulato, infine appianato, sempre con umbone ± acuto, margine lobato, frastagliato e refiesso a maturità; superficie liscia, fibrillosa, verde-giallastro, talvolta con sfumature bruno-arancio, soprattutto nei giovani esemplari. Lamelle: libere, ventricose, spaziate, bianche con riflessi verdastri. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, con base assottigliata, solcato-compresso longitudinalmente, fibroso concolore al pileo, bianco alla base. Carne: fibrosa, fissile, bianco-giallognola, senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, ovoidali, 7-9 x 4,5-6 Jlm. Ecologia: autunno; gregario in prati e radure boschive. Non comune. Non comm.
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Sezione C1orophanae (Herink) Arnolds - Pileo per lo più emisferico-convesso, non conico; pileipellìs costituita da una ixocute o da ixotricoderma, lamelle adnate-srnarginate. -I
237 - Hygrocybe chlorophana (Fr.) Wiinche Pileo: 2,5-6 cm; da emisferico a piano-convesso, talora depresso, margine leggermente striato per trasparenza; superficie liscia, igrofana, molto vischiosa, gialla, giallo-arancio, talvolta a riflessi verdolini. Lamelle: smarginate, ventricose, spaziate, biancastre, poi giallo-arancio pallido. Stipite: 48 x 0,5-1 cm; cilindrico, spesso solcato o compresso longitudinalmente, fistoloso, presto cavo, liscio, molto vischioso, asciutto a tempo secco, concolore al pileo. Carne: esigua, fragile, acquosa, giallastra; odore e sapore pressoché nulli. Spore: ellissoidali allungate; 7-8,5 x 4-6 Jlm. Ecologia: autunno; in gruppi, anche molto numerosi, nei prati collinari. Comune e diffuso. Non comm.
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238 - Hygrocybe chlorophono var. ourontioco Bon.- Si differenzierebbe dalla specie tipo unicamente per il colore arancio vivo di pileo e stipite. Spesso frammista a basidiomi dal colore tipico. Abbastanza diffusa. Non comm.
239- Hygrocybe glutinipes (J.E. Lange) Haller. Pileo: 0,5-3 cm; da emisferico a piano-convesso, infine appianato, margine nettamente striato; superficie liscia, igrofana, molto vischiosa e glutinosa, giallo-limone, spesso con il centro più scuro ed il margine decolorato di bianco. Lamelle: smarginate, da adnate a decorrenti, ± spaziate, biancastre, talora giallo-pallido. Stipite: 1,5-4 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, slanciato spesso canaliculato, fistoloso, poi cavo, liscio, molto vischioso, glutinoso, ± concolore al pileo. Carne: esigua, fragile, acquosa, giallastra; odore e sapore non rilevanti. Spore: oblunghe, cilindriche, talora strozzate; 7-8,5 x 3,5-5 )lIn. Ecologia: autunno; nei prati e nelle radure. Raro. Non comm. Hygrocybe glutinipes var. rubro Bon - SI differenzia dalla specie tipo esclusivamente per il colore rosso to rara, facilmente confondibile con altre specie.
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di tutto il basidioma. MolNon comm.
240 - Hgrocybe subpopilloto Kuhner - Ha portamento normalmente esile e slanciato, superfici pileica estipitale un poco viscide con costante presenza di un piccolo umbone (papilla) al centro del pileo arancione. Cresce isolato o in gruppi di pochi esemplari in prati e radure di collina o montagna. Raro. Non comm.
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Famiglia Hygmphoraceae
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Genere Hygrophorus Fr.
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Sezione Hygrophorus (= sez. Eburnei Bataille) - Pileo bianco, giallastro; stipite asciutto o viscido; carne immutabile o ingiallente.
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Sottosezione Chrysodonti Singer - Velo generale presente, asciutto, fioccoso; stipite asciutto. 241 - Hygrophorus chrysodon (Batsch) Fr. Pileo: 3-8 cm; da emisferico a piano-convesso, con o senza umbone; superficie vischiosa, bianca, ± ricoperta da fioccosità granulose, dapprima concolori, poi di colore giallo-oro particolarmente verso il bordo e all'estremo margine. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, arcuate, rade, biancastre. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, pieno, poi cavo, assottigliato alla base, fibrilloso, biancastro, ricoperto in alto, da fioccosità giallastre. Carne: biancastra, senza odore e sapore particolari. Spore: 7,5-9 x 4-4,5 11m. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Poco comune. Comm. Sottosezione Pallidini A.H. Sm. et Hesler - Velo generale assente; stipite asciutto. 242 - Hygrophorus penarius Pr. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a piano-convesso, irregolare, con largo umbone; superficie liscia, asciutta, biancastra, poi ± ocracea al centro. Lamelle: da adnate a ± decorrenti, spesse e rade, crema con riflessi rosa. Stipite: 5-8 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, pieno, attenuato alla base, biancastro, finemente granuloso-fioccoso, sovente con fibrille ocracee o giallastre alla base. Carne: soda, biancastra, odore di latte o vago di antibiotici, sapore dolciastro. Spore: 6-8 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: in autunno; gregario, nei boschi di latifoglie, in particolare sotto querce. Comune. Comm. 243 - Hygrophorusfagi G. Becker et Bon Pileo: 2-8 cm; da emisferico a piano-convesso; margine nettamente e a lungo involuto; superficie, da bianco candido a bianco-avorio, poi crema-ocraceo al centro, liscia o finemente vellutata a tempo secco, viscida a tempo umido. Lamelle: ± decorrenti, mediamente spaziate, crema, sfumate di rosa. Stipite: 3-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, rastremato alla base, furfuraceo nella parte superiore, vischioso, bianco con fibrille concolori poi ± ocracee. Carne: bianca con riflessi rosati, inodore ed insapore. Spore: 6,5-10 x 4-5,5 11m. Ecologia: in autunno; in faggeta. Comune. Comm. 244 - Hygrophorus melizeus (Fr.) Fr. ( = H karstenii Sacc. et Cub.) -Si riconosce per la colorazione bianca del pileo, che contrasta con il colore ocra-giallastro, arancio delle lamelle. Spore 7,5-10 x 5-6 ~m. In boschi montani di aghifoglie (peccete). Raro. Comm. 245 - H..ygrophorus piceae Ki.ihner Pileo: 1,5-5 cm; da emisferico a piano-convesso; margine sottile ± ondulato; superficie liscia, viscida a tempo umido, da bianco candido a bianco-avorio, sfumata di crema ocraceo al centro con l'età. Lamelle: da subdecorrenti a decorrenti, arcuate, piuttosto spaziate, bianco-crema con riflessi rosa. Stipite: 6-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, rastrernato alla base, pieno, bianco, ricoperto in alto da fioccosità concolori. Carne: bianca, senza odore e sapore particolari. Spore: 6,5-8 x 4,5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; nei boschi di aghifoglie. Abbastanza comune. Comm. Sottosezione Hygrophorus - Basidiomi con velo generale presente, glutinoso; stipite viscido. 246 - Hygrophorus COSS'llS (Sowerby) Pr. [= H. eburneus (Bull.) Pr. varo quercetorum Arnolds] Pileo: 3-8 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie liscia, glutinosa, igrofana, bianca, presto ± sfumata di ocra al centro. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, arcuate, mediamente fitte, biancastre, con sfumatura crema-giallastra. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, pieno, poi cavo, attenuato alla base, finemente fioccoso superiormente, vischioso, bianco, ocraceo alla base. Carne: biancastra, con odore di topinambur o di bruco della falena Cossus cossus (larva del miele). Reazione nulla al KOH. Spore: 8-9,5 x 4-5,5 11m. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie. Comune. Non comm. 110
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Fam igl ia Hygrophoraceae
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r 247 - Hygrophorus eburneus (Bull.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso con ampio umbone ottuso, margine a lungo involuto; superficie liscia, ± glutinosa, bianco candido, a maturità con lievi tonalità giallo-ocraceo al centro. Lamelle: subdecorrenti, arcuate, spaziate, biancastre con sfumature crema-rosate a maturità. Stipite: 6-10 x 0,5-1 cm; cilindrico o assottigliato verso la base, pieno, bianco, ± calzato da glutine nel tratto inferiore, asciutto e fioccoso in quello superiore, talvolta con toni ocracei alla base. Carne: biancastra, con odore simile a buccia di mandarino, si colora di arancio con KOH. Spore: 8-9 x 5-6 }lm. Ecologia: in autunno; nei boschi di latifoglie (faggete). Abbastanza comune. Camm. 248 - Hygrophorus discoxonthus (Fr) Rea ( = H.
chrysospis Metr) - Si riconosce per il cappello bianco con sfumature giallastre al centro, ma soprattutto per il diffuso viraggio bruno rugglnoso con l'invecchiamento e la manipolazione. Carne giallo vivo con KOH Spore: 7,5-9 x4,5-6 ~m. Cresce nei boschi di faggio Poco comune. Camm.
249 - Hygrophorus hedrychii (Velen.) K. Kult. Pileo: 3-6 cm; da emisferico, a piano, infine, anche ± depresso, spesso con piccolo umbone centrale; superficie liscia, viscida a tempo umido, da bianca a crema-carnicino, a toni più scuri al centro. Lamelle: piuttosto decorrenti, arcuate, rade, biancastre con deboli sfumature rosate. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, pieno, poi cavo, attenuato e ricurvo alla base, vischioso, granuloso all'apice, concolore al cappello. Carne: biancastra con riflessi rosati e odore debole un po' sgradevole. Spore: 7-10 x 4,5-5,5 }lm. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto betulla. Raro. Nan camm. 250 - Hygrophorus gliocyclus Fr. Pileo: 5-10 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso ± umbonato; superficie liscia, nettamente glutinosa nel giovane e a tempo umido, biancastra, avorio, con il centro ocra- giallognolo ± scuro. Lamelle: decorrenti, arcuate, spaziate, crema-giallastro. Stipite: 6-10 x 1-2 cm; cilindrico, biancastro, ricoperto da uno spesso strato di glutine fino in prossimità delle lamelle dove si interrompe bruscamente formando un caratteristico anello. Carne: biancastra, senza odore e sapore particolari. Spore: 8-10 x 4,5-6 }lm. Ecologia: in autunno; nei boschi misti di latifoglie ed aghifoglie (pini). Non comune. Camm.
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Sezione Pudorini (Bataille) Konrad et Maubl. - Pileo ± nettamente colorato, rosa, rosa-brunastro, arancione, porpora; velo assente o, se presente, cortiniforme. Sottosezione Erubescentes A.S. Sm. et Hesler - Pileo e lamelle con tonalità rosa-porporine vinose.
251- Hygrophorus capreolarius (Kalchbr.) Fr. Pileo: 3-8 cm; da emisferico-campanulato a pianeggiante, con ampio umbone ottuso, margine lungamente involuto; superficie liscia, finemente fibrillosa, un po' vischiosa, di colore bruno-vinoso, porpora con macchie più scure. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, spaziate, concolori al cappello. Stipite: 3-7 x 1-1,5 cm; cilindrico, attenuato alla base, asciutto pieno, poi cavo, percorso longitudinalmente da striature brunastre su fondo porporino ± chiaro, annerente con l'età ed alla manipolazione. Carne: crema rosata, grigiastra, odore fungino, sapore dolce. Spore: 6-7 x 4-5 11m. Ecologia: in autunno, nei boschi di aghifoglie. Raro. Camm. 252 - Hygrophorus russula (Fr.) Kauffman Pileo: 4-15 cm; da emisferico a convesso, infine disteso e centralmente depresso, margine a lungo involuto; superficie liscia, inizialmente biancastra, presto maculata da chiazze rosso-vinoso, più fitte e scure al centro, talvolta soffuso di rosa o macchiata di giallo nei vecchi esemplari e a tempo particolarmente siccitoso. Lamelle: da adnate a leggermente decorrenti, piuttosto fitte, crema, poi con macchie rosso-vinoso a maturità. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, rastremato alla base, pieno, finemente squamuloso, biancastro con fibrille vinose, si macchia di bruno-vinoso al tocco ed alla frattura. Carne: biancastra, spesso con odore di botte di vino, sapore dolce, talvolta un po' amarognolo. Spore: 7-8 x 4-5 11m. Ecologia: in autunno; gregario in gruppi numerosi nei boschi di querce termofile. Molto comune in lecceta, fino a tarda stagione. Camm. 112
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Famiglia Hyqroph , oraceae
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r 253 - Hygrophorus purpurascens (Alb. et Schwein.) Fr. Pileo: 6-10 cm; da emisferico a convesso, infine appianato con umbone, margine da involuto a disteso, con residui del velo parziale; superficie liscia, viscida con l'umido, dapprima bianca, poi con fibrille e macchie rosa-vinoso, più carico al centro. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, spaziate, biancastre sfumate di rosa spesso con filo porporino. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, spesso rastremato alla base, bianco, poi ± macchiato di rossastro, inizialmente con pseudo-anello cortiniforme, presto ridotto a residui lanuginosi. Carne: biancastra, sfumata di rosa, con odore e sapore gradevoli. Spore: 7-8,5 x 4-5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; sotto abete rosso. Raro. Comm. 254 - Hygrophorus erubescens (Fr.) Quél. (= H. persicolor Papetti, H. jragicolor Papetti) Pileo: 58 cm; da emisferico a piano-convesso, margine involuto, ± regolare e un po' feltrato; superficie vischiosa con l'umido, con squamule rosa-vinoso e fiammate rossastre su fondo rosa. Lamelle: da adnate a ± decorrenti, arcuate, poco fitte, crema-rosato e macchie vinose. Stipite: 6-8 x 1-2 cm; cilindrico ± regolare, fibroso, rastremato o ingrossato alla base, biancastro, rossastro in basso, ricoperto in alto da granulosità porpora, si macchia di giallo. Carne: biancastra, un po' ingiallente, odore nullo, sapore amaro. Spore: 8-10 x 5-6 ]lm. Ecologia: autunno; boschi misti. Abbastanza comune. Comm.
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Sottosezione Pudorini Bataille - Pileo da rosa pallido ad arancione, mai maculato di rosa-porporino.
255 - Hygropho'rlls pudorinus (Fr.) Fr. Pileo: 6-12 cm; da globoso a convesso-campanulato, infine, appianato e ± marcatamente umbonato, margine a lungo involuto; superficie vischiosa, liscia, rosa-arancio pallido uniforme o più scura al centro, fibrillosa. Lamelle: adnate, un po' decorrenti, arcuate, rade, crema con riflessi rosati, rosa-albicocca a completa maturità. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, robusto, pieno, un po' allargato verso la base, biancastro, con fibrille concolori al cappello, fioccoso all'apice, ± vischioso in basso, spesso con macchie gialle alla base. Carne: biancastra; odore sgradevole, resinoso, sapore acidulo. Spore: 7-9 x 5-6 ]lm. Ecologia: in autunno; sotto abete bianco. Comune. Non comm. 256 - Hygrophorus poetarum R. Heim Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso, poi piano-convesso, ± regolare; margine a lungo involuto per lo più ondulato-Iobato; superficie liscia, un poco viscida a tempo umido, da crema-biancastra a crema-carnicino pallido con la zona discale più marcatamente colorata. Lamelle: da adnate a brevemente decorrenti, rade, crema-biancastro, con deboli riflessi rosati. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, pieno, talvolta a forma di cono gelato, asciutto, pruinoso, biancastro, con sfumature ocrarosate, sottilmente costolato longitudinalmente. Carne: biancastra, odore aromatico, di cannella, sapore fungino. Spore: 7-9 x 5,5-6 ]lm. Ecologia: in autunno; in faggeta. ± raro. Comm. 257 - Hygrophorus nemoreus (Pers.) Fr. Pileo: 5-10 cm; emisferico, poi piano-convesso, non o debolmente umbonato, margine dapprima incurvato, poi steso, sottile e sinuoso; superficie liscia, secca, appena viscida a tempo umido, rosaarancio, più scura al centro, con presenza di fitte fibrille innate bruno-arancione. Lamelle: ± decorrenti, spaziate, da biancastre, ad arancio-rosato pallido. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, talora ricurvo, attenuato alla base, pieno, sodo, asciutto, fioccoso nella porzione apicale, concolore al cappello o più pallido. Carne: bianca, sapore ed odore farinosi. Spore: 5-8 x 2,5-4,5 ]lm. Ecologia: in autunno, nei boschi di latifoglie, in particolare quercete. Poco frequente. Comm. 258 - Hygrophorus queletii Bres. Pileo 3-6 cm; da emisferico-convesso ad appianato, talvolta con lieve depressione centrale, margine involuto, poi disteso, sottile e ± ondulato, crenulato; superficie liscia e asciutta, crema-biancastra, con fini fibrille innate radiali ocra-brunastre, più scura al centro. Lamelle: ± decorrenti, spaziate, crema con riflessi rosa-ocracei, tendenti ad ingiallire. Stipite: 3-6 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, ± svasato in alto e attenuato alla base, asciutto, biancastro poi ocra-giallognolo pallido al tatto e con l'età, con fibrille concolori; pieno. Carne: crema-biancastra, inodore e insapore. Spore: 8-12 x 5,57 ]lm. Ecologia: autunno; in montagna, luoghi aperti ed erbosi presso larici. Non comune. Comm. 114
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Famiglia Hy.qrophomceae
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Sezione Discoidei (Bataille) Konrad et Maubl. - Pileo da giallo arancione fino a bruno-rossastro; lamelle da bianco a giallastro; stipite da asciutto a glutinoso, generalmente dotato di velo viscido-glutinoso, talvolta cortiniforme. 10p-
259 - Hygrophorus discoide1.ts (Pers.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da conico-convesso a piano-convesso, margine involuto, poi disteso; superficie ricoperta dal velo glutinoso, presto asciutta, liscia, bruno-nocciola, beige-rosato con il centro decisamente bruno-castano o rosso-arancione. Lamelle: arcuato-decorrenti, abbastanza spaziate, biancastre, beige-crema a maturità. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, ± regolare, inizialmente vischioso, biancastro, percorso da fibrille ocracee, con pseudo-anello glutinoso, presto secco e ridotto a tracce indistinte. Carne: biancastra, con riflessi carnicini, concolore allo stipite, odore e sapore fungini. Spore: 7-8 x 4-5-5,51Im. Ecologia: in autunno; nei boschi di aghifoglie, spesso associato a detriti legnosi. Poco comune. Comm. 260 - Hygrophorus roseodiscoideus Bon et Chevassut -Si distingue dalla specie precedente per il colore rosa del cappello con centro brunastro, la minore vischiosità, le lamelle rosa e la crescita in boschi di leccio. Spore: 9-10 x 5-6 ~m. Poco comune. Comm.
261- Hygrophorus lindtneri M.M. Moser [= H. lindtneri varo carpini (Grog) Son] Pileo: 2-6 cm; dapprima convesso-campanulato poi piano-depresso, margine sottile, regolare, poi ondulato negli esemplari adulti; superficie crema-arancio, bruno rossastra, più scura al centro, dapprima glutinosa poi asciutta e finemente fibrillosa,. Lamelle: ± decorrenti, arcuate, abbastanza spaziate, da crema a rosa-arancio pallido. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, fusiforme, subradicante, vischioso a tempo umido, biancastro e finemente fioccoso-granuloso in alto, altrove concolore al cappello. Carne: crema-rosata, ocracea, di odore debole e sgradevole. Spore: 6,5-10 x 4-6 lIm. Ecologia: in autunno; nei boschi calcarei di latifoglie, in particolare sotto carpino bianco e nocciolo. Abbastanza comune. Comm. 262 - Hygrophorus arbustivus Fr. Pileo 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso, con largo umbone centrale; superficie liscia, asciutta, colore da beige a crema-carnicino, con il centro bruno-arancio, tipicamente percorso radialmente da fibrille innate più scure. Lamelle: adnate o poco decorrenti, spaziate, da bianche a crema-ocraceo pallido. Stipite: 4-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, ricurvo, attenuato alla base, asciutto, bianco, ± decorato, in particolare in prossimità delle lamelle, da fioccosità concolori, ma più scure, cremaocraceo verso la base. Carne: bianca, senza sapore e odore particolari. Spore: 7-8,5 x 5-61Im. Ecologia: in autunno; nei boschi di latifoglie, specialmente in quercete; poco comune. Comm. 262/a - Hygrophorus arbustivus var. quercetorum Bon et Chevassut -Si distingue dalla specie precedente per Il colore pileico ocraceo-brunastro uniforme, determinato dalla presenza di fibrille assai fini ed appressate; ha carne bianca con odore gradevole esapore di nocciola. Spore: 7-8,5 x 4,5·5 ~m. Poco comune, presente, anche in tarda stagione, In area mediterranea sotto leccio. Comm. 263 - Hygrophorus leucophaeo-ilicis Son et Chevassut Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso, infine anche depresso, umbonato, margine sottile, ± ondulato; superficie asciutta, biancastra con il centro bruniccio, interamente percorso da fibrille innate più scure, ingiallente al tocco e con l'età. Lamelle: adnato-decorrenti, ± arcuate, spaziate, bianche, poi soffuse di crema-carnicino, a maturità, iniziando dal margine, assumono una colorazione bruno-rugginosa. Stipite: 3-6 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, ricurvo, rastremato ed appuntito alla base, asciutto, bianco, cosparso in alto da fini fioccosità concolori, ± imbrunente con l'età e alla manipolazione. Carne: bianca, odore debole, fungino e di sapore gradevole. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 lIm. Ecologia: in tardo autunno-inverno; gregario, in gruppi di numerosi individui, talvolta subcespitosi, in lecceta. Di solito poco comune, localmente diffuso in talune annate favorevoli. Comm.
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Famiglia HygrO'phoraceae
264 - Hygrophorus lucorum Kalchbr. Pileo: 2-5 cm; conico-convesso, poi piano e ± depresso con piccolo umbone appuntito o ottuso; superficie asciutta e finemente fibrillosa, vischiosa a tempo umido, di colore giallo-limone uniforme o a toni più carichi al centro, talvolta con sottili fiocchi bianchi residui del velo. Lamelle: ad natedecorrenti, arcuate, rade, bianche, poi crema-giallastre. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; ± cilindrico, o leggermente ingrossato alla base, finemente fibroso longitudinalmente, asciutto, bianco-giallastro, con resti del velo cortiniforme. Carne: bianco-crema, odore leggermente fruttato, sapore dolciastro. Spore: 7-9 x 5-6 ]lm. Ecologia: in autunno; in boschi di larice. Comune. Comm. 265 - Hygrophorus speciosus Peck - Si riconosce per il pileo sempre rosso-arancio al centro, per la maggiore vischiosità e per i resti anuliformi giallo oro residui del velo glutinoso decoranti lo stipite. Spore: 7,5-10 x5-6 ~m. Sotto larice; non comune.
Comm.
266 - Hygrophorus aureus (Arrh.) Fr. Pileo: 2-10 cm; da emisferico a piano-convesso, ± irregolare, margine arrotondato, poi disteso, acuto e ± ondulato; superficie liscia, glutinosa, rosso-arancio, brillante a tempo secco, con fibrille concolori. Lamelle: ± decorrenti, rade, arcuate, bianco-giallastre. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, irregolare, rastremato, bianco, bianco-giallastro, calzato in gioventù da uno strato glutinoso sino alla all'apice dove forma uno pseudo-anello glutinoso rossastro, fugace. Carne: biancastra, inodore e insapore. Spore: 8-10 x 3,5-5 ]lm. Ecologia: in autunno, nelle pinete. Raro. Comm. 267 - Hygrophorus hypothejus (Fr.) Fr. Pileo: 2-6 cm; da convesso a piano-convesso, infine, piano-depresso, con piccolo umbone ± acuto, margine arrotondato, poi disteso; superficie, liscia, glutinosa, fibrillosa, bruno-oliva, giallastra, con centro da bruno-olivastro a nerastro. Lamelle: decorrenti, arcuate, crema-avorio, poi giallastre. Stipite: 6-8 x 0,5-1,5 cm; bianco-giallastro, striato di bruniccio con l'età, cilindrico, a sezione ± costante, talvolta progressivamente assottigliato verso la base, ricoperto sin quasi all'apice di glutine, formante un anello evanescente. Carne: bianco-giallastra, odore e sapore lievi, gradevoli. Spore: 8-9 x 4-5,5 ]lm. Ecologia: in autunno; nei boschi di aghifoglie. Comune. Comm.
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Sezione Olivaceoumbrini (Fr.) Bon - Pileo da verde oliva a bruno-fuligginoso, tendente ad ingiallire a maturità, mai sfumato di rosa-rossastra; stipite asciutto o glutinoso, talora dotato di velo. Sottosezione Olivaceoumbrini Bataille - Stipite viscido, velo glutinoso presente.
268 - Hygrophorus olivaceoalbus (Fr.) Fr. Pileo: 3-5 cm; da emisferico a campanulato, poi convesso con umbone nella depressione centrale; superficie liscia, percorsa da sottili fibrille radiali, molto glutinosa, di colore grigio-bruno-olivastro, più chiara al bordo (reazione nulla con ammoniaca). Lamelle: decorrenti, arcuate, molto spaziate, bianche leggermente ingrigenti con l'età. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato fistoloso, poi cavo, ricoperto da glutine fino al terzo superiore, dove si interrompe formando una netta separazione fra il tratto apicale, bianco e asciutto, e la sottostante porzione glutinosa a bande concolori al cappello. Carne: bianca, inodore e insapore. Spore: 12-15 x 6-8,5 11m. Ecologia: estate-autunno; nelle abetaie di montagna, tra il muschio. Poco comune. Comm. 269 - Hygrophorus persoonii Arnolds (= H. dichrous Ktihner et Romagn.) Pileo 3-7 cm; da emisferico a piano-convesso con umbone centrale; superficie liscia beige-grigio, resa bruno-olivastro carico per l'abbondante strato glutinoso del velo, che la ricopre (reazione verde scuro con ammoniaca). Lamelle: ± decorrenti, molto spaziate, bianche. Stipite: 6-12 x 1,5-2 cm; cilindrico, bianco in alto, in basso ricoperto dal velo generale brunastro, presto ridotto in bande a zig-zag che lasciano intravedere la sottostante colorazione bianca. Carne: bianca, inodore. Spore: 10-12 x 5-7 11m. Ecologia: in autunno; presso querce xerofile. Poco comune. Comm. 270 - Hygrophorus latitabundus Brrtzelm. [ = H. limacinus (Scop.) Fr.] - Si distingue per il glutine piÙ abbondante e chiaro. per il portamento più tozzo, il gambo spesso obeso e meno decorato; per la reazione negativa all'ammoniaca. Spore: ovoidali, ellittiche, 10-12,5 x5,5-7,5 ~m. Cresce in autunno; nelle pinete marittime. Poco comune. Comm. 118
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Famiglia Hygrophomceae
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Sottosezione Tephro/euc/ Bataille - Stipite asciutto, pruinoso, velo assente.
271 - Hygrophorus agathosmus (Fr.) Fr. Pileo: 4-8 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso, ± umbonato; superficie fibrillosa, lucente con il secco, viscida con l'umido, grigio-chiaro, più scura al centro. Lamelle: da adnate a poco decorrenti, arcuate, rade, bianche, ingrigenti con l'età. Stipite: 5-8 x 1-2 cm; cilindrico, asciutto, bianco, inferiormente grigiastro, ricoperto da fioccosità concolori all'apice [gialle nella varo aureofloccosus (Bres.) Pears. et Dennis]. Carne: bianca; odore tipico di mandorle amare o colla di coccoina. Spore: 8-10 x 4,5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie. Comune. Comm. 272 - Hygrophorus hyacinthinus Quél. Pileo: 5-8 cm; da emisferico a piano-convesso, presto appianato con margine involuto; superficie liscia, sericeo-fibrillosa, viscida solo a tempo umido, bianco-grigiastra, talora più scura al centro. Lamelle: ± decorrenti, poco arcuate, spaziate, bianche. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, rastremato alla base, fibrilloso, ± concolore al pileo. Carne: bianca, con tipico odore di giacinto, di vernice secondo la nostra esperienza, sapore dolciastro. Spore: 9-10,5 x 5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno; boschi montani di aghifoglie, in particolare abete rosso. Non comune. Non comm. 273 - Hygrophorus marzuolus (Fr.) Bres. Pileo: 4-15 cm; da emisferico a convesso-appianato per lo più molto irregolare; superficie asciutta, liscia e fibril1osa, brillante con il secco, un po' viscida a tempo umido, inizialmente biancastra, poi grigio scuro, grigio-ardesia, quasi nerastra. Lamelle: ± decorrenti, rade, ± anastomosate, bianche con tendenza ad ingrigire con l'età. Stipite: 5-8 x 1-2 cm; subcilindrico, spesso irregolare, attenuato alla base, asciutto, bianco, poi ± concolore al pileo. Carne: grigiastra, con odore aromatico gradevole, sapore fungino. Spore: 6-8 x 4-5,5 ].1m. Ecologia: fine inverno-inizio primavera, talvolta cespitoso ed infossato nel terreno o ancora sotto la neve; latifoglie ed aghifoglie. Comune. Comm.
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274 - Hygrophorus camarophyllus (Alb. et Schwein.) Dumée, Grandjean et Maire Pileo: 5-15 cm; da conico-arrotondato a piano-convesso, infine ± depresso, umbonato, margine a lungo involuto, lobato; superficie liscia, untuosa a tempo umido, da grigio scuro a bruno-nerastro, segnata da fibrille radiali più scure. Lamelle: subdecorrenti, rade, molto spesse, da bianco avorio a grigiastre. Stipite: 6-8 x 1-2 cm; cilindrico, attenuato alla base, fibrilloso, bianco, poi concolore al pileo. Carne: grigiastra, odore lieve, sapore mite. Spore: 7-10 x 4,5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno, in boschi di aghifoglie. Non comune. Comm. 275 - Hygrophorus calophy/lus P. Karst ( = H. camarophyllus var. calophyllus Konrad et Maublanc) - Specie pressoché identica
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morfologicamente e con caratteri microscopici ± sovrapponibili al precedente; si caratterizza e si differenzia per le lamelle non bianche ma decisamente rosa. Spore 6-8 x 4,5-5,5 ~m Condivide habitat, periodo di crescita e proprietà organolettiche. Raro.
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276 - Hygrophorus atramentosus (Secr.) H. Haas et Haller [= H camarophillus varo atramentosus (Alb. et Schwein.) Papetti, H caprinus ss. Bres.] Pileo: 5-10 cm; da convesso a piano-convesso, talora depresso a maturità, superficie liscia, asciutta, ± viscida solo a tempo piovoso, di colore grigio-scuro, ardesia, con riflessi blu-metallici, nettamente percorsa da fibrille radiali. Lamelle: ± decorrenti, arcuate, mediamente spaziate, bianche, ingrigenti. Stipite: 6-9 x 1-1,5 cm; cilindrico, tozzo, talora un po' clavato, grigiastro o ± concolore al pileo, biancastro alla base. Carne: biancastra, odore e, sapore gradevoli. Spore: 7-9 x 4,5-6 ].1m. Ecologia: in autunno, boschi misti di aghifoglie e latifoglie. Non comune. Comm.
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277 - Hygrophorus pustulatus (Pers.) Fr. Pileo: 3-5 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante e appena umbonato, margine disteso e un po' crenulato con l'età; superficie vischiosa con l'umido, grigiastra, ± cosparsa da fini squamule più scure, fitte al centro. Lamelle: decorrenti, arcuate, rade, bianche o grigiastre. Stipite: 5-7 x 1-1,5 cm; cilindrico, ± assottigliato alla base, biancastro, recante minuscole pustole concolori, poi bruno-grigiastre. Carne: grigiastra; odore leggero di mandorla amara o subnullo, sapore mite. Spore: 8-10 x 5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno; sotto abeti in montagna. Poco comune. Comm.
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Famiglia Hy.qmphoTacea,e
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Famiglia Tricholomataceae Genere Tricholoma Basidioma generalmente carnoso. Pileo viscido o asciutto, liscio, con fibrille radiali, feltroso, con squame o scaglie ± regolari. Lamelle ad nate uncinate o sinuate, gialle o bianche o grigie. Velo assente o presente in forma di fibre o squame sul pileo, o cortina o anello o scaglie ± trasversali sullo stipite sempre centrale. Spore in massa bianche. Pileipellis tipo cutis o tricoderma con o senza ife gelatinizzate, generalmente con pigmenti; unioni a fibbia generalmente assenti. Cheilocistidi rari, poco dil'ferenziali, pleurocistidi assenti Spore generalmente ellissoidali, lisce, a parete sottile, ialine, non amiloidi. Ecologia: in boschi e foreste, ectomicorrizico. DiVerse specie possono essere utilizzate come bioindicatori in quanto particolarmente sensibili agli inquinanti atmosferici. Tossicità specie commestibili di buona qualità e specie tossiche responsabili anche di gravi sindromi (sindrome rabdomiolitica, resinoide). I caratteri più importanti utilizzati per la suddivisioni subgeneriche sono: il colore (bianco, grigio, gialloverde, bruno), presenza di resti velari sul pileo e/o stipite; presenza/assenza di unioni a fibbia.
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Nella Check-list italiana sono segnalate 78 specie
Genere 7hcholornopsis p. 144 Genere Leucocortinarius p. 144 Genere CaUistosporiU1n p. 144 Genere Dermoloma p. 146 Genere CarnarophyUopsis p. 146
Ol - Pllelpellis di tipo imenitorme: Genere Derma/omo 02 - Particolari di Tricha/amo della sezione A/babrunneo, in evidenza le lamelle smarginate e lo pseudo-anello sullo stipite. 03 - Basldiomi di Derma/amo pseudacuneifo/ium
Genere Clitocybe Basidioma tipicamente ombelicato con lamelle decorrenti (clitociboide) Pileo generalmente igrofano, asciutto, pruinoso, squamettato, glassato; margine liscio o striato nelle specie igrofane. Stipite di solito pieno, spesso con micelio basale abbondante (aggregante la lettiera), talvolta con rizomorfe. Spore in massa da bianco, giallo, a crema-rosate. Spore lisce, non amiloidi, spesso rilasciate in tetradi Chei10- e pleurocistidi assenti Pileipellis generalmente 1 tipo cutis • Unioni a fibbia quasi sempre presenti. Ecologia: su terreno nudo, fra l'erba, in boschi e prati, su legno marcescente, saprotrofo. Tossicità: pochissime le specie commestibili diverse le specie tossiche (sindrome sudoripara o muscarinica o colinergica, acromelalgica, coprinica). , in C phoeaphtolmo ife vescicolari (Fig 6). Nella Check-lisI italiana sono segnalate 82 specie
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Genere Omphalina Basicliomi omfaloidi o pleurotoidi, piccoli. Pileo igrofano, liscio; lamelle decorrenti e generalmente spaziate. Stipite corto e centrale. Sporata bianca, crema o rosata. Spore lisce, non amiloieli, non cianofile; cistidi assenti. Trama lamellare subregolore o irregolare. Pileipellis tipo cutis, con ife cilinclriche ± rigonfie e pigmenti incrostanti extracellulari. Ecologia: solitario o in piccoli gruppi; su terreno nudo o fra il muschio, raramente su detriti legnosi. Nella Check-list Italiana sono segnalate 23 specie
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Genere LichenomphaLia p. 158 Genere Gerronema p. 158 Genere Conlmnyces p. 158 Genere RickeneUa p. 160 Genere PseudocLilocybe p. 160 Genere Fayodia p. 162 Genere Gamundia p. 162 Genere PseudoomphaLina p. 162 Genere My.rmnphaLia p. 162
Genere Armillaria Basielioma carnoso, a crescita eli solito cespi toso-fascicolata, omogeneo. Velo parziale generalmente ben evidente. Pileo convesso, con umbone ottuso, asciutto, decorato, soprattutto al centro, da piccole squamette. Lamelle ela adnate a subdecorrenti, da bianco a crema giallastre, maculate di brunastro a maturità. Stipite da cilindrico a bulboso, fibroso, con o senza anello (residuo del velo parziale); con rizomorfe appiattite, brunastre. Spore in massa biancastre Spore lisce, non amiloidi Unioni a fibbia assenti o rare. Ecologia: specie parassite, agenti di marciuTTIi radicali sia su latifoglie che aghifoglie, saprotrofe su residui legnosi, muschi, endosimbionti di orchidee. Tossicità: specie commestibili dopo prolungata cottura. Nella Check-liSI italiana sono segnalate 5 specie.
04 - Particolare di lamelle tipiche del genere Cfilocybe. 05 - Particolare di superficie pileica glassata di Cfitocybe nvulosa. 06 - Pileipellis di Cfitocybe phaeophtalma: tipiche ife vescicolari. 07 - Giovani esemplari cespilosi di Armillaria mellea.
Genere Lepista Basidioma carnoso, da clitociboide a tricolomatoide, omogeneo. Velo parziale e generale assenti. Pileo da asciutto a lubrificato, da liscio a pruinoso-pubescentr., in alcune specie igrofano, con margine inizialmente involuto. Lamelle da adnate a lungamr.nte decorrenti, fitte, facilmente separabili dalla carne sottostante. Stipite pieno, generalmente pruinoso all'apice, con abbondante micelio basale aggregante la lettiera, in alcune specie cespi toso. Carne con odore forte e penetrante, aromatico o terroso. Spore in massa da biancastro a crema-rosato. Pileipellis generalmentE' tipo cutis. Spore verrucose, cianofile, non amiloidi. Cistidi assenti. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: specie saprotrofe di lettiera, in bosco, parchi, giardini, in aree erbose, spesso formano i caratteristici cerchi delle streghe. Tossicità: specie commestibili, previa prolungata cottura, o non commestibili. Nella Check-lisl italiana sono segnalate 28 specie.
Genere Ripartites (vedi descrizione a p. 168)
Genere Laccaria Basidioma generalmente non carnoso, collibioidemicenoide, omogeneo, rosa, arancione, viola. Velo parziale e generale assenti. Pileo da convesso a depresso, asciutto, da liscio a pruinoso-squamettato, igrofano e striato per trasparenza. Lamelle spaziate, spesse, da adnate a subdecorrenti. Stipite generalmente pieno, fibroso. Spore in massa biancastre. Pileipellis tipo cutis o tricoderma Spore da rotonde ad ellissoidali, cilindriche, verrucose, spinose (fig. Il), non amiloidi. Basidi tetrasporici o bisporici. Cheilocistidi generalmente presenti, spesso non ben differenziati. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: spr.cie r.ctomicorriziche molto diffuse. Tossicità: specie commestibili di scarsa qualità. Nella Check-hsl italiana sono segnalate 21 specie
08 - PartIColare di lamelle adnate appartenenti a Lepista sordido 09 - Lepista flaccido IO - Laccoria affinis 11 - Basidio e spore di Laccoria sp. 124
Genere Melanoleuca
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Basidioma generalmente carnoso, tricolomatoide, collibioide, clitociboide, omogeneo. Velo parziale e generale assenti. Pileo generalmente convesso con umbone ottuso, asciutto, liscio, pruinoso, spesso igrofano, bianco, giallastro, grigio, bruno, fino a nerastro, con margine inizialmente involuto. Lamelle smarginate, subdecorrenti, bianche, giallastre, grigie, contrastanti di solito il colore del pileo. Stipite fibroso, generalmente un po' bulboso alla base, fibrilloso, striato, in molte specie pruinoso all'apice. Spore in massa bianco-crema. Pileipellis tipo cutis, talvolta con pileocistidi. Spore verrucose con plaga sovrailare liscia, amiloieli. Cheilocistieli, pleurocistieli e caulocistidi spesso presenti, lageniformi o a pelo d'ortica, di solito decorati all'apice eia cristalli (Fig. 12, 13, 14) Unioni a fibbia assenti. Ecologia: specie saprotrofe, con tendenza nitrofila, soprattutto in zone antropizzate quali giardini, parchi, aiuole, ma anche aree erbose mon tane. Tossicità: specie commestibili scadenti.
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Nella Check-list italiana sono segnalate 50 specie
Genere Leucopaxillus Basidioma carnoso, clitociboide, tricolomatoide, paxilloide, spesso con colorazioni biancastre, omogeneo. Veli generalmente assenti. Pileo da convesso a depresso, asciutto, eia liscio a pruinoso, vellutato, con margine involuto, in alcune specie striato. Lamelle da smarginate a lungamente elecorrenti, bianche, gialle, rosa. Stipite carnoso, spesso pruinososquamettato all'apice. Carne soela, spesso con oelore farinoso e carne amara. Spore in massa da bianco a crema. Pileipellis tipo cutis o subtricoelermica. Spore da lisce a verrucose, amiloidi, cianofile. Cheilocistieli differenziati solo in alcune specie. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: specie presumibilmente saprotrofe di lettiera Tossicità: specie eli scarsa qualità. Nella Check-list italiana sono segnalate 13 specie
12 - Cistidi di Melonoleuco a pelo d'ortica con collo cilindrico stretto esettati. \3 - Cistidi di Melonoleuco muricati con collo conico lageniformi t4 - Cistidi di Melono/euco lageniformi muricati e settati. 15 -Melono/euco sp. dal tipico portamento tricolomoide. 16 - Leucopoxillus tric%r.
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Genere Porpoloma Basidiorna carnoso, tricolomatoide o igroforoide, omogeneo. Veli assenti. Pileo convesso, talvolta umbonato, asciutto, fibrilloso, squamettato, con margine involuto. Lamelle da smarginate a uncinate. Stipite carnoso, cilindrico, spesso rastremato alla base. Carne con odori forti (es. Farinoso di agrumi). Spore in massa bianche. Pileipellis tipo cutis. Spore lisce, arniloidi. Cheilocistidi assenti. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: specie presumibilmente saprotrofe. Tossicità: comrnestibilità sconosciuta. Nella Check-list Italiana sono segnalate 5 specie.
Genere CatlIateLasma p. 178 Genere FLoccu.Laria p. 178 19
Genere Lyophyllum Basidioma micenoide, colJibioide, clitociboide, tricolomatoide, omogeneo. Veli assenti. Pileo di varia forma, con colori non vivaci, da biancastro a grigio, bruno, nerastro, asciutto, talvolta igrofano. Lamelle da adnate a subdecorrenti, bianche, grigie. Stipite fibroso, cartilagineo, in alcune specie Fascicolato-connato. Carne in alcune specie virante al blu, nero alla manipolazione, spesso con odore Farinoso. Spore in massa biancastre. Pileipellis tipo cutis, con pigmento parietale, intercellulare. Basidi siderofili (con granuli nerastri in carminio acetico). Spore da lisce ad ornamentate, cianoFile. Cheilocistidi generalmente assf)nti Unioni a fibbia presenti Ecologia: specie ectomicorriziche (L. decastes complex), saprotroFe, alcune antracoFile o parassite di muschi. Tossicità: specie commestibili e non. Nella Check-I1st italiana sono segnalate 48 specie.
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17 - Giovani esemplari di Lyophy/lum ioricalum 18 - Particolare di lamelle annerenti appartenenti ad un Lyophy/lum
della sezione SemilaiùJa 19 - Esemplari di Lyophy/lum rancidum.
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Genere Calocybe Basidioma tricolomatoide, collibioide, flammuloide, omogeneo. Veli assenti. Pileo di varia forma, con colori vivaci, da bianco a giallo, arancione, violetto. Lamelle da adnate a subdecorrenti, bianche, gialle. Stipite fibroso, spesso fistoloso. Spore in massa biancastre. Pileipellis tipo cutis o celluloderma (elementi sferopeduncolati = Rugosom;yces), con pigmento intracellulare, per lo più vacuolare. Basidi siderofili. Spore di forma varia, cianofile. Chei!ocistidi generalmente assenti U. a f. presenti. Ecologia: specie saprotrofe di lettiera, tra l'erba. Tossicità: specie commestibili (C gambosa) e non. Nella Check-lisi ilaliana sono segnalale Il specie
Genere TricholomeLla p. 186 Genere Hypsizygus p 186 Genere Asterophora p. 188 Genere Squamanita p. 190
Genere Cystoderma Basidioma generalmente di piccole-medie dimensioni, carnoso, omogeneo. Veli presenti. Pileo asciutto, fortemente pruinoso, granuloso, con evidenti residui di velo al margine. Lamelle adnate. Stipite cilindrico, con velo armilloide granuloso uguale a quello del pileo. Spore in massa biancastre. Velo composto in prevalenza da sferociti. Talvolta artroconidi presenti nella trama pileica cii alcune specie. Spore lisce, amiloidi o no. Cistidi imeniali assenti o se presenti simili a quelli di alcune Melano/euca (Fig. 22) (a forma di pelo d'ortica, di testa cii vipera, con cristalli apicali, es. C cinnabarinU7n) , U, a f. presenti. Ecologia: specie saprotrofe, cii lettiera, tra muschi, talvolta su resiclui lAgnosi. Tossicità: specie non commestibili.
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Nella Check-Iist italiana sono segnalate 9 specie.
Genere Phaeo/epiota p. 190 Genere Macrocystidia p. 190
20 - Giovani esemplari di Ca/ocybe gambosa 21 - Particolare dell'anello di Phaeo/epiota aurea 22 - Cheilocistidi di Cystoderma olmabarinum 23 - Giovane esemplare di Cystoderma charcharias. 24 - Gslidi di MacrocystidlO eueumis 25 - Oamidospore lubercolale di Asterophora /ycoperdoides.
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r Genere Tricholoma CFr.) Staude
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Die Schwdmme Mitteldeutschlands XXVIll, 1857 10p-
Sezione Rigida Fr. emendo Bon - Carne con odore saponaceo, base dello stipite frequentemente arrossante. 278 - Tricholoma saponaceum (Fr.) P. Kumm. Pileo: 5-10 cm; da emisferico-convesso, ad appianato, con o senza umbone, margine involuto, poi ± disteso e ondulato; superficie fibrillosa, liscia, un po' untuosa, screpolata con il secco, di colore grigio, grigio-verdastro, grigio-brunastro con sfumature bronzee o verdastre. Lamelle: spaziate, bianche, poi crema-olivastre, con filo irregolare e ± arrossante con l'età. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; cilindrico, a volte ingrossato o affusolato alla base, bianco, fibrilloso, sfumato di grigio-verdastro. Carne: bianca, poi un poco arrossante, soprattutto alla base del gambo; odore di sapone di Marsiglia, sapore amaro. Spore: 6-7 x 3-5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; ubiquitario, comune. Non comm. 279 - Tricholoma saponaceum varo lavedanum Rolland [ = Tboudieri (Baria) Sacc.] - Possiede evidenti sfumature rossastre innate. 280 - Tricholoma saponaceum var squamosum (Cooke) Rea - Possiede squame scure e rilevate sulla superficie dello stipite.
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281- Tricholoma sudurn (Fr.) Quél. Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso, un po' depresso a maturità, margine sottile, ± ondulato; superficie liscia o appena fibrillosa, grigia, grigio-brunastro, con tendenza a fessurarsi e schiarire verso il bordo. Lamelle: smarginate, rade, bianche, poi, grigiastre, talvolta soffuse di rosa, filo concolore, regolare. Stipite: 6-8 x 1-1,8 cm; cilindrico, o progressivamente sempre più assottigliato verso la base, diritto o sinuoso, bianco, percorso da sottili fibrille più scure. Carne: biancastra, lentamente e debolmente arrossante al taglio; odore quasi impercettibile, sapore amarognolo. Spore: 6-7 x 3,5-4 Jlm. Ecologia: fine estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm.
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Sezione Inamoena Kuhner emendo Bon - Pileo biancastro, carne con odore aromatico-sgradevole e sapore ± amaro. 282 - Tricholorna album (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 4-6 cm; da convesso a convesso-pianeggiante, debolmente umbonato, margine liscio, involuto, poi disteso, ± ondulato-lobato; superficie asciutta, liscia, bianco-latte, con tendenza a scurire su toni ocra-pallido con l'età e al tocco. Lamelle: smarginate, piuttosto rade, bianche, con filo ondulato, ± seghettato. Stipite: 4-8 x 1-1,2 cm; cilindrico, slanciato, talora ricurvo nella parte inferiore, fibrilloso, biancastro, macchiato di ocra al tocco o con l'età. Carne: bianca; odore, aromatico intenso, sgradevole, sapore acre-amarognolo. Spore: 5-6,5 x 3-4 Jlm. Ecologia: estate-autunno, anche Non comm. inoltrato; isolato o gregario sotto aghifoglie e latifoglie. Comune. 283 - Tricholoma pseudoalbum Bon ( = T stiparophy/lum ss. Auct. pl.) - Ha taglia e portamento robusti, pileo bianco, presto con macchie ocracee, rugginose, talvolta scanalato al margine con screpolature al disco; carne fragile, di odore complesso subfarinaceo, di insetticida, molto sgradevole; cresce sotto latifoglie, particolarmente sotto leccio o betulle. Localizzato Non comm. 284 - Tricholorna sulphurescens Bres. Pileo: 6-12 cm; subcampanulato poi emisferico-convesso, piuttosto regolare; superficie subliscia, bianca con tipica tendenza ad ingiallire alla manipolazione, completamente ocra-giallastro a maturazione. Lamelle: smarginate, rade, bianche, con filo concolore o giallognolo Stipite: 6-12 cm x 1-1,5 cm; subclaviforme, bianco e pruinoso in alto, ± ricoperto da fioccosità giallastre verso la base; ingiallente. Carne: biancastra, giallastra all'aria; odore sgradevole, sapore astringente ed amarognolo. Spore: 5,5-6,5 x 4,5-5 Jlm. Ecologia: autunno; sotto latifoglie. Poco comune. Non comm. 285 - Tricholoma lascivum (Fr) Gillet - Ha portamento slanclato, pileo di colore uniformemente nocciola, carne di odore complesso e sgradevole esapore nettamente amaro; le spore misurano 6-7 x 4,5-5,5 ~m; xerofilo. Poco comune. Non comm. 286 - Tricholoma inamoenum (Fr) Gillet - Ha
portamento gracile, pileo umbonato beige-pallido, lamelle molto spaziate e carne di odore sgradevole (di gas); le spore misurano 10-11 x 6-7,5 ~m; In montagna sotto aghifoglie, (abetaie). Non comune. Non comm.
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Famiglia 1'richolomataceae
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287 - Tricholoma sulphurewn (Bull.) P. Kumm. Pileo: 5-8 cm; da emisferico a conico-convesso, infine piano, spesso irregolarmente ondulato ed umbonato, margine acuto, ± involuto, poi disteso e un po' ondulato; superficie, liscia, leggermente feltrata, opaca, uniformemente giallo-zolfo. Lamelle: smarginate-decorrenti, molto spaziate, concolori al pileo. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, slanciato, talora ingrossato nel tratto mediano, giallo-zolfo, percorso da fini striature fibrillo se grigio-brunastre. Carne: interamente gialla; odore inconfondibile, sgradevole, simile a quello di gas-acetilene, sapore dolciastro disgustoso. Spore: 911 x 6-7 11m. Ecologia: autunno; gregario sotto latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm. 288 - Tricholomo sulphureum vaL bufonium (Pers.) Quél. [ = T. bufonium (Pers.) Gillet] - Colore pileico viola-rosato ± carICO Cresce preferibilmente nei boschi di aghifoglie. Poco comune.
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Non comm.
Tricholoma sulphureum vaL hemisulphureum KUhner [ = T. hemisulphureum (KUhner) A Rivaj - Ha pileo bruno-fulvo al centro ed ocra-giallino al bordo, lamelle crema-biancastre, stipite crema-biancastro all'apice e giallo alla base; carne crema-biancastro, giallo-zolfo nello stipite; presso salici nani. Raro. Non comm.
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Sezione Pardinicutis Sing. - Basidiomi di taglia medio-grande e portamento robusto, pileo coperto da squame grigiastre su sfondo biancastro o fibrilloso; u. a f. presenti.
289 - Tricholoma pardinwn Quél.[ = T pardalotum Herink et Kotl; T tigrìnwn (Schaeff.) Gillet] Pileo: 8-16 cm; da emisferico a convesso, raramente appianato, talvolta convesso-conico, subumbonato, margine strettamente involuto, poi disteso, ± ondulato e fessurato, superficie feltroso-Ianosa, subito dissociata in spesse e fitte squame concentriche grigio-metalliche, bruno-nerastre su fondo più chiaro. Lamelle: sublibere, ± fitte, biancastre, con sfumature verdastre. Stipite: 6-12 x 1,5-3,5 cm; cilindrico, robusto, clavato o ingrossato alla base, fibrilloso in alto, bianco, ocra brunastro alla base in vecchiaia. Carne: bianco-grigiastra; odore intenso di farina, sapore dolce. Spore: 9,5-11 x 6-7 11m Ecologia: fine estate-autunno; in boschi di latifoglie ed aghifoglie (soprattutto abete bianco). Poco comune. Tossico 290 - Tricholoma filamentosum (Alessio) Alessio - Ha margine pileico fessurato e superficie feltroso-fibrillosa unita di colore crema-nocciola, priva di squame nerastre in rilievo. Spore piccole (7-9 x 5,5-6,5 ~m). Cresce In faggeta. Poco comune. Tossico
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Sezione Atrosquamosa Kuhner emendo Bon - Basidiomi di taglia medio-piccola; pileo feltroso-Ianoso, fibrilloso, talora squamuloso; colore grigiastro, nerastro, giallo-verdastro. Carne di odore e sapore farinacei o aromatici. U. af. assenti.
291- Tricholoma virgatum (Fr.) P. Kumm.
Pileo: 4-7 cm; da conico a conico-campanulato, poi appianato con tipico umbone ± acuto, margine liscio, involuto e lobato, spesso fessurato con l'età; superficie tipicamente sericea, percorsa radialmente da sottili fibrille innate grigio-nerastre su fondo grigio argentato brillante. Lamelle: adnatesmarginate, sinuose, mediamente fitte, bianco-grigiastre, a volte con filo punteggiato di nero con l'età. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, talvolta con base ± dilatata e bruscamente tronca, sericeo, bianco, con fibrille grigiastre. Carne: bianca, di odore farinoso, sapore acre-amarognolo. Spore: 6-7,5 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; boschi montani di aghifoglie. Non comune. Tossico 292 - Tricholoma sciodes (Pers.) C Martin - Si distingue per la superficie pileica feltrosa, il cappello meno umbonato, Il filo lamellare precocemente macchiato di nerastro e la carne non acre, molto amara. Predilige le faggete calcaree; in autunno; comune. Tossico 293 - Tricholomajosserandii Bon (= T groanense Viola) Pileo: 4-7 cm; da emisferico a convesso, debolmente umbonato, margine involuto, poi disteso e ± sinuoso; superficie finemente tomentosa, lucente a tempo umido, presto asciutta, fibrillosa, grigia, grigio-brunastro dai riflessi metallici. Lamelle: smarginato-uncinate, poco fitte, biancastre, ingrigenti con l'età. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, curvo, rastremato alla base e subradicante, fibrilloso, biancastro, grigio-livido e imbrunente con l'età e la manipolazione. Carne: biancastra, un po' rosata alla base dello stipite, forte odore cimicino, sapore sgradevole, amarognolo. Spore: 6-7,5 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; boschi misti con pini e latifoglie. ± frequente. Tossico 130
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Fam igl ia 1'richolmnalaceae
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294 - Tricholoma bresadolianum Clémençon Pileo: 5-10 cm; da campanulato a convesso, talvolta anche piano-depresso, con o senza umbone, margine liscio, ± debordante e ondulato; superficie tomentosa, unita, grigio-nocciola, grigio-metallico, presto lacerata in squamette fibrillose nerastre ± dense. Lamelle: smarginate, spaziate, grigio chiaro, poi grigio-bruno con filo dentellato più scuro. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, spesso ricurvo ed inferiormente assottigliato, bianco-grigiastro, fibrilloso, ricoperto da sottili e rade scaglie trasversali più scure del fondo. Carne: bianco-grigiastra; odore sgradevole, non farinoso, sapore acre-amarognolo. Spore: 6-7,5 x 5,5-6,5 11m. Ecologia: estate-autunno, latifoglie. Raro. Tossico 295 - Tricholoma terreum (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 4-7 cm; da subconico o emisferico a campanulato, poi convesso-pianeggiante, con umbone ± acuto o arrotondato; margine regolare, fragile; superficie feltrata, grigio-topo, grigio-ardesia, all'inizio unita e compatta, poi più tassa, finemente squamulosa e con fibrille radiali che talvolta lasciano intravedere lo strato sottostante più chiaro. Lamelle: adnato-smarginate, poco fitte, bianche, ingrigenti con l'età, molto fragili. Stipite: 3-6 x 1-1,5 cm; cilindrico, ± slanciato, bianco, poi grigiognolo, liscio, appena fibrilloso verso l'alto. Carne: bianca, molto fragile, senza odore e sapore particolari (al massimo un po' subfarinoso). Spore: 6,5-7,5 x 4,5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; boschi di aghifoglie. Comune. Comm. 296 - Tricholoma gausapatum (Fr.) Quél. - Si distingue per la superficie pileica abitualmente più scura e maggiormente lanosa, tipicamente con peluna più arruffata, grigio ardesia dalle tonalità brunastre, per le lamelle grigie, non bianco puro e lo stipite con resti del velo cortiniforme grigiastro. Cresce sotto latifoglie ed aghifoglie. Non comune Comm. 297 - Tricholoma myomyces (Pers.) H. Lange - Possiede piccole dimensioni, con pileo di 3-6 cm, grigio-nerastro o piÙ pallido, biancogrigiastro argentato (I. argentatum Bon). gambo superiormente bianco che, sotto la zona anulare ± evidenziata dal resti della cortina, diviene finemente fibrilloso e gngerognolo; carattere di Josserand positivo (Cj +). Cresce sotto latifoglie ed aghifoglie. Raro. Comm. 298 - Tricholoma scalpturat1lm (Fr.) Quél. [= T argyraceum. (Bull.) Gill.] Pileo: 4-6 cm; da emisferico-campanulato a piano, normalmente con largo umbone arrotondato, margine a lungo involuto, poi steso, talvolta fessurato con l'età, ± ingiallente; superficie radialmente fibrillosa-lanosa, decorata da fitte squamule grigie, grigio-brunastro (bianche nella 299 - f. album C.E. Hermos. et Jul. Sanchez) disposte concentricamente su fondo più chiaro; carattere di Josserand negativo. Lamelle: smarginate, poco spaziate, bianche, ± ingiallenti. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, fibrilloso, cortina evanescente, presente solo in gioventù, biancastro, sfumato di grigio, ± ingiallente al tocco e con l'età. Carne: bianca, poi giallastra; odore e sapore nettamente farinosi. Spore: 5,5-6,5 x 3-4 11m. Ecologia: tardo autunno; gregario in boschi misti. Comune. Comm. 300 - Tricholoma cingulatum (Almfelt) Jacobashch [= T. ramentaceum
(Bui I.) Ricken] - Molto simile alle specie precedentemente descritte, si riconosce per il colore abitualmente grigio chiaro e, soprattutto, per l'anello cotonoso ± eVidente e costante che ricopre lo stipite che, alla base. può presentare una sfumatura glauca. Le spore misurano 5-7 x 2,5-3,5 ~m. Cresce in estate-autunno sotto latifoglie (soprattutto salici). Non comune. Comm
30 l - Tricholoma bonii
Basso et Candusso - È una piccola speCie di recente descrizione con pileo umbonato di colore bianco con centro giallastro. Le spore sono ellittiche 5,5-7 x 4,5-5 ~m. Cresce sotto diverse latifoglie ed aghifoglie Molto raro. Non comm.
302 - Tricholoma atrosquamosum (Chevall.) Sacco (= T nigromarginatum Bres.) Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante, margine sottile ± frangiato-lanoso, involuto, poi disteso e un po' ondulato; superficie fibrilloso-lanosa, integra, presto lacerata in scaglie o squame bruno-grigistro, fitte e quasi nerastre al centro, su fondo più chiaro. Lamelle: smarginate, piuttosto rade, bianco-grigiastro, con il filo facilmente punteggiato di nero. Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm; cilindrico, a volte un po' claviforme, bianco, fibrilloso, ± cosparso di fiocchi grigio-nerastri, imbrunente con l'età. Carne: biancastra; odore molto caratteristico, aromatico, simile a quello del pepe, sapore mite, farinaceo. Spore: 6,5-7 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; nei boschi di aghifoglie e latifoglie. Non molto comune. Comm. 132
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Famiglia rrichoiomataceae
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303 - Tricholoma squarrulosum Bres. Pileo: 5-8 cm; da subgloboso ad emisferico, poi piano-convesso, un po' depresso a maturità, margine incurvato, debordante e ± frangiato da lanugine; superficie interamente ricoperta da piccole e fitte squame nerastre, più dense al centro, rade al bordo, su fondo più chiaro. Lamelle: poco fitte, smarginate, bianche, ingrigenti e con il filo irregolare ± seghettato e punteggiato di bruno-nerastro con l'età. Stipite: 4-6 x 1-2 cm; cilindrico, a volte ingrossato alla base, asciutto, grigiastro, tipicamente decorato da squamette puntiformi nerastre in alto e da fibrille longitudinali, parimenti colorate, verso il basso. Carne: biancastra; odore caratteristico di pepe, sapore dolce, farinaceo. Spore: 6-8 x 5-6 )lm. Ecologia: autunno; nei boschi termofili di querce. Comune. Comm. 304 - Tricholoma orirubens Quél. Pileo: 5-10 cm; da emisferico-convesso a piano con o senza umbone ottuso, margine sottile ed eccedente, ± lobato-ondulato; superficie fibrillosa-lanosa dissociata in sottili squamule radiali grigionerastre su fondo più chiaro, dense al centro, più rade al bordo dove presenta toni più chiari e tendenza all'arrossamento. Lamelle: ± sinuoso-smarginate, rade, bianco-grigiastre, progressivamente arrossanti, a maturità ± rosate con filo più scuro. Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm; cilindrico, a volte ingrossato alla base, bianco, fibrilloso, decorato da squamette grigiastre, spesso blu-verdastro alla base. Carne: biancastra, rosata alla frattura; odore farinaceo gradevole e sapore analogo. Spore: 5,5-7,5 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno, in boschi calcarei di latifoglie. Poco comune. Comm. 305 - Tricholoma basirubens (Bon) A. Riva et Bon - Assai simile alla speCie precedente, si distingue per le lamelle che non assumono mai tonalità rosate e per la caratteristica colorazione rosa ± intenso alla base dello stipite. Xerofilo, predilige i boschi di latifoglie, preferibilmente querce Raro. Comm. 306 - Tricholoma aestuans (Fr.) Gillet Pileo: 4-8 cm; da conico-campanulato a pianeggiante, con umbone centrale ± acuto e pronunciato, margine incurvato, sottile lobato, poi disteso, ondulato; superficie liscia, percorsa radialmente da fibrille bruno-fulvastro, più fitte al centro, su fondo giallo, giallo citrino o giallo-verdastro. Lamelle: smarginate, poco fitte, gialle a tonalità ± intense, con filo irregolare, bruniccio al tocco e con l'età. Stipite: 6-S x 0,5-1 cm; cilindrico, di colore simile a quello del cappello o più pallido, pruinoso, percorso da striature longitudinali brunastre, biancastro alla base. Carne: biancastra, giallastra ai margini; odore debole, sgradevole, sapore acre, pungente ed amaro. Spore: 6-7,5 x 4-5,5 )lm. Ecologia: estate- autunno; in boschi montani di aghifoglie. Raro. Non comm.
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Sezione Equestrio Konrad et Maubl. - Basldiomi di taglia medio-piccola; pileo sericeo-fibrilloso, squamuloso; colore bianco, giallastro, giallo-verdastro. Carne con odore e sapore farinacei. U. af. talvolta presenti.
307 - Tricholoma sejunctum (Sowerby) Quél. Pileo: 6-10 cm; da conico-campanulato a piano-convesso, ondulato, a maturità un po' depresso attorno ad un umbone ± pronunciato; superficie liscia, ± vischiosa a tempo umido, giallo-olivaceo, generalmente giallo chiaro al margine e a toni più scuri al centro per la presenza di fibrille radiali innate nerastre. Lamelle: ± smarginate, mediamente fitte, bianche, poi crema, spesso macchiate di giallo verso il margine pileico. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm; cilindrico o leggermente claviforme, spesso ritorto e affusolato alla base, fibrilloso bianco, con l'età può presentare sfumature giallo-verdastre. Carne: bianca; odore farinaceo e sapore amarognolo. Spore: 5,5-7,5 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm. 30S - Tricholoma coryphaeum (Fr.) Gillet - Simile alla specie precedente possiede dimensioni mediamente inferiori (pileo di 4-8 cm) e portamento piuttostO gracile, pileo fibrilloso e leggermente squamoso, di colore giallo, giallo verdognolo ± uniforme, con riflessi verdastri, lamelle biancastre che contrastano nettamente con lo stipite concolore al pileo. Nelle quercete mediterranee. Raro. Comm.
309 - Tricholoma arvernense Bon - Possiede pileo giallo-oeraceo con riflessi verdastri privo di squamule e stipite parimenti glabro di colore biancastro. È una specie dotata di u. a f., carattere che lo distingue in modo certo da T. sejundum. Ha habitat montano sotto aghifoglie. Raro. Comm.
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Famiglia Tricholornataceae
310 - Tricholoma equestre (L.) P. Kumm. [= T auratum (Paulet) Gillet] Pileo: 5-10 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso, un po' irregolare, con o senza largo umbone, margine incurvato, presto disteso e ± ondulato; superficie viscida a tempo umido, poi asciutta, gialla, giallo-dorata, spesso decorata al centro da fitte squamule ± estese bruno-rossastre. Lamelle: smarginate, ± fitte, di colore giallo intenso, leggermente imbrunenti con l'età, filo ondulato, concolore. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, talvolta un po' claviforme, asciutto, liscio, giallo, con presenza di fibrille o fioccosità brunastre verso la base. Carne: bianca, giallastra nelle zone periferiche dello sporoma; odore gradevole farinoso, sapore dolce. Spore: 6-8 x 3,5-5 11m. Ecologia: autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Poco frequente. Tossico mortale
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311- Tricholomafucatum (Fr.) P. Kumm. Pileo: 4-6 cm; da conico-campanulato ad irregolarmente appianato con ampio umbone centrale, margine liscio, arrotondato, ± festonato-ondulato, spesso fessurato a maturità; superficie asciutta, opaca, finemente feltrosa-fibrillosa, bruno-olivastro scuro, grigio-verde con tonalità bronzee, solitamente più scura al centro. Lamelle: sublibere o appena smarginate, fitte, biancastre, con filo brunastro. Stipite: 4-6 x 0,6-1,5 cm; subcilindrico, variabile, asciutto, biancastro, interamente ricoperto, tranne che in un limitata zona apicale, da fibrille o sottili squamette nerastre, scurisce sul bruno-olivastro alla manipolazione. Carne: bianca, colore farinoso, sapore dolciastro. Spore: 6-8 x 5,5-6 11m. Ecologia: autunno; sotto aghifoglie in montagna. Raro. Non comm.
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312 - Tricholoma joachimii Bon et A. Riva - Possiede superficie pileica, giallo-verdastra, decorata da squamule bruno-olivastre più fitte al centro, lamelle smarglnate e piuttosto rade, bianche, con deboli riflessi verdognoll lo stipite, cilindrico, ha base talvolta bulbosa, biancastro, soprattutto in prossimità delle lamelle, presto imbrunente senza zona pseudo-anulare distinta, decorato da squamette chiare, poi concolon. le spore misurano 6-7,5 x 4-5,5 ~m. U. a f. presenti. Sotto aghifoglie. Raro. Non comm.
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313 - Tricholoma luridum (Schaeff.) Quél. Pileo: 5-10 cm; da conico-campanulato a piano-convesso, con largo umbone ± evidente, margine un po' eccedente, sottile, sinuoso, tende a fessurarsi con il secco e a maturità; superficie liscia, sericea, bruno-olivastra, grigio-oliva ornata da evidenti fibrille radiali più scure, più pallida al margine. Lamelle: adnate-smarginate, piuttosto rade, biancastre, poi grigiastre, a maturità grigio-brunastro con filo ondulato. Stipite: 4-8 x 1-1,8 cm; cilindrico, spesso con base assottigliata o appena rigonfia, grigio-biancastro, grigio-olivastro pallido, ± fibrilloso-squamuloso, bianco-sporco, bruno alla manipolazione. Carne: grigio-biancastra; odore di farina e sapore dolciastro, farinaceo. Spore: 9-10 x 5,5-6,5 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie. Non comune. Non comm. 314 - Tricholoma viridifucatum Bon - Possiede cappello giallo-verde vivace in eVidente contrasto con il bianco delle lamelle e dello stipite, taglia generalmente modesta ed ambiente di crescita sotto latlfoglle; rare le u. a f. alla base dei basidi. Poco frequente.
Non comm.
315 - Tricholoma portentosum (Fr.) Quél. Pileo: 5-10 cm; da conico-campanulato a lungamente convesso, infine ± appianato e ottusamente umbonato, margine sottile, regolare o ondulato-lobato; superficie un po' vischiosa a tempo umido, presto asciutta, liscia, grigio scuro, ardesia con sfumature giallastre o violacee a rit1essi metallici, percorsa radialmente da sottili fibrille innate nerastre. Lamelle: ± smarginate, rade, bianche, con ± evidenti sfumature gialline. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico, spesso anche claviforme, bianco, per lo più sfumato di giallo nella parte alta, fibrilloso, bruno-verdognolo allo sfregamento. Carne: bianca, giallognola nelle zone periferiche; odore ± forte di farina, sapore dolce. Spore: 6-7 x 4-5,5 11m. Ecologia: autunno; boschi di aghifoglie e latifoglie. Comune. Comm. 316 - Tricholoma columbetta (Fr.) P. Kumm. Pileo: 6-10 cm; da conico-campanulato ad appianato ± umbonato ed irregolare, margine liscio, incurvato, lobato; superficie bianca, lucida, con fibrille radiali sericee brillanti, talvolta con macchie rossastre, con l'età diviene ocra pallido, particolarmente al centro. Lamelle: smarginate, fitte, bianche, qualche volta debolmente rosate. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, ricurvo, attenuato alla base, bianco sericeo, spesso macchiato di verde-azzurro alla base. Carne: bianca; odore debole farinaceo e sapore mite. Spore: 5,5-6 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Comune. Comm. 136
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Famiglia Tricholomataceae
Sezione /mbricata Bon - Basidiomi di taglia medio-piccola; pileo scaglioso-squamuloso, imbricato o lanoso; colore brunastro ± chiaro. Lamelle biancastre. Carne con odore farinaceo e sapore amarognolo.
317 - Tricho{{)ma psammopus (Kalchbr.) Quél. Pileo: 3-6 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso con umbone ± pronunciato; superficie vellutata, asciutta, opaca, integra, poi fibrillosa-squamulosa, granulosa, dapprima nocciola pallido, poi ± fulvastra con l'età. Lamelle: smarginate, piuttosto rade, da biancastre a ocra-pallido, brunorossastro allo sfregamento. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, regolare, asciutto, tipicamente ricoperto da granulazioni concolori o appena più pallide del cappello, interrotte in alto in modo da non ricoprire un breve tratto apicale bianco e liscio, formando così una zona pseudoanulare ± delimitata e non rilevata. Carne: biancastra, tende a scurire alla frattura e alla manipolazione; odore subnullo e sapore amarognolo. Spore: 5-7 x 4-5 ]lm. Ecologia: autunno; sotto aghifoglie in montagna, soprattutto larici, segnalato recentemente anche in area mediterranea sotto leccio e pino. Non comune. Non camm.
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318 - Tricholoma acerbum (Bull.) Quél. Pileo: 6-12 cm; da emisferico a piano-convesso, margine fortemente involuto, rugoloso, poi steso e ± scanalato-solcato; superficie asciutta, opaca, finemente feltrata, crema-giallognola, brunastra al centro, bianco-giallino al bordo. Lamelle: adnate-smarginate, fitte, crema-biancastre, ± macchiate di bruno a maturità. Stipite: 5-8 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, a sezione per lo più costante, robusto, talvolta un po' ventricoso, asciutto, concolore al cappello o più pallido, sottilmente granuloso all'apice, il rimanente tratto inferiore è ricoperto da fibrillosità concolori, che in seguito diventano bruniccie con l'età e la manipolazione. Carne: bianca, pressochè immutabile al taglio; odore fruttato e sapore un po' amarognolo. Spore: 5-6 x 4-5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; gregario sotto latifoglie. Abbastanza comune sotto querce e castagni. Comm. 319 - Trich%ma roseoacerbum A. Riva - Ha portamento e Cilratteri micromorfologici pressoché analoghi alla specie precedente, si differenzia da quest'ultima per una superficie pileica glabra e un po' più vischiosa a tempo umido, ma soprattutto per la colorazione giallo-pagllerina atonalità bruno-rosate ± marcate, per lo più assenti nel T. acerbum. Poco comune. Comm.
320 - Trich%ma apium Schaeff. - Si caratterizza per il pileo di colore ocraceo, vellutato e tipicamente screpolato in vecchiaia. Assai significativo e particolare è infine l'odore complesso della carne, definito di sedano misto a cicoria torrefatta. Cresce nei boschi asciutti di aghifoglie, soprattutto pinete. Raro. Comm.
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321 - Tricholoma vaccinum (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 4-7 cm; da emisferico-campanulato a convesso-conico allargato, margine incurvato, eccedente, con evidenti e debordanti decorazioni lanose; superficie asciutta, feltroso-Ianosa, unita nei giovani esemplari, poi lacerata in squamule concentriche bruno-rossastro, rosa-fulvastro su fondo più chiaro. Lamelle: uncinate, piuttosto rade, crema-biancastro, iniziando dal filo si macchiano di bruno. Stipite: 4-7 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, robusto, a volte rigonfio verso la base o ± claviforme, asciutto, biancastro, ricoperto ± intensamente da fibrille brune, bianco all'apice, senza zona anulare distinta. Carne: biancastra, debolmente virante al rossastro alle abrasioni; odore terroso-erbaceo, sgradevole, sapore amaro. Spore: 6-7,5 x 4-5,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno, in gruppi numerosi sotto abete rosso in montagna. Comune. Non camm.
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322 - Tricholoma imbricatum (Fr.) P. Kumm. Pileo: 5-12 cm; da conico-emisferico ad espanso, per lo più con ampio umbone ottuso, margine incurvato, sottile, liscio, non lanoso; superficie asciutta, ricoperta da fibrille innate e da minute squamule di colore bruno-rossiccio, bruno-fulvastro, più scure al centro. Lamelle: smarginato-uncinate, fitte, crema-biancastro, imbrunenti, macchiate di ruggine negli esemplari maturi. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico, spesso ricurvo, assottigliato alla base, asciutto, con fibrille e squamette ± concolori al cappello, bianco all'apice, imbrunisce con l'età e la manipolazione. Carne: biancastra, bruno-rossastra sotto la cuticola; odore farinoso e sapore leggermente amarognolo. Spore: 67,5 x 4,5-6 ]lm. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie in montagna. Comune. Non camm.
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Famiglia Tricholomalaceae
Sezione A/bobrunnea Kuhner emendo Bon - Basidiomi di taglia medio-grande; pileo vischioso, talora scagliososquamuloso, di colore bruno-rossastro, arancio. Lamelle biancastre, giallognole. Stipite biancastro presto decorato di fibrille e squamette brunastre. Carne di odore generalmente farinaceo e sapore talora amaro.
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323-Tricholornafulvum (Bui!.) Sacco [=Tflavobr-unneum (Fr.) P. Kumm.]
Pileo: 5-8 cm; da conico-emisferico a convesso-pianeggiante, leggermente umbonato, margine sottile, acuto, ± ondulato-scanalato a maturità; superficie ± finemente squamulosa, un po' vischiosa, fibrillosa, bruno-fulvastro, bruno-giallastro a tonalità più scure verso il centro. Lamelle: smarginate, fitte, di colore giallo ± intenso, talvolta macchiate di bruno, particolarmente sul filo, sia alla manipolazione che con l'età. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico, spesso ricurvo, inizialmente vischioso, poi asciutto, concolore al cappello o più pallido, percorso da fibrille più scure. Carne: bianca nel pileo, giallastra alla base del gambo, odore debole, farinoso, sapore amarognolo. Spore: 5-7,5 x 3,5-5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; spesso sotto betulle. Poco frequente. t\lon comm. 324 - Tricholoma pseudoniditans 5S. Bon - Si distingue per la superficie pileica sericea, il margine pileico non scanalato, e soprattutto per le lamelle biancastre e non gialline, almeno negli esemplari immatun, inoltre, ha sempre la carne dello stipite un po' giallastra. Cresce in boschi misti di aghifoglie e latifoglie Non comune. Non comm.
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325 - Tricholoma ustale (Fr.) P. Kumm. Pileo: 4-8 cm; da emisferico a conico-convesso, infine ± irregolarmente appianato, margine arrotondato, liscio, a lungo involuto, poi disteso e ondulato; superficie liscia, percorsa radialmente da fibrille innate, molto vischiosa a tempo umido, presto asciutta, bruno-fulvastro, bruno-castano con zone più scure, più pallida al bordo. Lamelle: adnato-smarginate, fitte, bianche, poi bianco sporco con macchie bruno-ruggine, filo bruno-scuro a maturità. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, un po' radicante, asciutto, biancastro, percorso, a partire dalla base, da fibrille brunastre che progressivamente sfumano verso l'alto senza dare luogo ad una netta zona anulare, imbrunente alla manipolazione. Carne: biancastra, ± bruno-rossastra alla frattura, odore farinoso e sapore amarognolo. Spore: 5,5-7,5 x 4,5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. Comune. Non comm.
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326 - Trichalama pessundatum (Fr.) Quél. - Ha portamento robusto, imbrunimento rapido e marcato in tutte le parti del basidioma ed habitat presso pinete costiere, dove è reperibile, spesso appena affiorante dal substrato, in tarda stagione. ± comune. Non comm.
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327 - Tricholoma stans (Fr.) Sacc - Specie di piccole dimensioni e portamento gracile, ha carne piuttosto fragile e si riconosce per la superficie pllelca sericea efibnllosa che, a tempo secco, risulta di aspetto particolarmente brillante. Lodore della carne ed il suo sapore sono quelli tipici del gruppo. Nel boschi di latlfoglie ed aghifoglie in tarda stagione, anche in ambiente mediterraneo. Poco comune. Comm.
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328 - Tricholoma populinum J.E. Lange Pileo: 5-10 cm; da emisferico a piano-convesso, infine appianato, con o senza basso umbone; margine sottile ed arrotondato, liscio, ± ondulato; superficie liscia, fibrillosa, leggermente vischiosa a tempo piovoso, brillante e spesso screpolata a tempo secco, bruno-rosato, bruno-castano, dai toni più carichi al centro. Lamelle: smarginate, piuttosto fitte, biancastre, spesso con sfumature rosate, con tendenza ad imbrunire con l'età. Stipite: 6-12 x 1-3 cm; cilindrico, ricurvo, talvolta claviforme, biancastro, liscio o percorso da fibrille longitudinali brune, senza una zona anulare distinta, comunque bianco e forforaceo all'apice. Carne: bianca; odore farinoso intenso e sapore un po' amarognolo. Spore: 5-7 x 3-4,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; sotto pioppi. Poco comune. Comm. 329 - Tricholoma ustaloides Romagn. Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso-espanso, infine un po' depresso, margine arrotondato, ± scanalato; superficie vischioso-glutinosa a tempo umido, sericea e fibrillosa con il secco, brunastra, bruno-rossiccio, fulvo-arancione, più scura al centro. Lamelle: smarginato-uncinate, un po' spaziate, bianche, ± imbrunenti con l'età e lo strofinio. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, talvolta ventricoso o affusolato alla base, ± vischioso, bianco e forforaceo superiormente alla zona anulare, nettamente distinta dalla fitta fibrillosità brunastra della porzione inferiore. Carne: biancastra, rosa alla sezione; odore intensamente farinoso e sapore amaro (soprattutto sulla cuticola). Spore: 5,5-7,5 x 5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; nei boschi di latifoglie. Comune. Non comm. 140
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Fam igl ia Tricholomataceae
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330 - Tricholoma aurantium (Schaeff.) Ricken Pileo: 5-10 cm; da convesso a leggermente conico, poi appianato con largo umbone ottuso, margine regolare, ± scanalato; superficie umido-vischiosa, brillante, asciutta e finemente squamoso-fibrillosa a tempo secco, rosso-arancio, bruno-arancio vivo, talvolta con macchie verdastre. Lamelle: smarginato-uncinate, piuttosto fitte, bianche, con filo un po' denticolato, ± macchiato di bruno con l'età. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; per lo più cilindrico, affusolato alla base, ricoperto da una sorta di guaina vischiosa, concolore al cappello, subito frammentata in scaglie disposte a strisce circolari bruscamente interrotte in alto, in modo da evidenziare il tratto apicale liscio e bianco. Carne: bianca; odore di cetriolo, sapore amaro. Spore: 4,5-6 x 3,5-4 11m. Ecologia: estate-autunno; preferibilmente sotto aghifoglie, meno frequente sotto latifoglie. Poco comune. Non comm.
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331- Tricholoma colossus (Fr.) Quél. Pileo: 10-20 cm; da emisferico a convesso-arrotondato, poi convesso-pianeggiante, carnoso, margine fortemente involuto, poi steso, ± regolare e scanalato; superficie finemente vellutata, vischiosa a tempo piovoso, presto asciutta, bruno-rossastra, rosso-mattone, non uniforme, ma con zone decolorate o più scure, percorsa radialmente da fibrille bruno-rossastre. Lamelle: smarginato-uncinate, ± fitte, con filo finemente seghettato, biancastre, tendenti ad imbrunire alla manipolazione e con l'età. Stipite: 5-15 x 4-8 cm; subgloboso poi cilindrico, tozzo e robusto, bianco e forforaceo in alto, ± ricoperto da fioccosità concolori al pileo in basso, le diverse zone colorate sono delimitate da una zona anulare segnata da un sottile cercine. Carne: bianca, soffusa di rosa ed un po' arrossante al taglio; odore debole, ma non sgradevole, e sapore dolciastro. Spore: 7-10 x 5-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno inoltrato; in boschi di pino e latifoglie, spesso a crescita semi-ipogea. Comm.
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332 - Tricholoma batschii Gulden [= Tfracticum (Britzelm.) Kreisel] Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, infine appianato e ± depresso, margine liscio, acuto e lungamente involuto, poi disteso; superficie vischiosa, subglutinosa a tempo umido, asciutta e opaca a tempo secco, bruno-rossastro, fulvo-rossastro, fibrillosa. Lamelle: adnato-smarginate, piuttosto fitte, biancastre, presto macchiate di bruno. Stipite: 5-8 x 1,5-2 cm; cilindrico, talvolta leggermente assottigliato o ingrossato alla base, vischioso e concolore al cappello nella porzione sottostante la zona anulare, che risulta ± nettamente evidenziata, bianco nel tratto superiore. Carne: bianca, debolmente rosata al taglio, odore farinaceo, sapore amaro. Spore: 4-6 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: tardo autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
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333 - Tricholoma focale (Fr.) Ricken [ = T. robustum (Alb. et Schwein) Ricken] - Ha pileo umbonato e margine involuto con superficie ± fibrilloso-Ianosa. vischiosa atempo piovoso, presto asciutta, bruno-rossastra, con zone e striature rossastre, avolte con riflessi olivastri. Lo stipite, spesso tipicamente assottigliato nel tratto basale, è bianco e liscio all'apice, calzato da un'armilla ± concolore al cappello, interrotta in alto da uno pseudoanello supero e ± frangiato. Le spore misurano 4-6 x3-4 ~m. Cresce in autunno nelle pinete marittime su terreno sabbioso. Specie poco comune. Non comm.
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334 - Tricholoma caligatum (Viv.) Ricken Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, infine appianato, con o senza largo umbone; margine arrotondato, ± appendicolato dai resti del velo generale; superficie ricoperta da grossolane squame imbricate bruno-scuro, nerastre, fitte al centro, più rade e lacerate al margine che lasciano intravedere lo strato sottostante. Lamelle: smarginato-uncinate, fitte, bianche, crema a maturità. Stipite: 5-10 x 1,5-2 cm; subcilindrico, spesso assottigliato verso la base, nella porzione superiore risulta bianco e forforaceo, mentre nella restante parte, appare calzato da un'armilla squamosa e concolore al pileo, bruscamente interrotta in alto da un anello supero, piuttosto consistente e duraturo. Carne: bianca; odore aromatico sapore ± amarognolo. Spore: 5,5-7 x 5,5-6,5 11m. Ecologia: tardo autunno-inverno; sotto pino, su terreno sabbioso in area mediterranea. Raro. Comm.
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335 - Tricholoma matsutake (s. Ito et Imai) Singer [ = T. nauseosum (A Blytt) Kyt5v.] - Specie di medio-grandi dimensioni, è distinguibile da T. caligatum per una colorazione generalmente più "sordida", per la diversa consistenza feltrosa delle scaglie presenti sullo stipite, nonché per l'areale di distribuzione del tutto diverso, più settentrionale, presso latifoglie ed aghifoglie di montagna. Poco comune. Non comm. 142
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Famiglia 1'richolomataceae
Genere Tricholomopsis Singer - Basidiomi con portamento tric%moide, superficie pileica squamettata, carne gialla, sporata bianca, spore ellissoidali lisce, cistidi di grandi dimensioni. Specie saprotrofe lignicole.
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336 - Tricholomopsis rutilans (Schaeff.) Singer [= T variegata (Scop.) Fr.] Pileo: 5-22 cm, all'inizio convesso, infine spianato solo a raggiunta maturazione, talvolta con largo umbone; superficie squamoso-feltrata, rosso-lampone ± carico su fondo giallastro, colore, quest'ultimo, più evidente al margine e con l'età per il diradarsi delle squamette. Lamelle: fitte, gialle, con filo fioccoso. Stipite: 5-10 x 1-3 cm, cilindrico, robusto, presto cavo, ricoperto da fitte fibrillosità rosso-lampone, che lasciano intravedere la sottostante carne giallastra. Carne: soda, bianco-giallastro con odore di farina e muffa, ± sgradevole, sapore amarognolo. Spore: 7,5-8,5 x 4,5-5,5 ]lm, ellissoidi. Ecologia: dall'estate all'autunno, generalmente su ceppi marcescenti di conifere. Abbastanza comune. Non comm.
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337 - Tricholomopsis decora (Fr.) Singer - Si distingue per le dimensioni mediamente inferiori (pileo 3-8 cm), il colore pileico prevalentemente giallo-olivastro, per la presenza di abbondanti scagliosità superficiali e gambo, cavo, ± concolore. Le spore misurano 6,57,5 x 5-6 ~m. Ha abitudini ecologiche simili alla specie precedente prediligendo maggiormente vecchie ceppaie di abete rosso. Poco comune. Non comm.
338 - Tricholomopsis flammula Métrod. - Èancora più piccolo (pileo 0,5-1,5 cm), e possiede colorazione pileica bruno violacea che contrasta con le lamelle di colore giallo vivo. La carne è anch'essa gialla ed è stopposa. Cresce su reSidui legnosi di conifere. Raro. Non comm. Genere Leucocortinarius (J.E. Lange) Singer - Monospecifico; basidiomi di portamento cortinarioide, con sparata bianca e spore ellissoidali lisce.
339 - Leucocortinarius bulbiger (Alb. et Schwein.) Singer Pileo: 4-12 cm, convesso, poi spianato con l'età, talvolta umbonato; superficie liscia, un po' vischiosa a tempo umido, bruno-ocraceo con sfumature carnicino-rossastro, spesso con resti velari biancastri, soprattutto al margine e al centro. Lamelle: ± fitte, smarginate, bianche, poi ocra pallido. Stipite: 4-8 x 1-2 cm, cilindrico, ± slanciato, sericeo, recante all'apice resti di velo cortiniforme terminante con grosso bulbo nettamente marginato, biancastro. Carne: soda, bianca con odore debole, sapore subnullo. Spore: 7-8,5 x 4,5-5,5 ]lm, ellittiche. Ecologia: in estate, in autunno in boschi radi di aghifoglie, più raramente di latifoglie; non comune. Comm. Genere Callistosporium Singer - Basidiomi di portamento collibioide, colore giallo-olivastro, presenza di pigmenti intracellulari, parietali ed extracellulari.
340 - Callistosporium xanthophyllum Malençon et Bert. ex Bon [= C. luteo-olivaceum (Berk. et Curt.) Singer I Pileo: 2-6 cm, da inizialmente convesso in gioventù a completamente piano con l'età, talora anche leggermente depresso, margine un poco striato; superficie ± liscia, igrofana, pruinosa nel giovane, bruno-olivastra, spesso sfumata di giallastro, più chiara al margine. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, da gialle a giallo-olivastre, rosa a contatto con ammoniaca. Stipite: 3-9 x 0,3-0,6 cm, cilindrico o leggermente compresso, talora un po' ritorto, longitudinalmente striato e fibrilloso, bruno-olivastro, grigio-olivastro, a volte con resti biancastri di micelio alla base. Carne: sottile, bruno-olivastra, odore di burro ± grato, sapore subnullo. Spore: 5-8 x 3,5-4,5 ]lm, ellissoidali, lisce. Ecologia: dall'estate all'autunno, in gruppetti ± cespitosi su legno degradato di varie essenze. Piuttosto raro. Non comm. 341 - Callistosporium olivascens (Baud.) Bon - Ha dimensioni mediamente inferiori (pileo 1-2 cm), si distingue per le colorazioni bruno-olivastro diffuse su tutto il basidioma che non presenta sfumature gialline, per le lamelle spaziate e per le spore più grandi (9-11 x 5-7 ~m) e amigdaliformi Terricolo, cresce esclusivamente sotto cedro, soprattutto in parchi e giardini. Raro. Non comm.
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Famiglia Tricholornataceae
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Genere Derma/ama (H. Lange) Herink - Basidiomi esili, collibioidi, con superficie pileica rugoso-granulosa, pileipellis imeniforme e pigmento parietale dominante. Spore amiloidi o non.
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342 - Dermoloma atrocinereum (Pers.) PD. Orton Pileo: 2-6 cm; da convesso-campanulato ad appianato con umbone ± accentuato; superficie igrofana, decorata da rugosità concentriche, talora fessurata, grigio-brunastra, grigio-cenere, più carico al centro. Lamelle: ± fitte, piuttosto larghe, ventricose, decorrenti per un dentino o sublibere, grigio-biancastra con eventuali riflessi azzurrognoli. Stipite: 2,5-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, piuttosto slanciato, con base rastremata, liscio e fibrilloso, pruinoso all'apice, grigio-biancastro. Carne: grigia5tra, fragile, con odore farinoso intenso e sapore analogo. Spore: non amiloidi, ellittico-ovoidali 6-7,5 x 3,5-5 Jlm. Ecologia: autunno; prati e radure presso aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm. Derma/amo pseudocuneifo/ium Herink ex Bon -Affine al precedente, si differenzia per le spore amiloidi di dimensioni superiori (7-9 x4-4,5 ~m); cresce tra l'erba di prati e radure, condividendo lo stesso habitat delle Hygrocybe. Poco comune. Non comm.
343 - Derma/ama cuneifo/ium (Fr.) PD. Orton - SI differenzia dai precedenti soprattutto per le spore non amiloidi di dimensioni inferiori (4,5-5 x 3,5-4,5 ~m); ha abitudini ecologiche analoghe ai congeneri. Poco comune. Non comm. Genere Camarophyl!opsis Herink ( = gen. Hygrotrama Singer) - Basidiomi igroforoidi, colorazioni grigio-brunastre, pileipellis imeniforme, pigmento intracellulare dominante, spore non amiloidi.
344 - Camarophyllopsis atropuncta (Pers.) Fr. Pileo: 0,5-2,5 cm; da convesso ad appianato, normalmente con evidente depressione centrale, margine striato; superficie un po' rugosa, igrofana, grigio-brunastro, con sfumature olivastre, tendente ad impallidire con il secco e l'età. Lamelle: piuttosto spaziate, larghe, adnato-decorrenti, grigiobrunastro con eventuali riflessi carnicini. Stipite: 1,5-4 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, con base rastremata, grigiastro, con esclusione della parte apicale, ricoperto da piccole scagliosità brunonerastro (ricorda Hygrophorus pustulatus). Carne: fragile, grigia, con odore e sapore non significativi. Spore: non amiloidi, subglobose 4,5-6,5 x 3,5-4,5 Jlm. Ecologia: autunno; prati e radure. Raro. Non comm. 345 - Camarophyllopsisfoetens (Phill.) Arnolds Pileo: 0,5-2 cm; a lungo convesso, infine piano, spesso ombelicato, margine nettamente striato; superficie appena rugosa, igrofana, bruno-nerastro con riflessi olivastri, più scura al centro, impallidente con il secco e l'età. Lamelle: spaziate, larghe, adnato-decorrenti, bianco-grigiastro. Stipite: 1,5-3,5 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, liscio, irregolare, grigiastro, con base più scura, bruno-nerastra. Carne: esigua, grigiastra, con odore sgradevole complesso e sapore debole conforme. Spore: subglobose, ovoidali, con profilo spesso irregolare; 5-6 x 4,5-5 Jlm. Ecologia: autunno; gregario in radure presso latifoglie varie. Raro. Non comm.
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346 - Camarophyllopsis micacea (Berk. et Broome) Arnolds Pileo: 0,5-2 cm; da convesso-campanulato a spianato, spesso con netta depressione centrale, superficie rugosa, cosparsa da una fine granulazione micacea, bruno-giallastro ± carico. Lamelle: piuttosto larghe, ± decorrenti, rosa pallido, progressivamente ingrigenti. Stipite: 1,5-3 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, ± slanciato ed appuntito alla base, granuloso, giallastro soprattutto verso la base. Carne: esigua, bianco-giallastro, poi imbrunente all'aria, con odore subnullo e sapore simile. Spore: ellittico-ovoidali 3,5-5 x 3,5-4,5 Jlm. Ecologia: autunno; sotto latifoglie. Raro. Non comm. 347 - Camarophy/lospis atrove/utina (Romagn.) Argaud - Con aspetto macroscopico simile aquello delle specie precedenti, si riconosce per il cappello bruno, pruinoso-vellutato, l'assenza di ornamentazionl scagliose sullo stipite brunastro, le lamelle decorrenti grigio-biancastre; cresce in boschi oradure presso latifoglie. Molto raro Non comm.
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Famiglia 7ì"icholomataceae
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Genere Clitocybe CFr.) Staude
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Schwdmme Mitteldeutschl.: XXXV!ll, 122 (1857) Sottogenere Clitocybe (Fr.) - Basidiomi con superficie pileica feltrata o subvellutata spesso non igrofana, dai colori pallidi, biancastri o rossastri, raramente grigiastri; lamelle nettamente decorrenti, spore lisce, ellittiche o larmiformi. Sezione Hyqroclitocybe Bon [incl. sez. Infundibuliformes Fr., sez. Cilvoideae (Harm.) Bigelow e sez. Vernae Singer] Basidiomi con pileo ± imbutiforme, superficie pileica generalmente subvellutata dai colori variabili, carne di odore fruttato o cianico, stipite talora munito di cordoni miceliari, crescita primaverile-tardo autunnale.
348 - Clitocybe clavipes (Pers.) P. Kumm. [= Ampulloclitocybe clavipes (Pers.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo et Vilgalys] Pileo: 3-10 cm, dapprima convesso, infine imbutiforme, ± umbonato, margine sottile, irregolare e lobato, superficie un po' vischiosa con l'umido, opaca e vellutata col secco, grigio-brunastro, ± intenso, talora quasi nerastra. Lamelle: decorrenti, piuttosto fitte, sottili, crema-giallastro. Stipite: 58 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, caratteristicamente clavato, ± concolore al pileo. Carne: biancastra, con odore cianico. Spore: 7,5-10 x 4,5-6 )lm, ovoidi o ± larmiformi. Ecologia: estate-autunno in radure di latifoglie o aghifoglie. Abbastanza comune. Tossico
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349 - Clitocybe geotropa (Bui!.) Qué!. Pileo: 5-20 cm, da convesso ad imbutiforme con presenza di umbone o di papilla al centro della depressione, margine intero, involuto nel giovane; superficie subvellutata, feltrata, beige, crosta di pane. Lamelle: decorrenti, ± fitte, da crema ad ocracee. Stipite: 10-15 x 1,5-3 cm, cilindrico e slanciato, progressivamente allargato verso la base, concolore al pileo. Carne: tenace, ocra pallido, con odore fragrante simile a quello cianico. Spore: 6-8 x 5,5-6,5 )lm, subglobose. Ecologia: autunno-inizio inverno in luoghi aperti erbosi, radure di latifoglie, soprattutto querce, forma spesso ampi "cerchi delle streghe". Abbastanza comune. Comm.
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350 - Clitoeybe olexondri (Gill.) Konrad - Affine alla specie precedente, se ne distingue per Il portamento mediamente piÙ robusto (stipite tozzo), il colore ocra-brunastro e la carne, compatta, di peso specifico notevole efacilmente Imbevuta d'acqua, con odore meno gradevole edistinto. Abbastanza comune sotto latifoglie, in autunno, anche Inoltrato. Comm. ---i'
351- Clitocybe gibba (Pers.) P. Kumm. [= C. injundibilijormis p.p.] Pileo: 3-8 cm, inizialmente convesso-ombelicato, poi imbutiforme con eventuale presenza di piccolo umbone centrale, margine sinuato-Iobato, solo occasionalmente costolato; superficie da subvellutata a feltrata, ocra con sfumature carnicine. Lamelle: decorrenti, ± fitte, da biancastre a crema. Stipite: 2,5-4 x 0,5-1,2 cm, cilindrico, fibrilloso, un po'allargato alla base, concolore al pileo, bianco e tomentoso alla base. Carne: elastica, biancastra, con odore cianico e sapore gradevole. Spore: 5,5-8,5 x 3,5-5,5 )lm, larmiformi. Ecologia: dall'estate all'autunno, in gruppi molto numerosi, presso boschi o radure di latifoglie ed aghifoglie. Molto comune ovunque. Comm. 352 - Clitoeybe cotinus (Fr) Quél. - Simile alla specie precedente, possiede colorazioni pallide, quasI biancastre, tanto da ricordare alcune specie di Ciitocybe tOSSiche (vedi oltre); superficie pilelca subvellutata. Le spore, larmiformi, misurano 7,5-9 x 5-6 ~m. Cresce sotto varie essenze arboree, dalla pianura alla montagna. Poco comune. Non comm.
353 - Clitocybe squamulosa (Pers.) P. Kumm. Pileo: 3-7 cm, da convesso a presto imbutiforme, margine sinuato-lobato, generalmente non scanalato, un po' involuto nei giovani esemplari; superficie subvellutata, finemente squamulosa al centro, bruno-rossastro, ocra-rossastro con sfumature carnicino. Lamelle: decorrenti, non fitte, cremabiancastro. Stipite: 3-5 x 0,5-1 cm, cilindrico, fibrilloso, leggermente allargato alla base, concolore al pileo. Carne: tenace, biancastra, con odore e sapore deboli fungini. Spore: 6-10 x 3,5-4,5 )lm, ± larmiformi. Ecologia: dall'estate all'autunno in boschi radi di latifoglie ed aghifoglie, anche in area Comm. mediterranea. Poco comune.
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Famiglia Tricholomataceae
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354 - Clitocybe costata Kiihner et Romagn. Pileo: 4-10 cm, da inizialmente convesso a piano-depresso, talvolta con presenza di un piccolo umbone centrale, margine sinuato-lobato, tipicamente costolato-scanalato; superficie subvellutata, ocra-brunastro ± carico. Lamelle: decorrenti, ± fitte, da biancastre a crema-giallastre. Stipite: 2-5 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, slanciato, fibrilloso, ± concolore al pileo, bianco e tomentoso in basso. Carne: elastica, biancastra, con odore cianico e sapore gradevole. Spore: 6,5-8 x 4,5-5,5 )lm, larmiformi. Ecologia: dall'estate all'autunno in boschi o radure di latifoglie ed aghifoglie in ambienti diversi. Abbastanza comune. Comm. 355 - Clitocybe olkolinovioloscens Bellù - Sosia della specie precedente, ha colorazioni superficiali mediamente più cariche, si distingue nettamente per la particolare reazione della carne che si colora intensamente di violetto acontatto di KOH. Cresce in ambiente mediterraneo, spesso sotto pino. Piuttosto rara. Comm.
356 - Clitocybe sinopica (Fr.) P. Kumm. Pileo: 3-8 cm, dapprima convesso, poi piano-depresso, margine carnoso nel giovane, nettamente 10bato ed irregolare; superficie subvellutata, squamulosa al centro, ocra-fulvastro, rossastro, con sfumature carnicine. Lamelle: decorrenti, arcuate, poco fitte, da biancastre a crema. Stipite: 3-6 x 0,81,5 cm, cilindrico, irregolare, nettamente fibrillo so, pruinoso e biancastro all'apice, ± concolore al pileo altrove, con evidenti rizoidi alla base. Carne: elastica, biancastra, con odore e sapore intensi di farina. Spore: 7-10 x 5-6 )lm, fusiformi. Ecologia: cresce solitamente in primavera, più raramente in autunno in radure presso varie essenze arboree. Poco comune. Comm. 357 - Clitocybe trullaeformis (Fr.) P. Karst. (= C. squarnulosoides P.D. Orton) Pileo: 4-8 cm, da inizialmente convesso a presto imbutiforme-depresso, margine ± regolare; superficie fibrilloso-squamulosa ocra-brunastro con sfumature grigiastre od olivastre. Lamelle: decorrenti, abbastanza spaziate, crema-biancastre. Stipite: 5-8 x 0,5-1 cm, cilindrico, fibrilloso, un po' allargato verso la base, ± concolore al pileo, con eventuali resti miceliari alla base. Carne: concolore alle altre parti del basidioma, con odore farinoso. Spore: 6,5-8 x 4,5-5,5 )lm, ellissoidi. Ecologia: in primavera, in radure presso aghifoglie. Non comune. Non comm. 358 - Clitocybefont-queri Heim Pileo: 1-2 cm, inizialmente convesso, poi con netta depressione al centro, non sempre imbutiforme, margine irregolare e scanalato, talora rialzato nei vecchi esemplari; superficie fibrilloso-squamulosa grigiastra. Lamelle: fortemente decorrenti, spaziate, crema-biancastro. Stipite: 1-1,5 x 0,20,4 cm, cilindrico, fibrilloso, un po' allargato verso la base, ± concolore al pileo o più chiaro. Carne: fragile ed esigua, biancastra, con odore e sapore nettamente farinosi. Spore: 6,5-7 x 3-4,5 )lm, cilindrico-fusiformi. Ecologia: cresce in autunno, in boschi radi di aghifoglie e latifoglie in ambiente Non comm. mediterraneo. Poco comune. 359 - Clitocybe pruinosa (Lasch in Fr.) P. Kumm. (= C. radicellata ss. K. R. Mos) Pileo: 4-6 cm, inizialmente piano-convesso, poi con depressione centrale, senza presenza di umbone, margine ± irregolare e scanalato; superficie pruinosa nel giovane, poi fibrillosa, bruno-rossastro, tendente a divenire grigiastra col secco. Lamelle: decorrenti, ± fitte, crema con sfumature beige. Stipite: 2,5-5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, fibrilloso, un po' pruinoso all'apice, con base leggermente allargata, ± concolore al pileo o un po' più chiaro. Carne: esigua, biancastra, con odore non significativo e sapore subnullo. Spore: 4,5-6,5 x 3-4 )lm, ellissoidali. Ecologia: in tardo autunno-inverno, in boschi misti di aghifoglie e latifoglie. Non comune. Non comm. 360 - Clitocybe vermiculoris (Fr.) Quél. - Affine alla precedente, se ne distingue per il margine non sinuato-frastagliato ed il cappello ombelicato, fortemente igrofano, con colorazione brunastra tendente a schiarire atempo secco, e per lo stipite, recante alla base un folto gruppo di rizoidi miceliari bianchi. La carne non ha odore né gusto particolari. Cresce in gruppi numerosi, spesso subcespitoso ad inizio primavera (marzo), nelle radure erbose presso latifoglie ed aghifoglie. Poco comune. Comm.
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Famiglia 7'richolornataceae
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Sezione Condicontes (Quél.) Konrad et Moubl. [incl. sez. Inornote (Singer) Bigelow J - Basidiomi con superficie glassata o pruinosa, ± igrofana o dai colori biancastri. 10p ----!
361 - Clitocybe phyllophila (Pers.) P. Kumm. [= C. cerussata (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 5-10 cm, inizialmente piano-convesso, poi con debole depressione centrale talora con presenza di largo umbone, margine irregolare e lobato; superficie liscia e sericea, bianca con presenza di macchie ocracee o grigiastre talora disposte come zonature concentriche. Lamelle: adnatosubdecorrenti, ± fitte, crema-ocracee. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, con base leggermente allargata, fibrilloso, decorato da resti miceliari alla base, biancastro. Carne: elastica, biancastra, con odore erbaceo-farinoso e sapore un poco astringente. Spore: 4-5,5 x 2,5-4 ]lm, pruiniformi. Ecologia: autunno, in boschi di latifoglie. Abbastanza comune. Tossico 362 - CUtocybe rivulosa (Pers.) P. Kumm. [= C. dealbata (Sow.) P. Kumm.] Pileo: 2,5-6 cm, presto piano-convesso, con presenza di un largo umbone, margine sottile; superficie liscia, bianca per la presenza di abbondante pruina che lascia intravedere il sottostante colore ocraceo. Lamelle: ± subdecorrenti, piuttosto spaziate, biancastre. Stipite: 2-4 x 0,5-1 cm, cilindrico, pruinoso e concolore al pileo, con base decorata da fitta tomentosità biancastra. Carne: elastica, biancastra, con odore erbaceo-fungino e sapore debole. Spore: 4-6 x 2,5-3,5 ]lm, ± pruniformi. Ecologia: autunno, in radure boscose presso latifoglie varie. Comune. Tossico 363 - Clitocybe candicans (Pers.) PKumm. - Èassai simile alle specie precedenti, se ne distingue per le dimensioni mediamente inferiori (pileo ]-4 cm), per il portamento del pileo spesso Imbutiforme-depresso al centro che risulta Interamente coperto da pruina solamente in gioventù. Ha carne di odore erbaceo esapore un poco astringente. La spore, ellittiche ed allungate, misurano 5-6,5 x 2,53,5 ~m. Cresce in autunno presso latifoglie varie. Abbastanza comune. Tossico 364 - Clitocybe inornata (Sow.) Gil!. Pileo: 5-10 cm, piano-convesso, depresso al centro attorno ad un modesto umbone centrale, margine sottile e un poco striato-costolato con l'età; superficie liscia, grigio-brunastro. Lamelle: adnate, piuttosto fitte, concolori al pileo. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, slanciato, fibrilloso, ± concolore al pileo, con base rizoidi miceliari bianchi. Carne: biancastra, con odore e sapore sgradevoli, di farina rancida. Spore: 8,5-10 x 3-4 ]lm, fusiformi. Ecologia: autunno, inizio inverno, su letTossico tiera di latifoglie varie. Comune. Sezione Odoroe Harm. ex Bigelow - Basidiomi dai colori grigio-verdastri, con carne dall'odore di anice. 365 - Clitocybe odora (Bull.) P. Kumm. Pileo: 3-8 cm, inizialmente convesso, poi piano-depresso, margine sottile e ± lobato; superficie liscia, pruinosa, igrofana, grigio-azzurrognola, carta-zucchero [verdastro nella f. viridis With.] schiarente con l'età e a tempo secco. Lamelle: subdecorrenti, piuttosto fitte, concolori al pileo. Stipite: 3-6 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, allargato all'apice, concolore a pileo e lamelle. Carne: elastica, grigiastra, con odore e sapore tipicamente anisati. Spore: 6-8 x 3-5 ]lm, ± ellissoidali. Ecologia: in autunno, in radure di boschi di latifoglie ed aghifoglie varie. Comune. Comm. 366 - Clitocybe odora var. alba Lange - Si riconosce immediatamente dalla speCie tipO per le colorazioni interamente biancastre. Più facile una sua eventuale confusione con C fragrans (With.) Kumm. e C suaveolens (Shum.) P. Kumm., di odore analogo ma dal cappello nettamente igrofano, carattere non presente nella forma qui descritta. Poco comune. Comm.
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Famiglia 'lhcholomataceae
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Sottogenere Pseudo/yophy/lum Singer - Basidiomi con superficie pileica igrofana dai colori generalmente grigio brunastri. Sezione Pseudo/yophy//um (Singer) Harm. - Basidiomi con lamelle grigie, odore della carne intenso.
367 - Clitocybe ditopa (Fr.) Gill. Pileo: 3,5-8 cm, da piano-convesso, ad imbutiforme, margine lobato ed irregolare con l'età; superficie liscia, pruinosa nel giovane, igrofana, grigio-cenere, grigio-brunastro, biancastra col secco. Lamelle: decorrenti, ± fitte, concolori al pileo. Stipite: 3-8 x 0,5-1 cm, cilindrico, concolore al pileo con abbondante tomentosità bianca alla base. Carne: tenace, grigiastra, con odore intenso di farina rancida, sapore analogo. Spore: 3-4,5 x 3-4 11m, da ellissoidali a subglobose. Ecologia: cresce in autunno, in boschi misti in gruppi abbastanza numerosi. Non comune. Non comm. 368 - C1itocybe mortuosa (Fr.) Gillet - Si riconosce per le colorazioni bruno-gngiastro scuro tendenti ad assumere sfumature brunofulvastro col secco e l'età, lo stipite piuttosto corto e l'habitat presso aghifoglie. Poco comune.
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369 - Clitocybe vibecina (Fr.) Quél. (= C. langei Singer ex Hora) Pileo: 2-6 cm, inizialmente convesso-ombelicato, poi nettamente depresso, margine striato con l'umido; superficie liscia, inizialmente pruinosa, igrofana, grigio-brunastre, biancastra con l'età e a tempo secco. Lamelle: decorrenti-arcuate, ± fitte, grigio-biancastre. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm, ciJindrico, un po' allargato alla base, concolore al pileo. Carne: scarsa, grigiastra, con sgradevole odore di farina e sapore affine. Spore: 6-7,5 x 3-4,5 11m, ± ellissoidali o ovoidi. Ecologia: in autunno, gregaria in radure presso aghifoglie (soprattutto pini). Piuttosto comune. Non comm. 370 - Clitocybe methacroa (Fr.) P. Kumm. (= C. decembris Singer) Pileo: 2-7 cm, inizialmente convesso, poi piano-depresso, talvolta ombelicato, margine solcato a tempo umido; superficie liscia, igrofana, bruno-grigiastra con centro più scuro, schiarente al biancastro con l'età e a tempo secco. Lamelle: appena decorrenti, piuttosto fitte, ± con colori al pileo. Stipite: ± slanciato, 3-6 x 0,5-1 cm, cilindrico, fibrilloso, ± concolore al pileo, più chiaro in alto, scurente a partire dal basso, ornato da resti miceliari biancastri ± abbondanti alla base. Carne: elastica, grigiastra, con odore e sapore insignificanti. Spore: 7-9 x 4-5,5 11m, ± ellissoidali. Ecologia: tardo autunno, in radure di boschi di latifoglie ed aghifoglie varie. Abbastanza comune. Non comm. Sezione Epruinatae - Basidiorni con larnelle bianche e carne con odore non significativo.
371 - Clitocybe diatreta (Fr.) P. Kumm. Pileo: 3-6 cm, inizialmente convesso, poi piano-depresso, margine intero e lobato; superficie liscia, ocra-fulvastro con riflessi carnicini, igrofana, schiarente al biancastro con l'età e a tempo secco. Lamelle: subdecorrenti, piuttosto fitte, crema-biancastro. Stipite: 3-6 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, talora compresso, concolore a pileo e lamelle. Carne: elastica nello stipite, biancastra, con odore debole fruttato e sapore simile. Spore: 3-5,5 x 2-3,5 j.lln, ± ellittiche. Ecologia: in autunno, in radure di boschi di aghifoglie. Non comune. Non comm. 372 - C1itocybe brumalis (Bui!.) P. Kumm. - Specie discussa da numerosi autori, si distinguerebbe per la superficie pileica brunastra con sfumatute olivastre, il margine striato in gioventù, la carne con odore di farina e, soprattutto, per le piccole spore (2,5-4 x 2-3 ~m). In autunno presso essenze diverse. Poco comune. Non comm. 373 - Clitocybe angustissima (Lasch) P. Kumm. Pileo: 2-5 cm, inizialmente convesso, poi piano-depresso, raramente ombelicato, margine sottile e striato in gioventù; superficie liscia, fortemente igrofana, beige-fulvastra, più scura al centro, biancastra con l'età e a tempo secco. Lamelle: arcuate, fitte, biancastre. Stipite: 4-6 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, progressivamente allargato verso l'apice, biancastro. Carne: tenace, grigiastra, con odore subnullo o appena fruttato. Spore: 3,5-4,5 x 3-3,5 11m, ± ellissoidali. Ecologia: in tardo autunno, in boschi radi di latifoglie ed aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
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Famiglia Tricholmnataceae
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Sezione Bullu/ifere Singer (iel. seI. Fragrantes Harm ex Bon) - Basidiomi con lamelle biancastre e carne dall'odore diverso, presenza di tipiche cellule vescicolari nella pileipe//is.
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374 - Clitocybe phaeophtalma (Pers.) Kuyper [= C. hydrogramnw (Bull.) P. Kumm.] Pileo: 2-7 cm, inizialmente convesso, poi piano-depresso, infine imbutiforme, margine sottile e ± striato in gioventù e con l'umido; superficie liscia, igrofana, ocra-grigiastra, più pallida con l'età e a tempo secco. Lamelle: subdecorrenti, ± spaziate, crema-biancastro. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm, biancastro, cilindrico, spesso un po' rastremato alla base che appare feltrata. Carne: elastica, grigiastra, con odore definito di "pollaio", sapore acidulo-terroso, sgradevole. Spore: 4,5-6,5 x 3,5-4 ].lm, ± ellittiche. Ecologia: in autunno, ai margini di sentieri, in boschi misti. ± Comune. Tossico
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375 - Clitocybe cistophila Bon et Contu - Piccola specie (pileo: 2-5 cm), ha colori superficiali smorti, bianco-ocracei, che si ripetono su stipite e lamelle che tendono a sfumare di rosa al tocco. La carne é grigiastra ed odora in modo leggero di anice. Le spore, ellissoidali o larmiformi, misurano 4-6 x 2,5-4 ~m. Cresce in autunno, nella macchia mediterranea presso Cislus spp. Rara. Non comm.
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376 - Clitocybe obsoleta (Batsch) Quél. Pileo: 3-6 cm, da convesso, a piano-depresso, margine sottile, poco o niente striato; superficie liscia e glabra, nocciola con sfumature rosate, con margine biancastro. Lamelle: da adnate a subdecorrenti, ± fitte, bianco-crema. Stipite: 3-4,5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, subconcolore a pileo e lamelle. Carne: elastica, pallida, con odore debole di anice, sapore simile. Spore: 6,5-8 x 3,5-4,5 )lm, ± ellissoidali, oblunghe. Ecologia: in tardo autunno, presso conifere. Poco comune. Non comm.
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377 - Clitocybe suaveolens (Schum.) P. Kumm. Pileo: 2-6 cm, inizialmente convesso, poi depresso, non ombelicato, margine sottile ± striato a tempo umido; superficie un po' vellutata, igrofana, grigio-carnicino al centro, biancastra col secco e l'età. Lamelle: appena decorrenti, ± spaziate, biancastre. Stipite: 2,5-4 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, ± concolore al gambo. Carne: tenace biancastra, con odore e sapore gradevoli. Spore: 6-7 x 3-5 ].lm, ellissoidali ± allungate. Ecologia: estate-autunno, sotto conifere montane. ± Comune. Non comm.
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378 - C1itocybe fragrans (With.) P. Kumm. - Èda taluni autori sinonimlzzata con la precedente, ha superficie fortemente igrofana di colore grigio- biancastro con margine nettamente striato, lamelle crema sfumate di rosa, come altre specie, si caratterizza per il forte ed intenso odore anisato della carne. Cresce sotto varie essenze in autunno. Abbastanza comune. Tossico
Genere Omphalina Quél.
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379 - Omphalina cyanophylla (Fr.) Quél. Pileo: 2-4 cm, dapprima convesso, poi appianato ombelicato, margine intero; superficie liscia, ± vischiosa con l'umido, da grigio-bluastro a grigio-giallastro. Lamelle: arcuate, piuttosto rade, bluastre con riflessi lilla. Stipite: 1-2,5 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, viscido, ± concolore al pileo. Carne: esigua, grigio-biancastro con odore e sapore insignificanti. Spore: 7,5-10 x 3,5-5,5 ].lm, ellissoidi. Ecologia: in autunno, su legno marcescente di aghifoglie in montagna. ± Comune. Non comm. 380 - Ompha/ina ga/eric%r (Romagn.) Bon - Èspecie di dimenSioni inferiori (pileo 1-3 cm), che si riconosce per il cappello mieleocraceo con margine ± striato che tende a raggrinzirsi col secco, per le lamelle subdecorrenti e forcate concolori e per le spore, subglobose misuranti (6,5-8 x 6-7,5 ~m). Cresce in ambienti costieri e su terreno sabbioso; poco comune. Non comm. 381 - Omphalina pyxidata (Bull.) Quél. Pileo: 3-5 cm, da convesso-ombelicato ad imbutiforme, margine da striato-frastagliato; superficie liscia ed igrofana, ± vischiosa e bruno-fulvastro carico con l'umido, schiarentesi col secco. Lamelle: decorrenti, rade, grigio-ocraceo con sfumature rosate. Stipite: 2-4 x 0,3-0,5 cm, subcilindrico, ± concolore al cappello. Carne: fragile, grigio-biancastro con odore subnullo e sapore indefinibile. Spore: 7-9 x 4,5-5,5 ].lm, amigdaloidi, subpiriformi. Ecologia: dall'estate al tardo autunno, in prati e radure muscosi. ± Comune. Non comm 156
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Famiglia 1ì-icholomataceae
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382 - Omphalina oniscus CFr.) Quél Pileo: 1-3,5 cm, inizialmente ombelicato, poi imbutiforme, margine un po' striato con l'umido; superficie liscia, appena fibrillosa, igrofana, bruno-scuro, più chiaro col secco. Lamelle: rade, decorrenti, forcate, grigio-brunastre. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, ± concolore al cappello, con micelio bianco alla base. Carne: esigua, brunastra, odore e sapore trascurabili. Spore: 7-9 x 4,5-5,5 j.IIn, da ellissoidali ad amigdaloidi. Ecologia: in autunno, luoghi museosi. Rara. Non comm.
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383 - Omphalina hepatica (Gill.) PD. Orton - Si riconosce per il cappello bruno-fegato che, atempo secco, tende ascolorire in modo irregolare. Le lamelle, decorrenti, sono grigio-biancastro e contrastano con lo stipite, fistoloso, che risulta ± concolore al cappello, e che spesso è ricoperto da una fine pruina biancastra. Cresce in montagnaitra muschi esfagnl. Poco comune. Non comm. Genere Lichenomphalia Redhead et al. - Basidiomi lichenizzati (in simbiosi con alghe verdi), di portamento omlaloide, cistidi assenti, ile prive di u.a l. Spore nOn amiloidi.
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384 - Lichenomphalia alpina CBritzelm.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo et Vilgalys Pileo: 1-2 cm, inizialmente convesso, poi appianato-depresso, con margine nettamente striato e festonato; superficie liscia, giallastra, quasi biancastra nei vecchi esemplari. Lamelle: assai rade, nettamente decorrenti, concolori al pileo. Stipite: 0,3-1 x 0,05-0,2 cm, cilindrico, pruinoso e concolore al cappello. Carne: esigua, concolore alle altre parti del basidioma, odore e sapore subnulli. Spore: 8-9 x 3-4,5 ].lm, da ellissoidali a cilindriche. Ecologia: in montagna in luoghi umidi. Rara. Non comm.
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385 - Lichenomphalia umbellifera CL.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo et Vilgalys Pileo: 0,5-2 cm, inizialmente convesso-ombelicato, poi a forma di imbuto, margine costolato; superficie leggermente corrugata, ocra-brunastro, poi progressivamente schiarentesi al beige col secco. Lamelle: decorrenti, spaziate, crema-giallastro. Stipite: 1-3 x 0,2-0,4 cm, subcilindrico, ± concolore al cappello. Carne: sottile, giallastro chiaro con odore e sapore non significativi. Spore: 8-9,5 x 5,5-7 ].lm. Ecologia: dalla primavera all'autunno, su resti vegetali. ± Comune. Non comm.
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Genere Gerronema Singer - Basidiomi COn portamento omfaloide, pigmento intracellulare dominante 386 - Gerronema umbilicatum CFr.) Singer Pileo: 4,5-8 cm, nettamente ombelicato presto; superficie liscia, igrofana, grigio-olivastra, più chiaro col secco. Lamelle: abbastanza fitte, decorrenti, ± concolori al cappello. Stipite: 5-8 x 0,5-1 cm, cilindrico, concolore al cappello. Carne: fragile, dello stesso colore delle altre parti del basidioma, odore trascurabile, vagamente fungino e sapore similare. Spore: 5-8 x 3,5-4,5 ~Im, ellissoidali. Ecologia: in autunno, rinvenuto presso aghifoglie. Non comune. Non comm. 387 - Gerronema subspadiceum (lE. Lange) Bon - Ha dimensioni inferiori (pileo 2-4,5 cm), colore bruno con sfumature rossastre che pervade tutte le parti del basidioma ediverso ambiente di crescita costituito da latifoglie in boschi mediterranei. ± Comune. Non comm.
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Genere Contumyces Redhead - Basidiomi con portamento omlalinoide, trama Imeniale irregolare, presenza di pileocistidi a forma affusolata. 388 - Contumyces vesuviana CF. Brig.) Redhead, Lutzoni, Moncalvo et Vilgalys Pileo: 0,5-2 cm, profondamente ombelicato già nel giovane, margine un poco striato con l'umido; superficie liscia e leggermente igrofana, uniformemente arancio. Lamelle: spaziate, decorrenti, giallastre. Stipite: 0,5-2 x 0,1-0,2 cm, cilindrico, subconcolore al cappello. Carne: fragile, dello stesso colore delle altre parti del basidioma, odore e sapore insignificanti. Spore: 8-12 x 4,5-5 ].lm, ellittiche. Ecologia: in autunno, su terreno nudo. Rara e localizzata. Non comm.
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389 - Contumyces brunneolilacina (Cantu, Bon et Curreli) Redhead, Luzoni, Moncalvo et Vilgalys. - Di portamento affine alla precedente, se ne distingue per il diverso colore, bruno-ocraceo con sfumature lilacine che SI ripete sul breve stipite e contrasta con le lamelle chiare. Le spore misurano 8,5-15 x 4-6,5 ~m (Cantu et al.). Rinvenuta in ambiente mediterraneo. Molto rara. Non comm.
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Famiglia l'Jicholomataceae
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Genere Riekenel/a Raithelh.- Basidiomi con portamento omfaioide, portamento ± slanciato, lamelle decorrenti; presenza di cheilo cistidi e pileocistidi. Specie briofile. Spore non amiloidi.
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390 -Rickenellajibula (Bull.) Raithelh. Pileo: 0,2-1 cm, inizialmente convesso, poi ombelicato, infine imbutiforme; superficie liscia, igrofana, arancio, poi schiarentesi col secco. Lamelle: lungamente decorrenti sullo stipite, ± fitte, crema-giallastre. Stipite: 3-6 x 0,0,5-0,2 cm, cilindrico, esile ± concolore al pileo. Carne: esigua, concolore al resto del basidioma o più chiara con odore e sapore non significativi. Spore: 4,5-6,5 x 2-2,5 ]lm, ellittico-subfusiformi. Ecologia: autunno, luoghi umidi. ± Comune. Non comm. 391 - Rickenella swartzii (Fr.) Kuyper Pileo: 0,5-1,5 cm, da convesso, ad ombelicato-imbutiforme, talora con piccola papilla; superficie un po' fibrillosa, grigio-brunastro con sfumature lilacine al centro. Lamelle: lungamente decorrenti sul gambo, abbastanza spaziate, biancastre. Stipite: 3-7 x 0,1-0,2 cm, cilindrico, slanciato, concolore al cappello, violetto e pruinoso all'apice. Carne: sottile, grigiastra, con odore subnullo e sapore simile. Spore: 4-5 x 2,5-3,5 ]lm, ellissoidali. Ecologia: autunno, luoghi umidi. ± Comune. Non comm.
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392 - Riekenel/a mel/ea (Singer et Clemençon) Lamoure - Di portamento simile alle due speCie precedenti ha però colori diversi, mieIe-ocraceo, tendenti aschiarire al beige col secco el'età. Le spore misurano (6-7 x2,5-3 tagna. Abbastanza comune.
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Cresce in ambienti umido-muscosi di monNon comm.
Genere Pseudoclitoeybe (Singer) Singer - Basidiomi fortmente igrofani con portamento c1itocyboide-omphaliforme, spore non amiloidi. U. af. assenti.
393 - Pseudoclitocybe cyathlformis (Bull.) Singer Pileo: 5-8 cm, da convesso-ombelicato ad imbutiforme, margine striato; superficie fortemente igrofana, bruno-bistro, poi, più chiara, grigio-brunastro col secco. Lamelle: decorrenti, abbastanza spaziate, grigiastre. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm, cilindrico e slanciato, bruno, percorso da fibrille grigio-biancastre. Carne: bruno-grigiastra, con odore cianico e sapore simile. Spore: 8-10 x 6-7,5 ]lm, ellissoidali. Ecologia: autunno-inizio inverno in luoghi aperti, bordi stradali, sentieri erbosi, presso radure di latifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 394 - Pseudoclitoeybe obbata (Fr.) Singer - Simile alla precedente presenta colorazioni leggermente differenti, brunastre ma con sfumature rossastre o rosate che sono presenti anche sulle lamelle, la carne ha odore subnullo. Radure presso latlfoglie. Non comm.
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Genere (/itoeybula (Singer) Métrod - Basidiomi di portamento collibioide, superficie pileica fibrillosa-dissociata. Lamelle non forcate; spore amiloidi. U. a f. presenti. Specie lignicole.
395 - Clitocybula lacerata (Lasch.) singer [= Collybia lacerata (Lasch.) Fr.] Pileo: 5-8 cm, da campanulato-convesso ad appianato-ombelicato, margine involuto; superficie radialmente fessurata, grigio-fuliginoso, lasciante affiorare la carne biancastra a livello delle lacerazioni. Lamelle: arcuate, annesse, decorrenti, abbastanza spaziate, grigiastre con filo spesso eroso. Stipite: 5-8 x 0,5-0,7 cm, ± slanciato, compresso, fissile e nettamente fibrilloso, bruno-grigiastro. Carne: biancastra con odore e sapore non significativi. Spore: 5-8 x 4,5-6,5 ]lm, ± ovoidali. Ecologia: estate-autunno spesso ± cespitoso su lettiere di aghi e resti legnosi di conifere. Poco comune. Non comm. 396 - Clitocybula lenta (Maire) Malençon et Bertault Pileo: 3-6 cm, dapprima convesso, poi espanso con ombelico centrale; superficie fibrillo sa, spesso lacerata radiaimente a partire dal centro, bruno-rossastro con sfumature rosate, più scuro al centro. Lamelle: adnate, ventricose, abbastanza fitte, biancastre. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm, subcilindrico, attenuato alla base, pruinoso all'apice, crema-biancastro. Carne: ocra-biancastro, tenace ed elastica nello stipite, con odore cianico-terroso e sapore sgradevole. Spore: 6-7,5 x 4-4,5 ]lm, ellissoidali-oblunghe. Ecologia: autunno, gregario su resti legnosi di varie essenze (soprattutto leccio) in area mediterranea. Non comune. Non comm. 160
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Genere Fayodia Kuhner - Basidiomi collibio-micenoidi, lamelle decorrenti, spore ornamentate amiloidi. U. a f. presenti. 397 - Fayodia gracilipes (Britz) Bresinskyet Stangl. [= F bisphaerigera (J.E. Lange) Kiihner l Pileo: 1,5-4 cm, da convesso ad appianato-ombelicato, margine striato; superficie liscia, leggermente fibrillosa, grigio-brunastro schiarente col secco. Lamelle: adnato-decorrenti, ± spaziate, grigio-biancastro. Stipite: 3-5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, ± slanciato, fibrilloso, concolore al pileo. Carne: sottile, grigiastra, con odore leggero spermatico e sapore analogo. Spore: 7,5 x 9 11m, sferiche, verrucose. Ecologia: in estate autunno, luoghi umidi in montagna. Non comune. Non comm. 398 - Fayodia pseudoclusilis (Joss. et Konrad) Singer [= Gamundia pseudoclusiLL~ (Joss. et Konrad) Raith.] Pileo: 2-4 cm, da convesso, ad appianato con leggera depressione centrale; margine nettamente striato; superficie liscia ed igrofana grigio-brunastra con sfumature ocra-giallastre, più chiara a tempo secco. Lamelle: ± decorrenti, abbastanza spaziate, grigio-biancastre con sfumature rosate. Stipite: 1-3,5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, liscio, concolore al cappello. Carne: sottile, grigiastra, con odore subnullo o leggermente farinoso e sapore affine. Spore: 6,5-9 x 4,5-6 )lm, ellissoidali. Ecologia: autunno, luoghi umidi muscosi presso aghifoglie. Poco comune. Non comm.
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Genere Gamundia Raithelhuber - Basidiomi ornfaloìdi, spore ± ornamentate non amiloidi. U. a f. presenti. 399 - Gamundia lonati Bon et Rollin [= Fayodia :1"Br"Ophila Luthi et Rollin ss. Lonati l Pileo: 1,5-4 cm, da emisferico a convesso-appianato con ombelico centrale; margine lungamente striato con l'umido; superficie glabra ed igrofana grigio-brunastro-rossiccio, più scura al centro. Lamelle: adnate, grigio-brunastro pallido con filo eroso. Stipite: 2,5-3,5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, liscio, biancastro e forforaceo all'apice, concolore al pileo e più scuro verso il basso. Carne: sottile, biancastra nel pileo, grigiastra nello stipite, con odore e sapore subnulli. Spore: 6-8 x 4-5,5 11m, ellissoidali (Lonati). Ecologia: autunno, presso pino nero (Pinus nigra). Molto raro. Non comm. 400 - Gamundia hygracybaides (Lonati) Son [ = Fayodia hygrocyboides Lonati] - Di piccole dimensioni (pileo 0,5-1 cm), ha portamento igrociboide; possiede pileo color miele con centro scuro e lamelle adnate, ± spaziate e concolori. Le spore, finemente echinulate, misurano (7-8 x 4,5-5,5 ~m) (Lonati). Presso pino nero, segnalata, fino ad ora, in un'unica località italiana. Molto raro. Non comm.
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Genere Pseudoomphalina Singer - Basidiomi omfaloidi pileo igrofano, spore lisce, amiloidi. U. a f. presenti.
401-Pseudoomphalina kalchbrenneri (Bres.) Singer Pileo: 2-5 cm, dapprima convesso poi appianato-ombelicato; margine nettamente striato; superficie liscia ed igrofana grigio-brunastro con sfumature ocracee, pallida col secco. Lamelle: ± decorrenti, abbastanza fitte, biancastre. Stipite: 2-3,5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, liscio, concolore al cappello, biancastro in basso. Carne: sottile, biancastra, con odore subnullo e sapore subfarinoso. Spore: 8-10 x 4-5 )lm, ellissoidali. Ecologia: autunno, lettiere di aghifoglie. Poco comune. Non comm.
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Genere Myxomphalia Hora - Basidiomi omfaloidi, superficie pileica gelatinosa, spore sublisce, amiloidi. 402 - Myxomphalia maura (Fr.) Hora [= Fayodia maura (Fr.) Hora] Pileo: 1-5 cm, da convesso a piano-ombelicato; margine striato e a lungo involuto; superficie viscida con cuticola asportabile, ig,rofana, bruno-nerastro, schiarente, fino a dive.nire pallida col secco. Lamelle: arcuate, decorrenti. abbastanza fitte, grigio-biancastro. Stipite: 2,5-5 x 0,2-0,5 cm, c i l i n - drico, liscio, concolore al pileo, biancastro in basso. Carne: fragile, biancastra, con odore subnullo e sapore un po' farinoso. Spore: 6-7 x 4-5 )lm, ellissoidali. Ecologia: autunno, sotto conifere, spesso su terreno bruciato. ± Comune. Non comm.
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Farruglia J'ricftotomataceae .....:.:,
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Genere Armillaria CFr.) Staude Schdmme Mitteldeutschl.: XXV!!/, 130 (1857)
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403 - Armillaria tabescens (Scop.) Fr. [= Clitocybe tabescens (Scop. ex Fr.) Bres.] Pileo: 2,5-8 cm, poco carnoso, dapprima ± campanulato, poi spianato-depresso, spesso con debole umbone centrale; superficie bruno-rossastro, ocraceo-rosato, ricoperta da minute squamule cotonose più scure, maggiormente addensate al centro. Lamelle: fitte, adnato-decorrenti, da biancastre a brunastre con sfumature rosate. Stipite: 3-S x 0,4-1,5 cm, cilindrico, sinuoso, ± concolore al pileo, privo di anello. Carne: biancastra, più scura alla base dello stipite, odore subnullo e sapore analogo. Spore: S-10 x 5-7 ]lm, ellissoidali, lisce. Ecologia: in autunno, cresce cespitoso in boschi Comm. radi di latifoglie, soprattutto querce e carpini. Poco comune.
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404 - Armillaria mellea (Vahl.) P. Kumm. [= Armillo;;iella mellea (Fr. ex Vahal) Karst., Clitocybe mellea (Fr. ex Vahal) Ricken] Pileo: 3-15 cm, da convesso-campanulato a piano-depresso, ± umbonato; superficie giallo-ocraceo, color miele, talora con sfumature rossicce o olivastre, ricoperta da piccole squame feltrose più fitte al centro che risulta più scuro. Lamelle: ± fitte, adnato-decorrenti, da biancastre a brune, macchiate di ocra-brunastro con l'età. Stipite: 3-15 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, flessuoso, biancastro, più scuro, brunastro alla base, dotato di ampio anello membranoso ornato di giallo. Carne: biancastra, odore fungino-spermatico e sapore analogo. Spore: 8-9 x 5-6,5 ]lm, ellissoidali, lisce. Ecologia: in autunno, parassita di latifoglie. Molto comune ovunque. Comm. d. c.
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Intomo ad Armillaria mellea ruotano diverse specie, varietà eforme variabili e ± controverse, tra esse segnaliamo: 405 - Armillaria ostoye (Romagn.) Herink - Specie piuttosto robusta, si riconosce per il colore bruno-rossastro del pileo che risulta diffusamente ricoperto da fitte scaglie più scure. Possiede gambo Imbrunente verso la base, decorato da un anello persistente e cotonoso biancastro, inferiormente decorato di brunastro. Cresce cespitoso su tronchi di diverse essenze arboree. Comune. Comm. d. c.
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406 - Armillaria borealis Marxm. et Korhonen - Specie dal pileo colorato in modo ± uniforme di ocra con margine striato e un poco fioccoso, gambo ± concolore al cappello decorato da un anello biancastro fragile, e poco persistente; cespitosa, con abitudini ecologiche assimilabili aquelle delle altre specie. Comune. Comm. d. c.
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407 - Armillaria cepistipes Velen. - Immediatamente riconoscibile per le colorazioni pileiche molto scure, il gambo ocraceo, robusto e ± bulboso decorato da un anello poco consistente inferiormente ornato da fioccosità giallastre. Possiede spore ellissoidali che misurano 7-8 x 5-6 ~m. Cresce subcespitosa o in esemplari Isolati su resti legnOSI di aghifoglie e latifoglie. ± comune. Comm. d. c.
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Genere Lepista CFr.) W.G. Srn. J Bot., London 8:248 (1870)
Sottogenere Parolepista (Raith.) Bon incl. Sottogenere Lepista Fr. ( = sez. Spongiosae Fr.) Basidiomi ± c1itociboidi, sporata bianca o crema-rosato, pigmento ± ìntracellulare. Spore finemente ornamentate. 40S - Lepista flaccida (Sowerby) Pat. [= Clitocybe flaccida (Sowerby) Kummer] Pileo: 4-10 cm, iniziamente convesso-ombelicato, poi nettamente imbutiforme, margine intero; superficie liscia, arancio-rosato, ocra-arancio, arancio-fulvastro, più chiara col secco. Lamelle: nettamente decorrenti, fitte, biancastre con riflessi crema. Stipite: 2-5 x 0,5-1 cm, cilindrico, piuttosto breve, più chiaro del pileo. Carne: biancastra, elastica, con odore fungino dolciastro, sapore simile. Spore: 3-5 x 3,5-4,5 ]lm, subglobose, finemente verrucose. Ecologia: autunno, inizio inverno, in gruppi di numerosi esempari su lettiera. Molto comune. Comm. 409 - Lepista gilva (Pers.) Roze e Lepista inversa (Sowerby) Pat. - Sono sinonimizzate dalla maggior parte degli autori con la precedente; differirebbero l'una per la presenza sulla superficie pileica di guttule più scure del colore di fondo, l'altra per l'habitat esclusivo di aghifoglie. Entrambe facilmente rinvenibili. Comm.1i 164
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Famiglia Tricholomataceae
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410 - Lepista densi/olia (J. Favre) Singer et Clémençon Pileo: 3-8 cm, dapprima convesso, poi progressivamente appianato, ± depresso al centro, margine sottile; superficie liscia, pruinosa, bianco puro, di aspetto glassato in gioventù, poi ocra-rosato. Lamelle: decorrenti, fitte, biancastre con riflessi inizialmente crema-rosato, poi ocra-rossastro. Stipite: 5-7 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, robusto, concolore al pileo. Carne: biancastra, con odore fungino gradevole, sapore simile. Spore: 4-4,5 x 2,5-4 ]lm, da ellissoidali a ± globose, finemente verrucose. Ecologia: autunno in lettiera di aghifoglie in montagna. Non comune. Non Comm.
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Sottogenere Rhodopaxillus (Maire) Bon - Basidiomi tricolomoidi, pigmento parietale dominante.
411 - Lepista irina (Fr.) H.E. Bigelow [= Rhodopaxillus irinus (Fr.) Métrod] Pileo: 4-12 cm, da convesso a piano, ± depresso, spesso con largo e basso umbone, margine a lungo involuto; superficie un po' igrofana, liscia, ocra-rosato, biancastra con sfumature beige. Lamelle: adnate, ± fitte, biancastre con riflessi ocraceo-carnicino. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm, cilindrico, un po' ingrossato alla base, fibrilloso, ± concolore al pileo. Carne: biancastra, sfumata di rosa con odore floreale-fungino, intenso e sgradevole, sapore simile. Spore: 6-9 x 4,5-5,5 ]lm, ellissoidali, quasi lisce. Ecologia: in autunno in lettiera. Non comune. Non comm.
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412 - Lepista nebularis (Fr.) Harm. [= Clitocybe nebularis (Batsch) P. Kumm.] Pileo: 5-15 cm, da convesso ad appianato-depresso, talora con basso umbone centrale, margine a lungo involuto; superficie liscia grigio-brunastro talora con ampie decolorazioni biancastre, [completamente bianca nella f. alba (Batsch) lmai]. Lamelle: ad nato-decorrenti, piuttosto fitte, biancastre con riflessi crema. Stipite: 5-14 x 2-3,5 cm, ± clavato, pieno, glabro, ± concolore al pileo o più chiaro, spesso con abbondanti resti miceliari biancastri alla base. Carne: biancastra, con odore complesso, intenso, a lungo andare nauseante (mai farinoso), sapore analogo. Spore: 6-7,5 x 34,5 ]lm, ellissoidali, lisce. Ecologia: in autunno, anche inoltrato, raramente in primavera, gregario in lettiera di fogliame di latifoglie, più raro sotto aghifoglie. Molto comune. Non comm.
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413 - Lepista panaeulus (Fr) P. Karst. ( = L. rickenii Singer) - Piuttosto somigliante alla specie precedente, si riconosce per la frequente presenza di guttule più scure e di pruina sulla superficie del cappello, per le lamelle adnate grigio-rosato a maturazione e per l'odore farinoso della carne alla frattura. Le spore misurano 6-7 x 3,5-4 ~m. Cresce gregario in autunno presso pascoli e radure. Com m.
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414 - Lepista nuda (Bui\.) Cooke. [= Rhodopa.rillus nudus (Bui\.) Maire l Pileo: 5-13 cm, dapprima convesso, infine spianato-depresso, spesso con largo umbone al centro, margine inizialmente carnoso e lungamente involuto; superficie liscia, untuosa con l'umido, igrofana, decolorata a partire dal centro, brunastra con riflessi lilacini, talvolta interamente violetta. Lamelle: adnate, fitte, violette. Stipite: 4-12 x 2-3 cm, ingrossato alla base, pieno, fibrilloso, ± concolore alle lamelle o più chiaro. Carne: violetta, con odore complesso floreale, intenso, ± gradevole, sapore affine. Spore: 6-8 x 4-5 ]lm, ellissoidali, leggermente verrucose. Ecologia: in autunno, talora in primavera, gregario su fogliame di varie essenze arboree. Molto comune. Comm. 415 - Lepista sordida (Fr) Singer [ = Rhodopaxillus sordidus (Fr) Maire]- Simile alla specie precedente, ha portamento mediamente meno robusto (pileo 2-6 cm), con superficie pileica molto igrofana, grigio-brunastro [nettamente violetta nella 416 - varo liIacea (Quél.) Bon] con sfumature carnicine. Le lamelle sono mediamente più spaziate. La carne, ha odore terroso-ammuffito. Le spore misurano 6,5-7 x 3,5-4,5 ~m. Cresce In primavera-autunno in ambienti prativi; spesso gregario. Comm.
417 - Lepista glaucocana (Bres.) Singer [= Rhodopa.rillus glaucocanus (Bres.) Maire l Pileo: 4-10 cm, inizialmente convesso, poi piano-convesso, spesso, centralmente, con basso umbone, margine carnoso e a lungo involuto; superficie liscia, igrofana, biancastra con riflessi rosa-lilacino. Lamelle: adnate, piuttosto fitte, concolori al pileo. Stipite: 4-8 x 1,5-2 cm, ± ingrossato in basso, fibrilloso, ± concolore alle lamelle o appena più chiaro. Carne: biancastra con sfumature lilacine, con odore terroso misto a componenti floreali, comunque disgustoso, sapore similare. Spore: 6-8 x 3,5-4,5 ]lm, ellissoidali, da leggermente verrucose a lisce. Ecologia: primavera-autunno, in gruppi numerosi su lettiere di fogliame di latifoglie. Comune e diffuso. Non comm. 166
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Famiglia Tricholomataceae
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Genere Ripartites P. Karst. - Basidiomi c1itociboidi, con lamelle ocra, spore ± spinulose, sparata ocra o ocra-rosa.
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418 - Ripartites tricholoma (Alb. et Schwein.) P. Karst. Pileo: 3-6 cm, dapprima convesso, poi progressivamente appianato, talora con basso umbone, margine nettamente feltroso-lanoso, ciliato; superficie liscia o finemente feltrosa, bianco puro, di aspetto glassato ed ocracea a maturazione. Lamelle: decorrenti, fitte, ocra-rosato. Stipite: 2-4 x 0,5-1 cm, cilindrico, ± concolore al pileo. Carne: biancastra, con odore e sapore farinosi. Spore: 4,5 x 5,5 )lm, ± globose, verrucose. Ecologia: primavera-autunno in boschi radi di aghifoglie. Comune. Non comm. 419 - Riportites metrodii Huijsman - Più minuto del precedente (pileo lA cm), inizialmente, possiede margine finemente feltrato e superficie pileica liscia. bianco puro, più spesso ocra-rosato al centro. La carne, biancastra, ha odore esapore erbacei. Le spore misurano 3,5-5,5 x3,5-4,5 ~m e sono spinulose. In autunno in boschi di latifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
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420 - Riportites odoro G. Riousset et Bon - Si distingue per la colorazione pileica biancastra con sfumature ocra·olivastro, riflesso presenti anche sulle lamelle. Elemento essenziale per il riconoscimento risulta soprattutto il caratteristico odore anisato-dolciastro della carne. Cresce presso aghifoglie in tardo autunno. Non comune. Non comm.
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Genere Laccaria Berk et Broome Die Pilze Schlesiens' 522-623.
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421-Laccaria laccata (Scop.) Cooke Pileo: 2-5 cm, convesso inizialmente, appianato con l'età, talora con fossetta centrale, margine un poco striato con l'umido; superficie liscia, igrofana, bruno-rossastro ± carico con sfumature rosate a tempo umido, più chiara, spesso screpolato-aerolata col secco. Lamelle: abbastanza fitte, spesse, adnate o ± decorrenti, rosate, più chiare del pileo. Stipite: 4-9 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, ± slanciato, striato, talora ritorto, ± concolore al pileo con base decorata da resti miceliari biancastri. Carne: sottile, bianco-rosata con odore e sapore gradevoli. Spore: 6,5-8,5 x 5,5-7,5 )lm, ellissoidi, spinulose. Ecologia: estate-autunno in boschi misti. ± comune. Comm. 422 - Loccodo proximo (Baud.) Pat. - Si distingue per le spore più grandi e di forma allungata (10-13,5 x8-10 ~m)
Comune. Comm.
423 - Laccaria bicolor (Maire) P. D. Orton (= L. laccata varo bicolor Maire) Pileo: 3-8 cm, dapprima convesso, poi presto appianato, raramente con basso umbone; superficie finemente squamuloso-furfuracea, arancio-rossastro ± carico con riflessi rosa se umida, più chiara e screpolato-aerolata col secco. Lamelle: piuttosto spaziate, spesse, adnato-uncinate con tipiche sfumature violette. Stipite: 5-12 x 0,5-1,5 cm, ± cilindrico, slanciato, nettamente striato, concolore al pileo, con micelio violetto alla base. Carne: ± fragile, rosata con odore subnullo e sapore simile. Spore: 7-8,5 x 6-7,5 )lm, da subglobose ad ellissoidali, aculeate. Ecologia: dall'estate all'autunno, spesso subcespitosa sotto varie essenze. ± comune. Comm.
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424 - Loccorio tortilis (Bolton) Cooke - Piccola specie (pileo di 0,5-1,5 cm), si riconosce agevolmente per il portamento graCile e spesso sofferto e contorto. il cappello COri fossetta centrale che presenta margine nettamente striato, e la crescita subcespitosa. Le spore, globose, misurano: 15-16 ~m. Dalla primavera all'inizio dell'inverno, sotto latifoglie varie. ± comune. Comm. 425 - Laccaria amethystina Cooke [= L. amethystea (BuI!.) Murril] Pileo: 2-8 cm, da inizialmente convesso a presto appianato, raramente con umbone, più spesso con fossetta centrale; superficie finemente tomentosa, lilla-violaceo scuro, talvolta a tonalità brunastre, molto igrofana, più chiara e screpolata col secco. Lamelle: spesse e spaziate, adnate o ± decorrenti, sfumate intensamente di violetto, anche a tempo secco. Stipite: 3-10 x 0,5-2 cm, ± cilindrico, normalmente slanciato, striato-fibrilloso, concolore al pileo, tendente a schiarire col secco. Carne: ± fragile, biancastra con riflessi violetti, con odore e sapore deboli fungini, gradevoli. Spore: 8,5-10,5 x 8-9,5 )lm, ± globose, aculeate. Ecologia: dall'estate all'autunno inoltrato, spesso in gruppi numerosi in boschi di varie essenze. Comune. Comm. 168
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Famiglia Tricholomataceae 420
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Genere Melanoleuca Pat. Cat. Rais. Cellu1. Tunisie (Paris): 22 (1897)
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Sottogenere Acystis (Bon) Bon - Basidiomi privi di cistidi muricati. 426 - Melanoleuca amica (Fr.) Singer Pileo: 4-8 cm, da blandamente convesso a presto appianato con basso e largo umbone centrale, margine unito; superficie liscia, grigio-brunastro con tendenza a schiarire col secco e l'età. Lamelle: fitte, biancastre, macchiate di fulvastro in vecchiaia. Stipite: 4-6 x 0,5-1 cm, cilindrico, con base da ingrossata a quasi bulbosa, fibrilloso, concolore alle lamelle, macchiato di ocra-brunastro in basso. Carne: biancastra, con odore e sapore non significativi. Spore: 7,5-10 x 5,5-6,5 11m, verrucose. Ecologia: autunno, cresce in piccoli gruppi o isolata in radure presso pini. ± comune Comm. 427 - Melanoleuca decembris Métrod e:r Bon Pileo: 5-10 cm, dapprima convesso, infine appianato-depresso con ampio umbone, margine intero ± regolare; superficie liscia e sericea, bruno-nerastro, col secco tende a divenire bruno-grigiastro. Lamelle: ± fitte, grigio-biancastro con riflessi ocracei. Stipite: 4-6 x 1-2 cm, cilindrico, subclavato alla base, ± concolore al pileo per presenza di fibrille brunastre, tomentoso e biancastro alla base. Carne: biancastra, con sfumature brunastre ± intense, odore gradevole fungino e sapore analogo. Spore: 8-9,5 x 5-6,5 11m, grossolonamente verrucose. Ecologia: cresce in tardo autunno-inverno, occasionalmente in primavera, in boschi radi. ± comune. Comm. 428 - Melanoleuca stridula (Fr.) Singer Pileo: 2-5 cm, da convesso ad appianato-depresso con o senza umbone centrale, margine talora irregolare; superficie liscia e glabra, brunastra con centro talora ocraceo e sfumature olivastre ± diffuse. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, grigio-biancastro. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, talora subclavato alla base, ± concolore al pileo, spesso con sfumature fulvastre, generalmente ocraceo e più chiaro all'apice. Carne: bruna, più scura nel gambo, odore variabile, talora con caratteristici sentori di pelargonio, gusto mite. Spore: 6,5-8,5 x 4,5-6,5 11m, ellissoidali, verrucose. Ecologia: in estate-autunno, in radure erbose sotto aghifoglie, anche ad alta quota presso Sali:J: spp. ± comune. Comm.
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Sottogenere Urticocystis Boerkhout - Basidiomi con cistidi muricati (Iamprocistidi) a pelo d'ortica, fusiformi o lageniformi con o senza setti, < 50 [.1m. 429 - Melanoleuca verrucipes (Fr. in Quél.) Singer Pileo: 4-8 cm, dapprima convesso, poi precocemente appianato-depresso con umbone centrale; superficie liscia, grigio-biancastro con centro bruno. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, biancastre. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, slanciato, progressivamente allargato alla base, tipicamente decorato da minute scagliosità bruno-nerastro su fondo biancastro. Carne: biancastra con odore fruttato complesso o appena farinoso e sapore mite. Spore: 7-10 x 4,5-5,5 )lm, ellissoidali, finemente verrucose. Ecologia: cresce, in autunno, in prati e radure. Raro. Comm. 430 - Melanoleuca grammopodia (Bull.) Murrill Pileo: 5-15 cm, inizialmente convesso, poi espanso ed appianato-depresso dotato di basso e largo umbone, margine flessuoso ed ondulato; superficie liscia e sericea, bruno-camoscio, ocraceo, (bruno bistro-nerastro nella 431 - varo obscura Bon). Lamelle: fitte, smarginate con dentino, grigiastre. Stipite: 4,5-6,5 x 1-1,5 cm, cilindrico, ingrossato alla base, talora quasi bulboso, nettamente fibrilloso, ± concolore al pileo, un po' inscurente con l'età e la manipolazione. Carne: bianca, con odore erbaceo-farinoso complesso e sapore dolciastro, gradevole. Spore: 8-9,5 x 4,55,5 )lm, ellissoidali, verrucose. Ecologia: cresce in piccoli gruppi dall'estate all'autunno, tra l'erba di prati e pascoli. Abbastanza comune. Comm.
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Famiglia Tricholomataceae
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432 - Melanoleuca rasilis (Fr.) Singer Pileo: 4-8 cm, da convesso, a nettamente piano-depresso, margine irregolare, spesso fessurato; superficie liscia, sericeo-fribrillosa, bruno-nerastro con eventuali sfumature ocracee, grigiastro col secco. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, grigiastre. Stipite: 4-6 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, ± concolore al pileo, leggermente più chiaro all'apice. Carne: da biancastra a brunastra con odore insignificante, o appena fungino e gusto analogo, gradevole. Spore: 6,5-8 x 6,5-7,5 Jlm, ± ellissoidali, ornate da verruche grossolane. Ecologia: cresce in autunno, tra l'erba delle radure o dei sentieri, in piccoli gruppi. ± comune. Comm. 433 - Melanolellca brevipes (BulI.) Pat. Pileo: 5·10 cm, inizialmente convesso, poi espanso ed appianato fino a depresso, con presenza di largo umbone, margine flessuoso ed ondulato; superficie liscia ed untuosa con l'umido, opaca col secco, bruno-grigiastro con tonalità ± cariche. Lamelle: ± fitte, smarginate con dentino, biancogrigiastro. Stipite: 2,5-4,5 x 0,5-1,5 cm, tipicamente più breve del diametro pileico, cilindrico e robusto, ± ingrossato alla base, nettamente fibrilloso, ± concolore al pileo, un po' inscurente alla base. Carne: biancastra, con odore debole fungino e sapore farinoso-dolciastro. Spore: 7-8,5 x 5,5-6,5 11m, ellissoidali, verrucose. Ecologia: estate-autunno, cresce in gruppi, tra l'erba, anche in aree ruderali. Comune. Comm.
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434 - Melanolellca kllehneri Bon (= M exscissa ss. Kiihner) Pileo: 3-6 cm, dapprima convesso, poi appianato-depresso con basso e largo umbone; superficie liscia e sericea, da grigiastra a bruno-nerastro, schiarente col secco e l'età. Lamelle: fitte, attenuato-adnate, crema-biancastro. Stipite: 4-6 x 0,5-1 cm, cilindrico, talora ingrossato alla base liscio, pruinoso-forforaceo all'apice, biancastro, inscurente con l'età verso il basso. Carne: bianca nel pileo, concolore alla superficie pileica nello stipite, con odore e sapore trascurabili. Spore: 8-9,5 x 56,5 Jlm, ellissoidali, verrucose. Ecologia: in autunno, in radure erbose. ± comune. Comm.
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435 -Melanolellca spegazzini (Sacc. et D. Sacc.) Singer (= M cinerascens DA Reid) Pileo: 3-6 cm, convesso in gioventù, poi espanso ed appianato con depressione centrale, non sempre umbonata, margine ± ondulato; superficie liscia e sericea, grigio-cenere ± uniforme, talora con riflessi metallici e/o centro più scuro. Lamelle: ± fitte, adnate o ± decorrenti, bianco-grigiastro. Stipite: 3,5-5 x 0,5-1 cm, subcilindrico, spesso progressivamente attenuato verso la base, ± concolore al pileo, un poco pruinoso all'apice e leggermente inscurente con la manipolazione. Carne: bianca, con odore subnullo e sapore non significativo. Spore: 7,5-9,5 x 5-5,5 Jlm, ellissoidali, verrucose. Ecologia: autunno, tra l'erba di prati e parchi, anche in aree ruderali. Poco comune. Comm. 436 - Melanolellca politoinaeqllalipes Beguet ex M. Traverso et Zotti Pileo: 4-6 cm, da inizialmente convesso in gioventù ad appianato-depresso a maturazione, dotato di umbone, margine intero ed incurvato; superficie liscia, di aspetto un po' glassato, grigiastro uniforme, talvolta più scura, beige al centro. Lamelle: fitte, adnato-smarginate, grigiastre, poi con riflessi crema-rosato. Stipite: 6-9 x 0,5-1 cm, cilindrico, ± slanciato, talora sub-bulboso, pruinoso all'apice, biancastro, beige pallido. Carne: bianca, con odore erbaceo penetrante, talora con componenti sgradevoli e sapore amarognolo. Spore: 7,5-10 x 4,5-6 Jlm, ellissoidali, verrucose. Ecologia: primavera-autunno, cresce in gruppi tra l'erba, spesso in ambiente ruderale. Non comune. Comm. 437 - Melanoleuca iris Kiihner Pileo: 4-8 cm, dappima convesso, poi appianato-depresso a raggiunta maturazione, con basso e largo umbone centrale, margine flessuoso ed ondulato negli esemplari maturi; superficie liscia e sericea, grigio-brunastro ± uniforme, a volte più chiara verso il margine. Lamelle: mediamente fitte, adnato-smarginate, grigiastre. Stipite: 5-10 x 1,5-2,5 cm, cilindrico e slanciato, poco o niente ingrossato alla base, fibrilloso, quasi concolore al pileo. Carne: bianca, con odore floreale intenso (di iris?), molto caratteristico e sapore dolciastro. Spore: 8-9,5 x 4,5-5,5 Jlm, ellissoidali, verrucose. Ecologia: cresce in primavera-autunno in piccoli gruppi, tra l'erba di prati e parchi, anche in ambiente antropizzato. Poco comune. Comm. 172
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Famiglia 'J'rU;holO1nataceae
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Sottogenere Melanoleuca - Basidiomi con cistidi > 50
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± allungati, fusiformi o langeniformi.
438 - Melanoleuca subalpina (Britzelm.) Bresinskyet Stangl [= M. strictipes (P. Karst.) Murrill] Pileo: 6-12 cm, da inizialmente convesso ad appianato-depresso a maturazione, quasi sempre dotato di umbone centrale, margine intero; superficie liscia, di aspetto inizialmente glassato, poi spesso screpolata a tempo secco, crema-biancastro, avorio, talvolta grigiastra al centro. Lamelle: ± fitte, adnato-smarginate, bianche, con sfumature crema-rosate a maturazione. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm, cilindrico, slanciato, dritto, talora appena bulboso, biancastro. Carne: bianca, con odore fungino-floreale ± gradevole e sapore doleiastro. Spore: 8-10 x 4-5,5 11m, ellissoidali, oblunghe, verrucose. Ecologia: primavera-autunno, cresce in gruppi ± numerosi tra l'erba dei prati e nei boschi radi di varie essenze. ± comune. Comm. 439 - Me/ano/euco evenosa (SaCc.) Konrad [ = M candida (Ve!.) Singer, M cnista 55. Bres ] - Appartenente ad un gruppo di specie dal colore tendenzialmente biancastro all'interno del quale è difficile districarsi, è da taluni autori messa In sinonimia con la specie precedente, si differenzierebbe per le dimenSioni mediamente Inferiori (pileo 3-8 cm) e la carne con odore erbaceo-farinoso. Possiede spore ellissoidali allungate (8-12 x4-5,5 ~m) con ornamentazione meno evidente. Cresce in ambienti praticoli di collina e montagna. Comm.
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440 - Melanoleuca cognata (Fr.) Konrad et Maub!. Pileo: 4-10 cm, dapprima convesso, poi appianato con leggera epressione centrale attorno ad un basso e largo umbone; superficie liscia e lucente col secco, grigio-brunastro con tendenza ad assumere sfumature ocracee, talora un po' più chiara al centro. Lamelle: fitte, attenuato-adnate, crema con riflessi tipicamente rosa-salmone. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm, cilindrico, spesso ingrossato e tomentoso alla base, liscio, grigio-brunastro, spesso sfumato di ocraceo, biancastro alla base. Carne: biancastra con sfumature crema, con odore debole e sapore mite. Spore: 9-10 x 5,5-6,5 11m, ellissoidali, finemente verrucose. Ecologia: in primavera-autunno, in radure erbose, più spesso presso aghifoglie di montagna. Abbastanza comune. Comm.
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441 - Me/ano/euco nauseosa (Boekhout) Bon - Specie con pileo di colore fu\vastro pallido, possiede lamelle con sfumature simili a quelle della specie precedente, ma se ne distingue facilmente per l'odore della carne Intenso e particolare, simile a quello di C1itocybe nebu/aris. Non comune Non comm. 442 - Melanoleuca arcuata (Bui!.) Singer Pileo: 4-8 cm, da convesso in gioventù ad appianato-depresso con l'età, spesso con presenza di largo e basso umbone, margine leggermente scanalato ed ondulato; superficie liscia ed untuosa con l'umido, un po' igrofana, bruno-fulvastro con chiazze irregolari più scure e sfumature rossicce, diviene bruno-grigiastra a tempo siccitoso. Lamelle: ± fitte, smarginate con dentino, da biancastre a grigiastre a maturità. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm, cilindrico, slanciato, ingrossato alla base, percorso da fibrille grigio-brunastro su fondo più chiaro, diffusamente pruinoso. Carne: biancastra, bruniccia nello stipite, con odore intenso erbaceo, sapore mite. Spore: 7-8 x 4,5-5,5 11m, ellissoidali, verrucose. Ecologia: in autunno, in radure erbose, più spesso in montagna. Abbastanza comune. Comm. 443 -Melanoleuca melaleuca (Pers.) Murrill Pileo: 3-8 cm, da inizialmente convesso ad espanso-appianato con depressione centrale e presenza incostante di umbone; superficie liscia e vellutata, leggermente igrofana grigio-brunastro scuro, con tendenza a divenire bruno-camoscio col secco e l'età. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, da biancastre a crema con la maturazione. Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm, cilindrico, ingrossato alla base, percorso da fibrille grigio-brunastro su fondo più chiaro, biancastro e forforaceo all'apice. Carne: biancastra, talvolta un po' brunastra nella parte bassa dello stipite, con odore fungino-farinoso leggero e gusto simile. Spore: 7-9,5 x 4-5,5 ]lm, ellissoidali, irregolarmente verrucose. Ecologia: in autunno, in radure erbose, spesso isolata. Abbastanza comune. Comm.
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Famiglia Tricholomataceae
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Genere Leucopaxillus Boursier Soc. Myc. Fr 1925 emendo Singer
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Sottogenere
Leucopaxillus -
Basidiomi con lamelle non o poco decorrenti, spore verrucose.
444 - Leucopaxillus tricolor (Peck.) KUhner [= L. pseudoacerbus (Cost. et Dufour) Bousier] Pileo: 3-15 cm, dapprima emisferico, forma che mantiene a lungo, poi disteso a completa maturazione, margine carnoso e fortemente involuto; superficie opaca e vellutata, bruno-ocraceo, talora con sfumature rosate. Lamelle: fitte, ± adnate, dapprima gialle, poi marroni in vecchiaia. Stipite: 2-5 x 5-10 cm, ± cilindrico, robusto, ingrossato alla base, biancastro. Carne: soda e consistente, biancastra, con odore aromatico indefinibile, e sapore mite. Spore: 6,5-8 x 4,5-5 )Im, ellissoidali. Ecologia: in autunno, in piccoli gruppi sotto latifoglie, localizzato in aree termofile mediterranee. Piuttosto raro. Non Comm. 445 - Leucopaxillus paradoxus (Cast. et Dufour) Boursier [= Lepista parado.Ta (Cost. et Dufour) Maire] Pileo: 3-12 cm, inizialmente emisferico poi appianato solo a maturità, margine spesso e nettamente involuto; superficie vellutata, sovente screpolata, da biancastra ad ocracea partendo dal centro. Lamelle: piuttosto spaziate, decorrenti, nettamente anastomizzate, biancastre. Stipite: 2-4 x 5-10 cm, robusto, claviforme, un po' squamettato-fibrilloso, biancastro. Carne: consistente, bianca, con odore aromatico-floreale intenso e sgradevole, sapore mite. Spore: 6,5-8,5 x 4-5,5 )Im, ellissoidali. Ecologia: in autunno, sotto varie essenze arboree; ± diffuso in montagna. Comm. L. eucopoxillus paradoxus f. cutefractus (NoordeL) Vizzini - Differisce per la presenza di cheilocistidi ben differenziati e l'habitat arenicolo.
Non comm.
446 - Leucopaxillus rhodoleucus (Rommel) Kuhner. - Si distingue immediatamente per il colore bianco del pileo che contrasta nettamente con il colore rosato delle lamelle (assomiglia a Clitopilus prunulus). Le spore misurano 4-5,5 x 6-9 ~m Sotto aghifoglie o in radure montane. Molto raro. Non comm. 447 - Leucopaxillus amarus (Alb. et Schwein.) Kiihner [= Lepista amara (Alb. et Schwein.) Maire] Pileo: 2-10 cm, da emisferico a disteso, infine depresso, margine inizialmente involuto in gioventù, poi disteso; superficie vellutata e pruinosa, brunastra, con sfumature rossastro-incarnato. Lamelle: fitte, ± decorrenti, bianche, poi gialline. Stipite: 1-2 x 5-10 cm, cilindrico, subclaviforme, concolore alla lamelle. Carne: piuttosto consistente, soprattutto nello stipite, bianca, con odore farinoso intenso, di cetriolo, e sapl)re amaro. Spore: 3-4,5 x 3,5-4 Ilm, subglobose. Ecologia: in autunno, gregario sotto latifoglie ed aghifoglie; comune in zona mediterranea sotto leccio. Non comm.
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Sottogenere Aspropaxillus (KOhner et Maire) Bon - Basidiomi con lamelle decorrenti, spore lisce.
448 - Leucopaxillus giganteus (Sowerby) Singer [= Clitocybe gigantea (Sowerby) Fr.] Pileo: 5-30 cm, dapprima emisferico, poi appianato, infine centralmente depresso ed un po' imbutiforme in vecchiaia, margine carnoso, involuto nel giovane, costolato; superficie liscia, da inizialmente biancastra ad avorio-ocracea con la maturazione. Lamelle: piuttosto fitte, decorrenti, ± anastomizzate verso lo stipite, biancastre, infine con riflessi ocracei. Stipite: 2-4 x 4-8 cm, corto e robusto, ± cilindrico, un po' pruinoso, biancastro. Carne: consistente ed elastica, biancastra, con odore farinoso-erbaceo ± gradevole e sapore analogo. Spore: 6,5-8,5 x 4-5,5 Ilm, largamente ellissoidali. Ecologia: autunno, in gruppi ± numerosi in prati e radure, spesso formanti ampi "cerchi delle streghe"; abbastanza comune dalla montagna alla collina. Comm. 449 - Leucopaxillus candidus (Bres) Singer ( = Clitocybe candida Bres) - Assai simile al precedente (tanto da esserne da alcuni autori considerato un sinonimo), si distinguerebbe per le dimensioni mediamente inferiori, il margine pileico non o poco costolato, le colorazioni più a lungo biancastre; ha odore della carne generalmente sgradevole ed habitat non praticolo ma normalmente rappresentato da boschi montani di aghifoglie. Le spore, subcilindriche, misurano 6-8,5 x 4-5,5 ~m. Poco comune Non comm.
450 - Leucopaxillus lepistoides (Maire) Singer ( = Clitacybe lepistoides Konrad et MaubL) - Specie di aspetto carnoso, si riconosce per il caratteristico portamento del pileo, a lungo emisferico, di colore biancastro con sfumature verdastre, l'aspetto tarchiato e robusto dello stipite (habitus tricolomoide-boletoide) e l'odore aromatico della carne. Cresce in area mediterranea. Raro. Non comm
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Genere Porpoloma 8inger
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Sydowia 6:198 (1952) 10 P
451 - Porpoloma macrocephalu.rn (Schulzer) Bon [= Leucopa:rillus macrocephalus (Schulzer) Bon] Pileo: 8-25 cm; presto da convesso a piano-convesso, margine a lungo involuto, pruinoso; superficie inizialmente liscia, poi rugosa, dissociata in minute squamule concentriche a partire dal centro, ocra-biancastro, scurisce con l'età. Lamelle: piuttosto fitte, adnato-decorrenti, biancastre, arrossanti al tocco. Stipite: 5-10 x 1-6 cm; molto robusto, obeso, radicante, ± liscio, biancastro, macchiato di ocra. Carne: bianca con odore penetrante difficilmente definibile, sapore mite. Spore: ellissoidali 5-6,5 x 3-4 pm. Ecologia: estate-autunno; cespitoso sotto latifoglie. Raro. Non comm.
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452 - Porpoloma spinulosum (Kilnher et Romagn.) Singer Pileo: 5-12 cm; inizialmente convesso, poi spianato-convesso, margine lanoso; superficie egualmente provvista di feltrosità, dai colori grigio-brunastro ± intensi, talora con sfumature ocracee o rossastrc, ± ingiallente al tocco. Lamelle: ± spaziate, grigio-biancastro, sfumate di crema, ingiallenti al tocco o con l'età. Stipite: 6-12 x 1-3 cm; ± cilindrico, spesso attenuato alla base, talvolta, ingrossato, liscio, ± fibrilloso, crema-biancastro, ± ingiallente al tocco, talora arrossante alla base. Carne: crema-biancastro, ingiallisce nello stipite, con odore di mandarino, e sapore mite. Spore: ellissoidali 4,5-6,5 x 3,5-5,5 pm. Ecologia: autunno; presso latifoglie. Raro. Non comm.
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453 - PorpaIamo pes-caprae (Fr.) Singer [ = Tncholomo pes-coproe (Fr.) QuèlJ -
Possiede pileo inizialmente campanulato, che anche quando diviene appianato con l'età mantiene un netto umbone al centro e presenta colore grigio-brunastro; tende afessurarsI con facilità. Lo stipite è rastremato alla base. La carne ha odore farinoso intenso. Le spore, ellittiche, misurano 7,5-8,5 x 5,5-6,5 ~m. Cresce in autunno In montagna presso pascoli, prati o radure. Raro. Non comm.
454 - PorpaIamo metapodium (Fr.) Singer - Ha portamento robusto, con pileo con superficie presto fessurato-screpolata a partire dal centro, grigio-brunastro con sfumature rossastre. Le lamelle, piuttosto spazlate, sono di grigio-biancastro, con tendenza ad arrossare. La carne, crema-biancastro, pOSSiede sfumature rosa, tende prima ad arrossare poi ad imbrunire ed odora di farina. Le spore, ellissoidali, misurano 6-8 x 3,5-4,5 ~m. Cresce in estate-autunno in prati di montagna. Molto raro. Non comm.
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Genere Catathelasma 5inger - Monospecifico; basidiomi robusti, caratterizzati dalla presenza di un evidente anello armilloide doppio residuo dei veli parziale e generale. Carne con odore di cocomero.
455 - Catathelasma imperiale (Fr.) Singer (= Biannullaria imperialis G. Beck) Pileo: 10-25 cm, dapprima subgloboso, poi pulvinato, infine concavo-imbutiforme a maturazione, margine carnoso, nettamente involuto nel giovane; superficie liscia e lucente, spesso screpolata a partire dal centro a tempo secco, talvolta recante resti velari, di colore bruno-rossastro. Lamelle: piuttosto fitte, decorrenti, da biancastre a gialline. Stipite: 5-12 x 2-3,5 cm, robusto, ingrossato nella parte mediana, nettamente radicante alla base, biancastro e decorato da un ampio e persistente anello armilloide doppio superiormente striato. Carne: biancastra, soda, con odore gradevole ed intenso di cocomero, sapore analogo. Spore: 10-15 x 5-6,5 pm, ellissoidi. Ecologia: in estate-autunno, cresce infossato nel terreno in boschi montani di conifere. Comune. Comm. Genere Floccularia Pouz. - Basidiomi con portamento tricolomatoide, superficie pileica scagiiosa, lamelle adnate e stipite decorato da evidente anello armilloide. Spore sublisce, amiloidi.
456 - Floccularia luteovirens (Alb. et Schwein.) Pouzar [= F straminea (Alb. et Schwein.) Pouzar] Pileo: 8-10 cm, inizialmente convesso, poi convesso appianato con largo umbone ± evidente, margine nettamente involuto e decorato da resti giallastri del velo; superficie giallo-zolfo con presenza di evidenti squamule concolori concentriche ± rilevate e più fitte al centro. Lamelle: fitte, adnate, biancastre o ± concolori al pileo. Stipite: 5-10 x 1,5-2,5 cm, cilindrico, spesso ingrossato alla base, biancastro e liscio in alto, decorato nella parte mediana da un evidente anello armilloide fioccoso, al di sotto del quale risulta squamoso e ± concolore al cappello. Carne: biancastra con odore subnullo e sapore amarognolo. Spore: 6-8 x 4,5-6 pm, ellissoidi, lisce o bassamente ornate. Ecologia: in autunno, in boschi misti o in radure erbose. Raro. Non comm. 178
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Fam igJ ia Tricholomataceae
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Genere 1Jyophyllum P. Karst. Acta Soc. FaunaFI. Fenn. 2 (1): 8.1881
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Sezione Lyophy/lum - Basidiomi annerenti, spore verrucose.
457 -1Jyophyllum leucophaeatum (F. Karst.) P. Karst Pileo: 6-10 cm, da convesso a presto appianato; superficie sericea, fibrillosa, grigio-ocraceo ± uniforme. Lamelle: abbastanza fitte, da adnate a decorrenti, bianco-grigiastro, macchiate di bluastro, poi di nerastro allo sfregamento. Stipite: 5-7,5 x 0,5-1,5 cm, cilindrico, talvolta attenuato alla base, concolore al cappello. Carne: biancastra intensamente blu-nerastro al tocco o alla frattura, odore sgradevole, difficilmente definibile, sapore analogo. Spore: 6-8,5 x 3-4,5 ].lm, ellissoidi. Ecologia: in autunno in boschi misti. Raro. Non comm. 458 - Lyophy/lum gangraenosum (Fr.) Gulden - Ha portamento simile aquello di una Clitocybe, colore biancastro, sia sul cappello che sul gambo, mentre la carne imbrunisce al tocco e possiede odore sgradevole assai simile aquello di L. putidum. Le spore ellissoidali misurano 7.5-9 x 4-5 ~m. Èstato rinvenuto in tardo autunno presso un bosco misto di latifoglie con querce ecastagni. Specie molto rara. Non comm.
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Sezione Semitclina (Singer) Consiglio et Contu - Basidiomi annerenti non cespitosi, spore lisce. 459 - Lyophyllum caerulescens Clémençon [= L. cmssifolium (Berk.) Kiihner] Pileo: 4-8 cm, inizialmente convesso-campanulato, spesso con umbone centrale, poi espanso ed appianato con l'età; superficie liscia e sericea, da grigio-biancastro a bruno-nerastro, sfumato di ocraceo. Lamelle: piuttosto spaziate, adnate, biancastre, macchiate di grigio-bluastro al tocco. Stipite: 2,5-5 x 0,5-1,5 cm, variabile, cilindrico, generalmente attenuato alla base, talora ingrossato, fibrilloso, grigio-biancastro, più scuro in basso. Carne: bianca, dapprima bluastra, poi annerente alla frattura, odore sgradevole di farina rancida, sapore analogo. Spore: 6-7 ].lm, subglobose. Ecologia: in autunno, sotto aghifoglie in montagna. Poco comune. Non comm.
460 -Lyophyllum ùifumatum (Bres.) Kiihner [= Clitocybe irifumata (Bres.) Bres.] Pileo: 3-8 cm, da convesso ad espanso-appianato, con eventuale umbone a maturazione, margine ± striato; superficie sericea, grigio-brunastro ± uniforme, con gradazioni variabili. Lamelle: abbastanza fitte, da adnate a subdecorrenti, biancastre, macchiate di nero-bluastro al tocco. Stipite: 46 x 0,5-1 cm, cilindrico, robusto, talvolta attenuato alla base, liscio, grigio-biancastro. Carne: bianca, poi grigio-nerastro al tocco o alla frattura, odore insignificante, sapore sgradevole. Spore: 9-10,5 x 6-7,5 ].lm, amigdaliformi. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie. ± comune. Non comm. 461 - Lyophyllum transforrne (Britzelm.) Singer [= L. trigonosporum (Bres.) Kiihner] Pileo: 3-10 cm, dapprima convesso, poi piano-depresso con l'età; superficie liscia e sericea, a varie tonalità di grigio-brunastro. Lamelle: mediamente fitte, adnato-sinuate, bianco-grigiastro, si macchiano di nero-bluastro alla frattura. Stipite: 4-6 x 0,8-1,5 cm, ± cilindrico, piuttosto robusto e non eccessivamente slanciato, grigio-biancastro, annerente alla manipolazione. Carne: bianca, poi grigio-nerastro allo sfregamento, odore debole, sapore sgradevole. Spore: 8-10,5 x 7-8,5 ].lm, di forma ± triangolare. Ecologia: in autunno, talora cespitoso, sotto latifoglie. ± comune. Non comm. 462 - Lyophyllum tenebrosum Clémençon [= L. capniocephalurn (Bull.) Kiihner l Pileo: 4-8 cm, convesso in gioventù, quando spesso si presenta umbonato, infine espanso; superficie liscia, grigio-brunastro scuro, talvolta macchiato di nerastro. Lamelle: ± fitte, adnato-smarginate, ± concolori al pileo, nerastre allo sfregamento. Stipite: 3-8 x 0,5-1 cm, ± cilindrico, spesso ricurvo, biancastro, pruinoso, annerente alla manipolazione. Carne: bianca, presto nerastra alla sezione, odore indefinibile, comunque sgradevole, di gusto analogo. Spore: 4-5,5 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali, allungate. Ecologia: cresce, spesso in piccoli gruppi ± cespitosi in autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Piuttosto comune. Non comm.
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Famiglia Tricholornataceae
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463 -Lyophyllum semitale (Fr.) KLihner rn: Kalamees Pileo 3-7 cm, inizialmente convesso, spesso con basso umbone centrale, infinc appianato-convesso, mGHgine striato con l'umielo; superficie liscia c scricca, grigio-brunastro con eventuali macchie nerastre. Lamelle: fitte, adnato-smarginate, grigiastre, nerastre allo sfregamento. Stipite: 4-8 x 0,30,6 cm, cilinclrico, ± concolore al pilco, pruinoso e tibrilloso, annerente se manipolato Carne: esigua, bianca, nettamente annerente al tocco, oelore e sapore debolmente farinosi. Spore: 7-9,5 x 3,54,5 prn, ± fusiformi, al1ungate. Ecologia: cresce, talora cespi toso in autunno, in boschi radi. Abbastanza comune. Non comm, 464 - Lyophy/lum aemiliae Consiglio - Èspecie di recente descriZione che si riconosce per le colorazioni pileiche decisamente grigio-brunastre, soprattutto al centro, che spesso è più scuro, per la crescita subcespitosa e, soprattutto, per le lamelle nettamente ingiallenti. Ha spore ellissoidali allungate che misurano (8-10 x4-5 ~m) (ConSiglio). Cresce in autunno sotto latifoglie ed aghifoglie varie. Non comm,
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Sezione Dlfformio (Fr) KCJhner - Basidiomi non annerenti, robusti espesso concrescenti, cespitosi, spore lisce, oblunghe.
465 - Lyophyllum eonnatum (Schumach.) Singer [ = TrichoLoma wnnatum (Schum.) Ricken I Pileo: 3-8 cm, rlapprima convesso, presto appianato con o senza umbone; superficie liscia e sericea, bianco ghiaccio, talora rlebolmente sfumato centralmente eli grigiastro al centro. Lamelle: ± fitte, da arcuate a subrlecorrenti, concolori al pileo, elastiche. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm, cilinelrico, talol'a un po' compresso, fLlsiforme, liscio, bianco, leggermente pruinoso all'apice. Carne: bianca, con odore simile a quel10 di orzata e sapore mite, gradevole; reazione al solfato ferroso violetta (spesso dopo alcuni minuti). Spore 5-6 x 3-4 pm, ellissoidali. Ecologia: cr'esce cespi toso in autunno, in luoghi aperti e prati in prossimità di latifoglie ed aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm,
466-LyophyLlumdeea.stes (Fr.) Singer [=L. a,g,gregatum (Schaeff.) KLihner] Pileo: 5-10 cm, da convesso arl espanso, infine appianato, spesso gibboso-tormentato, raramente con basso umbone, margine ondulato in vecchiaia; superficie liscia cd untuosa con l'umido, sericea e brillante con il secco, grigio I)runastro, ± scuro, ocracea in vecchiaia. Lamelle ± fitte, adnato-attenuate, biancastre, poi crema, tipicamente elastiche. Stipite: 5-10 x 0,5-2 cm, cilindrico, spesso compresso, fibrilloso, biancastro, infine subconcolore al pileo. Carne: biancastra, assai tenace nello stipite, con odore debole, da subfarinoso-erbaceo Cl subspermatico e sapore similmente gradevole. Spore: 5-7 pm, globose. Ecologia: cresce cespi toso in gruppi di numerosi esemplari a primavera, più raramente in autunno, in luoghi aperti e radure, anche in parchi e giardini cittadini, in prossimità di latifoglie, spesso quasi intcrrato. Comune. Comm,
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467 - Lyophy/lum conglobatum (Vittad) Bon [ = L. lumo5um (Pers) PD Orton] - Si distinguerebbe per Icolori pileici che spesso risultano di un grigio molto scuro, talvolta quasI nerastro, eper Il tipo particolare di crescita gregaria ecespitosa in cui gli stipiti dei basidiomi spesso si fondono in un'ul1lca massa carnosa. rinvenibile spesso in ambiente boschiVO presso castagni equerce; da ritenersi una semplice forma di crescita della specie precedente Comune ediffuso, soprattutto in autunno. Comm.
468 - Lyophy/lum loricatum (Fr) KiJhner - SpeCie cmica anch'essa, SI distinguerebbe per il colore pileico, Ilpicamente bruno scuro piuttosto uniforme eper la consistenza della carne particolarmente tenace ed elastica. Isolato ocespitoso in prati ogiardinI. Comm. Sezione Tephrophono (Fr) Singer (= genere Tephrocybe) - Basidomi di portamento esile, rnicenoide-collibioide. 469 - LyophylLu'm conlus'U'm (P.D Orton) Gulden (= CoLLyb'ia eonJilsa P.D. Orton) Pileo 1,5-5 cm, inizialmente convesso, poi appianato o leggermente depresso con l'età, margine appena striato con l'umido; superficie liscia cd untuosa, igrofana, a tonalità bruno-ocracca chiara, ancor più pallida se disidratata. Lamelle: mediamente fitte, adnato-smarginato, biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm, ± cilinclrico, subconcolore al pileo, biancastro e tomentoso verso la base. Carne bianca, odore e sapore debolmente farinosi. Spore: 6-7 x 3,5-4,5 11m, ellissoidali-amigdaliformi. Ecologia: in autunno, in piccoli gruppi sotto aghifoglie. Raro. Non comm,
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Famiglia Tricholomataceae
470 - Lyophyllum putidum (Fr.) Singer [= Tephrocybe putida (Fr.) M.M. Moser] Pileo: 3-6 cm, da conico-emisferico ad appianato con l'età, spesso con ampio umbone centrale, margine scanalato solo a tempo umido; superficie liscia, grigio-brunastra, biancastra per la presenza di un' abbondante pruina. Lamelle: mediamente fitte, adnato-smarginato, subconcolori al pileo. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm, ± cilindrico, subconcolore al pileo, anch'esso pruinoso. Carne: biancastra, odore intenso ed indefinibile, rancido, sapore simile. Spore: 5,5-6,5 x 2,5-3,5 Jlm, ellissoidali-amigdaliformi. Ecologia: autunno, in gruppi sotto aghifoglie e latifoglie. Non comune. Non comm.
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471 - Lyophyllum palustre (Peck) Singer [ = Tephrocybe pa/ustris (Peck) Donk] - Piccola specie con pileo di 0.5-2 cm. che spesso risulta umbonato-papillato con colore bruno-giallastro, margine striato e stipite esile e slanciato; specie brioparassita (colonizza gli sfagnl in aree montane). Poco comune. Non comm. 472 - Lyophyllum rancidum (Fr.) Singer [= Tephrocybe rancida (Fr.) Donk, Collybia rancida (Fr.) Quél.] Pileo: 2,5-8 cm, da convesso a spianato con l'età, normalmente con evidente umbone centrale, margine lobato-scanalato; superficie liscia, lucente, grigio-ardesia, con centro spesso ocraceo e margine più chiaro, biancastro. Lamelle: mediamente fitte, adnate, smarginato-uncinate, grigiastre. Stipite: 3,5-10 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, slanciato, lungamente radicante (quasi come in Xerula radicata), subconcolore al pileo in alto, biancastro per abbondante tomentosità verso la base. Carne: bianco-grigiastra, odore e sapore intensi di farina rancida. Spore: 7-8 x 3,5-4 Jlm, ellissoidi, allungate. Ecologia: autunno, in piccoli gruppi sotto aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm. 473 - Lyophyllum anthracophilum (Lasch.) M. Lange et Siversten [= Tephrocybe anthracophila (Lasch) PD. Orton.] - Piccola specie (pileo 1-3 cm) dal colore bruno-olivastro La carne, pallida, ha un forte odore di farina rancida. Spore 4,5-5,5 ~m. Cresce in autunno, spesso in gruppi piuttosto numerOSI, in luoghi ove siano resti di legno bruciato. Abbastanza comune. Non comm.
Genere Calocybe Ktihner ex Donk Nova Hedwigia, Beih. 5: 42 1962
474 - Calocybe gambosa (Fr.) Donk [= Lyophyllum gambosum (Fr.) Singer, L. georgii (L.) Kilhnel' et Romagn., Tricholomageorgù (L.) Quél., T. gambosum (Fr.) Gillet] Pileo: 5-12 cm, a lungo convesso, poi lentamente espanso; superficie liscia e glabra, crema-biancastro, ocra-giallastro, giallo ± intenso nella f.jlavida Sres. Lamelle: piuttosto fitte, adnato-smarginate, biancastre con riflessi crema a maturazione. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm, tozzo e robusto, generalmente ingrossato alla base, biancastro. Carne: soda ma fragile, cassante, biancastra, odore ± gradevole ed intenso di farina, talvolta un po' cimicino, sapore affine. Spore: 5-6 x 2,2-3 Jlm, subcilindriche. Ecologia: in primavera, generalmente in siti aperti ed erbosi sotto arbusti di Rosaceae (es. Crataegus spp.), raramente all'interno di boschi misti. Piuttosto comune. Comm. Calocybe graveolens (Pers.) Singer - Specie controversa e non da tutti riconosciuta (probabilmente da considerare solo una forma della precedente), dovrebbe distinguersi per le colorazioni più sordide e, soprattutto, per l'odore intenso e nauseante di farina rancida. Non comune. Non comm.
475 - Caloeybefavrei (R. Raller Aar. et R. Raller Suhr) Son (= Lyophyllum favrei R. Raller Aar. et R. Raller Suhr) R. Raller Aar, et R. Raller Suhr. Pileo: 4-12 cm, inizialmente convesso, poi espanso ed appianato con l'età; superficie glabra, blu-ardesia con riflessi violetti. Lamelle: fitte, adnato-smarginate o sublibere, gialle, macchiate di rossastro, poi di nero al tocco. Stipite: 4-8 x 0,5-2 cm, cilindrico, spesso ingrossato alla base, fibrilloso, ± concolore al pileo. Carne: soda, giallastra, dapprima arrossante, poi nerastra alla frattura, odore debole, sapore mite. Spore: 3,5-4,5 x 2,5-3,5 Jlm, ellissoidali. Ecologia: in autunno, in boschi misti in montagna. Molto raro. Non comm. 476 - Calocybe ochracea (R. Hall) Bon [= Lyophy/lum ochraceum (R. Haller Aar et R. Haller Suhr) Schw6bel et Reuter] - Si riconosce per le colorazioni bruno-giallastro diffuse sia sul pileo che sulle lamelle. La carne, giallastra anch'essa, vira Intensamente, dapprima al rossastro, poi al nerastro alla frattura. Cresce in luoghi freschi ed umidi sotto latifoglie varie, talora in luoghi di scorrimento dell'acqua piovana. Molto raro. Non comm.
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Famiglia Tricholmnataceae
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477 - Calocybe ionides (BuI!.) Donk [ = Rugosomyces ionides (BuI!.) Bon, Lyophyllum ionides (Bull.) Ktihner et Romagn.] Pileo: 2-6 cm, convesso all'inizio, presto espanso ed appianato; superficie liscia, fibrillosa, rosa-brunastro con caratteristici riflessi violetti. Lamelle: mediamente fitte, adnate, biancastre, crema a maturazione. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, spesso attenuato all'apice, fibrilloso, concolore al pileo, biancastro verso la base. Carne: biancastra, odore debole farinoso, sapore analogo. Spore: 4,5-6 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali, subfusiformi. Ecologia: in autunno, isolato o in piccoli gruppi in boschi misti di latifoglie. Poco frequente. Non comm. 478 - Calocybe carnea (BuI!.) Donk [ = Rugosomyces carneus (BuI!.) Bon, Lyophyllum carneum (BuI!.) Ktihner et Romagn.] Pileo: 1,5-4 cm, convesso nel giovane, poi appianato, margine ondulato e striato con l'umido; superficie liscia, rosa-carnicino con sfumature aranciate. Lamelle: non fitte, adnato-smarginate, biancastre, con tonalità rosate. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, fibrilloso, concolore al pileo. Carne: elastica, biancastra, odore debole, sapore gradevole. Spore: 4-5 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali. Ecologia: in estate-autunno, gregario, talora cespitoso, in radure presso latifoglie, in zone erbose, Non comm. parchi, giardini. Piuttosto comune.
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479 - Ca/ocybe persic%r (Fr.) Singer [= Rugosomyces persic%r (Fr.) Bon, Lyophyllum persic%r (Fr.) Cantu] - Simile al precedente, ha però portamento più esile, simile a quello di una Collybia, colore pileico meno acceso, quasi rosa, e lamelle biancastre che tendono a divenire giallastre con l'età. Presso radure erbose in vicinanza di latifoglie varie. Poco comune Non comm. 480 - Calocybe chrysenteron (BuI!.) Singer [= Rugosomyces chrysenteron (BuI!.) Bon l Pileo: 1,5-3,5 cm, convesso nel giovane, poi lentamente appianato a maturazione, margine intero; superficie liscia, giallo-brunastro ± uniforme ed intenso con l'umido, più chiaro a tempo secco. Lamelle: ± fitte e strette, adnato-smarginate, ± concolori al pileo. Stipite: 2-4 x 0,2-0,4 cm, cilindrico, ± rastremato alla base, fibrilloso, quasi concolore al pileo. Carne: giallo chiaro con odore e sapore debolmente di farina. Spore: 4-5 x 2,5-3,5 ].lm, ellissoidali. Ecologia: in autunno, spesso su residui legnosi. Piuttosto comune in montagna. Non comm. Genere Tricholomella Zerova ex Kalamees - Basidiomi con stipite prowisto di anello e spore ornamentate.
481 - Tricholomella constricta (Fr.) Zerova e.T: Kalamees [= Calocybe constricta (Fr.) Ktihner] Pileo: 4-10 cm, convesso, poi espanso ed appianato, margine a lungo involuto e decorato da resti vclari biancastri; superficie glabra, bianca, talvolta leggermente sfumata di grigiastro. Lamelle: piuttosto fitte, sublibere, biancastre con riflessi carnicini a maturità. Stipite: 2-5 x 1-2,5 cm, cilindrico, talvolta nettamente rastremato alla base, biancastro, decorato da un anello fioccoso concolore, generalmente fugace. Carne: consistente, biancastra, odore intenso e nauseante di farina, di cimice, sapore similmente sgradevole. Spore: 8-10 x 5,5-6,5 ].lm, ellissoidali, ornate da grosse verruche. Ecologia: in primavera-autunno, in luoghi aperti erbosi, è specie nitrofila, rinvenibile anche in giardini, parchi cittadini ed in zone antropizzate. Non comune. Non comm. Genere Hypsizygus 5inger - Basidiomi con portamento pleurotoide, con stipite eccentrico e crescita ± cespitosa su legno.
482 - Hypsizygus ulmarius (BuI!.) Redhead [= Lyophyllum ulmarium (BuI!.) Ktihner l Pileo: 5-18 cm, da inizialmente convesso ad appianato con l'età, talvolta con largo umbone centrale, margine a lungo involuto, poi screpolato ed ornato talvolta da piccole guttule più scure; superficie liscia, da biancastro a grigio-ardesia, con centro talora leggermente screpolato anch'esso. Lamelle: abbastanza fitte, smarginato-uncinate, bianco-grigiastre. Stipite: 5-8 x 1,5-3 cm, normalmente eccentrico, cilindrico, leggermente pruinoso all'apice, subconcolore al pileo altrove. Carne: biancastra, odore da subfarinoso a cimicino e sapore sgradevolmente affine. Spore: 5-8 x 56,5 ].lm, subglobose o largamente ellissoidi. Ecologia: in primavera-autunno, isolato o cespitoso in piccoli gruppi su legno di latifoglie, soprattutto di olmo o pioppo. Raro. Comm.
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Genere Asterophora Ditmar ex Link, 1809 ( = gen. Nyctalis Fr.) - Basidiomi di portamento esile, fungicoli, crescenti su vecchi basidiomi di Russula o Ladarius; presenti c1amidospore (c1amidoconidi) a livello del pileo e/o delle lamelle. Lamelle generalmente non ben formate.
483 - Asterophora lycoperdoides (Bull.) Ditmar [= Nyctalis asterophora Fr., Nyctalis lycoperdoides (Bull.) ,J, Schrot., Nyctalis agaricoides (Fr.) Bon] Pileo: 1-3,5 cm, da inizialmente emisferico a convesso, margine involuto; superficie ricoperta da una fitta e grossolana pruina, inizialmente biancastra poi camoscio (costituita da clamidospore tubercolate, stellate). Lamelle: spesso non ben formate, ma se presenti, larghe e spaziate, grigiobiancastre. Stipite: 1,5-3 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, nettamente pruinoso, concolore al pileo. Carne: grigio-brunastra, odore e sapore subfarinosi. Spore: 5-6,5 x 3,5-4,5 Jlm, ellissoidali, non abbondanti. Ecologia: in autunno, in luoghi umidi, su vecchi basidiomi di Russula della sezione Compactae, soprattutto su R. nigricans. ± comune. Non comm. 484 - Asterophora parasitica (Pers.) Singer [= N,yctalis parasitica (Pers.) Fr.] Pileo: 0,5-2,5 cm, da conico-campanulato, a convesso-appianato con ampio umbone centrale; margine talora leggermente striato; superficie liscia e sericea, biancastra, con riflessi grigio-lilla. Lamelle: generalmente spaziate, grigio-biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,4 cm, cilindrico, spesso contorto, ± concolore al pileo. Carne: esigua, bruno-chiaro, odore subfarinoso, sapore simile. Spore: 4,5-6 x 3,5-4,5 Jlm, da ellissoidali a subglobose, non abbondanti; clamidospore differenziate a livello delle lamelle, a parete liscia, non tubercolata. Ecologia: in autunno, in boschi umidi ed ombrosi, su basidiomi senescenti di Russula e Lactarius. ± comune. Non comm.
Genere Cystoderma Fayod
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Ann. Sci. Nat, Bot., sér. 79: 350 (1889)
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485 - Cystoderma carcharias (Pers.) Fayod Pileo: 3-6 cm, dapprima convesso, poi spianato-convesso, con debole umbone centrale, margine decorato da resti velari; superficie ricoperta da fini granulazioni disposte concentricamente, cremabiancastro con sfumature rosate, più scura al centro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, arrotondate allo stipite, biancastre. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, concolore al cappello, decorato da un anello armilloide supero e persistente, inferiormente al quale risulta granuloso, mentre è liscio al tatto nella parte superiore. Carne: biancastra, con odore terroso, di polvere, sgradevole, sapore similare. Spore: 4-5,5 x 3-4,5 Jlm, ellissoidali, amiloidi. Ecologia: autunno, gregario in boschi di aghifoglie. Non molto comune. Non comm.
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486 - Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod [= Lepiota amianthina (Scop.) P. Karst.] Pileo: 1,5-5 cm, inizialmente convesso, poi appianato, margine decorato da velo biancastro; superficie con granulazioni disposte concentricamente, ocraceo brunastro chiaro, con deboli sfumature rosate, più scura al centro. Lamelle: ± fitte, adnate, biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, con anello fugace ± evidente, granuloso e ± concolore al cappello, più scuro alla base. Carne: biancastra, con odore debole di muffa, sapore sgradevole. Spore: 4,5-5,5 x 2,5-4 Jlm, ellissoidali, amiloidi. Ecologia: in autunno in boschi montani di aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
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487 - Cystoderma jasonis (Cooke et Massee) Harmaja [ = C /ongisporum (Ki.ihner) Heinem. et Thoen] - Assai simile al precedente, si riconosce per l'odore resinoso della carne e, soprattutto, per le dimensioni sporali (6-9 x 3,5-4,5 ~m). Èanch'essa specie montana di aghifoglie. Meno comune del precedente con cui facilmente si confonde. Non comm.
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488 - Cystoderma fallax Smith et Singer - Praticamente Identico alle specie precedentemente trattate, si distingue per lo stipite generalmente decorato in modo più vistoso da un anello armilloide più ampio e, soprattutto, per le diverse dimensioni sporali (3,5-5 x 3,54,5 ~m). Cresce anch'esso sotto aghifoglie in montagna. Abbastanza comune e diffuso.
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Famiglia Tricholomataceae
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489 - Cystoderma cinnabarinurn (Alb. et Schwein.) Fayod [= C. terrei (Berk. et Broome) Harmaja] Pileo: 3-8 cm, convesso in gioventù, poi spianato, con o senza umbone, margine decorato da velo biancastro; superficie ricoperta da granulazione pulverulenta, bruno-arancio con sfumature rosate. Lamelle: piuttosto fitte, biancastre. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm, cilindrico, provvisto di anello armilloide fioccoso, al disotto del quale appare granuloso e concolore al pileo, mentre è liscio e biancastro all'apice. Carne: biancastra, con odore debole, sapore subnullo. Spore: 3-5 x 2,5-3,5 Jlm, da ellissoidali a subcilindriche, non amiloidi. Cistidi muricati tipo Melanoleuca. Ecologia: in autunno in boschi radi di aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 490 - Cystoderma granulosum (Batsch) Fayod l = Lepiota granulosa (Batsch) Gray] -Si distingue per le dimensiomi mediamente inferiori (pileo 3-6 cm) , per il colore meno vivace del pileo e, soprattutto, per l'assenza di C1Stidi. Ha abitudini ecologiche simili al precedente. Abbastanza comune. Non comm. 491 - Cystoderma ambrosii (Bres) AH. Sm. et Singer - Si riconosce agevolmente per la presenza di abbondanti granulazioni bian castre che ricoprono superficie pileica estipite, ornato di ampio anello armilloide. Ha spore ellissoidali non amilodl che misurano 4-5,5 x 2,5-3,5 ~m. Cresce in autunno in boschi misti. Piuttosto raro. Non comm.
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Genere Squamanita Imbach - Basidiomi con bulbo alla base dello stipite inguainato in una pseudo-volva, vagamente affini a quelli del genere Amanita, differenti per le lamelle adnate e la superficie di pileo e stipite fibrilloso-scaglioso.
492 - Squarnanita schreieri Imbach Pileo: 5-12 cm, dapprima subgloboso, poi piano-convesso; superficie giallo-ocraceo, ricoperta da scaglie fibrillose, spesso rilevate, concolori, poi rossicce. Lamelle: ± fitte, da biancastre a crema-biancastro. Stipite: 4-6 x 1,5-3 cm, cilindrico, seaglioso e concolore al pileo nella parte superiore, spesso recante un labile pseudo-anello scaglioso e terminante in un grosso bulbo radicante avvolto in una spessa guaina biancastra decorata da grossi aculei bruno-giallastro. Carne: biancastra, con odore e sapore subnulli. Spore: 6-9 x 4-5,5 Jlm, ellissoidali o faseoliformi. Ecologia: in estate-autunno, talora subcespitoso, presso orti e giardini in zone ruderali. Mieoparassita. Molto raro. Non comm. 493 -Squamanita subumbonata (Sumstine) Bas -Simile alla precedente, si distingue per la presenza di un grosso umbone ± acuto al centro del cappello di colore bruno scuro, per l'odore terroso della carne e per l'habitat in boschi misti. Molto raro Non comm.
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Genere Phaeolepiota Maire ex Konrad et Maubl. - Monospecifico; basidiomi robusti con evidente e persistente anello armilloide, sparata ocracea.
494 - Phaeolepiota aurea (Matt.) Maire Pileo: 10-20 cm, dapprima subgloboso, poi progressivamente piano-convesso, raramente con umbone al centro, margine decorato da resti velari; superficie interamente ricoperta da abbondante e grossolana granulazione, giallo-ocraceo-dorato. Lamelle: piuttosto fitte, sublibere, inizialmente ocra- biancastro poi color ruggine. Stipite: 15-20 x 1-2,5 cm, cilindrico, avvolto da una spessa guaina striata concolore al pileo, che a maturità, fratturandosi, forma un ampio e persistente anello armilloide. Carne: giallina, con sfumature rossastre a livello del pileo, odore gradevole di mandorle amare, sapore simile. Spore: 10-12 x 4,5-5,5 Jlm, ellissoidali. Ecologia: in estate-autunno, cresce in numerosi esemplari, spesso subcespitosi, in luoghi aperti ruderali. Raro. Non comm.
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Genere Macrocystidia Joss. - Monospecifico; basidiomi di portamento collibioide, odore della carne penetrante di cocomero, presenza di enormi (70-90 x 15-20 IJm) pleuro- e cheilocistidi lanceolati.
495 - Macrocystidia cucurnis (Pers.) Joss. Pileo: 2-6 cm; da conico-campanulato ad appianato con umbone ± accentuato; margine nettamente striato; superficie asciutta, pruinosa in gioventù, bruno fulvastra, nerastra al centro, pallida al margine. Lamelle: ± fitte, da adnate a libere, biancastre, poi con riflessi carnicini. Stipite: 3-6 x 0,5l cm; cilindrico, piuttosto slanciato, pruinoso all'apice, bruno-fulvastro, nerastro alla base. Carne: bruma, con odore tipicamente di cocomero, poi di pesce marcio a maturità, sapore sgradevolmente affine. Spore: ellissoidali, liscie; 7,5-9,5 x 3-4,5 11m. Ecologia: primavera-autunno; ai margini di boschi e sentieri, comunque in zone aperte. Abbastanza comune. Non comm.
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Famiglia 1ì'icholomalaceae
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495
Famiglia TricholO1nataceae
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480
Famiglia Pleurotaceae 02
Genere Pleurotus Basidioma clitociboide, r.amoso, omogeneo. Velo par'ziale presente solo in alcune specie. Pileo asciutto, generalmente depresso Lamelle lungamente decorrenti, bianr.he Stipite da suhcentrale ad eccentrico, I()terale, in molte specie fascicolato-connato. Pileipellis tipo di cutis. Spore in massa da bianche a rosate Spore cilindriche, lisce, non amiloidi. Cheilocistidi generalmente presenti. Sistema ifale da monomitico a dimitico. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: specie parassi te o saprotrofe lignicole (()genti di carie bianca), alcuni tma su residui marcescenti di Apiaceae (ombrellifere) 03
Tossicità: specie commestibi li, alcune di buona qualità e coltivate (es. P ostreatus, P COTnucopiae e sue varietà, P eryngii). Nella Check-list italiana sono segnalate 10 specie.
Genere Hohenbuehelia p. 196 Genere Resupinatus p 196 Genere Faerberia p. 196 Genere Omphalotus p. 196 Genere Rhodotus p. 198 Genere Lentinus p. 198 Genere Panus p. ]98 Genere LentinelLus p. 200 Genere PaneUus p. 200 01 - Hohenbuehelio petolodes.
02 - Pleuro!us dryùlUS su legno. 03 - Particolare delle lamelle di Hohenbuehelio petolodes 04 - Cistidi metuloidi appartenenti al genere Hohenbuehelio 01
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05 - Esemplari di Resupinalus Irichotis su legno. 06 - Gruppo di numerosi esemplari di Omphalotus o/eanus. 07 - Esemplare di Len/inus /epideus su legno morto di conifere 08 - Particolare delle lamelle decorrenti di Ompha/otus olearius. 09 - Particolare di lamelle di Lenlinus chvatiformis
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Genere Pleurotus (Fr.) P. Kumm. Filhr Pi/zk (Zwickau): 24, 104 (1571)
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496 - Pleurotus dryinus (Pers.) P. Kumm. [( == P corticatus (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 5-20 cm, da inizialmente convesso ad appianato, margine lobato, sottile, inizialmente involuto ed appendicolato per resti di velo biancastro; superficie feltrata, dissociata in squame grigiobiancastre. Lamelle: lungamente decorrenti, forcato-anastomizzate, ± spaziate, da bianche a crema, infine macchiate di giallastro. Stipite: 2-6 x 1-4 cm, eccentrico o laterale, cilindrico, tozzo, talora ricurvo, biancastro, feltroso e scaglioso, ornato da resti velari. Carne: fibrosa e tenace, biancastra, ingiallente con l'età, con odore e sapore fungini. Spore: 10,5-15 x 4-5,5 ]lm, cilindriche. Ecologia: cresce in autunno su tronchi o ceppaie di latifoglie, anche viventi, soprattutto di faggio. Poco comune.
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Comm.
497 - Pleurotus eryngii (DC.) Gillet Pileo: 4-12 cm, da convesso a leggermente imbutiforme, margine lobato, sottile, lungamente involuto; superficie asciutta o lievemente vellutato-fibrillosa, bianco-crema, bruno-ocraceo, talora anche bruno-scuro. Lamelle: fortemente decorrenti, crema-biancastro, poi grigiastre. Stipite: 3-10 x 1-4 cm, spesso eccentrico, cilindrico, robusto, attenuato alla base, biancastro. Carne: biancastra, con odore e sapore molto gradevoli, fungini. Spare: 10-15 x 4,5-5,5 ]lm, strettamente ellissoidi. Ecologia: cresce in primavera-autunno su residui degradati di Apiaceae (Eryngium campestre o E. maritimum). Più comune al sud ed in Sardegna. Comm. 498 - Pleurotus eryngii var. ferulae Lanzi e 499 - Pleurotus eryingii var. nebrodensis (Inzenga) Sacc - Con aspetto leggermente
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differente per colori pileici e dimensioni, si distinguono soprattutto per le diverse piante su cui fruttificano, il primo su radici di Ferula communis in ambiente mediterraneo, Il secondo su Laserpitium latifo/ium o L. si/er in ambiente montano. Comm.li.
500 - Pleurotus cornucopiae (Poulet) Rolland [== P sapidus (Schulz.) Sacco J Pileo: 3-10 cm, convesso solo in gioventù, poi presto imbutiforme-ombelicato, margine regolare e sottile, rivolto in basso; superficie liscia, bruno-giallastro. Lamelle: nettamente decorrenti, tipicamente anastomizzate sullo stipite, piuttosto spaziate, bianche a livello pileico, bruno-nerastro nelle anastomosi. Stipite: 2-8 x 0,5-1,5 cm, raramente eccentrico, cilindrico, biancastro, reticolato per ['inserzione anastomizzata delle lamelle più scure. Carne: tenace, un po' fibrosa, biancastra, con odore e sapore subfarinosi. Spore: 8-12 x 4-6 ]lm, ellissoidali. Ecologia: cresce cespitoso in autunno su tronchi o ceppaie di latifoglie; largamente coltivato e commercializzato. Comm. 50 l - Pleurotus cornucopiae
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varo citrinopileatus (Singer) Ohira - Forma cromatica della specie tipo. Coltivato industrialmente. Comm.
502 - Pleurotus ostreatus (Jacq.) P. Kumm. (== P columbinus Quél.) Pileo: 5-20 cm, inizialmente convesso, poi disteso e depresso, con forma auricolare o di grossa conchiglia, margine lobato e sottile, spesso fessurato; superficie liscia, di colore variabile, bruno-grigiastro, talora con riflessi blu-metallico [f. columbinus (Quél.) Pilàt l, schiarente con l'età o per le intemperie. Lamelle: molto decorrenti, ± fitte, grigio-biancastro. Stipite: spesso eccentrico o laterale, ricurvo, talora, 2-3 x 1-1,5 cm, biancastro. Carne: consistente, biancastra, con odore gradevole o sapore analogo. Spore: 8-10 x 3,5-4 ]lm, subellissoidi. Ecologia: cresce cespitoso in tardo autunno-inverno, su tronchi sia viventi che abbattuti di latifoglie, raramente di aghifoglie; ± comune in natura, largamente coltivato e commercializzato. Comm. 503 - Pleurotus pulmonarius (Fr.) Quél. Pileo: 2-10 cm, da convesso a disteso, a forma di ventaglio, margine nettamente lobato, sottile; superficie liscia, di colore chiaro, crema-biancastro. Lamelle: decorrenti, piuttosto fitte, da cremabiancastro ad ocra. Stipite: normalmente assente o appena abbozzato, se presente 1,5-2,5 x 1-1,5 cm, eccentrico, laterale, cilindrico, biancastro. Carne: biancastra, con odore sgradevole, farinoso con componenti ammoniacali, sapore somigliante. Spore: 8-12 x 3,5-4,5 ]lm, cilindriche. Ecologia: cresce in gruppi di esemplari sovrapposti in autunno su tronchi o ceppaie di latifoglie. Poco comune. Comm.
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Famiglia Pleurolaceae
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V 503
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Genere Hohenbuehelia Schulzer - Basidiomi pleurotoidi, superficie pileica ricoperta da uno strato gelatinoso, lamelle decorrenti con filo intero, carne con odore generalmente farinoso, sparata bianca o crema-giallastro, spore non amiloidi, lisce. Cistidi metuioidi presenti. Su residui legnosi.
504 - Hohenbuehelia petaloides (BuI!.) Schulzer [= H geogenia (DC.) Singer] Pileo: 4-12 cm, inizialmente imbutiforme, poi a forma di spatola o di lingua, margine lobato, sottile; superficie gelatinosa, pruinosa soprattutto in prossimità dello stipite, ocra-beige, color camoscio. Lamelle: nettamente decorrenti, crema-biancastro, poi con riflessi ocracei. Stipite: 3-6 x 1-2 cm, eccentrico o laterale, spesso quasi assente, subcilindrico, biancastro. Carne: biancastra, con odore farinoso e sapore simile. Spore: 7-8 x 3,5-4,5 11m, ellissoidi. Ecologia: isolato o cespitoso, cresce in autunno su residui degradati di latifoglia. Non comune. Comm. 505 - Hohenbuehelia atrocaerulea (Fr.) Singer - Si distingue per le dimenSioni inferiori (pileo 2-4 cm), per la superficie pileica tomentosa di colore brunastro che spesso presenta riflessi cerulei, lo stipite pressoché assente e per la carne senza odore farinoso. Le spore, cilindrico-ellissoidali, misurano 7,5-9 x 4-4,5 ~m. Cresce su ceppaie di latifoglia. Poco comune. Non comm. 506 - Hohenbuehelia mastrucata (Fr.) Singer - Ha dimensioni maggiori (pileo 3-10 cm) e forma del pileo reniforme, si caratterizza per la superficie grigio-biancastro decorata da evidenti squamosità rialzate. Su ceppaie di latifoglia (faggio). Rara. Non comm.
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Genere Resupinatus Gray - Basidiomi pleurotoidi, cocleiformi, subsessili, di piccole dimensioni, lamelle spaziate, sublibere, con spore non amiloidi, lisce. Cistidi metuloidi assenti.
507 - Resupinatus applicatus (Batsch) Gray Pileo: 0,5-1 cm, a forma di piccola coppa inversa, margine un po' striato; superficie tomentosa, grigio-brunastro. Lamelle: nettamente ventricose e libere, convergenti verso il centro, bruno-grigiastre. Carne: fragile ed esigua, inodore ed insapore. Spore: 4-6 11m, subsferiche; presenta cheilocistidi coralloidi. Ecologia: in autunno su residui di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm.
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Genere Faerberia Pouzar - Basidiomi omfaliformi dai colori smorti, spore lisce, bianche in massa, non amilodi, cistidi metuloidi presenti. Specie saprotrofe su residui legnosi combusti.
508 -Faerberia carbonari a (Alb. et Schwein.) Pouzar [= Geopetalum carbonarium (Alb. et Schwein.) Pat.] Pileo: 2-5 cm, da ombelicato ad imbutiforme, margine, sottile, talora fessurato, a lungo rivolto in basso; superficie vellutata ed opaca, sericea, bruno-grigiastro. Lamelle: lungamente decorrenti, anastomizzate, grigio-biancastro. Stipite: 2-3 x 0,3-0,5 cm, ± slanciato, spesso compresso lateralmente, talvolta ritorto, da concolore alle lamelle fino a brunastro. Carne: esigua, grigio-biancastra, con odore insignificante e sapore analogo. Spore: 8,5-11 x 4-5,5 11m, ellissoidi. Ecologia: in piccoli gruppi su residui legnosi bruciati. Non comune. Non comm.
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Genere Omphalotus Fayod - Basidiomi dai colori vivaci (giallo-arancioni) bioluminescenti al buio, con spore ialine, lisce e non amiloidi. Specie lignicole, saprotrofe o debolmente parassite.
509 - Omphalotus olearius (DC.) Singer [= Clitocybe olearia (DC.) Maire] Pileo: 5-20 cm, presto imbutiforme, margine, sottile, spesso fessurato, lungamente involuto; superficie liscia e lucida, bruno-arancio ± carico (verde con KOH). Lamelle: fortemente decorrenti, giallo-arancio, più chiare della superficie pileica. Stipite: 5-20 x 2-5 cm, spesso eccentrico, slanciato, svasato all'apice e rastremato alla base, fibrilloso, ± concolore al pileo. Carne: giallastra, con odore intenso indefinibile, non gradevole, sapore astringente. Spore: 8-9,5 x 5,5-7 11m, ellissoidi. Ecologia: cresce normalmente in gruppi di numerosi esemplari, spesso cespitoso, in autunno, su ceppaie di latifoglie, diffuso anche in area mediterranea su ceppaie di olivo. ± comune. Tossico 510 - Omphalotus iIIudens (Schwein.) Sacc. - Più piccolo del precedente (pileo 3-6 cm), ha colori meno accesi, uniformemente giallo-aranciato senza toni brunastri e presenta pileo papillato, non imbutiforme, cresce anch'esso isolato o in piccoli gruppi, su residui legnosi oceppaie vive di latifoglie. Èspecie rara, con areale di crescita più nordico della precedente. Tossico 196
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Famiglia Plffllrotaceae
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Genere Rhodotus Maire - Monospecifico, basidiomi tricolomatoidi, spore finemente verrucose, rosa in massa; saprotrofi su legno.
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511 - Rhodotus palmatus (Bull.) Maire Pileo: 3-8 cm, da inizialmente convesso a ± appianato con l'età, margine piuttosto irregolare; superficie ricoperta da una pellicola separabile, pruinosa nel giovane, che, con l'età, tende a raggrinzirsi fino a formare uno pseudo-reticolo, arancio-rosata, ± carico. Lamelle: non fitte, piuttosto spesse, attenuato-arrotondate allo stipite, spesso formanti uno pseudocollare all'in sezione, talora intervenate, ± concolori al pileo. Stipite: 3-5 x 1-1,5 cm, cilindrico, sovente ricurvo, ± interamente ricoperto da pruina biancastra e talora gemente guttule acquose ambrate, concolore alle lamelle. Carne: biancorosato con odore fruttato, sapore amaro. Spore: 6,5 x 7,5 pm, ± sferiche. Ecologia: in autunno, spesso cespitoso, su legno morto di latifoglie (olmo). Raro. Non comm. Genere Lentinus Fr. 5.1. - Basidiomi pleurotoidi con filo lamella re eroso-denticolato, spore lisce non amiloidi, bianche in massa, lignicoli, agenti di caria bruna (Neolentinus) o bianca (Lentinus 51.)
512 - Lentinus cyathiformis (Schaeff.) Bres. [= Neolentinus schaeiferi (Weinm.) Redhead et Ginns] Pileo: 5-20 cm, da convesso a presto appianato con leggera depressione centrale, margine lobato e spesso inciso; superficie asciutta e finemente squamuloso-vellutata, ocra-rossastro con rit1essi carnicini. Lamelle: fortemente decorrenti, anastomizzate sullo stipite, molto basse, bianco-crema. Stipite: 3-10 x 2-6 cm, ± cilindrico, molto robusto, biancastro, attenuato alla base in prossimità della quale risulta finemente decorato da squamette bruno-rossastro. Carne: spessa, biancastra, con odore subnullo e sapore analogo. Spore: 10-15 x 4,5-5,5pm, cilindrico-ellissoidali. Ecologia: subcespitoso in autunno su residui o ceppaie di latifoglie o conifere. Non comune. Non comm. 513 - Lentinus lepideus (Fr.) Fr. [= Neolentinus lepideus (Fr.) Redhead et Ginns] Pileo: 2-15 cm, inizialmente convesso, poi appianato, raramente depresso nclla parte centrale, superficie asciutta, biancastra, decorata da grossolane squame ocra-brunastro, più fitte al centro. Lamelle: decorrenti, bianco-giallognole con rit1essi verdastri. Stipite: 2-6 x 1-2 cm, ± cilindrico, un po' attenuato alla base, talora eccentrico, biancastro, decorato da abbondanti squamosità rilevate e da un anello non sempre distinto. Carne: biancastra, con odore anisato e sapore analogo. Spore: 10-13 x 4-5 pm, strettamente ellissoidali. Ecologia: cresce in estate-autunno su ceppaie di conifere (laNon comm. rice), anche in periodi caldi e siccitosi. Comune. 514 - Lentinus ponderosus O.K. MdI. [= Neolentinus pondero5u5 (O.K. Mill.) Redhead et Ginns] - Possiede pileo di medie dimen-
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sioni (5-20 cm) piuttosto regolare, con superiicie bianco-giallastro decorata da squame più scure e meno grossolane che In L. lepideu5. Lo stipite, piuttosto slanCiato, termina in modo rastremato ed è decorato da scagliosità forforacee. La came non ha odore o sapore significativi. Cresce in ambito mediterraneo su legno di pino, anche interrato. Non comm.
515 - Lentinus tigrinus (Bull.) Fr [ = PanU5 tigrinus (Bull.) Singer]- Èanch'esso interamente ricoperto da fini scagliosità bruno-nerastro su superiicie pileica e stipite, ha però dimensioni leggermente Inferiori (pileo 2-10 cm) ~, soprattutto, came che odora di latte bollito. Le spore, ellittiche, misurano 6,5-8 x 3-4,5 ~m. Cresce gregario su legno di salice e pioppo. Abbastanza comune. Non comm.
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Genere Panus Fr. - Basidiomi pleurotoidi, lamelle decorrenti con filo intero, spore lisce non amiloidi, bianche in massa, lignicoli, agenti di caria bianca
516 - Panus conchatus (Bui!.) Fr. [= P torulosus (Pers.) Fr.] Pileo: 5-10 cm, presto appianato e leggermente depresso al centro, margine nettamente lobato e spesso fessurato; superficie asciutta e fibrillosa, iniziamente lilacino (colore che si mantiene più a lungo al margine), poi progressivamente ocra-brunastro. Lamelle: fortemente decorrenti, assai fitte, inizialmente lilacine, poi crema-rosato. Stipite: 2-4 x 0,5-2 cm talora assente, se presente, laterale o fortemente eccentrico, breve e molto robusto, biancastro o lilacino. Carne: biancastra, con odore gradevole, fungino-t1oreale e sapore amaro. Spore: 5-6,5 x 2,5-4 pm, ellissoidali. Ecologia: cresce subcespitoso in autunno su ceppaie o legno di latifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
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Fam igl ia Pleumlaceae
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Genere Lentine/lus P. Karst. - Basidiomi pleurotoidi o omfaloidi, lamelle decorrenti, generalmente con filo seghettato, spore ornamentate amiloidi, lignicoli.
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517 -Lentinellus cochleatus (Pers.) P. Karst. Pileo: 2-8 cm, dapprima convesso, poi presto imbutiforme, lateralmente aperto, margine a lungo involuto e lobato; superficie liscia, da ocra-rossastro a bruno-fulvastro, schiarente col secco. Lamelle: fortemente decorrenti, ± fitte, con filo eroso, inizialmente biancastre, poi crema-rosato, infine brunicce. Stipite: eccentrico, breve, cavo, concolore al pileo. Carne: biancastra, con odore e sapore gradevolmente anisati. Spore: 4 x 5 11m, subsferiche, finemente verrucose. Ecologia: cresce cespitoso in autunno su ceppaie o legno di latifoglie, soprattutto faggio. Abbastanza comune. Non comm.
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--l 518 - Lentinellus micheneri (Berk. et MA Curtis) Pegler [= L. omphalodes (Fr.) P. Karst.] Pileo: 2-5 cm, da convesso, a imbutiforme-ombelicato, margine lobato, frastagliato e flessuoso; superficie liscia, bruno-ocraceo con sfumature rosate, sbiadente col secco a partire dal centro. Lamelle: adnato-subdecorrenti, ± fitte, con filo nettamente eroso, biancastre. Stipite: 2-5 x 0,2-0,5 cm, ± eccentrico, lateralmente solcato, concolore al pileo o più scuro. Carne: biancastra, con odore gradevole e sapore molto acre. Spore: 5-8 x 4,5-5 11m, finemente verrucose. Ecologia: in autunno in gruppi ± numerosi su resti interrati di legno di conifere e latifoglie. Poco comune. Non comm.
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519 - Lentinellus ursinus (Fr.) Kuhner - Ha dimensioni Infenori (pileo 2-4 cm) e portamento diverso, possiede infatti pileo convesso con superficie decorata da una fitta villosità brunastra, soprattutto in prossimità dell'inserzione con lo stipite, che risulta pressoché assente, laterale; le lamelle sono decorrenti ecolor caffelatte. La carne, tenace. ha sapore acre. Cresce su legno degradato di latifoglie Raro. Non comm. Genere Pane/lus P. Karst. - Basidiomi con pileo da reniforme a forma di conchiglia, con superficie da asciutta a viscida-subgelatinosa, spore ellissoidali o cilindriche, amiloidi lisce. Lignicoli. 520 - Panellus stipticus (Bull.) P. Karst. Pileo: 1-5 cm, presto appianato con leggera depressione nella direzione di aderenza al substrato, reniforme; margine sottile, nettamente lobato, scanalato, e talvolta fessurato; superficie asciutta e vellutata, bianco-ocraceo, talvolta leggermente zonata, più scura con l'età. Lamelle: annesse allo stipite, abbastanza larghe, anastomizzate, crema-ocraceo. Stipite: laterale, breve, robusto, conico, dilatato all'apice, forforaceo, ispido alla base, ± concolore al pileo. Carne: biancastra, con odore debole e sapore amaro, un po' astringente. Spore: 4-5,5 x 2-3,5 11m, cilindrico-ellissoidali. Ecologia: cresce in gruppi numerosi su ceppaie o legno marcescente di latifoglie. Molto comune. Non comm. 521 - Panellus mitis (Pers.) Singer [ = P/eurotus mitis (Pers.) Pers.] - DI portamento affine al precedente, si riconosce agevolmente per la superficie gelatinosa di colore bianco ± puro, per le lamelle fitte concolori al pileo e allo stipite, Ha carne mite. Le spore, ciiindnco-allantoidi, misurano 4-5 x 1-1,5 ~m. Cresce in autunno-inverno su legno degradato di aghifoglie, soprattutto pino. Non comm.
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522 - Panellus ringens (Fr.) Romagn. - Piccola specie (pileo fino a 3 cm di diametro) reniforme, con superficie subvellutata di colore bruno-rossastro, pruinosa nel punto di adesione al substrato; il margine pileico è tipicamente scanalato; le lamelle sono ocracee, abbastanza spaziate. Spesso su legno di latifoglia. Cresce In autunno-inverno. Non comm. 523 - Panellus serotinus (Schrad.) Kuhner [= Hohenbuehelia serotina (Pers.) Singer, Sarcomyxa serotina (Pers.) P. Karst.] Pileo: 3-12 cm, inizialmente convesso, poi ± disteso, con forma auricolare o di conchiglia; margine ± lobato; superficie liscia, vischiosa e gelatinosa a tempo umido, verde scuro, con l'età tende a divenire bruno rossastro a partire dal centro. Lamelle: decorrenti, fitte, biancastre con riflessi giallognoli. Stipite: talora assente, scaglioso-furfuraceo, giallo-ocraceo. Carne: spessa, biancastra, con odore debole e sapore sgradevole. Spore: 4-5,5 x 1-2,5 11m, cilindrico-ellissoidali. Ecologia: in gruppi ± numerosi in autunno, su tronchi o rami caduti di latifoglie. ± comune. Non comm.
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Famiglia Pleurotaceae
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Famiglia Marasmiaceae Genere Collybia
Genere Gymnopus
Basidioma piccolo, gracile, omogeneo Veli assenti. Pileo da convesso ad appianato a subviscido, asciutto, bianco, grigio-brunastro. Lamelle adnate, smeHginate, biancastre. Stipite sottile, filifOlme, pruinoso, spesso con piccolo sclerozio basale, in una specie (C race/nosa = DendrocoLLybia) con brevi ramificazioni laterali portanti all'apice piccoli pilei abortivi formati da conidiofori (Tilachlidiopsis) Spore in massa bianche. Pileipellis tipo cutis Spore ellissoidali, lisce, non amiloidi. Cheilocistidi non ben differenziati. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: specie saprotrofe o fungicole su hasidiomi marcescenti di R'Llssulaceae. Tossicità: specie non commestibili data l'esiguità dei basidiomi.
Basidioma medio-piccolo, collibioide, omogeneo. Veli assenti. Pileo da convesso ad appianato, talvolta un po' depresso, da asciutto a subviscido, liscio o fibrilloso, spesso igrofano, in alcune specie striato al margine. Lamelle da sul)lil)ere a smarginate, adnate. Stipite cilindrico, talvolta rigonfio, in alcune specie fusiforme o con sclerozio, rigido, fibroso. Spore in massa bianche. Pileipellis in forma di cutis o con elementi a forma di tessera di puzzle (struttura tipo d'l"yophila) Spore lisce, a parete sottile, non amiloidi. Cheilocistidi di solito ben differenziati, da cilindrici a coralloidi Unioni a fibbia presenti Ecologia specie saprotrofe, di lettiera, lignicole, raramente parassi te radicali (G.fusipes). Tossicità: specie commestibili e non.
Nella Check-I1St Italiana sono segnalate 4 specie
Nella Check-list italiana sono segnalate 13 specie
Genere Rhodocollybia
Genere Hyd'l"opus p. 214 Genere Mycenella p. 214 Genere Delicatula p. 214
Basidioma collibioicle, generalmente carnoso, omogeneo. Veli assenti. Pileo da convesso ad appianato, asciutto o subviscido. Lamelle da sublibere a smarginate, adnate. Stipite fibroso, generalmente striato, un po' dilatato alla base, fistoloso. Spore in massa giallo-rosate, rosa-brunastre. Pileipellis tipo cutis. Spore lisce, cianofi/e e di solito a parete un po' spessa e destrinoide. Cheilocistidi spesso presenti, eia cilindrici, a clavati, a coralloidi U a f presenti Ecologia specie ectomicorriziche di latifoglie ed aghifoglie. Tossicità: specie non commestibili. Nella Check-list italiana sono segnalate 5 specie 01 - Pileipellis tipo "puzzle" o "dryophila" sez Laevlpedes. 02 - Esemplari robusti di RhodocollyblO bulyracea. 03 - Piccoli esemplari di Collybia luberosa cresciuti su vecchio basidioma in decompOSizione.
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Genere Hemimycena Basidioma omfalinoide o micenoide, piccolo, ± fragile. PUeo di solito bianco a volte con tonalità gialle, ocra o grigio pallido. Lamelle spesso ridotte o assenti. Spore non amiloidi, non destrinoidi. Basidi tetrao bisporici. Cheilo- e pleuroeistidi spesso presenti, di solito cilindrici o lageniformi. Pilcipellis eli tipo cutis con ife cilindriche, lisce o eliverticolate, spesso con elementi terminali formanti una struttura tipo tricoderma con pileocistidi. Ecologia su detriti vegetai i, saj.Jrotrofo Nella Check-lisi ilaliana sono segnalate Il specie.
Genere Crinipellis Basidiomi marasmioidi o eollibioieli, piccoli. Pileo e stipite spesso fibrillosi, pelosi. Spore lisce, non amiloidi, a volte destrinoidi. Pileij.Jellis tij.Jo tricoderma con eJementi seti formi a parete spessa e destrinoide; unioni a fibbia presenti. Ecologia solitario o in piccoli gruppi, su fili d'erba, rametti e rami caduti, spesso parassita. Nella Check-list italiana sono segnalate 5 specie.
Genere Marasmiellus Basidiomi marasmioidi o collibioidi, raramente pleurotoidi, piccoli. Pileo convesso ± papillato. Lamelle da adnate a decorrenti. Stipite generalmente nerastro alla base, con disco basale miceliare presente ± cospicuo, a volte innestato. Sporata bianca. Spore non amiloieli, non destrinoidi. Basidi tetrasporici raramente bisporici. Cheilocisticli spesso presenti. Trama della lamella irregolare a volte gelatinizzata. Pileipellis tipo cutis o con forme intermedie a tricoderma, a volte sono presen ti ife diverticoiate (struttura tipo RameaLes); unioni a fibbia presenti. Ecologia: di solito gregario, su detriti erbosi e legnosi, generalmente saprotrofo, a volte su piante viventi come parassita. Nella Check-list italiana sono segnalate 12 specie
04 - Hemimyceno cucullolo 05 - Crinipellis stipitorio su residui di graminacee. 06 - Morosmiellus voillonlii 07 - Crinipel!is sordoo peli della pileipellis 08 - Morosmius cohoerens: sete imeniall
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Genere Marasmius Basidioma marasmioide, collibioide o pleurotoide, revivescente, ± coriaceo, piccolo. Pileo da conico a convesso infine appianato. Lamelle distanti, spaziate, libere o adnate, in alcuni casi formano un collaTium all'inserzione dello stipite, a volte ridotte a vene, quasi assenti. Stipite centrale o eccentrico, innestato con o senza micelio basale, in alcune specie con rizomorfe; da filiforme, fragile a ± cilindrico, compresso, cartilagineo, da liscio a pubescente, peloso Sporata bianca. Spore non amiloidi, non destrinoi di, a l'alte debolmente cianofile. PileipeJlis di tipo imeniforme ± regolare, con o senza elementi diverticolati (elementi a spazzola) Ecologia: solitario o gregario, saprotrofo o parassita, raro su terreno nudo, generalmente su foglie, rametti, rami ecc. Tossicità: una specie di buona qualità CM oreades) , e altre prive di interesse alimentare; M. collinus considerata debolmente tossica. Nella Check-list italiana sono stimate 31 specie.
Genere Megacoltybia p. 224
09 - Particolare di imenoforo di MorosmùJs oreodes; si noti la spaziatura delle lamelle IO - Morosmius bui/lordù. Il - Esemplare di Morosmius o/lloceus su foglie di faggio. 12 - Esemplari di Sirobl/urus lenoce//us su strobili di Pinus ntgro.
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Genere Xerula Basidiomi collibioidi. Pileo da secco a viscido, glabro o tomentoso. Lamelle da ad nate a subdecorrenti, distanti, ceracee. Stipite centrale, ± snello, profondamente radicante. Sparata bianca. Spore non amiloidi. Cheilocistidi e pleurocistidi fusiformi o clavati. 'lì'ama delle lamelle da subregolare ad irregolare. Pileipellis generalmente tipo imenoderma. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: nei pressi di ceppi, tronchi e radici, saprotrofo, si ipotizza possa essere un debole parassita, connesso per mezzo di pseudorize con radici o tronchi interrati. Tossicità: specie prive di interesse alimentare. Nella Check·list italiana sono segnalate 7 specie.
Genere Strobiturus p. 224 Genere Baeospom p. 224 Genere Ftammutina p. 224 Genere Xeromphatina p. 226 Genere OudemansieUa p. 226
13 - Xerulo mediterraneo; si noti la porzione di stipite profondamente infisso nel terreno sabbioso. 14 - Tipici esemplari di Xeru/o pudens. 15 - Esemplari cespitosi di Oudemonsiello mucido su legno. 13
Genere Collybia (Fr.) Staude
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Schwamm. Mitteldeutschl., 1857 10 11
524 - Collybia racernosa (Pers.) Quél. Pileo: 0,3-1,5 cm; convesso, poi appianato e ± papillato, margine scanalato; superficie finemente granulosa, da bianco-grigiastro a bruno-ocra ± carico. Lamelle: poco fitte, adnate, grigie, poi brunastre. Stipite: 2-6 cm x 0,05-1 cm, cilindrico, concolore al pileo o più scuro, pruinoso, con numerose ramificazioni laterali (formazioni conidiofore, anamorfo del genere Tilachlidiopsis) simili a corni di lumaca distribuiti sull'intera superficie; base con ife miceliari organizzate in un grumo duro e compatto bruno-nerastro (sclerozio). Carne: fragile. Spore: cilindrico-ellissoidali; 5-6 x 2-3 pm. Ecologia: estate-autunno; su residui vegetali marcescenti, nel muschio. Raro. Non comm.
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Recentemente, su base di analisi molecolari, è stato istituito per questa specie il genere Dendroco//ybia R.H. Petersen et Redhead.
525 - Collybia cirrhata (Pers.) Quél. Pileo: 0,5-1,5 cm; convesso, poi appianato con o senza piccolo umbone; superficie glabra, biancastro con toni, rosa-ocracei al disco. Lamelle: fitte, adnate, bianche a riflessi rosati. Stipite: 2-5 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, da biancastro a crema-ocraceo, ricoperto da pruina bianca, feltroso alla base, privo di sclerozio. Carne: esigua, pellicolare. Spore: ovoido-ellissoidali; 4,5-6 x 3-3,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; fruttifica su funghi marcescenti e legno degradato. Frequente. Non comm. 526 - Collybia tuberosa (Bull.) P. Kumm. Pileo: 0,5-1,5 cm; convesso, poi pianeggiante, debolmente concavo e con papilla al centro a maturità; margine un po' rugoso; superficie biancastra, spesso a toni bruno-giallastri al disco. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, crema con riflessi carnicini. Stipite: 2-5 x 0,07-0,15 cm, cilindrico, biancastro e pruinoso all'apice, ± bruno e tomentoso verso il basso, base con ammasso miceliare duro e compatto (sclerozio) bruno nerastro, giallo-ocraceo nella 527 - varo cookei (Bres.) Bon et Courtec. Carne: esigua, insignificante. Spore: ellissoidali-Iarmiformi; 5-6 x 2,5-3,5 pm. Ecologia: estate-autunno; per lo più su vecchi funghi anneriti e marcescenti. Frequente. Non comm.
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Genere Rhodocollybia Singer Schweiz. Z. Pilzk., 1939
528 - Rhodocollybia butyracea (Bull.) Lennox [= Collybia butyracea (Bull.) P. Kumm.] Pileo: 4-8 cm; da convesso a spianato con umbone ± accentuato; superficie glabra, di aspetto lardaceo, grasso, vischiosa a tempo piovoso, igrofana, di colore variabile, grigio-giallastro a bruno-rossastro, più pallido al margine e con il secco. Lamelle: poco fitte, ± libere, crema-biancastre. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; da cilindrico a subclaviforme, liscio o striato longitudinalmente soprattutto verso il basso, concolore al pileo, base sempre ± ricoperta da feltrosità biancastra. Carne: crema-biancastra, acquosa, senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-Iarmiformi; 6-8 x 3-4 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Non comm. 529 - Rhodocol/ybia butyracea f. asema (Fr) Antonìn, Halling et Noordel. - Con caratteristiche simili alla specie tipo, si differenzierebbe soltanto per una diversa tonalità del colore pileico, che a nostro awiso sarebbe generalmente più chiaro, sul beige-grigiastro non uniforme, con il centro piÙ scuro. Non comm.
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530 - Rhodocollybia rnaculata (Alb. et Schwein.) Singer [= Collybia maculata (Alb. et Schwein.) P. Kumm.] Pileo: 3-10 cm; emisferico, poi convesso, infine ± irregolarmente pianeggiante; superficie glabra, opaca, asciutta, bianco-puro, presto con macchie ± fitte ed estese di colore bruno-ruggine. Lamelle: fitte, adnato-smarginate, bianche, poi ± macchiate di bruno. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico, spesso ritorto, talvolta ± radicante, fibroso-striato longitudinalmente, asciutto, bianco, poi con macchie rossastre, soprattutto alla base. Carne: bianca, soda, senza odore particolare, sapore amarognolo. Spore: da largamente ellissoidali a subglobose; 5-6 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e misti. Comune. Non comm.
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Famigl ia Ma7'asmiaceae
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531 - Rhodocollybia prolixa (Hornem.) Antonìn et Noordel. [= Collybia prolixa (Hornem.) Gillet] Pileo: 3-8 cm; convesso, poi appianato, ± depresso e con margine ondulato a maturità; superficie glabra, lucida, bruno-rossastra, castano ± uniforme. Lamelle: piuttosto fitte; adnato-smarginate, biancastre, poi giallognole. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, talvolta ± compresso longitudinalmente, non tortile, biancastro, poi sempre più concolore al pileo, striato alla base. Carne: biancastra; odore e sapore deboli, non significativi. Spore: largamente ellissoidali; 4,5-6,5 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; su ceppaie, residui legnosi degradati di aghifoglie. Raro. Non comm. 532 - Rhodocollybio distorta (Fr.) Singer [ = Collybia distorta (Fr) Quél.] -Affine alla precedente, si distingue da questa per la colorazione pileica più chiara, per lo stipite frequentemente ornato da fibrosità longitudinali ± tortili e per le spore arrotondate, .;- 3,5-4,5 ~m di diametro. Non comm. 533 - Rhodocollybia fodiens (Kalchbr.) Antonìn et Noordel. [= Collybia fodiens (Kalchbr.) Sacc.] Pileo: 4-8 cm; conico-emisferico, poi piano-convesso; superficie glabra, appena tomentosa al margine, rosa-giallastro, carnicino ± intenso al centro, crema-biancastro al bordo. Lamelle: fitte, adnate, con filo seghettato, biancastre, poi crema-ocraceo pallido. Stipite: 6-12 x 0,6-1,2 cm; cilindrico o assottigliato verso il basso, radicante, liscio o fibrilloso-scanalato longitudinalmente, biancastro, poi imbrunente soprattutto verso la base. Carne: biancastra, senza odore particolare, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali-larmiformi; 7-9 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie. Raro. Non comm.
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Genere Gymnopus (Pers.) Roussel
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Sezione Vestipedes (Fr.) Antonìn, Halling et Noordel. - Basidiomi con stipite ± fioccoso, villoso-tomentoso; odore sgradevole o banale-fungino; pileipellis a ife ± parallele, con o senza elementi terminali coralloidi o diverticolati. 534 - Gyrnnopus acervatus (Fr.) Munill [= Collybia acervata (Fr.) P. Kumm. non ss. Konrad et Moubl., G. erythropus] Pileo: 3-5 cm; conico-convesso, poi appianato, talvolta bassamente umbonato, margine ± striato; superficie liscia, igrofana, opaca, bruno-rossiccio, spesso rosa pallido al bordo. Lamelle: fitte, sublibere, biancastre con riflessi rosati. Stipite: 4-10 x 0,3-0,7 cm; cilindrico, talvolta longitudinalmente compresso, glabro, lucido, da bruno-rossastro a grigio-arancione scuro, base ± tomentosa, biancastra. Carne: biancastra, ocra-rosato pallido ai margini; sapore e odore gradevoli. Spore: subfusiformi; 5-6,5 x 2,5-3,5 pm. Ecologia: estate-autunno; gregario e cespitoso, soprattutto su ceppaie di aghifoglie in zone montane. Abbastanza comune. Non comm. 535 - Gyrnnopus brassicolens (Romagn.) Antonìn et Noordel. [= Marasmius brassicolens Romagn., Micrornphale brassicolens (Romagn.) P.D. Orton.] Pileo: 2-4 cm; convesso, poi pianeggiante e un po' depresso, margine rialzato, ± striato-inciso e ondulato a maturità; superficie glabra, igrofana, di colore fulvo-rossastro non uniforme ma a zone più chiare (al bordo) o più scure, talvolta quasi nerastre al centro. Lamelle: rade, sublibere, bianche, poi crema-rosato. Stipite: 3-7 x 0,3-0,6 cm; cilindrico o progressivamente assottigliato verso il basso, talvolta compresso lateralmente, concolore al pileo nel tratto apicale, nerastro in quello sottostante, ricoperto da pruina biancastra, labile. Carne: biancastra, con odore sgradevole, molto forte di verdura marcia. Spore: ellissoidali; 6-7 x 3-4 pm. Ecologia: estate-autunno; su resti legnosi o foglie cadute di faggio, singolo o con alcuni esemplari coalescenti. Poco frequente. Non comm. 536 - Micromphale cauvetii Maire et KUhner ex Hora - Morfologicamente molto simile e con identico odore disgustoso di cavolo marcio di G. brassico/ens, M. cauvetii viene considerato da molti come semplice sinonimo di quest'ultimo; si differenzierebbe per l'ambiente di crescita non necessariamente in boschi di faggio, ma sotto latifoglie diverse, in particolare su residui legnosi esu segatura prodotta da ceppi in disfacimento di leccio. Piuttosto frequente. Non comm. 208
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Fam igl ia Mamsmiaceae
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537 - Gymnopus confluem: (Pers.) Antonìn et Noordel. [= Collybia conjluens (Pers.) P. Kumrn.] Pileo: 2-4 cm; conico-campanulato, poi aperto convesso-campanulato, spesso con lieve depressione ombelicale al disco, margine ± inciso e ondulato a maturità; superficie un po' fibrillosa, igrofana, ocra-rosa-carnicino, più scuro al centro, pallido con il secco. Lamelle: molto fitte, sublibere, bianche, poi crema-rosato. Stipite: 5-10 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, da rosa-lilacino molto pallido verso l'alto a lilla-bruno ± scuro nel tratto inferiore, interamente ricoperto da pruina biancastra, base bianco cotonosa. Carne: esigua, biancastra, odore aromatico simile a quello di M. oreades. Spore: ellissoidi-sublarmiformi; 7-9 x 3-4 )lm. Ecologia: estate-autunno; cespitoso, sulle lettiere di aghifoglie e latifoglie. Frequente. Non comm. 538 - Gymnopus hariolorum (Bull.) Antonìn et Noordel. [= Collybia hariolorum (Bull.) Quél.] Pileo: 3-6 cm; convesso, poi appianato, un po' irregolare, margine incurvato poi steso, non striato; superficie liscia, untuosa, opaca, da bruno-rossastro a crema-ocraceo, talvolta con chiazze brunorugginoso verso il centro. Lamelle: molto fitte, adnate, bianche, poi crema-beige. Stipite: 3-7 x 0,5l cm; cilindrico o appena ingrossato verso la base, bianco, poi concolore al cappello, ± striato-costolato longitudinalmente, ricoperto da peluria biancastra verso la base. Carne: bianca, con odore definito come di formaggio Camembert o di cavolo marcio. Spore: ellissoidali; 6-7 x 3,5-4 )lm. Ecologia: primavera-autunno; sotto latifoglie; in particolare faggio, piuttosto frequente. Non comm. 539 - Gymnopus inodorus (Pat.) Antonìn et Noordel. [= Collybia inodora (Pat.) P.D. Orton, Marasmius inodorum Pat., Micromphale inodorum (Pat.) Svrcek] Pileo: 2-5 cm; emisferico, poi convesso, infine pianeggiante, un po' depresso e con margine rialzato a maturità; superficie asciutta, opaca, rugosa radialmente, beige, nocciola uniforme o più chiaro al bordo. Lamelle: rade, anastomizzate, bianche, poi con colori al pileo. Stipite: 3-5 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, ricurvo, talvolta eccentrico, fibrilloso, ± solcato longitudinalmente, biancastro con sfumature rosate, imbrunente con l'età. Carne: esigua, elastica, nocciola chiaro, senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali; 7-8,5 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; su rami o ceppi marcescenti, preferibilmente di latifoglie. Poco comune. Non comm. 540 - Gymnopus luxurians (Peck) Murrill (= Collybia luxurians Peck) Pileo: 4-8 cm; conico-campanulato, poi convesso, infine irregolarmente appianato, con o senza largo umbone, margine sottile finemente striato; superficie liscia, fibrillosa, da castano a bruno-rossastro con toni più accentuati al centro. Lamelle: molto fitte, sublibere, bianche poi crema-rosato. Stipite: 5-10 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, fibroso, percorso longitudinalmente da striature-fibrillose, spesso contorto, concolore al pileo o più pallido, finemente pubescente. Carne: biancastra, beige quella dello stipite; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, sublarmiformi; 7-8,5 x 45,5 )lm. Ecologia: in autunno; ± cespitoso, su scarti di legno lavorato, segatura. Non comm. 541 - Gymnopus peronatus (Bolt.) Antonìn et Noordel. [= Marasmius urens (Bolt.) Fr., Collybia peronata (Bolt.) P. Kumm.] Pileo: 2,5-5 cm; convesso, poi piano-convesso, un po' depresso a maturità, margine non o debolmente striato; superficie glabra, ± fibrillosa, bruno-nocciola con tonalità rosa-vinose. Lamelle: piuttosto rade, giallastre, poi ± concolori al pileo. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, uguale, inizialmente giallo, poi ocra-giallastro ricoperto soprattutto verso la base da una fitta peluria biancastra o giallastra, pruinoso all'apice. Carne: bianco-giallognola, odore intenso soprattutto allo sfregamento, indefinibile, sapore molto pepato. Spore: ellissoidali-sublarmiformi; 6,5-9 x 3-4 )lm. Ecologia: estate-autunno, su lettiera, in boschi di aghifoglie e latifoglie. Frequente. Non comm. 542 - Gymnopus impudicus (Fr.) Antonin et Noordel [= Col/ybìa impudico (Fr.) Singer l - Specie inquadrata in altra sezione (Sez. Subfumosae), ha dimensioni mediamente inferiori (plieo 1-4 cm) e si riconosce per i colori bruno-rossastro diffusi su pileo e stipite che tendono a schiarire atempo secco e, soprattutto, per la carne che emana un forte odore di cavolo marcio misto a quello di aglio. Cresce sia sotto latifoglle che sotto aghifoglie. Primavera-estate. Non comune. Non comm.
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Famiglia Marasmia,ceae
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Sezione Loevipedes (Fr.) Halling - Basidiomi con stipite per lo più liscio, glabro e lucido; piieipeilis a ife con elementi terminali multiformi, irregolari, con aspetto "a puzzle" caratteristico.
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543 - Gymnopus dryophilus (Bull.) Murril [= Collybìa dryophila (Bull.) P. Kumm.] Pileo: 3-6 cm; convesso, presto disteso, pianeggiante, piuttosto regolare, depresso e con margine ± ondulato a maturità, igrofano; superficie glabra, fulvo-aranciato, non sempre uniforme, spesso più pallido verso il bordo, crema-biancastro con il secco. Lamelle: ± fitte, sublibere, bianche, sfumate di giallino con l'età. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, liscio, inizialmente pallido poi ± concolore al cappello, tranne all'apice dove spesso presenta sfumature biancastre. Carne: biancastra, acquosa; odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali; 5-6,5 x 2,5-3,5 )lm. Ecologia: primavera-autunno; su lettiera di aghifoglie e latifoglie dopo piogge abbondanti. Molto comune. Comm. 544 - Gymnopus dryophilus var. lanipes (Melançon et Bertault) Ortega et VIZ. - Differisce per le colorazioni pileiche ocra giallastro con centro rossastro più scuro e, soprattutto, per lo stipite abbondantemente prowlsto di peluria biancastra alla base. Cresce in autunno In ambiente mediterraneo, spesso sotto lecci ocisti. Meno comune della specie tipo Non comm. 545 - Gymnopus aquosus (Bui I) Antonìn et Noordel l = Collybio oquoso (Bull) P. Kumm. ] - Differisce da C dryophilus per una colorazione più pallida dei basidiomi, crema-paglierino senza tonalità fulvo aranciate e per lo stipite subclavato, ± distintamente bulboso con rizomorfe rosate. Differenze sussistono anche a livello dei cheilocistidi coralloldi oc1avato-diverticolati in C dryophilus, c1aviformi più regolari in oquoso. Cresce preferibilmente sotto latifoglie. Meno frequente della precedente. Non comm. 546 - Gymnopus erythropus (Pers.) Antonìn, Halling et Noordel. [= Marasmìus erythropus (Pers.) Quél.,M bresadolae Ki.ihner et Romagn.,M marasmìoìdes (Britzelm.) Bresinskyet Stamgl, Collybìa erylhropus (Pers.) P. Kumm., C. kuehnerìana Singer] Pileo: 2-5 cm; convesso, poi pianeggiante-depresso con bordo rialzato e ondulato, non striato; superficie liscia, glabra, igrofana, bruno-rossastro, carnicino-pallido con il secco. Lamelle: poco fitte, libere, bianche. Stipite: 3-6 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, liscio, lucido, interamente rossastro, vinoso-nerastro alla base, talvolta pallido all'apice. Carne: biancastra, con odore e sapore non significativi, sgradevoli con l'invecchiamento. Spore: ellissoidali-Iarmiformi; 6-8 x 3,5-4,5 ~lIn. Ecologia: autunno; cespitoso su legno marcescente o ceppaie di latifoglie. Poco comune. Non comm. 547 - Gymnopus ocior (Pers.) Antonìn et Noordel. [= Collybia dryophìla var.funìcularìs (Fr.) HaUing, C. ocìol' (Pers.) Vilgalyset O.K. Mill., C. succìnea (Fr.) Quél.] PUeo: 2-5 cm; convesso, poi piano-depresso, bordo rialzato e ondulato a maturità; superficie glabra, opaca, igrofana, bruno-rossastro scuro a tempo umido, schiarisce a chiazze con il secco. Lamelle: fitte, adnato-smarginate, bianco-giallognole. Stipite: 3-6 x 0,3-0,7 cm; cilindrico, giallastro o a toni ocrarossastri, glabro, opaco, talvolta bruno scuro e ± tomentoso alla base. Carne: biancastra; odore e sapore gradevoli, fungini. Spore: ellissoidi-Iarmiformi; 6-8 x 3-4 )lm. Ecologia: primavera-autunno; terricolo, su lettiera di latifoglie, talvolta su residui legnosi. Poco frequente. Non comm. 548 - Gymnopusjusipes (Bull.) Gray. [= Collybìajusìpes (Bull.) Quél.] Pileo: 4-8 cm; emisferico-campanulato, poi aperto e irregolarmente convesso, con o senza largo umbone; superficie glabra, opaca, igrofana, bruno-rossastro ± scuro, con tendenza ad impallidire sul crema-nocciola, spesso chiazzato di bruno-ruggine. Lamelle: piuttosto rade, libere, biancastre, presto macchiate di bruno. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico-fusiforme, irregolarmente compressoscanalato, curvo, talvolta tortile, profondamente radicante, biancastro poi concolore al cappello, ± maculato, infine bruno-rossastro scuro nel tratto radicante. Carne: bianca, elastica; odore e sapore insignificanti. Spore: ellissoidali; 5-6,5 x 3-4,5 pm. Ecologia: dalla primavera all'autunno; in gruppi cespitosi, alla base di alberi vivi soprattutto querce. Molto comune. Non comm.
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Famiglia jJt/arasmiaceae \
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Genere Hydropus Kuhner ex Singer - Basidiomi di taglia piccola, con aspetto micenoide spore lisce, amiloidi o non, cheilocistidi voluminosi, lisci, privi di diverticoli. 10 /1
549 - Hydropus subalpinus (Rohn.) Singer (= Collybia pseudoradicata J.E. Lange et F.R. M0ller) Pileo: 1,5-4 cm; conico-campanulato, poi convesso-campanulato con o senza umbone, margine ± striato; superficie glabra, bruno-giallastro, bruno, con toni più scuri al centro. Lamelle: fitte, sublibere, bianche, con filo fioccoso. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, uguale, biancastro, poi concolore al pileo più chiaro, pruinoso, immerso nel terreno con una lunga appendice radiciforme. Carne: biancastra, senza odore e sapore significativi. Spore: faseoliformi-allungate, non amiloidi; 7-9 x 3-4 11m. Ecologia: estate-autunno; nell' humus in lettiera di latifoglie, in particolare in faggeta. Poco frequente. Non comm. 550 - Hydropus scabripes (Murril) Singer Pileo: 1,5-3,5 cm; conico-campanulato, poi convesso, umbonato, margine liscio, igrofano; superficie ± radialmente rugulosa, bruno-olivastro scuro a tempo umido, grigiastro con il secco (talvolta colore zafferano alla base, f. safranopes Malençon). Lamelle: rade, adnate-subdecorrenti, bianche, poi grigiognole. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, uguale, concolore al pileo o più chiaro, interamente cosparso da una granulosità biancastra. Carne: esigua, grigiastra; senza sapore e odore particolari. Spore: ellissoidali, amiloidi; 9-10,5 x 5-6 ~LIn. Ecologia: autunno; sul terreno e su resti legnosi, sotto varie essenze. Frequente. Non comm 551-Hydropusfloccipes (Fr.) Singer Pileo: 1,5-3 cm; conico-campanulato, poi aperto, convesso con umbone, margine debordante; superficie radialmente rugosa, granulosa (con lente!), bruno-grigio scuro, quasi nerastro al centro. Lamelle: poco fitte, libere, annesse con dentino, bianche. Stipite: 6-10 x 0,2-0,4 cm; filiforme, bianco sericeo, un po' annerente, particolarmente alla base per una fitta punteggiatura scura. Carne: esigua, biancastra; senza odore e sapore significativi. Spore: globose con grossa guttula; 5,5-7,5 ~LIn. Ecologia: autunno; su rametti di leccio marcescente. Poco comune. Non comm. Genere Mycenella (H. Lange) Singer - Basidiomi micenoidi con spore tubercolate, non amiloidi.
552 - Mycenella bryophila (Voglino) Singer (= Mycena bryophila Voglino) Pileo: 1,5-3 cm; conico-campanulato, poi appiattito con umbone ± evidente, margine striata per trasparenza; superficie liscia, bruno-grigiastro ± scuro, lucente. Lamelle: piuttosto rade, decorrenti con dentino, bianche. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, uguale, con base radicante, concolore al pileo o a toni più chiari, soprattutto verso l'alto, pruinoso, scurisce al tocco. Carne: bianco-grigiastra; odore e sapore deboli, fungini. Spore: arrotondate, verrucose; 6-7,5 11m; basidi bisporici; cheilo e pleurocistidi fusiformi, lisci. Ecologia:estate-autunno; in luoghi umidi e muscosi. Poco frequente. Non comm. 553 - Mycenella variispora Robich - Differisce per le colorazioni pileiche caratterizzate da una superficie biancastra con centro bruno-nerastro, lo stipite slanciato bianco-grigiastro e, soprattutto, per le spore subglobose di 5-6.5 ~m. Cresce gregario in autunno sulle lettiere di aghi e ramoscelli caduti di pino in ambiente mediterraneo. Rara. Non comm. Genere Delicatula Fayod - Basidiomi bianchi, ricoperti nei giovani esemplari da fiocchi di velo generale; spore lisce, amiloidi, cheilocistidi assenti.
554 - Delicatulaintegrella (Pers.) Fayod Pileo: 0,5-1,5 cm; campanulato, poi convesso con depressione ombelicale al centro, irregolare; superficie finemente pubescente, liscia, striata per trasparenza a tempo umido, bianca. Lamelle: rade, un po' decorrenti, subpliciformi, ± anastomosate-forcate, bianche. Stipite: 1,5-2,5 x 0,1-0,2 cm; cilindrico con base ± bulbillosa, bianco, di aspetto vitreo, translucido, finemente flocculoso, glabrescente con l'età. Carne: esigua, insignificante. Spore: subamigdaliformi; 7,5-10 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; nell' humus o su resti legnosi di latifoglie. Non comune. Non comm.
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Famiglia Marasmiaceae
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Genere Hemimycena Singer Rev. Mycol., 1938
555 - Hemimycena lactea (Pers.) Singer [= Mycena lactea (Pers.) P. Kumm.] Pileo: 0,8-1,5 cm; campanulato, poi appianato, umbonato, margine ondulato e revoluto con l'età; superficie liscia, bianca con toni giallognoli al centro a maturità. Lamelle: rade, ad nato-decorre nti con dentino, bianche. Stipite: 2-4 x 0,1-0,2 cm; esile, bianco, di aspetto vitreo, interamente pruinoso, base villoso-feltrosa. Carne: biancastra, esigua, odore e sapore insignificanti. Spore: ellissoidi-larmiformi; 9-12,5 x 3-4 ].lm; cheilocistidi capitulati. Ecologia: estate-autunno; su lettiera di foglie morte o aghi di conifere. Comune. Non comm. 556 - Hemimyceno candido (Bres.) Singer (= Ompho/ino candido Bres.) - Interamente bianca come la precedente, si distingue il cappello fortemente ombelicato-depresso e per le lamelle rade, lungamente decorrenti sullo stipite.
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Non comm.
557 - Hemimycena cucullata (Pers.) Singer [= Mycena gypsea (Fr.) Quél.] Pileo: 0,5-2,5 cm; campanulato, poi disteso nettamete umbonato, margine irregolare ± striato; superficie liscia, bianca, crema-biancastro con l'età. Lamelle: fitte, subdecorrenti, bianche. Stipite: :3-6 x 0,2-0,3 cm; esile, spesso ricurvo; bianco, traslucido, pruinoso, base con feltro miceliare bianco. Carne: esigua, insignificante. Spore: ellissoidi-sublarmiformi; 10-13 x 4-5 ].lm; cheilocistidi lageniformi. Ecologia: estate-autunno; su residui legnosi o fogliame in decomposizione di latifoglie, più raro di aghifoglie. Abbastanza frequente. Non comm.
558 -Hemimycena cephalotricha (Joss. ex Redhead) Singer Pileo: 0,2-0,8 cm; emisferico, poi piano-convesso, infine appianato-depresso; superficie opaca, bianca, ricoperta da fitta e fine peluria, negli esemplari giovani e gemente goccioline acquose, Lamelle: piuttosto rade, adnato-decorrenti, bianche. Stipite: 0,5-1 x 0,05-0, l cm, esile, normalmente ricurvo, bianco, pruinoso, con goccioline acquose se ben frAsco. Carne: bianca, senza odore particolare. Spore: subamigdaliformi-limoniformi; 6,5-9,5 x 4,5-5,5 ]lm; cheilocistidi capitulati. Ecologia: tardo autunno-primavera; su tronchi vivi o morti di latifoglie (querce). Frequente. Non comm. 559 - Hemimyceno mouretonica (Maire) Singer - Come la precedente, in perfette condizioni di freschezza, l'intero basldioma emette goccioline acquose che presto evaporano; morfologicamente si distingue per il pileo con sfumature grigio-brunastre, le lamelle molto spaziate, subpliciformi; microscopicamente per l'assenza di cheiioClStldi (presenti nella vaL cystidioto Antonìn et Noordel.) e per le spore a profilo di goccia allungata (Iarmiformi) di 7-10 x 2,5-3,5 ~m Non comm.
Genere Crinipellis Pat. Jorn.Bot., 1889
560 - Crinipellis scabella (Alb. et Schwein.) Murrill [C. stipitarius (Fr.) Pat.] Pileo: 0,5-1 cm; parabolico, poi pianeggiante con papilla al centro di una lieve depressione discale; superficie beige percorsa da peluria bruno-rossastra disposta concentricamente, più fitta e di colore più accentuato al centro. Lamelle: molto rade, adnate, bianche. Stipite: 1-3 x 0,1-0,2 cm, filiforme, interamente ricoperto da rugosità scagliose e lanugine arruffata, bruno-rossiccio. Carne: inconsistente, biancastra. Spore: ellissoidali, non destrinoidi; 7,5-9,5 x 5-6 ].lm. Ecologia: estate-autunno; su steli secchi di graminacee, stoppie marcescenti. Piuttosto frequente. Non comm. 561 - Crinipellis tomentosa (Quél.) Singer Pileo: 2-3 cm; convesso, poi piano e leggermente depresso, con piccolo umbone al centro, margine ± scanalato; superficie opaca, asciutta, tomentosa, grigio-brunastro, talvolta con sfumature violetto e a toni più pallidi al bordo. Lamelle: piuttosto rade, disuguali, libere, crema, filo irregolare. Stipite: 3-4 x 0,3-0,4 cm; cilindrico, uguale, longitudinalmente fibrilloso, crema-ocraceo chiaro, brunastro verso la base, pruinoso. Carne: esigua; con odore simile a Marasrnius oreades. Spore: ellissoidali-subfaseoliformi; non destrinoidi; 9-11 x 4-6 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in zona prativa, su culmi di graminacee. Poco frequente. Non comm. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - _ _ .~ .
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Famiglia Mamsmiaceae
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562 - Crinipellis sardoa Candusso Pileo: 2-3 cm; convesso, subumbonato, margine ± appendi colato-frastagliato; superficie asciutta, irsuta-villosa, di colore ocraceo con toni bruno-ferruginei al centro, zonata. Lamelle: piuttosto rade, sublibere, biancastre. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico o con base ± dilatata-bulbosa, ricoperto interamente da fitte squamette pelose concolori al pileo contrastanti con il fondo ocra chiaro; base estrema fulvo-nerastra. Carne: bianca; senza odore e sapore particolari. Spore: ellitticheamigdaliformi, destrinoidi; 7,5-9 x 4,5-5,5).lm (Candusso). Ecologia: autunno; su radici semiinterrate di latifoglie tipiche della macchia mediterranea. Raro. Non comm. 563 - Crinipel/is pedemontana Vizzini, Antonìn et Noordeloos - Differisce dalla precedente per il pileo brunastro con tonalità rosa-malva-lilacine, la superficie pileica verde con le basi forti eper la subpileipel/is fortemente incrostata (granuli verdi con le basi forti), per la presenza di clamidospore (clamidoconidi) nella pileipellis e per le spore ellissoidali-amigdaliformi (7,5-9 x 4,5-6 ~m), enon destrinoidi. Non comm.
Genere Marasmiellus Murrill
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Nat. Amer: FI., 1915
564 -Marasrniellus candidus (Bolton) Singer Pileo: 0,6-1,5 cm; subemisferico, poi piano-convesso, margine sottile, flessuoso; superficie fortemente rugoso-ondulata radialmente, ± pruinosa, bianco puro o appena soffuso di ocra-grigiognolo al centro con l'età. Lamelle: molto spaziate, adnato-decorrenti, spesso ridotte a semplici pliche anastomizzate; bianche. Stipite: 0,5-1,5 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, ricurvo, bianco, poi ± bruno pallido alla base, finemente pruinoso. Carne: pellucida, insignificante. Spore: oblunghe-ellissoidali; 11-15 x 4-6 ).lm. Ecologia: estate-autunno: su rametti di latifoglie, rovi ecc. Non comune. Non comm. 565 - Marasmiel/us ramea/is (Bui!.) Singer - Simile per aspetto e dimensioni, si differenzia per la tinta non bianco puro, per le lamelle piÙ regolari, lo stipite spesso più allungato non bianco e per le spore di 9-10
~m.
Comune su ramoscelli.
Non comm.
566 - Marasmiellus vaillantii (Pers.) Singer Pileo: 0,5-1,5 cm; emisferico, poi convesso, infine concavo con il margine rialzato, superficie poco scanalata radialmente, pruinosa, crema-biancastro con tonalità crema-ocracee al centro, ± interamente rosa carnicino a maturità. Lamelle: rade, adnato-subdecorrenti, anastomizzate. Stipite: 1-2 x 0,1-0,2 cm; cilindrico o attenuato in basso, liscio, pruinoso, pallido verso l'alto, poi sempre più bruno-rossiccio verso il basso, bruno scuro alla base. Carne: esigua, biancastra; con odore gradevole. Spore: ellittico-sublarmiformi; 7-9,5 x 3-4 ).lm. Ecologia: estate-autunno; su resti legnosi degraNon comm. dati, anche erbacei. Non comune. 567 - Marasmiel/us tric%r (Alb. et Schwein.) Singer - Affine al precedente, aiuta a distinguerlo il colore ± rosato delle lamelle e lo stipite interamente pruinoso-tomentoso con base nerastra. Le spore, larmiforml, misurano 9-12 x 3,5-5,5
~m.
Non comm.
568 -Marasmiellus virgatocutis Robich, Esteve-Rav. et Moreno Pileo: 1-3 cm; emisferico, poi piano convesso ± ombelicato, solcato-scanalato sino quasi al centro; superficie asciutta, lucida, grigio-brunastro, beige pallido, glabra, tranne al centro dove sono presenti fini granulazioni nerastre. Lamelle: molto rade, adnato-decorrenti, arcuate, bianche, beige pallido con l'invecchiamento. Stipite: 1-1,5 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, talvolta appena più allargato all'apice, fibrilloso, biancastro verso l'alto, bruno-grigiastro in basso, ± nerastro alla base. Carne: esigua, biancastra; inodore ed insapore. Spore: subfusiformi-larmiformi; 12,5-15 x 5-6 ).lm. Ecologia: primavera-autunno; su rametti caduti di latifoglie, spesso di leccio. Raro. Non comm. 569 -Marasmiellusjoetidus (Sowerby Fr.) Antonìn, Halling et Noordel. [= Micromphalejoetidus (Sowerby) Singer l Pileo: 1-2,5 cm; convesso con lieve depressione centrale, poi ± pianeggiante; superficie vistosamente rigato-plissettata con striature a raggiera bruno-rossastro su fondo bruno-rosato più pallido. Lamelle: molto rade, adnato-sublibere, bruno-rosato chiaro poi più scure. Stipite: 2-3,5 x 0,20,5 cm; cilindrico o appena più spesso all'apice, talvolta compresso e un po' eccentrico, presto ricoperto da pruina grigiastra su fondo bruno-nerastro. Carne: esigua, con odore sgradevole di cavolo avariato. Spore: ellittico-larmiformi; 7,5-9,5 x 4-5 ).lm. Ecologia: estate-autunno; in gruppi numerosi, su legno degradato di latifoglie. ± frequente. Non comm.
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Famiglia Marasmiaceae
Genere Marasmius Fr.
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Fior. Scand, 1835 10p-
Sezione Marasmius - Basidiomi piccoli, con lamelle inserite sullo stipite tramite collarino (collarium); bianche; su resti di piante erbacee.
570 - Marasmius rotula (Scop.) Fr. Pileo: 0,S-1,5 cm; convesso-ombelicato, radialmente scanalato-ondulato dal centro sino al margine; superficie opaca, bianca, con il centro ± ocra pallido. Lamelle: molto rade, arcuate, bianche. Stipite: 3-6 x 0,05-0,1 cm; filiforme, liscio, lucido, bruno solo all'apice, nero altrove. Carne: inconsistente, senza odore particolare. Spore: larmiformi allungate; 7,5-10,5 x 3,5-4 11m. Ecologia: estate-autunno; su residui legnosi ed erbacei. Comune. Non comm. 571 - Marasmius bulliardii Quél. Pileo: 0,3-0,6 cm; convesso-tronco ombelicato, solcato-plissettato radialmente; superficie opaca, da bianco a ocra pallida, con netto ombelico centrale bruno scuro e papillato. Lamelle: rade, biancastre, lineari, talora forcate. Stipite: 2-5 x 0,05-0,1 cm; filiforme, sottilissimo, liscio, lucido, nero-rossastro, più chiaro all'apice. Carne: esigua; inodore. Spore: ellissoidali allungate, sublarmiformi; 912 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; su residui di varie essenze arboree. Comune. Non comm. 572 - Marasmius graminum (Lib.) Berk. et Broome Pileo: 0,3-0,5 cm; convesso-ombelicato, ± vistosamente solcato radiaImente, con o senza papilla centralo; superficie glabra, bruno-rosato-arancione, con toni quasi nerastri, al centro. Lamelle: molto spaziate, biancastre. Stipite: 1,5-3 x 0,05-0,1 cm; filiforme, liscio, lucido, pallido nel tratto superiore, bruno-nerastro in basso. Carne: inconsistente, inodore. Spore: ellissoidali-subamigdaliformi; S-12 x 3-4 11m. Ecologia: estate-autunno; su steli soprattutto su culmi di piante erbacee. ± frequente. Non comm.
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Sezione Hygrometrici Kuhner (incl. sez. Epiphylli e sez. Androsacel Kuhner) - Basidiomi molto piccoli, con lamelle non prowiste di collarino, ± colorati; su rametti e foglie morte.
573 - Marasmius androsaceus (L.) Fr. [= Setulipes androsaceus (L.) Antonìn] Pileo: 0,S-1,2 cm; emisferico, poi convesso ± pianeggiante, radialmente rugoloso-scanalato; superficie glabra, bruno-rossastra, più pallido verso il bordo. Lamelle: spaziate, adnate, biancastre, poi concolori. Stipite: 3-6 x 0,05-0, l cm; filiforme, lucido, bruno-rossastro, interamente nerastro con l'età. Carne: insignificante. Spore: larmiformi allungate; 6-7,5 x 3,5-5 11m. Ecologia: primavera-autunno; su aghi e coni di aghifoglie a terra. ± diffuso e frequente. Non comm 574 - Marasmius buxi Fr. - Somigliante al precedente, ma più minuto, si differenzia per il substrato di crescita esclusivo su foglie morte di bosso comune (Buxus sempervirens), per le spore piÙ allungate (+ 10-13
~m)
e per i cheilocistidl non coralloidi. Non comm
575 -Marasmius hudsoniì (Pers.) Fr. - Molto piccolo, con cappello di pochi mm, ocra-rosato pallido, si identifica soprattutto per il particolare substrato di crescita costituito da foglie morte di agrifoglio comune (l/ex aqwfo/ium) e per la caratteristica pelUria che ricopre stipite e pileo; spore ellissoidali-Iarmiformi; 7,5-12,5 x 4-6 ~m; cheilocistidllageniformi. Non comm. 576 -Marasmius epiphyllus (Pers.) Fr.
Pileo: 0,5-1 cm; emisferico, poi convesso, pianeggiante, radialmente rugoso-scanalato; superficie glabra o appena pubescente, bianca, sfumata di giallognolo con l'età. Lamelle: molto rade, rudimentali, ± pliciformi, bianche. Stipite: 1-3 x 0,o:3-0,OS cm; filiforme, di aspetto vitreo, bianco verso l'alto, progressivamente bruno-rosato verso il basso, interamente pruinoso. Carne: insignificante, trasparente. Spore: larmiformi-allungate; 9-12,5 x 3-4,5 11m; cheilocistidi fusiformi. Ecologia: autunno; su foglie morte, rametti, in zone umide. Frequente. Non comm. 577 - Marasmius epiphy//oides (Rea) Sacc et Trotter - Cresce sulle nervature delle foglie d'edera (Hedera he/ix) cadute e marcescenti; microscopicamente sono significative le spore cilindrico-allungate (10-15 x 2-4 ~m) ed i cheilocistidl fusiformi-subcapltulati. Non comune. Non comm. 220
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Famiglia Mamsmio,ceo,('
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Sezione Chordoles Fr. (incl. sez. Clobulores) - Basidiomi di taglia media, carnosi, slanciati; odore agliaceo o indistinto; lignicoli o terricoli.
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578 -Marasmius undatus (Berk.) Fr. (= M chordalis Fr.) Pileo: 1-2,5 cm; convesso, poi appianato-depresso, margine ± striato-ondulato; superficie biancastra, pruinosa, presto maculata di bruno-giallastro, soprattutto al centro, brunastra con l'età. Lamelle: molto rade, adnate, crema, poi ocra-rossastre. Stipite: 6-12 x 0,2-0,3 cm; filiforme, con base ± radicante, biancastro verso l'alto, sempre più scuro verso il basso, fino a divenire nerastro alla base, interamente ricoperto di una pruina grigiastra. Carne: biancastra, concolore nello stipite; odore gradevole, fruttato. Spore: largamente ellissoidali, limoniformi; 9-12 x 5-7 11m. Ecologia: autunno; su radici o fusti interrati di felce aquilina (Pteridium aquilinum). Poco frequente. Non comm. 579 - Marasmius scorodonius (Fr.) Fr. Pileo: 1,5-3 cm; emisferico, presto piano-convesso, margine liscio o poco scanalato; superficie glabra, ± rugulosa, igrofana, bruno-rosato, ocra-carnicino, pallida col secco. Lamelle: rade, adnate, biancastre. Stipite: 3-6 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, liscio, glabro, giallastro all'apice, bruno-rossastro, arancio scuro, nerastro alla base. Carne: sottile, membranosa; odore e sapore sgradevoli, agliacei. Spore: ellissoidali allungate, larmiformi; 7,5-10 x 3,5-4,5 11m; cheilocistidi con apici coralloidi. Ecologia: estate-autunno; boschi misti, su residui legnosi, aghi di conifere. Non comune. Non comm.
580 -Marasmius alliaceus (Jacq.) Fr. Pileo: 2-4 cm; conico-campanulato, poi più aperto con umbone ± accentuato, margine leggermente striato; superficie glabra, ± rugulosa, ocraceo pallido, con toni più carichi al centro. Lamelle: piuttosto rade, adnate, crema-biancastre. Stipite: slanciato, 6-12 x 0,2-0,8 cm; cilindrico, uguale o appena più spesso verso il basso, biancastro all'apice, poi progressivamente sempre più bruno-nerastro intenso, lucido, pruinoso, villoso-feltrato alla base. Carne: biancastra, odore e sapore forti di aglio. Spore: ellissoidali-subamigdaliformi; 9-12 x 6-7 11m; cheilocistidi clavato-fusiformi. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie (faggio), raramente in boschi di aghifoglie. Frequente. Non comm. 581 - Marasmius cohaerens (Alb. et Schwein.) Cooke et Quél. Pileo: 2-3 cm; conico-convesso, poi espanso con umbone ± netto, margine striato; superficie opaca, finemente vellutata, un po' rugulosa; ocra-brunastro pallido, più marcato al centro. Lamelle: rade, sinuose, sublibere, biancastre, filo bruno con l'età. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, rigido, liscio, bianco all'apice, poi sempre più scuro, castano verso il basso, nerastro e ± tomentoso-setoloso alla base. Carne: sottile, biancastra; senza odore e sapore caratteristici. Spore: ellissoidali-larmiformi; 7-10,5 x 4,5-5,5 11m; pileo e lamelle con sete. Ecologia: estate-autuno; sotto latifoglie ed aghifoglie, ± cespitoso. Non comune. Non comm. 582 - Marasmius wynnei Berk. et Broome (= M globularis Fr. ss Quél.) Pileo: 3-5 cm; conico-convesso, poi pianeggiante e ± papillato, margine striato, igrofano; superficie ± radialmente rugosa, bianco-grigiastro con deboli riflessi lilla, beige al centro. Lamelle: rade, adnate, biancastre, poi beige-violetto pallido. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, talvolta a sezione un po' appiattita e contorta, rigido, bicolore, biancastro in alto, bruno-grigiastro in basso, pruinoso. Carne: biancastra; vagamente di mandorle amare ± sgradevole. Spore: ellittico-Iarmiformi; 6-7,5 x 3,5-4 11m; cheilocistidi cilindrico irregolari a parete spessa. Ecologia: estate-autunno; spesso cespitoso, su fogliame o residui legnosi, soprattutto di faggio. ± Comune. Non comm.
583 -Marasmius oreades (Bolt.) Fr. Pileo: 2,5-5 cm; emisferico, poi convesso, infine piano con umbone ± netto, margine crenulato-striato; superficie liscia, opaca, igrofana, ocra-fulvastro, alutaceo pallido col secco. Lamella: molto spaziate, libere, sinuose, crema-biancastro. Stipite: 4-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, tenace, concolore o più pallido del pileo, talvolta brunastro alla base. Carne: biancastra, odore tipico, intenso, sapore aromatico, gradevole. Spore: ellissoidali-subamigdaliformi; 7,5-1 l) x 5-6,5 11m, cheilocistidi assenti. Ecologia: primavera-autunno; gregario tra l'erba dei prati, spesso in "cerchi delle streghe". Molto comune. Comm. 222
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584 - Marasrnius torquescens Qué!. (= M lupuletorum ss. auet.) Pileo: 2-4 cm; conico-convesso, poi appianato con umbone; margine ± striato; superficie glabra, liscia, poi radialmente scanalata con l'età, igrofana, beige-carnicino, con centro più scuro. Lamelle: rade, libero-sinuose, crema-biancastre. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, crema-biancastro in alto, progressivamente sempre più bruno-rossastro verso il basso, pruinoso, nerastro e tomentoso alla base. Carne: biancastra, tenace, con odore e sapore sgradevoli, non agliacei. Spore: ellissoidalisublarmiformi; 7,5-10 x 4-5 jlm; cheilocistidi claviformi; pileipellis imeniforme con lunghe setole. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti, su fogliame. Non comune. Non comm.
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Genere Megacol/ybia Kotl. et Pouz, 1972 - Basidiomi caratterizzati dai lunghi cordoni miceliari alla base dello stipite; spore bianche, lisce, non amiloidi; cheilocistidi presenti e voluminosi.
585 - Megacollybia plathyphylla (Pers.) Kot!. et Pouzar Pileo: 5-10 cm; emisferico, poi piano-convesso, debolmente concavo e fessurato al margine con l'età; superficie liscia, percorsa radialmente da fibrille innate brunastre, sericee, su fondo più chiaro. Lamelle: poco fitte, smarginate, filo eroso, con lamellule, biancastre. Stipite: 6-12 x 1,5-2 cm; cilindrico, talvolta subclaviforme, crema-biancastro, longitudinalmente fibrilloso, tipicamente provvisto alla base di lunghe radichette biancastre (cordoncini miceliari). Carne: bianca, senza odore e sapore particolari. Spore: subovoidali; 7-10 x 6-8 jlm. Ecologia: dalla primavera all'autunno; su residui legnosi di latifoglie; più raro su resti di aghifoglie. Frequente. Non comm.
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Genere Strobilurus Singer - Basidiomi collibioidi, caratterizzati dalla crescita su strobili interrati, in primavera; spore bianche, lisce, non amiloidi; cheilo- e pleurocistidi presenti; pileipellis imeniforme; u. af. assentI.
586 - Strobilurus esculentus (Wulfen) Singer Pileo: 2-3 cm, emisferico, poi convesso-appianato; superficie liscia o appena rugosa radialmente, opaca, bruno-ocraceo, bruno-rossastro ± scuro. Lamelle: fitte, adnate, bianche. Stipite: :3-6 x 0,20,3 cm; cilindrico, liscio, ± concolore al pileo, pruinoso. Carne: esigua; bianca, odore e sapore gradevoli, fungini. Spore: ellissoidali; 6-7 x 3-4 jlm, cheilocistidi ventricosi, subcapitolati. Ecologia: su coni interrati di abete rosso. Frequente. Comm. 587 - Strobilurus tenace/lus (Pers.) Singer [ = Collybia tenacella (Pers.) P Kumm] - ± affine morfologlcamente al precedente, si distingue agevolmente per la crescita su coni semi-sommersi di pini diversi (Pinus mugo, P silvestris e P nigra) e per il sapore amaro della carne; microscopicamente per le spore strette (c- 2-2,5 ~m) e i cheilocistidi fusiformi assottigliati all'apice. Cresce spesso in gruppI di numeroslssiml esemplari Non comune Comm.
588 - Strobilurus stephanocystis (KOhner et Romagn. ex Hora) Singer - Cresce su coni infossatl di pino mugo e pOSSiede cheilo- e pleurocistidl largamente ventricosi con incrostazioni all'apice. Le spore misurano 6-7,5 x 3,5-4 ~m. Non frequente. Comm.
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C? Genere Baeospora Singer - Monospecifico, basidiomi collibioidi con crescita non primaverile, su strobili di conifere, spore amiloidi, bianche in massa. Cheilocistidi privi di incrostazioni apicali; pileipellis tipo cutis. U. af. presenti.
589 - Baeosporo myosuro (Fr.) Singer - Simile alle specie del genere precedente, si differenzia per le spore amiloidi piO piccole (3,54 x 2 ~rn), per la pileipellis non imeniforme e i cheilocistidi differenti. Non comune. Non comm. Genere Flammulina P. Karst. - Basidiomi con superficie pileica lUCida e vischiosa, stipite brunastro, coriaceo e vellutato, lamelle adnate, bianche o giallastre; spore non amiloidi, ellissoidali, lisce. Specie saprotrofe o parassite.
590 - Flarnrnul'ina velutipes (Curtis) Singer [= Coll:ljbia velutipes (Curtis) P. Kumm.] Pileo: 2-10 cm, da emisferico ad appianato, talora depresso in vecchiaia; margine appena striato in gioventù, superficie liscia, vischiosa con l'umido, giallo-arancione, rossastro, spesso più scuro al centro. Lamelle: fitte, adnate, crema, giallastro chiare. Stipite: 3-6 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, vellutato, bruno-nerastro verso il basso, giallo-arancione all'apice. Carne: elastica; biancastra, odore e sapore deboli, fungini. Spore: ellissoidali; 7-10 x 3-5 jlm. Ecologia: tardo autunno, inverno, spesso anche sotto la neve, cespitoso su ceppaie di latifoglie (olmo). Frequente. Comm. 224
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Famiglia iYJamsrniaceae
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Genere Xeromphalina Kuhner et Maire - Basidiomi omfaloidi, arancioni lignicoli o terricoli, spore lisce, amiloidi, cheilocistidi presenti.
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591 -Xeromphalina campanella (Batsch.) Maire l = Omphalina campanella (Batsch.) P. Kumm.] Pileo: 1-2 cm; convesso-ombelicato, margine striato-scanalato; superficie igrofana, glabra, brunoarancione ± intenso, più scuro nella zona ombelicale. Lamelle: rade, arcuate-decorrenti, crema poi giallastre. Stipite: 2-4 x 0,2-0,3 cm; curvo o ritto in rapporto al substrato di crescita, bruno scuro e villoso verso la base, tomentoso e ± concolore verso l'alto. Carne: crema-giallognola; odore gradevole. Spore: ellissoidali; 6-7,5 x 3,5-4,5 ).lm; cheilocistidi ± lageniformi. Ecologia: in gruppi numerosi appressati su ceppaie di conifere degradate; primavera-estate. Non comune. Non comm. 592 - Xeromphalina fel/ea Maire et Malençon ( = X amara Horak et J. Peter.) - Piuttosto simile alla precedente specie, si differenzia per l'ambiente di crescita non necessariamente su legno di aghifoglie, ma anche su terreno e su lettiera di aghi, e, soprattutto, per la carne amara. Ha spore più piccole (5-6 x 3 ~m) e cheiloCIStidi di forma diversa, Cilindrico-sinuosI. Non comm.
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Genere Xerula Maire - Basidiomi con stipite slanciato, ± radiciforme (pseudoriza), glabro o tomentoso, secco o vischioso; spore non amiloidi.
593 - Xerula radicata (Relhan) Dorfelt l = Oudernansiella radicata (Relhan) Singer] Pileo: 4-10 cm; convesso, poi piano con umbone ± ampio, margine non striato; superficie liscia, poi radialmente ± venosa-rugolosa, vischiosa a tempo umido, beige-nocciola ± scuro. Lamelle: poco fitte, decorrenti con dentino, biancastre, filo brunastro con l'età. Stipite: 15-20 x 0,8-1,2 cm; cilindrico con base allargata e prolungata in una lunga appendice radiciforme, bianco, liscio o fibrilloso longitudinalmente, imbrunente con l'età. Carne: biancastra; senza odore e sapore particolari. Spore: largamente ellissoidali; 14-16 x 9-11 ).lm; cheilocistidi clavati. Ecologia: estate-autunno; sul terreno in prossimità di ceppaie degradate o su legno interrato di latifoglie. Comune. Comm.
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594 - Xerula pudens (Pers.) Singer [= Oudernansiella longipes (P. Kumm.) M.M. Moser] Pileo: 4-8 cm; convesso-campanulato, poi pianeggiante con largo umbone, margine ± ondulato; superficie secca, feltrato-irsuta verso il margine, bruno-marrone, fulvo-rossastro. Lamelle: rade, adnate, biancastre. Stipite: 8-16 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, radicante, rigido, spesso ritorto, fibroso, asciutto, bruno-ruggine, interamente ricoperto da una villosità concolore. Carne: bianca, tenace; odore gradevole, sapore amarognolo. Spore: subglobose; 7,5-10,5 x 7-9,5 ).lm; cheilo- e pleurocistidi fusiformi-ventricosi. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie. Raro. Non comm.
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la precedente specie, si distingue per una colorazione pileica estipitale più scura, ± ricoperta da peli bruno-scuro, quasI nerastri (inde nomen); spore subglobose; 9-11 x 8,5-10,5 ~m; cheilocistidi ventricosi ± incrostati all'apice Aghifoglie, in montagna. Non comm.
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596 - Xeru/a mediterranea (Pacioni et Lalli) Quadr. et Lunghini [ = Hydrapus mediterraneus Pacionl et Lalli, Oudemensie//a mediterranea (Pacioni et Lalli) Horak] - Si caratterizza per l'ambiente di crescita sulle dune del litorale; le spore, largamente ellissoidali, misu-
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595 - Xerula melanatricha Darfelt [ = Oudemansie//a badia (Quél.) M.M. Moser, Co//ybia /onglpes (Bull.) Quél. ss. Bres.] - Affine al-
rano 10-15 x 8-10,5
~m.
Poco comune.
Non comm.
Genere Oudemansiella Speg. - Basidiomi glutinosi e vischiosi; stipite slanciato con anello membranoso; spore non amiloidi; cheilocistidi e pleurocistidi ventricosi-sublageniformi.
597 - Oudernansiella mucida (Schrad.) Pat. Pileo: 3-6 cm; emisferico, poi piano-convesso, margine liscio; superficie di aspetto vitreo, ricoperta con l'umido da un sottile strato glutinoso, biancastra, opaca e ocra chiaro a tempo secco. Lamelle: rade, adnate, bianco-crema. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico o appena clavato-bulboso alla base, bianco e finemente striato longitudinalmente nel tratto sopra l'anello, brunastro e ± vischioso nel tratto sottostante. Anello: membranoso, ampio, ± costante e glutinoso. Carne: bianca; inodore ed insapore. Spore: da sferiche a subglobose, lisce, bianche; 15-18 x 14,5-17 ).lm. Ecologia: estate-autunno; ± cespitoso, su latifoglie vive o morte (faggio). Non comune. Non comm. 226
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Faro iglia AfarasJniaceae
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Famiglia Mycenaceae 02
Genere Mycena Busidiomi da molto piccoli a medi, fragili, cartilaginei. PiJeo da conico a campanulato o a voltc depresso, igrofano, spesso striato in trasparenza. Lamelle da sublibere ad adnate, decorrenti per un dentino, raramente formanti uno pseudocoUarium.. Stipite centrale, con o senza pel uria o disco basale. Sparata bianca. Spore amiloidi o non amiloidi. Basidi mono-, bi- o tetrasporici. Cheilocistidi e pleurocistidi con forme diverse (Fig 6, 7, 8) generalmente presenti Pileipellis con ife ± diverticolate (Fig. 9-12). Ecologia singolo, in gruppi, cespitoso, su foglie, residui erbosi o legnosi (rami, rametti, corteccia ... ), saprotrofo. Tossicità di scarso interesse alimentare vista l'esiguità della carne, solo alcune specie (M pura, M rosea) sono da alcuni considerate commestibili e al contempo da altri blandamente tossiche. 03 Nella Check-list italiana sono segnalate 126 specie
Ol - Esemplari di Mycena rosea. 02 - Esemplari cespitosl di Mycena epipterygia. 03 - Esemplari di Mycena po/ygramma. si noli l'abbondante peluria biancastra alla base dello stipite
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04 . Myceno seynii su strobili di pino. 05 . Pilei di Myceno indi/lOto. 06· Cheilocistidi "digitati" 07· Cheilocistidi lisci, claviformi. 08 - Cheilocistidi "a spazzola" 09· Pileipellis con ife lisce o con escrescenze più o meno evidenti (sez. Rubromorginote). IO· Pilelpellis con ife cilindriche, ricoperte da fitte e sottili escrescenze (sez. Polyodelphio, non trattata in questo lavoro) Il . Pileìpellis con ife disposte parallelamente prowìste di grossolane escrescenze (sez. Myceno). 12 - Pileipellis tipo cutis, formata da ife lisce parallele (sez. lV1yceno)
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Genere Mycena (Pers.) Roussel
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Flore du CalvadoO' et de TerreinO' Adjacent, II ed.: 64, 1806 1011
Sezione Basipedes CFr.) Quél. Ccompresa sez. Sacchariferae KUhner ex Singer) - Basidiomi grigio-biancastro, con superficie pileica ± viscida e gelatinosa, stipite pruinoso terminante in un piccolo disco setoloso. U. a f. presenti. Cheilocistidi ± c1aviformi, lisci o diverticolati. Spore amiloidi.
598 -Mycena stylobates (Pers.) P. Kumm. Pileo: 0,5-1 cm, da emisferico-campanulato a quasi del tutto appianato, margine striato per trasparenza; superficie gelatinosa cosparsa al centro da evidenti granulosità, altrove liscia, grigio biancastro, più scura al centro. Lamelle: ± fitte, adnate o sublibere, ventricose, grigio-biancastro. Stipite: 2-4 x 0,05-0,1 cm, cilindrico, uguale, esile e fragile, crema-biancastro, terminante in un caratteristico dischetto setoloso tramite il quale aderisce al substrato. Carne: esigua ed inconsistente, biancastra, inodore ed insapore. Spore: 7,5-10,5 x 3,5-5 ]lm, ellissoidali, cilindriche. Ecologia: estate-autunno, in singoli individui o in pochi esemplari su detriti legnosi, ramoscelli, frustuli, foglie in decomposizione; ± comune. Non comm. 599 - Myceno tenuispinosa J Favre - Minuscola specie (pileo con diametro di 0,5 cm), possiede superficie del pileo di colorazione biancastra, ricoperta da un sottile strato gelatinoso inglobante fini asperità; le lamelle sono rade e biancastre così come lo stipite terminante in un piccolo dischetto setoloso. Le spore misurano 8-9 x 5-6,5 ~m. Cresce isolata o in piccolissimi gruppi su detriti legnosi marcescenti. Poco comune. Non comm. 600 - Myceno corynephoro Maas Geest. -Specie simile alla precedente per dimensioni, possiede superficie pileica grigio-biancastra nettamente forforacea; le lamelle sono molto rade e quasi adnate, mentre lo stipite, allargato alla base, è pruinoso-forforaceo. Le spore misurano 6-9 x 6-7,5 ~m. Cresce isolata o in piccoli gruppi su legno di latifoglia. Non comm.
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Sezione Supinae Konrad et Maubl. - Basidiomi piccoli e fragili, pileo e stipite da giallastri a viola-grigiastri, lamelle rade e decorrenti con colori diversi. Spore amilodi, u. a f. presenti o assenti. 60 l - Mycena pseudocorticola Kiihner Pileo: 0,2-1 cm, da globoso ad emisferico, poi ± espanso, margine striato per trasparenza, superficie nettamente pruinosa, grigio carico con sfumature viola-bluastro e centro più scuro, schiarisce con l'età. Lamelle: rade, adnate, o decorrenti con dentino, grigiastre con filo biancastro. Stipite: 0,7-2,5 x 0,05-0,1 cm, cilindrico, liscio, pruinoso, concolore al pileo, recante alla base fibrille biancastre. Carne: esigua ed impalpabile, grigiastra, con odore subnullo. Spore: 10-13 x 9,5-12,5 ]lm, subglobose. Ecologia: autunno-inverno in gruppi numerosi su cortecce degradate e muscose di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm.
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602 - Myceno meliigeno (Berk. et Cooke ) Sacc. - Simile per portamento e dimensioni alla specie precedente se ne distingue immediatamente per il colore da violetto-brunastro a bruno-rosato. Cresce in gruppi numerosissimi su cortecce muscose di piante Viventi. Abbastanza comune. Non comm. Sezione Filipedes CFr.) Quél. - Basidiomi con pileo asciutto e pruinoso, a tonalità grigio-brunastro, spore amiloidi. U. a f. presenti. Cheilocistidi ± piriformi con diverticoli brevi o allungati all'apice.
603 - Mycenafilopes (Bull.) P. Kumm. (= M. iodiolens Kiihner) Pileo: 0,5-1,5 cm, inizialmente campanulato, infine emisferico, subumbonato, margine striato per trasparenza, superficie grigio-brunastro, brunastra, più scura al centro con margine più chiaro. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, un po' ventricose, biancastre, bianco-grigiastre, con il filo crema. Stipite: 3-15 x 0,2-0,4 cm, cilindrico, molto slanciato, flessuoso, grigio, grigio-brunastro con fibrille biancastre. Carne: fragile ed esigua, grigio-biancastro, con odore di iodoformio. Spore: 7,5-10,5 x 57 ]lm, ellissoidali, subcilindriche. Ecologia: estate-autunno, in piccoli gruppi su legno marcescente di diverse essenze arboree in ambiente mediterraneo. Non comune. Non comm.
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Famiglia Mycenaceae
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604 - Mycena arcangeliana Bres. Pileo: \-3 cm, inizialmente conico-campanulato, infine emisferico-appianato, con ampio umbone centrale, margine striato per trasparenza; superficie grigio-biancastra, grigio-brunastra con sfumature giallo-verdastre, più scura al centro. Lamelle: ± fitte, adnate, biancastre, con filo più chiaro. Stipite: 2,5-10 x 0,2-0,4 cm, cilindrico, curvo, elastico, da grigio-biancastro a grigio-brunastro con sfumature violacee, più chiaro in alto, ± pruinoso. Carne: fragile, grigio-biancastro, con odore iodato. Spore: 6-S,5 x 4,5-5 11m, ellissoidali, subglobose. Ecologia: estate-autunno, cespitoso su legno degradato di varie essenze. Non comune. Non comm. 605 - Mycenajlavescens Veleno Pileo: 0,5-2 cm, da conico-campanulato ad appianato con umbone, margine striato per trasparenza; superficie igrofana, grigiastra con sfumature gialline, più chiara, quasi biancastra al margine. Lamelle: rade, adnate, un poco ventricose, grigio-biancastro con sfumature giallastre. Stipite: 2,5lO x 0,1-0,2 cm, cilindrico, curvo, flessuoso, grigio-biancastro, grigio-brunastro, talora sfumato di viola, ricoperto di peluria alla base. Carne: esigua, grigio-biancastra, con odore rafanoide. Spore: 9-\0 x 4,5-5,5 11m, cilindriche. Ecologia: estate-autunno, in gruppi ± numerosi su residui vegetali, sia di latifoglie chc di aghifoglie. ± comune. Non comm. 606 - Mycena xantholeuca Ki.ihner - Ha pileo di colore variabile, prevalentemente biancastro o grigiastro con sfumature giallo-verda-
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stre al centro ed accentuata striatura al margine; l'odore della carne, incostante, è di iodoformio; sono presenti cellule arrotondate o ellissoidali nelle ife della pileipellis. Cresce su terreno ricco di resti vegetali. Non comm.
607 - Mycena metata (Fr.) P. Kumm. Pileo: 0,5-2 cm, da conico-campanulato ad emisferico, umbonato, margine striato per trasparenza, superficie vischiosa a tempo umido, crema-fulvastra, bruna al centro, biancastra al margine. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, decorrenti con dentino, biancastre con sfumature rosate. Stipite: 4,5\0 x 0,1-0,2 cm, cilindrico, ± flessuoso, lucido, biancastro, brunastro verso la base. Carne: esigua, biancastra, seccando odora di iodoformio. Spore: 9-\1 x 4,5-6 11m, ellissoidali. Ecologia: estate-autunno in montagna, in gruppi su lettiera di foglie o aghi. Non comune. Non comm. 60S - Mycena rebaudengi Robich - Specie di recente descrizione, possiede colore pileico biancastro tendente a bruno grigiastro scu-
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ro con l'età, Il margine nettamente striato per trasparenza e carne con odore leggermente rafanoide. Lo stipite, alla base, è abbondantemente ricoperto di peluria Cresce su lettiera di latifoglie. Non comm.
Sezione Mycena - Basidiomi con pileo di colore variabile, stipite elastico e resistente, fibrilloso alla base, spore amiloidi. Crescita spesso cespitosa. Cheilocistidi di forma varia con escrescenze ± allungate.
609 - Mycena galericulata (Scop.) Gray Pileo: 3-6,5 cm, da conico-campanulato ad espanso, con umbone, margine striato, superficie glabra, bruno-grigiastro, bruno-pallido con centro più scuro. Lamelle: piuttosto spaziate, ventricose, adnate ed anastomizzate, biancastre, con riflessi rosa. Stipite: 5-10 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, tenace, liscio e ± concolore al pileo, con base radicante e recante peluria bianca. Carne: coriacea, biancastra, con odore debole subfarinoso. Spore: 9-\1 x 6-Sl1m da ellissoidali a subglobose. Ecologia: estaNon comm. te-autunno, spesso cespitosa, su ceppaie di varie essenze arboree. Comune. 610 - Mycena maculata p Karst. - Si riconosce per la presenza ± costante di macchie bruno-rossastre su pileo e lamelle che si mani-
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festano con l'età, colore di pileo estipite brunastro mediamente più SCUri che nella specie precedente elamelle grigio-crema, non o poco sfumate di rosa Comune. Non comm.
611 - Mycena inclinata (Fr.) Quél. Pileo: 2-3,5 cm, da ovoide a conico-campanulato, poi espanso con umbone, margine striato-frastagliato, denticolato, superficie liscia e viscida con l'umido, di colore assai variabile, da biancastro a grigio-brunastro. Lamelle: ± fitte, ventricose, adnate, grigio-biancastre. Stipite: 5-\0 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, curvo, liscio, biancastro in alto, progressivamente giallo-brunastro verso la base brunorossastra e con peluria biancastra. Carne: ± consistente, biancastra, con odore sgradevole di olio rancido. Spore: S-\2 x 5-7,5 11m, ovoido-ellissoiclali. Ecologia: estate-autunno, gregaria, in folti gruppi cespitosi su ceppaie o detriti di varie essenze arboree. Comune. Non comm. 232
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Fam igl ia Mycenaceae
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Sezione Lucu/entoe Maas Geest - Basidiomi con pileo perlopiù con colorazioni diverse, lamelle ± concolori, talora con filo arancio, stipite con peluria alla base, spore amiloidi, u a f presenti. Cheilocistidi da claviformi a sferopeduncolati con apici diverticolati. 612 - il!fycena aumntiomarginata CFr.) QuéL Pileo: 0,5-2,5 cm, da conico-campanulato ad espanso con umbone centrale, margine leggermente striato per trasparenza, superficie liscia e pruinosa, di colore bruno-arancio, grigio-brunastro con margine arancio e centro più scuro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate o un po' decorrenti, grigio-giallastro con filo arancio ± pallido. Stipite: 5-10 x 0,1-0,3 cm, cilindrico, giallastro, spesso brunastro a partire dalla base, decorata cla peluria giallastra. Carne: fragile, bruniccia, con odore un po' rafanoide Spore: 8,5-10,5 x 4,5-6 11m, ellissoidali, clindriche. Ecologia estate-autunno in montagna, in gruppi ± numerosi su detriti di aghifoglie, raramente su latifoglie. ± comune. Non comm.
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Sezione Rubromorginotoe Singer ex Maas Geest - Basidiomi con pileo bruno-rossastro, rosa-violaceo, lamelle biancastre con filo colorato, spore amiloidi, u a f. presenti Cheilocistidi di forma varia, non diverticolati. 613 - M,ycena seynii QuéL Pileo: 2,5-5 cm, da conico-campanulato ad emisferico ± umbonato, margine leggermente striato per trasparenza; superficie liscia e pruinosa, di colore rosa-vinoso, crema-rosato con centro brunastro. Lamelle: piuttosto spaziate, ad nate o decorrenti per un dentino, biancastre, talora sfumate di rosa con filo punLeggiato di bruno-rossastro. Stipite 4-7 x 0,3-0,6 cm, cilindrico, curvo, ± concolore al pileo, base decorata da folta peluria biancastra. Carne: piuttosto fragile, rosa-grigiastra, con odore un poco rafanoide. Spore: 12-15 x 6,5-7 11m, ellissoidali o clindriche. Ecologia: autunno-inizio inverno, in gruppetti ± cespitosi o isolata, su strobili di pino, soprattutto in area mediterranea. Abbastanza comune. Non comm.
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614 - Myceno reno/ii Quél- Si distingue per il colore del pileo rosa-pallido con centro brunastro più scuro che contrasta nettamente con lo stipite, giallo-crema, spesso curvo edecorato alla base da una fitta pelUria biancastra. Le lamelle sono biancastre con filo tipicamente punteggiato di porpora Cresce cespitosa su ceppaie di latifoglie ed aghifoglie Non comune. Non comm. Sezione Frogi/ipedes (Fr.) Quél. - Basidiomi di colore bruno-grigiastro, biancastro, spore amiloidi. U a f presenti. Cheilocistidi di forma variabile, lisci o con grossolane escrescenze all'apice, non diverticolati. 615 -iV(ycena aetites CFr) Quél Pileo 0,5-3,5 cm, inizialmente conico-campanulato, infine appianato, ± umbonato, margine nettamente striato per trasparenza; superficie bnmo-nerastro con centro che è inizialmente ocraceo. Il margine risulta spesso più chiaro. Lamelle: abbastanza spazi ate, adnate, un po' ventricose, bianco-grigiastro, con il filo biancastro. Stipite 4-8 x 0,1-0,5 CIn, cilindrico, slanciato, liscio e flessuoso, grigio-brunastro, più chiaro all'apice, con peluria biancastra alla base. Carne: esigua, grigio-biancastra, con odore un poco rafanoide. Spore: 7,5-11 x 4-6 11m, ellissoidali, cilindriche. Ecologia estate-autunno, in gruppi di pochi esemplari su residui vegetali di aghifoglie o latifoNon comm. glie. Abbastanza comune.
616 -M,ycena albido-rosea Robich Pileo: 1,2-1,5 cm, conico-campanulato o ± emisferico, appena umbonato, margine liscio; superficie glabra, umformemente blanco-candldo. Lamelle: PIUttosto spazlate, adnate, o decorrentI per un dentino, rosa-biancastro, più chiare verso il filo. Stipite: 3-5 x 0,1-0,2 cm, biancastro, curvo, con macchie brunastre e villosità biancastre verso la base. Carne: esigua, biancastra, inodore. Spore: 7,5-9 x 4,5-6 11m, ellissoidali CRobich). Ecologia: estate-autunno in montagna, isolata o in gruppetti su strobili di abete rosso; specie di recente descrizione. Molto rara. Non comm. 617 - Myceno niveipes (Murrill) Murrill - Specie dal colore pileico inizialmente brunastro, diviene grigio-brunastro al centro e biancastro al margine, lo stipite biancastro è interamente fibrilloso con base un po' allargata ericoperta di peluria biancastra La carne ha odore ± intensamente nitroso con componenti farinose. Cresce su residui legnosi di latifoglie Non comm. 234
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Famiglia l11.ycenaceae
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618 -Mycena laevigata (Lasch) Gillet Pileo: 1-2,5 cm, da conico-campanulato ad appianato con leggero umbone, margine appena striato per trasparenza, superficie liscia, biancastra con centro giallino, giallo-brunastro, spesso con macchioline brunicce. Lamelle: spaziate, adnate, o appena decorrenti per un dentino, biancastre, bianco-rosate. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm, subcilindrico, curvo, liscio, tendente ad allargarsi progressivamente verso l'alto, biancastro, grigio-ocraceo, brunastro verso la base che è decorata da peluria biancastra,. Carne: esigua, biancastra, inodore. Spore: 6-8 x 3,5-4,5 )lm, ellissoidali. Ecologia: estate-autunno in montagna, cespi tosa in gruppi di numerosi esemplari su detriti vegetali. Non molto comune. Non comm. 619 - Mycena citrinomarginata Gillet - Si riconosce per il colore piieico giallastro, giallo-olivastro con centro piÙ scuro, il margine nettamente striato in trasparenza e la carne con odore leggermente rafanolde. Lo stipite, esile ed assai slanciato, alla base, è ricoperto da una scarsa peluria ed è ± concolore al pileo. Cresce su lettiere di foglie ed aghi In montagna. Non comm.
620 - Mycenajragillima A.H. Sm. Pileo: 1-3 cm, da ovoide, conico-campanulato ad espanso, margine striato per trasparenza, superficie liscia e pruinosa, grigiastra con centro più scuro. Lamelle: spaziate, adnate, o appena decorrenti per un dentino, grigio-biancastro. Stipite: 3-6 x 0,05-0,2 cm, cilindrico, liscio, grigio, un po' ingrossato alla base che è decorata da peluria biancastra Carne: inconsistente, grigio-biancastro, inodore. Spore: 8-10 x 5-6 )lm, ellissoidali o un po' cilindriche. Ecologia: estate-autunno in gruppi di pochi esemplari su resti di rosacee e felci. Rara. Non comm.
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621 - Mycena leptocephala (Pers.) Gillet - Si distingue macroscopicamente per il colore pileico e stipitale dai toni grigio-brunastro e per le abitudini ecologiche meno specifiche (crescita presso residui legnosi di varie essenze). Dal punto di vista microscopico vanno segnalati i cheilocistidl di forma fusiforme con zona apicale ingrossata (Robich) Non comm. 622 - Mycena pilosella Maas Geest. - Èuna piccola specie (pileo di 1-1,5 cm) dal colore grigiastro o grigio giallastro ben caratterizza ta per possedere lo stipite ricoperto da una delicata peluria che gli conferisce un aspetto tipicamente pubescente; cresce Isolata o in gruppi di pochi esemplari su residui di foglie o legno in boschi misti. Rara. Non comm. 623 - Mycena polygramma (Bull.) Gray Pileo: 3-6 cm, da conico-campanulato ad espanso, con ampio umbone centrale, margine nettamente striato per trasparenza e rialzato con l'età, superficie radialmente solcata, bruno-grigiastro con centro normalmente più scuro. Lamelle: spaziate, adnate, bianco-grigiastro, talora debolmente sfumate di rosa. Stipite: 8-15 x 0,2-0,5 cm, cilindrico, tipicamente striato in senso longitudinale, talvolta ritorto, di consistenza coriacea, grigio con riflessi argentei, con base radicante decorata da una fitta peluria biancastra. Carne: esigua, grigio-biancastro, con odore nullo debolmente rafanoide. Spore: 8,5-11,5 x 6-7,5 )lm, ellissoidali. Ecologia: estate-autunno in gruppetti ± numerosi su resti e detriti di latifoglie ed aghifoglie varie. Molto comune. Non comm.
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624 - Mycena vitilis (Fr.) Quél. Pileo: 0,5-3 cm, da conico-campanulato ad espanso-appianato, con o senza umbone ± acuto, margine striato per trasparenza, superficie liscia e pruinosa, grigiastra, crema-grigiastro con centro brunastro più scuro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, o libere, biancastre, talvolta macchiate di b:uno. Stipite: 5-12 x 0,05-0,3 cm, cilindrico, liscio, ass~i sl~nciato c flessuoso, curvo, elast!~o, gri- (D....- . glO-bmncastro, decorato alla base da abbondantc peluna biancastra. Carne: fragIle e quasI I m p a l - pabile, grigio-biancastro, con odore nullo o appena rafanoide. Spore: 8,5-12,5 x 6-7,5 )lm, ellissoidali. Ecologia: estate-autunno in gruppetti ± numerosi su detriti e resti vegetali, soprattutto in zona mediterranea. Abbastanza comune Non comm. 625 - Mycena zephirus (Fr.) P Kumm. - SI dlstrngue macroscopicamente per il colore della superficie pileica più chiaro che spesso presenta grosse macchie brunicce, lo stipite è meno slanCiato e flessuoso di quello della specie precedente e presenta una colorazione grigiastra o, piÙ spesso, brunastra. Ha abitudini ecologiche dissimili privilegiando i boschi di aghifoglie efaggi in ambiente montano. Abbastanza comune. Non comm.
626 - Mycena strobilicola J. Favre et Kuhner - Si riconosce già per il colore pileico, bruno scuro, e per la forma emisferica del medesimo. Gli elementi che però la fanno distinguere agevolmente dalle altre specie della sezione a cui appartiene sono il substrato di cresCita (strobili di abete) in montagna unita alla stagione di comparsa primaverile. Non comune. Non comm. ---!
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Famiglia Mycenaceae
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Sezione Lactipedes (Fr) Quél. - Basidiomi con pileo bruno-rossastro, giallastro, stipite che, alla sezione, secerne latice biancastro o rossastro. U. af. presenti Cheilocistidi lageniformi-digitati, lisci con apice diverticolato. Spore amiloidi.
627 - Mycena galopus (Pers.) P. Kumm. Pileo: 1-3 cm, da conico-campanulato, emisferico a quasi appianato, ± umbonato, margine striato per trasparenza; superficie liscia, di colore variabile, bruno-grigiastro, crema con centro spesso più scuro. Lamelle: abbastanza fitte, adnate o decorrenti per un dentino, bianco-grigiastro, talora con filo più chiaro. Stipite: 5-10 x 0,3-0,5 cm, cilindrico, liscio, secernente abbondante latice bianco alla frattura, grigio-brunastro, con base decorata da peluria biancastra. Carne: fragile, grigio-biancastro, con odore nullo o un poco rafanoide. Spore: 10-12 x 5-6,5 11m, ellissoidali o cilindriche. Ecologia: estate-autunno in gruppetti su detriti vegetali di latifoglie ed aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 628 - Mycena galopus var leucogala (Cooke) H. Lange - Si distingue immediatamente per il colore bruno scuro, quasi nerastro, del pileo e dello stipite, per il resto presenta i medesimi caratteri della specie tipo. Abbastanza diffusa. Non comm. 629 - Mycena haematopus (Pers.) P. Kumm. Pileo: 1,5-3 cm, da conico-campanulato ad emisferico con umbone centrale, margine leggermente striato per trasparenza ed inizialmente debordante; superficie liscia e pruinosa, di colore brunorossastro con riflessi rosa-vinoso con centro più scuro. Lamelle: piuttosto spaziate, adnate o decorrenti per un dentino, biancastre, talora sfumate di rosa con filo per eccezione punteggiato di rosso. Stipite: 3-7 x 0,2-0,4 cm, cilindrico, pubescente, ± concolore al pileo, secernente abbondante latice bruno-rossastro alla sezione, base decorata da peluria biancastra. Carne: piuttosto fragile, vinoso-grigiastro, con odore un po' rafanoide. Spore: 7,5-10 x 5-6,5 11m, ellissoidali o cilindriche. Ecologia: estate-autunno, in gruppi di numerosi esemplari cespitosi su detriti di aghifoglie, più raramente su resti di latifoglie. ± comune. Non comm.
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630 - Mycena sanguinolenta (Alb. et Schwein.) P. Kumm. - Si distingue dalla precedente per le dimensioni leggermente Inferiori (pileo 1-2 cm) nettamente striato, di colore rosa-brunastro; il filo delle lamelle è sempre punteggiato di rosso-vinoso mentre illatlce è porporino-vinoso. Rispetto alla specie precedente cresce in gruppi ± numerosi, ma non cespitosi, su detriti vegetali di varie essenze, soprattutto pino nero. Abbastanza comune. Non comm. 631 - Mycena crocata (Schrad.) P. Karst. - Piccola specie (pileo ]-2 cm), ha portamento slanciato e si caratterizza per possedere colorazione pileica brunastra o grigio-nerastro con macchie brune e margine nettamente striato; il latice, assai abbondante, è arancio-vivo. Cresce isolata o in piccoli gruppi su lettiere di foglie (faggio) o aghi di diverse aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm. Sezione Hygrocyboideae (Fr.) Singer - Basidiomi con pileo e stipite glutinosi e vischiosi, ± concolori, giallastri o brunastri, spore amiloidi. U. a f. presenti o assenti_ Cheilocistidi di forma irregolare, ricoperti da escrescenze informi.
632 -Mycena epipterygia (Scop.) Gray Pileo: 1,5-2 cm, dapprima ovoide, poi conico-campanulato, infine espanso, ± umbonato, margine striato per trasparenza; superficie ricoperta da uno strat? di glutine asporta?ile, giallastra, brunogIallastro. Lamelle: piUttosto rade, adnate, o decorrentI per un dentmo, biancastre con glutme asportabile. Stipite: 4-8 x 0,1-0,3 cm, cilindrico, per lo più glutinoso, giallastro o giallo brunastro, con base finemente pelosa. Carne: esigua, biancastra, con odore subnullo. Spore: 7,5-11 x 5-6,5 11m, ellissoidali. Ecologia: estate-autunno in gruppi di numerosi esemplari su detriti vegetali di aghifoglie e latifoglie. Molto comune nelle sue forme e varietà. Non comm.
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Di tale specie esistono diverse forme evarietà, tra esse ricorderemo: 633 - Mycena epipterygia var. pelliculosa (Fr.) Maas Geest., con pileo grigio-brunastro estipite grigio-biancastro, e spore di forma ellissoidale-globosa e 634 - Mycena epipterygia var. viscosa (Maire) Ricken con pileo bruno, carne che tende ad arrossare con l'età, dall'odore farinoso sgradevole. Entrambe le varietà hanno abitudini ecologiche e caratteri organolettici uguali alla specie tipo.
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Famigl ia Mycenaceae
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Sezione Fu/igine//oe (AH. Sm. ex Singer) N1aas Geest - Basidiomi ± vischiosi, con pileo e stipite dai colori tendenzialmente bruno-grigiastro, lamelle adnate o decorrenti con filo glutinoso, stipite vischioso con presenza di peluria alla base, spore amiloidi. U. a f. presenti. Cheilocistidi subclaviformi diverticolati.
635 - Mycena vulgaris (Pers.) P. Kumm. Pileo: 0,5-1 cm, da inizialmente emisforico ad espanso con l'età, ± umbonato, margine nettamente striato per trasparenza; superficie liscia e glutinosa, brunastra con centro più scuro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, o decorrenti per un dentino, filo con glutine separabile, grigio-crema. Stipite: 2,5-4 x 0,1-0,2 cm, cilindrico, liscio, flessuoso, glutinoso, ± biancastro, decorato alla base da peluria bruniccia. Carne: fragile ed impalpabile, grigio-biancastro, con odore debole farinoso. Spore: 6,5-9 x 3-4,5 llm, ellissoidali. Ecologia: estate-autunno in montagna, gregaria in gruppi numerosi su resti di corteccia e lettiere di aghi di aghifoglie. ± comune. Non comm. Sezione C%dontes (Fr. ex Berk.) Quél. - Basidiomi di medie dimensioni, con pileo igrofano diversamente colorato, spesso sfumato di viola, lamelle adnate, decorrenti, spesso presenza di peluria alla base stipitale, spore amiloidi o non. U af. presenti. Cheilocistidi ± ventricosi, fusiformi, lisci, non diverticolati.
636 - Mycena pelianthina (Fr.) Qué!. Pileo: 2-5 cm, dapprima campanulato, poi emisferico-appianato con l'età, margine striato; superficie igrofana, liscia, grigio-violetto, grigio-rosato, con centro decolorato al crema. Lamelle: piuttosto fitte, adnate o decorrenti per un dentino, crema-violetto, con filo punteggiato di bruno-porpora. Stipite: 4-8 x 0,4-0,6 cm, cilindrico, crema-biancastro, percorso da fibrille longitudinali bruno-porporino, con base allargata recante peluria biancastra. Carne: bianco-grigiastro, con odore complesso, rafanoide-farinoso. Spore: 6-7 x 2,5-4 llm, cilindrico-ellissoidali, ovai dali-allungate. Ecologia: autunno, isolata o in gruppi di pochi esemplari, su terreno cosparso da detriti vegetali. Più comune in faggeta. Non comm.
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637 - Mycena diosma Krieglst et Schwbbel - Molto simile, ha colorazioni pllelche bruno-violacee, mediamente piÙ scure e cariche che quelle della specie precedente; il carattere che però la fa distinguere immediatamente anche dalle altre specie della seZIOne è rappresentato dall'odore della carne fruttato e gradevole e, talvolta, terroso-rafanoide Cresce su terreno ricco di resti vegetali. Poco comune. Non comm.
----+ 638 - Mycena pura (Pers.) P. Kumm. Pileo: 2-6 cm, da conico-campanulato ad emisferico-appianato, spesso con largo umbone, margine striato per trasparenza, poi rialzato in vecchiaia; superficie molto igrofana e liscia, grigio-violetto, rosa-grigiastro, con centro talvolta ocraceo o più scuro. Lamelle: ± fitte, adnate o uncinate, ventricose, biancastre con sfumature rosa. Stipite: 4-8 x 0,4-0,8 cm, cilindrico, fragile, pruinoso in alto, ± concolore al pileo, con base decorata da peluria biancastra. Carne: bianco-grigiastro, con odore rafanoide. Spore: 6,5-8 x 3,5-4,5 llm, ellissoidali. Ecologia: estate-autunno, isolata o in gruppi di pochi individui, su detriti vegetali di vario tipo. Molto comune ovunque. Tossico
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639 - Mycena pura f. a/ba (Gillet) KOhner e 640 - Mycena pura f. /utea (Gillet) KOhner - Sono Identiche per caratteristiche macroe microscopiche ed organolettlChe alla specie tipo, da cui differiscono per il colore del pileo: completamente bianco candido per la pnma e giallo nella seconda. Entrambe poco frequenti. Tossico
641 -Mycena rosea (Schumach.) Gramberg [ = Al. pura varo rosea (Bui!.) Gillet] Pileo: 3-8 cm, inizialmente subcarnpanulato, infine emisferico-appianato, spesso con umbono centralo, margine striato per trasparenza; superficie igrofana, liscia, rosa-antico, decolorantesi al biancastro a partire dal centro. Lamelle: ± fitte, adnate o uncinate, ventricose, rosa-biancastro. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm, cilindrico, fragile, biancastro o rosa-biancastro, allargantesi verso la base che risulta decorata da una fitta peluria biancastra. Carne: biancastra, con odore rafanoide disgustoso e penetrante. Spore: 7-8,5 x 4,5-5 llm, ellissoidali, subcilindriche. Ecologia: estate-autunno, isolata o gregaria su lettiere di foglie rnarcescenti, rametti, frustuli o residui vegetali di vario tipo. Comune in diversi tipi di ambiente, soprattutto in faggeta. Tossico ---------------------------------------------
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Famiglia Mycenaceae
Sezione Aciculae Kuhner ex Singer - Basidiomi piccoli, colori piieici caldi e vivaci giallo-arancio. U. a f. presenti. Cheilocistidi ± fusiformi, lisci, non diverticolati. Spore non amiloidi.
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642 -Mycena acicula (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 0,4-1 cm, da conico ad emisferico, spesso con piccolo umbone, margine striato per trasparenza, tendente a rialzarsi con l'età; superficie viscida a tempo umido, un poco pruinosa, rossoarancio, giallo-arancio, più scura al centro. Lamelle: spaziate, adnate, ventricose, biancastre. Stipite: 2,5-10,5 x 0,05-0,1 cm, cilindrico, esile e slanciato, giallo, biancastro e fibrilloso alla base. Carne: esigua ed inconsistente, giallastra, inodore ed insapore. Spore: 8,5-10,5 x 2,5-4,5 p.m, oblunghe, ellissoidali. Ecologia: dalla primavera all'autunno, isolata o in piccoli gruppi, ai bordi delle strade o su sentieri, su detriti di latifoglie. Comune. Non comm.
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Sezione Adonidae - Basidiomi di piccole dimensioni, colori pileici vivaci, lamelle con filo biancastro, spore amiloidi o non. U. a f. presenti. Cheilocistidi ± lageniformi, flessuosi e lisci.
643 -Mycena adonis (Bull.) Quél. Pileo: 0,8-1,5 cm, conico, emisferico-campanulato, margine non o poco striato; superficie liscia e glabra, uniformemente rosa-salmone o rossastra. Lamelle: ± spaziate, adnate o decorrenti per un dentino, rosa, biancastre sul filo. Stipite: 2-4 x 0,1-0,3 cm, cilindrico, un po' rastremato in basso, esile e slanciato, fragile, biancastro, fibrilloso alla base. Carne: esigua ed inconsistente, inodore ed insapore. Spore: 8,5-10,5 x 5,5-7 p.m, ellissoidali, subglobose. Ecologia: estate-autunno, isolata o gregaria, su detriti legnosi in decomposizione, ramoscelli, aghi o frustuli. ± comune. Non comm.
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644 - Mycena leptaphy/la (Peck) Sacc. - SI distingue dalla precedente per il pileo campanulato ed umbonato, di colore giallo-arancio più carico al centro, talvolta quasi brunastro, per le lamelle biancastre appena sfumate di rosa eper lo stipite che tende ad imbrunire verso il basso in vecchiaia. Ha abitudini ecologiche simili alla specie precedente. Non comm. 645 - Mycena flavaalba (Fr.) Quél. - Possiede pileo campanulato ed umbonato, dal colore inizialmente giallo carico. poi progressivamente più pallido, bianco-giallastro apartire dal margine, che è chiaro e nettamente striato, lamelle biancastre così come lo stipite, che presenta fibrille alla base. Lecologia è identica a quella delle specie precedenti Abbastanza comune. Non comm.
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---J Sezione Hiemalis Konrad et Maubl. - Basidiomi piccoli e fragili, con pileo e stipite bianco-grigiastro, spore non amiloidi. U. a f. non sempre presenti. Cheilocistidi ciiindrico-c1aviformi, lisci, con apice arrotondato o irregolare.
646 -Mycena alba (Bres.) Kiihner Pileo: 0,2-1,5 cm, da ovoide ad emisferico, poi espanso, quasi appianato, ± umbonato, margine striato per trasparenza; superficie pruinosa, crema-biancastro con centro più scuro. Lamelle: rade, adnate, o decorrenti per un dentino, biancastre. Stipite: 0,5-2 x 0,05-0,1 cm, cilindrico, liscio, curvo, pruinoso, biancastro, recante alla base peluria bianchiccia. Carne: esigua ed impalpabile, biancastra, con odore subnullo. Spore: 6,5-8,5 x 5-6,5 11m, ellissoidali, subglobose. Ecologia: estate-autunno in gruppi ± numerosi su cortecce degradate e marcescenti di latifoglie. Comune. Non comm.
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647 - Mycena hiemalis (Osbeck) Quél. - Simile macroscopicamente alla precedente, si distingue per la diversa forma delle spore, largamente ellissoidali di misura 8-9,5 x 5-6 ~m. Ha abitudini ecologiche simili ma periodo di crescita più ampio, potendo comparire anche durante gli inverni non troppo rigidi. Abbastanza comune e diffusa. Non comm.
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648 - Mycena alida Bres. - Si riconosce per il pileo conico ed umbonato, dai colori pallidi ma con centro crema-bruniccio. Le lamelle inizialmente biancastre tendono ad ingiallire con l'età, mentre il gambo, giallastro ed ornato alla base da peluria biancastra, è spesso radicante. Microscopicamente sono da rilevare le ife dell'epicutis Iiscie. Cresce su residui vegetali di varie essenze. Abbastanza comune. Non comm.
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Famiglia Entolomataceae 02
Genere Clitopilus Basidiomi omfaloidi o pleurotoidi, da piccoli a medi. Lamelle decorrenti arcuate, bianche, rosa o bruno rosate. Stipite da ben sviluppato a quasi assente, centrale o eccentrico. Spore con ;3-12 costolature longitudinali. Pileipellis tipo cutis o ixocutis con ife cilindriche Cistidi normalmente assenti. Ecologia in prati e boschi, saprotrofo (in alcuni casi micorrizico?). Tossicità: una specie di buona qualità (C. prunuLus) , nessuna tossica. Nella Check-Iist italiana sono segnalate 7 specie.
Genere Rhodocybe Basidiomi variabili (tri(;Qlomatoide, collibioide, micenoide, clitoci boide). Pi leo asci utto, da liscio a pruinoso. Lamelle adnate, annesse, uncinate o decorrenti, rosate a maturità. Stipite centrale. Sporata rosa ± pallido. Spore verrucose, ± cianofile. Che ilocistidi quando presenti filamentosi e a volte settati. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: solitario o in piccoli gruppi, in prati, aree aperte, boschi. Saprotrofo. Tossicità: una specie di scarsa qualità alimentare (R gemina), le altre prive di alcun interesse. Nella Check-list italiana sono segnalate 17 specie.
01 - Robusti esemplari di Rhodocybe gemi/w. 02 - Esemplari maturi di Clilopilus prunulus 03 - Esemplari di Rhodocybe n/lel/I!w su leniera di foglie di faggio.
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Genere Entoloma Basidiomi di aspetto variabile (tricolomatoide, collibioide, micenoide, clitociboide, pleurotoide, onfalinoide). Lamelle sublibere, adnate, decorrenti, con tonalità rosate ± intense a maturità. Veli assenti o come resti cortinoidi al margine pileico. Sporata rosa ± intenso. Spore non amiloidi, non destrinoidi, con profilo angolare (Pig. 5). Pileipellis tipo cutis, tricoderma, celluloderma. Cheilocistidi spesso presenti. Pleurocistidi generalmente assenti. Ecologia: solitario o in gruppi, su terreno nudo, resti legnosi in boschi e prati, generalmente saprotrofo, recentemente sono state individuate specie ectomicorriziche. Tossicità: poche specie di interesse alimentare (E. cLypeatum, E. sepium, E. saundersii) , alcune tossiche che inducono la sindrome resinoide (E. Lividum, E. lividoalbum) . Nella Check-list italiana sono segnalate 154 specie. 04 - Giovani esemplari di Entolomo prunuloides 05 - Spore di Entolomo profilo angoloso tipico 06- Esemplari lussureggianti di Entolomo lividum 07 - Esemplari di Entolomo /ormosum 08 - Entolomo cho/ybeum dal tipico colore blu-nerastro.
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Genere Clitopilus CFr. ex Rabenh.) P. Kumm
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649 - Clitopilus prunulus (Scop.) P. Kumm. Pileo: 3-6 cm; da convesso a piano-convesso ottusamente umbonato, infine ± concavo, margine a lungo involuto, sovente ondulato a maturità; superficie finemente vellutata, asciutta, vischiosa a tempo piovoso, biancastra, talvolta soffusa di grigiastro. Lamelle: fitte, decorrenti, dapprima biancastre, poi rosa-carnicino. Stipite: 3-6 x 0,6-1,2 cm; subcilindrico, centrale o ± eccentrico, biancastro. Carne: bianca; molto fragile con odore e sapore ± intensi di farina bagnata. Spore: ellissoidali-fusiformi, sottilmente costolate longitudinalmente; 9-11 x 5,5-6,5 ].1m. Ecologia: estate-autunno; boschi misti di aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Comm.
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650 - Clitopilus cystidiatus Hauskn. et Noordel. - Differisce per il pileo con colorazioni grigiastre (tipo L nebu/aris). le lamelle quasi
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del tutto prive di sfumature rosate e per la presenza di cheilocistidi ben differenziati.
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Non comm.
651 - Clitopilus scyphoides (Fr.) Singer (= C. intermedius Romagn.) Pileo: 1,5-3 cm; convesso, poi pianeggiante, di solito ± irregolare, margine a lungo involuto, lobato-ondulato; superficie finemente feltrata, bianco-lucente, con tendenza a macchiarsi di giallo sporco con l'età. Lamelle: poco fitte, decorrenti, bianche-giallognolo, poi rosate. Stipite: 1,5-3 x 0,30,8 cm, cilindrico o a forma di cono capovolto, centrale o eccentrico, bianco, tende a macchiarsi di giallastro. Carne: bianca, immutabile; odore intenso (di legno? di Hebeloma?), non farinoso, sapore analogo. Spore: ellissoidali, con deboli costolature longitudinali; 6,5-8,5 x 4-5 ].1m. Ecologia: estaNon comm. te-autunno; in zone erbose, sotto latifoglie. Raro. 652 - C/itopilus amarus De Haan - Èmolto simile, ma presenta carne di sapore amaro. Poco comune. Non comm. 653 - Clitopilus hobsonii (Berk. et Broome) P.D. Orton [ = C p/eurote//oides (Kuhner) Josserand J- Specie piccola (1-2 cm circa) caratterizzata dall'aspetto pleurotoide, basidiomi reniformi, sessili o con stipite laterale molto breve. Le spore misurano 7,5-9 x4,5-5,5 ~m. Cresce su legno marcescente di latifoglie e aghifoglie. Poco frequente Non comm.
Clitopilus daamsi Noordel. - Cresce tipicamente sull'imenoforo di Po/yporaceae e le spore misurano fino a 12 ~m.
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Genere Rhodocybe Maire Bull. Soc. Myc. de France 40, 1925
654-Rhodocybegemina (Fr.) Arnold [=R. truncata (Quél.) Bon l Pileo: 5-12 cm; dapprima convesso, poi pianeggiante, ± ondulato e umbonato, margine liscio, acuto; superficie da glabra a finemente feltrata, asciutta, ocra-arancione (color crosta di pane) ± uniforme. Lamelle: fitte, brevemente decorrenti, da cafì'elatte chiaro, a rosa-brunastro, facilmente separabili dal pileo, filo ± ondulato e seghettato. Stipite: 3-7 x 1-2 cm; cilindrico, talvolta un po' eccentrico, finemente fibrilloso, ruvido, bianco, imbrunente alla manipolazione, spesso dotato alla base di cordoni miceliari biancastri. Carne: biancastra; odore subfarinoso, di malio di noce, acidulo, sapore ± analogo. Spore: ellissoidali; 5,5-6,5 x 3,5-4,5 ].1m; u. a f. assenti. Ecologia: estate-autunno; boschi misti, di aghifoglie e latifoglie. Piuttosto comune. Comm. 655 - Rhodocybe nitellina (Fr.) Singer Pileo: 3-6 cm; da convesso ad appianato con debole depressione al centro, margine non striato; superficie da glabra e liscia, a finemente e radialmente fibrillosa (visibile con una lente), fulva-arancione acceso. Lamelle: fitte, adnate con filetto, concolori al pileo poco più pallide, con filo intero. Stipite: 5-10 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, sinuoso irregolare, talvolta compresso, sottilmente striato, fissile, concolore alle lamelle e al pileo, ma bianco e tomentoso alla base. Carne: esigua, beige con forte odore di farina e sapore analogo. Spore: ellissoidali; 7,5-9 x 4,3-5 )lm; u. a f. presenti. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, soprattutto faggio. Poco comune. Non Comm. 246
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Fam iglia Entol(YT/wtaceae
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656 -Rhodocybejallax (Qué!.) Singer Pileo: 1,5-4 cm; da piano-convesso a leggermente imbutiforme, di solito con piccolo, ma netto umbone al centro; superficie finemente tomentosa, opaca, bianca, immutabile al tocco. Lamelle: fitte, decorrenti, biancastre, poi crema-giallognolo soffuse di rosa pallido (può ricordare Clitopilus prunulus o Leucopetrillus rhodoleucus). Stipite: 2-4 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, talvolta più spesso in basso, liscio, opaco, biancastro,± fibrilloso e cotonoso alla base. Carne: bianca; inodore, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali, debolmente verrucose; 6,5-8,5 x 3,5-4,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di misti. Poco frequente. Non comm. 657 - Rhodocybe mundula (Lasch) Singer Stipite: 3-6 cm; dapprima piano-convesso, poi debolmente depresso, margine sottile, ondulato; superficie vellutata, opaca, grigio-brunastro, talvolta segnata al bordo da venature concentriche più scure. Lamelle: abbastanza fitte, decorrenti, alcune biforcate, da crema-biancastre, a grigio-fuliginose, rosa-olivastre. Stipite: 2,5-4 x 0,5-1 cm; irregolare, centrale o eccentrico, vellutato, biancastro, di solito con base allargata in un ammasso feltroso bianco. Carne: biancastra, immutabile al taglio, mentre stipite, pileo e lamelle anneriscono alla manipolazione; odore gradevole, farinoso, di Polyporus, sapore un po' amarognolo, astringente. Spore: ovali-arrotondate; 4,5-6 x 3,7-5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; boschi misti, in terreno ricco di humus. Raro. Non comm. 658 - Rhodocybe popinolis (Fr) Singer - Per molti aspetti affine alla specie precedente. tanto che per alcuni si tratterebbe di una semplice forma, si differenzierebbe per la carne non annerente. Ha spore subglobose che misurano 4,5-6.5 x4,5-5 ~m. Non comm.
Genere Entoloma (Fr.) P. Kumm
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Filhrer Pilzk. 23, 1871
Sottogenere Entoloma (Fr.) - Basidiomi di taglia media-grande, con portamento tricolomatoide, con pileo generalmente convesso, con o senza umbone; lamelle non decorrenti. Cheilocistidi assenti; pileipellis di tipo cutis o tricoderma o imeniderma, con possibili forme intermedie. U. a f. presenti.
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Sezione Entoloma [incl. Sez. Nolanidea (Fr.)] - Basidiomi ± carnosi, a crescita primaverile o estivo-autunnale.
659 - Entoloma lividum (BuI!.) Qué!. [= E. sinzwturtl (BuI!. eJ; Pers.) P. Kumm.] Pileo: 6-12 cm; dapprima emisferico, poi convesso-campanulato, appianato con largo e basso umbone; superficie liscia, glabra, bianca-grigiastro, livida, ocra-giallastro pallido. Lamelle: discretamente fitte, sub-libere, dapprima giallo-paglierino, poi rosa-salmone; filo fertile. Stipite: 5-15 x 1-3 cm; cilindrico, talvolta subclaviforme, biancastro, liscio, longitudinalmente fibrilloso, imbrunente con l'età. Carne: bianca, spessa; con odore intenso di farina, sapore analogo, sgradevole. Spore: da iso- a subisodiametriche, con angoli marcati; 8,5-10,5 x 7,5-9 ]lm. Ecologia: fine estate-autunno; in boschi di latifoglie, in particolare querce. ± diffuso. Confondibile con Lepista nebularis. Tossico 660 - Entolomo prunuloides (Fr) QuéL ( = E inopiliforme Bon) - Affine alla specie precedente, ha pileo di circa 4-5 cm di diametro, glabro o fibrilloso, di colore chiaro, lamelle piuttosto rade, all'inizio bianche e non gialle, carne con odore farinoso. Le spore sono più piccole ed Isodlametnche, misurano in media 7,5 ~m di diametro. Si distinguerebbe anche per differenti esigenze ecologiche: predilige prati erbosi sub-montani anziché boschi di latifoglie. Non comm.
661 - Entoloma bloxamii (Berk. et Broome) Sacco Pileo: 4-7 cm; dapprima conico-campanulato, poi convesso umbonato, margine a lungo involuto; superficie liscia, talvolta fibrillosa, rugosa, grigia-bluastro intenso con tonalità violette, tende a sbiadire con l'età. Lamelle: moderatamente fitte, sublibere, bianche, poi rosa delicato; filo fertile. Stipite: 4-7 x 1-2,5 cm; cilindrico, concolore o più pallido del pileo, biancastro alla base longitudinalmente fibrilloso. Carne: biancastra, spessa; odore ± intenso di farina, sapore analogo. Spore: isodiametriche, con angoli netti; 7,5-9 x 7-8 ]lm. Ecologia: autunno; in zone aperte erbose, in prossimità di latifoglie varie. Raro. Non comm.
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Famiglia Enlolomalaceae
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662 - Entoloma nitidum Quél. Pileo: 3-6 cm; dapprima conico-campanulato, poi piano-convesso ± umbonato; superficie liscia o finemente fibrillosa, blu-grigiastro, blu-acciaio ± scuro. Lamelle: poco fitte, adnato-smarginate; bianche, poi bruno-rosato; filo fertile. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, talvolta radiciforme, spesso contorto, blu scuro metallizzato, percorso longitudinalmente da striature e fibrille biancastre, giallastro alla base. Carne: bluastra ai margini, bianca altrove; odore e sapore deboli, non significativi. Spore: isodiametriche, con angoli poco marcati; 7-8,5 x 6,5-8 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Non comune. Non comm. 663 -Entoloma clypeatum (L.) P. Kumm.
Pileo: 4-10 cm; da conico-campanulato a piano-convesso con largo umbone, igrofano; superficie ondulata, ± irregolare, glabra, liscia, un po' viscida con tempo umido, brunastra, ocra-grigiastro e ± screpolata a tempo secco. Lamelle: poco fitte, smarginate, grigiastre, poi bruno-rosate; filo fertile, concolore. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; cilindrico, fibrilloso, bianco, ingrigente con l'età. Carne: bianca; odore e sapore di farina. Spore: subisodiametriche, con angoli ± netti; 8,5-11 x 7,5-10 11m. Ecologia: in primavera, subcespitoso; fra l'erba, presso piante da frutto (Rosaceae). Comune. Comm. 664 - Entoloma aprile (Britzelm.) Sacco Pileo: 2,5-5 cm; dapprima conico-campanulato, poi piano-convesso ed umbonato, margine ± striato, igrofano; superficie umida, lucida, liscia, bruno-rossastro ± scura a tempo umido, beige-grigiastro con il secco. Lamelle: poco fitte, adnato-smarginate, prima grigiastre, infine rosa; filo fertile, concolore. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, con base talvolta ricurva ed ispessita, biancastro, pruinoso all'apice, fibrilloso, tende ad imbrunire in basso. Carne: bianco-grigiastro; odore e sapore di farina rancida. Spore: subisodiametriche, ± angolose; 9-10,5 x 7,5-10 11m. Ecologia: primavera; in radure, spesso sotto olmi. ± comune. Non Comm. 665 - Entoloma niphaides Romagn. ex Noordel. - Si distingue con relativa facilità dalle altre specie primaverili, per il colore interamente bianco puro dell'intero basidioma. Importante per il riconoscimento è l'immediata reazione positiva della carne al guaiaco. Cresce a fine inverno-inizio primavera, sotto Rosaceae, spesso in prossimità di siepi di biancospino (Crataegus spp). Raro. Tossico
666 - Entoloma saundersii (Fr.) Sacco Pileo: 4-8 cm; emisferico, convesso, infine irregolarmente appianato con o senza largo umbone, margine ondulato e ± frastagliato a maturità; superficie liscia, glabra, biancastra, poi beige-grigiastro con riflessi argentei, imbrunente con l'età. Lamelle: rade, adnato-smarginate, biancastre, poi rosate; filo irregolare e fertile. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; subcilindrico, robusto, liscio o fibrilloso-costolato, dapprima bianco, poi bruno-grigiastro. Carne: bianca; odore e sapore farinosi; blu con guaiaco. Spore: isodiametriche, con angoli poco marcati; 10-12,5 x 9,5-11 11m. Ecologia: cresce, spesso subcespitoso, ad inizio primavera sotto olmi e Rosaceae. Non comune. Comm. 667 - Entolama sepium (Naulet et Dossier) Richon et Roze - Affine ai precedenti, con alcuni condivide anche il colore chiaro dei basidiomi, l'odore e il sapore farinosi della carne, nonché periodo ed ambiente di crescita In primavera sotto Rosaceae; SI distingue per il waggio rosso-arancione della carne allo sfregamento e nel punti erosI dagli animalI. Spore 8-10 x 7,5-9 ~m. Comm.
Sezione Rhodopolia (Fr.) Noordel. [incl. Sez. Turfosa (Romagn.) Noordel.] - Basidiomi meno carnosi, nettamente igrofani, portamento piuttosto collibioide.
668 - Entoloma rhodopolium (Fr.) P. Kumm. Pileo: 4-10 cm; dapprima conico-convesso, poi piano-depresso con umbone centrale, margine ondulato, striato a tempo umido; superficie liscia, glabra, grigia-brunastro ± carico, radialmente fibrillosa e più chiara con tempo secco. Lamelle: poco fitte, adnato-smarginate, a lungo biancastre, poi rosate; filo fertile. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; cilindrico, ± flessuoso, striato-fibrilloso longitudinalmente, biancastro, ingrigisce con l'età. Carne: biancastra; inodore e con sapore sgradevole. Spore: subisodiametriche, con angoli ± marcati; 8-10 x 7,5-8,5 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie. Comune. Tossico 669 - Entoloma rhodopolium f. nidorosum (Fr) Noordel. - Si distingue dalla specie tipo per la taglia generalmente più piccola, per il colore con tonalità più chiare e, soprattutto, per la carne con odore ± nettamente nitroso-c1orato. Comune.
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Famiglia Entolornataceae
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670 - Entoloma lividoalbum (Kuhner et Romagn.) Kubiaka Pileo: 4-8 cm; dapprima conico-convesso, poi disteso e ± irregolare con umbone ottuso, margine liscio, ondulato con l'età; superficie glabra, di colore grigio-brunastro, lardacea a tempo umido, più pallida e lucida con il secco. Lamelle: poco fitte, adnato-smarginate, a lungo biancastre, infine rosate; filo seghettato fertile. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, diritto o leggermente arcuato, striato-fibrilloso longitudinalmente, bianco, imbrunente a maturità. Carne: bianca; con odore e sapore ± intensi di farina. Spore: subisodiametriche, con angoli netti; 8,5-10,5 x 7,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; talvolta subfascicolato in boschi di latifoglie, spesso sotto castagni. Abbastanza comune. Tossico 671 -EntolO1na turbidum (Fr.) Quél. Pileo: 3-5 cm; da conico-emisferico a campanulato espanso, infine piano con umbone centrale, margine finemente striato; superficie igrofana, glabra, bruna-scuro, soprattutto al disco, più chiara verso il bordo. Lamelle: poco fitte, smarginate, a lungo grigiastre, poi rosa sporco, filo fertile, concolore. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, talvolta fusiforme verso la base, striato-fibrilloso longitudinalmente, bianco-grigiastro con tendenza a scurire verso l'alto, ingiallente alla base con la manipolazione. Carne: grigiastra; priva di odore e sapore particolari. Spore: isodiametriche, con angoli poco marcati; 7-9 x 6,5-7,2 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in zone collinari e montane, all'inNon comm. terno o ai margini di boschi di aghifoglie, soprattutto sotto abete rosso. Frequente.
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Sottogenere Nolanea (Fr.) Noordel. - (Sezioni diverse) - Basidiomi per lo più con aspetto micenoide-collibioide, spesso con umbone, superficie pileica glabra; cheilocistidi presenti o non; pileipellis generalmente tipo cutis, con ife parallele, alcune con elementi terminali rialzati e rigonfi.
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672 - Entoloma hirtipes (Schum.) M.M. Moser Pileo: 3-6 cm; conico-campanulato, ± umbonato o papillato, margine debolmente striato a tempo umido, igrofano; superficie glabra, sericea-fibrillosa, bruna-rossastro ± scuro, schiarisce a tempo secco. Lamelle: piuttosto rade, smarginate, ventricose, biancastre, poi grigio-rosate; filo concolore sterile. Stipite: 6-12 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, talvolta un po' eccentrico, ± concolore al pileo, striato-fibrilloso longitudinalmente, talvolta contorto nel tratto inferiore, base ispido-bambagiosa bianca. Carne: brunastra, biancastra fra lo stipite ed il pileo; odore e sapore farinosi. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 10-12,5 x 7-8 ].lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: primavera-autunno; in zone erbose, in boschi misti di aghifoglie e latifoglie. Frequente. Non comm.
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673 - Ent%ma vernum Lundel -Simile alla specie precedente, condivide con essa la colorazione molto scura delle superficie del pileo ed il periodo di crescita. sì differenzia per il diverso odore della carne, piuttosto sgradevole, spermatlco. Non comm. 674 -Entoloma hebes (Romagn.) Trimbach Pileo: 1-4 cm; da conico a convesso-campanulato, infine piano e ± papillato, margine striato a tempo umido, igrofano; superficie glabra, bruna-rossastI'O pallido, sericea-fibrillosa, lucente e più chiara con tempo secco. Lamelle: poco fitte, sublibere, bianche, poi brune-rosato pallido; filo concolore sterile. Stipite: 6-12 x 0,2-0,5 cm; cilindrico; concolore al pileo o più pallido, pruinoso, soprattutto all'apice, nel tratto inferiore striato-fibrilloso con riflessi sericeo-argentati, talvolta contorto, base tomentosa, bianca. Carne: biancastra, senza odore e sapore particolari. Spore: subdiametriche, con angoli poco marcati; 9-12 x 6-7,5 ].lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; in zone fresche e umide in boschi di latifoglie. Poco frequente. Non comm. 675 -EntolO1najuncinum (Klihneret Romagn.) Noordel. Pileo: 1,2-3,5 cm; dapprima convesso, poi piano-convesso con umbone ottuso o papillato, talvolta anche un po' depresso, margine striato, ± ondulato e fessurato con l'età; superficie igrofana, glabra, bruno scuro a tempo umido, più pallido con il secco. Lamelle: rade, sublibere, grigiastre, poi bruno-rosate; filo concolore, fertile. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, o compresso-solcato longitudinalmente, concolore o più pallido del pileo, glabro, cotonoso e bianco alla base. Carne: brunastra; odore e sapore farinosi. Spore: subisodiametriche, nettamente angolose; 8,5-10,5 x 7,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; su terreno umido in boschi di latifoglie. Raro. Non comm.
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Famiglia Entolomataceae
676 - Entoloma sericeum (Bull.) Quél. Pileo: 2-6 cm; da conico a convesso-campanulato, con o senza papilla, margine striato solo con tempo piovoso, igrofano; superficie glabra, bruna-grigiastro, bruna-rossiccio, percorsa radialmente da fibrille sericee, brillanti, su fondo beige chiaro con tempo secco. Lamelle: poco fitte, ad natosmarginate, grigio-biancastre, poi bruno-rossastre; filo concolore, fertile. Stipite: 3-7 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, talvolta con base allargata, ± concolore al pileo, longitudinalmente percorso da striature bianco-argentate, base feltrata biancastra. Carne: bruno-grigiastro; con odore e sapore ± intensi di farina. Spore: isodiametriche, con angoli ± marcati; 7,5-10,5 x 7,0-9,5 Jlm. Ecologia: estate-auNon comm. tunno; in prati, pascoli, parchi, fra erba in sentieri boschivi. Piuttosto comune. Entoloma sericeum fo. nolaniformis (KOhner) Noordel. - Possiede portamento esile e gracile, quasi micenoide.
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677 - Entoloma ameides (Berk. et Broome) Sacco Pileo: 2-5 cm; dapprima campanulato, conico ottuso, poi piano-convesso, ± umbonato, margine striato a tempo umido, igrofano; superficie glabra, bruno-grigiastro se imbevuta, ocra-grigiastro pallido con fibrille radiali sericee, brillanti con tempo secco. Lamelle: rade, sublibere, grigiastre, poi bruno-rosate; filo concolore fertile. Stipite: 4-8 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, diritto o curvo, biancastro, poi ocra pallido, percorso longitudinalmente da striature-fibrillose biancastre. Carne: biancastra; con odore particolare dolciastro simile al carame1l6, sapore sgradevole. Spore: subisodiametriche, con angoli netti; 9-11 x 7-9 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in prati, pascoli, nello strato di lettiera del bosco. Raro. Non comm.
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678 - Entoloma sacchariolens (Romagn.) Noordel. - Si confonde facilmente con la specie precedente. Ha odore e colori pressoché analoghi, ma differisce essenzialmente per le lamelle con filo sterile per la presenza di cheilocistidi. Non comm. Sottogenere Leptonia (Fr.) Noordel. - Basidiomi poco carnosi, con portamento collibioide o omfalinoide, pileo convesso, depresso o ± ombelicato, superficie fibrilloso-tomentosa; cheilocistidi presenti o assenti; pileipellis da tipo cutis a sub-tricodermica. Sezione Leptonia (Fr.) Noordel. - Basidiomi con aspetto micenoide, pileo piano-convesso e ± umbonato.
679 - Entoloma euchroum (Pers.) Donk [= Leptonia euchroa (Pers.) P. Kumm.] PUeo: 1,5-4 cm; emisferico, poi piano-convesso, ± depresso centralmente; superficie radialmente fibrillosa, sericea, tomentosa-scagliosa, blu scuro con toni bruno-violacei. Lamelle: ± rade, da adnate a subdecorrenti, sin dall'inizio blu-viola intenso, poi viola-rosato, filo più scuro, sterile. Stipite: 3-6 x 0,2-0,6 cm; cilindrico, longitudinalmente striato-fibrilloso, sericeo, ± concolore alle lamelle ed al pileo. Carne: bluastra; con forte odore gradevole di violette (Noordeloos), sapore sgradevole. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 9-12 x 6-7,5 Jlm; cheilocistidi numerosi. Ecologia: estateautunno; su legno morto o vivo di varie latifoglie. Poco comune. Non comm.
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680 - Entoloma dichroum (Pers.) P. Kumm. - Possiede colorazioni tendenti al bluastro, si differenzia per le lamelle inizialmente biancastre e per la carne pressoché inodore. Stesse esigenze ecologiche della specie precedente, Non comm. 681 - Entoloma lampropus (Fr.) ResI. Pileo: 1,5-4 cm, conico-convesso, poi piano-depresso; superficie tomentosa finemente fibrillosa, presto dissociata in squamule radiali a maturità, soprattutto al centro, di colore grigio-brunastro. Lamelle: piuttosto rade, smarginate, bianche, poi grigio-rosate; filo concolore fertile. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, talvolta compresso e ritorto, percorso longitudinalmente da striature fibrillose blu nerastre su fondo blu acciaio, base tomentosa, biancastra. Carne: bianca; senza odore e sapore particolari. Spore: eterodiametriche, con angoli poco marcati; 7,5-10,5 x 5,5-6,5 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in radure erbose, sotto aghifoglie e latifoglie. Non comune. Non comm.
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Seziome Cyanula (Romagn.) Noordel. - Basidiomi con aspetto collibio-onfalinoide, pileo ± depresso o ombelicato.
682 - Entoloma serrulatum CFr.) ResI. Pileo: 1-4 cm; emisferico, poi piano-convesso, ± ombelicato, margine non striato; superficie tomentosa, poi finemente scagliosa, di colore blu-nerastro, ardesia scuro. Lamelle: rade, adnato-smarginate, bianco-azzurro pallido, poi tinte di rosa; filo punteggiato di blu scuro, sterile. Stipite: 3-8 x 0,3-0,5 cm; cilindrico regolare, talvolta compresso-scanalato, blu-grigiastro, fibrilloso, pruinoso all'apice, bianco tomentoso verso la base. Carne: bianco-bluastra; odore lievemente aromatico, fungino, sapore analogo. Spore: subisodiametriche, con angoli netti; 8,5-12 x 6,5-8 )lm; cheilocistidi abbondanti, pigmentati di blu. Ecologia: estate-autunno; in zone boschive sotto latifoglie, ma anche in radure, prati e pascoli. Abbastanza freqliente. Non comm. 683 - Ent%ma caesiocindum (Kuhner) Noordel. - Molto simile alla specie precedente, differisce per il pileo nettamente striato in trasparenza e di colore bruno scuro, raramente con toni bluastri relegati al margine. Ha spore angolose che misurano 8-10 x 6-8 ~m. Cresce tipicamente in zone umide, fra sfagnl, In torbiere; meno frequente del precedente. Non comm.
684 - Entoloma chalybaeum CFr.) Noordel. Pileo: 2-5 cm; da tronco-conico, ± ombelicato a piano-convesso, margine intero; superficie radialmente vergato-fibrillosa, ± squamulosa, blu-nerastra con toni violacei, molto scuri. Lamelle: ± spaziate, sublibere, inizialmente blu ± carico, poi grigio-rosate con tonalità bluastre; filo concolore, sterile. Stipite: 3-6 x 0,3-0,6 cm; cilindrico talora scanalato-compresso, liscio, concolore al pileo o più chiaro, più pallido in basso, base tomentosa bianca. Carne: blu-grigiastra; senza odore e sapore. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 8,5-12 x 6-8 )lm, cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; nelle radure boschive, prati e pascoli. Non comune. Non comm. 685 - Ent%ma cha/ybaeum var./azulinum (Fr.) Noordel. - Si differenzia per il margine pileico nettamente striato con tempo umido e per una superficie pileica solitamente meno squamulosa. Poco frequente.
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686 - Entoloma corvinum CKiihner) Noordel. Pileo: 1-3,5 cm; da convesso a piano-convesso, a sommità tronca per un ombelico ± pronunciato, margine non striato; superficie fibrilloso-squamulosa, inizialmente blu-nero intenso, poi decolorata, ± brunastra con l'età. Lamelle: poco fitte, adnato-smarginate, bianche sfumate di rosa; filo concolore, sterile. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, talvolta solcato longitudinalmente, striato-fibrilloso, concolore al pileo, blu-grigiastro pallido con l'età, base biancastra. Carne: ± concolore alle superfici esterne; inodore ed insapore. Spore: subisodiametriche, con angoli marcati; 9-12,5 x 6,57,5 )lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; radure, prati montani. Raro. Non comm.
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687 -Entolomamougeotù CFr.) Hesl. Pileo: 2-5 cm; dapprima convesso ombelicato, poi piano-convesso, largamente depresso con bordo reflesso a maturità, margine non striato; superficie tomentosa, non squamosa, grigio-ferro vivo con toni bluastri, percorsa radialmente da fibrille lucenti blu scuro. Lamelle: piuttosto rade, adnatosmarginate; bianche, poi debolmente rosate; filo sterile e concolore. Stipite: 5-7 x 0,5-0,7 cm; concolore al pileo, lucente, con fibrille e sottili costolature longitudinali, base biancastra. Carne: ± concolore alle superficie esterna; con odore gradevole, dolciastro, simile a pere molto mature. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati; 10-12,5 x 6-7,5 )lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; in parchi, prati, sotto latifoglie. Frequente. Non comm.
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688 - Entoloma incanum CFr.) Hesl. Pileo: 2-4 cm; ottusamente conico con il centro ± ombelicato, poi piano-convesso, margine striato; superficie radialmente fibrilloso-squamulosa, giallo-verdastro con toni quasi nerastri al centro, blu-verde allo sfregamento. Lamelle: ± rade, adnate, bianche con sfumature verdoline, poi rosa pallido; filo concolore, fertile. Stipite: 3-7 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, liscio, giallo-verde ± vivo, imbrunisce con l'età, vira al verde-bluastro allo sfregamento, base cotonosa, bianca. Carne: giallo-verdolino, verde-azzurro alla frattura; odore nitroso, di corno bruciato. Spore: subisodiametriche con angoli marcati; 10-13 x 7,5-9,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, fra l'erba e nel muschio, ai margini di strade e sentieri. Poco frequente. Non comm.
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Famiglia Entolomataceae
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689 - Entoloma scabrosum (Lasch) Donk Pileo: 3-6 cm; da conico-convesso a pianeggiante e centralmente ± depresso-ombelicato, margine non o poco striato; superficie fibrillosa, unita, beige-grigiastro ± scuro presto dissociata in sottili squamule concolori su fondo più chiaro. Lamelle: rade, adnato-smarginate, biancastre, poi grigiorosato; filo concolore, fertile. Stipite: 5-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, talvolta longitudinalmente solcato-compresso, grigio-brunastro con toni viola-bluastri ± estesi, fibrilloso, base tomentosa, bianca. Carne: biancastra, odore e sapore non caratteristici. Spore: subisodiametriche, con angoli poco marcati, 9-12,5 x 6,5-9 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie freschi e umidi, su terreno ricco di humus. Raro. Non comm. 690 - Entoloma asprellum (Fr) Fayod - Ha colore pileico grigio-brunastro simile alla specie precedente, si differenzia per il portamento più slanciato, con stipite sottile e, di solito, perfettamente cilindrico (4-8 x 0,2-0,3 cm) liscio e glabro, di colore blu-grigiastro uniforme con toni violacei scuri. Le lamelle sono bianco-grigiastre, con filo fertile e concolore. Non comm.
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691 - Entoloma poliopus (Romagn.) Noordel. - Simile alle specie sopra descritte, ha pileo squamuloso di colore bruno con centro quasi nerastro; lo stipite non eccessivamente slanciato, è dapprima bluastro etende a schiarire col tempo secco e l'età. Le lamelle, inizialmente biancastre, tendono poi ad assumere i tipici colori del genere. La carne, fragile, odora in modo tenue di farina. Cresce sotto conifere in gruppi di pochi esemplari. Abbastanza comune. Non comm
692 -Entolomafonnosum (Fr.) Noordel. Pileo: 2,5-3,5 cm; dapprima convesso, poi piano con leggera depressione ombelicale al centro, margine nettamente striato; superficie ricoperta da sottili scagliosità brunastre su fondo bruno-arancione più chiaro, fulvastro al centro. Lamelle: ± rade, smarginate, bianche, poi bruno-rosate; filo sterile, concolore. Stipite: 3-5 x 0,3-0,4 cm; cilindrico, liscio, glabro, di aspetto vitreo, bruno-giallastro pallido, talvolta sfumato di verde verso l'alto. Carne: biancastra; con odore e sapore insignificanti. Spore: subisodiametriche con angoli marcati; 10-12 x 7-7,5 ].lm; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; fra il muschio in boschi di aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm.
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Sottogenere Inocephalus Noordel. - Basidiomi con portamento di solito micenoide-inociboide, pileo campanulato umbonato o papillato, ± squamuloso; cheilocistidi presenti; pileipellis di tipo tricoderma, spore poliedriche o di forma particolare. Sezione Staurospora (largente et Thiers) Noordel. (unica sez. trattata) - Basidiomi con portamento ± micenoide, scuri, con spore di forma particolare.
693 - Entolorna coriferrmdwn (Britzelm.) Noordel. (= Nolanea staurospom Bres.) Pileo: 3-6 cm; da conico a campanulato con umbone ± evidente, margine striato, igrofano; superficie di solito liscia e glabra, colore bruno-grigiastro ± scuro con l'umido, nocciola pallido a tempo sacco. Lamelle: ± rade, sublibere, pallide, poi rosa-brunastro; filo concolore fertile. Stipite: 4-8 x 0,2-0,7 cm; cilindrico, grigio-brunastro, tipicamente percorso longitudinalmente da striature-fibrillose bianco sericeo, rettilinee, talvolta contorte, base cotonosa bianca. Carne: bruno-grigiastro pallido; odore ± intenso di farina, sapore rancido. Spore: ± cruciformi o a forma di stella; 8,5-12,5 ].lm. Ecologia: primavera-autunno; nelle zone umide, anche paludose, in boschi di aghifoglie e conifere. CmnuM. ~ncomm.
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694 - Entoloma conferendum var pusillum (Velen.) Noordel. - Si differenzia per la taglia più piccola (1-2 cm, di diametro) e per il substrato di crescita: su legno di latifoglie in avanzato stato di decomposizione. Non comm. 695 - Entoloma rhombisporum (Kuhner et Boursier) Noordel. - Con esigenze ecologiche analoghe e con tinte del basidiomi pressoché uguali alla specie precedente, si caratterizza principalmente per le spore aforma cuboide, di contorno per lo più quadrato con angoli ottusi viste di profilo, per il filo lamellare sterile e di conseguenza per la presenza di cheilocistidi. Le spore misurano 8-11 x 7-10,5 ~m (Noordel.). Non comm
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Fam igl la Entolomataceae
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Sottogenere Trichopi/us (Romagn.) Noordel. (incl. sottogen. Pouzere//a (Mazzer) Noordel.) - Basidiomi con aspetto tricolomoide-micenoide, pileo ± fibrilloso-squamuloso; cheilocistidi presenti; pileipellis da cutis a tricoderma. 10p-
696 - Entoloma jubatum (Fr.) P. Karst. Pileo: 3-6 cm; da conico a campanulato espanso, di solito con umbone ± acuto, margine non striato; superficie tomentosa-vellutata, unita, poi radialmente e finemente squamulosa, da grigio a bruno scuro, quasi nerastro, uniforme. Lamelle: poco fitte, sublibere, grigiastre, poi bruno-rossastre, filo sterile, concolore. Stipite: 4-8 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, talvolta subclaviforme, interamente percorso longitudinalmente da fibrillosità bruno-rossastre su fondo beige pallido. Carne: biancastra nelle parti centrali, concolore altrove, inodore, sapore acidulo. Spore: subeterodiametriche, con angoli ± netti; 7,5-10 x 6-7,5 11m; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno, fra l'erba dei prati, pascoli, radure e ai margini dei boschi. Poco frequente. Non comm. 697 - Ent%ma e/odes (Fr.) P. Kumm - Ha colorazioni pileiche bruno-grigiastre con riflessi metallici e sfumature violette. La carne, biancastra, è soffusa di lilla e ha odore esapore di farina rancida. Le spore, subisodiametriche con angoli poco marcati, misurano 9-12 x 7-9 ~m, possiede cheilocistidi. In estate-autunno spesso in luoghi acquitrinosi, boschi misti. ± comune. Non comm. 698 - Entoloma porphyrophaeum (Fr.) P. Kumm. Pileo: 6-12 cm; conico, poi campanulato-espanso con netto umbone ± acuto, margine ondulato non striato; superficie nettamente fibrillosa-tomentosa, segnata da fibrille radiali innate, bruno scuro con toni violacei, uniforme, con riflessi micacei. Lamelle: poco fitte, libere, ventricose, biancastre, poi bruno-rosato; filo sterile, concolore. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; cilindrico con base leggermente ispessita, striato longitudinalmente da fibrille bruno-porpora, vinose, su fondo più chiaro, pruinoso, biancastro verso la base. Carne: bianca, immutabile, con odore pressoché nullo, sapore gradevole. Spore: subeterodiametriche, 7,5-11 x 6-7,5 pm con angoli marcati; cheilocistidi presenti. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba di campi e praterie, radure boschive. Poco comune. Non comm.
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Sottogenere C1audopus (Gill.) t\loordel. - Basidiomi di piccola taglia, stipite centrale, laterale o nullo, lamelle decorrenti; portamento (habtfus) pleurotoide o nettamente omfalinoide. Sezione C1audopus Noordel. - Basidiomi con portamento pleurotoide; stipite laterale o assente. 699 - Entoloma byssisedum (Pers.) Donk Pileo: 0,5-3 cm; dapprima circolare, poi a forma di spatola o di ventaglio, margine ± lobato nell'adulto, non striato; superficie feltrata-fibrillosa, grigiastra o bruno pallido. Lamelle: poco fitte, biancastre, bruno-rosate a maturità; filo fertile concolore. Stipite: molto breve, curvo e solitamente laterale, talvolta assente; all'inserzione nel substrato sono spesso presenti rizomorfe miceliari bianche. Carne: esigua, con odore farinoso. Spore: subdiametriche con angoli poco marcati; 10-12,5 x 7-8 pm. Ecologia: autunno; su terreno o più spesso su residui legnosi. Non comune. Non comm. 700 - Ent%ma parasiticum (Quel.) Kreisel - Più piccolo (1 cm di diametro), ha colore bianco esuperficie tomentosa, si caratterizza per la crescita su basidiomi di diverse specie, spesso su Canthare//us cibonus. Le spore misurano; 9,5-12 x 8-10 ~m Non comm. Sezione Undati (Romagn.) Noordel.- Basidiomi con aspetto omlalinoide, stipite regolare, centrale.
701 - Entoloma undatum (Fr.) M.M. Moser Pileo: 1,5-4 cm; da convesso-ombelicato a concavo, margine lobato a maturità, non striato; superficie cosparsa da fibrille radiali grigio-argentate su fondo brunastro ± scuro, uniforme o con qualche zonature concentrica. Lamelle: piuttosto fitte, arcuate-decorrenti, beige-grigiastre, poi rosate; filo fertile concolore. Stipite: 2-3,5 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, talvolta compresso, centrale o eccentrico, ± concolore al pileo, pruinoso all'apice. Carne: bruniccia; con odore e sapore ± farinosi. Spore: subisodiametriche con angoli poco marcati; 7,5-10 x 5,5-7 pm. Ecologia: estate-autunno; sul terreno nudo o su residui legnosi. ± comune. Non comm. 702 - Ent%ma rugosum (Malençon) Bon -Più piccolo (1-2 cm di diametro), ha superficie subglabra, interamente bianca e lamelle rade ed arcuato-decorrenti da bianche arosate. La carne, concolore, non pOSSiede odori particolari. Le spore, subisodiametriche, con angoli poco marcati, misurano 5-12 x7,5-9 ~m (Noordel.). In estate-autunno; su terreno fra l'erba, spesso presso lecci. Non comm. 260
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Fam iglia Entolomataceae
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Famiglia Bolbitiaceae 02
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Genere Bolbitius Basidiomi micenoidi o coprinoidi, generalmente fragili. Pileo bianco, giallo o grigio violaceo, spesso viscido, liscio, striato o solcato almeno al margine. L,lmelle libere o poco adnate Stipite fragile, leggermente fioccoso. SI)Orata bruno ruggine. Spore con evidente poro germinativo. Cheilocistidi presenti, C'lavati o lageniforrni, non capitulati. Pleurocistidi generalmente assenti. Pileipellis tipo imeniforme. Ecologia: su escrementi, terreni concimati, detriti legnosi o erbacei; saprotrofo. Tossicità: di nessun interesse alimentare. Nella Check-list italiana sono segnalate 5 specie.
Genere Conocybe Basidiomi micenoieli, fragili. Alcune specie (Sottogen. Pholiotina) con velo parziale (anuliformc o appendicolato). Pileo generalmente conico campanulato o appianato, non viscido, con margine lievemente involuto. Lamelle da libere ael adnate. Stipite da pruinoso a striato (per la presenza di caulocistidi) Spore in massa bruno cannella, bruno ruggine. Pileipellis eli tipo imeniforme (Fig. I). Spore eia lisce a lievemente verrucose, con prominente poro germinativo Cistieli generalmente capitulati, a forma eli birillo Caulocistieli capitulati e/o filiformi.
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Ecologia: su escrementi, terreni concimati; sapl'otrofo. Tossicità: di nessun interesse alimentare (Conocybe lactea contiene anatossine). Nella Check-list italiana sono segnalate 59 specie.
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Genere Panaeolus Basidiomi omogenei. Pileo conico campanulato; velo universale assente; velo parziale presente (anuliforme o appendicolato) o assente. Lamelle adnate, uncinate, papilionacee. Sporata bruno scura, brunonerastra. Trama lamellare regolare; unioni a fibbia presenti. Pileipellis cii tipo imeniforme. Spore lisce, a parete non amiloide, acianofila; poro germinativo distinto. Pleuro- e cheilocistidi, a volte come crisocistidi, presenti. Ecologia: su detriti legnosi, su escrementi, in lettiera, specie strettamente saprotrofe. Tossicità: alcune specie sembrerebbero sintetizzare metaboliti triptamminici (psilocibina, psilocina) responsabili della sindrome psicotropa allucinogena. Nella Check-Iist italiana sono segnalate 18 specie.
Genere Agrocybe Basidiomi da piccoli a grandi. Pileo asciutto o poco viscido, liscio, non striato, ma più o meno solcato. Lamelle adnate. Stipite con o senza resti velari anulari, spesso con rizomorfe basali. Sparata bru no tabacco. Spore lisce, con o senza poro germinativo evidente. Pileipellis tipo imeniforme. Cistici i clavati, lageniformi, da ventricosi a subcapitati. Ecologia: in giardini, prati, campi, o su legno; saprotrofo. Tossicità: una specie di discreta qualità (A. cylindracea) viene anche coltivata. Nella Check-list italiana sono segnalate 20 specie
01 . Pilelpellis di tipo imeni forme di Canacybe. 02 - Superficie pileica di Balbilius vari/color, si noti il retIColo radiale
al centro del pileo. 03 - Conocybe oporos, in evidenza il tipICO anello striato.
04 - Prolilo di Agrocybe erebio. 05 - Cistidi a"birillo" caratteristici del genere Conocybe. 06 - Panaeolus sphinctrinus in habitat. 07 - Spore bruno scuro di Ponaeo/us. 08 - Esemplari in vano stato di maturazione di Agrocybe proecox;
si noti l'anello sullo stipite
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Genere Bolbitius Fr. Epycr. Syst. Mycol. 1838
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703 - BolbUius vitellinus (Pers.) Fr. Pileo: 4-6 cm; ± carnoso, ovoide, poi conico ottuso, infine, pianeggiante, margine ± striato; superficie glabra, vischiosa, igrofana, giallo ± uniforme, tende a sbiadire in condizioni di tempo secco e con l'età. Lamelle: poco fitte, libere, di colore biancasto, poi ocra-ruggine. Stipite: 6-12 x 0,5-0,8 cm; slanciato, cilindrieo, bianco-giallino, interamente cosparso da finissime fioccosità bianche, labili. Carne: sottile, molto fragile; con odore e sapore sgradevoli. Spore: ellissoidali, con poro germinativo, 10-14 x 6-8 )lm. Eeologia: estate-autunno; dopo periodi piovosi, su terreno coneimato, letame, Non comm. strame marcescente, residui legnosi. Comune. 704 - Bolbitius titubans (Bull.) Fr. [= B. vitellinus val'. titubans M.M. Moser ex Eon, B.fragilis (L.) Fr.] Pileo: 1,5-2,5 cm; conico-campanulato, subito aperto, pianeggiante con lieve umbone centrale, striato radialmente, pellucido, subito pallido, solo al centro presenta l'iniziale eolore giallo. Lamelle: poeo fitte, di colore grigiastro, poi ocra-rosato. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; cilindrieo, dall'aspetto vitreo, grigiastro, interamente eosparso da fiocchi farinosi bianchi, fragile. Carne: irrilevante, senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali, 9-15 x 6-8 )lm, con poro germinativo. Ecologia: primaveraestate; su terreno coneimato, letame, in particolare sterco equino. Comune. Non comm. 705 - Bolbitius variicolor Atkinson Pileo: 3-7 cm; da glandiforme a parabolieo, poi conico-convesso, infine, spianato, margine striato, fessurato con l'età; superficie vischiosa-glutinosa, inizialmente subliscia di colore giallo-olivastro, poi ± percorsa da venature gelatinose, brunastre, a guisa di reticolo su sfondo giallastro. Lamelle: fitte, adnate, crema-biancastro, a maturità beige con zone fulvastre ± estese. Stipite: 5-10 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, talvolta appena assottigliato verso l'alto, rieoperto da fiocchi biancastri su fondo giallastro nel terzo superiore, verso il basso ± avvolto da bambagia bianca, labile, che imbrunisce al toceo e con l'età. Carne: giallognola, fragile; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, eon poro germinativo, 10-14,5 x 6,5-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; su letame, cumuli di paglia ed erba marcescenti. Piuttosto raro. Non comm. 706 - Bolbitius reticulatus (Pers.) Ricken [= B. aleur'iatus (Fr.) Singer] Pileo: 2-4 cm; emisferico, poi piano convesso, margine sottilmente striato; superfieie vischiosa, liscia, igrofana, di colore grigio-rosato ± sfumato di violetto, spesso con increspature reticolate viola-grigiastre più seure nelìe zona eentrale. Lamelle: piuttosto fitte, crema-rosato, poi bruno-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 em; cilindrieo o appena dilatato verso la base; bianco ± ricoperto da minuti fiocchi eoneolori. Carne: searsa, bianca; senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali; 912,5 x 5,5-6 )lm. Eeologia: primavera-estate; su resti legnosi marcescenti. Raro. Non comm.
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Genere Conocybe Fayod Annales Sciences Natur-elles 1889 Sottogenere Conocybe Fayod - Basidiomi senza velo evidente. Sezione Conocybe - Basidiomi senza residui velari, stipite pruinoso, ricoperto da caulocistidi aforma di birillo.
707 - Conocybe antipus (Lasch) Fayod Pileo: 1,5-3 cm; conico-convesso, poi allargato, margine liscio, superficie finemente fibrillosa, bruno-cannella, tende a sbiadire divenendo ocra pallido con l'età. Lamelle: piuttosto fitte, sublibere, pallide, poi ocra-ferrugineo. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; sottile, cilindrico con base nettamente ispessita e terminante in una lunga e sottile radice ± interrata, da biancastro a concolore al pileo, pruinoso. Carne: biancastra; senza odore e sapore significativi. Spore: amigdaliformi-esagonali; 8-11 x 6-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; su terreno smosso, in zone ruderali. Comune. Non comm.
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Famiglia Bolbitiaceae
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708 - Conocybe dunensis T. J. Wallace ex Orton Pileo: 1-2 cm; conico-campanulato, margine non striato; superficie glabra, asciutta, igrofana, da ocra-fulvastro a bruno-rossastro con tendenza a sbiadire con tempo secco. Lamelle: adnate, poco fitte, crema-giallastro, poi ocra-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; sottile, cilindrico, fibrilloso, da biancastro a concolore al pileo. Carne: esigua, brunastra; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 11-13 x 7-81Im. Ecologia: primavera-autunno; nella sabbia delle dune costiere. Poco comune. Non comm.
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709 - Conocybe semiglobata Kiihner ex Kiihner et Watling Pileo: 2-4 cm; campanulato, poi emisferico aperto, margine talvolta un po' striato; superficie igrofana, liscia, di colore bruno-ocraceo, fulvo, crema-ocraceo con tempo secco. Lamelle: poco fitte, adnate, crema, poi bruno-rossastro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; sottile, cilindrico, regolare, da ocra chiaro a bruno-rossiccio, finemente ricoperto da pruina biancastra, labile. Carne: crema-biancastra, esigua; odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali-amigdaliformi; 12-15 x 7-8 lIm. Ecologia: inizio estate-autunno; in zone aperte, prati, parchi, giardini. Poco frequente. Non comm.
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710 - Conocybe tenera (Schaeff.) Fayod Pileo: 1,5-3 cm; conico-campanulato, margine striato sin quasi al disco; superficie liscia, igrofana, bruno-ruggine ± carico, ocra pallido con tempo secco. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, dapprima di colore giallo pallido, poi concolori al pileo. Stipite: 4-8 x 0,2-0,4 cm; sottile, cilindrico, uguale, crema giallastro, poi bruno-rossastro, pruinoso, con piccolo bulbo alla base. Carne: esigua, cremagiallino, più scura sullo stipite; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali; 8,5-12 x 5-7 11m. Ecologia: estate-autunno; in zone erbose di parchi e giardini, ai margini dei sentieri. Abbastanza Non comm. frequente.
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711 - Conocybe subovalis Kuhner et Watling - Condivide con la specie precedente portamento e colorazioni, si distingue per il cappello generalmente di maggiori dimensioni (4-5 cm) e meno striato, per la base dello stipite più nettamente bulbosa e per la crescita su letame o terreno concimato Abbastanza comune. Non comm 712 - Conocybe rickeniana Singer ex P.D. Orton ['" C. spicula (Lasch) Kiihner] Pileo: 2-3 cm; conico-campanulato, poi aperto, ± umbonato, margine finemente striato; superficie igrofana, glabra, liscia, fulvo-rossastro ± carico, tende a schiarire con tempo secco. Lamelle: fitte, adnate, beige pallido, poi fulvo-rossiccio. Stipite: 5-10 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, con base di solito curva e leggermente bulbosa, biancastro all'inizio, poi brunastro, ricoperto interamente da gramllosità pruinose di colore biancastro. Carne: esigua, crema-ocraceo; senza odore e sapore significativi. Spore: ellissoidali-amigdaliformi, 8-10 x 5,5-6,5 11m. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba in radure boschive, ai bordi di sentieri. Frequente. Non comm.
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713 - Conocybe aurea (Jul Schaff.) Hongo - SI distingue per il colore giallo-albicocca ± intenso dell'intero basidioma, per il margine plleico con lunghe e sottili striature e per le spore ellissoidali di 10-12,5 x 6-7 ~m Cresce in zone umide sotto lalifoglie Non comm.
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Sezione Pì/ose//ae (Kuhner) Singer [incl. sez. Mìxtae (Kuhner) Singer] - Basidiomi senza residui velari, con stipite villoso-tomentoso, Interamente ricoperto da caulocistidi, aforma di birillo e di pelo allungato.
714 - Conocybe pubescens (Gillet) Kiihner Pileo: 1-3 cm; conico-ottuso, poi campanulato, margine lungamente striato; superficie finemente feltrata, igrofana, bruno-giallastro scuro con tempo umido, grigio-ocraceo con il secco. Lamelle: poco fitte, pallide, poi bruno-ruggine. Stipite: 5-10 x 0,2-0,3 cm; sottile, cilindrico, uguale o con base un po' dilatata, dapprima bianco-giallastro, poi brunastro soprattutto verso il basso, ricoperto da fine tomentosità. Carne: ocracea; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 14-19 x 8lO 11m. Ecologia: estate-autunno; su letame. Comune. Non comm.
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Fam igl ia Bolbiliaceae
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715 - Conocybe pilosella (Pers.) Kiihner Pileo: 1,2-3 cm; conico, poi convesso-campanulato, margine striato; superficie liscia, opaca, igrofana, di colore fulvo-brunastro scuro a tempo umido, ocra pallido ± uniforme con il secco. Lamelle: piuttosto rade, bruno-pallido, poi bruno-ruggine. Stipite: 1-2,5 x 0,1-0,3 cm; sottile, regolare o appena bulboso, striato longitudinalmente, biancastro, poi brunastro, ± tomentoso alla base. Carne: esigua, ocra-grigiastro, odore e sapore insignificanti. Spore: ellissoidali; 6-8,5 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; su terreno ricco di residui legnosi in decomposizione. Poco comune. Non comm.
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716 - Conocybe bulbifera (Kauffmann) Ki.ihner - Rispetto alla specie precedente si distingue per lo stipite dilatato alla base in un grosso bulbo ± marginato, cresce su terreno fra l'erba; 717 - Conocybe antrhacophila (Malre et Ki.ihner) Singer, ugualmente bulbosa, cresce pe~ò in luoghi percorsi dal fuoco. Non comm. 718 - Conocybe rickenii (Jul. Schaff.) Kiihner Pileo: 1-2,5 cm; conico-campanulato con margine striato se imbibito; superficie igrofana, opaca, ocra-giallastra, diviene bianco-sporco con tempo secco e con l'età. Lamelle: fitte, crema-ocraceo, poi bruno-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,1-0,2 cm; cilindrico, diritto o curvato alla base, bianco-giallognolo, imbrunente al tatto e con l'età: Carne: esigua, ocra pallido, senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali, 13-16 x 7,5-10 pm. Ecologia: primavera-autunno; su terreno concimato, letame. Frequente. Non comm.
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719 - Conocybe moseri Watling [= C. plumbeitincta (G.F. Akt.) Singer ss. M.M. Moser] Pileo: 1-2,5 cm; conico, poi conico allargato, umbonato, margine striato; superficie non igrofana, liscia, bruno-grigiastro ± scuro, nocciola, con toni grigio-nerastri al centro. Lamelle: rade, cremagrigiastro, poi ocra. Stipite: 3-6 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, striato longitudinalmente, biancastro, sericeo, presto grigio-brunastro. Carne: esigua, grigiastra; odore e sapore non significativi. Spore: ellissoidali, 8,5-12 x 5,5-7 pm. Ecologia: primavera-autunno; su terreno nudo, sentieri boschivi, parchi. Poco comune. Non comm. 720 - Conocybe lactea (H. Lange) Métrod (= Bolbitius tener Berk. et Broome) - Specie riconoscibile per il carattenstico pileo conico-allungato di colore bianco latte in contrasto con Il giallo-ruggine delle lamelle. Cresce in prati ed aiuole. Comune. Non comm.
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721- Conocybe intrusa (Peck) Singer Pileo: 4-8 cm; carnoso, emisferico, poi convesso, infine piano e debolmente depresso; margine sottile, liscio o appena striato; superficie non igrofana, glabra; il colore è biancastro poi bruno-ocraceo a tonalità rossastre al centro. Lamelle: molto fitte, ocracee, poi bruno-rossastro. Stipite: 3-6 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, o più ispessito alla base, talvolta sub-bulboso, ± striato all'apice, biancastro con fibrille e fioccosità cancolori, imbrunenti alla manipolazione e con l'età. Carne: insolitamente consistente per il genere, bianca con tendenza all'ocraceo soprattutto nello stipite; odore e sapore poco intensi, vagamente rafanoidi. Spore: ellissoidali, 6-7,5 x 4-6 pm. Ecologia: primavera-inverno; in terreno concimato, vasi, giardini, serre. Raro. Non comm.
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Sottogenere Pholiotino (Fayod) KOhner - Basidiomi con residui velari ± evidenti sullo stipite (anello) o al margine piieico (frange marginali). Sezione Pholiotino - Residui velari a guisa di anello sullo stipite.
722 - Conocybe aporos Kits van Wav. [= Pholiotina aporos (Kits van Wav.) Clémençonj Pileo: 2-3,5 cm; emisferico, poi piano-convesso e ± umbonato, margine striato; superficie igrofana, bruno-rossastro e un po' viscida a tempo umido, opaca e fulvo-giallastro con il secco. Lamelle: piuttosto rade, adnate, beige pallido, poi bruno-ocraceo. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, bianco e pruinoso all'apice, bianco sporco e con fioccosità concolori sotto l'anello, tende ad imbrunire soprattutto alla base; anello striato superiormente, presto lacerato. Carne: brunastra; odore sgradevole, di ferro arrugginito. Spore: ellissoidali-amigdaliformi, senza poro germinativo, 7-10 x 5-6 pm. Ecologia: primavera-inizio estate; in parchi, giardini, boschi di latifoglie. Frequente. Non comm. 268
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Famiglia Bolbitiaceae
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723 - Conocybe arrhenii (Fr.) Kits van Wav. [= Pholiotina arrhenii (Fr.) Singer l Pileo: 1,5-3 cm; conico-convesso, con largo umbone ottuso, appare striato con tempo umido; superficie igrofana, di colore bruno-rossastro, ocra-giallastro con centro rossiccio con tempo secco. Lamelle: piuttosto rade, ocracee. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, biancastro, presto grigio-brunastro, pruinoso, anello membranoso, bianco, striato, posizionato ± a metà dello stipite. Carne: esigua, con odore e sapore non significativi. Spore: ellissoidali, poro germinativo poco evidente, 7,5-9 x 4,5-5 ].lm. Ecologia: autunno; parchi, giardini, boschi misti. Non comune. Non comm. Altre specie affini, con piccolo anello sullo stipite, sono individuabill solo con l'ausilio del microscopio dopo controlli sulla forma e le dimensioni sporali. Si segnalano (ss Watling):
724 - Conocybe blattaria (Fr.) Kùhner - Con spore 10-13,5 x 5-6,5 Ilm; pileo di 2-3 cm, igrofano, bruno scuro, ocra-giallastro con il secco - 725 - Conocybe filaris (Fr.) Kùhner - Possiede spore di 8-10 x 5-6 Ilm, con pileo di 0,5-1 cm, igrofano, di colore bruno-rossastro, ocra chiaro a tempo secco. Entrambe hanno abitudini ecologiche simili alle congeneri. Non comm.li Sezione Vestitae - Residui velari sotto forma di fioccosità al margine pileico.
726 - Conocybe appendiculata J.E. Lange et Ki.ihner [= Pholiotina appendiculata (J.E. Lange et Ki.ihner) Singer] Pileo: 1-3 cm; conico-convesso, margine striato, appendicolato-denticolato da residui velari bianchi, ± persistenti; superficie igrofana, liscia, giallo-paglia, miele-brunastro, diviene crema-ocraceo col secco. Lamelle: poco fitte, adnate, ocracee. Stipite: 3-6 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, spesso ricurvo, grigio-biancastro, sericeo, di aspetto vitreo, imbrunente, con fioccosità biancastre. Carne: esigua, giallognola; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-amigdaliformi, 7-9 x 4-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, erbose, sotto varie essenze arboree. Frequente. Non comm. 727 - Conocybe vestita (Fr.) Ki.ihner [= Pholiotina vestita (Fr. ex Quél.) Singer l Pileo: 1,2-3 cm; emisferico, poi convesso-campanulato, margine fioccoso-denticolato in gioventù per i resti del velo bianchi, caduchi, ± presenti a maturazione; superficie igrofana, liscia o appena rugosa, bruno-ocraceo vivo, più chiaro al bordo. Lamelle: fitte, ocra chiaro, poi bruno-ruggine. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, biancastro e pruinoso in alto, sotto l'anello ricoperto da fibrille e fioccosità biancastre su fondo ocra-brunastro. Carne: esigua, ocra-giallastra; senza odore e sapore significativi. Spore: amigdaliformi, 7-8,5 x 4-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, su residui legnosi marcescenti. Poco frequente. Non comm. 728 - Conocybe exannulata (Kùhner) Kùhner - Ha pileo di 1,5-3 cm, ocra-fu\vastro, margine striato con modesti residui del velo fioccosi, lamelle rade; stipite fibrilloso, bruno scuro con fioccosità biancastre; carne brunastra, inodore. Spore: ellissoidali, 7,5-9 x4,5-5,5 Ilm. Cresce sotto latifoglie varie. Rara. Non comm. 729 - Conocybe aeruginosa Romagn ( = Pholiotina aerugìnosa (Romagn.) M.M. Moser] - Presenta velo fugace e pileo con sfumature tipicamente blu-verdastro; rara. Spore: amigdaliformi, 8,5-10,5 x 5-6,5 Ilm. Contiene composti psilocibinici. Tossico
Genere Panaeolus CFr.) Quél. Champ. Jura et Vosges, 1872
730 - Panaeolus papiUonaceus (Bull.) Quél. Pileo: 2-4 cm; emisferico, poi convesso; superficie opaca, dapprima biancastra, a maturità cremanocciola con il centro per lo più fessurato-screpolato e macchiato di ocra-rossiccio. Lamelle: rade, grigio-nerastre, maculate, filo più chiaro. Stipite: 6-8 x 0,3-0,6 cm; sottile, ± rastremato verso il basso, striato longitudinalmente, biancastro, poi brunastro, ricoperto da pruina bianca asportabile al minimo tocco. Carne: grigiastra, scura nello stipite; inodore. Spore: ellissoidali-citriformi, 12-15 x 9-11 ].lm. Ecologia: primavera-autunno; su sterco equino, luoghi concimati. Frequente. Tossico 731 - Panaeolus rickenii Hora - Ha pileo campanulato-ottuso, igrofano, bruno-rossastro scuro, più pallido se asciutto; stipite sottile, cilindrico, concolore al pileo, interamente ricoperto da fioccosità concolori, re 12-14 x 8,5-10 Ilfn In radure, campi e prati. Comune.
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gioventù cosparso da minute gOCCioline lattiginose. SpoTossico
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Famiglia Bolbiliaceae
732 - Panaeolus sphinctrinus (Fr.) Qu él. Pìleo: 2-4 cm; parabolico, poi campanulato, margine con residui del velo appendicolato-denticolati bianchi, persistenti; superficie, glabra, brillante con il secco, di colore biancastro con toni ocracei al disco, poi grigio scuro. Lamelle: poco fitte, grigio-pallido, poi bruno-nerastre. Stipite: 5-10 x 0,2-0,3 cm; sottile, uguale, grigio-brunastro, arrossa poi annerisce al tocco e alla frattura, ricoperto di pruina biancastra, labile. Carne: esigua, grigiastra, senza odore particolare. Spore: citriformi, 13-16 x 9-10 x 5-7 Jlm. Ecologia: primavera-autunno; su escrementi di erbivori. Comune. Tossico 733 - Panaeolus cinct1tlus (Bolton) Sacco [P subbalteatus (Berk. et Broome) Sacco J Pìleo: 2-4 cm; emisferico, poi convesso, margine liscio, tomentoso (alla lente!); superficie glabra, di colore bruno-rosato, carnicino sporco, lucente con il secco. Lamelle: molto fitte, bruno-cioccolato con filo biancastro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; sottile, uguale, ricoperto interamente da pruina biancastra su fondo brunastro, bruno-vinoso al tocco. Carne: esigua, bruno-rossastra in particolare nello stipite, odore fungino. Spore: ellissoidali-citriformi; 10-13 x 7-8 x 5,5-7 Jlm. Ecologie: primavera-autunno; su terreno concimato, giardini, aiuole, vasi di fiori. Abbastanza comune. Tossico 734 - Panaeolus loenisecii (Pers.) B. Schroet [= Ponoeo/ina foenisecii (Pers.) Maire] - Pileo bruno-rossastro, Igrofano. ocra pallido con il secco; si differenzia dalla specie precedente e dagli altri Panoeo/us per le spore (13-15 x 7-9 ~m) verrucose. Tossico 735 - Panaeolus retirugis (Fr.) Quél. Pìleo: 2-3 cm; conico-campanulato, ± umbonato o papillato, margine appendicolato da resti velari bianchi; superficie glabra, unita, bruno-rossiccio, presto segnata da venature sinuose rossiccie ± in rilievo su fondo chiaro beige-rosato. Lamelle: poco fitte, adnate, grigio, nerastre. Stipite: 10-12 x 0,2-0,4 cm, sottile, uguale, concolore al pileo o più scuro, pruinoso-farinoso, si macchia di brunovinoso alle abrasioni. Carne: esigua, odore fungino, gradevole. Spore: citriformi; 12,5-17,5 x 8,5-10 Jlm. Ecologia: estate-primo autunno; in zone erbose, su sterco equino. Raro. Tossico 736 - Panaeolus semiovatus (Sowerby) Wiinche [= P separatus (L.) Gillet, Anellaria semiovata (Sowerby) Pearson et Dennis l Pìleo: 2-3 x 3-5 cm; parabolico, poi campanulato, margine liscio; superficie vischiosa, glabra, debolmente rugulosa, bianco-avorio brillante a tempo umido, con tempo secco e l'età, opaca, talvolta screpolata, di colore ocra pallido. Lamelle: poco fitte, grigio-nerastre, filo biancastro. Stipite: 6-12 x 0,5-1,2 cm; cilindrico con base un po' dilatata, striato e pruinoso sopra l'anello, liscio e glabro al disotto, bianco, imbrunente; anello membranoso, presto lacerato e annerito dalle spore. Carne: biancastra, odore poco gradevole, erbaceo. Spore: ellissoidali; 16,5-20 x 10-14 Jlm. Ecologia: primavera, estate-autunno; nei prati, su sterco equino e bovino. Comune. Tossico
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737 - Panaeolus phalaenarum (Bui!.) Qué\. [= Anellario phaloenarum (Bul\.) Fr.] - Affine alla specie precedente, si differenzia macroscopicamente per lo stipite privo di anello. Le abitudini ecologiche coincidono. Tossico 738 -Panaeolus ater (E.J. Lange) Bon Pìleo: 1-3 cm; emisferico, poi convesso, infine pianeggiante; margine liscio senza residui velari; superficie non igrofana, lucida, di colore grigio-nerastro scuro e uniforme a tempo piovoso, tende a schiarire a zone, sul bruno-rossiccio con tempo asciutto e l'età. Lamelle: poco fitte, ascendenti, grigie, poi nerastre, filo più pallido. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; sottile, cilindrico, bruno-rossiccio pallido, più scuro verso la base, fibrilloso, ± ricoperto da pruina farinosa biancastra facilmente asportabile. Carne: sottile, scarsa, da grigia a brunastra; senza odore e sapore particolari. Spore: ellissoidali-citriformi; 11-13 x 6,5-8 Jlm. Ecologia: estate-autunno; prati, radure boschive, fra l'erba o su sterco equino. Frequente. Tossico 739 - Panaeolus guttulatus Bres. - Affine alla specie precedente, si distingue per la presenza sulle lamelle di minute goccioline lattigmose e per il filo lamellare decisamente bianco, soprattutto verso il margine pileico. Le spore, più piccole, misurano mediamente 9-10 x 5 ~m. Non comune. Tossico
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Famiglia Bolb ~"t"taceae
Genere Agrocybe Fayod
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Annales Sciences Naturelles 1889 1011-4
Sottogenere Agrocybe Singer - Spore con poro germinativo nettamente evidente; stipite con o senza anello. Sezione Proecoces (Konrad et Maubl.) Singer - Stipite con anello; crescita primaverile.
740 -Agrocybe praecox (Pers.) Fayod Pileo: 3-0 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante con o senza umbone; margine liscio, talvolta appendiculato da residui velari bianchi; superficie glabra, opaca, liscia o screpolata col secco, igrofana, di colore bianco-avorio, ocra-giallastro al centro, più scura a tempo umido. Lamelle: fitte, libere, sottili, con numerose lamellule, chiare, poi caffelatte scuro. Stipite: 0-12 x 0,0-1,2 cm; cilindrico o con base leggermente dilatata, spesso ricurvo, bianco, striato longitudinalmente, imbrunente alla manipolazione. Anello: presente, biancastro, membranoso, sottile, ± persistente. Carne: bianca; odore di farina rancida, sapore amarognolo. Spore: subamigdaliformi; 8-9,5 x 4-5 )lm. Ecologia: primavera-inizio estate; in zone ruderali, fra l'erba dei parchi. Comune. Non comm. 741 -Agrocybe praecox f. sphaleromarpha (Bull.) Migl. et Coccia - Del tutto simile alla specie tipo, si differenzia per lo stipite con la base nettamente più bulbosa. Specie poco comune. Non comm. 742 -Agrocybe molesta (Lasch) Singer [=A. dura (Bolton) Singer ] Pileo: 3-7 cm; carnoso, da emisferico a piano-convesso, margine a lungo involuto, spesso appendicolato dai resti del velo; superficie opaca, non igrofana, per lo più profondamente fessurata-screpolata, di colore bianco-avorio sino al crema-paglierino. Lamelle: poco fitte, pallide sfumate di violetto, poi caffelatte. Stipite: 5-10 x 0,8-1,2 cm; subcilindrico, talvolta ± svasato verso l'alto, bianco, ricoperto da fioccosità concolori, poi brunicce. Anello: presente, membranoso, subito poco distinto. Carne: bianca; odore gradevole farinoso, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali, 11-13,5 x 7-8 )lm. Ecologia: inizio estate-autunno; nei campi, giardini, coltivi. Non comune. Non comm. 743 - Agrocybe paludosa (J.E. Lange) Kiihner et Romagn. Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, poi piano e un po' depresso, talvolta leggermente umbonato, margine non appendicolato; superficie liscia, opaca, igrofana, da bruno-giallastro a bruno rossastro a tempo umido, grigio-alutaceo pallido con il secco. Lamelle: piuttosto fitte, sottili, biancastre, poi ocra, color tabacco. Stipite: 5-10 x 0,3-0,6 cm; slanciato, cilindrico, uguale, prima biancastro e pruinoso-fibrilloso, poi brunastro, concolore alle lamelle. Anello: presente nei giovani esemplari, membranoso, fugace. Carne: biancastra; odore e sapore gradevoli, farinosi. Spore: ellissoidali, 7,5-10 x 6-7)lITI. Ecologia: primavera-inizio estate; in zone umide, paludose, ai margini di campi e prati irrigati. Poco comune. Non comm.
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Sezione Pediodeae (Fr.) Singer - (incl. Sez. Microspore Singer) - Stipite senza anello.
744 - Agrocybe semiorbicularis (Bull.) Fayod Pileo: 2-4 cm; da subgloboso a emisferico, poi convesso allargato, margine talvolta con esigui frammenti velari; superficie glabra, vischiosa a tempo piovoso, brillante con il secco, non igrofana, da giallo-ocra pallido a giallo-arancione ± carico. Lamelle: fitte, beige chiaro, poi caffelatte scuro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,0 cm; cilindrico un po' ispessito alla base, ± ricoperto da fini fioccosità e pruina biancastra labili, su sfondo giallo-ocraceo, imbrunente con l'età e al tocco. Anello: assente. Carne: scarsa, biancastra, poi ocracea; odore e sapore farinosi. Spore: ellissoidali, 10-14 x 7,5-9 )lm. Ecologia: fine estate-autunno; fra l'erba dei prati, pascoli, ai bordi di sentieri. ± comune. Non comm. 745 - Agrocybe arenicola (Berk.) Singer [= A. arenaria (Peck) Singer ]- Ha molti aspetti macro- e micromorfologici sovrapponibili alla specie precedente. Molti autori la considerano per questo un semplice Sinonimo della stessa. Le spore misurano 12,5-14 x 8-10 ~m Il particolare ambiente di crescita, nella sabbia delle dune litorali, la rende facilmente riconoscibile. Abbastanza comune. Non comm.
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Famiglia Bolbitiaceae \ "o
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746 - Agrocybe pediades (Fr.) Fayod Pileo: 2-5 cm; da emisferico a convesso allargato, pianeggiante al centro, margine non appendicolato; superficie glabra, opaca, non igrofana, da bianco-giallastro a giallo ocraceo. Lamelle: poco fitte, beige pallido, poi ocra-brunastro. Stipite: 3-7 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, di spessore uguale o appena dilatato verso la base, fibrilloso, giallo-pallido, interamente ricoperto da fine granulosità biancastra, caduca, imbrunente con l'età e alla manipolazione. Anello: assente, zona anulare talvolta con scarsi resti cortinoidi. Carne: biancastra; odore farinoso, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali, 11-13 x 7,5-8 ].lm. Ecologia: fine estate-autunno; fra l'erba dei prati, parchi, bordi dei sentieri. Piuttosto comune. Non comm. 747 - Agrocybe arvalis (Fr.) Singer ['= A. tuberosa (Henn.) Singer] Pileo: 1,5-3 cm; emisferico, poi convesso-appianato, un po' depresso al centro a maturità, margine sottile, liscio; superficie igrofana, bruno-giallastro, untuosa a tempo umido, crema-giallognolo e opaca con il secco. Lamelle: fitte, subadnate, pallide, poi brunastre. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, bianco, ricoperto di pruina e fioccosità concolol'i, poi brune con l'età e al tatto, base con cordone miceliare radiciforme derivante da uno sclerozio ± profondamente interrato. Anello: assente. Carne: biancastra, scarsa; senza odore particolare, sapore amarognolo, vagamente farinoso. Spore: ellissoidali, 9-12,5 x 5-6 ].lm, cistidi digitati. Ecologia: estate-autunno; nei prati, giardini, Non comm. parchi, in zone fresche e ricche di humus. Poco comune.
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Sottogenere Aporus Singer - Con spore senza poro germinativo, oppure piccolo e indistinto; stipite con o senza anello. Sezione Aporus (incl. sez. Ve/atae) - Stipite con anello.
748 -Agrocybe erebia (Fr.) Ktihner Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso, molto irregolare, ottusamente umbonato, margine per lo più lobato e ondulato, talvolta appendicolato da resti velari bianchi; superficie liscia, igrofana, un po' vischiosa, bruno-rossastro, più scuro al centro. Lamelle: piuttosto rade, fragili, brevemente ma nettamente decorrenti, pallide, poi caffelatte scuro. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, di solito curvo alla base, da biancastro a nocciola chiaro, percorso longitudinalmente da sottili costolature fibrillose concolori, poi più scure. Anello: membranoso, sottile, striato presto lacero ma persistente, biancastro. Carne: brunastra; odore gradevole, paragonabile a mollica di pane appena cotta, sapore amarognolo. Spore: da ellissoidali ad amigdaliformi; 11 ,5-13 x 5,5-6,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; prati, pascoli, parchi, sotto varie essenze arboree. Comune. Non comm. 749 - Agrocybe aegerita Cv. Brig.) Singer ['= A. cylindracea (DC.) Maire] Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso, poi piano-convesso, margine acuto, liscio; superficie asciutta, opaca, liscia o appena rugulosa, facilmente screpolata a tempo secco, bruno-scuro, marrone ± intenso, con tendenza a schiarire sul beige-biancastro con l'età. Lamelle: fitte, un po' decorrenti, bianche, poi caffelatte chiaro. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico, curvo a causa della crescita cespitosa, bianco, ricoperto da sottili scagliette concolori, poi brunicce. Anello: membranoso, bianco, ampio e persistente. Carne: bianca, con odore e sapore gradevoli. Spore: ellissoidali; 8-11 x 5,56,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; cespitoso, su latifoglie vive o morte. Comune. Comm.
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Sezione Eve/ate Singer - Stipite senza anello.
750 - Agrocybe vervacti (Fr.) Singer Pileo: 1,5-3 cm; emisferico poi convesso, margine liscio; superficie glabra, brillante, un po' vischiosa-appiccicosa a tempo umido, bruno-giallastro, giallo-ocra, più chiara al bordo. Lamelle: fitte, decorrenti con dentino, chiare, poi giallo-brunastro. Stipite: 2-4 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, uguale, biancastro, liscio all'apice, finemente scaglioso verso il basso, zona anulare talvolta con alcuni filamenti cortinoidi. Carne: esigua; inodore e insapore, non amara. Spore: ellissoidali; 7,5-9 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba, prati e parchi sotto latifoglie e aghifoglie. Poco comune. Non comm. 276
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Famiglia Bolbiliaceae
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Famiglia Strophariaceae 02
Genere Hypholoma Basidiomi omogenei. lmenoforo non asportabile. Velo universale assente; ve!o parziale presente o assente (mai anuliforme, ma lasciante resti sul margine del l'ileo = velo appendicolato). Pileo convesso, galericolato-umbonato. Lamelle adnate, uncinate. Sporata grigio-bruna, grigio-violetta, nero-violetta. Spore ellissoidali, lisce, a parete non amiloide, acianofila; poro germinativo distinto. Trama lamellare regolare. Unioni a fibbia presenti. Pleuro-, cheilo- e crisocisticii presenti (Fig. 1). Ecologia: lignicole, su residui legnosi, ceppaie, nel muschio in torbiere e zone paludose; specie strettamente saprotrofe. Tossicità: include specie tossiche, che inducono sindrome gastrointestinale (Hfasciculare, H sublateri~m).
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Nella Check-list italiana sono segnalate 13 specie
Genere Psilocybe Basidiomi omogenei. Imenoforo non asportabile Velo universale assente; velo parziale presente (generalmente fugace, non anuliforme, che lascia residui fioccosi aH'apice delJo stipite ed al margine del l'ileo). Pileo convesso, conico, campanulato, spesso umbonato o papillato. Lamelle adnate, uncinate. Sporata bruno scura, bruno-porpora. Spore spesso lentiformi, lisce, a parete non amiloide; poro germinativo distinto e tronco. Trama lamellare regolare. Cistidi presenti in forma di pleuro- e cheilocistidi, mai come crisocistidi. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: in lettiera, su residui legnosi, escrementi; strettamente saprotrofo. Tossicità: tutte le specie sembrano sintetizzare metaboliti triptamminici (psilocibina, psilocina) responsabili della sindrome psicotropa allucinogena. Nella Check-list italiana sono stimate 14 specie.
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Genere Stropharia Basidiomi omogeni. lmenoforo non asportabile. PiJeo convesso. Velo universale assente e velo parziale presente. Lamelle adnate, uncinate Sporata grigio-bruna, grigio-violetta. Spore ellissoidali, lisce, a parete non amiloide; poro germinativo distinto. Trama lameUare regolare; cistidi presenti in forma di pleurocheilocistidi, talvolta come crisocistidi. Unioni a fibbia presen ti. Ecologia: specie lignicole, su residui legnosi, ceppaie; strettamente saprotrofe e coprofile. Tossicità: include specie tossiche che inducono sindrome gastrointestinale e psicotropa allucinogena (es. S aeruginosa). Nella Check-Iist italiana sono segnalate 15 specie.
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Genere Pholiota Basidiomi tricolomatoidi o micenoidi, non igrofani. Pileo da asciutto a viscido, da glabro a finemente squamato. Veli spesso presenti, come resti squamiformi sul pileo o zona anulare o anello distinto sullo stipite. Sporata bruno, marrone. Spore con poro germinativo assente o presente. CheiJocistidi, pleurocistidi e crisocistidi spesso presenti Pileipellis tipo cutis o ixocutis. Unioni a fibbia presenti e numerose. Ecologia: solitario, in gruppi, fascicolato, su terreno nudo, su legno marcescente; parassita o saprotrofo. Tossicità: specie prive di interesse alimentare anche perché diverse con sapore amarognolo. Nella Check-Iist italiana sono segnalate 26 specie. _ _.--":' _ _
Genere KuehneTOmyces p. 294
01 . Hypholomo; crisocistidi acontenuto oleoso. 02 - Hypholomo sublaterilium, in evidenza le lamelle brunastre. 03 . Giovani esemplari di StrophanG auranliaea, si noti lo scarso residuo velare. 04· Psilocybe crobula, evidenti resti velari biancastri sul margine pileico. 05· Slropharia aeruginosa, evidente anello biancastro sullo stipite. 06 - Cheilocistidi e spore di Slropharia squamosa. 07· Particolare dell'abbondante velo di Pholiola squarrosa.
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Genere Hypholoma CFr.) P. Kumm. Filhrer in die PiLzkunde,
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gen. NematoLoma P. Karst.)
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Sezione Foscicu/oflQ CFr.) - Basidiomi robusti cespitosi; spore ellissoidali con poro germinativo ± evidente. 751 - Hypholoma radicosum J.E. Lange [= Psilocybe radicosa (J.E.Lange) Noordel.] Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso con umbone ± accentuato; superficie asciutta, giallo-brunastra, ocracea, dapprima con residui velari bianchi e caduchi, poi glabra. Lamelle: fitte, adnate, dapprima pallide poi ocra-olivastro, scure. Stipite: 8-16 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, con base rigonfia e prolungata in una ± lunga radice (pseudoriza), profondamente infissa nel substrato di crescita. Carne: brunastra; odore di legno marcio e/o di polvere; molto amara. Spore: 7-8 x 3,5-4 11m. Ecologia: primavera-autunno; su radici e ceppaie di aghifoglie. Poco comune. Non comm.
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752 - Hypholomajasciculare (Huds.) P. Kumm. [= Psilocybejascicularis (Huds.) Noordel.] Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, liscio, margine talvolta con residui cortinoidi; giallo-solforino con al centro tonalità fulvo-rossatro. Lamelle: fitte, a lungo gialle, poi olivastre infine bruno-porpora. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, di solito ricurvo verso il basso, concolore al pileo, ± fibrilloso e imbrunente alla manipolazione, zona anulare con resti di cortina assai scarsi. Carne: sottile, giallastra; inodore; di sapore amaro. Spore: 6-8 x 4-5 11m. Ecologia: primavera-autunno; cespitoso, alla base o su ceppi di aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Tossico
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753 - Hypholoma capnoides (Fr.) P. Kumm. [= Psilocybe capnoides (Fr.) Noordell -Si riconosce per la colorazione pileica giallo-brunastra, gialla-olivastra, più chiara al margine, lo stipite bruno-rossastro a partire dalla base, la carne non amara e per l'habitat costituito da ceppaie di aghifoglie. Le spore misurano 7-9 x 4-5 ~m. Non comune. Non comm.
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754 - Hypholoma sublateritium (Fr.) Quél. [= Psilocybe sublateritia (Fr.) Rode] Pileo: 5-1 cm; da globoso a emisferico, poi convesso-allargato, con o senza umbone, talvolta con leggera depressione discale; rossastro ± uniforme, liscio, margine a lungo involuto con residui velari bianco-giallastri, labili. Lamelle: bianco-lilacino, poi ocra-olivastro, infine porpora-nerastro. Stipite: 6-12 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, ± fibrilloso longitudinalmente, bianco-giallognolo, bruno-ruggine alla manipolazione e con l'età; cortina presente solo in gioventù, presto evanescente. Carne: giallina; odore fungino, sapore amaro. Spore: 6-7,5 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: primavera-autunno; cespitoso, alla base o su ceppaie preferibilmente di latifoglie. Molto comune. Tossico
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Sezione Psi/ocyboides Singer - Basidiomi poco robusti, stipite ± slanciato, non cespitosi. 755 - Hypholoma marginatum (Pers.) J. Schroet [= Psilocybe marginata (Pers.) Noordel.] Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso ± appiattito; superficie glabra, leggermente untuosa, fulvo-arancione a toni più chiari verso il margine liscio e talvolta ornato da residui cotonosi biancastri. Lamelle: poco fitte, a lungo grigio-lilacino poi bruno-porpora. Stipite: 4-8 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, ± interamente ricoperto da minute squame disposte a ziz-zag su fondo bruno-grigiastro. Carne: brunastra; senza odore particolare, sapore amaro. Spore: 8-9,5 x 4-5 11m. Ecologia: estateNon comm. autunno; su ceppaie di aghifoglie. Non comune. Hypholoma polytrichi (Fr.) Singer [= Psilocybe polytrichi (Fr.) A. Pearson et Dennis]- Specie molto piccola con pileo di ]-2 cm, conves-
so-campanulato, con osenza umbone, giallo-arancione, scuro al centro; stipite sottile eslanciato. Sotto aghifoglie in zone umide. 756 - Hypholoma elongatum (Pers.) Ricken [= Psilocybe elongata (Pers.) J.E. Lange] Pileo: 1-2 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi appianato, margine lungamente striato in trasparenza; bruno-grigiastro, ocra-verdolino pallido. Lamelle: spaziate, grigio-lilacino, poi bruno-porpora, filo più chiaro. Stipite: 8-16 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, molto slanciato; di aspetto vitreo, bianco-giallognolo, fulvastro verso la base. Carne: scarsa, giallognola; inodore ed amara. Spore: 912 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; fra i muschi, in luoghi paludosi. Non frequente. Non comm.
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Famiglia Strophariaceae
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757 - Hypholoma ericaeoides P. D. Orton Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso-campanulato, con umbone ± accentuato, igrofano, margine striato, all'inizio con residui velari biancastri; giallastro, giallo-olivastro con toni fulvi al centro. Lamelle: poco fitte, giallo-olivastre, poi viola-nerastro con filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, ± fibrilloso, biancastro, imbrunente, soprattutto verso il tratto basale. Carne: scarsa, giallastra; odore e sapore deboli, non particolari. Spore: 9,5-12 x 6-7 ].1m. Ecologia: estate-autunno; luoghi umidi, fra l'erba, in zone di brughiera. Poco frequente. Non comm. 758 - Hyph%ma ericaeum (Pers.) KOhner [=
Psilocybe ericea (Pers.) Quél.] e 759 - H. subericaeum (Fr.) KOhner [= Psilocybe sub~ricaea (Fr.) Sacc.] - Affini morfologicamente al taxon precedente, si differenziano per un habitat di crescita diverso (preferibilmente In zone paludose, fra gli acquitrini, su fogliame in decomposizione) e per le diverse dimensioni sporali: 12-14 x 8-9 ~m nella prima specie, 7-9 x4-5 ~m nella seconda. Non comm.li
760 - Hypholoma udum (Pers.: Fr.) Kiihner [= Psilocybe uda (Pers.: Fr.) Gill.] Pileo: 1-3 cm; da emisferico a convesso subcampanulato; superficie glabra, lucente, talvolta rugolosa radialmente, margine liscio con o senza residui velari; bruno-arancione a toni più pallidi verso il bordo. Lamelle: rade, biancastre poi bruno-porpora. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, di aspetto vitreo, brunastro ± scuro, chiaro all'apice, con rade e labili squamette-fioccose biancastre. Carne: esigua; bruna; odore fungino, sapore amarognolo. Spore: 12-18 x 7-8 ].1m, verrucose. Ecologia: estate-autunno; in torbiere su terreno nudo o muschioso. Frequente. Non comm.
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Genere Psilocybe (Fr.) P. Kurnrn. Fiihrer in die Pilzkunde, 1871
Su escrementi di animali, letame o terreno concimato; spore con poro germinativo. 761 - Psilocybe coprophila (Bull.) Quél. Pileo: 1,5-2,5 cm; da subgloboso a emisferico, umbonato, cosparso da labili squamette bianche par_ ticolarmente al margine ± striato, viscido; igrofano, fulvo-rossatro scuro se imbibito, ocraceo con ( ] il secco. Lamelle: rade, bruno-nerastro con filo sterile, biancastro. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; subcilindrico, grigio-brunastro, fulvo-giallastro scuro, ± pruinoso-fioccoso. Carne: brunastra, immutabile; senza odore particolare. Spore: subesagonali osservate di fronte; 10,5-13 x 7-9 ].1m. Ecologia: estate-autunno; nei campi su deiezioni di erbivori e letame. Comune. Non comm. 762 - Psilocybe merdaria (Fr.) Ricken Pileo: 2-4 cm; da emisferico a conico-convesso, poi piano, margine non striato, spesso appendicolato da resti velari biancastri; igrofano, bruno giallo-olivastro se imbibito, ocra pallido con il secco. Lamelle: rade, biancastre, poi bruno-porpora, filo sterile più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,3-0,8 cm; subcilindrico, con base affusolata-radicante, bianco-giallastro, con fibrille sericee. Carne: giallognola, odore debole. Spore: ± esagonali viste di fronte; 11-13 x 8-9 ].1m. Ecologia: estate-autunno; su letame, sterco animale, suolo concimato. Piuttosto frequente. Non comm.
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763 - Psi/oeybe merdico/a Huijsman - Simile alla precedente specie dal punto di vista macroscoplCO, si distingue per le spore più grandi (12,5-19 x 7,5-10 ~m) che possiedono un diverso profilo frontale, per lo più ovale non esagonale-angoloso. Non comm. 764 - Psilocybe subviscida (Peck) Kauffman Pileo: 0,5-2 cm; da emisferico a conico-convesso, poi appianato, margine debolmente striato; igrofano, bruno-rossastro, bruno-giallastro e ± viscido a tempo umido, ocra-biancastro livido con il secco. Lamelle: adnate, ocra-giallastre, poi color cioccolata, filo sterile più chiaro. Stipite: 2-4 x 0,20,4 cm; cilindrico, bianco-giallastro, brunastro scuro verso la base, ± fioccoso-fibrilloso. Carne: esigua, brunastra; senza odore particolare. Spore: ellissoidali, submitriformi viste di fronte; 6-8,5 x 4-5,5 ].1m. Ecologia: estate-autunno; campi e prati concimati. Poco comune. Non comm.
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FamigliaStrophariaceae
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Non coprofile, habitat diversi, luoghi erbosi o su resti vegetali in decomposizione.
765 - Psilocybe inquilina (Fr.) Eres. Pileo: 1-2 cm; da subconico a piano-convesso, ± umbonato, talvolta con papilla centrale, margine nettamente striato, con o senza resti velari fibrillosi, igrofano, ± viscido; bruno-rossastro al centro, più chiaro al bordo, ocra-pallido con il secco. Lamelle: adnate, poco fitte, pallide, poi bruno-rossastre. Stipite: 3-4 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, brunastro, inizialmente ricoperto da fibrille e fioccosità biancastre, labili, pressoché glabro con l'età. Carne: esigua, ocracea; senza odore significativo. Spore: mitriformi-romboidali viste di fronte; subamigdaliformi di profilo; 7,5-9,5 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; in zone umide, su residui vegetali. Non comune. Non comm.
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766 - Psilocybe crobula (Fr.) Singer [= P inquilina vaI. crobula (Fr.) Hoiland l Pileo: 0,3-2,5 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, ± umbonato, margine striato, viscido, igrofano, bruno-olivastro, rossastro, più chiaro al margine, ocra pallido con il secco; ricoperto in gioventù da fioccosità biancastre, in particolare al margine dove sono più dense e appendicolate. Lamelle: un po' decorrenti, pallide poi bruno-ruggine. Stipite: 2-4 x 0,2-1,5 cm; cilindrico, ocra-brunastro a toni progressivamente più scuri verso la base, ricoperto da fioccosità biancastre, fugaci, glabro con l'età. Carne: brunastra, inodore. Spore: mitriformi-romboidali osservate frontalmente, ellissoidali di profilo; 6-8 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; su rametti a terra. Non comune.
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Non comm.
767 - Psilocybe pratensis PD. Orton e 768 - Psilocybe montana (Pers.) P. Kumm. - Sono agevolmente separabili dai congeneri per fattori edafici. In effetti i particolari ambienti di crescita di questi due taxa: rispettivamente zone muschiose di montagna per il primo e tra Ammophlla arenario nelle dune marittime per il secondo, costituiscono un importante parametro per una loro corretta determinazione. Ambedue poco frequenti. Non comm.li
769 - Psilocybe cyanescens Wakef. Pileo: 2-5 cm; da emisferico a piano-convesso, infine anche depresso, margine non o poco striato, con o senza umbone; viscoso, igrofano, brunastro, fulvo-olivastro, sbiadisce verso il giallo-paglierino con il secco, si macchia di grigio-azzurrognolo livido allo sfregamento. Lamelle: adnate, brunopallido poi bruno-porpora, filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, bianco, fibrilloso, vira al bluastro, poi imbrunisce ± intensamente alla manipolazione e con l'età. Carne: scarsa, biancastra, ± virante al bluastro all'aria; odore sgradevole. Spore: ovoidi-ellissoidali; 9,5-12,5 x 6,57 11m. Ecologia: estate-autunno; su detriti vegetali, in zone boschive di latifoglie e di aghifoglie. Poco comune. Tossico
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Genere Stropharia (Fr.) Quél. Champ. Jura et Vosges, 1872 Basidiomi in gioventù e atempo umido con pileo glutinoso-vischioso.
770 - Stropharia aeruginosa (MA Curtis) Quél. [= Psilocybe aeruginosa (MA Curtis) Noordel.] Pileo: 3-6 cm; da emisferico-campanulato a convesso, poi piano; grigio-azzurrognolo, verde-bluastro con tendenza a decolorare verso il giallastro con l'età, molto glutinoso, ± ricoperto da fiocchi bianchi, soprattutto al margine. Lamelle: adnate, arcuate, pallide, poi bruno-violaceo, filo biancastro. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, bianco, subliscio nel tratto sopra l'anello, interamente ricoperto da squame-cotonose bianche su fondo azzurrognolo nella parte sottostante. Anello (armilla) ± ampio e duraturo. Carne: bianco-verdognola; odore debole erbaceo-rafanoide. Spore: 7,5-9 x 4-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Abbastanza comune. Tossico 771 - Stropharia caerulea Kreisel [= Strophario cyanea (Bui!.) Tuom.] - SI differenzia dalla simile S. oeruginosa per la superficie pileica meno glutinosa, per una maggiore tendenza a macchiarsi di giallastro, per le lamelle generalmente più chiare a matUrità ed infine per lo stipite con zona anulare meno distinta. Spore 7,5-9,5 x4,5-6 ~m. Ecologia analoga alla specie precedente. Tossico
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Famiglia Strophariaceae
772 - Stropharia luteonitens (Vahl) Qué!. [= S. umbonatescens (Peck) Sacc.; Psilocybe lateonitens (Fr.) Park.-Rhodes] Pileo: 1-3 cm; da conico a convesso-espanso, con papilla centrale ± accentuata; giallastro, a tonalità aranciate al disco, più pallido al margine; ± glutinoso. Lamelle: adnate, ocra pallido, poi violanerastre. Stipite: 5-10 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, giallo-biancastro, imbrunisce con l'età; fibrilloso, vischioso con l'umido. Anello: membranoso, gracile, caduco. Carne: giallognola; odore non gradevole. Spore: 15-20 x 9-11 11m. Ecologia: estate-autunno; su letame. Poco comune. Non comm. 773 - Stropharia albonitens (Fr.) P. Karst. - Caratterizzata dal pileo per lo più campanulato, molto vischioso, bianco-avorio, crema, ± ingiallente con l'età; stipite biancastro con fioccosità giallo-ocraceo e con anello membranoso. Spore 7-8,5 x 4-5 ~m. Non comm.
774- Stropharia inuncta (Fr.) Qué!. Pileo: 2,5-5 cm; da emisferico a campanulato, poi convesso con umbone ± accentuato; nocciola-grigiastro sfumato di violetto, bruno-porpora ± intenso, sbiadito con l'età, molto glutinoso a tempo umido. Lamelle: smarginate, nocciola chiaro, poi grigio-porpora a maturità. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, asciutto, bianco, finemente fibrillosa in alto, squamosa-fioccosa nel tratto sottostante la zona anulare. Anello fioccoso, ± persistente, bianco. Carne: biancastra; inodore e insapore. Spore: 7-9 x 4,5-5 11m. Ecologia: estate-autunno; prati, zone erbose. Raro. Non comm.
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775 - Stropharia semiglobata (Batsch) Qué!. [= Psilocybe semiglobata (Batsch) Noorde!.] Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, superficie liscia, vischiosa appiccicosa a tempo umido, asciutta e brillante con il secco; giallo-ocraceo. Lamelle: adnate, rade, biancastre poi grigio-violetto, nerastre, con filo fioccoso più chiaro. Stipite: 6-12 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, ± glutinoso-vischioso, translucido con tempo umido, biancastro, poi ± ricoperto da bande giallo-ocraceo su fondo crema con il secco e l'età. Anello: scarso, vischioso, bianco, poi nerastro per il deposito sporale. Carne: giallognola; senza odore particolare. Spore: 18-20 x 9-10 11m. Ecologia: primavera-autunno; prati e campi, fra l'erba su escrementi animali. Comune. Non comm. Basidiomi con pileo asciutto o appena vischioso solo atempo umido.
776 - Stropharia squamosa (Pers.) Qué!. [= Psilocybe sqaamosa (Pers.) PD. Orton] Pileo: 2,5-4 cm; da emisferico a convesso con o senza leggero umbone; liscio, vischioso a tempo umido; giallo, giallo-arancione più scuro al centro, con sottili squame bianche, sparse sulla superficie pileica, più dense verso il mgrgine. Lamelle: adnate o appena decorrenti; grigie, poi nerastre, con filo irregolare e più chiaro. Stipite: 6-12 x 0,5-0,7 cm; cilindrico, bianco e liscio nel tratto apicale, interamente ricoperto da fibrille lanuginose sotto la zona anulare, bianche su fondo bruniccio. Anello: bianco, membranaso, ± ampio e duraturo. Carne: grigiastra, bruno-rossiccia alla base; con odore leggero, non caratteristico. Spore: 13-15 x 7-8 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie ed aghifoglie, su resti vegetali e fogliame. Comune. Non comm. 777 - Stropharia squamosa var. thrausta (Schulz. in Kalch.) Sacc. [ = Psilocybe thrausta (Schulz) Bon] - Si differenzia dalla specie tipo per la colorazione intensamente fulvo-arancione di pileo e stipite. Spore: 12-13 x 6-7 ~m. Più raro della precedente.
Non comm.
778 - Stropharia melasperma (Bui!.) Gillet [= Psilocybe melasperma (Pers.) Noordel.] Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante; superficie liscia, un po' viscida con l'umido, papiracea e talvolta screpolata con il secco, biancastra con sfumature nocciola pallido od ocra-giallognolo al centro. Lamelle: adnate, grigiastre, presto viola-nerastro, filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, molto spesso curvo verso il basso, biancastro, liscio sopra la zona anulare, al disotto percorso da fibrille longitudinali con tendenza ad imbrunire soprattutto alla base. Anello: bianco, membranoso, ± consistente e duraturo. Carne: biancastra; inodore. Spore: 10-11,5 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; prati, radure, margini dei boschi. Raro. Non comm. 779 - Stropharia coronilla (Bui!.) Qué!. [ = Psilocybe corani/la (Bui!.) Noorde!.] - Possiede taglia più piccola e toni giallo-ocracei più vivi; si differenzia inoltre per la superficie pileica asciutta e per le lamelle che a matuntà presentano un bel colore violetto, non nerastro. Spore: 7-10 x 4-6 ~m Nei prati e nei campi a partire dalla primavera. Comune. Non comm. 286
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Famiglia Strophariaceae
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780 - Stropharia hornemannii (Fr.) S. Lundell et Nannf. [= S. depilate (Pers.) Fr.] PUeo: 6-12 cm; da conico-emisferico a piano-convesso, per lo più senza umbone; inizialmente e a tempo umido vischioso, liscio, bruno-rossiccio, fu1vo-violaceo con tendenza a sbiadire con il secco e con l'età verso tonalità ocra-rosato livido. Lamelle: adnate-decorrenti, moderatamente fitte, bianche, poi viola-grigiastro. Stipite: 7-14 x 1,5-2,5 cm; cilindrico a base ± attenuata, bianco, subliscio, fibrilloso nel tratto soprastante l'anello, al disotto interamente ricoperto da squame fioccose, bianche, ingiallenti verso la base. Anello: (armilla) membranoso, ± sottile e duraturo. Carne: biancastra; con odore e sapore sgradevoli. Spore: 10-13 x 5,5-711m. Ecologia: estate-autunno; su residui legnosi, in zone umide, in montagna sotto aghifoglie. Raro. Non comm. 781 - Stropharia rugosoannulata Murrill (= s. lerrii Bres.) PUeo; 6-12 (20) cm; da emisferico a piano convesso, margine liscio ± ondulato e appendicolato dai resti velari; superficie liscia, non o poco vischiosa anche a tempo umido, bruno-rossastra, rossogranata a tonalità violette (gialla nella 781/b - f.lutea Hongo). Lamelle: adnate, sottili, fitte, a lungo grigio-viola, poi nerastre. Stipite: 8-16 x 1,5-3 cm; cilindrico o debolmente clavato, bianco, sottilmente striato all'apice, liscio o appena fibrilloso nella parte sottostante la zona anulare. Anello: membranoso, bianco, di solito irregolarmente lacerato e poco duraturo. Carne: consistente, biancastra; senza odore, sapore di rapa. Spore: 9,5-12,5 x 7-911m. Ecologia: estate-autunno; prati, zone incolte, umide, su residui legnosi, strame, suolo concimato. (s. rugosoannulata è specie che viene anche coltivata artificialmente.) Poco comune. Comm.
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782 - Stropharia aurantiaca (Cooke) P.O. Orton [= Nematolmna rubrococcineum Balletto; Hypholoma rubrococcineum (Balletto) Bellù] PUeo: 3-5 cm; da emisferico a pianeggiante, depresso a maturità, con umbone ± evidente; superficie liscia, brillante, rosso scuro uniforme o rosso-arancio, ± appendicolato da resti velari cotonosi bianchi al margine. Lamelle: adnate, bianco-grigiastro, poi viola-grigiastro con filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,5-0,8 cm; cilindrico, spesso contorto; interamente bianco, fibrilloso, solo alla base sono presenti granulazioni rossastre, altre volte totalmente percorso da striature bruno-rossastro; zona anulare indistinta; base irsuta. Anello: nullo. Carne: giallognola, ocra pallido con zone bruno-ruggine nello stipite; odore fungino, erbaceo, sapore mite. Spore: 6-6,5 x 10-12,511m. Ecologia: estate-autunno; su ceppaie e frustuli legnosi marcescenti. Non comune. Non comm.
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Genere Pholiota CFr.) P. Kumm. Fuhrer in die Pilzkunde, 1871
Sottogenere Pho/iota Jacobsson - Basidiomi con pileo e stipite scagliosi-squamosi, secchi o viscido-glutinosi; spore con o senza poro germinativo; pleuro e cheilo-crisocistidi presenti. Sezioni Pho/iota e F/ammans Jacobsson - Basidiomi asciutti, non viscidi-glutinosi; spore con o senza poro germinativo.
783 - Pholiota squarrosa (Weigel) P. Kumm. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a conico-convesso, con umbone ± evidente; superficie asciutta ricoperta da numerose e irte squame bruno-rossastro su fondo giallastro. Lamelle: fitte, giallastre, poi ruggine-olivastro. Stipite: 10-18 x 0,5-1,5 cm; cilindrico con base assottigliata, ± curvo, bianco-giallognolo e liscio in alto, ricoperto da squame ascendenti simili e concolori a quelle del pileo situate sotto la zona anulare, bruno-rossiccio verso la base. Anello: scaglioso, frangiato, con fibrille cortinoidi. Carne: bianco-giallognolo, ocra-brunastro alla base dello stipite; odore debole rafanoide, sapore amarognolo. Spore: ovoidi-ellissoidali, con poro germinativo; 6-8 x 3,5-511m. Ecologia: estaNon comm. te-autunno; su legno di aghifoglie e latifoglie, cespitosa. Abbastanza comune. 784 - Pholiota f1ammans (Fr.) P Kumm. - Specie di medie dimensioni (pileo 3-7 cm), SI caratterizza per la superficie pileica dal colori giallo vivo, giallo-arancio ricoperta da numerose squame irsute, lanose e ± sollevate, disposte a raggiera. Lo stipite, giallo all'apice, è ncoperto da squame giallo-oro su fondo concolore mentre l'anello, aderente, è formato dalla brusca Interruzione delle squame. Le spore, ellisSOidali e senza poro germinativo, misurano 4-5,5 x 2-3 ~m. Cespitoso su legno degradato di aghifoglie. Non comune. Non comm.
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Sezione Adiposae Konrad et Maubl. - Basidiomi ± viscidi-glutinosi; spore con o senza poro germinativo.
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785 - Pholiota adiposa (Batsch) P. Kumm. [= P aur'ivella (Batsch) P. Kumm.] Pileo: da emisferico, conico-campanulato, a piano-convesso con umbone ± accentuato; superficie vischiosa-glutinosa, giallo-dorato, fulvastra al centro, cosparsa da squame, ± fugaci, bruno-rossastro. Lamelle: poco fitte, crema-olivastre, poi bruno-ruggine scuro. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; cilindrico o appena rigonfio alla base; asciutto, ± vischioso a tempo umido, giallognolo e pruinoso nel tratto soprastante la zona anulare, ricoperto inferiormente da squame fioccoso-lanose, gialle poi brune su fondo bianco-giallastro, fulvastro alla base. Carne: giallo-citrina, brunastra nello stipite; odore debole, sapore dolciastro. Spore: ellissoidali, con poro germinativo; 7,5-10 x 5-6 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso, su tronchi vivi e ceppaie. Non comune. Non comm.
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(P. Karst.) P. Karst. -Si differenzia per la crescita su piante di salice e per le spore, con dimensioni simili aquelle della precedente, ma con poro germinativo più ampio edifferente. Cheilocistidi c1avati in P cerifera, cilindrici in P adiposa Non comm.
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786 - Pholiotajahnii Tjall. Bas [= P muelleri (Fr.) P.D. Orton] Pileo: 3-8 cm; da emisferico a convesso, poi appianato, con o senza umbone; superficie viscida-glutinosa a tempo umido, brillante con il secco, densamente ricoperta da scaglie bruno-ruggine, più scure in punta, ± irte o appressate, su fondo bruno-giallastro. Lamelle: fitte, giallognole, poi brunastre. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico con base assottigliata, asciutto, viscido a tempo umido, biancastro, fibrilloso, con scaglie bruno-rossastre, ascendenti, particolarmente numerose in prossimità della zona anulare. Anello: cortinoide, evanescente. Carne: giallognola, arrossante alla base dello stipite; odore gradevole, fungino, sapore dolce. Spore: ovoido-ellissoidali, con poro germinativo stretto, indistinto; 5-7 x 3-4 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso su legno degradato su ceppaie di aghifoglie e di latifoglie. Poco comune. Non comm.
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Pholiota cerifera
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787 - Pholiota squarrosoides (Peck) Sacc. -Si distingue per il colore più chiaro, ocra pallido, la superficie pileica meno vischiosa ed abitualmente cosparsa da fitte squame erette ed appuntite, brunicce. Spore senza poro germinativo. Non comm. Sezione Cummosae Jacobsson - Basidiomi con pileo liscio o poco scaglioso-squamoso: spore con poro geminativo. 788 - Pholiota gummosa (Lasch) Singer Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, poi appianato, talvolta largamente umbonato, appendicolato; superficie ± glutinosa a tempo umido, asciutta con il secco, bruno-argillaceo a toni olivastri, ricoperta, particolarmente al bordo, da sottili squame più scure ocra-brunastro. Lamelle: fitte, ocra-olivastro-pallido, poi cacao. Stipite: 4-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, spesso molto contorto, biancastro, si macchia di bruno-ruggine alla manipolazione, ± percorso da fibrille e squame ocra-giallastro. Anello: cortinoide, evanescente. Carne: bianca, brunastra alla base dello stipite; odore rafanoide, sapore dolce. Spore: ellissoidali, con poro germinativo; 6-7,5 x 3,5-4,5 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso su resti legnosi o radici interrate. Comune. Non comm. 789 - Pholita gummosa var. rufobrunnea (P. Karst.) Holec - Possiede superficie pileica piÙ scura, bruno-rossastro ed odore fungino.
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Sezione Astragalinae Jacobsson - Pileo liscio, asciutto; spore senza poro germinativo, pleuro-crisocistidi presenti, cheilocistidi presenti ma non ingiallenti con basi forti. 790 - Pholiota astragalina (Fr.) Singer Pileo: 3-6 cm; da emisferico a disteso, convesso-pianeggiante, margine regolare o ± ondulato; superficie ricoperta da un sottile strato velare biancastro, quasi pruinosa, rosso-carota, rosso-mattone, uniforme. Lamelle: fitte, adnate, gialle, poi bruno-ruggine. Stipite: 5-10 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, biancastro all'apice, giallo ed ornato da fibrille squamose concolori nella parte sottostante la zona anulare; si macchia di ruggine, annerente se manipolato. Anello: ampio e membranoso all'apertura del pileo, poi ridotto a tracce indistinte a ridosso delle lamelle. Carne: giallastra, annerente, amara, odore subnullo. Spore: ellissoidali 6,5-8 x 4-5 ).1m. Ecologia: estate-autunno; cespitoso o gregario, su legno degradato di aghifoglie. Poco frequente. Non comm. 290
QJ-
Famiglia Strophariaceae
790
Sottogenere Flammuloides A.H. Sm. et Hesler - Basidiomi non scagliosi, ± viscido-glutinosi; spore con poro germinativo; pleuro e cheilocistidi presenti, crisocistidi assenti.
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1°11-
Sezione Spumosae A.H. Sm. et Hesler emendato Jacobsson - Basidiomi con pileo viscido non glutinoso. 791 - Pholiota spumosa (Fr.) Singer Pileo: 3-6 cm; da emisferico a piano convesso, sovente con umbone ± accentuato; superficie glabra, molto viscosa a tempo umido, di colore giallo, giallo-arancio non uniforme ma a tonalità più intense al centro. Lamelle: poco fitte, gialle, poi bruno-ruggine. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, talvolta ritorto, asciutto, bianco giallastro ricoperto da fibrille longitudinali e da squamule prima conconcolori poi brune; zona anulare indistinta. Anello: cortinoide, evanescente. Carne: giallognola, brunastra alla base dello stipite; odore gradevole simile ad alcune Polyporaceae, sapore un po' amarognolo. Spore: ellissoidali 6,5-8 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; isolato o in cespi in lettiera e legno degradato di aghifoglie. Piuttosto comune. Non comm.
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792 - Pholiota higlandensis (Peck) Quadr. [= Flommu/o carbonorio (Fr.) P. Kumm.; P carbonorio (Fr.) Slnger] -Si distingue per la superficie pileica viscida e brillante, rosso-fulvastra ± intenso ed uniforme, talvolta presenta il margine giallastro, ma si identifica soprattutto per l'ambiente di crescita su terreno bruciato. Molto comune In pinete in area mediterranea dopo gli incendi. Non comm. Sezione Lubricae (Fr.) Singer - Basidiomi molto glutinosi. 793 - Pholiota lubrica (Pers.) Singer Pileo: 3-8 cm; da emisferico a convesso, a maturità piano-depresso con o senza umbone centrale, margine appendicolato; superficie liscia ± vischioso-glutinosa a tempo umido, con qualche piccola squama inglobata. Lamelle: poco fitte, biancastre poi giallo-olivastro, infine bruno-ruggine. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, asciutto, bianco e pruinoso verso l'alto, sotto la zona anulare bianco-sporco e ricoperto da fibrille squamose, prima concolori, poi bruno-ferrugineo. Carne: bianco-giallognola, odore debole non particolare, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali: 6-7,5 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: estate-autunno; gregario o in cespi di pochi esemplari, su ceppaie marcescenti e lettiere in boschi di aghifoglie e latifoglie. Poco comune. Non comm. 794 - Pholiotalenta (Pers.) Singer Pileo: 4-8 cm; Ida emisferico a convesso, poi pianeggiante con o senza largo umbone ottuso; superficie molto vi~chioso-glutinosa a tempo umido, liscia, con rare squame biancastre contrastanti con il fondo crerua-ocraceo, beige chiaro. Lamelle: fitte, biancastre, poi ocra-brunastro. Stipite: 3-10 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, subliscio, bianco, liscio all'apice, ricoperto da fibrille squamose, concolori inferiormente alla zona anulare, bruniccio con l'età. Anello: appena accennato da fibrille cortinoidi brune per le spore cadute. Carne: biancastra, bruno-ruggine alla base dello stipite; odore lieve rafanoide, sapore mite. Spore: ovoido-ellissoidi; 6-8 x 4-4,5 11m. Ecologia: estate-autunno; gregario o Non comm. fascicolato in boschi di aghifoglie o latifoglie. Frequente.
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Sottogenere Flammula (Fr.) Singer - Basidiomi non scagliosi, appena viscidi; spore con poro germinativo poco evidente; pleurocistidi assenti, cheilocistidi presenti ma non ingiallenti, crisocistidi assenti. 795 - Pholiota alnicola (Fr.) Singer [= Flammula alnicola (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 5-10 cm; da emisferico-campanulato a convesso, poi piano, raramente umbonato; superficie untuosa, liscia, gialla, giallo-verdolino spesso inbrunente al centro. Lamelle: fitte, giallognole, poi bruno ruggine con sfumature olivastre. Stipite: 6-12 x 0,5-1 cm; cilindrico, fibrilloso, inizialmente concolore al pileo, poi, partendo dalla base, bruno rossiccio, infine nerastro. Anello: sottile, membranoso, spesso appena visibile, brunastro. Carne: giallastra, bruno-rossastra nello stipite; odore fruttato, talora di cannella, sapore dolce. Spore: ellissoidali; 7,5-10 x 4-5,5 11m. Ecologia: estate -autunno; cespitoso su ceppaie o legno degradato di latifoglie. Comune. Non comm. 796 - Pholiota flavida (Schaeff.) Singer [ = F/ommu/o f/ovido (Schaeff.) P. Kumm.] - Del tutto simile alla specie precedente, si differenzia per la crescita su legno di aghifoglie anziché ontano, e per la presenza di crisocistidi, assenti in P o/nic%. Non comm. 292
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Famiglia Strophariaceae
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Sottogenere Hemipho/iota Singer ex Singer- Basidiomi massicci, pileo lanoso-scaglioso, secco, spore con poro germinativo, pleurocistidi e crisocistidi assenti.
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797 - Pholiota populnea (Pers.) Kuyper et Tjal!.-Beuk. [= P destruens (Brond.) Gil!.; Hemipholiota populnea (Pers.) Bon] Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso, con largo umbone appena accennato; superficie inizialmete coperta da uno strato cotonoso biancastro, presto ridotto a squame fiocco so-lanose ± fitte su fondo bruno-nocciola. Lamelle: poco fitte; crema-biancastro, infine bruno-tabacco. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; obeso, poi cilindrico; dapprima interamente lanoso-tomentoso, biancastro, poi fibrilloso con tendenza ad imbrunire con l'età e la manipolazione. Anello: fioccoso ± persistente. Carne: biancastra, odore gradevole, sapore amaro. Spore: ellissoidali; 7,5-8 x 6-6,5 ).1m. Ecologia: fine estate-autunno, per lo più in singoli esemplari su legno morto, principalmente su pioppo. Poco frequente. Non comm.
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798 - Pholiota heteroclita (Fr.) Quél. - Affine alla specie precedente, possiede dimensioni mediamente inferiori, pileo e stipite meno decorati e cresCita preferenziale su betulle. Poco comune. Non comm. Sottogenere F/avldu/a A.H. Smith et Hesler emendo Jacobsson - Basidiomi di piccola taglia, asciutti, debolmente tomentosi, scagliosi; spore senza poro germinativo, pleurocistidi assenti, cheilocistidi presenti ma non come crisocistidi.
799 - Pholiota lUCi/era (Lasch) Quél. Pileo: 3-6 cm; da subgloboso a piano-convesso, superficie secca, cosparsa di rade squame appressate, caduche, bruno-rossastro su fondo giallo ± pallido. Lamelle: poco fitte, crema giallognolo, poi ocra-fulvastro. Stipite: 3-7 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, spesso curvo, bianco e liscio in alto, concolore al pileo e ricoperto da scaglie ± dense, rossicce, brunastre sotto la zona anulare. Anello: ascendente, scaglioso, fugace. Carne: giallo pallido, brunastra alla base dello stipite; inodore, sapore amaro. Spore: ellissoidali; 7-10 x 4,5-6 ).1m. Ecologia: estate-autunno; gregario su legno morto anche lavorato ed in opera. Non comune. Non comm. 800 - Pholiota tubercolosa (Schaeff.) P. Kumm. [= Pcurvipes (Pers.) Quél.] - Possiede stipite di solito non o poco squamoso con base un po' bulbosa. Le spore sono mediamente più corte (7-8 ~m). Piuttosto comune. Non comm.
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Genere Kuehneromyces Singer et A.H. Sm. Micologia, 1946 Basidiomi con pileo striato, molto igrofano, spore ad apice tronco, con poro geminativo; pleuro- echeiio-crisocistidi assenti.
801 - Kuehneromyces mutabilis (Scop.) Singer [= Pholiota mutabilis (Schaeff.) P. Kumm.] Pileo: 3-7 cm; da convesso a largamente campanulato, poi appianato-umbonato, margine un po' striato; superficie dapprima ornata al bordo da minute squame caduche, poi liscia, molto igrofana, bruno-giallastro, bruno-cannella con l'umido, poi, iniziando dal centro, progressivamente ocra con il secco. Lamelle: fitte, biancastre, infine bruno-cannella. Stipite: 4-6 x 0,5-1 cm; cilindrico con base affusolata, bianco e liscio in alto, interamente irto di asperità brunastre su fondo biancastro inferiormente alla zona anulare. Anello: membranoso, scaglioso, fugace. Carne: biancastra, con odore e sapore gradevoli, fungini. Spore: ellissoidali; 6,5-9 x 4-5 ).1m. Ecologia: primavera-autunno; su tronchi degradati e ceppaie di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Comm. Alcuni autori non riconoscono il genere Kuehneromyces e lo assimilano al genere Phohoto.
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FaITI.Iglia . Strophm'iaceae
Famiglia Strophariaceae 01
Genere Galerina Basidiomi omogenei, micenoidi. Pileo di piccole dimensioni (0,5-5 cm), da campanulato a convesso appianato, striato, a carne sottile. Velo universale assente; velo parziale talvolta presente (cortinoide). Lamelle adnate. Sporata bruno-rugginosa. Spore generalmente verrucose, a parete non amiloide, ma pseudo'Lmiloide (destrinoide); poro germinativo generalmente assente. Pileipellis tipo cutis o subtricodermica. Cistidi sempre presenti come cheilocistidi, spesso accompagnati dai pleurocistidi. Trama lamellare regolare. Unioni a fibbia presenti o assenti. Ecologia: su frustuli vegetali in decomposizione, residui legnosi, nei cuscinetti di muschio, spesso fra gli sfagni; specie strettamente saprotrofe Tossicità: include specie tossiche mortali che inrlucono sindrome fal\oidea (G ma?'ginata complex) Nella Check,list italiana sono segnalate 34 specie
02
Genere Gymnopilus Basidiomi omogenei. Imenoforo non asportabile. Velo universale assente; velo parziale talvolta presente (cortinoide o anuliforme). Lamelle adnate decorrenti. Sporata fulvo-ferruginosa. Spore ornamentate, verrucose, a parete non amiloide, ma pseudoamiloide (destrinoide); poro germinativo generalmente assente. Cistidi sempre presenti come cheilocistidi, spesso incrostati all'apice da materiale resinoso, in alcune specie anche come pleurocistidi. Trama lamellare regolare; unioni a fibbia generalmente pre~nb.
Ecologia: specie saprotrofe lignicole (in taxa tropicali è stata segnalata simbiosi endomicorrizica con orchidee ). Tossicità: include specie tossiche che inducono sindrome gastrointestinale (es. G. spectabilis). Nella Check-list italiana sono segnalate 9 specie
Genere Tubaria (descrizione pago 304) 0\ . Calefl(1O sphagnorum nell'habitat tipico. 02 - Cheiocislidi lageniformi capitulati di Calerina. 03 - Cheilocislidi lageniformì-fusiformì non capitulati dì Calerma 04 - Cheilocìstidì tìbìtormì dì Calerina. 05 - Particolare di esemplare maturo dì Cymnopllus spectabilis, in evidenza l'anello striato.
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03
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Famiglia Crepidotaceae 07
Genere Crepidotus Basidioma conchiforme, reniforme, da sessile a substipitato, omogeneo, con colorazioni generalmente bianco-giallastre. Veli assenti. Pileo da asciutto a viscido, da subliscio a pubescente, squamoso. Lamelle da pallide ad ocracee. Spore in massa ocra-brunastre. Pileipellis tipo cutis o tricoderma. Basidi tetrasporici, talvolta bisporici. Spore di forma variabile, lisce od ornamentate, senza poro germinativo distinto. Cheilocistidi presenti, di varia forma. Pleurocistidi generalmente assenti. Unioni a fibbia presenti o assenti. Ecologia: su detriti legnosi, rami, piccoli ram etti, steli erbacei o muschi, raramente su terreno nudo; saprotrofo. Tossicità: specie di nessun interesse alimentare (basidiomi esigui).
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Nella Check-list italiana sono segnalate 14 specie.
Genere Flammulaster' p. 306 Genere PhaeomaTasmius p. 306 Genere Simocybe p. 306 06 - Tuborio furfuroceo, in evidenza i resti velari biancastri 07 - Esemplari di Crepidotus su legno degradato. 08 - Cheilocistidi subcilindrici-irregolari di Crepidolus 09 - Cheilocistidi subcapitulati di Simocybe. IO - Crepidotus calolepis dalla tipica colorazione fulvastra sulla superficie pilelCa.
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Genere Galerina Earle Boli. NY Bot. Garden, 1909 Sottogenere
Tubariopsis
(Kuhner) A.H. Sm.
et Singer -
Spore verrucose senza plaga ilare, cheilocistidi lageniformicapitulati; u. a f. assenti
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802 - Galerina laevis (Pers.) Singer [= G. gra.minea (Velen.) Kilhner] Pileo: 0,5-1,5 cm; emisferico, poi piano-convesso, talvolta subumbonato, striato-scanalato per trasparenza, igrofano; superficie liscia, di colore giallo-fulvastro, giallo-brunastro, crema-giallastro pallido alla disidratazione. Lamelle: molto rade, adnate, crema-giallastro, poi ocraceo. Stipite: 23,5 x 0,1-0,3 cm; clindrico, crema-giallino, imbrunente con l'età, tomentoso, ± interamente ricoperto da una fibrillosità biancastra, labile; senza residui velari. Carne: esigua, pallida, senza odore e sapore particolari. Spore: subamigdaliformi; 7,5-10 x 4-5,2 11m. Ecologia: fine estate-autunno; a piccoli gruppi in aree erbose, tra il muschio. Frequente. Non comm. 803 - Galerina heterocystis (G.F. Atk.) A.H. Sm. et Singer [= G. clavata (Velen.) Kilhner] Pileo: 2-3 cm; conico-convesso, poi largamente campanulato, striato-scanalato sin quasi al centro in condizioni di tempo umido, igrofano; superficie glabra, ocra-rossiccio, più pallido al margine e meno striato-scanalato con tempo secco. Lamelle: rade, ± adnate, crema, poi ocra-brunastro. Stipite: 3-6 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, uguale, giallo-pallido con tendenza al bruno-rossastro soprattutto nel tratto inferiore, ± ricoperto da una pruina biancastra; cortina fugace, presente solo in gioventù. Carne: esigua, giallina; inodore, insipida. Spore: subamigdaliformi; 11-14 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; tra il muschio in zone umide e fresche, gregario. Poco comune. Non comm.
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804 - Galerina subc/avata KUhner - Morfologicamente simile alla specie precedente, si distingue per le tinte del basidloml generalmente arancio-rossastro più carico, per la crescita in aree alpine e per le seguenti caratteristiche microscopiche: basidi esclusivamente bisporici espore di dimensioni maggiori: 12,5-14 x 6,5-7,5 ~m. Non comm. Sottogenere Mycenopsis (A.H. Sm. et Singer) Son - Spore lisce o verrucose con plaga ilare, talvolta con perisporio non aderente (spore caliptrate); cheilocistidi di forma variabile, lageniformi ± nettamente capitulati o c1aviformi; pleurocistidi assenti; u. a f. presenti.
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805 - Galerina sphagnorum (Pers.) P. Karst. Pileo: 2-3,5 cm; conico-campanulato, poi convesso ± umbonato, margine striato-ruguloso; superficie glabra, giallo-miele intenso al centro, più chiaro, ocra-giallastro al bordo. Lamelle: rade, ± adnato-subdecorrenti, crema-beige, poi ocra-brunastro. Stipite: 5-10 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, di aspetto vitreo, giallo-ocraceo, pruinoso nel tratto apicale, fibrillo so verso la base. Carne: ocra pallido, esigua, con odore e sapore al contempo debolmente farinoso-rafanoide. Spore: amigdaliformi; 813,5 x 6-7,5 11m; cheilocistidi lageniformi-utriformi, subcapitulati. Ecologia: estate-autunno; gregario, in luoghi paludosi, tra gli sfagni. Comune. Non comm.
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806 - Galerina sphagnicola (GI Atk.) A.H. Sm. et Singer - Condivide con la specie precedente l'ambiente di crescita, SI differenzia
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per lo stipite generalmente più slanclato (12-15 cm), per le lamelle più fitte, per Il margine pileico più sottilmente striato, per l'odore non rafanoide e per le spore ovoidi, sublisce, 9-12 x 6-8 ~m (Bon), con pensporio talvolta sollevato aformare bolle ± evidenti; cheilocistidi capitulati. Poco comune Non comm.
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807 - Galerina paludosa (Fr.) KUhner - Anch'essa sfagnicola, si differenzia macroscopicamente per il suo stipite con evidenti zebrature bianche (residui del velo universale) su fondo bruno-giallastro, e con anello feltroso bianco; spore non caliptrate; cheilocistidi utriformi o lageniformi leggermente capitulati. Spore: 9-10,5 x 6-7 ~m. Estate-autunno. Comune. Non comm.
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Famiglia Stmphariaceae
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Sottogenere Calerina 55. Iato - (Sezioni diverse) - Spore lisce o verrucose con o senza plaga ilare, talvolta con perisporio parzialmente non aderente (spore caliptrate); cheilo e pleurocistidi presenti ± fusiformi e non capitulati. U. a f. presenti.
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808 - Galerina vittaeformis Singer Pileo: 0,6-1,2 cm; conico, poi conico-campanulato, talvolta debolmente umbonato, igrofano; superficie glabra, bruno-arancione intenso con tempo umido, crema-ocraceo pallido con tempo asciutto. Lamelle: spaziate, adnate, crema-giallastro, poi ocra-brunastro. Stipite: 3-10 x 0,2-0,3 cm; sottile, slanciato, cilindrico, giallo-miele con toni più carichi verso la base, ± ricoperto da una pruina biancastra facilmente asportabile, senza anello, in gioventù con qualche residuo velare fibrilloso biancastro molto fugace. Carne: esigua, concolore; senza odore e sapore particolari. Spore: subamigdaliformi con plaga ilare; 8,5-10 x 6-7,5 J.lm; cheilo- e pleurocistidi presenti. Ecologia: estateautunno; in zone montane e collinari fresche e umide, in piccoli gruppi tra il muschio. Piuttosto comune e diffusa. Non comm.
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809 - Galerina pallida (Pilàt) Horak et M.M. Moser Pileo: 0,5-2 cm; da conico a emisferico, poi convesso-campanulato, margine striato, igrofano; superficie glabra, un po' rugosa, di colore ocra-giallastro con tempo umido, bianco con sfumature ocracee con tempo secco. Lamelle: rade, ad nato-decorrenti, crema-biancastro, beige. Stipite: 2-4 x 0,2-0,3 cm; sottile, cilindrico, biancastro nel tratto superiore, giallo-brunastro in basso; cortina presente e ben visibile in gioventù, presto ridotta a scarse fibrille biancastre a livello del margine pileico e sullo stipite. Carne: esigua, pallida, odore e sapore farinosi. Spore: ellissoidali, lisce, senza plaga ilare; 7,5-9,5 x 4-5 J.lm; cheilo e pleurocistidi da lageniformi ad allungato-appuntiti (subulaNon comm. ti). Ecologia: estate-autunno; su residui legnosi marcescenti. Poco frequente.
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810 - Galerina marginata (Batsch) Kiihner Pileo: 3-5 cm; dapprima globoso, poi convesso-appianato, margine finemente striato per trasparenza, igrofano; superficie glabra, bruno-fulvastro con tempo umido, ocra-giallastro chiaro con tempo secco. Lamelle: mediamente fitte, adnato-subdecorrenti, dapprima color argilla, poi bruno-ruggine. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, leggermente dilatato alla base, liscio e concolore alle lamelle sopra la zona anulare, sericeo e più scuro nel tratto inferiore, talvolta quasi nerastro, con fibrille e fioccosità biancastre; anello ± membranoso e persistente. Carne: giallo-brunastra, più scura alla base dello stipite; odore e sapore ± farinosi. Spore: subamigdaliformi; 9-11 x 5-6 J.lm, spesso con perisporio in parte non aderente (caliptrate); cheilo- e pleurocistidi da fusiformi a ventricosi con collo ± allungato. Ecologia: estate-autunno; per lo più cespitoso, su ceppaie, legno marcescente, soprattutto in boschi di aghifoglie. Poco frequente. Tossico mortale
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Oltre a Caterina marginata altre specie, simili e con pari grado di tossicità, possono essere confuse con il commestibile Kuehneromyces mutabi/is, tra esse ricordiamo.
811 - Galerina autumnalis (Peck)
A.H. Sm. et Singer - Riconoscibile macroscopicamente per la superficie pileica untuosa, un po' gelatinosa specialmente con tempo umido, di colore fulvo-arancione ± intenso e per lo stipite prowisto di un anello membranoso evidente; le spore sono ovoidl-amigdaliformi, 8-10,5 x 5-6 ~m scarsamente verrucose, con plaga ilare, non caliptrate e sono presenti cheilo e pleurocistidi fusiformi-Iageniforml Cresce singola o subcespitosa su residui legnosi marcescenti di aghifoglie e latifoglie. Tossico
812 - Galerina unicolor (Fr.) Singer - Generalmente di taglia inferiore rispetto alle due precedenti (2-3 cm), ha cappello conico-campanulato con papilla ± acuta, vischiOSO, bruno-rossastro uniforme, ocra pallido con tempo secco; lo stipite è piuttosto slanciato e provvisto di anello membranoso poco duraturo; le spore, ellissoidali-amigdaliformi, talvolta ± caliptrate, con plaga ilare misurano 7,5-12,5 x 6-7,5 ~m. Tossico
Le specie con aspetto galerinoide, spore non destrinoidi, lisce, senza plaga ilare e prowiste di evidente poro germinativo, vengono generalmente ascritte al genere Phaeoga/era Kuhner, non trattato In questo lavoro.
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Famigl ia Strophariaceae
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Genere Gymnopilus P. Karst. Bidr. Kdnned. Fini. Natur Folk, 1879.
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Sottogenere Cymnopi/us - Stipite senza anello membranoso, nudo o con scarsi residui velari cortiniformi. 813 - Gymnopilus bellulus (Peck) Murrill Pileo: 1-2,5 cm; emisferico, a lungo convesso, poi pianeggiante, margine regolare; superficie liscia, bruno-arancione-rossastro a toni bruno-giallastri più chiari verso il bordo. Lamelle: moderatamente fitte, adnate, giallognole, poi bruno-ruggine. Stipite: 1,5-3 x 0,2-0,3 cm; cilindrico a base un po' bulbillosa, concolore al pileo o più scuro, fibrilloso, senza residui velari, pruinoso all'apice. Carne: crema-ocraceo; odore debole, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali; ± nettamente verrucose; 4-6 x 3-4 ].lm; cheilocistidi fusiformi-ventricosi a collo ± allungato e capitulato. Ecologia: estate-autunno; su resti legnosi o ceppaie di aghifoglie montane. Poco frequente. Non comm. 814 - Gymnopilus sapineus (Fr.) Maire Pileo: 3-6 cm; emisferico, poi piano-convesso, a maturità un po' depresso; superficie inizialmente liscia, vellutata, bruno-rossastro, poi frammentata in sottili squamette su fondo giallo dorato. Lamelle: fitte, adnate, gialle, poi bruno-ruggine. Stipite: 3-7 x 0,3-0,8 cm, cilindrico, bianco-giallastro, fibrilloso, presto ocra-giallastro, bruno sporco verso la base; cortina molto fugace. Carne: giallastra, con toni concolori al pileo; odore poco gradevole, penetrante (di legno?) sapore amaro. Spore: ellissoidali; 7,5-9,5 x 4-6 ].lm; cheilocistidi cilindrico-fusiformi, subcapitulati. Ecologia: estate-autunno; su residui legnosi di aghifoglie e latifoglie (castagni). Poco comune. Non comm. 815 - Gymnopilus picreus (Pers.) P. Karst. -Specie di piccole dimensioni (2-3 cm, di diametro) caratterizzato dal cappello bruno-cannella, rossiccio scuro e pruinoso, dalle lamelle gialle e rade, ma soprattutto per lo stipite ocra-giallastro fortemente imbrunente, talvolta quasI nerastro, e ricoperto da pruina biancastra. Le spore, subamigdaliformi esublisce misurano 7,5-9 x 5-6 ~m; cheiloClStldi numerosi, cilindro-fusiformi subcapitulati. Cresce afine estate-autunno su legno degradato di aghifoglie. Frequente. Non comm. 816 - Gymnopilus penetrans (Fr.) Murrill Pileo: 3-6 cm; emisferico, poi piano-convesso, talvolta leggermente umbonato, margine sottile, un po' ondulato con l'età; superficie subvellutata, fibrillosa, arancio-ruggine con orlo giallastro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, biancastre, poi gialle con chiazze rugginose ± estese. Stipite: 3-7 x 0,4-1 cm; cilindrico, biancastro, con scarsi resti fibrillosi della cortina, poi ocra-bruniccio e ± ornato da striature longitudinali biancastre, cotonoso alla base. Carne: da giallina a brunastra, odore di legno bagnato (?), amara. Spore: amigdo-ellissoidali, granulose; 7,2-9 x 4,5-5,5 ].lm; cheilocistidi fusiformi con collo ± sottile-allungato e capitulato. Ecologia: estate-autunno; su legno marcescente di aghifoglie, pino (P pinaster) in particolare. Frequente. Non comm. 817 - Gymnopilus liquiritiae (Pers.) P. Karst. Pileo: 2-4 cm; emisferico, poi convesso, margine talvolta finemente striato; superficie liscia o debolmente granulosa, rosso-arancione vivo ± uniforme. Lamelle: rade, adnate, giallo-crema, brunocannella a maturità. Stipite: cilindrico, subuguale, ocra-giallastro, poi interamente bruno-rossastra ± scuro, con fibrille o striature longitudinali biancastre, glabrescente al tocco e con l'età. Carne: bruniccia; con odore debole, nettamente amaro. Spore: subamigdaliformi; 7,5-9 x 5-6 ].lm; cheilocistidi fusiformi ± subcapitulati. Ecologia: estate-autunno; su legno di aghifoglie e latifoglie. Poco comune. Non comm. 818 - Gymnopilus fulgens (Favre et Malre) Singer -Assai Simile alla specie predecentemente trattata, si distingue per l'ecologia non Ilgnicola (cresce in zone umide, torbiere) e per la carne di sapore non amaro. Poco comune. Non comm.
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Famiglia Strophariaceae
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Sottogenere Annulatus (Romagn.) Hesler - Stipite con anello membranoso o cortiniforme.
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819 - Gymnopilus spectabilis (Fr.) w.G. Sm. Pileo: 6-12 cm; carnoso, subgloboso-emisferico, poi piano-convesso; margine ± appendicolato; superficie fibrillo sa, poi ricoperta da sottili squamette bruniccie su fondo giallo dorato o arancione intenso. Lamelle: fitte, smarginate, giallo chiaro, poi bruno-ruggine. Stipite: 5-15 x 1,5-3 cm; obeso, poi cilindrico o ingrossato al centro, per lo più fusiforme con base assottigliata, radicante, fibroso, giallo percorso da fibrille longitudinali brunicce; anello membranoso ascendente. Carne: giallo-zolfo; odore poco gradevole, sapore amaro. Spore: ellissoidali; 7,5-10 x 5-6 )lm; cheilocistidi numerosi, ± subcapitulati. Ecologia: estate-autunno; di solito cespitoso, alla base o su ceppaie di aghifoglie e latifoglie. Poco frequente. Non comm.
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820 - Gymnopifus junonius (Fr.) PD. Orton - Specie con validità tassonomica controversa, accettata da più parti solo a livello di varietà o addirittura come semplice sinonimo della specie precedente. Per alcuni si differenzierebbe da C. spedabilis per le dimensioni più contenute ed una crescita meno cespitosa. Non comm.
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821- Gymnopilus suberis (Maire) Singer Pileo: 3-6 cm; emisferico, poi aperto, convesso, con accenno di largo umbone; superficie viscida con l'umido, liscia o ± screpolata, talvolta con sottili squamettature o granulazioni al centro, glabrescente con l'età, di colore giallo-ocraceo ± acceso. Lamelle: poco fitte, smarginate, con filo seghettato, gialle, poi ocra-ruggine. Stipite: 4-8 x 0,8-1 cm; cilindrico, uguale o appena ingrossato alla base e subradicante, giallo-arancione pallido, poi bruno-ruggine, fibrilloso; anello sottile submembranoso. Carne: giallognola, pressoché inodore, sapore amaro. Spore: amigdalo-ellissoidali, 7,5-9 x 4,5-6 )lm; cheilocistidi lageniformi, sinuosi, ± capitulati. Ecologia: autunno; singolo o cespitoso su corteccia di quercia da sughero. Raro. Non comm.
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Pileo: 1,5-3 cm; convesso, poi pianeggiante, margine liscio, non igrofano; superficie fibrillosa, bruno-camoscio, con toni più scuri al centro. Lamelle: giallo-citrino, ocra-giallastre a maturità. Stipite: 2,5-5 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, ± flessuoso, biancastro, poi giallo paglierino. Carne: esigua, crema-ocracea; inodore e insapore. Spore: ovoido-ellissoidali, finemente punteggiate-verrucose; 5-7,5 x 3-4 )lm. Ecologia: autunno; in prossimità di Rosaceae, particolarmente sotto biancospino (Crataegus spp.). Comune. Non comm.
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Genere Tubaria (W.G. Sm.) Gillet, 1876 - Basidiomi medio-piccoli, pileo igrofano, lamelle rade ± decorrenti, spore lisce ± ellissoidali. Specie sopotrofe.
822 - Tubaria autoctona (Berk. et Broome) Sacco [= T dispersa (Pers.) Singer, Naucoria autoctona (Berk. et Broome) Kilhner et Romagn.]
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823 - Tubariafurfuracea (Pers.) Gillet [= Naucoriafurfuracea (Pers.) P. Kumm.] Pileo: 1-3 cm; convesso, poi appianato e un po' depresso al centro, margine ± striato, igrofano; superficie, bruno-arancione, fulvo-cannella, più chiaro con il secco, in gioventù con fioccosità bianche al bordo pileico, fugaci. Lamelle: concolori al cappello con filo più chiaro. Stipite: 3-5 x 0,2-0,6 cm; cilindrico, subugale, concolore al cappello o più chiaro, fibrilloso; cortina molto fugace. Carne: esigua, insignificante. Spore: ellissoidali; 7-9,5 x 4,5-5,5 )lm. Ecologia: primavera-autunno; su terreno ricco di redui legnosi. Molto comune. Non comm.
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824 - Tubaria conspersa (Pers.) Fayod Pileo: 1-3 cm; emisferico, poi piano-convesso, non striato; superficie ricoperta da abbondante velo tomentoso biancastro su fondo ocra-rossastro, cannella, ocra pallido con il secco. Lamelle: brunoruggine. Stipite: 3-5 x 0,2-0,4 cm; sottile, cilindrico, con base ispessita biancastra, il rimanente brunastro ± percorso da fibrille e fioccosità biancastre; cortina fugace. Carne: esigua, ocracea, senza odore e sapore particolari. Spore: subamigdaliformi; 7,5-10 x 4,5-6 )lm. Ecologia: primavera-autunno; terricolo o su residui legnosi in luoghi umidi. Comune. Non comm.
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Famiglia Straphariaceae
Genere Flammulaster Earle 1909 - Basidiomi piccoli, Iignicoli. Pileo asciutto con squame erette. Spore lisce, in massa, brunastre. Pleurocistidi assenti. Pileipeliis di tipo imenoderma.
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825 - Flammulaster carpophilus (Fr.) Earle Pileo: 0,3-1 cm; convesso con il margine appendicolato-frangiato; superficie finemente granulosatomentosa, di colore crema-ocraceo. Lamelle: molto spaziate, ocracee. Stipite: 1-3 x 0,2-0,3 cm, sottile, ± flessuoso, concolore e con decorazioni simili a quelle del pileo. Carne: inconsistente, con odore di fiori di geranio (Kiihner e Romagn.). Spore: ovoido-amigdaliformi; 7-10 x 4,5-6 11m; cheilocistidi lageniformi con collo attenuato. Ecologia: estate-autunno; su foglie o frutti (faggiole) di faggio a terra. Non comune. Non comm. 826 - Flammulaster granulosus (H. Lange) Watling [= Naucoria granulosa (H. Lange) KOhner et Romagn.] - Pileo conico-convesso con margine non striato, superficie bruna-rossastro con toni più scuri al centro e ± fittamente ricoperta da fioccosità granulose, le lamelle, rade, sono ocra. Lo stipite è inizialmente ocra-giallastro, poi più scuro, ricoperto da lanugine efioccosità concolori. Le spore sono di forma amigdala-ellissoidale e misurano 8,5-10 x 4-5 ~m, possiede cheilocistidi lageniformi ± capitulati. Cresce sul terreno o su resti di foglie. Non comm.
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827 -Flammulastermuricatus (Fr.) Watling [=Naucoriamuricata (Fr.) Kiihneret Romagn.] Pileo: 1,5-3 cm; subgloboso, poi emisferico, margine appendicolato, superficie ricoperta da squamule ± irte, brune-fulvastro, su fondo ocra-giallastro. Lamelle: da gialle a giallo-brune. Stipite: 24 x 0,3-0,5 cm; con le stesse decorazioni e tonalità di colore del pileo, glabrescente con l'età. Carne: brunastra, odore nullo. Spore: ellissoidali; 6,5-9 x 4-5 11m, cheilocistidi claviformi ± capitulati. Ecologia: estate-autunno; in luoghi umidi, su frustuli legnosi. Raro. Non comm. Genere Phaeomarasmius Scherfell - Basidiomi piccoli, lignicoli, pileo asciutto con squame erette. Spore lisce, in massa brunastre. Pleurocistidi assenti. Pileipellis tipo celluloderma.
828 - Phaeomarasmius erinaceus (Fr.) Kiihner Pileo: 1-2 cm; subgloboso, poi convesso, margine villoso-appendicolato; superficie ricoperta da una fitta lanugine arruffata bruno-rossastro ± intenso. Lamelle: molto spaziate, subdecorrenti, biancastre, poi brunastre. Stipite: 2-3 x 0,4-0,8 cm; centrale o un po' eccentrico, ritto o curvo, tranne che all'apice, con decorazioni bruno-rossicce. Spore: amigdaliformi o citriformi; 11-13 x 7,5-9 11m. Ecologia: estate-autunno; su rametti caduti di latifoglie a tempo umido. ± comune. Non comm. Genere Simoeybe P. Karst. 1897. - Basidiomi piccoli, pileo igrofano, sporata bruno-ocra. Cheilocistidi spesso flessuosi, subcilindrici, c1avati-capitati, pileipeliis tipo tricoderma a palizzata, con pileocistidi. Lignicoli.
829 - Simocybe centunculus (Fr.) P. Karst. (= Naucoria centunculus Fr.) Pileo: 1-3 cm; emisferico, poi piano-depresso, margine striato, igrofano; superficie tomentosa, brunoolivastro scuro a tempo umido, ocra pallido con il secco. Lamelle: rade, ocra-giallastre, filo eroso. Stipite: 1,5-3 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, curvo, fibrilloso, subconcolore; pruinoso in alto. Carne: bruniccia; inodore ed insapore. Spore: ± faseoliformi; 7-8,5 x 4-5 11m; cheilocistidi cilindrici pluristrangolati. Ecologia: estate-autunno; su ceppaie e legno degradato di latifoglie. Raro. Non comm.
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830 - Simocybe reducta (Fr.) P. Karst [= Ramicola reducta (Fr.) Watling] - Possiede pileo inizialmente conico-convesso leggermente umb.onato e s.uperfiCie vellutata bruno-olivastro, quasi nerastra al centro. Le lamelle sono rade, pallide, poi bruno-olivastre. Lo stipite risulta interamente ricoperto da una pruina biancastra su fondo ± concolore al pileo. Ha spore amigdaliformi di 9-11 x 4,5-5,5 ~m cheiloCistidi da cilindrici asubclaviformi. Cresce in luoghi umidi su detriti legnosi e piante erbacee marcescenti. Non comm.
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831 - Simocybe sumptuosa (PD. Orton) Singer [= Ramicola sumptuosa (PD. Orton) Watling] -Si caratterizza per il pileo igrofano con superficie opaca, finemente vellutato-granulosa, inizialmente bruno-scuro, poi ocra-olivastro chiaro con il secco e l'età e per il margine non striato. Le lamelle, sono biancastre, poi ocra, mentre lo stipite risulta cilindrico, uguale oappena piÙ spesso verso la base, biancastro, longitudinalmente fibrilloso-granuloso, Imbrunente. Le spore sono cilindrico-faseoliformi di 7,5-10 x 4-5 ~m mentre icheilocistidi risultano cilindrici ± subcapitulati. Cresce In estate-autunno; su residui legnosi di latifoglie. Raro. Non comm. 306
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Famiglie StTOphariaceae-Crepidotaceae
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Genere Crepidotus (Fr.) Staude Die Schwamme Mitteldeutschland, 1857
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832 - Crepidotus applanatus (Pers.) P. Kumm. Pileo: 2-4 cm; superficie liscia, biancastra, beige, ocra sporco con l'età; non stipitato. Lamelle: bianche, poi brunastre. Carne: scarsa, biancastra con odore sgradevole simile a caucciù. Spore: globose-subglobose, finemente echinulate; 5-7 ].lm; cheilocistidi elavati ± subcapitulati; u. a f. presenti. Ecologia: estate-autunno, su legno morto di latifoglie e aghifoglie. Non comune. Non comm. 833 - Crepidotus cesatii (Rabh.) Sacc. [= C. sphaerosporus (Pat.) J.E. Lange l Pileo:1-3 cm; superficie leggermente feltrata, bianca, ocra-rossastra con l'età; stipite assente. Lamelle: bianco-rosato, poi ocra-rugginoso. Carne: scarsa, biancastra, insignificante. Spore: largamente ellissoidali, con spine sottili; 6,5-9 x 6-7,5 ].lm; cheilocistidi clavato-deformi; u. a f. presenti. Ecologia: estate-autunno; su legno morto di latifoglie. Frequente. Non comm. 834 - Crepidotus lundellii Pilàt Pileo: 0,8-3 cm; superficie liscia, subtomentosa, da bianca a ocra-giallognolo a maturità; non stipitato. Lamelle: bianche, poi bruno-argilla. Carne: bianco livido, inodore. Spore: ovoido-ellissoidali, lisce; 6,5-9 x 4,5-5,5 ].lm; cheilocistidi claviformi, alcuni con apice bifido. U. a f. presenti Ecologia: estate-autunno; su rami a terra di latifoglie. Comune. Non comm. 835 - Crepidotus herbarum (Peck) Sacco (= C. pubescens Bres. ss. Klihner et Romagn.) Pileo: 1,5-2 cm; superficie feltrato-sericea, bianca, margine ± lobato; stipite assente. Lamelle: rade, irregolari, da bianche a giallo-ocra chiaro. Carne: inconsistente. Spore: a forma di navicella (frontale), larmiformi (di profilo), lisce; 7,5-11 x 2,5-3,5 ].lm; u. a f. assenti; cheilocistidi subelavati, irregolari. Ecologia: estate-autunno; su steli d'erba, ricci di castagno, fogliame. Raro. Non comm. 836 - Crepidotus luteolus (Lambotte) Sacco Pileo: 1,5-3 cm; superficie finemente vellutata, opaca, da bianco a giallognolo ± intenso, margine ondulato; stipite rudimentale. Lamelle: biancastre, poi bruno-ocraceo chiaro. Carne: biancastra, inodore. Spore: ellissoidali, finemente punteggiate; 8-10 x 4-5,5 ].lm; cheilocistidi fusoidi-lageniformi. U. a f. presenti Ecologia: primavera-autunno; su resti erbacei. Comune. Non comm. 837 - Crepidotus variabilis (Pers.) P. Kumm. Pileo: 1-2,5 cm; superficie ± feltrata-lanuginosa, glabra con l'età. Lamelle: a raggera, rade, bianche, poi beige con macchie rossastre dovute alle spore, infine ocra-rossastre. Carne: bianca, inodore. Spore: cilindrico-ellissoidali, sottilmente punteggiate; 6,5-7,5 x 3-3,5 ].lm, cheilocistidi fusiformi irregolari. U.a f. presenti Ecologia: primavera-autunno; su legno di latifoglie. Comune. Non comm. 838 - Crepidotus mollis (Schaeff.) P. Kumm. Pileo: 3-6 cm; superficie ± gelatinosa, liscia o tomentosa, da crema-biancastro a bruno-olivastro; sessile. Lamelle: fitte, nocciola chiaro, poi bruno-ruggine. Carne: scarsa; senza odore particolare. Spore: largamente ellissoidali, lisce; 7-9 x 5-6 ].lm; cheilocistidi cilindrici, flessuosi; U. a f. assenti. Ecologia: estate-autunno; su legno morto, tronchi, ceppaie. Comune. Non comm. 839 - Crepidotus calolepis (Fr.) P. Karst. Pileo: 1,5-2,5 cm; superficie dissociata in sottili scagliette (corrispondenti a ciuffetti di peli) bruno-rossastri su fondo nocciola; stipite breve o nullo. Lamelle: rade, pallide, poi brune, filo con tendenza ad annerire. Carne: biancastra, insignificante. Spore: amigdalo-ellissoidali, lisce; 7-9 x 5-6,5 ].lm; cheilocistidi ± cilindrici. U. a f. assenti Ecologia: estate-autunno; su legno morto di latifoglie, Non comm. ceppaie, tronchi. Poco comune. 308
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Famiglia Crepidolaceae
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Famiglia Cortinariaceae 01
Genere CortinarÙls Basidiomi omogenei. Velo universale talvolta presente; velo parziale presente generalmente sotto forma di cortina, ma in alcuni gruppi come struttura membranosa anuliforme. Pileo asciutto o viscido. Lamelle adnate, uncinate. Stipite asciutto o viscido. Sporata ocraceo rugginosa. Spore verrucose, a parete non amiloide, senza poro germinativo. Pileipel1is generalmente tipo cutis. Cistidi generalmente assenti. Trama lamellare regolare. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: in boschi e foreste; ectomicorrizico. Tossicità: include specie tossiche mortali (C. m-eLLanus, C. rubeLLus) che inducono sindrome orellanica, e specie tossiche causa di sindrome psicotropa ansiogena (C. infractus). Nella Check-list italiana sono segnalate 422 specie
Genere Hebeloma Basidiomi omogenei. Velo parziale talvolta presente (cortinoide o anuliforme). Lamelle adnate, uncinate Sporata ocracea. Trama lamellare regolare. Spore raramente ellissoidali, ma citriformi amigdaliformi, verrucose, a parete non amiloide, ma pseudoamiloide (destrinoide), acianofila, ortocromatica; poro germinativo assente. Cistidi presenti come cheilocistidi (Fig. 3). U. a f. presenti. Ecologia: su terreno nudo in boschi; specie ectomicorriziche. Tossicità: include specie tossiche che inducono sindrome gastrointestinale (es H sinapizans). Nella Check-list italiana sono segnalate 61 specie
01 - Velo parziale e lamelle viola di giovane Cor/inorius orcu%rum. 02 - Superficie glutinosa di pileo e stipite in Corlinorius e/oliar 03 - Cheilocìstidi di Hebe/omo 04 - Lamelle secernenti lacrime brunastre in Hebe/omo cruslu/iniforme. 05 - /noeybe fosligiolo. 06 - Cistidi muricali di Inoeybe sindonio.
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Genere Inocybe Basidiomi omogenei. Superficie del pileo tipicamente ricoperta da fibrille, presto dissociate. Velo parziale aracnoide spesso presente (cortinoide) Lamelle adnate, uncinate. Odore della carne da spermatico a fruttato. Sporata ocracea. Spore lisce, non ornamentate, ma in alcuni gruppi nodose-subangolose, stellate, a parete non amiloide; poro germinativo generalmente assente. Cistidi presenti generalmente come cheilocistidi metuloidi e muricati (Fig. 6), in alcuni gruppi anche come pleurocistidi e caulocistidi Trama lamellare regolare. Unioni a fibbia presenti. Ecologia: in boschi e foreste; specie strettamente ectomicorriziche. Tossicità: include specie tossiche che inducono sindrome muscarinica (es. 1. rimosa, 1. erubescens) o sindrome psicotropa allucinogena (es. I. aeruginascens, 1. corydalina). Nella Check-lisI italiana sono segnalate 166 specie
Genere Alnicola Basidiomi piccoli, spesso asciutti e fibrillosi, igrofani. Velo aracnoide spesso fugace. Lamelle ad nate o smarginate, sottili. Sporata bruna-marrone. PileipelIis tipo celluloderma. Spore verrucose senza poro germinativo. Basidi tetra- e bisporici. Cheilocistidi lageniformi, clavati, capitulati. Unioni a fibbia generalmente presenti. Ecologia: su terreno nudo, bruciato, su detriti; in presenza di Alnus, Salix, ectomicorrizico. Tossicità: di nessun interesse alimentare. Nella Check-list italiana sono segnalate Il specie.
Genere Phaeocollybia Basidiomi ± cartilaginei Pileo ± conico, liscio, da asciutto a glutinoso. Stipite attenuato alla base, spesso radicante con lunga pseudoriza. Sporata ruggine, ocra-bruno. Spore finemente verrucose con plaga ilare presente o assente. Cistidi presenti. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: su terreno nudo in boschi di conifere; trofismo sconosciuto. Tossicità: di nessun interesse alimentare. Nella Check-lisi ilaliana sono segnalate 7 specie
Genere Cortinarius (Pers.) Gray. Nat. Arr. Brit. PI. (London) (1821) Sottogenere Myxacium CFr.) Trog - Basidiomi interamente ricoperti da uno strato vischioso-glutinoso a tempo umido; carne dolce, amara negli esemplari con stipite non o poco vischioso (Sez. Vibratiles); presenza o assenza di u. a f.
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Sezione Delibuti CFr.) Melot - Basidiomi con lamelle dapprima viola-lilla, velo violetto o giallastro; carne dolce; spore da sferiche a subglobose inferiori a 10 ~m; u. a f. presenti.
840 - Cortinarius salor Fr. Pileo: 4-8 cm; inizialmente emisferico-globoso, poi convesso-appianato con l'età, margine a lungo involuto; superficie blu-violetto con centro presto decolorato al giallo-ocraceo. Lamelle: ± fitte, adnate, smarginate, a lungo viola-lilla. Stipite: 6-12 x 1-2 cm; subcilindrico, per lo più bulboso-claviforme, blu-violetto, poi biancastro nel tratto inferiore, con sfumature giallastre alla base. Carne: biancastra, sfumata di violetto, odore debole, erbaceo e sapore mite. Spore: 8,5-10 x 7-8,5 ].lm; subglobose, ± verrucose. Ecologia: autunno, in boschi calcarei di aghifoglie e latifoglie, sia in ambiente montano, dove spesso assume forme lussureggianti, che mediterraneo. ± comune. Non comm. 841 - Cortinarius delib'utus Fr. Pileo: 4-8 cm; dapprima subgloboso, poi emisferico, infine convesso-appianato, margine involuto; superficie vischiosa, giallastra, ocracea ± scura con l'età. Lamelle: abbastanza fitte, violette, adnate, con filo eroso. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, spesso ingrossato alla base, biancastro, decorato da resti velari giallastri formanti zone anulari spesso molto evidenti. Carne: biancastra, talvolta sfumata di violetto, odore debole erbaceo e sapore mite. Spore: 7,5-8,5 x 6,57,5 ].lm; subglobose, debolmente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi di aghifoglie e latifoglie. Più comune in ambiente montano e subalpino. Non comm. Sezione Defibulati M.M. Moser C= sez. Cystidiosi PD. Orton, sez. Elatiores Fr.) - Basidiomi con ife della piieipellis senza u. a f.; carne dolce; spore citrino-amigdaliformi di grandi dimensioni; cheilocistidi presenti.
842 - Cortinarius elatior Fr. [= C. livido-ocraceus (Berk.) Berk.] Pileo: 5-12 cm; da inizialmente emisferico-campanulato a convesso-appianato in vecchiaia, con presenza di largo umbone centrale e con il bordo lungamente e tipicamente striato-scanalato; superficie ocra-brunastro, bruno-rossiccio. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, con le facce traversalmente venose-corrugate, ocracee, talvolta con sfumature violette. Stipite: 7-14 x 1-2 cm; slanciato, fusiforme, spesso nettamente radicante, biancastro, sfumato di violetto, striato all'apice, decorato da resti velari anuliformi, nella parte inferiore. Carne: biancastra, con odore mielato e sapore mite. Spore: 12,5-15 x 7,5-8,5 ].lm; citriformi, mediamente verrucose. Ecologia: autunno, comune sotto querce termofile, presente anche nei castagneti collinari ed in faggeta. Non comm. 843 - Cortinarius mucijluoides (Rob. Henry) Rob. Henry Pileo: 3-8 cm; dapprima emisferico-campanulato, poi convesso-appianato con l'età, con umbone ± evidente, margine intero, non striato; superficie spesso interamente ricoperta da glutine, ocracea, bruno-fulvastro, talora più chiara al margine. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, biancastre, ocraceo chiaro, con il filo eroso. Stipite: 6,5-10 x 1-2 cm; slanciato, cilindrico, talora ritorto e radicante, colorato di violetto. Carne: biancastra, con odore di miele e sapore mite. Spore: 11-12,5 x 77,5 ].lm; amigdaliformi, ± verrucose. Ecologia: autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Abbastanza comune in ambiente mediterraneo. Non comm. 844 - Cortinariu5 integerrimu5 KOhner ( = C stillatitius Fr.) - Affine alle specie precedenti, possiede superficie pileica brunastra con margine Intero e stipite di colore violetto, liscio e privo di resti velari. Habitat montano sotto aghifoglie. Spore 13-15 x 7,5-8,5 ~m. Comune. Non comm.
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Famiglia Cortinariaceae
Sezione Myxacium (Fr.) Gillot et Lucand [ 0= sez. Col/initi (Fr.) Sacc.] - Basidiomi con carne dolce, di odore mielato; spore ellissoidi-amigdaliformi di dimensioni maggiori di 11 ~m. U. a f. presenti.
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845 - Cortinarills mllCOSllS (Bull.) Cooke Pileo: 4-14 cm; da inizialmente emisferico a piano-convessa-appianato con l'età, talora con largo umbone centrale, margine intero; superficie ricoperta da uno spesso strato glutinoso, arancio-brunastro, bruno-rossiccio con centro più scuro, spesso bruno-nerastro. Lamelle: ± fitte, smarginatodecorrenti, ocracee. Stipite: 5-12 x 1-3 cm; cilindrico o ingrossato alla base, bianco, molto glutinoso e ricoperto quasi interamente da un abbondante velo biancastro. Carne: bianca, con odore leggermente mielato e sapore mite. Spore: 12-14 x 6-8 J.lln; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: autunno, a stagione inoltrata, in boschi di pino, in ambiente mediterraneo. ± comune. Non comm. 846 - Cortinarius col/initus (Pers.) Fr. - Affine alla specie precedente, si distingue agevolmente per il colore violetto dello stipite eper l'habitat differente, costituito dal boschi montani di abete rosso; ± diffuso. Spore 12,5-14,5 x 7-8 ~m.
Non comm.
847 - Cortinarills trivialis J.E. Lange Pileo: 4-10 cm; dapprima emisferico-campanulato, poi convesso-appianato, spesso con basso umbone centrale; superficie igrofana, bruno-fulvastro, bruno-rossiccio, decolorantesi a partire dal centro; reazione bruno-rossastro con KOH. Lamelle: fitte, adnate o smarginate, grigiastre con sfumature violette evidenti solo nei giovani esemplari. Stipite: 5-12 x 1-2,5 cm; cilindrico, un po' radicante, biancastro, decorato da numerosi braccialetti glutinosi, resti del velo, tendenti ad imbrunire con l'essiccazione. Carne: biancastra, imbrunente a partire dalla base, con odore debole-erbaceo e sapore mite. Spore: 10,5-13,5 x 6-7 J1m; amigdaliformi, fortemente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi di latifoglie varie. Molto comune, è uno dei cortinari più diffusi. Non comm. Sezione Vibrati/es Melot - Basidiomi sin dall'inizio con lamelle argilla pallido, biancastre o (raramente) giallastre; carne e soprattutto cuticola pileica di sapore amaro; spore ellissoidali con ornamentazione poco evidente. 848 - Cortinarills vibratilis (Fr.) Fr. Pileo: 2-5 cm; da inizialmente convesso a piano-convesso a completa maturità, non umbonato; superficie molto vischiosa, brillante, arancio-brunastro, bruno-rossiccia con margine più chiaro. Lamelle: ± fitte, adnate, ocracee. Stipite: 2,5-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, da claviforme ad attenuato, fibrilloso, di colore ocraceo-biancastro. Carne: biancastra, leggermente ingiallente alla pressione senza odori particolari, molto amara; rosa-brunastro con KOH. Spore: 7-8,5 x 4-5,5 J1m; ellissoidali, debolmente verrucose. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Comune soprattutto nei castagneti collinari, nelle faggete e nelle peccete montane. Non comm. 849 - Cortinarius causticus Fr. - Affine al precedente, differisce per le dimensioni maggiori (3-6 cm di diametro pilelco), per le colorazioni più francamente rossastre e per l'habitat montano in presenza di conifere (pino), meno comune del precedente.
Non comm.
850 - Cortinarills cristallinlls Fr. [0= C. barbatus (Batsch) Melot] Pileo: 2,5-7 cm; da convesso a piano-convesso, raramente con umbone; margine sinuoso, piuttosto irregolare; superficie liscia, uniformemente bianco-avorio, ocraceo chiaro con l'età; reagisce al rosa-chiaro con KOH. Lamelle: da fitte a spaziate nei vecchi esemplari, adnate, smarginate, ocracee. Stipite: 2,5-7 x 0,5-1,5 cm; cilindrico nettamente attenuato-radicante, ± glutinoso, presto asciutto, bianco, fibrilloso. Carne: biancastra, con odore debolmente rafanoide e molto amara; rosa con KOH. Spore: 6,5-8 x 4,5-6 J1m; ellissoidali, scarsamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, anche in tarda stagione, sotto latifoglie, soprattutto querce e faggi. Comune. Non comm. 851 - Cortinarius croceo-caeruleus (Pers.) Fr. - Specie di piccole dimensione (pJleo 2-5 cm) possiede pileo umbonato con colorazione tipicamente blu-violetto ampiamente decolorata all'ocraceo centralmente elamelle color argilla. Lo stipite, slanciato e fusiforme, ha colorazione biancastra e reca scarsi resti velari. Cresce in autunno sotto latifoglie (soprattutto faggio), anche in ambito strettamente mediterraneo. Non comune. Non comm.
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Famiglia COTtinariaceae
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Sottogenere Phlegmacium CFr) Trog - Basidiomi con pileo ± vischioso a tempo umido, stipite asciutto, con base ± bulbosa diversamente formata; carne dolce, reazioni chimiche diverse, spore ellittico-amigdaliformi.
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Sezione Phlegmacium CFr.) Gillot et Lucand C= sez. Cliduchi CFr.) Sacc.) Stipite da cilindrico ad un po' rigonfio alla base, bulbo non marginato; velo non vischioso, giallastro o bruno-ocraceo; lamelle ± violette in gioventù; carne gialla con le basi forti.
852 - Cortinarius varius (Schaeff.) Fr. Pileo: 6-10 cm; inizialmente emisferico, poi convesso, infine pianeggiante e ± ondulato, margine a lungo eccedente; superficie liscia; bruno-giallastro, ocra-arancio, sfumata di violetto al margine in modo non sempre evidente e costante, diviene brunastra con KOH. Lamelle: fitte, adnato-smarginate, con filo intero, a lungo violette. Stipite: 6-10 x 1-2 cm; da cilindrico a clavato, talora bulboso alla base, robusto, asciutto, bianco, spesso ornato da evidente zona anulare formata da resti del velo. Carne: bianca, con gradevole odore fruttato, sapore mite. Spore: 10-11,5 x 5,5-6,5 11m; subovoidali-amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: tarda-estate-autunno, in montagna, sotto aghifoglie, soprattutto abeti. Comune. Non comm.
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853 - Cortinarius variiformis Malençon - Affine alla specie precedente, se ne distingue per la presenza di resti velari giallastri che decorano con evidenti bracciali lo stipite biancastro, per la reazione subnulla (ocracea) con KOH sulla superficie pileica e per l'habitat diverso costituito dai boschi radi di querce in ambito mediterraneo. Cresce in autunno inoltrato. Non comune. Non comm.
854 - Cortinarius caligatus Malençon Pileo: 4-10 cm; inizialmente emisferico, poi convesso-appianato, ± bassamente umbonato, margine involuto, spesso sfrangiato; superficie liscia e fibrillosa, brunastra, ocra-fulvastro, talvolta leggermente sfumata di verde-oliva, più scura e talvolta screpolata al centro, ricoperta da squamule brunastre non rialzate. Lamelle: fitte, intensamente violette, adnate, con filo intero concolore. Stipite: 5-12 x 1-2,5 cm; cilindrico, raramente ingrossato alla base, più facilmente attenuato, talvolta radicante, robusto, ocraceo, ornato da evidenti zone anulari formate da resti del velo, imbrunente. Carne: biancastra, con odore terroso, sapore mite. Spore: 10-11,5 x 6-6,5 11m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: autunno inoltrato, soprattutto sotto lecci e sughere. Non comune. Non comm. 855 - Cortinarius triurnphans (Fr.) Fr. Pileo: 5-12 cm; dapprima subgloboso, poi convesso, infine quasi appianato e ± ottusamente umbonato, margine spesso appendicolato dai resti velari; superficie vischiosa a tempo umido, liscia, ocra-arancio, più scura al centro. Lamelle: molto fitte, smarginate, biancastre o debolmente violette all'inizio. Stipite: 6,5-14 x 1,5-2 cm; cilindrico, slanciato, clavato, talvolta un po' radicante, bianco, ± interamente decorato da squame bruno-fulvastre residui del velo. Carne: bianca, gialla con KOH; odore leggermente terroso, sapore mite. Spore: 11-13,5 x 7-9 11m; amigdaliformi, ± verrucose. Ecologia: tarda estate-autunno, in gruppi di numerosi esemplari, talora cespitosi, cresce sotto betulle in ambiente montano. Abbastanza comune. Non comm. 856 - Cortinarius olidus J.E. Lange (== C. cliducus) Fr. Pileo: 4-10 cm; dapprima emisferico, poi convesso, infine quasi appianato, con o senza largo umbone; superficie,un po' viscida a tempo umido, ricoperta da sottili squamette, bruno-ocraceo, sfumata di olivastro, più scura al centro per l'infittirsi delle squamule brunastre. Lamelle: fitte, smarginate, argilla-biancastro, talvolta appena sfumate di violetto. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, ± bulboso alla base, slanciato, biancastro, con resti di velo presto dissociati in bande ocracee ± evidenti. Carne: bianca, odore intenso e gradevole, erbaceo (simile a quello di pannocchia di granoturco), sapore mite. Spore: 8,5-11,5 x 5,5-7 pm; amigdaliformi, finemente verrucose. Ecologia: estaNon comm. te-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie, soprattutto su terreno calcareo. ± comune. 857 - Cortinarius cephaJixus Secr. ex Fr. - Si distingue macroscopicamente soprattutto per lo stipite robusto, talvolta quasi c1avato e spesso ornato da evidenti e nette bande ocracee, resti del velo. Le spore hanno dimensioni inferiOri a quelle della specie precedente (8-10 x 5-6 ~m); cresce in autunno sotto latifoglie (soprattutto faggio). Non comune. Non comm. 316
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Famiglia COl'tinal'wceae
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Sezione Claricolores Kuhner et Romagn. ex Mbenne - Locc. et Reumaux (= sez. Multiformes Kuhner et Romagn. ex Brandr. et Melot) - Basidiomi con superficie pileica spesso ricoperta da resti di velo biancastro o violetto; stipite con bulbo basale non o appena marginato e ricoperto di velo; lamelle biancastre o grigiastre, raramente con sfumature violette; spore di dimensioni variabili, sub-fusiformi, da lisce a sublisce.
858 - Cortinarius caperatus (Pers.) Fr. [= Rozites caperatus (Pers.) P. Karst.] Pileo: 4-10 cm; inizialmente subgloboso, poi a lungo emisferico, infine piano-convesso a completa maturazione, spesso con presenza di largo umbone ottuso; superficie abitualmente asciutta, pruinosa, liscia al disco, ± radialmente rugosa verso la periferia; di colore crosta di pane, ocra-rossiccio. Lamelle: ± fitte, smarginato-uncinate, con filo nettamente seghettato, beige o biancastre. Stipite: 5-10 x 1,5-4 cm; cilindrico, robusto, da biancastro a paglierino pallido, ± fibrilloso-squamuloso, anello membranoso con orlo doppio, striato in quello superiore, base con residui velari bianchi. Carne: crema-biancastro, con odore trascurabile, non sgradevole, e sapore mite. Spore: 11-14,5 x 7-8,5 ).lm; amigdaliformi, finemente punteggiate. Ecologia: estate-autunno, in gruppi ± numerosi in boschi montani di aghifoglie, soprattutto abete rosso, più raro sotto latifoglie. Comune. Comm.
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859 - Cortinarius claricolor (Fr.) Pileo: 6-14 cm; dapprima emisferico, talora vagamente trapezoidale, infine convesso, spesso appianato al centro, margine a lungo involuto, e sovente scanalato; superficie vischiosa, liscia; brunorossiccio, ocra-giallastro, quasi sempre recante resti dell'abbondante velo biancastro. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, con filo seghettato, a lungo crema-biancastro. Stipite: 6-12 x 1,2-2,5 cm; cilindrico, talora un po' attenuato alla base, robusto, bianco, interamente ricoperto dal velo che spesso forma delle decorazioni a guisa di ghirlanda ± evidenti. Carne: bianca, odore gradevole, sapore mite. Spore: 8,5-10 x 4-5 ).lm; amigdaliformi, poco ornamentate. Ecologia: estate-autunno, in montagna, presso aghifoglie e latifoglie, soprattutto abete rosso. Poco comune. Comm.
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860 - Cortinarius turmalis Fr. (= C. sebaceus Fr. ss. M.M. Moser) Pileo: 5-10 cm; dapprima emisferico, convesso a completa maturità, margine involuto e decorato da abbondanti resti del velo biancastro; superficie liscia e sericea; fulvastra, ocra-giallastro, spesso più scura al centro. Lamelle: fitte, smarginate, con filo un poco seghettato, crema-biancastro. Stipite: 6-10 x 1-2 cm; cilindrico, piuttosto regolare, bianco, ricoperto da resti velari concolori, con tendenza ad imbrunire a partire dal basso. Carne: bianca, con odore fungino abbastanza gradevole e sapore mite. Spore: 8,5-9,5 x 4-4,5 ).lm; amigdaliformi, scarsamente ornamentate. Ecologia: estate-autunno, presso aghifoglie e latifoglie, spesso in gruppi di numerosi esemplari ± aggregati Comm. e cespitosi. Abbastanza comune e diffuso, soprattutto sotto faggio.
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861 - Cortinarius variegatus Bres. - Di aspetto simile al precedente ne differisce principalmente per lo stipite biancastro di forma variabile, talvolta subradicante o, al contrario, ingrossato, che è decorato In basso da residui miceliari tipicamente rosa. Cresce in montagna In boschi di latifoglie (faggio) ed abete, spesso in gruppi di numerosi esemplari; raro. Non comm.
862 - Cortinarius allutus Fr. [= C. multiformis (Fr.) Fr.] Pileo: 4-8 cm; da inizialmente emisferico a convesso, infine quasi appianato; superficie viscida con l'umido, liscia; bruno-rossiccio, bruno-arancio, spesso con resti di velo biancastro al margine. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, con filo seghettato, biancastre o argillacee, colore che mantengono anche a maturità raggiunta. Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm; cilindrico, ingrossato alla base, talora con bulbo basale ± marginato, spesso appena accennato o arrotondato, bianco, diviene giallastro con l'età e alla manipolazione; Carne: bianca, con odore netto e gradevole di miele che aumenta con la disidratazione, sapore mite. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 ).lm; ellissoidali, sottilmente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in montagna sotto aghifoglie, soprattutto abete rosso. Comune. Comm. 863 - Cortinarius talus Fr. - Simile al precedente, si distingue per la superficie pileica ocraceo-pallido, lo stipite con bulbo nettamente marginato, spesso disposto in modo carattensticamente obliquo rispetto allo stipite ela carne inizialmente bianca, di odore piacevolmente mielato, che diviene diffusamente ocracea al tocco. Le spore arnlgdaliformi mediamente verrucose misurano 7-9 x4,5-5 ~m. Cresce in boschi di latifoglle, soprattutto faggio. Abbastanza comune e diffuso in autunno. Comm.
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864 - Cortinarius praestans Cordier Pileo: 5,5-25 cm; da inizialmente emisferico a convesso, infine convesso-appianato con margine nettamente grinzoso-scanalato a maturità; superficie liscia e viscida; bruno-rossiccia con tendenza a schiarire con l'età, sfumata di violetto in modo ± evidente, spesso con resti di velo biancastro. Lamelle: ± fitte, bianco-grigiastre, smarginate, con filo seghettato, con sfumature violette non sempre evidenti. Stipite: 6-20 x 2-6 cm; cilindrico, robusto, con grosso bulbo basale non marginato, biancastro e sfumato di violetto, macchiato di giallastro con l'età. Carne: bianca, con sfumature violette, soprattutto tra stipite e pileo, di gradevole odore e sapore mite. Spore: 14,5-18 x 8-9,5 11m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: estate-autunno, in gruppi di numerosi esemplari in boschi di latifoglie, soprattuto faggio e castagno, spesso in ampi "cerchi delle streghe". Comune. Comm. 865 - Cortinarius cumatilis Fr. Pileo: 5-15 cm; dapprima emisferico, poi convesso, infine convesso-appianato con margine a lungo involuto; superficie liscia e vischiosa con l'umido; bruno-rossiccio al centro e a maturazione, altrimenti tinta di violetto in modo ± intenso, spesso con resti di velo. Lamelle: piuttosto fitte, smarginate, bianco-grigiastro, con evidenti sfumature violette, con filo nettamente seghettato di colore più chiaro. Stipite: 5-15 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, con bulbo basale non marginato, sericeo, violetto in gioventù, poi biancastro con resti dell'abbondante velo che formano evidenti zone anulifarmi biancastre o violette. Carne: bianca, con sfumature violette, nello stipite, di odore debole, gradevole, sapore mite. Spore: 9,5-10,5 x 5-6 11m; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi montani di aghifoglie (abete rosso). Non comune. Comm.
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Sezione C/aucopodes Konrad et Maubl. ex Mbenne Locc. et Reumaux - Basidiomi con colorazioni bruno-ocracee, talvolta con toni verde-olivastro al margine; superficie pileica fibrillosa; lamelle e stipite ± sfumati di blu-violetto; base dello stipite con bulbo ± marginato; reazione brunastre con KOH.
866 - Cortinarius glaucopus (Schaeff.) Fr. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso-appianato con l'età, margine a lungo involuto, piuttosto regolare; superficie inizialmente vischiosa, con toni bruno-rossicci, ± sfumata di olivastro al bordo, percorsa radialmente da evidenti fibrille innate più scure; spesso con resti biancastri del velo. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, violette. Stipite: 5-8 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, robusto, con grosso bulbo basale ± marginato; di colore variabile, talvolta brunastro, spesso violetto all'apice e biancastro alla base. Carne: biancastra, sfumata di violetto nello stipite, giallastra nel bulbo; odore terroso sgradevole e sapore mite, brunastra con KOH. Spore: 7-8,5 x 4,5-5 11m; ellissoidali, verruche ± dense, basse. Ecologia: estate-autunno, in boschi di aghifoglie e latifoglie. Non comm. 867 - Cortinarius dionysae Rob. Henry Pileo: 3-10 cm; da emisferico ad appianato con l'età, talvolta con umbone, margine involuto e spesso lobato; superficie fibrillosa, talvolta brunastra con sfumature verdastre, spesso con tonalità grigio-azzurrino. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, con filo seghettato, violette, soprattutto al margine. Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm; cilindrico, robusto, con bulbo basale marginato; grigio-violetto soprattutto all'apice, imbrunente con l'età. Carne: biancastra nel pileo e nel bulbo, sfumata di violetto nello stipite; con odore intenso di farina e sapore mite Spore: 9-10 x 5-6 11m, citriformi, ± spinulose. Ecologia: estate-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie varie. Abbastanza comune. Non comm. 868 - Cortinarius amoenolens P.D. Orton Pileo: 5-12 cm; eia inizialmente emisferico, forma che conserva a lungo, a piano convesso con la maturazione, margine ± involuto; superficie liscia e sericea; ± uniformemente ocra-giallastro, talora debolmente sfumata di verdastro; di sapore amaro. Lamelle: ± fitte, smarginate, azzurrognole-violette. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, fibrilloso, ± intensamente azzurro-violetto, con evidenti resti dell'abbondante velo, che a maturazione contrasta nettamente con i colori di fondo; con bulbo basale ± marginato; Carne: ocracea nel pileo, violetta tra pileo e stipite; biancastra nel bulbo, odore fruttato complesso e sapore mite. Spore: 10-12 x 5,5-6,5 11m; citriformi, verruche subechiNon comm. nulate. Ecologia: autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie. ± comune. 320
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Famiglia Cortinariaceae
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Sezione Patibiles Miienne Locc. et Reumaux - Basidiomi con superficie pileica da fibrillosa a squamulosa, poco vischiosa o secca, spesso dalle tonalità violacee; stipite robusto e c1aviforme; lamelle chiare, spesso violette; reazione blu-verde alla tintura di guaiaco e gialla alle basi forti.
869 - Cortinarius variecolor (Pers.) Fr. Pileo: 5-12 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso con l'età, margine a lungo involuto; superficie fibrillosa, inizialmente violetta, presto bruno-rossastro a partire dal centro, con margine che mantiene le iniziali sfumature violette. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, sfumate di violetto. Stipite: 5-10 x 1,5-2,5 cm; robusto, di forma clavata, attenuato alla base, ricoperto da abbondante velo biancastro, di colore chiaro, violetto all'apice. Carne: biancastra, violetta tra pileo e stipite con odore gradevole e sapore mite. Spore: 10-12,5 x 5,5-6,5 )lm; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, cresce in boschi montani di aghifoglie. Piuttosto comune. Non comm. 870 - Cortinarius variecolor varo nemorensis (Fr.) Cooke et Quél. [= C. nemorensis (Fr.) J.E. Lange] Pileo: 6-12 cm; dapprima emisferico, forma che mantiene a lungo, poi piano-convesso a completa maturazione, margine involuto in gioventù; superficie asciutta e nettamente fibrillosa, soprattutto al margine, che reca evidenti gruppi appressati di fibrille più scure del fondo, inizialmente violetto-pallido, presto bruno-ocraceo partendo dal centro. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, violette. Stipite: 6-12 x 1,5-2,5 cm; robusto, clavato o un po' attenuato alla base, fibrilloso, di colore violetto chiaro, spesso macchiato di ocraceo. Carne: biancastra, violetta tra pileo e stipite con odore sgradevole terroso, soprattutto in vecchiaia, e sapore mite, gialla a contatto del KOH. Spore: 10-11,5 x 6-6,5 )lm; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, cresce in boschi di latifoglie ed aghifoglie varie. Comune, soprattutto nei castagneti collinari. Non comm. 871 - Cortinarius largus Fr. Pileo: 6-14 cm; da inizialmente globoso-emisferico a piano-convesso con margine involuto; superficie liscia e glabra, inizialmente grigio-violetto, poi diffusamente bruno-ocraceo a partire dal centro, con margine abbastanza fibrilloso, sfumato di grigio-violetto. Lamelle: ± fitte, smarginato-adnate, nettamente violette, soprattutto verso il margine. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; robusto, talora abbastanza slanciato, ± clavato alla base; fibrillo so e violetto chiaro all'apice, poi macchiato di bruno-ocraceo. Carne: biancastra, sfumata di violetto, con odore ± gradevole e sapore mite. Spore: 1012 x 5,5-6,5 11m; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi di latifoglie, soprattutto faggio. Abbastanza comune, meno diffuso del precedente. Comm. 872 - Cortinarius balteatus (Fr.) Fr. (= C. subbalteatus Kiihner) Pileo: 5-10 cm; inizialmente emisferico, infine piano-convesso; superficie grossolanamente fibrillosa ed asciutta, talvolta tendente a screpolarsi al centro con il secco, bruno-rossiccio, schiarentesi con l'età, con margine ± sfumato di violetto, colorazione che può risultare quasi assente, soprattutto nei vecchi esemplari. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, si mantengono a lungo chiare, grigio-biancastro, raramente sfumate di violetto. Stipite: 4-10 x 1,5-3 cm; robusto e tarchiato, con bulbo basale appena accennato, biancastro con presenza di macchie brunastre, soprattutto alla base. Carne: biancastra, odore gradevole fungino e sapore mite. Spore: 10,5-11,5 x 5,5-6,5 )lm; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi montani di aghifoglie (abete rosso), più raramente sotto latifoglie. Poco comune. Non comm. 873 - Cortinarius balteatocumatilis
PD. Orton - Specie dal portamento robusto e tarchiato, si distingue per la superficie pileica brillante atempo umido, centralmente bruno scuro, con margine di un vivace colore violetto che contrasta nettamente con le lamelle biancastre e per i resti del velo violetto che spesso decorano lo stipite; l'habitat è costituito da boschi xerofili di latifoglie, soprattutto querce sempreverdi in ambito mediterraneo, talvolta miste ad aghifoglie. Non comune. Non comm.
874 - Cortinarius balteatoalbus Rob. Henry - Si riconosce per la superficie pileica ocra-pallido che tende a macchiarsi di fulvastro con il secco e l'età, il margine del pileo biancastro senza tracce di lilla e lo stipite, piuttosto robusto, che termina in un bulbo basale ± evidente. I giovani esemplari possiedono abbondante presenza di velo biancastro. Cresce in estate-autunno in montagna presso abete rosso. Poco comune. Non comm. 322
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Famiglia Cortinariaceae
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Sezione Infradi Kuhner et Romagn. ex Brandr. et Melot - Basidiomi con colorazioni pileiche livido-olivastro o brunastre; stipite con sfumature violette, daviforme; carne amara, soprattutto a livello della superficie pileica; spore ± subglobose.
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875 - Cortinarius injractus (Pers.) Fr. Pileo: 4-8 cm; dapprima emisferico-convesso, infine piano-convesso con largo umbone; margine ondulato ed irregolare, superficie nettamente fibrillosa, lucente a tempo secco, con colorazioni livide: bruno-olivastro, grigiastra, spesso con netta zonatura al margine, di sapore amaro. Lamelle: fitte, con filo seghettato, smarginate, grigio-olivastro. Stipite: 4-10 x 1-2 cm; cilindrico, ± robusto, con ingrossamento alla base che risulta spesso bulbosa; concolore al pileo, talvolta assume sfumature grigio-violetto all'apice. Carne: biancastra; odore sgradevolmente erbaceo-rafanoide, di sapore nettamente amaro. Spore: 7-8 x 5,5-6,5 p.m, subglobose, verrucose. Ecologia: in autunno, anche inoltrato, presso latifoglie varie, soprattutto sotto querce, su terreno calcareo. Comune. Tossico Cortinarius infradus var olivellus M.M. Maser - Si distingue per le sfumature olivastre che pervadono in modo evidente tutto il basidioma e per lo stipite spesso bulboso. Con ecologia ecaratteri organolettici pari alla specie tipo. Tossico
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Sezione Caerulescentes Rob. Henryex Mbenne Locc. et Reumaux - Basidiomi con colorazione pileica da blu-violetto a biancastro; stipite con bulbo basale ± marginato; lamelle generalmente violetto-lilacine; spore con ornamentazione mediamente evidente; sapore talora amaro. Reazioni con basi forti non appariscenti. 876 - Cortinarius terpsichores Melot Pileo: 5-12 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso solo a raggiunta maturazione, margine ± irregolare ed ondulato, a lungo involuto; superficie nettamente fibrillosa; viola inizialmente intenso, con centro progressivamente sbiadente su toni ocracei. Lamelle: fitte, smarginate, violette; con filo ± seghettato concolore. Stipite: 5-8 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, con grosso bulbo basale ± marginato; viola-chiaro, soprattutto all'apice, presto diviene giallastro a partire dalla base. Carne: biancastra nel pileo, violetta nello stipite, giallastra nel bulbo, odore terroso sgradevole e sapore mite. Spore: 9,5-10 x 6-7 p.m; ellissoidali, fittamente spinulose. Ecologia: estate-autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie. Poco comune. Non comm. 877 - Cortinarius velicopia Kauffman -Simile al precedente, ha portamento solitamente più tarchiato e pileo decolorato centralmente all'ocra brunastro, recante spesso resti biancastri del velo generale che sono presenti anche a livello del bulbo basale. Si riconosce per le spore citriformi (10-11 x6-6,8 ~m). Cresce solitamente sotto conifere (abeti) Molto piÙ raro del precedente. Non comm. 878 - Cortinarius caerulescens (Schaeff.) Fr. Pileo: 5-10 cm; dapprima ± emisferico, poi, a maturità, piano-convesso con largo umbone centrale; superficie nettamente fibrillosa; grigio-violetto pallido, con centro che tende a divenire progressivamente ocraceo. Lamelle: fitte, smarginate, a lungo grigio-violetto anche a maturazione avvenuta. Stipite: 6-8 x 1-2 cm; ± slanciato, cilindrico, concolore alle lamelle e con bulbo basale ingrossato e ± marginato, giallastro già nei giovani esemplari. Carne: biancastra nel pileo, violetta tra pileo e stipite; giallastra nel bulbo, odore debole non sgradevole e sapore mite. Spore: 9-10,5 x 5-6 p.m; subamigdaliformi, con apice arrotondato, finemente punteggiate. Ecologia: estate-autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie, soprattutto quercia e faggio. Poco comune. Non comm. 879 - Cortinarius veraprilis Chevassut, Rob. Henryet Riousset Pileo: 4-12 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso a maturità, margine ± regolare, carnoso, a lungo involuto; superficie fibrillosa; viola ± intenso, con centro sbiadente su toni ocracei, spesso recante resti di velo bianco-giallastro. Lamelle: assai fitte, smarginate, viola-bluastro molto intenso; con filo concolore. Stipite: 4-6 x 2-3 cm; cilindrico, basso e tarchiato, con base appena ingrossata, o un po' bulbosa; viola, soprattutto all'apice, giallastro a partire dalla base, che spesso risulta ricoperta da abbondanti resti del velo generale. Carne: ocracea, violetta tra pileo e stipite, di notevole peso specifico, con odore terroso-fungino e sapore mite; ocra a contatto con KOH. Spore: 8,5-10 x 6-7 ].lm; amigdaliformi, scarsamente verrucose. Ecologia: cresce esclusivamente in primavera (marzo-aprile), gregario in boschi mediterranei di leccio, spesso appena affiorante dal terreno. Molto raro e localizzato. Non comm. 324
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Famiglia Cortinanaceae .
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880 - Cortinarius moenne-loccozii Bidaud (= C. volvatus ss. Lanzoni ) Pileo: 4-8 cm; dapprima emisferico infine piano-convesso a maturazione; superficie di colorazione tendenzialmente violetta, soprattutto nei giovani esemplari, percorsa da fibrille radiali più scure che ne determinano sempre più il colore con l'avanzamento dell'età, quasi sempre ricoperta da abbondanti resti di velo biancastro. Lamelle: piuttosto fitte, smarginate, sfumate di violetto. Stipite: 5-8 x 1-2 cm; cilindrico, ± robusto, violetto, con bulbo basale avvolto da una pseudo-volva biancastra che tende a macchiarsi di ocraceo. Carne: giallastra, con sfumature violette, soprattutto tra pileo e stipite, odore erbaceo, sapore mite. Spore: 9-10 x 5-5,5 11m; amigdaliformi-citriformi, mediamente verrucose. Ecologia: autunno, sotto latifoglie su terreno calcareo. Abbastanza comune. Non comm.
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881 - Cortinarius rapaceus Fr. Pileo: 6-12 cm; da emisferico ad appianato con l'età, margine a lungo involuto, spesso con resti biancastri del velo; superficie liscia; inizialmente biancastra, progressivamente macchiata di ocraruggine, colore che tende ad assumere a completa maturazione e a tempo secco. Lamelle: ± fitte, smarginate, con filo eroso, crema-biancastre. Stipite: 5-10 x 2-4 cm; cilindrico, robusto, biancastro, raramente sfumato di violetto all'apice, con bulbo basale nettamente marginato; Carne: biancastra nel pileo; giallastra nel bulbo, talora violetta alla sezione, odore erbaceo-terroso, sapore amaro nel pileo. Spore: 9,5-10 x 5,5-6,5 11m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: autunno, gregario su terreno Non comm. calcareo sotto latifoglie (querce). Comune in ambiente mediterraneo.
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882 - Cortinarius caesiostramineus Rob. Henry - Di medio-piccole dimensioni, possiede anch'esso pileo e carne amari. i colori della superficie pileica sono però grigio-violetto pallido, più spesso ocraceo-pallido; lo stipite, piuttosto tozzo, è ncoperto da abbondanti resti velari e presenta colorazioni incostantemente e debolmente azzurro-violette, cresce in gruppi piuttosto numerosi soprattutto sotto aghifoglie e sporadicamente latifoglie (faggio). Poco diffuso. Non comm.
883 - Cortinarius aleuriosmus Maire Pileo: 5-10 cm; dapprima emisferico, forma che mantiene a lungo, poi appianato con l'età, margine involuto, sempre decorato da resti del velo che risulta assai abbondante; superficie liscia; a lungo bianco candido con deboli riflessi violetti al margine, progressivamente macchiata di ocra-ruggine, di sapore amarognolo. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, con filo eroso, crema-biancastro. Stipite: 4-10 x 1,5-3,5 cm; cilindrico, robusto nel giovane, poi ± slanciato, biancastro, talora sfumato di violetto all'apice, recante un grosso bulbo basale nettamente marginato. Carne: biancastra nel pileo; giallastra nel bulbo, violetta tra stipite e pileo, odore nettamente farinoso, amara. Spore: 10,5-12 x 6,5-7,5 11m; citriformi, mediameJlte verrucose Ecologia: autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie termofile, soprattutto querce e carpini. Non comune. Non comm.
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Sezione Scauri (Fr.) Hennings - Basidiomi con pileo e stipite spesso colorati di violetto; lamelle che talora si colorano di viola scuro al tocco ed alla frattura; reazione analoga della carne con TI4 e reagente di Lugol.
884 - Cortinarius scaurus (Fr.) Fr. Pileo: 2,5-8 cm; da inizialmente emisferico-convesso a piano-convesso; superficie leggermente igrofana, con colorazioni smorte, bruno-olivastro, ocra-verdastro, spesso con il margine più scuro, talvolta guttulato e recante una zonatura ± netta; bruno-rossastro a contatto con KOH. Lamelle: fitte, adnate, giallo-olivastro. Stipite: 4-8 x 1,5-2 cm; cilindrico, robusto, con bulbo basale ± marginato; giallo-verdastro spesso con lievi sfumature violette all'apice. Carne: bruno-grigiastra nel pileo e nel bulbo, violetta nello stipite; odore gradevole di miele e sapore mite, rossa con KOH. Spore: 10,5-11,5 x 6,5-7 11m; ellissoidali, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi alpini e subalpini di aghifoglie (abete rosso). Abbastanza comune. Non comm. 885 - Cortinarius purpurascens Fr - Specie polimorfa, ha superfiCie pllelca di colore variabile, spesso brunastro ± carico, decorata da evidenti fibrille appressate, più scure del fondo, che tendono a disporSI radialmente, in piccoli ciuffetti aderenti, soprattutto al margine. Le lamelle sono di colore nettamente violetto e virano Immediatamente al viola-porpora al tocco e alla pressione, lo stipite è azzurrovioletto soprattutto all'apice etermina In un bulbo di forma variabile. La carne è violetta anch'essa. soprattutto tra stipite e pileo. Le spore sono ellissoidali e misurano 8,5-10 x 5-6 ~m. Estate-autunno, In boschi misti di aghifoglie e latifoglie Molto comune. Non comm. 326
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Famiglia Cortinariaceae
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Sezione Calochroi Brand. et Melot - Basidiomi con cuticola pileica facilmente asportabile, liscia e non fibrillosa, spesso con evidenti resti velari; lamelle generalmente violetto-lilacine; spore con ornamentazione evidente; reazioni chimiche normalmente importanti e vivaci con KOH; sapore della carne talora amaro.
886 - Cortinarius calochrous (Pers.) Gray Pileo: 3-6 cm; dapprima emisferico, infine appianato a raggiunta maturazione, raramente con basso umbone, margine involuto; superficie liscia; ocra-giallastro in modo ± uniforme, macchiata e sfumata di ocra-ruggine, spesso con resti biancastri di velo; reazione brunastra con KOH. Lamelle: fitte, smarginate, violette. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, viola ± carico, soprattutto all'apice, con bulbo basale nettamente marginato spesso macchiato di bruno; Carne: biancastra, inodore, sapore mite, reazione debolmente giallastra con KOH. Spore: 10-12 x 5,5-7,5 ]1m; amigdaliformi, grossolanamente verrucose. Ecologia: autunno, su terreno calcareo in boschi di latifoglie ed aghifoglie, soprattutto in faggeta; abbastanza comune, spesso confuso con altre specie simili. Non comm.
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Recentemente sono stati descritti numerosi taxa gravitanti attorno a Cortinarius calochraus, a seguito di approfondite analisi macrochimiche e microscopiche; tra le specie più interessanti ricorderemo:
887 - Cortinarius violaceipes Bidaud et Consiglio [ = C calochraus var. carali (Ve!.) Nezd.] - Specie dal portamento piuttosto tarchiato, pOSSiede superficie pilelca di colore giallo-ocraceo che reagisce al bruno-rosa con basi forti; lamelle intensamente viola così come lo stipite, che è dotato di bulbo nettamente marginato. Abbastanza comune in autunno sotto querce termofile su calcare. Non comm. ----j
razione ocracea, con toni fulvastri al disco, stipite violetto solo all'apice terminante in un bulbo marginato e lamelle violette; le spore, amigdaliformi, con verruche grossolane, misurano 9,5-10,5 x 5-6 ~m. Nei querceti mediterranei su calcare; in tarda stagione. Non comm.
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889 - Cortinarius catharinae Consiglio - Specie di modesta dimensione (pileo 3-5 cm), possiede superficie del plleo giallastro pallido che reagisce al rosso-carminiocon basi forti (carattere determinante), stipite solo raramente violetto,con bulbo biancastro nettamente marglnato. Abbastanza comune, rinvenuto sotto querce In tarda stagione. Spore con grosse verruche di 10-11 x 6-6,5 ~m. Non comm.
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888 - Cortinarius frondosophilus Bidaud - Possiede pileo dal margine irregolare, quasi ondulato e un po' depresso al centro, con colo-
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890 - Cortinarius provencalis M.M. Moser - Si può identificare agevolmente già sul terreno per i peculiari caratteri macroscopici. Il pileo ocra-fulvastro che contrasta nettamente con le lamelle e lo stipite intensamente Violetti, uniti all'habitat quercicolo in ambiente mediterraneo, riducono infatti gli elementi di possibile confusione. Raro. Non comm.
891 - Cortinarius sodagnitus Rob. Henry Pileo: 5-9 cm; dapprima emisferico, infine piano-convesso con l'età, margine lungamente involuto; superficie ± vischiosa, viola intenso, spesso con guttule più scure, tende a decolorarsi irregolarmente di ocra-ruggine o giallastro con l'età ed il tempo secco; reazione rosso intenso con KOH. Lamelle: ± fitte, smarginate, violette. Stipite: 6-8 x 1-2 cm; cilindrico, viola ± carico, con bulbo basale nettamente marginato di colore bianco-giallastro. Carne: biancastra, sfumata di azzurro soprattutto tra stipite e pileo, con odore debole e sapore mite, debolmente rosa con KOH. Spore: 8,5-9,5 x 5-6 ]1m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: estate-autunno, in terreno calcareo in boschi di latifoglie. Abbastanza comune nelle leccete mediterranee in tarda stagione. Non comm. 892 - Cortinarius parasuaveolens (Bon et Trescol) Bidaud, Moenne - Locc. et Remaux. Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso con l'età, margine lungamente involuto; superficie viscosa, di colorazione talora interamente violetto pallido, più spesso con ampie decolorazioni ocracee e rosa-incarnato, macchiato di ocra-ruggine soprattutto a tempo secco e con l'età; reazione rosa ± intenso con KOH. Lamelle: ± fitte, smarginate, viola chiaro. Stipite: 4-6 x 1-2 cm; cilindrico, azzurro-violetto chiaro, con bulbo basale nettamente marginato di colore biancastro. Carne: biancastra, sfumata di azzurro-violetto tra stipite e pileo, con odore dolciastro intenso, a lungo percepibile sul secco, reazione subnulla a contatto con KOH. Spore: 10-11,5 x 5,5-6,5 ]1m; amigdaliformi, grossolanamente verrucose. Ecologia: tardo autunno, cresce infossato in terreno calcareo in boschi di latifoglie termofile, soprattutto leccio, in ambiente mediterraneo. Non comm.
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893 - Cortinarius arcuatorum Rob. Hemy Pileo: 5-12 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso con l'età, margine involuto ed ondulato; superficie liscia, sericea a tempo secco; uniformemente ocra-arancio, spesso con sfumature rosa-incarnato; rossastra a contatto con KOH. Lamelle: piuttosto fitte, smarginate, violetto-incarnato. Stipite: 5-8 x 1,5-2 cm; cilindrico, piuttosto robusto, violetto, soprattutto all'apice, con bulbo basale nettamente marginato e decorato da abbondanti resti velari biancastri talora sfumati anch'essi di violetto; Carne: biancastra, sfumata di violetto tra pileo e stipite, inodore, di sapore amarognolo, rosa-rossastro a contatto con KOH. Spore: 10-11 x 6-6,5 11m; amigdaliformi, con grosse verruche. Ecologia: estate-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie (faggi e querce). ± comune. Non comm.
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894 - Cortinarius dibaphus Fr. Pileo: 4-10 cm; da inizialmente emisferico ad appianato con l'età, raramente umbonato, margine involuto, ± regolare; superficie liscia, di colore violetto-lilacino presto ocracea a partire dal centro; reazione subnulla con KOH. Lamelle: ± fitte, smarginate, violette. Stipite: 6-8 x 1-1,5 cm; cilindrico, robusto, piuttosto slanciato, dapprima violetto, soprattutto all'apice, poi progressivamente decolorato a partire dalla base recante un bulbo nettamente marginato di colore biancastro. Carne: biancastra, sfumata di violetto tra pileo e stipite, inodore, di sapore amarognolo, rapidamente rossa a contatto con KOH. Spore: 11-12,5 x 6,5-7,5 11m; citrino-amigdaliformi, grossolanamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, dalla collina alla montagna, sotto conifere. Non comune. Non comm. -,
895 - Cortinarius suaveolens Bataille et Joachim. Pileo: 5-10 cm; da emisferico in gioventù a completamente appianato a maturazione, margine un po' involuto, ondulato; superficie liscia; giallo-ocraceo, sfumata di violetto-incarnato al bordo; brunastra a contatto con KOH. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, IilJa, con filo eroso. Stipite: 6-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, piuttosto slanciato, violetto all'apice, ocraceo a partire dalJa base, con bulbo nettamente marginato di colore biancastro. Carne: biancastra, sfumata di violetto tra pileo e stipite, con odore caratteristico, molto gradevole, di fiori d'arancio, inerte al KOH. Spore: 11,5-12 x 6,5-7,5 11m; da amigdaliformi a citriformi, con verruche evidenti. Ecologia: autunno, in boschi di latifoglie termofile, soprattutto querce. Raro. Non comm.
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Sezione Laeticolores M.M. Moser ex Mbenne Locc. et Reumaux - Basidiomi con pileo dalle colorazioni vivaci, giallastre, fulvastre, verdastre; stipite spesso concolore, recante un bulbo nettamente marginato; lamelle giallastre, verdastre o violette; reazione della carne rosa o violetta con KOH. 896 - Cortinarius splendens Rob. Henry Pileo: 2-5 cm; dapprima convesso, poi piano-convesso, talora con largo e basso umbone centrale; superficie uniformemente giallo-zolfo, con centro più scuro per la presenza di piccole scaglie embricate fulvo-ocraceo, talvolta nerastre; reagisce divenendo bruno-verdastro a contatto con KOH. Lamelle: ± fitte, adnate, gialle. Stipite: 5-9 x 1-2 cm; concolore alle lamelle, cilindrico, piuttosto slanciato, con bulbo ± nettamente marginato. Carne: gialla; odore subnullo, talora debolmente gradevole, dolciastro e sapore mite; diviene bruno-verdastra a contatto con KOH. Spore: 10-11,5 x 5,56 11m; amigdaliformi, fortemente verrucose. Ecologia: autunno, sotto latifoglie varie, soprattutto faggi e querce. Non molto comune. Tossico 897 - Cortinarius meinhardii Bon [ = C. vitellinus M.M. Moser] Pileo: 4-7,5 cm; da convesso a piano-convesso, infine appianato a completa maturazione, con o senza largo e basso umbone centrale, margine flessuoso e spesso fessurato; superficie gialla che tende ad assumere sfumature ocra-olivastro con l'età, centro più scuro per la presenza di scagliette embricate fulvo-ocra o brunastre; diviene bruno-rossastra a contatto con KOH. LamelJe: piuttosto fitte, adnate, gialle. Stipite: 6-10 x 1-2,5 cm; fibrilJoso, concolore al pileo, cilindrico, piuttosto robusto seppur slanciato, con grosso bulbo nettamente marginato, decorato in basso da resti miceliari giallastri. Carne: bruniccia; con odore aromatico sgradevole; sapore mite; bruno verdastra con KOH. Spore: 10-11,5 x 6-6,5 )lm; amigdaliformi, grossolanamente verrucose. Ecologia: autunno, in montagna presso aghifoglie, soprattutto abeti. Abbastanza comune. Tossico
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898 - Cortinarius elegantissimus Rob. Henry [= C. aureoturbinatus (Secr. ex M.M. Moser) J.E. Lange Pileo: 6-14 cm; dapprima convesso, poi piano-convesso a maturità, con margine carnoso e a lungo involuto; superficie giallo-zolfo con centro progressivamente rosso-fulvastro a maturazione; rossobrunastro a contatto con KOH. Lamelle: mediamente fitte, adnate o smarginate, giallo-zolfo, con filo eroso. Stipite: 6-12 x 2-3 cm; giallo-vivo, cilindrico, robusto e slanciato, con grosso bulbo nettamente marginato ed abbondante cortina che lo decora. Carne: giallastra, violetta tra pileo e stipite, odore terroso-complesso ma non rafanoide e sapore mite, reazione brunastra a contatto con KOH. Spore: 13-15 x 8-9 ].lm; citriformi, fortemente verrucose. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie, soprattutto in faggeta. Comune. Non comm.
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899 - Cortinarius cedretorum Maire Pileo: 5-12 cm; da inizialmente convesso ad appianato con l'età; superficie giallo-cromo, presto rossastro a partire dal centro, che risulta spesso ricoperto da piccole placche ocra-fulvastro, talora recante resti velari bianchicci; reazione bruno-rossastra con KOH. Lamelle: fitte, giallo-verdastro, adnate, con filo seghettato. Stipite: 5-10 x 1,5-2 cm; cilindrico, ± tozzo, concolore alla lamelle, con bulbo ± nettamente marginato. Carne: giallastra, azzurro-violetto nel pileo e tra pileo e stipite, con odore debole erbaceo e sapore mite, reazione bruno-rossastro con KOH. Spore: 10,5-11,5 x 6-7 ].lm; amigdaliformi, con evidenti verruche. Ecologia: autunno, in boschi termofili di latifoglie ed aghifoglie. Non raro in area mediterranea sotto querce sempreverdi o cedri. Non comm. !
900 - Cortinarius xanthophyllus (Cooke) Rob. Henry Pileo: 4-12 cm; a lungo emisferico-convesso, poi piano-convesso a maturazione; superficie rossastra, giallastra al centro, con margine tipicamente sfumato di violetto; bruno-nerastra a contatto con KOH. Lamelle: mediamente fitte, adnate o smarginate, giallo-verdastro. Stipite: 5-15 x 2-4 cm; giallastro, cilindrico, robusto, con bulbo nettamente marginato, bruno-rossastro alla manipolazione. Carne: di colore giallo-verdastro, odore sgradevole di patata cruda, sapore mite; reazione inizialmente gialla, poi rossa a contatto con KOH. Spore: 10,5-11,5 x 6-6,5 ].lm; citriformi, ± verrucose. Ecologia: autunno, in boschi di latifoglie varie, soprattutto querce. Non comune. Non comm. 901 - Cortinarius splendificus Chevassut et Rob. Henry - Differisce per la superficie pileica dalle tonalità rossastre ± uniformi. la carne gialla alla sezione. priva di odori particolari e le spore meno ornamentate di dimensioni inferiori (9,5-11 x 5,5-6 bitat più strettamente mediterraneo sotto leccio e querce termofile. Raro.
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902 - Cortinarius odorifer Britzelm. Pileo: 5-10 cm; da inizialmente emisferico a piano-convesso con l'età, margine a lungo involuto; superficie vischiosa, da bruno-giallastro a rossastra, con margine normalmente grigio-violetto (giallastro nella var.luteolus M.M. Moser); bruno-nerastra a contatto con KOH. Lamelle: abbastanza fitte, gialline con riflessi verdastri, con filo eroso, adnate o arrotondate allo stipite. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; giallo-verdastro, cilindrico, robusto, con bulbo nettamente marginato presto bruno-rossastro. Carne: giallastra con sfumature verdastre, arrossante nel bulbo; odore gradevole ed intensamente anisato, sapore mite, bruno-rossastra con KOH. Spore: 10,5-12 x 6-7 ].lm; amigaliformi-citriformi, fortemente verrucose. Ecologia: in estate-autunno, sotto aghifoglie, soprattutto abete rosso e bianco in montagna, più raramente sotto pini o latifoglie. Comune nel suo habitat tipico. Non comm. 903 - Cortinarius odoratus (M.M. Moser) M.M. Moser Pileo: 4-8 cm; dapprima emisferico, infine piano-convesso a completa maturità, margine involuto; superficie, gialla, percorsa radialmente da fibrille bruno olivastre, più scura al centro per la presenza di piccole placche embricate brunicce; bruno-nerastro a contatto con KOH. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate o adnate, gialle con riflessi verdastri. Stipite: 5-12 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, abbastanza slanciato, con bulbo nettamente marginato, giallo-verdastro come la superficie pileica. Carne: giallastra con sfumature verdastre; odore gradevole complesso, sapore mite; olivastra a contatto con KOH. Spore: 10-11 x 5,5-6 ].lm; amigdaliformi-citriformi, verrucose. Ecologia: in estate-autunno, sotto latifoglie termofile (querce) in ambito mediterraneo. Non comune. Non comm.
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Famiglia Cortinariaceae
904 - Cortinarius orichalceus (Batsch) Fr. (= C. cupreorufus Brandrud) Pileo: 7-10 cm; da subemisferico a convesso, infine appianato-depresso con l'età; superficie dai colori variabili: per lo più bruno-verdastro, olivastra, spesso con fiammature rossastre a partire dal centro che talvolta reca piccole squame brunicce appressate, talora debolmente violetta al margine; reazione bruno-rossastra con KOH. Lamelle: fitte, adnate, giallo-verdastro, con filo seghettato. Stipite: 6-8 x 1,5-2 cm; cilindrico, robusto, concolore alle lamelle, con abbondanti resti velari giallastri, con bulbo nettamente marginato. Carne: biancastra, verdolina tra pileo e stipite, con odore debole o subnullo e sapore mite, reazione verdastra con KOH. Spore: 10,5-12 x 6,5-7 11m; amigdaliformi, fortemente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi montani di aghifoglie. Abbastanza comune sotto abete bianco. Non comm. 905 - Cortinarius rufoolivaceus (Pers.) Fr. Pileo: 5-12 cm; da emisferico-convesso a piano-convesso a raggiunta maturità, raramente un po' umbonato; superficie normalmente rossastra in modo non uniforme, spesso diffusamente lividogrigiastro con ampie macchie rossastre più fitte al centro; reazione bruno-oliva con KOH. Lamelle: piuttosto fitte, adnate, di colore verdastro, con filo seghettato. Stipite: 4-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, presto slanciato, biancastro, violetto verso l'apice, base con bulbo marginato di colore tipicamente rossastro, nettamente contrastante con quello delllo stipite. Carne: biancastra, brunoolivastro nello stipite, un poco violetta nel bulbo, odore sgradevole, debolmente erbaceo-terroso, sapore mite, reazione inizialmente verde, poi porpora, con KOH. Spore: 11-12,5 x 6,5-7,5 11m; da amigdaliformi a citriformi, fortemente verrucose. Ecologia: autunno, sotto latifoglie termofile, soprattutto querce e carpini su terreno calcareo. Piuttosto comune. Non comm. 906 - Cortinarius atrovirens Kalchbr. Pileo: 5-10 cm; dapprima emisferico, poi piano-convesso a completa maturazione; superficie glutinosa, nettamente fibrillosa, verde oliva-scuro con presenza di piccole placche embricate bruno-nerastro più fitte al centro; diviene bruno-nerastro con KOH. Lamelle: fitte, ad nate, giallo-verdastro, con filo nettamente seghettato. Stipite: 5-10 x 1-1,5 cm; cilindrico, robusto, concolore alle lamelle, con bulbo ± marginato, provvisto alla base da rizoidi giallastri. Carne: giallo-verdastro, con odore speziato complesso (definito di pepe da alcuni autori) gradevole e sapore mite, brunastra con KOH. Spore: 9,5-11 x 5,5-6 11m; amigdaliformi, ± fortemente verrucose. Ecologia: in autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Più comune in montagna sotto abete rosso. Non comm. 907 - Cortinarius atrovirens subsp. ionochlorus (Maire) Vizzini et Gasparini Pileo: 4-10 cm; a lungo emisferico-convesso, infine appianato, talora con largo umbone; superficie glutinosa, verde-scuro, giallo-verdastro, spesso con riflessi giallo-oro, percorsa radialmente da fibrille innate più scure; reazione subnulla a contatto con KOH. Lamelle: piuttosto fitte, adnate o arrotondate allo stipite, violette, con filo-eroso. Stipite: 3,5-8 x 1-1,5 cm; cilindrico, fibrilloso, giallo-verdastro con bulbo nettamente marginato che inferiormente presenta resti del micelio giallo citrino. Carne: giallo-verdastro, con odore aromatico leggero, gradevole, e sapore mite, reazione subnulla con KOH. Spore: 9,5-10 x 5,5-6 11m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: autunno inoltrato, in piccoli gruppi sotto latifoglie su terreno calcareo. Abbastanza comune in area mediterranea sotto leccio. Non comm. 908 - Cortinarius olivascentium Rob. Henry - Simile al precedente, si distingue per la superficie pileica verde-olivastro mediamente più chiara e macchiata di bruno-rossiccio al centro che diviene bruno-rossastra con KOH, per lo stipite giallastro con bulbo nettamente marginato di colore biancastro presto macchiato di bruno-rossastro, e per le spore di grosse dimensioni (12,5-14 x 6,5-7,5 ~m). Cresce sotto latifoglie termofile, soprattutto querce e carpini, su terreno calcareo. Poco frequente. Non comm. 909 - Cortinarius prasinus (Schaeff.) Fr. [ = C glaucescens (Jul. Schaeff.) M.M. Maser] - Specie di medio-piccole dimensioni (pileo di 4-8 cm di diametro), si riconosce per la superficie fibrillosa, verde-olivastro, con macchie bruno-rossastro al centro, reagente al rosso con KOH; le lamelle, normalmente giallo-verdastro, possiedono talvolta lievi sfumature violette in gioventù, cosi come lo stipite, piuttosto robusto, che reca un bulbo nettamente marginato e spesso sfumato di rossastro. La carne biancastra, talora sfumata di violetto, odora in modo leggero ma sgradevole ed è mite. Cresce sotto latifoglie calcaree, rinvenuto spesso nelle medesime zone di crescita della specie precedente. Poco comune. Non comm.
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Famiglia Cortinariaceae
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Sezione Fulvi M.M. Moser et Horak ( = sez. Fulgentes R. Henry ex Mbenne Locc. et Reumaux) - Basidiomi robusti con colorazione pileica giallo-fulvastra, rossiccia, raramente olivastra; stipite con bulbo basale marginato; lamelle dai colori generalmente poco vivaci; reazione verde o rossa con KOH.
910 - Cortinarius elegantior (Fr.) Fr. Pileo: 6-15 cm; da subemisferico a piano-convesso con l'età; superficie liscia, radialmente fibrillosa, giallo-fulvastro, spesso con sfumature verdastre o rossicce e con piccoli lembi di velo biancastro al centro, bruno-rossastro a contatto con KOH. Lamelle: piuttosto fitte, adnate o smarginate, giallastre, talvolta un po' sfumate di verdolino, con filo seghettato. Stipite: 4,5-12 x 1-3 cm; concolore alle lamelle, cilindrico, robusto, talora anche un po' tozzo, terminante con un grosso bulbo basale ± marginato. Carne: biancastra; con odore leggermente erbaceo, non sgradevole, e sapore mite, diviene rossastra a contatto con KOH nel bulbo. Spore: 13-14,5 x 7,5-8 Jlm; citriformi, verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi montani di aghifoglie (abeti). Comune. Non comm.
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911 - Cortìnarìus quercì/ìcìs (Chevassut et Rob. Henry) Rob. Henry ( = C. elegantìor var. quercìlìcìs Chevassut et Rob. Henry) - Si differenzia per la superficie pileica bruno-rossastro, spesso con centro ornato da piccole squamule brunastre embncate, per la reazione subnulla con KOH, per le spore più piccole (10-11,5 x 6-7 ~m) e per l'habitat mediterraneo sotto querce. ± comune. Non comm.
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912 - Cortinarius humolens Brandrud Pileo: 5-10 cm; da inizialmente convesso ad appianato con l'età; superficie vischiosa, giallo pallido uniforme, con macchie rosso-fulvastro e resti velari biancastri; reazione bruno-fulvastro con KOH. Lamelle: ± fitte, adnate, giallo-verdastro, con filo spesso eroso. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, abbastanza slanciato, giallino-biancastro, con bulbo nettamente marginato. Carne: biancogiallastra, con odore sgradevolmente rafanoide e sapore mite, reazione ocracea o subnulla con KOH. Spore: 10-1l x 6-7,5 Jlm; citriformi, grossolanamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi termofili di latifoglie, soprattutto sotto querce. Poco comune. Non comm.
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913 - Cortìnarius c1aroflavus Rob. Henry - Simile per portamento ed aspetto, si riconosce per i colori giallo-citrino di pileo e stipite e per la reazione al KOH, dapprima gialla, poi rossa, sulla carne, che emana uno sgradevole odore rafanoide; le spore amigdaliformi e fortemente verrucose misurano 10-12,5 x 6-7,5 ~m. Rinvenuto In autunno in boschi di faggio. Non comune. Non comm.
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Sezione Percomes (Konrad et Maubl. ex Mbenne Locc. et Reumaux) Melot - Basidiomi con superficie pileica dai colori ± vivaci, spesso giallastra o fulva; stipite gtallo-verdastro, con bulbo basale non nettamente delimitato e spesso vischioso; carne giallo-verdastra.
914 - Cortinarius percomis Fr. Pileo: 5-10 cm; a lungo emisferico, infine convesso-appianato; superficie molto vischiosa a tempo umido, giallo-cromo con centro più scuro, rosso-fulvastro; diviene bruno-violetto a contatto con KOH. Lamelle: fitte, adnate, giallo-zolfo. Stipite: 3,5-9 x 1-2 cm; cilindrico, ± clavato ed ingrossato alla base, concolore alla lamelle, diviene progressivamente brunastro alla base. Carne: gialla, con odore fruttato aromatico, complesso, inizialmente piacevole, poi sgradevole e nauseante con l'età e l'essiccamento, sapore mite; reagisce al rosso con KOH. Spore: 10,5-11,5 x 6-7 Jlm; amigdaliformi, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in montagna sotto abeti. ± comune. Non comm. 915 - Cortìnarìus nanceìensìs Maire - Possiede superficie pileica arancio-rossastro, più scura al centro per la presenza di scaglie bruniCCIe appressate, che reagisce al verdastro con KOH, lamelle giallo-verdastro, stipite concolore con il bulbo basale non marginato che risulta abbondantemente ricoperto da fibrille bruno-porpora. La carne giallina, con odore fruttato-complesso, meno intenso che nella specie precedente, diviene rapidamente rossa a contatto con KOH. Spore: 11,5-14,5 x 6,5-7 ~m, subamigdaliformi, mediamente verrucose. Legato a varie specie di latifoglie, raramente anche in area mediterranea. Non comune. Non comm.
916 - Cortìnarìus aurì/icìs Chevassut et Trescol ( = C. nanceìensis var bulbopodius Chevassut et Rob. Henry) - Morfologicamente assai simile al precedente, ne condivide le reazioni chimiche, ma si distingue per le diverse omamentazioni e dimensioni sporali (10-13 x 6,5-8 ~m) e la crescita esclusiva in boschi termofili di leccio su terreno calcareo. Raro. Non comm. 336
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Famiglia Corlinariaceae
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Sottogenere Cortinarius - Basidiomi con superficie pileica normalmente ma comunque asciutta, fibrillosa o squamulosa, non generalmente igrofana; colori vivaci.
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Sezione Cortinarius - Basidiomi con colorazione interamente violetta; sulle lamelle presenza di pleuro- e cheilocistidi nettamente differenziati. 917 - Cortinarius violaceus (L.) Gray [= C. hercynicus (Pers.) M.M. Moser ] Pileo: 6-15 cm; da inizialmente emisferico-campanulato a piano-convesso a completa maturità, spesso con ampio umbone centrale; superficie asciutta, opaca, fittamente squamulosa, viola uniforme, un po' più scura, talvolta quasi nerastra, al centro. Lamelle: spaziate, adnato-uncinate, concolori al pileo. Stipite: 6,5-13 x 1-2 cm; cilindrico, robusto e slanciato negli esemplari maturi, fibrilloso, concolore a pileo e lamelle, con bulbo arrotondato ± evidente ma mai nettamente marginato. Carne: violetta, con odore e sapore dolciastri, di cuoio di Russia, di matita temperata (legno di cedro) comunque abbastanza gradevoli, diviene rossastra a contatto con KOH. Spore: 1112,5 x 7,5-S Jlm; ellissoidali, fittamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Comune soprattutto in faggeta e presso betulle. Comm. Sezione Crassi Melot - Basidiomi non violacei; cheilocistidi ben differenziati; spore amigdaliformi, poco ornamentate. 918 - Cortinarius crassus Fr. (= C. pseudocrassus Joss. ex PD. Orton) Pileo: 6-12 cm; inizialmente convesso, presto appianato già nei giovani esemplari, margine a lungo involuto e regolare; superficie feltrata, opaca, ocracea, bruno-rossiccio. Lamelle: ± fitte, smarginate, biancastre. Stipite: 4-S x 2-2,5 cm; cilindrico, robusto, bianchiccio, clavato o con bulbo arrotondato e non marginato. Carne: biancastra, con odore debole terroso, comunque sgradevole e sapore mite. Spore: 7-8,5 x 4-5 Jlm; amigdaliformi, finemente punteggiate. Ecologia: estate-autunno, in foreste montane di aghifoglie, soprattutto abeti. Poco comune. Non comm.
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919 - Cortinarius rubicundulus (Rea) A. Pearson - Si riconosce facilmente per il viraggio della superficie di tutto il basidioma che diviene dapprima giallastra e poi rossastra alla manipolazione e per quello della carne, Inizialmente bianchiccia che diviene nettamente giallastra alla sezione. Le spore, amlgdaiiformi, misurano 7-8 x 4,5-5 ~m; cresce di preferenza in estate-autunno presso faggio e castagno. Non comune. Non comm. Sezione Dermocybe (Fr.) Melot - Basidiomi con colorazioni vivaci (gialli, arancioni, rossi), talora olivastri; spore ovoidali-elissoidali, mai subglobose. Pleuro- e cheilocistidi non differenziati.
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920 - Cortinarius cinnamomeus (L.) Fr. Pileo: 2-5 cm; da inizialmente convesso a piano-convesso a maturità, talora con presenza di largo umbone ottuso; superficie feltrosa, giallo-brunastro, bruno-fulvastro, più scura al centro. Lamelle: ± fitte, adnate, giallo-zafferano, arancio con l'età. Stipite: 3-6,5 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato, giallastro all'apice, brunastro nella parte mediana, clavato e biancastro alla base. Carne: giallochiaro nel pileo, giallo-olivastro nello stipite, odore debole rafanoide, sapore mite. Spore: 7-S x 4,55 Jlm; amigdaliformi, finemente verrucose. Ecologia: autunno, in foreste montane di aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm. 921 - Cortinarius cinnamomeoluteus PD. Orton Pileo: 3-S cm; dapprima convesso, poi piano-convesso con evidente umbone ottuso; superficie feltrata, squamulosa, bruno-olivastro, più scura al centro. Lamelle: ± fitte, adnate o uncinate, da giallo-zolfo a giallo-verdastre. Stipite: 4-S x 0,5-1 cm; ± cilindrico, slanciato, spesso subconcolore al pileo, biancastro alla base. Carne: giallo-olivastro nel pileo, giallo-vivo nello stipite, odore debole rafanoide, sapore mite. Spore: 6,5-8,5 x 4,5-5 Jlm; ellissoidi, finemente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi montani di aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm.
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Famiglia Corlinaria,ceae
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922 - Cortinarius croceus (Schaeff.) Gray Pileo: 2,5-5 cm; dapprima convesso, poi piano-convesso con umbone ottuso; superficie feltrata, igrofana, decorata da squamule minute, giallastra, bruno-giallastro; reazione bruno-rossastra con KOH. Lamelle: piuttosto spaziate, adnate, giallastre con filo più chiaro. Stipite: 3-9 x 0,5-1 cm; ± cilindrico, slanciato, spesso flessuoso, subconcolore al pileo, imbrunisce alla base se manipolato. Carne: giallastra, bruniccia nel pileo, odore debole erbaceo-rafanoide, sapore mite. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 ].lm; ellissoidi, debolmente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi di aghifoglie e latifoglie. Molto comune anche in tarda stagione. Non comm. 923 - Cortinarius olivaceofuscus Kuhner - Simile al precedente. SI riconosce per i colori giallo-olivastri che si riscontrano anche sulle lamelle. piuttosto spaziate, mentre la carne, alla seZione, emana uno sgradevole odore rafanoide. Le spore misurano 6-7 x 4,5-5 ~m. Cresce sotto latifoglie, soprattutto carpini, anche in primavera. Comune. Non comm.
924 - Cortinarius sphagnogenus (MM. Moser) Nez dajm - Di aspetto simile ad altre specie di questa sezione, possiede superficie pileica fibnllosa, dal colon giallo-brunastro con lamelle giallo-olivastro. colore che si ripete su stipite e carne. Si nconosce agevolmente per la crescita esclUSiva in montagna in ambiente umido tra gli sfagni in presenza di aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm.
925 - Cortinarius rnalicorius Fr. Pileo: 3-7 era; da conico-campanulato a piano-convesso con l'età, con umbone ottuso ± evidenziato; margine eccedente con resti di velo arancione superficie fibrillosa, bruno-fulvastro, bruno-rossiccio, nettamente più scura al centro; bruno-rossastro con KOH. Lamelle: fitte, adnate, arancioni, con filo giallastro. Stipite: 2,5-10,5 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, sinuoso, da arancio a concolore al pileo, con resti miceliari arancioni alla base. Carne: grigio-olivastro, con odore debole aromatico, sapore mite. Spore: 5,5-6 x 3,5-4,5 ].lm; ellissoidali, poco verrucose. Ecologia: autunno, in boschi montani di aghifoglie. Non comune. Non comm. 926 - Cortinarius sernisanguineus (Fr.) Gillet Pileo: 3-8 cm; dapprima conico-convesso, poi piano-convesso con umbone ottuso, più raramente acuto; superficie leggermente fibrillosa, giallo-brunastro, bruno-fulvastro. Lamelle: fitte, adnate o smarginato-decorrenti, a lungo rosso-sangue. Stipite: 3-5 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato, brunogiallastro, con base rosso-arancio. Carne: giallo-vivace con sfumature zafferano, odore rafanoide, sapore mite. Spore: 6,5-7 x 4-4,5 ].lm; ellissoidali, finemente verrucose. Ecologia: autunno, sotto aghifoglie, spesso nelle pinete marittime in tarda stagione. Comune. Tossico 927 - Cortinarius phoeniceus (Vent.) Maire Pileo: 2,5-8 cm; conico-campanulato in gioventù, poi, a maturazione, piano-convesso ± ottusamente umbonato; superficie leggermente igrofana, da rosso-sangue a bruno-rossastro, diviene nerastra a contatto con KOH. Lamelle: fitte, smarginate, intensamente rosso-sangue. Stipite: 2,5-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, slanciato, spesso flessuoso, biancastro o giallo pallido verso l'alto, screziato da fibrille longitudinali rossastre in basso. Carne: giallo-rossastra, più scura alla base, con odore sgradevolmente rafanoide e sapore mite, porpora con KOH. Spore: 6,5-7,5 x 4-4,5 ].lm; ellissoidali, leggermente verrucose. Ecologia: autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Non comune. Tossico 928 - Cortinarius sanguineus (Wiilfen) Fr. Pileo: 1,5-5 cm; inizialmente emisferico-campanulato, poi convesso-appianato con o senza umbone ottuso, superficie asciutta e fibrillosa, appena igrofana, rosso-sangue, più scura, quasi nerastra al centro, nera a contatto con KOH. Lamelle: fitte, adnato-uncinate, dello stesso colore del pileo, con filo nettamente eroso. Stipite: 2,5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato, flessuoso, fibrilloso, concolore al pileo, con assenza di decorazioni orizzontali. Carne: giallo-rossastro, più scura nello stipite, con odore gradevolmente erbaceo-aromatico e sapore mite, nerastra a contatto con KOH. Spore: 7,5-8 x 4,5-5 ].lm; ellissoidali, debolmente verrucose. Ecologia: autunno, in montagna sotto aghifoglie, soprattutto abete bianco. Abbastanza comune in area alpina. Tossico
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Famiglia Corhnariaceae
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Sezione Limonii Kuhn er et Romagn. ex Nezd. - Basidiomi con colorazioni giallastre; carne con odore spesso caratteristico ed intenso. Spore subglobose. 929 - Cortinarius limonius (Fr.) Fr. Pileo: 3-8 cm; dapprima emisferico-convesso, poi piano-convesso con umbone ottuso; superficie igrofana, liscia, bruno-arancione-rossastro a tempo umido, giallastra con il secco. Lamelle: piuttosto rade, adnate o adnato-smarginate, giallastre o subconcolori al pileo. Stipite: 4,5-8 x 1-1,5 cm; subcilindrico, talvolta subfusiforme nel tratto inferiore e con la base appuntita, decorato da evidenti resti del velo, bruno-giallastro, fulvastro. Carne: giallo-arancio, rossastra, odore debole, sapore mite, reazione brunastra a contatto con KOH. Spore: 7,5-9 x 6-6,5 Jlm; ellissoidali, finemente verrucose. Ecologia: autunno, in montagna, soprattutto sotto abete rosso. Comune. Non comm. 930 - Cortinarius callisteus (Fr.) Fr. Pileo: 2,5-5 cm; da inizialmente subgloboso a piano-convesso a maturazione; superficie leggermente squamuloso-fibrillosa, giallastra, più scura, fulvastra, al centro. Lamelle: ± spaziate, adnate o adnato-smarginate, gialline. Stipite: 2,5-5 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, c1avato o appena bulboso, concolore al pileo, con decorazioni velari ± evidenti di colore arancione. Carne: giallo-arancio, fulvastra alla base dello stipite con tipico odore di metallo riscaldato, sapore mite, brunastra con KOH. Spore: 7-8 x 5,5-6,5 Jlm; subglobose, finemente verrucose. Ecologia: autunno, in montagna sotto abete rosso. Comune. Non comm.
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931 - Cortinarius humicola (Quél.) Maire Pileo: 3-8 cm; conico-campanulato in gioventù, piano-convesso con umbone acuto a completa maturazione; margine eccedente, superficie nettamente squamulosa, giallo-fulvastro, più scura al centro. Lamelle: piuttosto spaziate, adnate o smarginate, giallastre. Stipite: 5-7 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, con base di forma variabile, c1avata o appena radicante, concolore al pileo, tipicamente ricoperto da fitte squamule in rilievo (morfologicamente assomiglia molto a Pholiota sqnarrosa). Carne: ocracea, odore subnullo e sapore mite. Spore: 7,5-10 x 5-6 Jlm; ellissoidali, mediamente verrucose. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie varie. Poco comune. Non comm. Sezione Veneti Konrad et Maubl. [ = sez. Leprocybe (M.M. Moser) Melot] Basidiornl con superficie pileica ± feltrosa-squamulosa, giallo-verdognola, senza sfumature violette; spore subglobose; reaZione della carne gialla con nitrato d'argento, rosso-carminio con soluzioni alcaline (KOH, NH) 932 - Cortinarius venetus (Fr.) Fr. Pileo: 2-6 cm; da emisferico-campanulato a piano-convesso raramente umbonato; superficie asciutta, finemente feltrata, igrofana, ± sottilmente squamulosa con l'età, giallo-verdastro, bruno-olivastro ± scuro a maturità. Lamelle: ± rade, adnato-smarginate, talora decorrenti con dentino, concolori al pileo. Stipite: 5,5-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, talvolta ingrossato alla base, concolore al pileo, con presenza di fibrille longitudinali rossastre. Carne: giallo-olivastro, umida, odore debolmente rafanoide, sgradevole, sapore amarognolo. Spore: 6,5-7,5 x 5-6,2 Jlm; ellissoidali, mediamente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi radi di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm. 933 - Cortinorius melonotus Kalchbr. -Ha colori verdastri, più carichi al centro del pileo, che spesso appare quasi nerastro, lo stipite, flessuoso. è giallo verdastro con fibrille nerastre. La carne emana un netto e caratteristico odore di prezzemolo che permette di riconoscerlo già alla raccolta. Le spore, ellissoidali, mediamente verrucose misurano 7-7,5 x 5-5,5 ~m. Ubiquitario. Comune. Non comm. 934 - Cortinorius cotoneus Fr. - Specie che si distingue immediatamente dalle precedenti per le dimensioni mediamente superiori (plieo di 5-12 cm) ed il portamento più robusto. Possiede superficie squamuloso-feltrosa di tonalità ocra-fu\vastro con sfumature verdastre, stipite talvolta tarchiato di forma c1avata e carne giallastra dall'Intenso esgradevole odore rafanoide. Cresce in autunno sotto la· tifoglie, soprattutto querce e carpini su terreno calcareo Abbastanza comune. Non comm.
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Famiglia Corlinariaceae
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Sezione Orellani Kuhner et Romagn. ex M.M. Maser - Basidiomi robusti; bruno-arancioni o bruno-rossastri; con odore rafanoide; lamelle spazlate; grandi spore amigdaliformi. Presenza di orellanina.
935 - Cortinarius orellanus Fr. Pileo: 4-8 cm; inizialmente emisferico-campanulato, poi, ben presto, piano-convesso, spesso con largo umbone, con il margine flessuoso e ± fessurato a maturazione; superficie asciutta, da finemente feltrato-vellutata a sottilmente squamulosa, bruno-fulvastro, bruno ruggine. Lamelle: molto spaziate, adnate, fulvastre, con filo giallastro e spesso eroso. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm; cilindrico o fusiforme, più chiaro del pileo, giallastro all'apice, percorso da evidenti fibrille longitudinali fulvastre. Carne: giallastra con sgradevole odore terroso-rafanoide e sapore amarognolo. Spore: 911 x 6-7,5 11m; ellissoidali, mediamente verrucose. Ecologia: autunno, anche in tarda stagione, in boschi di latifoglie, soprattutto su terreno acido. Abbastanza comune. Tossico mortale
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936 - Cortinarius speciosissimus Ki.ihner et Romagn. - Si distingue per il pileo con umbone acuto, per le lamelle larghe; per lo stipite sub-cilindrico decorato da nette bande oblique bruno-rossastre, resti del velo. Le spore, subglobose, misurano 8-12 x 6-9 ~m. AI contrario del precedente, cresce soprattutto sotto abete rosso in ambiente alpino e su baipino. Non comune. Tossico mortale
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Sottogenere Telamonia CFr.) Trog - Basidiomi con superficie pileica generalmente asciutta e spesso igrofana, con pileo dalle colorazioni normalmente poco vivaci.
937 - Cortinarius anomalus Fr. Pileo: 2-6,5 cm; dapprima emisferico, poi convesso-appianato a maturità, talora con largo umbone; superficie feltrata, da violetto-pallido a bruno-ocraceo, ocra-argilla. Lamelle: fitte, decorrenti o un po' uncinate, azzurro-pallido. Stipite: 6-10 x 0,5-1 cm; cilindrico o clavato, spesso flessuoso, fibrilloso, biancastro, azzurrognolo all'apice, con labili resti velari ocracei. Carne: biancastra, con riflessi violetti, odore subnullo o leggermente rafanoide, sapore mite. Spore: 7-10 x 5,5-7,5 11m; subglobose, finemente verrucose. Ecologia: estate-autunno, ubiquitario. Comune. Non comm.
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938 - Cortinarius diabolicus Fr. 55. Ricken - Si distingue per la superficie pileica ocracea. le lamelle fugacemente azzurrognole in gioventù, lo stipite biancastro, ornato in modo evidente da resti di velo ocraceo, ingrossato in basso e radlcante. La carne è biancastra con odore rafanoide e le spore, ellissoidali, appena verrucose, misurano 7,5-9 x 6,5-7,5 ~m. Sotto latifoglie. Non comune. Non comm. 939 - Cortinarius azureus Fr. Pileo: 3-8 cm; da subgloboso-emisferico ad appianato, con largo umbone; superficie inizialmente violetta, poi brunastra ma sempre con riflessi azzurri e resti velari ± abbondanti al margine. Reazione verdastra con NaOH. Lamelle: molto fitte, decorrenti o un po' uncinate, azzurrognole. Stipite: 5,5-12 x 0,5-1,5 cm; cilindrico o clavato, fibrilloso, concolore al pileo, si macchia di brunastro a partire dal basso. Carne: azzurro-violetta, con odore erbaceo, sapore mite. Spore: 7,5-8,5 x 6-7 11m; subglobose, finemente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi misti. Poco comune. Non comm. 940 - Cortinarius caninus (Fr.) Fr. - Possiede portamento robusto, superficie pileica bruno-rossiccio, e stipite recante una netta zonatura pseudo-anulare ocraceo-fulvastra, carne bruna con KOH. Sotto aghifoglie (abeti) in montagna. Non comune.
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941 - Cortinarius spilomeus CFr.) Fr. Pileo: 2-5,5 cm; da emisferico-campanulato a convesso-appianato; superficie inizialmente grigiovioletto, con diffuse macchie bruno-rossiccio che in vecchiaia ne determinano il colore. Lamelle: mediamente fitte, azzurro-pallido, adnate. Stipite: 5,5-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, spesso ricurvo, con piccolo bulbo basale, concolore al pileo e decorato da tipiche bande orizzontali rossicce. Carne: ocracea, con odore complesso, erbaceo-terroso, sapore mite. Spore: 7-8 x 5,5-7 11m; subglobose, finemente echinulate. Ecologia: estate-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm. 942 - Cortinarius bolaris (Pers.) Fr. - Si caratterizza per la superfiCie pileica grigio-biancastro ricoperta da placche squamulose rossicce, che reagisce prima al verdastro, poi all'arancio con KOH; lo stipite ocra chiaro, decorato da squamule e fibrille rossicce con netta tendenza ad ingiallire a partire dalla base e la carne biancastra, che ingiallisce fortemente alla sezione, reagisce al giallo con KOH. Cresce sotto latifoglie. Non comune. Non comm.
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Famiglia Cortinariaceae
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943 - Cortinarius traganus (Fr.) Fr. Pileo: 5-10,5 cm; da emisferico, a convesso-appianato, talora ± umbonato; margine decorato da resti velari; superficie sericea, grigio-violetto, presto frammentata in sottili scaglie brunicce particolarmente al centro. Lamelle: mediamente fitte, adnato-smarginate, bruno-giallastro, con filo eroso. Stipite: 5-10 x 1-2 cm; cilindrico o clavato fibrilloso, concolore al pileo, poi, a partire dal basso, giallastro con abbondanti resti velari violetti. Carne: giallastra, con macchie fulvastre, odore piacevole (ma talvolta disgustoso) di pere fermentate e sapore mite. Spore: 8,5-9 x 5,5-6 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi montani di aghifoglie. Comune. Non comm.
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944 - Cortinarius camphoratus (Fr.) Fr. Pileo: 412 cm; da globoso a emisferico, poi convesso-appianato, normalmente non umbonato; superficie sericea, fibrillosa, grigio-violetta, argentea, con centro tendente a divenire ocra-fulvastro. Lamelle: molto fitte, adnate o smarginate, inizialmente viola-bluastre. Stipite: 5,5-12 x 0,5-2 cm; cilindrico o subclavato, ± concolore al pileo, percorso longitudinalmente da abbondanti resti velari violetti. Carne: violetta, biancastra verso il basso, giallastra alla base; odore inconfondibile, nauseante ed intenso di patate marce, sapore mite. Spore: 9-10,5 x 5,5-6 11m; ellissoidali, debolmente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi montani di abete rosso. Molto comune. Non comm. 945 - Cortinarius alboviolaceus (Pers.) Fr. Pileo: 3,5-10 cm; inizialmente emisferico, poi convesso-appianato, con largo umbone ottuso; superficie sericea, inizialmente ricoperta dal velo bianco su fondo grigio-bluastro, poi subliscia, ocragiallastro. Lamelle: molto fitte, adnate o smarginate, violetto chiaro, presto color cannella. Stipite: 5-12 x 0,5-2,5 cm; cilindrico o subclavato, talora fusiforme, concolore al pileo, decorato da abbondanti resti velari biancastri formanti uno pseudo-anello. Carne: biancastra con sfumature violette, infine ocracea, odore debole erbaceo e sapore mite. Spore: 8,5-9 x 6-7 11m; ellissoidali, leggermente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi di latifoglie. Abbastanza raro. Non comm.
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946 - Cortinarius malachius (Fr.) Fr. - Si riconosce per Il pileo di colore grigio-violetto, con il centro più scuro e umbonato, lamelle violette e stipite ingrossato alla base, biancastro per abbondanti resti velari. Possiede spore ellissoidi-amigdaliformi (10-11 x 6-7 ~m) e periodo di crescita autunnale sotto abete rosso in montagna Piuttosto comune. Non comm.
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947 - Cortinarius turgidus Fr. - Possiede pileo umbonato, ocraceo con centro fulvastro e margine che appare grigiastro per la presenza di fitte fibrille sericee, lamelle piuttosto spazIate, stipite bulboso e concolore al pileo decorato da resti biancastn del velo. La carne reagisce al rosa con formolo. Sotto latifoglie, soprattutto faggio. Abbastanza comune. Non comm.
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948 - Cortinarius chevassuti Rob. Henry - Si riconosce per il pileo igrofano di colore inizialmente bruno-rossastro che, asciugando, diviene argentato e brillante per la presenza di numerose fibrille seri cee, le lamelle ocraceo-pallido e lo stipite concolore al pileo, dotato di bulbo basale. La carne, bruniccia, tende a scurire alla manipolazione. In tarda stagione sotto querce. Comune. Non comm. 949 - Cortinarius hil/ieri Rob. Henry - Ha pileo di 5-12 cm con forma convesso-appianata a completa maturazione, spesso con ampio umbone e superficie bruno-grigiastro, bruno-fulvastro. Le lamelle sono spaziate ed adnate, crema-grigiastro, con filo seghettato. Lo stipite misura 6-12 x 2-5 cm ed è cilindrico o clavato, spesso obeso e ± concolore al pileo, con abbondanti resti velan biancastri, brunastro alla manipolazione. La carne risulta ocra-brunastro, con odore fruttato ± intenso e sapore mite, reazione bruno-nerastra con KOH. Le spore misurano 9-10,5 x 6-7 ~m e sono ellissoidali e verrucose. In autunno, in boschi di latifoglie termofile. Raro. Non comm. 950 - Cortinarius torvus (Fr.) Fr. Pileo: 4-10 cm; emisferico in gioventù, poi progressivamente convesso-appianato con l'età; superficie bruno-rossiccio, bruno-grigiastro con incostanti sfumature violette. Lamelle: spaziate, brunogrigiastro, con sfumature vinose, adnato-smarginate. Stipite: 4-12 x 0,8-1,5 cm; cilindrico o claviforme inizialmente violetto all'apice, poi bruniccio, calzato da velo bianco e membranoso (soprattutto in gioventù), svasato in alto in modo da formare uno pseudoanello ± consistente. Carne: biancastra, odore intenso e gradevole, dolciastro, sapore mite, bruno-nerastra con KOH. Spore: 9-10 x 5,56,5 11m; subcilindriche, ± verrucose. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie. Comune. Non comm.
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Famiglia Cortinar'iacea,e
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951 - Cortinarius eyanites Fr. Pileo: 4,5-10 cm; dapprima emisferico, poi progressivamente convesso-appianato con l'età, talora depresso; superficie inizialmente vischiosa, poi fibrillosa e un po' squamulosa, igrofana, bruno scura con sfumature grigio-violetto. Lamelle: poco fitte, adnate o uncinate, blu-violetto scuro. Stipite: 6-8 x 1,5-2 cm; cilindrico, bulboso alla base, concolore al pileo, un po' più chiaro all'apice, dove prevalgono i toni azzurro-violetti. Carne: azzurro-violetto, lentamente arrossante alla sezione, soprattutto alla base dello stipite, con odore fruttato e sapore amaro. Spore: 8,5-11,5 x 5-6 ]lm; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: estate-autunno, in montagna sotto aghifoglie. Comune. Non comm.
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Cortinorius pseudocyanites Rob. Henry - Assai simile al precedente, si differenzierebbe per le diverse dimensioni ed ornamentazioni delle spore finemente verrucose (9-13 x 6-8 ~m) e per l'habitat diverso costituito da boschi di latifoglie. Non comune Non comm
952 - Cortinarius arrnillatus (Alb. et Schwein.) Fr. Pileo: 4-12 cm; da inizialmente emisferico-campanulato a convesso-appianato, con largo umbone; margine, ± appendicolato dai resti velari rossastri; superficie bruno-fulvastro, bruno-arancio percorsa radialmente da fibrille più scure. Lamelle: mediamente fitte, adnate, ocra-rossiccio. Stipite: 5,5-15 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, un poco ingrossato alla base, biancastro e decorato da evidenti bande orizzontali rossastre. Carne: biancastra, con odore rafanoide e sapore mite; reazione nerastra con KOH. Spore: 9,5-10,5 x 6-6,5 ]lm; ellissoidali, ± fortemente verrucose. Ecologia: estate-autunno, in boschi di betulla. Comune. Non comm.
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953 - Cortinarius cinnabarinus Fr. Pileo: 2,5-7 cm; da convesso a piano-convesso, talora con umbone centrale ottuso; superficie igrofana rosso intenso, rosso-arancione, più chiara al margine. Lamelle: ± fitte, adnate o smarginate, concolori al pileo. Stipite: 3,5-7 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, ingrossato alla base, rosso-arancio, percorso longitudinalmente da fibrille rossastre più scure. Carne: ocra-rossastra, più scura alla base, odore rafanoide, sapore mite, reazione porpora con KOH. Spore: 8-9 x 4,5-5 ]lm; ellissoidali, fittamente verrucose. Ecologia: autunno, sotto latifoglie, soprattutto faggio. Non comune. Non comm.
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954 - Cortinarius bul/iardii (Pers.) Fr - Possiede pileo umbonato igrofano, di colore bruno-ocraceo; le lamelle, piuttosto larghe, sono concolori, così come lo stipite, che però, alla base, presenta una caratteristica e vivace colorazione rosso-arancio che lo rende inconfondibile. l' habitat è costituito da boschi di latifoglie, anche in area mediterranea. Poco comune. Non comm. 955 - Cortinarius brunneus Fr. Pileo: 3-10 cm; dapprima emisferico-campanulato, poi convesso-appianato con largo umbone ottuso; superficie bruno scuro a tempo umido, poi decolorata al bruno-ocraceo, spesso con margine grigio argenteo per la presenza di resti velari. Lamelle: spaziate, adnate o uncinate, bruno-rossastre. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, talora recante uno pseudo-anello biancastro, concolore al pileo o un po' più chiaro, bianco alla base per resti velari. Carne: brunastra, con odore terroso-saponaceo, sapore mite. Spore: 8-10 x 6-7 )Jm; ovoidali, verrucose. Ecologia: estate-autunno, sotto aghifoglie e latifoglie. Comune soprattutto nelle abetaie di montagna. Non comm.
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956 - Cortinarius hinnuleus Fr s.l. - Specie di aspetto variabile, si presenta solitamente con superficie pileica fortemente igrofana recante un evidente umbone ottuso o acuto centrale, di colore bruno-ocraceo e cosparsa da macchie bruno-scure; lamelle, spaziate, concolori al pileo, così come lo stipite, tipicamente decorato da uno pseudo-anello bianco-giallastro ± membranoso. La carne ha odore assimilabile aquello della polvere. Spore 7,5-10 x 5,5-6,5 ~m; ± nettamente verrucose. In autunno, ubiquitario; piuttosto comune e diffuso in boschi radi di latifoglie calcaree, carpino e querce in particolare Non comm.
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957 - Cartinarius scutulatus (Fr) Fr e 958 - Cortinarius evernius (Fr) Fr - Possiedono un aspetto macroscopico assai simile tra loro: pileo umbonato di colore ocraceo-rossiccio con evidenti e persistenti sfumature Violette eresti velari biancastri, lamelle piuttosto spaziate che nei giovani esemplari presentano colori nettamente violetti, così come lo stipite, ± attenuato e decorato da uno pseudo-anello biancastro cortinlforme. Si distinguono facilmente per il diverso odore della carne, sgradevolmente rafanoide nel primo, assente nel secondo. Entrambi ± comuni in autunno presso foreste di abete rosso in montagna. Non comm.li
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959 - Cortinarius duracinus Fr. s.l. Pileo: 4-8 cm; da parabolico a emisferico-campanulato, infine piano-convesso e ± ottusamente umbonato; superficie liscia, igrofana, uniformemente fulvastra a tempo umido, asciugando diviene ocracea a partire dal centro. Lamelle: mediamente fitte, ocraceo-pallide, adnate o uncinate. Stipite: 6-12 x 1-1,5 cm; duro, sub-cilindrico, spesso ricurvo, radicante, biancastro, per lo più privo di resti velari. Carne: biancastra, con odore rafanoide, sapore mite; brunastra con KOH. Spore: 8,5-11 x 5-6 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: autunno, in boschi misti. Comune. Non comm.
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960 - Cortinarius rigens (Pers.) Fr - DI dimensioni inferiori, è caratterizzato dal pileo con umbone ± acuto, fortemente igrofano, di colore brunastro atempo umido, ocraceo con il secco, dalle lamelle rade ed ocra-argillacee, e dallo stipite allungato e profondamente infisso nel terreno alungo bianco. La carne odora di iodoformio. Cresce in autunno sotto varie essenze arboree. Comune. Non comm. 961 - Cortinarius obtusus Fr. s.l. Pileo: 2-5 cm; da conico-campanulato a piano-convesso con umbone ottuso, margine striato; superficie molto igrofana, bruno-rossastro a tempo umido, ocra-pallido col secco. Lamelle: spaziate, ocracee, adnato-smarginate. Stipite: 5-7 x 0,5-1 cm; subcilindrico, fusiforme, rastremato, biancastro, imbrunisce con l'età. Carne: ocra-biancastro, con odore di iodoformio, sapore mite. Spore: 6,59,5 x 4,5-5,5 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: autunno, in boschi misti. Comune. Non comm. 962 - Cortinarius psathyrobtusus Rob. Henry PUeo: 1-4,5 cm; dapprima conico-campanulato, infine appianato con piccolo umbone ottuso a maturazione; margine ± scanalato e un po' revoluto nei vecchi esemplari, superficie igrofana, marrone scuro a tempo umido, ocracea con il secco a partire dal bordo. Lamelle: piuttosto fitte, da adnate a subdecorrenti, brunastre. Stipite: 3-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, con base attenuata per compressione con altri stipiti, brunastro, ± ricoperto da resti velari bianchi. Carne: biancastra, con odore subnullo e sapore mite. Spore: 6,5-7,5 x 4,5-5,5 11m; ellissoidali, mediamente verrucose. Ecologia: in autunno, cresce cespitoso in boschi termofili misti. Raro. Non comm. 963 - Cortinarius vernus H. Lindstr. Melot Pileo: 1-4,5 cm; da campanulato a convesso-appianato con umbone centrale a maturazione; margine striato e biancastro per resti velari; superficie asciutta, sericea, bruno-nerastro soprattutto al disco, diviene rossastra con il secco. Lamelle: ± spaziate, adnate, grigiastre. Stipite: 2,5-8 x 0,3-0,5 cm; sub-cilindrico, ingrossato alla base, chiaro, biancastro per la presenza di resti velari. Carne: da biancastra ad ocracea, arrossante alla base, con odore subnullo, sapore mite. Spore: 8-8,5 x 5-6 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: primavera-autunno, sotto latifoglie varie. Comune. Non comm. 964 - Cortinarius comptulus M.M. Moser PUeo: 1,5-5 cm; dapprima conico-campanulato, diviene convesso-appianato con umbone acuto a maturità; superficie sericea uniformemente bruno scura con sfumature arancioni. Lamelle: abbastanza fitte, adnate, grigiastre. Stipite: 3,5-10 x 0,3-1 cm; cilindrico, biancastro con abbondanti resti del velo. Carne: grigiastra, con odore subnullo e sapore mite. Spore: 6,5-7 x 5-5,5 11m; ellissoidali, verrucose. Ecologia: autunno, in boschi montani di aghifoglie. Comune. Non comm.
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965 - Cortinarius paleaceus Fr - Di dimensioni inferiori, possiede pileo squamuloso di colore bruno scuro con margine biancastro e stipite decorato da bande zigrinate biancastre. La carne odora di pelargonio. In montagna sotto aghifoglie. Comune.
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966 - Cortinarius pholideus (Fr.) Fr. Pileo: 4-8 cm; dapprima conico-campanulato, poi piano-convesso, e ± umbonato, margine involuto; superficie squamulosa, bruno-giallastro con sfumature olivastre, più scura al centro per il concentrarsi delle squamule. Lamelle: poco fitte, adnato-uncinate, ocracee o debolmente violette. Stipite: 6-12 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, slanciato, clavato, concolore al pileo, violetto all'apice, decorato da numerose bande anulari bruno-fulvastre. Carne: violetta tra stipite e pileo, ocracea altrove, con odore gradevole di mandarino e sapore mite. Spore: 7,5-8 x 5-6,5 11m; subglobose, debolmente verrucose. Ecologia: autunno, in boschi di betulla ed abete rosso. Abbastanza comune. Non comm. 350
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Famiglia Cortinariaceae
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Genere Hebeloma (Fr.) P. Kumm. Der Fiihrer in die Pilzkunde, 1871
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Sottogenere Myxocybe (Foyod) Konrad et Maubl - Basidiomi con stipite radicante e prowisto di anello membranoso.
967 - Hebeloma radicosum (Bull.) Ricken Pileo: 5-12 cm; dapprima emisferico, poi piano-convesso con o senza largo umbone, margine involuto, spesso appendicolato dai resti del velo; superficie viscida a tempo umido, ocra-brunastro, più scura al centro, decorata da ampie squame fibrillose, più abbondanti verso il margine. Lamelle: fitte, smarginate, ocra-pallido in gioventù, poi brunastre. Stipite: 6-15 x 1-2,5 cm; cilindrico, ingrossato nella parte mediana e terminante in un lungo fittone profondamente interrato, concolore al pileo, squamoso, con anello submembranoso ± evidente e duraturo, residuo del velo. Carne: biancastra, coriacea, con gradevole ed intenso odore simile a quello della pasta di mandorle, sapore amaro. Spore: 7,5-10 x 5-6 11m; amigdaliformi, verrucose. Ecologia: autunno; cresce sotto latifoglie, querce in particolare; spesso connesso a tane di piccoli roditori. ± comune. Non comm.
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Sottogenere Hebeloma - Basidiomi generalmente con stipite non così radicante e privo di anello membranoso. Sezione Hebeloma [ = sez. Indusiata (Fr.) Sacc.] (incl. Sez. Scabrispora Romagn.) - Basidiomi con velo generale o parziale cortlniforme, ± consistenti o fugaci nei giovani; spore ellissoidali, ovoidl, amigdaliforml ± verrucose.
968 - Hebeloma strophosum (Fr.) Sacco Pileo: 3-6 cm; da convesso-campanulato ad espanso, con umbone ± accentuato, margine appendicolato da fugaci residui velari; superficie vischiosa, liscia, fibrillosa, sericea, bruno-rossiccio, più chiara verso il margine. Lamelle: poco fitte, da crema carnicino a bruno chiaro. Stipite: 3,5-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, biancastro e fioccoso sopra la zona anulare, bruno inferiormente, percorso longitudinalmente da fibrille scure, spesso con residui anulari squamoso-fibrillosi ± consistenti; cortina abbondante. Carne: biancastra, brunastra alla base dello stipite; odore rafanoide debole, sapore amarognolo. Spore: 8,5-10 x 5-6 11m; sublisce. Ecologia: autunno; sotto aghifoglie. Comune. Non comm. 969 - Hebeloma cistophilum Maire - Specie di piccole dimensioni (pileo 2-4 cm), possiede superficie pilelca vischiosa di colore castano, spesso con margine più chiaro; le lamelle sono ocracee; lo stipite, flbnlioso, è biancastro ali'apice e grigio-brunastro alla base, con cortina fugace; spore ovoidi, subllsce, 10-13 x 6-7,5 ~m Autunno-inverno, sotto cisto in ambiente mediterraneo. Raro. Non comm. 970 - Hebeloma mesophaeum (Pers.) Quél. Pileo: 2,5-7 cm; da emisferico a convesso, infine pianeggiante e lievemente depresso; margine spesso ondulato e decorato da resti velari; superficie liscia, vischiosa con l'umido, bruno-ocraceo pallido, più scuro, bruno dattero, castano, al centro. Lamelle: ± fitte, smarginate, grigiastre, poi bruno chiaro. Stipite: 3-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico-subclaviforme, biancastro, percorso longitudinalmente da fibrille brune, spesso decorato da bande crema-giallognole residui del velo generale, cortina fugace. Carne: biancastra, imbrunente, con odore debole rafanoide, amara. Spore: 8-11 x 5-6,5 11m; ovoidi-ellissoidali, sublisce. Ecologia: in autunno, sotto varie essenze arboree. Comune. Non comm.
971-Hebeloma malençonii Bellù et Lanzoni (= H pallidum Malençon) Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso-campanulato, infine appianato con ampio umbone; superficie vischiosa, liscia o con sottili scaglie cotonose verso la zona marginale, di colore chiaro, bianco, bianco-avorio tendente all'ocraceo verso il disco con l'età. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, crema-biancastro, poi bruno-argillaceo a maturità. Stipite: 4-7 x 0,4-1,4 cm; cilindrico o appena più allargato nel tratto inferiore, interamente bianco, poi iniziando dalla base progressivamente sempre più scuro, quasi nerastro, fioccoso all'apice, nel tratto sottostante, percorso longitudinalmente da fibrille più scure; cortina ± persistente. Carne: biancastra nel pileo, bruno scuro nello stipite; odore debole rafanoide, sapore amarognolo. Spore: 8-11,5 x 6-7 11m, ellissoidali, sublisce. Ecologia: autunno-inverno; boschi misti in ambiente mediterraneo. Non comune. Non comm.
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FamigliaGortzna1~' . ,aceae
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972 - Hebeloma vaccinum Romagn. Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, normalmente senza umbone, margine regolare; superficie vischiosa, asciutta e brillante col secco, bruno-fulvastro ± uniforme, più chiaro solo al margine. Lamelle: piuttosto rade, smarginate, crema-biancastro, poi ocra-argillaceo. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, crema-biancastro, fioccoso-forforaceo in alto, ± striato-fibrilloso verso il basso, base ocra-brunastra; cortina nulla. Carne: biancastra, bruno-grigiastra nello stipite; odore rafanoide, sapore amaro. Spore: 11-14 x 6-8 )lm, amigdaliformi, verrucose, perisporio ± scollato. Ecologia: estateautunno; in luoghi umidi, spesso sotto salici e pioppi. Non comune. Non comm. 973 - Hebeloma cyUndrosporum Romagn. Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso-espanso con o senza largo umbone, margine ± ondulato; superficie liscia, vischiosa, subglutinosa; di colore bruno-fulvastro ± carico, a toni più pallidi verso la zona marginale, talvolta nettamente discolore. Lamelle: abbastanza fitte, smarginate, cremabiancastro, poi bruno-ferruginose. Stipite: 4-8 x 0,5-1,0 cm; cilindrico, assottigliato verso la base e ± radicante, fibrilloso, fioccoso verso l'alto, bianco con tendenza ad imbrunire soprattutto nel tratto inferiore e alla manipolazione; cortina assente, velo subito fugace. Carne: biancastra, scura, bruno-grigiastro quando imbevuta d'acqua; con odore e sapore deboli, non rafanoidi. Spore: 9-11 x 4-5 ]lm, cilindriche, sublisce, perisporio in parte non aderente. Ecologia: estate-autunno; preferibilmente in boschi di aghifoglie. Poco comune. Non comm.
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974 - Hebeloma cylindrosporum f. pseudoradicatum [(Bon) Migl. et Bon] - Con caratteri macro- e microscopici affini alla specie tìpo, si differenzierebbe per lo stipite ± radicante e per la crescita in terreno sabbioso, nelle pinete marittime. Non comm.
975 -Hebelomapumilum J.E. Lange Pileo: 1-2,5 cm; da emisferico a piano-convesso con umbone ± accentuato, margine con residui velari bianchi in gioventù; superficie liscia, vischiosa, presto asciutta, di colore bruno-giallastro uniforme o più pallido verso il bordo. Lamelle: poco fitte, smarginate, biancastre, poi bruno palli- (jfJ)' . . . 1do. Stipite: 2,5-4 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, spesso con base ricurva e un po' radicante, biancastro, ri-~;}\Y;; coperto da fibrillosità concolori imbrunenti con l'età e alla manipolazione, cortina presente, ma.> .?,:,:_ molto fugace. Carne: biancastra, ocra chiaro nello stipite; odore leggero rafanoide, sapore amarognolo. Spore: 8-10 x 5-6 )lm, amigdaliformi, sublisce, perisporio in parte non aderente. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e latifoglie. Raro. Non comm.
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976 - Hebeloma pusillum H. Lange - Piccola specie (pileo 2-3 cm), possiede superficie viscida bicolore, rosso brunastro al disco e
biancastra al marglne,lo stipite, slanciato,è biancastro; le lamelle trasudano goccioline ialine. Spore 10-14 x 6-7,5 ~m, amlgdaliformi, finemente punteggiate. In estate-autunno, In montagna presso torblere, spesso sotto saliCI; non comune. Non comm.
Sezione Denudato (Fr.) Sacc. - (incl. Sez. Porphyrosporo) - Basidiomi con veli effimeri anche in gioventù; subito con stipite senza tracce di velo o di cortina; lamelle gementi o meno guttule acquose, ± punteggiate di bruno con l'età.
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977 - Hebeloma crustulinifonne (Bull.) Quél. Pileo: 3-10 cm; dapprima emisferico-campanulato, poi convesso, ± umbonato, margine talvolta ondulato; superficie glabra, vischiosa a tempo umido, ocra-argilla pallido, non uniforme, talvolta con chiazze più scure brune e biancastro verso il margine. Lamelle: fitte, smarginate, essudanti goccioline acquose in gioventù (anche all'apice dello stipite), pallide, poi brunastre ± maculate di scuro. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, ingrossato alla base, biancastro, fioccoso soprattutto all'apice, imbrunente con l'età e alla manipolazione. Carne: biancastra, con odore rafanoide molto intenso, sapore amaro. Spore: 10-12,5 x 6-7,5 )lm, amigdaliformi, verrucose, perisporio talvolta leggermente scollato. Ecologia: estate-autunno; sotto essenze arboree varie. Comune. Tossico
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978 - Hebeloma hiemale Bres. - Possiede superficie pileica viscida di colore bruno-rossastro al centro, grigio sfumato di rosa verso il bordo; lo stipite, slanclato, subcillndrico, bianco, è fittamente fioccoso, soprattutto all'apice; le lamelle sono rosa-grigiastre, talvolta ge- ·~:... menti fini gOCCIoline nel giovani basldloml. Cresce In autunno-Inverno sotto latlfoglie. Spore 11-14 x fr7 ~m, C1tnno-amlgdaliforml, ver-···· ,. :", i'.' rucose. Poco comune. Non comm.
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Famiglia Cortinmia<:eae
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979 - Hebeloma eburneurn Malençon. Pileo: 5-10 cm; da convesso-campanulato a piano-convesso, margine sottile, ± ondulato a maturazione; superficie liscia, viscida e brillante, bianco-avorio, con centro leggermente sfumato di ocra chiaro. Lamelle: piuttosto fitte, smarginate, beige pallido, poi ocra-rossastro, per lo più punteggiate di bruno, soprattutto sul filo. Stipite: 4-S x 1-2 cm, cilindrico, talvolta sub-clavato, robusto, biancastro con tendenza ad imbrunire verso la base, ± interamente ricoperto da squamule e fioccosità concolori, imbrunenti al tocco e con l'età. Carne: da biancastra a ocra chiaro, con leggero odore rafanoide, non amara. Spore: 10-13 x 6,5-7,5 ]lm; amigdaliformi, finemente verrucose-punteggiate. Ecologia: tardo autunno-inverno, sotto cedri. Non comune. Non comm. 980 - Hebelorna theobrorninurn Quadr. [= H. troncaturn (Schaeff.) P. Kumm.] Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, infine ± appianato e irregolare, margine a lungo involuto, ondulato, spesso pruinoso; superficie glabra, un po' viscida a tempo umido, bruno-rossastra uniforme o con margine più pallido. Lamelle: fitte, adnate, biancastre, poi bruno-tabacco e ± maculate a maturità. Stipite: 3-7 x 0,S-1,5 cm; cilindrico, tozzo, bianco, imbrunente verso la base, forforaceo all'apice, fibrilloso-fioccoso nel restante tratto. Carne: biancastra, con odore misto di cacao e rapa, sapore amarognolo. Spore: S-ll x 4,5-6 ]lm, amigdaliformi, finemente verrucose. Ecologia: autunno, boschi misti, cresce singolo o subcespitoso. Non comune. Non comm. 981 - Hebelomo longicaudum (Pers.) P. Kumm. - Si caratterizza
per il portamento slanCiato dello stipite, per la carne quasI inodore e per la crescita in zone umide, fra muschi e sfagni. Le spore misurano 9-12 x 5-6 ~m, Poco comune. Non comm.
982 - Hebelorna leucosarx P.D. Orton Pileo: 3-7 cm; da convesso-campanulato a convesso espanso, ± umbonato, margine involuto, poi steso e di solito ± ondulato-lobato; superficie vischiosa a tempo piovoso, glabra, crema-biancastro, ± intensamente ocra-fulvastro al centro. Lamelle: fitte, smarginate, pallide, poi bruno-argilla, spesso punteggiate di bruno a maturità. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, talvolta con base sub-bulbosa, da pruinoso a finemente fioccoso, bianco, imbrunisce al tocco e con l'età. Carne: bianca; con odore rafanoide e sapore amarognolo. Spore: 10-13 x 6-7 ]lm, citrino-amigdaliformi, sottilmente verrucose. Ecologia: fine estate-autunno; sotto latifoglie in zone umide. Non comune. Non comm. 983 - Hebelornajunariophilurn M.M. Moser Pileo: 1-3 cm; da emisferico a convesso, convesso-campanulato, con o senza piccolo umbone, margine ± striato; superficie vischiosa, igrofana, bruno scuro a tempo umido, a partire dal centro sempre più pallido giallo-ocraceo con il secco. Lamelle: poco fitte, smarginate, biancastre, poi ocrabrunastro. Stipite: 3-7 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, bianco-grigiastro, imbrunente a partire dalla base, pruinoso all'apice, percorso da fibrille sericee nel tratto inferiore. Carne: biancastra, bruno-ocraceo nello stipite, quasi nerastra alla base; odore debole, sapore amaro. Spore: 9,5-11 x 4,5-6 ]lm, amigdaliformi allungate, verrucose. Ecologia: estate-autunno; normalmente su terreno bruciato in presenza di muschio (Funaria hygrornetrica). Non comune. Non comm. 984 - Hebelorna anthracophilurn Maire Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante, margine con o senza resti del velo; superficie glabra, molto vischiosa, fibrillosa, bruno-fulvastro ± intenso al centro, sempre più pallido verso la periferia, talvolta nettamente discolore. Lamelle: mediamente fitte, crema-biancastre, poi bruno-argillaceo. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico ± uguale, fibrilloso, biancastro, forforaceo in alto, ± ricoperto da squamule o fioccosità concolori, poi imbrunente a partire dalla base; scarsi o nulli i residui della cortina. Carne: biancastra, imbrunente; odore gradevole, vagamente di cacao, sapore amaro. Spore: 10,5-12,5 x 5,5-7 ]lm; verrucose, subamigdaliformi, alcune con perisporio Non comm. scollato. Ecologia: estate-autunno; su terreno bruciato. Piuttosto comune. 985 - Hebeloma pyrophilum G. Moreno et M.M. Moser - Come la specie precedente predilige terreni
bruciati, ricchi di residui legnosi carbonizzati. Si distingue abbastanza agevolmente per la taglia più piccola (pileo di 2-3 cm), per la presenza di residui velari sul pileo, per lo stipite con cortina e per le spore ovoidi-ellissoidali sublisce che misurano 7,5-10 x 5-6 ~m, Non comm.
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Famiglia Cor'tina,riaceae
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986 - Hebeloma sarcophyllum (Peck) Sacco (= H. porphyrosporum Maire) Pileo: 3-7 cm; da emisferico a piano-convesso, margine regolare, pruinoso; superficie un po' vischiosa con l'umido, da crema-biancastro a ocra-rossastro, bruno-vinoso, più chiara verso il bordo. Lamelle: piuttosto rade, sub-libere, a lungo bianco-rosato, poi ocra-porpora. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, con base talvolta dilatata o attenuata, bianco, poi imbrunente, soprattutto alla base e al tocco, da liscio a fioccoso, pruinoso all'apice. Carne: biancastra, ocra-giallastro nello stipite; con debole odore sgradevole, sapore amaro. Spore: 9,5-12,5 x 6-7 ].lm, amigdaliformi, con perisporio talora scollato. Ecologia: sotto varie essenze arboree, in area mediterranea. Non comune. Non comm. 987 - Hebeloma sacchariolens Quél. Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi convesso-appianato ± umbonato, margine talvolta ondulato; superficie liscia, un po' vischiosa a tempo umido, dapprima bianco sporco a tonalità ocracee al centro, poi ± uniformemente bruno-fulvastra con l'età. Lamelle: piuttosto rade, sub-libere, beige pallido, infine brune. Stipite: 4-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, biancastro, sericeo-fibrilloso, ricoperto da pruina bianca all'apice, glabro e brunastro al tocco e con l'età. Carne: biancastra nel pileo, brunastra nello stipite; odore gradevole, simile a zucchero bruciato, sapore amaro. Spore: 11-14 x 6-8 ].lm, subamigdaliformi, finemente verrucose, perisporio non aderente in alcune spore. Ecologia: estate-autunno; in zone umide sotto latifoglie. Comune. Non comm.
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988 - Hebeloma fusipes Bres. - DI taglia medio-piccola, con pileo di circa 4-5 cm di diametro, glabro, vischioso, beige chiaro uniforme; lamelle rade, bruno-cannella, con filo piÙ chiaro; stipite concolore al pileo, cilindrico con base ± dilatata efusiforme, cortina assente; spore limoniformi, verrucose, mediamente di 12,5 x 8 ~m. Cresce in zone ruderali particolarmente umide. Non comm. 989 - Hebeloma hetieri Baud. [ = H. tomentosum (M.M. Maser) Grbgr et Zsch.] - di diametro, non vischioso, ma finemente feltratotomentoso, di colore ocra-brunastro a tonalità più chiare verso il bordo, talvolta screpolato con l'età; lamelle spaziate, beige scuro; stipite biancastro, pruinoso, fibrilloso imbrunente; spore amigdaiiformi, verrucose, mediamente di 14 x 8 ~m. Cresce sotto latifoglie, preferibilmente salici e ontani. Non comm.
990 - Hebeloma gigaspermum Grbgeret et Zschiesch ( = H. groegeri Bon) - Di taglia medio-piccola, con pileo di 2-4 cm; glabro, asciutto, non vischioso, un poco tomentoso-squamuloso solo verso Il margine, da ocra sino bruno-rossiccio al centro, quasi biancastro al margine estremo; lamelle rade, chiare poi brunastre; spore amigdaliforml, mediamente di 15 x 7,5 ~m con perisporio talvolta staccato Raro. Non comm. 991 - Hebeloma sinapizans (Paul.) Gillet Pileo: 5-10 cm; da emisferico a piano-convesso, umbonato, margine a lungo involuto, poi disteso e ± ondulato; superficie glabra, un po' vischiosa con l'umido, ocra-giallastro, crosta di pane, pallida al margine. Lamelle: piuttosto fitte, smarginate, grigio-biancastre, poi bruno-cannella uniforme, non maculate. Stipite: 4-12 x 1-2,5 cm; cilindrico, ± bulboso, biancastro, ± interamente ricoperto da fioccosità concolori, imbrunente con l'età e al tocco, non cortinato. Carne: biancastra; con intenso odore rafanoide, sapore analogo. Spore: 10-13 x 6-8 ].lm, amigdaliformi, verrucose, perisporio raramente staccato. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie su calcare. Molto comune. Non comm.
992 -Hebeloma edurum Métrod ex Bon [= H. senescens (Batsch) ss. Kreisel] Pileo: 5-10 cm; da emisferico a lungamente convesso, poi allargato con o senza umbone, margine debolmente costolato; superficie glabra, un po' viscida a tempo piovoso, ocra-alutaceo ± carico e uniforme. Lamelle: fitte, da beige chiaro, a bruno-argillaceo, cioccolato, uniforme non punteggiate di scuro. Stipite: 6-12 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, con base ingrossata e ± radicante, bianco, ricoperto da sottili scaglie fioccose, concolori, poi imbrunenti verso la base, senza cortina. Carne: biancastra nel pileo, brunastra alla base dello stipite; odore gradevole, paragonabile a cacao misto a pere mature, sgradevole con l'età. Spore: 9-12,5 x 6-7 ].lm, amigdaliformi, verrucose-punteggiate. Ecologia: dalla primavera all'autunno, preferibilmente sotto aghifoglie. Comune. Non comm. 993 - Hebeloma quercetorum Quadr - Possiede pileo di colore castano, decolorato a chiazze irregolari con l'età, lo stipite, slanciato, risulta vellutato, le lamelle, in gioventù, sono rosa-biancastro. Le spore misurano 11-13 x 6-7,5 trato, sotto querce di vario tipo. Poco comune.
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Genere Inocybe (Fr.) Fr. Monogr. Suec., 1863 10/l-
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Sezione Depavperatae J. E. Lange ( = sez. Dv/camarae) Pileo piano-convesso, fibrilloso-Ianoso, ± scaglioso al disco, cortina ± manifesta e persistente.
994 - Inocybe dulcamara (Alb. et Schwein.) P. Kumm. Pileo: 2-4 cm; convesso, superficie tomentoso-Ianosa, unita o sottilmente scaglioso-squamulosa, da ocra-fulvastro a bruno-cannella-giallastro. Lamelle: fitte, ocra-giallastre. Stipite: 3-4 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, lanoso-fibrilloso longitudinalmente, ± concolore al pileo. Cortina scarsa anche in gioventù, fugace. Carne: brunastra, odore ± gradevole, simile a miele. Spore: ellissoidali; 8,5-10 x 5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; sul terreno, ai margini di sentieri, prati, sotto aghifoglie e latifoglie. Comune. Tossico
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995 - Inocybe agardhi (Lund.) PD. Orton Pileo: 3-5 cm; convesso, presto piano depresso; superficie lanuginoso-feltrosa, compatta, grigiogiallastro con toni olivastri, più carichi al centro. Lamelle: ± fitte, biancastre, ocra-ferruginee a maturità. Stipite: 3-7 x 0,6-0,8 cm; cilindrico, uguale, interamente lanoso-fibrilloso, concolore al pileo. Cortina effimera, presente al margine pileico solo nei giovani esemplari, talvolta anche sullo stipite con residui anuliformi in esemplari maturi. Carne: ocra chiaro, con odore erbaceo, terroso. Spore: ellissoidali-faseoliformi; 8,5-10,5 x 5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, preferibilmente Salix spp. Poco comune. Non comm.
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996 - Inocybe leucoblerna Kiihner Pileo: 3-6 cm; convesso, poi appianato, talora leggermente umbonato, margine a lungo fibrilloso; superficie inizialmente ricoperta da un evidente velo pruinoso bianco-sericeo, caduco, ocra-brunastro e sottilmente tomentosa con l'età. Lamelle: poco fitte, chiare, poi bruno-olivastre. Stipite: 5-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, da subliscio a fibrilloso, ± ricoperto da fibrille velari biancastre su fondo ocra-giallastro. Cortina effimera, talvolta presente con scarse fibrille subanuliformi. Carne: crema giallognola, con odore debole, erbaceo. Spore: subfaseoliformi; 9-11 x 5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e latifoglie, in zone collinari e montane. Non comune. Non comm. 997 - Inocybe heimii Bon [= l. caesariata (Fr.) P. Karst.] Pileo: 3-6 cm; convesso, un po' depresso con l'età, margine a lungo curvo; superficie bruno-giallastra percorsa in senso radiale da fibrille-lanose più scure. Lamelle: poco fitte, biancastre, poi ocrabrunastre. Stipite: 3-6 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, un po' rastremato alla base, subiiscio e pruinoso sopra la zona anulare formata da una cortina spessa e consistente, ± fibrilloso-Ianoso al disotto; concolore o più pallido del pileo. Carne: crema-ocracea, odore dolciastro, mieloso. Spore: cilindrico-subfaseoliformi; 10-12,5 x 4,5-6 Jlm. Ecologia: autunno-inverno; nelle dune e pinete della fascia Non comm. costiera. Abbastanza comune. 998 - Inocybe terrigerw (Fr.) Kiihner Pileo: 3-6 cm; convesso, leggermente depresso a maturità; superficie feltrosa, unita, poi dissociata in squame concentriche lanuginose bruno-fulvastro su fondo più chiaro. Lamelle: poco fitte, beige, ferruginee a toni olivastri con l'età. Stipite: 4-8 x 0,6-1 cm; cilindrico, con armilla squarrosa, a scaglie ± irte concolori al pileo su fondo ocra-giallastro, zona anulare armilloide ben distinta. Carne: bianco-giallastra, con odore piuttosto sgradevole, terroso. Spore: subfaseoliformi-amigdaliformi (dimorfismo sporale); 10-12,5 x 6,5-7 Jlm. Ecologia: estate-autunno; in zone umide sotto aghifoglie e latifoglie. Poco frequente. Non comm.
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Sezione Cervicolores KOhner et Romagn. ex Singer - Pileo campanulato-umbonato, tomentoso-vellutato o scaglioso-squamoso, carne ± arrossante, con odore particolare ± gradevole.
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999 - Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. Pileo: 4-6 cm; convesso, talvolta debolmente umbonato, margine con resti di cortina in gioventù; superficie subito dissociata in squame fibrillo se ± embricate e concentriche, bruno-rossastro su fondo beige pallido. Lamelle: fitte, biancastre, poi ocra-rugginoso, olivastre, filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, biancastro ricoperto da fibrillosità concolori, poi beige-rosato, pallido, arrossante ± intensamente alla manipolazione. Cortina assente. Carne: biancastra, arrossante in modo ± veloce ed intenso al taglio; odore gradevole, di pera matura. Spore: ellissoidali-subreniformi; 10-13 x 6-7 llm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie su terreno calcareo; comune. Non comm. 1000 - Inocybe cervicolor (Pers.) Quél. Pileo: 3-6 cm; campanulato, poi appianato con umbone ± accentuato; superficie fibroso-lanosa, presto dissociata in squame appressate, talvolta sollevate soprattutto al centro, da ocra a brunorossiccio, debolmente arrossante. Lamelle: ± fitte, biancastre, poi bruno-ruggine-olivastre. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato, biancastro, percorso longitudinalmente da fibrille rossastre, subsquamoso, bruno-rossastro alla manipolazione e con l'età. Carne: biancastra, leggermente arrossante nello stipite al taglio; odore complesso, molto sgradevole. Spore: ellissoidali-faseoliformi; 10-14 x 6-7,5llm. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Comune. Non comm. 1001 - Inocybe calamistrata (Fr.) Gillet Pileo: 2-4 cm; conico-convesso, poi appianato, con o senza umbone; margine a lungo curvo, ± appendicolato; superficie lanosa, frammentata in squame generalmente appressate verso il margine e ± irte e fitte al centro, grigio-brunastro scuro (nerastro se imbibita), spesso con toni verdi-bluastri al disco. Lamelle: poco fitte, biancastre, poi bruno-ruggine, ± arrossanti. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, talvolta subclavato, ricoperto a tratti da squamule lanose chiare su fondo brunoscuro, blu-verdastro, quasi nerastro verso la base. Carne: biancastra, verdognola alla base dello stipite,± arrossante al taglio; odore sgradevole, di pesce. Spore: cilindrico-faseoliformi; 9,5-13 x 5-6,5 llm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie e aghifoglie. Poco comune. Tossico
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Sezione Rimosoe (Fr.) Quél.- Pileo conico, fibrilloso, presto fessurato radialrnente (rirnoso), generalrnente non scaglioso, carne bianca, odore per lo più spermatico. 1002 - Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm. [=1.fastigiata (Schaeff.) Quél.] Pileo: 3-6 cm; conico-campanulato, poi disteso, con umbone ± acuto e margine refiesso, fessurato; superficie sericeo-fibrillosa, unita, poi sempre più lacero-fessurata radialmente, da giallo-paglia a ocra-fulvastro ± carico. Lamelle: fitte, biancastre con riflessi verdognoli, infine bruno-olivastre con filo più chiaro. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; cilindrico, bianco, sericeo, finemente fibrilloso, pruinosofioccoso in alto, ocra-bruniccio con l'età e la manipolazione. Carne: biancastra, con odore sgradevole, spermatico. Spore: ellissoidali-faseoliformi, molto variabili; 9,5-15 x 5-7,5llm. Ecologia: estate-autunno; parchi e zone boschive, sotto aghifoglie e latifoglie. Frequente. Tossico
1003 -Inocybe per/oto (Cooke) Sacc [ ~ I. rimosa vaL per/ata (Cooke) Kuyper ]-Specie di grossa taglia con plleo sino a 8-10 cm, scarsamente lacerato, bruno-rossastro, scuro al centro e senza residui velari; odore terroso-spermatico, sgradevole. Spore ellissoidalifaseoliformi; 10-14 x 6,5-8 ~m. Sotto latifoglie. Tossico
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1004 -Inocybe obsoleto Romagn. [ ~ I. rimosa vaL obsoleto (Romagn.) Kuyper] - Specie di media taglia con pileo di 3-6 cm; sericeo-fibrilloso, ± lacerato radialmente, ocra pallido cosparso, soprattutto al centro, di pruina biancastra (residui di velo generale); inodo- ! r re odebolmente farinoso. Spore ellissoidali-subreniformi; 9-12,5 x 5-7 ~m. In boschi misti. Tossico_
Famiglia Cortinariaceae
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1005 - Inocybe maculata Boud. Pileo: 3-6 cm; conico-campanulato, poi disteso con umbone, margine fessurato a maturità; superficie liscia, unita, fibrillosa, bruno-rossastro, castano scuro, ricoperta al centro da resti velari biancastri, caduchi. Lamelle: fitte, biancastre, poi ocra chiaro. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico, uguale o un po' bulboso, biancastro, poi ± macchiato di bruno-rossastro, pruinoso-fioccoso all'apice, glabrescente. Carne: biancastra, poi bruna; odore incostante e variabile, gradevole fungino o sgradevole, untuoso. Spore: ellissoidali-subfaseoliformi; 9-10,5 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; boschi radi. Comune. Non comm. 1006 - Inocybe cookei Bres. Pileo: 3-5 cm; campanulato, poi disteso con umbone subacuto; margine ± appendicolato; superficie unita, fibrillosa, ± rimosa-frastagliata verso il bordo, di colore giallastro con toni arancione al centro. Lamelle: non fitte, biancastre, poi ocra, filo eroso, più chiaro. Stipite: 5-7 x 0,5-1 cm; cilindrico con base ± bulbosa, liscio, glabro o con scarse fibrille cortinoidi longitudinali, giallo-paglierino con bulbo e sommità biancastri, fioccoso-pruinoso all'apice. Carne: biancastra; odore all'inizio di miele, poi sgradevole con l'età. Spore: ellissoidali-faseoliformi 7,5-9 x 4,5-5,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; spesso in gruppi numerosi sotto latifoglie (soprattutto nocciolo). Comune. Non comm.
1007 -Inocybe insignissimo Romagn. - Affine ad I. cookel, si distinge da quest'ultima per un diffuso riflesso viola-Illacino che interessa le lamelle e la parte interna ed esterna dell'apice dello stipite. Spore ovoidi-subreniformi; 9-11 x 5-7 ~m. Rara. Non comm. 1008 - lnocybe adaequata (Britzelm.) Sacco [= J jurana (Pat.) Sacc.,!. rhodiola Bres.] Pileo: 5-8 cm; conico-campanulato, poi più aperto con largo umbone ottuso; margine ± ondulato con l'età; superficie fittamente ricoperta da fibrille radiali, bruno-vinoso, unita, poi ± rimosa, mostrante la carne sottostante ocra-rossiccio più chiaro. Lamelle: ± rade, biancastre a tonalità rosate, poi bruno-olivastro con filo ondulato biancastro. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, ± fibroso longitudinalmente, beige-biancastro, poi iniziando dalla base vira al rossastro-vinoso, imbrunisce alla manipolazione. Carne: biancastra con sfumature rosso-vinoso, soprattutto verso il tratto inferiore dello stipite; odore gradevole, fruttato. Spore: ellissoidali-faseoliformi; 10-13 x 6-7,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; parchi, zone boschive, sotto latifoglie. Frequente. Non comm. 1009 - Inocybe patouillardii Bres. Pileo: 3-10 cm; conico-convesso, poi appianato con umbone; superficie radialmente fibrillosa, sericea, inizialmente biancastra, poi maculata di bruno-rossastro, infine interamente rosso-mattone e ± rimosa con l'età. Lamelle: poco fitte, bianche, poi rosate e macchiettate di rossastro, infine bruno-olivastre. Stipite: 4-7 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, fibrilloso, pruinoso in alto, bianco, talvolta giallino sfumato di rosa, bruno-rossastro al tocco e con l'età. Carne: bianca, ± arrossante alla sezione ed alla manipolazione; odore debole, fruttato sgradevole. Spore: ellissoidali-subreniformi; 10-12,5 x 6,5-7,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. Frequente. Tossico
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Sottogenere inocybe [= sez. inocybium (Earle) Singer ( = leiosporae cistidiate)]: Spore lisce, con cheilo- e pleurocistidi a parete ± spessa, prowisti di incrostazioni alla sommità (cistidi muricati). Sezione Lactiferae R. Heim - Pileo conico-umbonato, fibrilloso-sericeo, carne ± arrossante e con odore per lo più gradevole.
1010 - Inocybe pyriodora (Pers.) P. Kumm. [= J jraudans (Britzelm.) Sacc.] Pileo: 3-6 cm; conico-convesso, poi disteso con umbone ottuso; margine appendicolato-frangiato; superficie liscia, finemente fibrillosa, leggermente fessurata radialmente verso il bordo con l'età, da biancastro a ocra-giallastro, scurisce con l'età. Lamelle: fitte, biancastre, poi bruno pallido. Stipite: 4-8 x 0,5-1,2 cm; subcilindrico, biancastro, poi crema-giallognolo, fulvastro alla base, fibrilloso, pruinoso e bianco all'apice. Cortina effimera, presente al margine pileico in gioventù. Carne: biancastra, immutabile o appena arrossante al taglio; odore intenso e sgradevole, indefinibile. Spore: amigdaliformi, 9-11 x 6-7 )lm. Ecologia: estate-autunno; boscaglie miste. ± comune. Non comm. 364
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Famiglia Cortinari,aceae
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1011 - Inocybe corydaUna Quél. Pileo: 4-8 cm; campanulato, poi disteso, pianeggiante con largo umbone centrale; superficie liscia, finemente fibrillosa, compatta, poi ± fessurata radialmente, di colore ocra-brunastro, generalmente con sfumature verde-smeraldo ± scuro al disco. Lamelle: fitte, biancastre, poi bruno-ferruginee. Stipite: 3-7 x 0,8-1,2 cm; cilindrico, un po' più spesso verso la base, liscio, un po' fibrilloso, biancastro e pruinoso in alto, poi imbrunente a tratti, senza tracce di cortina. Carne: bianca; odore ± intenso simile a fiori di gelsomino. Spore: ovoidi-amigdaliformi; 6,5-9 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e latifoglie. Abbastanza frequente. Tossico J012 - Inocybe haemacta (Berk. et Cooke) Sacco Pileo: 3-5 cm; convesso con umbone ± prominente; margine appendicolato; superficie fibrilloso-lanosa dissociata in squame concentriche ± sollevate, brunastre, con toni verdastri al centro, un po' arrossanti. Lamelle: fitte, pallide, poi ocra-caffelatte con filo irregolare e più chiaro, tendono ad arrossare al tocco e con l'età. Stipite: 3-5 x 0,5-0,8 cm; cilindrico, leggermente bulboso, pruinoso e biancastro in alto, blu-verdastro, sericeo-fibrilloso nel tratto inferiore, blu-nerastro alla manipolazione. Carne: bianca, verdastra alla base dello stipite, ± rosata al taglio; odore sgradevole, terroso. Spore: amigdaliformi; 9-10,5 x 5,5- 6,5 11m. Ecologia: estate-autunno; boscaglie, zone rurali, parchi pubblici, in presenza di latifoglie. Poco comune. Tossico
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1013 - Inocybe godey'i Gillet [= I. trini Bres., I. rickenii Kallemb. ] Pileo: 2-4 cm; conico-campanulato, poi pianeggiante con umbone ± evidente; margine a lungo involuto; superficie con fibrille radiali, sottilmente rimosa-squamulosa, biancastro, presto brunogiallastro con macchie rosso-arancioni. Lamelle: piuttosto rade, biancastre, poi ocra-olivastre, si macchiano di rosso-arancione allo fregamento. Stipite: 3-6 x 0,4-1 cm; cilindrico, con bulbo marginato, fibroso, bianco, interamente pruinoso, si tinge di rossastro al minimo contatto. Carne: bianca, vira al rosa-rosso al taglio; odore sgradevole di erba schiacciata. Spore: amigdaliformi 9-12 x 67 11m. Ecologia: estate-autunno; gregaria in boscaglie di latifoglie. Poco commune. Non comm.
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Sezione Lilacinae R. Heim - Pileo campanulato, ± fibrilloso, irsuto o rimoso, superficie pileica e stipitale suffuse di lilla o violetto ± scuro.
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1014 - Inocybe cinC'innata (Fr.) Quél. [= I. phaeocomis (Pers.) Kuyper l Pileo: 2-3 cm, convesso regolare, non o debolmente umbonato; superficie tomentosa, presto dissociata in fitte squamule, ± erette al disco, più rade al margine, beige-brunastro soffuso di lilla, contrastante con la carne sottostante più chiara. Lamelle: piuttosto rade, concolori al pileo o più pallide. Stipite: 3-7 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, interamente ricoperto da fibrille lanuginose longitudinali, pruinoso e a toni decisi viola-lilla nel tratto apicale, subconcolore al pileo in quello inferiore. Cortina effimera, evidente solo in gioventù. Carne: biancastra, sfumata di violetto ai margini; odore ± spermatico. Spore: subamigdaliformi; 9-12 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; in zone boschive, parchi, indifferentemente sotto aghifoglie e latifoglie. Frequente. Non comm.
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1015 - Inocybe hystri.x (Fr.) P. Karst. Pileo: 2,5-5 cm; convesso, poi appianato, senza umbone, margine appendicolato; superficie densamente ricoperta da squame fibrillose ± imbricate, piu fitte ed erette al centro, bruno-scuro su fondo ocraceo chiaro. Lamelle: ± rade, biancastre, poi brunastre, filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, ricoperto ± densamente sino alla zona anulare da squamosità simili e concolori a quelle del pileo, subliscio e pruinoso all'apice. Cortina armilloide, ± consistente. Carne: biancastra; con odore leggero, spermatico. Spore: subamigdaliformi; 8-12,5 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Rara. Non comm.
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1016 -Inocybe griseolilocino H. Lange - Pileo convesso umbonato, fibroso-squamoso, un po' scaglioso al centro, grigio-brunastro ± soffuso di viola-lilla, sfumature di colore che interessano in parte anche le lamelle, la carne, ma soprattutto l'intera superficie stipitale. Lodore è sgradevole, spermatico. Spore subamigdaliformi; 9-11 x 5-6 ~m. Sotto latifoglie. Raro. Non comm.
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Famiglia Corlinariaceae
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Sezione Loceroe Fr. (ind Sez. Tordoe Bon e sez. Sp/endentes R. Heim ex Singer) - Pileo conico-umbonato, glabro o fibrilloso, ± fessurato-rimoso o a squame concentriche; stipite interamente o parzialmente pruinoso.
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1017 - Inocybe griseovelata Kuhner Pileo: 2,5-4 cm; conico-convesso, ± umbonato; inizialmente ricoperto da un velo grigiastro, caduco; superficie fibrillosa, ± rimosa, ocra-brunastro, spesso con residui velari al centro. Lamelle: poco fitte, biancastre, poi beige, infine ocra-brunastre: Stipite: 3-7 x 0,3-0,8 cm; cilindrico con base ± bulbosa, fibrilloso, biancastro, talvolta fioccoso-pruinoso e sfumato di rosa sporco nel tratto superiore, tende a scurire. Cortina: bianca, effimera. Carne: biancastra; odore erbaceo-spermatico. Spore: subamigdaliformi; 9-12 x 5-6 ].lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. Comune. Non comm.
1018 -Inocybe lacera (Fr.) P. Kumm. Pileo: 2-4 cm; convesso, poi pianeggiante con o senza largo umbone; margine appendicolato; superficie radialmente fibrillosa-lanosa, unita, poi squamosa-lacerata, soprattutto al disco, grigio-brunastro a toni ± scuri. Lamelle: abbastanza rade, beige-grigiastre, poi brunastre. Stipite: 2-4 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, uguale, sericeo-fibrilloso, lanosetto, ± concolore al pileo, poi più scuro, quasi nerastro verso la base con l'età e la manipolazione. Carne: biancastra, imbrunente, talvolta con deboli sfumature rosate; odore debole, vagamente spermatico. Spore: cilindrico-ellissoidali a profilo irregolare; 11-15 x 5-6 ].lm. Ecologia: tarda primavera-estate; su terreno nudo, in boschi di latifoglie e aghifoglie. Comune. Non comm.
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Specie molto variabile, fra le diverse forme e varietà riportate in letteratura segnaliamo:
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Inocybe lacera var. helobia Kuyper - Gracile, con pileo conico papillato, bruno-rossastro; a crescita in ambienti umidi, alluvionalI. Inocybe lacera var. regularis Kuyper - Ha spore + larghe (7 ~m) rispetto alla specie tipo con quoziente mediamente inferiore a 2. lO 19 - Inocybe lacera var. heterospora J. Favre ex Son - Con spore di varie forma e dimensioni, crescita alpina.
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Famiglia COTtinariaceae
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1024 - Inocybe sindonia (Fr.) P. Karst. [= [ kuehneri Stangl et Veselsky, 1. eutheles (Berk. et Broome) Sacc.] Pileo: 1,5-3 cm; campanulato, poi disteso con umbone, talvolta subpapillato, margine appendicolato; superficie fibrillosa, dissociata in squamule concentriche, spesso con calotta discale ben delimitata, colore beige chiaro, più scuro al centro. Lamelle: non fitte, biancastre, poi ocracee. Stipite: 4-8 x 0,4-0,6 cm; cilindrico, biancastro, poi bruniccio, con fioccosità biancastra, soprattutto in alto, fibrilloso verso la base. Carne: biancastra; con odore farinoso-spermatico. Spore: subamigdaliformi; 7,5-10 x 5-6,25 Ilm. Ecologia: estate- autunno; boschi misti. Frequente. Non comm. 1025 - Inocybe tenebrosa Quél. (= 1. atripes G.F. Atk.) Pileo: 2-4 cm; convesso con largo umbone ottuso; superficie tomentosa-fibrillosa, presto lacerata in sottili squame ocra-brunastro su fondo più pallido, spesso con calotta discale ± estesa e ben delimitata. Lamelle: poco fitte, biancastre, poi grigio-terroso, infine bruno-tabacco. Stipite: 3-6 x 0,50,7 cm; cilindrico, pruinoso, dapprima biancastro, poi, iniziando dalla base, progressivamente grigio-fuliginoso, interamente nerastro alla fine. Carne: biancastra, grigio-livido nel gambo; odore inizialmente di banana, poi terroso-spermatico. Spore: subamigdaliformi; 7,5-10 x 5-6,5Ilm. Ecologia: estate-autunno; boschi misti. Non comune. Non comm. 1026 - Inocybe phaeoleuca Kiihner Pileo: 2,5-4 cm; conico-campanulato, poi appianato con umbone ottuso ± pronunciato, margine senza resti di cortina; superficie tomentoso-lanosa, unita, bruno-fulvo a toni rossicci (simile a Leucopa:.rillus gentianeus), con scarsi residui di velo sotto forma di fibrille brillanti. Lamelle: poco fitte, bianche, ingrigenti con l'età. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico con bulbo alla base ± marginato, bianco puro, appena imbrunente nel vecchio, ricoperto interamente da una pruina biancastra; cortina assente. Carne: bianca, odore debole, spermatico-erbaceo. Spore: ellissoidali-amigdaliformi; 9-12 x 5-6,5Ilm. Ecologia: estate-autunno; essenze arboree diverse. Non comune. Non comm.
1027 -lnocybe psammobrunnea Bon (= [ brunnea ss. R. Heim) Pileo: 2-4 cm; campanulato, poi disteso, con umbone ottuso ± prominente, margine senza resti di cortina; superficie inizialmente finemente tomentosa, poi glabra, unita, poi ± radialmente fibrillosa-rimosa verso il bordo, bruno-rossiccio uniforme. Lamelle: piuttosto rade, bianche, poi ocra-brunastre. Stipite: 3,5-7 x 0,5-1 cm; cilindrico, subiiscio o ± ricoperto da ciuffetti fibrillosi rosa pallido, sericei, su fondo biancastro, ± concolore al pileo con l'età. Carne: bianca, con viraggio incostante al taglio, talvolta immutabile o appena rosata nello stipite, altre volte ± intensamente bluastra fra pileo e stipite; odore debolmente spermatico. Spore: subamigdaliformi; 9,5-12,5 x 6-7 Ilm. Ecologia: autunno; fra l'erba in boschi misti, spesso sotto leccio. Raro. Non comm. Sottogenere C/ypeus Britzelm. ( = sez. Goniosporae) - Spore gibbose, noduloso-angolose, con cheilo- e pleurocistidi prowisti di incrostazioni alla sommità (cistidi muricati). Sezione Cortinatae Kuhner et Boursier. - Stipite e margine piieico uniti da una cortina in gioventù, stipite con o senza bulbo basale, non pruinoso, se non talvolta, solo all'apice. 1028 - Inocybe umbrina Bres. [= 1. a.ssimilata (Britzelm.) Sacc.] Pileo: 3-5 cm; conversso-campanulato, poi disteso e ottusamente umbonato, margine appendicolato; superficie radialmente finemente fibrillosa-rimosa, bruno-rossatro scuro, talvolta con il centro ± cosparso di pruina biancastra, residuo del fugace velo generale. Lamelle: poco fitte, crema-biancastre, beige-chiaro, poi bruno-rossiccio. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico con base dilatata in un bulbo ad oliva, talvolta submarginato, liscio, concolore al pileo o più scuro. Carne: biancastra, brunastra nello stipite; odore terroso-spermatico. Spore: 7-10 x 5-6 Ilm. Ecologia: estate-autunno; in zone montane, di preferenza sotto aghifoglie. Comune. Tossico 1029 -Inoeybe napipes lE. Lange -Si caratterizza per il pileo bruno-scuro fibrilloso-fessurato con netto umbone ± acuto e per lo stipite prulnoso con bulbo basale decisamente marginato. Spore 7,5-10,5 x 6-8 ~m. Comune sotto aghifoglie elatifoglie. Tossico 370
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1030 - Inocybe bresadolae Massee (= 1. repanda ss. Bres.) Pileo: 3-5 cm; conico-campanulato, poi disteso con basso umbone ottuso e margine a lungo curvo; superficie finemente fibrillosa, ocra-giallo-paglierino con toni rosa-aranciati, per lo più unita solo al centro, verso il margine ± sfilacciata-squamosa su fondo più chiaro. Lamelle: piuttosto rade, crema-burro, poi bruno-chiaro. Stipite: 3-7 x 0,5-1 cm; cilindrico con piccolo bulbo ± circonciso alla base, biancastro, con sfumature rosa-carnicino, ocra pallido con l'età, talvolta con macchie rossastre alla base. Carne: biancastra, odore gradevole, fruttato (di mele?) negli esemplari giovani, poi ± sgradevole. Spore: 9-10,5 x 6-7,5 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Non comm. Frequente.
1031 -Inocybe oblectobilis (Britzelm.) Sacc. -Simile ad l. bresado/ae per l'aspetto e la colorazione simili, da questa è però facilmente distinguibile per lo sgradevole, seppur leggero, odore subspermatico. Spore: 9-10,5 x 6-7,5 ~m. Non comm. 1032 - Inocybe lanuginosa varo ovatocystis (Boursier et Kuhner) Stangl Pileo: 2-3,5 cm; convesso-arrotondato, poi aperto, pianeggiante un po' depresso e con margine revoluto; superficie lanosa-tomentosa, con peluria folta e irta al disco, via via più distesa verso il bordo; bruno-chiaro con toni più saturi al centro. Lamelle: poco fitte, beige-chiaro, poi caffelatte carico. Stipite: 3-4 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, uguale, appena più chiaro del pileo, percorso da fibrille lanuginose longitudinali, subconcolori. Cortina fugace. Carne: crema-biancastra, odore lieve, gradevole di terra bagnata. Spore: 9-10 x 6,5-7,5 11m (cheilocistidi 12,5-17,5 x 27,5-32,5 11m). Ecologia: sul terreno o su legno degradato di latifoglie. Poco frequente. Non comm. 1033 - Inocybejulvella Bres. Pileo: 1,5-2,5 cm; conico, poi campanulato con umbone ± evidente, margine con resti di cortina; superficie tomentosa, unita, bruno-lilla, sericea, ricoperta da velatura biancastra, con l'età brunorossastra, ± squamosa e fessurata radialmente. Lamelle: piuttosto rade, biancastre sfumate di violetto, poi bruno-pallido. Stipite: 2-4 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, uguale, inizialmente bianco per il tomento fibrilloso che lo ricopre, poi ± bruno-violetto soprattutto verso il basso, pruinoso nel tratto superiore. Carne: biancastra, sfumata di viola nel tratto mediano dello stipite; odore spermatico. Spore: 7,5-10,5 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; cresce sotto latifoglie. Raro. Non comm. Sezione Marginatae Kuhner - Margine pileico senza resti di cortina, stipite pruinoso, con bulbo marginato. 1034 - Inocybe asterospora Quél. Pileo: 2,5-5 cm; conico-campanulato, poi appianato, con umbone ± acuto; superficie fibrillosa, unita, poi, tranne al disco, nettamente sfilacciata-Iacerata in senso radiale, bruno-rossiccio-castano contrastante con il tessuto sottostante chiaro. Lamelle: poco fitte, bianche, poi grigio-olivastre. Stipite: 4-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico dilatato alla base in un piccolo bulbo triangolare nettamente marginato; liscio, subconcolore al pileo, cosparso da una granulosità biancastra. Carne: biancastra, bruna nello stipite; odore complesso, terroso-spermatico. Spore: 9,5-12,5 x 8-11 11m. Ecologia: estaNon comm. te-autunno; gregaria in zone boschive, spesso sotto latifoglie. Molto comune. 1035 - Inocybe praetervisa Quél. Pileo: 3-6 cm; conico-campanulato, poi convesso con umbone ottuso evidente, margine ± fessurato; superficie finemente fibrillosa, ocra-giallastro, giallo-paglierino con toni più scuri al disco, a lungo unita, poi ± fessurata-screpolata con l'età. Lamelle: piuttosto fitte, biancastre, poi grigio-brunastre con filo più chiaro. Stipite: 3-7 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, con bulbo alla base ± evidente e marginato; bianco, con tendenza a scurire sul bruniccio, cosparsa di pruina biancastra verso l'alto. Carne: biancastra, bruno-giallognola nello stipite; odore debole, terroso-spermatico. Spore: 9-12,5 x 6,5-7,5 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Comune. Non comm. 1036 - Inocybe praetervisa var. flavofulvida E. Ferrari et Brignoll - Varietà che si differenzia dal tipo per il colore iniziale giallastro delle lamelle, dello stipite e della carne, nonché per l'odore pressoché nullo. Rara. Non comm.
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Famiglia Cortinariaceae
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1037 - Inocybe mixtilis (Britzelm.) Sacco Pileo: 2-3 cm; conico, poi campanulato aperto e ottusamente umbonato, margine frastagliato a maturità; superficie radialmente fibrillosa, unita, poi debolmente rimosa-fessurata, giallo-ocra-paglierino (a toni fulvo-aranciato nella 1037 le varo aurata Alessio). Lamelle: poco fitte, biancastre a riflessi grigio-lilla, poi bruno-pallido. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, o appena più spesso alla base dove termina in un bulbo ± evidente e marginato, bianco candido, interamente pruinoso, crema-giallognolo con l'età. Carne: biancastra; con odore spermatico ± intenso. Spore: 9-11 x 6-7,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in zone collinari e montane, in boschi misti. Comune. Tossico
1038 -Inocybe dunensis P.D. Orton
(= I. marittima Fr. 55. R. Heim) - Si riconosce per il pileo sublisCio bruno-ocraceo pallido, spesso fessurato a! margine, stipite inizialmente bianco puro, po: carnicino, odore della carne spermatico e spore bassamente gibbose di dimensioni 9,512,5 x 6-7,5 ~m. Èspecie con ambiente di crescita in terreno sabbioso sotto Pinu5 e Salix. Rara. Non comm.
1039 - Inocybe umbratica Quél. (= 1. commi:J:ta Bres.) Pileo: 2-4 cm; conico-campanulato, poi appianato e ± nettamente umbonato, margine, acuto, fessurato a maturità; superficie sottilmente fibrillosa, sericea, per lo più liscia o appena squamulosa al margine e screpolata al disco, bianca, poi beige pallido con l'età. Lamelle: molto fitte, cremabiancastre, poi ocracee con filo più pallido. Stipite: 3-5 x 0,3-0,5 cm; cilindrico con base dilatata in un bulbo ± evidente, interamente pruinoso, bianco-avorio, poi ocra pallido. Carne: biancastra, con odore spermatico ± forte. Spore: 7,5-10 x 6-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in ambienti montani sotto aghifoglie. Poco comune. Non comm. Specie assai simile ad inocybe geophylla, che però ha spore non gibbose e stipite privo di bulbo basale.
Sezione Petiginosae R. Heim - Margine pileico senza resti di cortina, stipite pruinoso, senza bulbo basale.
1040 - Inocybejibrosa (Sowerby) Gillet Pileo: 5-10 cm; carnoso, conico-campanulato, poi convesso con umbone ± prominente, margine sottile, nudo; superficie finemente fibrillosa, sericea, liscia, bianco-avorio, talvolta con sfumature giallognole al centro, ocra pallido con l'età. Lamelle: piuttosto fitte, biancastre, poi bruno-grigiastre, sfumate di rosa. Stipite: 5-10 x 1,2-2 cm; cilindrico o scarsamente ingrossato alla base, biancastre, interamente pruinoso e longitudinalmente fibrilloso, sfumato di ocra-giallognolo con l'età. Carne: biancastra, con odore spermatico leggero. Spore: 8-12 x 6-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e latifoglie. Abbastanza frequente. Tossico 1041 - Inocybe petiginosa Quél. Pileo: 1-2 cm; piano-convesso, con o senza basso umbone, margine appendicolato; superficie bruno olivastro scuro, ricoperta da un velo bianco-grigiastro, pulverulento, gradualmente caduco dal centro verso il bordo. Lamelle: poco fitte, crema-giallognole, poi fulvastre. Stipite: 2-4 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, dapprima pallido, poi bruno-rossiccio, interamente cosparso di pruina biancastra. Carne: biancastra, ocra-giallastra nello stipite; con leggero odore spermatico. Spore: 6-7,5 x 4,5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; gregaria sotto latifoglie, spesso sotto faggio. Comune. Non comm. 1042 - Inocybe calospora Quél. Pileo: 1-2,5 cm; conico-campanulato, poi convesso con largo umbone ± sporgente, margine frangiato-appendicolato; superficie tomentoso-fibrillosa, presto dissociata i sottili squamule ± sollevate e concentriche, bruno-rossastro scuro piuttosto uniforme. Lamelle: poco fitte, biancastre, poi brunoferruginee. Stipite: 2-4 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, uguale, talvolta munito di un piccolo bulbo alla base, bruno-rosato ± scuro, percorso longitudinalmente da fibrille biancastre, pruinoso verso l'alto. Carne: subconcolore; senza particolari odori. Spore: subglobose, aculeate; 10-12,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in ambienti collinari e montani, sotto latifoglie. Poco frequente. Non comm.
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Genere Alnicola Ktihner Etudes Hymenomicetorum 1926
Sezione A/n/co/a - Cheilocistidi fusifarmi a collo stretto e allungato. Sezione Subme/ino/deae Singer - Cheilocistidi ± clavifarmi.
1043 - Alnicola rnelinoides (Bull.) Kiihner [= Naucoria eschamides (Fr.) P. Kumm.] Pileo: 1-3 cm; prima conico-convesso, poi piano e debolmente umbonato, igrofano, margine unito; superficie finemente fibrillosa-forforacea, bruno-rossastro a tempo umido, con il secco, iniziando dal bordo schiarisce sul crema-ocraceo. Lamelle: poco fitte, adnate, ocra-giallastre, filo eroso più pallido. Stipite: 3-7 x 0,3-0,7 cm; sottile, uguale, bruno-olivastro pallido, interamente pruinoso-fibrilloso, tende ad annerire soprattutto verso la base. Carne: scarsa, bruna; con odore e sapore deboli non significativi. Spore: ellissoidali-amigdaliformi; 9-12,5 x 5-6 11m; cheilocistidi a collo lungo e sottile. Ecologia: estate-autunno; in zone fresche e umide, sotto ontani. Non comm. 1044 - Alnicola scolecina (Fr.) Romagn. [= Naucoria scolecina (Fr.) Quél.] Pileo: 1,5-3,5 cm; conico-campanulato, poi piano-convesso, igrofano; superficie fibrillosa-striata, asciutta, fulvo-rossastro ± scuro a tempo umido, schiarisce sul bruno-ocraceo pallido con il secco, più scuro al centro. Lamelle: poco fitte, adnate, bruno-ruggine, filo ± eroso. Stipite: 3-7 x 0,2-0,4 cm; sottile, uguale, spesso con marezzature fibrilloso-sericee biancastre su fondo bruno-rossiccio, imbrunisce al tocco. Carne: scarsa, concolore; odore e sapore subrafanoidi, poco gradevoli. Spore: subamigdaliformi; 9-13 x 5,5-7 11m; cheilocistidi fusiformi a collo lungo e sottile. Ecologia: estateautunno; sotto ontani. Piuttosto comune. Non comm.
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1045 -Alnicola suavis (Bres.) Kiihner Pileo: 2-4 cm; subito convesso, poi pianeggiante e ± bassamente umbonato, igrofano; superficie sottilmente feltrato-squamulosa, da bruno-fulvo a beige-olivastro ± scuro con l'umido, più pallida, soprattutto al margine, con il secco. Lamelle: piuttosto fitte, fulvo-olivastre, filo eroso più pallido. Stipite: 3-6 x 0,3-0,6 cm; sottile, cilindrico,± interamente ricoperto da tomentosità biancastra detersibile su fondo brunastro. Carne: concolore alla superficie, piu scura alla base dello stipite; odore caratteristico fruttato. Spore: subamigdaliformi; 9-11 x 5-6 11m; cheilocistidi fusiformi a collo lungo e sottile. Ecologia: estate-autunno; in zone erbose, sotto ontani. Non comune. Non comm.
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1046 - Alnicola geraniolens Courtec. - Affine alla precedente, si distingue per un diverso ambiente di crescita, sotto saliCi, e per l'odore che ricorda quello delle foglie di pelargonio. Non comm
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1047 -Alnicolabohernica (ED. Orton) Bon [=Naucoriascorpioides (Fr.) Quél.ss. E.J. Lange] Pileo: 1,5-4 cm; prima convesso-campanulato, poi espanso e appena umbonato, margine ± striato a tempo umido, igrofano; superficie liscia, bruno-rossiccio a tempo piovoso, crema-alutaceo con il secco. Lamelle: piuttosto rade, pallide, poi concolori al pileo. Stipite: 3-7 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, biancastro, poi bruno pallido, ± ricoperto da fibrille bianco sericee, imbrunenti al tocco e con l'età. Carne: biancastra a bruno-pallida, senza odore e sapore particolari. Spore: citriformi, 11-14 x 7-8 11m; cheilocistidi ± cilindrico-clavati. Ecologia: autunno; in luoghi umidi sotto latifoglie. Raro. Non comm. 1048 - Alnicola subrnelinoides Kiihner Pileo: 1-3 cm; inizialmente subemisferico, poi convesso lievemente umbonato, margine striato per trasparenza, igrofano; superficie finemente granulosa, talvolta rugolosa, bruno-fulvo uniforme, margine più pallido a tempo asciutto. Lamelle: rade, adnate, ocra-rossastre, filo biancastro. Stipite: 2-3,5 x 0,2-0,3 cm; sottile, uguale, ± ricoperto da fibrille longitudinali biancastre su fondo fulvo-ocraceo, imbrunente con l'età. Carne: brunastra; odore e sapore insipidi non significativi. Spore: amigdaliformi; 10-12 x 5-6 11m; cheilocistidi claviformi. Ecologia: estate-autunno; in zone collinari, sotto ontani. Poco frequente. Non comm.
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1049 -Alnicola alnetorum (Maire) Romagn. [= Naucoria alnetorum (Maire) Ktihner et Romagn.] Pileo: 1-3 cm; emisferico, poi convesso allargato, margine ± striato-scanalato a tempo umido; superficie glabra, opaca, bruno-rossiccio scuro, tende a sbiadire, soprattutto al margine, a tempo secco e con l'età. Lamelle: rade, adnate-smarginate, ocra pallido, poi più scure. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; sottile, uguale, inizialmente biancastro, poi brunastro, ricoperto ± interamente da pruina e fibrille biancastre. Carne: crema-ocracea, scura alla base dello stipite; odore e sapore debolmente farinosi. Spore: amigdaliformi; 13-16 x 7-8 ].1m; cheilocistidi claviformi-allungati. Ecologia: estateNon comm. autunno; su terreno umido, sotto ontani (Alnus spp.). 1050 -Alnicola salicis (PD. Orton) Bon ( = Naucona saltcis PD. Orton) - Specie che si caratterizza per il pileo di colore bruno-rossastro, spes,o atonalità rosso-nerastre al centro dell'umbone di cui è abitualmente prowisto, per le grandi dimensioni delle spore che arrivano a misurare 18-20 ~m di lunghezza e per la crescita esclusiva sotto salici. Non comm.
Genere Phaeocollybia R. Heim Genere Inocybe, 1931
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1051 -Phaeocollybia lugubris (Fr.) R. Heim Pileo: 4-8 cm; inizialmente conico-campanulato, poi aperto, spianato e ottusamente umbonato, margine tipicamente lobato-ondulato, igrofano; superficie liscia, vischiosa-glutinosa a tempo piovoso, ocra-fulvastro con riflessi arancioni o olivastri. Lamelle: fitte, ascendenti, crema-arancione, poi bruno-ruggine. Stipite: 6-12 x 0,8-1,2 cm; cilindrico nei due terzi superiori, verso il basso progressivamente assottigliato in un prolungamento radiciforme, liscio, bianco, arrossa, poi annerisce alla manipolazione e con l'età. Carne: biancastra, brunastra verso la base dello stipite; odore e sapore rafanoidi poco gradevoli. Spore: amigdaliformi; 7,5-9 x 4,5-5,5 ].1m; cheilocistidi lageniformi, capitolati, talvolta con collo bifido. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie, preferibilmente nelle peccete di montagna, raramente sotto latifoglie. Raro. Non comm. 1052 - Phaeocollybia festiva (Fr.) R. Heim - Più piccola della precedente (il pileo raramente supera i 5 cm di diametro) e ± affine alle altre specie, soprattutto per la forma assottigliata alla base del pileo, si distingue agevolmente da queste per Il colore bruno-olivastro, verdognolo del pileo. Le spore, amigdaliformi, misurano 8-9 x 4-5 ~m; cheilocistldi cilindricI ± claviformi Alla manipolazione e con l'invecchiamento l'intero basidioma diviene bruno-rossastro. Cresce sotto aghifoglie montane. Raro. Non comm. 1053 - Phaeocollybia arduennensis Bon - Si aghifoglie. Raro.
riconosce per il piccolo pileo (1-2 cm) di colore bruno verdastro ± uniforme. Sotto Non comm.
1054 - Phaeocollybia christinae (Fr.) R. Heim Pileo: 2-4 cm; dapprima conico, poi aperto con umbone acuto, margine ± lobato, igrofano; superficie liscia, un po' viscida a tempo umido, da bruno-arancione ± intenso a bruno-rossastro vivo, ocrafulvastro pallido con il secco. Lamelle: piuttosto fitte, ascendenti, crema, poi giallo-miele ± scuro, spesso con macchie fulvo-olivastre. Stipite: 5-10 x 0,4-0,8 cm, cilindrico sin quasi alla base, poi sempre più assottigliato e ± radicante, liscio, giallo-aranciato pallido verso l'alto, brunastro sfumato di rosso-porporino verso la base; annerente. Carne: bruno-rosata; odore rafanoide, sapore amarognolo. Spore: subellissoidali; 9-12 x 4,5-5,5 ].1m; cheilocistidi cilindrici-subclaviformi. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie, particolarmente Picea abies. Raro. Non comm. 1055 - Phaeocollybiajennyae (P. Karst.) Romagn. Pileo: 2-4 cm; da campanulato a convesso con umbone ± accentuato, margine liscio, un po' ondulato, igrofano; superficie glabra, vischiosa a tempo piovoso, bruno-fulvastro a riflessi rossastri ± intensi, opaca e più pallida con il secco. Lamelle: moderatamente fitte, ascendenti, crema-giallognole, poi bruno-ruggine scuro. Stipite: 5-8 x 0,5-0,8 cm; cilindrico a sezione costante nel tratto superiore, verso il basso via via sempre più assottigliato, radiciforme e ± interrato, liscio, bruno-rossiccio pallido, poi bruno scuro, nerastro-porporino alla base. Carne: brunastra; odore debole rafanoide, sapore amarognolo. Spore: ellissoidali-amigdaliformi; 4,5-6 x 3,5-4,2 ].1m; cheilocistidi da cilindrici a ± clavati. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie, soprattutto abetaie di montagna. Raro. Non comm. 378
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Famiglia Cortinariaceae
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Famiglia: Coprinaceae Genere Coprinus
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Basidiomi eterogenei. Pileo generalmente conico campanulato da giovane. Velo universale generalmente presente e variamente costituito; velo parziale presente o assente e, se presente, formante un anello nella parte basale del stipite (pseudovolva). Lamelle libere o adnate, generalmente deliquescenti. Sporata da bruno scura a nerastra. Spore generalmente lisce, ma anche verrucose, echinulate, reticolate, con pigmentazione labile in acido solforico concentrato, a parete non amiloide; poro germinativo presente; basidi tetrasporici, ma anche mono-, bie trisporici. 1Ì'ama lamellare regolare. Cheilocistidi e pleurocistidi presenti. Unioni a fibbia generalmente presenti. Ecologia: in lettiera, su escrementi, residui legnosi; specie strettamente saprotrofe. Tossicità: una specie di ottima qualità (C. cmnatns), include specie tossiche che inducono sindrome coprinica dopo eonsumo di alcool (C. atramentarius, C. mmagnesianus).
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Nella Check-list italiana sono segnalate 87 specie.
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Ol - Pileipellis con ife parallele distese (sez. AtramentariJ). 02 - Pileipellis imeniforme con sete (sez. Setu/osi) 03 - Velo pileico di specie della sez. Farinosi 04 - Pileipellis imeniforme (sez. Hemerobii). 05 - Velo pileico di specie della sez. Ve/iformes. 06 - Velo pileico di specie della sez. Domestici.
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Genere Psathyrella Basidiomi generalmente fragili. Pileo da conico convesso a emisferico appianato, spesso igrofano. Velo presente, molto fugace oppu re ben evidente ricoprente stipite e pileo, o in zona anulare sullo stipite. Lamelle sottili, eia libere ael adnate; filo lamellare concolore o bianco o brunastro, in alcune specie (Sottogenere Lacrymaria) essudante guttule ambrate. Stipite generalmente bianco o biancastro, in alcuni con distinta pseudorriza. Sparata da bruno a nero. Spore con poro germinativo distinto, indistinto o assente. Cheilocistidi e pleurocistidi di forme diverse.
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Ecologia: lignicolo o su escrementi, terreni bruciati, detriti erbacei, su resti organici in genere; saprotrofo. Tossicità: di scarso interesse alimentare anche se alcune specie (P candoUeana, P lacrymabunda) sono considerate commestibili. Nella Check·lisi italiana sono segnalate 75 specie.
07 . Esemplari immaturi di Coprinus niveus. 08· Cheilocistidi utriformi di Psothyrello 09 . Cheilocistidi capitulati di Psolhyrello IO - Cheilocistidi muricati di Psothyrel/o. Il . Cheilocistidi lageniformi di Psothyrello 13 . Psolhyrello blpellis.
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Genere Coprinus Perso
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Sottogenere Pseudocoprinus (KUhner) Citerin - Velo nullo o molto fugace; pileo e stipite nudi o pruinosi-setolosi; pileipellis cellulare o Imeniforme; spore con poro germinativo centrale o eccentrico. Sezione Hemerobii (Fr.) Penn. in Kaufmann - Pileo e stipite nudi, non pruinosi-setolosi.
1056 - Coprinus auricomus Pat. Pileo: 2-4 cm; da ovoide a conico-campanulato, poi disteso; superficie liscia, striata-solcata sino al disco, bruno-arancio, bruno-ruggine al centro e cosparsa da piccoli peli visibili con lente. Lamelle: libere, biancastre, poi grigio-nerastro con filo più chiaro. Stipite: 5-10 x 0,2-0,4 cm; subcilindrico, liscio o con fibrille longitudinali, fragile, biancastro o beige pallido. Carne: esigua, bruno-grigiastra, quasi inodore. Spore: ellissoidali, 12-15 x 7-8 11m, con poro germinativo centrale. Ecologia: primavera-autunno; su terra nuda, fra l'erba. Piuttosto comune. Non comm. 1057 - Coprinus plicatilis (Curtis) Fr. Pileo: 2-3,5 cm; da ovoide a campanulato, infine disteso e ± appianato; superficie nettamente 501cata-plissettata sin quasi al centro, nuda, bruno-grigiastro, con netta zona discale bruno-ruggine; velo assente. Lamelle: inserite sullo stipite tramite collarino (collarium), rade, biancastre, poi nerastre, poco deliquescenti. Stipite: 4-8 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, con base bulbillosa, fragile, biancastro, liscio. Carne: tenue, poco deliquescente; senza odore particolare. Spore: mitriformi se osservate frontalmente, ellittiche di profilo, 10-13 x 8-10 x 7 11m, con poro germinativo eccentrico. Ecologia: estate-autunno; praticolo, lungo i sentieri erbosi. Molto comune. Non comm. 1058 - Coprinus leiocephalus PD. Orton Pileo: 1-2,5 cm; da ovoide a espanso-campanulato, infine pianeggiante; superficie profondamente solcata-plissettata pressoché sino al centro, glabra, bruno-rossiccia, più scura al centro; velo assente. Lamelle: libere, talvolta inserite con collarino (collarlum), poco fitte, biancastre, poi bruno-nerastre, poco deliquescenti. Stipite: 4-8 x 0,3-0,7 cm; cilindrico, di aspetto vitreo, biancastro, poi bruniccio, liscio. Carne: esigua, beige, poco deliquescente, senza odore e sapore particolari. Spore: mitriformi osservate di fronte, ellissoidali di profilo, 9,5-11,5 x 8,5-10 x 5,5-7 11m, con poro germinativo eccentrico. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba. Non comune. Non comm. 1059 - Coprinus hemerobius Fr. - Specie de e delicata, simile al precedenti, distinguibile per le spore con profilo ± ellissoidale e con poro germinativo centrale che misurano 11-12,5 x 6,5-7,5 ~m; cresce su terreno, in zone erbose, lungo i sentlen, Non comm.
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Sezione Setulosi (H. Lange) Bogart - Pileo e stipite pruinosi-setolosi.
1060 - Coprinus angulatus Peck (= C. boudieri Quél.) Pileo: 1,5-3 cm; da digitaliforme a convesso-campanulato, poi ± pianeggiante; superficie subtomentosa, solcata, da nocciola a fulvo-rossastro, più scuro al centro; velo assente. Lamelle: libere, piuttosto fitte, presto grigiastre con filo più chiaro poi nerastre, deliquescenti. Stipite: 3-6 x 0,3-0,5 cm; cilindrico, liscio, biancastro poi ocraceo, pruinoso. Carne: esigua, brunastra, inodore e insapore. Spore: mitriformi di fronte, ellissoidali di profilo; 8,5-11 x 6,5-8 x 5-7 11m, con poro germinativo centrale. Ecologia: primavera-autunno; su terreno bruciato. Non comune. Non comm.
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1061- Coprinus impatiens (Fr.) Quél. [= Psathyrella impatiens (Fr.) Kiihner] Pileo: 1-3 cm; da ovoide-cilindrico a campanulato, poi piano; superficie tomentosa, plissettata, nocciola pallido con zona centrale più scura. Lamelle: libere, ocra pallido poi nerastre, appena deliquescenti. Stipite: 5-11) x 0,2-0,4 cm; subcilindrico, bianco sericeo, ± pruinoso verso la sommità. Carne: pressoché nulla; senza odore e sapore particolari. Spore: ovoidi-ellissoidali; 9-12 x 5-7 11m, poro germinativo centrale. Ecologia: autunno-inverno, spesso in faggeta. Comune. Non comm.
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Famiglia Coprinaceae
Sottogenere Micaceus (Fr.) Citerin - Pileo privo di setule, ricoperto da un velo granuloso-farinoso, fioccoso o scaglioso, formato per lo più da elementi subglobosi (sferociti); pileipellis a struttura pseudoparenchimatica.
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Sezione Veliformes (Fr.) Cke. ( = sez. Vestiti H. Lange) - Velo formato da elementi subglobosi, fittamente e brevemente diverticolati.
1062 - Coprinus narcoticus (Batsch) Fr. Pileo: 1,5-2,5 cm; da ovoide a convesso-campanulato; superficie dapprima ricoperta da un velo granuloso-farinoso, piuttosto spesso, biancastro, leggermente imbrunente, poi ± dissolto su fondo grigio-nerastro; deliquescente. Lamelle: libere, biancastre, poi nerastre; deliquescenti. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; subcilindrico, interamente ricoperto da una delicata villosità biancastra, labile, ± glabro e liscio con l'età. Carne: sottile, tenue, grigio-biancastra; odore molto sgradevole. Spore: ellissoidali-allungate, poro centrale, con perisporio evidente; 10-13 x 5,5-6,5 11m. Ecologia: estate-autunno; sul terreno, ai margini di sentieri erbosi. Poco comune. Non comm. 1063 - Coprinus radìcans Romagn. - Possiede analogo odore sgradevole, simile a bitume misto asterco; si differenzia per lo stipite nettamente radicante e per il differente substrato di crescita (specie solitamente coprofila, non terricola). Poco comune.
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Non comm.
1064 - Coprinus laanii Kits van Wav. Pileo: 1,5-4 cm; da glandiforme a convesso-campanulato, infine steso; superficie ricoperta da un velo farinoso, grigio-biancastro, ± ocraceo al centro, unito poi escoriato su fondo grigiastro; deliquescente. Lamelle: libere-adnate, biancastre, poi nerastre. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, appena più dilatato verso il basso, di aspetto vitreo, fittamente cosparso di granulosità bianche, labili, liscio e grigio con l'età. Carne: esigua, bianco-grigiastra; inodore. Spore: ellissoidali, 8,5-11 x 5,5-7 11m, con poro germinativo centrale ed evidente perisporio. Ecologia: estate-autunno; su residui legnosi, su ceppi di latifoglie ed aghifoglie in tratti muschiosi. Raro. Non comm. 1065 - Coprinus tuberosus Quél. Pileo: 1-2,5 cm; da ovoide-glandiforme a campanulato subtrapezoidale, poi pianeggiante; superficie inizialmente ricoperta da un velo farinoso biancastro, caduco, che lascia presto intravedere la sottostante superficie pileica grigiastra e striata. Lamelle: libere, ascendenti, grigiastre poi nere. Stipite: 3-6 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, con base bulbillosa che si assottiglia in una radichetta (pseudoriza) e si prolunga sino ad un piccolo sclerozio inserito nel substrato; grigio-biancastro, ± ricoperto da fibrille farinose. Carne: esigua, grigiastra; inodore. Spore: ellissoidali, 9-10,5 x 5-6,5 11m, con poro germinativo centrale, perisporio poco evidente. Ecologia: estate-autunno; fimicolo, su cumuli di letame. Poco comune. Non comm.
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1066 - Coprinus stercoreus Fr. [ = C stercorarìus (Bui!.) Fr.l - Specie minuta (pileo raramente oltre l cm), ovoide, con velo bianco, poi disteso, glabro e grigiognolo; di odore sgradevole; spore ellissoidali, poro germinativo centrale. Cresce su escrementi equini, bovini, ovini ecc. Poco comune. Non comm. Sezione Domestici (Singer) Pat. - Pileo con zona discale ricoperta da resti del velo biancastri, formati da elementi di forma variabile, gialli con pareti ± spesse.
1067 - Coprinus domesticus (Bolton) Gray Pileo: 2,5-5 cm; da ovoide a subcilindrico, poi convesso-campanulato, infine appianato; superficie interamente ricoperta da un velo verrucoso-granuloso biancastro, ocraceo al centro, labile, su fondo bruno-ruggine; striato. Lamelle: libere, ascendenti, grige poi nerastre, deliquescenti: Stipite: 5lO x 0,5-0,8 cm, cilindrico con pseudo-bulbo basale, bianco, fibrilloso, talora con sottili costolature longitudinali. Carne: scarsa, biancastra; senza odore particolare; deliquescente. Spore: ellissoidali, subreniformi se osservate di profilo; 8,5-10 x 4-5,5 11m; poro germinativo centrale; Ecologia: primavera-autunno; su legno, anche lavorato, spesso sopra un caratteristico strato cotonoso di micelio rosso-arancione (ozonio). Comune. Non comm. 1068 - Coprinus radìans (Desm.) Fr. - Si riconosce per una fioccosità pileica più intensamente ocra-fulvastro al centro, per le spore ellittiche e non reniformi che misurano 8-10 x S-7 ~m e per il velo formato in prevalenza da sferociti. Non comm. 384
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Famiglia Cop1inaceae
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Sezione Micocei (Fr.) Penn in Kauffman - Pileo con zona discale ricoperta da elementi del velo granulosi, di forma sferoidale; ± cespitosi.
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1069 - Coprinus micaceus (Bull.) Fr. Pileo: 3-5 cm; da glandiforme a convesso, poi pianeggiante, margine ± lobato-fessurato; superficie bruno-giallastro, fulvastra al disco, striato-solcata, cosparsa da fiocchi velari ± de.nsi, biancastri, brunastri al centro, labili. Lamelle: adnate, rosa-biancastre poi bruno-porpora, infine nerastre, d e - liquescenti. Stipite: 4-8 x 0,2-0,5 cm; cilindrico con base appena dilatata, bianco, interamente prui_ noso-farinoso, liscio e glabro con l'età. Carne: esigua, biancastra, annerente; senza odore particolare. Spore: submitriformi se osservate frontalmente, subamigdaliformi di profilo; 7-10 x 5-7 x 4-5 )lm; poro germinativo centrale. Ecologia: primavera-autunno; in esemplari numerosi, appressati, subcespitosi. Molto comune su legno morto dopo abbondanti piogge. Non comm. 1070 - Coprinus saccharinus Romagn. - Condivide aspetto e modalità di crescita con il precedente; il velo, si dissolve presto In fini granulazioni bianco-candido fittamente distribuite sull'Intera superficie pileica, contrastanti con il fondo fulvastro. Non comm.
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1071 - Coprinus truncorum (Schaeff.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da ovoide a convesso-campanulato, poi aperto, pianeggiante, margine ± lobato; superficie solcato-striata, bruno-nocciola, più carico al centro, ricoperta ± abbondantemente da fiocchi o scaglie del velo bianco, poi brunastro. Lamelle: libere, grigiastre poi nere, filo più chiaro, deliquescenti. Stipite: 3-7 x 0,3-0,6 cm; cilindrico con base dilatata, talvolta volviforme, bianco, pruinoso,.liscio e bruniccio con l'età. Carne: scarsa, inodore ed insapore. Spore: ellissoidali-ovoidi se viste di fronte, subamigdaliformi di profilo; 6,5-10 x 5-6 Jlm; poro germinativo centrale, Ecologia: estate-autunno; gregario, su residui legnosi o tronchi morti. Abbastanza comune. Non comm.
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Sezione Farinosi H. Lange - Velo farinoso-granuloso, formato in prevalenza da labili sferociti frammisti ad ife allungate. 1072 - Coprinus niveus (Pers.) Fr. Pileo: 2-4 cm; da ovoide-allungato a campanulato, infine aperto con il margine sollevato e frastagliato; superficie prima interamente ricoperta da un velo farinoso-lanoso, fiocco so al centro, bianco candido, caduco, poi glabra e grigiastra con l'età; deliquescente. Lamelle: libere, da bianche a grigie poi nere; molto deliquescenti. Stipite: 5-10 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, concolore e con la medesima fioccosità del pileo, poi glabro e bianco sporco a maturità. Carne: inconsistente, grigio-nerastra; odore nullo. Spore: ellissoidali-ovoidi se osservate di fronte, subamigdaliformi di profilo; 1418 x 10-12 x 8- 9 Jlm; poro germinativo centrale, Ecologia: estate-autunno; su letame ed escrementi Non comm equini e bovini. Piuttosto comune. 1073 - Coprinus cothurnatus Godey Pileo: 1,5-4 cm; da ovoide-glandiforme a campanulato ± aperto; superficie inizialmente ricoperta da uno spesso velo farinoso-fioccoso bianco, tranne al disco dove presenta sottili scaglie brunicce, poi liscia, striato-fessurata, grigiastra; poco deliquescente. Lamelle: fitte, ascendenti; biancastre poi nere, filo più chiaro. Stipite: 6-12 x 0,3-0,6 cm; cilindrico o appena assottiglito verso l'alto, interamente ricoperto da uno strato farinoso-fioccoso bianco, liscio e biancastro sporco con l'età, Carne: tenue; senza odore particolare. Spore: angolose, esagonali se osservate di fronte, ellissoidali di profilo; 11-14 x 7,5-9 x 6-8 )lm. Ecologia: estate-autunno; su letame ed escrementi bovini ed equini. Piuttosto raro. Non comm. 1074 - Coprinus ephemeroides (D.C.) Fr, (= C. bulbillosus Pat.) Pileo: 0,5-1 cm; da glandiforme a campanulato, poi aperto, nettamente striato-soleato, cosparso da granulosità fiocco se biancastre, brunicce al centro, labili. Lamelle: rade, deliquescenti. Stipite: cilindrico, sottile, bulbilloso provvisto di anellino fragile, ± persistente, talvolta molto basso quasi a formare una sorta di piccola volva, Spore: subglobose-angolose viste di fronte, subellissoidali di profilo; 6,5-9 x 6-7,5 x 5-6 Jlm; poro germinativo centrale. Ecologia: estate-autunno; coprofilo. Frequente. Non comm.
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Famiglia Coprinaceae
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Sottogenere Coprinus - Pileo privo di setule; velo filamentoso con elementi cilindrici allungati, ± settati o ramificati. Pileipellis tipo cutis.
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Sezione Comati Fr. C= sezione Coprinus ) - Stipite con anello evidente. Velo senza elementi diverticolati e/o articolato-settati.
1075 - Coprinus vosoustii Pil
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Sezione Atramentarii CFr.) Penn. in Kauffman - Stipite senza anello. Velo senza elementi diverticolati e/o articolato-settati.
1078 - Coprinus atrarnentarius (Bull.) Fr. Pileo: alto 2-6 cm, (chiuso) , 4-8 cm (aperto); da ovoide a convesso-campanulato, margine ± ondulato-crenato; superficie striata-scanalata sin quasi al centro, grigiastra con riflessi argentei, brunastra al disco e leggermente squamosa; presto deliquescente. Lamelle: libere, fitte, presto nerastre e deliquescenti. Stipite: 7-15 x 0,8-1,5 cm; cilindrico o appena attenuato in alto, bianco, pruinoso, talvolta con leggera costolatura, spesso con residui velari brunicci alla base. Carne: biancastra; inodore e insapore. Spore: ellissoidali, 7-10 x 5-6 11m; con poro germinativo centrale. Ecologia: primavera-autunno; prati e campi, sentieri, in gruppi ± cespitosi. Non comune. Tossico 1079 - Coprinus acuminatus (Romagn.) P.D. Orton. (= C atramentarius var acuminatus Romagn.) - Si riconosce per le minOri dimensio-
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ni, la forma acuminata del pileo, il rivestimento pileico formato da squame più minute e le spore più strette (8-10,5 x 4-4,5). Raro. Tossico
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1080 - Coprinus alopecius Lasch (== C. insignis Peck) Pileo: alto 2-4 cm (chiuso), 5-7 cm (aperto); da ovoide-globoso a convesso-campanulato; superficie fittamente striata sino al centro, bianca con fibrille sericee sollevate, beige-pallido al disco, a maturità brunastra con margine frastagliato e con alcuni resti velari appendicolati. Lamelle: libe- . re, molto fitte, grigie poi nere, filo chiaro; deliquescenti. Stipite: 5-10 x 0,8-1 cm; cilindrico, bianco, forforaceo, talora con rilievi anelliformi verso la base. Carne: esigua, acquosa; inodore e insapore. Spore: amigdaliformi o citriformi, verrucose; 10-12,5 x 7-8 11m; con poro germinativo centrale. Ecologia: estate-autunno; cespitoso, sul terreno presso ceppi di latifoglie. Non comune. Tossico 1081 - Coprinus romagnesianus Singer ( = C atramentanus var. squamosus Bres.) - Con habitus simile ai due precedenti taxa, si riconosce per la presenza sulla superficie pileica e stipitale di fibrille scagllose bruno-ferrugineo, che si evidenziano sullo stipite stipite formando una specie di guaina. Le spore misurano 9-12,5 x 5-6 ~m. Cresce su residui legnOSI Interrati. Poco comune. Tossico 388
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Famiglia Coprinaceae
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Sezione Lanatuli (Fr.) Penn. in Kauffman - Velo pileico irsuto lanoso, labile; formato da ife settate-articolate. 1082 - Coprinus lagopus (Fr.) Fr. Pileo: 3-4 cm; da ovoide-cilindrico a conico-campanulato, margine ricurvo con l'età; superficie dapprima interamente ricoperta da una fitta peluria bianco-cinerina, labile, presto detersile, su fondo bruno-grigiastro, grigio topo, finemente striato. Lamelle: libere, a lungo biancastre con filo nerastro; non deliquescenti. Stipite: 6-12 x 0,5-1,5 cm; cilindrico o progressivamente attenuato verso l'alto, bianco, ± fibrilloso-fioccoso, poi glabro. Carne: sottile, bianca; inodore e insapore. Spore: ellissoidali; 10-13 x 6-8 11m; con poro germinativo centrale. Ecologia: estate-autunno; in zone boschive, sul terreno fra l'erba. Poco comune. Non comm. 1083 - Coprinus cinereus (Schaeff.) Gray [= C.fimetarius (L.) Fr.] Pileo: 3-5 cm; da ovoide-oblungo a ottusamente campanulato; superficie finemente striata sin quasi al centro, inizialmente ricoperta da un velo bianco, presto dissociato in sottili fibrille filamentose contrastanti con il fondo bruno-dattero al centro e grigiastro altrove. Lamelle: libere, grigie e poi nere. Stipite: 4-8 x 0,5-1 cm; cilindrico con base dilatata in un caratteristico rigonfiamento seguito da un prolungamento radiciforme (pseudoriza), bianco, fibrilloso. Carne: sottile, biancastra; odore nullo o un po' sgradevole. Spore: ellissoidali; 10-12 x 6,5-7,5 11m; poro germinativo centrale. Ecologia: primavera-autunno; singolo o cespitoso, su letame. Frequente. Non comm. Sezione Picacei (Fr) Penn. in Kauffman -Velo pileico lanoso, caduco, formato da ife cilindriche, ramificate, diverticolate non articolate.
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1084 - Coprinus picaceus (Bui\.) Gray ~ileo: alto 3-6 cm (chiuso), 5-10 cm (aperto); da cilindrico-ovoid~le a conico-campanulato; s~pe~flcle dappnma ncoperta da un velo bianco, subito frammentato !TI placche cotonose ± ampie d l - sposte disordinatamente su fondo nocciola, poi bruno-dattero, bruno-nerastro. Lamelle: libere, bianco-rosato poi nere; deliquescenti. Stipite: 10-18 x 1-2,5 cm; cilindrico, bianco, ricoperto i n t e - _ ramente di fioccosità concolori, glabro e imbrunente con l'età. Carne: sottile, acquosa; odore sgradevole bituminoso, di naftalina. Spore: ellissoidali; 13-18 x 10-12 11m; con poro germinativo centrale. Ecologia: estate-autunno; su terreno umido, sotto latifoglie. Poco comune. Non comm. 1085 - Coprinus strossmayeri Schulzer [= Coprinopsis strossmayeri (Schulzer) Redhead, Vilgalys et Moncalvo l Pileo: alto 2-6 cm (chiuso), 4-8 cm (aperto); da cilindrico-ovoidale a conico-campanulato; superficie inizialmente ricoperta da un velo bianco, presto lacerato in placchette concentriche biancastre, al centro formanti una piccola calotta ocracea; il fondo è grigio-ocraceo, striato. Lamelle: libere, ascendenti, bianche poi nere; deliquescenti; con filo più chiaro. Stipite: 7-14 x 0,5-1,2 cm; cilindrico o un po' rigonfio alla base, biancastro, ± fioccoso-granuloso, base con lunghe rizomorfe brunastre, ramificate, a sviluppo subcorticale. Carne: sottile, biancastra; insapore e inodore. Spore: viste di fronte ovoidali, di profilo ellissoidali-subcilindriche; 7-9 x 4,5-6 x 4-5 ]lm; con poro germinativo centrale. Ecologia: tarda primavera; cespitoso; su legno morto di latifoglie. Raro. Non comm. 1086 - Coprinus gonophyllus Qué\. Pileo: 1,5-3 cm; da globoso-ovoidale a pianeggiante; superficie inizialmente ricoperta da un velo bianco-candido, fioccoso, bruniccio al centro, labile; presto dissociato in squamette brunicce su fondo glabro grigio-nerastro, brillante e sottilmente striato; deliquescente. Lamelle: libere, triangolari, grigie, poi nerastre deliquescenti. Stipite: 2,5-6 x 0,1-0,3 cm; cilindrico, con base appena bulbosa; bianco, ± fibrilloso, liscio e imbrunente con l'età. Carne: esigua, brunastra; inodore e insapore. Spore: arrotondate viste di fronte, ellissoidali di profilo; 7-8 x 6,5-7,2 x 4,5-5 11m; con poro germinativo centrale. Ecologia: primavera autunno; su terreno bruciato. Poco frequente. Non comm. 1087 - Coprinus ph/yctidosporus Romagn. - Specie rara che si rinviene preferibilmente su carbonaie, luoghi bruciati. Simile morfologicamente per molti aspetti adiverse altre specie, si riconosce con faCilità per la particolare conformazione della parete sporale (esosporio) provvista di verruche globose. I rimanenti caratteri microscopici confermano la collocazione tassonomica in questa sezione. Non comm.
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Famiglia Coprinaceae
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Genere Psathyrella CFr.) Quél Charnp. Jura et Vosges, 1872
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Sottogenere Lacrymaria (Pat.) Singer et AH Sm. - Lamelle punteggiate con filo lacrimante; spore grossolanamente verrucose.
1088 - Psathyrella lacrymabunda (Bull.) M.M. Moser [= Lacrymaria velutina (Pers.) Konrad et Maubl.] Pileo: 4-S cm; da semigloboso a convesso-allargato, con o senza grosso umbone ottuso; superficie asciutta, ocra-fulvastro, ricoperta da squame lanuginose ± dense e appendicolate al margine. Lamelle: poco fitte, crema biancastre, poi viola, infine nerastre, filo più chiaro. Stipite: 4-10 x 0,S-1,2 cm; cilindrico, bianco e pruinoso all'apice, nella parte sottostante la zona anulare ± ornato da fibrille squamose simili e concolori al pileo. Anello: fugace, cortiniforme, nero per il deposito sporale. Carne: ocra-giallastra, senza odore e sapore particolari. Spore: S,5-11 x 6-7 ].lm, con largo poro germinativo. Ecologia: estate-autunno; al margine di sentieri, prati, fra l'erba. Comune. Comm. 1089 - Psathyrella pyrotricha (Holmsk.) M.M. Maser [ = Lacrymaria pyrotricha (Holmsk.) Konrad et Maubl.] - Da alcuni considerata un semplice sinonimo della precedente, possiede colore rosso-aranciato più caldo ed habitat su ceppi di conifere. Raro. Comm. Sottogenere Psathyre//a Fr. - Lamelle non lacrimanti; spore lisce, generalmente> di 10 ~m; basidi generalmente subcilindrici e tozzi (sezioni Psathyre//a, Hammophi/ae, Subatratae e Blpe//es).
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1090 - Psathyrella gracilis (Fr.) Quél. Pileo: 1,5-3,5 cm; da parabolico a conico-convesso, poi appiattito a margine reflesso e ± umbonato, striato per trasparenza, igrofano; superficie liscia [± rugosa-irregolare nella f. corrugis (Pers.) Kits van Wav.] , glabra, di colore bruno ± scuro se imbevuta, ocra-grigiastro pallido con il secco. Lamelle: moderatamente spaziate, adnate, da grigiastre a viola-nerastro, filo più chiaro, a toni rosati. Stipite: S-12 x 0,2-0,5 cm; cilindrico, di uguale spessore, diritto, con base irsuta e ± radicante, b i a n c o - un po' forforoso all'apice. Carne: esigua, biancastra; senza odore e sapore particolari. Spore: 11-13 x 6-7 ].lm, con poro germinativo evidente. Cistidi: pleurocistidi fusiformi con apici ± appuntiti. Ecologia: estate-autunno; in boschi aperti, su terreno grasso. Comune. Non comm. 1091 - Psathyrella pseudogracilis (Romagn.) M.M. Maser - Si distingue dalla precedente per una differente forma dei pleurocistidi: utriformi anziché fusiformi. Cresce anch'essa In luoghi aperti ed erbosi. Poco comune. Non comm.
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1092 - Psathyrella ammophila (Durieu et Lév.) P.D. Orton Pileo: 1,5-4 cm; da emisferico a parabolico, poi convesso-pianeggiante, margine talvolta ondulato, quasi rugoloso; superficie fibrillosa, bruno-rossastro, presto ocra pallido con il secco; velo fugace. Lamelle: rade, ocra-grigiastro, poi bruno-nerastro con filo biancastro. Stipite: 4-S x 0,5-1 cm; c i l i n - drico con base allargata e subradicante, profondamente immerso nella sabbia, farinoso in alto, altrove ± fibrilloso, biancastro o concolore al pileo. Carne: brunastra, bruniccia se imbibita; odore -fungino, sapore subnullo. Spore: 11-13,5 x 6-7,5 ].lm, con poro germinativo. Cistidi: pleurocistidi utriformi. Ecologia: autunno-inverno; litorali marittimi sabbiosi. Comune. Non comm. 1093 - Psathyrella conopilus (Fr.) A. Pears. et Dennis [= P subatrata (Batsch) Gillet] Pileo: 3-5 cm; da parabolico a conico-campanulato, margine striato; nettamente igrofano; superficie liscia o un po' rugolosa, lucido con l'umido, di colore bruno-fulvastro, castano intenso, con il secco diviene ocra-brunastro pallido. Lamelle: piuttosto fitte, ocra-grigiastre, poi bruno-nerastro a toni violacei, filo più chiaro. Stipite: 6-1S x 0,3-0,6 cm, cilindrico di uguale spessore, slanciato, ritto, liscio, bianco translucido, pruinoso all'apice, base ± irsuta. Carne: esigua, acquosa, biancastra o concolore al pileo; senza odore e sapore particolari. Spore: 13-17 x 7,5-9 ].lm. con largo poro germinativo un po' obliquo. Cistidi: pleurocistidi assenti; cheilocistidi numerosi polimorfi; pileocistidi (setule) filiformi, caratteristici. Ecologia: estate-autunno; singolo e fascicolato, fra l'erba, nell'humus, sotto conifere e latifoglie. Molto comune, soprattutto dopo piogge intense. Non comm. 392
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Famiglia Coprinaceae
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1094-Psathyrella bipellis (Quél.) A.H. Sm. [==F bar'lae (Bres.) A.H. Sm.] Pileo: 2-4 cm; da paraboloide a conico-campanulato, margine ± scanalato-striato e appendicolato dai resti del velo, igrofano, superficie glabra, bruno-porpora, vinosa, più pallida al bordo, ocra-rosato con il secco. Lamelle: rade, viola-rosate, con filo biancastro. Stipite: 5-10 x 0,3-0,8 cm; cilindrico o appena assottigliato verso l'alto; ondulato, bianco, sericeo con riflessi viola-rosato, fibrilloso, tende a macchiarsi di bruno-rossastro alla manipolazione; base bambagiosa. Carne: scarsa, bruno-rosata; odore molto sgradevole. Spore: 13-14 x 7,2-8 ].lm; con poro germinativo evidente un po' eccentrico. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi abbondanti, utriformi-lageniformi con granulazioni interne. Ecologia: primavera-autunno inoltrato; sul terreno fra frustuli legnosi e fogliame marcescente. (Contrariamente a quanto riportato in letteratura, le nostre raccolte presentano carne con odore disgustoso, di sterco e non banale.) Poco comune. Non comm.
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Sottogenere Psathyra (Fr.) Singer ex Kits van Wav. - Spore lisce, generalmente < di la ~m; lamelle non lacrimanti basidi generalmente c1aviformi (sezioni Pseudastropharia, Spintrigerae, Hydraphilae, Spadiceae e Pennatae).
1095 - Psathyrella catanea (Quél.) Konrad et Maubl. Pileo: :3-7 cm; da emisferico a convesso-subcampanulato; superficie dapprima interamente ricoperta da uno strato cotonoso, unito, bianco, poi dissociato in ciuffi squamosi ± ampi e appressati bruno-grigiastro, appendicolati al margine. Lamelle: fitte, grigio-rosato, poi brunastre, filo più chiaro. Stipite: 5-10 x 0,5-1 cm; subcilindrico con base un po' allargata, bianco e forforoso all'apice, s o t t o - la zona anulare ricoperto da fibrille lanose, biancastre poi bruno-grigiastre, base cotonosa e giallastra. Carne: biancastra, con odore e sapore subnulli. Spore: 6,5-8,5 x 4-4,5 ].lm, ± faseoliformi con poro germinativo poco evidente. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi in prevalenza utriformi. Ecologia: in autunno; a ciuffi ± densi su resti legnosi di conifere e latifoglie. Raro. Non comm.
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1096 - Psathyrella caput-medusae (Fr.) Konrad et Maubl. - Llgnicolo e cespitoso come la precedente, si Identifica per il plleo più scuro ricoperto da squame più sottili ed irte, per la base dello stipite con scaglie braccialiformi e per una zona anulare contraddistinta da un anello doppio e persistente. Poco comune Non comm. 1097 - Psathyrella papulina (Britzelm.) Kits van Wav. [== F sylvestris (Gillet) Konrad et Maubl.] Pileo: 2-5 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie tomentosa, biancastra, grigio-nocciola pallido, olivastra, percorsa in senso radiale da fibrille sparse o agglomerate in ciuffetti squamosi appiattiti, ± ampi e triangolari grigio-brunastro scuro. Lamelle: poco fitte, grigio-lilla poi viola-brunastre. Stipite: 3-7 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, bianco, pruinoso in alto, verso il basso ricoperto da minute squame simili e concolori a quelle del pileo, base ± irsuta e imbrunente; zona anulare pressoché nulla, talvolta cortiniforme. Carne: biancastra, senza odore particolare, amara. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 ].lm, subtriangolari-faseoliformi con piccolo poro germinativo. Cistidi: pleuro e cheilocistidi utriformi. Ecologia: estate-autunno; su legno degradato di latifoglie, preferibilmente olmo e pioppo. Raro. Non comm.
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1098 - Psathyrella hirtasquamulasa (Peck) AH Sm. - Si distingue per la totale assenza di sfumature giallo-olivastro del basidioml e per la fitta presenza di sottili squame erette, di colore brunastro, che ricoprono le superficie pileica e stipitale. Non comm. 1099 - Psathyrella melanthina (Fr.) Kits van Wav. Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante con largo umbone ottuso; superficie beige, bruno-grigiastro a toni più scuri al centro, ricoperta da sottili fibrille feltrose presto aggregata in delicati fiocchi o squamule ± fitte e appena più scure del fondo. Lamelle: fitte, beige rosate, poi marrone-cioccolato chiaro. Stipite: 4-8 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, talvolta tortuoso, biancastro, pruinaso all'apice, nel tratto inferiore ± ricoperto da fibrille fioccose bruniccie. Carne: biancastra, odore e sapore pressoché nulli. Spore: 10-11,5 x 6-7 ]lm, senza poro germinativo. Cistidi: pleurocistidi assenti; cheilocistidi numerosi, utriformi. Ecologia: estate-autunno; in zone umide e ombreggiate, su legno marcescente di latifoglie. Molto raro. Non comm.
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Famiglia Coprinaceae
1100 - Psathyrella candolleana (Fr.) Maire Pileo: 3-6 cm; da emisferico a paraboloide, poi convesso-campanulato, margine appendicolato, solitamente fessurato a maturità; superficie liscia, igrofana, giallo-ocraceo ± intenso e uniforme a tempo umido, bianco-avorio con il centro più scuro a tempo secco; nuda o ricoperta da esili fiocchi biancastri. Lamelle: fitte, bianche, poi rosa-lilla, infine viola-brunastro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, di uguale spessore, bianco, glabro tranne all'apice dove si presenta pruinoso. Carne: esigua, molto fragile; senza odore e sapore particolari. Spore: 6,5-8,75 x 4,5-5 ]lm, con poro germinativo netto. Cistidi: pleurocistidi assenti, cheilocistidi utriformi. Ecologia: primavera-autunno; per lo più cespitoso, su ceppaie o resti legnosi marcescenti. Molto comune. Non comm. 1101- Psathyrella /eucatephra (Berk. et Broome) PD. Orton - Di colore talvolta analogo a P condolleana, si distingue per la carne meno fragile. per lo stipite con anello più duraturo e ben formato e per le spore più grandi (9-11 x 5-6 ~m) senza poro gerrninativo.
1102 - Psathyrella pilulifonnis (Bui!.) P.D. Orton [= P hydrophila (Bui!.) Maire] Pileo: 2-6 cm; da emisferico a convesso, raramente ottusamente umbonato, non striato, ± appendicolato; superficie liscia o debolmente rugosa, molto igrofana, bruno-rossatro ± scuro a tempo umido, poi partendo dal centro progressivamente ocra-giallastro; zona marginale con residui del velo bianchi. Lamelle: fitte, biancastre, a maturità bruno scuro. Stipite: 5-10 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, di uguale spessore, bianco, scurisce con l'età, ± fibrilloso; zona anulare nulla, talvolta cortiniforme, molto fugace. Carne: brunastra; odore e sapore subnulli. Spore: 5-7 x 3,5-4 11m, poro germinativo indistinto. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi numerosi, in prevalenza utriformi. Ecologia: estate-autunno; fascicolato, su legno umido, di latifoglie. Comune. Non comm.
1103 - Psathyrella pygmea (Bull.) Singer Pileo: 0,5-1,5 cm; da parabolico a conico-campanulato, poi piano ± umbonato, nettamente striato al margine; superficie fibrillosa, talvolta con residui del velo biancastri su sfondo rosa-brunastro, bianco-grigiastro con il centro più scuro a tempo secco. Lamelle: fitte, concolori al pileo, brunorossastro a maturità. Stipite: 1,5-3 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, spesso con base bulbillosa; biancastro o concolore al pileo, ± ricoperto da sottili fioccosità biancastre. Carne: grigiastra, inconsistente. Spore: 6-7 x 3,5-4 11m, con poro germinativo evidente. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi numerosi, utriforni con incrostazioni all'apice (cistidi coronati o muricati). Ecologia: estate-autunno; in gruppi numerosi, su ceppaie o su terreno con residui legnosi. Poco frequente. Non comm. 1104 - Psathyrella spadicea (Schaeff.) Singer [= P sarcocephala (Fr.) Singer l Pileo: 2-6 cm; da emisferico a convesso-campanulato, margine liscio a lungo involuto, poco igrofano; superficie, liscia, nuda, bruno-rossastro se inumidita, beige, bruno-incarnato pallido a tempo secco. Lamelle: fitte, bianche, poi nocciola, infine bruno scuro. Stipite: 3-8 x 0,5-1 cm; cilindrico o appena assottigliato nei tratti di coalescenza, biancastro, percorso da fibrille longitudinali, sericee, forforaceo in alto; tende ad imbrunire al tocco e con l'età. Carne: bruniccia o biancastra secondo l'umidità; senza odore e sapore particolari. Spore: 7,5-10,2 x 4-5,5 11m, senza poro germinativo. Cistidi: pleurocistidi a parete spessa, incrostati all'apice (cistidi metuloidi muricati), cheilocistidi non metuloidi, con apice incrostato. Ecologia: estate-autunno inoltrato; cespitoso, su ceppaie di latifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 1105 - Psathyrella sacchariolens Enderle (= P suavissilna Ayer) Pileo 2-4 cm; da emisferico a convesso, poi piano, igrofano; superficie dapprima densamente ricoperta da un velo fioccoso, bianco, persistente soprattutto al margine, ± diradato con l'età, contrastante con il fondo bruno arancione a tempo umido, crema-nocciola con il secco. Lamelle: fitte, grigiastre, poi bruno-violacee, filo più chiaro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,8 cm; cilindrico, interamente ornato da fitte scaglie ascendenti, bianche su fondo beige-chiaro, ± glabro con l'età; zona anulare piuttosto evidente. Carne: acquosa, biancastra con odore di zucchero caramellato, sapore dolce. Spore: 6,5-7,5 x 4-5 11m, con poro germinativo piccolo. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi da lageniformi a utriformi. Ecologia: primavera-autunno; su resti di aghifoglie. Non comune. Non comm.
1106 - Psathyrella perve/ata Kits van Wav. - Sosia della precedente, si distingue per il diverso odore eper le spore più grandi (10 x5 rnrn). 396
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Famiglia Coprino,ceo,e
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1107 - Psathyrella pennata (Fr.) Konrad et Maub!. Pileo: 1-2,5 cm; da globoso a emisferico, poi convesso-campanulato, igrofano; superficie liscia, bruno-rossastro, castano-brunastro a tempo umido, alutacea, ocra-giallastro con il secco, ricoperta di fibrille-cotonose bianche, più dense e persistenti al margine. Lamelle: spaziate, ocra chiaro, poi bruno scuro. Stipite: 2-3 x 0,2-0,4 cm; cilindrico, interamente ricoperto da squamule cotonose, ascendenti, bianche, che si interrompono verso il terzo superiore formando una zona anulare ± distinta e persistente, pruinoso e striato all'apice; imbrunisce al tocco e con l'età. Carne: esigua, bruniccia; senza odore e sapore particolari. Spore: 6-7,5 x 3-3,8 llm, senza poro germinativo. Cistidi: pleuro e cheilocistidi fusoidi-ventricosi con apici ± appuntiti. Ecologia: primavera-autunno; su terreno bruciato. Piuttosto comune. Non comm. 1108 - Psathyrella multipedata (Peck) A. H. Sm. Pileo: 1-3 cm; da paraboloide a conico-campanulato, margine debolmente striato, igrofano; superficie liscia, bruno-rosato, grigio-brunastro con il centro bruno-aranciato, con il secco ocra-giallastro pallido. Lamelle: fitte, bianco-rosate, poi viola-brunastre. Stipite: 6-12 x 0,3-0,5 cm; cilindrico o poco più spesso verso la base, bianco-grigiognolo, liscio, spesso con ondulazioni e riflessi sericei, solo in gioventù presenta un velo che congiunge l'apice con il margine pileico. Carne: biancastra, scura quando imbibita; senza odore e sapore particolari. Spore: 7-8 x 4-4,5 llm con poro germinativo piccolo. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi lageniformi a collo lungo e stretto. Ecologia: estate-autunno; a gruppi di numerosi esemplari fascicolati, sul terreno, boschi, parchi. Comune. Non comm. 1109 - Psathyrella artemisiae (Pass.) Konrad et Maub!. [= P squamosa (F. Karst.) M. Moser] Pileo: 2-4 cm; da emisferico a convesso, con umbone ± accentuato, igrofano; superficie inizialmente ricoperta da un velo di fibrille-lanose, bianco, abbondante, denso e persistente soprattutto al margine, poi ± glabro, su fondo ocra-brunastro, più pallido con il secco. Lamelle: spaziate, crema, poi brunastre, filo più chiaro. Stipite: 3-6 x 0,3-0,8 cm; cilindrico o poco più spesso alla base, interamente ricoperto da fibrille fioccose, bianche su fondo nocciola chiaro. Carne: crema-brunastra, senza odore e sapore particolari. Spore: 7,5-10 x 4,5-5 llm con poro germinativo evidente. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi fusiformi a parete spessa con apici ± appuntiti (cistidi metuloidi). Ecologia: estate-autunno; su terreno nudo o su lettiere di latifoglie e di aghifoglie. Raro. Non comm. 1110 - Psathyrella gossypina (Bui!.) Qué!. Pileo: 2-3 cm; da conico a conico-convesso, poi appianato con umbone ottuso, igrofano, margine ± rugoso-scanalato; superficie bruno-rossastro, a toni più accesi al centro, alutaceo-pallido con il secco; velo bianco, fibrilloso, fugace, nullo o scarso anche al margine. Lamelle: fitte, grigio-brunastre, poi brune con filo chiaro. Stipite: 3-5 x 0,4-0,8 cm; cilindrico, subuguale, ricoperto da leggere striature fibrillose o da piccole scaglie brunicce su fondo biancastro, imbrunente, zona anulare poco distinta. Carne: bruna, senza odore e sapore particolari. Spore: 8-9 x 4-5,5 llm, con poro germinativo piccolo. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi lageniformi, con corpi oleosi interni ± estesi e rifrangenti. Ecologia: estate-autunno; gregario, talvolta cespitoso, sul terreno, prati, parchi, ai margini dei boschi. Poco comune. Non comm.
1111- Psathyrella obtusata (Fr.) A.H. Sm. Pileo: 2-3 cm; da conico a conico-convesso, margine striato, igrofano; superficie talvolta un po' rugosa, glabra, bruno-fulvastro, fulvo-rossastro a tempo umido, ocracea iniziando dal centro a tempo asciutto; resti velari nulli. Lamelle: poco fitte, bruno-grigiastre, poi bruno-violetto scuro. Stipite: 4-8 x 0,3-0,5 cm; subcilindrico, liscio, bianco sfumato di nocciola verso la base, talvolta ondulato sericeo, forforaceo in alto, senza zona anulare. Carne: biancastra, senza odore e sapore significativi. Spore: 7,5-9 x 4,5-5,5 llffi. Cistidi: pleuro- e cheilocistidi fusiformi, sublageniformi. Ecologia: primavera-autunno; fra l'erba ai margini di sentieri in boschi di latifoglie. Abbastanza frequente. Non comm. Psathyrella bivelata Cantu - Specie caratterizzata dalla presenza di un velo granuloso, costituito da sferociti, che decora la superficie pileica formando piccole verruche appuntite di colore bruno rossastro, più numerose al centro del cappello. Lo stipite risulta leggermente striato, pruinoso e fibrilloso in alto, spesso bulbilioso alla base. Raro Non comm.
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Famiglia Coprinaceae
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Famiglia Russulaceae Genere Rnssnla Basidiomi omogenei. Imenoforo non asportabile; velo universale generalmente assente (con l'eccezione di R. livescens, R. viscida, R. ochroleuca e R. messapica); velo parziale assente (nelle specie europee, ma esistono specie africane dotate di anello) Lamelle adnate, subdecorrenti. CarnG a frattUl'a gessosa (per la presenza di sferociti), priva di [atice. Pileipellis variabile con dermatocistidi (Fig l e 3) elo ife primordiali incrostate (Fig. 4). Sporata da bianca a giallo-ocra Spore ornamGntatG, vGrruche ami10idi; poro germinativo assGnte; basidi non canninofili. Cistidi generalmente presenti come macrocistidi. Trama lamellare regolare, con sferociti. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: in boschi e foreste; specie strettamente ectomicorriziche. Tossicità: include specie tossiche che inducono sinch'ome gastrointestinale (es R. emetica, R. nobilis, R.
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sanguinea) . Nella Check-list italiana sono segnalate 235 specie.
01 - Dermatocistidi settati di RU5suia 02 - Sezione di RU55u/a; evidente lo stipite farcito-mldolloso. 03 - Dermatocistidi di RU5suia persictlw. 04 - Ife primordiali incrostate appartenenti a Russula spp (sez. Parainau5lalae)
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Genere Lactarius Basidiomi omogenei. lmenoforo non asportabile. Velo universale e parziale assenti. Lamelle adnate, subdecorrenti. Carne a frattura gessosa (per la presenza di sferociti), dotata di latice. Sporata da bianca a giallo-ocra. Spore ornamentate, verruche amiloidi; poro germinativo assente; cistidi generalmente presenti come macrocistidi. Trama lamellare regolare, senza sferociti. Unioni a fibbia generalmente assenti. Ecologia: in boschi e foreste; specie strettamente ectomicorriziche. Tossicità: include specie commestibili (L. deiiciosus,
L. sanguijluus) e tossiche che inducono sindrome gastrointestinale (es. L. torminosus, L scrobicuta-
lus) , Nella Check-list italiana sono segnalate 110 specie,
05 - Contrasto tra lamelle rosa e bordo pileico bianco ed involuto in giovane esemplare di Lactarius conlroversus, 06 - Latice bianco secreto da lamelle fratturate di Lactarius blennius. 07 - Stipite scrobicolato di Lactarius zonarius 08 -Carne e latice arancio con tendenza a divenire verdastra in
Lodarius delerrimus 09 - Sezione di giovane basidioma di Lactorius lorminosus, con l'abbondante peluria al margine pileico involuto
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Genere Lactarius Perso Tent. Disp. Mel. Pung., 1797 Sottogenere Piperites (Fr.) Kauffman - Pileo viscido, spesso glutinoso, talora zonato,± peloso-lanoso al margine; taglia media, medio-grande. Latice bianco immutabile o virante al grigio, verdognolo, giallo, viola, rosso-arancione e secondo sezioni. Pileipellis tipo ixocute o ixotricoderma.
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Sezione Atroviridi Hesler et AH Sm. - Basidiomi nero-olivaceo, bruno-olivaceo, verdastro; carne porpora al KOH.
1112 - Lactarius turpis Fr. [= L. necator (Fr.) P. Karst.; L. plumbeus (Bui!.) Gray ss. Qué!.] Pileo: 5-12 cm; da convesso a convesso-appianato; margine fortemente involuto, un po' eccedente, superficie liscia, un po' rugosa e feltrata verso il bordo, viscida con l'umido, lucida con il secco, nera-olivastro, bruno-oliva, a tonalità giallastre, più scura al centro, ± zonata. Lamelle: fitte, arcuate, adnate o subdecorrenti, crema-biancastro, giallo-verdolino pallido, si macchiano di brunastro nelle contusioni. Stipite: 3-7 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, pieno, poi cavo, un po' feltrato, concolore al pileo, talora con presenza di scrobicoli scuri. Carne: consistente, biancastra, imbrunisce al taglio; odore debole fruttato, sapore acre. Latice: abbondante, acre, bianco immutabile, bruno-olivastro se essiccato sulle lamelle. Spore: 6-8 x 5-6 Jlm, crestate, subreticolate. Ecologia: autunno; in montagna o collina, sotto betulle ed aghifoglie. Comune. Non comm.
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Sezione G/utmosi Quél. - Superficie pileica viscida o glutinosa, colori piuttosto smorti; [atice bianco, immutabile, crema-giallognolo, verde-grigiastro essiccato sulle lamelle.
1113 - Lactarius blennius (Fr.) Fr. Pileo: 3-10 cm; da piano-convesso a leggermente depresso con l'età; margine sottile, regolare, un po' involuto; superficie liscia, viscida a tempo umido, lucida e brillante con il secco, rugosa al centro, ± decorato da guttule più scure disposte concentricamente, di colore variabile, verde pallido, grigio-verdognolo, bruno-olivastro, non zonata. Lamelle: fitte, sottili, arcuate, adnate-decorrenti, biancastre, macchiate di oliva-grigiastro nelle contusioni. Stipite: 3-6,5 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, un po' attenuato alla base, pieno, presto cavo, liscio e vischioso, concolore al pileo o più chiaro. Carne: biancastra, con riflessi verdognoli; odore debole fruttato, sapore acre. Latice: bianco, piuttosto abbondante, immutabile isolato, sulle lamelle diviene grigio-verdognolo; acre. Spore: 6,58 x 5-6,5 Jlm; crestate, poco reticolate. Ecologia: in autunno; sotto faggio. Comune. Non comm. 1114 - Lactarius f1uens Baud. - Si distingue per le dimensioni mediamente superiori, la superficie pileica meno vischiosa, la presenza di una zona piÙ chiara al margine pileico e le lamelle di colore crema, brunastre nelle abrasioni. Il Iatice risulta assai abbondante e la carne meno acre. Habitat di latlfoglie miste. Meno comune del precedente. Non comm.
1115 - Lactarius pyrogalus (BuI!.) Fr. Pileo: 4-8 cm; da convesso a piano-depresso infine ± imbutiforme; margine sottile, liscio, regolare ed involuto, ± ondulato con l'età; superficie liscia, un po' viscida con l'umido, brillante con il secco, ocra-grigiastro, bruno-grigiastro, bruno-olivastro, ± zonata. Lamelle: piuttosto spaziate, adnato-subdecorrenti, arcuate, crema ocraceo, arancio-rosato. Stipite: 3-5 x 1-1,5 cm; cilindrico, un po'assotigliato alla base, presto cavo, rugoso, pruinoso, concolore al pileo o più pallido. Carne: biancastra, con riflessi rosati; odore fruttato, sapore acerrimo. Latice: bianco, immutabile, verdastro essiccando sulle lamelle; molto acre; arancio con KOH. Spore: 6,5-8 x 5-6 Jlm; crestate, non reticolate. Ecologia: estate-autunno; spesso in gruppi ± numerosi sotto nocciolo. Comune. Non comm. 1116 - Ladarius circellatus (Battarra) Fr. ' Si distingue per il portamento mediamente più robusto, la superficie pileica più scura e distintamente zonata, per le lamelle assai fitte di colore biancastro, non rosa-arancio, e per illatice immutabile con KOH. Possiede spore subcrestate che misurano 7-8 x 6-7 ~m. Cresce in boschi di latifoglie miste, con preferenza per CarpllJUs betulus. Raro. Non comm.
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Famiglia RusS'ulaceae
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1117 - Lactarius ilicis Sarnari Pileo: 6-10 cm; dapprima piano-convesso, poi piano con depressione centrale, spesso imbutiforme; margine sottile, liscio, ondulato e lobato; superficie liscia, un po' viscida e brillante, grigio-nocciola, grigio-fulvastro non uniforme, con la zona centrale generalmente grigio-giallastro, ± marcatamente zonata. Lamelle: fitte, sottili, adnate-subdecorrenti, crema-pallido, si macchiano di rosa-lilacino allo sfregamento. Stipite: 2,5-4,5 x 1-2 cm; cilindrico, corto, attenuato alla base, farcito, poi cavo, rugoso, concolore al pileo. Carne: biancastra, crema, con riflessi grigio-rosati, soda nel pileo; odore di cera di candela, sapore acre. Latice: bianco, immutabile isolato, essiccato sulle lamelle diviene grigio-verdognolo, giallo con KOH; acre. Spore: 7-S x 5-7 ].lm; reticolate. Ecologia: autunno, anche inoltrato, sotto leccio in area mediterranea. Non comune. Non comm.
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Sezione Trivialini (Hesler et A.H. Sm.) Heilmann-Clausen et Vestertholt - Superficie pileica ± zonata, colore brunastro o viola-grigiastro; latice bianco immutabile. Spore con verruche isolate, non reticolate.
11IS - Lactarius trivialis CFr.) Fr. Pileo: 4,5-12 cm; da convesso a piano-convesso, ombelicato, infine ± depresso; margine sottile, liscio, involuto; superficie liscia, vischiosa a tempo umido, brillante con il secco, grigio-brunastro, bruno-violaceo, grigio-lilla, non zonata, con macchie più scure soprattutto verso il bordo. Lamelle: fitte, sottili, adnato-decorrenti, crema-biancastro, poi ocracee, si macchiano di grigio-verdastro per illatice rappreso. Stipite: 3-10 x 1,5-3 cm; cilindrico, attenuato alla base, liscio, crema-ocraceo, grigio-carnicino, talora scrobicolato, un po' viscoso. Carne: biancastra, virante al verdastro, soda; odore fruttato, sapore acre. Latice: bianco, abbondante, immutabile isolato, sulle lamelle diviene lentamente grigio-verdognolo, mite, poi acre. Spore: 7-9 x 6-7 ].lm; ± crestate, subreticolate. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto aghifoglie. Comune. Non comm. 1119 - Loctorius hysginus (Fr) Fr ( = L curtus Britzelm. 55. auct) - Si distingue per le tonalità pileiche violacee. le lamelle crema-giallastre, lo stipite privo di scrobicoli esoprattutto per il netto odore di cera di candela. Le spore sono più piccole (6-7 x 5,5-6 ~m) e differentemente ornate; la pileipellis ha pigmento diverso. Cresce in boschi montani di latifoglie ed aghifoglie. Non comune. Non comm.
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Lodorius nonus J. Favre - Piccola specie che presenta superficie pileica di aspetto rugoloso e non lucente, spesso con piccola papilla centrale; la sua colorazione è bruno-rossastra, mentre le lamelle risultano sui toni crema-brunastri o ocra-fulvastri; lo stipite, infine, è quasi concolore al pileo. Illallce, pressoché assente, è immutabile e debolmente acre. l habitat è rappresentato dalla microselva alpina con Sa/ix spp. e Dryas. Poco comune. Non comm.
1120 - Lactarius pallidus Perso Pileo: 6-12 cm; da convesso a piano, debolmente depresso con l'età; margine sottile, liscio, a lungo involuto; superficie liscia, ± viscida a tempo umido, brillante con il secco, colore rosa-giallognolo, rosa-carnicino, comunque sempre con tonalità chiare. Lamelle: poco fitte, sottili, arcuate, cremabiancastro, poi crema-ocracee, si macchiano di bruno-ruggine alle abrasioni. Stipite: 3-6 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, attenuato alla base, robusto, pieno, poi cavo, liscio, concolore al pileo. Carne: biancastra, sfumata di bruno-ruggine nel pileo; odore complesso, farinaceo-fruttato, sapore mite; KOH negativo. Latice: bianco, abbondante, immutabile se isolato, sulle lamelle diviene grigiognolo, mite. Spore: 7,5-S,5 x 6-7 )Jm; crestate-verrucose, subreticolate. Ecologia: estate-autunno; gregario in boschi di latifoglie, soprattutto faggete. Comune. Non comm. 1121 - Loctorius o/bocorneus Britzelm. ( = L g/utinopallens F.H. M011er et H. Lange) - Possiede superficie pileica nettamente glutinosa con coloraZione assai variabile; tipicamente crema pallido, può assumere tonalità più scure, anche grigio-brunastre con riflessi lilacini. Il latice, acquoso ed abbondante, risulta molto acre; la carne diviene crema-rosata con KOH. Rispetto alla specie trattata precedentemente, da cui differisce anche microscopicamente per le spore di dimensioni superiori (9-10 x 7-8 ~m), ha abitudini ecologiche diverse prediligendo i boschi di abete rosso di montagna. Poco comune. Non comm.
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Sezione Zonarii (QuéL) KLihner et Romagn. - Pileo con colon ± vivaci, ± zonato o scrobicolato; latice bianco immutabile o ingiallente.
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1122 - Lactarius chrysorreus Fr. Pileo: 4-8 cm; convesso, poi piano-depresso, infine ± imbutiforme, margine sottile, a lungo involuto, spesso irregolare; superficie asciutta, brillante, opaca con il secco, crema-arancio, rosa-fulvastro, guttulata e zonata. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, arcuate, crema pallido, arancio-rosato, ocra-ruggine a maturità. Stipite: 3-6 x 1-1,5 cm; ± cilindrico, irregolare, farcito, presto cavo, liscio o rugoso, pruinoso, raramente scrobicolato, concolore al pileo. Carne: biancastra, rapidamente giallo-zolfo alla sezione, piuttosto soda e consistente; odore gradevole, sapore amaro, poi acre. Latice: abbondante, bianco, vira ± velocemente al giallo intenso, amarognolo, poi acre. Spore: 6-7,5 x 5,5-6,5 ]lm; subreticolate. Ecologia: autunno; sotto latifoglie. Molto comune. Non comm. 1123 - Lactarius mediterranensis Llistos. et Bellù Pileo: 5-10 cm; da convesso a piano-depresso, ± imbutiforme con l'età, margine sottile, spesso 10bato; superficie asciutta, leggermente viscida a tempo umido, ocraceo-giallognola, simile a crosta di pane, margine non zonato ma ornato da un susseguirsi di scrobicoli più scuri rispetto al fondo. Lamelle: moderatamente spaziate, arcuate, da biancastre a crema-ocraceo-pallido ± carico, si macchiano di bruno-ruggine al tocco. Stipite: 3-5 x 1-2 cm; ± cilindrico, tozzo, presto cavo, cremabiancastro, pruinoso, ± scrobicolato. Carne: biancastra, con leggero viraggio giallognolo alla frattura; odore intenso, fruttato, sapore molto amaro; acre, giallo-cromo con KOH. Latice: scarso, biancastro, ingiallente in modo poco pronunciato. Spore: 9,5-11 x 7,5-9 ]lm; reti colate. Ecologia: autunno; sotto leccio su suolo calcareo, in zona mediterranea. Non comune. Non comm. 1124 - Lactarius acerrimus Britzelm. Pileo: 6-12 cm; da convesso-ombelicato a piano-depresso con l'età, infine imbutiforme, margine sottile, a lungo involuto, spesso irregolare e lobato, ± feltrato; superficie vischiosa con l'umido, asciutta, glassata a tempo secco, crema-giallognolo, con macchie crema-ocracee, ± zonata, talora scrobicolata. Lamelle: fitte, decorrenti, arcuate, ben anastomizzate all'inserzione dello stipite, crema-rosato, imbrunenti con l'età, si macchiano di bruno nelle abrasioni. Stipite: 1,5-4 x 1,5-2,5 cm; subcilindrico, tozzo, attenuato alla base, farcito, poi cavo, ± concolore al pileo, pruinoso, ± scrobicolato. Carne: biancastra, soda e consistente; odore fruttato; sapore molto acre. Latice: biancastro, non abbondante, immutabile, acerrimo. Spore: 11-14 x 9-10,5 ]lm; verrucoso-subreticolate; basidi bisporici. Ecologia: estate-autunno; boschi radi di querce. Comune. Non comm. 1125 - Ladarius i//yricus Piltaver - Ha dimensioni mediamente inferiori e portamento imbutiforme. Non presenta sfumature rosate sulle lamelle che, di solito, non sono anastomizzate; le spore misurano 6-8 x 5-6,5
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Sotto latifoglie. Poco comune.
Non comm.
1126 - Lactarius zonarius (Bull.) Fr. Pileo: 6-12 cm; da convesso-ombelicato a piano-depresso, imbutiforme con l'età, margine sottile, a lungo involuto, spesso lobato, un po' pubescente-tomentoso; superficie asciutta, un po' vischiosa con l'umido, giallo-ocracea, fulvo-rossastra, di solito ornata da numerose e distinte zonature soprattutto verso il bordo. Lamelle: fitte, ± decorrenti, forcate al gambo, crema-biancastro, con riflessi carnicini, si macchiano di brunastro nelle lesioni. Stipite: 2-6 x 1,5-3 cm; ± cilindrico, tozzo, talora rigonfio alla base, farcito, poi cavo, biancastro, spesso macchiato di brunastro, ± scrobicolato. Carne: biancastra, soda e compatta; odore fruttato sapore dolciastro, poi acre. Latice: biancastro, abbastanza abbondante, immutabile, dolciastro poi acre. Spore: 7-8,5 x 6-7 ]lm; subreticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie calcaree. Molto comune. Non comm 1127 - Lactarius evosmus Kùhner et Romagn. - Ha dimensioni mediamente inferiori, superficie pileica di tonalità più chiare, per lo meno al margine, zonatura di solito meno pronunciata estipite non scrobicolato. Le lamelle alla frattura divengono rosa-grigiastro e 1'0dore della carne, fruttato, risulta simile a quello delle mele. Cresce soprattutto sotto carpini e querce. Raro. Non comm. 1128 - Ladarius zonarioides Ki.ihner et Romagn. ( = L. bresadolanus Singer). - Ha dimensioni notevoli (pileo 6-14 cm di diametro), superficie pilelca arancione, zonatura marcata e sempre presente. Le dimensioni sporali sono mediamente superiori a quelle delle specie precedenti (8-10 x 6-8 ~m). L habitat di crescita, diverso, è rappresentato dalle peccete di montagna Poco comune. Tossico 406
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1129 - Lactarius controversus Perso Pileo: 8-16 cm; convesso, poi ± piano-depresso, raramente imbutiforme, margine sottile, a lungo involuto; superficie particolarmente vischiosa a tempo umido, asciutta e finemente vellutata con il secco; biancastra con chiazze e sfumature rossiccie ± estese, talvolta disposte a zone concentriche. Lamelle: fitte, decorrenti, arcuate, dapprima crema rosato, poi ocra-rosato, con il tocco e l'età si macchiano di giallognolo, poi imbruniscono. Stipite: 3-4 x 1,5-3 cm; subcilindrico, tozzo, attenuato alla base, talvolta eccentrico, farcito, poi cavo, concolore al pileo, opaco, pubescente all'apice. Carne: biancastra, poi rosata; odore fruttato; sapore prima amaro, poi acre. Latice: bianco, immutabile, amaro, poi acre. Spore: 6-7 x 4,5-6 )lm; subreticolate. Ecologia: estate-autunno; boschi radi di latifoglie, spesso sotto pioppi. Comune. Non comm. 1130 - Lactarius porninsis Rolland Pileo: 4-8 cm; da convesso a leggermente piano-depresso, un po' imbutiforme a completa maturazione, margine sottile, involuto e finemente pubescente, regolare; superficie liscia, talora appena rugolosa, vischiosa con l'umido, lucida e brillante con il secco, giallo-arancio, arancio-fulvastro, spesso con alcune deboli zonature al margine. Lamelle: molto fitte, arcuate un po' decorrenti forcate all'inserzione con lo stipite, inizialmente bianche, poi crema-arancio, imbruniscono nei punti lesionati. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, o appena attenuato alla base, pieno, poi cavo, rugoloso, pruinoso alla sommità, concolore al pileo o poco più chiaro. Carne: biancastra, con caratteristico odore di buccia di mandarino, sapore mite, poi amaro. Latice: biancastro, immutabile, scarso, amarognolo. Spore: 8-9,5 x 6,5-8 )lm; crestate, non reticolate. Ecologia: estate-autunno; Non comm. esclusivamente in montagna sotto larice. Comune. Recenti analisi molecolari e chemiotassonomiche indicherebbero l'appartenenza di questa specie alla sezione Oapeles.
Sezione Piperiles Fr. - Basidiomi con pileo ricoperto di peluria ± persistente; latice bianco, immutabile o ingiallente.
1131- Lactarius torminosus (Schaeff.) Perso Pileo: 6-12 cm; da convesso a piano-depresso, presto ± imbutiforme, margine a lungo involuto, nettamente lanoso-villoso; superficie ricoperta da una fitta lanugine feltrosa, ± persistente, vischiosa con l'umido, ruvida con il secco, rosa, rosa-ocraceo, ± nettamente zonata. Lamelle: fitte, arcuate, decorrenti, crema, crema-carnicino, con riflessi rosa. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, farcito, poi cavo, liscio o rugoloso, da biancastro a debolmente rosato, a volte con qualche scrobicolo rosato più scuro del fondo. Carne: bianca, immutabile; odore debole, gradevole, fruttato, di foglie di pelargonio, sapore acre. Latice: biancastro, immutabile, fluido, poco abbondante, acre. Spore: 7,5-9 x fj-7 )lm; crestate-reticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto betulle; molto comune. Tossico 1132 - Ladarius pubescens (Schrad) Fr. (= L blumii Bon) - Ha dimensioni inferion, superficie pileica di tonalità più chiara, rosa-bIancastra, e zonatura pressoché assente. Lo stipite, corto etozzo, spesso attenuato alla base e non scrobicolato, ha colore chiaro e presenta una fascia anulare rosata alla sommità. Cresce sotto betulle, anche in parchi e giardini. Poco comune. Tossico 1133 - Lactarius mairei Malençon Pileo: 4-8 cm; convesso, poi appiattito e centralmente depresso, ± imbutiforme, margine a lungo involuto, talora lobato, fortemente lanoso-pubescente; superficie un po' viscida ricoperta da ciuffi di peli arruffati, ± appressati, bruno-rossiccio su colore di fondo giallo-fulvastro, ocra giallognolo, con o senza zonature più scure. Lamelle: poco fitte, adnato-decorrenti, arcuate, crema-ocraceo, poi ± concolori al cappello, si macchiano di grigiastro nelle lesioni. Stipite: 3-4 x 1-1,8 cm; cilindrico, attenuato alla base, farcito, poi cavo, glabro o appena pubescente, giallastro. Carne: rosa-biancastro, ingrigente; odore fruttato, sapore acre. Latice: bianco, abbondante, a contatto delle lamelle tende ad ingrigire, acre. Spore: 7-8 x 5-6,5 )lm; crestato-reticolate. Ecologia: autunno; sotto querce termofile in ambiente mediterraneo. Abbastanza comune. Non comm. 1134 - Ladarius tesquorum Malençon - Ha superficie pileica lanosa e d appiccicosa, colore, crema-ocraceo, con nette sfumature rosa carnicino senza zonatura. Lo stipite, corto, tozzo e non scrobicolato, é ± concolore al cappello e ricoperto da prUina. Le spore sono crestate e misurano 7,5-9 x 5-5,5 ~m. Esclusivo dell'area mediterranea presso cisto. Raro. Non comm. 408
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1135 - Lactarius scrobiculatus (Scop.) Fr. Pileo: 5-1S cm; convesso, poi allargato e nettamente depresso al centro, margine a lungo nettamente involuto, ricoperto circolarmente da sottili placche scagliose formate da una breve e fitta lanugine rossastra; la superficie, ± gelatinosa con l'umido, è rugosa per la presenza di squamette appressate, giallo-arancione, giallo-ocraceo, vagamente zonata. Lamelle: fitte, adnate o subdecorrenti, arcuate, crema-giallognolo, si macchiano di brunastro alle escoriazioni e con l'età. Stipite: 3-6 x 23,5 cm; cilindrico, robusto, ± ingrossato verso la base, farcito, poi cavo, biancastro, pruinoso in alto, cosparso da numerosi ed evidenti scrobicoli più scuri. Carne: soda, biancastra, al taglio diviene rapidamente giallo-citrino; odore fruttato, sapore mite, poi ± acre, sgradevole. Latice: bianco, rapidamente virante al giallo acre (arancio con KOH). Spore: 7-9 x 6-7 Jlm; crestate, non reticolate. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto abete rosso. Abbastanza comune. Non comm . 1136 - Ladarius intermedius Krombh. - Possiede, già nel giovane, margine piieico poco pubescente, spesso guttulato e scrobicolato, non secernente gOCCIoline; il colore è pallido, crema-giallino. Le lamelle, mediamente spaziate, sono crema-rosate; lo stipite, cremabiancastro è fittamente ornato da scrobicoli concolori. Possiede spore parzialmente reticolate di 7-9 x 6,5-7,5 ~m. Cresce esclusivamente in boschi montani di abete bianco. Più comune del precedente. Non comm.
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1137 - Lactarius citriolens Pouzar Pileo: 5-10 cm; convesso, poi aperto e nettamente depresso al centro, margine nettamente involuto e completamente avvolto da un fitto e spesso intreccio di lanugine; superficie viscida con l'umido, da biancastra a giallo paglierino, tomentosa-lanosa, formante squamule ± appressate, concolori poi più scure, talvolta zonata al margine. Lamelle: fitte, ± decorrenti, crema-pallido, bruniccie nelle abrasioni. Stipite: 4-6 x 2-3 cm; cilindrico o appena ingrossato alla base, robusto, farcito, poi cavo, biancastro, pruinoso in alto, liscio o con qualche scrobicolo concolore, talvolta con base un poco rugosa ed irsuta. Carne: biancastra, al taglio diviene rapidamente gialla, col tempo assume toni rosati; odore di agrumi (buccia di limone), sapore acre, acidulo. Latice: bianco, rapidamente virante al giallo-zolfo, acre (arancio con KOH). Spore: 7,5-8,5 x 5-6,5 Jlm; crestato-verrucose. Ecologia: estateNon comm autunno; in montagna sotto latifoglie ed aghifoglie. Non comune.
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1138 - Ladarius leonis Kytov. - Possiede dimensioni mediamente maggiori, il pileo è viscido-appiccicoso, lanuginoso e più nettamen-
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te zonato, lo stipite scrobicolato. Ha spore ± reticolate di 7,5-9,5 x 6,5-7,5
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Cresce in montagna sotto abeti. Raro
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1139 - Lactarius tuomikoskii Kytov. - Ha portamento piuttosto slanciato, possiede margine pileico ± scanalato per la presenza di peluria agglutinata, la superficie è ocraceo-giallognolo, non zonata. Le lamelle, biancastre, sono forcate all'Inserzione con lo stipite, biancastro anch'esso e solitamente non scrobicolato. Microscopicamente hanno rilevanza le spore, misuranti 7,5-10 x 6,5-7,5 ~m, e l'ornamentazione formata da creste e numerose verruche isolate. Cresce in area alpina sotto abete rosso. Raro. Non comm. Sezione Uvidi (Konrad) Son - Superficie pileica vischiosa o glutinosa; carne e latice viranti al viola, viola lilacino.
1140 - Lactarius uvidus (Fr.) Fr. Pileo: 4-S cm; da convesso a piano-convesso, infine un po' depresso; margine sottile, liscio, revoluto, poi disteso; superficie liscia, vischioso-glutinosa con l'umido, lucida e brillante con il secco, grigio-lilla, grigio-vinoso, talora con macchie ocracee più scure, non zonata. Lamelle: fitte, sottili, poco decorrenti, crema-biancastro, sfumate di lilla, si macchiano di lilla-viola al tocco e nelle fratture. Stipite: 4-S x 1-2 cm; cilindrico, ± regolare e ingrossato alla base, farcito, presto cavo, viscido, crema-biancastro, debolmente viola alla manipolazione. Carne: biancastra, lentamente lilla-violacea per imbibizione dellatice, odore fungino, sapore un po' acre. Latice: abbondante, bianco, con viraggio lento allilla-violaceo, inizialmente mite, poi acre e amarognolo. Spore: S-10 x 6,5-S Jlm; subreticolate. Ecologia: estate-autunno; in zone umide sotto latifoglie ed aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 1141- Ladorius violascens (J. Otto) Fr. - Possiede tonalità pileiche scure, bruno-grigiastro-vioiacee, solitamente con presenza di evidenti e nette zonature scure; illatice vira a contatto con le lamelle ad un viola piuttosto intenso. Le spore, di dimensioni 9-11 x 7,5-8,5 ~m, hanno ornamentazione quasi aculeata. Habitat costituito da boschi calcarei di latifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 410
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1142 - Lactarius luridus (Pers.) Gray Pileo: 5-10 cm; da convesso a convesso appianato con depressione centrale ± accentuata, margine liscio, regolare o ondulato-lobato; superficie liscia o un po' grinzosa, viscida con l'umido, brillante con il secco, di colore variabile, grigio-violacea, crema-ocracea sfumata d'olivastro, macchiata di viola-brunastro nelle abrasioni, ± guttulata in senso circolare, non zonata. Lamelle: fitte, sottili, leggermente decorrenti, crema-biancastro, se lesionate si macchiano di violetto, poi di viola-nerastro. Stipite: 4-6 x 1-2 cm; cilindrico, farcito, presto cavo, rugoloso, viscido, crema-biancastro, ocragiallognolo verso la base, si macchia di viola scuro allo sfregamento e con l'età. Carne: biancastra, al taglio vira al viola; odore fruttato; sapore amarognolo. Latice: bianco, fluido, immutabile se isolato, violaceo, poi bruno-violaceo a contatto di carne e lamelle; acre, amaro. Spore: 8,5-12 x 7,5-8 Jlm; reticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. ± Comune. Non comm.
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1143 - Lodorius cistophilus Bon et Trimbach. - Specie di dimensioni medio-piccole, ha colorazioni pileiche bruno-grigiastre con sfumature violacee e viraggio della carne viola ± intenso. Le dimensioni sporali sono 11-13 x 7-8,5 ~m. Esclusivo dell'area mediterranea, cresce sotto ClStus monspeliensis. Poco comune. Non comm.
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1144 - Lodorius robertionus Bon - Di piccole dimensioni, ha colorazione pileica Intensamente brunastra, lamelle sfumate di grigiastro
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ed odore della carne simile a quello di olio di cedro. Esclusivo dell'area alpina, cresce presso salice nano. Non comune.
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1145 - Lactariusflavidus Boud. Pileo: 5-10 cm; da convesso a pianeggiante, con depressione centrale ± accentuata a maturità; spesso gibboso e umbonato, margine sottile, involuto, un po' eccedente, ± regolare; superficie liscia o un po' rugosa, umidiccia, vischiosa, brillante con il secco, giallo limone-palliclo, giallo-ocraceo chiaro, tende a macchiarsi di viola, fibrillosa, non zonata. Lamelle: fitte, sottili, adnato-subdecorrenti, crema-biancastre, si macchiano di viola, poi di bruno-violaceo nelle fratture. Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm; cilindrico o appena ingrossato alla base, farcito, poi cavo, rugoso, viscido, da biancastro a ocra-giallastro, si macchia di viola-brunastro alla manipolazione. Carne: bianca, vira ± velocemente al viola alla sezione; quasi inodore; sapore acre-amarognolo. Latice: bianco, abbondante, isolato è immutabile, viola a contatto di carne e lamelle, mite, poi acre. Spore: 8-11 x 7-8,5 Jlm; crestate-verrucose. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. Non comune. Non comm. 1146 - Loctorius reproesentoneus Britzelm. - Taxon
dalle dimensioni notevoli, ha pileo di colore giallo, giallo ocraceo, margine feltrato-lanoso. Lo stipite, concolore al pileo, risulta scrobicolato. La carne, alla sezione, vira dal viola-lilla al violaceo scuro. Illatice, come negli atri taxa della sezione, dapprima bianco ed immutabile, diviene violaceo a contatto delle lamelle. Possiede spore crestate misuranti 8,5-10 x 7,5-8,5 ~m. Sotto aghifoglie, in ambiente montano. Abbastanza comune Non comm.
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Sezione Oapetes Fr. - Basidiomi con latice subito arancio, rosso vinoso, bluastro, immutabile, arrossante o lentamente verdastro.
1147 - Lactarius deliciosus (L.) Gray Pileo: 6-12 cm; convesso, poi piano-depresso, ± imbutiforme a maturità, margine sottile, involuto, regolare o ondulato, un po' pubescente; superficie un po' vischiosa con l'umido, pruinosa e brillante con il secco, arancio, rosso-arancio non uniforme ma con guttule e zonature ± concentriche più ,)-scure, talvolta macchiata di verde. Lamelle: fitte, sottili, debolmente decorrenti, rosa-arancio vivo, , ,,' -si macchiano di rossastro, poi un poco di verdastro nelle lesioni. Stipite: 3-6 x 1,5-2 cm; cilindrico· --, o un poco allargato verso l'alto, tozzo, farcito, cavo con l'età, pruinoso, crema-arancio, ± ornato da scrobicoli più scuri. Carne: bianca nella parte cava dello stipite, arancio-carota altrove, alla frattura assume molto lentamente un colore verdastro; odore fruttato, sapore mite con retrogusto amarognolo. Latice: arancio carota, scarso, pressoché immutabile, mite, poi un po' aspro. Spore: 8lO x 6-7 Jlm; reticolate. Ecologia: estate-autunno; gregario sotto pino. Comune. Comm. _ 1148 - Loctorius quetico/or Romagn, [ = L. deliciosus varo quietico/or (Romagn.) Krieglst., L. deliciosus val. hemicyaneus (Romagn.) ~ Krieglst.] - Diffensce da L. deliciosus per il colore pileico brunastro, simile a quello di L. quietus, per le dimensioni mediamente inferiori e per la tendenza più marcata ad inverdire. Microscopicamente è da rilevare la differente ornamentaZione delle spore che misurano 7,5-9,5 x 6-7 ~m. Ha identiche esigenze ecologiche del precedente. Comm.
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1149 - Lactarius deterrimus Groger Pileo: 4-10 cm; convesso, poi piano-depresso, infine ± imbutiforme, margine sottile, rivolto verso il basso, regolare o ondulato; superficie fibrillosa un po' viscida con l'umido, di aspetto pruinoso e glassato a tempo asciutto, arancione ± intenso, ± zonata al margine da guttule più scure, subito con tendenza ad inverdire, anche totalmente con l'età. Lamelle: fitte, arcuate, arancio pallido, si macchiano di verde se lesionate. Stipite: 3-6 x 1-3 cm; cilindrico, farcito, cavo con l'età, aranciogiallognolo, pruinoso soprattutto all'apice, di solito non scrobicolato, col tempo ± blu-verdastro. Carne: bianca al centro dello stipite e del pileo, arancio-carota nelle zone periferiche; vira lentamente al rossastro, infine al verdastro; odore gradevole, fruttato; sapore dolce poi amarognolo. Latice: scarso, arancio carota, lentamente arrossante, mite, poi un po' aspro e amorognolo. Spore: 8lO x 6-7 ].1m; subreticolate. Ecologia: estate-autunno; gregario sotto abete rosso. Comune. Comm.
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Ladarius fennoscandicus Verbeken et Versterh. - Differisce per la zonatura marcata del pileo e per la sua colorazione più scura grigioviolaceo. Ha spore più piccole (6,8-9 x 5,5-7 ~m). Segnalato recentemente in Trentino sotto abete rosso. Raro. Com m.
1150 - Lactarius salmonicolor R. Heim et Leclair Pileo: 6-12 cm; convesso, poi piano-depresso infine ± imbutiforme, margine a lungo fortemente involuto, regolare, ± ondulato; superficie viscida con l'umido, brillante con il secco, arancio-salmone, arancio-rosato, normalmente senza toni verdastri, guttulata, poco o niente zonata. Lamelle: fitte, sottili, subdecorrenti, forcate all'inserzione con lo stipite, crema-arancio, arancio-salmone-pallido, nelle fratture si macchiano di bruno-violaceo. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, attenuato o ingrossato alla base, farcito, poi cavo, liscio un po' gibboso, concolore al pileo o più pallido, scrobicolato. Carne: arancio-pallida, vira all'arancio-rossastro, soprattutto nella corteccia dello stipite, tardivamente bruno-rossastra; odore debole, fruttato, sapore amarognolo con retrogusto appena acre. Latice: arancio-rossastro, immutabile, amarognolo. Spore: 9-10 x 7-8 ].1m; ± crestato-verrucose. Ecologia: estate-autunno; sotto abete bianco. Comune. Comm. 1151 - Lactarius semisanguijluus R. Heim et Leclair Pileo: 4-8 cm; convesso, poi piano-depresso, a maturità ± imbutiforme, margine sottile, a lungo involuto, regolare o appena ondulato; superficie ± pruinosa, grassa al tatto, glassata, aranciata, rosa-arancio pallido, facilmente macchiata di verde, di solito scarsamente zonata. Lamelle: fitte, sottili, subdecorrenti, arcuate, forcate allo stipite, rosa-arancio pallido, si macchiano nettamente di verdastro se lesionate. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, uguale o appena allargato in alto, farcito, presto cavo, liscio, pruinoso, concolore al pileo, ma a toni più chiari, macchiato di verde, scarsamente scrobicolato. Carne: biancastra al centro dello stipite, arancio nella corteccia del medesimo, vira al rosso-sangue, poi al rosso-vinoso, infine verde-bluastro; odore vagamente cimicino; sapore amarognolo e un po' acre. Latice: arancio-vivo, scarso, vira molto lentamente al rosso-vinoso, amarognolo e un po' acre. Spore: 7,5-9,5 x 6-7,5 ].1m; crestato-subreticolate. Ecologia: estate-autunno; gregario sotto pino. Comune. Comm. 1152 - Lactarius sanguijluus (Paulet) Fr. Pileo: 5-10 cm; convesso, poi piano-depresso, infine imbutiforme, margine a lungo involuto, ± ondulato con l'età; superficie liscia, viscida con l'umido, glassata e lucida con il secco, arancio, ocraarancio, grigio-crema, spesso con sfumature vinose, presto macchiata di verde, scarsamente zonata. Lamelle: fitte, subdecorrenti, rosa-lilacino, grigio-vinose, se manipolate si macchiano di rosso-violaceo, poi di verdastro. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, cavo a maturità, liscio, pruinoso, lilla-arancione, grigio-violaceo, normalmente ornato da piccoli scrobicoli più scuri, macchiato di verde. Carne: biancastra, diviene rossa, viola-rossastro nella zona subcorticale dello stipite e all'attaccatura delle lamelle; odore fruttato; sapore un po' amarognolo. Latice: rosso-vinoso, scarso, mite, un po' amarognolo. Spore: 7-9,5 x 6-7,5 ].1m; crestato-subreticolate. Ecologia: estate-autunno; in gruppi ± numerosi sotto pino. Più comune in area mediterranea. Comm. 1153 - Ladarius sanguifluus vaL violaceus (Baria) Basso ( = L sanguif/uus vaL vinosus Quél.) - Si riconosce per le tonalità violacee della superficie pileica che risulta anche marcatamente zonata, ± guttulata e scrobicolata; le lamelle sono subito rosso-vinoso-violacee ed illatice è immediatamente rosso-vinoso. Èspecie che cresce esclusivamente nelle pinete mediterranee costiere. Comm.
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Fam iglia Russulaceae
1154 - Lactarius cyanopus Basso Pileo: 3-8 cm; da convesso a piano-depresso, a maturità largamente imbutiforme, margine sottile, ± ondulato; superficie liscia, vischiosa a tempo umido, lucida, glassata con il secco, arancio-azzurrognolo chiaro, crema-ocracea soffusa di bluastro, con tendenza a sbiadire con l'età, per lo più non o debolmente zonata-guttulata. Lamelle: fitte, poco decorrenti, arcuate, crema-arancio pallido con sfumature blu verdastre, si macchiano di verde-bluastro nelle abrasioni. Stipite: 2-5 x 1-2 cm; cilindrico, corto, ingrossato o attenuato alla base, inizialmente pieno poi cavo, liscio, pruinoso, azzurro ± intenso, particolarmene verso l'alto, bianco sporco, ocraceo verso la base, raramente scrobicolato. Carne: biancastra al centro del pileo, azzurro-bluastra verso il margine e nella parte apicale dello stipite, arancio-rossastra ed infine verdastra alla base dello stesso; odore fruttato; sapore mite. Latice: molto scarso, azzurro-bluastro nel pileo e nella parte superiore dello stipite, arancio verso il basso, mite. Spore: 8-9,5 x 7-8 Jlm (M.T. Basso), subreticolate. Ecologia: autunno; sotto C/stus albidus in area mediterranea. Molto raro. Non comm.
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Sottogenere Russu/orio (Fr) Kauffman - Basidiomi con pileo ± feltrato-tomentoso, glabro, asciutto o vischioso, latice sieroso acquoso, immutabile ingiallente.
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Sezione Colorati (Ba!.) Hesler et A.H. Smith - Basidiomi con pileo secco, ± feltrato; latice scarso, acquoso, immutabile.
1155 - Lactarius ru,fus (Scop.) Fr. Pileo: 4-10 cm; convesso, poi pianeggiante, presto centralmente depresso attorno ad un umbone ± acuto, imbutiforme a maturità, margine, a lungo incurvato, ondulato; superficie non vischiosa, secca, pruinoso-tomentosa in gioventù, grinzosa ed irregolare, non zonata, bruno-rossastro, fulvastra, bordo più pallido. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, un po' arcuate, talora forcate, crema con riflessi carnicini. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, attenuato alla base, pieno, tardivamente cavo, rugoloso-grinzoso, pruinoso, biancastro soprattutto all'apice e all'estrema base, altrove ± intensamente soffuso del colore pileico. Carne: soda, biancastra, rossastra nella corteccia dello stipite; odore sgradevole, sapore acre. Latice: biancastro, acre-bruciante. Spore: 7,5-9 x 5,5-6,5 Jlm; ± reticolate. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto aghifoglie. Molto comune. Non comm. 1156 - Lactarius glyciosmus (Fr.) Fr. Pileo: 2-5 cm; convesso, poi piano-depresso, con umbone ± acuto al centro della depressione, margine sottile, incurvato; superficie liscia e grassa con l'umido, presto secca e feltrata, bruno-grigiastro, crema-rosato, schiarisce con il secco. Lamelle: fitte, adnato-decorrenti, ± arcuate, talvolta forcate, crema, crema-ocracee. Stipite: 2-8 x 0,3-1 cm; cilindrico, rastremato verso l'alto, pieno, poi farcito, infine cavo, rugoso, pruinoso, biancastro a toni rosa-giallognoli. Carne: fragile, biancastra, imbrunisce a seguito di imbibizione; odore netto e caratteristico di noce di cocco, sapore un po' acre. Latice: bianco, immutabile, acquoso, mite poi un po'acre. Spore: 6,5-8,5 x 5,5-7 Jlm; crestate. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto betulle. Comune. Non comm. 1157 - Ladariu5 helvu5 (Fr.) Fr. - Ha dimensioni mediamente maggiori e portamento robusto, superficie plleica feltrato-squamulosa camoscio-chiaro e Iatice trasparente La carne ha odore particolare, definito di cicoria-torrefatta o di dado da brodo assai tipico. Le spore misurano 6,5-8,5 x 5-6 ~m. Cresce In montagna, in ambienti umidi, sotto aghifoglie. Abbastanza comune Non comm. 1158 - Lactarius alpinus Peck (= L. kuehneri Josserand) Pileo: 1-5 cm; da convesso a piano-depresso, talvolta leggermente imbutiforme a maturità, spesso con papilla centrale, margine sottile, involuto in gioventù, poi steso, spesso ondulato-Iobato; superficie opaca, asciutta, feltrata, poi dissociata in piccole squamule e fiocchettature, color albicocca pallido, uniforme, non zonata. Lamelle: fitte, appena decorrenti, forcate all'inserzione dello stipite, crema, o concolori al pileo. Stipite: 2-5 x 0,5-1 cm; cilindrico ± regolare, talvolta curvo, gibboso, da biancastro a crema-arancio, molto pruinoso. Carne: crema-biancastra, ocra-arancio pallido alla periferia, odore debole, fruttato, sapore mite, presto acre. Latice: bianco, immutabile, prima dolciastro poi molto acre. Spore 7,5-10 x 6,5-8 Jlm; verrucose, subreticolate. Ecologia: estate; in montagna presso Alnus viridis. Poco comune. Non comm. 416
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Fam igl ia Russulaceae
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1159 - Lactan:us Wacinus (Lasch) Fr. Pileo: 3-7 cm; convesso, poi piano depresso talora con piccolo umbone, margine sottile, a lungo involuto, poi steso, e ± ondulato-lobato; superficie asciutta, opaca, fibrillosa, con sottili squamule concentriche, fitte al centro, rade verso il margine, rosa-vinoso, rosa-lilacino. Lamelle: piuttosto spaziate, decorrenti, talvolta forcate, crema, crema-albicocca, imbrunenti allo sfregamento e con l'età. Stipite: 4-S x 0,S-1,2 cm; cilindrico, piuttosto slanciato, ingrossato verso la base, compresso e gibboso, pieno, poi farcito, infine cavo, pruinoso, crema-ocraceo, crema-lilacino. Carne: cremabiancastro, sfumata di lilacino sotto la cuticola pileica, odore debole di cicoria torrefatta, sapore mite, poi un poco acre. Latice: acquoso, biancastro, poco abbondante, grigio-verdognolo se essiccato sulle lamelle, mite poi un po' acre. Spore: 7,5-9 x 6,5-7,5 Jlm; reticolate. Ecologia: estate-autunno; in macchie umide di ontano. Non comune. Non comm. 1160 - Lodorius spinulosus Quél - Ha dimensioni inferion alla specie precedente da cui diffensce per il margine ondulato e un po' pubescente (per questo alcuni autori lo vedrebbero più simile aL torminosus) nonché per le lamelle dai riflessI rosa-lilacino. Le spore misurano 7-9 x 5,5-6,5 ~m Cresce in luoghi umidi sotto betulla ed aghifoglie. Raro. Non comm.
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Sezione Russu/ares (Fr.) Fr. - Colori brunastri, pileo asciutto o viscido, glabro, latice bianco immutabile o ingiallente.
1161 - Lactarius quietus (Fr.) Fr. Pileo: 3-S cm; da convesso a piano-depresso, ± imbutiforme a maturità, margine sottile, ricurvo verso il basso, talora anche revoluto e spesso ondulato con l'età; superficie asciutta, opaca, bruno-fulvastro, bruno-violaceo, ± zonata da macchie concentriche più scure. Lamelle: fitte, adnato-decorrenti, crema con riflessi rosati, ocra chiaro, con l'età tendono a macchiasi di bruno-rosastro. Stipite: 4-S x 1-1,5 cm; cilindrico, uguale o attenuato alle due estremità, talora irregolare e solcato, pieno, poi cavo, bruno vinoso a tonalità più chiare alla sommità, vinoso scuro alla base. Carne: da biancastra a bruniccia, scura alla base dello stipite, odore cimicino, sapore mite, poi amarognolo. Latice: scarso, biancastro, poi crema-giallino, mite poi amarognolo. Spore: 7-9 x 6-7 Jlm; crestato-verrucose. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie (soprattutto querce). Molto comune. Non comm. 1162 - Lodorius subdulcis (Bull) Gray - Ha cappello per lo più papillato, con superficie ceracea, dai toni brunastri, più chiara al margine e non zonata. La carne ha odore sgradevole di caucciù, sapore inizialmente mite, poi amarognolo-astnngente, illatice é bianco ed immutabile. Le spore, crestato-verrucose, misurano 7,5-9 x 6-7 ~m In boschi misti con presenza di faggio. Non comune. Non comm. 1163 - Loctorius hepoticus Plowr. - Si riconosce per il pileo umbonato, con colorazione bruno-fegato, bruno-rossastro o bruno-olivastro che tende a schiarire con il tempo secco, per la carne che emana un debole odore cimlclno con sapore acre ed amaro, per illatice, che inizialmente appare bianco e cremoso ed è molto amaro, diviene crema-giallognolo eSSiccando sulle lamelle e, se isolato, rapidamente giallo-cromo. Le spore crestato-subreticolate misurano 8-9,5 x 6-7 ~m. Cresce in pineta. Non molto comune. Non comm. 1164 - Lactarius decipiens Quél. Pileo: 3-6 cm; convesso, poi piano-depresso sino a leggermente imbutiforme a maturità, spesso leggermente umbonato, margine sottile, piuttosto regolare, talvolta grossolanamente scanalato; superficie opaca, pruinosa, da liscia a leggermente grinzosa, soprattutto al centro, rosso-brunastro con tempo umido, crema-rosato a tempo secco. Lamelle: fitte, adnato-decorrenti, crema-rosato, tendenti a macchiarsi di bruniccio allo sfregamento e con l'età. Stipite: 3-6 x 0,5-1,2 cm; subcilindrico, attenuato alla base, un po' gibboso e rugoso, farcito, poi cavo, concolore al pileo, pruinoso all'apice e più scuro alla base. Carne: crema-brunastro-pallido, più rossiccia alla base dello stipite; odore di pelargonio, sapore acre ed amarognolo. Latice: bianco, fluido, crema-giallognolo essiccato sulle lamelle, giallo-zolfo se isolato su fazzoletto, amaro, poi un po' acre. Spore: 7-S,5 x 5,5-6,5 Jlm; subreticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. Molto comune. Non comm. 1165 - Loctorius locunarum Romagn. ex Hora - Si riconosce per la colorazione pilelca fulvo-rossa stra, che tende a sbiadire a partire dal margine. La carne ha odore debole cimici no, mentre illatlce risulta acre e, se isolato, vira lentamente al giallastro. Ha spore crestate che misurano 7-9 x 5,5-7 ~m. Cresce sotto latifoglie, soprattutto querce e pioppi, purché queste siano presenti su terreno ripariaie e fangoso dove sia solita scorrere con frequenza acqua piovana. Poco comune. Non comm. 418
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Famiglia Russulaceae
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1166 - Lactarius badiosanguineus Kiihner et Romagn. Pileo: 4-7 cm; convesso, poi piano-convesso, infine depresso, con eventuale piccolo umbone acuto, margine sottile, a lungo involuto, ondulato e lobato, pruinoso, ± crenato con l'età; superficie un po' vischiosa con l'umido, lucida, di aspetto laccato, bruno-violaceo, bruno-rossiccio, con tendenza a sbiadire a tempo secco. Lamelle: piuttosto fitte adnato-subdecorrenti, arcuate, crema-ocracee, ocra-rosato. Stipite: 3-5 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, ± attenuato alla base, pieno, poi cavo, rugolosogrinzoso, pruinoso, a tonalità chiare alla sommità, altrove subconcolore al pileo o più pallido particolarmente in avanzata maturazione. Carne: ocra pallida, più scura verso la base dello stipite; odore subnullo e sapore mite-amarognolo. Latice: sieroso, biancastro, immutabile, o appena ingiallente se isolato. Sapore mite. Spore: ellittiche; 7,5-8,5 x 6-7 ].lm; verrucoso-crestate. Ecologia: estaNon comm. te-autunno; in montagna sotto abete rosso. Comune.
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Sezione Mitissimi Neuhoff ex Bon - Basidiomi dai colori fulvastri, aranciati a tonalità vivaci, pileo lucido e brillante; latice bianco, immutabile, raramente ingiallente. 1167 - Lactarius aurantiacus (Pers.) Gray Pileo: 4-8 cm; da convesso a piano-convesso, poi depresso, con o senza umbone, margine sottile, involuto, regolare o ondulato, raramente lobato; superficie liscia, appena granulosa, viscida a tempo umido, arancio, arancio-fulvastro, sbiadisce con il secco. Lamelle: fitte, poi ± spaziate, adnato-decorrenti, crema-arancio, crema-ocraceo, si macchiano di fulvastro nelle abrasioni. Stipite: 4-8 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, talora rastremato alla base, pieno, poi farcito, infine cavo, rugoso, concolore al pileo, più chiaro e pruinoso in alto. Carne: crema; odore di caucciù, sapore mite, poi amarognolo. Latice: biancastro, fluido, abbondante, amarognolo. Spore: ellittiche; 6,5-9,5 x 5,5-7 ].lm; verruNon comm. coso-crestate. Ecologia: estate-autunno; in montagna, boschi misti. Comune. 1168 - Lactarius mitissimus (Fr.) Fr. - Possiede pileo ± umbonato e colorazione rosso-fu\vastro. con guttule più scure che ne decorano il margine; impallidisce a partire dal margine. Lo stipite è concolore al pileo. Il latice, bianco ed immutabile, ha sapore mite, poi amaro. Le spore sono verrucose di 6,5-8,5 x 6-7 ~m. Sotto latifoglie con presenza di betulle. Raro. Non comm. 1169 - Lactariusfulvissimus Romagn. Pileo: 4-7 cm; da convesso a depresso, spesso imbutiforme, margine sottile, involuto nel giovane, ondulato talora ± lobato, con l'età anche debolmente scanalato; superficie un po' viscida con l'umido, altrimenti asciutta e vellutata, granulosa, fulvo-rossastro, arancio-fulvastra, più scura al centro, a tempo secco schiarisce a partire dal margine. Lamelle: fitte, poi mediamente spaziate, decorrenti, forcate in prossimità dello stipite, spesso anastomizzate, crema, poi crema-ocracee, macchiate di ruggine nelle abrasioni. Stipite: 3-6 x 0,5-1,2 cm; ± cilindrico, pieno, poi farcito, infine cavo, rugoloso, concolore al pileo, pruinoso e più chiaro in alto, con macchie bruno-vinoso. Carne: crema; odore di caucciù, sapore mite. Latice: biancastro, scarso, crema se isolato, mite. Spore: 7,5-9,5 x 6-7 ].lm; verrucose. Ecologia: estate-autunno; latifoglie. Non comune. Non comm.
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Sottogenere Rhysocybe/la Bon - Basidiomi dai colori bruno-fulvastro, bruno-scuro, rossastri, latice bianco, acquoso, immutabile, o virante al giallo, mite. Odore ± sgradevole. Sezione O/entes Bataille - Basidiomi con superficie pileica ocra-fulvastro, bruno scuro, carne con odore intenso, cimicino, di cicoria torrefatta; latice bianco, immutabile. 1170 - Lactarius atlanticus Bon Pileo: 3-7 cm; da convesso, a piano, con leggero umbone, margine sottile, appena involuto, ± lobato, talvolta fessurato radialmente con l'età; superficie liscia e secca, rugoso-grinzosa, rosso-arancio, rosso-fulvastro, talora con macchie più scure. Lamelle: fitte, adnato-decorrenti, ocra, ocraarancio, con macchie ruggine. Stipite: 5-10 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, irregolare, presto cavo, concolore al pileo, più chiaro e pruinoso in alto, macchiato di ruggine alla base e spesso ricoperta da folta peluria bianco-ocraceo. Carne: biancastra, poi crema-ocracea; odore cimicino, sapore mite, poi amarognolo. Latice: biancastro, acquoso, mite o amarognolo. Spore: subglobose; 7,5-9 x 7-8 11m; subreticolate. Ecologia: autunno-inverno; querce termofile. Comune sotto leccio. Non comm. 420
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Fam iglia Russulaceae
1171 - Lactarius cremor Fr. Pileo: 3-5 cm; da piano-convesso a piano-depresso, imbutiforme, con o senza leggero umbone, margine involuto, ± lobato, spesso ondulato, a volte crenato con l'età; superficie viscida con l'umido, asciutta col secco, granulosa, un po' vellutata, rosso-arancio, rosso-fulvastro, più scura al centro. Lamelle: fitte, subdecorrenti, crema-arancio, poi ocracee, macchiate di ruggine alla frattura. Stipite: 2-4 x 0,5-1 cm; subcilindrico, pieno poi cavo, subconcolore al pileo, macchiato di bruno, bruno-vinoso molto scuro con l'età. Carne: crema-rossastro, più scura alla base dello stipite; odore debole di cimice delle piante, sapore mite, poi amarognolo. Latice: biancastro, fluido, piuttosto abbondante, mite o amarognolo. Spore; 6,5-8 x 5,5-7 )lm; crestato-verrucose. Ecologia: estate; sotto latifoglie. Non comune. Non comm. 1172 - Ladarius camphoratus (Bui!.) Fr. - Possiede superficie pileica di colore bruno-rossastro con tipiche sfumature violacee, colorazione che caratterizza anche lo stipite. Lodore della carne è di cimice misto a cicoria torrefatta e, con l'essiccamento, tende afarsi più intenso. Dal punto di vista microscopico è da rilevare la presenza di macrocistidi, assenti nella specie precedente. Le spore, verrucose, misurano 7,5-8,5 x 6,5-7 ~m. Nei boschi di aghifoglie. Comune. Non comm.
1173 - Lactarius subumbonatus Lindgren (= L. cimicarius ss. Quél.) Pileo: 3-6 cm; piano-convesso, poi piano-depresso ed imbutiforme, talvolta con piccolo umbone, margine sottile a lungo involuto, tipicamente rugoso-increspato, soprattutto con l'età; superficie asciutta ed opaca, granulosa e vellutata, bruno-scuro, sbiadente col secco. Lamelle: poco fitte, ± decorrenti, crema-giallognolo, ocra. Stipite: 2-4 x 0,5-1 cm; subcilindrico, concolore al cappello o poco più pallido, pruinoso in alto, leggermente pubescente verso la base. Carne: ocracea; odore netto di cimice, di cicoria torrefatta con l'età, sapore dolciastro. Latice: acquoso e trasparente, scarso, mite. Spore: subglobose; 6,5-8 x 6-7,5 )lm; reticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, sopratutto querce e castagni. Piuttosto comune. Non comm. 1174 - Lactarius serifluus (DC.) Fr. Pileo: 3-5 cm; da convesso a piano, poi ± depresso, talora con piccolo umbone, margine sottile, involuto, lobato, poi disteso; superficie asciutta e vellutata, rugolosa e grinzosa, particolarmente al centro, ocra-brunastro, rossiccia, più scura al disco. Lamelle: piuttosto fitte, adnate o ± decorrenti, crema-ocraceo, più scure a maturità. Stipite: 3-5 x 0,5-1,2 cm; cilindrico, concolore al cappello o appena più chiaro, soprattutto in alto, dove è presente una zonatura crema-biancastro. Carne: crema-ocraceo; odore di cimice ± meno pronunciato, sapore mite ma sgradevole. Latice: acquoso e trasparente, mite. Spore: subglobose; 6,5-8 x 6-7,5 )lm; ± reticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. Non comune. Non comm.
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Sezione Ichorati (Neuhoff) Bon - Basidiomi carnosi, pileo arancio-fulvastro, tendente ad impallidire; carne con odore simile a caucciù o gomma bruciata, latice bianco, immutabile.
1175 - Lactarius rubrocinctus Fr. Pileo: 4-8 cm; da convesso a convesso-pianeggiante, poi depresso, margine sottile, appena involuto nel giovane, poi disteso a maturità, ± lobato-ondulato; superficie un po' viscida con l'umido, asciutta e opaca con il secco, rugoloso-granulosa, più grinzosa al centro, ocraceo-fulvastro, fulvastro, col tempo impallidisce a partire dal margine, presenti caratteristiche macchie ruggine. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, arcuate, crema, poi crema-fulvastro, con macchie ruggine. Stipite: 2,5-5 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, pieno ed elastico, poi cavo, rugoloso, all'inserzione con le lamelle presenta spesso una zonatura vinoso-rossastro, bruno-fulvastro, più chiaro e pruinoso in gioventù. Carne: crema, bruno-ruggine alla base del pileo; odore di caucciù, sapore mite, poi amaro. Latice: biancastro, non abbondante, mite, poi amaro. Spore: 7,5-9 x 6,5-7,5 11m; verrucose. Ecologia: estaNon comm. te-autunno; sopratutto in faggeta. Poco diffuso.
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1176 - Ladarius britannicus DA Reid ( = L. ichorotus ss
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Auct. pl.) - Ha cappello vellutato di colore bruno-rossastro scuro con margine più chiaro estipite dello stesso colore. Le lamelle sono crema-ocraceo con sfumature rosa ed illatice, bianco, Immutabile sulle lamelle, vira lentamente al giallo. Possiede spore ornate da verruche spinulose isolate di dimensioni 7-8,5 x 6-7 ~m e plleipellis formata da ife subglobose aforma di salsicciotto. Cresce in boschi di latifoglie. Raro. Non comm.
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Fam'Ig ]'la Russuiaceae
Sezione Rhysocybella Bon - Basidiomi di piccole dimensioni, margine pileico fortemente striato, latice poco abbondante, immutabile o lentamente ingiallente
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1177 - Lactarius obscuratus (Lasch) Fr. Pileo: 0,5-3 cm; da convesso a nettamente imbutiforme, per lo più con papilla al centro, margine ± nettamente striato; superficie opaca ed asciutta, igrofana, bruno ocraceo ± intenso, con sfumature olivastre. Lamelle: poco fitte, adnato-subdecorrenti, ± arcuate, crema-ocraceo, crema-arancio. Stipite: 1-2,5 x 0,3-0,5 cm; subcilindrico, farcito, poi cavo, subconcolore al pileo, più chiaro all'apice e scuro alla base. Carne: crema-ocracea, esigua e fragile; odore debole fruttato, sapore mite, un po' amarognolo. Latice: biancastro, immutabile, scarso, mite o amarognolo. Spore: 6,5-S,5 x 5-6 llm; verrucoso-subreticolate. Ecologia: primavera-autunno; sotto ontano. Abbastanza comune. Non comm. 1178 - Lactarius omphaliformis Romagn. Pileo: 1-2 cm; da piano a profondamente depresso, con papilla centrale, margine sottile, prima involuto, infine ± disteso e striato con l'età; superficie forforacea e granulosa, arancio ± intenso, di solito più scuro al centro. Lamelle: decorrenti, mediamente spaziate, ± arcuate, crema-rosato. Stipite: 1,5-3 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, slanciato, farcito, presto cavo, pruinoso, rossastro all'apice e più scuro alla base. Carne: crema-arancio, più scura, bruno-rossastro nello stipite, esigua e fragile; odore subnullo, sapore mite. Latice: dapprima biancastro, poi ingiallente, scarso, un po' acre. Spore: 7,5-9 x 6-7 llm; ± reticolate. Ecologia: primavera-autunno; in luoghi umidi sotto latifoglie. Non comune. Non comm. 1179 - Lactarius cyathuliformis Bon - Ha superficie plleica appena striata, priva di tonalità verdastre Ha spore più grandi dei due toxo precedenti (9-11 x 6,5-8 ~m). Sotto latifoglie con ontani esalici. Raro. Non comm. Sottogenere Plinthogali (Burlingham) Hesler et A.H. Sm. - Basidiomi con superficie pileica vellutata, asciutta, raramente viscida, bruno-nocciola, bruno-fuligginoso. Carne e latice viranti al rosa ± intensamente. liSO - Lactarius azonites (BuI!.) Fr. Pileo: 5-7 cm; da convesso a piano-depresso, ± gibboso, con o senza umbone, margine ± lobato e ondulato; superficie asciutta, pruinosa e vellutata, color grigio-brunastro non uniforme [bianca nella 1180/b - f. virgineus (Lange) Verbeken]. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, pallide, crema, poi crema-ocraceo, rosa nelle abrasioni. Stipite: 4-5 x 1-2 cm; cilindrico, attenuato verso il basso, farcito, infine cavo, rugoso ed opaco, crema-biancastro, talora macchiato di ocra. Carne: bianca, virante al rosa in alcuni minuti, infine rosa-arancio; odore appena fruttato; sapore mite. Latice: bianco, piuttosto denso, immutabile se isolato, vira al rosa-arancio sulle lamelle, mite o appena acre. Spore: globose; 7-9 llm; crestato-l'eticolate. Ecologia: estate-autunno; in boschi radidi querce Non comm. e castagni. Comune. 1181 - Lactarius pterosporus Romagn. - Possiede superfiCie pileica vellutata e grinzosa di un uniforme colore biancastro o brunoocraceo e stipite biancastro. La carne vira al rosa corallo dopo 1-2 minuti, mentre illatice, di viraggio Simile, è immutabile se isolato. Lornamentazione sporale è formata da creste zebrato-alate di 7,5-8,5 x 7-8 ~m. Sotto latifoglie. Non comune. Non comm. l1S2 - Lactarius acris (Bolton) Gray Pileo: 5-10 cm; da convesso a piano-depresso poi imbutiforme, ± umbonato centralmente, margine spesso irregolare, lobato; superficie viscida con l'umido, altrimenti opaca, liscia o un po' rugosa, grigio-biancastro con toni brunastri, crema-ocraceo, ± uniforme. Lamelle: inizialmente fitte, poi ± spaziate, adnate, crema-ocracee, ocra-giallastre, macchiate di rosa nelle abrasioni. Stipite: 3-S x 12 cm; subcilindrico, ± ingrossato verso il basso, pieno, poi midolloso, ± rugoso, pruinoso, da biancastro a debolmente brunastro. Carne: bianca, vira velocemente al rosa-corallo; odore fruttato; sapore molto acre. Latice: denso, bianco, vira velocemente al rosa-corallo anche isolato, molto acre ed amaro. Spore: subglobose; S-9 x 7,5-8 llm; crestato-reticolate. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, soprattutto in boschi radi di querce e castagni. Comune. Non comm
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Famiglia Russulaceae
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1183 - Lactarius picinus Fr. Pileo: 5-10 cm; da convesso a piano, poi depresso raramente con umbone, margine ± ondulato-lobato con l'età; superficie secca, vellutata, un poco rugosa, color bruno-nerastro uniforme. Lamelle: fitte, adnato-subdecorrenti, da biancastre a ocracee con l'età, bruno-ruggine se contuse. Stipite: 3-7 x 1-2,5 cm; cilindrico, attenuato verso il basso, farcito, infine cavo, rugoso e vellutato, concolore al pileo o più pallido, con zone biancastre alla sommità o alla base. Carne: biancastra, leggermente virante al rosa; odore lieve; sapore un po' acre. Latice: bianco, scarso, vira lentamente al rossastro a contatto della carne, mite. Spore: subglobose; 7 x 9 11m; ± reticolate. Ecologia: estate-autunno; in montagna sotto abete rosso. Comune. Comm. 1184 - Lactariusfuliginosus CFr.) Fr. Pileo: 4-8 cm; da convesso a pianeggiante-depresso, poi ± imbutiforme, con o senza umbone, margine regolare, generalmente liscio o leggermente ondulato con l'età, superficie vellutata, brunoocraceo, fuligginosa. Lamelle: poco fitte, adnato-subdecorrenti, da crema a crema-ocracee con l'età, bruno-rossastro alla frattura. Stipite: 3,5-7 x 1-2 cm; cilindrico, ingrossato in basso, farcito, poi cavo, liscio, vellutato, ± concolore al pileo. Carne: biancastra, lentamente virante al rosa; odore lieve; sapore un po' acre. Latice: scarso, bianco, immutabile se isolato, lentamente rosa-salmone a contatto della carne, acre. Spore: subglobose; 7,5-9 x 7-8,5 11m; ± reticolate. Ecologia: estateautunno; in montagna sotto aghifoglie. Non comune. Comm. 1185 - Lactarius romagnesii Bon - Pileo con margine lobato ecrenato e superficie opaca e vellutata, bruno-nerastro uniforme; le lamelle, spaziate, sono ocracee sfumate di rosa-arancio Ha spore subglobose di 7,5-8 x 6,5-7,5
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Sotto latifoglie Raro.
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1186 - Ladarius ruginosus Romagn. - Pileo con margine nettamente dentellato-Iobato e superficie vellutata di colore bruno-fuliginoso uniforme. Le lamelle sono piuttosto spaziate Le spore sono crestate (7-9 x 6,5-7 ~m). Sotto latifoglie. Raro. Non comm. 1187 - Lactarius lignyotus Fr. Pileo: 3-6 cm; da convesso a piano-depresso, poi imbutiforme, generalmente con umbone acuto centrale, margine involuto, spesso scanalato con l'età; superficie vellutata, rugosa e ruvida, color bruno-scuro, nerastro, uniforme. Lamelle: fitte, decorrenti ed arcuate, biancastre, poi crema-ocracee, rossastre nelle abrasioni. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, irregolare, slanciato, farcito, poi cavo, asciutto e vellutato, concolore al pileo, spesso biancastro alla base. Carne: biancastra, virante irregolarmente al rossastro, odore lieve; sapore mite. Latice: bianco, acquoso, lentamente rossastro a contatto della carne, mite. Spore: subglobose, 9-10 x 8,5-9 11m; reticolate. Ecologia: estateautunno; in montagna sotto abete rosso. Comune. Non comm.
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Sottogenere Ladlfluus (Burlingham) Hesler et A.H. Sm. - Basidiomi medio-grandi, con superficie pileica liscia e vellulata, bianca o arancio-rossastra, lalice abbondante, bianco, Immutabile o virante al bruno. Sezione LadJfluus (Burlingham) Sing. - Basidiomi dai colori aranciati o biancastri, latice bianco, copioso, imbrunente. Spore reticolate o verrucose.
1188 - Lactarius volemus CFr.) Fr. Pileo: 8-16 cm; da convesso a piano-depresso, di rado imbutiforme, margine a lungo involuto, ± regolare e raramente ondulato; superficie liscia e secca, vellutata, spesso screpolata con il secco, giallo-aranciato, rosso-arancio, rosso-fulvastro. Lamelle: ± fitte, decorrenti o subdecorrenti, arcuate, crema, crema-ocraceo, con macchie bruno-ruggine nelle abrasioni. Stipite: 4-8 x 1,5-3 cm; cilindrico, piuttosto regolare, pieno, poi cavo, concolore al pileo o poco più pallido, chiaro all'apice. Carne: crema-biancastro, virante al brunastro; verde con solfato di ferro; odore di pesce, sapore mite. Latice: bianco, poi crema, fluido e abbondante, mite. Spore: subglobose, 8,5-10 x 7,5-9,5 Ilm; ± reticolate. Ecologia: estate-autunno; ubiquitario. Molto comune. Comm. Ladarius luteulus Peck. ( = L. kuehnerianus Melançon) - Specie con pileo di colore bianco; ha carne di odore sgradevole di pesce, mentre le spore, verrucoso-echinulate, misurano 8-9 x6-7 ~m. Cresce sotto latifoglle, soprattutto leccio, in area mediterranea. Non comm.
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Fam iglia Russulaceae
1189 - Lactarì'Us rngat'Us Ktihner et Romagn. Pileo: 5-S cm; da convesso a piano-depresso, presto ± imbutiforme, margine irregolare, involuto, spesso ondulato; superficie secca, vellutata, pruinosa, rugosa, con l'età tipicamente con increspature circolari al margine, rosso-arancio, fulvastra, chiara al margine. Lamelle: piuttosto larghe e spaziate, decorrenti o adnato-subdecorrenti, arcuate, forcate, crema-ocraceo, con macchie brunastre nelle rotture. Stipite: 3-6 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, attenuato in basso, pieno, poi cavo, concolore al pileo, pruinoso, più scuro verso la base. Carne: biancastra, soda; imbrunente; odore gradevole, sapore mite. Latice: bianco, poi brunastro sulle lamelle, fluido e abbondante, mite. Spore: 7,5-10 x 6-7 pm; reticolate. Ecologia: primavera-autunno; sotto querce. Non comune. Comm. Sezione A/bati (Bataille) Singer - Basidiomi grandi e carnosi, biancastri, lamelle spaziate, latice bianco, virante a crema, lilacino in una specie.
1190 - Lactari'Usvellere'Us (Fr.) Fr. Pileo: 10-30 cm; da convesso a piano-depresso, presto imbutiforme, margine acuto, a lungo involuto, poi disteso e ± ondulato e lobato; superficie asciutta e finemente vellutata, ricoperta da una fitta peluria, spesso cosparsa da residui terrosi, biancastra, presto con macchie e sfumature ocracee. Lamelle: spaziate, adnato-decorrenti, arcuate, crema, si macchiano di giallognolo, poi di brunastro, nelle abrasioni. Stipite: 2-5 x 2-3 cm; subcilindrico, corto e tozzo, talora attenuato alla base, farcito, poi cavo, asciutto e vellutato, concolore al pileo, raramente scrobicolato, spesso macchiato di ocra-bunastro. Carne: biancastra, poi virante lentamente al giallognolo, non arancio con KOH; odore fruttato; sapore molto acre. Latice: bianco, a contatto con le lamelle diviene giallognolo, mite. Spore: 9-10,5 x S-9,5 pm; finemente crestate, non reticolate. Ecologia: estate-autunno; boschi di latifoglie. Molto comune. Non comm. 1191 - Ladarius vellereus varo hometii (Gillet) Boud. - SI distingue per il viraggio lilacino dellatice acontatto delle lamelle. MIcroscopicamente si rilevano spore inferiori a 9 ~m. Possiede abitudini ecologiche xerofile; più comune in habitat mediterraneo. Non comm. 1192 - Lactarì'Us bertillonii (Neuhoff ex Z. Schaef.) Bon Pileo: 5-10 cm; da convesso a depresso, infine ± imbutiforme, margine a lungo involuto, spesso ondulato; superficie asciutta e vellutata, spesso ricoperta da residui terrosi, biancastra, tende a macchiarsi di bruno-ocraceo nelle escoriazioni e con l'età. Lamelle: nettamente spaziate, ± forcate all'inserzione con lo stipite, crema-biancastro, con riflessi rosati, si macchiano di ocra-ruggine se manipolate. Stipite: 3-6 x 1,5-3 cm; cilindrico, corto e tozzo, talora attenuato alla base, pieno, poi farcito, asciutto, vellutato al tocco, concolore al pileo, si macchia di ocra-brunastro. Carne: bianca, giallognola al taglio; odore fruttato; sapore molto acre. Latice: bianco, crema-giallastro a contatto delle lamelle (arancio con KOH), acre. Spore: S-10 x 6-7 pm; sottilmente verrucose. Ecologia: primavera-estate; latifoglie varie. Abbastanza comune. Non comm.
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Sottogenere Lactarius (Hesler et H.s. Sm.) - Basidiomi di taglia media, superficie pileica asciutta, ± rugosa, colore bianco, lamelle fitte, latice bianco, immutabile o virante al verde arancio con KOH in una specie.
1193 - Lactarì'Us piperat'Us (L.) Perso Pileo: 4-10 cm; da convesso a piano-depresso, infine imbutiforme, margine acuto, a lungo involuto, spesso ondulato; superficie asciutta e opaca, rugosa, bianca, con macchie ocracee e brunastre. Lamelle: molto fitte, adnato-decorrenti, decorrenti con l'età, arcuate, spesso bianche, poi crema con sfumature rosate, si macchiano di bruno-nocciola se lesionate. Stipite: 4-S x 1,5-3 cm; talora eccentrico, cilindrico, corto e tozzo, spesso attenuato alla base, pieno, rugoloso, concolore al pileo, macchiato di ocra. Carne: biancastra, poi lentamente crema-giallognolo; odore fruttato; sapore acre. Latice: bianco, nocciola sulle lamelle, acre. Spore: 7-9 x 5-6,5 pm; sottilmente verrucoso-crestate. Ecologia: primavera-estate; sotto latifoglie, soprattutto castagno. Comune. Non comm. 1194 - Ladarius glaucescens CrossI. [ ~ L. pergamenus (Sw.) Fr.] - Ha pileo piano-depresso di colore biancastro con rugosità ± eVidenti. Il viraggio dello scarso latice, inizialmente bianco, risulta presto di colore verdastro. Lo stesso latice diviene arancione con KOH. Le spore sono poco ornamentate e misurano 7,5-9 x 5-6 ~m. Sotto latifoglle in tarda primavera-estate. Non comm. 428
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Famiglia Russulaceae
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Genere Russula Perso
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Obs. Myc., 1796 10p
Sottogenere Compodoe CFr.) Bon. - Basidiomi carnosi e robusti, margine pileico intero; lamellule abbondanti; carne spesso virante, spore quasi sempre prive di tacca amiloide, sparata bianca, talora gialla o ocra; velo assente. Sezione Compoctoe Fr. C= sez. Nigricontinoe Bataille) - Carne ± intensamente virante al nero e/o al rosso, al tocco ed alla sezione; sparata bianca.
1195 - Russula nigricans (Bull.) Fr. Pileo: 6-20 cm; inizialmente emisferico, ombelicato, infine depresso; margine intero, a lungo involuto; superficie umida e brillante al centro, asciutta altrove, crema-biancastro in gioventù, presto macchiata di bruno-nerastro. Lamelle: crema, molto spaziate e spesse, fragili, arrossanti, poi annerenti. Stipite: 4-8 x 1,5-3,5 cm; cilindrico, tozzo e robusto, bianco, arrossante al tocco, poi annerente. Carne: inizialmente bianca, ± arrossante ed infine nerastra, consistente e dura; odore ± gradevole; sapore mite, a volte un po' acre nelle lamelle. Spore: subovoidali; 7-8,5 x 6-7,5 ].1m; verrucose, crestate. Sporata: bianca. Ecologia: estate-autunno. Molto comune ovunque. Non comm. 1196 - Russula adusta (Pers.) Fr. Pileo: 5-18 cm; da emisferico con ombelico centrale, a depresso, espanso; margine intero, a lungo ricurvo; superficie liscia, opaca, di colore brunastro piuttosto uniforme, annerente col tempo e al tocco. Lamelle: crema, spesso con riflessi rosa-arancio, ± spesse e spaziate. Stipite: 3,5-8 x 2-5 cm; cilindrico, tozzo e robusto, con presenza di fossette alla base, bianco, poi lentamente imbrunente. Carne: inizialmente bianca, virante lentamente al rosa, poi al grigio, consistente e dura; odore di "scatola da scarpe", sapore dolce. Spore: ovoidali; 7,5-9,5 x 6-8 ].1m; crestate. Sporata: bianca. Ecologia: dalla primavera all'autunno, talora precoce, spesso sotto aghifoglie. Poco comune. Non comm. 1197 - Russula acrijolia Romagn. Pileo: 5-12 cm; da emisferico a convesso-ombelicato, infine imbutiforme; margine intero, a lungo ricurvo; superficie un po' vischiosa con l'umido, lucida e brillante, soprattutto al centro, bruno-rossastro, cosparsa di macchie più scure. Lamelle: crema, ± fitte, fragili, annerenti a partire dal filo. Stipite: 3-5 x 1,5-3 cm; cilindrico, tozzo e robusto, a volte un po' clavato, bianco, arrossante alla pressione, infine annerente. Carne: inizialmente bianca, poi lentamente arrossante ed infine annerente, consistente; odore fruttato; sapore pepato nelle lamelle, mite o appena piccante nelle altre parti del basidioma. Spore: ellittico-ovoidali; 7-9,5 x 6-7,5 ].1m; verrucose, crestate, ± reticolate. Sporata: bianca. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm. 1198 - Russula fuliginosa Sarnari - Possiede pileo di medie dimensioni (6-14 cm), vellutato, dal colore bruno-bistro, talora con sfumature giallastre; lamelle fittissime; carne che annerisce immediatamente senza arrossare, acre nelle lamelle; spore con ornamentazione costituita da verruche reticolate; habitat di crescita rappresentato da latlfoglie. In estate-autunno. Rara. Non comm.
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1199 - Russula densi/olia Secr. ex Gillet Pileo: 3-6 cm; da inizialmente ombelicato a depresso, poi quasi imbutiforme; margine a lungo ricurvo; superficie brillante con l'umido, presto asciutta, inizialmente avorio-biancastro, poi bruno-olivastro, nerastra in vecchiaia, talvolta con fiammature giallastre. Lamelle: crema, molto fitte, ingrigenti e poi annerenti. Stipite: 3-7 x 1,5-3 cm; cilindrico, tozzo, spesso clavato, bianco, poi lentamente imbrunente. Carne: inizialmente bianca, poi lentamente arrossante ed infine annerente; odore fruttato; sapore ± acre nelle lamelle, mite nelle altre parti del basidioma. Spore: ovoidali; 6,5-8 x 6-7 ].1m; verrucose, con creste ± reticolate. Sporata: bianco puro. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie ed aghifoglie, su suoli acidi. Abbastanza comune. Non comm.
1200 - Russula atramentosa Sarnari - Ha pileo di colore crema-avorio, presto annerente, nettamente vellutato; lamelle molto fitte senza riflessi rosati; carne che annerisce Immediatamente senza precedentemente arrossare, sapore dolce e mentolato (simile a R. lepido) in ogni parte; spore ovoidali con verruche reticolate; habitat di latifoglie (soprattutto castagni e querce). Rara. Non comm. 430
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F'amigl ia Russulaceae
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1201 - Russula albonigra (Kromb.) Fr. Pileo: 4-12 cm; da emisferico, centralmente ombelicato a depresso; margine a lungo involuto; superficie asciutta, vellutata, color crema, presto bruno-nerastro. Lamelle: da bianche a crema, relativamente spaziate, annerenti nelle parti contuse. Stipite: 3-7 x 2-4,5 cm; robusto, bianco, presto annerente. Carne: inizialmente bianca, annerente al taglio (arrossante in modo violento nella f. pseudonigricans Romagn.); odore fruttato, sapore mite, mentolato e un po' astringente (come inR. lepida) nelle lamelle. Spore: ovoidali; 7,5-9 x 6-7,5 Jlm; verrucose, reticolate. Sporata: bianco puro. Ecologia: in estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Abbastanza comune. Non comm.
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Sezione Loctorioides (Bataille) Konrad et Josserand ( = sez. Plorontinoe Bataille). Portamento "Iattarioide"; pileo pulvinato o imbutiforme, di colore chiaro, concolore allo stipite, lamelle discendenti o decorrenti; sparata da crema a giallo chiaro.
1202 - Russula delica Fr. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso-ombelicato, infine imbutiforme; margine intero, a lungo involuto; superficie asciutta ed opaca, biancastra, macchiata di ocra, spesso coperta da residui del terreno di crescita. Lamelle: bianche, ± spaziate. Stipite: 3-6 x 1,5-3,5 cm; cilindrico, tozzo e robusto, bianco, infine macchiato di bmno con l'età. Carne: inizialmente bianca, poi nettamente imbmncnte nelle parti contuse, consistente; odore fruttato nei giovani basidiomi, sgradevolmente salmastro, di pesce, in vecchiaia; sapore pepato nelle lamelle, mite o appena piccante nello stipite. Spore: ovoidali; 8,5-11,5 x 6,5-8 Jlm; echinulate, ± reticolate. Sporata: crema-biancastra. Ecologia: estate-autunno. Sotto latifoglie termofile. Più comune in zona mediterranea. Non comm. 1203 - Russula chloroides (Kromb.) Bres. Pileo: 6-18 cm; da convesso-ombelicato a profondamente imbutiforme a completa maturità; margine intero, a lungo ricurvo; superficie opaca e ± vellutata, a lungo biancastra, infine color crema. Lamelle: crema, normalmente con riflessi verdastri, ± fitte e decorrenti. Stipite: 2,5-5 x 2,5-4 cm; cilindrico, breve, spesso sfumato di azzurro-verdastro all'apice. Carne: bianca, con odore fruttato-salmastro ± gradevole; sapore pepato nelle lamelle. Spore: ovoidali; 8-10 x 7-9 Jlm, verrucose, ± reticolate. Sporata: crema-biancastra. Ecologia: dalla primavera all'autunno. Molto comune. Non comm. 1204 - Russula chloroides vaL trachispora (Romagn.) Sarnari - Ha sporata più scura, lamelle leggermente più spaziate e, soprattutto, spore completamente reticolate ed echinulate con aculei notevolmente sviluppati. Abbastanza comune.
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1205 - Russulaflavispora J. BlUffi ex Romagn. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a depresso con margine intero, talora irregolare, spesso nettamente fessurato; superficie asciutta ed opaca, color crema-avorio, presto macchiata di ocra. Lamelle: giallo-ocra, piuttosto fitte. Stipite: 3-6 x 2-4 cm, cilindrico, tozzo; biancastro, poi macchiato di mggine in vecchiaia. Carne: bianca con odore fruttato corrotto da componenti salmastre; sapore molto acre in ogni parte del basidioma. Spore: obovoidali; 7-8,5 x 6-7 Jlm; echinulate, verrucose. Sporata: giallochiaro. Ecologia: autunno, boschi radi di latifoglie termofile, soprattutto querce. Rara. Non comm. Russula pal/idospora J. Blum ex Romagn. - Di aspetto generale simile alle precedenti, pOSSiede carne interamente mite, spore con ornamentazlone costituita da verruche reticolate e, soprattutto, sporata crema carico, concolore alle lamelle. Non comune. Non comm.
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Sezione Archeinoe Heim ex Buyck et Sarnari. - Portamento "igroforoide", lamelle spaziate; carne rigida, ± imbrunente; spore piccolissime dalliornamentazione sabbiata.
1206 - Russula camarophylla Romagn. Pileo: 3,5-8 cm; da emisferico a centralmente depresso, piuttosto irregolare a maturità; superficie asciutta ed opaca, spesso finemente screpolata, ocra, con decolorazioni biancastre, presto macchiata di bruno. Lamelle: ocra chiaro, spesse e molto spaziate, decorrenti sul gambo. Stipite: 3-5 x 1-2,5 cm; cilindrico, duro; perforato in basso, finemente reticolato, biancastro, presto macchiato di bmno. Carne: biancastra, dura, difficilmente putrescibile, con odore simile a quello del pane, sapore mite. Spore: ovoidali 5-5,5 x 4-4,5 Jlm; sabbiate. Sparata: bianco puro. Ecologia: estate-inizio autunno; reperita presso aghifoglie e latifoglie miste, soprattutto faggio. Molto rara. Non comm. 432
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Famiglia Russ1daceae
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Sottogenere Heterophy/lidia Romagn. emendo Samari - Specie camose; margine pileico poco o niente scanalato, pileo verde, violetto, eccezionalmente bruno o pallidissimo; spore senza tacca amiloide; con dermatocistidi (poco evidenziabili in R. virescens); pigmento granulare costituito perlopiù da granuli extracellulari verde-nerastro nella subcutis.
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Sezione Indolentes Melzer et Zvara ( = sottosez. Cyanoxanthinae Singer) - Sporata bianca, biancastra, came generalmente di sapore mite, lamelle elastiche, lardacee, non friabili, reazione negativa al solfato di ferro (può diventare tardivamente grigio-verdastro); dermatocistidi piccoli e rari.
1207 -Russula cyanoxantha (Schaeff.) Fr. Pileo: 6-18 cm; da inizialmente globoso a depresso con l'età; margine intero, a lungo ricurvo; superficie untuosa e brillante con l'umido, di colore normalmente violetto-lilacino. Lamelle: crema-biancastro, elastiche, di consistenza lardacea, a volte anastomizzate all'attaccatura tra pileo e stipite. Stipite: 4-8 x 1,5-5 cm; cilindrico, bianco, talora sfumato di violetto. Carne: bianca; pigmentata di lilacino sotto la cuticola pileica; odore subnullo; sapore mite, lentamente grigio-verdastro con FeS0 4.Spore: ellittico-ovoidali; 8-8,5 x 5,5-7 11m; con verruche ± connesse. Sporata: bianco puro. Ecologia: dalla primavera all'autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie; molto comune ovunque. Comm.
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RU55ula langeì Bon - Ha carne dura e reagente rapidamente al verde con FeS04 : lamelle crema, elastiche e non lardacee.
1208 - RU5suia cyanoxantha f. peltereauì Singer - Possiede superficie pileica color verde, confondibile con R. heterophyllo. Russulo cyanoxanto f. cutefrodo (Cooke) Sarnari - POSSiede superficie pilelca screpolata e colorata di verde scuro.
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Sezione Heterophy/lae Fr. - Sporata da bianca a giallina, came da mite ad un po' piccante nelle lamelle, lamelle non lardacee e friabili, reazione al solfato di ferro generalmente positiva
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Sottosezione Heterophy/lae (Fr.) J. Schaeffer - Sporata bianca o crema, came di sapore integralmente mite, un po' imbrunente, reazione al solfato di ferro positiva, arancione vivo in pochi secondi, dermatocistidi piccoli e rari. 1209 - Russula heterophylla (Fr.) Fr. [= R. jurcata (Lam.) Pers.] Pileo: 5-14 cm; da globoso a depresso a maturità; margine intero, a lungo ricurvo; superficie asciutta ed opaca, fibrillosa, di tonalità verde, bruno-scuro nella f. adusta J.E. Lange. Lamelle: cremabiancastro, fitte, presto macchiate di bruno, di consistenza elastica, fortemente anastomizzate all'attaccatura tra pileo e stipite. Stipite: 3-5 x 3-4 cm; cilindrico, tipicamente attenuato alla base, bianco, macchiato di ocra in vecchiaia, Carne: bianca, dura; odore subnullo; sapore mite, talora appena piccante nelle lamelle, rapidamente rosso-arancio con FeS0 4. Spore: ovoidali-allungate; 5,57 x 4,5-6 11m; con verruche appena connesse. Sporata: bianco puro. Ecologia: nei boschi di latifoglie ed aghifoglie, su terreno acido. Primavera-autunno. Comune in area mediterranea. Comm. 1210 - Russula vesca Fr. Pileo: 4-12 cm; da inizialmente globoso a depresso con la maturazione; margine intero, poi scanalato; cuticola che, spesso, tende a ritirarsi verso il bordo, lasciando intravvedere carne e lamelle, superficie asciutta ed opaca, rosa ± carico, verde nella f. viridata. Lamelle: crema-biancastro, fitte, presto macchiate di bruno, ± elastiche. Stipite: 2,5-5 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, attenuato alla base, bianco, raramente sfumato di rosa, macchiato di ocra in vecchiaia. Carne: bianca, reagente al rosso-arancio con FeS04; odore debole; sapore mite, gradevole. Spore: ovoidali-allungate; 6-7,5 x 56 ~lm; con verruche ± connesse. Sporata: bianco puro. Ecologia: dalla primavera all'autunno; \atifoglie ed aghifoglie, in montagna assume spesso portamento lussureggiante; molto comune. Comm.
1211- Russula mustelina Fr. (= R.fu5ca Quél. 55. Josserand ) Pileo: 6-15 cm; a lungo globoso, un poco depresso in vecchiaia; margine intero, a lungo ricurvo; superficie asciutta e vellutata, di colore bruno-rossiccio. Lamelle: crema-giallastro, macchiate di bruno sul filo, elastiche. Stipite: 5-12 x 1,5-4 cm; cilindrico, assai robusto, bianco, macchiato di bruno. Carne: bianca, dura; odore sgradevole nei vecchi esemplari; sapore mite, rosso-arancio con FeS0 4. Spore: ovoidali; 7-10 x 6-8 11m, verrucose, parzialmente reticolate. Sporata: crema Ecologia: estateComm. autunno; boschi montani di abete; dove spesso cresce quasi interrata. Comune. 434
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Sottosezione Criseinae J. Schaeff. - Sparata da crema a giallina, sapore della carne dolce, appena piccante nelle lamelle dei giovani esemplari, lamelle fragili, reazione variabile al solfato di ferro; dermatocistidi generalmente voluminosi annerenti con reattivi sulfoaldeidici.
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1212 - Russula ochrospora (Nicolaj ex Quadr. et Rossi) Quadr. Pileo: 6-15 cm; da subgloboso a largamente depresso in vecchiaia; margine intero, a lungo involuto; superficie liscia ed asciutta, biancastra nei giovani esemplari, presto grigio-violetto con screziature verdi e brune. Lamelle: dapprima biancastre poi gialle a maturità, elastiche. Stipite: 4-6 x l,54 cm; cilindrico, di solito corto e robusto, bianco, macchiato di bruno. Carne: bianca; odore fruttato; sapore mite in ogni parte del basidioma, lentamente verde con FeS0 4. Spore: elitticheovoidali; 7,5-9 x 6,5-9 11m, verrucose, ± completamente reticolate. Sporata: ocra scuro, giallina. Ecologia: estate-autunno; in parchi pubblici, aree antropizzate, sempre sotto leccio. Comm. 1213 - Russula grisea (Batsch) Fr. Pileo: 6-10 cm; inizialmente subgloboso, poi depresso in vecchiaia; margine intero; superficie liscia, presto asciutta, violetta, grigio-bluastro, a volte con centro verdastro. Lamelle: dapprima biancastre poi gialle a maturità, il filo, verso il margine del pileo, risulta spesso colorato di viola, friabili. Stipite: 4-6 x 1,5-3 cm; cilindrico, bianco, talora sfumato di viola, infine macchiato di bruno. Carne: bianca, compatta; odore leggero; sapore appena piccante nelle lamelle, arancione con FeS04' Spore: ellittiche-ovoidali; 6,5-8 x 5,5-6,5 11m; verrucose, talora con brevi catenule. Sporata: crema. Ecologia: inizio primavera, autunno; sotto latifoglie ed aghifoglie. Poco comune. Comm. 1214 - Russula ionocholora Romagn... Ha dimensioni mediamente inferiOri, pileo di colore lilacino con diffusi toni verdastri e, soprattutto, sparata crema-pallido. SpeCie precoce, cresce più spesso in primavera; assente in area mediterranea. Poco comune.
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1215 - Russula pseudoaeruginea (Romagn.) Kuyper et Vuure Pileo: 3-8 cm; da subgloboso a depresso con l'età; margine appena scanalato; superficie asciutta e brillante, verde, spesso cosparsa di piccole macchie color ruggine, avorio nella f. galochroa Sarnari. Lamelle: da biancastre a crema con l'età, fragili. Stipite: 3-6 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, un po' attenuato alla base, bianco, macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, dura; odore fruttato; sapore appena piccante nelle lamelle, arancio con FeS04' Spore: ovoidali; 6,5-8,5 x 5,5-6,5 11m; verrucose, sub-reticolate. Sporata: crema. Ecologia: autunno; sotto querce. Poco comune. Comm. 1216 - Russula parazurea Jul. Schaff. Pileo: 5-10 cm; da subgloboso a nettamente depresso; margine intero; appena scanalato in vecchiaia, superficie asciutta e vellutata, spesso pruinosa, di colore vario, grigio-verdastro, violetto ± intenso, grigio-ardesia. Lamelle: da bianche a crema, friabili. Stipite: 3-6 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, bianco, sfumato di verde nella f. dibapha Romagn. Carne: bianca, abbastanza dura; odore subnullo; sapore acre nelle lamelle, arancio-pallido con FeS0 4. Spore: ovoidali; 6-8 x 5-6,5 11m; con verruche, reticolate. Sporata: crema pallido. Ecologia: estate-autunno; ubiquitaria. Comune. Comm. 1217 - Russulafaustiana Sarnari Pileo: 4-12 cm; da subgloboso a depresso; irregolare, appena scanalato in vecchia; superficie liscia ed asciutta, con toni ocracei molto pallidi, senza tracce di violetto. Lamelle: dapprima biancastre, crema a maturità, fragili. Stipite: 3-7 x 1,5-5 cm; cilindrico, bianco, macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, dura; odore indistinto; sapore appena piccante nelle lamelle, arancio-pallido con FeS04' Spore: ovoidali; 6,5-8 x 5,5-6,5 11m; verrucose, ± reticolate. Sporata: crema. Ecologia: Dalla primavera all'autunno; latifoglie (soprattutto faggio). Non comune. Comm. Tra le Russulae della sottosezione Griseinae con colori normalmente pallidi e dilavati, SI annoverano alcuni taxa controversi e non comuni distingUibili esclusivamente in base acaratteri microscopici, tra essi:
Russula galochroa (Fr.) Fr.- Piccola, (pileo di 6 cm) con peli cuticolari rigonfi espore con verruche isolate. Sotto latifoglie. Molto rara. Russula subtefurcata Romagn.- Pileo verde o Illacino, ha sparata crema e piccole spore (5,5-7,5 x4,5-6 ~m). Anch'essa molto rara. 1218 - Russula galochroides Sarnari - DI piccole dimensioni, con spore verrucose e reticolate , viene descritta dall'autore come speCie assoCiata all'ambiente mediterraneo, sotto querce sempreverdi assoCiate ad Erico arboreo, in autunno inoltrato.
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Famiglia Russulaceae
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1219 - Russula monspeliensis Sarnari Pileo: 2-4 cm; convesso, poi espanso, infine depresso; margine lievemente scanalato; superficie liscia, asciutta, finemente areolata, verdastra. Lamelle: crema chiaro a maturità, fragili. Stipite: 2-4 x 1-1,5 cm; cilindrico, bianco, macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, soda; odore fruttato o di pelargonio; sapore piccante nelle lamelle, arancio-pallido con FeS04' Spore: ovoidali; 7-9 x 5,57 Jlm; verrucose, talora connesse in corte catenule. Sporata: crema. Ecologia: autunno; cresce esclusivamente in ambiente mediterraneo in presenza di Cistus monspeliensis. Non rara nel suo habitat tipico, soprattutto in Sardegna. Comm. 1220 - Russula anatina Romagn. Pileo: 2,5-6 cm; inizialmente convesso, poi depresso a maturità; margine intero, poi appena scanalato; superficie asciutta ed opaca, pruinosa, tipicamente screpolata al margine, grigiastra, a volte con toni verdi. Lamelle: crema, fragili. Stipite: 2,5-4 x 1-1,5 cm; cilindrico, bianco, talora macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, soda; odore leggermente fruttato; sapore un po' piccante nelle lamelle; dapprima arancio-pallido, poi verde con FeS04. Spore: ovoidali; 5,5-7,5 x 5-8 Jlm; verrucose, raramente con catenule. Sparata: giallo-crema. Ecologia: estate-autunno; cresce in piccoli gruppi sotto latifoglie (boschi radi di querce), su terreno acido. Piuttosto rara. Comm. 1221 - Russula medullata Romagn. (= R. ferreri Singer) Pileo: 5-12 cm; da convesso a centralmente depresso; margine intero, poi appena scanalato; superficie brillante con l'umido, grigio-verde, spesso più pallido al centro. Lamelle: ocracee a maturità, fragili. Stipite: 3-8 x 1,5-3 cm; cilindrico, bianco, macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, soda; odore indistinto; sapore mite anche nelle lamelle; arancio-pallido con FeS04' Spore: ovoidali; 79 x 5-6,5 Jlm; con verruche raramente connesse. Sporata: ocra. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie (soprattutto betulle). Più comune nelle zone prealpine ed alpine. Comm. 1222 - Russula aeruginea Lindblad (= R. gmminieolor ss auet. Secr. ex Quél.) Pileo: 5-10 cm; dapprima convesso, infine depresso; margine intero; superficie liscia, umidiccia e brillante a tempo piovoso, grigio-verde pallido, a volte quasi biancastra, tipicamente cosparsa di macchie ocracee. Lamelle: crema chiaro, talvolta macchiate di bruno, fragili. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, bianco, sempre macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, soda; odore subnullo; sapore piccante nelle lamelle; rosa-arancio con FeS0 4. Spore: elissoidali; 7-9 x 5-6,5 Jlm; verrucose, con rare e brevi connessioni. Sporata: crema. Ecologia: estate-autunno, boschi misti con presenza di betulle ed abete rosso. Molto comune in zona alpina e prealpina. Comm.
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Russula atroglauca Einhell. - Con pileo piÙ scuro, ha carne dolce, sparata crema e spore diversamente ornate. Non comune. Comm.
1223 - Russula ilicis Romagn., Chevassut et Privat Pileo: 6-15 cm; inizialmente pulvinato, infine largamente depresso; margine intero, superficie brillante ed untuosa a tempo umido, grigio-pallido, avorio, con sfumature rosate e presenza di macchioline ocracee. Lamelle: crema a maturità, spesso macchiate di ocra, molto fitte, fragili. Stipite: 3-6 x 2-4 cm; cilindrico, svasato sotto le lamelle, bianco, macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, dura e compatta; inodore; sapore piccante nelle lamelle; lentamente verdastra con FeS0 4. Spore: ovoidali; 6,5-9 x 5-7 Jlm; bassamente verrucose, reticolate. Sporata: ocra. Ecologia: autunno; sotto querce su terreno calcareo, soprattutto lecci. Abbastanza comune in area mediterranea. Comm. 1224 - Russula virescens (Schaeff.) Fr. Pileo: 5-10 cm; dapprima convesso e globoso, infine depresso in vecchiaia; margine intero, con possibili fessurazioni a maturità; superficie asciutta ed opaca, tipicamente screpolata e dissociata in placche irregolari, spesso di colore biancastro nei giovani, poi verde, ± intenso. Lamelle: crema a maturità, spesso macchiate di oera, piuttosto fragili. Stipite: 4-8 x 2-5 cm; cilindrico, attenuato verso la base, bianco, macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, dura nei giovani, poi friabile; di odore debole, poi sgradevole (di formaggio) con l'avvizzimento; sapore dolce, rosa-arancio con FeS0 4. Spore: ovoidali; 7,2-9 x 5,5-6,5 Jlm; verrucose, talvolta con presenza di catenule. Sporata: crema biancastra. Ecologia: estate, inizio autunno; sotto latifoglie su terreno acido. ± comune. Comm. 438
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Famiglia Russulaceae
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Sottogenere Amoenu/a Sarnari - Cappello policromo vellutato, carne dolce con odore di crostacei cotti o topinambur; spore senza tacca amiloide e basidi più larghi di quelli delle specie del sottogenere precedente. Dermatocistidi assenti.
1225 - Russula amoena Quél. Pileo: 2-4,5 cm; dapprima convesso, infine depresso a maturità; margine intero, poi appena scanalato; superficie vellutata, untuosa, spesso cosparsa di pruina, solitamente con toni violetti, a volte completamente rossa. Lamelle: crema a maturità, con il filo talora colorato di rosso, fragili. Stipite: 1,5-3 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, svasato sotto le lamelle, con sfumature rosse di estensione ed intfmsità variabili. Carne: bianca, soda; odore tipico di Lactariusoolemus; reazione color violetto con fer'Olo; sapore mite. Spore: ovoidali; 6,5-8 x 5,5-7 ]lm; verrucose, spesso parzialmente reticolate. Sporata: crema. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Piuttosto comune. Comm. 1226 - Russula amoenicolor Romagn. Pileo: 4-10 cm; inizialmente convesso, infine depresso con l'età; margine intero, poi scanalato; superficie vellutata, untuosa, spesso pruinosa, dai colori variabili, dominati da toni violetti e verdi. Lamelle: crema a maturità, fragili. Stipite: 3-7 x 1-3 cm; cilindrico, piuttosto robusto, raramente bianco, più spesso intensamente sfumato di rosa. Carne: bianca, abbastanza soda; odore di Lactarius volemus, di solito intenso e sgradevole; reazione brunastra con fenolo; sapore mite. Spore: subglobose; 6,5-8,5 x 5,5-8 ]lm; verrucose, reticolate. Sporata: crema. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Più comune in zona mediterranea sotto querce, in terreno ± acido. Comm. 1227 - RusS'ula violeipes Quél. Pileo: 5-10 cm; da inizialmente globoso a nettamente depresso a maturità; margine intero, presto scanalato; superficie untuosa, talora pruinosa, dai colori molto variabili (interamente giallo limone nella f. Citrina Quél.). Lamelle: crema a maturità, fragili. Stipite: 4-7 x 1,5-3 cm; cilindrico, ± robusto, un po' rastremato alla base, raramente bianco (così nella f. Citrina), più spesso intensamente sfumato di rosa. Carne: bianca, abbastanza consistente; odore di crostacei cotti; sapore mite. Spore: subglobose; 6,5-9 x 6,5-8 ]lm; verrucose, reticolate. Sporata: crema. Ecologia: prevalentemente estiva; boschi misti. Molto comune nei castagneti cedui prealpini, su terreno acido. Comm.
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Sottogenere /ngratu/a Romagn. - Basidiomi carnosi; margine pileico scanalato-tubercolato, pileo ocra, bruno-rossiccio, spesso dotato di glutine; stipite cavernoso, carne con odore intenso esapore generalmente acre, reagente in modo ± notevole alle basi forti, spore con tacca amiloide; sparata crema o bianca. Alcune specie prowiste di velo.
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Sezione Ingratae (Quél.) Maire - Velo assente, pileo tubercolato, pigmento parietale, spore prive di tacca amiloide.
1228 - Russulafoetens Perso Pileo: 6-20 cm; globoso, a lungo convesso, depresso solo a maturità; margine tubercolato; superficie umida e vischiosa, sempre ricoperta di glutine nei giovani, dalle tonalità ocra-rossiccio. Lamelle: crema, macchiate di bruno, fragili. Stipite: 6-14 x 2-5 cm; cilindrico, spesso tozzo e robusto, cavernoso, crema. Carne: crema, macchiata di bruno, piuttosto fragile; odore di varechina, sgradevole; sapore acre; reazione al KOH negativa. Spore: subglobose ; 8-10 x 6,5-8 ~lm; verrucose. Sporata: crema. Ecologia: estate-autunno; comune nei boschi misti. Più rara in zona mediterranea. Non comm. 1229 - Russula subfoetens \Vm. G. Sm. Pileo: 5-15 cm; inizialmente globoso, poi convesso, infine depresso negli esemplari maturi; margine tubercolato; superficie umida e vischiosa, poco o niente glutinosa, ocra-rossiccio, più scura con l'invecchiamento ed il secco. Lamelle: crema, con macchie brune, fragili. Stipite: 5,5-12 x 1,5-4 cm; cilindrico, robusto, crema. Carne: crema, macchiata di bruno, fragile; odore di varechina, meno intenso che inR.foetens; sapore ± acre; reazione al KOH giallo-arancio. Spore: subglobose; 7-9,5 x 68 ]lm; verrucose, talvolta con brevi catenule. Sporata: crema. Ecologia: estate-autunno, latifoglie miste. Rara in area mediterranea, abbastanza comune in boschi subalpini. Non comm. 1230 - Russula inamoena Sarnari - Macroscopicamente affine alla precedente, possiede carne che reagisce debolmente al KOH, spore piccole (6,5-8 x 5,5-12
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con ornamentazioni rilevate ed habitat presso querce in ambiente mediterraneo. Rara,
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Famiglia Russulaceae
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1231 - Russula laurocerasi Melzer (= R. jragrans Romagn.; R. grata Britzelm.) Pileo: 4-8 l'm; da inizialmente eonvesso a quasi appianato; margine nettamente tubercolato; superficie inizialmente umida e vischiosa ma sempre priva di glutine, lucente col secco, ocra-rossiecio, imbrunente con !'invecehiamento. Lamelle: crema, spesso macchiate di bruno, fragili. Stipite: 4,58 x 1,5-3 cm; cilindrico, ± slanciato, biancastro. Carne: crema, macehiata di bruno, piuttosto fragile; odore tipico e piacevole, di mandorle amare; sapore appena acre nelle lamelle; reazione al KOH negativa. Spore: arrotondate; 7-9 x 7-8 ].1m; con alte creste alate. Sparata: crema chiaro. Ecologia: estate-autunno; comune nei boschi misti prealpini. Rara in ambiente mediterraneo. Non comm. 1232 - Russula fragrantissima Romagn. - Possiede margine pileico poco scanalato, colore ocra chiaro espore con omamentazione non molto evidente. La carne, mite, ha odore particolarmente intenso, Simile a quello dell'anice. Sotto latifoglie. Molto rara.
Non comm.
1233 - Russula il!ota Romagn. Pileo: 4-10 cm; da inizialmente globoso a convesso, infine depresso a maturità; margine tubercolato; superficie umida e vischiosa, ocra-biancastro, macchiata di bruno con l'età, talora ricoperta da glutine VIOletto. Lamelle: crema, tipieamente macchiate di bruno sul filo, fragili. Stipite: 4-9,5 x 23 cm; robusto, cilindrico, cavernoso, crema-biancastro, macchiato di brunastro. Carne: crema, di aspetto sporco, piuttosto fragile; odore simile a quello di R. laurocerasi ma eon elementi sgradevoli; sapore piccante. Spore: subglobose; 7-9 x 7-8 ].1m, con creste meno evidenti rispetto a quella diR. laurocerasi. Sparata: crema. Ecologia: estate-autunno; in boschi misti. Non comune. Non comm. 1234 - Russula sararia Fr. Pileo: 5-9 cm; da inizialmente emisferico a leggermente depresso in vecchiaia; margine ± tubercolato; superficie inizialmente umida, bruno-nerastro, talvolta ocracea, tipicamente macchiata di bruno-ruggine. Lamelle: crema, fragili. Stipite: 3-7 x 1,5-2,5 cm; abbastanza robusto, cilindrico, cavernoso, crema-biancastro. Carne: bianca, ingrigente, ± soda; odore spermatico al taglio, poi di varechina; sapore acre. Spore: ovoidali; 6,5-8,5 x 5,5-7,5 ].1m, verrucose. Sparata: crema. Ecologia: estateautunno; ai margini di boschi misti, spesso in ambiente mediterraneo. ± comune. Non comm. 1235 - Russula amoenolens Romagn. - Più piccola della precedente (pileo 3-6 cm di diametro), ha colorazione bruno-nerastro, bruno bistro, con lamelle abbastanza spaziate, talora sfumate di grigiastro. La carne, acre, ingrigente e piuttOSto fragile, ha odore spermatico o di R. amomo. Le spore misurano 6,5-8,5 x 5-6,5 ~rn. Cresce in radure ed in boschi di varie essenze arboree. Comune. Non comm.
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1236- Russula praetervisa Sarnari (= R. pectinatoides ss. auct.) Pileo: 4-8 cm; dapprima emisferico, poi leggermente depresso in vecchiaia; margine nettamente tubercolato; superficie liscia, oeracea, con gradazioni e tonalità variabili, talvolta con il centro più scuro, macchiata di bruno-ruggine. Lamelle: crema-biancastre, fragili. Stipite: 4-7,5 x 1,5-2 cm; ± slanciato, cilindrico, cavernoso, biancastro, spesso tipicamente maculato di rosso alla base, carattere non sempre presente. Carne: bianca, con odore fruttato o di gomma; sapore mite ma sgradevole. Spore: ovoidali, allungate; 7-8,5 x 5,5-7 ].1m; verrucose, ± reticolate. Sparata: crema. Ecologia: estate-autunno; in radure di boschi di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm.
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1237 - Russula farinipes Romell - Di piccole dimenSioni (pileo di 3-6 cm), ha margine pileico brevemente scanalato, carne molto acre
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di gradevole odore fruttato, lamelle spaziate, sporata bianca. Cresce nei boschi 5ubalpini di latifoglie (soprattutto nOCCIolo) Non comm.
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Sezione Subvelatae Singer - Specie dotate di un velo primordiale formato da ife, rosse a contatto con basi forti.
1238 - Russula insignis QuéL [ = R. livescens (Batsch) QuéL ss. Bres., ss. J.E. Lange] Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, nettamente depresso con l'età; margine ± tubercolato; superficie liscia, inizialmente umida, lucente col secco, grigio-brunastro, spesso con presenza del velo giallastro. Lamelle: l'rema-biancastro, fragili. Stipite: 3-7 x 1-2 cm; robusto, cilindrico, cavernoso, biancastro, tipicamente ricoperto, verso la base, da residui gialli di velo, che reagisce al rosso porpora con KOH. Carne: bianca, piuttosto soda; odore ± gradevole e sapore mite. Spore: ovoidali; 7-8 x 5,5-6,5 ].1m; verrucose, reticolate. Sparata: crema. Ecologia: estate-autunno, ai margini dei boschi di latifoglie xerofile, talora in ambienti antropizzati sotto leccio. Poco comune. Non comm. 442
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Famiglia Russnlaceae
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Sezione Felleinae (Melzer et Zvara) Sarnari - La sola specie che la rappresenta ha stipite non cavernoso, il margine pileico striato, non tubercolato, e la sparata bianca, nonché spare con tacca amiloide estruttura della pileipellis tipo cutis.
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1239 - Russulafellea (Fr.) Fr. Pileo: 4-8 cm; inizialmente globoso e a lungo convesso, infine appena depresso in vecchiaia; margine solcato a maturità; superficie liscia ed untuosa, bruno-ocraceo, più scura al centro. Lamelle: crema-biancastro, abbastanza spaziate, fragili. Stipite: 4-7,5 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, piuttosto slanciato e fragile, biancastro. Carne: bianca, ingrigente a tempo umido; con intenso odore fruttato (mela?) e sapore acre. Spore: ovoidali; 7-9,5 x 6-8 Jlm; verrucose, reticolate. Sparata: bianca. Ecologia: autunno; nei boschi subalpini di latifoglie, spesso in faggeta. Abbastanza comune. Non comm.
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Secondo alcuni autori questa specie sarebbe da inserire nella sottosezione Felleinoe, sezione Russulo, sottogenere Russulo.
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Sottogenere Russula emendo Sarnari - Specie policrome dai colori di solito accesi, con sporata da bianco a glallo- scuro, carne da mite a pepata, talora amara, odore variabile; pigmento vacuolare, spore con tacca amiloide; dermatocistidi generalmente da unicellulari a pluricellulari, nudi, o raramente decorati da incrostazioni acido-resistenti o accompagnati da ife primordiali. In due sezioni (Lilaceinae ed Amethystinae) dermatocistidl assenti con sola presenza di ife primordiali incrostate o nude.
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Sezione Russula - Comprende specie policrome con sporata da bianco a giallo-scuro; prive di velo; con carne pepata; dermatocistidi evidenti, uni-pluricellulari, generalmente nudi (incrostati nella sez. Rubreinae).
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Sottosezione Russula - Sporata bianca, raramente crema, stipite non sfumato di rosso, lamelle non decorrenti, carne da immutabile ad ingrigente, talora ingiallente, odore sempre awertibile, dolce, di acetato di amile, di noce di cocco, mai di pelargonio; dermatocistidi evidenti, uni-pluricellulari, sempre nudi.
1240 - Russula atropurpurea (Kromb.) Britz. (= R. krombholzii Schaef.; R. undulata Velen.) Pileo: 5-12 cm; da inizialmente convesso a nettamente depresso in vecchiaia; margine scanalato nei vecchi esemplari; superficie liscia e brillante, dal colore variabile, spesso viola-nerastro al centro e rosso al disco (giallo-verdastro nella 1241 - f. dissidens Zv3xa). Lamelle: crema, fragili. Stipite: 3-7 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, slanciato, spugnoso, biancastro, ingrigente per imbibizione. Carne: bianca, ingrigente a tempo umido, piuttosto soda, con odore fruttato debole e sapore appena acre. Spore: ovoidali; 7-9 x 5,5-7 Jlm; verrucose, reticolate. Sparata: bianca. Ecologia: estate-autunno; nei boschi ombrosi di latifoglie ed aghifoglie (soprattutto castagneti cedui). Molto comune. Non comm. 1242 - Russulafragilis (Pers.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da convesso ad appena depresso con l'età; margine scanalato con l'età; superficie brillante, colore variabile, prevalentemente verde e violetto (giallo nella varo gilva Einhellinger). Lamelle: bianche abbastanza spaziate, con filo eroso, fragili. Stipite: 2-5 x 1-2 cm; cilindrico, bianco, un po' ingrigente. Carne: bianca, ingrigente a tempo umido, fragile, odore vagamente di cocco, piacevole; sapore acre. Spore: subglobose; 7-10 x 6,5-8 Jlm; verrucose, reticolate. Sparata: bianca. Ecologia: autunno; sotto latifoglie ed aghifoglie. Molto comune in tarda stagione. Non comm.
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1243 - Russula aquosa Leclair - Possiede pileo di colore rosso-violetto, carne assai fragile di odore fruttato e sapore appena acre, lamelle bianche abbastanza spazlate e, soprattutto, predilezione per l'ambiente alpino presso sfagni di montagna. Rara.
Non comm.
1244 - Russula atrorubens Quél. Pileo: 4-6 cm; inizialmente convesso, poi depresso con l'età; margine appena scanalato a maturità; superficie liscia e brillante, spesso viola-nerastro al centro e rossa al margine. Lamelle: crema, fragili, con il filo intero. Stipite: 3-6 x 1,5-2 cm; cilindrico, slanciato, bianco. Carne: bianca, con odore fruttato (come in R.fmgilis); sapore acre. Spore: ovoidali; 6,5-8 x 5-6,5 Jlm; verrucose e reticolate. Sparata: bianca. Ecologia: estate-autunno; nelle abetaie di montagna. Non comune. Non comm. 1245 - Russula poikilochroa f. eliochroma Sarnari - Ha pileo di colore giallo intenso; la specie tipo ha colori e fattezze simili a quelli di R. frogilis, lamelle bianche con filo intero, spore nettamente reticolate e crescita sotto quercia. Poco comune. Non comm. 444
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1246 - Russula pumila Rouzeau et F. Massart Pileo: 2-3,5 cm; da inizialmente globoso a convesso, infine appena depresso nei vecchi esemplari; margine nettamente scanalato a maturità; superficie liscia e brillante, viola-nerastro al centro, rossa al margine, talora con sfumature gialline. Lamelle: crema, abbastanza spaziate, fragili. Stipite: 2,5-5 x 1-2 cm; cilindrico, ± slanciato, bianco ma presto nettamente ingrigente. Carne: bianca, talora giallina, fortemente ingrigente a tempo umido, fragile; odore nullo; sapore acre. Spore: ovoidali; 9-11 x 6,5-8 11m; verrucose, parzialmente reticolate. Sparata: biancastra. Ecologia: autunno; Non comm. esclusivamente nei boschi ripariali presso Alnus glutinosa. Rara. Russula alnetorum Romagn. - Affine al taxon precedente, si distingue per l'ambiente di crescita presso Alnus viridis. Non comm. 1247 - Russula betularum Hora [=' R. emetica val'. betularum (Hora) Romagn.] Pileo: 2-4,5 cm; da globoso a un po' depresso in vecchiaia; margine scanalato con l'età; superficie brillante con l'umido, di colore rosa chiaro. Lamelle: bianche, con filo intero o seghettato, fragili. Stipite: 3-5 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato, fragile, bianco, ± ingrigente. Carne: bianca, ingrigente con l'umido, fragile, odore debole fruttato, sapore acre. Spore: ovoidali 3-5 x 0,5-1 11m; verrucose, reticolate. Sparata: bianca. Ecologia: autunno, presso betulle. Non comune. Non comm 1248 - Russula solaris Ferd. et Winge Pileo: 3-6,5 cm; inizialmente globoso, poi ± depresso; margine da scanalato a tubercolato con l'età; superficie untuosa, giallo-arancione, con tonalità più scure al centro. Lamelle: crema, abbastanza spaziate, fragili. Stipite: 4-6,5 x 1,5-2 cm; cilindrico, slanciato, talora ingrossato alla base, si frattura facilmente alla pressione, bianco, a volte macchiato di giallo. Carne: bianca, piuttosto fragile con odore di mostarda o sottaceti e sapore mite. Spore: ovoidali; 8-9,5 x 6-7 11m; verrucose, con rare connessioni. Sparata: crema. Ecologia: estate-autunno; in faggeta. Poco comune. Non comm. 1249 - Russula raoultii Qué!. Pileo: 2-4 cm; da globoso ad appena depresso; margine scanalato a maturità; superficie umidiccia, di colore pallido, giallo-citrino, più scura al centro. Lamelle: crema, abbastanza spaziate, fragili. Stipite: 2-4 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, bianco, un po' ingrigente. Carne: bianca, piuttosto fragile con odore fruttato e sapore acre. Spore: ovoidali; 8-9,5 x 6-7 11m; verrucose, reticolate. Sparata: bianca. Ecologia: in estate-autunno in boschi subalpini di latifoglie. Non comune. Non comm
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1250 - Russula emetica (Schaeff.) Perso Pileo: 5-10 cm; campanulato nei giovani basidiomi, poi progressivamente appianato e centralmente-depresso con l'età; margine intero, infine brevemente scanalato; superficie liscia e brillante a tempo piovoso, rosso-vivo. Lamelle: inizialmente bianche, poi con riflessi crema-giallastro, abbastanza fragili. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, spesso claviforme, bianco candido, mai sfumato di rosso. Carne: bianca, piuttosto soda; odore fruttato; reazione al guaiaco subnulla; sapore molto acre. Spore: obovoidali; 9-10,5 x 7,5-9 11m; echinulate, reticolate. Sparata: biancastra. Ecologia: in estate, nelle abetaie alpine, spesso tra gli sfagni ed il muschio. Non molto comune. Tossico
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1251 - Russula griseascens (San et Gaugé) Marti - Ha lamelle più spaziate, carne del pileo ingrigente e reazione positiva alla tintura di guaiaco; le spore misurano 7-9 x 5,5-7 ~m e sono bassamente ornate. L habitat è lo stesso di R. emetica. Comune. Tossico
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1252 - Russula mairei Singer ( =' R. nobilis Ve!.) Pileo: 4-7 cm; da convesso a ± centralmente depresso in vecchiaia; margine intero, poi appena scanalato; superficie brillante con l'umido, di un rosso ± saturo, spesso con decolorazioni rosa-biancastro. Lamelle: bianche, abbastanza fragili, spesso con riflessi verde-azzurro. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; da cilindrico a ± claviforme, robusto, bianco, un po' macchiato di ocra con l'età. Carne: bianca, piuttosto soda con odore di cocco e sapore acre. Spore: ovoidali; 6,5-8,5 x 5,5-7 \lm, verrucose, l'eticolate. Sparata: biancastra. Ecologia: in autunno; sotto latifoglie, soprattutto in faggeta. Comune. Tossico
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Russula nana Killerm. - Possiede piccole dimensioni (pileo di 2-3 cm di diametro) e spore ellissoidali verrucose e reticolate. L habitat
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è costituito dalla microselva alpina. Piuttosto comune durante il periodo estivo in alta montagna.
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Tossico
Fam iglia Ru. S'SU,aceae l
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1253 - Russula silvestris (Singer) Reumaux [= R. emetica f. silvestris Singer; R. emeticella (Singer) Romagn.] Pìleo: 2,5-4,5 cm; inizialmente convesso, poi centralmente depresso a maturazione; margine intero, poi nettamente scanalato; superficie umida e brillante, rosso ± saturo, talora con decolorazioni rosate. Lamelle: bianche, abbastanza fragili. Stipite: 1,5-4,5 x 0,5-1,5 cm; ± slanciato, cilindrico, facilmente fratturabile, bianco candido. Carne: bianca, fragile; odore di cocco; sapore acre. Spore: ovoidali; 7-10 x 6,5-S,5 11m, echinulate, reticolate. Sporata: bianca. Ecologia: estate-autunno; nei boschi muscosi di latifoglie (soprattutto castagni) ed aghifoglie, su terreno acido. Comune. Tossico 1254 - Russula consobrina (Fr.) Fr. Pileo: 6-10 cm; da globoso in gioventù a convesso-ombelicato, infine un poco depresso a maturità; margine intero, poi brevemente scanalato; superficie liscia, lucida col secco, uniformemente grigiastra o bruno-rossastro. Lamelle: biancastre, fragili. Stipite: 3,5-7 x 1,5-3 cm; robusto, irregolare, talora un po' ingrossato verso la metà, biancastro, raramente ingrigente. Carne: bianca, dura; odore fruttato; sapore molto acre. Spore: subglobose, ellissoidali; S-10 x 6,5-S ].1m; echinulate, reticolate. Sporata: crema. Ecologia: estate-autunno; nelle peccete di montagna. Poco comune. Tossico
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Sottosezione Sardoninae Singer - Sporata da bianca (R. luteotacta) a crema, ocra; carne dura,rigida; stipite spesso sfumato di rosa-rosso o violetto.
1255 - Russula sanguinea Fr. [= R. sanguinaria (Shumach.) Rauschert] Pìleo: 5-10 cm; da convesso a depresso in vecchiaia, spesso con presenza di umbone ottuso, talora lobato; margine intero; superficie brillante ed untuosa con l'umido, rossa (gialla in f. sulphurea Ve!.), spesso con decolorazioni crema-biancastro. Lamelle: crema, arcuate e spesso decorrenti. Stipite: 3-6 x 1,2-4 cm; slanciato, cilindrico, bianco, sfumato di rosso, talora un po' ingiallente. Carne: bianca, ingiallente, dura; odore fruttato; sapore acre. Spore: obovoidali; 7-9 x 6-7 ].1m; echinulate, verrucose, crestate. Sporata: crema-ocra. Ecologia: in autunno; nelle pinete. Comune. Non comm. 1256 - Russula rhodopus Zvàra - Possiede lamelle arcuate e non decorrenti, pileo di colore rosso brillante, quasi laccato, spore ornate da basse verruche reticolate. Lhabitat è costituito dalle peccete di montagna. Non molto comune. Non comm. 1257 - Russula sardonia Fr. (= R. drimeia Cooke; R.chrysodacryon Singer) Pileo: 4-S cm; da convesso a depresso nei vecchi esemplari, con eventuale presenza di largo umbone centrale; margine intero o poco scanalato; superficie liscia, untuosa, violetta, con intensità variabile (gialla nella varo mellina Melzer). Lamelle: gialle, fragili, spesso ± decorrenti. Stipite: 3-S x 1,5-2,5 cm; slanciato ma robusto, cilindrico, bianco, spesso sfumato di rosso. Carne: bianca, dura, con odore fruttato e sapore acre, rossastro a contatto con KOH. Spore: ovoidali; 7-9 x 6,5-7,5 11m; echinulate, crestate. Sporata: crema. Ecologia: in autunno; nelle pinete. Molto comune. Non comm. 125S - Russula cavipes Bntzelm. - Condivide con la specie precedente la reazione della carne a contatto con KOH, ha dimensioni minori (pileo 2-6 cm), stipite bianco e cavo, carne fragile con odore fruttato. Cresce sotto abete bianco. Non comune. Non comm. 1259 - Russula queletii Fr. Pileo: 3-6 cm; dapprima convesso, poi depresso in vecchiaia; margine intero, poi scanalato; superficie liscia, violetta, spesso più scura al centro. Lamelle: bianche, fragili. Stipite: 3-S x 1-2 cm; ± slanciato, cilindrico, bianco alla base, spesso sfumato di rosso. Carne: bianca, fragile; odore fruttato di mela (R.fellea); acre. Spore: ellissoidi-ovoidali; 7,5-10 x 6-Sl1m; echinulate. Sporata: crema scuro. Ecologia: estate-autunno; nelle abetaie di montagna. Molto comune. Non comm. 1260 - Russula torulosa Eres. Pileo: 5-S mm; da inizialmente convesso a depresso con la completa maturazione; margine intero, poi scanalato; superficie liscia, brillante a tempo umido, violetta, rossastra, talora con decolorazioni crema-verdastro. Lamelle: bianche, abbastanza fragili. Stipite: 2,5-6 x 1,5-2,5 cm; tozzo e tarchiato (ma non sempre), cilindrico, bianco, spesso sfumato di rosso. Carne: bianca, ± consistente; odore fruttato di mela, sapore ± acre. Spore: ovoidali; 7-9 x 5,5-7 ].1m; echinulate, reticolate. Sparata: crema scuro. Ecologia: autunno; in pineta; soprattutto in tarda stagione. Comune. Non comm. 448
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Famiglia Russ1llaceae
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1261 - Russula gracillirna J. Schaeffer Pileo: 2-5 cm; da convesso a depresso in vecchiaia, spesso umbonato; margine scanalato; superficie brillante con l'umido, rosso-violetto con varie sfumature. Lamelle: crema, fragili, talora decorrenti. Stipite: 3-7 x 1-2 cm; cilindrico, slanciato, fragile, bianco, spesso sfumato di rosso. Carne: bianca, fragile; odore fruttato; sapore acre. Spore: ovoidali; 7-9 x 5-6,5 11m; echinulate, verrucose. Non comm. Sporata: crema chiaro. Ecologia: autunno; nei boschi radi di betulla. Non comune. 1262 - Russu/a exa/bicans (Pers.) Meller et Mra (= R. pulchel/a I.G. Borshch) - Possiede dimenSioni maggiori (pileo 4-9 cm) e portamento robusto, colore pileico rosa con sfumature verdastre che tende a sbiadire, stipite che ingrigisce atempo umido ed alla manipolazione, espore con verruche connesse. Sotto betulla, anche nei parchi cittadini. PiuttOSto rara. Non comm.
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1263 - Russula persicina Krombh. Pileo: 4-8 cm; da inizialmente convesso a depresso con l'età; margine intero; superficie liscia, untuosa con l'umido, rosso ± vivace, spesso con nette decolorazioni biancastre. Lamelle: crema, arcuate e spesso ± decorrenti. Stipite: 3-8 x 1,5-3,5 cm; cilindrico, ± slanciato, bianco, spesso sfumato di rosso. Carne: bianca, ± ingiallente, soda; odore debole fruttato; sapore acre. Spore: ovoidali; 6-8 x 5,5-6,5 11m; verrucose, con connessioni. Sporata: crema. Ecologia: autunno; in boschi di latifoglie, soprattutto querce e carpini su terreno caleareo. Più comune in tarda stagione. Non comm.
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1264 - Russu/a /ufeotada Rea - Ha dimenSioni mediamente inferiori (pileo 3-6 cm), pileo che tende facilmente a decolorare (non rari esemplari interamente biancastri) e lamelle spaliate, spesso anastomosate e nettamente decorrenti; la carne ingiallisce in modo intenso. Nei boschi aperli e soleggiati di latifoglie, soprattutto querce. Meno diffusa della precedente. Non comm.
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Sottosezione Violaceine (Romagn.) Samari - Sparata crema-pallido, carne generalmente ingrigente, talvolta ingiallente, odare pronunciato di foglie di pelargonio.
1265 - Russula pelargonia Niolle Pileo: 2-4,5 cm; da inizialmente convesso a nettamente depresso in vecchiaia; margine scanalato, ± tubercolato; superficie liscia, ± brillante con l'umido, violetta, spesso con decolorazioni verdi (interamente giallo-verdastro nella varo citrinovirens Sarnari). Lamelle: bianche, spaziate, fragili. Stipite: 2-5,5 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, slanciato, bianco, spesso ingrigente. Carne: bianca, ingrigente per imbibizione, fragile con odore bifasico: inizialmente di geranio, poi, con l'avvizzimento, di aringa; sapore nettamente acre. Spore: ovoidali; 7-8,5 x 5,5-7,5 11m; echinulate, ± reticolate. Sporata: bianca. Ecologia: estate-autunno; in radure e boschi aperti di latifoglie. Comune. Non comm. Russu/a innocua (Singer) Romagn. ex Bon (= R. smaragdina Quél. ss. Lange., ss. KOhner. et Romagn.) -Specie piccola (pileo 1,5-3,5 cm) con lamelle spaliate, superficie verde chiaro, carne ingrigente con leggero odore di pelargonio espore ornate da verruche isolate ed appuntite Lhabilat è costituito da boschi dllatifoglie, soprattutto faggete e carpineti. Rara. Non comm.
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Sottosezione Urentes Maire - Sparata gialla, eccezionalmente ocra, stipite raramente sfumato di rosa-rosso. Dermatocistidi uni-pluricellulari, talvolta diverticolati, sempre privi di incrostazioni.
1266 - Russula rnaculata Quél. et Roze Pileo: 4,5-10 cm; da inizialmente convesso in gioventù a depresso con la vecchiaia; margine appena scanalato; superficie liscia, brillante con l'umido; rosso-arancio, talora con decolorazioni crema e quasi sempre cosparsa da tipiche macchie brunastre. Lamelle: ocra-giallastro, macchiate di bruno con l'età. Stipite: 4-8,5 x 1,5-3,5 cm; cilindrico, slanciato, biancastro, raramente sfumato di rosso, si macchia di bruno in modo ± intenso. Carne: bianca, presto imbrunente, soda con odore simile a legno di matita (legno di cedro) e sapore ± acre. Spore: ovoidali; 8-10 x 7,5-9,5 11m, echinulate o ± crestate. Sporata: gialla. Ecologia: sotto latifoglie (querce) su terreno calcareo. ± comune. Non comm.
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1267 - Russu/a g/obispora (l. Blum) Bon - Possiede colore plieico variabile, mai rosso puro, spesso con sfumature violette, che tende facilmente a decolorare al crema-ocraceo; la carne e le lamelle, fragili, si macchiano di bruno-giallastro con intensità. Lodare vagamente fruttato possiede spesso componenti non gradevoli, mentre il sapore, che può risultare interamente dolce, è di norma pepato. Le spore, arrotondate ed ornate da verruche Isolate, hanno forma tipicamente subglobosa e dimensioni rilevanti (9-12 x8,5-11,5 ~m). Estate-autunno; in boschi radi di latifoglie. Abbastanza comune sotto faggi e querce mediterranee. Non comm.
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Famiglia Russulaceae
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1268 - Russula badia Quél. Pileo: 6,5-12 cm; da inizialmente convesso a depresso a m,lturazione; margine poco seanalato; superficle normalmente opaca, spesso corrugata, bruno-violacco, bruno-rossastro, talvolta con decolorazioni irregolari e macchie crema-oeraceo. Lamelle: fitte, inizialmente ocra, giallastre a maturità. Stipite: 4,5-9 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, slanciato, biancastro, raramente sfumato cii rosso. Carne: bianca, dura; odore simile a legno di matita temperata o di legno di cedro; sapore molto acre in ogni parte Spore ovoidali-ellisoidi; 8-9,5 x 6,5-8 11m, verrucose, parzialmente reticolate Sparata: ocra scuro. Ecologia: estate; presso abetaie di montagna. Non molto comune. Non comm 1269 - Russula decipiens (Singer) Kuhner et Romagn Pileo: 5-10 cm; da inizialmente convesso a depresso nei vecchi esemplari; margine appena scanalato; superficie liscia, ± lucida a tempo umido, opaca col secco, rosso-arancio, rosso-vinoso, spesso decolorata di ocra al centro. Lamelle inizialmente gialle, arancio a maturità. Stipite: 3-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, slanciato e attenuato alla base, biancastro, ingrigente alla manipolazione. Carne: bianca, soda; odore simile a legno di matita o di cedro; sapore ± acre Spore: ovoidali; 7-9,5 x 6,5-8 11m; verrucoso-echinulate, ± l'eticolate. Sporata: giallo carico. Ecologia: estate-autunno; boschi di latifoglie (soprattutto querce su terreno calcareo). Comune in tarda stagione. Non comm
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1270 - Russula intermedia PKarst ( = R. mesospora Singer; R. lundellii Singer) - Ha dimensioni notevoli (pileo 8-14 cm), superlicie brillante di colore rosso-arancio, spesso decolorata di giallo al centro (ricorda R aurea) e, soprattutto, piccole spore echinulate parzialmente reticolate (6,5-8 x &-7 ~m). Estate-autunno; specie montana, si associa soprattutto avarie specie di betulla Piuttosto rara. Non comm. 1271 - Russula cuprea (Krombh.) J.E Lange Pileo: 2,5-6,5 cm; da inizialmente convesso in gioventù a fortemente depresso con l'età; margine nettamente scanalato, talora un po' tubercolato; superficie liscia, opaca col secco cii coJore variabile, rossastra, bruno-vinoso, spesso decolorata di ocra-verdastro al centro. Lamelle: dapprima ocra, infine gialIa-arancio, molto fragili. Stipite: 2,5-6 x 1-2 cm; cilindrico, slanciato, bianco, macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, fragile; odore subnullo; sapore molto acre. Spore: ovoidali; 8,5-10 x 6,5-8,5 11m; echinulate, verrucose. Sporata: giallo scuro. Ecologia: in autunno; presso boschi radi di latifoglie (querce e castagni). Abbastanza comune. Non comm. 1272 - Russulajuniperina Ubaldi Pileo: 5-S cm; dapprima convesso, infine depresso negli esemplari maturi; margine poco scanalato; superficie liscia e brillante. finemente corrugata, rosso-arancio, rosso-vermiglio intenso, ± uniforme, raramente decolorata di ocra. Lamelle: dapprima ocra, infine gialla-arancio, fragili. Stipite: 4-6 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, corrugato, bianco, macchiato di bruno solo in vecchiaia. Carne: bianca, dura; odore subnullo; sapore acre. Spore: ovoidali; 8-10 x 7,5-9,5 11m; verrucoso-echinulate. Sporata giallo scuro. Ecologia: in autunno; nei boschi mediterranei di quercia. Rara. Non comm 1273 - Russula veternosa Fr. - Ha colori pileici dai toni delicati (rosa chiaro, rosa-ocraceo); la carne, Iragile, ha odore leggermente frunato che diviene mielato con l'awizzimento e la disidratazione La sporata è giallo chiaro, mentre le piccole spore echinulate a verruche isolate, misurano (7-8,5 x 6-7,5 ~m). Nei boschi dllatifoglie, soprattutto faggete. Poco frequente. Non comm 1274 - Russulafirmula J Schaff. [= R. transiens (Singer) Romagn.] Pileo: 4,5-8 cm; dapprima convesso, infine con centro nettamente depresso in vecchiaia; margine scanalato; superficie liscia brillante con l'umido, di colore variabile, spesso interamente viola scuro, talora decolorata di ocra-verdastro. Lamelle dapprima gialle, infine gialla-arancio, fragili. Stipite: 4,5-7 x 2-2,5 cm; cilindrico, bianco. Carne bianca, ± fragile; con odore leggero fruttato o di pelargonio; sapore molto acre. Spore: ovoidali; 8-10,5 x 7-8,5 Jlm; verrucoso-echinulate. Sporata: giallo scuro. Ecologia: in estate-autunno; nelle peccete montane. Abbastanza comune. Non comm Russula adulterina Fr. - Possiede colore pileico su toni bruno-porpora, dimensioni medie (pileo 6,5-10 cm) e carne pepata, con odore fruttato, che tende a macchiarsi diffusamente di bruno grigiastro. Le spore, echinulate a verruche isolate hanno grosse dimensioni (8-13,5 x 7-9 ~m). Nei boschi montani di aghifoglie. Molto rara. Non comm.
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Famiglia Russulaceae
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Sottosezione Rubreinae (Melzer et Zvàra) Singer emend. Sarnari - Sporata ocra o gialla, dermatocistidi incrostati.
1275 - Russula mbra (Fr.) Fr. Pileo: 4-8 cm; da convesso a depresso in vecchiaia; margine poco scanalato, irregolare e lobato; superficie asciutta e vellutata, rossa, pruinosa e più chiara al bordo. Lamelle: dapprima crema, infine ocra, svasate all'inserzione con lo stipite. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, talora un po' clavato, midolloso in vecchiaia, bianco, corrugato. Carne: bianca, dura; odore dapprima debolmente fruttato, poi nettamente e gradevolmente mielato con l'avvizzimento; sapore molto acre. Spore: subglobose; 7-9 x 6,5-7,5 flm; verrucoso-echinulate. Sporata: ocra. Ecologia: estate-autunno; boschi di latifoglie, soprattutto castagni. Poco comune. Non comm. Russula lepida (Fr.) Fr. -Specie appartenente ad altra sezione, possiede altre caratteristiche microscopiche, ma a prima vista, parrebbe pressoché identica; l'assaggio che rivela una carne di sapore dolce e l'odore tipicamente mentolato aiutano nella distinzione. Russula rutila Romagn. -Ha colore pileico dai toni generalmente rossi con decolorazione centrale ocra, la carne, fragile, ha odore leggermente fruttato ed è molto acre. Sono rilevanti la sporata gialla, le spore echinulate averruche parzialmente connesse e, soprattutto, la struttura cuticolare costituita da dermatocistidi incrostati; cresce sotto querce e castagni. Non comune. Non comm. Sezione Viscidinae (Sarnari) Sarnari [ = sottosez. Ochroleucinae (Romagn.) Bon] Specie robuste, dal pileo policromo, sporata biancastra o crema, carne dal sapore poco o niente pepato. La base dello stipite è ricoperta da un velo ifale giallastro che a contatto con KOH vira al rosso.
1276 - Russula ochroleuca (Pers.) Fr. Pileo: 4-10 cm; dapprima convesso, poi appena depresso in vecchiaia; margine scanalato a maturità; superficie liscia, brillante a tempo umido, giallo-ocraceo ± uniforme. Lamelle: crema, abbastanza spaziate, fragili. Stipite: 4-8 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, robusto, normalmente ingrossato verso il basso, bianco, alla base è presente un velo giallastro che a contatto del KOH diviene rosso. Carne: bianca, ingrigente a tempo umido, piuttosto soda; odore fruttato; sapore ± acre. Spore: ovoidali; 7-10 x 6,5-8 flm; verrucose, reticolate. Sporata: bianca. Ecologia: in estate-autunno; nei boschi di latifoglie ed aghifoglie. ± comune, confondibile con R. atropurpurea f. dissidens. Non (omm. 1277 - Russula viscida Kudrna (= R. artesiana 80n) Pileo: 5-12 cm; da inizialmente globoso a convesso, infine depresso in vecchiaia; margine appena scanalato a maturità; superficie liscia, di colore molto variabile, da bruno-rossastro a giallo-verdastro. Lamelle: crema, abbastanza spaziate, fragili, spesso macchiate di bruno. Stipite: 3,5-8 x 1,52,5 cm; cilindrico, robusto, bianco, macchiato di bruno-giallastro alla base per la presenza del velo che a contatto di KOH diviene rosso. Carne: bianca, piuttosto soda; odore fruttato; sapore un po' acre nelle lamelle. Spore: ovoidali; 8-10 x 6-8 11m; verrucose. Sporata: bianca. Ecologia: in autunno; in boschi di latifoglie ed aghifoglie, soprattutto nelle faggete. Poco comune. Non comm. Sezione Polychromae R. Maire, emendo Sarnari - Specie robuste, dotate di pileo violetto, verde, porpora, raramente rosso, sporata crema o ocra, carne dal sapore mite o appena acre. Basidi voluminosi o corti, cistidi lunghi e larghi, dermatocistidi non o poco settati, nudi o incrostati, mai accompagnati da ife primordiali. Sottosezione Xerampelinae Singer - Sporata da crema a giallo chiaro, carne imbrunente, reagente in verde con solfato di ferro, odore di aringhe; dermatocistidi non incrostati.
1278 - Russula xerampelina (Schaeff.) Fr. Pileo: 6-12 cm; da convesso nei giovani esemplari a depresso in quelli maturi; margine scanalato a maturità; superficie inizialmente brillante, poi opaca, rossa, rosso-vinoso, talora non decolorazioni ocracee. Lamelle: ocra a maturità, fragili, presto macchiate di bruno. Stipite: 4-8 x 2-3,5 cm; cilindrico, normalmente intensamente sfumato di rosa-rossastro, imbrunente alla manipolazione e con l'età. Carne: giallastra, dura; con odore tipico di aringa o di pesce avariato e sapore mite. Spore: ovoidali, 8-10,5 x 6,5-8 11m; echinulate, verrucose, parzialmente reticolate. Sparata: ocra. Ecologia: in autunno; in boschi montani di aghifoglie, soprattutto abete rosso. Talora in tarda stagione, anche in area mediterranea sotto pino. Piuttosto comune. Comm. 454
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1279 - Russu1a graveolens Romell Pileo: 4-8 cm; da inizialmente convesso a depresso in vecchiaia; margine scanalato negli esemplari maturi; superficie inizialmente umida e brillante, poi opaca, di colore variabilissimo, soprattutto violetto, bruno-rossastro con frequenti decolorazioni ocraceo-verdastro Lamelle: ocra a maturità, fragili, presto macchiate di bruno. Stipite: 3,5-7,5 x 1-2,5 cm; cilindrico, talora un po' clavato, spesso sfumato di rosso, bruno alla manipolazione. Carne: giallastra, dura; odore di aringa; sapore mite. Spore: ovoidali, 8,5-10,5 x 6,5-8 ~lIn; verrucoso-echinulate, parzialmente reticolate. Sporata: ocra. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie su terreno ± acido. Molto comune.Comm. 1280 - Russulafaginea Romagn. ex Romagn. PUeo: 5-12 cm; da inizialmente convesso a depresso, spesso irregolare; margine intero; superficie subito asciutta ed opaca, talvolta corrugata, spesso violetta con decolorazioni verdastre. Lamelle: ocra a maturità, fragili, macchiate di bruno. Stipite: 6-10 x 2-3,5 cm; cilindrico, sfumato di rosa, imbrunente. Carne: bianca, dura; odore di aringa; sapore mite. Spore: ovoidali, 8-10 x 7-8 p.m; verrucoso-echinulate. Sporata: ocra scuro. Ecologia: estate-autunno; in faggeta. Poco comune. Comm.
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Tra le Russula della sottosezione Xerampelinae, caratterizzate da poliformismo accentuato, si annoverano molti taxa controversi. Tra quelli con caratten maggiormente stabili e ± costanti ricordiamo:
1281 - Russula favrei M.M. Moser - Dotata di pileo irregolare di colore bruno-fosco, spore con ornamentazlone costituita da verruche echinulate ed habitat montano sotto P/cea excelsa o Pinus cembra. Abbastanza comune In estate. 1282 - Russula davipes Velen. - Di dimensioni medio-piccole. con pileo di colore verde e stipite spesso c1avato. Peccete montane. Sottosezione Me//io/entinoe Singer emendo Sarnari - Sporata da crema a giallo chiaro, carne ingiallente, rosa-arancio con il solfato di ferro, sapore dolce, odore di miele. Spore subglobose, finemente ornamentate.
1283 - Russula melliolens Quél. Pileo: 4-12 cm; da inizialmente convesso a progressivamente depresso con l'età; margine scanalato nei vecchi esemplari; superficie inizialmente liscia e brillante, di colore rosso vinoso, rosso rame con decolorazioni avorio, macchiato di ruggine. Lamelle: ocra a maturità, fragili, presto imbrunenti. Stipite: 4-8 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, a volte sfumato di rosso, bruno a partire dalla base. Carne: giallastra, compatta; odore di miele ± intenso, più avvertibile con la disidratazione; sapore mite. Spore: arrotondate, 8-10 x 7,5-9,5 p.m; bassamente, reticolate. Sparata: crema chiaro. Ecologia: in primavera-estate; in boschi di latifoglie varie su terreno acido. Poco comune. Comm.
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1284 - Russula dryophila Sarnan . Ha dimensioni inferiori (pileo 4-8 cm) ed odore subnullo. Le spore sono reticolate e la cuticola pilelca è formata da dermatocistidi con setti corti e rawicinati assai numerosi. Nei boschi mediterranei di latifoglle Rara. Comm. Sottosezione Integriforminoe Bon - Sporata generalmente gialla, eccezionalmente crema, ocra; carne avolte ingiallente (R. corpim) o annerente, dermatocistidi non incrostati, generalmente non settati (eccezione, R. corpim).
1285 - Russula decolorans (Fr.) Fr. Pileo: 5-12 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso con l'età; margine intero, appena scanalato a maturazione; superficie liscia, brillante a tempo umido, tipicamente arancio uniforme. Lamelle: crema, ingrigenti, fragili. Stipite: 4-8 x 1,5-2,5 cm; robusto, cilindrico, bianco, nettamente annerente alla manipolazione. Carne: bianca, virante al grigiastro, piuttosto soda; odore insignificante; sapore mite. Spore: elissoidi-ovoidali; 9-12 x 7-10 llm; echinulate, parzialmente reticolate. Sporata: crema scuro. Ecologia: estate; boschi montani di abete rosso. Comune. Comm. 1286 - Russula paludosa Britzelm. Pileo: 6-15 cm; da inizialmente subgloboso a convesso, appena depresso in vecchiaia, raramente con umbone centrale; margine intero, appena scanalato con l'età; superficie liscia e brillante, rossa, spesso decolorata a crema. Lamelle: dapprima crema, poi ocra, fragili. Stipite: 4-12 x 2,5-3,5 cm; robusto, cilindrico, bianco, talora sfumato di rosso, ingrigente a tempo umido. Carne: bianca, soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali; 8-10,5 x 6,5-8 p.m; verrucoso-echinulate, con brevi connessioni. Sporata: ocra. Ecologia: in estate; nei boschi montani di aghifoglie. Comune. Comm. 456
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Famiglia Russulaceae
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1287- Russula carpini R. Girard et Heinem. Pileo: 4-10 cm; caratteristicamente campanulato in gioventù, poi appena depresso in vecchiaia; margine nettamente scanalato negli esemplari maturi; superficie liscia, ± brillante, di colore assai variabile: rosso-vinoso, violetto, con brusche decolorazioni verdastre, ingiallente. Lamelle: gialloarancio a maturità, molto fragili, macchiate di ruggine. Stipite: 3-7 x 1-2,5 cm; cilindrico, talora claviforme nettamente bruno-ruggine a partire dalla base. Carne: bianca, presto ingiallente, abbastanza soda; odore trascurabile; sapore mite, appena piccante nelle lamelle dei giovani esemplari. Spore: ovoidali-ellittiche, 7,5-10 x 7-8 ].lm, echinulate. Sporata: giallo scuro. Ecologia: in primavera-estate; boschi di Ostrya carpinifolia. Sporadica. Comm.
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1288 - Russula nuragica Sarnari - Èspecie di medio-piccole dimensioni (pileo 3-6 cm), possiede plleo dal margine intero e di colore violetto (giallo chiaro nella f. holoxantha Sarnari) con ampie decolorazioni crema-avono. Significativo risulta lo stipite nettamente ingrigente. Nei boschi mediterranei di querce, soprattutto in Sardegna sotto quercia da sughero e leccio su calcare. Rara Comm. 1289 - Russula romellii Maire Pileo: 4-12 cm; da inizialmente convesso a centralmente depresso nei vecchi esemplari; margine unito, appena scanalato a maturità; superficie liscia, untuosa con l'umido, lucente col secco, rosso-vinoso, violetto, con il centro spesso decolorato di crema-verdastro, talora, al contrario, più scuro. Lamelle: giallastre, arancioni a maturità, molto fragili. Stipite: 4-10 x 1,5-3 cm; cilindrico, suclavato, macchiato di ruggine a partire dalla base. Carne: bianca, compatta; odore indistinto; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-9 x 5,5-7 ].lm; echinulate reticolate. Sporata: giallo scuro. Ecologia: in estate-autunno; in boschi umidi di latifoglie ed aghifoglie. Molto comune. Comm. 1290 - Russula rubroalba (Singer) Romagn - Ha colore pileico rosso brillante, spesso decolorato di crema al centro, mal violetto (bian-
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co-avorio nella 1291 - val. albaeretacea Sarnari), la carne che odora incostanternente di rose appassite, soprattutto in vecchiaia e l'habitat presso latifoglie in ambiente mediterraneo la differenziano da R. rame!!ii. Più frequente in primavera, nei boschi di quercia. Comm.
1292 - Russula curtipes F.H. Moller et Jul. Schaff. Pileo: 5-10 cm; da convesso in gioventù a centralmente depresso con l'età; margine unito, spesso ondulato; superficie liscia, ± brillante, di colore rosa-violetto, con il centro spesso decolorato di avorio-ocra con riflessi verdastri. Lamelle: giallastre, ocracee a maturità, fragili. Stipite: 3,5-5 x 1,52,5 cm; cilindrico, tipicamente breve, appena macchiato di bruno in vecchiaia. Carne: bianca, compatta e soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 8-9 x 6,5-7,5 Jlm; verrucoso-echinulate, ± reticolate. Sporata: ocra scuro. Ecologia: in estate-autunno; in faggeta. Non comune. Comm. 1293 - Russula prinophila Sarnari Pileo: 4-8 cm; da inizialmente convesso ad appianato, poi un po' depresso al centro nei vecchi esemplari; margine intero; superficie opaca e vellutata, rosa-violetto, con ampie decolorazioni crema-avorio, soprattutto in tarda stagione, tipicamente cosparsa di macchie ruggine. Lamelle: giallastre, ocracee a maturità, spaziate ed anastomosate negli esemplari maturi. Stipite: 3-5,5 x 1-2,5 cm; cilindrico, robusto, nettamente imbrunente a partire dalla base. Carne: bianca, imbrunente, soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: subglobose, 8-9 x 7-8 Jlm, verrucose con brevi connessioni. Sporata: giallo chiaro. Ecologia: in autunno-inverno; sotto leccio in boschi mediterranei. Rara. Comm.
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Sezione Poraintegrinoe Sarnari - Sparata ocra o gialla; carne dolce, poco virante o annerente, direttamente o dopo arrossamento; dermatocistidi incrostati, senza o con ife primordiali.
1294 - Russula tinctipes J.Blum ex Bon Pileo: 6-14 cm; dapprima convesso, infine appena depresso al centro con l'età; margine unito; superficie corrugata, brillante a tempo umido, rosso vermiglio con rare decolorazioni. Lamelle: dapprima giallo-pallido, più scure a maturazione, ± spaziate in vecchiaia. Stipite: 2,5-8 x 1,5-3 cm; cilindrico, slanciato e robusto, talora sfumato di rosso. Carne: bianca, soda; odore appena fruttato, gradevolmente mielato sul secco; sapore appena piccante nelle lamelle; intensamente verde azzurro con tintura di guaiaco. Spore: ellissoidali o subglobose, 8-10,5 x 6,5-8,5 Jlm; verrucose, con brevi connessioni. Sporata: gialla. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie (querce). Rara. Comm. 458
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Famigl ia Russulaceae
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1295 - Russula velenovskyi Melzer et Zvara Pileo: 3,5-9 cm; da inizialmente convesso, a centralmente depresso in vecchiaia, talora umbonato; margine inizialmente unito, poi nettamente scanalato in vecchiaia; superficie liscia, brillante con l'umido, da rossastro a rosa chiaro, con centro spesso decolorato. Lamelle: dapprima giallo-chiaro, poi crema a maturità, fragili. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, ± robusto, talora sfumato di rosso. Carne: bianca, soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 6,5-9 x 5,5-6 J.lm; verrucose, con rare connessioni. Sporata: ocra. Ecologia: in estate; boschi montani di latifoglie (soprattutto betulle) ed aghifoglie (abete rosso), normalmente assente in area mediterranea. Poco comune. Comm. 1296 - Russula seperina Dupain Pileo: 4-10 cm; da convesso nel giovane ad appena depresso in vecchiaia; margine lobato ed irregolare, sempre intero; superficie opaca ed asciutta, di colore variabile, con predominanza di toni violetti (gialla nella varo luteovirens Bertault et Malençon). Lamelle: crema, infine giallastre, ingrigenti, fragili. Stipite: 4-6,5 x 1,5-2,5 cm; robusto, ± cilindrico, spesso ingrossato alla base, rugoso, bianco, raramente sfumato di rosso, annerente alla manipolazione. Carne: bianca, se sezionata, dapprima vira debolmente al rosso, infine diviene grigiastra, dura; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali; 8-10 x 6,5-7,5 J.lm, echinulate, verrucose, con rare connessioni. Sporata: gialla. Ecologia: in autunno; nei boschi mediterranei di querce (soprattutto leccio). Non comune. Comm.
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Sottosezione Aurantinae Bon - Dermatocistidi presenti solo nella cortex dello stipite, mai sul pileo. 1297 - Russula aurea Perso (= R. aurata With) Pileo: 4-10 cm; dapprima convesso poi appena depresso al centro con l'età; margine unito, poi brevemente scanalato; superficie asciutta e vellutata di colore rosso-arancione, con eventuali decolorazioni gialle, talora interamente gialla [rosso-violetto, spesso con decolorazione centrale crema e totale assenza di pigmento giallo nella f. a.xantha (Romagn.) Bon I. Lamelle: crema con riflessi gialli, fragili. Stipite: 3,5-7,5 x 1-2 cm; cilindrico, ± robusto, biancastro, più spesso colorato di giallo. Carne: bianca, gialla nello strato sottostante la cuticola, abbastanza soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 7,5-9,5 x 6,5-8 J.lm, verrucoso-echinulate parzialmente reticolate. Sporata: gialla. Ecologia: in estate-autunno; nei boschi di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Comm.
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Sezione Paraincrustatae Sarnari - Sporata da crema pallido ad ocra o giallo, pileo policromo o rosso-arancione, sapore mite, astringente o amaro, eccezionalmente un po' pepato; dermatocistidi incrostati accompagnati da ife primordiali. 1298 - Russula integra (L.) Fr. (= R. polychroma Singer e.E Hora) Pileo: 5-15 cm; inizialmente e a lungo convesso, poi progressivamente depresso al centro con la maturazione; margine dapprima unito, infine nettamente scanalato; superficie inizialmente rugosa, umida e brillante, in seguito asciutta, di colore assai variabile con predorninanza di toni bruni, bruno-rossastri, talvolta interamente verdastra o violetta. Lamelle: dapprima pallide, poi giallo carico a maturità, fragili. Stipite: 4-7,5 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, con rare sfumature rosse. Carne: bianca, soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 8,5-11 x 7,5-9 J.lm; echinulate, con rare connessioni. Sporata: gialla. Ecologia: in estate-autunno; boschi di aghifoglie, assente in zona mediterranea. Nelle peccete montane è una delle russule più comuni. Comm. 1299 - Russula carminipes J. Blum - Di medie dimensioni (pileo di 4-8 cm), possiede colore rosso-vinoso e stipite spesso sfumato di rosso. Le spore sono ornate da verruche basse e parzialmente reticolate. Cresce sotto quercia. Non comune. Comm. 1300 - Russula tyrrhenica Sarnari Pileo: 3-6 cm; a lungo convesso, infine centralmente depresso a maturità; margine scanalato; superficie liscia, lucida, di colore rosso-violetto, bruno-rossastro. Lamelle: inizialmente pallide, poi crema a maturità, fragili. Stipite: 1,5-3 x 1-2 cm; cilindrico, talora clavato, svasato all'inserzione con il pileo, robusto, bianco, talora con una macchia carminio alla base. Carne: bianca, soda; odore fruttato; sapore ± pepato nelle lamelle. Spore: ovoidali, 7-9 x 5,5-7 J.lm; verrucose, reticolate. Sporata: crema-ocra. Ecologia: in autunno; nelle pinete littoranee con presenza di Cystus salvifolius o C. monspeliensis. Facilmente confondibile con R. cessans. Poco comune. Comm. 460
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Famiglia Russy,laceae
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1301 - Russula laeta M0ller et Jul. Schaff. Pileo: 3-5 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso al centro in vecchiaia; margine unito, col tempo brevemente scanalato; superficie asciutta e vellutata, di colore rosso, rosso-arancio, con eventuali decolorazioni giallastre, soprattutto al centro. Lamelle: fragili, uguali, dapprima crema poi gialle. Stipite: 3-5 x 1-2 cm; cilindrico, ± slanciato, bianco. Carne: bianca, piuttosto fragile, odore fruttato, simile a quello del legno di cedro; sapore mite, appena piccante-astringente nelle lamelle. Spore: ovoidali, 7,5-8,5 x 6,5-8 pm; verrucoso-echinulate. Sporata: gialla. Ecologia: dalla tarda primavera all'autunno; in boschi di latifoglie ed aghifoglie. Piuttosto comune. Comm.
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1302 - Russula cremeoavellanea Singer - Di medie dimensioni (pileo 4-6 cm) possiede tonalità arancio-chiaro, crema-avorio. Sono significative le lamelle giallastre e le spore ornate da verruche basse ed isolate. In montagno sotto betulle; non comune. Comm. 1303 - Russula lepida Fr. (= R. rosea Pers.) Pileo: 4-8 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso al centro in vecchiaia; margine unito; superficie, asciutta e vellutata, di colore rosso vermiglio, eventualmente decolorata (avorio-crema nella val'. alba Quél.). Lamelle: crema, talora con il filo rosso nella porzione contigua al pileo. Stipite: 4-8 x 1,5-3,5 cm; duro, cilindrico, robusto, ingrossato alla base, spesso sfumato di rosso. Carne: bianca, dura; odore mentolato; sapore analogo, mite o un po' amarognolo. Spore: subglobose, 78,5 x 6,5-8 pm; echinulate, reticolate. Sporata: crema-pallido. Ecologia: in estate-autunno; boschi di latifoglie. Molto comune nel periodo estivo, soprattutto nei castagneti collinari. Comm.
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Analisi molecolari e delle edomicorrize ne indicano affiliazione filogenetica ai taxa della sezione Li/aceinae, sottosezione Roseinae.
1304 - Russula amarissima Romagn. et E. J. Gilbert Pileo: 6-12 cm; da convesso ad appena depresso al centro in vecchiaia; margine unito, spesso fessurato; superficie, asciutta e vellutata, pruinosa, di colore rosso, rosso vinoso (verso R. atropurpurea), sovente decolorata di crema-ocra. Lamelle: pallide, poi gialle, spesso con il filo rosso nella porzione contigua al pileo. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; cilindrico, robusto, sfumato di rosso, macchiato di bruno a partire dalla base. Carne: bianca, imbrunente all'aria, dura; odore fruttato; sapore nettamente amaro. Spore: arrotondate, 7,5-9 x 6,5-8,5 pm; echinulate, ± reticolate. Sporata: crema-pallido. Ecologia: in estate; sotto latifoglie, soprattutto in castagneto. Rara. I\lon comm.
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Sezione Lilaceinae (Melzer et Zvara) Konrad et Joss. - Specie di piccole e medie dimensioni, pileo di colore variabile, carne fragile, sporata bianca o crema chiaro, senza derrnatocistidi, pileipellis costituita solo da ife primordiali incrostate. Sottosezione Lilaceinae (Melzer et Zvara) Konrad et Joss. - Sporata bianca, carne con reazione banale alla sulfovanillilla, debole o positiva alla tintura di guaiaco.
1305 - Russula lilacea Quél. Pileo: 3-6 cm; dapprima convesso, poi centralmente depresso a maturità, con margine presto scanalato; superficie asciutta ed opaca, finemente granuloso-zigrinata, rosso-vinoso, rosa, con centro più scuro o, al contrario, decolorato. Lamelle: bianche, fragili. Stipite: 2,5-4,5 x 0,5-2 cm; cilindrico, slanciato, bianco, talora sfumato di rosa. Carne: bianca, fragile; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-8,5 x 6-7 pm; verrucoso-echinulate. Sporata: biancastra. Ecologia: in estate-autunno; sotto latifoglie, soprattutto carpino e castagno su terreno acido. Non comune. Comm. 1306 - Russula subazurea Bon - Macromorfologicamente identica alla precedente, ne differisce esclusivamente per le spore subreticolate e la crescita in boschi di leccio in ambiente tipicamente mediterraneo. Poco comune.
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1307 - Russula azurea Bres. Pileo: 3,5-10 cm; da convesso a leggermente depresso al centro con l'età, margine intero, appena scanalato a maturità; superficie asciutta ed opaca, spesso pruinosa e finemente areolata, di colore grigio-violetto quasi uniforme, talvolta con centro più scuro. Lamelle: biancastre, fragili, piuttosto spaziate. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, robusto, bianco. Carne: bianca, fragile; odore subnullo, non significativo; sapore mite in ogni parte del basidioma. Spore: ovoidalì, 7-9 x 6-7 pm; echinulate, ± crestate. Sporata: bianca. Ecologia: cresce in estate; in boschi montani di peccio. Poco comune. Comm. 462
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Famiglia Russulaceae
1308 - Russula zvarae Veleno Pileo: 4-8 cm; da convesso a centralmente depresso, con margine un poco scanalato in vecchiaia; superficie asciutta, opaca, di colore rosso, rosa-arancio. Lamelle: biancastre, fragili. Stipite: 3-6 x 12 cm; cilindrico, bianco, talora sfumato di rosa. Carne: bianca, fragile; odore leggermente fruttato; sapore mite, un po' astringente nelle lamelle. Spore: ovoidali, 7-8,5 x 6-7 J.lm; verrucose, subreticolate. Sporata: biancastra. Ecologia: in estate-autunno; sotto latifoglie. Poco comune. Comm.
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Sottosezione Roseinae Slnger ex Sarnan - Sparata bianca, cappello rosa, rosso, reazione rosso porpora alla sulfovanillina e negativa alla tintura di guaiaco.
1309 - Russula velutipes Veleno (= R. rosea Quèl.; R. aurora Kromb.) Pileo: 3-10 cm; da inizialmente convesso in gioventù a depresso al centro in vecchiaia, con margine intero, poi scanalato con l'età; superficie asciutta ed opaca, di colore rosso, rosso-arancio, con centro scuro o, più spesso, decolorato. Lamelle: biancastre, fragili. Stipite: 5-10 x 1-3 cm; cilindrico, ± slanciato, spesso ingrossato alla base, midolloso e spugnoso all'interno, bianco. Carne: bianca, fragile; odore non significativo; sapore mite. Spore: subglobose, 6-S x 5,5-7 11m; verrucose, parzialmente reti colate. Sparata: biancastra. Ecologia: dalla primavera all'autunno; boschi di latifoglie vaie, soprattutto in presenza di faggio e castagno nella stagione calda. Comune. Comm. 1310 - Russula minutula Veleno Pileo: 1,5-3 cm; da convesso ad appena depresso al centro, con margine scanalato a maturità; superficie asciutta ed opaca, brillante con l'umido, di colore rosso-rosato, talvolta con lievi zonature. Lamelle: biancastre, fragili. Stipite: 1-3 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato bianco. Carne: bianca, fragile; odore aromatico, di rosmarino; sapore mite. Spore: ovoidali, 6,5-7,5 x 5,5-6,5 J.lm; verrucose, ± reticolate. Sporata: biancastra. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie. Non comune. Comm.
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Sezione Amethystinae Romagn. ernend. Sarnari - Sparata gialla o rararnente ocra, dimensioni variabili, pileo vellutato di colore variabile, senza dermatocistidi, pileipellis costituita esclusivamente da ife incrostate o nude. Sottosezione Amethystinae (Romagn.) Bon - Sporata gialla, statura rnedio-piccola, superficie pileica granulosa o vellutata, cortex del garnbo senza laticiferi annerenti in sulfobenzaldeide, ife primordiali incrostate, habitat di conifere.
1311 - Russula roseipes Secr. e:J; Bres. Pileo: 3-6 cm; da convesso a centralmente depresso con l'età, margine intero, poi scanalato; superficie opaca ed asciutta, di colore rosso, con centro spesso decolorato. Lamelle: giallastre, poi gialloarancio, fragili. Stipite: 3-5 x 1-2,5 cm; cilindrico, slanciato, bianco, spesso sfumato di rosa. Carne: bianca, fragile; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, S-9,5 x 6,5-S J.lm; verrucose, crestate, in parte reticolate. Sporata: gialla. Ecologia: in estate; nelle pinete. Più comune in montagna. Comm. 1312 - Russula amethystina Quél. Pileo: 4-S cm; da inizialmente convesso a depresso al centro in vecchiaia, margine intero, poi, a maturazione, scanalato; superficie opaca ed asciutta, spesso pruinosa, di colore variabile, con toni prevalentemente violetti, talora decolorata di crema-verdastro. Lamelle: pallide, infine ocra, fragili. Stipite: 4-6 x 1-2,5 cm; cilindrico, ± clavato, bianco, svasato, raramente sfumato di rosa. Carne: bianca, fragile; odore di iodoformio; sapore mite. Spore: ellissoidali, S-10 x 5,5-S J.lm; echinulate. Sporata: giallo chiaro. Ecologia: soprattutto nei boschi montani di aghifoglie. Comune. Comm. 1313 - Russula olivascens Perso - Fr. (= R. postiana; Romell; R. multicolor J. Blum ex Bon) Pileo: :3,5-7 cm; dapprima convesso, infine depresso a maturità, margine irregolare e nettamente scanalato in vecchiaia; superficie brillante solo a tempo umido, presto opaca, di colore generalmente verdastro, non rare però tonalità viola. Lamelle: da crema a giallo scuro a maturità, fragili. Stipite: 35,5 x 1,5-2 cm; cilindrico, spesso claviforme, slanciato, bianco. Carne: bianca, fragile; odore debole fruttato; sapore mite. Spore: ovoidali o ellissoidi, S-10 x 7-S,5I1m, verrucoso-echinulate. Sparata: giallo-scuro. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie. Più comune in montagna sotto peccio. Comm. 464
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Sottosezione Chamaleontinae Singer - Sporata gialla, superficie pileica liscia, non granulosa, peli della pileipellis clavati, ife primordiali sempre incrostate.
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1314 - Russula risigallina (Batsch) Sacco Pileo: 2-6 cm; da convesso a depresso al centro, margine ben scanalato a maturità; superficie opaca ed asciutta, di colore variabile, rosso, rosa, arancione, con centro spesso decolorato. Lamelle: giallastre, presto arancio, fragili. Stipite: 3-6 x 0,5-1 cm; cilindrico, slanciato, bianco. Carne: bianca, fragile; odore di rose con la disidratazione; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-9 x 6,5-7,5 )1m; verrucose. Sporata: giallo-scuro Ecologia: primavera-autunno; latifoglie. Comune. Comm.
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Russula roseicolor J. Blum - Risulta macroscopicamente affine alla precedente, ne differisce per il pileo di forma normalmente più irregolare, per la sporata giallo chiaro e, soprattutto, per le spore subreticolate. Non comune.
Comm.
1315 - Russula vitellina Perso [= R. lutea (Huds.) Gray; R. acetolens Rauschert] Pileo: 4-8 cm; da convesso a depresso a maturazione, margine nettamente scanalato a maturità; superficie brillante a tempo umido, altrimenti opaca, gialla con centro arancio. Lamelle: giallo-arancio a maturità, fragili. Stipite: 3-6 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, slanciato, bianco. Carne: bianca, fragile; odore di mostarda con l'avvizzimento; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-9 x 6-8 )1m; verrucoso-echinulate. Sporata: giallo-scuro. Ecologia: in estate; latifoglie (soprattutto nocciolo). Comune. Comm.
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Russula helios Mòlençon ex Sarnari - Si distingue per le dimensioni mediamente superiori, per la maggiore robustezza e soprattutto per le spore verrucose e crestate. Cresce normalmente in primavera in ambiente mediterraneo sotto querce sempreverdi. Non comune. Comm. Sottosezione Integroidinae Romagn. in Son - Sporata ocra o gialla, carne talvolta ingrigente o annerente, in un caso reazione rosso porpora con sulfovanil1ina, come nelle Roseinae (R. pseudointegra), cortex con iaticiferi annerenti in sulfobenzaldeide, ife primordiali sempre incrostate.
1316 - Russula vinosa Lindblad (= R. obscura Romell) Pileo: 5-10 cm; dapprima a lungo convesso, poi depresso al centro, con margine intero, appena scanalato con l'età; superficie umida e brillante a tempo piovoso, altrimenti opaca ed asciutta, pruinosa al margine, tendente a toni rosso-vinoso, bruni, talora decolorata all'ocra-verdastro. Lamelle: crema chiaro, infine ocracee, fragili. Stipite: 3,5-8 x 1,5-3 cm; cilindrico, subclavato, bianco, svasato verso l'alto, raramente sfumato di rosa, nettamente ingrigente. Carne: bianca, annerente all'aria, compatta; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 8,5-10 x 7-9 )1m; echinulate. Sporata: ocra. Ecologia: in estate; nei boschi montani di aghifoglie, soprattutto peccio. Molto comune. Comm. 1317 - Russula claroflava Grove. Pileo: 5-12 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso in vecchiaia; margine intero, debolmente scanalato con l'età; superficie liscia, brillante con l'umido, uniformemente gialla. Lamelle: dapprima biancastre, in seguito ocracee, annerenti a partire dal filo. Stipite: 4-8,5 x 1,5-2 cm; robusto, cilindrico, bianco, rugoso ed ingrigente, poi annerente alla manipolazione. Carne: bianca, lentamente virante al grigio-nerastro alla frattura, piuttosto soda; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali; 8-10 x 7-8,5 )1m; echinulate con parziali connessioni. Sporata: ocra scuro. Ecologia: in estate; nei boschi montani ed umidi in presenza di betulle. Piuttosto rara. Comm.
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1318 - Russula sericatula Romagn. - Specie di colore variabile (talora bruno come in R. integra, altre volte rosa come In R. vesca), ha carne che tende ad imbrunire ed emananare sgradevoli effluvi di pesce. Le spore misurano 6,5-9,5 x 5-7 ~m. Latifoglie varie. Rara. Comm. 1319 - Russula caerulea Perso (= R. amara Kucera) Pileo: 4-8 cm; dapprima è convesso, poi con l'età diviene depresso, con costante presenza di umbone centrale; margine intero, poi scanalato; superficie liscia, lucida e brillante, di colore vinoso, violetto-brunastro, raramente rosa-pallido. Lamelle: biancastre, infine gialle a maturazione, fragili. Stipite: 4-8 x 1-3 cm; cilindrico, slanciato, bianco. Carne: bianca, fragile; odore un po' fruttato; sapore mite, molto amaro sulla superficie pileica. Spore: ovoidali, 7,5-9 x 6-7,5 )1m; echinulate, con parziali connessioni. Sporata: giallo chiaro. Ecologia: in autunno; sotto aghifoglie (pini). Comune. Comm. 466
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F'amiglia Rw;sulacea,e
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1320 - Russula pseudointegra Arnould et Goris Pileo: 6,5-15 cm; dapprima tipicamente convesso-campanulato, poi appena depresso al centro con l'età; margine unito; superficie liscia e brillante, di colore rosso vermiglio con rare decolorazioni. Lamelle: dapprima biancastre, gialle a maturità. Stipite: 4-9 x 1,5-3 cm, cilindrico, robusto. Carne: bianca, soda; odore appena fruttato con componenti miei ate; sapore amarognolo ed astringente nelle lamelle. Spore: subglobose, 7,5-9 x 6,5-7,5 11m; verrucose. Sporata: gialla. Ecologia: in estateautunno; sotto latifoglie varie, soprattutto querce, su terreno argilloso. Non molto comune. Comm.
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Sottosezione O/ivaceinae Singer - Specie di medio-grandi dimensioni con colori variabili, sporata gialla, carne ± rapidamente violetta a contatto con il fenolo; cortex dello stipite senza laticiferi annerenti in sulfobenzaldeide, ife primordiali non incrostate. 1321 - Russula olivacea (Schaeff.) Fr. Pileo: 6-20 cm; da convesso a depresso in vecchiaia; margine intero; superficie corrugata, asciutta ed opaca, con il margine spesso grinzoso, rosso-violetto con decolorazioni verdastre, raramente interamente verde. Lamelle: giallastre a maturità, fragili. Stipite: 5-12 x 2-4,5 cm; cilindrico, robusto, spesso sfumato di rosa all'apice. Carne: bianca, dura; odore subnullo; sapore dolce, reazione viola con fenolo. Spore: ovoidali, 8,5-11,5 x 7,5-9 11m; verrucose, con rare connessioni. Sporata: gialla. Ecologia: in estate-autunno; soprattutto in faggeta, raramente sotto abeti. Poco comune. Tossico 1322 - Russula vinosobrunnea (Bres.) Romagn. Pileo: 5-12 cm; dapprima convesso, poi depresso a maturità; margine intero; superficie asciutta ed opaca, talora grinzosa e corrugata, bruno-violetto, spesso con decolorazioni verdastre. Lamelle: giallastre a maturità, fragili. Stipite: 4-6 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, robusto, spesso sfumato di rosa, spesso, col tempo, un po' imbrunente. Carne: bianca, dura; odore fruttato, sapore mite, diviene presto viola carico con fenolo. Spore: ovoidali, 7-9,5 x 6,5-8 11m; echinulate, ± reticolate. Sporata: gialla. Ecologia: dalla primavera all'autunno; soprattutto sotto querce. Comune. Comm. 1323 - Russu/a vinosobrunnea varo paraolivacea Son - Ha dimensioni mediamente maggiori e superficie pileica nettamen-
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te corrugata (come in R. o/ivacea), di colore caratteristicamente verdastro in gioventù. Le spore appaiono di forma sferica e non ovoidale come nella specie tipo. Cresce in ambiente di querceta in zona mediterranea. Poco comune. Comm.
Russu/a a/utacea (Fr.) Fr. - Possiede superficie pilelca meno grinzosa e spore più grandi (8-10 x 7-9 ~m), diversamente ornate (con verruche basse formanti un netto reticolo). Predilige le latifoglie su terreno calcareo. Meno diffusa delle precedenti Comm.
Sezione Tene//ae (QueL) Sarnari ( ~ sottogenere Tenellu/a Romagn.) - Specie di piccole dimensioni, poco carnose, fragili, con pileo policromo dal bordo scanalato, sporata crema, ocra o gialla, carne che tende ad ingiallire, fragile, dal sapore poco o niente pepato. Basidi corti e tozzi, dermatocistidi pluricellulari, generalmente non incrostati. 1324 - Russula puellaris Fr. Pileo: 3-6 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso al centro con l'età; margine nettamente scanalato in vecchiaia; superficie umida e brillante di colore variabile: bruno-vinoso con il centro spesso più scuro, nettamente ingiallente. Lamelle: dapprima biancastre, infine crema, fragili, macchiate di ruggine. Stipite: 3-5,5 x 1-2 cm; cilindrico, slanciato, bianco, presto macchiato di giallo, tendente a divenire color ruggine. Carne: bianca, ingiallente, fragile; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-9 x 5,5-7 11m; verrucoso-echinulate, con connessioni. Sporata: crema. Ecologia: in primavera-estate; in montagna sotto latifoglie ed aghifoglie. Comune. Comm. 1325 - Russula versicolor Jul. Schaff. Pileo: 3-6 cm; da convesso ad appena depresso al centro, talora umbonato; margine, appena scanalato; superficie umida e brillante, di colore variabile, solitamente viola, bruno-vinoso con il centro ocra-olivastro. Lamelle: dapprima pallide, infine ocra, fragili, ingiallenti e macchiate di ruggine. Stipite: 2,5-6,5 x 1-2 cm; cilindrico, un po' ingrossato alla base, inizialmente bianco, poi macchiato di giallo, tendente a divenire ruggine. Carne: bianca, ingiallente, fragile; odore fruttato; sapore mite, acre nelle lamelle. Spore: ovoidali, 6-7,5 x 4,5-6 11m; echinulate, ± reticolate. Sporata: ocra. Ecologia: estate-autunno; boschi montani di betulle misti ad aghifoglie. ± comune. Comm. 468
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Famiglia Russulaceae
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1326 - Russula versatilis Romagn. Pileo: 3-6 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso al centro con l'età; margine scanalatotubercolato a maturità; superficie liscia, di colore assai variabile, rosso, rosa, violetto, ocra con decolorazioni verdastre, comunque tendente ad ingiallire. Lamelle: dapprima pallide, infine ocra, fragili, macchiate di ruggine. Stipite: 3-4 x 1-1,5 cm; cilindrico, fragile, inizialmente bianco, poi macchiato di giallo, tendente a divenire color ruggine. Carne: bianca, ingiallente, fragile; odore tenue di pelargonio; sapore mite, un po' acre nelle lamelle. Spore: ovoidali, 7-8,5 x 5,5-7 flm; echinulate, verrucose, con rare connessioni. Sporata: ocra. Ecologia: in estate-autunno; boschi misti di latifoglie, soprattutto di carpino nero e nocciolo. Poco comune. Comm.
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1327 - Russula terenapus Romagn - Si riconosce per il portamento più esile e slanciato, le lamelle più spaziate, l'ingiallimento accentuato di tutto il basidioma, la sporata crema ed il legame con pioppI. Tra l'erba delle radure presso queste essenze. Rara. Comm. 1328 - Russula odorata Romagn. Pileo: 3-6 cm; inizialmente convesso, presto appianato, fino a divenire depresso al centro, margine scanalato e tubercolato; superficie liscia, ± brillante con l'umido, di colore molto variabile: rossovinoso, grigio-violetto, spesso con il centro ocra-olivastro. Lamelle: dapprima pallide, infine gialle, fragili, macchiate di ruggine in vecchiaia. Stipite: 4-6 x 1-2 cm; cilindrico, inizialmente bianco, presto macchiato di giallo. Carne: bianca, ingiallente, fragile; odore fruttato intenso; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-9 x 5,5-7 flm; verrucose, ± reti colate. Sporata: gialla. Ecologia: in estate-autunno; ai margini di boschi di latifoglie termofile (querce e castagni). Comune. Comm. 1329 - Russula paradarata Sarnari - Ha dimensioni un po' superiori (pileo 4-8 cm), superficie pileica vellutata dotata di peli cuticolari poco settati, odore della carne subnullo e crescita preferenzialmente sotto leccio in ambiente mediterraneo. Non comune.
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Comm.
Sottosezione Rhodellinoe (Romagn.) San - Sparata crema, ocra, gialla; pileo rosso-arancio, carne non o poco ingiallente.
1330 - Russula melzeri Zvara Pileo: 2-4 cm; da convesso ad appena depresso al centro con l'età, margine ± scanalato; superficie asciutta, zigrinata, granuloso-dissociata, rossa. Lamelle: dapprima biancastre, infine ocracee, fragili. Stipite: 1,5-3 x 0,5-1 cm; cilindrico, bianco, talora macchiato di ruggine. Carne: bianca, fragile; odore insignificante; sapore mite. Spore: ovoidali, 6,5-9 x 5,5-7 flm, verrucoso-echinulate. Sparata: ocra. Ecologia: estate; in boschi di latifoglie, soprattutto castagneti. Non comune. Comm.
1331- Russula puellula Ebbsen, F. H. M0ller et Jul. Schaffer Pileo: 2,5-5 cm; da inizialmente convesso ad appena depresso al centro con l'età, margine poco scanalato; superficie brillante con l'umido, opaca con tempo secco, di colore rossastro. Lamelle: dapprima biancastre, infine crema, fragili. Stipite: 2-4 x 1-1,5 cm; cilindrico, bianco, talora macchiato di bruno. Carne: bianca, fragile; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 6-7 x 4,5-6 Jlm; verrucoso-echinulate. Sporata: crema chiaro. Ecologia: in estate; sotto latifoglie (faggi). Rara. Comm. 1332 - Russulajont-queri Singer Pileo: 3-6 cm; da convesso a un po' depresso al centro a maturità, margine ± scanalato; superficie umida e brillante a tempo piovoso, di colore arancio albicocca, talora con centro più scuro. Lamelle: giallo chiaro a maturità, fragili. Stipite: 3-5 x 1-2 cm; cilindrico, bianco, spesso sfumato di rosa. Carne: bianca, fragile; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 6,5-8,5 x 5,5-7 flm; verrucoso-echinulate, ± reticolate. Sporata: gialla. Ecologia: primavera-estate; sotto betulle. Non comune. Comm. 1333 - Russula pseudoimpolita Sarnari Pileo: 2-5 cm; da convesso a centralmente depresso in vecchiaia, margine scanalato; superficie pruinosa, asciutta, di colore rosso, bruno-rossastro, spesso con zonatura al margine. Lamelle: dapprima chiare, poi giallastre, fragili. Stipite: 2-4 x 1-1,5 cm; cilindrico, bianco. Carne: bianca, fragile; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 7-9 x 6-7 Jlm; verrucoso-echinulate, reticolate (Sarnari). Sporata: giallo chiaro. Ecologia: in autunno; nei querceti mediterranei radi. Non comune. Comm. 470
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Fam iglia Russulaceae
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Sottosezione Laricinae (Romagn.) San - Sparata da ocra-scuro a giallo-scuro, cappello policromo, carne immutabile, ingrigente o un po' ingiallente, tipiche dei boschi di aghifoglie. 10~-
1334 - Russula nauseosa (Pers.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da inizialmente convesso-campanulato ad appena depresso al centro in vecchiaia, margine nettamente scanalato-tubercolato; superficie liscia, brillante a tempo umido, di colore molto variabile: rosso-vinoso, violetto, ocra verdastro. Lamelle: dapprima biancastre, infine gialle, fragili. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, bianco. Carne: bianca, ingrigente, fragile; odore subnullo; sapore mite. Spore: ovoidali, 8-10 x 6,5-8 )lm, verrucoso-echinulate. Sporata: gialla. Ecologia: in tarda primavera-estate; specie precoce delle peccete di montagna. Comune. Comm. Russula iaricina Velen. - Praticamente identica alla specie precedente, possiede però spore verrucose subreticolate. Comm. 1335 - Russula cessans A. Pearson Pileo: 3,5-7 cm; dapprima convesso, poi un poco depresso al centro con l'età, margine scanalato a maturazione; superficie liscia, brillante a tempo piovoso, di colore rosso-vinoso, spesso con decolorazioni verdastre. Lamelle: biancastre in gioventù, poi giallo-arancio, fragili. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, bianco. Carne: bianca, fragile; odore debole fruttato; sapore mite, talvolta leggermente acre nelle lamelle. Spore: subglobose, 6,5-7 x 5,5-8 )lm; verrucoso-echinulate, reticolate. Sporata: gialla. Ecologia: in autunno, anche inoltrato; sotto pini. Comune. Comm.
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Sottosezione Betulinae (Romagn.) Son - Sparata crema, ocra, pileo policromo, stipite spesso sfumato di rosa; alcune specie con preferenza per l'habitat betulicolo. 1336 - Russula brunneoviolacea Crawshay Pileo: 4-8 cm; inizialmente convesso, poi appena depresso al centro in vecchiaia, margine appena scanalato; superficie umida e brillante con l'umido, altrimenti asciutta ed opaca, rosso-vinoso carico con centro più scuro o decolorato. Lamelle: biancastre, fragili. Stipite: 3-7 x 1-2,5 cm; cilindrico, slanciato, bianco. Carne: bianca, fragile; odore appena fruttato; sapore mite. Spore: subglobose, 6,5-8 x 5,5-7,5 )lm; echinulate, reticolate. Sporata: crema. Ecologia: dalla tarda primavera all'autunno; nei boschi di latifoglie prealpini, soprattutto castagneti. Poco comune. Comm.
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1337 - Russula nitida (Pers.) Fr. Pileo: 4-8 cm; da inizialmente convesso, talora umbonato, ad appena depresso al centro con l'età; margine scanalato-tubercolato; superficie liscia, brillante, di colore rosso-vinoso con centro più scuro o decolorato al verdastro. Lamelle: ocracee, con il filo talora colorato di rosso nella porzione contigua alla superficie pileica. Stipite: 3-7 x 1-2 cm; cilindrico, bianco, talora sfumato di rosso, un po' ingrigente. Carne: bianca, fragile; odore appena fruttato; sapore mite. Spore: ovoidali, 8-10 x 6,5-9 )lm; echinulate, parzialmente reticolate. Sporata: ocra. Ecologia: estate-autunno; nei boschi radi di betulla. Abbastanza comune in area alpina e prealpina. Comm. Sezione Messapicae Sarnari - Sporata gialla, di piccole dimensioni, carne fragile che tende ad ingiallire fortemente, presenza di velo giallo a struttura ifale, arrossante a contatto di KOH. 1338 - Russula messapica Sarnari Pileo: 2-5 cm; dapprima convesso, infine appena depresso al centro con la maturazione, con margine che diviene nettamente tubereolato; superficie asciutta ed opaca, granulosa, cosparsa di pruina giallastra (residuo del velo universale), di colore giallo-ocra. Lamelle: inizialmente avorio-crema, infine giallastre, fragili, notevolmente spaziate. Stipite: 2,5-6 x 1-2 cm; cilindrico, slanciato, giallo, pruinoso, presto macchiato di ocra-ruggine. Carne: bianca, fragile; con odore subnullo che diviene simile a quello di mele cotogne con la corruzione ed alla frattura; sapore mite. Spore: ovoidali, 8-10,5 x 7-9 )lm (Sarnari); echinulate, con verruche crestate e ± reticolate. Sporata: gialla. Ecologia: in autunno; in ambiente mediterraneo presso macchie di Quercus cocci/era. Rara. Non comm.
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Famiglia Russulaceae
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Famiglia Boletaceae Genere Boletus Basidioma omogeneo, carnoso. lmenoforo tubulato, asportabile. Veli assenti. Tubuli adnati; pori bianchi, gialli, verdi, rossi; stipite generalmente obeso e spesso, pieno, decorato da un reticolo o finemente fioccoso-squamuloso, raramente liscio e glabro. Carne al taglio immutabile o virante. Sporata bru no olivastra; spore fusiformi o subfusiformi, lisce. Trama dei tubuli bilaterale-divergente. Unioni a fibbia assenti. Ecologia in boschi e foreste; specie strettamente ectomicorriziche. Tossicità: comprende specie di ottima qualità, specie con tossine termolabili (B luridus) e specie tossiche, che inducono sindrome gastrointestinale (es. B. salanas, B. rhodopurpureus, B. 1'hodoxanlhus) o coprinica (8 lorosus).
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Nella Check-list italiana sono segnalate 47 specie
Genere Xerocomus Basidioma carnoso, omogeneo. Veli assenti. Pileo asciutto, solo in una specie subviscido (X badius) , pubescente, vellutato, tomentoso, giallastro, olivaceo, bruno, rosato, rosso. Pori giallastri, larghi, angolosi, irregolari, talvolta viranti al blu al tocco. Stipite pieno, cilindrico, non obeso, talvolta rastremato alla base, da subliscio a costolato, non omamentato. Carne bincastra, giallastra, in alcune specie virante al blu al taglio. Spore in massa olivaceo-brunastre. Trama dei tubuli non bilaterale, ma regolare. Pileipellis tipo tncoderma, spesso con elementi terminali ben differenziati ed abbondante pigmento incrostante di parete (foto 06). Cistidi imeniali presenti. Cauloimenio presente (ma assente in X parasilicus = Pseudoboletus parasili.cus). Unioni a fibbia assenti.
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Ecologia: in boschi e foreste; specie ectomicorriziche, in alcuni casi forse saprotrofe facoltative. X parasilicus, por essendo fungicolo (su Scleroderma cilrinum), forma vere ectomicorrize. Tossicità: specie di qualità scadente, con l'eccezione di X badius, di buona qualità. Nella Check·Iist italiana sono segnalate 20 specie.
Genere Slrobilomyces p. 476 Genere Boletinus p. 476 Genere (}yrodon p. 476 Genere Porphyrellus p. 476 Genere Gyroporus p 478 Genere Aureobolelus p. 478 Genere Chalciporus p. 478 Genere Tylopilus p. 492 Genere Buchwaldoboletus p. 492 Genere Phylloporus p. 500 474
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Genere Leccinum Basielioma carnoso, omogeneo, di solito con lunghezza dello stipite superiore ad diametro del pileo Veli assenti. Pileo convesso, poi appianato, asciutto, bianco, grigio, bruno, rossastro, in alcuni casi con margine eccedente. Pori bianchi, grigio brunastri, in alcune specie gialli. Stipite cilindrico, elecorato da squamette rialzate da gialle a bruno-nerastre, in alcune specie fiammato alla base di verele azzurro o eli rosa. Carne bianca, giallastra, immutabile, arrossante, annerente. Spore in massa giallo-brunastre. Pileipellis tipo cutis, tricoelerma (in alcuni casi con cilinelrociti), celluloderma (es. L carpini). Cauloimenio presente. Ecologia: in boschi e foreste; specie ectomicorriziche, specifiche, di solito di FagaLes, PopuLus spp.,Betu La spp, Sahr: spp., CoryLus spp, Quercus spp., e eli aghifoglie (Pinus spp., Abies e Picea). Tossicità: alcune commestibili; nessuna specie tossica. Nella Check-Iist sono segnalate 23 specie
Genere Suillus Basielioma carnoso, omogeneo. In molte specie velo parziale presente. Pileo viscido, glutinoso, eccezionalmente asciutto, bianco, giallo, arancione, brunastro con sfumature violacee. Pori gialli, grigi, olivacei, brunastri. Stipite pieno, con o senza anello, spesso con granulazioni ela gia.lle a bruno-violacee. Carne bianca, giallastra, talvolta con viraggio al verde-bluastro Spore in massa giallo brunastre. PiJeipellis tipo cutis (ixocutis). Cistidi generalmente in gruppi fascicolati eel incrostati Cauloimenio presente. U. a f. generalmente assenti. Ecologia: presso conifere; specie ectomicorriziche eli aghifoglie, specifiche per Larix e Pinus spp. (a 2 e 5 aghi)
0\ - Particolare di sezione di Bo/etus edu/is; carne e pori bianchi immutabili ed evidente reticolo sullo stipite. 02 - Sezione di Bo/etus; eVidenti i pori rossi ed il viraggio al bluastro della carne (sez Luridi) 03 - Bo/e/us ery/hropus. in evidenza i pori rossi e la punteggiatura concolore sullo stipite (assenza di reticolo). 04 - Pileipellis tipo tricoderma di Bo/etus que/etfl 05 - Particolare ingrandito della cuticola di Xerocomus chrysenteron 06 - Struttura della pileipellis, genere Xerocomus. 07 - Caratteristici pori ampi ed angolosi di 5U1f1us bovùJUs.
Tossicità: alcune specie commestibili, altre detenninanti possibili effetti lassativi (S granuLatus). 07
Nella Check-list italiana sono segnalate 20 specie.
Famiglia: Pa'1"iUaceae: Genere Pa:àUus p. 512 Genere TapineLla p. 514 Genere H:ljgrophoropsis p. 514 Famiglia: Gomphidiaceae. Genere Gomphidius p. 514 Genere Chroogomphus p. 516
Genere Strobilomyces Berkeley - Basidiomi carnosi, pileo igrofano con squame fioccose grigio nerastre, tubuli lunghi ed aderenti, pori ampi, angolosi, grigiastri come lo stipite, carne virante al rossastro o bluastro al tocco.
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1339 - Strobilmnyces strobilaceus (Scop.) Berk. Pileo: 6-12 cm; da subgloboso a convesso-pianeggiante; superficie asciutta, ricoperta da lanugine organizzata in ciuffi formanti pseudosquame embricate, debordanti, prima grigiastre poi bruno-nerastro con l'età. Tubuli: lunghi, ad nato-decorrenti, biancastri poi grigiastri; pori ampi e angolosi, bianchi, poi grigio-rosato, con tendenza ad imbrunire, arrossanti, poi annerenti, alla pressione. Stipite: 8-12 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, ricoperto, tranne che nel tratto superiore, da squame e fibrille concolori al pileo, arrossante poi annerente alla manipolazione. Anello: ± presente, lanoso. Carne: biancastra, rossa alla frattura, poi annerente, con odore e sapore gradevoli. Spore: subglobose, reticolate, 10-13 x 9-11 11m. Ecologia: estate-autunno, boschi misti. Non comune. Non comm.
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Genere Boletinus Kalchbr. - Pileo asciutto, feltrato, ± umbonato, carne immutabile tubuli corti, aderenti, pori ampi angolosi a raggiera, stipite cavo con anello fioccoso. 1340 - Boletinus cavipes (Klotzsch) Kalchbr. Pileo: 4-8 cm; da conico-ottuso a convesso-umbonato; superficie asciutta, secca, tomentosa-squamulosa, di colore bruno-rossastro, marrone. Tubuli: corti, decorrenti sullo stipite, giallo-olivastri; pori grandi, composti, radialmente angoloso-allungati; giallo-olivastri. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; subclaviforme, giallastro in alto, squamuloso e concolore al cappello inferiormente alla zona anulare; subito tipicamente cavo. Anello: presente, membranoso, inizialmente biancastro, ± consistente. Carne: biancastra, immutabile; odore e sapore gradevoli. Spore: 8,5-10 x 3,5-4 11m. Ecologia: in zone collinari o subalpine, sotto larici. Comm 1341 - Boletinus cavipes f. aureus (Rolland) Singer - SI differenzia per una diversa plgmentazione dell'intero basidioma: giallo-dorato
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vivo. Secondo indicazioni basate sullo studio di sequenze di DNA, il genere Boletinus dovrebbe essere assorbito dal genere Suillus.
Genere Gyrodon Opat. - Basidiomi poco carnosi, pileo vischioso, tubuli aderenti e decorrenti, carne virante al blu, gambo ± eccentrico e ricurvo, specie simbionte dell'onta no. 1342 - Gyrodon lividus (Bull.) P. Karst. (= Boletus lividus Bull.) Pileo: 4-12 cm; da convesso a appianato-depresso, irregolare, margine ondulato; superficie vischiosa, di colore bruno-pallido, crema-giallognolo, caffelatte, ± macchiato di bruno-ruggine. Tubuli: molto corti e decorrenti sullo stipite, giallognoli, poi verdastri, imbrunenti alla pressione; pori labirintiformi, grandi, dentellati, concolori ai tubuli, blu-verdastro, poi brunastri al tocco. Stipite: 3-9 x 1-2 cm; per lo più eccentrico e ricurvo, da giallastro a bruno-vinoso, fibrilloso, annerente con l'età e la manipolazione. Carne: giallastra, fibrosa, appena azzurrognola al taglio; senza odore e sapore particolari. Spore: 5-7 x 3,5-4,5 Jlm. Ecologia: in zone umide, sotto ontani. Non comune. Comm.
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Genere Porphyrellus E.J. Gilbert - Basidiomi interamente brunastro, pileo finemente vellutato, carne bianca virante debolmente al rosa, sporata bruno-rossastro. 1343 - Porphyrellus porphyrosporus (Fr.) E.J. Gilbert Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso; superficie opaca, asciutta, finemente tomentosa, di colore bruno scuro, marrone-olivastro uniforme. Tubuli: alti, liberi, crema-giallastro, poi bruno-porpora; pori ± angolosi, irregolari, biancastri, poi grigio-brunastro-scuro, blu-nerastro al tocco. Stipite: 6-12 x 1-2,5 cm; subcilindrico, senza reticolo, concolore al cappello, pruinoso-vellutato. Carne: biancastra, debolmente grigio-azzurrognola alla sezione, in seguito annerente; odore e sapore poco gradevoli. Spore: 13-17 x 6-7 Jlm. Ecologia: in estate-autunno; sotto aghifoglie, boschi misti, soprattutto in montagna. Piuttosto raro. Non comm.
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Famiglia Bolelaceae
Op_
Genere Gyroporus Quél. - Pileo asciutto, vellutato, tubuli e pori bianchi, stipite cavernoso e carne fragile, sporata giallastra. 10p-
1344 - Gyroporns cyanescens (Bull.) Quél. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso-appianato; superficie ± irregolare, asciutta, feltrosa-tomentosa, di colore bianco sporco, giallo-ocraceo, beige; ± intensamente bluastra al tocco. TubUli:@Oliberi, bianchi, talvolta a toni rosati, azzurri alla pressione; pori molto fini, tondi, biancastri poi ocra-giallastro ± carico, blu intenso e immediato al tocco. Stipite: 5-10 x 1,5-3 cm; robusto, cilin_ drico o claviforme, secco, feltroso, cavernoso con corteccia rigida ma fragile, ± concolore al pileo. Carne: biancastra, ± intensamente bluastra, blu-verdastro alla frattura e alla pressione (non bluescente in varo immutabilis Charbonnel et al.); odore e sapore deboli, gradevoli. Spore: 10-12 x 5,56,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie ed aghifoglie. Poco frequente. Comm. La varietà ladeus (Lév.) Quél. - Si differenzia per la colorazione totalmente bianca, la varietà vinosovirescens Riousset et Bertéa possiede pileo estipite facilmente macchiati di bruno-vinoso. I caratteri microscopici risultano ± identici alla specie tipo. Non comm.
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1345 - Gyroporns castaneus (Bull.) Quél. Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, infine anche largamente depresso; superficie tomentoso-vellutata, uniforme, talvolta screpolata; dapprima marrone scuro poi a toni più chiari, castana, bruno-fulvastro. Tubuli: lunghi, liberi, guancialiformi, bianchi, immutabili; pori piccoli, tondi, bianco candidi, ingiallenti, poi imbrunenti al tocco e con l'età. Stipite: 3,5-7 x 1-2 cm; subcilindrico, talvolta molto irregolare, liscio o appena vellutato, presto cavo, con corteccia rigida, fragile, ± concolore al cappello. Carne: bianca, immutabile o appena rosata all'aria; sapore e odore gradevoli, vagamente di nocciola. Spore: 9-11 x 6-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie, soprattutto castagni e querce. Abbastanza frequente. Non comm.
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Genere Aureoboletus Pouzar - Basidiomi in genere piccoli, pileo viscido, glutinoso rossastro, rosato, pori angolosi, giallo-oro. 1346 - Aureoboletus gentilis (Quél.) Pouzar (= Boletus cramesinus Secretan) Pileo: 2-5 cm; da emisferico a convesso; superficie vischiosa-glutinosa, specialmente a tempo umido, di colore rosa, bruno-rosato, rosso-lampone ± vivo. Tubuli: lunghi, adnato-decorrenti, gialli, immutabili; pori piccoli poi ampi ed angolosi, irregolarmente dentellati, a lungo di un bel giallo vivo, immutabili, imbrunenti con l'età. Stipite: 4-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico con base assottigliata, pieno, liscio, giallo in alto, più pallido nel tratto inferiore, spesso striato di rossastro. Carne: bianca, rosata sotto la cuticola pileica, immutabile; sapore e odore gradevoli, un po' aciduli. Spore:11-17 x 56,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie. Poco comune. Non comm. Genere Chalciporus Bataille - Basidiomi ± piccoli, pileo glabro, fibroso, pori dal rosso-brunastro al rosato, carne generlamente amara, pepata.
1347- Chalciporns piperatus (Bull.) Bataille Pieo: 3-6 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie asciutta, secca e brillante, leggermente viscida a tempo umido, fulvastra, bruno-ramato ± carico. Tubuli: piuttosto lunghi, subdecorrenti, bruno-rossicci; pori grandi, angolosi, bruno-ruggine con tonalità più scure rispetto a tubuli e pileo. Stipite: 3-6 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, spesso ricurvo, fibrilloso, concolore al cappello o un poco più chiaro, giallo vivo alla base. Carne: biancastra nel cappello, giallastra nello stipite; odore leggero, sapore decisamente pepato. Spore: 8-12 x 4-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; boschi di aghifoglie e Non comm. latifoglie. Comune, condivide le esigenze ecologiche di B. edulis. 1348 - Chalciporus amarellus (Quél.) Bataille [ = C. pierrhuguesii (Buod.) Bataille] - Possiede pileo crema-giallognolo con sfumature rosate verso il margine; i pori sono rosa pallido, poi rosa-purpureo. Lo stipite è rosato in alto e giallo-cromo verso la base. Sotto aghifoglie. Poco comune Non comm.
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Famiglia Boletaceae
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Genere Boletus Dili. Catalogus Plantarum, 1719
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Sezione Edules Fr. - Basidiomi con carne bianca immutabile al taglio; pori fini bianchi poi olivastri immutabili alla pressione; stipite senza toni rossi, con reticolo.
1349 - Boletus edulis BuI!. Pileo: 5-20 cm; da emisferico a convesso-appianato, guancialiforme a maturazione; superficie ± regolare, glabra, asciutta, un po' vischiosa, untuosa, a tempo umido, da bianco-crema a varie gradazioni di bruno. 1ìJbuli: lunghi, liberi, bianchi, poi giallognoli, olivastri a maturità; immutabili; pori bianchi, inizialmente chiusi, poi aperti, piccoli, concolori ai tubuli, immutabili al tocco. Stipite: 1015 x 2-4 cm; da panciuto a subcilindrico, claviforme, da biancastro a nocciola ± scuro, ornato, nel tratto superiore, da un reticolo bianco, infine concolore al fondo. Carne: soda, bianca, immutabile al taglio; odore e sapore gradevoli, di nocciola. Spore: 13-17 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie e di latifoglie, in zone collinari e di montagna. Molto comune. Comm. 1350 - Bo/etus edulis f. a/bus (Pers.) Munoz (= B. persoonii San) - Possiede costante colore bianco dell'intero basidioma. Comm. 1351 - Bo/etus edu/is f. citrinus (Venturi) Munoz (= B. venturii San) - Come la varietà precedente, si diversifica per una pigmentazione differente rispetto alla specie tipo, in questo caso la superficie pileica si presenta giallo-citrino. Comm. Bo/etus edulis var. pusteriensis Ferrarese et Simonini -Possiede tubuli e pori di colore giallo vivo con VIraggio bluastro al tocco già negli esemplari immaturI. La carne, al taglio, diviene debolmente bruno-rosata. Sotto aghifoglie. Non comm.
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1352 - Boletus aereus Bui!. Pileo: 5-18 cm; da emisferico a convesso-allargato, infine guancialiforme, margine talvolta ondulato; superficie asciutta, finemente vellutata, bruno scuro, quasi nerastra, ma non in modo uniforme, spesso con decolorazioni ramate. 1ìJbuli: piuttosto corti, bianchi; pori molto fini, a lungo bianchi poi giallognoli, olivastri a maturità, immutabili, imbruniscono con l'età e le abrasioni. Stipite: 6-12 x 3-4 cm; ventricoso, poi cilindrico o claviforme, brunastro, più chiaro del cappello ornato ± interamente da reticolo biancastro che tende a divenire più scuro, progressivamente concolore al fondo. Carne: soda, bianca, immutabile; odore e sapore fungini, molto gradevoli. Spore: 11-15 x 45 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi aperti di latifoglie. Comune. Comm.
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1353 - Boletus pinophilus Pilàt et Dermek [= B. pinicola (Vittad.) A. Venturi] Pileo: 10-25 cm; da subgloboso a convesso-allargato, poi guancialiforme; superficie inizialmente ± ricoperta da pruina biancastra, poi glabra, liscia, di aspetto viscido-untuoso a tempo umido, altrimenti secca, talvolta rugosa-bozzuta; di colore rosso-granata, bruno-vinoso. 1ìJbuli: lunghi, adnati, biancastri, olivastri a maturità; pori fini, bianchi, poi progressivamente giallastri, verde-oliva e macchiati di brunastro a completa maturazione. Stipite: 6-12 x 3-5 cm; arrotondato, poi subcilindrico, panciuto o claviforme, da biancastro a bruno-rossiccio, ornato da un reticolo ± esteso che risulta dapprima concolore al fondo, infine più scuro. Carne: bianca, con toni violacei sotto la superficie pileica, immutabile; odore e sapore non intensi, ± gradevoli. Spore: 13-18 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: da inizio estate all'autunno inoltrato; sotto aghifoglie e latifoglie. Comune. Comm.
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1354 - Boletus aestivalis (Paulet) Fr. (= B. reticulatus Schaeff.) Pileo: 8-16 cm; da emisferico a convesso-guancialiforme; superficie finemente vellutato-feltrata, asciutta, un po' viscida a tempo piovoso, liscia, facilmente screpolata o frammentata in areole a tempo secco e ventoso; di colore marrone, bruno-tabacco uniforme ± scuro, più chiara negli esemplari precoci. 1ìJbuli: lunghi, liberi, bianchi poi giallo verdolini, immutabili; pori inizialmente chiusi, poi aperti, fini, tondi, concolori ai tubuli, immutabili. Stipite: 6-18 x 2-4 cm; ± robusto, di forma variabile, cilindrico o claviforme, con base bulbosa o affusolata, concolore al pileo o più chiaro, interamente ornato da un evidente reticolo, dapprima biancastro, poi bruno con l'età e la manipolazione. Carne: bianca, immutabile, spesso parassitata, soprattutto nello stipite; odore e sapore intensi e molto gradevoli. Spore: 12-18 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: inizio estate-autunno; preferibilmente sotto latifoglie, soprattutto in boschi radi di castagni e querce. Comune. Comm.
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Famiglia Boletaceae
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Sezione Appendiculatl Konrad et Maub. - Carne per lo più giallastra, immutabile o ± verde-azzurrognola al taglio; pori fini giallastri, verde-bluastro alla pressione; stipite talvolta con toni rossastri, con reticolo.
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1355 - Boletus appendù:ulatus Fr. Pileo: 5-18 cm; emisferico, poi piano convesso, infine guancialiforme; superficie finemente vellutata, opaca, leggermente untuosa a tempo piovoso, di colore bruno-nocciola, marrone ± scuro con cuticola talvolta debordante al margine. Thbuli: lunghi, fini, liberi, gialli, poi verdolini; pori piccoli, tondi, concolori ai tubuli, giallo-olivastro e ± macchiati di bruno con l'età ed alle abrasioni, azzurro-verdognolo alla pressione. Stipite: 6-12 x 2-4 cm; solitamente cilindrico o subciaviforme con base assottigliata-radiciforme, giallo-pallido con tendenza a macchiarsi verso la base di bruno-rossiccio, provvisto di reticolo concolore ± esteso. Carne: soda, bianco-giallino, debolmente verde-azzurrognolo al taglio; odore e sapore gradevoli. Spore: 11-15 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; in zone temperate, preferibilmente sotto latifoglie (faggio e castagno). Poco frequente. Comm. 1356 - Boletus subappendiculatus Dermek, Lazebnicek et Veselsky - Si distingue dalla specie precedente soprattutto per l'ambiente di crescita sotto aghifoglie di montagna, e per il diverso viraggiO della carne che risulta pressoché immutabile alla sezione.
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Comm.
1357 - Boletus regius Krombh. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, di norma regolare; superficie liscia, glabra, un po' pruinosa, appena screpolata-rugolosa a tempo secco, di colore rosa-rosso, rosso-lampone vivo ± uniforme. Thbuli: lunghi, adnato-subliberi, gialli, poi olivastri; pori molto piccoli, tondi, gialli, giallo-olivastro a maturità, si macchiano di bruno e di verde-azzurro alle abrasioni. Stipite: 6-12 x 2-5 cm; subcilindrico, con base talvolta bulbosa, giallo-vivo, ± concolore ai pori, sfumato di verdognolo in vecchiaia, tende ad imbrunire con l'età e la manipolazione, è ornato da un reticolo a maglie fitte e concolori al fondo. Carne: soda, giallo-pallido, talvolta sfumata di rossastro verso la base, debolmente azzurrognola al taglio; odore e sapore gradevoli, vagamente di olio di noci. Spore: 12-18 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, spesso castagni. Raro. Comm.
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1358 - Boletus pseudoregius Hubert ex Estadés ( = B. speciosus Frast pp.) - Morfologicamente affine al precedente, si diversifica per il colore della superficie pllelca che appare rosa, rosa-antico, con sfumature ocra-fulvastre e per lo stipite, giallo, su cui risalta, nella parte mediana, la presenza di una ± estesa zona rassastra di forma circolare. Cresce sotto latifoglie su terreno calcareo. Non comune. Comm. 1359 - Boletusfechtneri Veleno [= B. pallescens (Konrad) Singer] Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso, poi appianato-guancialiforme; superficie pruinosa, finemente feltrata, asciutta, un po' untuosa con l'umido; da crema-biancastra a beige, crema-rosato, caffelatte, talora con toni rosati al margine. Thbuli: lunghi, adnati, giallo-dorato, olivastri a maturità, verdebluastro alla pressione; pori piccoli, tondi, concolori ai tubuli, un po' imbrunenti, bluastri al tocco. Stipite: 6-12 x 2,5-5 cm; ventricoso, poi subcilindrico con base ± bulbosa, giallo verso la sommità, inferiormente sfumato di rosa, talvolta con zone rosso-carminio marcate, ocra-olivastro con l'età e la manipolazione, con reticolo concolore, ± evidente. Carne: giallognola, se sezionata, appena virante all'azzurro nel pileo, quasi immutabile o appena ocra-rosata nello stipite; odore e sapore gradevoli. Spore: 11-16 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie calcaree. Piuttosto raro. Comm.
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Sezione Fragrantes Estades et Lannoy (compresa sez. Subpruinosi Fr.) - Carne giallastra, verde-bluastra o immutabile al taglio; stipite centrale o eccentrico, di norma non o poco reticolato, tubuli decorrenti o non sullo stipite.
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1360 - Boletusfragrans Vittad. Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, margine a lungo involuto, ± ondulato e irregolare; superficie vellutato-tomentosa, asciutta, di colore bruno-marrone, bruno-rossiccio, annerente allo sfregamento. Th~uli.: piuttosto ?orti, ~ubliber.i, giall.i, blu-verde al tag~io; pori picc~li: tondi, poi più ampi. e . '. . . angolOSI, glalh, alla pressIOne SI macchiano dI blu mtenso, quasI nerastro. StIpIte: 5-12 x 2-4 cm; ± Ir-:) regolare, di solito fusiforme con base radicante, giallo ± carico verso l'alto, sfumato di bruno rossa,'): stro nel tratto inferiore, bruno-ruggine alla manipolazione, liscio, non reticolato. Carne: gialla, appena verde-azzurro al taglio; odore forte, dolciastro (simile a pasta lievitata), sapore acidulo. Spore: 10-14 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, spesso subcespitoso. Piuttosto raro. Comm. 482
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Famiglia Bolelaceae
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1361 - Boletus spretus Bertéa (= B. aemilii ss. Alessio) Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, molto irregolare, con il margine per lo più ondulato-Iobato; superficie vellutata, asciutta, un po' viscida a tempo umido, di colore rosa-rosso, poi rosso-vinoso vivace, annerente allo sfregamento. Thbuli: molto corti, adnati o decorrenti sullo stipite, gialli, poi giallo-verdolino; pori sempre piccoli, gialli, giallo-olivastro a maturità, blu-verdastro al tocco. Stipite: 4-8 x 2-3 cm; centrale o un po' eccentrico, irregolare, cilindrico o tipicamente svasato in alto, inizialmente rosso, poi giallo-arancio e ± densamente screziato di rosso nella zona mediana e alla base, senza reticolo che, talvolta, può risultare appena accennato nel tratto superiore, blu-nerastro alla manipolazione. Carne: giallognola, debolmente grigio-azzurrognolo al taglio, a tratti anche rosso-vinoso, poi livido-grigiastro; odore e sapore poco gradevoli, fruttati. Spore: 10-12 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno, sotto latifoglie, spesso ± cespitoso sotto castagni. Raro. Comm. 1362 - Boletus pulverulentus Opat. [= Xerocomus pulverulentus (Opat.) E.J. Gilbert I Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie liscia, finemente vellutata, asciutta, viscida a tempo piovoso, di colore bruno-scuro, bruno-giallastro con sfumature olivastre, si macchia istantaneamente di blu-nerastro al minimo tocco. Thbuli: mediamente lunghi, adnato-decorrenti, giallognoli, bluastri alla pressione; pori irregolari, angolosi, gialli, poi giallo-bruno-olivastro, subito e intensamente blu-scuro alla minima pressione. Stipite: 5-10 x 1,5-2 cm; cilindrico, ± affusolato, talvolta curvo, pruinoso, giallo intenso nella zona apicale, più scuro e progressivamente sfumato di rosso verso la base, senza reticolo; blu scuro, quasi nero alla manipolazione. Carne: giallastra, istantaneamente blu-nerastra all'aria, odore e sapore gradevoli. Spore: 12-15 x 4,5-5,5 11m. Ecologia: estate-autunno; nelle radure e lungo i sentieri di boschi di latifoglie e di aghifoglie. Più frequente nelle annate calde e siccitose. Non comm.
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1363 - Boletus f1avosanguineus Lavorato et Simonini - Specie generalmente di modeste dimensioni (cappello che non eccede i 6 cm di diametro), possiede superficie pilelca di colorazione inizialmente giallo-pallido, quasi puro, che, progressivamente, tende a macchiarsi di rosso-aranCione, assumendo alla fine tonalità uniformi ± concolori e decise, che tendono a diffondersI in ogni parte del basidioma. Lintero fungo diviene blu intenso nerastro al minimo tocco, cosi come la sua carne all'aria se sezionata. Raro Non comm. Sezione Calopodes Fr. - Carne di sapore amaro; biancastra, verde-bluastra ± intenso alla sezione; pori giallognoli, bluastri alla pressione; stipite con reticolo.
1364 - Boletus calopus Perso Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso-appianato; superficie finemente vellutata, secca, opaca, ± rugolosa, di colore chiaro, beige-pallido, camoscio con sfumature rosate o olivastre, imbrunente alle abrasioni. Thbuli: piuttosto corti, adnati, giallognoli, poi giallo-olivastro; pori molto piccoli, dapprima gialli, poi giallo-verdognolo a maturazione, blu-verdastro al tocco, infine brunicci. Stipite: 5-15 x 1,5-4 cm; obeso, poi cilindrico o c1aviforme, talvolta molto più lungo del diametro pileico, giallo-vivo in alto, rosso-carminio, porpora, verso il basso, brunastro alla base, blu-verdastro alla manipolazione, ornato da un evidente reticolo biancastro che diviene progressivamente concolore al fondo. Carne: biancastra, azzurra all'aria; odore acidulo, sapore molto amaro. Spore: 12,5-16 x 4-6 11m. Ecologia: tarda primavera-autunno; in boschi di latifoglie e di aghifoglie, su terreno acido. Comune, condivide habitat e periodo di crescita con B. edulis. Non comm. 1365 - Boletus radicans Perso (= B. albidus Roques) Pileo: 8-16 cm; da subgloboso a convesso-guancialiforme; superficie ± rugolosa, finemente vellutata, un po' viscida a tempo piovoso, da biancastra a crema-grigiastra, beige-pallido, imbrunente con l'età. Thbuli: lunghi, liberi, gialli, bluastri alla pressione; pori piccoli, gialli, olivastri al tocco e alle abrasioni, sfumati di arancione con l'età. Stipite: 6-12 x 3-5 cm; subbulboso, poi obeso, claviforme con base ± radicante, da biancastro a giallo-pallido, talvolta debolmente sfumato di rosso, imbrunisce al tocco e alla manipolazione; nella parte superiore è presente un fine reticolo concolore. Carne: biancastra, un po' rosata alla base, azzurra ± intenso al taglio, poi livido-grigiastro; odore poco gradevole, sapore amaro. Spore: 12-16 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto diverse latifoglie, soprattutto querce, su terreno calcareo. Poco frequente. Non comm. 484
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Famiglia Boielaeeae
Sezione Luridi Fr. - Basidiomi che si macchiano ± intensamente di blu al minimo tocco; carne giallastra, ± bluastra alla sezione; pori rossi, rosso-arancione, inizialmente anche gialli; stipite con o senza reticolo.
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1366 - Boletus lU'fidus Schaeff. Pileo: 8-16 cm; emisferico poi convesso; superficie opaca, asciutta, giallo-ocraceo, bruno-olivastro, bruno rossiccio, si macchia di verde bluastro al minimo contatto. Thbuli: lunghi, gialli, poi olivastri, blu-verdi alla pressione; pori fini, rossi, spesso rosso-arancio in prossimità del margine pileico, bluastri al tocco. Stipite: 5-15 x 2-4 cm; di forma variabile, da cilindrico a vagamente claviforme, giallastro, percorso da un reticolo bruno rossastro a maglie oblunghe, si macchia di bluastro alla manipolazione. Carne: giallognola, talvolta rossastra alla base del stipite, verde azzurro ± intenso alla sezione; tipicamente rosso-arancio nella porzione sottostante lo strato dei tubuli, bluverdastro al taglio; odore e sapore gradevoli. Spore: 12-15 x 5-6,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, presso aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Comm. d. c.
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Boletus luridus var. erythroteron (Bezdèk) Pilàt et Dermek - SI differenzia per la carne di colore rosso al taglio. Molto raro. Boletus luridus var. primulicolor Simonini - Varietà che si caratterizza unicamente per la uniforme colorazione pileica giallo-primula.
1367 - Boletus comptus Simonini Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso; superficie finemente feltrata, un po' viscosa con l'umido, liscia o appena screpolata a tempo secco, grigio-brunastro, bruno-rosato, sfumata di grigiastro, con tendenza ad assumere colorazioni rosa-rosso più scure a tempo umido e con l'età, annerente nelle abrasioni. Thbuli: gialli, blu-nerastro alla pressione; pori piccoli, inizialmente rosso-arancio pallido, poi più scuri, blu-inchiostro, nerastri al tocco. Stipite: 5-10 x 2-4 cm; un po' obeso, poi cilindrico o ± claviforme, spesso con base affusolata-radicante, talvolta curvo, da giallo a giallo-arancio, macchiato di rosso alla base, liscio, senza o con reticolo concolore appena accennato in alto; annerisce alla manipolazione. Carne: gialla, talvolta macchiata di rosso all'estremità inferiore dello stipite; vira intcnsamente al blu-nero se sezionata; odore e sapore gradevoli. Spore: 11-13 x 5-6 )lm. Ecologia: estatc-autunno; sotto latifoglie, soprattutto querce e castagni. ± frequente. Comm. d. c. 1368 - Boletus queletii Schulz. Pileo: 6-12 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie liscia, vellutata, asciutta; giallo-cuoio sfumato di bruno-arancio o rosso-arancio. Thbuli: mediamente lunghi, gialli, verdastri alla pressione; pori piccoli, tondi, giallastri, poi rosso-arancio, spesso rossi in prossimità dello stipite e arancio verso il bordo pileico. Stipite: 5-10 x 1,5-4 cm; cilindrico oclaviforme, spesso con base appuntita, subradicante, percorso da sottili costolature longitudinali, interamente giallo pallido e ± ricoperto da minute asperità o granulazioni concolori, che tendono a divenire rossicce; la base risulta tipicamcnte rossovinoso; non reticolato. Carne: gialla nel cappello e nella parte alta dello stipite, tipicamente rossobarbabietola verso la base; bluastra al taglio; odore debole, fruttato, sapore acidulo. Spore: 12-15 x 67 ~m. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie su terreno calcareo. ± comune. Comm. d. c. 1369 - Boletus queletii var. rubicundus R. Maire (= B. queletli var./oteritius Bres. et Schulz.) - Ha il colore pileico deCisamente ros-
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so mattone, rosso scuro con pOri della medesima tonalità. Abbastanza diffuso.
Boletus queletii var. disc%r (Quél.) AleSSIO - Si riconosce per il colore del cappello arancio-albicocca, che risulta più chiaro al bordo e per i pOri giallo-arancio, concolori al cappello che mantengono a lungo questa tonalità. Raro.
Comm. d. c.
1370 - Boletus erythropus Perso Pileo: 6-18 cm; da emisferico a piano-convesso, ± regolare; superficie finemente vellutato-feltrato, asciutta, umidiccia con l'età e a tempo umido, di colore uniforme bruno-rossiccio, marrone scuro, bruno-fulvo, annerisce alle abrasioni. Thbuli: gialli, poi olivastri; pori piccoli, tondeggianti, ± intensamente rosso-sangue, blu-inchiostro, nerastri alla pressione. Stipite: 5-15 x 3-5 cm; ventricoso, poi fusiforme o claviforme, finemente punteggiato di rosso su fondo giallo-aranciato, talvolta appare interamente rosso per la densità delle granulazioni che lo ricoprono, non reticolato, nero-bluastro alla manipolazione. Carne: giallo-citrino intenso nel cappello, giallo-sporco nello stipite; rapidamente e intensamente bluastra al taglio; odore e sapore gradevoli. Spore: 13-18 x 5-7 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie su terreno acido. Comune. Comm. d. c.
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Famiglia Bolelaceae
1371- Boletusjunquillms (Quél.) Costantin et Dufour Pileo: 0-15 cm; da emisferico a convesso, poi pianeggiante; superficie ± minutamente bitorzoluta, vellutata, asciutta, appena viscosa a tempo piovoso, di colore giallo-giunchiglia, si macchia prima di blu-verde, poi di bruno-ruggine al minimo strofinio. 'fubuli: giallo-vivo, poi giallo-oliva; pori piccoli, tondi, a lungo giallo-vivo, poi più scuri, blu-nerastro alla pressione. Stipite: 6-12 x 2,5-5 cm; obeso, poi claviforme o subcilindrico, talvolta radicante, finemente vellutato, concolore o un po' più pallido del cappello, blu-scuro alla manipolazione, poi cosparso di macchie rugginose. Carne: gialla, subito e ± intensamente blu-nerastro al taglio; odore e sapore non particolari. Spore: 13-15 x 5-0 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, preferibilmente querce e faggi. Raro. Non comm. 1372 - Roletus permagnificus POder (= B. siculus Inzenga ss. Alessio) Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, di solito con bordo ondulato-Iobato irregolare; superficie liscia, glabra, asciutta, un po' viscida a tempo umido, rosso-sangue, rosso-porpora intenso, tende a divenire bruno-rosato a maturità; blu-nerastro al tocco. 'fubuli: lunghi, adnati, gialli, blu-verdastro al taglio; pori fini, tondi, rosso-sangue, talvolta sfumati di arancione al bordo, blu-nerastro alla pressione. Stipite: 3-8 x 1,5-3 cm; da fusiforme a subcilindrico, talvolta claviforme, spesso molto irregolare a causa di una crescita cespitosa, ornato da un reticolo rosso a maglie larghe su fondo giallo, talvolta interamente di colore rosso per l'infittirsi del reticolo, annerente alla manipolazione. Carne: biancastra, marezzata di rosso alla base, verde-azzurrognolo al taglio; inodore ed insapore. Spore: 12,5-16 x 5-0,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; boschi radi di quercia. Raro. Non comm. 1373 - Boletus poikilochromus POder, Cetto et Zuccher. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso; superficie finemente vellutata, asciutta, un po' screpolata con il secco, viscosa a tempo umido, giallastra, poi non uniformemente ocra-bruno-olivastra, con zone bruno-rossastre, rosso-ramate. 'fubuli: lunghi, subliberi, gialli poi ocra-aranciato, bluastri alla pressione; pori piccoli, tondi, giallo-vivo, poi giallo-senape, ocra-rossastro a maturazione, bluverdastro al tocco. Stipite: 4-8 x 1,5-3,5 cm; cilindrico o subclaviforme, con base da ingrossata a bruscamente attenuata, giallo, poi ocra-arancio con base rossastra, annerente al tocco, con reticolo ± esteso a maglie poco fitte concolori al fondo, poi rosse. Carne: gialla, subito blu-cupo al taglio, rossastra nelle lesioni e nelle morsicature degli animali; odore particolarmente intenso (secondo gli autori della specie, simile a uva in fermentazione), sapore acidulo. Spore: 11-13 x 4,5-5,5 )lm. Ecologia: estate-inizio autunno, soprattutto sotto querce termofile. Non comune. Non comm. 1374 - Boletus torosus Fr. Pileo: 8-16 cm; da subgloboso a convesso-allargato, poi guancialiforme; superficie finemente vellutata, asciutta, un po' viscida con l'umido, inizialmente di colore chiaro, crema-giallognolo, poi su toni ocra-brunastro frammisti a sfumature di color cuoio o olivastre. 'fubuli: lunghi, adnati, giallo-aranciati, poi olivastri; pori piccoli, tondi, giallo-tuorlo d'uovo, poi giallo-verdastro, sfumati di bruno-ruggine a maturità, blu-nerastro al minimo tocco. Stipite: 6-12 x 5-7 cm; tozzo, subcilindrico, talvolta bulboso, ± radicante, concolore ai pori, poi bruno-rossastro, particolarmente verso la base, facilmente macchiato di bruno-ruggine, blu-nerastro al tocco, percorso da un reticolo ± esteso e concolore al fondo. Carne: spessa, giallastra, ± rosso-vinosa alla base dello stipite, all'aria diviene immediatamente verde-bluastro scuro, poi, lentamente, bruno-rossastra. Spore: 11-14 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-primo autunno; in zone calde ed asciutte in boschi di latifoglie su calcare. Raro. Non comm. 1375 - Boletus xanthocyaneus Ramain ex Romagn - Si distingue per la superficie un poco rugosa, finemente vellutata e asciutta, leggermente umida ed appiccicaticcia atempo piovoso, dapprima di colore giallo ± carico, con qualche macchia precoce rosso-vinoso, infine beige-grigiastro pallido; nei giovani esemplari vira dapprima al blu-nerastro, poi al rossastro, al minimo strofinio, mentre amaturità è pressoché immutabile. I pori sono a lungo gialli, per divenire arancio-verdolino in esemplari maturi. Lo stipite è subgloboso, poi c1avrlorme o subcilJndrico, dapprima interamente giallo-citrino, poi giallo-cromo, macchiato di rosso-bordeaux verso la base e nelle morsicature degli animali, blu-scuro, nerastro, allo sfregamento; è ornato di reticolo ± esteso, amaglie concolori, blu poi rossastre alla manipolaZIone. Le carne, giallo carico sotto i tubuli, è più pallida altrove, blu intenso, poi arrossante al taglio con odore e sapore gradevoli. Le spore misurano 11-13 x 5-5,5 ~m. Cresce in estate-primo autunno in boschi caldi di latifoglie, particolarmente querce e castagni; raro. Non comm.
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Famiglia Boietaceae
1376 - Boletus luteocupreus Bertèa et Estades (= B. purpureus ss. aut.) Pileo: 8-15 cm; da emisferico a convesso; superficie asciutta, inizialmente di colore giallo ± vivo, giallo cromo, ocra giallastro, si macchia di verde bluastro, blu nerastro al minimo contatto, successivamente le macchie così generate diventano bruno rossastre ± scure. Thbuli: lunghi, giallo vivo, poi olivastri; pori molto piccoli, già inizialmente di colore rosso intenso, talvolta dai toni arancioni verso il bordo, blu-nerastro alla pressione. Stipite: 5-10 x 3-5 cm; da cilindrico a claviforme, verde-bluastro intenso ed immediato alla manipolazione, con reticolo rosso su sfondo giallo cromo. Carne: gialla, al taglio diviene bluastra nel cappello e rossastra alla base dello stipite; sapore dolciastro, un po' acidulo, odore fruttato o vago di caucciù. Spore: 11-13 x 4,5-6 ].Jm. Ecologia: estateinizio autunno; sotto latifoglie, in particolare querce e castagni. Non comune. Tossico 1377 - Boletus rhodopurpureus Smotlacha (= B. purpureus ss. aut.) Pileo: 8-15 cm; da subgloboso a emisferico, infine piano-convesso; superficie asciutta, vellutata, minutamente bitorzoluta, dai toni inizialmente giallastri, presto ± uniformemente porpora, rosarosso; vira al blu-inchiostro-nero al mimimo contatto. Thbuli: ± lunghi, gialli, poi olivastri, blu alla pressione; pori piccoli, tondi, rosso-sangue, blu-nerastro al tocco. Stipite: 5-10 x 3-5 cm; da obeso a subcilindrico, talora claviforme, per lo più dai toni rosso-aranciato, vira al blu-nerastro alla manipolazione, è ornato da un reticolo a maglie fitte, concolore o rosso. Carne: giallo-cromo, blu-inchiostro al taglio; odore e sapore gradevoli. Spore: 11-13 x 4,5-5,5 ].Jm. Ecologia: estate-primo-autunno; in boschi caldi di latifoglie, soprattutto querce. Poco comune. Tossico 1378 - Boletus lupinus Fr. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie liscia, un po' vellutata, asciutta, di colore grigio-rosa pallido, non uniforme ma a chiazze rosa-rosse più scure, talvolta sfumato di giallognolo al bordo, con l'età assume tonalità livide, ocra-grigiognolo, verdastre. Thbuli: gialli, poi giallo-olivastri, verde-bluastri alla pressione; pori piccoli, irregolari, da giallo-arancione a rosso-vivo, rosso-scarlatto, blu-scuro al tocco. Stipite: 5-10 x 2-4 cm; un po' obeso, poi, per lo più, claviforme, liscio, giallo, poi giallo-arancio, con base bruno-rossastro, senza alcuna traccia di reticolo; vira al blu-verdastro alla manipolazione. Carne: giallo-biancastro, talvolta bruno-rossastro alla base dello stipite, bluastra al taglio; odore leggero di caucciù, di sapore analogo, sgradevole. Spore: 11-15 x 5-6 ].Jm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie, in particolare sotto querce (leccio). Raro. Tossico 1379 - Boletus dupainii Boud. Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso, piano a maturità; superficie ± regolare, liscia, asciutta, un po' viscida a tempo piovoso, lucida, brillante, di aspetto quasi laccato, rosso-scarlatto, tende a sbiadire sull'ocra-giallastro con l'età, annerisce nelle lesioni. Thbuli: gialli, poi giallo-verdastro, pori piccoli, tondi, da rosso-arancione ad uniformemente rosso-sangue, al tocco divengono blu, infine nerastri. Stipite: 5-10 x 3-5 cm; obeso, poi ± claviforme, fittamente punteggiato da granulazioni rosse su fondo bianco-giallastro, con o senza presenza di un reticolo rosso all'apice, in prossimità dei tubuli. Carne: bianco-giallina, sfumata di rosso sotto la cuticola pileica, azzurro ± intenso al taglio; senza odore particolare, sapore acidulo. Spore: 10-15 x 5-6 ].Jm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, in particolare, querce, faggi e castagni. Raro. Comm.d.c. 1380 - Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallemb. Pileo: 8-16 cm; da emisferico a convesso-pulvinato; superficie liscia, finemente vellutata, asciutta, un po' viscida a tempo umido, biancastra, beige chiaro, per lo più a toni rosati, particolarmente verso il margine, pressoché insensibile allo sfregamento e alla pressione. Thbuli: lunghi, giallastri, debolmente azzurri all'aria; pori piccoli, tondeggianti, rosso-sangue intenso, talvolta un po' arancioni verso il bordo, bluastri alla pressione. Stipite: da cilindrico a vagamente obeso, claviforme, bianco-giallastro, punteggiato di rosso-porpora, particolarmente verso il basso, percorso interamente da un fitto reticolo rosso. Carne: giallognola, giallo più carico alla periferia, all'aria vira debolmente all'azzurro solo nel cappello, immutabile nello stipite; odore e sapore gradevoli. Spore: 13 x 16 x 5-6 ].Jm. Ecologia: estate-fine autunno; in boschi di latifoglie, soprattutto querce. Poco frequente. Tossico
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Famiglia Boletaceae
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1381 - Boletus satanas Lenz Pileo: 10-25 cm; da emisferico a convesso, pulvinato; superficie glabra, secca, un po' viscosa con l'umido; bianco, bianco sporco, privo di tonalità rosate, grigio-olivastro con l'invecchiamento, non macchiantesi di blu allo sfregamento; cuticola con odore molto sgradevole. 'fubuli: lunghi, da gialli a giallo-olivastro, azzurri alla pressione; pori fini, rosso-arancione, dalle tonalità variabili, di solito a gradazioni rossastre in prossimità dello stipite; debolmente bluastri al tocco. Stipite: inizialmente globoso, poi tipicamente obeso, giallo in alto, rosso verso la base bulbosa; ricoperto da un reticolo concolore, non sempre presente e molto variabile per consistenza ed estensione. Carne: biancastra, virante all'azzurro ± intensamente in rapporto allo stato di freschezza del fungo; odore sgradevole, presto nauseante, sapore dolciastro. Spore: 12-15 x 5-6 pm. Ecologia: estate-autunno; in zone aperTossico te ed asciutte, sotto latifoglie, in particolare querce calcaree. Non comune. 1382 - Bo/etus pu/chrotinctus Alessio - Molto Simile al precedente, di taglia abitualmente inferiore (pileo di 5-15 cm), ha colore della superficie pileica ocra-pallido soffuso di un delicato rosa-violetto, evidente soprattutto al bordo del cappello. l'assenza del pessimo odore della cuticola pileica è un altro elemento che aiuta asepararlo da B. satanas. Le spore, piÙ allungate misurano 13-18 ~m. Tossico
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Genere Ty/opilus P. Karst. - Basidiomi di medie dimensioni, stipite decorato da un evidente reticolo, rori da biancastri a rosa, carne nettamente amara. Talvolta lignicoli. 1383 - Tylopilus jelleus (Bull.) P. Karst. (= Boletusjelleus Bull.) Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso, poi appianato; superficie asciutta, vellutata, bruno chiaro, nocciola-olivastro. 'fubuli: lunghi, liberi o appena decorrenti con dentino, bianco-rosati; pori fini, inzialmente bianchi, poi rosa ± vivo, imbrunenti, infine viola nerastri con l'età e alle abrasioni. Stipite: 6-12 x 1,5-3 cm; subcilindrico, claviforme, talvolta ventricoso, ± concolore al pileo o con tonalità olivastre piu marcate, ornato da un grossolano reticolo chiaro che tende a divenire brunoolivastro. Carne: bianca, debolmente rosa all'aria; sapore molto amaro, odore gradevole fungino. Spore: 12-15 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; boschi di latifoglie e aghifoglie su terreno acido, talvolta negli anfratti delle vecchie ceppaie di castagno. Poco comune. Non comm.
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Genere Buchwa/dobo/etus ( = Gen. Pulveroboletus Murrill) - Basidiomi giallastri, carne stopposa debolmente virante al blu al tocco, specie termofila, lignicola. 1384 - Buchwaldoboletus hernichrysus (Berk. et Curtis) PiHit [= Pulveroboletus hernichrysus (Berk. et Curtis) Singer, Boletus sulphureus Fr.] Pileo: 6-18 cm; da globoso a convesso-arrotondato, poi piano-convesso, margine a lungo revoluto, ± ondulato; superficie finemente vellutata, opaca, un po' appiccicosa, liscia o screpolata, di colore giallo-vivo, con tendenza a macchiarsi di bruno-rossastro. 'fubuli: corti, adnati o appena decorrenti, gialli, immutabili o appena bluescenti, bruno-rossastro nelle lesioni; pori molto piccoli, tondi, poi irregolari, gialli, poi giallo-verdolino, infine bruno-olivastro, blu-verdastro al tocco. Stipite: 3-6 x 2-4 cm; dapprima panciuto, poi subcilindrico, con base affusolata, liscio non reticolato, di colore rosso nei primordi, poi giallo con sfumature rosse alla base, blu-verde allo sfregamento, infine nerastro. Carne: giallastra, debolmente grigio-verdolino, azzurrognola all'aria; odore e sapore gradevoli anche nel vecchio, vagamente di liquirizia negli essiccati. Spore: 6,5-7,5 x 3,5-4 pm. Ecologia: estate-autunno; singolo o cespitoso alla base o su ceppi morti di pino in ambiente termofilo Non comm. mediterraneo. Raro. Buchwo/dobo/etus iignic% (Kallemb.) Pilàt -Specie di taglia mediamente inferiore (2,5-8 cm), ha superficie pilelca diversamente co-
lorata, tendente al fulvastro, bruno-arancio con sfumature olivastre ed imenoforo con pori più ampi emaggiormente decorrenti sul gambo. l' habitat di crescita, costituito da ceppaie di aghifoglie situate preferibilmente in boschi di alta montagna, è un ulteriore elemento di identificazione. Possiede spore dal diverso profilo e misura: 7,5-10 x 3,5-4 ~m. Molto raro. Non comm.
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Famiglia Boletncea,e
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Genere Xerocomus Quél.
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Fl. Vosges, 1887 Sezione Pseudoboleti Singer - Basidiomi con aspetto simile ai Boletus; pileo glabro o ± vellutato; carne, tubuli e pori immutabili o azzurrognoli al tocco o al taglio; stipite con o senza reticolo.
1385 - Xerocomus impolitus (Fr.) Quél. (= Boletus impolitus Fr.) Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante; superficie finemente vellutata, fibrillosa, asciutta, opaca, talvolta granulosa-rugolosa, bruno-fulvastro, ocra-bruniccio, ± scura. Tubuli: fini, moderatamente lunghi, liberi, gialli, giallo-olivastro con l'età; pori piccoli, tondi, concolori ai tubuli, giallo-verdastro, poi brunicci a maturità, pressoché immutabili al tocco. Stipite: 8-12 x 2-3 cm; generalmente cilindrico o vagamente fusiforme con base ± radicante, non reticolato, bianco-giallastro, ricoperto da sottili asperità concolori, nel tratto superiore è quasi sempre presente una striatura circolare ± estesa di colore rosso; bruna alla manipolazione. Carne: bianca, immutabile al taglio; odore gradevole, talvolta di acido fenico manipolando la base dello stipite, sapore acidulo. Spore: 10-15 x 4,5-6 mm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie, soprattutto leccio. Raro. Comm. 1386 - Xerocomus depilatus (Redeuilh) Binder et Bes!. ( = Ba!etus depl!atus Redeuilh) - Aspetto e portamento affine al precedente, si distingue per la superficie pileica caratterizzata dalla presenza di depreSSioni ed awallamenti più scuri rispetto alla tinta di fondo; microscopicamente si differenzia per la struttura imeniforme del rivestimento pileico, formato da ife c1aviformi o subglobose anziché filamentose come in B. Impalitus. Cresce esclusivamente sotto carpini su terreno calcareo. Poco comune Comm.
1387 - Xerocomus badius (Fr.) E.J. Gilb. Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso-pulvinato, poi appianato; superficie finemente tomentosa, asciutta, ± viscida a tempo piovoso; ± intensamente bruno-rossiccio, marrone-rossastro, talvolta bruno-nerastro. Tubuli: lunghi, adnati, crema-verdastri, poi olivastri; pori piccoli, ± angolosi, concolori ai tubuli, verde-bluastro-cupo alla pressione. Stipite: 5-15 x 1-4 cm; per lo più cilindrico con base attenuata, spesso curvo, bianco-verdolino all'apice e verso la base, longitudinalmente fibrilloso, ricoperto eia fioccosità brunastre nella parte mediana, glabrescente con l'età, brunastro a maturazione e alla manipolazione. Carne: bianca-giallastra, vira ± intensamente all'azzurro alla sezione; odore e sapore gradevoli, non significativi. Spore: 11-15 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; spesso sotto aghifoglie, più raro sotto latifoglie, talora su vecchie ceppaie. Comune. Comm. 1388 - Xerocomus ichnusanus Alessio, Galli et Littini Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso, irregolare; superficie finemente tomentosa, glabrescente con l'età, asciutta, facilmente screpolata a tempo secco, grigio-brunastro, poi bruno-ferrugineo, bruno scuro, non uniforme ma con zone ± chiare, blu-nerastra al minimo sfregamento. Tubuli: lunghi, adnati, gialli, poi ocra-verdastro; pori piccoli, tondi, poi angolosi, irregolari, concolori ai tubuli, bluastri al tocco. Stipite: 4-8 x 1-2 cm; di forma e dimensioni variabili, irregolare, spesso subcilindrico a base affusolata, giallo in alto, concolore o più chiaro del cappello nel tratto mediano, bruno scuro alla base, infine brunastro, percorso da un reticolo a maglie oblunghe, concolore al fondo. Carne: biancastra, rossastra verso la base dello stipite, bluastra alla sezione; odore e sapore gradevoli, non particolari. Spore: 12-18 x 5-7 11m. Ecologia: autunno; in zona mediterranea, per lo più cespitoso. sotto latifoglie, soprattutto querce, su terreni arieli e aperti. Non comm.
1389 -Xerocomus moravicus (Vacek) Herink [=X leonis (Reiel) Bon,X tumidus (Fr.) E.J. Gilbert] Pileo: 3-7 cm; eia emisferico a convesso-allargato; superficie ± nettamente tomentosa, secca o appena viscosa a tempo umido; sottilmente e radialmente fessurato a maturità, di colore ocra-giallastro, fulvo-ocraceo ± uniforme. Tubuli: corti, adnati, giallo-ocraceo, immutabili alla pressione; pori piccoli, toneli, poi ± angolosi-Iabirintiformi, concolori ai tubuli, imbrunenti con l'età. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm; inizialmente ventricoso, poi subcilindrico o fusiforme con base sempre ± appuntita, ocra-giallastro, ricoperto eia sottili striature longitudinali fioccose più scure dello sfondo, senza tracce eli costolature e di reticolo. Carne: biancastra, beige pallido, immutabile; odore e sapore gradevoli. Spore: 10-14 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie termofile. Raro. Non comm. 494
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Famiglia Boletaceae
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1390 - Xerocomus parasiticus (Bull.) Quél. Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso; superficie finemente tomentosa, secca, opaca, fessuratoscrepolata a tempo asciutto e ventoso, color cuoio, bruno-olivastro, bruno-giallastro ± omogeneo. Tubuli: corti, adnati o decorrenti con dentino, giallognoli, bruno-giallastro, ocracei con l'età; pori piccoli, poi più ampi, angolosi, irregolari, concolori, non blu alla pressione. Stipite: 3-7 x 0,5-1,5 cm; subcilindrico, irregolare, assottigliato verso la base, giallo-pallido con fioccosità concolori all'apice, fibrilloso e brunastro verso il basso. Carne: da giallo-pallido a giallo-intenso, più scura sotto la cuticola pileica, non o poco bluescente al taglio; odore e sapore gradevoli, non particolari. Spore: 11-16 x 5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; parassita su Scleroderma. Non comune. Non comm.
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Sezione Xerocomus - Pileo ± tomentoso-vellutato; pori gialli, ± ampi; carne biancastra o giallognola, immutabile o appena azzurrognola all'aria; cuticola pileica a reazione blu-verde con ammoniaca, raramente non reagente.
1391 - Xerocomus subtomentosus (L.) Quél. Pileo: 4-12 cm; da emisferico a convesso, infine pulvinato; superficie tomentosa, asciutta, unita, raramente fessurata; di colore bruno-olivastro, bruno-ocraceo (giallo-vivo nella varo xanthus E.J. Gilbert). Tubuli: lunghi, adnati o appena decorrenti, gialli, giallo-verdastri a maturità; pori piccoli, poi ampi e angolosi, giallo vivo, poi ocra-giallastri, ± viranti al bluastro alla pressione. Stipite: 5-12 x 0,8-2,5 cm; subcilindrico, spesso con base attenuata, sinuoso, giallo-pallido, percorso longitudinalmente da costolature ± in rilievo, inizialmente concolori, poi più scure rispetto al fondo, talvolta formanti un grossolano reticolo. Carne: gialla nel cappello, giallo-biancastra nella parte alta dello stipite, ± bruno-rosata verso la base, poco o nulla azzurrognola al taglio; con micelio biancastro alla base dello stipite; odore e sapore deboli, non significativi. Spore: 11-15 x 5-6 Jlm. Ecologia: estaComm. te-autunno, in boschi di aghifoglie e di latifoglie. Molto comune ovunque.
1392 -Xerocomusferrugineus (Schaeff.) Bon (= Boletus spadiceus Fr.) Pileo: 5-12 cm; da emisferico a convesso, poi pulvinato; superficie vellutata, asciutta, opaca, raramente screpolata, di colore bruno-scuro a tonalità ferruginee, fulvo-olivastro, bruno-rossastro ± scuro. Tubuli: lunghi, adnati, giallo intenso, giallo-verdastri con l'età; pori da tondi ad angolosi, gialli, poi giallo-verdognoli macchiati di bruno-ruggine, ± blu-verdastri alla pressione. Stipite: 5-10 x 13 cm; subcilindrico, con base spesso affusolata, ocra-giallastro, bianco sporco verso la base, imbrunente con l'età, cosparso da finissime squamule concolori, poi brunicce, spesso rese più evidenti da costolature o striature longitudinali, talvolta simulanti un grossolano reticolo a maglie molto larghe. Carne: biancastra, bruno-rosata nello stipite, con micelio giallastro alla base dello stipite; odore e sapore deboli, gradevoli. Spore: 11-15 x 5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie e aghifoglie, con preferenza per queste ultime. ± comune. Comm. 1393 - Xerocomus pruinatus (Fr.) Quél. [= BoleteUus pruinatus (Fr.) Kuthan] Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso, pulvinato; superficie vellutata, glabra con l'età, asciutta, pruinosa, un po' umida-viscosa a tempo piovoso, bruno-scuro, baio, sfumato di porpora, raramente fessurata. Tubuli: lunghi, giallo-vivo, poi giallo-olivastro, adnati o annessi con dentino, debolmente blu-verdastro alla pressione; pori piccoli, tondi, poi angolosi, concolori ai tubuli, brunastri alla pressione. Stipite: 4-8 x 1-3 cm; subcilindrico, con base ricurva, progressivamente assottigliato dall'alto verso il basso, pruinoso-fibrilloso, giallo-vivo, con fioccosità concolori, poi ± bruno-rossastro, talvolta interamente rosso, altre volte tutto giallo. Carne: gialla, spesso rossastra nello stipite, ± intensamente blu al taglio; odore particolare, simile a limatura di ferro, sapore acidulo. Spore: 12-16 x 5-6 Jlm; finemente striate nel senso della lunghezza. Ecologia: fine estate-autunno; in boschi prevalentemente montani, sotto aghifoglie e latifoglie. Piuttosto frequente. Comm. 1394 - Xerocomus ripariellus Redeuilh [= Boletel!us ripariel!us (Redeuilh) Redeuilh]- Con cappello rosso-sangue come molti altri Xerocomus, si distingue per l'ambiente di crescita in luoghi solitamente molto umidi sul terreno ± fangoso presso le rive di corsi d'acqua, presso campi o giardini irrigati o ancora lungo le sponde di laghi. Le essenze a cui è legato sono le latifoglie, in particolare salici ed ontani. Microscopicamente si separa per la particolare conformazione degli elementi terminali delle ife cuticolari, molto variabile: da cilindrici a c1avato-plnformi, ovali. Come la specie precedente possiede inoltre spore sottilmente striate longitudlnalmente. Comm. 496
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j Famiglia Boletaceae
1395 - Xerocomus rubellus Quél. [= Boletus versicolor' Rostk.] Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso-appianato; superficie regolare o ± ondulata, vellutata, asciutta, di colore molto variabile: rosso sangue, rosso-arancio, bruno-rosato, bruno-grigiastro, bruno-nerastro; con tendenza a screpolarsi e a decolorarsi a tempo secco e con l'età. Tubuli: lunghi, adnati o uncinati, gialli, poi verdastri; pori rotondi, poi angolosi, ampi, concolori ai tubuli, brunorugginoso a maturità, ± intensamente bluastri alla pressione. Stipite: 3-7 x 0,5-3 cm; da ventricoso a cilindrico, fusiforme, con base subradicante, ocra-giallastro, ± striato e punteggiato di brunorossastro, bluescente alle escoriazioni e alla manipolazione. Carne: giallo-pallido, spesso con granulazioni puntiformi rosse alla base del gambo, debolmente blu al taglio; odore e sapore gradevoli, non particolari. Spore: 10-13 x 4,5-5,5 ].lm. Ecologia: inizio estate-autunno; giardini, parchi, aiuole, prati erbosi, zone antropizzate, in associazione con latifoglie. Molto comune. Comm. 1396 - Xerocomus dryophilus (Thiers) Singer - Molto simile per alcuni aspetti (colore, dimensioni) a X rubellus, si distingue agevolmente per la base dello stipite che assume coloraZIone rosso-vinoso-nerastra, sia sulla superficie esterna che Interna.
Comm.
1397 - Xerocornus armeniacus (Quél.) Quél. Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso, talvolta irregolare per una crescita cespitosa; superficie finemente tomentoso-vellutata, di colore rosa-albicocca, con leggere tonalità lilla, subito ± screpolata, così da rivelare la sottostante carne giallognola; Tubuli: lunghi solo a maturità, adnati, giallo-verdolini, azzurrognoli alla pressione; pori piccoli, angolosi, oblunghi in prossimità dello stipite, concolori ai tubuli, olivastri con l'età. Stipite: 3-7 x 0,5-2 cm; subcilindrico, irregolare, talvolta dilatato nel tratto mediano con base affusolata-appuntita, spesso curvo, giallastro, percorso longitudinalmente da sottili striature fioccose o costolature ± concolori al cappello, brunastre alla manipolazione, ocraceo alla base. Carne: bianco-giallognola nel cappello, ocra-arancio, rabarbaro, verso la base dello stipite, nel cappello diviene azzurra alla sezione; odore e sapore gradevoli. Spore: 10-15 x 4,5-6 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie e di aghifoglie, talvolta in esemplari fascicolati. Frequente. Comm.
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1398 -Xerocomus chrysenteron (Bull.) Quél. Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante; superficie ± regolare, asciutta, tomentosafeltrosa, bruno-rossastro, ocra-fulvastro, bruno-rosato, ocra-olivastro, beige-giallastro, presto screpolata in areole ± ampie, spesso tra le fessure una sottilissima pellicola rosa-carnicino nasconde la sottostante carne giallognola. Tubuli: lunghi, adnati o uncinati, giallo-pallido-verdolino, poi dorati, bruno-olivastro a maturità; pori angolosi, concolori, bluastri alla pressione. Stipite: 4-8 x 0,52 cm; subcilindrico, irregolare, spesso flessuoso, curvo, con base assottigliata o rigonfia, ocra-giallastro pallido con tratti ± estesi ricoperti da fibrille o striature di colore rosso, debolmente verde-azzurrognolo alla manipolazione. Carne: bianco-giallastra nel pileo, rossastra verso la base dello stipite; bluastra al taglio, poi ± rosata; odore e sapore deboli, gradevoli, non particolari. Spore: 1116 x 5-6 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie e di aghifoglie. Comune. Comm. Xerocomus cisolpinus Simonini, Ladurner et Peintner - Simile a X chrysenteron se ne separa solo aseguito di esami microscopici, per evidenziare differenze a livello della struttura della pileipellis e delle dimensiOni sporali (11,5-14 x 4,5-5
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Sotto querce.
Comm.
1399 - Xerocomus porosporus Imler Pileo: 4-8 cm; da emisferico-pulvinato a convesso-pianeggiante; superficie vellutato-feltrata, asciutta, subito unita, poi ± screpolata, in modo da evidenziare la sottostante carne biancastra fra le fessure, di colore bruno-olivastro, bruno-giallastro, ocra-olivastro, bruno-scuro a maturità. Tubuli: lunghi, adnati o uncinati, gialli, poi olivastri; pori tondi, poi angolosi, ampi, concolori a tubuli, poi macchiati di ruggine a maturità. Stipite: 3-7 x 1-2 cm; subcilindrico, spesso allargato all'apice, curvo e rigonfio alla base, concolore al cappello, ± fibrilloso-striato longitudinalmente, talvolta con una sottile striscia anulare rossastra all'apice, con tendenza a scurire maggiormente con l'età e alla manipolazione. Carne: biancastra nel pileo, giallastra nello stipite, bruno-scuro alla base, arrossante nelle morsicature degli animali, debolmente bluastra al taglio; odore e sapore gradevoli, non particolari. Spore: 12-17 x 5-6,5 ].lm; subfusiformi con apice tronco. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, più raramente sotto aghifoglie. Abbastanza comune. Comm. 498
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Fam iglia Boletaceae
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Genere Phy/loporus Quél., 1888 - Basidiomi carnosi, superficie pileica tomentosa, brunastra, imenio formato da lamelle gialle, nettamente anastomizzate; trama lamellare con ife divergenti-bilaterali. Sparata bruno-ocraceo. 1400 - Phyllcrporus pelletieri (Lév.) Qué!. [== P rhodoxanthus (Schwein) Bres.,X pelletieri (Lév.) Binder) J Pi1eo: 3-10 cm; da subemisferico a convesso, infine appianato-depresso con orlo ± ondulato; superficie vellutata, opaca, glabrescente, di colore bruno-rossastro, bruno-porpora, inizialmente unita, poi ± screpolata. Lamelle: da adnate a ± decorrenti e rade, con filo irregolare, tipicamente venose-congiunte, giallo-oro ± intenso. Stipite: 3-7 x 0,5-2 cm; cilindrico, talvolta un po' eccentrico, ricurvo con base attenuata, di colore giallo e liscio in alto, fioccoso-fibrilloso nel tratto inferiore, percorso da striature o costolature bruno-rossiccie. Carne: ocra-rosata pallido nel pileo, giallastra verso la base, odore e sapore gradevoli. Spore: 11-14 x 4,5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie e latifoglie. Raro, diffuso in talune annate favorevoli. Non comm. Viene attualmente considerato uno Xerocomus lamellato echiamato Xerocomus pelletieri (Léveìllé.) Bresmsky et Manfr. Blnder.
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Genere Leccinum S.F. Gray, Nat. An: Brit., 1942 ( = Gen. Krmnbholziella Maire) Sezione Scabra Smith,Thiers et Watling - Carne biancastra, immutabile o a tratti arrossante, non ingrigente, annerente o violascente; ambiente essenzialmente sotto betulla. 1401 - Leccinum scabrum (BuI!.) Gray ( == Boletlls scaber Bull.) Pi1eo: 5-15 cm; da emisferico a convesso-campanulato, poi convesso-pulvinato; superficie vellutato-feltrata, opaca, secca, viscosa con l'umido, bruno, ocra-fulvastro ± scuro. Tubuli: lunghi, liberi, biancastri, poi grigio-brunastri, ocracei a maturità; pori piccoli, poi più grandi, concolori, brunorosati con l'età. Stipite: 8-18 x 1,5-3 cm; ± cilindrico con allargamento progressivo dall'alto verso il basso, biancastro, interamente ricoperto da scaglie appuntite grigiastre, poi bruniccie, bruno-nerastre a maturità. Carne: bianca o appena rosata al taglio; odore e sapore gradevoli. FeS04: grigiobluastro. Spore: 14-18 x 5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto betulle. Comune. Comm. 1402 - Leccinum scabrum var. melaneum (SmotL) Dermek [= Boletus melaneus (SmotL) SmotL] -Si differenzia da L. scobrum soprattutto per la colorazione del cappello molto più scura, tendente abruno-nerastro. Poco comune. Comm. 1403 - Leccinum pulchrum Lannoyet Estades Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso-appianato; superficie vellutata, asciutta, un po' viscosa a tempo umido, ± regolare, bruno-ocraceo (nerastro al disco nella f.juscodiscllm), color tabacco, beige, uniforme o con zone decolorate giallastre. Tubuli: lunghi, adnati, biancastri poi ocra-pallido, rosati, imbrunenti alla pressione; pori piccoli, concolori, brunicci e al tocco. Stipite: 6-12 x 1-3 cm; cilindrico, rastremato dal basso verso l'alto, biancastro, poco arrossante, con squame fioccose, minute e puntiformi nella parte alta, grossolane in basso, grigiastre, poi nerastre. Carne: biancastra, al taglio vira ± velocemente al rosa pallido o debolmente al bruno-rossastro, talvolta verdebluastra alla base dello stipite; odore e sapore deboli, gradevoli. FeS04: grigio blu-verdastro. Spore: 15-20 x 6-7 11m. Ecologia: estate-autunno; in montagna, sotto betulle. ± frequente. Comm. 1404 - Leccinum holopus (Rostk.) Watling Pileo: 3-6 cm; da emisferico a convesso-appianato, superficie liscia, opaca, finemente vellutata, biancastra, tendente ad assumere tonalità olivastre con l'età. Tubuli: molto lunghi, adnati, biancastri, poi bruno-grigiastro; pori piccoli, tondi, crema-rosato, imbrunenti alla pressione. Stipite: 7-14 x 0,8-1,5 cm, cilindrico o vagamente claviforme, spesso con base ricurva, biancastro, talvolta dai toni verdognoli, un po' arrossante al tocco, ricoperto da scarse asperità fioccose, concolori, più scure a maturità. Carne: biancastra, con leggere tonalità verdognole, immutabile alla sezione; odore debole, non significativo, sapore fungino, gradevole. FeS04: verde-giallastro. Spore: 15-18 x 5,5-6,5 11m. Ecologia: estate-autunno; in zone umide, anche fra gli sfagni, sotto betulle. Raro. Comm. Leccinum chioneum (Fr.) RedeUllh ( = Boletus chioneus Fr.) -Cappello biancastro come la specie precedente, sì differenZia per la carne che al tagliO vira inizialmente al rosa-violetto, per poi annerire ± intensamente. Reazione al FeS04: verdastra. Comm. 500
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Famiglia Bolelaceae
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1405 - Leccinum molle (Bon) Bon Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso-pulvinato; superficie vellutata, asciutta, un po' viscosa a tempo umido, beige, ocra-grigiastro, a toni ± olivastri con l'età, molle, cedevole alla pressione delle dita, facilmente ammaccata. Tubuli: lunghi, adnati, biancastri, poi bruno-rosati chiaro; pori piccoli, tondi, concolori, macchiati di bruno al tocco e con l'età. Stipite: 8-16 x 1-2,5 cm; subcilindrico, progressivamente assottigliato dal basso verso l'alto, biancastro, presto imbrunente, sfumato di olivastro, ricoperto da sottili squame appuntite per lo più disposte in strisce o su costolature longitudinali, concolori, poi nerastre. Carne: tipicamente molle nel cappello, biancastra, sfumata d'olivastro fra stipite e pileo; odore e sapore non significativi. FeS04: grigio-olivastro. Spore: 15-20 x 5-6,5 ]lm. Ecologia: preferibilmente betulle. Piuttosto frequente. Comm. 1406 - Leccinum variicolor Watling [= L. oxydabile (Singer) Singer] Pileo: 4-10 cm; da emisferico a convesso-pianeggiante, superficie ± rugolosa, irregolare, vellutatofeltrata, asciutta, di aspetto grasso-untuoso con l'umido, bruno-grigiastro, nerastra, con zone decolorate piti chiare. Tubuli: lunghi, biancastri, poi beige-rosato, bruni a maturazione; pori piccoli, concolori, si macchiano di fulvastro al tocco. Stipite: 8-16 x 1-3 cm; subcilindrico, con base ricurva ingrossata, rastremato verso l'alto, bianco, macchiato di blu verso la base, ricoperto da asperità squamose grigiastre, poi nerastre, disposte per lo più in strie o su costolature longitudinali. Carne: bianca, ± arrossante nel cappello, con macchie blu-verde acquamarina, verso la base al taglio; odore e sapore deboli, gradevoli. FeS04: grigio-verde. Spore: 15-20 x 5-6,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie con presenza di betulle. Frequente. Comm.
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Sezione Leccinum Konrad et Maubl. ( = Sez. Versipelles Fr.) - Carne biancastra, ingrigente o annerente, talvolta prima arrossante, pileo in prevalenza di colore rossastro, rosso-mattone, arancio.
1407 - Leccinum aurantiacum (Bull.) Gray [= Boletus rufus Schaeff., Leccinum rvjwn (Schaeff.) Kreisel] Pileo: 10-18 cm; da subgloboso a emisferico-convesso, margine debordante ± appendicolato; superficie liscia o rugolosa, asciutta, un po' lubrificata a tempo umido, di colore rosso-arancio ± carico. Tubuli: lunghi, sottili, adnato-smarginati, bianchi, poi giallo-olivastro, bruni; pori piccoli, concolol'i, brunastri alla pressione. Stipite: 10-20 x 2-4 cm; cilindrico o subfusiforme, biancastro, imbrunente alla manipolazione, ricoperto fittamente da squame fioccose a lungo concolori, poi brunorossastre scure su fondo più chiaro. Carne: bianca, ± rapidamente viola-nerastra al taglio; odore e sapore deboli, gradevoli. FeS04: verde-oliva. Spore: 18-20 x 4-5,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, erbose, associato a Populus tremula. Comune. Comm. 1408 - Leccinum quercinum Pilàt ( : L. aurantlOcum auel. p.p ) - Possiede stipite decorato da squame già Inizialmente brune, carattere che lo differenzia immediatamente da L. aurantlacum che invece ha stipite percorso da fioccosità inizialmente bianche. Cresce sotto latifoglie diverse, querce in particolare. Non molto comune Comm.
1409 - Leccinum versipelle (Fr.) Snell [= L. testaceoscabrum (Secr.) Singer] Pileo: 7-14 cm; da emisferico a convesso, pulvinato, margine debordante, appendicolato; superficie ± vellutata, asciutta, opaca, un po' viscosa a tempo piovoso, giallo-arancio, rossastra. Tubuli: lunghi, adnato-smarginati, biancastri, poi beige-grigiastri; pori biancastri, poi grigio-ocraceo, si macchiano di bruno al tocco ed alle abrasioni. Stipite: 10-18 x 1,5-4 cm; cilindrico o subfusiforme, claviforme, biancastro con macchie blu-verde alla base, ricoperto interamente da squame puntiformi grigie, poi nerastre. Carne: bianca, al taglio vira in modo non uniforme al rosa-grigiastro, poi al grigio-violaceo, verde-azzurrognolo alla base dello stipite; odore e sapore deboli, gradevoli. FeS04: verde-giallastro. Spore: 18-20 x 5,5-6,5 ]lm. Ecologia: estate-autunno; in ambiente montano associato a betulla. Piuttosto raro. Comm. 1410 - Leccinum vulpinum Watling - Cresce isolato o in pochi individUI esclusivamente in associaZione con aghifoglie, in particolare in montagna sotto abeti rossi e pini di varie specie. Non molto comune. Comm.
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Famiglia Boletaceae
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1411 - Leccinum duriusculum (Schulzer) Singer Pileo: 8-16 cm (sino 30 cm nella f. robustum Lannoyet Estades); da subgloboso a convesso-appianato, margine un po' debordante, non appendicolato; superficie opaca, finemente feltrata, asciutta, liscia e un po' lubrificata a tempo umido, grigio-brunastro chiaro, beige-grigiastro ± scuro. Thbuli: lunghi, biancastri, poi grigio-rosato, liberi dal gambo; pori piccoli, concolori, macchiati di ocra-bruno alla pressione. Stipite: 8-20 x 2-5 cm; da ventricoso a cilindrico con base da affusolata a rigonfia, spesso ricurva, biancastro, percorso da fini squame grigiastre, poi nerastre, disposte per lo più a strisce o su sottili costolature longitudinali. Carne: bianca, rosa-pallido al taglio, poi più scura, infine grigio-nerastro, talvolta macchiata di blu-verde alla base del gambo; odore e sapore deboli, gradevoli, non significativi. FeS04: verde-scuro. Spore: 14-18 x 5-6 )lm. Ecologia: estate-autunno; associato a pioppi di specie diversa. Poco frequente. Comm. Sezione Luteoscabra Singer - Carne da biancastra a giallognola, arrossante atoni ± violaceo-sporco al taglio, poi ingrigente-annerente; tubuli e pori giallastri.
1412 - Leccinum lepidum (Bouchet) Quadr. Pileo: 5-15 cm; da emisferico a convesso-allargato; superficie regolare o più spesso rugoso-bozzoIuta, liscia e glabra, di aspetto untuoso, grassa, di colore fondamentalmente bruno-giallastro dalle tonalità ± cariche. Thbuli: lunghi, liberi dal gambo; pori piccoli, tondi, giallognoli dai toni olivastri, ocra-brunastro alla pressione. Stipite: 5-10 x 2-4 cm; ovoide, poi cilindrico o ± claviforme, giallopallido, giallo scuro a tempo siccitoso, longitudinalmente rugoso-costolato e ricoperto da asperità squamose concolori, poi brune con l'età e alla manipolazione. Carne: biancastra, al taglio dapprima vira ± intensamente al rosa, poi ingrigisce con sfumature bruno-violacee; odore e sapore deboli, gradevoli. FeS04: blu-verde cupo. Spore: 18-22 x 5,5-7,5 )lm. Ecologia: autunno-inverno; nella macchia mediterranea, sempre in presenza di leccio. Comune lungo i litorali. Comm.
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1413 - Leccinum corsicum (Rolland) Singer ( = Boletus sordous Belli et Sa Cc.) - Assai simile aL lepidus, di cui, per alcuni autori, sarebbe un semplice sinonimo. SI differenzierebbe per le dimensioni generalmente inferiori (pileo di 4-10 cm di diametro), per la colorazione del cappello bruno-scuro, dall'aspetto non untuoso e spesso fessurato atempo secco ed infine per la crescita preferibilmente in presenza di cisti (C monspeliens/s e C solviafolius); frequente, soprattutto lin Sardegna. Comm. 1414 - Leccinum crocipodium (Letellier) Watling (= Botetus tessettatus Gillet, B. nigrescens Richon et Rozc) Pileo: 6-12 cm; da subgloboso ad emisferico, poi piano-convesso; superficie finemente vellutata, rugolosa, presto screpolata in areole anche a tempo non particolarmente secco, bruno-giallastro, fulvo-ocraceo a toni olivastri. Thbuli: lunghi, liberi del gambo, gialli, poi giallo-olivastro; pori piccoli, angolosi, concolori, poi bruno-giallastro, ocra-brunastro alla pressione. Stipite: 5-12 x 2-4 cm; cilindrico o un po' rastremato in alto, anche subclaviforme, da biancastro a giallastro, annerente alla manipolazione e cosparso da fioccosità dapprima concolori, poi nerastre, solitamente disposte a strisce o a costolature longitudinali simulanti uno pseudoreticolo. Carne: biancastra, al taglio vira al rosa, poi al viola-nerastro; odore e sapore gradevoli. FeS04: verde-olivastro. Spore: 12-18 x 6-7 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto querce e castagni, su terreno acido. Poco comune. Comm. 1415 - Leccinum carpini (Schulzer) M.M. Moser ex Reid [= L. griseum (Quél.) Singer] Pileo: 5-12 cm; da emisferico-campanulato a convesso, pulvinato; superficie glabra, asciutta, un po' lubrificata a tempo piovoso, ± screpolato con il secco, bruno-olivastro, ocra-fulvastro, tipicamente con depressioni paragonabili ad impronte lasciate da pressioni con le dita. Thbuli: lunghi, arrotondati al gambo, biancastri, poi giallini, grigiastri a maturità; pori piccoli, tondi, grigi, si macchiano di viola-nerastro alle abrasioni. Stipite: 5-12 x 1-3 cm; cilindrico, assottigliato verso l'alto, talvolta bulboso, ± costolato, bianco-grigiastro, annerente alla manipolazione, decorato longitudinalmente da piccole squame dapprima brune, poi nerastre. Carne: biancastra, al taglio vira subito ad un rosa-violetto con sfumature grigiastre, per poi annerire; odore e sapore gradevoli. FeS04: verde scuro. Spore: 15-20 x 5-7 )lm. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie, preferibilmente carpino, noccioli e querce. Molto comune, una delle boletaceae più diffuse. Comm. 504
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Famiglia Boletaceae
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Genere Suillus P. Micheli ex Adanson, Fam. Pl., 1729 (= Gen.
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Sezione Solidlpedes (Singer) Singer - Pileo secco o viscoso, feltrato-squamoso, pori angolosi, decorrenti, grandi, stipite pieno con anello ± duraturo. 1416 - Suillus lakei (Murrill) Smith et Thiers (== Boletinus lakei (Murrill) Singer) Pileo: 5-15 cm; da semigloboso a convesso, infine pianeggiante, margine ± appendicolato; superficie asciutta, villosa, prima integra, poi frammentata in sottili squame triangolari, bruno-rossastro, fulvo-arancione su fondo giallastro. 'fubuli: corti, adnati o brevemente decorrenti sul gambo, gialli; pori ampi e angolosi, giallo-vivo; arrossano alla pressione. Stipite: 3-6 x 1-3 cm; cilindrico, spesso subclaviforme, asciutto, giallognolo e rugoso all'apice, liscio e brunastro sotto l'anello, poi con striature e punteggiature concolori al pileo. Anello: bianco, membranoso, inguainante, labile. Carne: giallastra, un po' arrossante al taglio; odore e sapore deboli, gradevoli. Spore: 8-12 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; presso Pseudotsuga menziesii. Molto raro. Non comm. 1417 - Suilluslakei varo calabrus Lavorato - Si distingue dalla specie tipo per il colore del cappello ricoperto da sottili squamule di colore giallo. non bruno-rossastre; caratteri microscopicI ed ambiente di crescita sono conformi alla specie tipo. Non comm.
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Sezione Larigni Singer ex Estades et Lannoy - Pileo viscoso-glutinoso o con squame formate dal glutine rappreso; stipite con anello, senza granulazioni; abitualmente a crescita sotto Larix. 1418 - Suillus tridentinus (Bres.) Singer Pileo: 5-10 cm; da emisferico a piano-convesso, talvolta umbonato, margine ± appendicolato; superficie vischiosa, rugosa, segnata da striature fibrilloso-glutinose, appressate, asciutta a tempo secco, fulvo-aranciato, bruno-ferrugineo. 'fubuli: lunghi, ± decorrenti sul gambo; pori, angolosi, oblunghi all'inserzione con lo stipite, prima arancio vivo, poi più scuri, bruno-ferrugineo. Stipite: 5-10 x 1-3 cm; cilindrico, spesso ricurvo ed ingrossato alla base, concolore ai pori e per lo più segnato da uno pseudoreticolo nel tratto superiore alla zona anulare, percorso inferiormente da fibrille e asperità brunastre su fondo giallastro. Anello: bianco, scarso. Carne: giallognola, rosata al taglio; odore e sapore deboli, gradevoli. Spore: 10-13 x 4,5-6 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi montani, sotto larici. Poco frequente. Comm. 1419 - Suillus viscidus (L.) Roussel [== S. aeuriginascens (Secr. ex Opat.) Snell; S. laricinus (Berk.) Kuntze] Pileo: 4-8 cm; da subgloboso a convesso, talvolta campanulato, poi allargato; superficie glabra, molto glutinosa, ocra-grigiastro, beige-brunastro, asciutta con il secco e con strati ± spessi e scuri di glutine rappreso. 'fubuli: lunghi, adnato-decorrenti, biancastri, poi grigi; pori ampi, irregolari, bianco-grigiastro, poi color senape, brunicci con l'età e alla pressione. Stipite: 4-10 x 1-2,5 cm; cilindrico, spesso con base curva e rigonfia, biancastro, finemente reticolato all'apice, viscido e fioccoso con macchie bruniccie nel tratto inferiore alla zona anulare. Anello: bianco, presto ridotto a tracce indistinte. Carne: biancastra, dai toni olivastri nello stipite, rosa pallido al taglio; sapore e odore deboli, non significativi. Spore: 9-12 x 4,5-5 pm. Ecologia: prima estate-autunno; esclusivamente in boschi di larici. Frequente. Comm. 1420 - Suillus bresadolae (Quél.) Gerhold Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso, un po' campanulato, margine ± appendi colato; superficie liscia, viscido-glutinosa, marrone, color dattero, non uniforme ma con macchie ± estese bruno-rossastre più scure. 'fubuli: grigiognoli, adnati o appena decorrenti; pori, bianco-grigiastro, poi grigiolilla, giallastri al margine, imbrunenti al tocco. Stipite: 4-8 x 0,8-2,5 cm; cilindrico o claviforme, giallo-pallido e subreticolato all'apice, molto vischioso inferiormente alla zona anulare, brunoocraceo, rossiccio con screziature più scure. Anello: biancastro, poi giallognolo, con l'età ridotto ad alcuni rilievi brunicci. Carne: gialla, al taglio vira lentamente al rosa, poi viola-grigiastra; odore e sapore gradevoli. Spore: 8,5-12,5 x 4-6 11m. Ecologia: estate-autunno; in boschi montani, sotto aghifoglie. Piuttosto comune. Comm. 506
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Famiglia Botef4ceae
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Suillus breasadolae var. flavagriseus Cazzali et Consiglio [ = S flavus (With.) Rlchon et Roze ss. Bres., S nueschii Singer, inval.] - Si caratterizza per la colorazione grigio-giallastra di tutto il basidioma; solo a completa maturità può presentare macchie o screziature bruno-rossiccie. I caratteri microscopici e l'ambiente di crescita sono I medesimi della specie tipo. Comm.
1421- Suillus grevillei ( Klotzsch) Singer [= S. elegans (Schumac.) Snell] PUeo: 6-12 cm; da conico-arrotondato a convesso, con o senza largo umbone; superficie glabra, liscia o un po' rugolosa, ± vischiosa in rapporto all'umidità ambientale, di colore giallo-arancio dalle varie tonalità e gradazioni. Tubuli: lunghi, un po' decorrenti sul gambo, giallo-vivo, poi giallo-olivastro, rossicci nelle lesioni; pori molto piccoli, fitti, concolori ai tubuli, bruno-ruggine nelle abrasioni. Stipite: 5-12 x 1,5-2,5 cm; cilindrico, talvolta assottigliato o allargato alla base, spesso ricurvo, giallo con fine reticolo o con granulazioni bruno-rossiccio nel tratto superiore, ricoperto da fibrille e da granulazioni bruno-fulvastre nella parte sottostante. Anello: bianco, membranoso, ± persistente. Carne: giallo-pallido, rosa-lilla al taglio, poi ingrigisce; odore debole fruttato, sapore acidulo. Spore: 8-12 x 4-5 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto larice. Molto comune. Comm.
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Sezione Granulati Singer ex Lannoy et Estades - Stipite senza anello, ± fittamente ornato da granulazioni bruniccie, pileo viscoso con o senza fibrille innate, pori piccolI.
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1422 - Suillus granulatus (L.) Kuntze PUeo: 5-10 cm; da subgloboso a emisferico, infine piano-convesso, regolare; superfice liscia, glabra, nettamente vischiosa e viscida a tempo umido, brillante, opaca con il secco, cuticola interamente asportabile, di colore ocra-giallastro, bruno-arancio, rossiccio ± carico. Tubuli: lunghi, adnato-decorrenti, giallo chiaro, poi giallo-oliva, rugginosi con l'età; pori piccoli, concolori, nei primi stadi di crescita secernenti goccioline lattiginose, imbrunenti alle lesioni. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, talvolta un po' assottigliato e curvo alla base, giallo pallido, ricoperto da fini goccioline concolori, poi, per essiccazione delle stesse, ± punteggiato-striato di bruno-ruggine. Carne: biancastra, immutabile al taglio; odore e sapore gradevoli, un po' aciduli. Spore: 7,5-10 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: estate-autunno; dalla montagna alla pianura, sempre sotto pini. Molto comune. Comm. 1423 - Suillus collinitus (Fr.) Kuntze (= S. jluryi Huijsman) Pileo: 5-10 cm; da emisferico a piano-convesso, margine ± ondulato; superficie liscia, umido-vischiosa, opaca a tempo secco, facilmente asportabile; di colore bruno-ocraceo, fulvastro, bruno cioccolato, percorso radialmente da fitte fibrille innate più scure. Tubuli: lunghi, adnati, un po' decorrenti, gialli, poi giallo-olivastro; pori piccoli, concolori, a maturità giallo-ocraceo a toni olivastri, scarsamente secernenti goccioline lattiginose, imbrunenti al tocco. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm; cilindrico, giallo-oro verso l'alto, brunastro verso il basso, base ± macchiata di rosa per la presenza di residui miceliari di uguale colore, ricoperto da essudazioni concolori, poi brune. Carne: giallastra nel cappello, a toni rosati quella dello stipite, immutabile al taglio; odore e sapore deboli, aciduli. Spore: 7-12 x 3,5-4,5 11m. Ecologia: estate-autunno; sotto pini a due aghi. Frequente. Comm. 1424 - Suillus collinitus varo velatipes Contu, Lavorato et Simonini - Si differenzia da S co!Iinitus per la presenza di alcuni resti del velo generale glutinoso che si evidenziano alla base dello stipite. Poco diffuso.
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Comm.
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Suillus alkaliaurantians Pantidou etWatling - Possiede carne di colore giallo-cromo con viraggio all'arancione acontatto con KOH. Sot-
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Comm.
1425 - Suillus rnediterraneensis (J acquetant et BIum) Redeuilh Pileo: 6-12 cm; da emisferico a convesso-appianato; superficie liscia, glabra, molto-vischiosa, asportabile, inizialmente giallo-chiaro, poi progressivamente sempre più scura sino a bruno-rugginaso uniforme o con macchie più chiare. Tubuli: medi, adnato-decorrenti, gialli, poi giallo-ocra; pori piccoli, un po' angolosi, concolori ai tubuli, con essudazioni lattiginose nei basidiomi giovani. Stipite: 4-8 x 1-2,5 cm; cilindrico o un po' assottigliato verso il basso, vischioso, biancastro con toni gialli all'apice, ricoperto da granulazioni lattiginose concolori, presto ridotte a punteggiature o a brevi striature bruno-scuro. Carne: gialla, rosa-pallido alla base; odore e sapore gradevoli. Spore: 7-10 x 4-5 11m. Ecologia: autunno-inverno; sotto pini, lungo le coste. Comune. Comm.
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Famiglia Boletaceae
1426 - Suillus bellini (Inzenga) Watling (= Boletus boudieri Quél.) Pileo: 5-8 cm; da emisferico a piano-convesso, margine a lungo involuto; superficie glabra, liscia, vischiosa, asportabile, da biancastra a bruno-giallastro, bianco-grigiastro, bruno-olivastro, con sfumature anche bruno-rossastro. Tubuli: corti, adnato-decorrenti, biancastri, poi giallo-olivastri; pori piccoli, angolosi, crema-rosati, poi giallastri, infine bruno-olivastro. Stipite: 3-6 x 1-2,5 cm; cilindrico o attenuato verso il basso, spesso ricurvo, biancastro con toni giallognoli in alto, con goccioline acquose concolori, che asciugandosi si tramutano in granulazioni o brevi striature bruno-rossastro ± scure. Carne: biancastra, giallina tra gambo e cappello; odore e sapore gradevoli, leggeri. Spore: 8-10 x 4-5 ].lm. Ecologia: tardo autunno; sotto pini, lungo il litorale. ± comune. Comm. 1427 - Suillus placidus (Bonard.) Singer Pileo: 4-10 cm; da emisferico a convesso-appianato, piuttosto regolare; superficie lucida, glabra, vischiosa, di colore bianco, bianco-avorio, con tendenza a divenire giallo-paglierino, poi sul bruno con l'età. Tubuli: corti, adnati-decorrenti, biancastri, poi gialli; pori piccoli, angolosi, irregolari, concolori ai tubuli, secementi goccioline lattiginose che disseccando lasciano macchie bruno-rossiccio. Stipite: 4-12 x 0,5-2 cm; cilindrico con base appuntita, bianco, inizialmente cosparso da essudazioni lattiginose, concolori, poi interamente decorato da brevi striature o da granuli brunorossiccio. Carne: biancastra, giallognola in periferia, debolmente grigio-violetto al taglio; odore e sapore non significativi. Spore: 8-10 x 3-4 ].lm. Ecologia: estate-autunno; esclusivamente in montagna, sotto pini a cinque aghi (Pinus strobo e P cembra). Poco comune. Comm. 1428 - Suillus plorans (Rolland) Kuntze Pileo: 4-8 cm; da emisferico a piano-convesso; superficie glabra, vischiosa a tempo piovoso, opaca e secca con tempo asciutto, di colore bruno, bruno-ocraceo, bruno-giallastro scuro che, a tempo secco diviene quasi nerastro. Tubuli: corti, adnati, liberi o appena decorrenti, giallo-zolfo dai toni olivastri; pori piccoli, tondi, poi angolosi ed ampi, brunicci, color tabacco, poi bruno-olivastro scuro, all'inizio con goccioline lattiginose. Stipite: 5-12 x 1-2 cm; subcilindrico, ocra-giallastro, brunastro dai toni aranciati e ± scuri, ornato da essudazioni lattiginose biancastre, che essiccandosi lo decorano di punteggiature o striature brunastre. Carne: biancastra, poi ocra-giallastro, brunastra alla base dello stipite; odore e sapore non significativi. Spore: 9-11 x 4-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in montagna, sotto Pinus cembra. ± frequente, localizzato. Comm.
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Sezione Suillu5 ( = sez. Cranulati Singer pp.) Stipite con anello; pori fini o ampi; pileo glutinoso, liscio o con squame di glutine rappreso.
1429 - Suillusjlavidus (Fr.) Presi Pileo: 3-8 cm; da conico-campanulato a convesso-pianeggiante, a maturità depresso con umbone centrale ± accentuato; superficie glabra, glutinosa, radialmente fibrillosa, di colore giallo ± carico a toni olivastri, a tempo secco presenta striature o grumi bruno-ruggine formati dal glutine rappreso. Tubuli: corti, adnato-decorrenti, gialli, poi imbrunenti; pori ampi, angolosi, oblunghi e un po' decorrenti all'inserzione con il gambo, gialli, poi bruno-arancio, olivastri con l'età. Stipite: 4-8 x 0,82 cm; subcilindrico, sinuoso, concolore al cappello o più pallido, ± fibroso-costolato longitudinalmente. Anello: mucillaginoso, giallognolo, presto ridotto ad una striscia circolare brunastra. Carne: giallina, rosata al taglio; odore e sapore subnulli. Spore: 8-12 x 3-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; sotto pini in boschi montani. Raro. Comm. 1430 - Suillus sibiricus Singer - Si caratterizza per possedere pileo con o senza umbone ottuso e margine appendicolato. La superficie, vischioso-glutinosa, è di colore giallo-paglia, fibrilloso-squamulosa, ± ricoperta da pseudo-squame brunastre originate dal muco rappreso. Lo stipite è giallo e subliscio all'apice, biancastro e cotonoso nel tratto inferiore, poi interamente maculato di brunastro; è decorato da un anello bianco e cotonoso che forma sovente residui ± persistenti. Le spore misurano 10-13 x 4-5 ~m. Cresce in tarda estate-autunno; esclusivamente In montagna sotto pino a cinque aghi (P cembra). Poco comune. Comm.
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f"amiglia Boletaceaf'
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1431- Suillus luteus (L.) Roussel Pileo: 4-12 cm; da subgloboso a convesso, talvolta con largo umbone; superficie molto vischiosa, brillante ed appiccicosa, opaca a tempo secco, marrone o bruno-rossastro, talvolta con sfumature violacee dovute al glutine che la ricopre. Thbuli: di media lunghezza, adnato-decorrenti, giallo-pallido, poi giallo-verdognolo; pori piccoli, tondi, concolori ai tubuli, poi giallo-ferruginoso. Stipite: 48 x 1-2 cm; cilindrico o un po' ingrossato alla base, vischioso, giallo all'apice, biancastro inferiormente all'anello, zona decorata da granulazioni concolori, poi brunicce che, in seguito, divengono bruno-violaceo sporco, talvolta con anello obliterato ed interamente ricoperto da granulazioni brunicce. Anello: bianco, membranoso, presto ridotto a rilievi a forma di anello, bruno-violaceo. Carne: giallognola, immutabile al taglio; odore e sapore deboli, gradevoli. Spore: 8-10 x 3-4 11m. Ecologia: estate-autunno inoltrato; in boschi di pino a due punte. Molto comune. Comm.
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1432 - Suillus /uteus var. a/bus Wasser et Soldatova - Ha stipite e pileo di colore bianco-candido. che solo tardiva mente possono presentare una leggera tonalità grigiastra. Caratteri microscopici, ambiente di crescita e commestibilità conformi alla specie tipo. Sezione Fungosi Smotl. - Stipite senza anello e senza granulazioni. 1433 - Suillus bovinus (Pers.) Roussel (= Mariaella bovina Sutara) Pileo: 5-10 cm; da emisferico a convesso-appianato, margine ± ondulato; superficie glabra, viscida a tempo piovoso, asciutta e lucente con il secco, non separabile, bruno-giallastro, ocra-rossiccio con gradazioni diverse (margine pileico rosa-violaceo nella varo mitis). Thbuli: corti, decorrenti sul gambo, da giallo-oliva a bruno-olivastro, imbrunenti; pori ampi, angolosi, sempre più allungati in prossimità dello stipite, concolori ai tubuli, imbrunenti alla pressione. Stipite: 3-8 x 0,5-2 cm; cilindrico, da biancastro a giallo-ocraceo, talvolta sfumato di rosa alla base, liscio o fibrilloso-costolato longitudinalmente. Carne: bianco-giallino, color senape alla base dello stipite, immutabile o appena rosata, talvolta azzurrognola, al taglio; odore insignificante, gradevole, sapore dolce, acidulo. Spore: 7,5-10 x 3-4 11m. Ecologia: primavera-autunno inoltrato; sotto pini, talvolta cespitoso. Molto comune, spesso in folti gruppi. Comm. 1434 - Suillus variegatus (Swartz) Richon et Roze Pileo: 4-12 cm; da subgloboso a convesso, poi ± pianeggiante, pulvinato; superficie aderente, umida, ricoperta da minuti ciuffetti feltrosi simulanti squamette brunastre più scure del fondo che risulta di colore giallo-ocra olivastro. Thbuli: corti, adnati, giallo-verdastro, oliva, poi bruno-olivastro, azzurrognoli al tocco; pori piccoli, poi più ampi, irregolari, bruno-olivastro, secernenti essudazioni in esemplari giovani e freschi, bluastri alla pressione. Stipite: 4-10 x 1,5-3 cm; cilindrico, talvolta bulboso o ricurvo alla base, glabro o appena vellutato, concolore al cappello o più pallido. Carne: bianca, con sfumature arancio-rossastro nello stipite, soprattutto alla base, debolmente azzurra e chiazzata al taglio; odore sgradevole di caucciù frammisto a cloro, sapore sgradevole. Spore: 8-12 x 3,5-5 11m. Ecologia: estate-autunno; preferibilmente in boschi montani, sotto pini. Frequente. Non comm.
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Genere Paxillus Fr., 1836 - Pileo ± tomentoso con margine inizialmente involuto, stipite ± centrale, cheilo-, pleuro- e caulocistidi presenti, specie edomicorriziche. 1435 - Paxillus involutus (Batsch.) Fr. Pileo: 6-12 cm; da convesso a pianeggiante, infine ± depresso centralmente, margine arrotondato e costolato, involuto anche a maturità; superficie tomentosa, asciutta, un po' viscida a tempo umido, da bruno-giallastro a fulvo-olivastro non uniforme ma a chiazze. Lamelle: fitte, nettamente decorrenti, anastomosate, ocra-giallastre, bruno-ruggine al tocco. Stipite: 3-6 x 1-2 cm; cilindrico, svasato in alto, centrale o eccentrico, concolore alle lamelle, si macchia di bruno-rossiccio allo sfregamento. Carne: giallastra, lentamente bruno-rossiccio al taglio, odore debole, sapore acidulo. Spore: 7-10 x 4-6 11m. Ecologia: estate-autunno; ubiquitario, anche in parchi, giardini. Molto comune ovunque. Tossico 1436 - Paxillus rubicundu/us P.D. Orton [ = P /i/amentosus (Scop.) Fr.] - Si distingue per la superficie pileica più squamosa, per l'habitat strettamente legato agli ontani e per le spore di dimensioni inferiori (6-7,5 x 3,5-4,5 ~m). Comune. Tossico 512
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Famiglie Boletaceae, Pa,rillaceae
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Genere Tapinella E.J. Gilbert, 1931 - Stipite eccentrico o assente, cistidi assenti. Specie lignicole, agenti di caria bruna.
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1437 - Tapinella atrotomentosa (Batsch) Sutara [= Paxillus atrotomentosus (Batsch) Fr.] Pileo: 8-18 cm; dapprima convesso, poi appianato e ± imbutiforme, margine curvo, a lungo involuto; superficie bruno-fulvastro, caffelatte, asciutta, inizialmente vellutata, poi glabra e finemente areolata a maturità. Lamelle: fitte, decorrenti, crema-giallognolo, brunastre alla pressione. Stipite: 3-6 cm, subcilindrico, tozzo, con base radicante, per lo più eccentrico, ricoperto da una tomentosità bruno-nerastro nettamente delimitata dalle lamelle. Carne: biancastra, debolmente ocra-rosato al taglio, quasi inodore, sapore amarognolo. Spore: 4,5-6 x 3,5-4,5 pm. Ecologia: estate-autunno; su ceppi marcescenti di aghifoglie. Abbastanza comune. Non comm. 1438 - Tapinella panuoides (Fr.) E.J. Gilbert. [= Paxillus panuoides (Fr.) Fr.] Pileo: 4-8 cm; dimidiato, a forma di mensola convessa, poi di spatola ± allungata, margine sottile, involuto, per lo più irregolarmente ondulato e lobato; superficie ± tomentoso-villosa, asciutta, giallo-ocraceo con sfumature olivastre o color salmone. Lamelle: poco fitte, molto decorrenti, alcune biforcute, giallo-arancio con filo ondulato e concolore. Stipite: nullo, se presente, molto breve e laterale, brunastro (ricoperto da un strato cotonoso lilla-violetto nella varo ionipus Quél.). Carne: ocra pallido, inodore, sapore mite. Spore: 4,5-5,5 x 3,5-4,5pm. Ecologia: estate-autunno; su ceppaie di aghifoglie. Poco comune. Non comm.
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Genere Hygrophoropsis (J. Schr6t.) Maire ex Martins Sans, 1929 - Basidiomi onfaloidi, pileo liscio o fina mente squamato, lamelle biforcate, decorrenti, sparata bianca, spore non amiloidi o destrinoidi, cheilocistidi assenti.
1439 - Hygrophoropsis aurantiaca (Wulfen) Maire [= Clitocybe aurantiaca (Wulfen) Stud Stein] Pileo: 3-6 cm; da piano-convesso ad appianato, infine ± imbutiforme, margine a lungo involuto; superficie vellutata, sericea, da giallo-arancio a bruno-arancio, più chiara verso il bordo. Lamelle: poco fitte, arcuato-decorrenti, biforcute verso il margine pileico, rosa-arancio intenso (biancastre nella f. pallida Peck). Stipite: 3-8 x 0,5-1,5 cm; cilindrico, assottigliato verso la base, talvolta eccentrico, liscio, da giallo-arancio pallido a rosa-arancio vivo. Carne: bianca, odore erbaceo, sgradevole, sapore un po' amarognolo. Spore: 5,5-8 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; nei boschi di aghifoglie, su residui legnosi e ceppaie marcescenti. Abbastanza comune. Non comm.
1440-Hygrophoropsismorgani (Peck) H.E. Bigelow [=H olida (Quél.) Métrod] Pileo: 2,5-4 cm; da convesso a piano-depresso, irregolare con margine molto ondulato-lobato; superficie finemente vellutata, rosa carnicino o rosa-arancio. Lamelle: fitte, decorrenti, biforcute, da crema-biancastro a giallo-arancio pallido. Stipite: 3-4 x 0,5-0,8 cm; subcilindrico, assottigliato, talvolta eccentrico, concolore al cappello. Carne: bianca, con caratteristico odore aromatico simile a zucchero bruciato o a fiori d'arancio, sapore dolce. Spore: 3,5-4,5 x 2,5-4 pm. Ecologia: estate-autunno; in ambiente montano, sotto aghifoglie. Molto raro. Non comm.
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Genere Gomphidius Fr. 1835 - Pileo viscido, glutinoso, lamelle spaziate decorrenti, stipite con resti del velo glutinoso, carne alla base dello stipite talvolta giallastra, sparata nero-olivastro.
1441- Gomphidius roseus (Fr.) Fr. Pileo: 3-5 cm; da emisferico a convesso, poi appianato con depressione centrale, margine ondulato, talvolta con resti velari bianchi; superficie glutinosa, da rosso carminio a rosa ± intenso, presto macchiata di nerastro. Lamelle: spaziate, arcuato-decorrenti, alcune biforcute, prima bianche poi grigie-nerastro. Stipite: 3-6 x 1-1,5 cm; subcilindrico, assottigliato verso il basso, bianco, rosa-bruniccio alla base, calzato dal velo glutinoso sino all'apice dove si interrompe in un collare incolore, diviene nero a maturità per le spore cadute. Carne: bianca, senza odore e sapore particolari. Spore: 16-20 x 5-7 pm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di pino e misti, spesso associato a Suillus bovinus, con cui condivide habitat e periodo di crescita. Poco comune. Comm.
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Famiglie Paxillaceae, Gornphidiaceae \
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1442 - Gomphidius rnaculatus (Scop.) Fr. Pileo: 3-6 cm; da convesso a piano con leggero umbone al centro; superficie glutinosa, cremabiancastro, poi ocra-incarnato, si macchia a zone ± estese rossastre, poi brunastre, infine nere. Lamelle: molto rade, arcuato-decorrenti, alcune biforcute, bianche, rossastre alla pressione, poi quasi nere a maturità. Stipite: 3-7 x 0,5-1,5 cm; subcilindrico, talvolta un po' fusiforme, dapprima bianco con essudazioni acquose rossastre, poi nerastre, interamente macchiato di nero a completa maturazione. Carne: bianca, rossastra al taglio, giallastra nello stipite; senza odore e sapore significativi. Spore: 18-21 x 6,5-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in zone erbose presso larici. Poco frequente. Non comm. 1443 - Garnphidius glutinosus (Schaeff.) Fr. Pileo: 4-8 cm; da emisferico a convesso, poi appianato e ± depresso, margine liscio; superficie glutinosa, di colore grigio-brunastro chiaro sino a bruno dattero, spesso con sfumature violacee. Lamelle: spaziate, arcuato-decorrenti, alcune biforcute, inizialmente bianche, poi grigie, infine grigio-nerastro. Stipite: 5-10 x 1-2,5 cm, subcilindrico, spesso ricurvo, interamente avvolto dal velo glutinoso incolore con zona anulare ispessita ed annerita per le spore trattenute, bianco, tipicamente giallo vivo verso la base, ± bruno-nerastro con l'età. Carne: biancastra, giallo-cromo alla base dello stipite, odore non particolare, sapore acidulo. Spore: 18-22 x 6-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno; nei boschi di aghifoglie. Piuttosto comune. Comm. 1444 - Gomphidius mediterraneus D. Antonini et M. Antonini - Specie di recente descrizione, differisce dal precedente per le dimensioni più piccole (pileo con 2-3 cm di diam.) esoprattutto per l'ambiente di crescita del tutto differente, costituito dall'areale mediterraneo sotto lecci ecorbezzoli (Arbutus unedo). Raro. Non comm
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Genere Chroogomphus (Singer) O.K. Mil\. 1964 - Pileo ± feltrato e umbonato, lamelle decorrenti, velo fibrilloso, sporata grigio-olivastro. 1445 - Chroogornphusrutilus (Schaeff.) O.K. Mill. [= C. viscidus (L.) Fr.] Pileo: 4-8 cm; da emisferico a conico-campanulato, a maturità ± depresso con umbone centrale, superficie un po' viscida a tempo umido, sericea con il secco, fibrillosa, di colore bruno-rossastro, talvolta con componenti rosso-ramato o sfumature olivastre. Lamelle: rade, arcuato-decorrenti, ocra-olivastre, bruno-nerastre a maturità. Stipite: 5-10 x 0,8-1,5 cm; cilindrico, con base assottigliata, fibrilloso, un po' vischioso, giallastro, con resti velari annuliformi alla sommità molto fugaci, nel tratto sottostante screziato da bande arancio-rossastro ± fitte. Carne: ocra-giallognolo, color senape alla base dello stipite, inodore, sapore dolce. Spore: 17-20 x 6-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno; nei boschi di pino. Molto comune. Comm. 1446 . Chroogomphus fu/mineus (R Helm) Cortec. - Simile alla precedente ma generalmente più piccolo e di colore rosso molto più carico, rosso cupo, talvolta quasi nerastro al centro, non umbonato; possiede carne giallo-arancione, che diviene viola acontatto di ammoniaca. Spore 18-20 x 7-8 ~m Fra l'erba sotto ulivi ai margini di una pineta; in ambiente mediterraneo. Raro. Comm. 1447 - Chroogornphus helveticus (Singer) M.M. Moser Pileo: 3-7 cm; da subgloboso a convesso, infine piano ± regolare, senza umbone; in gioventù possiede margine con residui cortiniformi del velo; superficie feltrata, asciutta, un po' viscida a tempo piovoso, giallo-arancio ± intenso, si macchia di rossastro al minimo strofinio. Lamelle: spaziate, arcuato-decorrenti, ocra-rosate, poi grigie, infine nerastre; talvolta grigio-lilla a causa di una muffa (Penucillurn expansurn). Stipite: 4-8 x 1-1,5 cm; cilindrico, curvo, concolore e con tomentosità simile a quella pileica, alla pressione si macchia di bruno-arancione, poi scurisce, zona anulare con residui araneosi del velo molto fugaci. Carne: ocra-arancio pallido, più scuro alla base dello stipite, odore e sapore non significativi. Spore: 17-21 x 6-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno; sotto aghifoglie. Frequente. Comm.
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Famiglia Bolelacea,e
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Fragmobasidiomiceti ("Funghi gelatinosi") 01
Un tempo Auriculariaceae, TremeUaceae e Dac?"ymycetaceae venivano nel complesso denominati fragmobasidiomiceti (o eterobasidiomiceti) e riuniti in un'unica ed omonima classe. Oggi, sulla base di recenti studi filogenetici basati anche su analisi di tipo molecolare, questo raggruppamento risulta artificioso ed inadeguato, poiché riunisce taxa ben distanti tra loro sull'albero evolutivo. Ciò nonostante, visti alcuni elementi morfologici ben individuabili, rimane un raggruppamento di comodo, che abbiamo scelto di mantenere anche in ragione del numero limitato di specie trattate riconducibili a tali famiglie. 11 principale elemento morfologico caratterizzante è il basidio, che può essere tipicamente settato, longitudinalmente o trasversalmente, rispettivamente in TremeUaceae e AuricuLariaceae (Fig. 3) (Fig. 4), mentre in Dac?-ymycetaceae è intero, bisporico, a.JJungato e ricorda la forma di un diapason (Fig. 2). NeUe forme ben visibili ad occhio nudo, inoltre, la carne è generalmente ± elastica e/o gelatinosa, e ciò dipende dal diverso spessore delle pareti gelatinizzate delle ife. J basidiomi sono annuali e hanno, a seconda dei gruppi, forma differente, che va da resupinata a pulvinata, ± cerebrifonne, o a lembi fogliacei ± addensati, o ± spatuliformi e stipitati, o coralJiformi. Le dimensioni variano da l mm fino a 20-25 cm di diametro. L:imenoforo può essere liscio, reticolato, acu leato o poroide.
01 - Basidi di Ex/dia al microscopio oculare. 02 - DaClymycetaceae, basidio bisporico intero. 03 - Tremellaceae, basidio settalo longitudinalmente. 04 - Auriculanoceae, basidio settato trasversalmente. 05 - Porzione fertile di Auricularia auricula-judae. 06 - Auricularia meseo/erica, su legno degradato. 07 - Calocera cornea. 08 - Exidia glandulosa.
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I colori sono talvolta anche vivaci e vanno dal bianco, grigio, al giallo e arancione intenso, avari toni del bruno fino al nero. In molti sono presenti unioni a fibbia. I funghi di Queste famiglie sono per lo più saprotrofi lignicoli, si sviluppano in genere su rami o tronchi morti caduti a terra sia di conifere che di latifoglie, pochi sono terricoli, oppure vivono su altri funghi (micoparassiti), o sono parassiti di vegetali (compresi felci e muschi), o ancora sono simbionti sia di orchidee che di piante arboree. Alcune specie del genere Tremella e Auricularia vengono considerate di buone qualità organo lettiche, coltivate e destinate al settore alimentare, in particolare nella Repubblica Cinese.
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Famiglia Auricu/orioceoe Fr. - Basidiomi gelatinosi, lignicoli, sessili, ciatiformi, fogliacei; imenoforo da liscio a plicato-venoso. Basidi cilindrici settati trasversalmente.
1448 - Auricularia auricula-judae (Bull.) Quél. [= Hirneola auricolajudae (Bull.) Berk.] Basidioma: largo 4-8 cm, sessile, simulante un orecchio umano, superficie esterna pruinosa e vellutata, di colore bruno-rossastro, con la parte interna fertile liscia, spesso percorsa da venature ± evidenti. Carne: molle e gelatinosa a tempo umido, dura e cornea con la disidratazione, revivescente; odore e sapore subnulli. Spore: 16,5-20 x 6-8,5 Jlm, cilindrico-ellissoidali, curve. Ecologia: durante tutto l'anno, su legno morto di latifoglie (sambuco), legname in opera. Comune. Non camm. 1449 - Auricularia mesenterica (Dicks.) Perso - Misura 5-12 cm, ha forma di mensola irregolare (simula un ventaglio), con superfIcie superiore irsuta, grigio-brunastro, con zonature più scure, e parte inferiore (fertile), bruno-porporino, molle e pruinosa, percorsa da venature. Ha spore subcilindriche di 14-18 X 6-8 ~m; cresce, in pnmavera, su legno degradato di latifoglie. ± comune Non comm. Famiglia Tremelloceoe Fr. - Basidiomi gelatinosi, lignicoli, circonvoluti, cerebriformi, enteriformi. \menoforo liscio. Basidi subglobosi, settati longitudinalmente.
1450 - Tremellajoliacea Perso Basidioma: 4-12 cm di larghezza, costituito da lamine fogliacee, lobato-sinuose, convergenti in un punto comune, con superficie esterna liscia, lucida con l'umido, bruno-rossastra. Carne: elastica con l'umido, col secco si indurisce e scurisce, odore e sapore subnulli. Spore: 9-12 x 6-8,5 Jlm, subsferiche, lisce. Ecologia: primavera-autunno, su resti di latifoglie. Non comune. Non camm. 1451 - Tremella mesenterica Retz. Basidioma: largo 2-6 cm, formato da lobi irregolari e ripiegati, simulanti un ammasso cerebriforme con superficie vischiosa, gialla a tempo umido, arancione col secco. Carne: molle e cedevole, semitrasparente, col secco indurisce, odore e sapore subnulli. Spore: 10-16 x 6,5-8,5 Jlm, subglobose, lisce, bianche in massa. Ecologia: primavera-autunno, su resti legnosi. Comune. Non camm. 1452 - Exidia glandulosa (Bui!.) Fr - Ècostituita da ammassi cerebnformi gelatinosi che si appoggiano a guisa di guanciale sul substrato legnoso sottostante e che possono anche superare i 20 cm di diametro; di colore quasI nerastro, con spore cilindriche ed incurvate di 10-12 x 4-5 ~m. Cresce su legno morto di latifoglie. ± comune. Non comm.
1453 - PseudohydnUln gelatinosum (Scop.) P. Karst. [= Tremellodon gelatinosum (Scop.) Pers.] Basidioma: largo 5-8 cm, sessile, talora brevemente stipitato, con pileo lobato a forma di conchiglia, superficie superiore umida e rugosa, da inizialmente bianca a bruno-grigiastra con l'età, superficie inferiore (fertile) costituita da aculei gelatinosi traslucidi, ± fitti. Carne: gelatinosa e semi-trasparente, odore subnullo, sapore mite. Spore: 5-6,5 x 4,5-6 }1m, globose, lisce. Ecologia: estate-autunno, in montagna su legno morto di aghifoglie (soprattutto abeti). ± comune. Comm. 1454 - Guepinia helvelloides (DC.) Fr. [= G. ruja (Jacq.) Beck, Tremiscus helvelloides (DC.) Donk] Basidioma: alto 3-12 cm, stipitato, inizialmente imbutiforme, poi a forma di spatola, con orlo esterno spesso fessurato, superficie superiore umida e liscia, pruinosa, rosso-arancio con delicati riflessi rosati, superficie esterna (fertile) venata, liscia, più chiara di quella interna. Carne: gelatinosa. ma piuttosto elastica, semi-trasparente, odore subnullo, sapore gradevole. Spore: 9-12 x 5,5-6,5 Jlm, ellissoidali, lisce. Ecologia: estate-autunno, in montagna su residui legnosi. ± comune. Comm.
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Famiglia Docrymycetoceoe SchrO!. - Basidiomi gelatinoso-ceracei, da pustuliformi a coralloidi, sessili o peduncolati, lignicoli. Basidi cilindrici, sottili, bisporici, aforma di diapason, non settati.
1455 - Calocera viscosa (Pers.) Fr. Basidioma: alto 3-10 cm, coralloide, con ramificazioni dicotomiche slanciate che terminano in apici bifidi, superficie esterna vischiosa con l'umido, giallo-arancio, più scura, fino bruno-rossastro, se disidratata. Carne: elastica e tenace, cornea col secco, concolore alla superficie del basidioma, con odore e sapore subnulli. Spore: 8-12 x 3,5-5,5 Jlm, ellissoidali, incurvate, lisce, talora con guttula evidente. Ecologia: in montagna su legno morto di aghifoglie (abete rosso). Non comm. 520
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Funghi cantarelloidi, idnoidi e clavarioidi 02
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I funghi cantarelloidi possiedono un basidioma pileato, con pileo che si continua in uno stipite subcentrale ed imenoforo da liscio a corrugato, pliciformepseudolamellato. Il basidioma può essere pieno (CanthareUus) o cavo, a forma di cOl'Ducopia (CmtereUus) Le colorazioni giallo-aranciate (presenti in modo latente anche nelle specie grigio-nerastre) sono dovute a pigmenti carotenoidi. La sporata è biancastra e le spore sono lisce, non amiloidi. Le ife possono avere o meno unioni a fibbia ed essere lassamente o fittamente settate. I basidi sono tipicamente snelli ed allungati (Fig. l) Sono terricoli, ectomicorrizici, estremamente sensibili agli inquinanti ambientali: studi di micologi nordeuropei hanno dimostrato la loro rarefazione in aree antropizzate. l funghi idnoidi possiedono un imenoforo aculeato (Fig 2). Costituiscono un gruppo chiaramente polifiletico, in quanto questo tipo di imenoforo si è sviluppato in gruppi di funghi non filogeneticamente correlati
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(H,ydnaceae, Thelephomceae, Hericiaceae e Pseudohydnum gelatinosum dei fragmobasidiomiceti).
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Le spore sono lisce, ialine e di forma regolare o brunastre e verrucoso-tubercolate (Thelep/wmceae), non amiloidi o amiloidi (Auriscalpiu'ln, Hericium).
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Hydnum, Bankem, Hydnellum, Phellodon, Sarcodon sono generi ectomicorrizici, generalmente presenti solo in habitat con basso impatto antropico. Auriscalpiu'ln colonizza gli strobili interrati e Hericium i tronchi vivi o morti di latifoglie ed aghifoglie (debo-
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le parassita, agente di carie bianca).
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l funghi c1avarioidi, gruppo tassonomicamente eterogeneo, formano basicliomi di forma c1avata, digitata, semplici o debolmente ramificati (Gomphaeeae, Ctavariaeeae) o fortemente ramificati/coralloidi (es. Ctavutinaeeae, Ramariaceae, Artomyees) (Fig. 05). Le ramificazioni possono essere arrotondate o appiattite (Thetephora, Sparassidaeeae). I..;imenio è amfigeno, vale a dire che ricopre interamente la porzione apicale della clava o le parti terminali clelle ramificazioni. Le specie del genere Typhuta possiedono un piccolo sclerozio basale immerso nel substrato. I basidi sono generalmente tetrasporici, ma costantemente bisporici nelle Ctavutinaeeae. Le spore ialine e lisce o ocracee ed ornamen tate (Gomphaceae e Ramw-iaeeae) o tubercolate (Thetephom), amiloidi inAr'tomyces (Herieiaceae). Ife con o senza unioni a fibbia. Gomphaeeae, Ctavutinaeeae, Thetephora ed in parte Ramariaceae comprendono specie ectomicorriziche; le Ctavariaeeae sono di solito saprotrofe terricole (ma Typhuta spp. sono lignicole e Pteruta spp. crescono su piccoli residui legnosi); Artomyees ele specie del complesso di Ramaria strieta sono saprotrofe lignicole e le Sparassidaceae sono parassite radicali, agenti di carie bruna Nota: Il genere Botetopsis è stato inserito nelle Thetephoraceae perché, nonostante l'imenoforo poroide, non è un poliporo, presentando evidenti affinità microscopiche con i generi idnoidi delle Thetephoraceae. Tale affiliazione è stata dimostrata anche con analisi molecola l'i.
01 - Basidi di Conthorelfus ciborius tipicamente slanciati (70-100 ~m). 02 - Particolare di imenoforo aculeato di Hydnum repondum 03 - Basidi e spole di Hydnum repondum. 04 - Pliche lamellari di Conthorelfus olborufescens, si noti il tipico viraggio della carne. 05 -Caratteristica ramificazione di basidioma appartenente al genere Romorio. 0& - P1erulo multifldo. 07 - Thelephoro terres/riso
Famiglia Cantharellaceae J. Schrtil. - Basidiomi pileati, ± imbutiformi, da pieni e carnosi a cavi e papiracei, terricoli (edomicorrizici). Imenoforo da subliscio a pliciforme. Spore lisce, non amiloidi.
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Genere Cantharellus Adans. ex Fr., 1821 - Pliche sempre evidenti, gambo pieno. 1456 - Cantharellus cibarius Fr. Pileo: 5-10 cm, da convesso ad appianato con centro depresso, margine lobato e flessuoso, superficie giallo-arancio ± carico ed uniforme. Imenoforo: formato da pliche grossolane, decorrenti sullo stipite, un poco più chiare del pileo. Stipite: 3-6 x 0,S-2,5 cm, pieno e robusto, svasato verso l'alto, rastremato alla base, concolore al pileo. Carne: soda, biancastra con odore fruttato, simile a quello di polenta fredda, sapore analogo. Spore: 7-10 x 4,5-5,5 11m, ellissoidi, sublisce. Ecologia: estateComm. autunno, gregario in boschi misti, dalla montagna allivello del mare. Molto comune.
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1457 - Cantharellus cibarius var. ferruginascens (PD. Orton) Cortee, 1458 - C. cibarius var. amethysteus Quél e C. lilacinopruinatus Hermitte, Eyssart. et Poumarat -Si distinguono, il primo per il portamento mediamente più robusto, per il colore pallido della superficie pileica che appare prulnosa e per Il VIraggio della superficie che diviene bruno-rossastra allo sfregamento, gli altri due, rispettivamente, per la presenza, al centro del pileo, di piccole scaglie di colore violetto e di pruina lilacina. Comm.li 1459 - Cantharellus friesii Quél- Piccola specie (pileo 2-4), ha carne sottile ed eSigua, ed è facilmente riconoscibile per il colore arancio vlvo-rossastro di pileo e stipite. Le spore, ellissoidali e lisce, misurano 9-10 x 4,5-5 ~m. Cresce in estate, spesso in piccoli gruppi semi-cespitosi presso latifoglie, soprattutto castagni. Poco comune. Comm.
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Genere Craterellus Pers., 1825 - Pliche da marcate a quasi assenti, gambo cavo 1460 - Craterellus lutescens (Pers.) Fr. (= Cantharellus lutescens Pers.) Pileo: 4-6 cm, imbutiforme, margine lobato ed ondulato, superficie fibrilloso-rugosa, bruno-giallastra. Imenoforo: da subliscio a munito di esili striature-nervature ± sinuose e decorrenti sullo stipite, da bianco-giallastro ad arancione, più chiaro del pileo. Stipite: 2-4 x 5-S cm, cavo, svasato verso l'alto, sinuoso, giallastro. Carne: esile, elastica, giallognola con odore e sapore aromatici, fruttati. Spore: 10-12 x 7-Sllm, ellissoidi, lisce. Ecologia: cresce in gruppi di numerosi esemplari in autunno, anche inoltrato, presso aghifoglie, soprattutto pini. Comune. Comm.
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1461- Craterellus tubaeformis (Fr.) Quél [= Cantharellus tubefomis Fr.] -Si distingue per le dimensioni mediamente inferiori, il portamento più eSile, l'lmenoforo giallo-grigiastro formato da pliche meglio delineate ed in rilievo e l'odore meno intenso; cresce in boschi di latlfoglie. ± comune. Comm.
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1462 - Craterellus melanoxeros (Desm.) Pérez-De Greg. ( = Cantharellus melanoxeros Desm.) - Possiede imenoforo grigiastro formato da pliche lamellanmeglio definite, crescita spesso cespitosa presso latlfoglie e, soprattutto, tendenza della carne ad annerire a partire dal margine pileico. Non comune. Comm. 1463 - Craterellus cornucopioides (L.) Perso [= Cantharellus cornucopioides (L.) Fr.] Pileo: 3-5 cm, a forma di cornetto acustico, margine sottile ed ondulato, spesso fessurato, superficie igrofana, scagliosa, bruno-nerastra con l'umido, più chiara col secco [giallo dorato nella 1463/d - var.flavicans Sacco (= C. konradii Bourdot et Maire)]. Imenoforo: ± liscio, percorso da venature poco profonde, pruinoso, grigiastro, più chiaro del pileo. Stipite: 3-6 x 0,5-2 cm, cavo, svasato verso l'alto. Carne: sottile ed elastica, grigio-nerastra con odore e sapore fruttati. Spore: 10-15 x 7,5-9 11m, ellissoidi, lisce. Ecologia: cresce gregario in autunno presso latifoglie. Comune. Comm. 1464 - Craterellus cinereus (Pers.) Quél [= Pseudocantharellus cinereus (Pers.) Kalamees] - Possiede dimensioni mediamente inferiori e l'imenoforo formato da pliche meglio delineate spaziate; assenza di odore fruttato; ha spore misuranti 8-10 x 5-6 ~m. Cresce In boschi di latlfoglie. Non comune. Comm Craterellus undulatus (Pers.) Redeuilh [= Pseudocraterellus SI17UOSUS (Fr.) Corner, Pseudocraterellus undulatus (Pers.) Rauschert] -
Ha basidiomi di piccole dimenSioni, con bordo nettamente ondulato-frastagliato ed imenoforo subliscio. 524
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Funghi cantarelloidi, idnoidi e clavarioidi
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Famiglia Hydnaceae Chevall. - Basidiomi piieati, terricoli (ectomicorrizici). Imenoforo aculeato-spinoso. Spore lisce, bianche, non amiloidi.
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1465 - Hydnurn repandurn L. Pileo: 5-10 cm, da convesso ad appianato, margine carnoso, lobato; superficie glabra, secca, da crema-arancio ± carico, a biancastra. Imenoforo: formato da aculei decorrenti, fitti, facilmente asportabili, biancastri. Stipite: 3,5-7 x 2-5 cm, robusto, talora eccentrico biancastro, ingiallisce allo sfregamento. Carne: soda, biancastra, ingiallisce, odore gradevole e sapore amarognolo. Spore: 7-9,5 x 5,5-6,5 ].lm, ellissoidi. Ecologia: estate-inizio inverno, in boschi misti. Molto comune. Comm. 1466 - Hydnum rufescens Perso -Si distingue per le dimensioni mediamente inferiori (pileo 2-8 cm), per il colore arancio vivo della superficie pllelca e degli aculei che sono non o poco decorrenti sullo stipite Hydnum albidum Peck differisce per ibasidiomi biancastri e le spore piÙ piccole. Entrambi meno comuni del precedente. Comm.li
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Famiglia Thelephoraceae Chevall. - Basidiomi multiformi, resupinati, pileati, coralloidi; coriacei, terricoli o lignicoli (edomicorrizlci); imenoforo liscio, poroide o aculeato. Spore tubercolato-verrucose, brune, non amiloidi.
1467 -Hydnellurn aurantiacurn (Batsch) P. Karst. Pileo: 5-10 cm, inizialmente tronco-conico, presto espanso con centro depresso, irregolare, con margine ampiamente lobato, superficie gibboso-tubercolata, fessurata a maturità, secca, bruno arancio ± carico al centro, grigio-biancastro al margine, soprattutto da giovane. Imenoforo: formato da aculei decorrenti, da biancastri a brunastri. Stipite: breve e robusto, spesso eccentrico, feltrato, arancio-brunastro. Carne: suberosa, brunastra, arancio alla frattura, odore e sapore di farina. Spore: 4,5-6,5 x 4,5-6 ].lm, ellissoidi, verrucose. Ecologia: cresce in più esemplari, spesso Non comm. confluenti, in estate-autunno in boschi montani di aghifoglie. Poco comune. 1468 - Hydnel/um ferrugineum (Fr.) P. Karst. - Si presenta spesso in più esemplari confluenti; caratterizzato soprattutto per la secreZione di guttule di essudato che, negli esemplari giovani, hanno colore rosso scarlatto e spiccano sulla superficie pileica inizialmente gibbosa e biancastra. Ha carne dolce con odore farinoso. Condivide l'habitat della specie precedente. Poco comune. Non comm.
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1469 - Sarcodon ùnbricatus (L.) P. Karst. Pileo: 4-16 cm, da convesso ad appianato, centralmente depresso, margine carnoso, ondulato; superficie che si dissocia in grosse e spesse squame concentriche erette di colore bruno-rossastro, tra le quali spicca il pallore della carne sottostante. Imenoforo: formato da aculei decorrenti bianco-grigiastro. Stipite: 3,5-7 x 2-4 cm, robusto, eccentrico, fusiforme, più chiaro del pileo. Carne: soda, bruno-grigiastra, odore aromatico e sapore amarognolo. Spore: 5-8,5 x 5,5-6,5 ].lm, subglobose, gibboso-angolose. Ecologia: estate-autunno sotto conifere, soprattutto abete rosso. Comune. Comm. Sarcodon squamosus (Schaeff.) Quél. - Risulta essere sosia morfologicamente perfetto di S IInbricatum, è tuttavia strettamente legato al pino (soprattutto Pinus sy/vestris) e possiede carne dal sapore molto amaro. Abbastanza comune. Non comm. 1470 - Saracodon scabrosum (Fr.) P. Karst. -Si presenta con colorazioni mediamente più scure, carne con odore di farina dal sapore amaro ed acre che, se sezionata, presenta colorazione verdastra alla base dello stipite. Nelle abetaie di montagna. Non comm. 1471 - Phellodon niger (Fr.) P. Karst. Pileo: 2-8 cm, presto appianato, poi centralmente depresso, margine lobato ed ondulato; superficie vellutata, dapprima bluastra nei giovani esemplari, poi bruno-nerastro, grigiastra al margine. Imenoforo: formato da aculei decorrenti da bluastri a grigiastri. Stipite: 1,5-5 x 0,5-2,5 cm, tozzo e robusto, eccentrico, diffusamente ricoperto da tomentosità nera, bruno-nerastro con l'età. Carne: suberosa, nerastra, odore fungino e sapore analogo. Spore: 3,5-4,5 x 2,5-4 ].lm, subglobose, decorate da piccoli aculei. Ecologia: cresce in più esemplari, spesso ragguppati, sotto conifere, Non raro. Comm.
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1472 -Boletopsis leucomelaena (Pers.) Fayod Pileo: 8-10 cm, a lungo convesso, margine carnoso, lobato, sinuoso; superficie vellutato-tomentosa, spesso screpolata, bruno-nerastra sfumata di viola, Imenoforo: con tubuli corti, decorrenti e fitti, biancastri. Stipite: 4-4,5 x 2,5-3 cm, subcentrale, robusto, talora obeso ± concolore al pileo, spesso con nette decolorazioni. Carne: biancastra, rosa alla sezione, odore debole e sapore amarognolo. Spore: 5-6 x 45 ].lm, verrucose, sporata bruna. Ecologia: specie annuale, in boschi misti. Poco comune, Comm. 526
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1473 - Thelephora palmata (Scop.) Fr. Basidioma: 6 cm di altezza, con portamento coralloide, costituito da una breve base grigia con sfumature violette, da cui dipartono numerose ramificazioni spatoliformi, appiattite e concolori. Carne: grigiastra, tenace, con odore intenso e molto sgradevole di cavolo marcio. Spore: 8,5-11 x 6-10 pm, spinulose. Ecologia: cresce su terreno nudo, sotto aghifoglie (soprattutto abete rosso). Abbastanza comune. Non comm. 1474 - Thelephora terrestris Ehrh - Ha portamento differente rispetto alla specie precedente, essendo formata da più esemplari sovrapposti aforma di ventagliO o imbutiformi con margine sfrangiato I colori superficiali sono smorti, tendenti al brunastro e spesso disposti in zonature, mentre la parte inferiore (fertile) è rugosa e rossiccia. Ha spore ovoidali, gibbose, 10 x 8 ~m Cresce in gruppi ± numerosi sul terreno, inglobando spesso residui legnosi di latifoglie. Comune. Non comm Famiglia Gomphaceae Donk - Basidiomi tronco-conici, non ramificati, con imenoforo corrugato. Spore fusiformi, giallo-brunastre, verrucose, non amiloidi.
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1475 - Gomphus clavatus (Pers.) Gray [=Nevrophyllum clavatum (Pers.) Pat.] Basidioma: 5-10 cm di altezza, a forma tronco-conica, con margine lobato e progressivamente rialzato che determina la concavità della superficie superiore ocraceo-lilacino; parte esteriore fertile, solcata longitudinalmente da pliche ± evidenti ed intervenate, di colore lilacino-violaceo con sfumature rosate e stipite robusto. Carne: abbastanza soda, biancastra, con odore fungino gradevole e sapore delicato. Spore: 8,5-12 x 4-5,5 pm. Ecologia: cresce in estate autunno, in boschi di aghifoglie, soprattutto in montagna sotto abete rosso. Poco comune. Comm.
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Famiglia Ramariaceae Corner - Basidiomi molto ramificati. Spore ellissoidi, ornamentate, ocra in massa, non amiloidi.
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Genere Ramaria Fr. ex Bonord. - Basidiomi coralloidi, con colorazioni da giallastre a salmone, Spore cilindiche, verrucose, spinose o striate, non amiloidi, ocra-brunastro in massa. U. a f. talora presenti. Alcune specie tossiche. 1476 - Ramaria botrytis (Pers.) Ricken ( = Clavaria botritys Pers.) Basidioma: 8-16 x 6-15 cm, a forma di cavolfiore, costituito da un robusto tronco basale biancastro da cui si sviluppano alcune ramificazioni concolori che a loro volta si dividono in strutture secondarie analoghe, terminanti in numerosi e brevi ciuffi apicali rosso-vinoso; il basidioma diviene ± uniformemente ocraceo a maturazione. Carne: bianco sporco, con odore fruttato e sapore analogo. Spore: 12-16 x 5-7 11m, lungamente ellissoidali, striate longitudinalmente. Ecologia: cresce sul terComm d.c. reno in estate-autunno, sia sotto latifoglie che aghifoglie. Comune. 1477 -Ramariafomwsa (Pers.) Quél. (= Clavaria formosa Pers.) Basidioma: 5-20 x 3-15 cm, a forma di cavolfiore o coralloide, costituito da un robusto tronco basale bianco da cui diramano numerose ramificazioni con angoli delle biforcazioni (selle) a forma di "u", da rosa-salmone ad arancio, a loro volta terminanti in numerosi apici bifidi di colore giallo intenso; tutto il basidioma diviene interamente ocraceo a raggiunta maturità. Carne: biancastra, leggermente rossastra alla sezione, con odore erbaceo leggero e sapore amarognolo. Spore: 9-15 x 56,5 11m, ellissoidali, verrucose. U. a f. presenti in tutto il basidioma. Ecologia: terricola, cresce in estate-autunno, sotto latifoglie, soprattutto querce. ± comune. Tossico 1478 - Romorio oureo (Schaeff.) QuéL - Simile alla precedente, ne differisce per le dimensioni mediamente inferiori (6-12 cm), per la carne non amara e, soprattutto, per l'assenza di u. af. in tutto il basidioma. Cresce sotto latlfoglie (soprattutto faggio) ed aghifoglie (abeti). Poco comune. Non comm
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1480 - Ramaria pallida (Schaeff.) Ricken. Basidioma: 8-20 x 4-10 cm, con portamento coralloide, costituito da una base bianca da cui emanano numerose ramificazioni ± slanciate che si biforcano con angoli prevalentemente a "v", con colorazione biancastra dai riflessi gialli o carnicino, apici terminali concolori. Carne: biancastra, con odore leggero e sapore amarognolo. Spore: 9-13,5 x 4,5-7 )1m, ellissoidali, verrucose, ± reticolate. U. a f. presenti. Ecologia: terricola, cresce in estate-autunno, sotto latifoglie ed aghifoglie. Abbastanza comune. Tossico 1481 - Ramaria strida (Pers.) QuéL - Simile alla precedente, si riconosce agevolmente per la particolare disposizione delle ramificazioni, che si sviluppano notevolmente In altezza mantenendosi quasi parallele. La carne diviene bruno-rossastra alla manipolazione. Alla base presenta cordoni miceliari molto sviluppati. Cresce su resti legnosi degradati di latifoglie. Comune. Non comm.
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Famiglia Clavulinaceae Donk - Basidiomi da c1avati a coralloidi, non o poco ramificati. Basidi bisporici, spore globose, lisce, bianche, non amiloidi.
1482 - Clavulina cinerea (Bui!.) J. Schriit. (= Clavar'ia cinerea Bui!.) Basidioma: 3-8 cm di altezza, con portamento coralloide, costituito da una breve base grigiastra da cui hanno origine numerose ramificazioni slanciate, concolori, a sezione tondeggiante che si biforcano fino a terminare con apici biancastri e sfrangiati. Carne: grigiastra, con odore leggero e sapore analogo. Spore: 6,5-11 x 6-10 )1m, subgloboso-ellissoidali. Ecologia: terricola, cresce in estate-autunno, sotto latifoglie. Comune. Non comm. 1483 - Oavulina cristata (Holmsk.) J. Schrot. ( = Clavaria cristata (Holmsk) Perso - Affine alla precedente, si riconosce per la colorazione uniformemente biancastra. Ha spore che misurano 6-12 x 7-11 ~m. Cresce sotto latifoglie ed aghifoglie. Non comune. Non comm.
Famiglia Clavariaceae Chevall. - Basidiomi c1avati non o poco ramificati. Spore lisce o echinulate, biancastre, non amiloidi.
1484 - Clavariafumosa Perso Basidioma: 3-12 cm di altezza, costituito da strutture cave, contorte, digitali-fusiformi, di colore caffelatte, lateralmente solcate e con apici arrotondati. Carne: fragile, grigiastra, con odore e sapore leggeri. Spore: 5-8 x 3-4,5 )1m, ellissoidali. Ecologia: terricola, in autunno in folti cespi di numerosi esemplari nei prati umidi e muscosi. Poco comune. Non comm. 1485 - Clavulinopsis helvola Perso Basidioma: 2-6 cm di altezza, cavo, flessuoso, a forma di spatola allungata o ± fusiforme, di colore giallo-arancio, lateralmente solcato, con apice arrototondato o ± acuto. Carne: fragile, giallastra, con odore e sapore subnulli. Spore: 4-7 x 3-5,5 p.m, subglobose, verrucose. Ecologia: terricola, in autunno in gruppi ± numerosi, in aree umide, fra il muschio. Abbastanza comune. Non comm. 1486 - Ramariopsis kunzei (Fr.) Corner Basidioma: 2-10 cm di altezza, con portamento coralloide, costituito da un unico tronco basale biancastro, sinuoso e ± slanciato da cui hanno origine un numero variabile di ramificazioni concolori che terminano con apici acuto-tondeggianti. Carne: biancastra, assai elastica con odore leggero non significativo e sapore analogo. Spore: 4-5,5 x 2,5-3 p.m, ellissoidali, ± spinulose. Ecologia: terricola, cresce in estate-autunno, su residui di latifoglie o aghifoglie. Poco comune. Non comm. 1487 - Clavariadelphus pistillaris (L.) Donk Basidioma: alto 5-20 cm, dal portamento tipicamente clavato, con sommità arrotondata e stipite venato longitudinalmente, ocra-arancio, bruno-rosiccio Carne: da soda a spongiosa, bianco-ocraceo, con odore leggero e sapore amaro; verde a contatto con FeS0 4• Spore: 10-12 x 6-7 )1m, ellissoidali. Ecologia: cresce in autunno, sotto latifoglie. Poco diffuso. Non comm. 1488 - Oavariadelphus truncatus (QuéL) Donk - Affine alla specie precedente, si distingue per la sommità spesso appianato-troncata e, soprattutto, per la reazione rossa con KOH della carne, di sapore dolce. Cresce sotto aghifoglie. Raro. Non comm. 530
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1489 -Macrotyphulajistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen Basidioma: 5-20 cm di altezza, assai slanciato, claviforme, con sommità arrotondata, stipite cavo con base vellutata e radicante, ocra-giallastro. Carne: elastica, brunastra, con odore subnullo e sapore analogo. Reazione nulla al solfato di ferro. Spore: 12-18 x 5-8 ].1m, ellissoidali. Ecologia: cresce in autunno, su detriti vegetali di latifoglie di vario tipo. Non comune. Non comm. 1490 - Typhula erythropus Fr. -
Molto più piccola (altezza 3-6 cm), ha struttura superiore di colore biancastro, possiede apice appuntito o arrotondato ed è sostenuta da uno stipite filiforme rossiccio, con presenza di sclerozio basale. Cresce in montagna nelle lettiere formate da aghi di abete rosso. Poco comune. Non comm.
1491 - Pterula densissima Berkeley et Cooke Basidioma: fino a 8 cm di altezza, costituito da una base formata da un aggregato di stipiti interrati, grigio-brunastri, da cui si originano numerose ramificazioni dicotome, slanciate e sottili (sezione media di 0,5 mm), che terminano con fini apici acuti dai toni biancastri, bruno-rossastri col secco. Carne: tenace, bianco-grigiastro, con odore di inchiostro e sapore sgradevole. Spore: 6-7 x 3,5-4 ].1m, da ellissoidali a larmiformi. Ecologia: cresce in estate-autunno, su residui di latifoglie. Non comune. Non comm 1492 - Pterula multifida Fr. - Si riconosce per le dimensioni inferIOri (3 cm di altezza) e per la minore densità delle ramificazioni filiformi e spesso afflosciate. Su reSidui di latifoglie Non comune. Non comm
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Famiglia Sparassidaceae Herter - Basidiomi costituiti da fitte lamine ondulate, increspate. Spore ellissoidali, lisce, crema in massa, non amilodi.
1493 - Sparassis crispa (Wulfen) Fr. Basidioma: diametro di 10-30 cm, costituito da una massa di strutture laminari ondulate color crema-ocraceo che convergono verso una breve e tozza parte basale biancastra. Carne: biancastra, acquosa, con odore leggero e sapore gradevole, amaro in vecchiaia. Spore: 4,5-7 x 3,5-4,5 ].1m. Ecologia: cresce in autunno, su legno di conifere (soprattutto pino), vivo o morto. Poco comune. Comm.
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Famiglia Hericiaceae Donk - Basidiomi Iignicoli, pileati o ramificato-coralloidi; imenoforo da liscio ad idnoide con aculei liberi. Spore lisce o finemente verrucose, amiloidi.
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1494 -Auriscalpium vulgare Gray [= Pleurodon auriscalpium (L.) P. Karst.] Basidioma: formato da un pileo ellissoidale, largo fino a 2 cm, caratterizzato da superficie superioS:<~.'·'· .'-:;~ .'. re vellutata, da bruno-nocciola a nerastra, e superficie inferiore (fertile) formata da aculei inizial- '.''.\~' "I ~l mente biancastri, poi brunastri; ha stipite a sezione cilindrica, laterale, slanciato, con superficie villosa, di colore bruno rossiccio. Carne: tenace, bruna, con odore e sapore subnulli. Spore: finemente Non comm. verrucose 4-5,5 x 4-4,5 ].1m. Ecologia: cresce su strobili interrati di pino. ± comune.
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1495 - Hericium erinaceum (Scop.) Fr. [= H ramosum (Bull.) Letell.] Basidioma: 10-20 cm di larghezza, con portamento inizialmente a riccio, costituito da una base bianca da cui prendono origine numerose ramificazioni sotto forma di fitti aculei apicali, allungati e penduli, dapprima biancastri, poi giallastri a maturazione. Carne: bianca, compatta, con odo- .. re leggero e sapore amarognolo. Spore: ellissoidali, ± verrucose; 5-6 x 4-5 ].1m. Ecologia: cresce su tronchi e rami di alberi viventi, soprattutto vecchie querce e faggi. Raro. Non comm.
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1496 - Artomyces pyxidatus (Pers.) Jillich [= Clavicorona pyxidata (Pers.) Doty ] Basidioma: fino a 8-10 cm di altezza, costituito da una tozza base ocra-giallastro con sfumature rosate, da cui dipartono numerose ramificazioni, slanciate e sottili, crema-giallastre, che terminano con apici fittamente verticillati di colore arancio ± carico, scurenti col secco. Carne: tenace, giallastra, con odore resinoso e sapore amarognolo ed acre. Spore: 3,5-4,5 x 2-2,5 ].1m, ± ellissoidali, finemente punteggiate. U. a f. presenti. Ecologia: cresce in estate-autunno, su resti legnosi marcescenti di latifoglie ed aghifoglie. Poco comune. Non comm. 532
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Funghi cantarelloidi, idnoidi e clavarioidi
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Gasteromiceti 02
[ moderni studi sistematici e filogenetici hanno evidenziato come il raggruppamento dei gasteromiceti sia alquanto artificioso, poicM polifiletico e con un assetto tassonomico piuttosto incerto. Anche in questo caso, però, poiché tale raggruppamento si basa su caratteri morfologici ben riscontrabili, per praticità e convenienza abbiamo deciso di mantenerlo. l gasteromiceti sono caratterizzati nella maggior parte elei casi da basieliomi chiusi con sviluppo angiocarpico, con forma ± sferica (almeno nelle prime fasi eli sviluppo), con parete esterna elistinta, eletta peridiuln, e porzione fertile interna, detta gleba. In diversi casi la gleba contiene un capillizio che consiste in un intreccio di ife semplici o ramificate, brunastre, generalmente asettate, con scarsi o falsi setti (Fig. 3). Esistono diverse tipologie di capillizio: tipi licoperdoide, tipo intermedio, tipo bovistoide. In alcuni casi è presente centralmente nella gleba una parte sterile, detta columella. Il peridiuln, che può essere costituito da uno strato interno (endoperidio) eel uno esterno (esoperidio), si apre a seguito della maturazione delle spore o in maniera naturale, ad esempio, attraverso l'apertura di uno o più pori apicali, o può rimanere permanentemente chiuso eel in tal caso le spore vengono liberate a seguito della rottura meccanica del peridio dovuta ad agenti esterni. Inoltre, le spore sono delle statismospore, poiché i basidi non contribuiscono attivamente a liberarle quando sono mature, contrariamente a quanto accade per tutti gli altri basidiomiceti, che hanno invece ballistospor0 [n ragione di ciò, il meccanismo di dispersione delle spore varia sensibilmente nei diversi generi di gasteromiceti. Ad esempio, le spore che maturano e diventano masse pulverulente sono disperse dal vento,
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01 - Sezione di Ceostrum maturo, in evidenza le diverse parti anatomiche: a - Osliolo b - Peristoma c - Endoperidio d-Gleba e - (olumella r- Apolisi g - Peduncolo h - Esoperidio a più strati i - Strato miceliare
mentre in altri casi le spore sono immerse nella gleba gelatinosa e maleodorante e vengono disperse dagli insetti (soprattu tto ditte l'i, PhaUus ecc.); anche gli ipogei emanano spesso odori intensi che attirano gli animali, che cibandosi dei basidiomi fungono da vettori delle spore.
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Un caso molto particolare è costituito dalle Nidutariaceae, in cui le spore sono contenute in piccole ripartizioni della gleba, i peridioli, ancorati alla parte interna del basidioma mediante un filamento (funicolo) avvolto a spirale. I peridioli vengono lanciati mediante un meccanismo attivo: durante la pioggia, le gocce d'acqua che penetrano nel basidioma a coppa fanno scattare come una molla il funicolo che proietta il peridiolo ad una certa distanza. Igasteromiceti sono o saprotrofi, crescendo su suolo nudo, su detriti vegetali o legno marcescente, oppure, come Scteroderma e le forme ipogee, per lo più ectomicorrizici; poche le specie parassi te. Alcune specie sono commestibili se consumate nei primi stadi di sviluppo (Bovista, Catvatia, Langermannia, Lycoperdon ... ), altre sembrano essere tossiche e indurre sindrome gastrointestinale (Scteroderma).
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02 - Particolare pileico di Bot/orroeo pholloides. 03 - Capillizio e spore di Calvo/io utriformls 04 - Esemplari di Ceostrum sessi/e ritratti in diverse fasi di sviluppo. 05 - Phollus ;/npudicus var togotus, si noti il tipico reticolo (indusium) ed i ditteri sulla gleba 06 - Cfothrus concellotus in diversi stadi di sviluppo. 07 - Esemplari immaturi di Phollus ;/npudicus
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Genere Lycoperdon Perso 1801 - Basidiomi ± piriformi, stipitati, esoperidio da granuloso a spinoso, deiscenza per poro apicale, capillizio licoperdoide.
1497 - Lycoperdon perlatum Perso (= L. gemmatum Batsch) Basidioma: alto 3-8 cm; per lo più piriforme, ± stipitato; peridio a due strati; esoperidio bianco, poi crema, infine brunastro, ricoperto da aculei piramidali caduchi, circondati da altri più piccoli; endoperidio glabro ed areolato per la caduta degli aculei, deiescenza apicale. Gleba: bianca, poi ocra-giallastro, infine bruno olivastra, pulverulenta; subgleba sempre bianca, spugnosa. Spore: globose, finemente verrucose; 3,5-4,5 Jlm; capillizio brunastro, con pori e parete spessa, ± 5 Jlm di diametro. Ecologia: estate-autunno; su terreno, in boschi di aghifoglie e latifoglie. Molto comune ovunque. Comm. da giovane, a gleba bianca e soda.
1498 -1Jycoperdon pyriforme Schaeff. Basidioma: alto 2,5-5 cm; piriforme, ± papillato alla sommità; esoperidio farinoso-verrucoso, beige chiaro, poi bruno ± scuro; endoperidio crema, liscio, non areolato, con foro apicale a maturità. Gleba: bianca, poi bruno-olivastro, pulverulenta; subgleba sempre biancastra. Spore: globose, liscie; 34 Jlm; capillizio bruno-rossastro a parete ± spessa, ramificato, non settato, 3-5 Jlm di diametro. Ecologia: estate-autunno; cresce su legno marcescente di varie essenze arboree, subcespitoso, con alla base abbondanti cordoni miceliari bianchi. Frequente. Comm. 1499 - Lycoperdon umbrinum Perso Basidioma: alto 3-6 cm; subgloboso, talvolta reniforme o turbinato; esoperidio fittamente ricoperto da brevi aculei piliformi, bruno-rossastri, caduchi; endoperidio bruno-giallastro, liscio e lucido dopo la caduta degli aculei, privo di areole. Gleba: bianca, poi bruno-olivastro scuro. Subgleba chiara, poi grigio-violetto. Spore: globose, sottilmente verrucose; 4,5-5 Jlm; capillizio brunastro, a parete spessa, 3-6 Jlm di diametro, con pori; Ecologia: in estate; soprattutto nelle abetaie e nelle Comm. pinete di montagna. Abbastanza frequente. 1500 - Lycoperdon molle Perso - Ha esoperidio finemente granuloso, forforaceo e ricoperto da corti aculei, caduchi, sin dall'inizIo di colore brunastro e tali da renderlo molto simile e facilmente confondibile con la specie precedente. La consistenza dell'esoperidio è però più molle Le spore presentano lunghi e numerosi frammenti di sterigmi spezzati (8-16 ~m), rari oassenti in quelle di L. umbrinum. Specie poco comune. Comm. 1501 - Lycoperdon mammiforme Perso (= L. velatum Vittad.) Basidioma: alto 3-6 cm; piriforme, subpapillato all'apice, brevemente stipitato; esoperidio tomentoso-lanoso, presto dissociato in placche granulose, caduche alla sommità, più aderenti verso il basso, dove permangono a lungo; endoperidio, liscio, bruno-rosato con foro apicale a maturazione. Gleba: bianca, poi bruno-cioccolato; subgleba biancastra, bruno-olivastra con l'età. Spore: globose, aculeate; 4-5 Jlm; capillizio bruno, con parete spessa, non settato, pori rari, diametro di 2,5-6 Jlm. Ecologia: estate-autunno; sul terreno, in prossimità di boschi di latifoglie. Poco comune. Comm.
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1502 - Lycoperdon echinatum Perso Basidioma: 2-5 cm; per lo più globoso, brevemente stipitato; esoperidio ricoperto da lunghi aculei (4-5 cm) ± uniti e ricurvi all'estremità superiore, bruno-rossastro con punte più chiare; endoperidio papiraceo, bruno-ocraceo, areolato dopo la caduta degli aculei, con foro apicale a maturazione. Gleba: bianca e soda, poi grigio-violaceo, infine marrone scuro; subgleba ocra-grigiastro. Spore: globose, nettamente verrucose-echinulate; 4-5 Jlm, con o senza frammenti di sterigmi; capillizio brunastro, con parete ± spessa, diametro di 5-6 Jlm, con pori. Ecologia: estate-autunno; sotto latifoglie; più raramente sotto aghifoglie. Abbastanza comune. Comm.
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1503 - Lycoperdon lividum Perso -Ha l'esoperidio privo di aculei, ricoperto esclusivamente da una granulazione farinoso-forforacea di colore ocra-brunastro, Spore arrotondate, finemente verrucose di 4-5 ~m. Capillizio a parete spessa, ramificato econ pori, Comm.
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Gasteromiceti
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Genere Calvatia Fr. 1849 - Basidiomi di medie-grandi dimensioni, c1aviformi, cilindrici o globosi; peridio doppio a deiscenza equatoriale; spore globose, lisce o verrucose. Gleba priva di columella. Sporata bruno ± scuro. 1504 - Calvatiajragilis (Vittad.) Morgan [= C. lilacina (Berk. et Mont.) Lloyd] Basidioma: alto 8-10 cm, largo 6-8 cm; carnoso, piriforme o globoso-depresso, con breve stipite ruguloso; esoperidio vellutato, biancastro, poi lilla-vinoso, presto screpolato, tale da mostrare la sottostante gleba bianca; endoperidio sottile e fragile che, progressivamente, si lacera in alto, mettendo a nudo lo strato imeniale; capillizio che si dissolve all'aria; al termine dello sviluppo rimane sul terreno la porzione sterile a forma di coppa. Gleba: bianca, poi, a maturazione, pulverulento-cotonosa, bruno violaceo scuro; subgleba compatta, biancastra. Spore: globose, aculeate; 7-9 ]lm; capillizio ± ramificato 2,5-4,5 ]lm di diametro, settato e con pori. Ecologia: estate-autunno; in zone erbose soleggiate, campi e pascoli. Raro. Comm. da giovane 1505 - Calvatia utriformis (8ull.) Jaap [= C caelata (Bull.) Morg.] - Basidioma globoso, di dimensioni simili al precedente; macroscopicamente si differenzia per l'esoperidio bianco, finemente tomentoso ediSSOCiato In fitte e piccole areole poligonali, microscopicamente per le spore perfettamente lisce. Più frequente della specie precedente, ne condivide l'habitat. Comm. da giovane 1506 - Calvatia excipuliformis (Pers.) Perdeck [= C. saccata (Vahl) Morgan] Basidioma: alto 5-15 cm, largo 3-6 cm; a forma per lo più boletoide, di babà, con gambo cilindrico allungato; esoperidio bianco, poi ocra-giallastro, ricoperto da granulosità e brevi aculei caduchi, presto interamente ± subliscio; endoperidio ocra chiaro, fragile, liscio, a maturità irregolarmente lacerato ed aperto a coppa, contenente la parte fertile, poi dispersa dal vento. Gleba: bianca, poi, giallo-olivastro, infine bruno-cioccolato scuro, pulverulenta; subgleba bianca, poi brunastra. Spore: globose, verrucose, spesso frammiste a frammenti di sterigmi; 4-6 ]lm; capillizio a parete spessa 3-7,5 ]lm, ± ramificato, non settato, con pori. Ecologia: estate-autunno; prati, in zone boschive sia di latifoglie che di aghifoglie, sul terreno. Frequente. Comm. da giovane Genere Langermannia Rostk. 1839 - Monospecifico, basidioma di dimensioni talvolta enormi; peridio sottile a due strati. Gleba senza columella. Sporata bruna. 1507 - Langennannia gigantea (Batsch) Rostk. (= Lycoperdonma.}'ilnum Schaeff.) Basidioma: di 10-60 cm; globoso, sessile; esoperidio finemente feltrato, ± granuloso, biancastro con tendenza a screpolarsi e scurire all'ocraceo con l'età; endoperidio concolore ed ugualmente fragile e caduco, entrambi deiscenti lungo tutta la superficie del basidioma. Gleba: compatta, bianca, via via sempre più giallo-olivastro, infine bruno-olivastro, pulverulenta; subgleba pressoché inesistente. Spore: globose, da sublisce a finemente verrucose; 3,5-5 ]lm; capillizio a parete sottile, giallastro 3-7 ]lm di diametro, con setti e piccoli pori. Ecologia: estate-autunno; in prati e pascoli, giardini, su terreno. Poco frequente. Comm. da giovane Genere Vascellum F. Smarda - Monospecifico, basidioma lentiforme o turbinato, gleba e subgleba nettamente distinte da una sottile membrana diaframma. (olumella assente. Sporata bruno-rossastra. 1508 - Vascellurn pratense (Pers.) Kreisel (= Lycoperdon depressum Bonord.) Basidioma: alto 3-6 cm, con diametro pressoché uguale, da subcilindrico a turbinato, ± depresso alla sommità; esoperidio con aculei bianchi, poi giallognoli, ± scuri con l'età; endoperidio papiraceo, grigio-brunastro, deiscente tramite stretto orifizio apicale. Gleba: bianca, presto giallognola, infine bruno-olivastro, pulverulenta; subgleba a lungo bianca. Sezionando longitudinalmente un basidioma ancora chiuso, si noterà l'evidente differenza cromatica fra gleba e subgleba. Spore: globose, finemente verrucose, 3-5 ]lm; capillizio brunastro, scarsamente ramificato, settato, senza pori. Ecologia: estate-autunno; prati e pascoli erbosi, sul terreno. Poco frequente. Comm.
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Genere Bovisto Perso - Basidiomi globosi, sessili, privi di subgleba e di columella, talvolta con base prowista di cordoni miceliari; peridio a due strati. Spore bruno scuro, lisce o verrucose. 1509 - Bovista nigrescens Perso Basidioma: 2-5 cm; globoso; esoperidio bianco, leggermente forforaceo, subliscio poi screpolatoareolato, caduco, presto si evidenzia il sottostante endoperidio liscio, di colore bruno rossiccio, brillante, deiscente alla sommità tramite orifizio ± irregolare. Gleba: inizialmente bianca, soda, poi bruno-olivastra, infine bruno-cioccolato, pulverulenta, Spore: sferiche, finemente verrucose; 5-6 ]lm, con sterigma a bastoncino ± lungo; capillizio a parete spessa, più volte ramificato, non settato. Ecologia: estate-autunno; fra l'erba in zone aperte, prati e pascoli di montagna e di pianura. Frequente. Comm. da giovane 1510 - Bovista plumbea Perso Basidioma: 2-4 cm; globoso, esoperidio bianco, liscio, fragile, facilmente frantumabile alla minima pressione in placche ± ampie e separabili dal sottostante endoperidio che risulta di consistenza papiracea, ± resistente e di colore biancastro, poi bruno scuro, quasi nerastro a maturità, infine deiscente tramite foro alla sommità. Gleba: inizialmente bianca, poi giallastra, molle, infine bruno scuro con toni porpora, pulverulenta. Spore: da globose a subovoidi, lisce o finemente aculeate; 5-6 oppure 4,5 x 5,5 ]lm, con sterigmi molto lunghi (6-12 pm); capillizio con parete spessa, bruno-olivastro, ramificato, senza setti e pori. Ecologia: primavera-estate; prati e pascoli. Comune. Comm. da giovane Genere Mycenostrum Desv. - Monospecifico, basidioma semi-ipogeo; globoso, poi aperto a forma di stella; privi di subgleba e columella. Sporata bruno scura. 1511 - Mycenastrum corium (Guers. ex DC.) Desv. Basidioma: 6-12 cm; irregolarmente globoso-schiacciato; inizialmente biancastro, poi grigio-giallastro; esoperidio molto sottile, papiraceo, evanescente; endoperidio bianco, spesso e coriaceo, a maturità si lacera nella parte superiore in lacinie che spesso si dispongono ± a forma di stella. Gleba: inizialmente bianca, poi olivastra, infine bruno-nerastro, pulverulenta. Spore: globose, verrucose; 9-11 pm, capillizio a parete spessa, 7,5-10 pm di diametro, ± ornato di spine, con apici aguzzi e ramificati. Ecologia: estate-autunno; in zone aperte, ruderali, lungo i sentieri, prati e pascoli. Abbastanza comune. Non comm. Genere Tu/ostomo Perso (1801) - Basidiomi globosi, inizialmente ipogei ricoperti interamente dall'esoperidio, a maturità prowisti di stipite sormontato da capitulo con orifizio apicale. 1512 - Tulostoma brumale Perso Basidioma: capitulo di 0,6-1,2 cm; subgloboso, da ocra a bruno ± chiaro, liscio; orifizio ± sporgente, regolare e liscio, circondato alla base da un'areola brunastra; esoperidio evanescente; endoperidio grigiastro, papiraceo. Gleba: giallognola, ± consistente, poi pulverulenta. Stipite: 2-4 x 0,2-0,3 cm; cilindrico, ornato da sottili squamule, glabrescente, ocra ± carico. Spore: sferiche, verrucose, giallognole, 4-6,5 pm di diametro; capillizio a parete spessa, 3-6 pm di diametro, settato, con rigonfiamenti in corrispondenza degli stessi. Ecologia: primavera-autunno; prati e zone aride, su suolo calcareo e sabbioso. Raro. Non comm.
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1513 - Tu/ostomo fimbriotum Fr. - Affine al precedente, differisce per una diversa conformaZione del foro apicale, che si presenta appiattito o poco in rilievo con orlo sfilacciato-frangiato. Le spore, inoltre, si presentano più fittamente verrucose. Raro. Non comm. 1514 - Tu/ostomo squomosum Perso -Si distingue per lo stipite squamoso, ricoperto da scagliosità ± irte esporgenti di colore bruno scuro; Orifizio tubulare ± sporgente con orlo liscio e regolare, senza areola ferruginosa alla base. Raro. Non comm.
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Genere 8attarraea Perso (1801) - Basidioma globoso, dapprima semi ipogeo, poi con lungo stipite sormontato da endoperidio contenente la parte fertile, prowisto di pseudovolva ± glutinosa alla base. Spore bruno-giallastre. 1515 - Battarraea phalloides CDicks.) Perso Basidioma: inizialmente arrotondato, con esoperidio bianco, gelatinoso, che si fende orizzontalmente in due parti lasciando sul terreno una pseudovolva gelatinosa e una sorta di cappello all'apice dello stipite; endoperidio alla sommità dello stipite emisferico-appiattito, concavo nella porzione sottostante, bianco, caduco. Stipite: 15-25 x 1,5-3 cm; subcilindrico, fibroso-squamoso, cavo, di colore ferruginoso. Gleba: bruno scuro, ferrugineo, libera dopo lacerazione e caduta della parte concava dell'endoperidio, presto ridotta ad un ammasso polveroso. Spore: subglobose, 5,5-6,5 11m; elementi del capillizio a forma di spirale Celateri) di 4-6 11m di diametro. Ecologia: primavera-auNon comm. tunno; in luoghi aridi, su terreno sabbioso. Molto raro.
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Battarraea stevenii (Libosch.) Fr. - Secondo alcuni alcuni auton viene distinta dalla precedente per lo stipite generalmente più slanciato (40-50 cm di altezza) e per la parte interna dell'esoperidio non gelatinosa, per altri SI tratterebbe di un'unica specie.
Genere Gyrophragmium ManI. (1843) - Basidiomi dapprima ipogei, arrotondati, poi epigei con pileo e stipite distinti. 1516 - Gyrophragmium dunalii CFr.) Zeller C= G. delilei) Mont. Pileo: 3-5 cm; costituito dalla parte superiore del peridio, irregolarmente convesso con umbone centrale e margine frangiato; superficie secca, liscia o corrugata, di consistenza papiracea, bianco sporco, poi beige-giallastro. Gleba: compatta, costituita da strutture lamelliformi, fitte, libere, pendenti dalla volta pileica, fragili, nerastre; non pulverulenti. Stipite: 6-12 x 0,7-2 cm; cilindrico, attenuato verso l'alto, asciutto, biancastro sporco, longitudinalmente striato-solcato, ± ornato nel tratto inferiore da residui del peridio anuliformi, giallastri, talvolta più consistenti, sotto forma di volva alla base. Carne: inesistente nel pileo, giallognola quella dello stipite; odore gradevole di mandorle amare. Spore: subglobose, lisce, bruno scure; 4,5-6 11m. Ecologia: primavera-inverno; in zone sabbiose, litoranee. Raro. Filogeneticamente vicino ad Agar'icus. Non comm.
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Genere Geastrum Perso Syn. meth.fung. (Gottingen): 131 (1801)
Basidiomi inizialmente ipogei, di forma arrotondata ed awolti ± interamente da uno strato miceliare; esoperidio a più strati, lacerato a forma di stella a maturazione; endoperidio sessile o peduncolato con ostiolo e peristoma apicale. Gleba con pseudocolumella. Spore globose, verrucose. 1517 - Geastrumfimbriatum Fr. [= G. sessile CSowerby) Pouzar] Basidioma: chiuso di 2-3 cm, aperto di 4-6 cm; non igroscopico; esoperidio crema-biancastro, poi ocra, spesso 1-2 mm, aperto a maturità e lacerato in 6-9 lacinie triangolari, con le punte sul terreno; endoperidio globoso, 1-2 cm, papiraceo, involuto, non peduncolato, beige-brunastro, peristoma con orlo lacero-fimbriato con base liscia non cerchiata. Gleba: biancastra, molliccia, poi bruna, pulverulenta; capillizio affusolato, non ramificato. Spore: globose, ± verrucose; 3-4 11m. Ecologia: estate-autunno; sul terreno, sia in boschi di aghifoglie che in quelli di latifoglie. Comune. Non
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1518 - Geastrum triplex Jungh. - Macroscopicamente si differenZia per l'esopendio più carnoso, con lacinie per lo più trasversalmente 501cate e con l'endopendlo sessile su di un disco basale ± ampio. Perlstoma conico e ben delimitato, non striato Non comm. 1519 - Geastrum rufescens Perso (= C. vulgatum Vittad) - Possiede colore inizialmente carnicino, poi bruno-rossastro sull'intero basidioma a sviluppo completo; endoperidio brevemente peduncolato con peristoma ± conico, fimbriato-frangiato, non striato né cerchiato alla base. Le spore, globose con ornamentazione verrucosa, misurano 3,5-4,5 ~m. Abbastanza comune Non comm. 1520 - Geastrum schmidelii Vìttad. (= C. nanum Pers.) - Si distingue per le dimensioni inferiori (3-4 cm), per l'endoperidio granuloso brevemente peduncolato, grigio sfumato di nocciola, e per il peristoma conico nettamente striato ed anellato alla base. Poco diffuso. Non comm. -------------------------------------------
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1521 - Geastrum melanocephalum (Czern.) U.J. Stanek (= Trichaster melanocephalus Czern.) Basidioma: chiuso di 3-4 cm, subgloboso o a forma di cipolla, ± squamoso-screpolato; a maturità aperto a forma di stella, di 10-15 cm di diametro, esoperidio lacerato e suddiviso per lo più in 6-7 lacinie, bianche all'interno; endoperidio sottile e fragile, aderente nella fase di apertura all'esoperidio lasciando così la parte fertile improtetta. Gleba: libera, non racchiusa dall'endoperidio, chiara, cotonosa, poi scura e pulverulenta. Massa sporale copiosa, bruno-nerastra, presto ricoprente \'intero esoperidio aperto. Spore: globose, aculeate; 4,5-5,5 ].lm; capillizio sinuoso, non ramificato; 5-7,5 ].lm di diametro. Ecologia: estate-autunno; luoghi ombrosi, parchi e zone aperte antropizzate, Non comm. radure presso latifoglie. Raro.
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Genere Myriostoma Desv. (1809) - Monospecifico; con basldiomi inizialmente globosi, globosi-appiattiti; aperti aforma di stella a maturazione awenuta; endoperidio tipicamente pluriperforato.
1522 - Myriostoma cnliforme (Diks.) Corda Basidioma: chiuso di 4-8 cm, aperto di 6-15 cm; peridio doppio: esoperidio ocra chiaro poi brunastro, lacerato a maturità in 5-10 lacinie appuntite; endoperidio globoso di 2-6,5 cm, ocra-grigiastro, grigio-argentato brillante, bucherellato da pochi o da numerosi (4-30 ca.) ostioli, sorretto da diversi peduncoli, rigidi, alti 3-5 mm; afflosciato a maturazione. Gleba: biancastra, poi bruna e pulverulenta; pseudocolumelle numerose, sottili e ramificate. Spore: globose, aculeate, bruno pallido; 3,5-5 11m; capillizio sinuoso, con terminali appuntiti, non ramificato, 2,5-3 11m di diametro. Ecologia: primavera-estate; zone boschive, parchi cittadini, aiuole, sotto latifoglie dell'areale mediterraneo. Piuttosto raro. Non comm.
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Genere Scleroderma Perso 1801 - Basidiomi subglobosi, gleba prima bianca, poi grigio violaceo, bruno, deiscenza apicale irregolare. Peridio spesso, non stratificato, caplilizio assente.
1523 - Scleroderrna citrinum Perso [= S. aurantium (L.) Pers.; S. vulgare Fr.] Basidioma: 3-12 cm; subgloboso, con brevi cordoni miceliari alla base, peridio molto spesso, tenace, giallo-paglierino pallido, imbrunente con l'età; ± areolato-screpolato. Gleba con odore penetrante di caucciù. Spore: reticolate-aculeate; 10-12,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; su terreno o fra muschio, lungo i sentieri dei boschi di latifoglie, talvolta all'interno di ceppi marcescenti, uno dei pochi funghi resistenti sul terreno ai periodi estivi siccitosi. Molto comune ovunque. Tossico 1524 - Scleroderma polyrrhizum (J.F. Gmel) Perso (= S. geaster Fr.) Basidioma: 6-15 cm; globoso, sessile; peridio molto spesso, coriaceo, liscio poi dissociato in squame, bruno-giallastro; a maturità completamente aperto con lobi distesi a forma di stella. Spore: aculeate-reticolate; 6,5-10 ].lm. Ecologia: semi ipogeo su terreno nudo, per lo più ai margini dei sentieri boschivi. Abbastanza frequente in area mediterranea. Non comm. 1525 - Scleroderma verrucosum (Bull.) Perso Basidioma: 3-6 cm; più o meno globoso, piriforme; peridio sottile, soffice, finemente squamosoareolato, beige-caffelatte. Spore: fittamente spinose, senza reticolo; 6,5-11,5 ].lm. Ecologia: estateNon comm. autunno; boschi di latifoglie in particolare. Comune. 1526 - Sclerodermo bovista Fr. - SI riconosce per il peridio sottile e liscio, un po' areolato con l'età, e per la base che pOSSiede un breve e rudimentale stipite. Spore reticolate, misuranti 9,5-14 ~m. Abbastanza diffuso. Non comm. 1527 - Scleroderma meridionale Demoulin et Malençon Basidioma: 3-9 cm; subgloboso, provvisto alla base di un lungo e robusto pseudostipite (4-8 cm), compatto, ± immerso nel terreno; peridio spesso, coriaceo, giallastro, imbrunente e irregolarmente aperto alla sommità con la maturazione. La carne bianca del peridio alla sezione assume tonalità ± rossastre. Spore: aculeate-reticolate; 10-15,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi caldi Non comm. dell'area mediterranea, su terreno sabbioso. Abbastanza frequente.
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Genere Astraeus Morgan 1888 - Basidiomi semlipogei, globosi, poi con esoperidio aperto a forma di stella; gleba senza columella e capililzio; fortemente igroscopicI. Specie edomicorriziche.
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1528 - Astraeus hygrometricus (Pers.) Morgan Basidioma: chiuso 2-3 cm, aperto 5-10 cm; inizialmente globoso; esoperidio coriaceo, a più strati, brunastro, presto lacerato e suddiviso in 5-15 lobi internamente biancastri e screpolati; si chiudono sull'esoperidio o si aprono a stella in rapporto all'umidità ambientale: chiusi con il secco, aperti a tempo umido. Endoperidio sessile, globoso, con orifizio piatto, stretto, senza peristoma distinto, biancastro poi bruno scuro. Gleba: brunastra, pulverulenta. Spore: globose, verrucose; ~)-13 ].lm. Ecologia: dall'estate all'inverno; in boschi e radure, su terreno nudo. Molto comune. Non comm. Genere Pisolithus Alb. et Schwein. 1805 - Basidiomi terricoli, semiipogei di forma irregolare, generalmente con base sterile ± allungata, radiciforme; parte fertile arrotondata ed affiorante dal terreno. Specie edomicorriziche. 1529 - Pisolithus arhizus (Scop.: Pers.) Rauschert [= P arenarius Alb. et Schwein., P tintorius (Pers.) Coker et Couch] Basidioma: 5-12 cm; da globoso a claviforme, talvolta turbinato; base con filamenti miceliari gialli. Peridio semplice, fragile, liscio, dapprima bruno-giallastro, poi fulvo-rossastro e irregolarmente lacerato alla sommità. Gleba: inizialmente compatta, succulenta, alla sezione presenta caratteristiche marmorizzazioni brune con numerosi peridioli ± globosi di colore giallastro; questi, iniziando dall'alto, tendono a scurire per poi dissolversi a maturità in una massa brunonerastra, pulverulenta. Spore: globose, aculeate; 9-11 ].lm; capillizio assente. Ecologia: estateautunno; su terreno sabbioso, ai bordi delle strade, in boschi radi di latifoglie ed aghifoglie, pinete in particolare. Piuttosto raro. Comm. da giovane Genere Cyathus Haller - Basidiomi piccoli, epigei, sessili, subcilindrici, chiusi in alto da una membrana (epifragma), bianca, fragile e caduca, poi aperti e deiscenti a forma di coppa ± cilindrica con orlo svasato; parete esterna del peridio glabro o villoso, parete interna liscia o striata. Gleba racchiusa nei peridioli. Specie saprotrofe. 1530 - Cyathus olia (Batsch) Perso Basidioma: 1-1,5 cm; chiuso, poi aperto a coppa, imbutiforme, parete esterna del peridio grigiobrunastro ± feltrata, quella interna perfettamente liscia, bianco-grigiastro, con presenza sul fondo di numerosi peridioli brunastri, lentiformi, di 2-3 mm di diametro. Spore: ellissoidali, lisce; 10-12,5 x 6-7 ].lm. Ecologia: estate-autunno, su residui legnosi marcescenti e terreno sabbioso. Abbastanza comune. Non comm. 1531 - Cyathus striatus (Huds.) Willd. [= C. hirsutus Schaeff.] Basidioma: 1-1,5 cm, chiuso, poi aperto a coppa con la parte interna del peridio decisamente striato-solcata, bianca, poi brunastra; la parte esterna si presenta grossolanamente villosa, con peli lunghi e brunastri; sul fondo della coppa sono presenti numerosi peridioli biancastri, di 1,5-2 mm di diametro, con funicolo. Spore: ellissoidali, lisce, a parete spessa; 16-18 x 7-9 ].lm. Ecologia: estateautunno; cresce gregario in gruppi di numerosi individui contigui al suolo o su residui legnosi marcescenti. Comune. Non comm.
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Genere Crucibulum Tul. - Basidiomi a forma di minuti barilotti chiusi, poi aperti con forma di ciotola e contenenti la parte fertile racchiusa in numerosi peridioli. 1532 - Crucibulum laeve (Huds.) Kambly. Basidioma: 0,6-1 cm; formato da un involucro biancastro, tomentoso, dapprima con la parte alta chiusa da un epifragma membranoso di colore arancione, poi aperto a tazza ± svasata, con appressati all'interno numerosi peridioli; parete esterna del peridio feltrata, brunastra, chiara e glabra quella interna. Peridioli di 1-1,5 mm di diametro, lentiformi, ocracei, poi biancastri, con funicolo, contenenti le spore. Spore: ellissoidali, lisce; 8-10 x 4-5 ].lm. Ecologia: estate autunno; su legno degradato e resti vegetali. Abbastanza frequente. Non comm. 546
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Genere Phallus (L.) Perso 1801 - Basidiomi globosi od ovoidi, con esoperidio membranoso molto sottile, endoperidio spesso e gelatinoso, a maturità con stipite munito alla base di volva gelatinosa, pileo ricoperto interamente dal gleba olivastra, saprotrofo. 1533 - Phallus impudicus Junnins: Perso Basidioma: 4-6 cm; da giovane subgloboso, bianco, soffice, cedevole al tatto e di peso specifico notevole. Da adulto con stipite (8-16 x 2-3,5 cm) biancastro, finemente spugnoso, cavo, ± cilindrico, terminante alla sommità con una sorta di pileo di forma conico-campanulata, forato all'apice e alveolato; base avvolta da una volva spessa e mucillaginosa, bianca, radicata nel terreno tramite cordoni miceliari. Gleba: libera, collocata alla sommità dello stipite, compatta e liscia, verde oliva, di odore fetido, di carne in putrefazione. Spore: contenute nella gleba; subcilindriche, lisce; 3,5-5 x 1,8-2 ].1m. Ecologia: estate-autunno; in zone ruderali umide, boschi di aghifoglie e latifoglie. Molto comune. Non comm. 1534 - Phallus hadrìanì Vent. - Simile al precedente, te fetido. Cresce su terreni sabbiosi; poco diffuso.
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distingue per il colore rosa-ciclamino ± intenso della valva. Odore egualmenNon comm.
1535 -Phallus duplìcatus Bosc [ ~ Dldhyophora duplicata (Base) E. Fischer] - Affine alle due specie precedenti, SI differenzia per possedere un velo membranoso (tndusium) collocato Inferiormente al pileo, che ricopre buona parte dello stipite. Molto raro. Non comm. Genere Mutinus Fr. (1849) - Basidiomi semi-ipogei, globosi od oblunghi, bianchi; a maturità si lacerano permettendo la fuoriuscita di uno stipite assottigliato e non alveolato, all'apice ricoperto dalla gleba. 1536 - Mutinus caninus eHuds.) Fr. Basidioma: 2-4 cm; oblungo, chiuso, con cordoni miceliari alla base; peridio bianco, integro, poi a maturità lacero alla base sotto forma di volva, internamente ± gelatinosa. Stipite eo ricettacolo) subcilindrico (8-12 x 0,7-1 cm), diritto o curvo, con il tratto terminale assottigliato a cono, cavo e forato all'apice, superficie porosa, fragile, interamente biancastra tranne nella parte apicale, dove si presenta rosso-arancione. Gleba: libera, verde scuro, fetida, collocata ed inizialmente ben delimitata alla sommità dello stipite, presto scompare evidenziando il colore rosso-arancione della superficie fertile sottostante. Spore: subcilindriche, lisce, a parete spessa; 4-5 x 1,5-2 ].1m. Ecologia: estate-autunno; giardini, in luoghi umidi. Raro. Non comm. 1537 -Mutìnus elegans (Mont.) E Fisch. - Rispetto al precedente ha un aspetto generalmente più tozzo ed una colorazione rosso arancione diffusa su tutta la superficie porosa del ricettacolo, bianco-rosato verso la base. La gleba ricopre la parte fertile allungata nel tratto superiore, in seguito si dissolve irregolarmente. Spore mediamente più larghe (4-5 x 2-2,5 ~m). Raro. Non comm. Genere Clathrus Mich.: Perso 1729 - Basidiomi inizialmente globosi, poi aperti a forma
±
arrotondata reticolata.
1538 - Clathrus ruber Mich.:Pers. e= C. cancellatus L.) Basidioma: 3-6 cm; globoso, radicato al terreno tramite cordone miceliare; peridio bianco, sottile, che permette di intuire, ad involucro ancora chiuso, la trama a reticolo del ricettacolo sottostante che, a maturità, fuoriesce formando una griglia arrotondata od ovoidale (di 5-10 x 4-8 cm), costituita da maglie larghe e rugose di colore rosso ± intenso; i resti del peridio rimangono allora sul terreno a guisa di volva. Gleba: verdastra, gelatinosa e fetida, racchiusa, poi distesa, sulle facce interne della griglia. Spore: subcilindriche, lisce; 5-6 x 2 ].1m. Ecologia: primavera-estate; parchi e giardini concimati, zone ruderali ed antropizzate. Poco frequente. Non comm. 1539 - C1atrhus archerì (Berk) Dring [ ~Anthurus archeri (Berk.) E. Fisch. J - Condivide con la specie precedente il colore rosso della carne, la collocazione della gleba all'interno del corpo fruttifero ela presenza di valva alla base del basidloma amaturazione awenuta. I bracci formati dalla carne, inizialmente confluenti e uniti alle estremità, si distendono in modo caratteristico, in modo da costitUire una struttura aforma di stella. Ha anch'esso odore fetido. Poco comune ma abbondante nelle stazioni di crescita. Non comm.
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Genere Rhizopogon Fr. 1817 - Basidiomi ipogei, ectomicorrizici, irregolarmente globosi, ± awolti da ife rizomorfe scure. Gleba elastico-carnosa bianca, crema-giallognola, a maturità molle, bruno-olivastro; columella e base sterile assenti Spore subcilindriche, giallastre in massa, lisce.
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1540 - RhizO'pogon obte.xtus (Spreng.) R. Rauschert (= R luteolus Fr. et Nord holm) Basidioma: 3-4 cm; globoso, peridio a un solo strato, spesso, non arrossante al taglio, ocra-giallastro ± carico, fittamente avvolto da rizomorfe bruno-rossastre più scure del fondo. Gleba: a cellette cave, appena visibili ad occhio nudo, contenenti l'imenio, a maturità colme di polvere sporale bruno-olivastro. Odore sgradevole. Spore: 7,5-9 x 2,5-3lJm. Ecologia primavera-autunno; semiipogeo, soprattutto in pineta. Comune. Non comm. 1541 - Rhizopogon roseolus (Corda) Th. Pr. Basidioma: 2-5 cm; irregolarmente globoso o reniforme, con cordoncini miceliari alla base; peridio a un solo strato, sottile, non separabile dalla gleba, biancastro, poi giallo-rosato, bruno-rossastro alla fine. Gleba: a fitte cel1ette cave, bruno-olivastre a maturità. Odore nullo, poi aromatico, gradevole. Spore: R-I0,5 x 3-4,5 lJm. Ecologia estate-autunno; in boschi di latifoglie e aghifoglie. Poco frequente. Non comm.
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1542 - Rhizopogon vulgoris (Vinad) M. Lange - Si diHerenzia dai precedenti per il forte viraggio al rossastro del peridio al taglio. Odore acre epenetrante (spore 6- 10,5 x 2-4 ~m). Abbastanza diHuso. Non comm Genere Melanogaster Corda, 1831 - Basidiomi irregolarmente globosi, tuberosi; peridio scuro. Gleba compatta, crema, presto nerastra, con cellette delimitate da venature biancastre irregolari, di aspetto marmorizzato, poi lucida-gelatinosa, nerastra a maturità. Spore di forma varia, lisce, brunastre. 1543 - Melanogaster variegatus (Vittad.) Tu/. et C. Tu /. Basidioma: 2-4 cm; tuberoso; peridio giallastro, poi ocraceo con macchie nerastre, infine bruno-olivastro scuro. Odore solo tardivamente sgradevole. Spore: bruno scure, ovato-ellissoidali; 6-8,5 x 45,5 lJm. Ecologia: primavera-autunno; in zone ricche di hurnus, affiorante dal terreno, in boschi di latifoglie. Abbastanza frequente in zona mediterranea. Comm da giovane
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1544 - Melanogaster rnacTOspoms Veleno Basidioma: 2-3 cm; ± gibboso, bruno ruggine scuro, con zone nerastre. Si caratterizza per la gleba che prima di annerire è di un bel giallo intenso e per le spore grandi, subfusifomi-allungate di 1518 x 6,5-7,5 ~m. J.:odore è sgradevole, penetrante. Ecologia: estate-autunno; in boschi di essenze diverse. Raro. Non comm. Genere Gautieria Vittad, 1831 - Basidiomi globosi, sferoidali; gleba libera allo stato adulto, con aspetto vagamente cerebriforme. Spore da largamente ellissoidali a citriformi, longitudinalmente costolate; ferruginee.
1545· Gautieria morchellaeforrnis Vittad. Basidioma: 2-3 cm; globoso, con filamenti miceliari bianchi alla base; peridio rosa pallido, esile, sottilissimo, caduco; presto svanisce lasciando lo strato fertile libero. Superficie esterna finemente e irregolarmente scrobiculata-alveolata, bruno-ferrugineo. Odore di glutammato monosodico, sapore dolciastro. Gleba: inizialmente compatta, strutturata in cellette grandi, irregolari, delimitate da venature biancastre, poi ocra-ferruginea e pulverulenta. Spore: 15-25 x 8-16lJm. Ecologia: estate-autunno; preferibilmente sotto latifoglie. Poco frequente. Non comm. 1546 - Hydnangiu1n carneU1n Wallr. Basidioma: ipogeo, irregolarmente globoso, di 1,5-3 cm di diametro; peridio spesso, tomentoso, da bianco a rOSa carnicino,con vari gradi di intensità, imbrunente con l'età. Gleba: dapprima bianca poi rosata, con cellette ± ampie, senza columella. Basidi bisporici. Spore: mediamente di 15 ~m, con ornamentazione, non amiloidi. Ecologia: estate-autunno, in luoghi caldi, boschivi, in prossimità di latifoglie ed aghifoglie. Comune. Non comm.
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Funghi corticioidi, stereoidi e polipori 01
[ funghi corticioidi (Cortl:ciaceae) formano basidiomi resupinati con imenoforo liscio, corrugato o papillato, senza lamelle o tubuli. Sono generalmente saprotrofi lignicoli, anche se qualche specie è in grado di formare ectomicorrize (es. Piloderma croceu'ln, Tornentella spp) I funghi stereoidi (Stereaceae) sono caratterizzati da basidiomi con imenoforo liscio, attaccati lateralmente al substrato. Sono specie generalmente lignicole, saprotrofe o parassite (Chondrostereum purpureu:m) , alcune in grado di instaurare una simbiosi mu tu al istica con insetti (Entornocorticium e AmylostereU'ln ) . l polipo l'i (Fistulinaceae, Polyporaceae, Ganodermataceae, Bondarzewiaceae, Schizoph?jllaceae) so-
no un gruppo di funghi estremamente eterogeneo e polifiletico, accomunati dal possedere un basìdioma con imenoforo a tubuli (tubuli che possono, in alcuni casi, subire modificazioni anche notevoli) che, a differenza dei boleti, non è asportabile dalla carne sottostante. l tubuli sono liberi in Fistulina hepatica. Per quanto riguarda la forma, il basid ioma può essere sessile o stipitato. Quando è sessile, può essere resupinato (Antrodia spp.) e quindi aderente al substrato con tutta la superficie sterile, o pileato, attaccato lateralmente al substrato e a forma di zoccolo, ventaglio (Daedalea, Fornes, Fomitopsis).
Singolo o in gruppi, a palchi sovrapposti (Laetiporus sulphureus, Meripilus ,gi,ganteus).
In quelli stipitati, ]0 stipite può essere centrale-subcentrale (es Coltricia, POlypOTUS) , eccentrico o laterale (es Fistulina hepatica, Ganoderma lucidum) o con nato (es. Pol?jporus umbellatus,
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Il basidioma può essere annuale e soffice (es f1apalopilus, Postia, Tyromyces) o pluriannuale, perennante e coriaceo-legnoso (es. Fomes, Trametes). I pori possono essere di forma regolare, arrotondata (es. Piptoporus betulinus) , irregolare, più o meno allungati (1ì-ametes gibbosa), fortemente allungati (es Gloeoph?jllum, Daedaleopsis, Lenzites) , labirintiformi (Daedalea quercina), lacerati (Schizopora).
01 - Imenoforo di Trame/es gibbosa. 02 - Imenoforo di Daedalea queroilO 03 - Imenoforo di Aborliporus biennis 04 - Imenoforo di Albalrellus pes-caprae 05 - Sezione di Fisulina hepalica.
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Fra i caratteri microscopici da considerare, di fondamentale importanza è la struttura ifale dei basidiomi: è possibile distinguere tre tipi di ife: a) ife generative (Fig. 06), sempre presenti in tutti i basidiomi, danno origine ai basidi ed agli altri tipi ifali, sono generalmente a parete sottile, ialine, settate, a crescita illimitata, spesso dotate di unioni a fibbia; b) ife scheletriche (ife di sostegno) (Fig. 07), asettate, non ramificate e con lume ristretto, a parete spessa e generalmente pigmentata, sempre prive di unioni a fibbia; c) ife connettive (Fig. 08), simili alle scheletriche, ma dotate di numerose ramificazioni. La presenza e la combinazione dei diversi tipi ifali determina la struttura e la consistenza dei basidiomi. Possono essere distinti i seguenti sistemi ifali: l) monomitico, quando il basidioma è formato esclusivamente da ife generative (es. B,jerkandera, Inonotus, Postia); 2) dimitico, quando è composto da ife generative e scheletriche (es. Grifola, Phellinus) o da ife generative e connettive (es. Laetiporus, Polyporus); 3) trimitico, quando sono contemporaneamente presenti i tre tipi ifali (es. Fomes, Ganoderma, Trarnetes). La maggior parte dei basidiomi soffici è monomitica, mentre generalmente quelli con basidiomi più duri e coriacei sono dimitici o trimitici. Le spore sono amiloidi in Bondarzewia (ornamentate) ed Albatrellus partim (lisce). Le Ganodermataceae sono caratteristiche per le spore tronche e vermcose. Le sete, elementi a parete spessa e pigmentata a localizzazione imeniale o tramale, contraddistinguono invece le Hymenochaetaceae. I polipori sono il gruppo più importante di funghi coinvolto nella degradazione del legno. Possono essere suddivisi, a seconda della componente del legno che viene più aggredita, in agenti di carie bianca e agenti di carie bruna: i primi sono in grado di demolire in modo predominante la lignina (es. B,jerkandera, Polyporus, Trametes); i secondi per lo più la cellulosa (es. Daedalea, Fistulina, Laetiporus, Piptoporus). La maggior parte è saprotrofa, alcuni parassiti (es. Heterobasidion, Fistulina, Ganoderma partim, Laetiporus, Inonotus, Phellinus). Coltr'icia, Albatrellus formano ectomicorrize.
06 - Sistema ifale: ife generatrici. 07 - S5tema ifa le: ife scheletriche (prive di ramificazioni e setti). 08 - Sistema ifale: ife connettive.
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Famiglia Corticiaceae 5.1. Heztez - Basidiomi crostosi, resupinati; imenoforo liscio, irpicoide, idnoide, merulioide, generalmente lignicoli.
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1547 -Pulcherric1;um caeruleum (Fr.) Parm. - Basidioma: membranoso, resupinato, disteso a placche circolari, poi confluenti per alcuni decimetri; superficie liscia o appena verrucosa, vellutata, di colore blu intenso. Spore: ellissoidali, lisce, bianche, non amiloidi; 9-10 x 5-7 Jlm. Ecologia: su legno di latifoglie, rami caduti. Poco comune. Non comm.
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1548 - Peniophora quercina (Pers.) Cooke - Basidioma: membranoso, da resupinato a espanso-reflesso, con estensione di diversi centimetri; superficie liscia, presto screpolata, di colore grigio-viola, brunastro, nerastro nella parte aderente al substrato. Spore: cilindrico-arcuate, lisce non amiloidi; 1012 x 3,5-4 Jlm. Ecologia: cresce soprattutto su rami e tronchi caduti di querce. Comune. Non comm.
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1549 - Steccherinmn ochraceum (Pers.) Gray - Basidioma: subcoriaceo, spesso espanso-reflesso, ampio diversi centimetri; superficie imeniale fertile nettamente idnoide, uniformemente ocra-arancio chiaro, superficie sterile reflessa, ± villosa-tomentosa, biancastra. Spore: ellissoidali, lisce, bianche, non amiloidi; 4-5 x 2-3 Jlm. Ecologia: su legno di varie essenze arboree. Comune. Non comm.
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1550 - MeruUus tremellosus Schrad. - Basidioma: di 3-6 cm; gelatinoso, resupinato o espanso-reflesso, talvolta imbricato; superficie imeniale poroide, simile ad un favo, merulioide, rosa-salmone, giallo-aranciato; superficie sterile villosa, bianca. Spore: cilindrico-arcuate, lisce, bianche, non amiloidi; 3-4 x 1-2 Jlm. Ecologia: su legno degradato di varie essenze arboree, in autunno. Non comm.
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1551-Serpula lacrymans (Wulf.) Schrad. - Basidioma: membranoso, acquoso, resupinato, esteso anche per alcuni decimetri, superficie fertile a pieghe irregolari, labirintiforme, di tipo merulioide, di colore bruno-rossastro, arancione. Spore: ellissoidali, bruno-giallastre, lisce, non amiloidi; 10-12 x 5-7 Jlm. Ecologia: su legno lavorato, pavimenti, in luoghi umidi. Comune. Non comm.
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Famiglia Stereaceae 5.1. Pilàt - Basidiomi resupinato-reflessi, stereoidi, sessili o brevemente stipitati; imenoforo liscio, corrugato o pseudolamellato; specie lignicole. 1552 - Stereum hirsutum (Willd.) Gray - Basidioma: coriaceo, espanso-refiesso, pileo di 2-3 cm; superficie imeniale liscia, giallo-arancione, immutabile; superficie pileica ondulata, tomentosa, da grigio a giallastra, zonata. Spore: cilindriche, bianche, amiloidi; 6-7 x 2-3 Jlm. Ecologia: frequente Non comm. durante tutto l'anno, su legno di latifoglie diverse. Molto comune.
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1553 - 5tereum songuinolentum (Alb. et Schwein.) Fr - Basidioma molto simile al precedente; si differenzia per la carne che arrossa alla frattura eallo sfregamento; cresce preferibilmente su aghifoglie. Comune. Non comm. 1554 - Chondrostereum purpureum (Pers.) Pouzar - Basidioma: ± coriaceo, resupinato o espanso-reflesso, con formazioni pileiche di pochi centimetri; superficie imeniale subliscia di colore bruno-viola intenso; superficie sterile tomentosa, ± concolore all'imenoforo, con orlo più chiaro. Spore: cilindriche, lisce, bianche, non amiloidi; 7,5-9 x 3-4 Jlm. Ecologia: cresce su tronchi vivi o morti di latifoglie, temibile parassita. Comune. Non comm. 1555 - Hymenochaete cruenta (Pers.) Donk - Basidioma: coriaceo, sottile, resupinato con orlo appena sollevato, a placche ± circolari di alcuni centimetri; superficie fertile opaca, di colore rosso vivo, imbrunente con l'età. Spore: cilindriche, lisce, bianche, non amiloidi; 7-8,5 x 2,5-3 Jlm. Ecologia: cresce su latifoglie e aghifoglie, viventi o morte. Poco comune. Non comm. 1556 -PUcaturopsis crispa (Pers.) DA Reid - Basidioma: di 2-3 cm, sessile o peduncolato, cocleiforme, lobato; superficie vellutata, di colore giallo-arancione, con zonature fulve; imenoforo biancastro, ocra chiaro, formato da pliche radiali, anastomizzate. Spore: cilindriche, ± curve, bianche, amiloidi; 3-4,5 x l Jlm. Ecologia: su latifoglie, spesso su rami caduti di nocciolo. Non comune. Non comm. 554
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Polyporaceae Fr. s.l. Basidiomi annuali o pluriannuali; imenoloro in prevalenza a tubuli, sistema ilale mono, di- e trimitico. Saprotrofi o parassiti agenti di carie. Spore per lo più lisce e non amiloidi. 1557 - Abortiporus biennis (Bull.) Singer Basidioma: 5-10 cm; singolo o sovrapposto ad altri, dimidiato, a forma di ventaglio o imbutiforme, sessile o con stipite breve e tozzo, per lo più centrale; superficie sterile ± zonata, feltrato-tomentosa, crema-biancastra, soffusa di rosa, bruno-rossatro con l'età. Imenoforo: distintamente poroso, con pori larghi e irregolari, lacerati e nettamente irpicoidi se decorrenti sullo stipite; bianchi, arrossano al minimo tocco; tubu li concolori. Carne: ± spessa, monomitica, coriacea e biancastra, bruna e soffice in superficie. Spore: ellissoidali; 5-7 x 4-5 pm. Ecologia: estate-autunno; apparentemenl;e terricolo, su radici interrate. Poco frequente. Non comm. 1558 - Bjerkandera adusta (Willd.) P. Karst. Basidioma: 3-6 cm, sessi le, a forma di mensola, dimidiato o flabelliforme, singolo o sovrapposti ad embrice, spesso espanso-reflesso; superficie sterile ± rugosa e irsuta, bruno-grigiastro con o senza zonature concentriche più scure; orlo biancastro, ondulato, poi bruno-nerastro. Imenofol'o: costituito da tubuli molto corti; pori fini, angolosi-tondeggianti, biancastri, poi grigio-nerastri. Carne: sottile, bianco-grigiastra, nerastra a contatto dallo strato imeniale. Monomitica. Spore: ellissoidali; 4-6 x 2,5-3,5 11m. Ecologia: estate-autunno; su legno morto degradato o su piante viventi di latifoglie; più raro su aghifoglie; carie bianca. Frequente. Non comm.
1559 ·Postia caesia (Schrad.) P. Karst. Basidioma: 3-5 cm, sessile od espanso-rel'lesso, dimidiato, isolato od imbricato, spesso lateralmente concresciuto; superficie tomentoso-irsuta, non zonata, di colore grigio ardesia, bluastra ± intenso, scurisce al tocco. Imenoforo: tubuli monostratificati; pori piccoli, angolosi, biancastri, grigio chiaro con sfumature bluastre, ocracei con l'età. Carne: molliccia, bianco-grigiastro; odore gradevole. Monomitica. Spore: cilindriche, curve; 4-5 x l,5-2pm. Ecologia: estate-autunno; su legno degradato di aghifoglie; carie bruna. Frequente. Non comm.
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1560 - Postio styptica (Pers.) Julich -Somigliante alla precedente, si distingue per la colorazione completamente bianco candido del basidioma. ingiallente enon cerulescente con l'età. Possiede sapore amaro eodore sgradevole. Su aghifoglie. Non comm. 1561 - Postia ptychogaster (F. Ludw.) Vesterh. Basidioma: 4-5 cm, da resupinato a steroide-pileato, sessi le, singolo o in piccoli gruppi sovrapposti; superficie sterile da liscia a subpruinosa, colore da biancastro a grigio-crema, debolmente zonata. Imenoforo: poroide, pori irregolari, angoloso-allungati, sinuosi, talvolta lacerati; all'inizio biancastri poi crema-ocracei. Carne: sottile, fibrosa, elastica, biancastra, leggermente amara dopo lunga masticazione. Monomitica. Spore: ellissoidali, lisce, 4-5 x 2-2,5pm. Ecologia: estate-autunno; agente di caric bruna, su legno morto di aghifoglie, soprattutto abete rosso. Raro. Non comm. 1562 - Ptychogaster fuliginoides (Pers.) Donk - Rappresenta uno stadio anamorfico che forma dei cuscinetti inizialmente biancastri, cotonosi, spesso essudanti guttule ocra-rossastre, che si risolvono infine in ammassi brunastri di c1amidoconidi. 1563 - Climacocystis borealis (1"1') Kotl. et Pouzar Basidioma: 6-12 cm; dimidiato, applanato, spesso, con orlo acuto, talvolta concavo e substipitato; superficie tomentosa-granulosa, fibrilJosa, rugosa, bianca, bruno-ocraceo con l'età. Imenoforo: formato da tubuli corti; pori piccoli, tondi poi angolosi, disuguali, biancastri, ocra-giallastro in vecchiaia. Carne: compatta ne] tratto inferiore, molle, spugnosa quella in superficie, biancastra; odore e sapore gradevoli. Monomitica. Spore: ellittico-ovoidali; 4,5-7 x 3,5-4,5 pm. Ecologia: estate-autunno; su tronchi vivi o morti di aghifoglie, soprattutto su abete rosso: carie bianca. Frequente. Non comm.
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Funghi corticioidi, stereoidi e polipori
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1564 - Hapalopilus rutilans (Pers.) P. Karst. Basidioma: 5-10 cm; sessile, dimidiato, mensoliforme, spesso, con margine ± acuto e regolare, singolo o imbricato; superficie liscia, vellutata, bruno-cannella uniforme, non zonata; con KOH diviene viola-rossastro. Imenoforo: a tubuli relativamente lunghi; pori fini, ± angolosi, ocra-cannella, rossastri. Carne: concolore o appena più scura della superficie, umida, molle in basidiomi freschi, poi coriacea, suberosa. Monomitica. Spore: ellissoidali; 4-5,5 x 2-3 )lm. Ecologia: estate-autunno; su rami caduti e tronchi morti di latifoglie diverse; carie bianca. Abbastanza frequente. Non comm.
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1565 - Spongipellis pachyadon (Pers.) Kotl. et Pouzar Basidioma: 2-4 cm; sessile, semicircolare, singolo o imbricato, unito ad altri, margine sottile, ± ondulato-lobato; superficie tomentosa, biancastra, poi con sfumature circolari ocracee. Imenoforo: da irpicoide ad idnoide, con formazioni dentellate, piatte o tubulari ± allungate e fitte, bianche, poi ocracee. Carne: esigua, sottile, da bianco a nocciola chiaro, molle, poi dura e fragile. Monomitica. Spore: subglobose; 5,5-7 x 5-6,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; su piante vive e morte di latifoglie; carie bianca. Non comune. Non comm.
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1566 - Laetiporus sulphureus (Bull.) Murrill Basidioma: 10-30 cm; raramente singolo, per lo più a forma di mensole appiattite sovrapposte, imbricate, con i margini sinuosi e ± ondulati; superficie vellutata, ± solcato-ondulata radialmente, giallo-arancio sfumata di rosa, uniforme, non zonata. Imenoforo: a tubuli molto brevi; pori arrotondati olabirintiformi, sottili, concolori, poi giallo-ocraceo. Carne: compatta, succosa e tenera nei basidiomi freschi, con l'età diviene dura e gessosa, fragile, odore e sapore sgradevoli. Dimitica. Spore: ellittico-ovoidali; 6-7,5 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; su latifoglie morte o viventi, raro su aghifoglie, temibile parassita, agente di carie bruna. Comune. Non comm.
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1567 - Phaeolus schweinitzii (Fr.) Pat. Basidioma: 10-30 cm; formato da ampi lobi sovrapposti, petaliformi, con aspetto ± circolare, imbutiforme, irregolare; superficie feltrato-tomentosa, rugosa, bruno-giallastro, poi bruno-ruggine, zonata, margine a lungo giallastro. Imenoforo: tubuli ± lunghi, decorrenti e decrescenti sullo stipite; pori angolosi, irregolari, allungati e labirintiformi, giallo-verdastro, poi brunastri, anneriscono al tocco ed alle abrasioni. Stipite: 2-5 cm; corto e tozzo, centrale o eccentrico, talvolta mancante, rugoso, bruno-ruggine. Carne: soffice, spugnosa, brunastra. Monomitica. Spore: ellittiche-ovoidali; 5-8 x 4-5 )lm. Ecologia: estate-autunno; parassita di aghifoglie; agente di carie bruna. Poco comune. Non comm. 1568 - Piptoporus betulinus (Bull.) P. Karst. Basidioma: 8-15 cm; carnoso, sessile o con breve stipite laterale; di forma convessa, semicircolare, generalmente regolare, con orlo ottuso e revoluto; superficie liscia, glabra, ricoperta da un sottile strato papiraceo presto lacerato e separabile, di colore biancastro, poi beige-caffelatte. Imenoforo: tubuli ± lunghi, non saldati alla carne; pori sottili, angolosi, biancastri, ocra chiaro con l'età. Trimitica. Carne: spessa, tenera, succosa, poi coriacea e suberosa. Spore: allantoidi; 5-7 x 1,5-2 )lm. Ecologia: estate-autunno; su tronchi degradati di betulla. Agente di carie bruna. Abbastanza comune. Non comm. 1569 - Grifolajrondosa (Dicks.) Gray [= Polyporusjrondosus (Dicts.) Fr.] Basidioma: 20-40 cm; formato da un'unica massa carnosa suddivisa in molteplici ramificazioni con apici appiattiti, petaloidi, a forma di spatola o di ventaglio, larghi 3-6 cm; superficie sterile tomentosa, radialmente rugolosa, di colore bruno-grigiastro ± scuro. Imenoforo: tubuli corti, decorrenti sulle ramificazioni; pori fini, da tondi a oblunghi; bianchi. Stipite: unico, breve, ramificato, biancastro. Carne: bianca, ± fibrosa; con odore e sapore gradevoli. Monomitica. Spore: ovoidali; 5-6 x 3,54,5 )lm. Ecologia: estate-autunno; spesso parassita di vecchi castagni; agente di carie bianca. Poco frequente ma fedele ai luoghi di crescita. Comm.
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Funghi corticioidi, stereoidi e polipori
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1570 - Meripilus giganteus (Pers.) P. Karst. Basidioma: 30-80 cm; costituito da più elementi fogliacei dimidiati, sovrapposti, tali da costituire un gruppo ± circolare; ogni elemento (ca. 20-25 cm) ha superficie sterile ondulata, vellutata, di colore bruno-giallastro, castano, zonata, con fibrille radiali più scure ed orlo annerente con l'età. Imenoforo: tubuli ± corti, non stratificati; pori sottili, da bianchi ad ocracei, annerenti al tocco e con l'età. Stipite: assente o abbozzato, tozzo, biancastro. Carne: fibrosa, bianca, annerente al tocco. Monomitica. Spore: subglobose; 5,5-7 x 4,5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno; su ceppi e alla base di latifoglie, raro su aghifoglie; carie bianca. Comune. Comm. da giovane. 1571 - Polyporus alveolaris (DC.) Bondartsevet Singer Basidioma: 3-6 cm; da reniforme a circolare, depresso in corrispondeza del punto di inserzione al substrato, orlo sottile, regolare o lobato; superficie con squamule ocra-aranciato su fondo beige chiaro. Imenoforo: tubuli corti, dentellati, decorrenti; pori ampi, oblunghi, poligonali, con andamento radiale, biancastri, poi ocra-giallastro. Stipite: breve, eccentrico, biancastro. Carne: non spessa, coriacea, crema-biancastra; con odore e sapore subnulli. Dimitica. Spore: cilindriche; 7,5-12,5 x 3,5-5 ].1m. Ecologia: primavera-estate; su legno di latifoglie; carie bianca. ± raro. Non comm. 1572 - Polyporus arcularius (Batsch.) Fr. Basidioma: 2-5 cm; convesso-pianeggiante con lieve depressione centrale, margine regolare, ± ondulato ed irsuto; superficie cosparsa da fitta squamettatura di colore beige-giallognolo, nocciola, più scura al centro. Imenoforo: tubuli corti, appena decorrenti; pori ampi, poligonali, allungati in progressione radiale, beige chiari, giallognoli. Stipite: 3-5 x 0,3-0,6 cm; cilindrico, concolore, ricoperto da fibrille più scure. Carne: sottile, crema-biancastra, fibrosa. Dimitica. Spore: cilindriche, curve; 7-10 x 3-4 ].1m. Ecologia: primavera-estate; su legno di latifoglie. Non comune. Non comm. 1573 -Po/yporus cìlìatus Fr. e 1574. Po/yporus bruma/is (Pers.) Fr. - Simili al precedente, si separano, l'uno per i pori molto sottili e l'altro per la superficie non squamosa, ma con fine peluria bruno scuro. Ambedue su latifoglie, in primavera-autunno.
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1577 -Polyporussquamosus (Huds.) Fr. Basidioma: 30-50 cm; carnoso, semicircolare, reniforme o circolare, debolmente convesso o appiattito, depresso verso il punto di adesione al substrato, margine acuto regolare, a maturità revoluto; superficie giallo-paglierino, fibrillosa, ricoperta da grosse squame radiali di forma triangolare, bruno-rossiccio scuro, contrastanti con il fondo più chiaro. Imenoforo: tubuli lunghi, brevemente decorrenti; pori ± ampi, angolosi, dentellati, crema-biancastro. Stipite: breve, laterale, nerastro. Carne: spessa, biancastra, con odore e sapore farinoso. Dimitica. Spore: ellissoidali; 10-15 x 5-6 ].1m. Ecologia: estate-autunno; parassita su latifoglie diverse; carie bianca. Frequente. Comm. da giovane 1578 - Polyporus umbellatus (Pers.) Fr. [= Dendropolyporus umbellatus (Pers.) Jtilich] Basidioma: 20-40 cm; costituito da un insieme di strutture molto ramificate terminanti ognuna con un cappellino arrotondato, piano o centralmente ombelicato, di 2-5 cm di diametro, con margine ondulato; superficie sottilmente squamulosa, fibrillo sa, da ocra a bruno chiaro. Imenoforo: tubuli molto corti; pori fini, bianchi, decorrenti sulle ramificazioni. Stipite: unico, suddiviso in numerosi gambi ramificati, bianco, talvolta con sclerozio. Carne: bianca, fibrosa; odore gradevole fungino, sapore amarognolo. Dimitica. Spore: cilindriche; 7,5-10 x 2,5-3,5 ].1m. Ecologia: estate-autunno; su ceppi e radici di latifoglie; carie bianca. Poco comune. Comm. da giovane 560
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1575 - Polyporus badius (Pers.) Schwein. Basidioma: 8-17 cm; convesso, pianeggiante, infine irregolarmente imbutiforme, margine sottile, ondulato, sinuoso, ± lobato; superficie glabra, lucida, marrone-rossastro, più chiara al bordo. Imenoforo: tubuli molto corti, lungamente decorrenti; pori minuti, tondi, bianchi, poi crema brunastri. Stipite: 3-5 x 0,5-1,5 cm; singolo o coalescente, subcilindrico, spesso contorto, nero vellutato alla base. Carne: sottile, tenace, bianca. Dimitica. Spore: subcilindriche; 6,5-8,5 x 3,5-4 ].1m. Ecologia: primavera-autunno; spesso su latifoglie; carie bianca; non comune. Non comm. 1576 -Po/yporus me/anopus (Pers.) Fr. - Ha superficie pileica opaca evellutata, stipite nerastro. Rispetto a P. badius, che ne è privo, possiede u. af. Le spore cilindriche, misurano 7,5 x3,5 ~m. Su radici Interrate.
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1579 - Trarnetes versicolor (L.) Pilàt Basidioma: 4-8 cm; dimidiato, flabelliforme, in gruppi disposti ad embrice o sovrapposti a rosetta; superficie vellutata, talvolta con lucentezza satinata, nettamente zonata, di colore molto variabile, da grigiastro a bruno-ocraceo, bruno-rossastro, bluastro, talvolta quasi nero, margine acuto ed ondulato, generalmente molto più chiaro. Imenoforo: tubuli molto brevi; pori finissimi, angolosi, da bianchi ad ocra-chiaro con !'invecchiamento. Carne: molto sottile, elastica, coriacea, poi rigida; bianca. Trimitica. Spore: subcilindriche; 5-6 x 2-2,5 11m. Ecologia: lungo tutto l'anno; saprotrofo, su legno morto o di latifoglie, raro su conifere; carie bianca. Comune. Non comm. 1580 - Trarnetes gibbosa (Pers.) Fr. Basidioma: 6-18 cm; sessile, dimidiato, appianato, margine un po' ondulato, ± ottuso; superficie irregolarmente gibbosa, rugosa, con solchi concentrici, spesso con netta prominenza in prossimità dell'inserzione al substrato di crescita; finemente pubescente, biancastra con zonature multiple concentriche, nocciola chiaro; spesso ricoperta da alghe verdastre. Imenoforo: tubuli lunghi, non stratificati; pori rettangolari, allungati, a tratti anche labirintiformi, con andamento radiale; bianchi. Carne: poco spessa, tenace, compatta, bianca; odore fungino, gradevole. Trimitica. Spore: subcilindriche: 4-5,5 x 2-2,5 11m. Ecologia: tutto l'anno; saprotrofo, su legno morto di latifoglie, raramente su piante vive; pluriannuale; carie bianca. Comune. Non comm.
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1581 - Trametes suaveolens (Fr.) Fr. - Simile a l versic%r. Si differenzia per la colorazione biancastra dei basidiomi, ma soprattutto per la carne, ugualmente bianca, che emana un gradevole e caratteristico odore di anice. Non comm. 1582 - Trametes pubescens (Schum) QuéL - Riconoscibile per la superficie opaca e fibnlloso-tomentosa, di colore dapprima completamente bianco, poi giallognolo, con deboli zonature ocracee. La carne con l'essicazione diviene assai leggera. Non comm. 1583 - Pycnoporus cinnabarinus (Jacq.) P. Karst. Basidioma: 3-10 cm; sessile, dimidiato, a mensola piano-convessa, margine ± acuto; superficie inizialmente feltrato-vellutata, glabra con l'età, liscia o ± rugosa, di colore rosso vivo o rosso-arancione brillante. Imenoforo: tubuli piuttosto corti; pori sottili, angolosi o irregolarmente tondeggianti, concolori al basidioma. Carne: dapprima soffice e spugnosa, poi tuberosa e coriacea con l'età, rossastra, con evidenti zonature biancastre; senza odore particolare. Trimitica. Spore: subcilindriche; 4,5-6 x 2-2,5 ].lm. Ecologia: estate-autunno: saprotrofo, su legno morto di latifoglie, spesso su rami caduti di Prunus spp.; carie bianca. Non comune. Non comm. 1584 - Coriolopsis trogii (Berk.) Damanski [= Funaglia trogii (Berk.) Bond. et Singer] Basidioma: 4-8 cm; sessile, semicircolare, singolo o imbricato, margine ± spesso e regolare; superficie ricoperta da fitta peluria ispida, chiara, poi bruno-ruggine, fulvastra, debolmente zonata. Imenoforo: con tubuli ± lunghi, talvolta a più strati; pori arrotondato-angolosi, lacerati ed irpicoidi negli strati su superficie verticale, biancastri, spesso macchiati di rosa. Carne: spessa, biancastra, tuberosa, dura. Trimitica. Reazione negativa con KOH. Spore: 6,5-10,5 x 3-4 ].lm. Ecologia: primavera-autunno, su ceppaie o tronchi di varie latifoglie; carie bianca. Frequente. Non comm. 1585 - Coriolopsis gallica (Fr.) rendo a contatto con KOH.
Ryvarden - Affine alla specie precedente, si differenzia per la carne brunastra che reagisce anneNon comm.
1586 - Cerrena unicolor (Bull.) Murrill [= Trarnetesunicolor (Bull.) Pilàt] Basidioma: 4-8 cm; sessile, dimidiato, flabelliforme, imbricato; superficie sterile irsuta e zonata, di colore grigio-bruno, bruno-rossiccio, orlo sottile, glabrescente ed annerente con l'età. Imenoforo: tubuli molto corti; pori dapprima tondi e biancastri, poi labirintiformi, grigiastri, lacerati e ± irpicoidi. Carne: sottile, coriacea, grigiastra, separata dalla superficie sterile da un sottile strato nerastro. Trimitica. Spore: ellissoidali; 5-7 x 3-4 ].lm. Ecologia: estate-autunno; cresce su latifoglie vive o morte; carie bianca. Comune. Non comm.
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Funghi corticioidi, stereoidi e polipori
1587 -Deadaleaquercina (L.) Perso Basidioma: 6-20 cm; sessile, a mensola semicircolare, singolo o a gruppi sovrapposti, margine ± regolare; superficie gibbosa, tomentosa, bruno pallido, zonata. Imenoforo: a pori labirintiformi, sinuoso-allungati, quasi lamellati in prossimità della zona di inserzione col substrato. Carne: beige pallido, ± zonata, tenace, suberosa con odore gradevole. Trimitica. Spore: cilindrico-ellissodali; 5-7,5 x 2,5-3,5 11m. Ecologia: estate-autunno; su latifoglie; agente di carie bruna. Comune. Non comm. 1588 - Daedaleopsis confragosa (Bolton) J. Schrot. Basidioma: 5-10 cm; sessile, dimidiato, appiattito o lievemente convesso, isolato o imbricato, margine acuto, regolare; superficie glabra, rugosa, quasi laccata, con zonature concentriche; da ocra chiaro a bruno-rossiccio, margine biancastro. Imenoforo: tubuli ± lunghi, brunastri; pori oblunghiangolosi, irregolari, bianchi, poi ocracei, fulvo-rossastro al tocco. Carne: bruno chiaro, fibrosa, senza odore particolare. Trimitica. Spore: bacilliformi, un po' curve; 8-10,5 x 2-3 pm. Ecologia: estateNon comm. autunno; su tronchi e rami caduti di varie latifoglie; carie bianca. Comune. 1589 -Doedoleopsis tricolor (Bui!.) Bond. et Singer - Basidiomi di colorazione porpora-vinoso ed Imenoforo lamellato. Non comm.
1590 -Lenzites betulinus (L.) Fr. Basidioma: 3-8 cm; dimidiato, sessile, a forma di ventaglio, margine sottile, regolare o ondulato, talvolta con lobi sovrapposti; superficie tomentosa, vellutata, biancastra, bruno-grigiastro, beige pallido con zonature concentriche ± marcate. Imenoforo: lamellato, con lamelle disuguali, disposte radialmente, brevi e biforcate al bordo, anastomizzate, ± coriacee. Carne: sottile, elastica e coriacea, poi rigida, biancastra; odore fungino. Trimitica. Spore: subellittiche; 5-6 x 2-2,5 pm. Ecologia: lungo tutto l'anno; su latifoglie vive o morte; carie bianca. Poco frequente. Non comm. 1591- Gloeophyllum abietinwn (Bull.) P. Karst. Basidioma: 8-20 cm di lunghezza x 2-5 di sporgenza; resupinato o con il margine superiore ± ripiegato a ventaglio, singolo o costituito da più sporgenze; superficie sterile bruno scuro, zonata, tomentosa, glabrescente ed annerente con l'età. Imenoforo: con lamelle rade, radiali nei basidiomi resupinati, poi disuguali, anastomosate, con filo pruinoso, increspato, crema-brunastro. Carne: sottile, fibrosa, brunastra. Trimitica; nera con KOH. Spore: cilindriche; 9-12,5 x 3-4,5 pm. Ecologia: su legno, anche in opera, di aghifoglie; carie bruna. Comune. Non comm. 1592 - Gloeophy/lum odorotum (Wulfen) Imazekl - Il colore a lungo giallo-arancione del grosso e nodoso margine pileico, lo stra-
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to fertile poroso e la carne tuberosa, che annerisce a contatto con KOH e che odora intensamente di anice, caratterizzano questa specie. Cresce in montagna su ceppaie di aghifoglie. Poco comune Non comm.
1593 - Heterobasidion annosum (Fr.) Bref. Basidioma: 10-20 cm; di forma variabile, isolato o imbricato, spesso resupinato o anche espanso-reflesso o a mensola semicircolare; superficie rugosa, irregolarmente nodosa, pianeggiante, rivestita da una crosta lucida, bruna, poi nerastra con il margine a lungo biancastro. Imenoforo: costituito da tubuli a più strati; pori fini, rotondo-angolosi, oblunghi-allungati nei tratti verticali della superficie fertile, bianchi, imbrunenti a maturità. Carne: poco spessa, elastica da giovane, poi dura e legnosa, concolore ai tubuli o appena più chiara. Dimitica. Spore: subglobose, finemente verrucose; 5-6 x 3,5-4,5 ~LIn. Ecologia: lungo tutto l'anno; temibile parassita o saprotrofo; soprattutto aghifoglie; pluriannuale; agente di carie bianca. Comune. Non comm. 1594 - Fomitopsis pinicola (Fr.) P. Karst. [= Ungulina marginata (Pers.) Pat.] Basidioma: 15-20 cm; sessile, spesso, guancialiforme, poi ungulato; superficie nodulosa, con solchi concentrici, glabra, con larghe zonature grigie, gialle, rossastre, poi ± bruno-nerastro e crostosa, lucida, con il bordo a lungo colorato di rosso-arancione. Imenoforo: tubuli pluristratificati, corti; pori fini, arrotondati, crema-biancastro, imbrunenti allo sfregamento. Carne: spessa, consistente, crema-ocraceo chiaro; odore piuttosto sgradevole. Trimitica. Spore: ellittiche, lisce; 6-8 x 3,5-4 pm. Ecologia: tutto l'anno; saprotrofo, su aghifoglie, raramente parassita; carie bruna. Non comm. 1595 - Fomes fomentorius (L.) J.J. Kickx - SI distingue per la colorazione grigiastra del basidloma, per il margine non colorato e per le spore di dimensioni maggiori (17-20 x 5,5-6,5
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In passato utilizzato come esca per l'accensione del fuoco.
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1596 -Perenniporia ochroleuca (Berk.) Ryvarden Basidioma: 5-8,5 cm: sessile o con breve stipite laterale dimidiato, flabelliforme; superficie finemente tomentosa, opaca, con solchi concentrici leggeri, colore ocra chiaro con toni rosati sul fresco, poi giallognoli, bruno-arancio con l'essicazione. Imenoforo: tubuli lunghi monostratificati; pori molto fini, tondi, bianchi, seccando divengono bianco-rosato. Carne: coriacea, ma tenera, bianca, bruno-ocraceo o arancio pallido alla sezione. Dimitica. Spore: 12,5-16 x 7,5-8,75 \lm, ellissoidali, tronche all'apice, destrinoidi tranne nella sottile parte apicale tronca che conserva in Melzer una tinta chiara; apicolo indistinto. Eculugia: estate-autunno; su tronchi vivi o morti di latifoglie. Frequente. Non comm. 1597 - TrichaptumJuscuviulaceus (Ehrenb.) Ryvarden Basidioma: 3-5 cm; a mensola o flabelliforme, singolo o in più esemplari riuniti lateralmente, imbricato, formato dal margine superiore ripiegato delle formazioni ± estese del basidioma resupinato; superficie sterile villosa, da bianco a grigio cenere con zonature ocracee al bordo; spesso ricopcrto da alghe verdastre. Imenofuro: irpicoide, odontioide, costituito da lunghi e densi aculei piatti di colore viola ± intenso. Carne: sottile, elastica, fibrosa, poi secca e rigida. Dimitica. Spore: cilindriche, un po' curve, lisce; 6,25-7,5 x 2,5-3 11m. Ecologia: lungo tutto l'anno; in particolare nelle pinete, sui tronchi abbattuti e marcescenti. Comune. Non comm.
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Famiglia Canodermataceae Donk - Basidiomi annuali o pluriannuali, pileati, crostosi, sessili o stipitati; sistema ifale trimitlco; spore ovoidi a parete doppia brunastre; saprotrofi o parassiti, carie bianca.
1598 - Ganoderma applanatum (Pers.) Pat. Basidioma: 20-40 cm; sessile, a forma di larga mensola, singolo o sovrapposto ad altri; superficie crostosa, dura, opaca, ± appiattita, irregolarmente ondulata, nodulosa, da grigio-bruno a brunorossiccio; spesso interamente ricoperta da uno strato di polvere sporale di color cacao; margine ottuso, bianco. Imenoforo: tubuli lunghi, stratificati; pori finissimi, tondi, biancastri, imbruniscono al tocco e con l'età. Carne: spessa, suberosa, coriacea, biancastra, poi bruniccia. Spore: 7,5-9 x 56,5 \lm. Ecologia: durante tutto l'anno; preferibilmente su ceppaie e tronchi caduti di varie latifoglie, ma anche parassita su piante viventi. Frequente. Non comm. 1599 - Ganoderma adsperson (Schulz) Donk -
Differisce quasi esclusivamente per le misure sporali, oltre i 10 ~m. Non
comm.
1600 - Ganoderma lucidum (Curtis) P. Karst. Basidioma: 4-8 cm; circolare o reniforme, talvolta a forma di mestolo; superficie liscia, lucida, di aspetto laccato o concentricamente ondulato, di colore rosso, rosso cupo, rosso fegato, con o senza zonatura giallastra al bordo. Imenoforo: Ìllbuli molto corti, stipati; pori molto piccoli, tondi, bianchi, poi nocciola, imbruniscono nei punti lesionati. Stipite: 6-12 x 1-2,5 cm; subcilindrico, ondulato, laterale, spesso eretto verticalmente, ugualmente lucido e concolore al pileo o più scuro. Carne: biancastra, tenace e fibrosa, poi ocracea e legnosa. Spore: 7,5-12 x 6-8 \lm. Ecologia: tutto l'anno; su ceppaie o radici di latifoglie, in particolare di querce; frequente. Non comm. 160 l - Ganoderma valesiacum Baud. - Sessile o con breve stipite laterale, si caratterizza per la superficie pileica, crostosa e laccata, di colore rosso arancio chiaro, che nei basidiomi esposti al sole si fessura. Cresce su legno morto di larice in montagna. Raro. Non comm. Famiglia Bondarzewiaceae Kotl. et Pouzar - Basidiomi annuali, stipitati, sistema ifale dimitico; spore subglobose con verruche amiloidi; agenti di carie bianca.
1602 - Bondarzewia montana (Quél.) Singer Basidioma: 6-12 cm; singolo, carnoso, imbutiforme o a ventaglio, più spesso concresciuto con altri sinu a raggiungere 30-40 cm di diametro; superfieie tomentosa, unita, poi rugosa e striata radialmente, da crema-ocraeeo a bruno-giallastro. Imenoforo: a tubuli molto corti, lungamente decorrenti; puri minuti, angolosi, bianchi, poi ocra chiaro. Stipite: 3-6 x 3-4 cm; subcilindrico, unico o connato, biancastro, poi giallognolo, fulvo-brunastro con l'età. Carne: spessa, elastica, poi fragile con l'essiceamenLo, da biancastra ad ocra; odore sgradevole di caucciù. Spore: 7-8 x 0-7 )lm. Ecologia: estate-autunno; su ceppaie e radici di aghifoglie. Raro. Non comm. 566
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Funghi corticioidi, stereoidi e polipori
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Famiglia Hymenochaetaceae Donk - Basidiomi annuali o pluriannuali, pileati, resupinati o espanso-reflessi; sistema Ifale mono- e dimitico, carne annerente con KOH, imenio con o senza setae; spesso lignicoli, saprotrofi o parassiti, agenti di carie bianca; spore lisce non amiloidi.
1603 - Coltricia perennis (L.) Murrill Basidioma: 2-4 cm; circolare, da appiattito ad imbutiforme, margine sottile ondulato; superficie vellutata, bruno-giallastro, ferruginea, con zonature concentriche ± marcate. Imenoforo: tubuli cortissimi, decorrenti; pori piccoli, angolosi-arrotondati, bianchi, poi bruno-cannella, ocracei. Stipite: 2-5 x 0,3-1,5 cm; subcilindrico, con bulbo ± evidente, per lo più centrale, vellutato, bruno-ferrugineo. Carne: esigua, fibrosa, ± concolore; inodore. Monomitica. Spore: ellissoidali; 6-7,5 x 4,5-5 ].lm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di latifoglie e di aghifoglie, ectomicorrizico. Comune. Non comm. 1604 - Coltricia cinnamomea (Jacq.) Murrill- Ha basidioma più carnoso esuperficie tomentosa non zonata; imenio con sete (assenti invece in C perennis) e spore più grandi (7-9 x5-6 ~m). Meno comune della precedente. Non comm 1605 - Inonotus hispidus (Bull.) P. Karst. Basidioma: 10-20 cm; carnoso, sessile, dimidiato, ± guancialiforme; superficie ondulata, fortemente irsuto-tomentosa, fulvo-giallastro, bruno-rossastro, non zonata, nerastra in vecchiaia, con margine ottuso e concolore. Imenoforo: tubuli non stratificati, lunghi, pori ± ampi, angolosi, poi oblunghi, giallo-olivastro pallido, bruno ruggine a maturità; in gioventù secernono gocciole acquose gialline. Carne: spessa, molle, acquosa, bruno-giallastro, annerente con l'età. Monomitica. Spore: brune, subglobose; 7,5-11 x 7-9 11m. Ecologia: durante tutto l'anno; su latifoglie vive, patogeno anche su piante da frutto, particolarmente meli e peri. Frequente. Non comm. 1606 -Inonotus tamaricis (Pa!) Maire - Possiede basidloma di 5-15 cm, carnoso, dimidiato, irregolarmente convesso, poi ± appiattito; superficie fittamente tomentosa, glallo-rossastro, non zonata, poi brunastro con zone nerastre simili a bruciature con l'età. Cresce solo su tronchi vivi di tamerice (Tamarix gallica), in ambiente mediterraneo, spesso su piante a pochi metri dal mare. Comune. Non comm.
1607 -Phellinuspini (Brot.) A. Ames Basidioma: 8-16 cm; sessile, dimidiato, convesso ungulato o appiattito, talvolta concavo, irregolare, margine ± sinuoso e spesso; superficie crostosa, dura, rugosa, con fenditure concentriche e radiali, bruno scuro con il margine tomentoso-ferrugineo. Imenoforo: tubuli stratificati, lunghi; pori da tondi ad oblunghi, sino a labirintiformi, giallo-bruno pallido, imbrunenti con l'età. Carne: spessa, dura, bruno ruggine, crema-giallastra. Dimitica. Spore: subglobose, lisce, non amiloidi; 4,5-5,5 x 4-5 11m; sete imeniali presenti. Ecologia: durante tutto l'anno; a livelli diversi su tronchi vivi di aghifoglie. Frequente. Non comm. 1608 - Phellinus torulosus (Pers.) Bourd. et Calz - Ha superficie imeniale che presenta tubull non stratificati con pori finissimi di colore bruno-rossastro. Cresce su latifoglie, particolarmente alla base dei lecci in zone a clima temperato Molto comune. Non comm. 1609 - Phellinus punctatus (Fr.) Pilàt - SI caratterizza per la forma interamente resupinata, aderente all'albero ospite in strati estesi alcuni centimetri, appiattiti obassamente pulvinati. Superficie fertile con pori fini e prulnosi, color tabacco. Cresce durante tutto l'anno soprattutto su legno di latifoglie Comune. Non comm. Famiglia Fistulinaceae Lotsy - Basidiomi annuali, pileati, sessili o lateralmente substipitati, tubuli non saldati tra loro, sistema ifale monomitico; spore ovoidali, lisce, non amiloidi; agenti di carie bruna.
1610 - Fistulina hepatica (Schaeff.) Fr. Basidioma: 7-15 cm; carnoso, a forma di mensola, convesso o appianato, sessile o provvisto di stipite laterale corto e robusto; superficie liscia, ruvido-granulosa al tatto, di colore rosso ± intenso. Imenoforo: tubuli corti, stipati ma non saldati tra loro, separabili; pori fini, arrotondati, biancogiallognolo, imbruniscono al tocco ed alle abrasioni. Carne: spessa, elastica, tenace, acquosa, rosacarnicino, con venature stratificate di colore più chiaro; gelatinosa e rosso scuro sotto la superficie pileica. Spore: 4,5-5,5 x 3-4 ].lm. Ecologia: estate-autunno; parassita di latifoglie, particolarmente diffusa su vecchi castagni. Molto comune. Comm. da giovane
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Famiglia Albatre/laceae - Basidiomi annuali temcoli, ectomicorrizici, sistema ifale monomitico. Spore ellissoidali lisce, amiloidi o non.
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Genere Albatrellus S.F. Gray Nal.An: Eril. Planls, 1821
1611 - Albatrellus corifluens (Alb. et Schwein.) Kotl. et Pouzar Pileo: 6-12 cm; singolo o concresciuto con altri, carnoso, irregolarmente convesso, margine acuto ed ondulato; superficie subtomentosa, nocciola pallido con sfumature rosa-aranciato, ± screpolata con l'età. Imenoforo: a tubuli corti, lungamente decorrenti sullo stipite; pori fini, tondeggianti, bianco candido, immutabili. Stipite: 3-7 x 1,5-3 cm; subcilindrico, irregolare, centrale o eccentrico, singolo o confluente, liscio, bianco. Carne: soda, bianca, immutabile; odore aromatico, sapore amarognolo. Spore: amiloidi; 4-5 x 3-4 pm. Ecologia: estate-autunno; in boschi di aghifoglie. Comune. Non comm. 1612 - Albatrellus cristatus (Schaeff.) Kotl et Pouzar - Possiede dimensioni mediamente inferiofl, con pileo di 5-10 cm dal margine molto irregolare ed ondulato. La superficie è finemente vellutata, verde-giallastro, da liscia a screpolato-areolata e soffusa di rossiccio a maturazione. Lo stipite è vellutato e di colore giallo-verdolino. Le spore, amiloidi misurano 6-7,5 x 4,5-5 ~m Cresce in estate-autunno presso boschi radi dllatifoglie. Poco frequente. Non comm. 1613 -Albatrellus ovinus (Schaeff.) Kotl. et Pouzar Pileo: 5-12 cm; singolo o unito con altri, carnoso, convesso-gibboso, irregolare, margine ± lobato; superficie glabra, biancastra, liscia, presto ± screpolata, ocra-giallastra nella zona centrale, maculata di giallo limone al margine. Imenoforo: a tubuli molto brevi, decorrenti sullo stipite; pori finissimi, bianchi, ingiallenti al tocco e con l'età. Stipite: 3-6 x 1-3 cm; subcilindrico, centrale o eccentrico, liscio, bianco, imbrunisce o ingiallisce alla manipolazione. Carne: bianca, compatta con odore e sapore gradevoli, fungini. Spore: non amiloidi; 3,5-4,5 x 3-3,5 pm. Ecologia: estate-autunno; in gruppi anche numerosi sotto aghifoglie (pini). Comune. Comm.
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1614 -Albatrellus subrubescens (Murrill) Pouzar - Sì differenzia dal precedente per il colore giallo-aranciato, giallo-cromo che assume il basidioma allo stato adulto. Possiede spore amiloidi. Poco comune.
Comm.
1615 -Albatrellus pes-caprae (Pers.) Pouzar Pileo: largo 5-12 cm, carnoso, con forma convesso-circolare o di spatola, irregolare, con margine ± ondulato; superficie feltrata, dissociata in squame bruno-nerastro. Imenoforo: costituito da r:orti tubuli nettamente decorrenti sullo stipite con pori larghi, angolosi, allungati a guisa di reticolo sullo stipite, biancastri, poi bruno-giallastro. Stipite: subclaviforme, centrale o eccentrico, biancastro in alto, bruno-giallastro in basso, scurisce alla manipolazione. Carne: biancastra, soda e compatta; con odore e sapore gradevoli. Spore: non amiloidi, misurano 7,5-10,5 x 5-6 pm. Ecologia: cresce in estate-autunno sul terreno, in boschi di latifoglie (soprattutto castagni). Poco comune. Comm.
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Famiglia Schizophy/laceae Quél. - Basidioml sessili o brevemente peduncolati, lamelle con filo scisso longitudinalmente, ramose al margine, saprotrofi Iignicoli.
1616 - Schizophyllum commune L. Basidioma: 2-4 cm; flabelliforme, reniforme, spesso a forma di conchiglia, margine irregolarmente ondulato-lobato; superficie molto villosa, quasi lanosa, bianca, diviene grigiastra con l'età. Imenoforo: a lamelle tipicamente disposte a raggiera, di colore grigio-rosato, sfumate di rossastro a maturità. Spore: cilindriche, lisce, non amiloidi; 3-6 x 1,5-3 11m. Ecologia: durante tutto l'anno, su legno di latifoglie morte. Molto comune e diffuso ovunque. Non comm.
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GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI Acrofisalidi: articoli ifali a forma di clava presenti nello stipite di Amanita. Aculeato: (basidioma, imenoforo) con aculei. Aculei: formazioni appuntite che caratterizzano l'imenoforo di alcuni generi (es. Hericium, Hydnum, Sarcodon ... ).
Acuto: (margine pileico) quando sottile. Adnate/i: (lamelle/tubuli) così quando sono inseriti sullo stipite lungo tutta la loro altezza. Alate: (spore) con ornamentazioni crestate molto evidenti (es. Lactarius pteTOspoTUs, Russula lauTOcerasi). Allantoidi: (spore) a forma di salsicciotto. Amigdaliformi, amigdaloidi: (spore) a forma ± perfetta di mandorla. Amiloidi: (spore, ornamentazioni sporali, pareti ifali) che assumono una colorazione grigio-bluastra a contatto con reattivi a base di iodio (es. reattivo di Melzer). Anastomizzate: (lamelle) unite alla base da pieghe o grosse nervature trasversali. Anastomosate: vedi Anastomizzate. Anello: struttura circolare, ± membranosa, farinosa o pendente, situata sullo stipite di molte specie, residuo del velo parziale. Annesse/i: (lamelle/tubuli/aculei) così quando sono inseriti sullo stipite solo per una parte della loro altezza. Annuale: (basidioma) che dura, persiste per una stagione. Antropizzato: (ambiente) le cui caratteristiche naturali originarie (vegetazione, fauna, ecc.) sono state alterate dall'uomo. Apicolo: minuscola appendice alla base della spora, residuo dell'inserzione sullo sterigma del basidio. Apofisi: rigonfiamento di forma anulare collocato alla base dell'endoperidio (es. Geastrum spp.). Appendice ilare: vedi Apicolo. Appendicolato: (pileo) con al margine residui velati Areolato: (superficie pileica) se frammentata in screpolature ± circolari (areole), ± fitte e regolari. Armilla: (anello) velo situato sullo stipite con tipica forma svasata verso l'alto, e che nella parte inferiore forma una sorta di calza aderente allo stipite (es, Cystodenna, Phaeolepiota aurea, Tricholoma caligatum). È un tipo particolare di anello infero (vedi). Attenuato: (stipite) assottigliato, che si riduce in larghezza ad un'estremità. Auet. p.p. (Auctores pro parte): (latino) di specie delimitate tassonomicamente secondo l'interpretazione di una parte degli autori, talvolta in contrasto con altri. Vedi anche s.s. auct. Basidio: struttura microscopica a forma di clava all'apice della quale si differenziano le spore (generalmente in numero di 4) dei Basidiomycota. Basidioma: corpo fruttifero dei Basidiomycota. Basidiospora: unità riproduttiva dei Basidiomycota (vedi spora). Biennale: (basidioma) che persiste per due anni consecutivi. Bisporici: (basidi) recanti due spore anziché quattro. Bulbillo: piccolo bulbo. Bulboso: (stipite) che termina ingrossato a forma di bulbo. Caduco: (anello) strutturalmente poco consistente e quindi poco persistente, fragile, che presto si dissolve (effimero) . Caliptrate: (spore) quando il perisporio (porzione della parete sporale esterna si distacca formando una sorta di evidente sacco intorno alla spora (es. Galerina calyptrata). Campanulato: (pileo) a forma di campana o di cono con sommità arrotondata. Canalicolato: (stipite) con evidente scanalatura longitudinale. Capitulato: (cistidio) dotato di struttura ingrossata, dilatata all'apice ± sferoidale. Capitulo: endoperidio contenente le spore e sostenuto da un lungo stipite, tipico di Tulostoma. Carie: alterazione a livello della struttura del legno ad opera di agenti fungini sia su piante viventi che morte. Carie bianca: tipologia di carie in cui tutti i componenti delle pareti cellulari vengono degradati, in particolare la lignina. 572
Carie bruna: tipologia di carie in cui vengono demoliti la cellulosa ed altri polisaccaridi (emicellulose), mentre la lignina rimane pressoché intatta conferendo al legno il colore brunastro. Carminofilo: (basidio) vedi Siderofilo. Carnicino: (colore) rosa simile all'incarnato umano. Cassante: (carne) così se alla pressione si spezza facilmente in maniera analoga al gesso o a al polistirolo, tipica dei generi Lactarius e Russula. Caulocistidio: cistidio presente sullo stipite. Cauloimenio: imenio presente a livello dello stipite (es. Boletus, Xerocomus). Cavernoso: (stipite) dotato di cavità interne ± contigue e separate. Celluloderma: tipo di pileipellis formata da elementi ± corti e globosi. Cerchio delle streghe: disposizione in circoli ± estesi dei basidiomi di alcune specie che rispecchia la crescita a cerchi concentrici del loro micelio (es. Mamsmius oreades, Leucopaxillus giganteus, Calocybe gambosa). Secondo le tradizioni popolari questi cerchi di crescita sorgono dove è precedentemente avvenuto un sabba (riunione) notturno di streghe. Cercine: struttura anulare sottile ed aderente sullo stipite. Cespitoso: (basidioma) che cresce a gruppi, con esemplari dagli stipiti basalmente fusi a formare un cespo. Cheilocistidio: cistidio situato sul filo lamellare (vedi Cistidio). Cianico: (odore) simile a quello delle mandorle amare. Cianofile: (spore) con reazione bluastra a contatto del reattivo blu cotone (blu anilina). Tale reazione può essere osservata a livello delle pareti sporali, delle ornamentazioni sporali o delle pareti delle ife. Cilindrociti: elementi corti, cilindrici, di solito presenti nella pileipellis di alcune specie di Leccinum o nel velo di alcune Amanitae. Circoncisa: (valva) con margine netto, non libero, ma aderente al bulbo basale. Cistidio: struttura microscopica sterile con forma diversa, può essere presente in diverse parti del basidioma. Citriforme: (spora) a forma di limone. Clavato: (stipite) a forma di clava. Coalescenti: (pilei/basidiomi) saldati tra loro fin dalle prime fasi di sviluppo. Cocleiforme: (basidio ma) a forma di conchiglia spiralata. Collarino: cercine all'apice dello stipite sul quale si inseriscono le lamelle. Collarium: vedi Collarino. Columella: porzione centrale sterile generalmente a forma di colonna che può essere presente nella gleba (es. Gasteromiceti). Conchiforme: vedi Cocleiforme. Concolore: del medesimo colore. Connati: vedi Coa!escenti. Connettive: (ife) a parete spessa, non settate, molto ramificate, senza unioni a fibbia. Contesto: così viene spesso chiamata la carne nei basidiomi dei funghi corticioidi, stereoidi e nei polipori. Convesso: (pileo) con curvatura della superficie ad arco verso l'esterno. Coprofilo: (basidioma) che si sviluppa su escrementi animali (es. Coprinus, Panaeolus, Psilocybe, Stropha-
ria ... ). Cordoni ifali o miceliari: differenziazioni ifali a cordoncino finalizzate alla traslocazione di materiali nutritivi (vedi anche rizoidi o rizomorfe). Costolato: (margine pileico, stipite) con nervature, coste, ± allungate e in rilievo. Coralloide: (basidioma) a forma di corallo (es. Clovulino, Romaria). Cornea: (carne) così se di consistenza dura, soprattutto dopo disidratazione (es. Calocem viscosa). Cortina: struttura filamentosa simile ad una ragnatela che protegge l'imenoforo nelle prime fasi di sviluppo (es. Cortinarius, Hebeloma). Cortinato: (stipite) con resti della cortina. Crestate: (spore) con ornamentazioni simili a creste. Crisocistidi: cistidi contenenti granuli che diventano giallo oro reagendo con KOH o NH4 (es. Hypholoma,
Pholiota ).
Cuticola: strato superficiale del pileo, ± aderente o separabile dalla carne sottostante. Cutis: tipo di pileipellis costituita da ife coricate parallele e non gelatinizzate. Decorrenti: (aculei, lamelle, tubuli) che si prolungano sullo stipite per un tratto ± lungo. Decorrenti per un dente: (lamelle) che decorrono sul gam bo per un breve dente. Deliquescente: (basidiomi, lamelle) che tendeno a dissolversi a maturazione in materiale semi-liquido, per lo più nerastro (es. Coprinus). Dendroide: (basidioma) con forma ramificata (es. Clavariaceae, Ramariaceae). Dentato: (orlo dell'anello, margine pileico) con lembi ± acuti( es. Agaricus arvensis). Depresso: (pileo) così quando al centro è ± concavo. Dermatocistidio (pileocistidio): cistidio collocato sulla superficie pileica. Destrinoidi: (spore) così se si colorano di bruno-rossastro o bruno-porpora reagendo con reattivi iodati quali ad es. il Melzer. Dicotomiche: strutture che si dividono in due rami (es. ramificazioni nelle Clavariaceae). Dimidiato: (pileo) con forma semicircolare. Dimitico: sistema ifale, tipico di alcuni polipori, caratterizzato da due tipologie ifali: ife generative e connettive o ife generative e scheletriche. Disco: parte centrale del pileo. Dissociata: (superficie pileica o stipitale), frammentata in piccoli elementi diseguali. Eecedente: (margine pileico) che sporge rispetto all'imenoforo. Eeeentrico: (stipite) quando inserito non centralmente rispetto al pileo. Echinulate: (spore) con ornamentazioni costituite da minuti aculei ± lunghi. Ectomicorrizieo: (fungo) che vive in simbiosi con le radici delle piante formando un vero e proprio manicotto ifale (mantello, micoclena) intorno all'apice radicale. Le ife non penetrano all'interno delle cellule della radice. Endoperidio: strato interno del peridio composto (bistratifieato), a eontatto della gleba di talune specie fungine (Gasteromiceti). Epieute: vedi Cuticola. Epifragma: membrana ehe ricopre la parte apicale dei basidiomi immaturi di alcuni Gasteromiceti (Nidulariaceae). Epigeo: (basidioma) che cresce sulla superficie del terreno. Episporio: strato esterno della parete delle spore. Esoperidio: strato esterno del peridio composto (Gasteromiceti). Eterogeneo: (basidioma) con carne a struttura diversa tra stipite e pileo e quindi facilmente separabili l'uno dall'altro (es. Amanita, Agaricus, Pluteus ... ). Evanescente: vedi fugace Exiccatum: basidioma disidratato per la conservazione in erbario. Fascicolato: (stipite) unito con altri di basidiomi della stessa specie a formare un cespo. Faseoliforme: (spora) a forma di fagiolo, di rene. Festonato: (margine pileico) così se ornato da resti velari di forma ± triangolare. Fibrilla: pieeola fibra. Fibrilloso: pereorso mdialmente o longitudinalmente da fibrille. Filo lamellare: margine della lamella, può essere intero, eroso o seghettato, talvolta di colore diverso rispetto al resto della struttura. Fimbriato: (pileo) così se ± sottilmente frangiato. Fioccoso: (pileo, stipite) cosparso di ornamentazioni ± consistenti simili a fiocchi eotonosi. Fissile: (pileo, lamella, stipite) che si fessura facilmente. Fistoloso: (stipite) sottile e ± cavo, con parete comunque più spessa della cavità. Flabelliforme: (pileo) a forma di ventaglio. Floceuloso: vedi Fioccoso. Forcate: (lamelle) quando alla base si dividono in due branche. Formolo: (o aldeide formica) reagente chimico (si usa in soluzione acquosa 35/40%) utilizzato per alcune reazioni macrochimiche sulla carne di generi diversi eome ad esempio Leccinum e Russula. 574
Fugace: (anello o cortina) di poca durata, non persistente. Fusiforme: (spore, stipite) a forma di fuso, allungato o attenuato alle due estremità. Furfuraceo: (pileo e stipite), così se cosparso da piccole e fini squame ± persistenti. Fusoide: vedi Fusiforme. Gambo: vedi stipite. Gasteromiceti: termine che genericamente indica i funghi caratterizzati da basidiomi con imenio racchiuso in un involucro (peridio) più o meno consistente. Generative: (ife) a parete di solito sottile, settate, generalmente con unioni a fibbia; danno origine ai basidi e possono differenziarsi in altri tipi ifali (vedi scheletriche e connettive, ife). Gibboso: (pileo, stipite) così se presenta protuberanze irregolari appiattite ed arrotondate. Giunti a fibbia: vedi Unione a fibbia. Glabro: (pileo, stipite) liscio, senza squame, lanugine o peli. Glandiforme: (pileo) a forma di ghianda. Gleba: parte fertile (contenente i basidi), carnosa o mucillaginosa, di taluni funghi (Gasteromiceti). Glutinoso: (pileo, stipite, velo) con aspetto gelatinoso, molto viscido. Gregario: (basidioma) che cresce in gruppi di numerosi individui, ravvicinati, ma non cespitosi. Guaneialiforme: (basidioma, pileo) così se a forma appianata di cuscino, pulvinato. Guttula: goccia. Guttulato: (pileo) decorato da guttule (es. Lactarius rnediterranensis, Lactarius blennil1s, Lepista panaeola); (lamelle) essudanti piccole guttule ambrate (es. Hebeloma spp., Psath;yrella lacrymabl1nda). Habitus: (latino) aspetto generale, portamento del basidioma. Vedi Portamento.
Ialine: (spore) incolori. Ife: elementi filamentosi, ± sottili, il cui insieme costituisce il micelio. Igrofano: (pileo, stipite) così se assume colori diversi in funzione del grado d'umidità. Igroscopico: (pileo, stipite) così se assorbe umidità dall'ambiente circostante. Ilo: vedi Apicolo. Imbricate: (di squame) per lo più presenti sulla superficie pileica, disposte ad embrice, sovrapposte. Imeniderma: tipo di pileipellis con struttura simile a un imenio; gli elementi si dispongono sullo stesso livello. Imenio: strato fertile del basidioma in cui si trovano i basidi e gli eventuali elementi sterili (cistidi) disposti a palizzata in modo ordinato. Imenoforo: parte del basidioma in cui è localizzato l'imenio (es. aculei, lamelle, tubuli ... ). Indusiurn: sorta di velo reticolato presente in talune specie delle Phallaceae. Infero: anello risalente, che parte dalla base dello stipite ed è svasato verso l'alto, in prossimità dell'apice. È l'opposto di supero. Involuto: (margine pileico) così se ripiegato verso l'imenoforo. Ipogeo: (basidioma) con crescita sotterranea, al di sotto della superficie del terreno. Irsuto: (pileo) così se ricoperto di fitta peluria. Ixocutis: cutis costituita da ife gelatinizzate. Ixotricoderma: tricoderma con ife gelatinizzate. Labirintiforme: (imenoforo) così se possiede tubuli allungati disposti in modo tortuoso (es. Daedalea quercina).
Laccato: (stipite, pileo) lucido, di aspetto verniciato (es. Ganoderrna lucidl1rn). Lacinia: parte dell'esoperidio quando si fende a stella aprendosi alla sommità (es. Astraeus hygrometricl1s, Geastrl1rn spp.). Lageniforme: (cistidio) così se a forma di bottiglia o fiasco. Lamelle: costituiscono l'imenoforo delle Agaricales ed hanno aspetto di piccole lamine. Lamellato: (imenoforo) così se costituito di lamelle. Lamellula: struttura laminare meno lunga delle lamelle che parte dal margine pileico senza toccare lo stipite; è interposta alle lamelle. Lanceolato: (cistidio) a forma di punta di piccola lancia o freccia.
Larmiformi: (spore) a forma di goccia, di lacrima. Laterale: (stipite) inserito lateralmente. Latice: liquido secreto dalla carne di alcuni funghi (es. Lactarius). Laticifere: (ife) contenenti latice. Libere: (lamelle) quando non si inseriscono sullo stipite ma si interrompono prima. Lignicolo: (basidioma) che cresce su legno. Limoniforme: vedi Citriforme. Lobato: (margine pileico) quando presenta lobi ed anse ± regolari e arrotondate. Lugol: reattivo a base di iodio, utilizzato alcune volte in alternativa al Melzer. Maglie: decorazioni a forma ± romboidale situate sullo stipite e formanti un reticolo (es. Boletus aestivalis). Marezzato: (pileo) chiazzato con macchie simili a venature. Marginato: (bulbo basale) così se delimitato da un bordo netto e ben definito (es. Cortinarius). Melzer: reattivo a base di iodio (vedi Amiloide, Destrinoide) utilizzato per verificare l'amiloidia o la destrinoidia di alcune strutture (spore, ife). Merulioide: (imenoforo) costituito da pieghe ± ondulate e anastomizzate. Metacromatiche: (spore, ife) con parete che assume una colorazione rossastra in blu di cresile. Metuloide: (cistidio) dotato di parete spessa. Micaceo: quando una superficie (pileica) presenta finissime granulazioni luccicanti come la mica (tipo particolare di minerale). Micelio: parte vegetativa del fungo (tallo), formato da ife. Midoll080: (stipite) così se all'interno presenta consistenza molle, affine alla mollica di pane bagnata. Mobile: (anello) così se facilmente spostabile sullo stipite (es. Macrolepiota). Monomitico: (sistema ifale) formato esclusivamente da ife generative. Mucronato: (cistidio) che reca all'apice un'estensione, una digitazione più stretta ed acuminata. Muricato: (cistidio) che reca all'apice un piccolo cappuccio appuntito di cristalli di ossalato di calcio. Napiforme: (bulbo basale) così se a forma leggermente allungato, di rapa. Nitrofilo: (basidioma) che cresce di preferenza in luoghi antropizzati, ricchi di composti azotati. Nudo: (pileo, stipite) così se privo di decorazioni, liscio. Obeso: (stipite) così quando notevolmente panciuto (es. Boletus). Odontioide: a forma di dente. Ombelicato: (pileo) così quando presenta una netta e brusca depressione al centro (ombelico). Omfaloide: (pileo, basidioma) profondamente depresso al centro, ombelicato (es. Omphalina). Omogeneo: (basidioma) così quando presenta carne a struttura continua tra pileo e stipite, tra loro separabili con difficoltà (es. Clitocybe, Cortinarius, PleuTOtus, Hygrophorus, Tricholoma ... ). Orellanine: tossine presenti in Cortinarius orellanus ed in C. speciosissimus, responsabili della sindrome orellanica. Hanno eone organo bersaglio i reni. Orifizio: vedi Ostiolo. Ortocromatiche: (spore, ife) con parete che diventa blu in blu di cresile. Ostiolo: piccolo foro, per lo più apicale, attraverso il quale i basidiomi di talune specie (Gasteromiceti) espellono le spore. Papilla: piccola protuberanza appuntita situata generalmente al centro del pileo. Papillato: (pileo) dotato di papilla. Papiracea: (carne) di consistenza simile al papiro, sottile ma al contempo rigida e tenace. Parassita: (fungo) così se trae il proprio sostentamento a scapito di altri organismi viventi. Partirn: (latino) in parte. Pellucido: (stipite) quando traslucido. Peridio: membrana protettiva esterna dei basidiomi dei Gasteromiceti, può essere semplice o composto (per lo più bistratificato) ed allora suddiviso in esoperidio ed endoperidio (vedi). Peridiolo: corpo generalmente a forma di piccola lente, racchiuso nel peridio e contenente le spore, caratteristica di alcuni Gasteromiceti (Cyathus, Crucibulum, Pisolithus). Perisporio: strato esterno della parete sporale. 576
Peristoma: zona che circonda l'ostiolo dell'endoperidio nel gen, Geastrum; la sua forma ha valore sistematico. Persistente: (anello) duraturo sullo stipite, non caduco o effimero, Pileico: relativo al pileo, Pileipellis: strato corticale del pileo, Pileocistidio: vedi Dermatocistidio. Piriforme: (basidioma, spora) così se si presenta a forma di pera, Plaga sovrailare: (nelle basidiospore) macula priva di ornamentazioni e localizzata sopra l'apicolo (generalmente amiloide nelle Russulaceae). Pleurocistidio: cistidio collocato sulle facce delle lamelle. Plissettato: (margine pileico, pileo) così se ondulato, percorso da piccole pliche superficiali. Pluriennale: (basidioma) che dura, persiste per più anni. Poro: piccola apertura tondeggiante o angolosa con cui terminano i tubuli (es. Boletus, Polyporus) , Poro germinativo: assottigliamento della parete sporale, opposta all'apicolo, punto preferenziale di germinazione delle spore, Portamento boletoide: (basidioma) simile a quelle di Boletus, pileo pulvinato, spesso, stipite obeso e tarchiato, Portamento clitociboide: (basidioma) simile a quelle di Clitocybe, pileo depresso al centro, a carne spessa, lamelle nettamente decorrenti. Portamento collibioide, marasmioide: (basidioma) simile a quello di Collybia, Marasmius, pileo convesso, poco carnoso, lamelle uncinate, Portamento cortinarioide: (basidioma) simile a quello di Cortinarius (Phleglnacium), basidioma carnoso provvisto di cortina, Portamento igroforoide: (basidioma) simile a quello di Hygrophorus e Hygrocybe, pileo convesso, lamelle spaziate e spesse. Portamento inociboide: (basidioma) simile a quello di /nocybe, pileo fessurato, radialmente fibrilloso, Portamento micenoide: (basidioma) simile a quello di Mycena, pileo campanulato, carne sottile, stipite sottile, Portamento omfalinoide: (basidioma) simile a quello di Omphalina, pileo depresso al centro, a carne sottile, lamelle nettamente decorrenti. Portamento pleurotoide: (basidioma) simile a quello di Pleurotus, pileo un po' depresso, lamelle nettamente decorrenti, stipite subcentrale-eccentrico e crescita lignicola. Portamento tricolomatoide: (basidioma) simile a quello di Tricholoma, pileo convesso, carnoso, lamelle uncinate, Pruinoso: (pileo, stipite) che appare come ricoperto da un sottilissimo strato farinoso o pulverulento, per lo più biancastro e ceroso al tatto, Pseudorriza: parte terminale dello stipite che in alcune specie è lungamente rastremato, radicante, fittonante (es, Xerula) , Pubescente: (pileo, stipite) ricoperto da fine peluria, Pulvinato: (pileo, conidioma) guancialiforme, a forma di cuscinetto, Q: (sporale) quoziente sporale medio, vale a dire il rapporto lunghezza/larghezza delle basidiospore.
Radiale: disposto come i raggi di un cerchio (es, le fibrille della superficie pileica), Radicante: (stipite) che si prolunga alla base a guisa di radice (pseudoriza), Rafanoide: (carne) con odore di radice, terroso. Rastremato: (stipite) con base assottigliata, Reniforme: (basidiome, spora) a forma di rene, di fagiolo, Resupinato: (basidioma) che si presenta con la parte sterile aderente al substrato di crescita e con quella fertile (imenoforo) rivolta verso l'esterno, l'aria, Reticolato: (stipite, spore) dotato di reticolo, Reticolo: struttura formata da linee disposte a maglie in leggero rilievo, a forma di losanghe ± romboidali che decorano lo stipite di talune specie (es. Boletus) o la superficie delle spore, Reviviscente: (carne, basidioma) così se dopo disidratazione, in particolari condizioni di umidità, ritorna allo stato originario, reidratandosi (es. Auricularia auricula-judae, Marasmius oreades). Revoluto: (margine pileico) così se ripiegato verso l'alto, Ricettacolo: struttura del basidioma di alcuni Gasteromiceti atta a portare e sollevare la gleba all'esterno (es, in Mutinus caninus e Phallus impudicus) ,
Rifrangente: (di elementi microscopici) capacità di riflettere la luce, tale da apparire quasi brillante. Rimoso: (pileo, stipite) quando le numerose fibrille superficiali presenti tendono a fessurarsi lasciando intravedere le parti sottostanti (carne). Rizoidi o rizomorfe: differenziazioni ifali a forma di radichetta, cordoncino, stringa, talvolta presente alla base dello stipite di alcune specie (es. Armillaria mellea, Clitocybe vermicularis, Megacollybia platiphylla). Termine sovrapponibile a cordoni ifali/miceliari (vedi). Rugoso: (pileo, stipite) con rughe ± evidenti. Sabbiate: (spore) ornate da minutissime granulazioni puntiformi. Saprotrofo: (organismo) che degrada sostanza organica morta. Satinato: (pileo, stipite) così se lucido, sericeo, lucente, brillante. Scanalato: (pileo, stipite, margine pileico) così se percorso da striature o solchi ± profondi. Scheletriche (o scheletrali, di sostegno): (ife) a parete spessa, generalmente pigmentata, a lume stretto, non settate, non ramificate, senza unioni a fibbia. Sclerozio: struttura specializzata di resistenza, di forma spesso ± globosa, presente a volte alla base dello stipite (es. Agrocybe arvali~, Pa.xillus involutus, Collybia tuberosa... ). Scrobicolato: (pileo, stipite) ornato di scrobicoli (es. Lactarius deliciosus, L. scrobicolatus). Scrobicolo: piccola depressione o fossetta ± circolare presente sullo stipite e/o sulla superficie pileica. Seghettato: (filo lamellare) dentellato come una lama di una sega (Lentinellus, Lentinus). Sensu lato (s.I.): (di specie) così se delimitata tassonomicamente secondo un'accezione allargata. Sensu stricto (s.s.): (di specie) così se delimitata tassonomicamente secondo un'accezione ristretta. Sericeo: (pileo, stipite) liscio, di aspetto simile alla seta. Sessile: (basidioma) privo di stipite. Sete: elementi ± piliformi e rigidi, con parete spessa, di colore scuro, presenti a livello imeniale o extraimeniale (Hymenochaetaceae, Phellinus, lnonotus ... ). Settato/e: (ife, spore, dermatocistidi, basidi ecc.) dotato di setti, di pareti divisorie e quindi pluricellulari. Setto: elemento divisorio che separa due parti adiacenti. Sfagnicolo: (basidioma) che cresce fra gli sfagni (muschi dell'ordine delle Sphagnales, divisione Bryophyta). Sferociti: ife rotonde (subsferiche in visione tridimensionale) che se organizzate in gruppi (nidi) determinano la particolare consistenza gessosa e conseguente frattura netta della carne o di altre parti del basidioma, caratteristica soprattutto di Russula e Lactarius; se non organizzate in nidi, possono essere presenti, ad esempio, nella pileipellis e nei veli di Cystolepiota, di Cystoderma e di alcune specie di Coprinus. Siderofilo: (basidio) che presenta granulazioni che diventano nerastre reagendo con il carminio acetico. Simbiosi (mutualistica): associazione tra organismi viventi, che traggono reciproco vantaggio da tale rapporto (scambi bidirezionali). Smarginate: (lamelle) unite allo stipite tramite una piccola ansa concava. Solcato: margine pileico percorso da solchi radiali ± evidenti. Spinule: ornamentazioni della parete sporale costituite da piccole strutture ± coniche a forma di spine. Spinulose: (spore) con spinule. Spongioso: (stipite, carne) così se di consistenza ± porosa, simile ad una spugna. Spora: elemento riproduttivo dei funghi di origine meiotica, di forma, dimensioni e colore variabili. Sporata: indica le spore in massa, visibile ad occhio nudo. Il suo colore è un importante carattere sistematico. Sporoforo: vedi basidioma. Spororna: struttura multicellulare preposta alla produzione di spore (vedi anche Basidioma). Sp.: (latino) species. Es. Agaricus sp. = specie non identificata di Agaricus. Spp.: (latino) species plurimae. Es. Agaricus spp. = molte specie di Agaricus. Spugnoso: vedi Spongioso. Squarnuloso: (pileo e stipite) decorato da minute scaglie o squame. s.s. auct. (Sensu auctores) vedi anche Auct. p.p. (Auctores pro parte): di specie delimitate tassonomicamente secondo l'interpretazione di una parte degli autori, talvolta in contrasto con altri. Sterigrni: diverticoli (generalmente quattro) all'apice del basidio sui quali si differenziano le basidiospore. Stipitale: proprio dello stipite. Stipite: struttura eretta, di solito ± cilindrica, atta a sostenere il pileo, sinonimo di gambo. Strangolato: (spora, cistidio) così se dotato di un restringimento del profilo ± accentuato. Striato: (pileo e stipite) percorso da striature. 578
Striatura: ornamentazione generalmente cromatica formata da linee ± parallele o radiali. Strozzato: vedi strangolato. Subgleba: porzione sterile del basidioma che sorregge la gleba fertile (Lycoperdon, Vascellwil, Gasteromiceti). Suberoso: di consistenza simile a quella del sughero. Subimenio: strato localizzato appena al di sotto degli elementi dell'imenio e che generalmente si distingue dalla trama per una struttura differente. Può essere filamentoso o cellulare. Supero: si dice di un anello la cui inserzione inizia verso l'alto dello stipite e si sviluppa verso il basso ed è sovente pendente (anello a gonnellino). È l'opposto di infero. Svasato: (stipite) di forma tronco-conico rovesciata. Talio: termine botanico per indicare l'apparato vegetativo delle piante cosiddette inferiori; nei funghi la parte definibile come tallo è il micelio. Tardiva: (specie) che cresce da fine autunno all'inizio dell'inverno. Termofila: (specie) che predilige medie, alte temperature. Termolabili: (tossine, metaboliti, composti chimici) che vengono degradati alla temperatura di 60/70°. Terricolo: che cresce sul terreno. TL 4: reagente chimico a base di ossido di Tallio, tossico, utilizzato per alcune reazioni macrochimiche sulla carne di alcuni Cortinarius. Tomentoso: (pileo, stipite) di aspetto simile al velluto, feltrato. Tortile: (stipite) di aspetto ritorto, spiralato. Trama: intreccio ifale che forma il basidioma e parti di esso (pileo, imenoforo, stipite). Tricoderma: tipo di pileipellis caratterizzato da ife erette e ± perpendicolari alla superficie pileica, ma non sempre strettamente parallele tra loro. Trimitico: sistema ifale, tipico di taluni polipori, formato da ife generatrici, connettive e scheletriche (es. Fomes, Ganoderma, Trametes... ). Tubercolato: (pileo, margine pileico) con tubercolo. Tubercolo: piccola protuberanza dal profilo ottuso e ± tondeggiante su una superficie. Tubulato, tubuloso: (imenoforo) così se dotato di tubuli. Tubuli: strutture allungate, a forma di piccoli cilindri cavi, tipiche delle Boletaceae e dei polipori. Ubiquitaria: (specie) che può crescere ovunque. Umbonato: (pileo) con umbone. Umbone: protuberanza più o meno accentuata al centro del pileo. Uncinate: (lamelle) vedi Smarginate. Unione a fibbia (U. a f.): rigonfiamento delle ife (tipico dei Basidiomycota) talora presente in vicinanza dei setti; la sua presenza testimonia l'avvenuta divisione dei nuclei. Velo: struttura miceliare di consistenza variabile che avvolge completamente il basidioma (velo generale, universale) o una parte di esso (velo parziale) nei primi stadi di sviluppo. Velo generale (universale): vedi Velo. Velo parziale: vedi Velo. Venose: (lamelle) così se unite alla base e variamente anastomizzate. Ventricose: (lamelle) con profilo del filo fortemente convesso. Vergato: (pileo, stipite, margine pileico) così se presenti sottili fibrille più scure del fondo. Verruche: residui del velo generale di solito presenti sulla superficie pileica, di forma diversa (piatta, piccola piramide con apice arrotondato o troncato), tipiche ad es. del genere Amanita. (Spore) piccole estroflessioni, ornamentazioni della parete sporale. Verrucoso: (pileo, spore) con verruche. Viraggio: variazione cromatica della carne del basidioma al tocco, al taglio o per uso di reagenti chimici. Virante: (carne) che ha viraggio. Volva: residuo alla base dello stipite del velo generale. Può avere struttura e consistenza diverse, a seconda della struttura microscopica del velo. Volvato: (stipite) con volva. Xerofilo: (specie) che predilige ambienti di crescita caldi e aridi. Zebrato: (stipite) con ornamentazioni a bande orizzontali e ± parallele (es. Macrolepiota procera). Zonato: (pileo) con ornamentazioni costituite da fasce ± concentriche che risaltano sulla superficie per diversità di colore o struttura (es. Lactarius deliciosus, L. zonarioides).
INDICE DEI NOMI LATINI abietinum Gloeophyllum 564 abruptlbulbus Agaricus 66 acerbum Tricholoma 138 acerrimus Lactarius 406 acervata Collybia 208 acervatus Gymnopus 208 acetolens Russula 466 acicula Mycena 242 Aciculae Sez. 242 acrifolia Russula 430 acris Lactarius 424 acuminatus Coprinus 388 acutesquamosa Cystolepiota 78 acutesquamosa Leplota 78 acutesquamasum Echinoderma 78 acutoconica Hygrocybe 106 Acystis Sottogenere 170 adaequata Inocybe 364 adiposa Pholiota 290 Adonide Sez. 242 adonis Mycena 242 adulterina Russula 452 adusta Bjerkandera 556 adusta Russula 430 aegerita Agrocybe 276 aemiliae Lyophyllum 182 aeml/ii Boletus 484 aereus Boletus 480 aeruginea Russula 438 aeruginosa Psilocybe 284 aeruginosa Conocybe 270 aerugmosa Pholiotina 270 aeruginosa Stropharia 284 aestivalis Boletus 480 aestuans Tricholoma 134 aetites Mycena 234 agardhi Inocybe 360 agaricOides Nyctalis 188 Agaricus sez. 60 Agaricus Genere 56-60 Agancus sottogenere 60 agathosmus Hygrophorus 120 agatosmus var. aureofloccosus Hygrophorus 120 aggregatum Lyophyllum 182 Agrocybe genere 263 Agrocybe sottogenere 274 alba Lepiota 72 alba Mycena 242 Albati Sez. 428 Albatrellaceae Famiglia 572 Albatrellus Genere 572
albertii Agaricus 66 albido-rosea Mycena 234 albidum Hydnum 526 albidus Boletus 484 Albobrunnea sez 140 albocorneus Ladarius 404 albonigra fa. pseudonigricans Russula 432 albonigro Russula 0000 albonitens Stropharia 286 alboviolaceus Cortinarius 346 album Tricholoma 128 aleuriatus Bolbitius 264 aleuriosmus Cortinarius 326 alexandri C1itocybe 148 alkaliaurantians Suillus 508 alkalinoviolascens C1itocybe 150 alliaceus Marosmius 222 allutus Cortinarius 318 alnetorum Russula 446 alnetorum Alnicola 378 alnetorum Naucoria 378 Alnicola Genere 311-376 almcola Amanita 32 alnicola Pholiota 292 Alnicola sez. 376 alopecius Coprinus 388 alpina Lichenoomphalia 158 alpinus Ladarius 416 alutacea Russula 468 alveolarius Polyporus 560 Amanita genere 20-22 Amanita sez. 22 Amanita sottogenere 22 Amanitopsls sezione 26 amara Lepista 176 amara Russula 466 amara Xeromphalùw 226 amarellus Chalciporus 478 amarissima Russula 462 amarus C1itopilus 246 amarus Leucopaxillus 176 ambrosii Cystoderma 190 ameides Entolma 254 americonus Leucoagaricus 90 amethystea Laccaria 168 amethystùw Laccana 168 amethystina Russula 464 Amethystinae Sez. 464 Amethystlnae Sottosezione 464 amlonthina Lepiota 188 amianthinum Cystoderma 188 amica Melanoleuco 170
Amldella sez 36 ammophila Psathyre/la 392 amoena Russula 440 amoenicolor Russula 440 amoenolens Russula 442 amoenolens Cortinarius 320 Amoenula Sottogenere 440 amp/iva/vata mairel Amanito 30 anatina Russula 438 Androsacei Sez. 220 androsaceus Marasmius 220 andrasaceus Setu/ipes 220 angulatus Coprinus 382 angustissima Clitocybe 154 annosum Heterobasidion 564 Annulati sez 90 Annulatus Sottogenere 304 anomalus Cortinarius 344 anserinus Cartmarius 320 anthracophilum Hebeloma 356 anthracophy/a Tephracybe 184 anthracophylum Lyophy/lum 184 antipus Conocybe 266 anthracophila Conocybe 268 apium Tricholoma 138 aporus Conocybe 268 oporus Pho/iotina 270 Aporus Sez. 276 Aporus sottogenere 276 appendicu/ato Pho/iotmo 270 appendiculata Conocybe 270 Appendiculati Sez. 482 appendiculatus Boletus 482 applanatum Ganoderma 568 applanatus Crepidotus 308 applicatus Resupinatus 196 aprile Entolma 250 aquosa Callybia 212 aquosus Gymnopus 212 oquosa Russula 444 arbustivus Hygrophorus 116 arbustivus varo quercetorum Hygrophorus 116 arcangeliana Mycena 232 Archeinae Sez. 432 archeri Anthurus 548 orcheri Clothrus 548 arcuato Melanoleuca 174 arcuatorum Cortinarius 330 arcularius Polyporus 560 arduennensis Phaeoco/lybia 378 arenana Agracybe 274 arenorius Pisalithus 546 arenicola Agrocybe 274 orenaphilus Agaricus 62 argyraceum Trichaloma 132
582
arhizus Pisolithus 546 armeniacus Xerocomus 498 Armillaria Genere 123-164 armi/latus Cortinarius 348 arrhenii Conocybe 270 arrhenii Pholiatina 270 artemisiae Psathyre/la 398 arteslona Russula 454 arvalis Agrocybe 276 Arvenses seI. 66 arvensis Agaricus 66 arvernense Tricholoma 134 aspera var. franchetii Amonita 40 aspera Cysto/epiata 78 aspera Lepiota 78 osperum Echmoderma 78 aspre/lum Entolma 258 Aspropaxillus Sottogenere 176 assimilata /nocybe 370 Asterophora Genere 188 asterospora Inocybe 372 osteraspora Nyetalis 188 Astraeus Genere 546 astragalina Pholiota 290 Astragalinae Sez. 290 ater Panaeolus 272 atlanticus Ladarius 420 Atramentarii sez. 388 atramentarius var. squomosus Caprinus 388 atramentarius Coprinus 388 atramentarius var. acuminatus Coprinus 388 atramentosa Russula 430 atromentosus Hygrophorus 120 atricapi//us P/uteus 50 atripes /nocybe 370 atrocaerulea Hohenbuehelia 196 atrocinereum Dermoloma 146 otrog/auca Russu/a 438 atromarginatus Pluteus 50 atromentosa Tapine/la 514 atropuncta Camarophy/lopsys 146 atropurpurea fo. dissidens Russula 444 atropurpurea Russula 444 atrorubens Russula 444 Atrosquamosa sez. 130 atrosquamosum Tricholoma 132 atrotamentasus Paxillus 514 atrovelutinum Camarophy/lospys 146 atrovirens Cortinarius 334 atrovirens var. ionochlorus Cortinarius 334 Atrowidi Sez. 402 augustus Agaricus 66 augustus vor. perrarus Agaricus 66 ourantiaca Clitacybe 514 ourontlaca f pallida Clitacybe 514
aurantiaca Hygrapharapsis 514 aurantiaca Strapharia 288 aurantiacum Hydnellum 526 aurantiacum Leccinum 502 aurantiacum Leccinum 502 aurantiaeus Ladarius 420 Aurantinae Sez. 460
aurantiomarginata Mycena 234 aurantiorugosus Pluteus 54 aurantisplendens Hygrocybe 104 aurantium Scleroderma 544 aurontium Tricholoma 142 aurata Russula 460 auratum Trtcholoma 136 aurea Conocybe 266 aurea faxantha Russula 460 aurea Phaeolepiota 190 aurea Ramaria 528 aurea Russula 460 Aureoboletus Genere 478
aureus Hygropharus 118 auricola judae Himeola 520 auricomus Caprinus 382 auricula-judae Auricularia 520
Basipedes Sez. 230
basirubens Tricholoma 134 batschii Tricholoma 142 battarrae Amanita 30 Battarrea Genere 542
beckeri Amanita 28 beillei Amanita 42 bellini Suillus 5/0 bellulus Cymnopilus 302 berkeleyi Hygrocybe 96 bernardii Agaricus 62 bertilloniiLadarius 428 betularum Russula 446 Betulinae Sottosezione 472
betulinus Lenzites 564 betulinus Piptoporus 558 bicalor Laccaria 168 biennis Abortiporus 556 Bipelles sez 392
bipellis Psathyrella 394 birnbaumii Leucocoprinus 86 bisphaerigera Fayodia 162 bisporus Agaricus 62 bisporus var. albidus Agaricus 62
Auriculariaceae Famiglia 520
Bitorques sez. 62
auriginascens Suillus 506 aurilicis Cortinarius 336 auriscalpium Pleurodon 532 aurivella Pholiota 290 aurora Russu/a 464 auroturbinatus Cortinarius 332 autoctona Naucoria 304 autodona Tubaria 304 autumnalis Calerina 300 azonites Ladarius 424 azanites Ladarius f virgineus 424 azurea Russula 462 azureus Cortinarius 344 boccata Amanita 36 boccata f mmor Amanila 36 badhami Leucoagaricus 90 badhami Leucocoprinus 90 badia Russula 452 badia Amanita 28 badia Oudemanslella 226 badiasanguineus Ladarius 420 badius Polyporus 560 badius Xeracomus 494 balteatoalbus Cortinarius 322 balteatocumatilis Cortinarius 322 balteatus Cortinarius 322 barbatus Cortùwrlus 314 bar/ae Psathyrella 394 barssii Leucoagaricus 88 basiana Amanita 32
bitorquis Agaricus 62 bivelata Psathyrella 398 blattaria Conocybe 270 blennius Ladarius 402 bloxamii Entolma 248 blumù Lactartus 408 bohemica Alnicola 376 bolaris Cortinarius 344 Bolbitius Genere 262 Boletlnus Genere 476 Boletus Genere 474-480
bombyclna Volvaria 48 bombycina Volvariella 48 Bondarzewiaceae Famiglia 568
bongardii Inocybe 362 banii Tricholoma 132 borealis Armillaria 164 borealis Climacocystis 556 botrttys Clavartc 528 botrytis Ramaria 528 boudieri Coprinus 382 boudieri Amanita 42 boudieri Boletus 5/0 boudieri Lepiota 78 boudieri Tricholoma 128 baudieri varo beillei Amanita 42 bovina Martaella 512 bovinus Suillus 512 Bavista Cenere 540 bovista Scleroderma 544
brassicolens Gymnopus 208 brassicolens Marosmius 208 brassicolens Miuompha/e 208 breasado/ae var fiavoqriseus 508 brebissonii Leucocoprinus 86 bresadolae Inocybe 372 bresado/ae Leucoaqaricus 90 bresado/ae Marasmius 272 bresadolae Suillus 506 bresadolanus Aqaricus 60 bresado/aous Lactarius 408 bresadolianum Tricholoma 132 brevipes Melanoleuca 772 britannicus Lactarius 422 brumale Tulostoma 540 brumalis C1itocybe 154 brumalis Polyporus 560 brunnea Inocybe 370 brunneoincarnata Lepiota 14 brunneolilacina Contumyces 158 brunneo/us Aqaricus 64 brunneoradlOtus P/uteus 50 brunneoviolacea Russula 472 brunneus Cortinarius 348 bryophi/a Mycena 214 bryophila Mycenella 214 Buchwaldoboletus Genere 492
bucknallii Cystolepiota 84 bufonium Trich%ma 130 buillardii Marasmius 220 builliardii Cortinarius 348 bulbifera Conocybe 268 bulbiger Leucocortinarius 144 bu/bil/osus Copnrws 386 Bullulifere Sez. 156
butyracea Collybia 206 butyracea Rhodocollybia 206 butyracea var. asema Rhodocollybia 206 buxi Marasmius 220 byssisedum Entolma 260 cae/ata Ca/vatia 538 caerulea Russula 466 caerulescens Cortinarius 324 caerulescens Lyophyllum 180 Caerulescentes Sez. 324
caesarea f. alba Amanita 26 caesarea Amanita 26 caesanata /nocybe 360 caesia Postia 556 caesiocinctum Entolma 256 caesiostramineus Cortinarius 326 calamistrata Inocybe 362 calciphila Hygrocybe 100 caligatum Tricholoma 142 caligatus Cortinarius 316
584
callisteus Cortinarius 342 Callistosporium genere 144 Calochroi Sez. 328
ca/ochraus var carali CartinarlUs 328 calochrous Cortinarius 328 Calocybe Genere 127-184 Calodontes Sez. 240
calolepis Crepidotus 308 calophyllus Hygrophorus 720 Calopodes Sez. 484
calopus Boletus 484 calospora Inocybe 374 Calvatia Genere 538
calyptriformis Hygrocybe 108 camarophylla Russula 432 Camarophyllopsis genere 146
camarophyllus Hygrophorus 120 camarophyllus var atramentasus Hyqrophorus 720 camarophyllus var ca/ophyllus Hyqropharus 720 campanella Ompha/ina 226 campanella Xeromphalina 226 campestris Agaricus 60 campestns var equestris Aqaricus 60 campestris var. squamulosus Agaricus 60 campestns var radicata Psalliata 60 camphoratus Cortinarius 346 camphoratus Lactarius 422 cancellatus C1athrus 548 candicans C1itocybe 152 Candicantes Sez. 152
candida Melano/euca 774 candida Clitacybe 776 candida Hemimycena 216 candida Ompha/ma 276 candidus Leucopaxillus 176 candidus Marasmiellus 278 candolleana Psathyrella 396 caninus Cortinarius 344 caninus Mutinus 548 Cantharellaceae Famiglia 524 Cantharellus Genere 524
cantharellus Hygrocybe 102 caperatus Rozites 378 caperatus Cortinarius 318 capmocepha/um Lyaphyllum 180 capnaldes Psilacybe 280 capnoides Hypholoma 280 capreolarius Hygrophorus 112 caprinus Hyqrophorus 720 caput-medusae Psathyrella 394 carbonaria Faerberia 196 carbonanO Flammu/a 292 carbonanO Pho/iota 292 carbonarium Geopetalum 196 carcharias Cystoderma 188
carinii Echinoderma 78 carinii Lepiota 78 carminipes Russu/a 460 carnea Ca/ocybe 186 carneipes Pluteus 52 carneum Hydnangium 550 carneum Lyophy/lum 186 carneus Rugosomyces 186 caroli Agaricus 64 carpini Russu/a 458 carpini Leccinum 504 carpophilus F/ammu/aster 306 castanea Lepioto 76 castaneus Gyraporus 478 Catathelasma Genere 178 catharinae Cortinarius 328 catinus Clitocybe 148 causticus Cortinarius 314 cauvetii Mierompha/e 208 cavipes Russu/a 448 cavipes Bo/etinus 476 cavipes f aureus Boletinus 476 ceci/iae Amanita 32 cedretorum Cortinarius 332 Celluloderma sez 54 centunculus Naucono 306 centuncu/us Simocybe 306 cephalixus Cortinarius 316 cepha/otricha Hemimycena 216 cepistipes Leucocoprinus 86 cepistipes Armillaria 164 ceracea Hygrocybe /02 cerifera PhollOta 290 cerulea Stropharia 284 cerussata Clitocybe 152 cervic%r Inocybe 362 Cervicolores Sez. 362 cervinus P/uteus 50 cesatii Crepidotus 308 cessans Russu/a 472 Chalciporus Genere 478 cha/ybaeum Ento/ma 256 chalybaeum var. /azu/inum Ento/ma 256 Chamaemyces genere 92 Chamaleontinae Sottosezione 466 chamitae Russula 456 chevassuti Cortinarius 346 chioneum Leccinum 500 chloneus Boletus 500 ch/oraides Russu/a 432 chloroides varo trachispora Russu/a 432 Chordales sez. 222 chordalis Marasmius 222 christinae Phaeocollybia 378 Chroogomphus Genere 516
chrysenteron Ca/ocybe 186 chrysenteron Rugosomyces 186 chrysenteran Xerocomus 498 chrysodacryon Russula 448 chrysodon Hygrophorus I/O Chrysodonti Soltosez. 110 chrysorreus Ladarius 406 cibarius amethysteus Cantharellus 524 cibarius ferruginascens Cantharellus 524 cibarius Cantharellus 524 ci/iatus Polyporus 560 cimicorius Lactarius 422 cincinnata Inocybe 366 cindu/us Panaeo/us 272 cinerascens Leucoagaricus 92 cinerascens Melanoleuca 172 cinerea Clavaria 530 cinerea Clavulina 530 cinereofuscus P/uteus 54 cinereus Pluteus 54 cinereus Coprinus 390 cinereus Craterellus 524 cinereus Pseudocrathere/lus 524 cingu/atum Tricho/ama 132 cinnabarinum Cystoderma 190 cinnabarinus Cortinarius 348 cinnabarinus Pycnoporus 562 cinnamomea Coltricia 570 cinnamomeo/uteus Cortinarius 338 cinnamameus Cortinarius 338 circellatus Lactarius 402 cirratha Collybia 206 ClsalpllJUs Xerocomus 498 cistophila Clitocybe 156 cistophilum Hebe/oma 352 cistophi/us Lactarius 412 citrina Amanita 38 citrina varo a/ba Amanita 38 citrinomarginata Mycena 236 citrinovirens Hygracybe /08 citrinum Sderodermia 544 citrio/ens Ladarius 4/0 doric%r Cortinarius 318 Claricolores Sez. 318 daraf/ava Russu/a 466 daraf/avus Cortinarius 336 Clathrus Genere 548 Claudopus Sottogenere 260 Claudopus Sez. 260 Clavariaceae Famiglia 530 eia vota Calerina 298 elavatum Nevrophy/lum 528 davatus Gomphus 528 davipes Clitocybe 148 davipes Russu/a 456
c!avipes Ampul/oc!ltocybe 148 Clavulinaceae Famiglia 530 C1iduchi Sez. 316 c!iduchus Corlinarius 316 Clitocybe sottogenere 148 Clitocybe genere 122-148 C1itocybula Genere 160 C1itopilus Genere 244-246 c/orophana Hygrocybe 108 c/orophana var. aurantiaca Hygrocybe 108 C1orophanae sez. 108 Clorophyllum gen 82 c/ypeatum Entolma 250 c/ypeolaria Lepiota 72 C1ypeus Sottogenere 370 cmsta Melanoleuco 174 coccinea Hygrocybe 102 Coccineae sez. 100 coccineocrenata Hygrocybe 102 coccineus Pluteus 54 cochleatus Lentinellus 200 coeruleum Pulcherricium 554 cognata Melanoleuca 174 cohaerens Marasmius 222 colemanniana Hygrocybe 96 coliforme Myriostoma 544 Colliniti Sez. 314 collinitus Cortinarius 314 collinitus Suillus 508 collinitus varo velatipes Suillus 508 Collybia Genere 202-206 Colorati Sez. 416 colossus Tricholoma 142 columbetta Tricholoma 136 columbinus Pleurotus 194 Comati sez. 388 comatus Coprinus 388 commixta Inocybe 374 commums Xerocomus 498 Compadae Sottogenere 430 Compadae Sez. 430 compress/pes Col/yblG 210 comptulus Cortinarius 350 comptulus Agaricus 68 comptus Boletus 486 comune Schizophyllum 572 conchatus Panus 198 conferendum Entolma 258 conferendum varo pusillum 258 confluens Albatrellus 572 confluens Col/yb/o 210 confluens Gymnopus 210 confragosa Daedaleopsis 564 confusa Col/yb/a 182 confusum Lyophyllum 182
586
conglobatum Lyophyllum 182 conica Hygrocybe 106 conicoides Hygrocybe 106 connatum Lyophyllum 182 connatum Tricholoma 182 Conocybe Genere 262-264 Conocybe Sez. 264 Conocybe Sottogenere 264 conopilus Psathyrella 392 constrida Calocybe 186 constrida Tricholomel/a 186 consobrina Russula 448 conspersa Tubaria 304 controversus Ladarius 408 Contumyces Genere 158 cookei Inocybe 362 Coprinus Genere 380-382 Coprinus Sotto genere 388 Copnnus sez. 388 coprophila Psilocybe 282 corium Mycenastrum 540 cornucopiae f. citrinopileatus Pleurotus 194 cornucopiae Pleurotus 194 cornucopioides Cantharel/us 524 cornucopioides Craterellus 524 cornucopioides f1avicans Craterellus 524 coronil/a Psilocybe 286 coronilla Stropharia 286 corsicum Leccinum 504 corticatus Pleurotus 194 Corticiaceae Famiglia 554 Cortinarius Sez. 338 Cortinarius Genere 310-312 Cortinarius Sottogenere 338 Cortinatae sez. 370 corvinum Entolma 256 corydalina Inocybe 366 corynephora Mycena 230 coryphaeum Tricholoma 134 cossus Hygrophorus 110 costata Clitocybe 150 cothurnatus Coprinus 386 cotonea Psathyrella 394 cotoneus Cortinarius 342 cramesinus Boletus 478 Crassi Sez. 338 cross/fo/lUm Lyophyl/um 180 cross/per Amanita 28 crassus Cortinarius 338 Craterellus Genere 524 cremeoavellanea Russula 462 cremor Lactarius 422 Crepidotus Genere 297-308 crhysap/s Hygrohporus 112 Crinipellis Genere 203-216
crispa Sparassis 532 crispa P/icoturapsis 554 crista/linus Cortinarius 314 cristata Clavaria 530 cristata Clavu/ina 530 cristata Lepiota 76 Cnstatae sez. 76 cristatoides Lepiota 76 cristatus A/batre/lus 572 crobu/a Psi/ocybe 284 crocata Mycena 238 crocea Amanita 28 crocea var. subnudipes Amantta 28 crocea-coeru/eus Cortinorius 314 croceus Cortinarius 340 crocipodium Leccinum 504 Crucibulum Genere 546 cruenta Hymenochoete 554 crustu/iniforme Hebe/oma 354 cucu/lata Hemimycena 216 cucumis Macrocystidia 190 cumati/is Cortinarius 320 cuneifo/ium Derm%ma 146 Cuphophyllus sez. 96 Cuphophyllus sottogenere 96 cuprea Russu/a 452 cupreobrunneus Agaricus 60 cupreorufus Cortinarius 334 curtipes Russu/a 458 curtipes Amanita 36 curtisii Piuteus 50 curtus Lactarius 404 curvipes Pho/iota 294 cyanea Stropharia 284 cyanescens Gyroporus 478 cyanescens Psi/ocybe 284 cyanescens var. iacteus Cyroporus 478 cyanites Cortinarius 348 cyanophy/la Omphalina 156 cyanopusLadarius 416 cyanoxanta fa. cutefracta Russu/a 434 cyanoxantha f. pe/tereaui Russu/a 434 cyanoxantha Russu/a 434 cyanoxantha var. subacerba Russu/a 434 Cyanoxanthine Sottosezione 434 Cyanula SeI. 256 cyathiformis 538 cyathiformis Lentinus 198 cyathiformis Pseudoclitocybe 160 cyathuliformis Lactarius 424 Cyathus Genere 546 cy/indracea Agrocybe 276 cy/indrosporum Hebe/oma 354 cy/indrosporum f. pseudoradicatum Hebe/oma 354 eystidiatus Clitop/us 246
Cystidiosi Sez. 312 Cystoderma Genere 127-188 Cystolepiota genere 59-84 Cystolepiota sez. 84 cystospora Cysto/epiota 84 daamsi Clitopi/us 246 Dacromycetaceae Famiglia 520 Dapetes Sez. 412 dea/bata Clitocybe 152 decostes Lyophy/lum 182 decembris Clitocybe 154 decembris Me/ano/euco 170 decipiens Lactarius 418 decipiens Russu/a 452 deca/orans Russu/a 456 decora Trich%mopsis 144 Defibulati Sez. 312 Delibuti Sez. 312 delibutus Cortinarius 312 de/ica Russu/a 432 Delicatula Genere 214 deliciasus Ladarius 412 de/iciosus var hemicyaneus Lactarius 414 de/iciosus var. quietic%r Lactarius 412 de/ilei CyrophragmlUm 542 Dendrocollybia Genere 206 densifo/ia Russu/a 430 densifo/ia Lepista 0000 densissima Pteru/a 532 Denudata Sez. 354 Denudati sez. 86 Depauperatae sez. 360 depauperatus P/uteus 52 depilata Strophana 288 depilatus Xerocomus 494 depi/atus Bo/etus 494 depressum Lycoperdon 538 Dermocybe SeI. 338 Dermoloma genere 146 descissa Inocybe 368 destruens Pho/iota 294 deterrimus Lactarius 414 devoniensis Agaricus 62 dey/ii Agaricus 64 diabo/icus Cortinarius 344 diatreta C1itocybe 154 dibaphus Cortinarius 330 dichroum Ento/ma 254 dichrous Hygrophorus 118 diettrichii P/uteus 54 Diiformia sez. 182 dionysae Cortinarius 320 diosma Mycena 240 Discoidei Sez 116 discoideus Hygrophorus 116
discoxanthus Hygrophorus 112 disperso Tubaria 304 dispersum Hypholoma 280 dlsseminatus Psathyrella 396 distorto Col!ybia 212 distorto Rhodocol!ybia 212 ditopa Clitocybe 154 Domestici sez. 384 domesticus Coprinus 384 drimeia Russula 448 dryinus Pleurotus 194 dryophila Amanita 28 dryophila Col!ybia 212 dryophila Russula 456 dryophila var funicularis Col!ybia 212 dryophilus Gymnopus 212 dryophilus Xerocomus 498 dsperson Ganoderma 568 dulcamara Inoeybe 360 Dulcamara SeI. 360 dulCidulus Agaricus 68 dunalii Gyrophragmium 542 dunensis Conocybe 266 dunensis Inocybe 374 dupainii Boletus 490 duplicato Dicthyophora 548 duplicatus Phallus 548 duro Agrocybe 274 duracinus Cortinarius 350 duriusculum fo. robustum Leccinum 504 duriusculum Leccinum 504 dyophilus var. lanipes Gymnopus 212 Eburnei SeI. 110 eburneum Hebeloma 356 eburneus Hygrophorus 112 eburneus var quercetorum Hygrophorus 110 echmacea Cystolepiota 78 echinacea Lepiota 78 echinaceum Echinoderma 78 Echinatae sez. 78 echinatum Lycoperdon 536 echinocephala Amanita 42 echlnocephala f bicol!ariata Amanita 42 echinocephala var. subbeillei Amanita 42 Echinoderma genere 78 Edules Sez. 480 edulis Boletus 480 edulis f albus Boletus 480 edulis f citrinus Boletus 480 edulis var pusteriensis Boletus 480 edurum Hebeloma 358 elaiophyl!a Lepiota 74 elatior Cortinarius 312 Elatiores Sez. 312 elegans Mutinus 548
588
elegans Suillus 508 elegantior Cortinarius 336 elegantlOr var quercilicis Cortinarius 336 elegantissimus Cortinarius 332 eliae Amanita 26 ellOe var gnseovelata Amanita 26 elodes Entolma 260 elangata Psilocybe 280 elangatipes Hypholoma 280 elongatum Hypholoma 280 emetica Russula 446 emetica f. silvestns Russula 448 emetica var betularum 446 emetlCella Russula 448 Entoloma Genere 245-248 Entoloma Sez. 248 Entoloma Sottogenere 248 Epiphylli Sez. 220 epiphylloides Marasmius 220 epiphyllus Marasmius 220 epipterygia var. viscosa Mycena 238 epipterygia Mycena 238 epipterygia var. pelliculosa Mycena 238 epixanthum Hypholoma 280 Epruinatae sez. 154 equestre Tricholoma 136 Equestria sez. 134 erebia Agrocybe 276 ericaeoides Hypholoma 282 ericaeum Hypholoma 282 ericea Psilocybe 282 ericetorum Gerronema 158 erinaceum Hericium 532 erinaceus Phaeomarasmius 306 erminea Lepiota 72 erubescens Hygrophorus 114 Erubescentes Sottosez. 112 eryngii Pleurotus 194 eryngii var. ferulae Pleurotus 194 eryngii var. nebradensis Pleurotus 194 erythracephala Amanita 38 erythrapus Boletus 486 erythropus Cal!yblO 212 erythrapus Gymnopus 212 erythrapus Marasmius 212 Erythropus Typhula 532 escharaides Naucoria 376 escoriato Lepiata 80 escoriata Macrolepiota 80 esculentus Strobilurus 224 essetei Agaricus 66 Eucellulodermini sottosez. 54 euchroa Leptania 254 euchroum Entolma 254 eutheles Inocybe 370
Evelate sez. 276 evenosa Me/ano/euco 174 evernius Cortinarius 348 evosmus Ladarius 406 exa/bicons Russu/a 460 exannu/ata Conoeybe 270 excel/ens Agaricus 66 exee/sa Amanita 40 exee/sa var. spissa Amanita 40 exee/sa var. valida Amanita 40 excipu/iformis Ca/vatia 538 excariata var rubescens Macra/epiata 80 exscissa Me/analeuca 172 eyrei Me/anophyl/um 84 Faerberia Genere 196 fagi Hygrophorus 110 faginea Russu/a 456 fal/ax Cystoderma 188 fal/ax Rhodoeybe 248 farinipes Russu/a 442 Farinosi sez. 386 fascicu/are Hyph%ma 280 Fascicularia Sez. 280 lascicularis Psilocybe 280 fast/giata Inocybe 362 faustiano Russu/a 436 favrei Russu/a 456 favrei Ca/ocybe 184 favrei Lyophyl/um 184 Fayodia Genere 162 fechtneri Bo/etus 482 felina Lepiota 74 fel/ea Russu/a 444 fel/ea Xeromphalina 226 Fellemae Sez. 444 fel/eus Boletus 492 fe//eus Ty/opi/us 492 fennoscandicus Lactarius 414 ferreri Russula 438 ferrii Stropharia 288 ferrugineum Hydne//um 526 ferrugineus Xerocomus 496 festiva Phaeoca//ybia 378 fibrosa /noeybe 374 fibula Riekene//a 160 fi/amentosum Trieh%ma 130 filamentosus Paxil/us 512 fi/aris Conoeybe 270 Filipedes sez. 230 fi/opes Myeena 230 fimbriatum Geastrum 542 fimbriatum Tu/ostoma 540 fimetarius Coprinus 390 firmu/a Russu/a 452 Fistulinaceae Famiglia 570
fistu/osa Macrotyphu/a 532 flaccida Clitocybe 164 flaccida Lepista 164 flammans Pho/iota 288 Flammans Sez. 288 flammula Alnicola 292 Flammula Sottogenere 292 flammu/a Trieh%mopsis 144 Flammulaster Genere 306 Flammuloldes Sottogenere 292 flaveseens Myeena 232 Flavescentes sez. 66 flavida Flammula 292 flavlda gambosa Calocybe 184 flavida Pho/iota 292 Flavidula Sottogenere 294 flavidus Laetarius 412 flavidus Sui//us 510 flavipes Hygroeybes 96 flavispora Russu/a 432 Flavoagaricus sottogenere 66 flavoa/ba Myeena 242 flavobrunneum Tricholoma 140 flavofu/vida praetervisa /noeybe 372 flavosanguineus Bo/etus 484 flavus Suil/us 508 flowpes Agancus 60 floccipes Hydropus 214 Flocculana Genere 178 floccu/osa /noeybe 368 flos-sulphuris Leucocaprinus 86 fluens Ladarius 402 flurylSuil/us 508 foco/e Trich%ma 142 fodiens Collybia 212 fodiens Rhodoca//ybia 212 foenisecii Panaeolina 272 foenisecii Panaeolus 272 foetens Russu/a 440 foetens Camarophy//opsys 146 foetidus Marasmie//us 218 foetidus M/cromphale 218 fo/iaeea Treme//a 520 fomentarius Fomes 564 font-queri Clitocybe 150 font-queri Russu/a 470 formosa Clavaria 528 formosa Ramaria 528 formosum Ento/ma 258 fornicata Hygroeybe 98 forquignonii Lepiota 76 fracidus Chamaemyees 92 fracidus var pseudocastaneus Chamaemyces 92 fracticum Tricholoma 742 fragicolor Hygrophorus 114
Fragilipedes sez 234 frogilis Bolbitius 264 fragilis Calvatia 538 fragilis Russula 444 fragilis var. gilva Russula 444 fragiliima Mycena 236 fragrans 80letus 482 fragrans Clitocybe 156 fragrans Russulo 442 Fragrantes sez. 156 Fragrante, SeL 482 fragrantissima Russula 442 franchetii Amanita 40 froudons Inocybe 364 friabilis Amanita 32 friesii Cantharellus 524 frondosa Grifola 558 frondosophylus Cortinarius 328 frondosus Polyporus 560 fucatum Tricholoma 136 fulgens Gymnopilus 302 Fulgentes Sez. 336 Fuliginellae Sez. 240 fuligineosquarrosa Macrolepiota 80 fuliginoides Ptychogaster 556 fuliginosa Russula 430 fuliginosus Ladarius 426 fulmineus Chroogomphus 516 fulva Amanita 28 fulva f. xylophila Amanita 28 fulvella Inocybe 372 fulvella LeplOta 78 Fulvi SeL 336 fulvissimus Lactarius 420 fulvum Tricholoma 140 fumosa Clavaria 530 fumosum Lyophyllum 182 funariophilum Hebeloma 356 Fungosi Sez. 512 furcoto Russula 434 furfuracea Tubaria 304 furfuracea Naucoria 304 furnoceo L/macella 44 fusco Russula 436 fuscovinacea Lepiota 76 Fuscovinaceae sez. 76 fuscoviolaceum Trichaptum 568 fus/pes Collybia 212 fusipes Gymnopus 212 fus/pes Cymnopus 212 fusipes Hebeloma 358 Fusispore Sez. 72 galericolor Omphalina 156 galericulata Mycena 232 Galerina Genere 296-298
590
Galerina Sottogenere 300 galeroides Pluteus 52 gallica Coriolopsis 562 galochroa Russula 436 galochroides Russula 436 galopus Mycena 238 gambosa Calocybe 184 gambosum Lyophyllum 184 gombosum Tricholoma 184 Gamundia Genere 162 gangraenosum Lyophyllum 180 Ganodermataceae Famiglia 568 gausapata Inocybe 368 gausapatum Tricholoma 132 Gau\iera Genere 550 geaster Sc/eroderma 544 Geastrum Genere 542 gelatinosum Tremellodon 520 gelatinosum Pseudohydnum 520 gemina Rhodocybe 246 gemmata Amanito 24 gemmatum Lycoperdon 536 Genere flammullna 224 Genere Xeromphalina 226 Genere Xerula 205-226 gennadii Agaricus 62 gennadii sspmicrosporus Agaricus 62 gentilis Aureoboletus 478 geogenia Hohenbuehelia 196 geophylla Inocybe 368 geophylla Inocybe var. /ilacina 368 georgÌ! Lyophyllum 184 georgÌ!i Tricholoma 184 geotropa Clitocybe 148 geraniolens Alnicola 376 Gerronema Genere 158 gibba Clitocybe 148 gibbosa Trametes 562 g/gantea Clitocybe 176 gigantea Langermannia 538 giganteus Leucopaxillus 176 giganteus Meripilus 560 gigaspermum Hebeloma 358 gilberti Amanita 36 gilberti f. subverna Amanita 46 gilva Lepista 164 Gilvoideae seL 148 gioiosa Amanita 24 glandulosa Exidia 520 glaucescens Cortinanus 334 glaucescens Ladarius 428 glaucocana Lepista 166 glaucoconus Rhodopaxillus 166 Glaucopodes Sez. 320 glaucopus Cortinarius 320
gliocye/us Hygrophorus 112 globispora Russula 450 Globulares sez. 222 globularis Marasmius 222 glutinipes Hygrocybe 108 glutlnipes var rubra Hygrocybe /08 glutinopallens Lactarius 406 Glutinosae sez 98 Glutinosi Sez 402 glutinosus Gomphidius 516 glyciosmus Lactarius 416 godevi Inocybe 366 Gomphaceae Famiglia 528 Gomphidius Genere 514 gonophyllus Coprinus 390 gossypina Psathyrella 398 gracilenta Lepiota 82 gracilior Amanita 42 gracilior varo beilleioides Amanita 42 gracilipes Fayodia 162 grocilis f corrugis Psathyrella 392 gracilis Psathyrella 392 gracillima Russula 450 gramlnea Calerino 298 grammicolor Russula 438 graminum Marasmius 220 grammopodia Me/anoleuco 170 grammopodia varo obscura Melanoleuco 170 grangeì Lepiota 78 Granulati Sez. 510 Granulati Sez 508 granulatus Pluteus 52 granulatus Suillus 508 granuloso Lepiota 190 granuloso Naucoria 306 granulosum Cystoderma 190 granulosus Flammu/aster 306 grato Russula 442 graveolens Calocybe 784 graveo/ens Russula 456 grevillei Suillus 508 grisea Russula 436 griseascens Russula 446 Griseinae Sottosezione 436 griseoli/acina Inocybe 366 griseovelata Inocybe 368 griseovirens Lepiota 78 griseum LeCCInum 504 groanense Tricholoma /30 groegeri Hebeloma 358 gummosa Pholiota 290 Gummosae Sez. 290 guttata Limacella 44 guttulatus Panaeolus 272 Gymnopilus Genere 296-302
Gymnopilus Sottogenere 302 Gymnopus Genere 202-208 gypsea Mycena 276 Gyrodon Genere 476 Gyrophragmium Genere 542 Gyroporus Genere 478 hadriani Phallus 548 haemacta Inocybe 366 haematopus Mycena 238 haematospermum Melanophyllum 84 haemorroidarius Agaricus 64 Hammophilae sez. 392 hariolorum Collybia 2/0 hari%rum Gymnopus 210 Hebeloma Genere 310-352 Hebeloma Sez. 352 Hebeloma Sottogenere 352 hebes Entolma 252 hedrychii Hygrophorus 112 heimii Inocybe 360 heinemmanii Leucocoprinus 86 helios Russula 466 helobia Hygrocybe 104 helvelloides Tremiscus 520 helvelloldes Cuepima 520 he/veola Lepiota 74 helveticus Chroogomphus 516 helvola Ciavulinopsis 530 helvus Lactarius 416 Hemerobii sez. 382 hemerobius Coprinus 382 hemichrysus Buchwaldoboletus 492 hemichrysus Pulveroboleus 492 hemimsus f sphaerocephalus Buchwaldoboletus 492 Hemimycena Genere 203-216 Hemlpholiota Sottogenere 294 hemlsulphureum Tricholoma 730 hepatico Fistulino 570 hepatica Omphalina 158 hepaticus Lactarius 418 hephemeroides Coprìnus 386 herbarum Crepidotus 308 hercymcus Cortinarius 338 Hericiaceae Famiglia 532 heterochroma Amanita 22 heteroe/ita Pholiota 294 heterocystis Galerina 298 heterophylla f adusta Russula 434 heterophylla Russula 434 Heterophyllae Sez. 434 Heterophyllae Sottosezione 434 Heterophyllidia Sottogenere 434 hetieri Cystolepiota 84 hetieri Hebeloma 358 hiemale Hebeloma 354
illudens Ompholotus 196 iIIyricus Ladarius 406
Hiemalis Sez. 242
hiemalis Mycena 242 higlandensis Pholiota 292 hillieri Cortinarius 346 hinnuleus Cortinarius 348 hirsutum Stereum 554 hirsutus Cyathus 546 hirtipes Entolma 252 hirtosquamulosa Psathyrella
Imbricata sez. 138
394
Hispidoderma sez. 52
hispidus Inonotus 570 hobsonii Clitopilus 246 Hohenbuehella Genere 196
holopus Leccinum 500 holosericeusLeucoagaricus 92 homemannii Stropharia 288 hortensis Agaricus 62 hortensl5 Psalliota 62 hudsonii Marasmius 220 humicola Cortinarius 342 humolens Cortinarius 336 hyacinthinus Hygrophorus 120 Hydnaceae Famiglia 526
hydrogramma C1itocybe 156 hydrophlla Psathyrella 396 Hydrophilae sez. 394 Hydropus Genere 214 Hygroclitocybe sez. 148 Hygrocybae Sez. 104 Hygrocybe genere 94-96 Hygrocybe Sottogenere 104 Hygrocyboldeae sez. 238
imbricatum Tricholomo 138 imbricatus Sarcodon 526 impatiens Coprinus 382 Impatiens Psathyrella 382 imperiole Cotathelosma 178 imperialis Biannullana 178 impolitus Boletus 494 impolitus Xerocomus 494 impudica Collybia 2/0 impudicus Agoricus 64 impudicus Gymnopus 2/0 impudicus Phallus 548 inomoeno Russulo 440 Inamoena sez. 128
inamoenum Tricholomo inaurata Amanita 32 incanum Entolma 256 inclinoto Myceno 232
128
Indoientes Sez. 434 Indusiata Sez. 352 Infradi Sez. 324
infradus Cortinarius 324 infumata C1itocybe 180 infumotum Lyophyllum 180 infundibiliformis Clitocybe 148 Infundibuliformes sez. 148
ingrata Hygrocybe
98
Ingratae Sez. 440 Ingratula Sottogenere 440
hygrocyboldes Fayodia 162 hygrocyboides Gamundio 162
ininquilina var crabula PSllocybe innocua Russula 450
Hygrometrici Sez. 220
Inocephalus Sottogenere 258 Inocybe Genere 311-360 Inocybe Sottogenere 364 Inocybium Sottogenere 364
hygrometricus Astraeus
546
Hygrophoropsis Genere 514 Hygrophorus Genere 95 -110 Hygrophorus Sez. 110 Hygrophorus Sottosez. 110 Hygrotrama genere 146 Hymenochaetaceae Famiglia 570 Hypholoma Genere 278-280
hypothejus Hygrophorus
118
HYPslzygus Genere 186
hysginus Ladarius 404 hystrix Inocybe 366 ichnusanus Xerocomus 494 Ichorali Sez. 422
ichoratus Ladarius 424 ignivolvato Lepiota 72 ilicis Russula 438 ilicis Ladorius 404 illinito Limocello 44 illoto Russulo 442 592
inodora CollyblO 2/0 inodorum Mieromphale 2/0 inodorus Gymnopus 2/0 inodorus Marasmius 2/0 inopiliforme Entolma 248 inomoto Clitocybe 152 Inornate Sez. 152 Inosperma Sottogenere 360
inquilina Psilocybe 284 inslgnis Coprinus 388 insignis Russula 442 insignissimo Inocybe 364 insipida Hygrocybe /02 integerrimus Cortinarius 312 integra Russulo 460 integrello Delicatulo 214 Integriforminae Sottosezione 456
284
Integroidinae SottoseIione 466 intermedio Hygrocybe 104 Intermedia Russula 452 intermedius C1ltopilus 246 intermedius Ladarius 410 intruso Conocybe 268 inunda Stropharia 286 inverso Lepista 164 involutus Paxillus 512 iodiolens Mycena 230 ionides Calocybe 186 lonides Lyophyl!um 186 lomdes Rugosomyces 186 ionidicolor Leucoagaricus 88 ionocholora Russula 436 irina Lepista 166 inrlUs Rhodopaxillus 166 iris Melanoleuca 172 irrigato Hygrocybe 98 irrorata Lepiota 92 irrorata Lepiotella 92 Ixocomus Genere 506 jahnii Pholiota 290 jasonis Cystoderma 188 jennyae Phaeocollybia 378 joachimii Tricholoma 136 josserandi Lepiota 74 josserandii Tricholoma 130 jubatum Entolma 260 juncinum Entolma 252 juniperina Russula 452 junonius Gymnopilus 304 junquillea Amanita 24 junquì/lea f. amici Amanita 24 junquillea f graolis Amanita 24 junquil!ea f pallida Amanita 24 lunquil!ea f vemalis Amanita 24 lunquil!ea va, coriaceo-annulata Amanita 24 lunquillea va, exannulata Amanita 24 junquilleus Boletus 488 lurana Inocybe 364 kalchbrenneri Pseudoomphalina 162 karstenii Hygrophorus ilO konradii Craterel!us 524 konradii Lepiota 82 konradii Macrolepiota 82 KrombholIiella Genere 500 krombholzii Russula 444 kuehneri Inocybe 370 kuehneri Lactarius 416 kuehneri Melanoleuca 172 kuehneriana Collybia 212 Kuehnerianus Loctarius 426 Kuehneromyces Genere 294 kunzei Ramariopsis 530
laanii Coprinus 384 Laccaria Genere 124-168 laccata Laccaria 168 laccata va, bicalor Laccaria 168 lacero Inocybe 368 lacera varo he/obta Inocybe 368 lacera var. hetrospora Inocybe 368 lacera va, regularis Inocybe 368 Lacerae seI. 368 lacerata C1itocybula 160 lacerata Collybia 160 lacmus Hygrocybe 96 lacrymabunda Psathyrella 392 lacrymans Serpula 554 Lacrymaria Sottogenere 392 Lactarioides SeI. 432 Lactarius Sottogenere 428 Lactarius Genere 399-402 lactea Amanita 32 lactea Conocybe 268 ladea Hemimycena 216 loctea Mycena 216 Lactiferae SeI. 364 Lactifluus SeI. 426 Lactlfluus Sottogenere 426 Lactipedes seI. 238 lacunarum Ladarius 418 laeta Russula 462 laeta Hygrocybe 100 Laeticolores SeI. 330 laeve Crucibulum 546 laevigata Mycena 236 Laevipedes seI. 212 laevis Galerina 298 Laevistipedes seI. 80 lagopus Coprinus 390 lakei Bo/etinus 506 lakei Suillus 506 lakei var. calabrus Suillus 506 lampropus Entolma 254 Lanatuii seI 390 langei Russulo 434 langei Agoricus 64 langei Ciltocybe 154 Langermannia Genere 538 lanipes Agaricus 64 lanzonii Leucocoprinus 86 largus Cortinarius 322 laricina Russula 472 Laricinae SottoseIione 472 laricinus Suillus 506 Larigni SeI. 506 lascivum Tricholoma 128 latitabundus Hygrophorus 118 laurocerasi Russula 442
Leccinum Genere 475-500 Leccinum Sez. 502 leiocephalus Coprinus 382 lenta C1itocybula 160 lenta Pholiota 292 /enticu/aris Limace//a 44 Lentinellus Genere 200 Lentinus Genere 198 leoninus Pluteus 52 leonis Ladarius 4/0 leonis Xerocomus 494 lepida Hygrocybe 102 lepida Russula 462 lepida var a/ba Russu/a 462 Lepidella sez. 42 Lepidella Sottogenere 34 lepideus Lentinus 198 /epideus Neo/entinus 798 lepidum Leccinum 504 Lepiota genere 57-72 lepiotoides Amanita 36 Lepista Genere 124-164 Lepista Sotto genere 164 /epistoides C/itocybe 176 lepistoides Leucopaxi/lus 176 Leprocybe Sez. 342 leptocephala Mycena 236 Leptonia Sez. 254 Leptonia Sottogenere 254 leptophy/la Mycena 242 Leucoagaricus Genere 59-88 Leucoagaricus sez. 88 leucoblema Inocybe 360 Leucocoprinus genere 58-86 Leucocoprinus sez. 86 Leucocortinarius genere 144 leucogala galopus Mycena 238 leucomelaena Boletopsis 526 Leucopaxillus Genere 124-176 Leucopaxillus Sottogenere 176 leucophaeo-i/icis Hygrophorus 116 leucophaeatum Lyophy/lum 180 leucosarx Hebeloma 356 leucotephra Psathyre/la 396 leucothites Leucoagaricus 92 Lichenomphalia Genere 158 /ignico/a Buchwa/dobo/etus 492 lignyotus Ladarius 426 lilacea Lepiota 76 Ii/acea Russula 462 Lilaceinae Sez. 462 Lilaceinae Sottosezione 462 liIacina Ca/vatla 538 Lilacinae sez. 366 /i/aonoprwrlGtus Canthare//us 524
594
Ii/acinus Ladarius 418 Limacella genere 44 Limacella sez. 44 /imacinus Hygrophorus 778 Limonii Sez. 342 limonius Cortinarius 342 lindtneri Hygrophorus 116 /indtneri var carpini Hygrophorus 776 liquiritiae Gymnopilus 302 littoralis Leucoagarcus 88 /ivescens Russu/a 442 lividoalbum Entolma 252 /ividoocraceus Cortinarius 372 lividopa/lescens Amanita 30 lividum Entolma 248 lividum Lycoperdon 536 /ividus Bo/etus 476 lividus Gyrodon 476 lonati Gamundia 162 longicaudum Hebeloma 3560 /ongipes Oudemansie//a 226 /ongipes Co//ybia 226 /ongisporum Cystoderma 188 loricatum Lyophy/lum 182 /oveiana Vo/varia 48 lubrica Pholiota 292 Lubricae sez. 44 lucidum Ganoderma 568 lucifera Pholiota 294 lucorum Hygrophorus 118 Luculentae sez. 234 lugubis Phaeoco/lybia 378 lunde/lii Crepidotus 308 lunde/lii Russula 452 lupinus Boletus 490 /upu/etorum Marasmius 224 Luridi Sez. 486 luridum Tricholoma 136 luridus Boletus 486 luridus Ladarius 412 /uridus var erythroteron Bo/etus 486 /uridus var primu/ic%r Bo/etus 486 /utea Russu/a 466 luteoeupreus Boletus 490 luteolus Crepidotus 308 /uteo/us Rhizopogon 550 /uteonitens Psi/ocybe 286 luteonitens Stropharia 286 /uteo-o/ivascens Ca//istisporium 744 Luteoscabra Sez. 504 luteotacta Russula 450 luteovirens Floccularia 178 /utescens Canthare//us 524 lutescens Cratere/lus 524 /utescens nanus P/uteus 54
/uteu/us Lactanus 426 luteus Suillus 512 luteus var. albus Suillus 512 lutosus Agaricus 68 /uxurians Collybia 210 luxurians Gymnopus 210 Iycaperdoides Asterophora 188 /ycoperdoides Nycta/is 188 Lycoperdon Genere 536 Lyophyllum Genere 126-180 Lyophyllum sez. 180 Machrocystidia Genere 190
macrocephalum Porpoloma macrocepha/us Leucopaxillus
maura Myxomphalia 162 mauretanica Hemimycena 216 mauretanica var cystid/ota Hem/lnycena maximum Lycoperdon 538 mediaflavus Leucocoprinus 86 mediterranea Oudemensiella 226 mediterranea Xerula 226 mediterraneensis Suillus 508 mediterranensis Ladarius 406 mediterraneus Gomphidius 516 mediterraneus Hydropus 226 medullata Russula 438
178
Megacollybia genere 224
178
meinhardii Cortinarius 330 melaleuca Melanoleuca 174 me/aneus Boletus 500 melanocephalum Geastrum 544 me/anocephalus Trichaster 544
Macrolepiota genere 58-80 Maerolepiota sez. 82
macrorhizus Leucoagaricus 88 macrosporus Agaricus 66 macrosporus Melanogaster 550 macu/ata Col/ybia 206 maculata Inocybe 364 maculata Mycena 232 maculata Rhodocallybia 206 maculata Russula 450 macu/atus Gomphidius 516 magnispora Lepiota 72 magnivo/vata Amanita 30 mairei Amanita 30 mairei Lactarius 408 mairei Russula 446 major minutiss/lnus P/uteus 54 malachius Cortinarius 346 malençonii Hebeloma 352 maleolens Agaricus 62 malicorius Cortinarius 340 mammiforme Lycaperdon 536 Mappae sattosez. 38 Marasmlellus Genere 203-218
marasmioides Marasmius 272 Marasmius Genere 204-220 Marasmius sez. 220
marehii Hygrocybe 102 marginata angu/ilw 564 marginata Galerina 300 marginata Psilocybe 280 Marginatae sez. 372
marginatum Hypholoma 280 marittima /nacybe 374 marriagei Leucaagaricus 88 marzuolus Hygrophorus 120 mastoidea Lepiota 82 mastoidea Macrolepiota 82 mastrucata Hohenbuehelia 196 matsutake Tricholoma 142 maura Fayad/o 162
Melanogaster Genere 550 Melanoleuca Sottogenere 174 Melanoleuca Genere 124-170 Melanophyllum Genere 84
melanopus Polyporus 560 melanotricha Xerula 226 melanotrichus Leucoagaricus melanotus Cortinarius 342 melanoxeros Canthare//us 524 melanoxeros Craterellus 524 melanthina Psathyrella 394 me/asperma Psilocybe 286 melasperma Stropharia 286 meleagris Agaricus 70 meliigena Mycena 230 melinoides Alnicola 376 melizeus Hygrophorus 110 mel/ea Armi/aria 164 mel/ea Armil/ariella 764 mellea C1itocybe 164 mellea Rickenella 160 melliolens Russula 456
88
Melliolentinae Sottosezione 456
melzeri Russula 470 menieri Agarieus 70 merdaria Psilocybe 282 merdicala Psilocybe 282 meridionale Scleroderma 544 mesenterica Tremella 520 mesenteriea Auricularia 520 mesophaeum Hebeloma 352 mesospora Russula 452 messapica Russula 472 Messapicae Sez. 472
metapodium Porpoloma 178 metata Mycena 232 methacroa C1itocybe 154
216
metrodii Ripartites 168 micacea Camarophyllopsys 146 Micacei sez. 386 micaceus Coprinus 386 Micaceus Sottogenere 384 micheneri Lentinellus 200 micrompholis Lepiota 74 MIcrosporae sez. 108 Microspore Sez. 274 miniata Hygrocybe 100 Minores Sez. 68 minutula Russula 464 mitis Panellus 200 mitis Pleurotus 200 mitissimus Ladarius 420 Mixtae Sez. 266 mixtilis f. aurota Inocybe 374 mixtilis Inocybe 374 Mixtini sottosez. 54 moelleri Agaricus 70 moellerianus Agaricus 60 moenne-Ioccozii Cortinarius 326 molesta Agrocybe 274 molle Leccinum 502 molle Lycoperdon 536 mollis Crepidotus 308 molybdites Chlorophyllum 82 molybdiles Macrolepiota 82 monspeliensis Russula 438 montana Bondarzewia 568 montana Psilocybe 284 moravicus Xerocomus 494 morchellaeformis Gautiera 550 morgani Hygrophoropsis 514 morgani Lepiota 82 mortuosa C1itocybe 154 moseri Conocybe 268 mougeotii Entolma 256 mucida Oudemansiella 226 mucifloides Cortinarius 312 mucosus Cortinarius 314 mucronella Hygrocybe 104 muelleri Pholiota 290 multicolor Russula 464 multifida Pterula 532 Multiformes Sez. 318 multiformis Cortinarius 378 multipedata Psathyrella 398 mundula Rhodocybe 248 muricata Naucoria 306 muricatus Flammulaster 306 munnacea Hygrocybe 98 munnella Volvaria 48 murinella Volvariella 48 murinus Pluteus 52
596
muscaria Amanita 22 muscaria f europea Amanita 22 muscaria f. f1avivolvata Amanita 22 muscaria f gussowi Amamta 22 muscana f puella Amanita 22 muscaria var alba Amanita 22 muscaria varo aureola Amanita 22 muscaria var. formosa Amanita 22 muscaria var. formosa Amanita 22 muscaria var. fuligineoverrucosa Amanita 22 muscaria var. inzengae Amanita 22 mustelina Russula 434 Mutabilis Kuehneromyces 294 mutabilis Pholiota 294 Mutinus Genere 548 Mycena Genere 228-230 Mycena sez. 232 Mycenastrum Genere 540 Mycenella Genere 214 Mycenopsis Sottogenere 298 myomyces f argentatum Tricholoma 732 myomyces Tricholoma 132 myosura Baeospora 224 Myriostoma Genere 544 Myxacium Sez. 314 Myxacium Sottogenere 312 Myxocybe Sottogenere 352 Myxomphalia Genere 162 nana Russula 446 nanceiensis Cortinarius 336 nanceiensis var. bulbopodius Cortinarius 336 nanum Ceastrum 542 nanusLaaanus 404 napipes Inocybe 370 narcoticus Coprinus 384 naucina Lepiota 92 naucinusLeucoagaricus 92 nauseosa Melanoleuca 174 nauseosa Russula 472 nauseuseosum Tricholoma 142 nebulans Clitocybe 766 nebulans falba Lepista 766 nebularis Lepista 166 necator Lactarius 402 Nematoloma Genere 280 nemorensis Cortinarius 322 nemoreus Hygrophorus 114 Neohygrocybe Sez. 98 niger Phellodon 526 nigrescens Boletus 504 nigrescens Boviata 540 nigrescens Hygrocybe 706 nigricans Russula 430 Nìgricantinae Sez. 430 mgrofloccosus Pluteus 50
nigromorginotum Trich%mo 132 niphoides Entolma 250 nitellina Rhodocybe 246 nitida Russula 472 nitidum Entolma 250 nitioso Hygrocybe 98 nitrato Hygrocybe 98 nivalis Amanita 32 niveo Hygrocybe 96 niveipes Mycena 234 niveolutescens Agaricus 68 nivescens Agoricus 66 niveus Coprinus 386 nobi/is Russu/o 446 Nolanea Sottogenere 252 Nolanidea Sez. 248 nuda Lepista 166 nudum Rhodopoxi//us 166 nueschii Suil/us 508 nurog/co f h%xontho Russu/o 458 nuragica Russula 458 Nyctalis Genere 188 obbata Pseudoclitocybe 160 obledabilis Inocybe 372 obrusseo Hygrocybe 100 obscuro Lepioto 78 obscuro Russu/o 466 obscuratus Ladarius 424 obsoleto Clitocybe 156 obsoleto lnocybe 362 obtextus Rhizopogon 550 obtusata Psathyrella 398 obtusus Cortinarius 350 ochracea Calocybe 184 ochraceomaculata Amanita 28 ochroceum Lyophy//um 184 ochraceum Steccherinum 554 ochroleuca Perenniporia 566 ochroleuca Russula 454 Ochroleucinae Sottosezione 454 ochrospora Russula 436 oc/or Co//ybio 212 ocior Gymnopus 212 odora Clitocybe 152 odora f. alba Clitocybe 152 odoro f vindis C/Jtocybe 152 odora Ripartites 168 Odorae Sez. 152 odorata Russula 470 odoratum Gloeophyllum 564 odoratus Cortinarius 332 odorifer Cortinarius 332 odorifer f /uteo/us Cortinonus 332 o/eorio Clitocybe 196 olearius Omphalotus 196
Olentes Sez. 420 olida Hygrophoropsis 514 olida Mycena 242 olidus Cortinarius 316 olivacea Russula 468 Olivaceinae SottoseZIOne 468 olivaceoalbus Hygrophorus 118 olivaceofuscus Cortinarius 340 Olivaceoumbrini sez. 118 Ollvaceoumbnni sottosez. 118 olivascens Callistosporium 144 o/ivoscens Mocro/epioto 82 olivascens Russula 464 olivascentium Cortinarius 334 o/ive//us ùlfrodus Cortinorius 324 olia Cyathus 546 omphaliformis Lactarius 424 Omphalina Genere 123-156 omphalodes Lentinellus 200 Omphalotus Genere 196 oniscus Ompholina 158 oreades Marasmius 222 areino Russu/o 456 Orellani Sez. 344 orellanus Cortinarius 344 oricholceus Cortinarius 334 orirubens Tricholoma 134 oseconus Agoricus 66 ostoye Armillaria 164 ostreatus Pleuratus 194 ovatocystis varo lanuginosa Inocybe 372 ovina Hygracybe 98 ovinus Albatrellus 572 Ovisporae sez. 74 ovoidea Amanita 38 oxydobile LeccùJUm 502 pachydon Spongipellis 558 pachyvolvata Amanita 30 paleaceus Cortinarius 350 po//escens Bo/etus 482 pallida Galerina 300 pallida Ramaria 530 Pallidini Sottosez. 110 po//idosporo Russu/o 432 po//idum Hebe/omo 352 pallidus Ladarius 404 palmata Thelephora 528 palmatus Rhodotus 198 paludosa Galerina 298 paludosa Agrocybe 274 paludosa Russula 456 palustre Lyophyllum 184 po/ustns Tephrocybe 184 pampeanus Agaricus 60 Panaeolus genere 263-270
Panellus Genere 200
panaeulus Lepista 166 pantherina f. subcondida Amanita 24 pantherina f abietum Amanita 24 pantherùw f albida Amanita 24 pantherina Amanita 24 panuoides Paxillus 514 panuaides Tapinella 514 Panus Genere 198
papilianaeeus Panaealus 270 paradoxa Lep/sta 176 paradoxus f cutefractus Leucopaxillus 176 paradaxus Leucopaxillus 176 Paraincrustatae Sez. 460 Paraintegrinae Sez. 458 Paraleplsta Sotto genere 164 para~ucaAsrerophora m8 parasitico Nycta/is 188 parasiticum Entolma 260 parasiticus Xerocomus 494 parasuaveolens Cortinarius 328 parazurea f. dibapha Russula 436 parazurea Russula 436 pardalotum Tricholoma 130
Pardlnlcutis sez 130
pardinum Tricholoma 130 parodorata Russula 470 parvula Vo/variella 48 pasqua Russu/a 456 Patibiles Sez. 322
peronata Collybia 2/0 peronatus Gymnopus 210 perp/exa Cysto/epiOta 78 perplexa Lepiota 78 perp/exum Echinoderma 78 persicina Russula 450 persicolor Calocybe 186 persic%r Hygrohporus 114 persic%r Lyophyllum /86 persic%r Rugosomyces 186 persistens Hygrocybe 106 persistens var. konradii f. subglobispora Hygrocybe 106 persistens var. konradii Hygrocybe 106 persoomi Bo/etus 480 persoonii Hygrophorus 118 petaloides Psathyrella 396 pes-coprae Albatrellus 572 pes-coprae Porpoloma 178 pes-coprae Trich%ma 178 pessundatum Tricholoma 140 petaloides Hohenbuehelia 196 petasatus Pluteus 50 petiginosa Inocybe 374 Petiginosae sez 374 Phaeocollybla Genere 311-378
phaeocom/s /nocybe 366 phaeodisco /noeybe 368 phaeodisco Macrolepiota 80 Phaeogalera Genere 300 Phaeolepiota Genere 190
patouillardii Inoeybe 3640 patricius P/uteus 50
phaeoleuco Inocybe 370
Paxillus Genere 512
phaeophtalma C1itocybe 156 pha/aenarum Anellaria 272 phalaenarum Panaeolus 272 Phalloideineae sez. 34 phalloides Amanita 34 phalloides Battarrea 542 phalloides varo alba Amanita 34
perunatoides Russula 442 pedemontana Crinipellis 218 Pediadeae Sez. 274
pediades Agrocybe 276 pelargonia Russula 450 pe/argonia var citnrwvirens Russu/a 450 pelianthina Myeena 240 pelletien Phylloporus 500 pelletieri Xerocomus 500 pellitus Pluteus 50 penarius Hygrophorus 110 penetrans Gymnopilus 302 pennata Psathyrella 398 Pennatae sez. 394
pequinii Agaricus 62 Percomes Sez. 336
percomis Cortinarius 336 perennis Coltricia 570 pergamenus Lactarius 428 per/ata Inocybe 362 per/atum Lycoperdon 536 permagnificus Boletus 488
598
Phaeomarasmius Genere 306
Phallus Genere 548 Phlegmacium Sez. 316 Phlegmacium Sottogenere 316
phlyctidosporus Coprinus 390 phoeniceus Cortinarius 340 pholideus Cortinarius 350 Pholiota Sottogenere 288 Pholiota Genere 279-288 Pholiota Sez. 288 Pholiotina Sez. 268 Pholiotina Sotto genere 268
phyllophila C1itocybe 152 Phylloporus Genere 500 Picacel sez. 390
picoceus Coprinus 390 piceae Hygrophorus 110
picinus Lactarius 426 picreus Gymnopilus 302 pierrhuguesil Chalciporus 478 pilatiana Lepiota 90 pilatianus Leucoagaricus 90 pilatianus Leucocoprinus 90 pilatianus var. subrubens Leucoagaricus 90 pilatianus var. rimosovelatus Leucoagaricus 90 pilatianus var. salmoneophyllus Leucoagaricus 90 pilosella Mycena 236 pilosella Conocybe 268 Pilosellae Sez. 266 Piloselli sez. 90 piluliformis Psathyrella 396 pinguipes Leucoagancus 88 pini Phellìnus 570 pinicola Fomitopsis 564 pinicola Boletus 480 pinophilus Boletus 480 piperatus Ladarius 428 piperatus Chalciporus 478 Piperites Sottogenere 402 Plperites Sez. 408 Pisolithus Genere 546 pistillaris C1avariadelphus 530 placidus Suillus 510 placomyces Agaricus 70 plathyphylla Megacollybia 224 pleurotelloides Clitopilus 246 Pleurotus Genere 192-194 plicatilis Coprinus 382 Plinthogali Sottogenere 424 plorans Suillus 0000 Plorantinae Sez. 432 plumbea Bovista 540 plumbeitincta Conocybe 268 plumbeus Lactanus 402 Pluteus genere 46-50 Pluteus sez. pag 50 podospileus Pluteus 54 poetarum Hygrophorus 114 poikilochroa f. eliochroma Russula 444 poikilochromus Boletus 488 poliocnemis Pluteus 54 poliopus Entolma 258 politoinaequalipes Melanoleuca 172 polychroma Russula 460 Polychromae Sez. 454 polygramma Mycena 236 Polyporaceae 5.1. 566 polyrhizum Sc/erodermia 544 polytrichi Hypholoma 280 polytrichi Psilocybe 280 ponderosa Amanita 36 ponderosus Lentinus 198
ponderosus Neolentinus 198 popinalis Rhodocybe 248 populina Psathyrella 394 populinum Tricholoma 140 populnea Hemipholiota 294 populnea Pholiota 294 porninsis Lactarius 408 porosporus Xerocomus 498 Porphyrellus Genere 476 porphyria Amanita 38 porphyrizon Agaricus 68 porphyrophaeum Entolma 260 Porphyrospora Sez. 354 porphyrosporum Hebeloma 358 porphyrosporus Porphyrellus 476 Porpoloma Genere 126-178 porrinensis Amanita 34 portentosum Tricholoma 136 postiana Russula 464 pouzarianus Pluteus 50 pouzarianus var. albus PlutelJs 50 Pouzerella Sottogenere 260 praeclaresquamosus Agaricus 70 Praecoces Sez. 274 praecox Agrocybe 274 praecox var. sphaleromorpha Agrocybe 274 praestans Cortinarius 320 praetervisa Inocybe 372 praetervisa Russula 442 prasinus Cortinarius 334 pratense Vascellum 538 pratensis Hygrocybe 96 pratensis Psilocybe 284 pratensis var. donadinii Hygrophorus 96 pratensis var. pallida Hygrocybe 96 primus Pluteus SO prinophila Russula 458 procera Macrolepiota 82 procera var. fuliginosa Macrolepiota 82 procera var. pseudoolivascens Macrolepiota 82 procera var. permixta Macrolepiota 82 Procerae sez. 82 prolixa Collybia 212 prolixa Rhodocollybia 208 provencalis Cortinarius 328 proxima Amanita 38 proxima Laccaria 168 pruinatus Xerocomus 496 pruinatus Boletellus 496 pruinosa C1itocybe 150 prunuloides Entolma 248 prunulus Clitopilus 246 Psalliota genere 60 psammobrunnea Inocybe 370 psammopus Tricholoma 138
Psathyra Sottogenere 394 Psathyrella Genere 381-392 Psathyrella sez. 392 Psathyrella Sottogenere 392 psathyrobtusus Cortinarius 350 pseudoacerblls Lepista s 176 pselldoaeruginea f. galochroa Rllssllia 436 pseudoaeruginea Russu/a 436 pseudoa/bum Trich%ma 128 Pseudoamyloideae sez 84 Pseudoboieti Sez. 494 Pseudoclitocybe Genere 160 pseudoclusilis Fayodia 162 pseudoclusilis Camundia 162 Pseudocoprinus Sottogenere 382 pseudocortico/a Mycena 230 pseudocrassus Cortinarius 338 pseudocunelfolium Dermolomo 146 pseudocyamtes Cortinarius 348 pseudograci/is Psothyrello 392 Pseudohygrocybe Sottogenere 98 pseudoimpo/ito Russu/o 470 pseudointegra Russu/o 468 Pseudolyophyllum Sez. 154 Pseudoiyophyllum sottogenere 154 pseudonidtfans Tricholoma 140 Pseudoomphalina Genere 162 pseudopratensis Agoricus 70 pseudoregolis Amanita 22 pseudoregius Bo/etus 482 pseudoroberti Pluteus 50 Pseudostropharia sez. 394 Psilocybe Genere 278-282 Psilocyboides sez. 280 psittacina Hygrocybe 100 psittocino vor. perp/exo Hygrocybe 100 pterosporus Lactarius 424 ptychogoster Postio 556 pubescens Trametes 562 pubescens Conocybe 266 pubescens Crepidotus 308 pubescens Lactorius 408 pudens Xeru/o 226 Pudorini Sez. 112 Pudorini Sottosez. 114 pudorinus Hygrophorus 114 puelloris Russu/o 468 puelloris Mocro/epioto 80 puellu/a Russu/a 470 pulchella Russula 450 pulchrotindus Bo/etus 492 pulchrum f. fuscodiscum Leccinum 500 pu/chrum Leccinum 500 pu/monarius P/eurotus 194 Pulveroboletus Genere 492
600
pu/veru/entus Bo/etus 484 pulverulentus Xerocomus 484 pumila Russu/a 446 pumi/um Hebe/omo 354 punctatus Phellinus 570 puniceo Hygrocybe 102 pura f. o/bo Myceno 240 pura f. /uteo Mycena 240 pura Myceno 240 pura var rosea Mycena 240 purpurascens Cortinorius 326 purpurascens Hygrophorus 114 purpurellus Agoricus 68 purpureorimosus Leucoagaricus 90 purpureum Chondrostereum 554 purpureus Boletus 490 purpureus Boletus 490 pusilla Vo/variella 48 pusillum Hebe/omo 354 pustu/otus Hygrophorus 120 putida Tephrocybe 184 putidum Lyophyllum 184 pygmeo Psothyrello 396 pyriforme Lycoperdon 536 pyriodora /nocybe 364 pyrogo/us Lactarius 402 pyrophi/um Hebe/omo 356 pyrotricha Lacrymaria 392 pyrotricho Psothyrello 392 pyxidata Ciavicorona 532 pyxidata Ompha/ina 156 pyxidatus Artomyces 532 que/etii Amanita 40 que/etii Russu/a 448 que/etii Bo/etus 486 que/etii Hygrophorus 114 que/etli var dlscolor Boletus 486 que/elii var lateritius Boletus 486 que/etii varo rubicundus Bo/etus 486 quercetorum Hebe/omo 358 quercetorum Hygrophorus IlO querci/icis Cortinorius 336 quercino Deodo/eo 564 quercina Peniophora 554 quercinum Leccinum 502 quetic%r Lodarius 412 quieto Hygrocybe 100 quietus Lodorius 418 racemosa Collybia 206 rachodes Macro/epiota 80 rachodes var hortensls Macrolepioto 80 rochodes vor bohemico Mocrolepioto 80 radians Coprinus 384 radiata Hygrocybe 96 radicans Coprinus 384
radicans Boletus 484 radicato Collyblo 214 radicato Oudemonsiello 226 radicato Xerulo 226 rodicatus Agoricus 70 rodlcelloto C1ilocybe 150 radicoso Psilocybe 280 radicosum Hypholomo 280 radicosum Hebeloma 352 Ramaria Genere 528 Ramariaceae Famiglia 528
ramealis Marasmiellus 218 ramentoceum Tricholomo 132 ramosum Hericium 532 rancido CollyblO 184 ronodo Tephrocybe 184 rancidum Lyophyllum 184 raoultii Russula 446 rapaceus Cortinarius 326 rapraesentaneus Lactarius 412 rasilis Melanoleuca 172 reol Hygrocybe 704 rebaudengi Mycena 232 redii Hygracybe 100 reducto Romicolo 306 reducta Simocybe 306 regalis Amanita 22 regius Boletus 482 renati Mycena 234 repondo Inocybe 372 repandum Hydnum 526 Resupinatus Genere 196
retieulates Bolbitius 264 retieulatus Boletus 480 retirugis Panaeolus 272 Rhlzopogon Genere 550 Rhodellinae SottoseZione 470
rhodiolo Inocybe 364 Rhodocollybla Genere 202-206 Rhodocybe Genere 244246
rhodoleucus Leucopaxillus 176 Rhodopaxillus Sottogenere 125-166 Rhodopolia Sez. 250
rickenii Panaeolus 270 rickenii Conocybe 268 nckenii Inocybe 366 rickenii Lepisto 166 rigens Cortinarius 350 rigens Panellus 200 Rigida sez 128
rimosa Inocybe 362 nmoso vor obsoleto Inocybe 362 nmoso vor per/oto Inocybe 362 Rimosae Sez. 362
nmulosus Pluteus 54 nporiellus Boletellus 496 ripariellus Xerocomus 496 Ripartites Genere 168
risigallina Russula 466 rivulosa C1itocybe 152 Roanokense sez 42
robertianus Lactarius 412 robustum Tncholomo 142 romagnesianus Coprinus 388 romagnesii Lactarius 426 romagnesii Agarieus 70 romellii Russula 458 romellii Pluteus 54 roseo Russulo 462 rosea Mycena 240 roseicolor Russula 466 Roselnae Sottosezione 464
roseipes Pluteus 52 roseipes Russula 464 roseoacerbum Tricholoma 138 roseodiscoideus Hygrophorus 116 roseolus Rhizopogon 550 roseus Gomphidius 514 rostratus Loctorius 422 rotula Marasmius 220 rubellus Xerocomus 498 ruber C1athrus 548 rubescens LeplOto 80 rubescens Amanita 40 rubescens var. annulosulphurea Amanita 40 Rubescentes sez. 60
rhodopolium Entolma 250 rhodopolium var. nidorosum Entolma 250 rhodopurpureus Boletus 490 rhodopus Russula 448
rubieundulus Paxiflus 512 rubicundulus Cortinarius 338 rubra Russula 454
Rhodotus Genere 198
rubroalba var. albocretacea Russula 458 rubroalba Russula 458 rubrocinctus Lactarius 422 rubroCOCClneue Hypholomo 288 rubrocoCClneus Nemotolomo 288
rhodoxanthus Boletus 490 rhodoxonthus Phy/loporus 500 rhombisporum Entolma 2580 Rhysocybella Sottogenere 420 Rhysocybella Sez. 424 Rickenella Genere 160
rickeniana Conocybe 266
Rubreinae Sottosezlone 454
Rubromarginatae sez. 234 Rubrotlncti sez 88
rufescens Geastrum 542
rufescens Hydnum 526 rufobrunnea gummosa Pho/iota 290 rufoolivaceus Cortinarius 334 rufum Leccinum 502 rufus Lactarius 416 rufus Boletus 502 rugatus Lactarius 428 ruginosus Lactarius 426 rugosoannu/ata f. lutea Stropharia 288 rugosoannu/ata Stropharia 288 rugosum Ento/ma 260 russocoriacea Hygrocybe 96 Russula Genere 400-430 russu/a Hygrophorus 112 Russula Sez. 444 Russula Sottogenere 444 Russula Sottosezione 444 Russulares Sez. 418 Russularia Sottogenere 416 rutila Russula 454 rutilans Hapa/opi/us 558 ruti/ans Trich%mopsis 144 ruti/us Chroogomphus 516 saccota Calvatia 538 Saeehariferae Sez. 230 saccharinus Coprinus 386 sacchario/ens Ento/ma 254 sacchariolens Hebe/oma 358 sacchariolens Psathyre/la 396 salie/cola alnicola Pholiota 292 sa/icinus P/uteus 50 sa/icis A/nico/a 378 salicis Naucoria 378 sa/manic%r Lactarius 414 salar Cortinarius 312 sanguifluus Lactarius 414 sanguifluus var vinosus Lactarius 414 sanguifluus var. vio/aceus Lactarius 414 sanguinario Russula 448 sanguinea f sulphurea 448 sanguinea Ramaria 528 sanguinea Russu/a 448 sanguineus Cortinarius 340 sanguino/enta Mycena 238 Sanguinolenti sez 64 sanguino/entum Stereum 554 sapidus Pleurotus 194 sapineus Gymnopilus 302 saponaceum Trich%ma 128 saponaceum var. squamosum Trich%ma 128 saponaceum var. /avedanum Trich%ma 128 sarcocephala Psathyrella 396 sarcophy/lum Hebe/oma 358 sardoa Crinipe/lis 218 sardonia f mel//!w Russula 448
602
sardonia Russu/a 448 Sardonlnae Sottosezione 448 sardous Boletus 504 satanas Bo/etus 492 saundersii Entolma 250 scabe/la Crinipe/lis 216 scober Boletus 500 Scabra Sez. 500 scabripes Hydropus 214 Seabrispora Sez. 352 scobrosum Entolma 258 scobrosum Sarcodon 526 scobrum Leccinum 500 scobrum me/aneum Leccinum 500 sca/pturatum Trich%ma 132 sca/pturotum f. album Trich%ma 132 Seauri Sez. 326 scourus Cortinarius 326 schaeflen Neolentinus 198 schimidelii Geastrum 542 Sehizophyllaeeae Famiglia 572 schreieri Squamanita 190 schweinitzii Phaeo/us 558 sciodes Trich%ma 130 Scleroderma Genere 544 sco/ecina A/nico/a 376 scolecina Naucoria 376 scorodonius Marosmius 222 scorpioides Naucoria 376 scrobicu/atus Lactarius 4/0 scutu/atus Cortinarius 348 scyphoides Clitopilus 246 sebaceus Cortinarius 318 sejunctum Trich%ma 134 semiglobata Conocybe 266 semiglobata Psilocybe 286 semig/obata Stropharia 286 seminuda Lepiota 84 semiorbicu/aris Agrocybe 274 semiovata Anel/ana 272 semiovatus Panaeo/us 272 semisanguifluus Lactarius 414 semisanguineus Cortinarius 340 semita/e Lyophy/lum 182 Semltallna sez. 180 semotus Agaricus 68 senescens Hebeloma 358 separatus Panaeolus 272 seperina Russu/a 460 seperina var luteovirens Russula 460 sepium Ento/ma 250 serena Lepiota 92 serenus Leucoagaricus 92 serenus Sericeomyces 92 sericatu/a Russu/a 466
Sericeili sez.
92
sericeum Ento/ma 254 sericeum f. no/aniformis Ento/ma 254 serif/uus Lactarius 422 serotina Hohenbuehe/ia 200 serotlna Sarcomyxa 200 serotinus Panellus 200 serru/atum Ento/ma 256 sessi/e Ceastrum 542 Setulosi sez. 382
seynii Mycena 234 Sezione Lubricae 292 Sezione Mitissimi Sez. 420
sibiricus Suillus 5/0 siculus Boletus 488 si/vaticus Agaricus 64 si/vestris Russu/a 448 Simocybe Genere 306
sinapizans Hebe/oma 358 sindonia /nocybe 370 singeri Amanita 44 sinopica C1itocybe /50 sinuatum Entolma 248 sinuosus Pseudocratherellus 524 sistrato Cysto/epiota 84 smaragdina Russula 450 soavis A/nico/a 376 sodagnitus Cortinarius 328 so/aris Russu/a 446 Solidipedes Sez. 506
solitaria Amanita 42 Solitariae sottosez. 42
sordida Lepista /66 sordida var. /i/acea Lepista /66 sordidum Rhodopaxillus 766 sororia Russu/a 442 spadicea Amanita 28 spadicea Hygrocybe /04 spadicea Psathyrella 396
spicula Conocybe 266 spi/omeus Cortinarius 344 Spintrigerae sez. 3940
spinu/osum Porp%ma /78 spinulosus Ladarius 4/8 spissa Amanita 40 spissicaulis Agarù:us 66 sp/endens Cortinarius 330 Splendentes sez. 368
sp/endidissima Hygrocybe /04 sp/endificus Cortinarius 332 Spongiosae sez. 164
spretus Bo/etus 484 spumosa Pholiota 292 Spumosae Sez. 292 Squamanita Genere 190
squamosa Psathyrella 398 squamosa Psilocybe 286 squamosa Stropharia 286 squamosa varo thrausta Stropharia 286 squamosum Tu/ostoma 540 squamosus Po/yporus 560 squamosus Sarcodon 526 squamu/ifer Agaricus 64 squamu/osa C1itocybe /48 squamulosoldes Clitocybe 750 squarrosa Pholiota 288 squarrosoides Pholiota 290 squarru/osum Trich%ma 134 stammea Floccularia 778 stans Trich%ma /40 staurospora Nolanea 258 Staurospora Sez. 258
stembergi Amanita. 32 Stenospore sez 76
stephanocystis Strobi/urus 224 stercoraria Stropharia 286 stercorarius Coprinus 384 stercoreus Coprinus 384
Spadiceae sez. 394
Stereaceae Famiglia 554
spadiceus Boletus 496
sterquillinus Coprinus 388 steveniJ Battarrea 542 stillatitius Cortinarius 372 stiparophyllum Tricholoma 728 stipltartus Crinipellis 2/6 stipticus Panellus 200 stramineus Agaricus 66 strangulata Amanita 32 striata Ramaria 530 striatus Cyathus 546 stridlpes Melanoleuca 774 stridula Me/ano/euca /70 strobi/aceus Strobi/omyces 476 strobi/ico/a Mycena 236 strobi/iformis Amanita 42
Sparassidaceae Famiglia 532
speciosa var gloiocephala Volvariella 48 speciosa Volvaria 48 speciosa Vo/variella 48 speciosissimus Cortinarius 344 speciosus Boletus 482 speciosus Hygrophorus //8 spectabi/is Cymnopi/us 304 spegazzini Me/ano/euca /72 sphaerosporus Crepidotus 308 sphagnico/a Ca/erina 298 sphagnogenus Cortinarius 340 sphagnorum Ca/erina 298 sphinctrinus Panaeo/us 272
Strobilomyces Genere 476 Strobilurus genere 224 Stropharla Genere 279-284
SUilius Genere 475-506 Suillus Sez. 510
su/phurescens Trich%ma 128 su/phureum Trich%ma 130 su/phureum var. bufonium Trich%ma 130 sulphureum var hemisulphureum Tncholomo /30 sulphureus Boletus 492 su/phureus Laetiporus 558 sumptuoso Romicolo 306 sumptuosa Simocybe 306
strophosum Hebe/oma 352 strossmayeri Coprinus 390 strossmoyeri Copnl7Us 390 sty/obates Mycena 230 styptica Postia 556 suaveo/ens Cortinarius 330 suaveo/ens Clitocybe 156 suaveo/ens Trametes 562 suavissima Psathyrella 396 suba/pina Me/ano/euca 174 subannulatum Tnch%ma 142 subappendicu/atus Bo/etus 482 subatrata Psothyrello 392
Supinae sez. 230
surreda Vo/variella 48 swatzii Rickenella 160 sylvestns Psothyrella 394 sy/vico/a Agaricus 66 tobescens Armillaria 164 tabescens Clitocybe 164 ta/us Cortinarius 318 tamaricis /nonotus 570
Subatratae sez. 392
subazurea Russu/a 462 subbolteotus Cortmanus 322 subbolteotus Ponaeolus 272 subclavata Ga/erina 298 subdulcis Lactarius 418 subericoeo Psilocybe 282 subericaeum Hyph%ma 282 suberis Gymnopilus 304 subfoetens Russu/a 440
Tapinella Genere 514 Tardae sez. 368 Telamonla Sottogenere 344
tenacello Collybla 224 tenacellus Strobilurus 224 tenebrosa /nocybe 370 tenebrosum Lyophyllum 180
Subfumoseae sez. 210
subfurnacea Limacella
Tenellae Sez. 468 Tenellula sottogenere 468
44
Subglutinosae sez. 98
subincarnata Lepiota 74 subincornoto vor josserandi LeplÒ/o sub/apinus Hydropus 214 subloteritla Psilocybe 280 sub/ateritium Hyph%ma 280 sub/evigata Lepiota 72 sublifforalisLeucoagaricue 90 Submelinoideae sez. 376
submelinoides A/nico/a 376 submembronacea Amanita 32 subovalis Conocybe 266 subpapillata Hygrocybe 108 Subpruinosi Sez. 482
subrubescens A/batrellus 572 subspadiceum Gerronema 158 subtefurcota Russulo 436 subtomentosus vor xonthus 496 subtomentosus Xerocomus 496 subumbonata Squamanita 190 subumbonatus Ladarius 422 Subvelatae Sez. 442
subviscida Psilocybe 282 subvo/vatus Leucoagaricus 92 subvolvotus Sericeornyces 92 succineo Collybio 272 sudum Trich%ma 128 604
74
tener Bolbitius 268 tenera Conocybe 266 tenuispinosa Mycena 230 Tephrocybe Genere 182 Tephroleuci sottosez. 120 Tephrophana sez 182
terenopus Russu/a 470 terpsichores Cortinarius 324 terrei Cystodermo 190 terrestris The/ephora 528 terreum Trich%ma 132 terrigena /nocybe 360 tesquorum Lactarius 408 tessellotus Boletus 504 testaceoscobrum Leccù"lUm 502 Thelephoraceae Famiglia 526
theobrominum Hebe/oma 356 thomsonii Pluteus 54 thrausto Psilocybe 286 tlgnl7Um Tricholomo /30 tigrinus Lentinus 198 tigrinus Ponus 798 tinctipes Russu/a 458 tÙJtorius Pisolihus 546 titubans Bo/bitius 264 tomentosa Crinipellis 218 tomentosum Hebe/oma 358
torminosus Ladarius 408 torosus Boletus 488 torquescens Marasmius 224 tortilis Laccaria 168 torulosa Russula 448 torulosus Panus 798 torulosus Phellinus 570 torvus Cortinarius 346 traganus Cortinarius 346 tramellosus Merulius 554 transforme Lyophyllum e 780 transiens Russula 452 Tremellaceae Famiglia 520 Trichodermi sez. 50 Tricholoma genere 122-128
tricholoma Ripartites 168 Tricholomella Genere 186 Tricholomopsis genere 144 Trichopilus Sottogenere 258
tricolor Daedaleopsis 564 tricolor Leucopaxillus 176 tricolor Marasmiellus 218 trieuspldatus Pluteus 50 tridentinus Suillus 506 tngonosporum Lyophy/lum 780 tnni Inocybe 366 triplex Geastrum 542 triumphans Cortinarius 316 Trivialini Sez. 404
trivialis Ladarius 404 trivialis Cortinarius 314 trogii Coriolopsis 562 tragii Funaglia 562 trullaeformis Clitocybe 150 truncata Rhodocybe 246 truncatum Hebeloma 356 truncatus Clavariadelphus 530 truncorum Coprinus 386 tubaeformis Craterellus 524 Tubaria Genere 304 Tubariopsis Sottogenere 296
tubefomis Canthare/lus 524 tubercolosa Pholiota 294 tuberosa Agracybe 276 tuberosa Collybia 206 tuberosa var. cookei Collybia 206 tuberosus Coprinus 384 Tulostoma Genere 540
tumidus Xerocomus 494 tuomikoskii Ladarius 410 turbidum Entolma 252 Turlosa Sez. 250
turgidus Cortinarius 346 turmalis Cortinarius 318 turpis Lactarius 402
turunda Hygrocbybe 702 Tylopilus Genere 492
tyrrhenica Russula 460 uda PSllocybe 282 udum Hypholoma 282 ulmarium Lyophyllum 786 ulmarius Hypsizygus 186 umbellatus Dendrapolyporus 562 umbellatus Polyporus 560 umbilicatum Gerronema 158 umbonatescens Strapharia 286 umbratica Inocybe 374 umbrina Inocybe 370 umbrinolutea Amanita 30 umbrinum Lycoperdon 536 umbrosus Pluteus 52 Undati Sez. 260
undatum Entolma 260 undatus Marasmius 222 undulata Russula 444 undulatus Cratere/lus 524 undulatus Pseudocrathere/lus 524 ungUinosa Hygrocybe 98 unicolor Trametes 564 unicolor Cerrena 562 unicolor Galerina 300 urens Marasmius 2lO Urentes Sottosezione 450
urinascens Agaricus 66 ursinus Lentinellus 200 Urticocystls Sottogenere 170
ustale Tricholoma 140 ustaloides Tricholoma 740 utriformis Calvatia 538 Uvidi Sez. 410
uvidus Lactarius 410 vaccinum Hebeloma 354 vaccinum Tricholoma 138 vaginata Amanita 26 vaginata f. avellanea Amanita 26 vaginata var alba Amanita 26 vaginata var cinerea Amanita 26 vaginata var olivaceovirids Amanita 26 vagmata var plumbea Amanita 26 vaginata var violacea Amanita 26 vaginata var fuscescens Amanita 26 vaillantii Marasmiellus 278 valesiacum Ganoderma 568 valida Amanita 40 Validae sez.
38
vaporarius Agaricus 60 variabilis Crepidotus 308 variecolor Cortinarius 322 variecolor varo nemorensis Cortinarius 322 variegans Agarieus 64
vinosa Russu/a 466 vinosobrunnea Russu/a 468 vinosobrunnea varo parao/ivacea Russu/a
variegata Tricha/amopsis 144 variegatus Cortinarius 318 vanegatus Me/anagaster 550 variegatus Suillus 512 variic%r Bo/bitius 264 variic%r Leccinum 502 variiformis Cortinarius 316 variispora Mycene/la 214 varius Cortinarius 316
vio/aceipes Cortinarius 328 vio/aceus Cortinarius 338 vio/ascens Ladarius 410 vio/eipes f citrina Russu/a 440 vio/eipes Russu/a 440 virescens Russu/a 438 virgatocutis Marasmie/lus 218 virgatum Trìch%ma /30 virginea Hygrocybe 96 virìdifucatum Trìch%ma 136 virosa Amanita 34 viscida Russu/a 454
Vascellum Genere 538 Velatae SeI. 276
ve/atum Lycoperdon 536 ve/enovskyi Russu/a 460 ve/icopia Cortinarius 324 Veliformes sez. 384
ve//ereus Ladarius 428 ve/lereus var. hometii Ladarius ve/utina Lacrymaria 392 ve/utipes Russu/a 464 velutipes Collybia 226
ve/utipes F1ammu/ina 224 venenata Macro/epiota 80 Veneti Sez. 342
venetus Cortinarius 342 ventriosospora Lepiota 72 ventur;; Bo/etus 480 veraprilis Cortinarius 324 vermucu/aris C1itocybe 150 verna Amanita 34 verna var deopiens Amanita verna var tarda Amanita 34
34
vernum Ento/ma 252 vernus Cortinarius 350 verrucipes Me/ano/euea 170 verrucosum Scleroderma 544 versatilis Russu/a 470 versic%r Bo/etus 498 ver.sic%r Russu/a 468 ver.sìc%r Trametes 562 ver.sipe/le Leccinum 502 vervacti Agrocybe 276 vesco f viridata Russu/o vesea Russu/a 434
434
Vestipedes sez. 208
vestita Conocybe 270 vestita Pho/iotlna 2/0 Vestitae Sez. 270 Vestiti sez. 384
Vlbratlles Sez. 314
606
Viscidinae Sez. 454
viscidus Chroogomphus 516 viscidus Sui/lus 506 viscosa Ca/ocera 520 vite/lina Russu/a 466 vite/linus Bo/bitius 264 vltellinus Cortinarius 330 vitellinus var titubans Bo/bitius vitilis Mycena 236
264
vittadinii Amanita 44 vittaeformis Ca/erina 300 vo/emus Lactarius 426 volgare Scleradermia 544 va/vacea Vo/varia 48 vo/vacea Vo/varìe/la 48 Volvariella genere 47-48
va/vatus Cartinarius 326 vosoustii Coprinus 388 vu/gare Aurìsca/pium 532 vu/garis Me/ano/euco 174 vu/garìs Mycena 240 vu/garìs Rhizopogon 550 vu/gatum Ceastrum 542 vu/pinum Leccinum 502 winney Marasmius 222 xanthocyaneus Bo/etus 488 xanthoderma Agaricus 70 xanthaderma var ammaphi/us Agaricus 70 xanthoderma varo grisea Agaricus 70 xanthaderma var /epiotoides Agaricus 70 xanthaderma var meleagraides Agaricus 70 Xanthodermatei sez. 70
vesuviana Contumyces veternosa Russu/a 452 vibecina C1itocybe 154 vibrati/is Cortinarius
428
Vittadiniae sottosez. 44
Vernae sez. 148
Versipelles Sez. 502
314
158
468
Violacelne Sottosezlone 450
xantho/euca Mycena 232 xanthaphylla Lepiata 74 xanthophy/lum Ca/listosporìum xanthophy/lus Cortinarius 332 xerampe/ina Russu/a 456 Xerarnpelinae SottoseZIOne 454
144
Xerocomus Genere 474-494 Xerocomus Sez. 496 xerophilo Foyodio 162
zephirus Mycena 236 Zonarii Sez. 406
zonarioides Ladarius 406 zonarius Lactarius 406 zvarae Russula 464
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Funghi d'Italia
di Fabrizio Boccardo, Mido Traverso, Alfredo Vizzini, Mirca lotti
BOCCARDO ET AL'FUNGHI D'ITALIA ISBN 978-88-08-07023-4
JJHLJ
9 o 1 2 3 4 5 6 7 (23H)
Funghi d'Italia descrive con rigore scientifico oltre 1600 specie di basidiomiceti, sia attraverso schede che ne riportano i caratteri macroscopici e microscopici peculiari, sia grazie a numerose e dettagliate illustrazioni a colori, rappresentanti più esemplari della stessa specie allo scopo di mettere in evidenza tutti gli elementi morfologlci utili a una rapida determinazione. Pensata per soddisfare le esigenze del semplice appassionato, ma anche quelle del micologo più esperto, l'opera intende, da un lato, offrire uno strumento utile in diversi ambiti didattici, dall'altro, fornire In maniera semplice, facilmente accessibile e sintetica, un quadro il più completo possibile della ricchissima flora macrofungina presente sull'intero territorio Italiano.
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